Motivazione Ecampus
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Title of test:![]() Motivazione Ecampus Description: paniere motivazione Ecampus Scienze della nutrizione umana |




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La concentrazione eccessiva su ciò che temiamo. è una caratteristica di personalità. è un effetto comportamentale dell'infelicità. nessuna delle risposte presenti. è un effetto mentale dell'infelicità. I tre elementi che caratterizzano la felicità. Soggettiva, temporale, transitoria. Soggettiva, temporale, costante. Soggettiva, transitoria, mutevole. è un effetto mentale dell'infelicità. La psicologia positiva si definisce come. la scienza riferita allo studio teorico dei punti di forza psicologici e delle emozioni positive. la scienza e le applicazioni che si riferiscono allo studio dei punti di forza psicologici e delle emozioni positive. la scienza e le applicazioni che si riferiscono allo studio dei punti di forza psicologici in relazione al superamento di situazioni di difficoltà. La sienza che mira a sviluppare nelle persone la capacità di vedere gli aspetti positivi della vita. Il coping secondario. è l'insieme dei pensieri e dei comportamenti utilizzati per fronteggiare e regolare a reazione della persona di fronte l'evento stressante. è una strategia rivolta alla modificazione delle reazioni emotive di fronte all'evento stressante. è l'insieme di pensieri e comportamenti utilizzati per fronteggiare l'evento stressante. riguarda quelle modalità di coping apprese in seguito al superamento di un evento traumatico primario. L'eustress. è lo stress "negativo". è la forma sociale dello stress. è lo stress "positivo". è lo stress estrinseco. L'evitamento. è una caratteristica di personalità. è il risultato di un'alta autostima. è un effetto mentale dell'infelicità. è una strategia di coping. La strategia di coping meno efficace. coping centrato sul problema. coping centrato sulle emozioni. evitamento. coping secondario. L'undoing hypothesis. sostiene che le emozioni negative siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni positive future. sostiene che le emozioni positive amplino le potenzialità cognitive delle persone, aumentano le azioni di repertorio e costruiscono risorse future per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni positive riducano le potenzialità cognitive delle persone, permettondo quindi di foclalizzare le azioni di repertorio necessarie per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni positive siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni negative future. La broaden and build theory è. Una teoria riguardo gli effetti delle emozioni positive. è un effetto comportamentale dell'infelicità. Una teoria riguardo gli effetti dello stress sulle persone. è la tendenza delle persone a leggere la realtà come non sempre uguale. Broaden and build theory e undoing hypothesis. sono due teorie che riguardano gli effetti delle emozioni positive. sono due forme di coping. sostengono che le emozioni positive siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni negative future. sono caratteristiche di personalità. La broaden and build theory. sostiene che le emozioni positive riducano le potenzialità cognitive delle persone, permettondo quindi di foclalizzare le azioni di repertorio necessarie per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni positive siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni negative future. sostiene che le emozioni positive amplino le potenzialità cognitive delle persone, aumentano le azioni di repertorio e costruiscono risorse future per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni negative siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni positive future. L'ottimismo realistico. è la disposizione globale delle persone a valutare la reale possibilità che si manifestino eventi positivi. è una disposizione globale e stabile delle persone a spiegare gli eventi negativi come eventi occasionali e ad aspettarsi dei risultati positivi dalla vita. è la tendenza delle persone a leggere la realtà come non sempre uguale. è una caratteristica di personalità che induce le persone a spiegare gli eventi positivi come esito dei propri sforzi. Possiamo definire il Sé come l'insieme di. concetto di sé, sé sociale, conoscenza di sé. concetto di sé, sé sociale, conoscenza di sé, autostima. concetto di sé, autostima, conoscenza di sé. concetto di sé, schemi di sé, autostima. Influisce sull'autoefficacia. tutte le risposte presenti. processi cognitivi. l'autoregolazione delle emozioni. i processi affettivi. La capacità di pianificazione. fa riferimento ai processi di autoregolazione delle emozioni. fa riferimento ai processi affettivi. non ha influenza sull'autoefficacia. ha un'influenza sull'autoefficacia. L'autoefficacia. è connessa al senso di controllo sul'ambiente. può essere oggettiva o soggettiva. non dipende dal senso di controllo. può essere interna o esterna. L'autoefficacia. dipende dalla tipologia di compito. non dipende dalla tipologia di compito. è in funzione delle conoscenze della persona. è in funzione dell'età della persona. L'autoefficacia. è indipendente dal compito. è la convinzione nelle proprie capacità di generare gli effetti desiderati mediante le proprie azioni. è la valutazione globale di noi stessi. è la valutazione della propria efficacia assertiva. L'autoefficacia. è l'opposto dell'autostima. è un costrutto completmente slegato dall'autostima. è il risultato di un'alta autostima. contribuisce alla crescita dell'autostima. L'autostima. è la valutazione globale di noi stessi. è la valutazione della propria efficacia assertiva. è la convinzione nelle proprie capacità di generare gli effetti desiderati mediante le proprie azioni. dipende dalla tipologia di compito. L'impotenza appresa. è la convinzione nelle proprie capacità di generare gli effetti desiderati mediante le proprie azioni. è uno stato di mancanza di energie dovuta all'osservazione di modelli fallimentari. è uno stato di rassegnazione e inazione di fronte agli eventi, dovuto all'osservazione di situazioni di fallimento. è uno stato di rassegnazione e inazione di fronte agli eventi, dovuto a precedenti esperienze di fallimento. L'esperienza diretta. non è una modalità per sviluppare autoefficacia. è la modalità meno efficace per sviluppare autoefficacia. è una modalità per sviluppare autoefficacia che dipende fortemente dalla fiducia che il discente ha nel suo modello. è la miglior modalità per sviluppare autoeffica. L'autoefficacia si può sviluppare tramite. esperienza diretta ed esperienza vicaria. esperienza indiretta, esperienza vicaria e pesuasione verbale. persuasione verbale ed obiettivi chiari. esperienza diretta, esperienza vicaria e pesuasione verbale. L'esperienza vicaria. non è una modalità per sviluppare autefficacia. è una modalità per sviluppare autoefficacia che dipende fortemente dalle caratteristiche di chi esegue il compito. è una modalità per sviluppare autoefficacia che non dipende in alcun modo dalle caratteristiche di chi esegue il compito. è la miglior modalità per sviluppare autoefficacia. Si può sviluppare autoefficacia tramite. tutte le risposte presenti. esperienza vicaria. persuasione verbale. esperienza diretta. La persuasione verbale. non è una modalità per sviluppare autoefficacia. è la modalità più efficacie per sviluppare autoefficacia. è una delle modalità per sviluppare autoefficacia. è l'unica modalità per sviluppare autoefficacia. Secondo Goleman, l'intelligenza emotiva è compsta da: consapevolezza di sé, padronanza di sé, ottimismo, empatia ed abilità sociale. consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, empatia ed abilità sociale. consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, resilienza, empatia ed abilità sociale. consapevolezza di sé, padronanza di sé, empatia ed abilità sociale. L'intelligenza emotiva è. quell'attenzione alle persone che sviiluppiamo in momenti di particolare intensità emotiva. la capacità di monitorare le proprie emozioni e quelle altrui al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati. la capacità di riuscire esclusivamente a cogliere le emozioni altrui. l'aumento della capacità cognitiva in seguito ad aver provato emozioni positive. All'interno di un gruppo, con il termine norme, si fa riferimento a riferimento a. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. degli standard di comportamento e di credenze. Il ruolo, all'interno di un gruppo, riguarda. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale. degli standard di comportamento e di credenze. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. Il ruolo, all'interno di un gruppo, riguarda. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. degli standard di comportamento e di credenze. Lo status, all'interno di un gruppo, riguarda. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona. degli standard di comportamento e di credenze. La teoria dell'identità sociale. sostiene che la motivazione delle persone a derivare un'autostima positiva dalle appartenenze di gruppo sia una delle forze che inducono maggiormente alla distorsione a favore del proprio gruppo. sostiene che le persone sviluppino la propria identità sociale sulla base delle differenti identità sociali con le quali entrano in contatto. è stata teorizzata da Seligman. sostiene che la motivazione delle persone a derivare un'autostima positiva dalle appartenenze di gruppo sia una delle forze che inducono maggiormente alla distorsione a favore dell'outgorup. L'identità sociale. riguarda le caratteristiche di sé che derivano dall'appartenenza ad uno o più gruppi. è la descrizione che le persone forniscono di loro stesse in base alla caratteristiche personali. è la descrizione che le persone forniscono di loro stesse in base alla esperienze passate. nessuna delle risposte presenti. La facilitazione sociale. è quel fenomeno per cui, in presenza di altre persone, le risposte facilmente accessibili diverrebbero più probabili, mentre quelle scarsamente accessibili avrebbero meno probabilità di essere portate a termine efficacemente. è la tendenza individuale ad impegnarsi meno in un compito quando il proprio contributo è inglobato in una prestazione complessiva del gruppo rispetto a quando lo stesso compito viene eseguito da soli. indica quei casi in cui le persone si riconoscono solo nell'identità di gruppo ed il loro comportamento è guidato unicamente dalle norme del gruppo in questione. Indica la tendenza a seguire il pensiero di gruppo ed a mettere in atto solo quei comportamenti socialmente accettati. L'esperimento del carcere di Stanford (Zimbardo, 1971), ha permesso di approfondire gli effetti. del'inerzia sociale. della deresponsabilizzazione. della deindividuazione. della facilitazione sociale. L'inerzia sociale. è la tendenza individuale ad impegnarsi meno in un compito quando il proprio contributo è inglobato in una prestazione complessiva del gruppo rispetto a quando lo stesso compito viene eseguito da soli. è quel fenomeno per cui, in presenza di altre persone, le risposte facilmente accessibili diverrebbero più probabili, mentre quelle scarsamente accessibili avrebbero meno probabilità di essere portate a termine efficacemente. Indica la tendenza a seguire il pensiero di gruppo ed a mettere in atto solo quei comportamenti socialmente accettati. indica quei casi in cui le persone si riconoscono solo nell'identità di gruppo ed il loro comportamento è guidato unicamente dalle norme del gruppo in questione. Il clima, la capacità di gestione dei leader e lo spirito di gruppo sono tre aspetti che determinano principalmente la fase di. Storming. Closing. Norming. Adjourning. I passaggi che permettono ad un gruppo di divenire squadra, sono. forming, storming, norming, performing, closing. forming, storming, norming, performing, adjourning. forming, storming, norming, performing, defining, adjourning. forming, norming, performing, adjourning. Tra i numerosi aspetti che portano alla cooperazione, vi sono. conflitti irrisolti all'interno del gruppo. l'assenza di minacce esterne comuni o di pressioni. una leadership orientata al compito. le minacce esterne comuni. Per quanto riguarda il decision making di squadra, per influenza informativa si intende. il caso in cui i membri accettano le informazioni ricevute da altri come prova della realtà. il caso in cui le informazioni derivanti dal gruppo siano influenzatie dai pregiudizi di outgroup. il caso in cui i membri accettano le informazioni di altri per ottenere l'approvazione della squadra ed evitare eventuali critiche. il caso in cui le informazioni derivanti dal gruppo siano influenzatie dai pregiudizi di ingroup. L'approccio integrato alla leadership. la vede come l'insieme di fattori situazionali ed individuali. la vede come l'integrazione tra una leadership autorevole ed una autoritaria. la vede come l'insieme di tutte le caratteristiche di personalità dela persona. la vede come l'integrazione degli aspetti positivi di ogni stile di leadership. La leadership centrata sul gruppo. è direttiva. tutte le risposte presenti. dipende dal contesto e dalla tipologia di compito. è orientata al supporto. Un buon leader. non deve obbligatoriamente saper gestire i conflitti. tutte le risposte presenti. ha grande capacità di gestire l'imprevisto. se ha ottime doti comunicative, può non avere conoscenze specifiche della propria disciplina. La leadership centrata sul compito. dipende dal contesto e dalla tipologia di compito. tutte le risposte presenti. è orientata al supporto. è direttiva. Vi sono 4 principali funzioni connesse alla leadership. gestione, suddivisione, guida e delega. gestione, decisione, guida e delega. gestione, organizzazione, guida e ripartizione. gestione, organizzazione, guida e delega. Secondo lo stile di leadership centrato sul compito, il leader. focalizza la propria attenzione sul raggiungimento dell'obiettivo. tutte le risposte presenti. deve essere principalmente empatico. mira all'empowerment. Questa definizione: "un leader, secondo questa prospettiva, deve essere in grado di comunicare ed agire secondo quelli che sono gli obiettivi del gruppo, mantenendo sempre delle relazioni positive con tutti i membri" fa riferimento. alle leadership basata sull'intelligenza emotiva. alla leadership centrata sul compito. alla leadership centrata sul gruppo. nessuna delle risposte presenti. Lo stile di leadership migliore, è quello democratico. non si può stabilire a priori, dipende da diversi fattori. è quello delegativo. sì. è quello autoritario. Un leader con stile delegativo. osserva quanto avviene, riducendo al minimo i propri interventi. fornisce molte indicazioni, lasciando però spazio anche all'intervento dei singoli membri del gruppo. si limita a dare poche indicazioni, lasciando spazio all'intervento dei singoli membri del gruppo. presta ascolto al gruppo, ma prende comunque le decisioni in maniera indipendente. Agre in un'ottica di empowerment, significa. significa agire con l'obiettivo di aiutare le persone a sviluppare tutto il proprio potenziale. significa agire con l'obiettivo di ottenere un potenziamento in un determinato settore. significa agire cercando di ripare situazioni deficitarie. significa agire con l'obiettivo di massimizzare il profitto. L'intelligenza emotiva comporta una nuova visione della leadership, facendo forza su tre principali aspetti. assertività, empatia ed empowerment. assertività, empowerment e controllo emotivo. controllo emotivo, empatia ed empowerment. assertività, empatia e controllo emotivo. L'intelligenza emotiva è stata teorizzata da. Goleman. Seligman. Deci e Ryan. Gardner. Trasmettere nozioni e competenze, è una funzione tipica. dell'allenatore leader. di nessuno, dovrebbero essere già apprese. dell'atelta leader. di entrambi i leader. La leadership nello sport. assume caratteristiche diverse a seconda che la ricopra un atleta o l'allenatore. non assume caratteristiche diverse a seconda che la ricopra un atleta o l'allenatore. può essere assunta solo da un atleta. può essere assunta solo dall'allenatore. Un allenatore leader dovrebbe svolgere. un ruolo più distaccato, mantenendo forti le componenti gestionali ed organizzative. solo i compiti di gestione ed organizzazione. un ruolo di completa condivisione con i propri atleti. esclusivamente cmpiti di natura organizzativa. Principalmente, motiva attraverso l'esempio. l'atleta leader. l'allenatore leader. nessun leader motiva attraverso l'esempio. entrambi i leader. La psicologia dello sport. si occupa dei processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l'esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive. è la scienza e le applicazioni che si riferiscono allo studio dei punti di forza psicologici e delle emozioni positive. si rivolge solo ed esclusivamente a situazioni di disagio psichico in contesti sportivi. si occupa dei processi cognitivi ed emotivi connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l'esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive. La psicologia dello sport. mira all'empowerment della componente mentale nel contesto sportivo. L'attenzione è sulle risorse dell'atleta, con l'obiettivo di potenziarle per migliorare la prestazione. mira all'empowerment della componente mentale nel contesto sportivo. L'attenzione è sui punti di debolezza dell'atleta, con l'obiettivo di potenziarli per migliorare la prestazione. mira al recupero mentale da situazioni critiche in contesto sportivo. mira a ristabilire equilibrio psichico in situazione traumatiche, come ad esempio un infortunio. Nel 1898 uno dei precursori della psicologia dello sport fu il primo ad interessarsi di come la performance potesse variare in situazioni di competizione. Si trattava di. Albert Bandura. Norman Triplett. Martin Seligman. philip zimbardo. Non è uno degli obiettivi della psicologia dello sprt all'interno di un settore giovanile. preparazione mentale per il raggiungimento del risultato. gestione della relazione con i genitori. lettura dei bisogni dell'atleta. motivazione e prevenzione dell'abbandono. Le fasi di un infortunio sono. prevenzione, fase acuta, riabilitazione, rientro e recupero. prevenzione, trauma, fase acuta, rientro e recupero. prevenzione, fase acuta, riabilitazione. trauma, fase acuta, riabilitazione, rientro e recupero. Durante un infortunio, all'interno della fase di riabilitazione, si possono utilizzare tecniche di. entrambe le risposte presenti. nessuna delle risposte presenti. goal setting. visualizzazione. Durante un infortunio, all'interno della fase acuta, le possibili risposte emotive sono. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, colpevolizzazione, personalizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, colpevolizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, colpevolizzazione, personalizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico, proiezione. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, personalizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico, proiezione. Secondo il modello Stress-infortunio di Andersen e Williams (1999). il modo in cui gli atleti si pongono rispetto alle situazioni sportive che affrontano influenza i comportamenti che essi mettono in atto per affrontare la tensione e lo stress della situazione. il modo in cui gli atleti si pongono rispetto alle situazioni sportive che affrontano, non influenza i comportamenti che essi mettono in atto per affrontare la tensione e lo stress della situazione. il modo in cui gli atleti vivono l'infortunio influenza i tempi di recupero e la qualità della vita in termini di stress. il modo in cui gli atleti si pongono rispetto alle situazioni sportive che affrontano influenza esclusivamente i pensieri che essi mettono in atto per affrontare la tensione e lo stress della situazione. Secondo il modello Stress-infortunio di Andersen e Williams (1999). l'orientamento motivazionale, il locus of control, l'autoefficacia e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. l'orientamento motivazionale, il locus of control, l'autostima e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. l'orientamento motivazionale, l'autoefficacia e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. il locus of control, l'autoefficacia e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. Tra gi ambiti di applicazione della psicologia dello sport, vi sono. tutte le risposte presenti. l'organizzazione degli allenamenti per favorire l'apprendimento e il miglioramento. lo studio delle abilità mentali implicate nelle diverse discipline e il loro miglioramento. i processi motivazionali che favoriscono il coinvolgimento sportivo e il suo mantenimento nel tempo. 01. La paura è una manifestazione di distress di tipo. psicologico. fisico-corporeo. nessuna delle risposte presenti. comportamentale. Le abilità mentali fondmentali nello sport. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo delle immagini, controllo dello stato di attivazione, formulazione degli obiettivi. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo dei movimenti, controllo dello stato di attivazione, formulazione degli obiettivi. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo dello stato di attivazione, formulazione degli obiettivi. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo dei movimenti, controllo dello stato di flow, formulazione degli obiettivi. Martens (1987) individua. le abilità mentali di base nello sport. i principali ambiti di applicazione della psicologia dello sport. le principali strategie di coping nello sport. le caratteristiche delle persone positive. Lo stress può avere un impatto positivo sulla prestazione sportiva. 1. 0. solo se la prestazione sportiva non ha valore per la persona. non è possibile rispondere a questa domanda. Le manifestazioni di distress, possono essere. fisico-corporee, comportamentali, psicologiche. primarie e secondarie. fisico-corporee e psicologiche. reali o immaginarie. La difficoltà a concentrarsi può essere. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione comportamentale di distress. Evitare la situazione stressante è una manifestazione di distress di tipo. comportamentale. fisico-corporeo. nessuna delle risposte presenti. psicologico. La respirazione diaframmatica. è la modalità di repirazione più indicata per il rilassamento. è una tecnica di gestione dello stress utile prinicipalmente per manifestazioni a carattere psicologico. non ha effetti sul rilassamento. è la modalità di respirazione meno indicata per il rilassamento. il pianto può essere. una manifestazione comportamentale di distress. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. nessuna delle risposte presenti. I dolori allo stomaco possono essere. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione comportamentale di distress. Il mal di testa può essere. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione comportamentale di distress. La preoccupazione esagerata può essere. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione comportamentale di distress. nessuna delle risposte presenti. Il nervosismo eccessivo può essere. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione comportamentale di distress. La difficoltà ad addormentarsi può essere. una manifestazione comportamentale di distress. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. nessuna delle risposte presenti. Il non voler più fare la gara può essere. una manifestazione comportamentale di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. l'irrequietezza motoria può essere. una manifestazione comportamentale di distress. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione fisico-corporea di distress. 17. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. la respirazione. il goal setting. l'ancoraggio. il self talk. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. la respirazione. il self talk. la visualizzazione. l'ancoraggio. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni psicologiche, una tecnica indicata è. il self talk. la respirazione. il goal setting. l'ancoraggio. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni psicologiche, una tecnica indicata è. la visualizzazione. l'ancoraggio. la respirazione. il goal setting. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. il rilassamento. il self talk. la visualizzazione. l'ancoraggio. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni comportamentali, una tecnica indicata è. l'ancoraggio. la respirazione. la visualizzazione. il self talk. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. nessuna delle risposte presenti. la visualizzazione. il self talk. l'ancoraggio. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. entrambe le risposte presenti. il rilassamento. la respirazione. nessuna delle risposte presenti. Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni psicologiche, una tecnica indicata è. entrambe le risposte presenti. il self talk. la visualizzazione. nessuna delle risposte presenti. Il nervosismo eccessivo è. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione comportamentale di distress. Secondo la self determination theory, quando la persona si identifica completamente con il proprio obiettivo, vivendolo come parte integrante del proprio sé, si tratta di. motivazione intrinseca. regolazione introiettata. regolazione integrata. regolazione per identificazione. Secondo la self determination theory, quando il comportamento nasce da una propria scelta e gli obiettivi sono reputati come importanti, si tratta di. regolazione per identificazione. regolazione introiettata. regolazione integrata. motivazione intrinseca. La motivazione. è un insieme strutturato di esperienze soggettive che spiega l'inizio, il verso, l'intensità e la persistenza di un determinato comportamento. è un insieme di esperienze che spiega l'inizio, l'intensità e la persistenza di un determinato comportamento. è una spinta istintiva ad agire. è un insieme strutturato di vissuti istintivi che spiegano l'inizio, il verso, l'intensità e la persistenza di un determinato comportamento. La self determination theory sostiene che, per quanto riguarda la regolazione per identificazione. il comportamento nasce da una propria scelta e gli obiettivi sono reputati come importanti. la persona continua a non concepire il comportamento come il risultato di una propria scelta. la persona è spinta al comportamento da qualcosa di esterno (ricompense, punizioni, etc.). la persona si identifica completamente con il proprio obiettivo, vivendolo come parte integrante del proprio sé. La self determination theory. sostiene che il processo motivazionale si sviluppi lungo un continuum che va dalla mancanza di motivazione alla motivazione intrinseca. sostiene che sia possibile motivarsi solo se si raggiunge l'autorealizzazione. sostiene che la regolazione introiettata sia una forma di motivazione prevalentemente intrinseca. sostiene che la regolazione integrata sia una forma di motivazione prevalentemente estrinseca. La self determiation theory sostiene che. la regolazione integrata sia una forma di motivazione più vicina alla motivazione intrinseca rispetto alla regolazione per identificazione. la regolazione introiettata sia una forma di motivazione più vicina alla motivazione intrinseca rispetto alla regolazione integrata. la regolazione per identificazione sia la forma di massima motivazione intrinseca. la regolazione per identificazione sia una forma di motivazione più vicina alla motivazione intrinseca rispetto alla regolazione integrata. Secondo la self determination theory, quando la persona è spinta al comportamento da qualcosa di esterno (ricompense, punizioni, etc.), si tratta di. regolazione esterna. assenza di motivazione. regolazione introiettata. regolazione integrata. Secondo la self determination theory, quando vi è senso di controllo, ma la persona non concepisce il comportamento come il risultato di una propria scelta, si tratta di. regolazione introiettata. regolazione integrata. regolazione per identificazione. regolazione esterna. Secondo la self determination theory, quando la persona sceglie i propri obiettivi e regola il comportamento ma, rispetto al livello precedente, sente l'obiettivo come maggiormente parte di sé, si tratta di. regolazione integrata. motivazione intrinseca. regolazione introiettata. regolazione per identificazione. La self determination theory sostiene che, per quanto riguarda la regolazione introiettata. vi è un senso di controllo, ma la persona continua a non concepire il comportamento come il risultato di una propria scelta. la persona sceglie i propri obiettivi e regola il comportamento ma, rispetto al livello precedente, sente l'obiettivo come maggiormente parte di sé. la persona si identifica completamente con il proprio obiettivo, vivendolo come parte integrante del proprio sé. il comportamento nasce da una propria scelta e gli obiettivi sono reputati come importanti. il sistema di ricompensa comprende due sottoinsiemi. piacere e volere. primario e secondario. oggettivo e soggettivo. diretto ed indiretto. Si parla di attività autoteliche. quando lo scopo è l'attività stessa. quando la motivazione all'attività è prevalentemente estrinseca. nessuna delle risposte presenti. quando lo scopo è esterno all'attività. Nell'esperienza di flow, la dimensione delle mete chiare, riguarda. Obiettivi chiari e specifici, che assicurano un'immersione totale nel compito. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. Nell'esperienza di flow, la dimensione della perdita della coscienza, riguarda. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. Nell'esperienza di flow, la dimensione del senso di controllo, riguarda. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. Nell'esperienza di flow, la dimensione dell'unione tra azione e coscienza, riguarda. una percezione di totale fluidità e naturalezza, che non vuole però significare che l'attività non implichi alcuno sforzo. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. Nello stato di flow. la cognizione del tempo risulta alterata, può passare in un attimo, oppure sembrare eterno. la cognizione del tempo risulta alterata, sembra infatti durare in eterno. la cognizione del tempo risulta alterata, sembra infatti passare in un attimo. la cognizione del tempo non viene alterata. Si definisce flow experience. lo stato di coscienza in cui una persona è completamente immersa in un'attività. lo stato di coscienza in cui un persona osserva passivamete tutto ciò che accade. lo stadio più profondo dell'ipnosi. un'esperienza automatica, priva di consapevolezza. La condizione principale affinché si possa entrare in stato di flow è. l'equilibrio tra la difficoltà della sfida e le abilità della persona. la concentrazione sul compito. l'unione tra azione e coscienza. la destrutturazione del tempo. Nell'esperienza di flow, la dimensione dei feedback immediati, riguarda. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". Nell'esperienza di flow, la dimensione della concentrazione sul compito, riguarda. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. Le 9 dimensioni del flow, sono. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra azione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della coscienza, Destrutturazione del tempo, Esperienza paratelica. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra azione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della coscienza, Destrutturazione del tempo, Esperienza autotelica. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra cognizione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della coscienza, Destrutturazione del tempo, Esperienza autotelica. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra azione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della consapevlezza corporea, Destrutturazione del tempo, Esperienza autotelica. Nell'esperienza di flow, nella dimensione della destrutturazioe del tempo. la cognizione del tempo risulta alterata. Il tempo può passare in un attimo, oppure sembrare eterno. la cognizione del tempo risulta alterata. Il tempo può passa in un attimo. la cognizione del tempo sembra alterata. La persona non si ricorda quando ha iniziato tale attività. la cognizione del tempo risulta alterata. Il tempo sembra eterno. Tra i tipici problemi motivazionali, vi è il fatto che la persona eviti il compito. In questo caso. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. si potrebbe lavorare sull'autodeterminazione e sulle emozioni positive. Tra i tipici problemi motivazionali, può accadere che la persona non riesca a smettere. In questo caso. bisognerebbe lavorare sul significato della propria passione e sul rapporto con essa. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. si potrebbe valutare l'autoregolazione e portare la persona a riflettere sulla propria motivazione. Tra i tipici problemi motivazionali, vi è il fatto che la persona affronti il compito solo se obbligata o se ricompensata. In questo caso. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. si potrebbe lavorare sull'autodeterminazione e sulle emozioni positive. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. Tra i tipici problemi motivazionali, può accadere che la persona si motivi, ma non sia costante. In questo caso. si potrebbe valutare l'autoregolazione e portare la persona a riflettere sulla propria motivazione. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. Tra i tipici problemi motivazionali, vi è il fatto che la persona affronti il compito solo se in prossimità di un obiettivo scelto ed importante. In questo caso. si potrebbe lavorare sull'autodeterminazione e sulle emozioni positive. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. Il punto di partenza per essere realmente capaci di motivare gli altri è. la consapevolezza di se stessi. una conoscenza approfondita di chi vogliamo motivare. una conoscenza approfondita dei tipici problemi motivazionali. una conoscenza approfondita delle tcnche di motivazione. Le aspetttive influenzano. il comportamento, la situazione, la relazione con gli altri ed i comportamenti altrui. il comportamento, la situazione e la relazione con gli altri. il comportamento, la relazione con gli altri ed i comportamenti altrui. il comportamento, la situazione, la relazione con gli altri ed il senso di autoefficacia. La qualità del nostro atteggiamento passa principalmente. attraverso il canale non verbale. attraverso il canale verbale. attraverso lo stile comunicativo del parlante. attraverso la modalità di ascolto. Sono indicatori di un ascolto attivo. tutte le risposte presenti. la sospensione del giudizio immediato. i feedback di ascolto (verbali e non verbali). il mantenimento del contatto visivo. Con il termine drop-out si intende. l'abbandono da parte di un bambino/ragazzo dell'attività che stava perseguendo. la discontinuità da parte di un bambino nella frequentazione di una specifica attività. l'abbandono da parte di un adulto dell'attività che stava perseguendo. la discontinuità da parte di un adulto nella frequentazione di una specifica attività. Le principali cause di drop out, sono. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, la cultura basata sul risultato, la percezione di non farcela, la mancanza di risultati ottenuti nell'immediato. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, scarso ottimismo , la percezione di non farcela, la mancanza di risultati ottenuti nell'immediato. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, la cultura basata sul risultato, la percezione di non farcela. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, la cultura basata sul risultato, la percezione di non farcela, la mancanza di risultati ottenuti nell'immediato, scarso ottimismo. Con il termine choking. si fa riferimento ad una persona che, in un momento critico, perde il controllo su ciò che sta facendo, con grossi danni per la propria prestazione, e non riesce a recuperarlo a meno di un intervento esterno. si fa riferimento ad un determinato lasso di tempo in cui le abilità fisiche e mentali della persona sono ad un livello decisamente inferiore rispetto alla propria media. si fa riferimento a quelle situazioni in cui, in presenza di altre persone, le risposte facilmente accessibili diventano più probabili, mentre quelle scarsamente accessibili hanno meno probabilità di essere portate a termine efficacemente. si fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui l'atleta si allena oltre le proprie possibilità, non riesce ad adattarsi al nuove regime e, per questo, ottiene un decremento nella performance. Il modello transteoretico del cambiamento. vede il cambamento come ciclico. vede il cambiamento come ciclico o lineare, sulla base dell'obiettivo. vede il cambiamento come lineare. vede il cambiamento come un flusso, con picchi e cali di motivazione. Facendo riferimento al modello transteoretico del cambiamento, quando mettiamo in dubbio la nostra situazione attuale siamo in fase di. contemplazione. precontemplazione. mantenimento. determinazione. Nel modello transteoretico del cambiamento. non è detto che si passi sempre attraverso ogni stadio. è impossibile passare dalla fase di contemplazione a qella di uscita permanente. ogni stadio è un passaggio obbligatorio da eseguire. è impossibile passare dalla fase di contemplazione a quella di azione. Il modello transteoretico del cambimamento, prevede. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, determinazione, azione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, valutazione, azione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, determinazione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, azione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. Facendo riferimento al modello transteoretico del cambiamento, nella fase di determinazione. pianifichiamo ciò che è necessario affinché avvenga il cambiamento. continuiamo a portare avanti con tenacia quanto iniziato. mettiamo in dubbio la nostra situazione attuale. mettiamo in atto quanto pianificato nella fase precedente. La pragmatica della comunicazione, distinge tra. atto locutorio, atto illocutorio ed atto perlocutorio. atti diretti ed atti indiretti. atto illocutorio, atto allocutorio ed atto inlocutorio. atti primari ed atti secondari. Un self talk efficace. fa riferimento alla motivazione intrinseca. non è connesso alla motivazione. fa riferimento alla motivazione estrinseca. dipende dai casi. Un self talk efficace. utilizza verbi quali "potere" o "volere". non fa distinzione sull'utilizzo dei verbi. dipende dai casi. utilizza il verbo "dovere". Il verbo "volere", per quanto riguarda il self talk, fa riferimento. al sé ideale. ad una motivazione estrinseca. al sé imperativo. al sé reale. Un self talk efficace. fa riferimento al sé ideale. fa riferimento al sé imperativo. fa riferimento al proprio status. fa riferimento al sé sociale. Un self talk efficace. è formulato in positivo. non vi sono differenze riguardo la formulazione delle frasi. utilizza la negazione come rafforzativo. dipende dai casi. Con il termine self talk si intende. un dialogo interno, espresso vocalmente o semplicemente pensato, volto a controllare il proprio comportamento. un dialogo interno, esclusivamente pensato, volto a controllare il proprio comportamento. un dialogo ad alta voce su di sé. una forma di comunicazione rivolta ad una specifica persona. Una particolare tecnica di gestione dei pensieri, si articola in tre fasi. Thought stopping, reframing e countering. Thought stopping, deleting e reframing. Thought stopping, deleting e countering. Thought stopping, reframing e restarting. Il verbo "dovere", per quanto riguarda il self talk, fa riferimento. ad una motivazione estrinseca. al sé ideale. ad una motivazione intrinseca. al sé reale. Un self talk efficace. Aiuta a correggere i comportamenti disfunzionali. distrae e rischia di far perdere la concentrazione. non può aiutare a correggere i comportamenti disfunzionali. permette di motivare le altre persone. Il pensiero positivo. tutte le risposte presenti. porta ad un aumento dell'auto-efficacia e dell'autostima. Aumenta la capacità di riuscita nelle attività. Porta ad un aumento della fiducia in se stessi. Obiettivi di prestazione. dipendono solo da noi stessi. dipendono anche dalle altre persone. dipendono anche da noi stessi. dipendono solo dalle altre persone. Obiettivi di risultato. dipendono anche dalle altre persone. dipendono solo dalle altre persone. nessuna delle risposte presenti. dipendono solo da noi stessi. L'acronimo S.M.A.R.T.E.R., significa. Specific, Measurable, Action oriented, Reasonable, Time bound, Emozionante, Registrato. Specific, Measurable, Action oriented, Reale, Time bound, Emozionante, Registrato. Specific, Measurable, Action oriented, Reasonable, Time bound, Emozionante, Realistico. Specific, Measurable, Action oriented, Reasonable, Time bound, Etico, Registrato. La tecnica della visualizzazione, può essere utilizzata con finalità motivazionali per. Gestione/attivazione di determinati stati emotivi. tutte le risposte presenti. Recupero fisico/mantenimento di un gesto. Miglioramento di uno specifico gesto/azione. La tecnica di goal setting ha effetti su. la gestione dell'ansia e dello stress. la passione. il locus of control. la resilienza. Un obiettivo è orientato all'azione se. è formulato in positivo. chi lo formula è fortemente determinato. non prevede momenti passivi. è formulato in termini concreti. L'ancoraggio. può essere costruito sia per motivare noi stessi sia per motivare gli altri. ha finalità motivazionali che non si possono però definire a priori. può essere costruito solo per motivare gli altri. può essere costruito solo per motivare noi stessi. Gli elementi che possono comporre un ancoraggio, sono. immagine mentale, gesto, parola/frase stimolo. rilassamento, visualizzazione ed allenamento mentale. immagine mentale, gesto, comportamento specifico. momenti positivi e momenti negativi. |