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PROGETTAZIONE FUNZIONALE Description: PROGETTAZIONE FUNZIONALE ING. IND. Author:
Creation Date: 28/03/2025 Category: University Number of questions: 158 |
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I vincoli sono dispositivi atti a: limitare il numero dei gradi di libertà di un sistemi di corpi. bloccare un sistema di corpi. aumentare le possibilità di movimento di un sistema di corpi. nessuna delle precedenti. Le coppie elementari, come rotoidali, prismatiche ed elicoidali, lasciano: 2 gradi di libertà relativi. nessuna delle precedenti 3 gradi di libertà relativi. 1 grado di libertà relativo. Quali delle seguenti affermazioni sulla coppia sferica è falsa: può essere realizzata attraverso 3 coppie rotoidali ad assi perpendicolari e coincidenti. blocca 3 gradi di libertà nel moto relativo. nessuna delle precedenti lascia 3 gradi di libertà nel moto relativo. Le coppie rotoidali vengono solitamente realizzate attraverso: guide prismatiche. accoppiamenti elicoidali. cuscinetti. nessuna delle precedenti. In relazione alla geometria di contatto si hanno: nessuna delle precedenti contatti di strisciamento, di rotolamento e di urto. contatti di strisciamento, di rotolamento e di forma. contatti di forza e di forma. In relazione alla geometria di contatto si hanno: contatti puntiformi, lineari o superficiali. contatti di forza e di forma. nessuna delle precedenti contatti di strisciamento, di rotolamento e di forma. Dal punto di vista realizzativo si distinguono: contatti di strisciamento, di rotolamento e di urto. contatti di forza e di forma. nessuna delle precedenti contatti di strisciamento, di rotolamento e di forma. Dal punto di vista cinematico si distinguono: contatti di strisciamento, di rotolamento e di forma. contatti di forza e di forma. nessuna delle precedenti contatti di strisciamento, di rotolamento e di urto. Si definiscono coppie inferiori quelle coppie rigide che sono realizzabili tramite: contatti puntuali. contatti di linea nessuna delle precedenti contatti di superficie. Quali delle seguenti affermazioni sui vincoli è falsa: nessuna delle precedenti Un vincolo è interno se è dovuto alla costituzione del corpo stesso. possono essere espressi analiticamente mediante relazioni fra le coordinate e le velocità di punti del sistema. sono detti unilaterali se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole disequazioni. Quali delle seguenti affermazioni sui vincoli è falsa: sono detti unilaterali se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole equazioni. possono essere espressi analiticamente mediante relazioni fra le coordinate e le velocità di punti del sistema. nessuna delle precedenti Un vincolo è interno se è dovuto alla costituzione del corpo stesso. Quali delle seguenti affermazioni sui vincoli è falsa: possono essere espressi analiticamente mediante relazioni fra le coordinate e le velocità di punti del sistema. sono detti bilaterali se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole equazioni. nessuna delle precedenti Un vincolo è interno se è dovuto alla costituzione del corpo stesso. Quali delle seguenti affermazioni sui vincoli è falsa: possono essere espressi analiticamente mediante relazioni fra le coordinate e le velocità di punti del sistema. è interno se dovuto ad altri corpi del sistema. nessuna delle precedenti sono detti bilaterali se le restrizioni imposte al sistema si rappresentano tramite sole equazioni. Per descrivere l'orientamento relativo tra due corpi sono necessari: 6 parametri indipendenti. 3 parametri indipendenti. 2 parametri indipendenti. nessuna delle precedenti. La traslazione tra due corpi nello spazio è espresso da: 6 parametri. 1 parametro. nessuna delle precedenti 3 parametri. La posa relativa tra due corpi in assenza di vincoli è espressa da: 6 parametri. 7 parametri. 5 parametri. nessuna delle precedenti. Una catena cinematica è detta chiusa se: se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti. se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. nessuna delle precedenti. Se la formula di Kuzbach restituisce un valore maggiore di 0, il sistema è: una struttura isostatica. un meccanismo. nessuna delle precedenti una struttura iperstatica. Le catene cinematiche sono: sistemi di membri collegati tra loro da coppie cinematiche. dispositivi flessibili per la trasmissione del moto. nessuna delle precedenti dispositivi per l'ancoraggio dei corpi a telaio. Una catena cinematica è detta semplice se: se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti. se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. nessuna delle precedenti se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. Una catena cinematica è detta semplice se: se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti. se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. nessuna delle precedenti se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti. Una catena cinematica è detta composta se: se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti. nessuna delle precedenti. Nell'applicazione dell'equazione di struttura, nel caso in cui una coppia connetta più di 2 membri occorre: nessuna delle precedenti escludere il vincolo dal calcolo. contarlo tante volte quanti sono i corpi collegati. contarlo comunque una volta. Nell'applicazione dell'equazione di struttura, nel caso in cui una coppia connetta più di 2 membri occorre: nessuna delle precedenti escludere il vincolo dal calcolo. contarlo comunque una volta. contarlo più volte. Una catena cinematica è detta composta se: se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. nessuna delle precedenti se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti. Se la formula di Kuzbach restituisce un valore minore di 0, il sistema è: una struttura isostatica. un meccanismo. nessuna delle precedenti una struttura iperstatica. Se la formula di Kuzbach restituisce un valore pari a 0, il sistema è: una struttura isostatica. un meccanismo. nessuna delle precedenti una struttura iperstatica. L equazione di struttura permette di calcolare: il numero di corpi di una catena cinematica. nessuna delle precedenti il numero di vincoli di una catena cinematica. i gradi di libertà di una catena cinematica. L analisi di mobilità di un meccanismo è la determinazione del campo ammissibile per gli spostamenti: non è funzione della configurazione del meccanismo. non è funzione della struttura. è funzione della geometria nessuna delle precedenti. L analisi di mobilità di un meccanismo è la determinazione del campo ammissibile per gli spostamenti: non è funzione della geometria nessuna delle precedenti è funzione della struttura. non è funzione della configurazione del meccanismo. L analisi di mobilità di un meccanismo è la determinazione del campo ammissibile per gli spostamenti: non è funzione della geometria non è funzione della struttura non è funzione della configurazione del meccanismo. nessuna delle precedenti. L analisi di mobilità di un meccanismo è la determinazione del campo ammissibile per gli spostamenti: è funzione della configurazione del meccanismo. non è funzione della geometria nessuna delle precedenti non è funzione della struttura. Una catena cinematica è detta aperta se: se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti. nessuna delle precedenti. Una catena cinematica è detta aperta se: se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti. nessuna delle precedenti se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti. se si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. Una catena cinematica è detta chiusa se: se ciascun membro presenta 1 o 2 accoppiamenti se almeno un membro presenta 3 o più accoppiamenti. nessuna delle precedenti se non si instaurano percorsi chiusi tra i membri della catena. Il punto di contatto tra polare fissa e mobile rappresenta: il centro di massa del sistema di corpi. nessuna delle precedenti il polo del momento di inerzia. il centro di istantanea rotazione del moto. "Le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido in moto piano concorrono in ogni istante nel centro di istantanea rotazione". E' l'enunciato: del teorema di Coriolis. nessuna delle precedenti del teorema di Rivals. del teorema di Kennedy. "Le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido in moto piano concorrono in ogni istante nel centro di istantanea rotazione". E' l'enunciato: del teorema di Rivals. nessuna delle precedenti del teorema di Coriolis. del teorema di Chasles. Il luogo dei punti occupati nel corso del moto dal centro di istantanea rotazione nel riferimento fisso si indica: evolvente. polare fissa. polare mobile. nessuna delle precedenti. Il luogo dei punti occupati dal centro di istantanea rotazione nel riferimento locale (mobile) si indica: polare mobile. nessuna delle precedenti polare fissa. evolvente. Nei successivi punti di contatto, la polare fissa e la polare mobile risutano: tangenti. non in contatto. perpendicolari. nessuna delle precedenti. "Le normali di contatto di tutti i profili coniugati in un medesimo istante si intersecano nel centro di istantanea rotazione.". E' l'enunciato: del teorema di Chasles. nessuna delle precedenti del teorema di Coriolis. del teorema di Rivals. "Le normali di contatto di tutti i profili coniugati in un medesimo istante si intersecano nel centro di istantanea rotazione.". E' l'enunciato: nessuna delle precedenti del teorema di Rivals. del teorema di Kennedy. del teorema di Coriolis. Le righe della matrice di rotazione che descrive l'orientamento di un sistema di riferimento {B} rispetto ad un sistema di riferimento {A} rappresentano: nessuna delle precedenti le coordinate dei versori di {B} rispetto ad {A}. le coordinate dei versori di {B} rispetto al sistema di riferimento fisso. le coordinate dei versori di {A} rispetto ad {B}. Le colonne della matrice di rotazione che descrive l'orientamento di un sistema di riferimento {B} rispetto ad un sistema di riferimento {A} rappresentano: le coordinate dei versori di {B} rispetto al sistema di riferimento fisso. le coordinate dei versori di {A} rispetto ad {B}. le coordinate dei versori di {B} rispetto ad {A}. nessuna delle precedenti. L'orientamento relativo tra due sistemi di riferimento è descritto. nessuna delle precedenti dalla matrice dei coseni direttori. dal vettore velocità angolare. da una coppia di angoli. L'orientamento relativo tra due sistemi di riferimento è descritto. dalla matrice di rotazione. dal vettore velocità angolare. da una coppia di angoli. nessuna delle precedenti. L'inversa di una matrice di rotazione è uguale: alla sua trasposta. a se stessa. nessuna delle precedenti alla sua derivata. La matrice dei coseni direttori è: nessuna delle precedenti ortonormale. ortogonale. normale. Le matrici di trasformazione omogenea godono delle seguenti proprietà matematiche: proprietà associativa, esistenza dell'elemento neutro, esistenza dell'elemento inverso. esistenza dell'elemento neutro, proprietà commutativa, ortonormalità. proprietà associativa, esistenza dell'elemento neutro, proprietà commutativa. nessuna delle precedenti. Le matrici di trasformazione omogenea: nessuna delle precedenti descrivono completamente la configurazione relativa fra due terne. descrivono la posizione relativo tra due terne, ma non il loro orientamento. descrivono l'orientamento relativo tra due terne, ma non la loro posizione. Le matrici di trasformazione omogenea: descrivono la posizione relativo tra due terne, ma non il loro orientamento. nessuna delle precedenti descrivono o l'orientamento relativo, o la posizione relativa fra due terne, ma mai contemporaneamente. descrivono l'orientamento relativo tra due terne, ma non la loro posizione. L'ordine con cui due rotazioni vengono applicate: influenza l'equilibrio finale. nessuna delle precedenti influenza la configurazione finale. non influenza la configurazione finale. Successive rotazioni di un sistema di riferimento vengono descritte attraverso: la differenza delle matrici di rotazione. la somma delle matrici di rotazione. nessuna delle precedenti il prodotto delle matrici di rotazione. Gli angoli di Eulero descrivono: soltanto rotazioni infinitesime. rotazioni rispetto ad assi mobili. nessuna delle precedenti rotazioni rispetto ad assi fissi. Successive rotazioni intorno agli assi coordinati della terna corrente (cioè quella che è in rotazione) si compongono: nessuna delle precedenti post-moltiplicando le matrici di rotazione. sommando le matrici di rotazione. pre-moltiplicando le matrici di rotazione. Successive rotazioni intorno agli assi coordinati della terna fissa si compongono: post-moltiplicando le matrici di rotazione. nessuna delle precedenti sommando le matrici di rotazione. pre-moltiplicando le matrici di rotazione. Gli angoli di Tait-Bryan descrivono: rotazioni rispetto ad assi mobili. rotazioni rispetto ad assi fissi. soltanto rotazioni infinitesime. nessuna delle precedenti. Gli angoli areonautici descrivono: nessuna delle precedenti rotazioni rispetto ad assi mobili soltanto rotazioni infinitesime rotazioni rispetto ad assi fissi. Gli angoli di Cardano descrivono: rotazioni rispetto ad assi fissi. rotazioni rispetto ad assi mobili. soltanto rotazioni infinitesime. nessuna delle precedenti. Gli angoli astronomici descrivono: rotazioni rispetto ad assi fissi. soltanto rotazioni infinitesime. rotazioni rispetto ad assi mobili. nessuna delle precedenti. Sotto l'ipotesi di rotazioni infinitesime, le matrici di rotazione sono: additive. nessuna delle precedenti nulle. singolari. La direzione istantaneamente assunta dal vettore velocità angolare indica la direzione: dell'asse di Mozzi. dell'asse neutro della sezione del corpo. dell'asse di simmetria del corpo. nessuna delle precedenti. La velocità angolare descrive un attributo: di un corpo. nessuna delle precedenti di un meccanismo. di un punto. Sotto l'ipotesi di rotazioni infinitesime, le matrici di rotazione sono: commutative. singolari nessuna delle precedenti diagonali. La matrice velocità angolare è: nessuna delle precedenti simmetrica. antisimmetrica. definita positiva. La direzione istantaneamente assunta dal vettore velocità angolare indica la direzione: dell'asse neutro della sezione del corpo. dell'asse di simmetria del corpo. nessuna delle precedenti dell'asse elicoidale istantaneo. La velocità lineare descrive un attributo: di un punto. di un meccanismo. di un corpo. nessuna delle precedenti. Il baricentro di un sistema materiale è sempre: nessuna delle precedenti interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. esterno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. interno a qualunque superficie convessa che racchiuda tutte le masse. La matrice d'inerzia è: semi-definita positiva. nessuna delle precedenti sempre diagonale. simmetrica. La distanza alla quale occorre concentrare una massa puntiforme pari a quella del sistema affinché il suo momento di inerzia rispetto all asse eguagli il momento d inerzia del sistema è detta: raggio d'inerzia. braccio. nessuna delle precedenti momento angolare. Il baricentro di un sistema materiale è sempre: esterno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. nessuna delle precedenti giacente sul piano di simmetria del corpo, qualora ne esista uno. interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. Gli elementi fuori diagonale della matrice d'inerzia sono detti: momenti polari d'inerzia. prodotti d'inerzia. momenti assiali d'inerzia. nessuna delle precedenti. La matrice d'inerzia è: nessuna delle precedenti sempre diagonale. antisimmetrica. semi-definita positiva. La distanza alla quale occorre concentrare una massa puntiforme pari a quella del sistema affinché il suo momento di inerzia rispetto all asse eguagli il momento d inerzia del sistema è detta: raggio giratore. momento angolare. nessuna delle precedenti braccio. Il teorema di Lagrange afferma che: Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d inerzia polare del sistema. nessuna delle precedenti Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d inerzia polare del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d inerzia assiale del sistema. Il teorema di Lagrange afferma che: Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d inerzia assiale del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d inerzia polare del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d inerzia assiale del sistema. nessuna delle precedenti. Il teorema di Huygens afferma che: Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d inerzia polare del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d inerzia assiale del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d inerzia polare del sistema. nessuna delle precedenti. Il teorema di Huygens afferma che: Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d inerzia polare del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d inerzia assiale del sistema. Il baricentro G di un sistema materiale qualsiasi è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d inerzia polare del sistema. nessuna delle precedenti. Il baricentro di un triangolo è il punto di incontro: delle bisettrici. nessuna delle precedenti delle mediane. delle altezze. Le direzioni principali di inerzia rappresentano: gli assi rispetto a cui i prodotti di inerzia sono minimi. gli autovettori della matrice di inerzia del corpo. nessuna delle precedenti gli autovettori della matrice di rotazione del corpo. La matrice d'inerzia espressa nella terna principale d'inerzia è: nessuna delle precedenti diagonale. ortonormale. singolare. La quantità di moto di un corpo è pari a: nessuna delle precedenti al prodotto della massa per la velocità del baricentro. al prodotto della massa per l'accelerazione del baricentro. al prodotto del momento d'inerzia assiale per la velocità angolare del corpo. Il teorema del momento della quantità di moto stabilisce che: la risultante rispetto ad un generico polo dei momenti di tutte le forze attive e reattive esterne al sistema uguaglia la derivata temporale del momento della quantità di moto rispetto allo stesso polo la risultante rispetto ad un generico polo dei momenti di tutte le forze attive e reattive esterne al sistema uguaglia il prodotto esterno della velocità assoluta del polo per la quantità di moto. nessuna delle precedenti la risultante rispetto ad un generico polo dei momenti di tutte le forze attive e reattive esterne al sistema uguaglia la derivata temporale del momento della quantità di moto rispetto allo stesso polo sommato al prodotto esterno della velocità assoluta del polo per la quantità di moto. La quantità di moto di un sistema di punti è pari a: nessuna delle precedenti la sommatoria dei prodotti delle masse di ciascun punto per il rispettivo vettore accelerazione. la sommatoria dei prodotti delle masse di ciascun punto per il rispettivo vettore velocità. la sommatoria dei prodotti delle masse di ciascun punto per la rispettiva velocità angolare. La quantità di moto di un corpo è pari a: al prodotto della massa per la velocità angolare del corpo. al prodotto della massa per l'accelerazione del baricentro al prodotto del momento d'inerzia assiale per la velocità angolare del corpo. nessuna delle precedenti. Il teorema della quantità di moto stabilisce che: la risultante di tutte le forze attive e reattive esterne al sistema uguaglia la derivata temporale della quantità di moto del sistema. la risultante di tutte le forze attive e reattive esterne al sistema uguaglia la quantità di moto del sistema. nessuna delle precedenti la risultante di tutte le forze attive e reattive interne al sistema uguaglia la derivata temporale della quantità di moto del sistema. L'energia cinetica di un corpo rigido è pari a: nessuna delle precedenti la somma di energia cinetica ed energia potenziale elastica la somma di energia cinetica di traslazione ed energia cinetica di rotazione. la somma di energia cinetica di traslazione ed energia potenziale gravitazionale. Per una macchina si definisce rendimento meccanico a regime il rapporto tra: lavoro motore reale e lavoro motore ideale. lavoro motore ideale e lavoro motore reale. lavoro resistente reale e lavoro motore ideale. nessuna delle precedenti. Il rendimento di un sistema meccanico: è sempre minore di 1. può essere maggiore di 1 per macchine estremamente efficienti. nessuna delle precedenti è sempre maggiore di 1. Il teorema delle forza vive afferma che il lavoro compiuto da tutte le forze che agiscono su un sistema in un intervallo di tempo uguaglia: la quantità di moto del sistema. la variazione di energia potenziale. nessuna delle precedenti la variazione di energia cinetica. Le condizioni di equivalenza dinamica implicano che è possibile sostituire un membro rigido continuo con un sistema discreto di masse in punti assegnati dello spazio costituito da: 3 masse di sostituzione nessuna delle precedenti 12 masse di sostituzione. 8 masse di sostituzione. Due corpi rigidi sono dinamicamente equivalenti quando hanno: stessa massa, stessa posizione del baricentro, stessa velocità angolare. stessa massa, stessa posizione del baricentro, stessa matrice d'inerzia. nessuna delle precedenti stessa massa, stesso sistema di vincoli, stessa matrice d'inerzia. Due corpi rigidi sono dinamicamente equivalenti quando: si comportano in modo identico se soggetti all applicazione di uno stesso sistema di forze. si comportano in modo identico se soggetti all applicazione di uno stesso sistema di vincoli. nessuna delle precedenti si comportano in modo identico se soggetti all applicazione di uno stesso sistema di attuazione. Due meccanismi sono detti cinematicamente equivalenti se: i moventi ed i cedenti hanno esattamente lo stesso momento d'inerzia. i moventi ed i cedenti hanno esattamente lo stesso moto. i moventi hanno esattamente lo stesso moto. nessuna delle precedenti. Si definisce grado di irregolarità periodica di un albero in rotazione: nessuna delle precedenti il rapporto tra velocità angolare massima e minima del sistema. la somma tra velocità angolare massima e minima divise per la velocità angolare media del sistema. la differenza tra velocità angolare massima e minima divise per la velocità angolare media del sistema. L irregolarità del moto è sempre un fattore indesiderato nel funzionamento delle macchine. Il metodo tipico di riduzione è l utilizzo: di una massa eccentrica. nessuna delle precedenti di un volano. di un contralbero rotante. L'approssimazione introdotta dal metodo di Tretgold prevede che per il bilanciamento dei volani venga trascurata: nessuna delle precedenti l'inerzia del motore. l'inerzia delle masse rotanti. l'inerzia delle masse traslanti. L'analisi modale: nessuna delle precedenti è una tecnica di analisi che consente di identificare le capacità dinamiche di un sistema. è una tecnica di analisi che consente di studiare l'inerzia dei volani. è una tecnica di analisi che consente di identificare i modi di vibrazione di una struttura. . Nei lumped parameter models: nessuna delle precedenti Si schematizza la struttura come se fosse composta da un numero infinito di elementi sui quali si distribuiscono le proprietà meccaniche. Si schematizza la struttura come se fosse composta da più elementi nei quali si concentra solo una proprietà meccanica. Si schematizza la struttura come se fosse composta da un numero infinito di elementi; le proprietà meccaniche vengono ricavate dalla media degli elementi infinitesimi. . Nei modelli a parametri distribuiti: nessuna delle precedenti Si attribuiscono le proprietà meccaniche ad un numero finito di punti distribuiti nel sistema. Si attribuiscono le proprietà meccaniche al baricentro del sistema. Si attribuiscono le proprietà meccaniche là dove si trovano e cioè all interno del corpo punto per punto del suo volume. Viene normalmente indicata con smorzamento viscoso una modellazione dei fenomeni dissipativi caratterizzata da: linearità tra forza di attrito e velocità. nessuna delle precedenti linearità tra forza di attrito e spostamento. linearità tra forza di attrito e accelerazione. Lo smorzamento strutturale dei corpi solidi è dovuto all attrito interno che si sviluppa nei relativi materiali a causa: della loro imperfetta elasticità. dell'attrito con l'aria. nessuna delle precedenti della loro massa. La pulsazione delle oscillazioni nei sistemi del secondo ordine sottosmorzati è: nessuna delle precedenti. maggiore della frequenza naturale del sistema. minore della frequenza naturale del sistema. pari alla frequenza naturale del sistema. La risposta libera dei sistemi del secondo ordine sottosmorzati: prevede il raggiungimento di una configurazione d'equilibrio per mezzo di un comportamento non oscillatorio. nessuna delle precedenti. prevede l'oscillazione della massa fino al raggiungimento di una configurazione d'equilibrio. prevede l'oscillazione del sistema per un tempo infinitamente lungo. La risposta libera dei sistemi del secondo ordine sovrasmorzati: prevede il raggiungimento di una configurazione d'equilibrio per mezzo di un comportamento non oscillatorio. prevede l'oscillazione della massa fino al raggiungimento di una configurazione d'equilibrio. prevede l'oscillazione del sistema per un tempo infinitamente lungo. nessuna delle precedenti. Nel caso di forzante costante (a gradino), l integrale particolare di un sistema del II ordine: è di tipo esponenziale. è una costante di valore pari all'elongazione statica del sistema. è di tipo vibratorio, con ampiezza delle oscillazioni tendente a zero nel tempo (sistema sottosmorzato) nessuna delle precedenti. tramite la trasformata di Fourier, è possibile scomporre una forzante nota nel dominio del tempo: nelle sue componenti armoniche (nel dominio delle frequenze) nelle sue componenti scalari lungo le direzioni x, y e z. nessuna delle precedenti nelle sue componenti di forza e momento. La ricettanza rappresenta: il modulo e la fase della risposta del sistema a regime quando è sottoposto ad una forzante di modulo variabile e di frequenza unitaria nessuna delle precedenti il modulo e la fase della risposta del sistema a regime quando è sottoposto ad una forzante unitaria di frequenza nota. il modulo e la fase della risposta del sistema a regime quando è sottoposto ad una forzante di modulo variabile e di frequenza nota. I sistemi a più gradi di libertà si definiscono staticamente accoppiati se: presentano matrice di rigidezza simmetrica. presentano matrice di rigidezza diagonale. presentano matrice di rigidezza sparsa. nessuna delle precedenti. I sistemi a più gradi di libertà si definiscono flessibilmente accoppiati se: presentano matrice di rigidezza sparsa presentano matrice di rigidezza simmetrica. presentano matrice di rigidezza diagonale. nessuna delle precedenti. I sistemi a più gradi di libertà si definiscono dinamicamente disaccoppiati se: presentano matrice di massa diagonale. nessuna delle precedenti presentano matrice di massa simmetrica presentano matrice di rigidezza e di massa entrambe diagonali. Le pulsazioni naturali dei sistemi oscillanti a più gradi di libertà sono legati a: nessuna delle precedenti agli autovalori della matrice di rigidezza del sistema. agli autovalori della matrice dinamica del sistema. agli autovalori della matrice di massa del sistema. . I modi di vibrare dei sistemi oscillanti a più gradi di libertà sono legati a: agli autovettori della matrice di rigidezza del sistema. nessuna delle precedenti agli autovettori della matrice dinamica del sistema. agli autovettori della matrice di massa del sistema. La matrice dinamica dei sistemi oscillanti a più gradi di libertà è funzione: delle masse e degli smorzamenti del sistema. nessuna delle precedenti delle rigidezze e degli smorzamenti del sistema. delle rigidezze e delle masse del sistema. La matrice di massa dei sistemi oscillanti a più gradi di libertà è: antisimmetrica e definita positiva. antisimmetrica e semi-definita positiva. simmetrica e semi-definita positiva. nessuna delle precedenti. La matrice di massa dei sistemi oscillanti a più gradi di libertà è: simmetrica e semi-definita positiva. nessuna delle precedenti antisimmetrica e semi-definita positiva. simmetrica e definita positiva. Gli autovettori della matrice dinamica dei sistemi a più gradi di libertà sono ortogonali rispetto: alla matrice di massa ed alla matrice di rigidezza. alla matrice di massa. alla matrice di rigidezza. nessuna delle precedenti. Il teorema di espansione dice che: Qualsiasi configurazione assunta da un sistema a n g.d.l. è esprimibile come combinazione lineare degli autovalori Qualsiasi configurazione assunta da un sistema a n g.d.l. è esprimibile come combinazione lineare degli autovettori. Qualsiasi configurazione assunta da un sistema a n g.d.l. è esprimibile come prodotto scalare degli autovettori. nessuna delle precedenti. Il teorema di espansione si applica a sistemi smorzati solo in caso di: smorzamento viscoso. smorzamento critico smorzamento proporzionale. nessuna delle precedenti. Il modulo dei diagrammi di Bode delle funzioni di risposta in frequenza di un sistema ad n gradi di libertà presenta: un numero di picchi sempre maggiore del numero di gradi di libertà. un numero di picchi al più uguale al numero di gradi di libertà. nessuna delle precedenti un numero di picchi pari al numero di gradi di libertà. Lo squilibrio dinamico di un rotore si verifica quando: nessuna delle precedenti il baricentro del rotore non giace sull asse di rotazione il rotore ha accelerazione angolare nulla. l asse di rotazione non è un asse principale di inerzia del rotore. I fenomeni di squilibrio possono essere classificati in: squilibrio statico e squilibrio cinematico. nessuna delle precedenti squilibrio dinamico e squilibrio cinematico. squilibrio statico e squilibrio dinamico. Lo squilibrio statico di un rotore si verifica quando: il baricentro del rotore non giace sull asse di rotazione. il rotore si trova in situazione statica. nessuna delle precedenti il rotore ha accelerazione angolare nulla. I fenomeni di squilibrio possono essere classificati in: squilibrio geometrico e squilibrio cinematico. nessuna delle precedenti squilibrio dinamico e squilibrio cinematico. squilibrio statico e squilibrio cinematico. La coppia d'inerzia risultante da uno squilibrio dinamico risulta: costante in direzione, con modulo variabile. costante in modulo ed in direzione. costante in modulo, con direzione variabile con la configurazione del rotore. nessuna delle precedenti. Lo squilibrio statico di un rotore non in movimento genera un'azione dovuta a: forza peso. forza di Coriolis forza centrifuga. nessuna delle precedenti. Lo squilibrio statico di un rotore in movimento genera un'azione dinamica dovuta a: forza centrifuga. forza di Coriolis. forza peso nessuna delle precedenti. Dato un rotore con squilibrio dinamico, la velocità angolare per cui si ha la risonanza delle vibrazioni radiali si chiama: velocità critica radiale. velocità critica flessionale. nessuna delle precedenti velocità angolare critica. Dato un rotore con squilibrio dinamico, per velocità molto maggiori di quella critica il baricentro: è prossimo all'asse di rotazione. nessuna delle precedenti varia la sua eccentricità rispetto al centro geometrico del disco. non varia la sua eccentricità rispetto all'asse di rotazione. Nella coppia rotoidale radente: l'attrito modifica l'inclinazione della reazione normale alla sede che risulterà tangente alla circonferenza d'attrito. l'attrito dell'albero nella sede ha effetti positivi sul moto desiderato. l'attrito dell'albero nella sede non ha effetti apprezzabili. nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulle coppie volventi è falsa: non esistono soluzioni costruttive adatte alla realizzazione di giunti prismatici. si riducono i fenomeni di attrito interponendo elementi rigidi rotolanti come sfere o rulli. nessuna delle precedenti. esistono soluzioni costruttive adatte a sopportare carichi assiali. Un ingranaggio: è un meccanismo composto da una coppia di ruote dentate un rotismo in cui almeno uno degli assi ruota attorno ad un altro. nessuna delle precedenti. organo in grado di trascinarne un altro per mezzo di denti che entrano successivamente in contatto. Il rapporto di trasmissione di un ingranaggio: è funzione dell'angolo di pressione normale. nessuna delle precedenti. è funzione del numero dei denti delle ruote. è funzione dell'altezza dei denti delle ruote. Un rotismo: è un meccanismo composto da una coppia di ruote dentate. nessuna delle precedenti. è un meccanismo composto da più ingranaggi. organo in grado di trascinarne un altro per mezzo di denti che entrano successivamente in contatto. La correzione di taglio negativa delle ruote dentate causa: aumento della componente radiale del carico sulla ruota. nessuna delle precedenti forma allungata scavata alla base. maggior resistenza a flessione. Nelle ruote con correzione di taglio positiva, lo strumento a dentiera utilizzato per la costruzione delle ruote viene: nessuna delle precedenti inclinato rispetto alla ruota. allontanato dalla ruota. avvicinato alla ruota. La correzione di taglio negativa delle ruote dentate causa: peggior resistenza a flessione. aumento della componente radiale del carico sulla ruota. nessuna delle precedenti denti più tozzi e appuntiti, base maggiore. Nelle ruote con correzione di taglio negativa, lo strumento a dentiera utilizzato per la costruzione delle ruote viene: allontanato dalla ruota. inclinato rispetto alla ruota. nessuna delle precedenti avvicinato alla ruota. La correzione di taglio positiva delle ruote dentate causa: peggior resistenza a flessione. forma allungata scavata alla base. nessuna delle precedenti aumento della componente radiale del carico sulla ruota. La correzione di taglio positiva delle ruote dentate causa: nessuna delle precedenti maggior resistenza a flessione. forma allungata scavata alla base. diminuzione della componente radiale del carico sulla ruota. La correzione di taglio negativa delle ruote dentate causa: diminuzione della componente radiale del carico sulla ruota. maggior resistenza a flessione nessuna delle precedenti denti più tozzi e appuntiti, base maggiore. La correzione di taglio positiva delle ruote dentate causa: peggior resistenza a flessione. nessuna delle precedenti diminuzione della componente radiale del carico sulla ruota. denti più tozzi e appuntiti, base maggiore. Nelle ruote dentate cilindriche a denti elicoidali: la dentatura corrisponde alla rolletta di un punto apartenente ad una retta che rotola senza strisciare sul cilindro di base. non vengono utilizzati profili ad evolvente di cerchio. nessuna delle precedenti la generazione del profilo di dentatura avviene facendo rotolare sul cilindro base un piano inclinato di un angolo pari all'angolo d'elica. Quale delle seguenti affermazioni sulle ruote dentate cilindriche a denti elicoidali è falsa: nessuna delle precedenti. hanno un funzionamento più silenzioso delle ruote a denti dritti. hanno un arco d'azione ridotto rispetto le ruote a denti dritti. hanno una dentatura più rigida e resistente. nelle ruote coniche a denti dritti, il rapporto di trasmissione: è pari al rapporto delle semiaperture angolari dei coni primitivi delle due ruote. è costante al variare del numero di denti. non dipende dal numero di denti delle due ruote. nessuna delle precedenti. L'ingranaggio ipoidale: ha dentatura a denti dritti. è un accoppiamento di ruote dentate ad assi sghembi. nessuna delle precedenti. è inadatto a trasmettere elevate potenze. L'ingranaggio a vite senza fine: offre un modesto rapporto di riduzione rispetto agli ingranaggi ad assi paralleli. nessuna delle precedenti. ha elevatissimo rendimento ma non si presta a trasmettere elevate potenze. deve essere montato con estrema cura e le due ruote devono essere costruite con materiali speciali a basso attrito. La forza di contatto che si genera fra ruote dentate a denti elicoidali, in assenza di attrito: nessuna delle precedenti. ha una componente assiale che rende necessario l'utilizzo di cuscinetti reggi spinta. ha una componente radiale che tende ad avvicinare le due ruote. giace sul piano della circonferenza di base. La forza di contatto che si genera nei rotismi ordinari, in assenza di attrito: è inclinata di un angolo pari all'angolo d'elica. si sviluppa lungo la retta d'azione. nessuna delle precedenti. ha una componente radiale che tende ad avvicinare le due ruote. Sono chiamati treni planetari o rotismi epicicloidali: i rotismi in cui compare almeno una coppia di ruote coniche. i rotismi che fanno uso di ruote ad evolvente di cerchio. i rotismi nei quali gli assi di una o più ruote sono mobili. nessuna delle precedenti. Indicare quale delle seguenti affermazioni sui rotismi epicicloidali è falsa: possono essere utilizzati come meccanismi differenziali o combinatori. hanno 2 gradi di libertà. non possono essere utilizzati come riduttori di velocità. nessuna delle precedenti. La formula che descrive il rapporto di trasmissione a portatreno fermo nelle coppie di ruote dentate appartenenti a un rotismo epicicloidale è: la formula di Kuzbach. la formula di Willis. la formula di Gruebler. nessuna delle precedenti. Con riguardo alle leggi di moto per cedenti di meccanismi a camma, nella legge di moto cicloidale: velocità ed accelerazione sono costanti ma discontinue. velocità ed accelerazione sono continue. nessuna delle precedenti velocità ed accelerazione sono discontinue. Con riguardo alle leggi di moto per cedenti di meccanismi a camma, nella legge di moto cicloidale: velocità ed accelerazione sono costanti. velocità ed accelerazione sono costanti ma discontinue. nessuna delle precedenti velocità ed accelerazione sono discontinue. Con riguardo alle leggi di moto per cedenti di meccanismi a camma, nella legge di moto cicloidale l accelerazione iniziale e finale è: nessuna delle precedenti nulla. diversa. sufficientemente alta. Con riguardo alle leggi di moto per cedenti di meccanismi a camma, nella legge di moto cicloidale l accelerazione nel primo semi-periodo ha un andamento: sinusoidale. nessuna delle precedenti costante lineare con l'angolo di rotazione della camma. Una forza di notevole entità esercitata per un periodo di tempo molto breve è detta: d'inerzia. impulsiva. nessuna delle precedenti reattiva. |
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