Linguistica Italiana pt.5
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Title of test:![]() Linguistica Italiana pt.5 Description: Scienze dell'educazione e della formazione |




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321. La lingua della Mandragola di Machiavelli. è un limpido esempio di fiorentino vivo. è modellata fondamentalmente del fiorentino letterario del Trecento. fonde latinismi di origine cancelleresca con parole comuni e quotidiane. è un efficace compromesso tra lingua letteraria e lingua viva. 322. La teoria cortigiana fu sostenuta per la prima volta. da Vincenzo Colli detto il Calmeta. da Baldassarre Castiglione. Da Dante Alighieri. da Gian Giorgio Trissino. 323. Il Concilio di Trento. favorì la traduzione in volgare della Bibbia. vietò il possesso di Bibbie volgari. propugnò il principio del libero esame delle scritture. contribuì all'unificazione linguistica d'Italia. 324. La grammatica di Pierfrancesco Giambullari. prende come punto di riferimento il fiorentino trecentesco. prende come punto di riferimento il fiorentino vivo. prende come punto di riferimento la lingua letteraria. prende come punto di riferimento la lingua delle Tre Corone, privilegiando Dante. 325. Lionardo Salviati trasformò la teoria di Bembo. prendendo a modello la lingua di Dante. ampliando il canone anche ad autori minori del Trecento. prendendo in considerazione anche la lingua del Duecento. prendendo in considerazione anche il fiorentino vivo. 326. L'uso del volgare da parte di Galileo dipende, tra l'altro dalla volontà. di dare valore letterario alle sue opere scientifiche. di staccarsi polemicamente dalla tradizione degli accademici di esprimersi in latino. di competere con gli altri scienziati europei che avevano abbandonato il latino. di rivolgersi ai membri dell'aristocrazia fiorentina. 327. La lingua delle opere volgari di Galileo. è di registro medio, ma non manca di eleganza. è fredda e impersonale. è caratterizzata da un tono severo e magniloquente. è agile, ma sciatta e trascurata. 328. A quale di questi autori si deve una delle più importanti raccolte di prediche medievali?. a Garzo. a Iacopone da Todi. a Bernardino da Siena. A Poliziano. 329. La prima grammatica dell'italiano, dopo quella di Leon Battista Alberti, si deve a. Pietro Bembo. Giovan Francesco Fortunio. Lionardo Salviati. Pier Francesco Giambullari. 330. Quale di questa affermazioni è falsa?. La poesia classicista barocca riafferma l'autorità del modello petrarchesco. La parola d'ordine della poesia barocca è la 'meraviglia'. Il più importante esponente del classicismo seicentesco è Giambattista Marino. Nella poesia barocca, un importante serbatoio di parole nuove è rappresentato dal lessico scientifico. 331. Il melodramma. vede la luce con l'Orfeo di Claudio Monteverdi. vede la luce con l'Aminta di Tasso. viene teorizzato all'interno della fiorentina Camerata dei Bardi. vede la luce con il Pasto fido di Battista Guarini. 332. I più importanti oppositori della Crusca nel Seicento furono. Paolo Beni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi. Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi. Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli. Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Carlo Maria Maggi. 333. La riforma del melodramma attuata dai letterari dell'Arcadia si ispirava, tra le altre cose, all'esigenza di. immettere nel testo teatrale temi comici ed eroici. trasformare il testo poetico in un testo teatrale (il cosiddetto libretto). ridare dignità letteraria e autonomia poetica all'accompagnamento musicale. ridare dignità letteraria e autonomia letteraria al testo poetico. 334. La prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca uscì nel. 1691. 1623. 1612. 1582. 335. Quale di questi elementi non fu caratteristico del periodo dell'Illuminismo. diffusione della cultura nei ceti medi. ridimensionamento del potere spirituale della Chiesa. fiducia nel progresso dell'umanità. polemica nei confronti dell'autorità. 336. Quale di queste idee non rientra tra quelle avanzate da Melchiorre Cesarotti nel Saggio sulla filosofia delle lingue?. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di arcaismi. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di termini regionali. l'idea di instituire un Consiglio Nazionale della lingua al posto della Crusca. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano ricco di termini delle arti e delle scienze. 337. Nel Saggio sulla filosofia delle lingue di Melchiorre Cesarotti si afferma che. che la lingua media deve conciliare l'uso vivo e la lingua della tradizione. la lingua scritta deve conformarsi ai modelli letterari di una determinato secolo. la lingua par deve essere impiegata dai dotti per l'attività intelletual. la lingua scritta deve rifarsi alla varietà parlata dal popolo, aspirando a un livello medio. 338. Per Giambattista Vico il linguaggio. è il puro prodotto di una convenzione sociale. è un veicolo di espressione e di conoscenza. è uno strumento di progresso e un veicolo di diffusione della cultura. è uno strumento sociale, che permette la comunicazione tra gli uomini. 339. Nella Rinunzia avanti notaio al Vocabolario della Crusca di Alessandro Verri si afferma. che ogni parlante ha il diritto di inventarsi la sua lingua personale. che nel Settecento la lingua italiana è giunta al suo massimo livello di perfezione. che per arricchire una lingua è necessario ricorrere a prestiti da altre lingue. che ogni lingua moderna necessita di una precisa codificazione grammaticale. 340. Nel Settecento, il francese venne considerato 'lingua della ragione'. perché era stato descritto in diverse 'grammatiche ragionate'. perché era lingua degli illuministi. perché ammetteva ordini marcanti diversi da quello diretto. perché ammetteva solo l'ordine diretto dei costituenti della frase. 341. La lingua delle commedie di Goldoni è caratterizzata. da una sintassi abbondante ipotattica. dalla presenza di latinismi, aulicismi e arcaismi. dalla presenza di venetismi, settentrionalismi e francesismi. da una sintassi semplificata, ispirata al modello arcadico. 342. Per la lingua delle sue commedie, Carlo Goldoni. riproduce la lingua della conversazione quotidiana dei suoi tempi. inventa una lingua di conversazione, attingendo prevalentemente da fonti scritte. riproduce la lingua della conversazione quotidiana in uso in Toscana ai suoi tempi. riproduce l'italiano di conversazione borghese e popolare dei suoi tempi. 343. Sul piano della lingua, l'Accademia dell'Arcadia propone. il ritorno al modello della poesia barocca. il ritorno al modello petrarchesco e boccacciano. il ritorno al classicismo barocco. il ritorno al modello petrarchesco. 344. Quale di questi procedimenti non è tra quelli che l'Arcadia recupera dal linguaggio lirico tradizionale?. l'uso di neologismi. l'uso dell'enclisi coi verbi di modo finito. l'uso di forme monottongate. il ricorso al troncamento. 345. Il Giorno di Giuseppe Parini. è un poema didascalico. è un dramma satirico. è un poema epico. è un romanzo satirico. 346. Nei versi dell'Iliade di Monti "molte anzi tempo all'Orco/generose travolse alme d'eroi", quale dei seguenti procedimenti si riscontra?. verbo alla fine della frase. iperbato. latinismo. inversione (o anastrofe). 347. Ugo Foscolo. coniuga un linguaggio poetico tipicamente romantico con una sensibilità neoclassica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità illuministica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità romantica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente illuministica con una sensibilità neoclassica. 348. Quale di questi procedimenti non è caratteristico della poesia neoclassica?. uso di riferimenti mitologici. uso di perifrasi dotte. uso di francesismi. uso di latinismi e grecismi. 349. Le scelte linguistiche di Vittorio Alfieri sono orientate. ad avvicinare la lingua delle sue tragedie all'uso vivo. a recuperare il modello petrarchesco. ad allontanare la lingua delle sue tragedie da quella dei contemporanei. a recuperare il modello arcadico. 350. Il ricorso agli arcaismi da parte di Leopardi dipende dalla sua volontà di. allontanare il linguaggio poetico dall'uso quotidiano. conferire alla lingua poetica la dignità letteraria delle lingue classiche. riportare il linguaggio poetico alla dignità dell'antica lingua letteraria. imitare la grande poesia della tradizione letteraria italiana del Trecento e del Cinquecento. 351. Vincenzo Monti. sostenne blandamente le idee puristiche di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma fu un fiero avversario di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma evidenziò diversi errori contenuti nel Vocabolario della Crusca. osteggiò fieramente le idee puristiche di Antonio Cesari. 352. Qual è la parafrasi corretta dei versi leopardiani "e paventò la morte/chi la vita aborrìa. e temette la morte chi detestava la vita. e temette la morte chi aboliva la vita. e fu spaventato dalla morte chi era detestato dalla vita. e affrontò la morte chi detestava la vita. 353. La sintassi della Quite dopo la tempesta di Leopardi è caratterizzata. dalla paratassi e dal polisindeto. dall'ipotassi e dall'asindeto. dalla paratassi e dall'asindeto. dall'ipotassi e dal polisindeto. 354. Nel sintagma sgombrasi del v.6 della Quiete dopo la tempesta abbiamo un. arcaismo fonetico. arcaismo morfologico. arcaismo sintattico. arcaismo lessicale. 355. La lingua del Fermo e Lucia è caratterizzata. da un fondo di fiorentino contemporaneo e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di lombardo e da vari elementi toscani e francesi. da un fondo di toscano letterario e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di italiano parlato e da vari elementi lombardi e francesi. 356. Nell'edizione finale dei Promessi Sposi Manzoni si orientò. verso una lingua genericamente toscana. verso la lingua letteraria. verso il fiorentino delle classi popolari. verso il fiorentino dell'uso colto. 357. Le scelte linguistiche operate da Manzoni nella prima edizione dei Promessi sposi sono determinate dalla volontà di. avvicinarsi il più possibile alla lingua dell'uso medio. avvicinarsi il più possibile alla lingua letteraria di base toscana. avvicinarsi il più possibile all'uso toscano contemporaneo. avvicinarsi il più possibile alla lingua parlata. 358. Il Dizionario della lingua italiana di Tommaseo-Bellini. ha come modello il fiorentino vivo, diversamente dal Giorgini-Broglio. ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, come il Giorgini-Broglio. ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, diversamente dal Giorgini-Broglio. ha come modello il fiorentino vivo, come il Giorgini-Broglio. 359. Quale di queste idee non rispecchia le idee di Manzoni espresse nella relazione Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla?. La diffusione del fiorentino vivo doveva avvenire tramite l'invio di insegnanti elementari toscani. Ai parlanti e agli scriventi non toscani doveva essere proposto come modello il fiorentino dell'uso colto. L'unificazione linguistica non poteva essere raggiunta proponendo agli italiani una lingua già esistente e omogenea. L'unificazione linguistica doveva procedere 'sostituendo' a ciascun dialetto la lingua fiorentina. 360. La revisione che porta dall'edizione Ventisettana dei Promessi sposi alla Quarantana comporta sistematicamente la sostituzione. di forme genericamente toscane con espressioni tipicamente fiorentine. di forme arcaiche e letterarie con cultismi. di forme del fiorentino popolare con espressioni del fiorentino dell'uso colto. di forme arcaiche e letterarie con espressioni dell'uso vivo. 361. Secondo Graziando Isaia Ascoli, l'unificazione linguistica. doveva essere raggiunta attraverso la diffusione della lingua letteraria di base fiorentina. doveva essere raggiunta attraverso un intervento guidato dalle istituzioni. doveva essere raggiunta attraverso il sistema scolastico. dipendeva da fattori extralinguistici. 362. I testi veristi di Giovanni Verga si indicarono su due procedimenti fondamentali. l'impegno politico e l'impersonalità. l'impegno politico e la scientifica della letteratura. l'impersonalità e la regressione del narratore. la scientifica della letteratura e la regressione del narratore. 363. La lingua del romanzo I Malavoglia. è un italiano ricco di termini dialettali siciliani, e caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un italiano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un siciliano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un italiano di tipo fiorentino, caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. 364. Quale di questi procedimenti è tra quelli impiegati da Verga per produrre l'impressione di un'oralità popolare?. il discorso indiretto libero. il ricorso a sicilianismi morfologici e fonetici. la dislocazione a destra e a sinistra. il ricorso a sicilianismi lessicali. 365. Quale procedimento sintattico appare dominante nella lirica pascoliana L'assiuolo?. anastrofe. iperbato. enclisi pronominale. asindeto. 366. Nella sua opera, Giovanni Pascoli. cerca di avvicinare la lingua della poesia alla lingua parlata. si attiene alla distinzione classica che separava gli argomenti sublimi da quelli umili. riprende tematiche e motivi tipici del Positivismo europeo. canta esclusivamente realtà umili e dimesse. 367. Il progetto linguistico di D'Annunzio è quello. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, recuperando forme medievali e classiche direttamente dalle fonti. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando al linguaggio lirico di tradizione petrarchesca. di avvicinare la lingua poetica a quella quotidiana, recuperando forme dalla lingua quotidiana. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando alla lingua letteraria tradizionale. 368. La lirica dannunziana Nella belletta presenta già nel titolo una citazione di un testo di. Orazio. Virgilio. Dante. Petrarca. 369. La forma pèrsica che si incontra nella lirica dannunziana Nella belletta è. un allotropo di pèsca. un allomorfo di pèsca. un allofono di pèsca. una variante dialettale di pèsca. 370. Quale di queste affermazioni è falsa?. Un elemento che distingue la lingua di Montale da quella dei contemporanei è la sua evidente letterarietà. Il linguaggio poetico dei futuristi appare caratterizzato dal 'cozzo dell'aulico col prosaico'. Ungaretti persegue l'isolamento della parola al fine di recuperare la purezza originaria. In Saba, aulicismi e lingua quotidiana convivono armonicamente in un tono medio. 371. Quale di questi eventi non ebbe effetti significativi sulla diffusione dell'italiano nella prima metà del Novecento?. la Grande guerra (1915-1918). l'innalzamento dell'obbligo scolastico. il regime fascista. la mobilitazione delle masse popolari. 372. Don Lorenzo Milani contestava. la mancanza di specifiche conoscenze tecniche da parte degli insegnanti. il ruolo avuto dalla classe dominante nell'annosa questione della lingua. gli errori concettuali compiuti dagli insegnanti nella correzione degli elaborati. il modello linguistico proposto dalla scuola, anacronistico e letterario. 373. Quale di queste misure di politica linguistica fu intrapresa dal regime fascista?. la promozione e la valorizzazione dei dialetti. la difesa delle minoranze linguistiche. il sostegno dell'attività lessicografica della Crusca. il rifiuto delle parole straniere. 374. Quali di questi fattori non ha facilitato il regresso della dialettofonia nel Novecento. il decollo industriale. l'avvento della televisione. le ondate migratorie all'interno e verso l'estero. le iniziative del regime fascista contro l'uso del dialetto. 375. Quale di queste caratteristiche è tipica dell'italiano aziendale?. uso di lessico prevalentemente denotativo. precisione e univocità dei termini. uso di lessico tecnico-scientifico. uso di tecnicismi collaterali. 376. Quali fra queste caratteristiche non appartiene al linguaggio tecnico scientifico novecentesco?. La tendenza a coniare parole nuove da bassi greche e latine. L'impiego di parole straniere. L'uso di sigle. Lo scarso uso di prefissoidi e suffissoidi. |