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Title of test:
TEST OSA 2024

Description:
Test Valutazione per Operatore Socio Assistenziale

Author:
AVATAR
Charlie
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Creation Date: 11/10/2024

Category: Science

Number of questions: 150
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Content:
Chi è l’O.S.A.? Un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolge la sua attività prevalentemente nell‘assistenza diretta e di cura dell’ambiente di vita, sia a domicilio dell’utente che nelle strutture di cura residenziali (cliniche private, centri diurni, comunità). Un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolte la sua attività solo nelle strutture private. Un operatore che, in possesso di adeguata preparazione culturale e professionale, svolte la sua attività solo nelle strutture private e a domicilio. .
Quali sono i bisogni fondamentali della persona? Bisogni primari, bisogni secondari, bisogni terziari Bisogni materiali, bisogni intellettuali, bisogni spirituali Bisogni fisici, bisogni emotivi, bisogni sociali.
Quali tra questi è un obiettivo dell’O.S.A. durante la sua attività? Coinvolgere il paziente solo nelle attività di igiene quotidiana. Realizzare un processo di coinvolgimento con il paziente al fine che egli collabori attivamente al percorso di assistenza. Collaborare con il paziente solo per assicurargli una sicura alimentazione.
Cos’è un P.A.I.? È un piano di assistenza individuale e si utilizza in alcuni percorsi assistenziali. È un piano di assistenza individualizzato ed è alla base di ogni percorso assistenziale. È un piano di assistenza individualizzato e non è compito dell’O.S.A. adottarlo.
Quando e perché è necessaria la mobilizzazione del paziente allettato? Almeno ogni due ore per prevenire le lesioni da decubito. Almeno ogni quattro ore in pazienti incontinenti. Almeno ogni ora per prevenire le lesioni da decubito e atrofizzazione muscolare.
Quali tra questi è un tipo di deambulazione? Deambulazione a quattro punti di appoggio. Deambulazione a cinque punti di appoggio. Deambulazione ad un punto di appoggio.
Quali tra questi non è uno strumento necessario per lo spostamento da una superficie all’altra di un paziente allettato? Cintura di stoffa con maniglie. Sollevatore meccanico. Sedia a rotelle.
Si mantiene una posizione dove si è rivolti verso il basso. Quindi distesi sull’addome con il viso girato su un lato. Questa è la definizione di? Posizione supina. Posizione prona. Posizione di decubito laterale. .
Le lesioni da decubito possono essere massimo di? Terzo stadio. Quinto stadio. Quarto stadio. .
La scala di Conley è usata per: Individuare il rischio di cadute. Individuare il rischio di lesioni da decubito. Individuare il rischio di infezione. .
Cos’è la LIS lingua italiana dei segni lingua che utilizza simboli comunicazione verbale .
Quali tra questi rientra tra i compiti dell’O.S.A.? Aiuto diretto alla persona. Attività di somministrazione di alimentazione artificiale. Attività terapeutiche. .
Le lesioni da decubito possono essere minimo di: Terzo stadio. Quinto stadio. Primo stadio.
Cosa include la cura dei bisogni fisici di una persona? Intrattenimento, educazione, stimolazione Nutrizione, igiene, movimento Valutazione, monitoraggio, diagnosi.
Posizione supina piana con un'inclinazione che favorisce il reflusso del sangue al cervello dove la testa è posta al di sotto del livello dei piedi. Di quale posizione parliamo? Posizione di trendelemburg Prona Fowler .
Quali tra questi è un elemento di comunicazione paraverbale? Espressione Tono della voce Gesti.
Quali tra questi è uno strumento necessario per lo spostamento da una superficie all’altra di un paziente allettato? Barella. Tavola di trasferimento. Sedia a rotelle.
Distesa su di un lato con le gambe leggermente flesse, maggiormente l’arto sovrastante. Questa è la definizione di? Posizione supina. Posizione prona. Posizione di decubito laterale. .
Quali tra questi non è un obiettivo dell’O.S.A. durante la sua attività? Coinvolgere il paziente nelle attività di igiene quotidiana. Realizzare un processo di coinvolgimento con il paziente al fine che egli collabori attivamente al percorso di assistenza. Collaborare con il paziente solo per assicurargli una sicura alimentazione. .
Quali sono i principali bisogni fondamentali della persona, secondo l'approccio dell'operatore socio assistenziale? Alimentazione equilibrata, alloggio sicuro, assistenza sanitaria Possesso di oggetti di lusso. Accesso esclusivo ai servizi di intrattenimento.
Cos'è la dignità nell'ambito della cura dei bisogni fondamentali della persona? Sminuire il valore della privacy. Ignorare le esigenze emotive della persona. Trattare la persona con rispetto e considerazione. .
Quali tra questi non rientra tra i compiti dell’O.S.A.? a. Attività terapeutiche. b. Attività di somministrazione di alimentazione artificiale. a+b.
Qual è uno degli obiettivi principali della cura dei bisogni fondamentali della persona? Limitare l'autonomia della persona assistita. Favorire l'indipendenza e il benessere della persona assistita. Mantenere la dipendenza della persona dalle istituzioni .
La sigla RSA significa? Residenza sanitaria assistenziale. Riunione soci assistiti. Responsabile servizio assistito.
Cosa include l'igiene personale nell'ambito della cura dei bisogni fondamentali della persona? Solo il lavaggio occasionale delle mani. Il mantenimento della pulizia del corpo, dei vestiti e dell'ambiente circostante. La totale trascuratezza dell'aspetto personale. .
Qual è il ruolo dell'operatore socio assistenziale nell'assistere una persona nel soddisfare i suoi bisogni fondamentali? Imporre le proprie opinioni e decisioni alla persona assistita. Ridurre al minimo l'interazione con la persona assistita. Offrire supporto empatico e personalizzato per favorire il benessere della persona.
Definiamo incontinenza urinaria: L’impossibilità di urinare per un blocco. La difficoltà ad orinare a causa di dolori ed infiammazioni. Impossibilità di controllare volontariamente il flusso delle urine.
Quali tra questi è uno strumento necessario per lo spostamento da una ambiente all’altro di un paziente allettato? Barella Tavola di trasferimento. Stampella.
La posizione di Sims si distingue da quale posizione per la distribuzione diversa del peso del paziente? Posizione supina. Posizione prona. Posizione laterale. .
Chi è un P.A.I.? È un piano di assistenza individualizzato ed è alla base di ogni percorso assistenziale. È un piano di assistenza individuale e si utilizza in alcuni percorsi assistenziali. È un piano di assistenza individualizzato e non è compito dell’O.S.A. adottarlo.
Quando si effettua l’igiene del paziente? Almeno una volta al giorno, di solito di prima mattina. Almeno una volta al giorno e ogni volta che il paziente lo necessita. Almeno una volta al giorno e, in casi specifici, anche di sera.
Nel caso dell’igiene del cavo orale, se presente la protesi dentaria: Si prosegue lasciando la protesi dentaria in sede, lavando anch’essa con presidi necessarie. Si prosegue rimuovendola, lavandola da parte e poi, al termine dell’igiene orale del paziente la si riposiziona in sede. Si prosegue rimuovendola, conservandola nel giusto contenitore e al termine dell’igiene orale del paziente la si riposiziona in sede. .
“E’ l’eliminazione di tutti gli organismi unicellulari eccetto le spore”, questa è la definizione di: Decontaminazione Sanificazione Disinfezione.
Il lavaggio delle mani è: uno strumento di prevenzione per ridurre la carica microbica transitoria presente per la prevenzione della trasmissione di infezioni a pazienti, operatori e strumentario. uno strumento di prevenzione per eliminare la presenza sulle mani della flora batterica transitoria e della flora batterica residente. uno strumento di prevenzione per eliminare la flora transitoria e a volte quella residente. .
Il lavaggio delle mani più veloce è: lavaggio sociale. frizionamento alcolico. lavaggio antisettico. .
L’operatore socioassistenziale dopo aver alimentato un degente è tenuto a riferire all’infermiere: Quale sia il cibo preferito dal paziente. Consigli su una dieta particolare. Il risultato ottenuto e le eventuali difficoltà riscontrate.
In quante categorie si dividono i D.P.I. e in quale rientrano quelli sanitari: Tre categorie, nella terza rientrano quelli sanitari. Due categorie, nella prima rientrano quelli sanitari. Tre categorie, nella prima rientrano quelli sanitari.
I rifiuti, secondo l’origine, sono classificati in: Rifiuti urbani e speciali. Rifiuti pericolosi e non pericolosi. Rifiuti infetti e non infetti. .
Tra i rifiuti pericolosi non a rischio infettivo troviamo: Rifiuti di laboratorio, come soluzioni non utilizzate. Aghi non utilizzati. Biancheria con residui di cibo. .
Il ciclo della biancheria è: Raccolta – deposito – pulizia – conservazione. Raccolta – pulizia – conservazione- smistamento. Raccolta – pulizia – conservazione – distribuzione. .
Le norme inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro sono contenute in quale Decreto Legislativo? D.lgs 328/200 D.Lgs 104/92 D.lgs 81/08 .
Cosa si intende per infezione nosocomiale? Infezione che richiedono il ricovero Infezione contratta durante il ricovero in ospedale Infezioni che non possono guarire .
Interventi che possono essere messi in atto allo scopo di impedire, o limitare, l’insorgenza e la diffusione di una determinata malattia nella popolazione. Questa è la definizione di: Decontaminazione Profilassi Disinfezione .
Tra i rifiuti pericolosi a rischio infettivo troviamo: Rifiuti di laboratorio, come soluzioni non utilizzate. Aghi non utilizzati. Rifiuti contaminati da feci. .
Il lavaggio delle mani più lungo è: lavaggio sociale. Friziona mento alcolico. lavaggio antisettico.
In quante categorie si dividono i D.P.I.: Quattro categorie Due categorie. Tre categorie.
I rifiuti, in base alle caratteristiche di pericolosità, sono classificati in: Rifiuti urbani e speciali. Rifiuti pericolosi e non pericolosi. Rifiuti infetti e non infetti. .
Quali sono le responsabilità dell'operatore socio assistenziale nell'assistenza alla salute dell'assistito? Favorire la prevenzione delle malattie e l'accesso alle cure mediche necessarie. Ignorare le richieste di assistenza sanitaria dell’assistito Limitare l’accesso ai servizi medici.
Cosa include il concetto di assistenza alla salute dell'assistito? Promuovere uno stile di vita sano e fornire supporto nelle attività quotidiane. Escludere l'assistito dalle decisioni riguardanti la propria salute. Trascurare la gestione delle terapie mediche. .
La gestione dei rifiuti è: competenza dell’impresa di pulizia. competenza dell’O.S.S. e dell’O.S.A. competenza dell’O.S.S. .
Il lavaggio delle mani è? lavaggio sociale. lavaggio antisettico. lavaggio sociale, lavaggio antisettico, friziona mento idroalcolico, lavaggio chirurgico.
Il ciclo della biancheria è? Raccolta – deposito – pulizia – conservazione. Raccolta – pulizia – conservazione- smistamento. Raccolta – pulizia – conservazione – distribuzione.
“riduce la carica microbica, fondamentalmente dimezza il numero di microrganismi senza però azzerarli completamente” questa è la definizione di: Sterilizzazione. Decontaminazione. Disinfezione. .
Quali sono alcuni degli strumenti utilizzati dall'operatore socio assistenziale per monitorare la salute dell'assistito? Saturimetro, termometro, sfigmomanometro. Smartphone esclusivamente. Solo fonendoscopio.
Quando si effettua l’igiene orale del paziente? Almeno una volta al giorno e ogni volta che il paziente lo necessita. Quando lo richiede il paziente. Almeno una volta al giorno.
Il benessere soggettivo.: fa riferimento alla possibilità che le persone hanno di valutare la propria vita, in base a tre componenti principali, proprie di questo concetto e fra loro interrelate. La soddisfazione personale gli affetti positivi o piacevoli e affetti negativi o spiacevoli. fa riferimento ad un buon funzionamento psicologico. rappresenta la componente sociale della salute.
Qual è l'importanza della comunicazione nell'assistenza alla salute dell'assistito? Minimizzare la trasmissione di informazioni rilevanti tra l'operatore e l'assistito. Favorire la comprensione reciproca e la trasmissione efficace di informazioni sulla salute. Trascurare completamente la comunicazione.
Tra i rifiuti pericolosi a rischio non infettivo troviamo: Rifiuti contaminati feci. Aghi non utilizzati. Rifiuti di laboratorio, come soluzioni non utilizzate.
Come può l'operatore socio assistenziale contribuire alla gestione dei farmaci dell'assistito? Aiutare nell'organizzazione e monitoraggio dei farmaci prescritti Somministrare farmaci senza prescrizione medica. Ignorare completamente la gestione dei farmaci.
Quali sono le principali responsabilità dell’assistente nei confronti dell'assistito? Somministrare la terapia farmacologica. Assicurare un ambiente sicuro e pulito per l'assistito. Effettuare diagnosi mediche. .
La Legge 104/1992 per l’integrazione degli handicappati: In ambito sociosanitario, prevede programmi di cura e assistenza mirati alla riabilitazione della persona disabile. In ambito sociosanitario, prevede che l’OS.A. assista la persona disabile in associazione all’O.S.S. e l’infermiere. In ambito sociosanitario, prevede che l’O.S.A. collabori con la famiglia della persona disabile per consentire una sua integrazione nei contesti sociali che vive. .
La legge 328/2000 per il riordino dei servizi sociali: Prevede un Piano di Zona, cioè un documento che stabilisce la collaborazione di diverse istituzioni per favorire il benessere sociale. Prevede un Piano delle Zone, cioè un documento che stabilisce quale istituzione sia alla base del benessere sociale. Prevede un Piano a Zona, cioè un documento che stabilisce quale istituzione possa esercitare maggiore potere.
Alla base del percorso assistenziale supportato dall’ O.S.A., è necessario: che l’O.S.A. comunichi e supporti anche la famiglia dell’assistito. che l’O.S.A. comunichi, solo in parte, con la famiglia dell’assistito. che l’O.S.A. comunichi con la famiglia dell’assistito solo in casi particolari.
Il rapporto O.S.A. – paziente inizia con: Interviste, cioè diverse domande che l’O.S.A. pone al paziente. Colloqui preliminari. Brevi domande iniziali per non creare disagio al paziente.
L’acronimo DCA sta per: Diversità del comportamento alimentare. Disturbi dei casi alimentari. Disturbi del comportamento alimentare.
Cosa si intende per anoressia: Un disturbo caratterizzato dal rifiuto di nutrirsi per diversi motivi. Un disturbo caratterizzato dalla mancanza di appetito. Un disturbo caratterizzato dal rifiuto di mantenere un peso corporeo nella norma.
La bulimia è caratterizzata da: Abbuffate di cibo incontrollate associate a digiuno o eliminazione (vomito, lassativi, attività fisica intensa) per compensare il cibo ingerito. Rifiuto di nutrirsi per paura ossessiva di ingrassare. Abbuffate sporadiche.
Per obesità si intende: Un aumento patologico del peso e dei pannicoli adiposi. Un aumento considerevole del peso corporeo. Un aumento patologico del peso corporeo. .
Perché è importante coinvolgere la famiglia nell'assistenza all'assistito? Per favorire un ambiente di sostegno e comprensione, migliorando la qualità dell'assistenza Per aumentare il carico di lavoro per l'assistito Per limitare l'accesso alle risorse e ai servizi disponibili.
Cosa include il supporto psicologico alla famiglia dell'assistito? Isolamento della famiglia per prevenire tensioni emotive Prescrizione di farmaci per gestire lo stress della famiglia Consulenza e ascolto attivo per affrontare le sfide emotive legate all'assistenza .
Fattori di rischio delle piaghe da decubito? . Deambulazione con stampelle Allettamento e immobilità Catetere vescicale.
Come si presenta una piaga da decubito di primo stadio? Eritema non sbiancabile alla pressione digitale Ulcera Vescicola.
Cos’è l’insulina? Ormone prodotto dal fegato che abbassa i livelli di glicemia Ormone prodotto dal pancreas che alza i livelli di glicemia Ormone prodotto dal pancreas che abbassa i livelli di glicemia.
Per l’alimentazione del malato diabetico occorre: Evitare il sale nei pasti. somministrare la dieta prescritta, verificare se la glicemia è stata controllata prima del pasto e somministrare insulina se prescritto. somministrare solo pane integrale.
Qual è uno degli obiettivi principali delle attività di indirizzo e supporto alla famiglia dell'assistito? Favorire il coinvolgimento della famiglia nell'assistenza e nel sostegno all'assistito Creare divisioni all'interno della famiglia. Isolare la famiglia dalle decisioni riguardanti l'assistito.
Cosa include il concetto di supporto alla famiglia dell'assistito? Ignorare completamente le esigenze e le preoccupazioni della famiglia. Offrire sostegno emotivo, informazioni e risorse pratiche per affrontare le sfide legate all'assistenza all'assistito. Limitare l'accesso della famiglia all'assistito.
Quali sono alcune delle attività che l'operatore socio assistenziale può svolgere per supportare la famiglia dell'assistito? Organizzare incontri informativi e fornire risorse sulla gestione dell'assistenza Fornire consigli medici senza formazione specifica. Limitare l'accesso della famiglia alle informazioni sulla salute dell'assistito.
Quali sono gli obiettivi delle attività di supporto alla famiglia dell'assistito? Favorire l'isolamento della famiglia, limitare la comunicazione Minimizzare il coinvolgimento della famiglia nelle decisioni riguardanti l'assistito Potenziare le capacità familiari nell'assistenza e promuovere il benessere dell'assistito.
Come può l'operatore socio assistenziale contribuire a promuovere la comunicazione all'interno della famiglia dell'assistito? Facilitando la comunicazione aperta e la condivisione di preoccupazioni e bisogni. Minimizzando la trasmissione di informazioni tra i membri della famiglia. Mantenendo segreti sulle condizioni dell'assistito.
L’A.D.I. è un servizio erogato direttamente a casa dell’utente che comprende: Prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative, socioassistenziali. Solo prestazioni mediche. Unicamente prestazioni infermieristiche. .
Qual è il ruolo dell'operatore socio assistenziale nell'indirizzo alla famiglia dell'assistito? Offrire informazioni, risorse e orientamento pratico per l'assistenza Indirizzare la famiglia a seguire un percorso di isolamento Imporre decisioni senza coinvolgere la famiglia.
Quali sono alcuni strumenti di supporto pratico che l'operatore socio assistenziale può fornire alla famiglia dell'assistito? Elenco di luoghi in cui evitare il contatto con altre famiglie Informazioni su servizi di assistenza, gruppi di supporto e risorse comunitarie Prescrizione di farmaci per la gestione dello stress familiare.
Qual è l'importanza di considerare le esigenze e le dinamiche familiari nell'assistenza all'assistito? Riconoscere che la famiglia può essere un elemento cruciale nel supportare l'assistito e nel favorire il suo benessere. Ignorare completamente le dinamiche familiari per concentrarsi esclusivamente sull'assistito. Limitare l'interazione con la famiglia per evitare complicazioni.
Chi dispone l’ingresso di un paziente in una R.S.A? L’ assistente sociale. Il direttore sanitario. Un’ equipe multidisciplinare.
La permanenza a tempo indeterminato di un paziente nella R.S.A. può essere presa in considerazione quando: In caso di gravi patologie croniche e/o degenerative. In caso di semi autosufficienza. Il soggetto non ha un reddito sufficiente per andare in clinica.
Quali sono i principali compiti dell'operatore socio assistenziale nell'ambito dell'indirizzo e supporto alla famiglia dell'assistito? Offrire assistenza medica diretta alla famiglia dell'assistito. Fornire supporto emotivo e informazioni sulla malattia o la disabilità dell'assistito. Svolgere attività di cura esclusivamente durante gli orari lavorativi. .
Perché è importante coinvolgere la famiglia nell'assistenza dell'individuo bisognoso? Per favorire un ambiente familiare positivo e sostenere la continuità delle cure. Per ridurre il carico di lavoro dell'operatore socio assistenziale. Per limitare l'autonomia della famiglia nella gestione delle esigenze dell'assistito. .
Cosa si intende per ipotensione? Un alzamento della pressione al di sopra di 120/80 mm/Hg. Una condizione normale di pressione arteriosa. Un abbassamento della pressione al di sotto di 120/80 mm/Hg. .
Quali strategie possono essere adottate dall'operatore socio assistenziale per supportare la famiglia dell'assistito? Fornire assistenza solo quando richiesta dalla famiglia. Offrire formazione e risorse per migliorare le competenze di cura della famiglia. Mantenere segreti i dettagli relativi alla salute dell'assistito. .
La prima cosa da fare dopo aver posizionato una persona allettata è: Assicurarsi che la posizione sia di gradimento e sicura per l’assistito. Lavarsi le mani. c. Disinfettare tutto quello che è stato a contatto con il degente. .
L’operatore socioassistenziale svolge: Attività con il fine di soddisfare i bisogni primari della persona, attività di assistenza domiciliare. Attività con il fine di recuperare o mantenere l’autonomia della persona e mirate a favorire il benessere psicofisico della persona. Tutte le attività sopra elencate. .
L’OSA che assiste al cammino la persona deve: Lasciare che sia il paziente a guidare il movimento, senza troppi sforzi. Abbandonarlo per brevi momenti per verificare l’equilibrio. Accelerare di tanto in tanto l’andatura per far riposare l’assistito.
La relazione O.S.A. – Utente è basata su: Un approccio empatico. Una giusta distanza emotiva tra i due. Un approccio empatico solo nella fase iniziale di conoscenza. .
La psicologia generale può essere indicata con l’espressione “psicologia clinica”: Vero Falso Solo in alcuni casi.
La psicologia della salute si occupa: Dei processi sociali relativi alla salute individuale e collettiva. Dei processi di salute collettivi. Della salute della comunità. .
L’O.S.A. deve spronare il paziente a collaborare nel processo assistenziale per: spronarlo ad essere autonomo e a migliorare le sue capacità motorie. spronarlo a stare meglio. così il paziente si fida degli O.S.A. .
L’ O.S.A. aiuta il paziente a collaborare nel processo assistenziale grazie: alla relazione di fiducia instaurata e al suo approccio empatico. processi di convincimenti. promesse rassicuranti. .
L’ O.S.A può comunicare con il paziente attraverso: a. comunicazione verbale. b. comunicazione non verbale. a + b.
L’ O.S.A. stabilisce una relazione di fiducia anche con la famiglia del paziente: Vero Falso A volte.
L’assistito è spronato a mantenere rapporti con amici e parenti grazie: al lavoro dell’O.S.A. al lavoro dell’O.S.S. al lavoro dell’intera equipe lì presente. .
Cos’è la paraplegia? Paralisi degli arti inferiore Paralisi degli arti superiori Paralisi degli arti .
Cosa si intende per promozione dell'autonomia dell'assistito? Limitare le decisioni prese dall'assistito per garantire la sicurezza Mantenere l'assistito in uno stato di dipendenza costante Favorire l'indipendenza e la capacità decisionale dell'assistito .
L’approccio empatico è alla base di: Un approccio terapeutico solo infermieristico. La relazione utente - O.S.A e tra tutti gli altri professionisti dell’equipe. Un approccio empatico solo nella fase iniziale di conoscenza. .
Quali sono gli elementi chiave per promuovere relazioni positive con gli assistiti? Ignorare le esigenze e le preferenze dell'assistito per evitare conflitti Ascolto attivo, empatia e rispetto per le opinioni e le scelte dell'assistito Imporre le proprie opinioni senza considerare il punto di vista dell'assistito .
Quale valore viene alterato in presenza di diabete? Colesterolo Pressione Glicemia .
L’O.S.A. per spronare il paziente ad essere autonomo e migliorare le sue capacità motorie: Lo convince a camminare da solo. Lo convince ad alzarsi dal letto. Lo assiste e lo supporta in ogni suo movimento, come per esempio durante la deambulazione. .
L’ O.S.A. grazie alla relazione di fiducia instaurata e al suo approccio empatico: processi di convincimenti. aiuta il paziente a collaborare nel processo assistenziale. promesse rassicuranti. .
Perché è importante promuovere il benessere relazionale dell'assistito? Per favorire l'isolamento sociale e la dipendenza Per limitare le interazioni sociali e ridurre il coinvolgimento emotivo Per migliorare la qualità della vita dell'assistito e la sua integrazione sociale .
Quali sono alcune strategie per promuovere il benessere psicologico dell'assistito? Favorire la partecipazione a attività stimolanti e offrire supporto emotivo. Isolare l'assistito dagli altri Limitare le interazioni sociali dell'assistito. .
Cosa implica la promozione del benessere relazionale dell'assistito? Escludere l'assistito dalle interazioni sociali. Limitare le opportunità di socializzazione dell'assistito. Favorire la creazione di legami significativi e sostenere relazioni positive con gli altri. .
Quali sono alcune attività che possono contribuire a promuovere l'autonomia dell'assistito? Favorire la partecipazione attiva nelle decisioni riguardanti la propria vita e offrire supporto nel miglioramento delle abilità quotidiane. Prendere decisioni al posto dell'assistito. Limitare l'assistito nelle proprie scelte. .
L’operatore socioassistenziale dopo aver assistito un paziente durante l’alimentazione è tenuto a riferire all’infermiere: Quale sia il cibo preferito dal paziente. Consigli su una dieta particolare. Il risultato ottenuto e le eventuali difficoltà riscontrate. .
Quali sono alcuni strumenti pratici per favorire l'autonomia dell'assistito nelle attività quotidiane? Offrire supporto e incoraggiamento, insegnando abilità pratiche e fornendo strumenti di aiuto Assumere un atteggiamento dominante e prendere decisioni al posto dell'assistito Ridurre al minimo le opportunità per l'assistito di esprimere le proprie preferenze.
L’approccio empatico è alla base di: Un approccio terapeutico solo infermieristico. La relazione utente - O.S.A. e tra tutti gli altri professionisti dell’equipe. Un approccio empatico solo nella fase iniziale di conoscenza. .
L’operatore socioassistenziale è tenuto ad effettuare iniezioni intramuscolari quando: a. Il paziente ne ha bisogno. Mai le iniezioni non rientrano nei suoi compiti. Lo ritiene a proprio giudizio indispensabile.
Perché è importante riconoscere e rispettare l'autonomia dell'assistito? Perché l'assistito non è in grado di prendere decisioni per sé stesso. Per limitare l'assistito nelle proprie scelte Per favorire il senso di controllo e di dignità dell'assistito.
Il paziente fornisce informazioni all’O.S.A. tramite: a. domande aperte. b. domande chiuse. a+b. .
Come può l'operatore socio assistenziale contribuire alla promozione del benessere psicologico e relazionale dell'assistito? Ignorando le sue esigenze emotive. Offrendo supporto empatico, incoraggiamento e creando un ambiente positivo. Limitando le opportunità di socializzazione.
Quali sono gli obiettivi principali della promozione del benessere psicologico e relazionale dell'assistito? Fornire assistenza medica esclusivamente. Favorire la partecipazione sociale e migliorare la qualità delle relazioni dell'assistito. Limitare le interazioni sociali per proteggere la privacy dell'assistito. .
Quali strategie possono essere utilizzate dall'operatore socio assistenziale per promuovere l'autonomia dell'assistito? Sostituire completamente l'assistito nelle attività quotidiane. Limitare le scelte e le responsabilità dell'assistito per facilitare la gestione delle attività Stimolare l'indipendenza attraverso l'insegnamento di abilità pratiche e la pianificazione delle attività.
Per Unità di degenza s’intende: Lo spazio che il malato occupa durante il ricovero. La patologia del paziente. L’aspetto emotivo del degente.
Nel rifacimento del letto occupato è importante che: Le lenzuola vengano cambiate a giorni alterni. Il paziente deve mettersi su un lato. La traversa collocata sotto il corpo del paziente può essere usata per spostare il paziente durante la procedura. .
L’operatore socioassistenziale è tenuto a: Rifare il letto del degente, eseguire l’igiene personale del degente, eseguire il mantenimento delle posizioni terapeutiche assegnate al paziente. Occuparsi solo dell’alimentazione del paziente. Rifare il letto e somministrare i farmaci. .
Che cos’è la glicemia? La percentuale di ossigeno trasportata nel sangue. Una carenza nella produzione di piastrine. Il valore della concentrazione di glucosio nel sangue.
L’OSA che assiste una persona con problemi di deambulazione deve assicurarsi che nelle vicinanze ci sia: Un’uscita di sicurezza. La possibilità di far sedere l’utente. La possibilità di transitare all’ombra.
Quali sono gli obiettivi dell'organizzazione dell'ambiente di vita dell'assistito? Mantenere un ambiente disordinato per promuovere la creatività Creare uno spazio sicuro, funzionale e accogliente per l'assistito Limitare l'accesso dell'assistito agli spazi comuni.
Nel lavaggio dei capelli a letto il piano del letto deve essere tenuto: Il più possibile alto. Perfettamente orizzontale. Obliquo per favorire lo scorrere dell’acqua.
Come si definisce l’ipertermia? Come un repentino abbassamento della temperatura corporea. Come un forte aumento della temperatura corporea. In nessuno di questi modi. .
La giusta posizione per una persona cui si debba praticare una rianimazione cardiopolmonare è? Adagiata su un fianco. Supina su un piano rigido. Supina con la testa rivolta all’indietro.
Nella respirazione artificiale il numero di insufflazioni da eseguire in sequenza è: 2 4 3.
Quando si effettua la manovra di Heimilich Quando un paziente tossisce Quando c’è un’ostruzione totale delle vie aeree Quando un paziente non è cosciente .
Nella respirazione artificiale il numero di compressioni da eseguire in sequenza è: 20 4 30.
Si mantiene una posizione dove si è rivolti verso l'alto, pancia in su” questa è la definizione di posizione? Posizione Fowler Posizione prona Posizione supina.
Perché è importante mantenere un'adeguata igiene nell'ambiente di vita dell'assistito? Per garantire un ambiente salubre e ridurre il rischio di malattie Per favorire la proliferazione di batteri e germi Per rendere l'ambiente più attraente esteticamente.
L’OSA deve assicurarsi che nelle vicinanze ci sia un appoggio per il paziente nel caso in cui: Ha mal di pancia. Ha mal di gamba. Non riesce a camminare per lunghi tratti. .
Testa e tronco alzati di 45-60 gradi questa è la definizione di quale posizione? Prona fowler Trendelemburg .
Qual è l'importanza dell'organizzazione dell'ambiente di vita dell'assistito? Favorisce la sicurezza, l'accessibilità e il comfort dell'assistito. Non ha alcuna importanza per il benessere dell'assistito Aumenta la confusione e il disordine nell'ambiente. .
Come si definisce l’ipotermia? Come un repentino abbassamento della temperatura corporea. Come un forte aumento della temperatura corporea. In nessuno di questi modi. .
Cosa include l'igiene dell'ambiente di vita dell'assistito? Pulizia regolare, rimozione dei rifiuti, e mantenimento di condizioni igieniche. Mantenere un ambiente sporco e disordinato. Ignorare completamente la pulizia e l'ordine. .
Quali sono alcuni principi guida per governare l'ambiente di vita dell'assistito? Mantenere un ambiente caotico e disorganizzato. Ignorare completamente le esigenze dell'assistito. Rispettare le preferenze e le esigenze dell'assistito, promuovere la sicurezza e mantenere l'ordine.
Come può l'operatore socio assistenziale contribuire all'organizzazione e all'igiene dell'ambiente di vita dell'assistito? Assicurando la pulizia regolare, l'ordine e la sicurezza dell'ambiente. Trascurando la pulizia e l'organizzazione. Aumentando deliberatamente il disordine nell'ambiente. .
La comunicazione è: a. verbale. b. non verbale. a + b.
L’ O.S.A. stabilisce una relazione di fiducia anche con la famiglia del paziente? a volte. falso. vero.
Quali sono i principali vantaggi di mantenere un ambiente di vita pulito e organizzato per l'assistito? Riduzione del coinvolgimento della famiglia nell'assistenza. Miglioramento del comfort e della sicurezza dell'assistito. Aumento dell'isolamento sociale dell'assistito.
Quali sono alcune pratiche di igiene fondamentali nell'ambiente di vita dell'assistito? Mantenimento di un adeguato livello di igiene personale e ambientale. Utilizzo di prodotti chimici aggressivi per la pulizia Ignorare completamente la pulizia dell'ambiente. .
Perché è importante organizzare l'ambiente di vita dell'assistito in modo accessibile e sicuro? Per facilitare la movimentazione e l'accesso ai beni e alle attrezzature necessarie. Per limitare l'accesso dell'assistito alle proprie cose Per creare ostacoli e sfide che promuovano l'attività fisica dell'assistito. .
Quali sono i compiti dell'operatore socio assistenziale nell'organizzazione dell'ambiente di vita dell'assistito? Mantenere l'ambiente disordinato per rispecchiare la libertà dell'assistito. Ignorare completamente le esigenze di pulizia e organizzazione dell'assistito Collaborare con l'assistito e la famiglia per organizzare lo spazio in modo funzionale e sicuro.
Viene definito veicolo d’infezione? Un batterio. Una malattia infettiva. Le mani, cibo contaminato, sangue infetto, tutti gli strumenti chirurgici non opportunamente sterilizzati.
Come può l'operatore socio assistenziale contribuire al governo dell'ambiente di vita dell'assistito? Imponendo regole rigide senza considerare le preferenze dell'assistito. Collaborando con l'assistito e la famiglia per stabilire routine e regole adeguate. Evitando completamente qualsiasi forma di intervento nell'organizzazione dell'ambiente di vita.
Nella respirazione artificiale in un neonato il numero di compressioni da eseguire in sequenza è: 15 4 30.
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