Non è una tipologia di interdipendenza positiva: dei risultati di identità delle risorse dei ruoli. Le fasi della gestione dell'apprendimento cooperativo per il formatore sono: progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo e il singolo progettare l'attività, consolidare le precompetenze, valutare il gruppo e il singolo progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il singolo e il processo. Nella costituzione dei gruppi cooperativi, occorre considerare: tipologia di costruzione e ambito disciplinare di riferimento durata e ampiezza del gruppo, tipologia di costruzione tipologia di costruzione e età dei soggetti durata del gruppo e tipologia di costruzione. I principi dell'apprendimento cooperativo sono: tutte le opzioni proposte responsabilità individuale interdipendenza positiva e interazione costruttiva competenze sociali e valutazione di gruppo. Le competenze relazionali di base per l'apprendimento cooperativo sono: conoscersi e fidarsi, risolvere i conflitti, comunicare falso. vero, ad eccezione della comunicazione vero, includendo anche l'accettarsi e sostenersi vero. Non è una tipologia di interdipendenza: interdipendenza negativa
nessuna delle opzioni proposte
interdipendenza positiva individualismo. Nell'apprendimento cooperativo si valutano: tutte le opzioni proposte il piano dei contenuti e dei processi il piano dei contenuti e delle relazioni il piano dei processi e delle relazioni. Nell'apprendimento cooperativo la valutazione è responsabilità: del docente/formatore e dei formandi
del docente/formatore
dei formandi
ogni gruppo è valutato dagli altri. Nella valutazione dell'apprendimento cooperativo si possono usare schede di rilevazione, checklist, osservazione informale. falso.
vero.
vero, ad eccezione delle checklist
vero, ad eccezione dell'osservazione. Il contatto oculare: è ricercato in tutte le culture
è essenziale per la comunicazione
varia molto in base alla cultura di riferimento
ha sempre valenza positiva. La voce è una sostanza fonica che comprende riflessi, caratterizzatori vocali, vocalizzazioni, caratteristiche extralinguistiche e paralinguistiche falso.
vero.
non comprende i riflessi
non comprende le vocalizzazioni. Fanno parte dei gesti: pantomime e ripercussioni
emblemi e imitazioni
tutti le opzioni proposte
emblemi e pantomime. I gesti sono: sono l’insieme delle azioni di contatto in un atto comunicativo
azioni motorie coordinate e circoscritte che generano un significato
un sistema di organizzazione dello spazio interpersonale nella comunicazione
un sistema di organizzazione del tempo nella comunicazione. La zona personale prevede distanze di: 1-4 m
> 4 m
0,5-1 m
0-0,5 m. La zona pubblica prevede distanze di: 0,5-1 m
1-4 m
0-0,5 m
> 4 m. Qualità paralinguistiche della voce, espressioni facciali, gesti, sguardo, prossimità, aptica e postura sono processi e fenomeni che costituiscono l'insieme della
CNV vero.
falso.
vero tranne la voce
vero tranne lo sguardo. La zona sociale prevede distanze di: 1-4 m
0-0,5 m
0,5-1 m
> 4 m. La zona intima prevede distanze di: 0-0,5 m
1-4 m
> 4 m
0,5-1 m. il sorriso indica disponibilità a cooperare ed è un promotore dell’affinità relazionale con funzione emotiva
cognitiva
sociale
emotiva e sociale. Il contesto è l’insieme delle condizioni, delle opportunità, delle restrizioni e dei vincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali che genera un messaggio di senso genera un messaggio di senso insieme all'intenzione
vero.
falso.
genera un messaggio di senso insieme al testo. il silenzio: è assenza di comunicazione
è una comunicazione strategica ambigua
le regole del silenzio sono trasversali alle diverse culture
è una comunicazione strategica chiara. Non è vero che il contesto: è individuale
dipende dalle persone e dalla loro memoria
è costituito dalla persona che agisce nel e in relazione con un determinato ambiente
implica sviluppo. Intenzione significa: direzionalità e soggettività
direzionalità e volontarietà
tutte le opzioni proposte
autonomia e volontarietà. L'intenzione-in-azione è: la capacità di intervenire in modo intenzionale nell’imprevisto
la progettazione di un’azione
il monitoraggio dell'azione nel suo corso
lo scopo iniziale di un'azione. L''intenzione antecedente è: la previsione degli esiti di un'azione
la progettazione di un’azione
lo scopo iniziale di un'azione
la capacità di intervenire in modo intenzionale nell’imprevisto. Il principio di cooperazione stabilisce che coloro che conversano cercano di fare in modo che: gli interlocutori siano soddisfatti
Non si perda tempo
Si riesca a comunicare
Non sorgano conflitti. Tommaso è stato dichiarato colpevole di omicidio. Di conseguenza viene incarcerato per i prossimi dieci anni. Secondo Austin, si tratta di un atto: locutorio
comunicativo
illocutorio
perlocutorio. In base alla massima della qualità, il parlante deve: tutte le opzioni proposte
fornire contributi pertinenti, intervenire quando necessario
fornire un contributo vero, dicendo solo cose comprovate
evitare di essere ambiguo, oscuro o prolisso. Il contesto implicito è dato da il mondo di riferimenti che il parlante condivide con l'interlocutore
tutte le opzioni proposte
parole, gesti, espressioni ed elementi della CNV
il mondo di riferimenti del parlante. Le funzioni base della comunicazione sono: funzione proposizionale, culturale, linguistica
funzione proposizionale, relazionale, emotiva
funzione proposizionale, relazionale, espressiva
funzione dichiarativa, linguistica, espressiva. Il processo di intenzionalizzazione consiste nel: comunicare un messaggio
manifestare un’intenzione
condividere un obiettivo comunicativo
interpretare un messaggio. Secondo Grice, l’intenzionalità comunicativa consiste nel: voler entrare in relazione con l'interlocutore
voler aumentare le informazioni possedute dal destinatario
voler rendere consapevole il destinatario di qualcosa
voler accompagnare il processo di decodifica del destinatario. Le strategie comunicative: tutte le opzioni proposte
sono stabili
implicano un processo di calibrazione affettiva e cognitiva del messaggio
sono generalizzabili. In assenza di intenzionalità reciproca non si ha: informazione
contenuto
relazione
comunicazione. I parametri delle caratteristiche paralinguistiche sono: Altezza, intensità, ritmo
Tono, durata, accento
Tono, intensità, tempo
tono, durata, ritmo. Lo sguardo dura in media: 5 secondi
3 secondi
2.5 secondi
1,5 secondi. Mara ha l’intenzione comunicativa di manifestare la sua rabbia al proprio capo per la paga molto bassa. Secondo Austin vuole compiere: un atto perlocutorio
un atto locutorio
un atto fatico
un atto illocutorio. Si parla di “uso conversazionale” di un termine quando: il bambino ha acquisito l’uso di un termine in tutti i contesti conversazionali
il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine e ne comprende il significato
il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine pur non comprendendone il significato
il bambino comprende il significato di un termine, ma non distingue ancora il contesto nel quale viene utilizzato. La comunicazione funzionale è: a) accettante; b) stimolante; c) fondata su motivazioni estrinseche; d) incoraggiante; e) non incerta o imprevista; f) non differenziata b, c, e
a, b, c, d, e, f
a, b, d
d, e, f. Le implicature sono: a) inferenze che aiutano a determinare il significato di un enunciato; b) distinte in convenzionali e conversazionali; c) scalari se contravvengono il principio di qualità b, c
A, b, c
A, b
A, c. Tra i principi della comunità di apprendimento ricordiamo: collaborazione e motivazione
cultura e ordine
azione e riflessione
contenuti e valutazione. All'interno delle comunità di pratiche, l’apprendimento: è distribuito tra le persone e gli artefatti
è situato e contribuisce alla formazione dell’identità
tutte le opzioni proposte
è un atto sociale, guidato dalle esigenze della comunità. I luoghi “interni ” dell'apprendimento: permettono di acquisire competenze e capacità che motivano valorialmente all’apprendimento
permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella quotidianità e nelle relazioni
permettono di acquisire competenze o capacità intellettuali
permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella cultura di appartenenza. Il modello del setting di Antonietti prevede: spazio di azione, progetto strutturale, atteggiamento, senso
spazio di azione, progetto strutturale, atteggiamento, valore
spazio di azione, impalcature, atteggiamento, senso
spazio di azione, progetto strutturale, azioni, senso. L'apprendistato cognitivo richiede tre principali operazioni mentali: selezione, riflessione, esplorazione
articolazione, riflessione, esplorazione
articolazione, riflessione, confronto
articolazione, organizzazione, esplorazione. Nel modello di setting di Antonietti, lo "schema organico e coerente rispetto agli obiettivi e alle modalità sottese agli elementi concreti" è detto: sfondo
atteggiamento
progetto strutturale
spazio di azione. Tra i principi della comunità di apprendimento ricordiamo: percorsi di sviluppo e azione
collaborazione e riflessione
tutte le opzioni proposte
contenuti e cultura. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, l’insieme degli schemi di attività, dei ruoli e delle relazioni interpersonali all'interno del contesto immediato del soggetto costituisce: l'Esosistema
il Mesosistema
il Microsistema
il Macrosistema. Le fasi dell'apprendistato cognitivo sono: modellamento, rinforzo, fading, scaffolding
modellamento, coaching, fading, supervisione
modellamento, coaching, fading, scaffolding
modellamento, coaching, metacognizione, scaffolding. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, l’interconnessione dei microsistemi che comprende anche situazioni non attualmente presenti, ma influenti, del passato o del futuro, costituisce: il Macrosistema
il Microsistema
il Mesosistema
l'Esosistema. Non è vero che il setting: è costituito dalla persona che agisce nel e in relazione con un determinato ambiente
dipende dalle persone e dalla loro memoria
è individuale
implica sviluppo. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, le situazioni ambientali in cui si verificano eventi che determinano o sono a loro volta determinati da ciò che accade nella situazione ambientale dell'individuo, ma non lo vedono coinvolto attivamente in modo diretto, costituiscono: il Microsistema
l'Esosistema
il Mesosistema
il Macrosistema. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, gli aspetti comuni ai sottosistemi di una cultura che ne influenzano i cambiamenti a cascata, costituiscono: il Microsistema
il Macrosistema
l'Esosistema
il Mesosistema. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, la possibilità di cambiamento è funzione di: partecipazione a situazioni ambientali culturalmente eterogenee
coinvolgimento in attività responsabili, centrate su un compito e condivise con persone più esperte.
entrambe le opzioni proposte
nessuna delle opzioni proposte. Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, «attività molari» sono: indicatori dell’evoluzione personale dell’individuo e degli influssi che questi ha subìto dall’ambiente attività che hanno un significato e uno scopo, che sono significative per il soggetto tutte le opzioni proposte
la manifestazione principale e più immediata dell’apprendimento. I luoghi “esterni” dell'apprendimento: permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella quotidianità e nelle relazioni
permettono di acquisire competenze o capacità pratiche
permettono di acquisire competenze e capacità che motivano valorialmente all’apprendimento
permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella cultura di appartenenza. Lo sfondo: è predisposto dal formatore, ma deve essere approvato dal formando
è definito dal formando
è predisposto dal formatore, ma si realizza pienamente nell'interpretazione del formando
è predisposto dal formatore. Il patto formativo non definisce: le regole del setting
nessuna delle opzioni proposte
i presupposti (teorici, culturali, ecc.)
le modalità e i tempi di lavoro. Il nome del modello CASCO significa: Contesto, Ampliamento repertorio strategico,Sperimentazione, Competenze sociali e personali, Osservazione
Contesto, Associazione, Sperimentazione, Confronto, Osservazione
Capacità, Associazione, Sperimentazione, Competenze sociali e personali, Osservazione
Capacità, Anticipazione, Strategia, Competenze sociali e personali, Obiezioni. L'ultimo obiettivo del Modello CASCO è l'osservazione, intesa come: osservazione e ascolto attivo di sé e del mondo
osservazione di sé e del mondo
osservazione dei risultati
osservazione dei comportamenti. Rispetto alle epistemologie personali, la dimensione della "natura della conoscenza", comprende credenze: sulle fonti e le giustificazioni della conoscenza
relative al grado di certezza e di semplicità della conoscenza
relative al grado di certezza e di giustificabilità della conoscenza
relative al grado di semplicità e le fonti della conoscenza. Le dimensioni delle epistemologie personali riguardano: la natura della conoscenza e gli effetti del processo del conoscere
la natura della conoscenza e il processo del conoscere
la natura e la valutazione della conoscenza
le tipologie della conoscenza e il processo del conoscere. Secondo Schommer, le dimensioni delle epistemologie personali comprendono: nessuna delle opzioni proposte
controllo e velocità di acquisizione
grado di certezza e organizzazione
tutte le opzioni proposte. Secondo Schommer, le dimensioni delle epistemologie personali comprendono: controllo e velocità di acquisizione
nessuna delle opzioni proposte
origine e grado di certezza
tutte le opzioni proposte. Rispetto alle epistemologie personali, la dimensione del "processo del conoscere", comprende credenze: sulle fonti e le giustificazioni della conoscenza
relative al grado di semplicità e le fonti della conoscenza
relative al grado di certezza e di semplicità della conoscenza
relative al grado di certezza e di giustificabilità della conoscenza. Non è vero che le epistemologie personali: quelle rispetto alla velocità dell’apprendimento, la costruzione del sapere e le caratteristiche degli studenti di successo risentono delle differenze culturali
sono stabili rispetto ai diversi domini specifici
sono influenzate dall’ambiente di apprendimento
sono influenzate dalla struttura del materiale. Le epistemologie personali: sono intuizioni socialmente condivise circa la natura della conoscenza e dell’apprendimento
non incidono sulla definizione degli obiettivi,né forniscono standard per la valutazione
sono visioni consapevoli
riguardano ciò che un individuo ha appreso in ambito scolastico su che cosa significa imparare a studiare. Secondo Magolda, l'affermazione che la conoscenza evolve ed è la capacità individuale di valutare un contesto per definire una propria posizione, caratterizza la visione: visione assoluta
visione transizionale
visione indipendente
visione contestuale. Secondo Magolda, la messa in discussione dell’idea dell’autorità come unica fonte del sapere e la valorizzazione delle opinioni individuali caratterizzano la visione: visione assoluta
visione indipendente
visione contestuale
visione transizionale. Secondo Magolda, la graduale accetazione dell’incertezza del sapere caratterizza la visione: visione indipendente
visione assoluta
visione transizionale
visione contestuale. Secondo Magolda, l'affermare che la conoscenza è certa e le autorità sono onniscienti caratterizza la visione: visione assoluta
visione indipendente
visione transizionale
visione contestuale. La Prospettiva fenomenografico-soggettiva di Säljö distingue: 4 categorie su 2 livelli distinti in base al riferimento alle azioni
5 categorie su 2 livelli distinti in base al riferimento alle azioni
5 categorie su 2 livelli distinti in base al riferimento al significato
3 categorie su 2 livelli distinti in base al riferimento al significato. Lo studio delle concezioni dell’apprendimento è stato intrapreso con due principali approcci, la cui definizione più completa è: Approccio Fenomenografico – intersoggettivo e Approccio Culturale – soggettivo
Approccio Fenomenografico – soggettivo e Approccio Culturale – intersoggettivo
Approccio Analitico e Approccio Olistico
Approccio Fenomenografico e Approccio Culturale. La prospettiva di Bruner prevede quattro visioni: imitazione, acquisizione di conoscenza proposizionale, scambio oggettivo, gestione della conoscenza obiettiva
imitazione, acquisizione di conoscenza procedurale, scambio intersoggettivo, gestione della conoscenza obiettiva
imitazione, acquisizione di conoscenza proposizionale, scambio intersoggettivo, gestione della conoscenza soggettiva
imitazione, acquisizione di conoscenza proposizionale, scambio intersoggettivo, gestione della conoscenza obiettiva. Il QAPCOL rileva: le conoscenze metacognitive sul metodo di studio
le concezioni dell’apprendimento
le epistemologie personali
gli stili di pensiero. Apprendere è capacità di riprodurre e collegare un contenuto memorizzato. Nel modello di Säljö, questa posizione rispecchia la categoria: Applicazione di fatti e procedure tramite usi pratici
Crescita della conoscenza
Memorizzazione
Processo interpretativo nella comprensione della realtà. Si apprende con modalità recettiva e la responsabilità dell’apprendimento è esterna all’individuo. Nel modello di Säljö, questa posizione rispecchia la categoria: Crescita della conoscenza
Memorizzazione
Applicazione di fatti e procedure tramite usi pratici
Processo interpretativo nella comprensione della realtà. Uno dei due principali contributi allo studio delle concezioni dell’apprendimento è dato dall'approccio: Approccio Culturale – soggettivo
Approccio Fenomenografico – intersoggettivo
nessuna delle opzioni proposte
Approccio Fenomenografico – soggettivo. Le dimensioni strutturali delle concezioni dell’apprendimento sono: convinzioni, emozioni attivate, controllo metacognitivo
convinzioni, emozioni attivate, conoscenza metacognitiva
convinzioni, pensieri attivati, controllo metacognitivo
convinzioni, motivazioni, controllo metacognitivo. L'apprendimento è cambiamento della persona e del suo modo di ragionare. Nel modello di Säljö, questa posizione rispecchia la categoria: Memorizzazione
Processo interpretativo nella comprensione della realtà
Astrazione di significato
Crescita della conoscenza. La prospettiva fenomenografico-soggettiva di Säljö contrappone le visioni: di I /II grado
quantitativa/qualitativa
semplice/strutturata
superficiale/profonda. L'apprendimento è una corresponsabilità discente/docente, funzionale all’applicazione e all’adattamento dei contenuti. Nel modello di Säljö, questa posizione rispecchia la categoria: Processo interpretativo nella comprensione della realtà
Astrazione di significato
Crescita della conoscenza
Applicazione di fatti e procedure tramite usi pratici. Il Conflitto Cognitivo insorge: per l'inadeguatezza dei ragionamenti nello spiegare la realtà osservata
per l’inadeguatezza delle conoscenze nello spiegare la realtà osservata
per l'inadeguatezza del soggetto nel comprendere la realtà osservata
per l’inadeguatezza del modello nello spiegare la realtà osservata. I modelli mentali concettuali si distinguono in: relazionali, spaziali, temporali, cinetici, culturali
monadici, relazionali, metalinguistici, sistemici
relazionali, spaziali, temporali, cinetici, dinamici
monadici, relazionali, metalinguistici, insiemistici. Le teorie implicite: sono micro-teorie che riguardano aspetti generali e specifici della realtà
incidono sul comportamento, gli atteggiamenti e le valutazioni delle persone
sono teorie non formalizzate
tutte le opzioni proposte. Il modello mentale è: un'organizzazione cognitiva strutturata
nessuna delle opzioni proposte
entrambe le opzioni proposte
un'interpretazione coerente della realtà. Il modello mentale non è: un'entità solida e resistente che viene continuamente modificata
un'entità solida e resistente cui ci si affida per spiegare il mondo
un insieme integrato di elementi tra loro altamente coesi
un'entità solida e resistente che viene abbandonata o modificata a fatica. I modelli mentali fisici si distinguono in: monadici, relazionali, metalinguistici, insiemistici
relazionali, spaziali, temporali, cinetici, dinamici
relazionali, spaziali, temporali, cinetici, culturali
tutte le opzioni proposte. I modelli mentali sono assimilabili a: opinioni
credenze
rappresentazioni concettuali
convinzioni. Rispetto agli aspetti sintattici, i modelli mentali: le loro componenti sono interconnesse semplicemente associate
omogenei al loro interno
tutte le opzioni proposte
sono finiti e discreti. Le teorie implicite: variano in base all’esperienza
tutte le opzioni proposte
variano in base al modo di concettualizzare e interpretare l’esperienza
variano in base alle conoscenze specifiche dell’individuo. Il cambiamento concettuale rappresenta: la fase di passaggio da processi mentali di ordine inferiore a processi di ordine superiore
la fase di passaggio da un modello mentale di ordine inferiore a uno di ordine superiore
la fase di passaggio da conoscenze di ordine inferiore a conoscenze di ordine superiore
il cambiamento di posizione su un dato argomento. Secondo il modello dell'apprendimento dell'associazione, il docente provvede a: segmentare e sequenziare i contenuti in sotto-unità
cogliere la totalità e le strutture dei contenuti di studio
presentare casi paradigmatici
accertare le competenze iniziali ed evidenziarne eventuali inadeguatezze. La rilevazione dei modelli dell'apprendimento è finalizzata a: a) rilevare i modelli impliciti dei formandi; b) rendere gli studenti consapevoli dei propri modelli; c) sostenere i docenti nell’approccio alle novità didattiche o nella sperimentazione; d) definire una valutazione psicodiagnostica degli studenti a + b
a + b + c
b + d
a + d. Nel modello costruttivista, il discente deve: elaborare una struttura cognitiva coerente che superi quella precedente
cogliere i collegamenti tra varie unità
spiegare i legami sussistenti tra ogni unità informativa e quelle adiacenti
verificare l’applicabilità del principio a casi analoghi. I modelli dell'apprendimento possono essere analizzati in funzione nessuna delle opzioni proposte
delle operazioni che attivano e presuppongono
dei contenuti dai quali partono
tutte le opzioni proposte. Rispetto all'apprendimento, il termine "modello" si riferisce a: Metodologie, procedure e tecniche
Scuole di pensiero e orientamenti
Tutte le opzioni proposte
Teorie e modelli teorici. Nel modello della scoperta, il discente deve: elaborare una struttura cognitiva coerente che superi quella precedente
spiegare i legami sussistenti tra ogni unità informativa e quelle adiacenti
verificare l’applicabilità del principio a casi analoghi
cogliere i collegamenti tra varie unità. Il modello dell'attività considera il discente: pieno, attivo
pieno, passivo
vuoto, attivo
vuoto, passivo. Nel modello del campo, l'apprendimento è un processo di: in cui cogliere vettori/forze, relazioni, strutture globali sulla base di principi innati e universali
problem solving e motivazione alla ricerca di soluzioni
di rinforzo/punizione per cementare le catene associative
ristrutturazione. Nel modello del campo, il docente deve: trovare/esplicitare i legami tra le unità
individuare rapporti e linee di forza
fare domande e invitare all’assunzione di più prospettive
sollecitare ipotesi e guidare alla formazione di nuove strutture. Il modello del processo di insegnamento e apprendimento di Antonietti si fonda sui seguenti assi: tutte le opzioni proposte
vuoto-pieno e interno/esterno
vuoto-pieno e attivo-passivo
attivo-passivo e interno/esterno. Non è vero che le mappe concettuali: rendono evidente l’esistenza di lacune o misconcezioni
permettono il passaggio da obiettivi di prestazione a quelli di comprensione;
favoriscono l’organizzazione e la strutturazione delle conoscenze
sono più efficaci se realizzate individualmente. I benefici dell'apprendimento per scoperta sono di ordine: motivazionale, di performance, cognitivo
motivazionale, sociale, metodologico
motivazionale, cognitivo, organizzativo
motivazionale, cognitivo, metodologico. Non è vero che le mappe concettuali: sono un valido strumento di valutazione
facilitano la memoria di lavoro
integrano il codice verbale e quello visivo
facilitano discenti con DSA. Nel modello dell'associazione, l'apprendimento è un processo di: di rinforzo/punizione per cementare le catene associative
problem solving e motivazione alla ricerca di soluzioni
ristrutturazione
in cui cogliere vettori/forze, relazioni, strutture globali sulla base di principi innati e universali. Rinforzo e rinforzatore si riferiscono: alla legge dell'effetto
al condizionamento classico
al condizionamento operante
agli approcci cognitivo-sociali all'apprendimento. La competenza è caratterizzata da: organizzazione, analisi, flessibilità, contestualizzazione
organizzazione, articolazione, flessibilità, collegamento
organizzazione, articolazione, adattamento, contestualizzazione
organizzazione, articolazione, flessibilità, contestualizzazione. L'apprendimento attivo: comporta solamente un'attività mentale
comporta solamente un’attività motorio-comportamentale
comporta anche un'attività mentale
comporta un'attività solamente motoria. Quando un comportamento viene rinforzato ogni volta che si verifica, si sta applicando un programma di rinforzo: a rapporto
continuo
casuale
variabile. Quale delle seguenti affermazioni è vera? solo i rinforzatori positivi aumentano la probabilità di avere una risposta
sia i rinforzatori positivi sia quelli negativi aumentano la probabilità di ottenere una risposta
solo i rinforzatori negativi aumentano la probabilità di avere una risposta
sia i rinforzatori positivi sia quelli negativi diminuiscono la probabilità di avere una risposta. Secondo Skinner, il rinforzo è il processo che conduce il ratto a continuare a premere la leva che eroga cibo. Il rinforzatore è invece: la leva
l'erogatore del cibo
il cibo
il ratto. La legge dell'effetto: sostiene che le risposte che causano conseguenze soddisfacenti hanno una maggiore probabilità di essere ripetute
tutte le precedenti
fa riferimento al comportamento di un gatto in una gabbia
è stata formulata da Thorndike. La generalizzazione indica: L’applicabilità del condizionamento all’apprendimento umano
L’applicabilità del condizionamento all’apprendimento di processi complessi
La tendenza del condizionamento ad estendersi a stimoli simili
Il mantenimento del condizionamento quando la risposta appropriata non è più rinforzata. L'esperimento del piccolo Albert fu svolto da: Pavlov
Thorndike
Skinner
Watson. Nel condizionamento classico: risposta condizionata e incondizionata sono identiche
risposta condizionata e incondizionata sono diverse
il condizionamento è maggiore quando lo stimolo condizionato è presentato appena dopo lo stimolo incondizionato
il condizionamento è maggiore quando lo stimolo condizionato è presentato appena prima dello stimolo incondizionato. Le ricompense come il cibo o l'acqua sono rinforzatori secondari
neutri
primari
negativi. Negli esperimenti di Pavlov, qual era lo stimolo incondizionato? Il suono del campanello
Il cane
Il cibo
La salivazione. Le visioni dell'apprendimento di Magolda sono: assoluta, transizionale, indipendente, contestuale
assoluta, transizionale, indipendente, sociale
assoluta, transizionale, interdipendente, contestuale.
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