modelli relazionali
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Title of test:![]() modelli relazionali Description: domande esame |




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Per Odgen la Reverie (sognare da svegli). ha lo stesso significato che gli da Bion. è una costruzione inconscia di paziente e analista che insieme danno vita al terzo analitico. è ciò che l'analista sperimenta dei contenuti non pensabili e non sognabili del paziente. secondo Mitchell. il lavoro analitico non coinvolge mai il comportamento riflessivo (MODO 1). il lavoro analitico coinvolge spesso il livello di comportamento non riflessivo (MODO 1). le comunicazioni dell'analista sul comportamento non riflessivo (MODO 1) non aiutano la relazione terapeutica. nella prospettiva kleiniana, gli oggetti interni: sono derivati da oggetti esterni mediante introiezione. sono una copia esatta degli oggetti reali esterni. sono creati ex novo dall'inconscio del bambino come fantasie. in base agli studi sui disegni delle famiglie, quale caratteristica distingue i disegni dei bambini evitanti?. figure minuscole disposte in cerchio e con espressioni arrabbiate. figure sospese in aria, separate e con sorrisi stereotipati. figure grandi, centrali e ben differenziate. Secondo John Bowlby, i modelli operativi interni (MOI) emergono da: fantasie inconsce del bambino, senza alcuna influenza dalle esperienze reali. l'imitazione, a carico del bambino, delle modalità comportamentali osservate negli adulti e in particolare con le sue figure di attaccamento. ripetute interazioni del bambino con il mondo esterno e in particolare con le sue figure di attaccamento. secondo Mitchell il modo 1 descrive. un'organizzazione pre-riflessiva basata su pattern comportamentali impliciti di influenza e regolazione reciproca. un sistema innato di rappresentazione mentale che guida le scelte relazionali in modo deliberato e cosciente. un livello simbolico e riflessivo in cui le persone analizzano consapevolmente le proprie relazioni. la conoscenza metacognitiva. è la capacità di regolare le emozioni nei contesti sociali. la consapevolezza dei propri pensieri, delle strategie di apprendimento e dei limiti cognitivi. la capacità di prevedere il comportamento degli altri attraverso segnali corporei. secondo le teorie relazionali. lo sviluppo psichico è determinato principalmente dalla maturazione biologica indipendente dall'ambiente. la psicopatologia è sempre legata a conflitti intrapsichici inconsci e non dipende dalla qualità delle relazioni precoci. le relazioni primarie efficaci sono centrali per lo sviluppo sano e per la prevenzione della psicopatologia. secondo Stern, il Sé verbale e narrativo: appare già nei primi 6 mesi, quando il bambino inizia a riconoscere la voce materna e a costruire un legame affettivo. emerge tra i 9-12 mesi, assieme allo sviluppo di capacita' cognitive e di una teoria della mente. si sviluppa tra i 15 e 18 mesi, quando il bambino inizia a usare segni e simboli per rappresentare esperienze. il principio della regolazione attesa, secondo Beebe e Lachmann (2002): descrive il modo in cui il caregiver interpreta correttamente i bisogni del bambino sulla base di segnali affettivi inconsci. si riferisce alla modalità caratteristiche e prevedibili con le quali si svolge l'interazione. indica la capacità del bambino di adattare il proprio comportamento a quello dell'adulto attraverso l'imitazione intenzionale. per Winnicott l'Holding consiste: nel fornire al bambino un ambiente sicuro che lo aiuti ad integrare le esperienze e a sentirsi coeso. nel presentare oggetti al bambino in modo che questo possa credere di averli creati. nella manipolazione come risposta materna ai bisogni corporei del bambino che permette l'insediamento della psiche del soma. L'adult Attachment Interview (AAI) è: uno strumento performance-based ideato per la valutazione dei modelli cognitivi interni e l'identificazione di tre differenti pattern di attaccamento adulto. un'intervista semi-strutturata ideata per la valutazione dei modelli operativi interni e l'identificazione di tre differenti pattern di attaccamento adulto. un questionario self-report ideato per la valutazione dei modelli operativi interni e l'identificazione dei tre differenti pattern di attaccamento adulto. in che cosa consiste secondo Fonagy le modalità di equivalenza psichica?. in una modalità in cui le emozioni sono espresse simbolicamente, senza che il soggetto ne riconosca l'origine interna. in una modalità in cui i pensieri e vissuti interni sono percepiti pienamente reali e indistinguibili dal mondo esterno. in una modalità in cui l'individuo riconosce che i pensieri sono solo rappresentazioni mentali senza valore reale. secondo la pisco-analisi ontologica: si deve concepire il gioco con l'idea di esserne coinvolti, di giocare. si lavora con il gioco esclusivamente per comprenderne il contenuto simbolico. nel gioco è sempre meglio che le due aree, quella del paziente e del terapeuta, non si sovrappongono. il terzo analitico per Odgen: è una costruzione simmetrica, tra esperienza conscia del paziente e del terapeuta. non è influenzato dall'esperienza intrapsichica del terapeuta, che rimane neutrale. è unico in ogni coppia analitica. Secondo Fonagy e Target la realtà psichica. è la capacità di distinguere tra realtà oggettiva e fantasia immaginativa. è la rappresentazione mentale dell'esperienza interiore e delle emozioni, che influenza il modo in cui si vivono gli eventi. è la parte inconscia della mente che contiene i ricordi rimossi e i traumi infantili. Secondo Fonagy quale fattore favorisce lo sviluppo della capacità metacognitiva nei bambini. l'esposizione a situazioni sociali diverse che stimolano il confronto con gli altri. l'esposizione precoce a esercizi cognitivamente complessi. la possibilità di esplorare la mente del caregiver in una relazione di attaccamento sicuro. Secondo Fonagy e Target il Sé si sviluppa. attraverso la rimozione dei desideri inaccettabili nella fase edipica. all'interno di un ambiente inadeguato che provoca frustrazione. mediante la capacità di mentalizzare, costruita nelle prime relazioni con i caregiver che rispecchiano accuratamente gli stati mentali del bambino. Secondo il modello unipersonale della psicoanalisi. la mente e il suo funzionamento si basano su dimensioni intrapsichiche. il processo psicoanalitico avviene tra i soggetti piuttosto che all'interno dell'individuo. la mente e il suo funzionamento si basano su dimensioni intersoggettive. Come viene definisce Arietta Slade (2005) la funzione riflessiva parentale?. La capacità del genitore di mantenere coerenza comportamentale nel tempo, per promuovere la prevedibilità delle interazioni. La tendenza del genitore a proiettare i propri stati interni nel bambino come modalità automatica di rispecchiamento affettivo. La capacità del genitore di riflettere sulla propria esperienza mentale e su quella del proprio figlio per comprenderne i comportamenti come espressione di stati mentali. Nel terzo volume della trilogia di Bowlby, Loss (1980), viene introdatto il concetto di. Modelli operativi interni (internal Working Models) come base della struttura di personalità. Base sicura, che permette al bambino di esplorare l'ambiente sapendo di poter torare alla figura di attaccamento. Segregated Systems, sistemi mentali che mantengono esperienze traumatiche isolate e non integrate. L'Infant Observation, sviluppata da Esther Bick presso la Tavistock Clinic, è caratterizzata da: Un approccio che prevede l'uso dell'osservazione non partecipante per valutare lo sviluppo del neonato. Un metodo di osservazione basato esclusivamente sullo studio di casi clinici in contesti ospedalieri. Un'osservazione partecipe, in cui l'osservatore visita il neonato a casa sua per un periodo di due anni, registrando circa 100 ore di osservazioni. Nel pensiero di Winnicott, quale condizione è fondamentale affinché il bambino sviluppi un Sé sano?. Avere una figura materna che si sforzi nel limitare manifestazioni di grandiosità e megalomania. Vivere un'esperienza sufficientemente prolungata di onnipotenza soggettiva. Non sperimentare forme di onnipotenza o solipsismo. Quale caso clinico rappresenta il primo esempio di osservazione psicoanalitica indiretta di un bambino, attraverso l'uso del genitore come intermediario?. Il caso di Hans descritto da Freud. Il caso di Dick descritto da Melanie Klein. L'analisi di Anna O. descritta da Breuer e Freud. In contrasto con Daniel Stern, Margaret Mahler sostiene che: I bambini inizino la loro vita in una fase autistica normale. I bambini siano consapevoli fin dalla nascita, con rudimentali capacità di differenziazione tra Sé e gli altri. I bambini nascano con una rappresentazione innata della madre come oggetto separato. Secondo la Teoria del Campo dei coniugi Baranger, cosa sono i "punti di urgenza" o "fantasie inconsce della coppia". pensieri consapevoli dell'analista che guidano le sue interpretazioni nel setting. fantasie inconsce co-create nella relazione analitica e rappresentano i nodi emotivi centrali del campo bipersonale. contenuti inconsci individuali legati alla storia psicosessuale del paziente. .Nel pensiero di M. Mahler la fase di separazione-individuazione è composta da quattro sottofasi: Esplorazione, dipendenza, autonomia e identificazione. Differenziazione sperimentazione riavvicinamento e inizio della costanza di oggetto. Fusione simbiotica, esplorazione iniziale, angoscia da separazione e costruzione dell'oggetto interno. Secondo la psicoanalisi epistemologica: la psicoanalisi è una tecnica per conoscere e comprendere. le interpretazioni non devono essere utilizzate per comunicare la comprensione dell'inconscio. l'obiettivo delle psicoanalisi è spostato sull'essere e sul divenire. Quale tra le seguenti affermazioni riflette un principio tecnico fondamentale della psicoanalisi relazionale. il controtransfert è visto esclusivamente come un ostacolo alla comprensione del paziente. l'analista deve mantenere una posizione neutrale per non influenzare il campo analitico. l'analista partecipa attivamente alla relazione terapeutica lavorando con transfert e controtransfert. Secondo Mitchell, la mente relazionale. si sviluppa attraverso modalità interattive, dando origine a configurazioni relazionali specifiche. è un costrutto teorico utilizzato per descrivere la capacità innata di autoregolazione del bambino indipendente dall'ambiente. si struttura esclusivamente attraverso conflitti intrapsichici di origine pulsionale. |