Metodologie FP pegaso
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"Un curriculum è un tentativo di comunicare i principi e le caratteristiche essenziali di una proposta educativa in forma tale da restare aperto a qualsivoglia revisione critica e suscettibile di un'efficiente conversione in pratica" è una definizione di: Stenhouse nel 1991. Bloom nel 1899. Stenhouse nel 1990. Stenhouse nel 1980. Il primo passo per la progettazione di un ambiente costruttivista: Osservare artefatti ancorati a situazioni realistiche. Osservare artefatti ancorati a situazioni irrealistiche. Osservare artefatti ancorati a situazioni realistiche e irrealistiche. Osservare artefatt. Il riduzionismo nell'apprendere: è limitato nell’ambito della. flessibilità e della mobilitazione. inflessibilità e della mobilitazione. inflessibilità e immobilità. flessibilità e della immobilità. Le tecnologie della comunicazione: Consentono di superare i confini fisici delle aule scolastiche. Non consentono di superare i confini fisici delle aule scolastiche. Consentono di superare in parte i confini fisici delle aule scolastiche. Consentono di superare i confini fisici dell'ambiente circostante. La valutazione a scuola, secondo Maccario: Ha funzioni diagnostiche e monitoraggio. Ha funzione diagnostica. Serve a guidare l'alunno a eccellenza cognitiva. Serve a guidare l'alunno a raggiungere il successo formativo. Nella didattica degli adulti l'Esperienza: Deve essere assunta per concettualizzare il miglioramento cognitivo. è assunta per concettualizzare il proprio miglioramento. Si acquisisce nel tempo. è un bagaglio necessario per apprendere. Per poter inserire gli strumenti della comunicazione contemporanea nel modello di apprendimento costruttivista occorre: ridefinire le risorse per apprendere, i contenuti da apprendere e le relazioni tra i docenti e i discenti. ridefinire le relazioni tra i docenti e i discenti. ridefinire le risorse e i contenuti da apprendere. seguire standard costruiti. Secondo Calvani l'Ampliamento dei Campi: Ha reso necessario che la didattica sviluppasse percorsi al di fuori dell’insegnamento scolastico e professionale semplice. Ha reso necessario che la didattica sviluppasse percorsi al di fuori dell’insegnamento. è problematico. Costituisce un ostacolo alla didattica tradizionale. Secondo Fiorin, i quattro cardini fondamentali di un buon curricolo sono: Realtà, razionalità, socialità e trasparenza. Realtà, irrazionalità, socialità e trasparenza. Realtà, razionalità, oggettività e trasparenza. Realtà, razionalità, socialità e continuità. Secondo i programmi di Baccelli (cognome corretto Bacelli) (1894) si afferma il principio: che istillare troppa cultura negli alunni sia addirittura dannoso. che istillare troppa cultura negli alunni debba essere l'obbiettivo di ogni insegnante. che è necessario instillare cultura teorica negli alunni. che è necessario instillare cultura teorica e anche pratica negli alunni. Secondo Mager, un insegnante per avere successo deve seguire tutte queste direttive, tranne una. Quale?. deve essere capace di valutare il livello di apprendimento dei suoi studenti. guidare l'apprendimento dei suoi studenti. praticare criteri di oggettività per valutare. bilanciare soggettività e oggettività. Sulla base delle riflessioni di Ardizzone e Rivoltella, si può affermare che la necessità di sviluppare nei ragazzi criteri e competenze di selezione utili a orizzontarsi nella vastità e pluralismo dell'offerta di contenuti e informazioni è: una delle sfide dell'ambito didattico. l'obiettivo principale della didattica. una delle sfide dell'ambito pedagogico. una delle sfide dell'ambito pedagogico e didattico. La riflessività riguarda sia le scelte di tipo progettuale ,metodologico e valutativo messe in atto dal progettista/docente , sia le scelte messe in atto dal discente di tipo : Cognitivo, operativo, risolutivo ed emozionale. Cognitivo, operativo, risolutivo e sentimentale. Cognitivo, sociale, risolutivo ed emozionale. Cognitivo, intellettuale, risolutivo ed emozionale. Morin 1999 . Lo sviluppo di due traiettorie che consentono l’orientamento e il progresso in contesti incerti e mobili : Traiettoria Pedagogica e Traiettoria Didattica. Traiettoria Pedagogica e Traiettoria Cognitiva. Traiettoria Didattica e Traiettoria Empirica. Traiettoria Didattica e Traiettoria Docimologica. Modello che rappresenta il riferimento privilegiato per il contesto europeo : Dell’ Università di Maastricht. Dell’ Università diOxford. Dell’ Università di Berlino. Dell’ Università di Bari. Bianca Maria Varisco : sottolinea un passaggio fondamentale quando afferma che : «Freinet (1937) parlò, allora, di passaggio «dalla scolaresca alla classe»; oggi potremmo, con gli stessi suoi riferimenti, parlare di passaggio : Dalla classe alla comunità pratica. Dalla comunità pratica alla classe. dalla classe all'ambiente scolastico digitale. Dalla classe alla comunità di teoria e pratica. Bianca Maria Varisco si riferisce alle ricerche di Brown e Campione per delineare il profilo delle Community of Learners, nelle quali (Varisco, 1999, p. 143) l’apprendimento è attivo: Se saranno incoraggiati processi di natura metacognitiva. Se saranno incoraggiati processi di natura cognitiva. Se saranno incoraggiati processi di natura metacognitiva e cognitiva. Se saranno incoraggiati processi di natura emozionale. Pier Cesare Rivoltella definisce le caratteristiche delle “on line community” orientate alla formazione, individuandone i seguenti tratti (Rivoltella, 2003, p. 164): Condivisioni di obiettivi e interessi. Condivisione dei progetti. Condivisione dei progetti, elettività diretta, disorganizzazione. Collaborazione, elettività, socialità. Il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento : Conoscenze. Raggiungimento di obiettivi. Assimilazione per assunzione. Assimilazione per esperienza teorica. Abilità necessarie per la cultura partecipativa : il gioco , il giudizio e la negozazione. essere estroversi. il gioco , il giudizio, la negozazione , le abilità sociali. il gioco , il giudizio , la raccolta di informazioni, la negozazione. La riforma Radice : durante il ventennio fascista. durante il governo Giolitti. nel 1989. nel 1998. L'idea di base è quella del modulo, secondo la definizione che ne danno Rivoltella e Rossi (2019), intendendo la modularità come: Una soluzione strategica alla complessità. Non una soluzione ai problemi complessi. qualcosa di non sufficiente. qualcosa che porta a complicare l'obiettivo. Competenza mediale richiesta all’insegnante ,Capacità di coniugare tecnologia ed educazione degli studenti : Sia a livello di alfabetizzazione che di cultura. A livello di conoscenze e di utilizzo degli spazi e dei processi mediali. A livello relazionale e culturale. A livello di analisi e di produzione di contenuti. Caratteristica della disposizione di Bruner : il soggetto interagisce con docenti,compagni e genitori. il soggetto interagisce con docenti,compagni e collaboratori scolastici. il soggetto interagisce con compagni e genitori. il soggetto non interagisce con docenti,compagni e genitori. Nell’era della “società multischermo” (Rivoltella, 2006), si registrano importanti cambiamenti che trasformano i processi di acquisizione del sapere e ridefiniscono le stesse forme della cittadinanza. In particolare, secondo Pier Cesare Rivoltella, si registrano dinamiche quali (Rivoltella, 2006): L’attività percettiva , le dinamiche dell’appropriazione conoscitiva e il sistema delle relazioni sociali. L’attività precettiva e le dinamiche dell’appropriazione conoscitiva. L’attività percettiva , le dinamiche della socialità e il sistema delle relazioni sociali. L’attività percettiva , le dinamiche della frammentazione della conoscenza e il sistema delle relazioni sociali. che idea?. L’idea della semplificazione come capacità di coinvolgere in maniera efficiente gli allievi. L’idea della complicazione come capacità di coinvolgere in maniera efficiente gli allievi. L’idea della semplificazione come capacità di non coinvolgere in maniera efficiente gli allievi. L’idea della caratterizzazione come capacità di coinvolgere un solo allievo alla volta. Che rapporto?. rapporto di esame di realtà. rapporto di esame di irrealtà. rapporto conoscitivo. rapporto cognitivo. I nativi Digitali sono abituati a ricevere informazioni molto velocemente, a loro piace processare le informazioni in parallelo facendo multitasking, preferiscono l’aspetto grafico all’aspetto testuale e l’accesso casuale (come negli ipertesti). Lavorano meglio quando sono inseriti in : una rete. più reti sociali. ambiente interattivo. ambiente aperto. competenza di accesso: La possibilità di aver accesso ai media , la capacità di analisi dei media e la competenza . Analisi. Competenza comunicativa. Valutazione. Rispettando il modello autentico, la ridefinizione di Barrows fatta nel 2010 ribadisce le otto caratteristiche indispensabili affinché la metodologia proposta possa effettivamente essere ricondotta entro un tipo di apprendimento problem based. La risorsa piu’ importante , che il tutor sollecita a mettere in comune, rendere oggetto di discussione collettiva è : la formulazione e la condivisione delle ipotesi. Un'inversione del processo didattico in senso flipped. Momenti di lezione frontale e momenti di lezione collaborativa. Attività solo collaborative e costruttive. Baldacci : il focus è sull’apprendimento di “oggetti” ovvero di saperi La scelta dei contenuti è dettata dal valore formativo dei saperi: Modello dell’arrichimento culturale. necessità di insegnare solo concetti di altro livello. importanza che riveste la scuola superiore. obbligatorietà delle Indicazioni Nazionali. Un modello didattico o educativo può svolgere : a seconda delle situazioni, una funzione normativa o un indirizzo sul piano pragmatico. sempre una funzione di normativa. sempre una funzione di indirizzo sul piano pragmatico. una funzione normativa e un indirizzo sul piano pragmatico. Multitasking : affrontare lo stesso argomento da più direzioni simultaneamente. affrontare lo stesso argomento da più direzioni in tempi diversi. affrontare più argomenti simultaneamente. affrontare più argomenti da più direzioni. La specificazione dei traguardi da conseguire e di conseguenza la selezione dei percorsi didattici adeguati è ispirata a una visione process-product : al principio di causazione. al principio causale. al principio di casualità. al principio causa-effetto. Nell’era dei nuovi media è il versante “autogenarativo” del computer a imporre la riflessione sui concetti di : Alfabetizzazione (literacy). Neo-alfabetizzazione. Autoalfabetizzazione. Rieducazione attraverso media. -Attualmente la didattica trova altri ambiti di applicazione in quanto è aumentata la domanda : alla formazione in un'ottica di apprendimento continuo. lavoro. educativa. alla formazione. -Secondo Jenkins , la Cultura partecipativa ha tutte queste caratteristiche ,tranne una . Quale ?. alza le barriere tra espressione artistica e impegno civico. barriere relativamente basse per l’espressione artistica e l’impegno civico. importanza del contributo individuale. forme di tutoraggio informale. -Il soggetto assume una funzione attiva e intenzionale : Apprendimento significativo. Apprendimento generativo. Scaffolding. Metacognizione. -La stretta connessione tra educazione e istituzione , processi che si autoalimentano : aprono la strada ad un processo didattico bidirezionale. aprono la strada ad un processo didattico unidirezionale. aprono la strada ad un processo educativo bidirezionale. aprono la strada ad un processo educativo unidirezionale. Bonaiuti (2014) opera una classificazione delle strategie formative . L'autore distingue tra strategie centrate sull'insegnamento e strategie centrate sull'apprendimento. Nel primo tipo rientrano le strategie che afferiscono a due strutture maggiormente tradizionali e consuete, soprattutto nelle dimensioni formative formali e istituzionali. Tra le architetture didattiche da cui discendono strategie del primo tipo dove il docente è centrale , guida il percorso e attiva gli studenti , vi è : architettura ricettiva o trasmissiva. architettura fissa. architettura dinamica. architettura dinamica e aperta. -Baldacci opera, invece che dal punto di vista storico-culturale : il soggetto in interazione con un oggetto culturale ,il processo e il prodotto : basato sull’individuazione delle polarità e relazioni che regolano la didattica. basato sull’individuazione solo delle relazioni che regolano l'apprendimento. basato sull’individuazione solo delle polarità che regolano la didattica. basato sull’individuazione delle polarità e relazioni che regolano l'apprendere. - Prima utilizzazione del termine “curricolo” in letteratura risale al 1918,in ambito statunitense con : Bobbit. Stenhouse. Bobbio. Bloom. - Definiscono la media literacy : Celot e Pérez Tornero nel 2008. Celot e Pérez Tornero nel 1998. Celot e Pérez Tornero nel 2009. Bloom e Pèrez Tornero nel 2008. Oggi è in atto una revisione della concezione stessa di curricolo, intesa più come framework che non come percorso, il più possibile fluida e : che il curricolo deve essere quanto il più possibile adattabile alle diverse situazioni. che il curricolo deve aggregare la dimensione macro e la dimensione micro in un orizzonte coerente. che il curricolo contiene in sé tutti gli elementi che il discente deve conoscere. che il curricolo deve consentire una progettazione allineata con le esigenze sociali dei contesti di riferimento. - Nella scuola italiana si è iniziato a parlare di programmazione : con l'introduzione dei decreti delegati del 1974. con l'introduzione dei decreti delegati del 1987. con l'introduzione della riforma Gentile. con la Montessori. -Abilità necessaria per vivere da protagonisti la cultura partecipativa , l’abilità di interagire in maniera significativa con strumenti che espandono le capacità mentali : Conoscenza distribuita. Appropriazione. Negoziazione. Conoscenza strutturata. Un modello didattico, o educativo, può svolgere sia una funzione normativa o di indirizzo sul piano pragmatico. Nel primo caso permette di spiegare, interpretare, comprendere, un certo schema generale o un dato orientamento educativo; nel secondo caso : consente di organizzare interventi concreti e pronti per essere tradotti in progetti formativi. non consente di organizzare interventi concreti. consente di organizzare solo interventi concreti. consente di organizzare interventi estemporanei. -Comprende le strategie che hanno lo scopo di sviluppare la capacità di lavorare in team, condividendo obiettivi, risultati ,percorsi e la capacità di negozazione : architettura cooperativa. cooparazione. architettura autonoma. architettura aperta. Bruner evidenzia quindi l’importanza di costruire una conoscenza che non si fondi su processi di accumulo di singole parti (informazioni) ma solleciti l’individuo a : costruire un sistema di relazioni tra le conoscenze. non avere un traguardo prefissato. prefissare un traguardo da raggiungere. Avere più possibilità di agire. - Il layout è infatti una entità non rigida e non univocamente definita che accorpa modi semiotici differenti e quindi richiede al fruitore un lavoro semiotico per ricostruire un proprio senso e rappresentazioni autonome del sapere messo in discorso. da Kress nel 2015. da Kress nel 2018. Da Bruner nel 2008. Da Bloom nel 2015. -L’università potrebbe contribuire al passaggio : da struttura a-mediale a struttura multimediale. da struttura multimediale a struttura a-mediale. da didattica in presenza a didattica a distanza. da struttura pluri-mediale a struttura a-mediale. - Con i programmi Gabelli 1888 si nota un cambiamento : dallo spiritualismo al positivismo. dal positivismo allo spiritualismo. all'idealismo. alla visione illuminista. - Consente di mettere a punto strategie formative e metodologie per rendere efficace l’ apprendimento : della traiettoria didattica. della traiettoria pedagogica. della traiettoria didattica e della traiettoria pedagogica. della psicologia. - Fonda e fissa i nodi valoriali dell’educare e del formare : della traiettoria pedagogica. della traiettoria pedagogica e della traiettoria didattica. della traiettoria didattica. delle scienze dell'educazione. - I saperi appresi pongono all’insegnante : delle sfide. delle opportunità. un punto di fora. un punto di debolezza. -I ruoli che svolge la Didattica : descrittivo, interpretativo, predittivo e prescrittivo. solo descrittivo e interpretativo. descrittivo, interpretativo, predittivo , di prescrizione, prescrittivo. descrittivo, di empatia, di giudizio, interpretativo, predittivo e prescrittivo. Mager definisce l’obiettivo didattico come “la descrizione di una performance che gli studenti devono essere in grado di mostrare […]; descrive cioè il risultato che l’istruzione si prefigge piuttosto che il metodo didattico” (Mager, 1989, 11). L’autore insiste sulla necessità che : deve essere in grado di identificare i suoi obiettivi di apprendimento e conseguirli con i suoi mezzi. non è in grado di identificare i suoi obiettivi di apprendimento. non sempre è in grado di identificare i suoi obiettivi di apprendimento. per conseguire obiettivi ha bisogno di un aiuto esterno. La riflessione operata da Laurillard (2014)1 circa i diversi studi relativi alle modalità con le quali si costruisce l’apprendimento (comportamentismo, cognitivismo, costruttivismo), insieme alle teorie che sono state elaborate per spiegare quali condizioni favoriscano l’imparare (apprendimento collaborativo, scaffolding, apprendimento situato….), ha condotto all’elaborazione di un framework : di unificare in una stessa struttura concettuale i fini educativi con le tecniche didattiche. Aggregare la dimensione macro e la dimensione micro in un orizzonte coerente. che contiene in sé tutti gli elementi che il discente deve conoscere. consentire una progettazione allineata con le esigenze sociali dei contesti di riferimento. - Per alcuni autori è possibile mettere in relazione la valutazione con la misurazione : docimologico e razionalista. oggettiva. soggettiva. oggettiva e soggettiva. -Diane Laurillard (2014), introduce il concetto di “Un pattern progettuale” : è una descrizione semi-strutturata di un metodo di un esperto per risolvere un problema ricorrente. Permette di connettere la dimensione macro e quella micro. Sostiene il discente nell'organizzazione di un proprio percorso formativo. E' autoconclusivo, osservabile e ricorrente nella pratica. - L’insegnante nell’ambiente di apprendimento costruttivista : facilitatore di apprendimento. non guida l'apprendimento. rende più difficile l'apprendimento. complica la lezione. -Il problema, per essere didatticamente efficace, deve avere diverse caratteristiche: essere complesso, ovvero non presentare una risposta corretta o sbagliata; essere rilevante e significativo per gli studenti; richiedere, al di là di quelle indicate o fornite dall’insegnante di : far mobilitare agli studenti le loro risorse personali in modo vario. avere una struttura fatta di diverse fasi successive. avere un complesso scenario iniziale. prevedere uno studio individuale. -Secondo Galliani , esistono tre azioni formative. Quali di queste quattro non è tra quelle da lui presupposte ?. Funzione interattiva. Funzione collaborativa. funzione organizzativa. funzione individuale. - Altra etichetta che descrive i ragazzi che studiano a scuola : Google Generation. New Generation. Millennial Generation. Immigrati digitali. - I studiosi che definiscono gli ambienti di apprendimento Generativo = REALS : Grabinger e Dunlap. Bloom e Dewey. Celot e Pèrez. Newman e Stenhouse. La parola stampata all'epoca dell'introduzione dei film educativi: ha ceduto il suo ruolo predominante all’immagine. è ancora predominante. è l'unico mezzo per apprendere e comunicare al meglio. è fondamentale. La metacognizione: (FORSE). Ha come base un lavoro introspettivo e auto valutativo. contribuisce a sviluppare competenze pratiche. rende capaci di spiegare la propria procedura. contribuisce a sviluppare competenze di livello elevato. - Life Long Learnig /sistema di apprendimento della net generation. ha come obiettivo finale il favorire l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. fa riferimento, apparentemente, all'everywhere, anytime. Lineare, istruzione, centrato sul docente. individualizzato, sacrificio, docente come guida. -Le più importanti linee guida emerse dal Processo di Bologna e successivamente approfondite da molteplici Decreti Ministeriali5, nonché il riferimento ai Descrittori di Dublino6 e la loro traduzione in livelli compatibili con l’European Qualification Framework ha condotto all’individuazione dei livelli della formazione e relativi titoli7. La sfida contenuta nella riforma universitaria in atto è di riuscire a realizzare quel passaggio così definito da Galliani (2010)8: da una Università delle Conoscenze all’Università delle Competenze e : ha organizzato i titoli di studio universitari secondo criteri comparabili e trasparenti. ha organizzato i titoli di studio universitari secondo criteri rigidi. ha organizzato i titoli di studio universitari secondo criteri unici. non ha organizzato i titoli di studio universitari. - Per illustrare la complessa rete di relazioni che lega il cambiamento tecnologico, i rapporti tra generazioni e la definizione di apprendimento e alfabetizzazione (Ito et al., 2009, p.15, trad. nostra), nell’introduzione al volume gli autori definiscono quattro categorie che contribuiscono a chiarire le pratiche giovanili in rapporto ai nuovi media. Tali categorie sono: i generi della partecipazione, i pubblici in rete, l’apprendimento tra pari e le competenze e abilità per muoversi nel panorama mediatico contemporaneo. i generi della partecipazione, i pubblici in rete, l’apprendimento individuale e le competenze e abilità per muoversi nel panorama passato. i generi della individualizzazione, i pubblici online, l’apprendimento tra i migliori e le competenze e abilità per muoversi nel panorama mediatico contemporaneo. i generi della partecipazione, i pubblici in reti diversificate, l’apprendimento tra impari e le competenze e abilità per muoversi nel panorama mediatico contemporaneo. - Nella metà dell’ 800 furono istituiti i primi programmi a seguito della Legge casati del 1859 : i programmi della scuola elementare del 1860. i programmi della scuola elementare del 1870. i programmi della scuola elementare del 1859. i programmi della scuola elementare del 1900. - Nel sistema scolastico statunitense il curriculum (ancora in forma latina) è : il programma di un corso scolastico comprensivo del materiale didattico necessario allo stesso, delle indicazioni per lo svolgimento del corso e dei metodi di valutazione. Programma di un corso scolastico comprensivo dei materiali, dei metodi di valutazione. Enunciazione delle intenzioni e descrizione della realtà di fatto. L'incontro tra storia e cultura sociale, politica, pedagogia, storia della didattica. - Processo complesso, che si sviluppa a diversi livelli, è la trasposizione didattica, così definita per la prima volta da Yves Chevallard (1991-1994)1, studioso ed esperto di didattica della matematica ,ossia : il sapere scientifico procede attraverso ricerche e modifiche costanti e il sapere scolastico deve tradurlo in sequenze didattiche affinché gli studenti lo apprendano. Il sapere scientifico, una volta adattato all'ambito dell'insegnamento, produca un diverso tipo di sapere. L'elaborazione in termini morali del sapere scientifico tradotto in sapere scolastico. La trasformazione che il sapere scientifico subisce nel momento in cui diviene oggetto di insegnamento. - Prospettiva reticolare della progettazione : in modo sia diretto che trasversale. Progettazione a differenti livelli, tra globale e locale. Progettazione per moduli. Progettazione per obiettivi. - Obiettivi educativi per la progettazione di ambienti di apprendimento costruttivisti .Con riferimento alle linee guida, una rassegna è stata realizzata da Bianca Maria Varisco, la quale sintetizza le indicazioni di diversi autori che hanno definito i criteri per la progettazione di ambienti di apprendimento costruttivisti. Tra i quali : incoraggiare l’uso della rappresentazione non solo orale ma anche scritta. avere nucleo di sapere precostituito. evitare l'interpretazione. non incoraggiare l’uso della rappresentazione non solo orale ma anche scritta. Il modello educativo-didattico :forse. indica come ogni conoscenza debba essere valutata da quante più possibili prospettive diverse. indica come ogni conoscenza debba essere valutata da una sola prospettiva. indica come ogni conoscenza non debba essere valutata. indica ogni conoscenza rappresentabile. -Abilità necessaria nella collaborazione ,l’abilità di mettere insieme conoscenze e di confrontare opinioni con altri in vista di un obiettivo comune: (forse). intelligenza collettiva. intelligenza del singolo. empatia. introspezione. “ Si conviene qui intendere il curricolo come una serie articolata d’esiti culturali prestabiliti. Il curricolo fissa in anticipo i risultati dell’apprendimento “ : Johnson nel 1967. Johnson nel 1961. Johnson nel 1970. Bloom nel 1967. - Develay (1992) assume le riflessioni di Chevallard e Martinard e aggiunge un ulteriore livello di riflessione sulla trasposizione didattica: “la trasposizione raddoppia, nel senso che si articola anche come assiologizzazione. La ‘trasposizione’ non è più solo un processo epistemologico, ma anche etico” , quindi : l’assimilazione del sapere scolastico attraverso la sua elaborazione in termini morali. La trasformazione del sapere da insegnare in sapere scientifico. L'elaborazione didattica del sapere scientifico. La doppia elaborazione del sapere, da scientifico a insegnato. - Occorre rivalutare il rapporto tra tecnologia e dimensione pedagogico-didattica per : l’incomunicabilità di base tra i linguaggi tecnologici e quelli didattici. l’incomunicabilità di base tra i linguaggi didattici e quelli pedagogici. l’incomunicabilità della tecnologia. l’incomunicabilità della didattica. - Su un piano puramente descrittivo il livello macro della progettazione consiste nella sua visione curricolare, ovvero nell'orizzonte di senso complessivo che traccia i traguardi verso cui dirigersi, i potenziali itinerari da seguire, il quadro di riferimento teorico e didattico che racchiude i vari elementi di significatività interconnessi nel progetto, invece : la dimensione micro è l’ingrandimento di un segmento all’interno di un contesto più ampio. la dimensione micro è un organismo che riproduce tutte le caratteristiche del sistema. la dimensione micro è autoconclusivo, osservabile e ricorrente nella pratica. la dimensione micro è autosufficiente. - La fase di lavoro della metodologia che consiste nella lettura del problema per chiarire termini e concetti , nella definizione e nell’analisi del problema per identificare le informazioni significative, le varie componenti, le relazioni interne; nell’elaborazione di ipotesi per risolverlo; nella formulazione di obiettivi per suddividere i compiti di lavoro individuale : La fase di analisi. Accesso. Sintesi. Elaborazione. - Permette di interpretare il significato e il ruolo di un immagine nel contesto della comunicazione : la grammatica della rappresentazione grafica. la grammatica della non rappresentazione. la grammatica dell'immagine. la grammatica della scrittura. - Verret aveva ampiamente criticato le modalità con le quali avveniva l’insegnamento nelle scuole e nei percorsi di istruzione superiore evidenziando la natura ormai spersonalizzata del sapere che veniva proposto, reso ormai così “burocratico e snaturato da qualsiasi collegamento con l’ambito nel quale si è sviluppato”, da renderlo di difficile comprensione. Ne è una esemplificazione l’insegnamento della : la matematica e la fisica. la geometria euclidea. La letteratura. La storia. Una delle caratteristiche dei nuovi media (FORSE). La necessità di integrare i sistemi educativi attraverso l'applicazione di didattica laboratoriale. le poche possibilità in ambito lavorativo. l'introduzione della logica di produzione. processare in parallelo le informazioni. -Bruner la pone come principale fonte per la costruzione della conoscenza , consente la trasformazione delle esperienze fisiche in immagini mentali : la percezione. l'assiologizzazione. l'empatia. la riflessività. - Le seguenti sono tutte caratteristiche necessarie per impostare una piattaforma didattica , tranne una . Quale ?. La piattaforma dovrà permettere al docente di gestire in maniera più diretta gli studenti. Favorire l'orientamento del discente tra gli elementi multimediali. far percepire il percorso didattico in un disegno unitario e coerente. La piattaforma non dovrà permettere al docente di gestire in maniera più diretta gli studenti. -Le competenze specifiche per possedere una “ Media Literacy “ sono in particolare : La possibilità di avere accesso ai media, la capacità di analisi dei media e la competenza comunicativa. non deve sottintendere il concetto di alfabetizzazione. la capacità comunicativa. la multialfabetizzazione. -Indica la nomenclatura usata in campo scientifico. la tassonomia. elenco. specificità. punti chiave. -L’apprendere per problemi PBL rappresenta il riferimento privilegiato per il contesto europeo : la tipologia dell’Università di Maastricht. la tipologia dell’Università di Berlino. la tipologia dell’Università di Roma. la tipologia dell’Università di Oxford. -Indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi : le abilità. le competenze. le conoscenze. le tecniche di memorizzazione. - La strategia del PBL nasce nelle : le facoltà di Medicina degli anni ‘60. le facoltà di Medicina degli anni ‘80. le facoltà di Lettere degli anni ‘60. a Berlino. -La conoscenza : diventa sapere e saper fare quando le attività si traducono in azioni ancorate alla realtà. Il saper fare. Il saper riflettere. Le infinite vie dell'imparare ad imparare. -Con il concetto di strategie formative si intende appunto tutto il bagaglio : le strumentazioni, i metodi, le operazioni e le risorse pedagogiche pianificate per fare apprendere gli obiettivi didattici. Possono essere condotte senza supervisione di un esperto. Centrate sull'insegnamento e centrate sull'apprendimento. Le strategie che prevedono simulazione e quelle di cooperazione. - La navigazione transmedia consiste. leggere o ricreare storie utilizzando diversi media e convenzioni per la produzione e la ricezione nei differenti contesti mediali. navigazione attraverso i media. navigazione speciale. navigazione che va oltre la realtà. - Lo scopo del Master Learnig : localizzare le difficoltà apprenditive degli studenti per intervenire in modo compensativo. Utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Trasformare la lezione in una narrazione atta a favorire il processo di insegnamento-apprendimento. Realizzare percorsi autovalutativi. - Mager definisce l’obiettivo didattico come: il risultato che l’istruzione si prefigge. il risultato che la didattica si prefigge. il risultato che la pedagogia si prefigge. irraggiungibile. - Il docente “compie un’attività di in cui la realtà rappresentata dagli oggetti culturali cambia forma pur non perdendo le sue caratteristiche strutturali, producendo dei suoi “analogati”, attività di : Metaforizzazione. analogazione. discernimento. rappresentazione. - Abilità necessaria per la cultura partecipativa : multitasking. podcasting. produrre molteplici apprendimenti. saper fare. - Abilità necessaria per la cultura partecipativa : networking. multidiscipline. autoeducazione. saper collaborare. - La cultura mediale della carta stampa : oggettiva, analitica, sistematica, chiusa. soggettiva, analitica, sistematica, aperta. generale, sistematica, organizzata, chiusa. sistematica, imprevedibile, chiusa. - Secondo Chevellard , il sapere scientifico diviene. da sapiere sapiente a sapere insegnato. arricchito dal processo di trasposizione didattica. sia il risultato delle scelte operate dal docente per insegnare. derivi direttamente dal sapere insegnato. - Secondo Chevallard si danno due tipi di trasposizione: esterna e interna. La prima è predisposta dalle commissioni esterne: nel caso della scuola sono gli organismi ministeriali preposti alla definizione dei programmi, quei riferimenti che regolano tutti i passaggi successivi e : orientano lo sviluppo culturale dell’intera società. danno una selezione dei contenuti e delle strutture disciplinari operata da esperti del singolo settore scientifico. danno una selezione dei contenuti e delle strutture disciplinari operata dai singoli istituti scolastici. danno una selezione dei contenuti e delle strutture discilinari operata da reti di scuole. sono chiamati net-generation (???BO). Perché padroneggiano perfettamente i linguaggi di internet e delle tecnologie computerizzate. perchè si. perchè sono nati in questi anni. perchè sono più intelligenti. -Sono nati negli anni ’80 . I piani del Ragionamento Metacognitivo. prevedere, progettare, monitorare, autovalutare. riflessività, coivolgimento attivo, rilevanza personale, pluralismo. Collaborazione, autonomia personale, generatività,. prevedere, progettare, monitorare, autovalutare, discernere. -La riflessività riguarda sia le scelte di tipo cognitivo,sia le scelte messe in atto dal docente/progettista : progettuale, metodologico e valutativo. autoconsapevolezza, oggettività, autonomia. Far conoscere la conoscenza, aiutare a emergere, far venire fuori. progettuale, a-valutativo, di metodo. -La didattica viene definita la disciplina che si occupa delle azioni: progettuali, attuative, valutative e negoziativo- simboliche. ridefinire i curricoli per facilitare la connessione tra mondo della formazione e mondo del lavoro. progettuali,didattiche, a-valutative e negoziativo- simboliche. della scuola, attuative, degli studenti, negoziativo- simboliche. Tra i suggerimenti per “cambiare” i corsi di formazione, si annoverano più ricerche e più animazioni, ma anche testimonianze di colleghi, che evidenziano la necessità di un apprendimento contestualizzato. Le tecnologie, inoltre, sono apprezzate quando incoraggiano il lavoro in gruppo e l’apprendimento collaborativo, quando sollecitano la partecipazione e la curiosità dei discenti, e: può essere utile stimolare la competitività tra gruppi di studenti. la competitività tra gli studenti è evitata. è rischioso stimolare la competitività tra gruppi di studenti. può essere utile, ma è rischioso, stimolare la competitività tra gruppi di studenti. -IL ruolo del docente nell’apprendimento per collaborazione è fondamentale, non tanto nel tempo dell’azione in aula, quanto della progettazione. A lui sono assegnati diversi passaggi: condurre gli studenti, pianificare il modulo, valutare e conoscere i contenuti disciplinari. collaborare alla progettazione del curricolo, valutare il discente. collabora alla formulazione di ipotesi di lavoro e pianificare il modulo. condurre gli studenti a fare da soli, , valutare e far conoscere i contenuti disciplinari. -Gli strumenti digitali, Internet e il computer nel contesto didattico rappresentano il terreno di sperimentazioni e l’oggetto di un dibattito scientifico che coinvolge e impegna la comunità accademica e gli attori del mondo della formazione professionale. Si moltiplicano esperienze e contesti nei quali i media digitali entrano a far parte della pratica didattica, in forma episodica oppure sistematica, a seconda delle modalità di integrazione di tali strumenti nella progettazione curricolare. Una integrazione che non prevede soltanto l’uso del computer nella didattica per fini puramente funzionali, come mero strumento di supporto, ma che : richiede un ripensamento delle metodologie di insegnamento e apprendimento. mira a prescrivere come insegnare. richiede un ripensamento delle tecniche di apprendimento e insegnamento. richiede un ripensamento delle strategie di insegnamento e apprendimento. -È nel momento in cui il soggetto “agisce” socialmente, cercando di risolvere un problema che non sarebbe in grado di affrontare autonomamente , che orienta senza dirigere – di chi tale problema sa già risolverlo (in quanto ha già colmato o reso attuale quella sua zona di sviluppo prossimale), attraverso : scaffolding dialogico. scaffolding. metacognizione. cooparazione. -Secondo Bruner in base al principio della restituzione : scegliere un sistema di premi e punizioni per gli studenti. far comprendere all'insegnante quali aerrori ha compiuo lo studente. far costruire in modo più veloce una valutazione degli apprendimenti. far condividere tra colleghi quale sistema sia valido per tutti per far comprendere gli errori. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA (FORSE). Si definiscono gli obiettivi e le traiettorie di un singolo istituto scolastico;. Si definiscono gli obiettivi e le traiettorie del sistema scolastico nazionale. Si definiscono gli obiettivi e le traiettorie del sistema scolastico internazionale. Si definiscono gli obiettivi e le traiettorie di una classe. Vi rientrano le strategie che prevedono esperienze atte a riprodurre situazioni proprie del mondo reale,lavorativo,professionale,sociale,etc etc . Ne fa parte lo studio di caso : architettura simulativa. simulazione. podcast. architettura riproduttiva. -Si registrano importanti cambiamenti che trasformano i processi di acquisizione del sapere e ridefiniscono le stesse forme della cittadinanza nell’era della : società multischermo. società a-mediale. società multimediale. società di massa. -Cives apre un suo trattato sui programmi della scuola con questa affermazione: “I programmi didattici rappresentano e : sono un momento di incontro tra la storia sociale e quella culturale. sono un momento di incontro tra la storia personale e quella collettiva. sono un momento di incontro tra la storia politica e quella sociale. sono la sintesi di tutti i saperi delle scienze dell'educazione. -Il life long learning ha determinato un cambiamento di prospettiva circa l’alfabetizzazione e la formazione del soggetto per cui per rispondere a molteplici situazioni e cambiamenti che sono sempre più frequenti e repentini : specifica come sia necessario un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita umana e professionale. specifica come sia inutile un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita umana e professionale. specifica come sia necessario un apprendimento solo nel contesto lavorativo. specifica come sia necessario un apprendimento solo nel contesto scolastico e professionale. -Per il Chevallard “ogni progetto sociale di insegnamento e di apprendimento si costituisce grazie alla designazione di contenuti di sapere come contenuti da insegnare. Tuttavia la trasposizione didattica non è solo un processo di designazione, ovvero di scelta, ma di trasformazione. In questo processo sono previsti i vari passaggi,tra i quali : stabilire sulla base delle esigenze sociali l’utilità di un determinato sapere. stabilire sulla base delle esigenze politiche l’utilità di un determinato sapere. stabilire sulla base delle esigenze sociali l’utilità del sapere in generale. stabilire l’utilità di un determinato sapere in base alla necessità. -Il Master Learnig per far superare ad ogni studente le singole unità di apprendimento si baserà : su una sequenza di attività seguite da prove valutative. sull'utilizzo strumenti compensativi e misure dispensative. su un apprendimento per ridondanza. sulla realizzazione di percorsi autovalutativi. -Accanto agli ambienti costruttivisti, si collocano gli ambienti di apprendimento generativo, i cosiddetti REALs (Rich Environments for Active Learning), così definiti dagli studiosi Grabinger e Dunlap. Si tratta di ambienti che si sviluppano secondo i principi propri della filosofia costruttivista ma l’enfasi viene posta soprattutto : sui bisogni della società e del mondo del lavoro. sulla replicabilità, comunicazione, controllo. sulla cooperazione, riflessività, replicabilità, comunicazione. sull'autonomia, affidabilità, linearità, informazione. Finalità dei reals (Rich Environments for Active Learning) (Dunlap e Grabinger, 1996) Fonte: Varisco 1999; 2002 : Estendere la responsabilità degli studenti , promuovere lo studio in contesti autentici e utilizzare attività dinamiche di apprendimento. Estendere la responsabilità degli studenti. Utilizzare attività dinamiche di apprendimento che promuovono operazioni di alto livello. Semplificazione dei problemi. -«Se un tempo si aveva una logica unica tra macro e micro, e la distinzione andava cercata sulla parcellizzazione dei contenuti o degli obiettivi, oggi macro e micro-progettazione sono qualitativamente differenti» (Rossi, 2017, p. 36).L’ottica è quella di : Un quadro d’insieme macro che fornisce una prospettiva per progettare il micro. Un quadro d’insieme micro che fornisce una prospettiva per progettare il macro. Un quadro aperto che fornisce modi per progettare chiusi. un quadro d'insieme in cui macro e micro sono collegati e uniti. -Il tipo di sapere che viene insegnato varia nel tempo, l’idea di sapere scientifico (Damiano, 2013). varia in funzione delle pratiche sociali e professionali. varia in funzione delle pratiche politiche ed empiriche. varia in funzione delle pratiche scolastiche ed empiriche. viene arricchito dal processo di trasposizione didattica. -Rispettando il modello autentico, sembra opportuno richiamare la ridefinizione di Barrows fatta nel 2010 che ribadisce le otto caratteristiche indispensabili affinché la metodologia proposta possa effettivamente essere ricondotta entro un tipo di apprendimento problem based, tra le quali : vengono acquisite in modalità di autoapprendimento. vengono acquisite per esperienza. vengono acquisite collaborando con un tutor. vengono acquisite in modalità di autoeducazione. -Nell’area del modello delle competenze di base : vengono applicate le proposte di una didattica trasmissiva. non ci sono capacità come saper leggere, scrivere e far di conto. non è inseribile la didattica per obiettivi. non vengono applicate le proposte di una didattica trasmissiva. -La formazione viene concepita come un itinerario in cui l’esistenza dell’individuo precede la sua essenza e questo porta a privilegiare il rapporto che si viene a creare tra un soggetto che si confronta con i saperi del proprio tempo, anche utilizzando i saperi maturati in passato: visione esistenzialista. visione antropocentrica. lifelong learning. visione pessimistica. -La capacità di orientarsi tra le informazioni, di leggerne i nessi e di utilizzarli con consapevolezza per scopi definiti, rappresenta l’obiettivo della literacy, soprattutto quando ci si cimenta con materiale non solo testuale, ma multimediale e multimodale. Di qui la necessità di acquisire : competenze “multialfabetiche”. multitasking. neo-alfabetizzazione. competenze “multimodiali". |