Questions
ayuda
option
My Daypo

ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ONPedagogia Sperimentale L40

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
Pedagogia Sperimentale L40

Description:
Daypo esercitazione lezione 32

Author:
AVATAR

Creation Date:
23/06/2023

Category:
Others

Number of questions: 39
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Last comments
No comments about this test.
Content:
01. Le risposte alle domande aperte: vengono codificate con codici numerici come variabili ordinali Non vengono codificate nella matrice dati vengono codificate con codici numerici come variabili nominali vengono codificate con etichette testuali.
02. Il chi quadro è una misura che serve a: verificare la forza e la significatività della relazione tra variabili verificare l'esistenza di una relazione tra variabili verificare la direzione della relazione (quale variabile è indipendente e quale dipendente) verificare l'ipotesi di partenza.
03. Individua la risposta corretta. Un questionario con 20 domande, alle quali hanno risposto 356 persone, produrrà una matrice di: 712 celle 150.000 celle 7.120 celle 3560 celle.
04. Quale affermazione è giusta per definire il risultato di una mediana? la maggior parte dei docenti lavora 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti il 50% del campione lavora 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti i docenti lavorano in media 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti la modalità di lavoro alla preparazione dei compiti più diffusa tra i docenti è quella di 3 ore al giorno .
05. Per le variabili cardinali quale misura di tendenza centrale è possibile? differenza interquartile mediana moda media.
06. Per le variabili ordinali quale misura di tendenza centrale è possibile? mediana media differenza interquartile moda.
07. Per le variabili nominali quale misura di tendenza centrale è possibile? media moda scarto quadratico medio mediana.
08. L'analisi monovariata: è l'analisi mirata a confutare o convalidare l'ipotesi nulla è l'analisi della relazione tra variabili in un'indagine è l'analisi delle distribuzioni di frequenza delle domande di un'indagine è l'analisi del campione dell'indagine.
09. Individua quale opzione è sbagliata. Con le distribuzioni di frequenza assolute: è possibile comparare le modalità di risposta tra loro è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi ma dalla stessa numerosità è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi non è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi.
10. La distribuzione di frequenza di una variabile è una rappresentazione nella quale: si conteggia la frequenza con la quale la modalità di una risposta si presenta nei dati analizzati si conteggiano i casi che hanno risposto al questionario si conteggiano le modalità di risposta presenti nel questionario si conteggiano i valori medi di risposta in relazione a una certa domanda.
11. Un questionario con 10 domande, alle quali hanno risposto 300 persone, produrrà una matrice di: 30.000 celle 10 celle 3000 celle 30 celle.
12. Individua la risposta corretta. La pulizia della matrice dati: comporterà la cancellazione di tutti i casi che hanno risposto in maniera non plausibile a una domanda comporterà la cancellazione di tutti i casi che non hanno risposto a tutte le domande comporterà l'utilizzo, per alcune domande, di un numero limitato di casi rispetto al totale del campione comporterà la cancellazione delle variabili che hanno avuto risposte non coerenti da parte del campione.
13. Per le variabili nominali quale indice di variabilità si usa? indice di omogeneità varianza deviazione standard scarto quadratico medio.
15. Individua la risposta corretta. I controlli di congruenza: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento.
16. La matrice dati è costruita come: una matrice variabili x domande una matrice casi x modalità di risposta una matrice casi x variabili una matrice dati x casi.
14. Individua la risposta corretta. I controlli di plausibilità: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano se un rispondente ha introdotto delle risposte distorte rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro rilevano le risposte medie all'interno del campione .
17. L'analisi monovariata: è l'analisi delle distribuzioni di frequenza delle domande di un'indagine è l'analisi della relazione tra variabili in un'indagine è l'analisi mirata a confutare o convalidare l'ipotesi nulla è l'analisi del campione dell'indagine.
18. Normalmente i non rispondenti: vengono reinterpellati tramite una seconda rilevazione vengono esclusi per tutte le distribuzioni di frequenza vengono esclusi dalle distribuzioni di frequenza per la domanda alla quale non hanno risposto vengono inclusi nel campione finale sul quale si effettua l'analisi e le distribuzioni di frequenza.
19. La codifica si applica: alle variabili che hanno come modalità di risposta testuali alle variabili che hanno come modalità di risposta codici numerici solo alle variabili ordinali solo alle risposte multiple .
20. Il codebook serve: a conservare le informazioni sulla rilevazione a conservare le distribuzioni di frequenza di ciascuna variabile a conservare traccia del codice numerico assegnato a ciascuna modalità a conservare le informazioni sui casi.
21. Quale di queste condizioni non è necessaria nella creazione di una matrice dati? i casi devono essere unità omogenee. la matrice deve contenere variabili di tutti i tipi (nominali ordinali e cardinali) su tutti i casi studiati devono essere state rilevate le stesse informazioni. la matrice deve essere costruita in maniera da avere un incrocio casi x variabili.
22. La moda si individua cercando: la tendenza media del campione la modalità di risposta più alta nella scala ordinale la modalità che raccoglie il 50% dei rispondenti la modalità di risposta più diffusa nel campione.
23. Per le variabili ordinali quale indice di variabilità si usa? differenza interquartile scarto quadratico medio varianza indice di omogeneità .
24. I controlli di plausibilità: rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro.
25. in una tabella di contingenza, le frequenze marginali sono: le frequenze delle singole celle le percentuali sulla variabile indipendente i totali di riga o di colonna delle frequenze le percentuali sulla variabile dipendente.
26. Il chi quadro ha validità solo con un campione: > 30 casi > 1000 casi > 100 casi > 10.000 casi.
27. Il test del chi quadro funziona tramite: falsificazione dell'ipotesi nulla verifica dell'ipotesi del ricercatore verifica dell'ipotesi nulla falsificazione dell'ipotesi del ricercatore.
28. Per calcolare il chi quadro si procede così: si calcola la differenza tra frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla, e frequenze assolute effettivamente trovate nei dati si calcola la differenza tra frequenze assolute trovate nei dati e frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla si calcola la differenza tra frequenze percentuali trovate nei dati e frequenze percentuali attese in caso di ipotesi nulla si calcola la differenza tra frequenze osservate trovate nei dati e frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla .
29. Il test del chi quadro si utilizza per valutare l'intensità della relazione fra due variabili: nominali ordinali cardinali di tutti i tipi.
30. Quale tipo di grafico è in grado di rappresentare una serie temporale? istogramma in pile grafico a barre grafico lineare grafico a torta.
31. Cosa significa che c'è una relazione tra due variabili? che esiste una covariazione tra le due variabili che la variabile indipendente è causa della variabile dipendente che la variabile dipendente è causa della variabile indipendente che le due variabili hanno una simile distribuzione di frequenza.
32. In una tabella di contingenza, se si vuole analizzare l'influenza che la variabile posta in colonna ha sulla variabile posta in riga si sceglie: di percentualizzare per entrambe le variabili di percentualizzare per riga di usare le frequenze assolute di percentualizzare per colonna.
33. In una tabella di contingenza, se si vuole analizzare l'influenza che la variabile posta in riga ha sulla variabile posta in colonna si sceglie: di percentualizzare per riga di percentualizzare per entrambe le variabili di percentualizzare per colonna di usare le frequenze assolute.
34. Individua la coppia non corretta in questo differenziale semantico legato all'uso del digitale in classe caldo/freddo utile/inutile collaborazione/competizione gioco/apprendimento.
35. Per le variabili cardinali quale indice di variabilità si usa? differenza interquartile scarto quadratico medio varianza indice di omogeneità.
36. I controlli di congruenza: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati .
37. Una distribuzione è tanto più omogenea: quanto è più distribuita nelle diverse modalità quante meno modalità sono presenti nella variabile quanto è più concentrata in una sola modalità quanto è più vicina alla media .
38. Qual è l'indice di variabilità più utilizzato con le variabili cardinali? scarto quadratico medio deviazione standard differenza interquartile varianza.
39. Per le variabili ordinali quale indice di variabilità si usa? scarto quadratico medio indice di omogeneità scarto quadratico relativo deviazione standard.
Report abuse Consent Terms of use