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Meccanica applicata e progettazione Description: esame costa Author: Davide1997m Other tests from this author Creation Date: 04/02/2025 Category: Science Number of questions: 171 |
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Le macchine energetiche: Si dividono in motrici e generatrici.
Sono destinate alla creazione di energia nessuna delle precedenti. Comprendono soltanto macchine elettriche.
. A differenza delle macchine motrici, le macchine generatrici trasformano: L'energia elettrica in energia termica. L'energia termica in energia meccanica nessuna delle precedenti. L'energia meccanica in altre forme di energia. Un esempio di macchina motrice è: La pompa idraulica. La fresa automatica. La turbina Pelton nessuna delle precedenti. Le macchine operatrici: Sono destinate alla realizzazione di operazioni specifiche diverse da semplici trasformazioni di energia. nessuna delle precedenti. Sono destinate alla creazione di energia Sono destinate ad operazioni di trasformazione energetiche. Il moto a regime si dice periodico: se l'atto di moto di tutti i membri si ripete dopo un intervallo di tempo (periodo). se l'atto di moto non è uniforme. nessuna delle precedenti. se l'atto di moto di almeno uno dei membri si ripete dopo un intervallo di tempo (periodo). Il moto a regime si dice uniforme o assoluto: se l'atto di moto di tutti i membri si mantiene costante in qualunque intervallo di tempo. se l'atto di moto si ripete ciclicamente. se l'atto di moto di del membro movente si mantiene costante in qualunque intervallo di tempo. nessuna delle precedenti. Il regime di moto ciclico si dice intermittente se: durante ogni ciclo si arresta per un intervallo di tempo infinito. nessuna delle precedenti. durante ogni ciclo si arresta per un intervallo di tempo finito. durante ogni ciclo cala di intensità senza arrestarsi mai. Il regime di moto ciclico si dice alternativo se: ad ogni ciclo si inverte il verso di movimento. può avvenire in sostituzione del moto a regime periodico. il movimento dei membri è diverso ad ogni ciclo. nessuna delle precedenti. Lo studio cinematico viene detto diretto se: a partire dalla conoscenza delle forze esterne, viene calcolato l'atto di moto dei membri. a partire dalla conoscenza del moto dei motori, viene calcolato il movimento in uscita della macchina nessuna delle precedenti. a partire dalla conoscenza del movimento in uscita della macchina, viene calcolato il moto dei motori. Lo studio cinematico viene detto inverso se: a partire dalla conoscenza delle forze esterne, viene calcolato l'atto di moto dei membri. a partire dalla conoscenza del moto dei motori, viene calcolato il movimento in uscita della macchina a partire dalla conoscenza del movimento in uscita della macchina, viene calcolato il moto dei motori. nessuna delle precedenti. Dal punto di vista matematico, il problema dell'analisi statica: consiste nella risoluzione di un sistema di equazioni algebriche fortemente non lineari. nessuna delle precedenti. consiste nella risoluzione di un sistema di equazioni algebriche lineari. consiste nella risoluzione di un sistema di equazioni algebriche polinomiali di grado 2. Il regime di moto transitorio: si verifica nella fase di avviamento o di arresto delle macchine. si ripete dopo un intervallo di tempo detto periodo. è anche detto uniforme o assoluto. nessuna delle precedenti. Il regime di moto ciclico si dice continuativo se: durante ogni successivo ciclo non si arresta. durante ogni successivo ciclo si arresta per breve tempo. alla fine di ogni successivo ciclo si arresta e poi riparte. nessuna delle precedenti. Un vincolo è esterno: se è dovuto alla costituzione dei corpi. se è dovuto alla presenza di altri corpi. se è anolonomo. nessuna delle precedenti. Un vincolo è detto anolonomo: se risulta integrabile. se sottrae gradi di libertà al sistema. se è funzione delle velocità dei corpi. nessuna delle precedenti. Un vincolo bilaterale è detto olonomo: se limita direttamente solo le velocità del sistema. nessuna delle precedenti. se è interno. se è non integrabile. Il vincolo di corpo rigido è un esempio di vincolo: interno. nessuna delle precedenti. anolonomo. bilaterale. I 9 componenti della matrice di rotazione che esprime la rotazione di un corpo nello spazio sono legati in realtà da: 5 relazioni. 4 relazioni. 6 relazioni. nessuna delle precedenti. Un vincolo unilaterale: nessuna delle precedenti. sottrae tanti gradi di libertà al sistema quante sono le disequazioni che lo rappresentano. sottrae gradi di libertà al sistema. non sottrae gradi di libertà al sistema. Un vincolo è detto unilaterale: se è espresso da almeno 2 disequazioni. nessuna delle precedenti. se è espresso da tante equazioni quante disequazioni se non sottrae gradi di libertà al sistema. Un vincolo è detto bilaterale: se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole disequazioni. se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole equazioni. nessuna delle precedenti. se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite equazioni e disequazioni. Si chiama vincolo: ogni dispositivo che limita le posizioni dei punti del sistema meccanico. ogni dispositivo che limita le posizioni e/o le velocità dei punti del sistema meccanico. nessuna delle precedenti. ogni dispositivo che limita le velocità dei punti del sistema meccanico. Gli angoli di roll, pitch e yaw: Indicano l'inclinazione delle forze agenti fra i membri di un meccanismo. sono anche detti angoli nautici o aeronautici. Sono utilizzati per esprimere l'inclinazione delle forze sviluppate nel contatto fra ruote dentate. nessuna delle precedenti. Gli angoli aeronautici descrivono l'orientamento di un sistema di riferimento: Sono utilizzati esclusivamente in campo aeronautico. nessuna delle precedenti. Attraverso tre successive rotazioni rispetto a sistemi di riferimento mobile. Attraverso tre successive rotazioni rispetto ad un sistema di riferimento fisso. Gli angoli di Eulero: Sono utilizzati per esprimere l'inclinazione delle forze sviluppate nel contatto fra ruote dentate. nessuna delle precedenti. Sono utilizzati per rappresentare il mutuo orientamento di corpi rigidi. Indicano l'inclinazione delle forze agenti fra i membri di un meccanismo. Un vincolo è interno: nessuna delle precedenti. se si esprime tra due corpi interni al sistema. se è dovuto alla presenza di altri corpi. se è dovuto alla costituzione dei corpi. Lo spostamento relativo tra 2 corpi nel piano in assenza di vincoli è espresso da: 3 parametri. 6 parametri. 2 parametri. nessuna delle precedenti. Lo spostamento relativo tra 2 corpi nello spazio in assenza di vincoli è espresso da: 5 parametri. nessuna delle precedenti. 4 parametri. 3 parametri. In relazione alla geometria di contatto, è un esempio di contatto superficiale o di combaciamento: nessuna delle precedenti. contatto rullo su piano. contatto vite madrevite. contatto sfera su piano. La coppia rotoidale o cerniera può essere realizzata: sia con contatti di strisciamento che con contatti di rotolamento. esclusivamente con contatto di rotolamento. esclusivamente con contatto di strisciamento. nessuna delle precedenti. Un esempio di coppia cinematica superiore è: la coppia sferica. la coppia cilindrica. nessuna delle precedenti. la camma piana. Sono coppie cinematiche superiori: le coppie realizzate con contatti di combaciamento. nessuna delle precedenti. tutte e sole le coppie realizzate tra membri non rigidi. le coppie realizzate con contatti di superficie. . Le coppie elementari o inferiori sono realizzate tramite: contatti puntiformi. contatti superficiali o di combaciamento. nessuna delle precedenti. contatti lineari. Si indica classe di una coppia cinematica: il numero di gradi di libertà impediti nel moto relativo. nessuna delle precedenti. il numero di gradi di libertà residui del moto relativo. il numero di punti di contatto tra i corpi. In relazione alla geometri di contatto, è un esempio di contatto lineare: contatto rullo su piano. nessuna delle precedenti. contatto sfera su piano. contatto vite madrevite. In relazione alla geometri di contatto, è un esempio di contatto puntiforme: contatto vite madrevite. contatto rullo su piano. contatto sfera su piano. nessuna delle precedenti. Dal punto di vista cinematico si distinguono contatti: nessuna delle precedenti. di strisciamento, di rotolamento e d'urto. di forza e di forma. di forma chiusa e forma aperta. Le superfici coniugate: nessuna delle precedenti. impediscono il moto relativo tra due corpi. caratterizzano il moto relativo tra due membri connessi tramite una coppia cinematica. non hanno influenza sul tipo di moto relativo concesso da una coppia cinematica. Lo spostamento relativo fra 2 corpi connessi tramite una coppia cinematica: nessuna delle precedenti. può essere ottenuto con differenti coppie di superfici coniugate. può essere ottenuto con una e una sola coppia di superfici coniugate. non viene influenzato dalla coppia di superfici coniugate utilizzate. Una catena cinematica è detta semplice: se non ci sono corpi in moto relativo. se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti. nessuna delle precedenti. se ciascun membro è connesso agli altri tramite sole coppie inferiori. Una catena cinematica è detta composta: se ciascun membro è connesso agli altri tramite sole coppie superiori. se almeno un membro presenta più di 2 accoppiamenti. se ciascun membro presenta 2 accoppiamenti. nessuna delle precedenti. Una catena cinematica è detta chiusa: se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. nessuna delle precedenti. se non consente l'inserimento di altri membri. se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. Nello studio delle catene cinematiche, si fa spesso ricorso agli schemi strutturali che: rappresentano la struttura realizzativa del meccanismo. rappresentano soltanto le coppie e i giunti presenti trascurando l'effettiva geometria. rappresentano la geometria della catena cinematica. nessuna delle precedenti. Due meccanismi si definiscono cinematicamente equivalenti se: per qualsiasi moto dei moventi, forniscono lo stesso moto dei cedenti. nessuna delle precedenti. per lo stesso moto dei moventi forniscono uguale moto per i cedenti. possono essere animati dallo stesso moto dei moventi. Vengono detti sistemi articolati: nessuna delle precedenti. i meccanismi ottenuti collegando i membri esclusivamente attraverso coppie prismatiche. i meccanismi ottenuti collegando i membri esclusivamente attraverso coppie rotoidali. i meccanismi ottenuti collegando i membri esclusivamente attraverso coppie superiori. Un vincolo apparente, o ridondante: nessuna delle precedenti. è sempre rilevato dal calcolo dell'equazione di struttura. aggiunge gradi di vincolo al sistema pur mantenendone la mobilità. non sottrae gradi di libertà al sistema. L'equazione di Gruebler fornisce: il numero di bilancieri presenti in un meccanismo a quadrilatero. nessuna delle precedenti. la classe dei vincoli presenti in un meccanismo. il numero di gradi di libertà per meccanismi nel piano. . Quanti gradi di libertà possiede il meccanismo rappresentato in figura? 3 2 1 0. La cinematica: consiste nello studio di posizioni, velocità, accelerazioni di un sistema di corpi interconnessi, che formano un meccanismo in funzione delle forze che producono il moto. nessuna delle precedenti. consiste nello studio delle forze necessarie a svolgere un determinato moto. consiste nello studio di posizioni, velocità, accelerazioni di un sistema di corpi interconnessi, che formano un meccanismo indipendentemente dalle forze che producono il moto. La velocità angolare: caratterizza il moto dell'intero corpo. va calcolata rispetto ad un polo prefissato detto centro di istantanea rotazione. nessuna delle precedenti. è una quantità che caratterizza un punto di un particolare corpo. Nel moto traslatorio: le velocità di ogni punto del corpo va calcolata in funzione della velocità di un punto e della velocità angolare del corpo. nessuna delle precedenti. ogni punto ha uguale velocità ed accelerazione. il centro di istantanea rotazione è interno alla geometria del corpo. Nel moto rotatorio ogni punto del corpo, ad eccezione del centro di rotazione, ha una componente di accelerazione: di Coriolis. centripeta. nessuna delle precedenti. centrifuga. Il teorema di Galileo: è utilizzato per il calcolo delle velocità di punti appartenenti a corpi diversi. nessuna delle precedenti. è utilizzato per il calcolo delle velocità di punti appartenenti ad uno stesso corpo rigido. è utilizzato per il calcolo delle accelerazioni di punti appartenenti ad uno stesso corpo rigido. Il teorema di Rivals: è utilizzato per il calcolo delle velocità di punti appartenenti ad uno stesso corpo rigido. nessuna delle precedenti. è utilizzato per il calcolo delle velocità di punti appartenenti a corpi diversi. è utilizzato per il calcolo delle accelerazioni di punti appartenenti ad uno stesso corpo rigido. . Il prodotto vettoriale tra due vettori è non nullo quando: i due vettori hanno modulo nullo. i due vettori sono paralleli. uno dei due vettori ha modulo nullo. nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: nessuna delle precedenti. le due polari del moto risultano tangenti nei successivi punti di contatto. il moto di un corpo nello spazio causa il puro rotolamento della polare mobile sulla polare fissa. l'equazione della curva detta polare mobile può essere ricavata a partire dall'equazione della polare fissa attraverso un semplice cambio di coordinate. In ogni condizione di moto che non sia pura traslazione, in ogni istante esiste un punto solidale al corpo avente velocità nulla. Quale delle seguenti affermazioni su tale punto è falsa: la velocità di ogni altro punto del corpo è ricavabile come prodotto tra la distanza da tale punto e la velocità angolare del corpo. per spostamenti infinitesimi tale punto è noto come centro di istantanea rotazione. tale punto può essere anche al di fuori del corpo rigido. nessuna delle precedenti. Il luogo dei punti occupati nel corso del moto dal centro di istantanea rotazione nel riferimento fisso si indica come: polare fissa dello spostamento considerato. evolvente di cerchio. nessuna delle precedenti. polare mobile dello spostamento considerato. l teorema di Chasles afferma che: le tangenti alle traiettorie dei punti di un corpo rigido mobile in ogni istante concorrono nel centro di istantanea rotazione. nessuna delle precedenti. le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido mobile in ogni istante concorrono nel centro di istantanea rotazione. il calcolo della velocità angolare di un corpo rigido dipende dal polo considerato. Il luogo dei punti occupati nel corso del moto dal centro di istantanea rotazione nel riferimento locale solidale al corpo si indica come: evolvente di cerchio. polare mobile dello spostamento considerato. polare fissa dello spostamento considerato. nessuna delle precedenti. Il teorema di Kennedy-Aronhold afferma che: nessuna delle precedenti. le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido mobile in ogni istante concorrono nel centro di istantanea rotazione. Durante il moto rigido piano i centri di istantanea rotazione sono allineati al centro del sistema di riferimento fisso. Durante il moto rigido piano i centri di istantanea rotazione sono a tre a tre allineati. Indicare quale delle seguenti affermazioni sul moto relativo fra corpi è falsa: la velocità relativa tra due corpi connessi attraverso una coppia prismatica è diretta perpendicolarmente alla direzione in cui si sviluppa tale coppia. il moto assoluto di un punto risulta somma del moto relativo e del moto di trascinamento che il punto avrebbe se fosse solidale col sistema mobile. nel calcolo delle accelerazioni è necessario tenere presente la comparsa di una componente detta accelerazione complementare. nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulle equazioni indipendenti di posizione è falsa. le velocità dei punti del sistema si ottengono per derivazione delle equazioni. nessuna delle precedenti. sono anche dette equazioni di chiusura. si possono individuare tante equazioni vettoriali indipendenti quante sono le maglie semplici del sistema. . Il metodo delle velocità relative: permette di conoscere la posizione di ogni membro del sistema. per poter essere applicato è necessario conoscere la mutua posizione di tutti i membri del cinematismo. nessuna delle precedenti. permette di effettuare l'analisi di velocità del sistema contemporaneamente a quella di posizione. . Nel meccanismo rappresentato in figura un pattino scorre su una guida che ruota con velocità angolare ω intorno al punto O incernierato a telaio. Data la velocità relativa vr del pattino rispetto alla guida, calcolare la velocità assoluta del punto P del pattino. Dati: ω=-0.5 rad/s vr=0.25 m/s l=1 m vP=0 vP= 0 i + 0.35 j m/s vP= 0.35 i + 0 j m/s vP= -0.25 i -0.1 j m/s . Gli epicicloidi sono curve generate dal moto di un punto rigidamente connesso ad una curva mobile detta epiciclo che rotola senza strisciare su una curva fissa detta: base. cicloide. rolletta. nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa: la ruota di raggio infinito ha denti con profili rettilinei. la linea di condotta ha pendenza pari all'angolo di pressione solo nel punto tangenza delle circonferenze primitive. nessuna delle precedenti. il funzionamento dell'ingranaggio risulta cinematicamente corretto anche per piccole variazioni dell'interasse. L'evolvente del cerchio è: la curva inviluppata da una circonferenza che rotola su un cerchio. la curva descritta da un punto di una retta che striscia su di una circonferenza. la curva descritta da un punto di una retta che rotola senza strisciare su una circonferenza. nessuna delle precedenti. Nell'analisi dei meccanismi a camma: assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento. assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto. nessuna delle precedenti. assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente. Nella sintesi dei meccanismi a camma: nessuna delle precedenti. assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto. assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente. assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento. Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo motore: è di tipo dinamico. è di tipo statico. è assente. nessuna delle precedenti. Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi: sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito. nessuna delle precedenti. sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito. giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito. Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi: nessuna delle precedenti. sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito. assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema. giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito. Nel caso dinamico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi: sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito nessuna delle precedenti. assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema. abbia direzione tale da opporsi al moto relativo. Quale tra le seguenti affermazioni sull'attrito volvente è falsa: si manifesta come coppia che si oppone al moto di rotolamento. nessuna delle precedenti. è causato dalla deformazione della coppia di superfici in contatto. può essere interpretato come spostamento all'indietro rispetto alla velocità di avanzamento del corpo della reazione normale al suolo. Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo motore: è contraria alla direzione di avanzamento. è nulla. è diretta nella direzione di avanzamento. nessuna delle precedenti. Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato: nessuna delle precedenti. è nulla. è contraria alla direzione di avanzamento. è diretta nella direzione di avanzamento. Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato: è di tipo statico. nessuna delle precedenti. è di tipo dinamico. è assente. Dato il sistema rappresentato in figura, stabilire il valore limite della forza F in condizioni di equilibrio. Dati: m=50 kg h=1 m w=0.6 m θ=15° fa=0.6 (fattore di attrito statico) F=81.4 N F=490.5 N F=58.5 N F=140 N. Dato il sistema rappresentato in figura stabilire qual è la condizione di moto incipiente quando la forza F assume il valore limite. Dati: h=1 m w=0.6 m θ=15° m=50 kg fa=0.6 (fattore di attrito statico) strisciamento strisciamento e ribaltamento simultanei ribaltamento il sistema è in equilibrio a prescindere dal valore della forza F. Il baricentro di un sistema materiale: è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. è sempre interno a qualunque superficie convessa che racchiuda tutte le masse. nessuna delle precedenti. è sempre interno a qualunque superficie che racchiuda tutte le masse. Quale delle seguenti affermazioni sul centro di massa è falsa: nessuna delle precedenti. il baricentro di un triangolo è il punto di incontro delle mediane. il baricentro di un segmento è il suo punto medio. è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. Il teorema di Huygens dice che: nessuna delle precedenti. il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è uguale rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest'ultimo. il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è maggiore rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest'ultimo. il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è minore rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest'ultimo. Il baricentro di un sistema materiale: è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d'inerzia polare del sistema. è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d'inerzia polare del sistema. nessuna delle precedenti. è quel punto rispetto al quale risulta nullo il momento d'inerzia polare del sistema. Il teorema di Varignon assicura che: il momento di una forza attorno ad un punto è uguale alla differenza dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto. il momento di una forza attorno ad un punto è minore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto. nessuna delle precedenti. il momento di una forza attorno ad un punto è maggiore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto. Per il principio di conservazione dell'energia: il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia totale del sistema. il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia potenziale del sistema. il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia cinetica del sistema. nessuna delle precedenti. Il lavoro compiuto da tutte le forze agenti su un sistema in un intervallo di tempo uguaglia: la variazione di energia cinetica. nessuna delle precedenti. la variazione di potenza totale. la variazione di energia potenziale. L'energia cinetica di un sistema rigido: è funzione delle accelerazioni dei corpi del sistema. non varia al variare della massa del sistema. è somma di due componenti legate rispettivamente alla velocità del baricentro e della velocità angolare del corpo. nessuna delle precedenti. Quale delle seguenti affermazioni sul rendimento dei sistemi meccanici è falsa: deve essere calcolato in condizioni di regime. corrisponde al rapporto fra il lavoro motore ideale e il lavoro motore reale del sistema. nessuna delle precedenti. può essere maggiore di uno per sistemi particolarmente efficienti. Il rendimento di n macchine in serie è pari: è maggiore del rendimento di ciascuna delle macchine collegate. alla somma dei rendimenti delle singole macchine. al prodotto dei rendimenti delle singole macchine. nessuna delle precedenti. Calcolare la forza F in grado di bilanciare staticamente il sistema sotto l'effetto della forza peso. Dati: m=5 kg F=24.5 N F=-98.1 N F=49.1 N Non è possibile bilanciare il sistema. Nei motori elettrici asincroni, la velocità di rotazione del rotore: nessuna delle precedenti. deve essere sempre maggiore alla velocità di sincronismo. deve essere mantenuta uguale alla velocità di sincronismo per assicurare che il motore eroghi la massima coppia. è sempre inferiore alla velocità nominale. Nei motori elettrici asincroni, la velocità di sincronismo: dipende dalla frequenza di alimentazione e dal numero di espansioni polari. può essere modificata attraverso un'opportuna regolazione della tensione di alimentazione. è una caratteristica del solo motore. nessuna delle precedenti. Un sistema fisico è detto lineare se il modello matematico che lo descrive: è composto anche da equazioni lineari. è composto da sole equazioni lineari. è composto da almeno una equazione lineare. nessuna delle precedenti. Nell'accoppiamento motore-carico con riduttore, l'inerzia del carico ridotta all'albero motore è: molto minore dell'inerzia effettiva del carico. uguale all'inerzia effettiva del carico. molto maggiore dell'inerzia effettiva del carico. nessuna delle precedenti. La rigidezza di due o più molle in serie è uguale: al prodotto delle rigidezze delle singole molle. alla somma delle rigidezze delle singole molle. all'inverso della somma degli inversi delle singole molle. nessuna delle precedenti. In assenza di forzante (moto libero) i sistemi del primo ordine: non sono mai soggetti ad oscillazione. nessuna delle precedenti. oscillano indefinitamente per qualsiasi valore di massa e rigidezza. sono soggetti ad oscillazione solo sotto particolari condizioni. La rigidezza di due o più molle in parallelo è uguale: all'inverso della somma degli inversi delle singole molle. nessuna delle precedenti. al prodotto delle rigidezze delle singole molle. alla somma delle rigidezze delle singole molle. La pulsazione delle oscillazioni nei sistemi del secondo ordine sottosmorzati è: nessuna delle precedenti. maggiore della frequenza naturale del sistema. pari alla frequenza naturale del sistema. minore della frequenza naturale del sistema. La risposta libera dei sistemi del secondo ordine sovrasmorzati: nessuna delle precedenti. prevede il raggiungimento di una configurazione d'equilibrio per mezzo di un comportamento non oscillatorio. prevede l'oscillazione del sistema per un tempo infinitamente lungo. prevede l'oscillazione della massa fino al raggiungimento di una configurazione d'equilibrio. La risposta libera dei sistemi del secondo ordine sottosmorzati: prevede l'oscillazione del sistema per un tempo infinitamente lungo. nessuna delle precedenti. prevede il raggiungimento di una configurazione d'equilibrio per mezzo di un comportamento non oscillatorio. prevede l'oscillazione della massa fino al raggiungimento di una configurazione d'equilibrio. Nei cuscinetti a lubrificazione idrodinamica la pressione del fluido: nasce per effetto del trascinamento del fluido in un meato cuneiforme o a gradino. nessuna delle precedenti. nasce per effetto dello schiacciamento delle superfici a contatto. viene mantenuta costante da un apposito apparato di alimentazione idraulica. . Quale delle seguenti affermazioni sulle coppie con lubrificazione limite è falsa: le superfici sono combacianti o separate da una pellicola di lubrificante limite. nessuna delle precedenti. sono utilizzate se si vogliono esaltare fenomeni d'attrito. sono utilizzate nelle applicazioni dove non è accettabile l'utilizzo di lubrificanti. Nei cuscinetti a lubrificazione idrostatica la pressione del fluido: nasce per effetto del trascinamento del fluido in un meato cuneiforme o a gradino. nessuna delle precedenti. viene mantenuta costante da un apposito apparato di alimentazione idraulica. nasce per effetto dello schiacciamento delle superfici a contatto. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulle coppie volventi è falsa: non esistono soluzioni costruttive adatte alla realizzazione di giunti prismatici. si riducono i fenomeni di attrito interponendo elementi rigidi rotolanti come sfere o rulli. nessuna delle precedenti. esistono soluzioni costruttive adatte a sopportare carichi assiali. Nella coppia rotoidale radente: l'attrito dell'albero nella sede non ha effetti apprezzabili. l'attrito modifica l'inclinazione della reazione normale alla sede che risulterà tangente alla circonferenza d'attrito. l'attrito dell'albero nella sede ha effetti positivi sul moto desiderato. nessuna delle precedenti. Nella coppia elicoidale: nessuna delle precedenti. è preferibile utilizzare un filetto il più possibile rettangolare se si vuole realizzare una vite di serraggio. l'inclinazione dell'elica non ha effetti sulle forze d'attrito generate. è preferibile utilizzare un filetto il più possibile triangolare se si vuole realizzare una vite di manovra. . Il rapporto di trasmissione di un ingranaggio: è funzione del numero dei denti delle ruote. è funzione dell'altezza dei denti delle ruote. è funzione dell'angolo di pressione normale. nessuna delle precedenti. Un rotismo: organo in grado di trascinarne un altro per mezzo di denti che entrano successivamente in contatto. nessuna delle precedenti. è un meccanismo composto da più ingranaggi. è un meccanismo composto da una coppia di ruote dentate. Un ingranaggio: un rotismo in cui almeno uno degli assi ruota attorno ad un altro. nessuna delle precedenti. è un meccanismo composto da una coppia di ruote dentate. organo in grado di trascinarne un altro per mezzo di denti che entrano successivamente in contatto. La formula che descrive il rapporto di trasmissione a portatreno fermo nelle coppie di ruote dentate appartenenti a un rotismo epicicloidale è: la formula di Willis. la formula di Gruebler. nessuna delle precedenti. la formula di Kuzbach. Indicare quale delle seguenti affermazioni sui rotismi epicicloidali è falsa: hanno 2 gradi di libertà. possono essere utilizzati come meccanismi differenziali o combinatori. non possono essere utilizzati come riduttori di velocità. nessuna delle precedenti. Sono chiamati treni planetari o rotismi epicicloidali: i rotismi nei quali gli assi di una o più ruote sono mobili. i rotismi che fanno uso di ruote ad evolvente di cerchio. nessuna delle precedenti. i rotismi in cui compare almeno una coppia di ruote coniche. Nelle ruote dentate, la distanza fra la circonferenza primitiva e la circonferenza di testa è detta: addendum. nessuna delle precedenti. costa del dente. dedendum. Nelle ruote dentate, la distanza fra la circonferenza primitiva e la circonferenza di piede è detta: costa del dente. addendum. dedendum. nessuna delle precedenti. Nelle ruote dentate a denti dritti, il luogo dei punti in cui avviene il contatto fra i denti si chiama: arco d'azione. linea di condotta. nessuna delle precedenti. epiciclo. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa: la dentatura non è geometricamente legata alla primitiva del moto. i profili dei denti della dentiera sono rettilinei. nessuna delle precedenti. l'evolvente di cerchio può essere tracciato anche internamente alla circonferenza di base. Secondo il proporzionamento modulare delle ruote dentate: addendum e dedendum hanno uguale altezza pari a 1.25 volte il modulo. il dedendum è 1.25 volte il modulo, mentre l'addendum è uguale al modulo. l'addendum è 1.25 volte il modulo, mentre il dedendum è uguale al modulo. nessuna delle precedenti. Il modulo di una ruota normale a denti dritti è definito come: rapporto tra raggio e coseno dell'angolo di pressione. nessuna delle precedenti. prodotto dell'angolo di pressione in radianti e altezza del dente. rapporto tra diametro e numero di denti. L'unità di misura del modulo m di una ruota dentata è: nessuna delle precedenti m/s Nm mm. Nelle ruote dentate cilindriche a denti elicoidali: non vengono utilizzati profili ad evolvente di cerchio. nessuna delle precedenti. la generazione del profilo di dentatura avviene facendo rotolare sul cilindro base un piano inclinato di un angolo pari all'angolo d'elica. la dentatura corrisponde alla rolletta di un punto appartenente ad una retta che rotola senza strisciare sul cilindro di base. Quale delle seguenti affermazioni sulle ruote dentate cilindriche a denti elicoidali è falsa: nessuna delle precedenti. hanno un arco d'azione ridotto rispetto le ruote a denti dritti. hanno un funzionamento più silenzioso delle ruote a denti dritti. hanno una dentatura più rigida e resistente. nelle ruote coniche a denti dritti, il rapporto di trasmissione: è costante al variare del numero di denti. nessuna delle precedenti. non dipende dal numero di denti delle due ruote. è pari al rapporto delle semiaperture angolari dei coni primitivi delle due ruote. L'ingranaggio a vite senza fine: deve essere montato con estrema cura e le due ruote devono essere costruite con materiali speciali a basso attrito. offre un modesto rapporto di riduzione rispetto agli ingranaggi ad assi paralleli. nessuna delle precedenti. ha elevatissimo rendimento ma non si presta a trasmettere elevate potenze. L'ingranaggio ipoidale: è un accoppiamento di ruote dentate ad assi sghembi. è inadatto a trasmettere elevate potenze. ha dentatura a denti dritti. nessuna delle precedenti. La forza di contatto che si genera fra ruote dentate a denti elicoidali, in assenza di attrito: ha una componente radiale che tende ad avvicinare le due ruote. ha una componente assiale che rende necessario l'utilizzo di cuscinetti reggi spinta. nessuna delle precedenti. giace sul piano della circonferenza di base. La forza di contatto che si genera nei rotismi ordinari, in assenza di attrito: si sviluppa lungo la retta d'azione. nessuna delle precedenti. è inclinata di un angolo pari all'angolo d'elica. ha una componente radiale che tende ad avvicinare le due ruote. Nelle trasmissioni con cinghia trapezoidale: le tensioni dei due rami teso e lasco sono diverse e il loro rapporto ha andamento esponenziale. nessuna delle precedenti. le tensioni dei due rami teso e lasco sono diverse e il loro rapporto è costante. le tensioni dei due rami teso e lasco sono identiche. Le trasmissioni a cinghia piana: sono adatte a sopportare brusche variazioni di coppia. utilizzano un accoppiamento di forma con le pulegge. nessuna delle precedenti. garantiscono il sincronismo fra albero di ingresso e di uscita. Le trasmissioni a cinghia dentata: nessuna delle precedenti. utilizzano un accoppiamento di forza con le pulegge. non garantiscono il sincronismo fra albero di ingresso e di uscita a causa dell'effetto poligonale. garantiscono il sincronismo fra albero di ingresso e di uscita. Le trasmissioni a cinghia trapezoidale: possono funzionare in assenza di lubrificazione. nessuna delle precedenti. sono inadatte a sopportare brusche variazioni di coppia. garantiscono il sincronismo fra albero di ingresso e di uscita. Tra gli svantaggi delle trasmissioni a catena rispetto alle trasmissioni a cinghia troviamo: maggior costo. le catene non garantiscono assenza di slittamento. nessuna delle precedenti. necessità di una tensione iniziale di forzamento (prearico). Le trasmissioni a catena: sono caratterizzate da un rapporto di trasmissione costante. nessuna delle precedenti. non sono adatte a trasmettere elevate forze. garantiscono fasatura precisa tra albero di ingresso ed uscita. L'effetto poligonale nelle trasmissioni a catena: non ha effetti sul rapporto di trasmissione ingresso-uscita. non è presente nelle catene a rulli. causa una fluttuazione del rapporto di trasmissione ingresso-uscita. nessuna delle precedenti. Nei cambi CVT il rapporto di trasmissione variabile è realizzato tramite: nessuna delle precedenti. un selettore assiale detto sincronizzatore. una cingia trapezoidale e due pulegge realizzate da elementi conici a distanza assiale variabile. un elemento meccanico toridale. Quale tra le seguenti affermazioni sui variatori di velocità è falsa: nessuna delle precedenti. nei variatori meccanici la variazione è ottenuta tramite spostamento di un elemento interposto fra albero di ingresso e di uscita non consentono variazioni continue del rapporto di trasmissione. nei variatori elettrici si ottiene l'effetto desiderato modificando le caratteristiche di alimentazione di un motore elettrico. . Il doppio giunto cardanico: non è mai omocinetico. è omocinetico solo in determinate configurazioni di montaggio. è omocinetico a prescindere dalla configurazione di montaggio. nessuna delle precedenti. Il giunto cardanico è un giunto: nessuna delle precedenti. a libertà radiale. a libertà angolare. a libertà assiale. Il giunto di Oldham è un giunto: a libertà assiale. a libertà angolare. a libertà radiale. nessuna delle precedenti. L'efficacia di un freno è definita come: nessuna delle precedenti. il rapporto tra corsa di lavoro ottenuta e corsa di comando. il rapporto tra forza frenante ottenuta e forza di comando. il rapporto tra forza frenante ottenuta e corsa di comando. Nel caso in cui il ceppo tenda a serrarsi al tamburo anche in assenza di forza di comando il freno è detto: autofrenante nessuna delle precedenti. autobloccante. malfunzionante. Nei freni a tamburo, il ceppo è detto: compresso se la cerniera d'appoggio è a monte del ceppo. teso se la cerniera d'appoggio è a monte del ceppo. nessuna delle precedenti. teso se la cerniera d'appoggio è a valle del ceppo. Quale delle seguenti affermazioni sui freni a disco è errata: sono più efficaci ma meno regolari dei freni a tamburo. la superficie d'attrito è planare e perpendicolare all'asse di rotazione. nessuna delle precedenti. le guarnizioni, o pastiglie, sono solitamente premute sul disco per mezzo di un sistema idraulico. . Vengono detti autofrenanti i freni: che sono anche autobloccanti. a multidisco. nessuna delle precedenti. a ceppo esterno compresso. L'uso di cedenti a piattello nei meccanismi a camma: comporta una minore resistenza meccanica rispetto ai cedenti a rotella. comporta maggiore robustezza ma richiede lubrificazione delle superfici. comporta minore robustezza ma permette di evitare la lubrificazione delle superfici a contatto. nessuna delle precedenti. Le croci di Malta: sono meccanismi a moto intermittente. permettono di trasformare moti uniformi in moti armonici. sono meccanismi a rapporto di trasmissione costante. nessuna delle precedenti. Quale delle seguenti affermazioni sugli intermittori è falsa: si distinguono in intermittori a tamburo, globoidali e piani a seconda dello schema costruttivo. sono meccanismi per il moto intermittente. sono costituiti da un movente a camma ed un cedente a croce di Malta. nessuna delle precedenti. Il meccanismo mostrato in figura è formato da un disco e due aste. Il disco rotola senza strisciare sul piano orizzontale. Nella configurazione mostrata in figura, il centro di instantanea rotazione dell'asta BC si trova: Nel punto B Nel punto E Nel punto F Nessuna delle precedenti. Il meccanismo mostrato in figura è formato da un disco e due aste. Il disco rotola senza strisciare sul piano orizzontale. Nella configurazione mostrata in figura, quanti gradi di liberta ha la seguente struttura? nessuna delle precedenti è una struttura priva di mobilità ha 1 grado di libertà ha 2 gradi di libertà. Una ruota dentata cilindrica a denti dritti ha modulo pari a 2mm e 40 denti. Il diametro della circonferenza primitiva vale quindi: nessuna delle precedenti 20mm 80m 80mm. Nel comando in velocità ad anello chiuso la velocità effettiva del sistema non è misurata la velocità effettiva del sistema viene misurata per ridurre l'errore di velocità del motore nessuna tra quelle proposte non è presente un riferimento di velocità inviato al convertitore. La figura mostra una taglia semplice che opera in condizioni ideali. Sia v la velocità con cui viene sollevato il carico agganciato alla puleggia mobile. la velocita w con cui viene tirata la fune è: 2v v v/2 nessuna delle precedenti. La forza che due ruote dentate a denti elicoidali scaricano sui cuscinetti ha componenti radiale e tangenziale assiale, radiale e tangenziale radiale e assiale nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa: Il funzionamento dell'ingranaggio risulta cinematicamente corretto anche per piccole variazioni dell'interasse. la ruota di raggio infinito ha denti con profili rettilinei. nessuna delle precedenti. la linea di condotta ha pendenza pari all'angolo di pressione solo nel punto tangenza delle circonferenze primitive. La figura mostra l'oscillazione libera di un sistema del secondo ordine - massa, molla, smorzatore - sottosmorzato. All'istante t1 indicato: la molla è allungata rispetto alla configurazione di riposo e la massa ha velocità nulla la molla è compressa rispetto alla configurazione di riposo e la massa si sta muovendo nella direzione positiva del sistema di riferimento nessuna delle precedenti la molla è compressa rispetto alla configurazione di riposo e la massa si sta muovendo nella direzione negativa del sistema di riferimento. il grafico mostra l'oscillazione di un sistema del secondo ordine sottosmorzato. Al tempo t = 0 la velocità del sistema è: nulla nessuna delle precedenti positiva negativa. Dato il sistema rappresentato in figura, stabilire il valore limite della forza F in condizione di equilibrio. Dati: m = 50 Kg h= 1m w = 0.6m α = 15° Fa= 0.4 (fattore di attrito statico) F=495.5 N F=196.2 N F=81.4N F=58.5 N. Nel meccanismo rappresentato in figura un pattino scorre su una guida che ruota con velocità angolare ω intorno al punto O incernierato a telaio. Data la velocità relativa vr del pattino rispetto alla guida, calcolare la velocità assoluta del punto P del pattino. Dati: ω=-0.5 rad/s vr=0.5 m/s L=0,4m vP=0 vP= -0.1 i - 0.1 j m/s vP= 0 i + 0.14 j m/s vP= 0.14 i + 0 j m/s. Calcolare la forza F in grado di bilanciare staticamente il sistema sotto l'effetto della forza peso. Dati: m= 10 Kg F=24.5 N F=-98.1 N F=49.1 N Non è possibile bilanciare il sistema. Il meccanismo mostrato in figura è: nessuna delle precedenti una croce di Malta sferica un giunto di Cardano un meccanismo a camma di II specie. Indicare quale tra le seguenti è una coppia cinematica elementare inferiore la coppia sferica la coppia elicoidale la coppia cilindrica nessuna tra quelle proposte. Il meccanismo rappresentato in figura: è un ingranaggio con ruote dentate coniche a denti elicoidali nessuna delle precedenti è un ingranaggio con ruote dentate cilindriche a denti elicoidali è un ingranaggio con ruote dentate cilindriche a denti dritti. La cassa in figura ha una massa di 100 Kg. Il coefficente di attrito statico tra la cassa ed il suolo è 0.1 mentre quello dinamico è 0.2. La forza limite che può essere applicata alla cassa senza che questa si metta in moto è quindi pari: circa 1000N circa 100N circa 10N nessuna delle precedenti. Il componente mostrato in figura è: un cuscinetto assiale a rulli cilindrici un cuscinetto radiale a rulli cilindrici un cuscinetto obliquo a rulli cilindrici nessuna delle precedenti. Quanti gradi di libertà possiede il meccanismo rappresentato in figura? 3 2 1 0. Calcolare la velocità del punto B ipotizzando che il rullo si muova di puro rotolamento. Dati: r= 0.25m w= 1 rad/s 1 m/s 0.25 m/s 0.5 m/s -0.5 m/s. è assegnato il meccanismo mostrato in figura: nella configurazione mostrata, il centro di instantanea rotazione dell'asta BC si trova: All'infinito Nel punto D Nel punto C Nessuna delle precedenti. è assegnato il meccanismo in figura: la velocità del punto C nella configurazione mostrata è: Diretta come l'asta AB nessuna delle precedenti Verticale Orizzontale. Il meccanismo mostrato in figura: Nessuna delle precedenti è una struttura priva di mobilità Possiede 2 gradi di libertà Possiede 1 gradi di libertà. Il meccanismo schematizzato in figura possiede: Due gradi di libertà Tre gradi di libertà un grado di libertà nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni sui meccanismi a camma è falsa: la forme della superficie coniugata sul cedente può essere puntiforme, a rullino, piana il movimento del cedente può essere di traslazione o di rotazione il movimento del movente può essere di traslazione o di rotazione nessuna tra quelle proposte. |
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