Neurofisiologia
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Title of test:![]() Neurofisiologia Description: Università e-Campus, Prof.ssa Sidella Letizia |




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01. Le proteine deputate al trasporto di sostanze attraverso il doppio strato lipidico sono: proteine bilayer. proteine transporter. proteine carrier. proteine faster. 02. Come si chiama la morte cellulare determinata da un trauma cellulare o da uno stress acuto?. Mitosi. Apoptosi. Necrosi. Citocinesi. 03. Le cellule si distinguono in. animali e vegetali. procariote e animali. Procariote ed eucariote. tutte le risposte sono corrette. 04. il reticolo endoplasmatico. fa parte dell'apparato del Golgi. è composto da ribosomi. si distingue in liscio e rugoso. è un prolungamento della membrana cellulare. 05. Il nucleo si trova. racchiuso dalla membrana nucleare. disperso nel citoplasma. racchiuso dalla membrana cellulare. legato al reticolo endoplasmatico. 06. La membrana cellulare. non ha funzioni di trasporto, essendo una barriera statica. è un rivestimento passivo e non attraversabile. non è mai costituita da lipidi. è un filtro altamente selettivo. 07. I lisosomi. sono organuli cellulari deputati alla degradazione di materiale cellulare. sono deputati alla sintesi di proteine. degradano solo materiale cellulare endogeno. degradano solo materiale cellulare esogeno. 08. la funzione principale dei mitocondri è. degardare sostanze di rifiuto cellulare. sintetizzare proteine. tutte le risposte sono corrette. fornire energia alla cellula. 09. il citoscheletro è formato da 3 tipi di filamenti. citosina, actina e filamenti intermedi. microtubuli, microfilamenti di actina e filamenti intermedi. filamenti medi, intermedi e di actina. tubuli intermedi, filamenti di actina a citosol. 10. I fosfolipidi. hanno teste idrofobe e code idrolile. si trovano nel citosol. tutte le risposte sono false. ha teste idrofile e code idrofobe. 11. L'equilibrio di Gibbs-Donnan (potenziale di membrana a riposo) è influenzato da. gli anioni proteici presenti all'interno della cellula. le caratteristiche di permeabilità selettiva della membrana plasmatica. tutte le risposte sono corrette. i processi di trasporto attivo di ioni. 12. La cellula procariote. sono presenti mitocondri e cloroplasti. non ha un vero nucleo delimitato da membrana e il DNA è libero nel citoplasma. è la forma naturale dei virus. possiede un nucleo differenziato, separato dal citoplasma mediante una membrana nucleare. 13. L'apoptosi. è un fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula. è un processo incontrollato che porta alla morte di una cellula. è un processo di divisione cellulare. è un processo di moltiplicazione cellulare. 14. Sul reticolo endoplasmatico rugoso (RER): non si ha presenza di ribosomi. si trova l'apparato del Golgi. non si ha sintesi proteica. si ha presenza di ribosomi. 15. il ciclo cellulare è formato da. G0, G1 e G2. interfase e fase mitotica. Interfase e fase S. G1, S e mitosi. 16. L'apparato del Golgi ha la funzione di. degradare le proteine. smistare le proteine. tutte le risposte sono corrette. sintetizzare le proteine. 17. La cellula eucariote. sono assenti mitocondri e cloroplasti. possiede un nucleo differenziato, separato dal citoplasma mediante una membrana nucleare. non ha un vero nucleo delimitato da membrana e il DNA è libero nel citoplasma. è la forma naturale dei batteri. 18. la morte cellulare programmata è detta. mitosi. citodieresi. apoptosi. necrosi. 19. I mitocondri: sono organuli dotati di un proprio filamento di DNA. sono organuli extracellulari. sono organuli dotati di un proprio filamento di RNA. sono organuli privi di un proprio filamento di DNA. 20. Il potenziale di membrana a riposo (negli organismi eucariotici): è -70 mV ca. è -70 mW ca. è +70 mV ca. è +70 mW ca. 21. La membrana cellulare: non è presente in particolari tipi cellulari. è un rivestimento passivo e non attraversabile. non ha funzioni di trasporto, essendo una barriera dinamica. ha funzioni di trasporto, essendo una barriera dinamica. 22. Il nucleolo. si trova nel nucleo. si trova nell'apparato del Golgi. si trova nel mitocondrio. serve per la sintesi proteica. 23. La mitosi: è un processo di divisione cellulare. è un processo di moltiplicazione cellulare. è un fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula. è un processo incontrollato che porta alla morte di una cellula. 01. Quali cellule gliali consentono la migrazione neuronale durante lo sviluppo del SNC. gli astrociti. gli oligodendrociti. le cellule di Schwann. la microglia. 02. La modalità di propagazione "saltatoria" dell'impulso elettrico, avviene grazie a. i nodi di Ranvier. la membrana bilayer. le cellule di Schwann. la barriera ematoencefalica. 03. la diffusione semplice. tutte le risposte sono corrette. dipende dal gradiente elettrico. dipende dalle dimensioni delle particelle. dipende dal gradiente di concentrazione. 04. la diffusione facilitata. è dovuta a fradiente di concentrazione. tutte le risposte sono errate. è un trasporto attivo. è un tipo di trasporto passivo. 05. Quali tipi di cellule gliali danno origine alla mielina nel SNC: cellule gliali radiali. oligodendrociti. cellule gliali assonali. astrociti. 06. Le celluli gliali: svolgono soprattutto funzioni di sostegno per i neuroni. sono dannose per i neuroni. svolgono soprattutto funzioni di comunicazione neuronale. sono cellule molto complesse che contribuiscono alla moltiplicazione neuronale. 07. Quali cellule gliali consentono la migrazione neuronale durante lo sviluppo del SNC. gli astrociti. le cellule di Schwann. gli oligodendrociti. la microglia. 08. La modalità di propagazione "saltatoria" dell'impulso elettrico, avviene grazie a. la barriera ematoencefalica. i nodi di Ranvier. le cellule di Schwann. la membrana bilayer. 09. Lungo l'assone sono presenti delle zone non mielinizzate chiamate: cellule di Schwann. nodi di Ranvier. membrana bilayer. barriera ematoencefalica. 10. Gli oligodendrociti. non esistono. sono una tipologia di cellule gliali. sono cellule molto complesse che contribuiscono alla moltiplicazione neuronale. svolgono soprattutto funzioni di comunicazione neuronale. 11. Lungo l'assone sono presenti delle zone non mielinizzate chiamate: membrana bilayer. nodi di Ranvier. cellule di Schwann. barriera ematoencefalica. 12. Quali tipi di cellule gliali danno origine alla mielina nel SNC: oligodendrociti. cellule gliali radiali. cellule gliali assonali. astrociti. 13. Le celluli gliali: sono cellule molto complesse che contribuiscono alla moltiplicazione neuronale. svolgono soprattutto funzioni di comunicazione neuronale. svolgono soprattutto funzioni di sostegno per i neuroni. sono dannose per i neuroni. 14. Gli oligodendrociti. svolgono soprattutto funzioni di comunicazione neuronale. sono una tipologia di cellule gliali. non esistono. sono cellule molto complesse che contribuiscono alla moltiplicazione neuronale. 01. La fessura sinaptica. si trova nella mielina. si trova sul dendrite. si trova nello spazio extracellulare. si trova sull'assone. 02. Il bottone terminale è proprio. del nodo di Ranvier. del liquor. dell'assone. dell'oligodendrocita. 03. I neuroni di proiezione. non esistono. possiedono più di un nucleo. possiedono un assone lungo. possiedono un assone breve. 04. La zona del neurone deputata agli input è: assone. il nodo di Ranvier. il dendrite. l'autorecettore. 05. La zona del neurone deputata agli output è: l'assone. il liquor. il nodo di Ranvier. l'oligodendrocita. 06. Gli interneuroni: possiedono un assone lungo. possiedono un assone breve. possiedono più di un nucleo. non esistono. 07. La sinapsi è: una interazione tra organismi di specie diversa. l'ultima fase della divisione mitotica. una struttura di connessione tra i neuroni. la zona di connessione tra due ossa. 08. Quando un neurone può trasmettere la stessa informazione simultaneamente a più neuroni, si parla di: convergenza. divergenza. confluenza. espulsione. 09. i dentriti. più dendriti più informazioni ricevute. tutte le risposte sono corrette. sono il sito di ricezione dei segnali. sono ramificazioni del soma. 10. gli astrociti. sono cellule gliali. tutte le risposte sono corrette. sono coinvolti nella formazione della barriera emato encefalica. forniscono supporto strutturale ai neuroni. 11. Nell'ambito della sinapsi, si parla di divergenza. quando un neurone non è in grado di ricevere informazioni. quando un neurone non è in grado di trasmettere informazioni. quando un neurone può trasmettere la stessa informazione simultaneamente a più neuroni. quando un neurone può ricevere simultaneamente informazioni da più neuroni. 01. In una sinapsi chimica il neurotrasmettitore viene rilasciato nello spazio sinaptico da. Neurone postsinaptico. Dai dendriti. Cellule accessorie. Neurone presinaptico. 02. la depolarizzazione di una cellula è causata. dalla chiusura dei canali. dall'ingresso di ioni potassio. dall'ingresso di ioni Calcio. dall'ingresso di ioni sodio. 03. Il glutammato ha la capacità di attivare sottotipi recettoriali diversi; quale tra quelli elencati non è un recettore glutammatergico: KAINATO. 5-HT1. AMPA. NMDA. 04. I canali ionici. possono avere elevata selettività per uno ione o permettere il passaggio di diversi tipi di ioni. sono voltaggio dipendenti. sono proteina presenti sulla superficie extracellulare. tutte le tisposte sono errate. 05. una cellula è eccitabile se. se è in uno stato di equilibrio. se ha una proteina canale. è in grado di generare un potenziale d'azione. se fa passare ioni. 06. Quali tipi di risposta mediano recettori ionotropici AMPA nel SNC necessari per il funzionamento cerebrale?. Risposta inibitoria sinaptica lenta. Risposta eccitatoria sinaptica lenta. Risposta inibitoria sinaptica veloce. Risposta eccitatoria sinaptica veloce. 07. Al termine della fase del potenziale d'azione. si chiudono i canali per il potassio. si chiudono i canali per il calcio. si chiudono i canali per il cloro. si chiudono i canali per il sodio. 08. Generalmente lo ione Na+ è più concentrato. dipende dal gradiente di concentrazione. nell'ambiente intracellulare. nell'ambiente extracellulare. nell'ambiente extracellulare ed intracellulare in egual misura. 09. Per PPSE s'intende. potenziale postsinaptico eccitatorio. potenziale presinaptico eccitatorio. potenziale perisinaptico eccitatorio. potenziale parasinaptico eccitatorio. 10. Per eccitabilità neuronale s'intende. capacità di generare impulsi elettromagnetici che si propagano lungo la membrana. capacità di generare impulsi magnetici che si propagano lungo la membrana. capacità di generare impulsi elettrici che si propagano lungo la membrana. incapacità di generare impulsi elettrici che si propagano lungo la membrana. 11. Le proteine G sono eterotrimeri formati da tre subunità diverse, di cui la subunità alfa ha la capacità di: Sintetizzare Camp. Idrolizzare GTP. Sintetizzare il diacilglicerolo. Idrolizzare cGMP. 12. I recettori per la noradrenalina sono tutti recettori: Canale. Ad attività tirosinchinasica. Accoppiati a proteine G. Canale voltaggio-dipendente. 13. Al termine della fase del potenziale d'azione. si chiudono i canali per il calcio. si chiudono i canali per il cloro. si chiudono i canali per il potassio. si chiudono i canali per il sodio. 01. Quando una cellula nervosa invia un segnale ad un altro neurone in una sinapsi chimica il potenziale d'azione si propaga lungo l'assone fino a raggiungere il terminale assonale. Il potenziale d'azione raggiunge l'estremità assonale dove la membrana presenta uno specifico tipo di canale ionico voltaggio-dipendente. Di quale tipo di canale si tratta?. Canale per il Potassio. Canale per il Calcio. Canale per il Sodio. Canale per il Cloro. 02. Per depolarizzazione s'intende: una modificazione del potenziale verso valori più elettronegativi. una modificazione del potenziale verso valori di equilibrio. una modificazione del potenziale verso valori più statici. tutte le risposte sono errate. 03. I canali voltaggio-dipendenti: attivano i meccanismi che portano alla secrezione di ormoni e neurotrasmettitori. non sono responsabili dell'attività ritmica nelle cellule pacemaker di cuore e SNC. sono influenzati da qualunque ione. sono presenti in numero ridotto nel SNC. 04. I canali ionici possono essere. solo passivi. solo ad accesso variabile. solo ad accesso fisso. sia passivi che ad accesso variabile. 05. Generalmente, a riposo, gli ioni Na+, Ca2+ e Cl-: tutte le opzioni di risposta sono errate. non sono presenti in nessun compartimento intra ed extracellulare. sono presenti maggiormente nel compartimento intracellulare. sono presenti in egual misura nei compartimenti intra ed extracellulare. 06. Il flusso ionico transmembranale: avviene senza alcuna spesa di energia. avviene mediante consumo di glucosio. avviene mediante sintesi di ATP. avviene con una notevole spesa di energia. 07. Le due grandi famiglie dei canali ionici sono: canali passivi e canali ad accesso statico. canali attivi e canali ad accesso variabile. canali attivi e canali ad accesso dinamico. canali passivi e canali ad accesso variabile. 08. I canali ad accesso variabile: sono sempre transitabili dallo ione. sono responsabili della genesi del potenziale di membrana a riposo. non necessitano di uno specifico stimolo che ne regoli l'apertura. sono responsabili dell'insorgenza dei segnali elettrici nelle cellule eccitabili. 09. Per refrattarietà s'intende: l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo chimico. l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad un secondo stimolo troppo ravvicinato al precedente. l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo meccanico. l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo elettrico. 10. I canali voltaggio-dipendenti: non sono responsabili dell'attività ritmica nelle cellule pacemaker di cuore e SNC. sono influenzati da qualunque ione. sono presenti in numero ridotto nel SNC. attivano i meccanismi che portano alla secrezione di ormoni e neurotrasmettitori. 11. Quando una cellula nervosa invia un segnale ad un altro neurone in una sinapsi chimica il potenziale d'azione si propaga lungo l'assone fino a raggiungere il terminale assonale. Il potenziale d'azione raggiunge l'estremità assonale dove la membrana presenta uno specifico tipo di canale ionico voltaggio-dipendente. Di quale tipo di canale si tratta?. Canale del Ferro. Canale del Sodio. Canale del Calcio. Canale del carbonato di Sodio. 12. in una cellula nervosa la differenza di potenziale è di. tutte le risposte sono correte. meno 40 mV. meno 70 mV. più 70 mV. 13. i fattori che determinano il potenziale di riposo sono. Elevata permeabilità di membrana allo ione potassio. Azione della pompa sodio / potassio che mantiene inalterati i rapporti di concentrazione tra le due specie ioniche. Scarsa permeabilità di membrana allo ione sodio. tutte le risposte sono corrette. 14. Per iperpolarizzazione s'intende. una modificazione del potenziale verso valori più elettropositivi. una modificazione del potenziale verso valori più statici. una modificazione del potenziale verso valori più elettronegativi. una modificazione del potenziale verso valori più dinamici. 15. Per refrattarietà s'intende: l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo chimico. l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad un secondo stimolo troppo ravvicinato al precedente. l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo meccanico. l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo elettrico. 16. Il potenziale di membrana a riposo è generato da. i canali ionici statici. i canali ionici attivi. i canali ionici passivi. i canali ionici dinamici. 17. I canali ad accesso variabile: sono responsabili della genesi del potenziale di membrana a riposo. sono responsabili dell'insorgenza dei segnali elettrici nelle cellule eccitabili. sono sempre transitabili dallo ione. non necessitano di uno specifico stimolo che ne regoli l'apertura. 18. Le due grandi famiglie dei canali ionici sono: canali passivi e canali ad accesso variabile. canali passivi e canali ad accesso statico. canali attivi e canali ad accesso dinamico. canali attivi e canali ad accesso variabile. 19. Il flusso ionico transmembranale: avviene senza alcuna spesa di energia. avviene mediante consumo di glucosio. avviene mediante sintesi di ATP. avviene con una notevole spesa di energia. 20. Generalmente, a riposo, gli ioni Na+, Ca2+ e Cl-: non sono presenti in nessun compartimento intra ed extracellulare. sono presenti in egual misura nei compartimenti intra ed extracellulare. sono presenti maggiormente nel compartimento intracellulare. sono presenti maggiormente nel compartimento extracellulare. 21. Per depolarizzazione s'intende: una modificazione del potenziale verso valori più statici. una modificazione del potenziale verso valori più dinamici. una modificazione del potenziale verso valori più elettronegativi. una modificazione del potenziale verso valori più elettropositivi. 22. I canali voltaggio-dipendenti del sodio. nessuna risposta corretta. non possiedono nessuna soglia d'attivazione. possiedono una bassa soglia d'attivazione. possiedono un'alta soglia d'attivazione. 23. Il potenziale di membrana a riposo è generato da. i canali ionici attivi. i canali ionici passivi. i canali ionici dinamici. i canali ionici statici. 24. I canali ionici possono essere. solo ad accesso variabile. sia passivi che ad accesso variabile. solo ad accesso fisso. solo passivi. 25. Per iperpolarizzazione s'intende. una modificazione del potenziale verso valori più statici. una modificazione del potenziale verso valori più elettronegativi. una modificazione del potenziale verso valori più elettropositivi. una modificazione del potenziale verso valori più dinamici. 26. I canali voltaggio-dipendenti del sodio. possiedono una bassa soglia d'attivazione. possiedono un'alta soglia d'attivazione. non possiedono nessuna soglia d'attivazione. nessuna risposta corretta. 01. quanti tipi di sinapsi esistono. 3. 2. 1. 4. 02. Nelle malattie demielinizzanti (es. sclerosi multipla). viene compromesso il processo di depolarizzazione. viene compromesso il processo di conduzione. viene compromesso il processo di iperpolarizzazione. viene compromesso il processo di ionizzazione. 03. Il potenziale d'azione è: un'iperpolarizzazione rapida del potenziale di membrana. una depolarizzazione rapida del potenziale di membrana. una depolarizzazione molto lenta del potenziale di membrana. un'iperpolarizzazione molto lenta del potenziale di membrana. 04. La capacità di membrana è influenzata. dalla struttura fisica della membrana. dall'apertura dei canali ionici. dalla conduttanza dei canali ionici. dalla chiusura dei canali ionici. 05. Le vie di conduzione dell'impulso elettrico sono descritte mediante. nessuna delle precedenti. conduttanza e voltaggio. resistenza e voltaggio. conduttanza e resistenza. 06. Il potenziale d'azione è. una modificazione della corrente ionica di membrana. una modificazione della capacità ionica di membrana. una modificazione della conduttanza ionica di membrana. una modificazione della resistenza ionica di membrana. 07. In un potenziale d'azione la fase che riporta il potenziale al valore di riposo prende il nome: Depolarizzazione. Iperpolarizzazione. Ripolarizzazione. Plateau. 08. Il potenziale d'azione è: una depolarizzazione rapida del potenziale di membrana. un'iperpolarizzazione molto lenta del potenziale di membrana. una depolarizzazione molto lenta del potenziale di membrana. un'iperpolarizzazione rapida del potenziale di membrana. 09. La velocità del potenziale d'azione dipende: dalle proprietà passive del soma del neurone. da nulla: la velocità è fissa. dalle proprietà passive dell'assone. nessuna delle precedenti. 10. L'insorgenza di un potenziale d'azione si verifica quando il potenziale di membrana si discosta dal valore di riposo. Questo si verifica per un aumento delle conduttanze ioniche conseguente a: Chiusura dei canali passivi. Apertura dei canali voltaggio dipendenti di Na e K. Aumento della sintesi di cAMP. Apertura dei canali del Cl. 11. Nelle malattie demielinizzanti (es. sclerosi multipla). viene compromesso il processo di depolarizzazione. viene compromesso il processo di conduzione. viene compromesso il processo di ionizzazione. viene compromesso il processo di iperpolarizzazione. 12. La capacità di membrana è influenzata. dall'apertura dei canali ionici. dalla conduttanza dei canali ionici. dalla chiusura dei canali ionici. dalla struttura fisica della membrana. 13. Le vie di conduzione dell'impulso elettrico sono descritte mediante. resistenza e voltaggio. nessuna delle precedenti. conduttanza e resistenza. conduttanza e voltaggio. 14. Il potenziale d'azione è. una modificazione della conduttanza ionica di membrana. una modificazione della capacità ionica di membrana. una modificazione della corrente ionica di membrana. una modificazione della resistenza ionica di membrana. 15. In un potenziale d'azione la fase che riporta il potenziale al valore di riposo prende il nome: Depolarizzazione. Iperpolarizzazione. Ripolarizzazione. Plateau. 16. L'insorgenza di un potenziale d'azione si verifica quando il potenziale di membrana si discosta dal valore di riposo. Questo si verifica per un aumento delle conduttanze ioniche conseguente a: Apertura dei canali voltaggio dipendenti di Na e K. Chiusura dei canali passivi. Apertura dei canali del Cl. Aumento della sintesi di cAMP. 17. La velocità del potenziale d'azione dipende: da nulla: la velocità è fissa. dalle proprietà passive dell'assone. nessuna delle precedenti. dalle proprietà passive del soma del neurone. 01. E' il neurotrasmettitore liberato dal motoneurone a livello della placca motrice. GABA. acetilcolina. glutammato. noradrenalina. 02. l'assone termina con. creste. bottoni sinaptici. fessura sinaptica. tutte le risposte sono corrette. 03. I canali ionici "gap junction" sono presenti: nelle sinapsi elettriche. nelle sinapsi chimiche. in tutti i tipi di sinapsi. nelle sinapsi magnetiche. 04. I neurotrasmettitori sono i messaggeri: nelle sinapsi magnetiche. nelle sinapsi chimiche. nelle sinapsi elettriche. in tutti i tipi di sinapsi. 05. Qual è lo ione responsabile della liberazione del neurotrasmettitore: K+. Cl-. Na+. Ca2+. 06. Il neurotrasmettitore responsabile del controllo del ritmo sonno-veglia è: il glutammato. la noradrenalina. il GABA. la serotonina. 07. E' il neurotrasmettitore inibitorio per eccellenza del SNC: DOPAMINA. ACIDO GLUTAMMICO. GLICINA. ACIDO-GAMMA-AMINOBUTIRRICO. 08. In una sinapsi chimica il neurotrasmettitore viene rilasciato nello spazio sinaptico da: Neurone postsinaptico. Cellule accessorie. Dai dendriti. Neurone presinaptico. 09. Il ritardo sinaptico si verifica. in tutti i tipi di sinapsi. nelle sinapsi elettriche. nelle sinapsi chimiche. nelle sinapsi magnetiche. 10. La giunzione neuromuscolare è un tipo di sinapsi. magnetica. ionica. elettrica. chimica. 11. Nel SNC le sinapsi possono essere. sia eccitatorie che inibitorie. solo eccitatorie. solo inibitorie. solo elettriche. 12. La differenza fondamentale tra neurotrasmettitori ed ormoni. gli ormoni non sono prodotti direttamente dal corpo umano. gli ormoni non raggiungono organi bersaglio localizzati a distanza. nessuna risposta corretta. gli ormoni sono immessi nel circolo ematico. 13. In una sinapsi chimica il neurotrasmettitore viene sintetizzato da. Dai dendriti. Neurone presinaptico. Neurone postsinaptico. Dall'assone. 14. I connessoni sono presenti: nelle sinapsi magnetiche. nelle sinapsi elettriche. nelle sinapsi chimiche. in tutti i tipi di sinapsi. 15. I canali ionici "gap junction" sono presenti: in tutti i tipi di sinapsi. nelle sinapsi magnetiche. nelle sinapsi chimiche. nelle sinapsi elettriche. 16. I neurotrasmettitori sono i messaggeri: nelle sinapsi chimiche. nelle sinapsi magnetiche. in tutti i tipi di sinapsi. nelle sinapsi elettriche. 17. Qual è lo ione responsabile della liberazione del neurotrasmettitore: Calcio. Sodio. Cloro. Potassio. 18. Il neurotrasmettitore responsabile del controllo del ritmo sonno-veglia è: la serotonina. la glicina. l'adrenalina. la dopamina. 19. E' il neurotrasmettitore inibitorio per eccellenza del SNC: ACIDO GLUTAMMICO. GLICINA. ACIDO-(gamma)-AMINOBUTIRRICO. DOPAMINA. 20. In una sinapsi chimica il neurotrasmettitore viene rilasciato nello spazio sinaptico da: Cellule accessorie. Dai dendriti. Neurone postsinaptico. Nessuna delle risposte è corretta. 21. Qual è lo ione responsabile della liberazione del neurotrasmettitore: Ione Calcio. Ione Potassio. Ione Carbonato. Ione Cloruro. 22. quali tra i seguenti è un neurotrasmettitore. dopamina. tutte le risposte sono corrette. acetilcolina. GABA. 23. quale tra le seguenti affermazioni è vera. Nella midollare del surrene l'adrenalina è convertita in noradrenalina. Nella midollare del surrene la noradrenalina è convertita in adrenalina. adrenalina e noradrenalina agiscono su diversi recettori. l'adrenalina è coinvolta su diversi recettori. 24. il glutammato. è un neurotrasmettitore inibitorio. tutte le risposte sono corrette. è un neurotrasmettitore eccitatorio. non agisce a livello del SNC. 25. caratteristiche che una molecola deve avere per essere definito neurotrasmettitore. È liberato in seguito all’insorgenza di un impulso nervoso. tutte le risposte sono corrette. È metabolizzato da enzimi specifici. deve essere sintetizzato dal neurone presinaptico. 26. I connessoni sono presenti: nelle sinapsi magnetiche. nelle sinapsi elettriche. nelle sinapsi chimiche. in tutti i tipi di sinapsi. 27. In una sinapsi chimica il neurotrasmettitore viene sintetizzato da. Dai dendriti. Neurone postsinaptico. Neurone presinaptico. Dall'assone. 28. E' il neurotrasmettitore liberato dal motoneurone a livello della placca motrice. glutammato. noradrenalina. GABA. acetilcolina. 29. La giunzione neuromuscolare è un tipo di sinapsi. magnetica. ionica. chimica. elettrica. 30. Il ritardo sinaptico si verifica. nelle sinapsi magnetiche. nelle sinapsi chimiche. in tutti i tipi di sinapsi. nelle sinapsi elettriche. 31. per sommazione temporale si intende. una percezione del tempo e dello spazion. la somma di valori di potenziale. il processo che permette la sommazione di impulsi sinaptici consecutivi. tutte le risposte sono errate. 32. Nel SNC le sinapsi possono essere. solo inibitorie. solo elettriche. sia eccitatorie che inibitorie. solo eccitatorie. 33. La differenza fondamentale tra neurotrasmettitori ed ormoni. gli ormoni non raggiungono organi bersaglio localizzati a distanza. gli ormoni sono immessi nel circolo ematico. gli ormoni non sono prodotti direttamente dal corpo umano. nessuna risposta corretta. 01. I recettori accoppiati a proteine G sono. recettori canale. recettori di membrana. recettori intracellulari. recettori enzimatici. 02. esistono i recettori. di membrana. accoppiati a proteine G. tutte le risposte sono corrette. intracellulari. 03. che cos'è un recettore. una molecola che in seguito ad un legame subisce una modificazione conformazionale che determina un effetto biologico. tutte le risposte sono corrette. molecola che lega in maniera specifica e con precisa affinità uno o più mediatori endogeni. una molecola di membrana. 04. i recettori si divisono in. 5 famiglie di recettori. 4 famiglie di recettori. 3 famiglie di recettori. 2 famiglie di recettori. 05. Col termine LTP intendiamo. Long-Term Potentiation. Long-Term Postpotentiation. Long-Term Polarization. Long-Term Partialization. 06. I recettori NMDA permettono il passaggio all'interno della cellula di: Potassio. Calcio. Cloro. Potassio. 07. A livello del SNC, la serotonina si trova. nei nuclei gangliari. nei nuclei del ponte. nei nuclei del rafe magno. nei nuclei del cervelletto. 08. Col termine LTP intendiamo. Long-Term Postpotentiation. Long-Term Partialization. Long-Term Polarization. Long-Term Potentiation. 09. I recettori presenti sulla membrana postsinaptica sono: vitamine. lipidi. proteine. molecole anfipatiche. 10. I recettori NMDA permettono il passaggio all'interno della cellula di: Calcio. Potassio. Cloro. Potassio. 11. I recettori per i neurotrasmettitori si dividono in due grosse famiglie: recettori ionotropici e transmetabotropici. recettori ionotropici e gammabotropici. recettori gonotropici e metabotropici. recettori ionotropici e metabotropici. 12. I recettori GABAA permettono il passaggio all'interno della cellula di: Magnesio. Cloro. Potassio. Calcio. 13. I recettori accoppiati a proteine G sono. recettori enzimatici. recettori intracellulari. recettori canale. recettori di membrana. 14. I recettori per i neurotrasmettitori si dividono in due grosse famiglie: recettori ionotropici e metabotropici. recettori gonotropici e metabotropici. recettori ionotropici e gammabotropici. recettori ionotropici e transmetabotropici. 15. In caso di ischemia, stress o crisi epilettiche. si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici del GABA. si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici del glutammato. si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici dell'acetilcolina. si ha un'attivazione insufficiente dei recettori ionotropici del glutammato. 16. A livello del SNC, la serotonina si trova. nei nuclei del rafe magno. nei nuclei del ponte. nei nuclei gangliari. nei nuclei del cervelletto. 17. I recettori GABAA permettono il passaggio all'interno della cellula di: Calcio. Magnesio. Cloro. Potassio. 18. In caso di ischemia, stress o crisi epilettiche. si ha un'attivazione insufficiente dei recettori ionotropici del glutammato. si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici del glutammato. si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici del GABA. si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici dell'acetilcolina. 19. I recettori presenti sulla membrana postsinaptica sono: lipidi. proteine. vitamine. molecole anfipatiche. 01. Dal triptofano derivano. Epinefrina. Adrenalina. Dopamina. Serotonina e melatonina. 02. I recettori del GABA sono. GABA a, b, c. GABA 1, 2, 3. GABA X, Y, Z. GABA A, B, C. 03. È il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC. Glutammato. Dopamina. GABA. Acetilcolina. 04. E' il neurotrasmettitore più importante a livello del sistema muscolo-scheletrico: serotonina. acetilcolina. GABA. adrenalina. 05. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella regolazione del tono dell'umore: adrenalina. serotonina. glutammato. noradrenalina. 06. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella reazione "attacco o fuga": GABA. serotonina. dopamina. epinefrina. 07. L'uso di sostanze stupefacenti aumenta il rilascio, in particolare, di: GABA. dopamina. noradrenalina. adrenalina. 08. Stimoli che producono motivazione e ricompensa aumentano il rilascio, in particolare, di: noradrenalina. GABA. dopamina. adrenalina. 09. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella regolazione del sonno, umore, appetito. glutammato. adrenalina. serotonina. noradrenalina. 10. È responsabile della trasmissione nervosa sia a livello di SNC che di SNP. GABA. acetilcolina. adrenalina. serotonina. 11. Il neurotrasmettitore della sinapsi cortico-striatale è: Glutammato. Dopamina. GABA. Acetilcolina. 12. L'acetilcolina è un neurotrasmettitore del SNA capace di attivare un recettore canale chiamato: NMDA. Nicotinico. Adrenergico. Muscarinico. 13. È il neurotrasmettitore usato dalle cellule cerebellari di Purkinjie: GABA. Glicina. Serotonina. Acetilcolina. 14. E' chiamato anche "ormone dello stress": dopamina. serotonina. noradrenalina. glutammato. 15. L'uso di sostanze stupefacenti aumenta il rilascio, in particolare, di: adrenalina. dopamina. GABA. noradrenalina. 16. È il neurotrasmettitore usato dalle cellule cerebellari di Purkinjie: Glutammato. GABA. Dopamina. Acetilcolina. 17. L'acetilcolina è un neurotrasmettitore del SNA capace di attivare un recettore canale chiamato: GabaA. Adrenergico. Tutte le risposte sono errate. NMDA. 18. Il neurotrasmettitore della sinapsi cortico-striatale è: GABA. Glutammato. Dopamina. Acetilcolina. 19. È responsabile della trasmissione nervosa sia a livello di SNC che di SNP. serotonina. GABA. adrenalina. acetilcolina. 20. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella regolazione del sonno, umore, appetito. glutammato. serotonina. noradrenalina. adrenalina. 21. E' chiamato anche "ormone dello stress": serotonina. glutammato. noradrenalina. dopamina. 22. È il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC. Dopamina. GABA. Acetilcolina. Glutammato. 23. Dal triptofano derivano. Serotonina e melatonina. Dopamina. Adrenalina. Epinefrina. 24. I recettori del GABA sono. GABA X, Y, Z. GABA A, B, C. GABA a, b, c. GABA 1, 2, 3. 25. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella reazione "attacco o fuga": Glicina. epinefrina. serotonina. GABA. 26. I recettori adrenergici interagiscono con. catecolamine. nessuna delle risposte è corretta. sodio epotassio. qualsiasi tipo di molecola. 27. Sono Monoammine derivanti dalla Fenilanalina e dalla Tirosina. dopamina. noradrenalina. adrenalina. tutte le risposte sono corrette. 28. il GABA. è un recettore di membranea. tutte le risposte sono errate. è un neurotrasmettitore inibitorio. è un neurotrasmettitore eccitatorio. 29. E' il neurotrasmettitore più importante a livello del sistema muscolo-scheletrico: GABA. serotonina. adrenalina. acetilcolina. 30. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella regolazione del tono dell'umore: glutammato. noradrenalina. serotonina. adrenalina. 31. Stimoli che producono motivazione e ricompensa aumentano il rilascio, in particolare, di: adrenalina. GABA. noradrenalina. dopamina. 01. Col termine LTD intendiamo. Long-Term Depolarization. Long-Term Distruction. Long-Term Depression. Long-Term Duration. 02. La plasticità sinaptica è. la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno e/o interno. la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno. la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente interno. l'incapacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno e/o interno. 03. la serotonina deriva da. glutammato. dall'acetilcolina. triptofano. nessuna delle risposte è corretta. 04. i recettori nicotinici si suddividono in. accoppiate a proteine G e canale. neuronali e epiteliali. muscolari e neuronali. nessuna delle risposte è corretta. 05. recettori serotoninergici. sono 6. sono 7. sono 10. sono 4. 06. La plasticità strutturale può riguardare modificazioni morfologiche: unicamente dei dendriti. nè dendriti nè assoni. dei dendriti e degli assoni. unicamente degli assoni. 07. La plasticità intrinseca riguarda: la frequenza di scarica dei potenziali d'azione. la soglia di attivazione del potenziale d'azione. tutte le risposte sono corrette. i meccanismi di generazione del potenziale d'azione. 08. Col termine LTD intendiamo. Long-Term Distruction. Long-Term Depolarization. Long-Term Depression. Long-Term Duration. 09. La plasticità sinaptica è. l'incapacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno e/o interno. la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno e/o interno. la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno. la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente interno. 10. La plasticità intrinseca riguarda: la frequenza di scarica dei potenziali d'azione. la soglia di attivazione del potenziale d'azione. tutte le risposte sono corrette. i meccanismi di generazione del potenziale d'azione. 11. La plasticità strutturale può riguardare modificazioni morfologiche: unicamente dei dendriti. dei dendriti e degli assoni. unicamente degli assoni. nè dendriti nè assoni. 01. Quale struttura connette i due emisferi cerebrali: il cervelletto. il cervelletto. il corpo calloso. i nuclei della base. 02. Il talamo e l'ipotalamo sono due regioni del: mesencefalo. diencefalo. corpo calloso. telencefalo. 03. Quale struttura anatomica regola i ritmi circadiani: i gangli della base. l'ipotalamo. l'amigdala. il talamo. 04. Quale struttura anatomica regola il comportamento sociale e la manifestazione delle emozioni. il cervelletto. l'amigdala. i nuclei della base. l'ippocampo. 05. La successione delle meningi (dalla più superficiale alla più interna): aracnoide, dura madre, pia madre. pia madre, dura madre, aracnoide. pia madre, aracnoide, dura madre. dura madre, aracnoide, pia madre. 06. Lo spazio tra pia madre e tessuto nervoso si chiama: non c'è nessuno spazio. spazio subdurale. spazio sub aracnoideo. spazio epidurale. 07. Si occupa della regolazione del movimento fine di prensione. il cervelletto. la corteccia prefrontale. il corpo calloso. il midollo spinale. 08. Il tronco dell'encefalo è costituito da. bulbo, ponte e cervelletto. bulbo, ponte e telencefalo. bulbo, ponte e mesencefalo. bulbo, ponte e nuclei della base. 09. Nel SNC, il maggior numero di neuroni si trova: nel ponte. nel midollo spinale. nel cervelletto. nel bulbo. 10. Il tronco dell'encefalo è costituito da. bulbo, ponte e nuclei della base. bulbo, ponte e telencefalo. bulbo, ponte e cervelletto. bulbo, ponte e mesencefalo. 11. I nervi cranici sono: 10 paia. 13 paia. 12 paia. 11 paia. 12. I nervi spinali sono: 31 paia. 32 paia. 30 paia. 33 paia. 13. Le meningi encefaliche sono. cinque. tre. quattro. due. 14. Il sistema nervoso periferico è costituito da. una sezione somatica ed una parasomatica. una sezione somatica ed una autonoma. una sezione simpatica ed una parasimpatica. una sezione autonoma ed una vegetativa. 15. Per decussazione s'intende. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato laterale. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato omolaterale. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato ipsilaterale. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato controlaterale. 16. Quale struttura anatomica regola il comportamento sociale e la manifestazione delle emozioni. l'amigdala. il cervelletto. l'ippocampo. i nuclei della base. 17. Quale struttura anatomica regola la memoria. l'amigdala. l'ippocampo. il talamo. i gangli della base. 18. Si occupa della regolazione del movimento fine di prensione. la corteccia prefrontale. il midollo spinale. il corpo calloso. il cervelletto. 19. Quale struttura anatomica regola la memoria. i gangli della base. l'amigdala. il talamo. l'ippocampo. 20. il tronco encefalico è composto da. midollo allungato. ponte. mesencefalo. tutte le risposte sono corrette. 21. Per decussazione s'intende. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato ipsilaterale. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato omolaterale. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato laterale. le vie del SNC incrociano in determinate regioni anatomiche per portarsi al lato controlaterale. 22. Quale struttura connette i due emisferi cerebrali: l'ippocampo. i nuclei della base. il corpo calloso. il cervelletto. 23. il sistema nervoso periferico è composta da. sistema somatico e sitema simpatico. sistema somatico e sistema autonomo. sistema autonomo e sitema enterico. sistema simpatico e parasimpatico. 24. il diencefalo è costituito da. ipotalamo e epitalamo. tutte le risposte sono corrette. talamo e ipotalamo. talamo e metatalamo. 25. Lo spazio tra pia madre e tessuto nervoso si chiama: non c'è nessuno spazio. spazio subdurale. spazio epidurale. spazio sub aracnoideo. 26. La successione delle meningi (dalla più superficiale alla più interna): aracnoide, dura madre, pia madre. pia madre, aracnoide, dura madre. dura madre, aracnoide, pia madre. pia madre, dura madre, aracnoide. 27. Il sistema nervoso periferico è costituito da. una sezione somatica ed una autonoma. una sezione autonoma ed una vegetativa. una sezione simpatica ed una parasimpatica. una sezione somatica ed una parasomatica. 28. Quale struttura anatomica regola i ritmi circadiani: l'ipotalamo. l'amigdala. i gangli della base. il talamo. 29. Nel SNC, il maggior numero di neuroni si trova: nel cervelletto. nel ponte. nel bulbo. nel midollo spinale. 30. I nervi cranici sono: 13 paia. 10 paia. 12 paia. 11 paia. 31. I nervi spinali sono: 32 paia. 31 paia. 33 paia. 30 paia. 32. Le meningi encefaliche sono. tre. cinque. due. quattro. 33. Il talamo e l'ipotalamo sono due regioni del: mesencefalo. corpo calloso. diencefalo. telencefalo. 01. La corteccia cerebrale presenta uno schema organizzativo comune caratterizzato dalla presenza di. 5 strati. 6 strati. 3 strati. 2 strati. 02. Per sonno REM si intende. Rapid Eye Movement. Rapid event Movement. Rapid Eyes Monitoring. Resistent Eye Movement. 03. la classificazione internazionale degli accessi epilettici. accessi epilettici parziali e generalizzati. accessi epilettici tonici a atonici. accessi epilettici parziali e focali. accessi epilettici convulsivi e non convulsivi. 04. Durante il sonno REM negli esseri umani avviene un'eccitazione neuronale ad opera di cellule attive del ponte e del mesencefalo; qual è il NT coinvolto in questa eccitazione?. GABA. Dopamina. Acetilcolina. Glutammato. 05. Durante il sonno REM negli esseri umani dove diffondono eccitazione neuronale i gruppi di cellule del ponte e del mesencefalo che diventano attivi?. Telencefalo. Corteccia Cerebrale. Tronco encefalico. Midollo spinale. 06. Il sistema che regola l'avvicendamento sonno-veglia si trova. nella corteccia prefrontale. nel cervelletto. nell'ipotalamo. nel talamo. 07. Fase REM e fase non-REM si riferiscono. al sonno. alla veglia attenta. alla veglia rilassata. ad uno stato epilettico. 08. Nell'EEG le onde relative alla veglia attenta sono. alfa. teta. beta. delta. 09. l'epilessia è caratterizzata da. tutte le risposte sono corrette. brevi attimi di assenza. movimenti a scatti. convulsioni. 10. Lo strumento usato per la diagnosi dell'epilessia è: l'EEG. la RMN. la PET. l'ECG. 11. La corteccia cerebrale presenta uno schema organizzativo comune caratterizzato dalla presenza di. 5 strati. 3 strati. 2 strati. 6 strati. 12. Neurologo che classificò le aree cerebrali sulla base delle caratteristiche citoarchitettoniche: Broca. Freud. Brodmann. Wernicke. 13. Neurologo che classificò le aree cerebrali sulla base delle caratteristiche citoarchitettoniche: Brodmann. Broca. Freud. Wernicke. 14. Lo strumento usato per la diagnosi dell'epilessia è: la RMN. la PET. l'EEG. l'ECG. 15. La corteccia cerebrale è suddivisa in: 4 lobi. 3 lobi. 5 lobi. 2 lobi. 16. Nell'EEG le onde relative alla veglia attenta sono. delta. teta. alfa. beta. 17. Fase REM e fase non-REM si riferiscono. ad uno stato epilettico. al sonno. alla veglia rilassata. alla veglia attenta. 18. Il sistema che regola l'avvicendamento sonno-veglia si trova. nel cervelletto. nel talamo. nell'ipotalamo. nella corteccia prefrontale. 19. La corteccia cerebrale è suddivisa in: 5 lobi. 4 lobi. 3 lobi. 2 lobi. 01. La capacità di riconoscere gli oggetti mediante il tatto è detta: agnosia. prosopognosia. stereognosia. cinestesia. 02. In base ai passaggi che portano dall’insorgenza del potenziale di recettore al potenziale d’azione i recettori si dividono. in 6 classi. in recettori di tipo 1 e 2. in 5 classi. in 3 classi. 03. I recettori si classificano in base alla loro localizzazione in. tutte le risposte sono corrette. enterocettori. propriocettori. esterocettori. 04. Le informazioni arrivano agli organi di senso sottoforma di. contrazioni. impulsi. potenziali d'azione. energia. 05. La modalità superficiale, nel sistema somatosensoriale, viene definita. propriocezione. nocicezione. interocezione. meccanocezione. 06. La funzione del sistema sensoriale che veicola informazioni su posizione e movimento di corpo e arti si chiama: esterocezione. propriocezione. Interocezione. autocezione. 07. La frequenza di scarica delle fibre che trasportano l'informazione nervosa. aumenta proporzionalmente all'intensità dello stimolo. nessuna risposta indicata è corretta. diminuisce proporzionalmente all'intensità dello stimolo. è costante in riferimento all'intensità dello stimolo. 08. La funzione del sistema sensoriale che veicola i segnali provenienti dai visceri si chiama. propriocezione. esterocezione. autocezione. interocezione. 09. Il processo di trasformazione dell'energia che attiva in modo adeguato il recettore in un codice nervoso si chiama. nessuna risposta indicata è corretta. trasformazione. traduzione. trasduzione. 10. La capacità di riconoscere gli oggetti mediante il tatto è detta: prosopognosia. agnosia. cinestesia. stereognosia. 11. La funzione del sistema sensoriale che veicola informazioni su posizione e movimento di corpo e arti si chiama: autocezione. propriocezione. Interocezione. esterocezione. 12. La frequenza di scarica delle fibre che trasportano l'informazione nervosa. nessuna risposta indicata è corretta. aumenta proporzionalmente all'intensità dello stimolo. diminuisce proporzionalmente all'intensità dello stimolo. è costante in riferimento all'intensità dello stimolo. 13. La modalità superficiale, nel sistema somatosensoriale, viene definita. nocicezione. interocezione. meccanocezione. propriocezione. 14. La funzione del sistema sensoriale che veicola i segnali provenienti dai visceri si chiama. interocezione. esterocezione. propriocezione. autocezione. 15. Il processo di trasformazione dell'energia che attiva in modo adeguato il recettore in un codice nervoso si chiama. nessuna risposta indicata è corretta. trasformazione. traduzione. trasduzione. 01. la teoria del cancello. è legata all'affinità recettore-ligando recettori. è una teoria sulla modulazione delle informazioni nocicettive afferenti dalla periferia. è relativa all'apertura dei canali. si riferisce alla regolazione dei neurotrasmettitori. 02. A livello centrale, gli stimoli viscerali vengono elaborati anche da. l'amigdala. corpo calloso. corteccia dell'insula. corteccia del cingolo. 03. il tratto spino-talamico. Gli assoni si portano al lato controlaterale del midollo e ascendono. tutte le risposte sono corrette. termina nel talamo. è una via nocicettiva. 04. Gli stimoli nocicettivi vengono elaborati nel talamo da due gruppi neuronali: gruppo nucleare superiore ed inferiore. gruppo nucleare laterale e mediale. gruppo A e B. nessuna delle risposte è corretta. 05. L'attivazione dei nocicettori: nessuna risposta indicata è corretta. non provoca necessariamente un'esperienza dolorosa. non provoca mai un'esperienza dolorosa. provoca sempre un'esperienza dolorosa. 06. Le fibre afferenti dei nocicettori terminano: nel ponte. nel cervelletto. nel midollo spinale. nel bulbo. 07. A livello centrale, gli stimoli nocicettivi vengono elaborati: nell'ipotalamo. nell'ipofisi. nell'amigdala. nel talamo. 08. I nocicettori possono essere. silenti. termici. meccanici. tutte le risposte sono corrette. 09. A livello centrale, gli stimoli viscerali vengono elaborati anche da. l'amigdala. corpo calloso. corteccia dell'insula. corteccia del cingolo. 10. L'attivazione dei nocicettori: provoca sempre un'esperienza dolorosa. nessuna risposta indicata è corretta. non provoca mai un'esperienza dolorosa. non provoca necessariamente un'esperienza dolorosa. 11. Le fibre afferenti dei nocicettori terminano: nel ponte. nel midollo spinale. nel cervelletto. nel bulbo. 12. A livello centrale, gli stimoli nocicettivi vengono elaborati: nell'amigdala. nel talamo. nell'ipotalamo. nell'ipofisi. 13. Per nocicezione s'intende. stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli positivi periferici. stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli lesivi periferici. nessuna risposta indicata è corretta. stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli lesivi centrali. 14. I nocicettori possono essere. termici. meccanici. silenti. tutte le risposte sono corrette. 15. Per nocicezione s'intende. stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli positivi periferici. stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli lesivi periferici. nessuna risposta indicata è corretta. stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli lesivi centrali. 01. esistono 2 tipi di fotorecettori. coni e bastoncelli. alfa e beta. coni e cilindri. tutte le risposte sono errate. 02. La corteccia visiva primaria: è l'area 22 di Brodmann. è l'area 45 di Brodmann. è l'area 17 di Brodmann. è l'area 1 di Brodmann. 03. le cellule bipolari possono essere distinte in. primarie e secondarie. 1 e 2. on e off. a e b. 04. I fotorecettori. sono cellule nervose sensibili alla luce. tutte le risposte sono corrette. si trovano sulla retina. sono altamente specializzati. 05. I coni: sono fotocettori che danno una visione acromatica. consentono una visione crepuscolare e notturna. nessuna delle risposte è corretta. sono fotocettori che consentono la visione diurna e a colori. 06. La corteccia visiva primaria si trova. nel polo anteriore di ciascun emisfero. nel polo posteriore di ciascun emisfero. nel polo laterale di ciascun emisfero. nel polo inferiore di ciascun emisfero. 07. La retina. non modifica e non elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNC. modifica ed elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNP. modifica ed elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNC. non modifica e non elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNP. 08. I bastoncelli. sono fotocettori poco sensibili alla luce. non consentono una visione crepuscolare e notturna. sono fotocettori che consentono la visione diurna e a colori. sono fotocettori che danno una visione acromatica. 09. La corteccia visiva primaria: è l'area 17 di Brodmann. è l'area 22 di Brodmann. è l'area 1 di Brodmann. è l'area 45 di Brodmann. 10. I coni: sono fotocettori che consentono la visione diurna e a colori. nessuna delle risposte è corretta. consentono una visione crepuscolare e notturna. sono fotocettori che danno una visione acromatica. 11. La corteccia visiva primaria si trova. nel polo laterale di ciascun emisfero. nel polo anteriore di ciascun emisfero. nel polo inferiore di ciascun emisfero. nel polo posteriore di ciascun emisfero. 12. La retina. modifica ed elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNP. non modifica e non elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNC. modifica ed elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNC. non modifica e non elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNP. 13. I bastoncelli. sono fotocettori poco sensibili alla luce. non consentono una visione crepuscolare e notturna. sono fotocettori che danno una visione acromatica. sono fotocettori che consentono la visione diurna e a colori. 14. la corteccia visiva si trova. nella parte posteriore del cervello. nella parte anteriore del cervello. tutte le risposte sono errate. nella parte laterale del cervello. 01. Le cellule ciliate hanno la capacità di trasdurre. la percezione dei suoni ma non la percezione del senso dell'equilibrio. solamente la percezione del senso dell'equilibrio. la percezione dei suoni e la percezione del senso dell'equilibrio. solamente la percezione dei suoni. 02. Le cellule ciliate sono le cellule recettoriali: del naso. della lingua. dell'occhio. dell'orecchio. 03. Le cellule ciliate sono le cellule recettoriali: della lingua. del naso. dell'occhio. dell'orecchio. 04. L’energia meccanica delle onde sonore è convogliata dall’esterno attraverso: incudine. tutte le risposte sono corrette. staffa. martello. 05. Nel sistema uditivo vi è: orecchio interno. orecchio medio. tutte le risposte sono corrette. orecchio esterno. 06. Il sistema vestibolare controlla. solo i movimenti oculari riflessi. i riflessi posturali ed i movimenti oculari riflessi. nessuna risposta corretta. solo i riflessi posturali. 07. L'organo recettivo dell'orecchio interno è. l'organo del Golgi. l'organo della staffa. l'organo del Corti. l'organo della coclea. 08. L'area uditiva primaria è situata: nelle aree 21 e 22 di Brodmann. nelle aree 51 e 52 di Brodmann. nelle aree 41 e 42 di Brodmann. nelle aree 31 e 32 di Brodmann. 09. L'organo del Corti è l'organo recettivo: del nervo ottico. dell'orecchio interno. della staffa. della retina. 10. La percezione del senso dell'equilibrio è una prerogativa: delle cellule stellate. delle cellule amacrine. delle cellule della glia. delle cellule ciliate. 11. gli organi più semplici del labirinto membranoso sono: utricolo e sacculo. canali semicircolari. cellule ciliate. nessuna delle risposte è corretta. 12. Il sistema vestibolare controlla. solo i riflessi posturali. solo i movimenti oculari riflessi. i riflessi posturali ed i movimenti oculari riflessi. nessuna risposta corretta. 13. L'organo recettivo dell'orecchio interno è. l'organo del Golgi. l'organo della coclea. l'organo del Corti. l'organo della staffa. 14. Le cellule ciliate hanno la capacità di trasdurre. la percezione dei suoni ma non la percezione del senso dell'equilibrio. solamente la percezione del senso dell'equilibrio. solamente la percezione dei suoni. la percezione dei suoni e la percezione del senso dell'equilibrio. 15. L'area uditiva primaria è situata: nelle aree 41 e 42 di Brodmann. nelle aree 21 e 22 di Brodmann. nelle aree 31 e 32 di Brodmann. nelle aree 51 e 52 di Brodmann. 16. L'organo del Corti è l'organo recettivo: della retina. dell'orecchio interno. della staffa. del nervo ottico. 17. La percezione del senso dell'equilibrio è una prerogativa: delle cellule della glia. delle cellule ciliate. delle cellule stellate. delle cellule amacrine. 01. Sono implicati nella pianificazione ed esecuzione del movimento: nessuna risposta è corretta. cervelletto e nuclei della base. corpo calloso e corteccia dell'insula. amigdala ed ippocampo. 02. Il sistema di controllo motorio "feed-back". è anticipatorio. non considera segnali di riferimento. non considera l'esperienza pregressa. agisce istante per istante. 03. Il sistema di controllo motorio "feed-back". non considera segnali di riferimento. agisce istante per istante. non considera l'esperienza pregressa. è anticipatorio. 04. Sono implicati nella pianificazione ed esecuzione del movimento: amigdala ed ippocampo. corpo calloso e corteccia dell'insula. cervelletto e nuclei della base. nessuna risposta è corretta. 05. Il sistema di controllo motorio "feed-forward" è di tipo. tutte le risposte sono corrette. anticipatorio. regolatorio. a posteriori. 06. In quale area di Brodmann si trova la corteccia motrice primaria: area 4. area 6. area 10. area 8. 07. In quale area di Brodmann si trova la corteccia premotoria: area 10. area 8. area 6. area 4. 08. Sono implicati nella pianificazione ed esecuzione del movimento: cervelletto e nuclei della base. amigdala ed ippocampo. corpo calloso e corteccia dell'insula. nessuna risposta è corretta. 09. Il sistema di controllo motorio "feed-forward" è di tipo. anticipatorio. a posteriori. tutte le risposte sono corrette. regolatorio. 10. Sono implicati nella pianificazione ed esecuzione del movimento: amigdala ed ippocampo. nessuna risposta è corretta. cervelletto e nuclei della base. corpo calloso e corteccia dell'insula. 11. In quale area di Brodmann si trova la corteccia motrice primaria: area 10. area 8. area 4. area 6. 12. In quale area di Brodmann si trova la corteccia premotoria: area 10. area 4. area 8. area 6. 13. il circuito neuronale nel midollo spinale può essere. monosinaptico e polisinaptico. polisinaptico. monosinaptico. interneuronale. 14. i riflessi spinali possono essere di tipo. nessuna delle risposte è corretta. tutte le risposte sono corrette. somatomotorio. viscerale. 15. la corteccia cerebrale. varia in spessore da 2 a 4 mm. tutte le risposte sono corrette. 50-100 miliardi di neuroni. controlla la capacità di organizzare ed eseguire i movimenti fini e di precisione. 01. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del movimento riflesso: Pianificato. Involontario. Coordinato. Stereotipato. 02. il riflesso da stiramento è. polisinaptico. crociato. monosinaptico. nessuna delle risposte è corretta. 03. I riflessi spinali sono di tipo. antigravitario. sia difensivo che antigravitario. difensivo. passivo. 04. Nei nervi spinali, la radice ventrale è. sensitiva. sia sensitiva che motoria. motoria. né sensitiva né motoria. 05. Nei nervi spinali, la radice dorsale è. sensitiva. né sensitiva né motoria. motoria. sia sensitiva che motoria. 06. I motoneuroni gamma rappresentano le fibre motorie che consentono al SNC di controllare la sensibilità di scarica del fuso neuromuscolare. I motoneuroni determinano infatti: Allungamento delle fibre intrafusali e conseguente contrazione della regione centrale. Contrazione delle fibre intrafusali e conseguente stiramento della regione centrale. Contrazione del tessuto muscolare di lavoro. Inibizione dell'organo tendineo del Golgi. 07. Quale tra quelli elencati è un propricettore che possiede una disposizione in serie. Organo tendineo del Golgi. Fuso neuromuscolare. Recettori muscolari. Recettori articolari. 08. I sistemi motori vengono elaborati a vari livelli del SNC. Il livello più alto di elaborazione è rappresentato da: Corteccia. Midollo spinale. Nuclei della base. Cervelletto. 09. Nei nervi spinali, la radice ventrale è. né sensitiva né motoria. sia sensitiva che motoria. motoria. sensitiva. 10. Nello studio dei riflessi condizionati è stato fondamentale l'apporto di: Brodmann. Piaget. Freud. Pavlov. 11. I motoneuroni che innervano le fibre muscolari sono di tipo: alfa. delta. beta. gamma. 12. I riflessi spinali sono di tipo. antigravitario. sia difensivo che antigravitario. passivo. difensivo. 13. i riflessi incondizionati. si acquisiscono con esperienza. deriva da uno stimolo precedentemente neutro. si sviluppano indipendentemente dall’esperienza. hanno multipla eziologia. 14. Nei nervi spinali, la radice dorsale è. sensitiva. motoria. sia sensitiva che motoria. né sensitiva né motoria. 15. I motoneuroni gamma rappresentano le fibre motorie che consentono al SNC di controllare la sensibilità di scarica del fuso neuromuscolare. I motoneuroni determinano infatti: Allungamento delle fibre intrafusali e conseguente contrazione della regione centrale. Inibizione dell'organo tendineo del Golgi. Contrazione delle fibre intrafusali e conseguente stiramento della regione centrale. Contrazione del tessuto muscolare di lavoro. 16. Quale tra quelli elencati è un propricettore che possiede una disposizione in serie. Recettori articolari. Organo tendineo del Golgi. Recettori muscolari. Fuso neuromuscolare. 17. I motoneuroni che innervano le fibre muscolari sono di tipo: alfa. gamma. delta. beta. 18. I sistemi motori vengono elaborati a vari livelli del SNC. Il livello più alto di elaborazione è rappresentato da: Midollo spinale. Corteccia. Nuclei della base. Cervelletto. 19. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del movimento riflesso: Involontario. Coordinato. Stereotipato. Pianificato. 20. Dal punto di vista anatomico, le fibre muscolari intrafusali si distinguono in. fibre a catena nucleare. tutte le risposte sono corrette. fibra a borsa o sacchetto. nessuna delle risposte è corretta. 21. Nello studio dei riflessi condizionati è stato fondamentale l'apporto di: Piaget. Brodmann. Pavlov. Freud. 01. Il cammino è un movimento: stereotipato. automatico ma non stereotipato. automatico e stereotipato. nessuna delle risposte è corretta. 02. Gli esterocettori cutanei influenzano il generatore centrale degli schemi motori del cammino in quanto: Permettono il mantenimento della postura. Guidano il movimento. Rilevano ostacoli esterni e adeguano i movimenti per evitarli. Regolano la velocità delle fasi del ciclo. 03. Nel cammino, la coordinazione visuomotoria, è elaborata da. cervelletto. corteccia prefrontale. corteccia motrice. gangli della base. 04. La locomozione è un tipo di movimento: Riflesso. Volontario. Ritmico. Pianificato. 05. L'atassia cerebellare provoca: perdita della capacità di coordinazione. mancanza di controllo dei movimenti. estrema lentezza nell'iniziare un movimento. lentezza nell'esecuzione dei movimenti. 06. Nello studio del controllo nervoso della locomozione vengono utilizzati vari tipi di preparatipreparati spinali. preparati immobilizzati. preparati decerebrati. preparati spinali. tutte le risposte sono corrette. 07. il cervelletto riceve informazioni attraverso. tre vie discendenti. interneuroni. tutte le risposte sono errate. due vie discendenti. 08. il periodo di oscillazione comincia con la flessione dei muscoli di. tutte le risposte sono corrette. ginocchio. anca. caviglia. 09. Il centro generatore del ritmo, da cui dipende il movimento automatico di locomozione è localizzato: Midollo spinale. Corteccia. Cervelletto. Tronco encefalico. 10. Il centro generatore del ritmo, da cui dipende il movimento automatico di locomozione è localizzato: Tronco encefalico. Cervelletto. Corteccia. Midollo spinale. 11. Quale struttura anatomica controlla la velocità e l'ampiezza dei movimenti delle diverse articolazioni. la corteccia motrice. la corteccia premotoria. il cervelletto. la corteccia prefrontale. 12. Quale struttura anatomica controlla la velocità e l'ampiezza dei movimenti delle diverse articolazioni. la corteccia motrice. la corteccia premotoria. il cervelletto. la corteccia prefrontale. 13. La locomozione è un tipo di movimento: Volontario. Riflesso. Pianificato. Ritmico. 14. Gli esterocettori cutanei influenzano il generatore centrale degli schemi motori del cammino in quanto: Permettono il mantenimento della postura. Regolano la velocità delle fasi del ciclo. Rilevano ostacoli esterni e adeguano i movimenti per evitarli. Guidano il movimento. 15. Nel cammino, la coordinazione visuomotoria, è elaborata da. gangli della base. cervelletto. corteccia motrice. corteccia prefrontale. 16. Il cammino è un movimento: stereotipato. automatico e stereotipato. nessuna delle risposte è corretta. automatico ma non stereotipato. 17. L'atassia cerebellare provoca: perdita della capacità di coordinazione. mancanza di controllo dei movimenti. estrema lentezza nell'iniziare un movimento. lentezza nell'esecuzione dei movimenti. 01. il sistema parieto frontale è costituito da. tutte le risposte sono corrette. comprende il lobulo parietale superiore (aree 5 e 7) e il lobulo parietale posteriore (aree 39 e 40). è costituito da corteccia motoria primaria (area 4) e area premotoria (area 6). È costituito da diverse aree della corteccia frontale e parietale. 02. il movimento di raggiungimento. dipende dalla forza esercitata. dipende dagli arti stimolati. dipende dalla sede del bersaglio rispetto all’arto. è un movimento involontario. 03. il movimento di prensione. è direttamente proporzionale alla forza applicata. viene regolato da forma e dimensione dell’oggetto. nessuna delle risposte è corretta. è regolato daai canali ionici aperti. 04. Nel movimento volontario, i neuroni delle fibre discendenti in uscita, sono. cellule di Ranvier. cellule di Betz. cellule stellate. cellule del Purkinje. 05. La corteccia motrice primaria è localizzata nel lobo. frontale. temporale. parietale. occipitale. 06. Nell'area premotoria sono presenti dei neuroni che scaricano durante l'osservazione di un altro individuo che compie un compito motorio. Ciò induce automaticamente la simulazione e può essere alla base dell'apprendimento per imitazione. Tali neuroni si chiamano: Neuroni mirror. Neuroni di reaching. Cellule di Betz. Set-related. 07. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del movimento volontario: Possono essere modificati con l'esercizio. Non possono essere ritardati. Sono finalizzati al raggiungimento di uno scopo. Cambiano a seconda delle condizioni comportamentali. 08. Quale area della corteccia premotoria innerva le dita della mano: area motrice supplementare. area premotoria laterale ventrale. aree motrici del giro del cingolo. area premotoria laterale dorsale. 09. La pianificazione del movimento volontario è una prerogativa: della corteccia cerebrale. del cervelletto. dei gangli della base. del midollo spinale. 10. Il controllo corticale del movimento volontario è fondato sull'attività di un sistema distribuito nella regione: parietofrontale. insulare. occipitale. temporale. 11. Quale tra le aree che controllano il movimento codifica tutti i parametri del movimento volontario ossia direzione, ampiezza, accelerazione e forza: Area pre-premotoria. Corteccia motrice I. Area premotoria. Area supplementare. 12. Nel movimento volontario, i neuroni delle fibre discendenti in uscita, sono. cellule stellate. cellule del Purkinje. cellule di Betz. cellule di Ranvier. 13. Nell'area premotoria sono presenti dei neuroni che scaricano durante l'osservazione di un altro individuo che compie un compito motorio. Ciò induce automaticamente la simulazione e può essere alla base dell'apprendimento per imitazione. Tali neuroni si chiamano: Neuroni di reaching. Cellule di Betz. Set-related. Neuroni mirror. 14. La pianificazione del movimento volontario è una prerogativa: del midollo spinale. del cervelletto. dei gangli della base. della corteccia cerebrale. 15. Quale area della corteccia premotoria innerva le dita della mano: area premotoria laterale ventrale. area premotoria laterale dorsale. aree motrici del giro del cingolo. area motrice supplementare. 16. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del movimento volontario: Non possono essere ritardati. Cambiano a seconda delle condizioni comportamentali. Possono essere modificati con l'esercizio. Sono finalizzati al raggiungimento di uno scopo. 17. Quale tra le aree che controllano il movimento codifica tutti i parametri del movimento volontario ossia direzione, ampiezza, accelerazione e forza: Corteccia motrice I. Area supplementare. Area premotoria. Area pre-premotoria. 18. La corteccia motrice primaria è localizzata nel lobo. occipitale. parietale. temporale. frontale. 19. Il controllo corticale del movimento volontario è fondato sull'attività di un sistema distribuito nella regione: insulare. parietofrontale. temporale. occipitale. 01. Il movimento oculare di elevazione indica. rotazione in direzione obliqua. rotazione verticale verso l'alto. rotazione in direzione opposta al naso. rotazione verticale verso il basso. 02. il segnale motorio ha come componente. componente impulsiva. componente a gradino. tutte le risposste sono errate. tutte le risposte sono corrette. 03. sistemi motori che portano l’immagine sulla fovea e la mantengono sono: 4. 5. 2. 3. 04. Il movimento oculare di abduzione indica: rotazione verticale verso il basso. rotazione in direzione opposta al naso. rotazione verticale verso l'alto. rotazione in direzione obliqua. 05. Il muscolo interessato nella messa a fuoco è: il cristallino. la fovea. la congiuntiva. il bulbo oculare. 06. I movimenti saccadici: sono attivati da movimenti prolungati del capo. mantengono stabile l'immagine sulla fovea durante i movimenti del capo. portano rapidamente il bersaglio che si trova nella periferia del campo visivo sulla fovea. tutte le risposte sono corrette. 07. Qual è l'area della retina con maggior presenza di fotocettori e quindi maggiore acuità visiva: la fovea. la cornea. il nervo ottico. il bulbo oculare. 08. Il movimento oculare di abduzione indica: rotazione in direzione obliqua. rotazione in direzione opposta al naso. rotazione verticale verso l'alto. rotazione verticale verso il basso. 09. Il processo di messa a fuoco del cristallino si chiama. adduzione. accomodazione. elevazione. abduzione. 10. I movimenti optocinetici. sono attivati da movimenti prolungati del capo. tutte le risposte sono corrette. mantengono stabile l'immagine sulla fovea durante i movimenti del capo. portano rapidamente il bersaglio che si trova nella periferia del campo visivo sulla fovea. 11. Il muscolo interessato nella messa a fuoco è: la fovea. la congiuntiva. il cristallino. il bulbo oculare. 12. I movimenti saccadici: portano rapidamente il bersaglio che si trova nella periferia del campo visivo sulla fovea. mantengono stabile l'immagine sulla fovea durante i movimenti del capo. sono attivati da movimenti prolungati del capo. tutte le risposte sono corrette. 13. Qual è l'area della retina con maggior presenza di fotocettori e quindi maggiore acuità visiva: la cornea. il nervo ottico. il bulbo oculare. la fovea. 14. Il processo di messa a fuoco del cristallino si chiama. accomodazione. abduzione. elevazione. adduzione. 15. I movimenti optocinetici. sono attivati da movimenti prolungati del capo. tutte le risposte sono corrette. mantengono stabile l'immagine sulla fovea durante i movimenti del capo. portano rapidamente il bersaglio che si trova nella periferia del campo visivo sulla fovea. 16. Il movimento oculare di elevazione indica. rotazione in direzione obliqua. rotazione verticale verso l'alto. rotazione verticale verso il basso. rotazione in direzione opposta al naso. 17. i movimenti oculari sono. tutte le risposte sono corrette. abduzione. abbassamento. elevazione. 01. Il sistema oculomotore ha due componenti. posizione ed accelerazione. velocità e decelerazione. velocità e posizione. velocità ed accelerazione. 02. I riflessi vestibolo-spinali. tutte le risposte sono corrette. permettono al sistema motorio di compensare i movimenti del capo. mantengono fissi gli occhi durante il movimento del capo. non si attivano durante il cammino. 03. Gli organi otolitici segnalano i movimenti: lineari di inclinazione laterale. tutte le risposte sono corrette. di accelerazione. di rotazione. 04. Il nistagmo è un movimento: in quattro fasi: orizzontale, verticale, rotatorio, obliquo. non ritmico. volontario. involontario. 05. I riflessi vestibolo-oculari: mantengono fissi gli occhi durante il movimento del capo. non entrano in funzione durante il cammino. tutte le risposte sono corrette. permettono al sistema motorio di compensare i movimenti del capo. 06. Il sistema oculomotore ha due componenti. velocità e decelerazione. posizione ed accelerazione. velocità e posizione. velocità ed accelerazione. 07. Quale nucleo vestibolare controlla la postura. discendente. mediale. superiore. laterale. 08. I riflessi vestibolo-spinali. tutte le risposte sono corrette. mantengono fissi gli occhi durante il movimento del capo. permettono al sistema motorio di compensare i movimenti del capo. non si attivano durante il cammino. 09. Gli organi otolitici segnalano i movimenti: di rotazione. tutte le risposte sono corrette. di accelerazione. lineari di inclinazione laterale. 10. Il nistagmo è un movimento: in quattro fasi: orizzontale, verticale, rotatorio, obliquo. volontario. involontario. non ritmico. 11. I riflessi vestibolo-oculari: mantengono fissi gli occhi durante il movimento del capo. non entrano in funzione durante il cammino. permettono al sistema motorio di compensare i movimenti del capo. tutte le risposte sono corrette. 12. il riflesso vestibulo-collico e': un risflesso vestibolo spinale. legato alla posizione. un riflesso involontario. proporzionale alla velocità del segnale. 13. Quale nucleo vestibolare controlla la postura. mediale. discendente. laterale. superiore. 14. i nuclei vestibolari sono : 2. 5. 3. 4. 01. Il riflesso estensorio crociato aiuta il mantenimento dell'equilibrio in risposta ad uno stimolo. nocicettivo. propriocettivo. esterocettivo. nessuna risposta corretta. 02. In una condizione statica in cui il tronco è fermo: i contributi spinali e cervicali si equilibrano. prevalgono i contributi verticali. prevalgono i contributi cervicali. prevalgono i contributi spinali. 03. Il mantenimento dell'assetto posturale si attua sul controllo. vestibolare. visivo. tutte le risposte sono corrette. spinale. 04. Quale tra i meccanismi elencati non è preposto al mantenimento della postura: Controllo vestibolare. Controllo visivo. Controllo cerebrale. Controllo spinale. 05. Quale tra i meccanismi elencati non è preposto al mantenimento della postura: Controllo spinale. Controllo visivo. Controllo cerebrale. Controllo vestibolare. 06. La postura in condizioni statiche viene mantenuta grazie alla contrazione tonica di: Muscoli pennati. Muscoli antigravitari. Muscoli agonisti. Muscoli flessori. 07. Quando la componente visiva nel controllo posturale non è attiva: non cambia nulla. aumentano le oscillazioni del corpo. diminuiscono le oscillazioni del corpo. entra in azione il controllo passivo. 08. In una condizione statica in cui il tronco è fermo: prevalgono i contributi cervicali. prevalgono i contributi verticali. i contributi spinali e cervicali si equilibrano. prevalgono i contributi spinali. 09. Il riflesso estensorio crociato aiuta il mantenimento dell'equilibrio in risposta ad uno stimolo. esterocettivo. propriocettivo. nessuna risposta corretta. nocicettivo. 10. I riflessi tonici del collo sono propri del controllo. centrale. spinale. vestibolare. periferico. 11. I riflessi tonici del collo sono propri del controllo. spinale. periferico. centrale. vestibolare. 12. Il mantenimento dell'assetto posturale si attua sul controllo. vestibolare. visivo. spinale. tutte le risposte sono corrette. 13. il raddrizzamento è. l'allineamento dei muscoli del collo. nessuna delle risposte è corretta. l'invio di nuovi segnali alla mano. È il ristabilirsi della stazione eretta perduta temporaneamente. 14. il riflesso estensorio crociato: Limita le escursioni accidentali opponendo una contrazione riflessa ad ogni variazione imposta dall’esterno. nessuna delle risposte è corretta. Garantisce la contrazione automatica dei muscoli estensori. Rinforza la contrazione dei muscoli estensori di un arto. 15. Il midollo spinale contribuisce al mantenimento dell’assetto posturale mediante diversi riflessi. Riflesso da stiramento. Riflesso estensore crociato. Riflessi tonici del collo. tutte le risposte sono corrette. 16. Il mantenimento dell’assetto posturale si attua su livelli di controllo automatico ovvero: le tre risposte sono tutte corrette. controllo visivo. controllo vestibolare. controllo spinale. 17. Per riuscire a mantenere l’equilibrio, il movimento necessita di. aggiustamenti posturali. tutte le risposte sono corrette. sistema a feed-forward. azione anticipatoria. 18. Quale tra i meccanismi elencati non è preposto al mantenimento della postura: Controllo visivo. Controllo vestibolare. Controllo spinale. Controllo cerebrale. 19. Quale tra i meccanismi elencati non è preposto al mantenimento della postura: Controllo spinale. Controllo cerebrale. Controllo visivo. Controllo. 20. La postura in condizioni statiche viene mantenuta grazie alla contrazione tonica di: Muscoli agonisti. Muscoli antigravitari. Muscoli flessori. Muscoli pennati. 21. Quando la componente visiva nel controllo posturale non è attiva: aumentano le oscillazioni del corpo. non cambia nulla. diminuiscono le oscillazioni del corpo. entra in azione il controllo passivo. 01. I disturbi motori vengono differenziati in: tutte le risposte sono corrette. disturbi ipocinetici. disturbi ipercinetici. Movimenti lenti di contorsione delle estremità. 02. I nuclei della base sono implicati nel controllo del movimento e sono responsabili di alcune alterazioni patologiche delle funzioni motorie. L'affermazione è. falsa perché non è responsabile di alterazioni patologiche delle funzioni motorie. falsa. parzialmente vera. vera. 03. Le proiezioni efferenti dalla cellule spinose sono dirette a. tutte le risposte sono corrette. Substantia nigra pars reticulata. Substantia nigra pars compacta. Globus pallidus. 04. Per quanto riguarda l'attività dei nuclei della base. la via primaria facilita il movimento. la via indiretta facilita il movimento. la via diretta facilita il movimento. la via secondaria facilita il movimento. 05. I nuclei della base sono formazioni che svolgono un importante ruolo nel controllo. dei movimenti automatici. dei movimenti volontari. dei movimenti involontari. dei movimenti riflessi. 06. I nuclei della base. stabiliscono connessioni solo afferenti dirette con il midollo spinale. non stabiliscono connessioni afferenti ed efferenti dirette con il midollo spinale. stabiliscono connessioni afferenti ed efferenti dirette con il midollo spinale. stabiliscono connessioni solo efferenti dirette con il midollo spinale. 07. I nuclei della base in uscita proiettano: alla corteccia prefrontale. al talamo. all'ipotalamo. alla corteccia motoria. 08. Quali tra le seguenti formazioni non fa parte dei nuclei della base: Nucleo subtalamico. Globo pallido. Putamen. Nucleo dentato. 09. Il nucleo caudato ed il putamen sono parte: del corpo striato. della substantia nigra. del nucleo peduncolo-pontino. del globo pallido. 10. Per quanto riguarda l'attività dei nuclei della base. la via diretta facilita il movimento. la via indiretta facilita il movimento. la via secondaria facilita il movimento. la via primaria facilita il movimento. 11. I nuclei della base. stabiliscono connessioni afferenti ed efferenti dirette con il midollo spinale. stabiliscono connessioni solo afferenti dirette con il midollo spinale. stabiliscono connessioni solo efferenti dirette con il midollo spinale. non stabiliscono connessioni afferenti ed efferenti dirette con il midollo spinale. 12. I nuclei della base sono formazioni che svolgono un importante ruolo nel controllo. dei movimenti automatici. dei movimenti riflessi. dei movimenti involontari. dei movimenti volontari. 13. Quali tra le seguenti formazioni non fa parte dei nuclei della base: Nucleo subtalamico. Globo pallido. Nucleo dentato. Putamen. 14. Il nucleo accumbens si trova: nel corpo striato. nel nucleo sub-talamico. nella substantia nigra. nel globo pallido. 15. I nuclei della base d'ingresso sono: tutti i nuclei della base sono bidirezionali. caudato e putamen. globo pallido e substantia nigra. globus pallidus e pars reticulata. 16. Le afferenze dei nuclei della base sono: corteccia cerebrale e talamo. ippocampo. amigdala. ipotalamo. 17. Il nucleo caudato ed il putamen sono parte: del globo pallido. della substantia nigra. del nucleo peduncolo-pontino. del corpo striato. 18. Le afferenze dei nuclei della base sono: corteccia cerebrale e talamo. amigdala. ippocampo. ipotalamo. 19. I nuclei della base d'ingresso sono: caudato e putamen. tutti i nuclei della base sono bidirezionali. globo pallido e substantia nigra. globus pallidus e pars reticulata. 20. I nuclei della base in uscita proiettano: alla corteccia prefrontale. alla corteccia motoria. all'ipotalamo. al talamo. 21. Il nucleo accumbens si trova: nel globo pallido. nel corpo striato. nel nucleo sub-talamico. nella substantia nigra. 01. Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa che colpisce i nuclei della base e precisamente: Putamen. Globus pallido. Caudato. Substantia nigra. 02. l'origine patologica del morbo di Parkinson è legata a: fattori genetici. tutte le risposte sono corrette. legati all’invecchiamento cerebrale. fattori tossico-ambientali. 03. Qual è il NT carente nel morbo di Parkinson?. Serotonina. Acetilcolina. Dopamina. Adrenalina. 04. L'atteggiamento motorio "a contar monete" è tipico di: Alzheimer. Huntington. Movimenti coreici. Parkinson. 05. Quale tra quelli elencati non è un disturbo ipercinetico: Corea. Acinesia. Ballismo. Ateatosi. 06. Per acinesia s'intende: riduzione della velocità dei movimenti volontari. incapacità ad iniziare il movimento. riduzione dell'ampiezza dei movimenti volontari. riduzione dell'ampiezza e della velocità dei movimenti volontari. 07. L'atteggiamento motorio del muoversi patologicamente "come a danzare" è tipico della: Malattia di Alzheimer. Dismetria. Malattia di Parkinson. Corea di Huntington. 08. Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa che colpisce i nuclei della base e precisamente: Substantia nigra. Globus pallido. Caudato. Putamen. 09. La bradicinesia riguarda. la velocità dei movimenti involontari. la durata dei movimenti volontari. la velocità dei movimenti automatici. la velocità dei movimenti volontari. 10. Il morbo di Huntington. non riguarda un'alterazione a livello genico. è un disturbo ipercinetico. non presenta caratteristiche di ereditarietà. è un disturbo ipocinetico. 11. I processi patologici dei nuclei della base possono provocare: disturbi cognitivi di natura psichiatrica e comportamentale. tutte le risposte sono corrette. riduzione del repertorio motorio. un eccesso di attività motoria. 12. Per acinesia s'intende: riduzione dell'ampiezza e della velocità dei movimenti volontari. incapacità ad iniziare il movimento. riduzione dell'ampiezza dei movimenti volontari. riduzione della velocità dei movimenti volontari. 13. Per ballismo s'intende: movimenti repentini casuali degli arti e dei muscoli della faccia. posture abnormi e durature. movimenti più lenti eseguiti con la contrazione dei muscoli agonisti ed antagonisti. movimenti violenti di grande ampiezza dei segmenti prossimali degli arti. 14. L'atteggiamento motorio del muoversi patologicamente "come a danzare" è tipico della: Corea di Huntington. Dismetria. Malattia di Parkinson. Malattia di Alzheimer. 15. Quale tra quelli elencati non è un disturbo ipercinetico: Corea. Acinesia. Ateatosi. Ballismo. 16. Per ballismo s'intende: movimenti repentini casuali degli arti e dei muscoli della faccia. movimenti più lenti eseguiti con la contrazione dei muscoli agonisti ed antagonisti. movimenti violenti di grande ampiezza dei segmenti prossimali degli arti. posture abnormi e durature. 17. L'atteggiamento motorio "a contar monete" è tipico di: Movimenti coreici. Huntington. Alzheimer. Parkinson. 18. Qual è il NT carente nel morbo di Parkinson?. Acetilcolina. Dopamina. Adrenalina. Serotonina. 19. La bradicinesia riguarda. la velocità dei movimenti automatici. la durata dei movimenti volontari. la velocità dei movimenti involontari. la velocità dei movimenti volontari. 20. Per corea s'intende. movimenti lenti di contorsione delle estremità. posture abnormi e durature associate a movimenti lenti. movimenti repentini casuali degli arti e dei muscoli della faccia. movimenti violenti di grande ampiezza dei segmenti prossimali degli arti. 21. Il morbo di Huntington. è un disturbo ipercinetico. è un disturbo ipocinetico. non presenta caratteristiche di ereditarietà. non riguarda un'alterazione a livello genico. 22. I processi patologici dei nuclei della base possono provocare: tutte le risposte sono corrette. un eccesso di attività motoria. disturbi cognitivi di natura psichiatrica e comportamentale. riduzione del repertorio motorio. 23. Per corea s'intende. movimenti lenti di contorsione delle estremità. movimenti violenti di grande ampiezza dei segmenti prossimali degli arti. movimenti repentini casuali degli arti e dei muscoli della faccia. posture abnormi e durature associate a movimenti lenti. 24. Nel morbo di Huntington a caratteristica è l’associazione di. disturbi dell'umore e visivi. disturbi motori (movimenti involontari) comportamentali e cognitivi. nessuna delle risposte è corretta. disturbi visivi e di deambulazione. 01. il cervelletto occupa. il 20% di tutto il volume del cervello. il 12% di tutto il volume del cervello. il 9% di tutto il volume del cervello. il 10% di tutto il volume del cervello. 02. Lesioni a carico del cervelletto possono causare. alterazione del gusto. Deficit dell’equilibrio e dell’apprendimento motorio. compromissione visiva. tutte le risposte sono esatte. 03. La dismetria indica: errori d'ampiezza del movimento. ritardo nell'inizio delle risposte motorie. correzioni errate dell'ampiezza del movimento. diminuzione della resistenza al movimento passivo degli arti. 04. il cervelletto è diviso in. 3 lobi. 4 lobi. 5 lobi. 2 lobi. 05. Qual è la parte del cervelletto che regola l'apprendimento motorio?. lo spino-cerebello. il cerebro-cerebello. la corteccia cerebellare. la corteccia cerebellare. 06. Il vestibolo-cerebello (lobo flocculo-nodulare). regola i movimenti fini. regola l'equilibrio ed i movimenti oculari. regola l'apprendimento motorio. regola le funzioni percettive e cognitive. 07. Le lesioni a carico del cervelletto possono creare. atassia. ipotonia. tutte le risposte sono corrette. tremore cinetico o intensionale. 08. Le lesioni a carico del cervelletto possono creare. tremore cinetico o intensionale. tutte le risposte sono corrette. atassia. ipotonia. 09. Il cervelletto occupa circa. il 5% di tutto il volume del cervello. il 15% di tutto il volume del cervello. il 20% di tutto il volume del cervello. il 10% di tutto il volume del cervello. 10. La dismetria indica: errori d'ampiezza del movimento. correzioni errate dell'ampiezza del movimento. diminuzione della resistenza al movimento passivo degli arti. ritardo nell'inizio delle risposte motorie. 11. Qual è la parte del cervelletto che regola l'apprendimento motorio?. il cerebro-cerebello. lo spino-cerebello. la corteccia cerebellare. il verme cerebellare. 12. Qual è la parte del cervelletto che regola l'equilibrio ed i movimenti oculari?. il cerebro-cerebello. lo spino-cerebello. il vestibolo-cerebello. il nucleo del fastigio. 13. Le uniche cellule eccitatorie del cervelletto sono: cellule del Purkinje. cellule dei granuli. cellule stellate. cellule del Golgi. 14. Le uniche cellule eccitatorie del cervelletto sono: cellule dei granuli. cellule stellate. cellule del Purkinje. cellule del Golgi. 15. Il vestibolo-cerebello (lobo flocculo-nodulare). regola le funzioni percettive e cognitive. regola l'equilibrio ed i movimenti oculari. regola l'apprendimento motorio. regola i movimenti fini. 16. Qual è la parte del cervelletto che regola l'equilibrio ed i movimenti oculari?. il nucleo del fastigio. lo spino-cerebello. il vestibolo-cerebello. il cerebro-cerebello. 17. Il cervelletto occupa circa. il 10% di tutto il volume del cervello. il 20% di tutto il volume del cervello. il 15% di tutto il volume del cervello. il 5% di tutto il volume del cervello. 01. I gruppi cellulari colinergici comprende: 3 formazioni neuronali. 3 formazioni neuronali. 4 formazioni neuronali. 2 formazioni neuronali. 02. Il nervo vago è un tipo di nervo: motorio. misto. autonomo. sensitivo. 03. Quali tra le seguenti parti non è formato il Tronco dell'encefalo. Ponte. Ipotalamo. Mesencefalo. Bulbo. 04. Quanti sono i nervi cranici. 10 paia. 20 paia. 12 paia. 14 paia. 05. Il nervo trigemino è un tipo di nervo. motorio. misto. sensitivo. autonomo. 06. Quale struttura anatomica controlla lo stato di vigilanza e la capacità di rispondere a stimoli inattesi. formazione reticolare ventro-laterale del ponte. nucleo ambiguo. Locus coeruleus. nucleo motore del vago. 07. Durante la condizione di sonno il tracciato EEG è definito. aritmico. alternato. desincronizzato. sincronizzato. 08. Indicare quali funzioni sono sotto il controllo del tronco encefalico. assunzione di cibo e di liquidi mediante masticazione e deglutizione. tutte le rispsote sono corrette. sonno. riproduzione sessuale. 09. Il mantenimento dello stato di veglia è dovuto alla scarica del sistema: spinale. corticale. talamo-corticale. talamico. 10. La formazione reticolare del tronco encefalico regola le funzioni di: percezione del dolore. controllo posturale. stato di veglia. tutte l erispsote sono corrette. 11. La formazione reticolare del tronco encefalico regola le funzioni di: tutte l erispsote sono corrette. stato di veglia. controllo posturale. percezione del dolore. 12. Quali tra le seguenti parti non è formato il Tronco dell'encefalo. Mesencefalo. Ipotalamo. Bulbo. Ponte. 13. Quanti sono i nervi cranici. 14 paia. 10 paia. 12 paia. 16 paia. 14. Durante la condizione di sonno il tracciato EEG è definito. sincronizzato. nessuna delle risposte è corretta. alternato. desincronizzato. 15. Il nervo vago è un tipo di nervo: misto. sensitivo. motorio. autonomo. 16. Il nucleo peduncolo-pontino fa parte di: gruppi cellulari serotoninergici. gruppi cellulari colinergici. gruppi cellulari istaminergici. gruppi cellulari dopaminergici. 17. Il mantenimento dello stato di veglia è dovuto alla scarica del sistema: talamo-corticale. corticale. talamico. spinale. 18. il tronco dell'encefalo. anatomicamente ha un'organizzazione simile al midollo spinale. tutte le risposte sono false. ha neuroni distinti. ha aggregati neuronali con funzioni analoghe. 19. Il nervo vago è un tipo di nervo: sensitivo. motorio. misto. autonomo. 20. Durante la condizione di sonno il tracciato EEG è definito. sincronizzato. alternato. desincronizzato. aritmico. 21. Quale struttura anatomica controlla lo stato di vigilanza e la capacità di rispondere a stimoli inattesi. Locus coeruleus. nucleo ambiguo. formazione reticolare ventro-laterale del ponte. nucleo motore del vago. 22. Il nervo trigemino è un tipo di nervo. motorio. sensitivo. misto. autonomo. 23. Quanti sono i nervi cranici. 12 paia. 14 paia. 20 paia. 10 paia. 24. Indicare quali funzioni sono sotto il controllo del tronco encefalico. riproduzione sessuale. assunzione di cibo e di liquidi mediante masticazione e deglutizione. tutte l erispsote sono corrette. sonno. 01. Il SNA controlla i seguenti movimenti dell'occhio: Retrazione delle palpebre. Apertura delle pupille. tutte le rispsoste sono corrette. Messa a fuoco del cristallino. 02. Nei riflessi sessuali, il tessuto erettile è controllato dal. nessuna risposta corretta. sistema volontario. ortosimpatico. parasimpatico. 03. La risposta "attacca o fuggi" è mediata. dalla componente parasimpatica. dalla componente enterica. dalla componente ortosimpatica. dalla componente endocrina. 04. Il sistema limbico è la sede: del controllo dell'attività cardiaca. del controllo dell'attività muscolare. del controllo del respiro. del controllo delle emozioni. 05. Il SNA è coordinato da: ipofisi. talamo. nuclei della base. ipotalamo. 06. La risposta "riposo e assimilazione" è mediata: dalla componente enterica. dalla componente parasimpatica. dalla componente ortosimpatica. dalla componente endocrina. 07. Il neurotrasmettitore rilasciato dai neuroni pregangliari è. l'acetilcolina. la serotonina. la dopamina. l'adrenalina. 08. Sezione ortosimpatica, parasimpatica ed enterica costituiscono il. SNP. Sistema endocrino. SNA. SNC. 09. I motoneuroni del SNA si chiamano. effettori. pregangliari. postgangliari. gangliari. 10. I motoneuroni del SNA si chiamano. gangliari. effettori. pregangliari. postgangliari. 11. Nei riflessi sessuali, il tessuto erettile è controllato dal. nessuna risposta corretta. ortosimpatico. sistema volontario. parasimpatico. 12. La risposta "attacca o fuggi" è mediata. dalla componente endocrina. dalla componente parasimpatica. dalla componente ortosimpatica. dalla componente enterica. 13. Quali tra queste affermazioni sul SNA è errata: Il sistema simpatico (ortosimpatico) aumenta la frequenza cardiaca mentre il parasimpatico la diminuisce!. Il sistema simpatico (ortosimpatico) dilata le pupille degli occhi mentre il parasimpatico le restringe!. Il sistema simpatico (ortosimpatico) dilata le vie polmonari mentre il parasimpatico le restringe!. Il sistema simpatico (ortosimpatico) stimola la salivazione mentre il parasimpatico la inibisce!. 14. l'ipotalamo agisce e coordina. 3 sistemi. 5 sistemi. 4 sistemi. 2 sistemi. 15. nel sistema nervoso autonomo si distinguono. sezione ortosimpatica. tutte le risposte sono corrette. sezione parasimpatica. sezione enterica. 16. nel sistema nervoso autonomo la sezione ortosimpatica. mantiene il metabolismo in condizioni basali. mantiene la frequenza cardiaca in condizioni basali. mette il corpo in una situazione di emergenza in risposta a condizioni di stress o competizione. mantiene la frequenza respiratoria in condizioni basali. 17. Il neurotrasmettitore rilasciato dai neuroni pregangliari è. l'adrenalina. l'acetilcolina. la serotonina. la dopamina. 18. La risposta "riposo e assimilazione" è mediata: dalla componente enterica. dalla componente endocrina. dalla componente parasimpatica. dalla componente ortosimpatica. 19. Sezione ortosimpatica, parasimpatica ed enterica costituiscono il. SNP. SNA. Sistema endocrino. SNC. 20. Il SNA controlla i seguenti movimenti dell'occhio: Apertura delle pupille. Retrazione delle palpebre. Messa a fuoco del cristallino. tutte le rispsoste sono corrette. 21. Il SNA è coordinato da: ipofisi. ipotalamo. talamo. nuclei della base. 22. Il sistema limbico è la sede: del controllo dell'attività cardiaca. del controllo dell'attività muscolare. del controllo del respiro. del controllo delle emozioni. 01. E' una regione dell'ipotalamo che funge da pacemaker circadiano. nucleo dorso-mediale. nucleo paraventricolare. nucleo arcuato. nucleo sovrachiasmatico. 02. L'ipotalamo produce neuropeptidi che regolano il rilascio di ormoni sistemici all'adiacente ghiandola pituitaria. Come viene anche detta questa ghiandola?. Paratiroidi. Ipofisi. Pancreas. Tiroide. 03. L'ipotalamo controlla lo stimolo della sete mediante l'attività dei. nocicettori. tutte le risposte sono corrette. barocettori. propriocettori. 04. l'ipotalamo controlla il sistema endocrino in modo. sia diretto che indiretto. inibitorio. indiretto. diretto. 05. i riflessi regolati dall'ipotalamo sono : nessuna delle risposte è corretta. sono 4. sono 3. sono 5. 06. La regione anteriore dell'ipotalamo contiene: Nucleo arcuato. L'area preottica. Nucleo sovraottico. Corpi mammillari. 07. L'ipotalamo controlla: tutte le rispsoste sono corrette. le risposte allo stress. la pressione arteriosa. la regolazione della temperatura. 08. L'ipotalamo controlla lo stimolo della sete mediante l'attività dei. barocettori. nocicettori. tutte le risposte sono corrette. propriocettori. 09. E' una regione dell'ipotalamo che funge da pacemaker circadiano. nucleo arcuato. nucleo dorso-mediale. nucleo sovrachiasmatico. nucleo paraventricolare. 10. L'ipotalamo controlla: la regolazione della temperatura. le risposte allo stress. la pressione arteriosa. tutte le rispsoste sono corrette. 11. La regione anteriore dell'ipotalamo contiene: Nucleo sovraottico. L'area preottica. Nucleo arcuato. Corpi mammillari. 01. L'amigdala media le risposte emozionali: solo innate. solo acquisite. sia innate che acquisite. nessuna delle risposte è corretta. 02. Quale struttura svolge l'importante ruolo di coordinare l'attività dell'ipotalamo: l'ippocampo. il subiculum. la corteccia orbitofrontale. l'amigdala. 03. I circuiti preposti all'elaborazione degli stati emotivi sono situati nel. lobo occipitale. lobo limbico. lobo parietale. lobo temporale. 04. I circuiti preposti all'elaborazione degli stati emotivi sono situati nel. lobo parietale. lobo temporale. lobo limbico. lobo occipitale. 05. Qual è l'area corticale implicata nelle emozioni. corteccia occipitale. corteccia del cingolo. corteccia prefrontale. corteccia orbitofrontale. 06. L'amigdala media le risposte emozionali: sia innate che acquisite. solo innate. nessuna delle risposte è corretta. solo acquisite. 07. Quale struttura svolge l'importante ruolo di coordinare l'attività dell'ipotalamo: subiculum. nessuna delle risposte è corretta. ippocampo. amigdala. 08. Qual è l'area corticale implicata nelle emozioni. corteccia del cingolo. corteccia occipitale. corteccia prefrontale. corteccia orbitofrontale. 09. L’amigdala media le risposte emozionali. involontarie. innate. acquisite. sia innate che acquisite. 10. le componenti periferiche svolgono funzioni. emozionale. preparatoria. preparatoria e di comunicazione. di comunicazione. 11. Qual è l'area corticale implicata nelle emozioni. corteccia orbitofrontale. corteccia occipitale. corteccia del cingolo. corteccia prefrontale. 12. Quale struttura svolge l'importante ruolo di coordinare l'attività dell'ipotalamo: il subiculum. la corteccia orbitofrontale. l'amigdala. l'ippocampo. 01. L'area parieto-temporo-occipitale. tutte le risposte sono corrette. integra le varie modalità sensoriali. è implicata nella pianificazione del movimento. è la sede del comportamento emotivo. 02. Qual è l'area associativa implicata nel comportamento emotivo: area temporale. area limbica. area occipitale. area prefrontale. 03. Quali sono le aree che coordinano le attività che insorgono nei centri sensitivi e motori. le aree somatoriali. le aree associative. le aree sensitive. le aree motorie. 04. L'area parieto-temporo-occipitale. è implicata nella pianificazione del movimento. integra le varie modalità sensoriali. tutte le risposte sono corrette. è la sede del comportamento emotivo. 05. La memoria dichiarativa ha sede: nel lobo frontale. nel lobo parietale. nel lobo temporale. nel lobo occipitale. 06. Qual è l'area associativa implicata nel comportamento emotivo: area occipitale. area temporale. area limbica. area prefrontale. 07. Qual è l'area associativa implicata nella pianificazione del movimento: area occipitale. area limbica. area parietale. area prefrontale. 08. E' la memoria che costituisce la conoscenza che ciascun individuo si costruisce sul mondo, include concetti e vocaboli e non ha un contesto temporale. episodica. dichiarativa. esplicita. semantica. 09. L'area parieto-temporo-occipitale. tutte le risposte sono corrette. integra le varie modalità sensoriali. è la sede del comportamento emotivo. è implicata nella pianificazione del movimento. 10. La memoria dichiarativa ha sede: nel lobo occipitale. nel lobo temporale. nel lobo frontale. nel lobo parietale. 11. Qual è l'area associativa implicata nel comportamento emotivo: area temporale. area prefrontale. area limbica. area occipitale. 12. La memoria dichiarativa ha sede: nel lobo parietale. nel lobo temporale. nel lobo occipitale. nel lobo frontale. 13. Qual è l'area associativa implicata nella pianificazione del movimento: area parietale. area limbica. area occipitale. area prefrontale. 14. E' la memoria che costituisce la conoscenza che ciascun individuo si costruisce sul mondo, include concetti e vocaboli e non ha un contesto temporale. dichiarativa. esplicita. episodica. semantica. 15. Quali sono le aree che coordinano le attività che insorgono nei centri sensitivi e motori. le aree sensitive. le aree motorie. le aree somatoriali. le aree associative. 01. Nell'arco di tempo tra i 19 e 38 mesi ci sono: 5 fasi di sviluppo del linguaggio. 4 fasi di sviluppo del linguaggio. 3 fasi di sviluppo del linguaggio. 2 fasi di sviluppo del linguaggio. 02. L'insieme delle parole di una determinata lingua costituisce: il lessico. la fonologia. la sintassi. il morfema. 03. Nella fase dello sviluppo del linguaggio, il bambino omette i cosiddetti. olofrasi. fonemi. morfemi. funtori. 04. le parole contenuto sono: aggettivi. verbi. nomi. tutte le risposte sono corrette. 05. Quando si vuole studiare il linguaggio si fa riferimento a: tutte le risposte sono corrette. morfosintassi. fonologia. semantica. 06. A quale età la maggior parte dei bambini ha acquisito tutti i fondamentali elementi del linguaggio: 3 anni. 6 anni. 4 anni. 5 anni. 07. A quale età la maggior parte dei bambini ha acquisito tutti i fondamentali elementi del linguaggio: 3 anni. 4 anni. 6 anni. 7 anni. 08. Nella fase dello sviluppo del linguaggio, il bambino omette i cosiddetti. olofrasi. fonemi. morfemi. funtori. 09. L'insieme delle parole di una determinata lingua costituisce: la sintassi. la fonologia. il lessico. il morfema. 01. L'afasia subcorticale motoria rientra nella classificazione di. Lurija. Wernicke. Lichtheim. Broca. 02. L'afasia sensoriale è il risultato della lesione: dell'area di Broca. dell'area di Brodmann. del fascicolo arcuato. dell'area di Wernicke. 03. L'afasia di conduzione produce l'impossibilità: di ripetizione. di produzione. di comprensione. di produzione e di comprensione. 04. Il modello dell'afasia transcorticale e subcorticale venne introdotto da: Wernicke. Lurija. Lichtheim. Broca. 05. Quale studioso introdusse la classificazione di afasia dinamica ed afasia semantica: Geschwind. Lurija. Wernicke. Goldstein. 06. Quale disciplina studia il livello articolatorio e le caratteristiche acustiche e percettive dei suoni?. la sintassi. la semantica. la fonetica. la fonologia. 07. Secondo il modello di Wernicke, una lesione al fascicolo arcuato genera. afasia motoria. afasia sensoriale. afasia di conduzione. afasia globale. 08. L'afasia sensoriale è il risultato della lesione: dell'area di Broca. del fascicolo arcuato. dell'area di Wernicke. dell'area di Brodmann. 09. L'afasia motoria efferente (afasia cinetica) rientra nella classificazione di. Lichtheim. Lurija. Wernicke. Broca. 10. L'afasia subcorticale motoria rientra nella classificazione di. Broca. Wernicke. Lichtheim. Lurija. 11. Il modello dell'afasia transcorticale e subcorticale venne introdotto da: Broca. Lichtheim. Wernicke. Lurija. 12. Quale studioso introdusse la classificazione di afasia dinamica ed afasia semantica: Goldstein. Geschwind. Lurija. Wernicke. 13. Nell’ambito dell’afasia motoria, Lurija ne identifica: 2 forme. non identifica vere e proprie forme. 3 forme. 4 forme. 14. Sul versante della produzione, i disturbi semantico-lessicali possono manifestarsi attraverso: anomie. deficit della denominazione e anomie. deficit comprensivo. deficit della denominazione. 15. L'afasia motoria è dovuta a : esione dell’area di Wernicke o area 22 di Brodmann. tutte le risposte sono vere. lesione dell’area di Broca o area 44 di Brodmann. tutte le risposte sono false. 16. L'afasia motoria efferente (afasia cinetica) rientra nella classificazione di. Lurija. Broca. Lichtheim. Wernicke. 17. Quale disciplina studia il livello articolatorio e le caratteristiche acustiche e percettive dei suoni?. la fonetica. la semantica. la sintassi. la fonologia. 18. L'afasia di conduzione produce l'impossibilità: di comprensione. di produzione e di comprensione. di ripetizione. di produzione. 19. Secondo il modello di Wernicke, una lesione al fascicolo arcuato genera. afasia di conduzione. afasia motoria. afasia sensoriale. afasia globale. 01. Nell'afasia anomica si ha una lesione nell'area: temporale sinistra. frontale destra. frontale sinistra. temporale destra. 02. Nell'afasia transcorticale motoria si ha una lesione nell'area: corteccia occipitale. fascicolo arcuato. nuclei della base. corteccia frontale. 03. Per una migliore interpretazione dei deficit di produzione grammaticale, si fa riferimento al modello di: Lurija. Garrett. Lichtheim. Brodmann. 04. L'agrammatismo è tipico dell'afasia: di Wernicke. transcorticale sensoriale. fluente. non fluente. 05. Il paragrammatismo è associato all'afasia di: Wernicke. Broca. conduzione. Lichtheim. 06. Il disturbo di produzione e quello di comprensione del linguaggio risultano altamente correlati ed associati ad una lesione. temporale destra. occipitale destra. occipitale sinistra. temporale sinistra. 07. L'anomia è caratteristica dei disturbi: tutte le rispsoste sono corrette. fonologici. semantico-lessicali. sintattico-grammaticali. 08. Agrammatismo e paragrammatismo sono disturbi del linguaggio relativi alla. ripetizione. tutte le risposte sono corrette. produzione. comprensione. 09. I deficit della denominazione e le anomie riguardano. i disturbi morfologici. i disturbi fonetici. i disturbi fonologici. i disturbi semantico-lessicali. 10. Nell'afasia anomica si ha una lesione nell'area: frontale sinistra. temporale sinistra. frontale destra. temporale destra. 11. Nell'afasia di Wernicke: nessuna delle risposte è corretta. il linguaggio è intermittente. il linguaggio è fluente. il linguaggio è compromesso. 12. L'afasia di Broca propriamente detta coinvolge: area 44 di Brodmann. area 45 di Brodmann. tutte le risposte sono corrette. la sostanza bianca. 13. Per “positional level”: è riconducibile all'afasia di Broca. nessuna rispaosta è vera. corrisponde ad una fase di sviluppo del linguaggio a 19 mesi. è riconducibile al modello di Garrett. 14. L’agrammatismo è caratterizzato da: nessuna delle risposte è corretta. assenza di morfemi grammaticali legati a radici, prefissi e suffissi. omissione nel linguaggio parlato e scritto delle parole funzione e dei morfemi legati delle parole funzione e dei morfemi legati. perdita totale di conoscenza concettuale relativa agli oggetti. 15. Per valutare i disturbi di comprensione dei pazienti afasici si usa. il token test. il test di Broca. il test di Wernicke. il mini mental test. 16. Agrammatismo e paragrammatismo sono disturbi del linguaggio relativi alla. ripetizione. produzione. tutte le risposte sono corrette. comprensione. 17. I deficit della denominazione e le anomie riguardano. i disturbi morfologici. i disturbi fonologici. i disturbi semantico-lessicali. i disturbi fonetici. 18. Nell'afasia transcorticale motoria si ha una lesione nell'area: corteccia frontale. fascicolo arcuato. nuclei della base. corteccia occipitale. 19. Per valutare i disturbi di comprensione dei pazienti afasici si usa. il test di Wernicke. il test di Broca. il mini mental test. il token test. 20. La produzione di neologismi è tipica dell'afasia di: Wernicke. Broca. nessuna rispsota è corretta. di conduzione. 21. Per una migliore interpretazione dei deficit di produzione grammaticale, si fa riferimento al modello di: Lichtheim. Garrett. Brodmann. Lurija. 22. L'agrammatismo è tipico dell'afasia: non fluente. di Wernicke. fluente. transcorticale sensoriale. 23. Il paragrammatismo è associato all'afasia di: Wernicke. conduzione. Lichtheim. Broca. 24. Il disturbo di produzione e quello di comprensione del linguaggio risultano altamente correlati ed associati ad una lesione. temporale destra. temporale sinistra. occipitale sinistra. occipitale destra. 25. L'anomia è caratteristica dei disturbi: fonologici. semantico-lessicali. tutte le rispsoste sono corrette. sintattico-grammaticali. 26. Le parafasie fonemiche riguardano: ripetizioni. omissioni. sostituzioni. tutte le rispsoste sono corrette. 27. Le parafasie fonemiche riguardano: omissioni. sostituzioni. ripetizioni. tutte le rispsoste sono corrette. 28. La produzione di neologismi è tipica dell'afasia di: nessuna rispsota è corretta. Broca. Wernicke. di conduzione. 01. La dislessia da neglect è un tipo di dislessia: periferica. fonologica. centrale. attenzionale. 02. Quale tipo di dislessia è frequente negli afasici di Broca. frontale. fronto-parietale. parieto-temporale. occipitale. 03. Quale studioso ha elaborato la classificazione neuroanatomica delle varie dislessie. Lurija. Lichtheim. Wernicke. Benson. 04. Le dislessie periferiche sono: 5. 3. 4. 2. 05. Secondo la classificazione di Benson, nella dislessia occipitale: la capacità di scrittura non è conservata. la capacità di lettura dei numeri è conservata. non è coinvolta la capacità di lettura. la capacità di lettura dei numeri non è conservata. 06. La disgrafia profonda: presenta le stesse caratteristiche della disgrafia fonologica con l’aggiunta di sintomi simili a quelli descritti per la dislessia profonda. presenta le stesse caratteristiche della disgrafia fonologica. tutte le risposte sono vere. tutte le opzioni sono errate. 07. Nella disgrafia fonologica: la procedura fonologica è lesa. la procedura lessicale è lesa. la procedura fonologica è intatta. nessuna delle risposte è corretta. 08. I pazienti con dislessia attenzionale: sono in grado di leggere una parola ma non le lettere costituenti la parola stessa. sono in grado di leggere solo la parte iniziale di una parola. non effettuano migrazione di lettere. sono in grado di leggere solo la parte finale di una parola. 09. Le forme di dislessia definite centrali si riferiscono a: disturbi nell'elaborazione del suono. disturbi del significato delle parole. tutte le risposte sono corrette. dislessie non periferiche. 10. Nella procedura lessicale (o diretta): la pronuncia corretta di una parola inglese non diviene mai disponibile. nessuna delle risposte è corretta. la pronuncia corretta di una parola inglese diviene disponibile anche prima che la parola sia stata riconosciuta. la pronuncia corretta di una parola inglese diviene disponibile soltanto dopo che la parola è stata riconosciuta. 11. Nella procedura lessicale (o diretta): la pronuncia corretta di una parola inglese non diviene mai disponibile. nessuna delle risposte è corretta. la pronuncia corretta di una parola inglese diviene disponibile soltanto dopo che la parola è stata riconosciuta. la pronuncia corretta di una parola inglese diviene disponibile anche prima che la parola sia stata riconosciuta. 12. Secondo la classificazione di Benson, nella dislessia occipitale: non è coinvolta la capacità di lettura. la capacità di scrittura non è conservata. la capacità di lettura dei numeri non è conservata. la capacità di lettura dei numeri è conservata. 13. Generalmente, i pazienti affetti da alessia senza agrafia: nessuna delle risposte è corretta. non riescono né a leggere né a scrivere. riescono a leggere ma non a scrivere. riescono a scrivere ma non a leggere. 14. Le forme di dislessia definite periferiche si riferiscono a. dislessia lettera per lettera. dislessia da neglect. dislessia attenzionale. tutte le risposte sono corrette. 15. Quale tipo di dislessia è frequente negli afasici di Broca. occipitale. parieto-temporale. frontale. fronto-parietale. 16. Quale studioso ha elaborato la classificazione neuroanatomica delle varie dislessie. Lurija. Lichtheim. Benson. Wernicke. 17. I pazienti con dislessia attenzionale: sono in grado di leggere solo la parte finale di una parola. sono in grado di leggere solo la parte iniziale di una parola. sono in grado di leggere una parola ma non le lettere costituenti la parola stessa. non effettuano migrazione di lettere. 18. Le forme di dislessia definite centrali si riferiscono a: disturbi nell'elaborazione del suono. disturbi del significato delle parole. tutte le risposte sono corrette. dislessie non periferiche. 19. La dislessia da neglect è un tipo di dislessia: centrale. attenzionale. fonologica. periferica. 20. Generalmente, i pazienti affetti da alessia senza agrafia: non riescono né a leggere né a scrivere. riescono a scrivere ma non a leggere. nessuna delle risposte è corretta. riescono a leggere ma non a scrivere. 21. Le forme di dislessia definite periferiche si riferiscono a. tutte le risposte sono corrette. dislessia lettera per lettera. dislessia attenzionale. dislessia da neglect. 01. Le disgrafie centrali sono: lessicale. fonologica. tutte le risposte sono corrette. profonda. 02. Il sintomo principale dei pazienti con dislessia fonologica è: l'incapacità di leggere le parole irregolari. l'incapacità di leggere le non parole. l'incapacità di leggere le non parole senza comprenderne il significato. l'incapacità di leggere le parole straniere. 03. La disgrafia profonda è un tipo di disgrafia: lessicale. periferica. centrale. fonologica. 04. Quale tipo di disgrafia è definita disgrafia centrale. lessicale. fonologica. profonda. tutte le risposte sono corrette. 05. Generalmente, i soggetti destrimani, hanno una dominanza cerebrale per il linguaggio. destra. nessuna risposta corretta. sinistra. variabile con l'età. 06. Il sintomo principale dei pazienti con dislessia fonologica è: l'incapacità di leggere le non parole. l'incapacità di leggere le non parole senza comprenderne il significato. l'incapacità di leggere le parole straniere. l'incapacità di leggere le parole irregolari. 07. La disgrafia profonda è un tipo di disgrafia: lessicale. periferica. fonologica. centrale. 08. I pazienti affetti da dislessia profonda, rispetto ai pazienti affetti da dislessia fonologica commettono maggiormente. errori di sintattici. errori fonologici. errori semantici. parafrasie. 09. Quale tipo di disgrafia è definita disgrafia centrale. fonologica. tutte le risposte sono corrette. lessicale. profonda. 10. Generalmente, i soggetti destrimani, hanno una dominanza cerebrale per il linguaggio. sinistra. variabile con l'età. variabile con l'età. destra. 11. Le dislessie centrali sono: 2. 5. 3. 4. 12. I pazienti affetti da dislessia profonda, rispetto ai pazienti affetti da dislessia fonologica commettono maggiormente. errori fonologici. errori di sintattici. errori semantici. parafrasie. 13. La dislessia profonda fa parte di: dislessia superficiale. dislessia fonologica. dislessie centrali. nessuna delle risposte è corretta. 01. I pazienti con afasia di Wernicke: producono discorsi con notevole sforzo. producono discorsi con velocità ridotta. producono discorsi spesso inintelligibili. producono discorsi con un'inflessione molto particolare e riconoscibile. 02. Nell'afasia di Broca: Il linguaggio del paziente è lento. Il linguaggio del paziente è difficoltoso. l'articolazione delle parole è alterata. tutte le risposte sono corrette. 03. Nell'afasia di Broca: l'articolazione delle parole è alterata. Il linguaggio del paziente è difficoltoso. tutte le risposte sono corrette. Il linguaggio del paziente è lento. 04. Le afasie transcorticali motorie e sensitive: dipendono da lesioni di aree limitrofe a quelle di Broca e di Wernicke. dipendono da lesioni di aree di Wernicke. dipendono da lesioni di aree di Broca. nessuna delle risposte è corretta. 05. I pazienti affetti da afasia da conduzione: sono capaci di denominare facilmente oggetti che vengono mostrati. sono capaci di denominare facilmente ciò che appare in un disegno. sono in grado di capire frasi semplici e di parlare in modo intellegibile. sanno ripetere a voce le frasi che sentono. 06. la parola parafasia indica: nessuna delle risposte è corretta. l'aggiunta di una intera parola errata. la sostituzione di un fonema errato o di una intera parola errata alla corrispondenti espressioni corrette. l'aggiunta di un fonema errato. 07. I pazienti con afasia globale hanno perso: tutte le risposte sono corrette. la capacità di comprensione. la capacità di produzione. la capacità di ripetizione. 08. Le afasie transcorticali motorie e sensitive: dipendono da lesioni di aree limitrofe a quella di Broca. dipendono da lesioni di aree limitrofe a quella di Wernicke. nessuna delle risposte sono corrette. dipendono da lesioni di aree limitrofe a quelle di Broca e di Wernicke. 09. I pazienti con afasia di Wernicke: producono spesso neologismi. parlano senza sforzo. tutte le risposte sono corrette. capiscono con difficoltà i discorsi degli altri. 10. I pazienti con afasia di Wernicke: producono discorsi con velocità ridotta. producono discorsi con un'inflessione molto particolare e riconoscibile. producono discorsi spesso inintelligibili. producono discorsi con notevole sforzo. 11. L'insieme delle afasie di Broca, di Wernicke e di conduzione è chiamata. afasia totale. afasia generale. afasia diretta. afasia globale. 12. Le parti anatomiche maggiormente compromesse nell'afasia di Broca sono. aree 54 e 55 di Brodmann. aree 22 e 23 di Brodmann. aree 4 e 5 di Brodmann. aree 44 e 45 di Brodmann. 13. L'insieme delle afasie di Broca, di Wernicke e di conduzione è chiamata. afasia globale. afasia totale. afasia diretta. afasia generale. 14. Le parti anatomiche maggiormente compromesse nell'afasia di Broca sono. aree 22 e 23 di Brodmann. aree 44 e 45 di Brodmann. aree 4 e 5 di Brodmann. aree 54 e 55 di Brodmann. 15. Qual è stato il modello generale che ha creato le basi per lo studio delle afasie. modello di Broca. modello di Lichtheim. modello di Wernicke-Geschwind. modello di Wernicke. 16. Qual è stato il modello generale che ha creato le basi per lo studio delle afasie. modello di Lichtheim. modello di Wernicke-Geschwind. modello di Broca. modello di Wernicke. 17. I pazienti con afasia globale hanno perso: la capacità di comprensione. la capacità di produzione. tutte le risposte sono corrette. la capacità di ripetizione. 18. Le afasie transcorticali motorie e sensitive: dipendono da lesioni di aree limitrofe a quelle di Broca e di Wernicke. dipendono da lesioni di aree limitrofe a quella di Wernicke. dipendono da lesioni di aree limitrofe a quella di Broca. nessuna delle risposte sono corrette. 19. I pazienti con afasia di Wernicke: capiscono con difficoltà i discorsi degli altri. parlano senza sforzo. producono spesso neologismi. tutte le risposte sono corrette. 01. La classificazione delle malattie mentali è dovuta: Emil Kraepelin. Broca. Wernicke. Lurija. 02. Chi fu il primo psichiatra a classificare le malattie mentali come veri processi morbosi: Freud. Kraepelin. Bleuler. Kallmann. 03. Chi fu il primo psichiatra a classificare le malattie mentali come veri processi morbosi: Kraepelin. Freud. Kallmann. Bleuler. 04. per arrivare ad una diagnosi sono necessari: una patogenesi. l'agente eziologico. una valutazione medica e psicologica. l'agente eziologico e una patogenesiplausibile. 05. La diagnosi di malattia d’ordine psichiatrico deve basarsi soprattutto: sulla storia pregressa del paziente e sulla sua risposta ai trattamenti terapeutici. nessuna delle risposte è corretta. sulla risposta a terapie specifiche. su ereditarietà genetica. 01. Nella schizofrenia ci sono: sintomi positivi e negativi. solo sintomi negativi. solo sintomi positivi. sintomi centrali e periferici. 02. I sintomi positivi della schizofrenia sono caratterizzati da: Mancanza di motivazione. Diminuzione delle espressioni emotive. Allucinazioni uditive. Perdita del piacere. 03. Nella schizofrenia, i sintomi positivi e quelli negativi. sono fasi diverse della stessa malattia. non hanno ancora avuto una classificazione eziologica univoca da parte degli studiosi. sono due tipi di sintomi completamente indipendenti. sono sintomi che si succedono nel tempo. 04. La schizofrenia viene diagnostica secondo dei criteri : durata. disfunzione sociale. tutte le risposte sono corrette. sintomi caratteristici. 05. Nella schizofrenia le alterazioni anatomiche a livello cerebrale: sono assenti. non è possibile visualizzarlicon le tecniche di imaging. non ci sono studi in merito. sono presenti. 06. L’incidenza della schizofrenia a livello mondiale. 0,8-2%. 0,5-7%. 0,3-0,7%. nessuna delle risposte è corretta. 07. Chi fu il primo psichiatra a coniare il termine schizofrenia. Freud. Bleuler. Kraepelin. Kallmann. 08. Nella schizofrenia Blender descrisse i sintomi principali come: 4A. 3A. 4B. 3B. 09. Quali sintomi della schizofrenia sono più refrattari ai trattamenti farmacologici. i sintomi negativi. i sintomi positivi. i sintomi propedeutici. i sintomi prodromici. 10. Chi fu il primo psichiatra a coniare il termine schizofrenia. Freud. Kallmann. Bleuler. Kraepelin. 11. Nella schizofrenia ci sono: solo sintomi positivi. solo sintomi negativi. sintomi centrali e periferici. sintomi positivi e negativi. 12. I sintomi positivi della schizofrenia sono caratterizzati da: Allucinazioni uditive. Mancanza di motivazione. Diminuzione delle espressioni emotive. Perdita del piacere. 13. Nella schizofrenia, i sintomi positivi e quelli negativi. sono fasi diverse della stessa malattia. sono sintomi che si succedono nel tempo. sono due tipi di sintomi completamente indipendenti. non hanno ancora avuto una classificazione eziologica univoca da parte degli studiosi. 14. Quali sintomi della schizofrenia sono più refrattari ai trattamenti farmacologici. i sintomi negativi. i sintomi positivi. i sintomi propedeutici. i sintomi prodromici. 01. Recenti ricerche hanno richiamato l’attenzione su due loci che potrebbero essere correlati con la schizofrenia: tutte le risposte sono corrette. nessuna delle risposte è corretta. sul cromosoma 6. nel braccio lungo del cromosoma 22. 02. Rappresentas una ipotesi nel ruolo nella patogenesi della schizofrenia: migrazione neuronica. migrazione sinaptica. migrazione sinaptica. migrazione assonica. 03. Secondo Kallmann, l'incidenza della schizofrenia in tutta la popolazione mondiale è. 2% ca. 1% ca. 5% ca. 10% ca. 04. Quale di queste ipotesi potrebbe avere un ruolo nella patogenesi della schizofrenia. migrazione neuronica. migrazione dendritica. migrazione assonica. migrazione sinaptica. 05. Secondo Kallmann, l'incidenza della schizofrenia in tutta la popolazione mondiale è. 10% ca. 1% ca. 5% ca. 2% ca. 06. Nella schizofrenia assistiamo ad alterazioni anatomiche: tutte le risposte sono corrette. della corteccia prefrontale. dell'ippocampo. del globo pallido. 07. l’incidenza della schizofrenia fra i genitori, i figli e i parenti dei pazienti è : 1%. 19%. 5%. 15%. 08. Quale di queste ipotesi potrebbe avere un ruolo nella patogenesi della schizofrenia. migrazione assonica. migrazione sinaptica. migrazione dendritica. migrazione neuronica. 09. Nella schizofrenia assistiamo ad alterazioni anatomiche: della corteccia prefrontale. tutte le risposte sono corrette. dell'ippocampo. del globo pallido. 01. Il primo trattamento utile per la schizofrenia (la clorpromazina) è una sostanza. antiepilettica. antistaminica. antistaminica. antiinfiammatoria. 02. I farmaci antipsicotici agiscono principalmente sui recettori: dopaminergici. serotoninergici. GABAergici. glutammatergici. 03. Il primo trattamento utile per la schizofrenia fu, intorno agli anni '50: il risperidone. l'olanzapina. la clorpromazina. la clozapina. 04. I farmaci per il trattamento delle psicosi agiscono principalmente sulla via. glutammatergica. dopaminergica. GABAergica. serotoninergica. 05. Uno dei principali effetti collaterali delle fenotiazine nel trattamento della schizofrenia. sindrome che assomiglia al parkinsonismo. sindrome che assomiglia alla corea di Huntington. sindrome che assomiglia alla sindrome di Korsakoff. sindrome che assomiglia alla demenza senile. 06. I farmaci antipsicotici agiscono principalmente sui recettori: dopaminergici. GABAergici. serotoninergici. glutammatergici. 07. Costituì il primo trattamento utile per la schizofrenia: il risperidone. la clozapina. la clorpromazina. l'olanzapina. 08. Nel trattamento delle psicosi i farmci agiscono su qulae via: GABAergica. dopaminergica. serotoninergica. glutammatergica. 09. I farmaci antipsicotici agiscono principalmente sui recettori: GABAergici. dopaminergici. glutammatergici. serotoninergici. 10. Uno dei principali effetti collaterali delle fenotiazine nel trattamento della schizofrenia. sindrome che assomiglia alla demenza senile. sindrome che assomiglia alla corea di Huntington. sindrome che assomiglia alla sindrome di Korsakoff. sindrome che assomiglia al parkinsonismo. 11. Il primo trattamento utile per la schizofrenia (la clorpromazina) è una sostanza. antiepilettica. antistaminica. antipiretica. antiinfiammatoria. 12. I farmaci per il trattamento delle psicosi agiscono principalmente sulla via. glutammatergica. serotoninergica. dopaminergica. GABAergica. 13. Il primo trattamento utile per la schizofrenia fu, intorno agli anni '50: il risperidone. la clozapina. la clorpromazina. l'olanzapina. 01. Quale sintomo è caratteristico della depressione melanconica. stato depressivo ad andamento variabile, peggiore al mattino. insonnia con risveglio nelle prime ore del mattino. tutte le risposte sono corrette. anoressia con apprezzabile calo di peso. 02. La distimia è una forma di depressione: che dura almeno un anno. persistente ma più lieve. che non origina da un lutto. persiste tutto il giorno e tutti i giorni. 03. Quale sintomo è caratteristico della fase maniacale nelle turbe depressive bipolari. tutte le risposte sono corrette. perdita di interesse per qualsiasi cosa e mancanza di reazione agli stimoli piacevoli. agitazione psicomotoria e stato di sconforto. impegno incauto in complicazioni di ogni tipo. 04. Quale sintomo è caratteristico della depressione melanconica. anoressia con apprezzabile calo di peso. stato depressivo ad andamento variabile, peggiore al mattino. insonnia con risveglio nelle prime ore del mattino. tutte le risposte sono corrette. 05. Quale sintomo è caratteristico della fase maniacale nelle turbe depressive bipolari. impegno cauto in alcuni tipi di complicazioni. impegno incauto in complicazioni di ogni tipo. agitazione psicomotoria e stato di sconforto. perdita di interesse per qualsiasi cosa e mancanza di reazione agli stimoli piacevoli. 06. Nelle forme depressive unipolari o bipolari a base famigliare, quale area anatomica risulta anomala. il corpo calloso. la corteccia del cingolo. la corteccia dell'insula. la corteccia prefrontale. 07. Chi fu il primo a parlare di depressione unipolare: Basaglia. Freud. Ippocrate. Kraeplin. 08. La distimia è una forma di depressione: persistente ma più lieve. che non origina da un lutto. che dura almeno un anno. persiste tutto il giorno e tutti i giorni. 09. Nella schizofrenia assistiamo ad alterazioni anatomiche: del globo pallido. dell'ippocampo. tutte le risposte sono corrette. della corteccia prefrontale. 10. I pazienti con turbe depressive bipolari: hanno un esordio più tardivo della depressione di tipo unipolare. presentano episodi sia depressivi che maniacali. sono in maggioranza donne. non presentano episodi sia depressivi che maniacali. 11. I pazienti con turbe depressive bipolari: presentano episodi sia depressivi che maniacali. presentano episodi sia depressivi che maniacali. sono in maggioranza donne. hanno un esordio più tardivo della depressione di tipo unipolare. 12. La distimia è una forma di depressione: persiste tutto il giorno e tutti i giorni. persistente ma più lieve. che non origina da un lutto. che dura almeno un anno. 13. Chi fu il primo a parlare di depressione unipolare: Kraeplin. Freud. Basaglia. Ippocrate. 14. Nelle forme depressive unipolari o bipolari a base famigliare, quale area anatomica risulta anomala. il corpo calloso. la corteccia dell'insula. la corteccia prefrontale. la corteccia del cingolo. 15. I pazienti con turbe depressive bipolari: non presentano episodi sia depressivi che maniacali. sono in maggioranza donne. hanno un esordio più tardivo della depressione di tipo unipolare. presentano episodi sia depressivi che maniacali. 01. I farmaci antidepressivi più largamente usati sono. gli I-MAO. gli inibitori specifici della riassunzione della serotonina. i composti triciclici. tutte le risposte sono corrette. 02. I farmaci efficaci nel trattamento delle forme depressive agiscono principalmente sui sistemi. tutte le risposte sono corrette. serotoninergico e GABAergico. serotoninergico e dopaminergico. serotoninergico e noradrenergico. 03. Il meccanismo d'azione degli antidepressivi più diffusi si basa: sull'inibizione selettiva della riassunzione della serotonina. sull'assunzione per via orale di quantità controllata di serotonina. sull'inibizione selettiva della riassunzione della dopamina. sull'assunzione per via orale di quantità controllata di dopamina. 04. I farmaci antidepressivi più largamente usati sono. i composti triciclici. gli I-MAO. tutte le risposte sono corrette. gli inibitori specifici della riassunzione della serotonina. 05. I farmaci efficaci nel trattamento delle forme depressive agiscono principalmente sui sistemi. tutte le risposte sono corrette. serotoninergico e noradrenergico. serotoninergico e dopaminergico. serotoninergico e GABAergico. 06. Nello studio dei fattori neuroendocrini nella depressione, si evidenzia un'eccessiva produzione di. cortisone. cortisolo. corticosterone. testosterone. 07. Il meccanismo d'azione degli antidepressivi più diffusi si basa: sull'assunzione per via orale di quantità controllata di dopamina. sull'inibizione selettiva della riassunzione della dopamina. sull'assunzione per via orale di quantità controllata di serotonina. sull'inibizione selettiva della riassunzione della serotonina. 08. I farmaci efficaci nel trattamento delle forme depressive agiscono principalmente sui sistemi. serotoninergico e dopaminergico. tutte le risposte sono corrette. serotoninergico e noradrenergico. serotoninergico e GABAergico. 09. Nello studio dei fattori neuroendocrini nella depressione, si evidenzia un'eccessiva produzione di. testosterone. corticosterone. cortisone. cortisolo. 10. Nello studio dei fattori neuroendocrini nella depressione, si evidenzia un'eccessiva produzione di. testosterone. cortisolo. corticosterone. cortisone. 11. Le forme depressive si associano spesso: nessuna rispaosta è vera. con segni di lesione della sostanza grigia. con segni clinici di sofferenza ipotalamica. tuttte le risposte sono vere. 01. Il disturbo post traumatico da stress determina un'iperattivazione del sistema: dopaminergico. noradrenergico. adrenergico. serotoninergico. 02. Una manifestazione obiettiva di uno stato ansioso comprende: tachicardia. bradicardia. ipotensione. iposudorazione. 03. La parestesia è tipica: nel disturbo post traumatico da stress. nella schizofrenia. nella depressione. nell'attaco di panico. 04. Nella patologia del timor panico, è presente un'alterazione del. sistema aminergico cerebrale. sistema serotoninergico cerebrale. sistema glutammatergico cerebrale. tutte le risposte sono corrette. 05. La parestesia è tipica: nel disturbo post traumatico da stress. nell'attaco di panico. nella depressione. nella schizofrenia. 06. Il disturbo post traumatico da stress determina un'iperattivazione del sistema: serotoninergico. dopaminergico. noradrenergico. adrenergico. 07. Nella patologia del timor panico, è presente un'alterazione del. tutte le risposte sono corrette. sistema glutammatergico cerebrale. sistema serotoninergico cerebrale. sistema aminergico cerebrale. 08. Nel disturbo post-traumatico da stress si ha una produzione eccessiva di. acetilcolina. norepinefrina. dopamina. serotonina. 09. Una manifestazione obiettiva di uno stato ansioso comprende. tutte le risposte sono corrette. tremore. tachicardia. palpitazioni. 10. Una manifestazione obiettiva di uno stato ansioso comprende. palpitazioni. tremore. tutte le risposte sono corrette. tachicardia. 11. Il disturbo post traumatico da stress determina un'iperattivazione del sistema: serotoninergico. noradrenergico. dopaminergico. adrenergico. 12. La parestesia è tipica: nella depressione. nell'attaco di panico. nella schizofrenia. nel disturbo post traumatico da stress. 13. Una manifestazione obiettiva di uno stato ansioso comprende: iposudorazione. bradicardia. ipotensione. tachicardia. 14. Nel disturbo post-traumatico da stress si ha una produzione eccessiva di. dopamina. norepinefrina. serotonina. acetilcolina. 15. Nella patologia del timor panico, è presente un'alterazione del. tutte le risposte sono corrette. sistema glutammatergico cerebrale. sistema serotoninergico cerebrale. sistema aminergico cerebrale. 16. Una manifestazione obiettiva di uno stato ansioso comprende. tachicardia. tutte le risposte sono corrette. palpitazioni. tremore. 01. Nel disturbo da ansia sociale, risultano coinvolti. amigdala ed ippocampo. amigdala e corteccia prefrontale. amigdala e lobo temporale. amigdala e nuclei della base. 02. Le sostanze più efficaci per il trattamento dei disturbi generalizzati dell'ansia agiscono principalmente. sulla serotonina. sulla dopamina. sull'adrenalina. sul GABA. 03. Nel disturbo da ansia sociale, risultano coinvolti. amigdala ed ippocampo. amigdala e lobo temporale. amigdala e nuclei della base. amigdala e corteccia prefrontale. 04. Nella terapia farmacologica della fobia sociale si usano i beta-bloccanti per controllare. tutte le risposte sono corrette. la tachicardia. i tremori. le alterazioni della voce. 05. Le sostanze più efficaci per il trattamento dei disturbi generalizzati dell'ansia sono: le benzodiazepine. i sali di litio. gli antipsicotici. gli antipsicotici. 06. Secondo recenti studi, le turbe ossessive incontrollabili sono in relazione ad un'alterazione: dei nuclei della base. del talamo. del cervelletto. dell'amigdala. 07. Le sostanze più efficaci per il trattamento dei disturbi generalizzati dell'ansia agiscono principalmente. sul GABA. sulla serotonina. sulla dopamina. sull'adrenalina. 08. Nel disturbo da ansia sociale, risultano coinvolti. amigdala e corteccia prefrontale. amigdala e lobo temporale. amigdala ed ippocampo. amigdala e nuclei della base. 09. Nella terapia farmacologica della fobia sociale si usano i beta-bloccanti per controllare. la tachicardia. tutte le risposte sono corrette. le alterazioni della voce. i tremori. 10. Le sostanze più efficaci per il trattamento dei disturbi generalizzati dell'ansia agiscono principalmente. sulla dopamina. sull'adrenalina. sul GABA. sulla serotonina. 11. Le sostanze più efficaci per il trattamento dei disturbi generalizzati dell'ansia sono: le benzodiazepine. gli antipsicotici. i sali di litio. gli antipsicotici. 12. Nella terapia farmacologica della fobia sociale si usano i beta-bloccanti per controllare. tutte le risposte sono corrette. la tachicardia. le alterazioni della voce. i tremori. 13. Secondo recenti studi, le turbe ossessive incontrollabili sono in relazione ad un'alterazione: del cervelletto. dell'amigdala. del talamo. dei nuclei della base. 01. E' un agonista della dopamina e riporta alla norma l'assunzione di cibo e di liquidi, in risposta a stimoli fisiologici. il neuropeptide Y. l'apomorfina. la leptina. la galanina. 02. E' un agonista della dopamina e riporta alla norma l'assunzione di cibo e di liquidi, in risposta a stimoli fisiologici. la galanina. il neuropeptide Y. l'apomorfina. la leptina. 03. Negli studi sul comportamento nutritivo, l'applicazione di oppioidi potenzia l'assunzione di. lipidi. carboidrati. vitamine. proteine. 04. Tra i segnali a lungo termine che regolano l'assunzione del cibo troviamo: la tirosina. la serotonina. la colecistochinina. la leptina. 05. Le aree di controllo dell'assunzione del cibo si trovano: nel talamo. nell'ipotalamo. nei nuclei della base. nell'amigdala. 06. Negli studi sul comportamento nutritivo, l'applicazione di oppioidi potenzia l'assunzione di. proteine. lipidi. carboidrati. vitamine. 07. Tra i segnali a lungo termine che regolano l'assunzione del cibo troviamo: la serotonina. la leptina. la tirosina. la colecistochinina. 08. Nell'uomo le cause genetiche dell'obesità sono da ascrivere principalmente alla mancanza di una risposta appropriata. tutte le risposte sono corrette. alla peptina. alla leptina. alla lecitina. 09. Un gene implicato nella regolazione a lungo termine dell'assunzione di cibo: gene ab. gene XY. gene ob. gene NPY. 10. Tra i segnali a lungo termine che regolano l'assunzione del cibo troviamo: la leptina. la colecistochinina. la tirosina. la serotonina. 11. Le aree di controllo dell'assunzione del cibo si trovano: nell'amigdala. nei nuclei della base. nel talamo. nell'ipotalamo. 12. Negli studi sul comportamento nutritivo, l'applicazione di oppioidi potenzia l'assunzione di. vitamine. lipidi. carboidrati. proteine. 13. Nell'uomo le cause genetiche dell'obesità sono da ascrivere principalmente alla mancanza di una risposta appropriata. alla leptina. tutte le risposte sono corrette. alla peptina. alla lecitina. 14. il prodotto del gene Ob è: leptina. peptina. cisteina. nessuna delle risposte è corretta. 15. Le aree di controllo dell'assunzione del cibo si trovano: nei nuclei della base. nel talamo. nell'ipotalamo. nell'amigdala. 16. Un gene implicato nella regolazione a lungo termine dell'assunzione di cibo: gene XY. gene ab. gene ob. gene NPY. 01. E' caratterizzata da ricorrenti episodi di perdita del controllo nell'ingestione di cibo: bulimia. binge eating disorder. anoressia. sindrome da alimentazione notturna. 02. I segnali metabolici sono mediati prevalentemente da. noradrenalina e neuropeptide Y. dopamina ed oppioidi endogeni. serotonina e colecistochinina. insulina e peptina. 03. Si caratterizza per il rifiuto e l'incapacità a mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. binge eating disorder. ortoressia. anoressia nervosa. bulimia nervosa. 04. L'apporto alimentare di triptofano influenza la produzione di: dopamina. serotonina. glutammato. leptina. 05. E' caratterizzata da ricorrenti episodi di perdita del controllo nell'ingestione di cibo: sindrome da alimentazione notturna. bulimia. anoressia. binge eating disorder. 06. Si caratterizza per il rifiuto e l'incapacità a mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. anoressia nervosa. ortoressia. binge eating disorder. bulimia nervosa. 07. I segnali metabolici sono mediati prevalentemente da. dopamina ed oppioidi endogeni. serotonina e colecistochinina. noradrenalina e neuropeptide Y. insulina e peptina. 08. Si caratterizza per il rifiuto e l'incapacità a mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. ortoressia. bulimia nervosa. anoressia nervosa. binge eating disorder. 09. L'apporto alimentare di triptofano influenza la produzione di: serotonina. glutammato. leptina. dopamina. 10. E' caratterizzata da ricorrenti episodi di perdita del controllo nell'ingestione di cibo: binge eating disorder. sindrome da alimentazione notturna. bulimia. anoressia. 11. Il rapporto tra serotonina (5HT) cerebrale e comportamento alimentare è sostanzialmente. antagonista. circolare. reciproco. inverso. 12. Il rapporto tra serotonina (5HT) cerebrale e comportamento alimentare è sostanzialmente. reciproco. circolare. inverso. antagonista. 13. I segnali metabolici sono mediati prevalentemente da. noradrenalina e neuropeptide Y. dopamina ed oppioidi endogeni. serotonina e colecistochinina. insulina e peptina. |