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Title of test:
PEDAGOGIA SPERIMENTALE II

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primo paniere

Author:
AVATAR

Creation Date:
12/07/2023

Category:
University

Number of questions: 129
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In senso stretto la pedagogia è sperimentale quando il ricercatore si occupa di indagare i 'fatti educativi' ricorrendo al : Metodo deduttivo- induttivo Metodo ipotetico-deduttivo Metodo teorico-pratico Metodo ermeneutico-filosofico.
La pedagogia sperimentale è quella branca della pedagogia che vuole fare asserti sugli eventi, i fatti e i processi educativi, sottoponendoli a verifica empirica. Ha intenzione, cioè, di: Inventare i fatti educativi Raccontare i processi culturali Spiegare i fatti educativi Narrare la crescita del soggetto.
La pedagogia sperimentale concepisce la didattica come: Modello pedagogico astratto Banco di prova degli obiettivi educativi Modello teorico di efficacia pedagogica Il banco di prova dei modelli pedagogici.
La pedagogia sperimentale studia: I fatti, i processi, le istituzioni, i contesti educativi Il bambino, le finalità educative, i contesti ermeneutici I fatti, la psiche del soggetto, le istituzioni, la valutazione I processi, la valutazione del soggetto, i contesti sociali.
La scuola è un contesto: Formale poiché è un'organizzazione espressamente finalizzata per sviluppare apprendimenti a seguito di un'azione pianificata allo scopo, definita insegnamento Informale poiché è un'organizzazione espressamente finalizzata per sviluppare apprendimenti a seguito di un'azione pianificata allo scopo, definita insegnamento Non formale poiché è un'organizzazione espressamente finalizzata per sviluppare apprendimenti a seguito di un'azione pianificata allo scopo, definita insegnamento Formale poiché è un'organizzazione espressamente finalizzata per sviluppare socializzazione e rapporti attraverso un'azione teorica definita insegnamento.
Nei contesti informali, l'apprendimento: Ha i caratteri della intenzionalità, è generalmente apprendimento tacito, che spesso è pienamente cosciente Non ha i caratteri della intenzionalità, è generalmente apprendimento tacito, che spesso non è neppure pienamente cosciente Non è generalmente apprendimento tacito, ma apprendimento programmato che spesso non è neppure pienamente cosciente E' generalmente apprendimento progettato per raggiungere obiettivi ben definiti, è pienamente cosciente.
Fare un'indagine scientifica ricorrendo ad un campione: Significa generalizzare ad un gruppo opportunamente selezionato i risultati ottenuti dalla popolazione complessiva Significa non scegliere di esaminare un sottinsieme della popolazione, opportunamente selezionato, per generalizzare i risultati alla popolazione complessiva Significa scegliere di esaminare un sottinsieme della popolazione, senza nessun tipo di selezione, per esaminare i risultati alla popolazione complessiva Significa scegliere di esaminare un sottinsieme della popolazione, opportunamente selezionato, per generalizzare i risultati alla popolazione complessiva.
La principale criticità del campione è data: Dalla rappresentatività Dalla divulgazione dei risultati Dall'esperimento Dalla generalizzazione.
Identificare tra le 4 opzioni quella corretta: A scuola si è parlato (e si continua a parlare) di sperimentazione come la predisposizione di setting sperimentali, in grado di restituire risultati attendibili e mai come sinonimo di innovazione A scuola si è parlato (e si continua a parlare) di sperimentazione come sinonimo di innovazione piuttosto che come la predisposizione di setting sperimentali, in grado di restituire risultati attendibili A scuola non si è parlato mai di innovazione e sperimentazione ma di progettazione, programmazione e valutazione delle unità didattiche A scuola è pericoloso parlare di sperimentazione e di setting sperimentali, in grado di restituire risultati attendibili senza l'autorizzazione del ministero dell'istruzione.
Innovatività e sperimentazione: Non sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è controllata, verificata nei suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione Sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è controllata, verificata nei suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione Non sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è lasciata al caso senza verificare i suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione Sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è lasciata al caso senza verificare i suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione.
La psicologia, spiegando come avvengono i processi di apprendimento, offre alla pedagogia: la possibilità di ripensare i propri metodi di insegnamento la probabilità di non fare errori di progettazione la garanzia dei risultati di apprendimento la verifica e il feedback delle informazioni.
La pedagogia in quanto disciplina empirica e critica qualifica la scuola come istituzione in cui: I discenti svolgono una funzione intellettuale e quindi elaborano attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale Il personale tecnico amministrativo svolge una funzione intellettuale e quindi elabora attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale I docenti non svolgono una funzione intellettuale e quindi non elaborano attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale I docenti svolgono una funzione intellettuale e quindi elaborano attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale.
La pedagogia: Non deve conoscere i principi dell'apprendimento per poter fondare su di essi le proprie proposte di intervento Deve conoscere i principi dell'apprendimento per poter fondare su di essi le proprie proposte di intervento Deve conoscere le proprie proposte di intervento per poter fondare su di esse la programmazione Non deve conoscere le proprie proposte di intervento per poter fondare su di esse la programmazione.
Per fare sperimentazione è indispensabile : Un'ipotesi di partenza non chiaramente formulata, testata attraverso un adeguato dispositivo di monitoraggio e controllo Un'ipotesi di partenza chiaramente formulata, testata attraverso un ipotetico dispositivo di monitoraggio e controllo Un'ipotesi di partenza chiaramente formulata, testata attraverso un adeguato dispositivo di monitoraggio e controllo Un'ipotesi di partenza chiaramente formulata, senza prevedere adeguati dispositivi di monitoraggio e controllo.
Fare ricerca sperimentale non significa organizzare le cose in maniera da avere ragione sulla ipotesi posta, ma significa: Essere non aperti a valutare i dati, quali essi siano, che l'esperienza ci restituisce Accettare sono i dati che dimostrano valida la nostra ipotesi senza altre valutazioni Essere aperti a valutare i dati, quali essi siano, che l'esperienza ci restituisce Considerare sembre vera la nostra ipotesi anche se i dati dimostrano il contrario.
Una ipotesi di ricerca per essere valida: Non può essere generica Può essere generica Deve essere generica E' sempre valida.
La ricerca ha uno strutturale carattere di : Certezza e staticità Provvisorietà e dinamicità Stabilità e provvisorietà Staticità e dinamicità.
La deontologia del ricercatore impone che : Si parta da una convinzione, che si cerchi, con ogni ragionevole mezzo ciò che possa confermarla Si parta da più convinzioni e si cerchi, con ogni ragionevole mezzo ciò che possa confermarle tutte Non è necessario partire da una ipotesi, ma questa possa essere cercata durante la ricerca Si parta da una convinzione, che si cerchi, con ogni ragionevole mezzo ciò che possa smentirla.
Nel Seicento due studiosi evidenziarino l'esigenza di avere metodo nel costruire il sapere: Cartesio e Galileo Aristotele e Galileo Cartesio e Aristotele Kant e Galileo.
I pedagogisti sperimentali hanno guardato sempre con estremo interesse alla psicologia sperimentale: In quanto hanno ritenuto che questa non potesse contribuire a fornire i fondamenti per impostare scientificamente il lavoro pedagogico e la pratica didattica In quanto hanno ritenuto che questa potesse contribuire a fornire i fondamenti per impostare scientificamente il lavoro pedagogico e la pratica didattica Perché convinti che la psicologia potesse contribuire a tenere tranquilli i discenti e le loro famiglie consentendo di impostare scientificamente il lavoro pedagogico e la pratica didattica Perché ritengono che il metodo clinico e lo studio della psiche possono essere la base per una coretta e profigua valutazione degli apprendimenti.
L'ipotesi di ricerca è: L'enunciazione di un tema L'enunciazione di un proposito Una domanda Una affermazione da verificare o falsificare.
La ricerca empirica: E' una ricerca propriamente sperimentale Fornisce linee guida per la corretta progettazione e valutazione di interventi formativi Non fornisce linee guida per la corretta progettazione e valutazione di interventi formativi Non è caratterizzata da rigore scientifico.
La ricerca in campo pedagogico: E' praticabile solo ed esclusivamente in contesti laboratoriali Non può assolutamente essere svolta in laboratorio È finalizzate alla individuazione di linee-guida in grado di funzionare come repertori di criteri per l'azione Non è finalizzate alla individuazione di linee-guida in grado di funzionare come repertori di criteri per l'azione.
Nel pianificare un esperimento: Posso individuare casualmente il campione su cui condurre l'esperimento Generalmente non è necessario individuare un gruppo di controllo Posso individuare il campione senza ricorrere a degli strumenti che garantiscano una costanza di risultato Posso individuare il campione solo ricorrendo a degli strumenti che garantiscano quantomeno una costanza di risultato.
In un esperimento in cui si lavora con un gruppo sperimentale, uno di controllo e un gruppo placebo, la variabile agisce: Solo sul gruppo sperimentale Solo sul gruppo di controllo Sul gruppo sperimentale e quello di controllo Solo sul gruppo placebo.
Un esperimento è: Un'operazione non artificiale Un'amplificazione della realtà Una studiata semplificazione della realtà E' un'operazione non rigorosamente controlla.
Con il termine “buone prassi', indichiamo: Una ricerca soerimentale in senso stretto Esperienze che non hanno bisogno di monitoraggio, documentazione e di essere sottoposto a controllo critico Esperienze che hanno bisogno di monitoraggio, documentazione e di essere sottoposto a controllo critico Esperienze che non consentono di mettere alla prova teorie e metodologie.
Docenti ed educatori preferiscono generalmente il modello delle "buone prassi"perché: L'operatività pedagogica è propensa ad esprimersi in termini di impegno, se non addirittura di militanza, a favore di una visione del mondo piuttosto che un'altra L'operatività pedagogica non è propensa ad esprimersi in termini di impegno, se non addirittura di militanza, a favore di una visione del mondo piuttosto che un'altra Storicamente e culturalmente la pedagogia è propensa a commerciare con la matematica e la statistica Storicamente e culturalmente la pedagogia è scarsamente propensa a commerciare con gli assunti filosofici.
Non è uno strumento di ricerca qualitativa: L'intervista in profondità Il focus group L'analisi statistica dei dati Lo studio dei casi.
Lo scopo della ricerca qualitativa è: Costruire teorie generali dell'azione organizzativa Costruire teorie generali dell'azione formativa Costruire teorie generali dell'azione educativa Delineare local theory che sappiano rendere conto di azioni situate.
I destinatari della ricerca sulla robotica educativa sono: Ragazzi con deficit dell'apprendimento Ragazzi con difficoltà di apprendimento in contesti non scolastici Ragazzi con difficoltà di apprendimento in contesti scolastici Ragazzi con difficoltà di apprendimento in contesti informali.
La conoscenza tacita di cui parla Polanyi è quella conoscenza che: Può essere espressa facilmente con l'uso del linguaggio Può essere trasferita attraverso libri o manuali Non può essere dedotta attraverso l'osservazione dei comportamenti È incorporata nelle azioni e nell'esperienza degli individui.
Per fare ricerca sperimentale bisogna diventare abili a ridurre la complessità. Ciò significa: Formulare domande di ricerca generiche che rispecchino la complessità del reale Individuare scrupolosamente la totalità delle variabili in gioco Formulare domande di ricerca generiche e individuare la totalità delle variabili in gioco per trovare risposte certe Individuare un numero finito di variabili e tentare di trovare delle risposte “certe'.
Il Lego - Logo è: Un modo per intensificare esclusivamente gli apprendimenti informali Un apprendimento realizzato attraverso le mani Un apprendimento realizzato attraverso il pensiero Un modo per mobilitare gli apprendimenti informali verso la dimensione più astratta e formale.
La ricerca sulla robotica presa in esame è caratterizzata dalla seguente ipotesi: Le possibilità offerte dalla costruzione di piccoli robot (Lego Dacta) possano offrire possibilità utili a stare meglio a scuola e realizzare importanti obiettivi didattici Se inseriamo questi giochi dentro un programma educativo opportunamente progettato i soggetti meno motivati, recuperano motivazione riuscendo a pervenire a migliori risultati di apprendimento? I soggetti meno motivati possono raggiungere determinati obbiettivi didattici solo utilizzando i Lego Dacta I Lego Dacta possono essere utili, all'interno di contesti scolastici, a soggetti meno motivati?.
Indicare come è stato individuato il campione nella ricerca sulla robotica presa in esame: Gli allievi sono stati individuati esclusivamente secondo le intuizioni degli insegnanti Gli allievi sono stati individuati con un campionamento casuale Gli allievi sono stati individuati per i loro problemi cognitivi rilevanti, associati ad una bassa motivazione scolastica Gli allievi sono stati individuati in primo luogo dagli insegnanti e successivamente attraverso l'ausilio di strumenti psicometrici e docimologici.
Nella ricerca sulla robotica: Chi ha condotto la ricerca non ha ritenuto necessario utilizzare un gruppo di controllo Chi ha condotto la ricerca ha utilizzato un gruppo di controllo ma con caratteristiche differenti da quello sperimentale Chi ha condotto la ricerca ha ritenuto opportuno utilizzare un gruppo “placebo' Chi ha condotto la ricerca ha utilizzato un gruppo sperimentale e uno di controllo.
Le procedure di ricerca: Devono essere dettagliate esclusivamente da un punto di vista temporale Devono essere dettagliate esclusivamente da un punto di vista spaziale Possono non essere dettagliate, se il campione è stato individuato con estrema cura grazie all'utilizzo di strumenti psicometrici e docimologici Argomentano dei limiti spaziali e temporali dell'esperimento e dicono di come il dispositivo di ricerca è concretamente gestito.
I risultati della ricerca sulla robotica presa in esame: Dimostrano che l'ipotesi è provata e può avere carattere universale come ogni ricerca sperimentale ben condotta Dimostrano che Lego Dacta non è un dispositivo didattico che fa ritrovare interesse agli studenti demotivati perché non sono state rilevate differenze significative tra il gruppo sperimentale e quello di controllo Dimostrano che l'ipotesi è corroborata ma non provata Dimostrano l'errata formulazione dell'ipotesi di partenza.
Dalla ricerca sulla robotica presa in esame possiamo evidenziare che: È auspicabile non impostare un'attività didattica che unisce l'attività manuale con la destrezza mentale È auspicabile impostare attività didattiche per far acquisire maggior destrezza mentale È impossibile impostare attività didattiche per far acquisire maggior destrezza manuale È auspicabile impostare un'attività didattica che unisce l'attività manuale con la destrezza mentale.
Per costruire uno strumento di misura devo identificare il fenomeno da studiare e definirne le proprietà principali. In seguito costruisco i quesiti necessari a misurare ogni proprietà fondamentale. Indichi di quale proprietà gode lo strumento se queste operazioni vengono svolte correttemente: lo strumento è tarato lo strumento è attendibile lo strumento è valido lo strumento è atto a misurare.
Si immagini di costruire un questionario sulla cittadinanza destinato a giovani iscritti al primo anno della scuola secondaria di I grado. Indichi quale delle seguenti tecniche si potrebbe utilizzare per stimarne l'attendibilità: si potrebbe somministrare il questionario a circa 200 studenti due volte in un intervallo di tempo ragionevolmente breve. I risultati dovrebbero essere sufficientemente simili si potrebbe discutere di ogni quesito sia con i docenti della popolazione studentesca destinataria dello strumento sia con ricercatori di chiara fama che hanno svolto degli studi sulla stima della cittadinanza si potrebbe somministrare un questionario a pochi studenti, circa una decina, iscritti al primo anno della scuola secondaria di I grafo chiedendo loro di ragionare a voce alta mentre scelgono la risposta si potrebbe osservare il comportamento di un numero ristretto di studenti, per esempio una cinquantina, per stabilire se esso è coerente con le risposte che sono state fornite al questionario.
La scala nominale: consente una graduatoria tra individui che presentano misure diverse della medesima proprietà raggruppa i risultati per categorie misura le distanze ovvero le differenze fra tutte le coppie di valori consente di utilizzare tutte le operazioni matematiche.
Indicare quale tra le seguenti scale di misura ha la caratteristica di non avere lo zero assoluto: Scala nominale Scala ordinale Scala ad intervalli Scala a rapporti.
Si immgini di somministrare una prova di comprensione della lettura a studenti del quinto anni della scuola primaria. I punti possono variare tra 0 e 34. Indichi a quale scala appartengono i punti conseguiti dagli studenti: Scala nominale Scala ordinale Scala ad intervalli Scala a rapporti.
Quale tra le seguenti coppie di aggettivi non può comparire in una scala basata sul differenziale semantico introdotta da Osgood: forte - debole bello - gradevole attiva - passiva dinamica - statica.
Quale tra i seguenti gruppi di nomi non è un corretto esempio di scala di Likert: 5 Molto d'accordo - 4 D'accordo - 3 Indeciso - 2 In disaccordo - 1 Molto in disaccordo 5 Completamente falso - 4 Un po' falso - 3 Nè vero né falso - 2 Un po' vero - 1 Abbastanza vero 5 Assolutamente contrario - 4 contrario - 3 neutrale - 2 favorevole - 1 Assolutamente favorevole 5 Mai - 4 Raramente - 3 Qualche Volta - 2 Spesso - 1 Sempre.
La poesia di Trilussa sottolinea con vigore come la media nasconda proprietà rilevanti di un fenomeno. Indichi quale misura bisogna sempre affiancare alla media affinché quete propietà non siano nascoste: la curva di Gauss la moda la mediana lo scarto quadratico medio.
Date le seguenti cinque osservazioni (140, 160, 160, 170, 200) la mediana è: 160 165 170 200.
Date le seguenti cinque osservazioni (140, 160, 160, 170, 200) la moda è: 160 166 170 200.
La domanda di ricerca che lo sperimentalista può trattare: Descrive le attività necessarie affinché si stabilisca l'esistenza empirica del fenomeno a cui il concetto rinvia È definita in termini di concetti dal significato molto chiaro, operazionalizzati e definiti eventualmente da indicatori È definita in termini di concetti dal significato poco chiaro, operazionalizzati e definiti eventualmente da indicatori È l'espressione numerica che aggrega diverse variabili espresse numericamente.
Gli indicatori sono: Concetti più vicini alla realtà empirica Concetti lontani dalla realtà empirica Concetti astratti Oggetti o comportamenti non osservabili.
La variabile indipendente: È quella la cui variazione, nell'ipotesi di ricerca che abbiamo definito, produce degli effetti È quella la cui variazione, nell'ipotesi di ricerca che abbiamo definito, non produce degli effetti È quella che non può essere manipolata dal ricercatore È quella che può essere solo constatata dal ricercatore.
In un'ipotesi di ricerca di questo tipo: “quante più calorie si ingurgitano tanto più aumenta il grado di obesità': La variabile dipendente è la quantità di cibo ingerito La variabile indipendente è il grado di obesità La variabile dipendente non è il grado di obesità La variabile indipendente è la quantità di cibo ingerito.
Nel campo della pedagogia sperimentale, nella maggior parte dei casi, si cerca di comprendere la correlazione insegnamento/apprendimento: Assumendo l'insegnamento come variabile dipendente Non assumendo l'insegnamento come variabile indipendente Assumendo l'apprendimento come variabile indipendente Assumendo l'apprendimento come variabile dipendente.
Recentemente in ambito pedagogico si è diffusa la prospettiva definita “EBE', che intende proporre un nesso più stringente tra letteratura scientifica e pratiche educative, per rinnovarle su basi dotate d'una qualche certezza. L'acronimo sta a significare: Evidence Based Education Education Based Evaluation Evaluation Based Evidence Evidence Based Evaluation.
E' detto procedimento dell'ipotesi zero il procedimento per cui: Si parte dalla formulazione negativa dell'ipotesi per trovare prove che portino ad accettarla Si parte dalla formulazione negativa dell'ipotesi per trovare prove che portino a accettarla e assumere per falso il suo contrario Non si parte dalla formulazione negativa dell'ipotesi per trovare prove che portino a rifiutarla e assumere per vero il suo contrario Si parte dalla formulazione negativa dell'ipotesi per trovare prove che portino a rifiutarla e assumere per vero il suo contrario.
Nei disegni di ricerca quasi sperimentali il ricercatore: Non può formare i gruppi secondo un piano di campionamento e assegnazione preordinato Può formare i gruppi secondo un piano di campionamento e assegnazione preordinato Può normalmente confrontare i risultati del gruppo sperimentale con quelli del gruppo di controllo, dato che i due gruppi sono equivalenti fin dall'inizio Ha la garanzia che il gruppo sperimentale e quello di controllo possano considerarsi equivalenti.
Quando nell'ambito della pedagogia sperimentale si adottano “esperimenti propriamente detti' si suppone che: Sia presente solo il gruppo sperimentale Sia presente solo il gruppo di controllo Sia sempre presente almeno un gruppo sperimentale e almeno un gruppo di controllo Il gruppo sperimentale e il gruppo di controllo abbiano caratteristiche diverse, per es. genere, età, condizione socio- economica.
Le fasi di un esperimento di ricerca sono: Misurazione della “linea base'; Trattamento; Re-test; Follow-up Misurazione della “linea base'; Follow-up; Trattamento; Re-test Misurazione della “linea base'; Trattamento; Follow-up; Re-test Trattamento; Misurazione della “linea base'; Re-test; Follow-up.
L'operazionalizzazione è un processo che permette di trasformare: Un concetto in variabili osservabili Un indicatore in un concetto Una variabile in un concetto Dati elementari in un concetto.
Credo religioso, razza, sesso, sono esempi di variabili su scala: Nominale Ad intervalli A rapporti Ordinale.
Le scale che misurano qualità continue, esprimendole attraverso intervalli che le discretizzano in qualche modo, sono definite scale: Nominali Ad intervalli A rapporti Ordinale.
La validità delle misure dipende dalla loro attendibilità una procedura che consente di verificarne l'attendibilità è quella che permette la divisione del questionario in due metà da confrontare. Indicare come viene definita tale procedura: Split alpha Check list Test – retest Alfa di Cronbach.
La validità delle misure dipende dalla loro attendibilità un criterio di attendibilità di uno strumento è la stabilità delle misure e cioè, la capacità di ottenere nel corso del tempo: Gli stessi risultati per condizioni di rilevazione immutate Gli stessi risultati per condizioni di rilevazione mutate Diversi risultati per condizioni di rilevazione immutate Diversi risultati per condizioni di rilevazione mutate.
L'Alfa di Cronbach: Valori compresi tra -1 e 0 Valori compresi tra -1 e 1 Valori compresi tra 0 a 1 Valori maggiori di 1.
L'Alfa di Cronbach è un coefficiente che sintetizza l'attendibilità di uno strumento di misura, fornendo indicazioni sul grado di intercorrelazione tra gli item di un questionario. Se: Il grado complessivo di coerenza interna della scala è inaccettabile Gli item sono scarsamente correlati tra loro Il 6% del punteggio ottenuto dal soggetto è attribuibile proprio al costrutto che con quella scala si vuole misurare Gli item sono altamente correlati tra loro.
Se la consistenza interna di una scala Y è: Il 60% di un punteggio riflette realmente il costrutto Y ma il restante 40% misura altro Il 40% di un punteggio riflette realmente il costrutto Y ma il restante 60% misura altro Il grado complessivo di coerenza interna della scala è accettabile perché Gli item sono altamente correlati tra loro.
Nelle varie fasi della ricerca sperimentale in campo educativo il ricercatore può incorrere in degli errori di ricerca. Nella fase di codifica, quale errore si può commettere: Un uso erroneo delle statistiche La registrazione di informazioni inesatte dovute ad una mancanza di dati o ad una illeggibilità dei dati Il fraintendimento della risposta da parte dell'intervistatore La mancanza di attendibilità, quindi una formulazione errata o ambigua delle domande.
Rientra nella deontologia del ricercatore presentare: La propria ricerca sia alla comunità scientifica di riferimento sia ai soggetti che hanno dimestichezza con i temi, le metodologie e le procedure della ricerca La propria ricerca solo ai soggetti coi quali e rispetto ai quali ha condotto la propria ricerca La propria ricerca sia alla comunità scientifica di riferimento sia ai soggetti coi quali e rispetto ai quali ha condotto la propria ricerca La propria ricerca solo alla comunità scientifica di riferimento.
Il concetto di misurazione: È sovrapponibile al concetto di valutazione Non è sovrapponibile al concetto di valutazione È sovrapponibile al concetto di valutazione solo nella ricerca valutativa Non viene usato nella ricerca valutativa.
Agli inizi del Novecento, in America, gli psicologi scolastici fecero notare come i docenti, nel valutare gli elaborati dei loro allievi, esprimessero dei giudizi molto divergenti. Studi a carattere sperimentale, condotti sia in America che in Europa, provarono che: Il disaccordo tra i correttori è riferibile alla materia Un medesimo correttore, in tempi diversi,tende a giudicare un medesimo compito in modo identico Il disaccordo non dipende dalla competenza dei correttori Correttori diversi, che esaminino uno stesso elaborato, tendono ad esprimere giudizi poco differenti.
L'espressione: “le valutazioni formulate dallo stesso esaminatore a distanza di un qualche tempo hanno la stesso coefficiente di correlazione con le votazioni formulate da due correttori diversi', sta a significare: Che il grado di disaccordo di un correttore con se stesso è paragonabile al grado di disaccordo di due correttori Che correttori diversi, che esaminino uno stesso elaborato, tendono ad esprimere giudizi poco differenti Che un medesimo correttore, in tempi diversi, tende a giudicare un medesimo compito in modo identico Che il grado di disaccordo di un correttore con se stesso non è paragonabile al grado di disaccordo di due correttori.
Indicare quale tra i seguenti studiosi manifestò tutto il suo disappunto per le tecniche di valutazione scolastica tradizionali e propose di impegnarsi nella fondazione di una scienza esatta della valutazione che, ricorrendo a strumenti matematici e statistici, consentisse di impostare azioni di insegnamento/apprendimento rigorosamente progettate: Ornella Andreani Steven D. Levitt Henri Piéron Robert Rosenthal.
La valutazione che utilizza sistematiche misurazioni dell'apprendimento nel corso del processo di insegnamento/apprendimento come strumenti utili per migliorare l'efficacia dei risultati di apprendimento, modificando opportunamente l'insegnamento alla luce dei risultati oggettivati dalle misure effettuate, viene definita: Valutazione intuitiva Valutazione sommativa Valutazione formativa Valutazione scolastica tradizionale.
Nel 1974 Ornella Andreani condusse uno studio su alcune classi della scuola elementare, per verificare l'influenza dello status sociale dei discenti nella valutazione degli insegnanti. Lo studio dimostrò che: Generalmente ricevevano dei giudizi meno positivi di quanto meritassero gli studenti di stato sociale alto Generalmente non veniva premiato lo sforzo e l'impegno dei bambini poveri ma di quelli ricchi Generalmente ricevevano dei giudizi più positivi di quanto meritassero gli studenti di stato sociale basso Generalmente veniva premiato lo sforzo e l'impegno dei bambini poveri piuttosto che di quelli ricchi.
Steven D. Levitt autore del testo “Freakonomics: il calcolo dell'incalcolabile' è: Un pedagogista Uno psicologo Un economista Un sociologo.
Nel brano proposto, tratto dal testo “Freakonomics: il calcolo dell'incalcolabile', viene citata la legge No Child Left Behind con la quale nel sistema scolastico americano, nel 2002, vengono introdotte prove di valutazione standard e più impegnative per la misurazione del profitto scolastico. La misurazione del profitto scolastico è utilizzata come indicatore: Della qualità dell'organizzazione scolastica e dei docenti Delle frodi compiute dai docenti Delle classi da porre sotto sorveglianza Delle cosiddette “promozioni facili'.
Il brano proposto, tratto dal testo “Freakonomics: il calcolo dell'incalcolabile', dal punto di vista della pedagogia sperimentale, ci aiuta a comprendere meglio come funziona: Il sistema scolastico americano Un algoritmo Un disegno di ricerca in campo educativo Come funziona il processo di insegnamento/apprendimento.
Gli studiosi Becchi e Metelli Di Lallo: Considerano John Dewey un modello a cui ispirarsi per fare pedagogia sperimentale Non considerano John Dewey un vero modello a cui ispirarsi per fare pedagogia sperimentale Solo Carmela Metelli di Lallo considera Dewey un vero modello a cui ispirarsi per fare pedagogia sperimentale Solo Becchi considera Dewey un vero modello a cui ispirarsi per fare pedagogia sperimentale.
Il pedagogista Francesco De Bartolomeis afferma che: Gli insegnanti devono essere chiamati ad assumersi la responsabilità della ricerca Gli insegnanti non possono essere chiamati ad assumersi la responsabilità della ricerca Lo spazio in cui si sviluppa la ricerca educativa non deve essere quello delle aule didattiche La pedagogia sperimentale non deve distinguersi nell'impianto epistemologico e metodologico dalla pedagogia generale.
Il testo 'La ricerca come antipedagogia' è un lavoro di: Jonh Dewey Carmela Metelli Di Lallo Aldo Visalberghi Francesco De Bartolomeis.
Indicare a quale conclusione pervennero gli studiosi che parteciparono al 3° convegno nazionale di Scholé, che aveva per titolo 'La sperimentazione in pedagogia': La sperimentazione pedagogica non può essere una sperimentazione del tipo di quella delle scienze fisiche La sperimentazione pedagogica può essere una sperimentazione del tipo di quella delle scienze fisiche L'applicazione di metodi ricavati dalle scienze sperimentali non può essere utile per accertare la validità delle metodologie didattiche L'applicazione di metodi ricavati dalle scienze sperimentali non può essere utile per accertare l'efficacia dell'insegnamento.
Secondo il pensiero di Aldo Visalberghi: La pedagogia sperimentale ha una postura scientista La pedagogia sperimentale si riduce ad un esperimento o ad una misurazione Ogni indagine scientifica ha carattere non esaustivo e non definitivo: ciò che è risultato di una scelta può essere rimesso in moto da una scelta diversa Ogni indagine scientifica ha carattere esaustivo e definitivo: ciò che è risultato di una scelta non può essere rimesso in moto da una scelta diversa.
Lo sperimentalismo pedagogico: Pertiene esclusivamente ai metodi adottati per indagare i processi e i fatti educativi Si oppone fortemente all'utilizzo di strumenti qualitativi Si oppone fortemente all'utilizzo di strumenti quantitativi E' un atteggiamento, inteso come disponibilità a reclinarsi sull'oggetto di studio ed interrogarlo con rigore e scientificità.
Indicare quale tra i seguenti autori pone una decisa distinzione tra empiria e sperimentazione: Édouard Claparède Egle Becchi Carmela Metelli di Lallo Francesco De Bartolomeis.
Prendendo spunto dal pensiero di Aldo Visalberghi, indicare a cosa ci riferiamo affermando che sperimentale è tutta la buona pedagogia: Alla pedagogia che è pronta a modificare le sue convinzioni teoriche sulla base dell'esperienza. Alla pedagogia che non è pronta a modificare le sue convinzioni teoriche sulla base dell'esperienza. Alla pedagogia che utilizza strumenti qualitativi, gli unici in grado di indagare la complessità dei contesti educativi Alla pedagogia in cui teoria ed esperienza sono separabili.
Indicare quale dei seguenti autori ha affermato che l'obiettivo principale dello sperimentalismo in pedagogia è quello di 'sostituire agli apriorismi e ai pregiudizi un atteggiamento sperimentale che sia insieme critico e costruttivo': Egle Becchi Jonh Dewey Raffaele Laporta Aldo Visalberghi.
Indicare quale tra le seguenti affermazioni su Aldo Visalberghi è errata: Nei suoi studi è stato in grado di mantenere assieme la dimensione empirica e la propensione sperimentale Ha assunto un ruolo decisivo nell'introduzione in Italia di nuove tecnologie educative Ha assunto un ruolo decisivo nell'introduzione in Italia di metodologie didattiche innovative Non si è interessato di docimologia.
La ricerca basata sulla matrice di dati, ricevuti da una intervista strutturata, consiste in: Una osservazione occasionale chiedendo ai soggetti di esprimere le proprie opinioni Un intervento non progettato e in una osservazione della situazione esistente Una inchiesta (survey) somministrando ai soggetti un questionario autocompilato Un intervento non progettato basato su un colloquio orale.
La ricerca basata sulla matrice di dati interpreta i fenomeni e gli eventi educativi adottando una metodologia di natura: Interpretativa e narrativa Quantitativa e qualitativa Qualitativa e interpretativa Quantitativa e narrativa.
La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le righe rappresentano: I metodi utilizzati I fattori studiati I soggetti esaminati Le relazioni osservate.
La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le colonne rappresentano: I soggetti esaminati I fattori studiati Le relazioni osservate I metodi utilizzati.
Tra i programmi utilizzati per la creazione di una matrice dati vi sono: Microsoft Word e Publisher Microsoft Access e Excel Microsoft Word e PowerPoint Microsoft PowerPoint e Publisher.
I test di natura attitudinale o di personalità possono essere di natura: Oggettiva o soggettiva Soggettiva o interpretativa Oggettiva o proiettiva Proiettiva o interpretativa.
Le scale di autovalutazione possono essere: Descrittive, proiettive e numeriche Numeriche, grafiche e descrittive Interpretative, proiettive e descrittive Grafiche, interpretative e proiettive.
Le prove strutturate e semi strutturate di valutazione dei risultati di apprendimento sono: Solo scritte Solo orali Scritte e orali Grafiche e orali.
Le prove semi strutturate a stimolo chiuso e risposta aperta: Prevedono quattro alternative predefinite di risposta Prevedono alternative predefinite di risposta Non prevedono alternative predefinite di risposta Prevedono due alternative predefinite di risposta.
Le prove semi strutturate a stimolo chiuso e risposta chiusa: Non prevedono alternative predefinite di risposta Prevedono solo due alternative predefinite di risposta Consentono di scegliere tra alternative prefissate di risposta Prevedono solo tre alternative predefinite di risposta.
La ricerca-azione è orientata: All'interpretazione dei fatti Alle decisioni Alle relazioni All'osservazione.
La ricerca-azione adotta prevalentemente metodi di natura: Qualitativa Osservativa Quantitativa Sperimentale.
La ricerca-azione mira a risolvere problemi: Specifici in contesti definiti Generali in contesti definiti Specifici in contesti generali Specifici solo in contesti educativi.
L'autore che ha formulato le sette caratteristiche distintive della ricerca-azione è: P. Lèvy J.P. Pourtois A. Toffler N. Luhmann.
La ricerca-azione nasce da: Una questione epistemica avvertita all'interno di una relazione Un problema socio-educativo avvertito come rilevante Una riflessione oggettiva sulle metodologie di ricerca Una riflessione oggettiva sul contesto ambientale.
La ricerca azione si basa: Il piano dell'azione e il piano metodologico Il piano metodologico e il piano della riflessione Un passaggio continuo e reciproco tra il piano della riflessione e il piano dell’azione Il piano simbolico e il piano metodologico.
Nella ricerca-azione sono coinvolti: Gli operatori educativi e gli esperti dei contenuti e delle metodologie implicate nei progetti Solo gli operatori educativi coinvolti nel progetto di ricerca Solo gli esperti dei contenuti e delle metodologie implicate nei progetti Solo i ricercatori scientifici e gli esperti dei contenuti.
Nella r/a si considera peculiare: Il distacco degli attori educativi coinvolti Il coinvolgimento esistenziali degli attori educativi L'adeguamento delle tecniche ai fini della ricerca L'adeguamento delle tecniche alle caratteristiche personali.
Le due procedure di generalizzazione adottate nel progetto di r/a CEE-MPI-IRSSAE PUGLIA i curricoli dell'interculturà sono: La leggibilità e la contestualizzazione dei risultati L'interpretazione e la codifica dei risultati L'interpretazione e la verifica dei risultati La verifica e la codifica dei risultati.
Il progetto di r/a CEE-MPI-IRSSAE PUGLIA 'i curricoli dell'intercultura' si è concluso con: La costruzione di un videogame interattivo e di un sito internet La pubblicazione dei risultati scaturiti dalla ricerca La realizzazione di un giornalino telematico La realizzazione di una presentazione in PowerPoint.
La ricerca educativa di natura sperimentale si basa: Su una osservazione occasionale e su un intervento mirato Su un intervento non progettato e sulla osservazione della situazione esistente Su un intervento progettato e sulla modifica della situazione esistente Su un intervento non progettato e su una osservazione occasionale.
I due concetti sostanziali e introduttivi alla ricerca empirica di natura osservativa, riguardano: Il cosa modificare e il come migliorare Il cosa migliorare e il come progettare Il cosa osservare e il come osservare Il cosa progettare e il come modificare.
Nella ricerca educativa di natura osservativa il 'come osservare' si riferisce: Alle procedure, agli standard e alla definizione delle tecniche di osservazione Ai modelli comunicativi, ai soggetti osservati e al contesto Ai modelli di interazione dei soggetti osservati, al contesto e ai modelli comunicativi Al contesto, ai soggetti osservati e alla definizione delle relazioni.
Le osservazioni che un osservatore esterno non partecipante trae dalla situazione osservata sono Soggettive, condizionate dal contesto e dalle metodologie adottate Inconsce, estranee e riguardanti i fenomeni da indagare Personali, condizionate dai rapporti tra i soggetti osservati e dal contesto Soggettive, condizionate dai rapporti tra i soggetti osservati e dalle metodologie adottate.
I tre oggetti dell'osservazione non partecipante adottata nella ricerca educativa sono: Le metodologie adottate per svolgere l'osservazione, i ricercatori e i modelli comunicativi I modelli comunicativi, le ideologie dei soggetti osservati e l'ambiente L'ambiente, i modelli comunicativi e le metodologie adottate per svolgere l'osservazione Le persone osservate, le relazioni e i rapporti determinati dalla situazione specifica.
L'osservatore esterno è: Esterno e partecipante alla situazione osservata Calato all'interno della situazione osservata Esterno e non partecipante alla situazione osservata Partecipante alla situazione osservata.
Le tre fasi della ricerca osservativa sono: Focalizzazione, raccolta dei dati, analisi dei materiali registrati durante l'osservazione Definizione del contesto, dei modelli comunicativi e degli standard di riferimento Definizione delle procedure, degli standard e delle tecniche di osservazione Focalizzazione, definizione delle procedure e degli standard.
Nella fase di codifica il ricercatore può far ricorso a diverse modalità quali: Registrazione per unità di eventi e unità di tempo Interpretazione per unità di eventi e unità di tempo Campionamento per unità di eventi e unità di tempo Valutazione per unità di eventi e unità di tempo.
Le check list; le scale di valutazione e i sistemi di categorie sono tre metodologie adottate nella: Ricerca empirica Ricerca teorica Ricerca interpretativa Ricerca non strutturata.
Nell'analisi del comportamento insegnante si osservano: Solo le dinamiche verbali che si sviluppano tra l'insegnante e l'allievo Le dinamiche verbali e non verbali che si sviluppano tra l'insegnante e l'allievo Solo le dinamiche non verbali che si sviluppano tra l'insegnante e l'allievo Le metodologie di insegnamento adottate nel contesto rappresentato dalla classe.
L'autore che ha contribuito a definire un ordinamento logico nella loro sequenzialità delle sei fasi della ricerca empirica in educazione è: J.P. Pourtois A. Toffler N. Luhmann J. Dewey.
Le fasi della ricerca empirica in educazione sono: Otto Sei Cinque Tre.
La prima fase della ricerca empirica in educazione consiste nella: Identificazione del tema Formulazione del piano di ricerca Formulazione delle ipotesi di ricerca Elaborazione critica dei dati.
La seconda fase della ricerca empirica in educazione consiste nella: Formulazione delle ipotesi di ricerca Elaborazione critica dei dati Formulazione del piano di ricerca Analisi statistica dei dati.
La terza fase della ricerca empirica in educazione consiste nella: Elaborazione critica dei dati Formulazione del piano di ricerca Raccolta dei dati Formulazione delle ipotesi di ricerca.
La quarta fase della ricerca empirica in educazione consiste nella: Formulazione del piano di ricerca Raccolta dei dati Elaborazione critica dei dati Formulazione delle ipotesi di ricerca.
La quinta fase della ricerca empirica in educazione consiste nella: Raccolta dei dati Elaborazione critica dei dati Analisi statistica dei dati Formulazione del piano di ricerca.
La sesta fase della ricerca empirica in educazione consiste nella: Elaborazione critica dei dati Analisi statistica dei dati Analisi statistica dei dati Raccolta dei dati.
La formulazione del piano di ricerca consiste nell'individuazione: Della popolazione e del campione Delle ipotesi di ricerca Del tema della ricerca Dei metodi statistici da utilizzare.
L'elaborazione critica dei dati consiste nella: La verifica e la codifica dei risultati Contestualizzazione dei risultati Interpretazione dei risultati Elaborazione statistica dei risultati.
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