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psico generale

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Creation Date: 2025/03/25

Category: University

Number of questions: 217

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descartes sostiene che. non si può conoscere il sistema nervoso in funzione. il sistema nervoso è alla base della costituzione della mente. il funzionamento del sistema nervoso è simile all’acqua che scorre nei fiumi. il funzionamento dei nervi sia simile all’acqua che scorre in un tubo.

l’organismo è una black box. lo afferma il comportamentismo. lo afferma lo strutturalismo. lo afferma il connettivismo. lo afferma il necomportamentismo.

le fasi del TOTE sono. test-opinion-thougut-exit. test-operate-thought-exit. test-operate-test-exit. thougt-operate-test-exit.

il metodo introspettivo. consiste nella compilazione di un questionario. consiste nell’ipotizzare i processi mentali che sottostano al comportamento. consiste nel porre domande aperte e generiche su argomenti molto ampi. consiste nel rivolgere una serie di domande chiedendo di descrivere le sensazioni provate da uno stimolo.

il metodo fenomenologico. tiene in considerazione il variare delle caratteristiche fisiche dell’oggetto indicato (realtà fisica) variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (fenomeno). tiene in considerazione il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (fenomeno) al variare delle caratteristiche fisiche dell’oggetto indicato (realtà fisica). tiene in considerazione il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (fenomeno) ma non il variare delle caratteristiche fisiche dell'oggetto indicato (realtà fisica). non tiene in considerazione il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (fenomeno) ma solo le caratteristiche fisiche dell'oggetto indicato (realtà fisica).

wertheimer con il movimento stroboscopico afferma che. l’analisi dei singoli elementi precede l’organizzazione globale percettiva. nessuna risposta è corretta. l'organizzazione globale percettiva precede l’analisi dei singoli elementi. l’analisi dei singoli elementi e l’organizzazione globale percettiva avvengono nello stesso istante.

quale approccio afferma quanto segue: “l’architettura mentale è concepita sul modello di una rete di unità di elaborazione sub-simboliche omogenee, relativamente semplici e dotate di proprietà fisiche”. strutturalismo. modularismo. funzionalismo. connessionismo.

la funzione psicotica della legge di Fechner è. S=K log(I)/log(I). Si= S log(I). S= K log(I). S= K log(II).

il bias della risposta è. la tendenza a dire solo no quando siamo sicuri di aver individuato lo stimolo. la tendenza a esporsi con le proprie idee quando non siamo sicuri di aver individuato lo stimolo. la tendenza a dire solo sì quando siamo sicuri di aver individuato lo stimolo. la tendenza a dire sì oppure no quando non siamo sicuri di aver individuato lo stimolo.

la teoria della detezione del segnale. considera l’influenza della presa di decisione sulla rilevazione dell’esistenza o meno dello stimolo da parte del soggetto. afferma che i soggetti sono in grado di valutare direttamente l’intensità di una sensazione associandolo a un numero. consiste in un aggiustamento delle capacità sensoriali dopo un’esposizione prolungata a stimoli fissi. afferma che gli incrementi uguali appaiono più piccoli contro uno sfondo di grandi dimensioni.

per quanto riguarda la teoria delle detezione del segnale, il falso allarme si ha quando. si dice di no quando il suono c’è. si dice di sì quando non si sente il suono. si dice di no quando il suono non c’è. si dice di sì no quando si sente il suono.

risposte. corrette. errate.

per quanto riguarda la teoria della detezione del segnale, l’omissione si ha quando. si dice di no quando il suono non c’è. si dice di sì quando si sente il suono. si dice di sì quando non si sente il suono. si dice di no quando il suono c’è.

per quanto riguarda la teoria della detezione del segnale, il rifiuto corretto si ha quando. si dice di no quando il suono non c’è. si dice di no quando il segnale non c’è. si dice di sì quando non si sente il suono. si dice di sì quando si sente il suono.

secondo la stima di grandezza di Stevens. i soggetti riescono a valutare l’intensità di una sensazione solo se mediata dall’aiuto di uno psicologo. i soggetti sono in grado di valutare direttamente l’intensità di una sensazione associandolo a un numero. i soggetti non sono in grado di valutare direttamente l’intensità di una sensazione associandolo a un numero. i soggetti riescono a valutare l’intensità di una sensazione solo se mediata dall’aiuto dei numeri.

secondo la legge di Weber. tanto più piccolo è il valore della costante tanto minore sarà la finezza discriminativa di una modalità sensoriale. tanto più piccolo è il valore della costante tanto maggiore sarà la finezza discriminativa di una modalità sensoriale. tanto più grande è il valore della costante tanto maggiore sarà la finezza discriminativa di tutte le modalità sensoriali. tanto più grande è il valore della costante tanto maggiore sarà la finezza discriminativa di tutte le modalità sensoriali.

la legge di Fechner afferma che. la percezione di una variazione di uno stimolo dipende dalla variazione della soglia differenziale dello stesso. la grandezza della sensazione evocate da uno stimolo è proporzionale al numero della differenza appena percepibile sopra la soglia assoluta. una differenza appena percepibile è una proporzione variabile rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale. una differenza appena percepibile è una proporzione costante rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale.

la legge di Weber afferma che. la percezione di una variazione di uno stimolo dipende dalla variazione della soglia differenziale dello stesso. la grandezza della sensazione evocata da uno stimolo è proporzionale al numero della differenza appena percepibile sopra la soglia assoluta. una differenza appena percepibile è una proporzione variabile rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale. una differenza appena percepibile è una proporzione costante rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale.

la soglia differenziale è. una qualsiasi quantità di cambiamento nell’intensità di uno stimolo rispetto ad uno stimolo di confronto. la differenza tra due stimoli relativi allo stesso organo di senso. la minima quantità di cambiamento nell’intensità di uno stimolo necessaria per recepire la differenza rispetto ad uno stimolo di confronto. la differenza esistente tra due stimoli relativi a diversi organi di senso.

la soglia assoluta è. la maggior intensità di uno stimolo necessario affinché questo sia percepibile. la minore intensità di uno stimolo necessario affinché questo sia percepibile. la differenza assoluta di intensità tra stimoli. la capacità massima di sopportazione del dolore.

lo stimolo è. nessuna delle risposte è corretta. un oggetto che fa parte dell’ambiente che elaboriamo. esclusivamente un oggetto fisico che entra nel nostro campo visivo. una qualsiasi sorgente di energia fisica che provochi una risposta a livello di un organo di senso.

la percezione è. l’attivazione degli organi di senso stimolati da una sorgente di energia fisica. una qualsiasi sorgente di energia fisica che provoca una risposta a livello di un organo di senso. L’organizzazione, l’interpretazione, l’analisi e l’integrazione degli stimoli da parte di organi di senso e cervello. L’attivazione degli organi e l’organizzazione degli stimoli.

la sensazione è. L’organizzazione, l’interpretazione, l’analisi e l’integrazione degli stimoli da parte di organi di senso e cervello. L’attivazione degli organi di senso stimolati da una sorgente di energia fisica. L’attivazione degli organi e l’organizzazione degli stimoli. Una qualsiasi sorgente di energia fisica che provoca una risposta a livello di un organo di senso.

L’adattamento sensoriale è. Una aggiustamento delle capacità sensoriali dovuta a stimoli variabili. Un aggiustamento della vista per un’esposizione prolungata a stimoli forti. Un aggiustamento delle capacità sensoriali dopo un’esposizione prolungata stimoli fissi. Ciò che avviene quando si passa dal buio alla luce.

la sensibilità propriocettiva. È l’insieme delle informazioni spazio-temporali che provengono dal mondo esterno per affinare i movimenti. È l’insieme delle sensazioni che dipendono dalla nostra esperienza. Ci permette di percepire l’ambiente esterno e riguarda la sensibilità tattile, termica e dolorifica. È l’insieme delle sensazioni che provengono dagli organi interni.

la teoria del gate-control afferma che. Recettori nervosi generici a livello del cervello, sono collegati a determinate aree del midollo. Recettori nervosi generici a livello del midollo osseo, non sono collegati a aree del cervello ma indipendenti. Nervi specifici partono dal cervello e sono collegati al midollo e mandano messaggi su come reagire a stimoli dolorosi. Recettori nervosi specifici a livello del midollo osseo sono collegati a determinate aree del cervello legati al senso del dolore.

L’atassia ottica è. Un disturbo visuo-motorio con errori di direzione e prensione nel muovere gli arti superiori e/o gli occhi sugli oggetti nel campo visivo, dovuta a lesioni alla via dorsale. L’incapacità di discriminare inconsapevolmente, forma, dimensione e orientamento di un oggetto a causa di un danneggiamento della via visiva dorsale. Un disturbo motorio con errori di direzione nel muovere gli arti superiori e/o gli occhi sugli oggetti, dovuta a lesioni alla via visiva ventrale. L’incapacità di discriminare consapevolmente forma, dimensione e orientamento di un oggetto a causa di un danneggiamento della via visiva ventrale.

L’agnosia visiva è. Un disturbo motorio con errori di direzione nel muovere gli arti superiori e/o gli occhi sugli oggetti, dovuta a lesioni alla via visiva ventrale. L’incapacità di discriminare inconsapevolmente, forma, dimensione e orientamento di un oggetto a causa di un danneggiamento della via visiva dorsale. L’incapacità di discriminare consapevolmente forma, dimensione e orientamento di un oggetto a causa di un danneggiamento della via visiva ventrale. Un disturbo visuo-motorio con errori di direzione e prensione nel muovere gli arti superiori e/o gli occhi sugli oggetti nel campo visivo, dovuta a lesioni alla via dorsale.

La sensibilità esterocettiva. Ci permette di percepire l’ambiente esterno e riguarda la sensibilità tattile, termica e dolorifica. È l’insieme delle sensazioni che dipendono dalla nostra esperienza passata. È l’insieme delle sensazioni che provengono dagli organi interni. È l’insieme delle informazioni spazio-temporali che provengono dal mondo esterno per affinare i movimenti.

L’ampiezza del suono. ci permette di percepire l’ambiente esterno. Ci permette di avere informazioni temporali. È il numero di vibrazioni complete che viene in un secondo. È una caratteristica della forma d’onda che permette di distinguere suoni con volume forte e debole.

la teoria della discriminazione in frequenza afferma che. Che è facile riconoscere frequenze diverse in base alle nostre esperienze passate. L’intera superficie della membrana funge da microfono vibrando completamente in risposta a un suono. Le frequenze del suono arrivano all’orecchio in tempi diversi. Aree diverse della membrana basilare rispondono a diversi tipi di frequenze del suono.

la frequenza del suono. È il numero di vibrazioni complete che avviene in un secondo. Ci permette di avere informazioni temporali. È una caratteristica della forma d’onda che permette di distinguere i suoni con volume forte e debole. Ci permette di percepire l’ambiente esterno.

la teoria dell’onda viaggiante afferma che. L’intera superficie della membrana funge da microfono vibrando completamente in risposta a un suono. Che è facile riconoscere frequenze diverse in base alle nostre esperienze passate. Le frequenze del suono arrivano all’orecchio in tempi diversi. Aree diverse della membrana basilare rispondono a diversi tipi di frequenze del suono.

la cornea. È una finestra protettiva trasparente. È un buco nero all’interno dell’iride. Si appiattisce quando si guarda oggetti distanti e si arrotonda quando si guardano oggetti più vicini. È la destinazione finale dell’immagine, dove l’energia elettromagnetica viene convertita in energia nervosa.

secondo l’estrazione delle caratteristiche di Hubel e Wiesel, l’elaborazione finale di un’immagine nella corteccia visiva avviene. Nessuna risposta è vera. Grazie al fatto che tutte le cellule sono attivate da stimoli diversi. Grazie al fatto che tutte le cellule sono attivate da linee, forme e orientamento, essendo cellule poco specializzate. Grazie al fatto che alcune cellule sono attivate unicamente da linee di particolare spessore, forma e orientamento, quindi tali cellule sono altamente specializzate.

la teoria dei processi opponenti del colore. Sostiene che le cellule ricettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione e gli accoppiamenti sarebbero giallo-blu, rosso-verde e bianco-nero. afferma che esistono tre tipi di coni nella retina e ogni tipologia risponde a una specifica lunghezza d’onda, una ai colori giallo-blu, una rosso-verde e l’ultima al bianco-nero. Sostiene che le cellule ricettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione e gli accoppiamenti sarebbero blu-viola, bianco-verde e giallo-rosso. Afferma che esistono tre tipi di coni la retina e ogni tipologia risponda a una specifica lunghezza d’onda, una i colori blu-viola, un verde e l’ultima il giallo-rosso.

la teoria tricromatica del colore. sostiene che le cellule ricettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione e gli accoppiamenti sarebbero blu-viola, bianco-verde e giallo-rosso. Afferma che esistono tre tipi di coni nella retina e ogni tipologia risponde a una specifica lunghezza d’onda, una i colori blu-viola, un al verde e l’ultima il giallo-rosso. Sostiene che le cellule recettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione e gli accoppiamenti sarebbero giallo-blu, rosso-verde e bianco-nero. Afferma che esistono tre tipi di coni nella retina e ogni tipologia risponde a una specifica lunghezza d’onda, una e i colori giallo-blu, una rosso-verde e l’ultima il bianco-nero.

I coni. Sono cellule ricettive nella retina responsabili della messa a fuoco e della percezione delle distanze. Sono cellule ricettive nella cornea responsabili della messa a fuoco dettagliata. Sono cellule ricettive nella retina responsabili della messa a fuoco detta dettagliata e della percezione del colore. Sono cellule ricettive sottili e cilindriche nell’occhio altamente sensibili alla luce, hanno un ruolo nella visione periferica e nella vista notturna.

I bastoncelli. Sono cellule ricettive cilindriche nella cornea poco sensibili alla luce, hanno un ruolo nella visione periferica e nella vista notturna. Sono cellule ricettive sottili e cilindriche nella retina altamente sensibili alla luce, hanno ruolo nella visione periferica e nella vista notturna. Sono cellule ricettive nella retina responsabili della messa a fuoco e della percezione delle distanze. Sono cellule ricettive nella cornea responsabili della messa a fuoco dettagliata e della percezione del colore.

il cristallino dell’occhio, grazie a un processo di accomodazione. Si appiattisce quando si guarda oggetti vicini e si arrotonda quando si guardano oggetti distanti. È la destinazione finale delle immagini, dove l’energia elettromagnetica viene convertita in energia nervosa. È una finestra protettiva trasparente. Si appiattisce quando si guarda oggetti distanti e si arrotonda quando si guardano oggetti più.

la retina. È un buco nero all’interno dell’iride. È la destinazione finale dell’immagine, dove l’energia elettromagnetica viene convertita in energia nervosa. si appiattisce quando si guarda oggetti distanti e si arrotonda quando si guardano oggetti più vicini. È una finestra protettiva, trasparente.

la sensibilità enterocettiva. È l’insieme delle sensazioni che dipendono dalla nostra esperienza passata. È l’insieme delle informazioni spazio-temporali che provengono dal mondo esterno per affinare i movimenti. Ci permette di percepire l’ambiente esterno e riguarda la sensibilità tattile, termica e dolorifica. È l’insieme delle sensazioni che provengono dagli organi interni.

la memoria relativa ai particolari biografici della nostra vita si definisce. Memoria dichiarativa. Memoria semantica. Memoria episodica. Memoria procedura.

la memoria delle conoscenze dei fatti generali riguardo il mondo viene definita. Memoria procedurale. Memoria dichiarativa. Memoria episodica. Memoria semantica.

la memoria delle informazioni fattuali viene definita. Memoria procedurale. Memoria semantica. Memoria episodica. Memoria dichiarativa.

la memoria dell’abilità e delle abitudini viene definita. Memoria dichiarativa. Memoria procedurale. Memoria semantica. Memoria episodica.

la memoria a lungo termine. Conserva le informazioni per 15-25 secondi e li immagazzina in base al loro significato. È il magazzino iniziale, temporaneo, che immagazzinano le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo. Immagazzina in modo relativamente permanente, anche se può essere difficile recuperarle. Immagazzinare informazioni provenienti da un solo sistema sensoriale specifico.

L’effetto recency indica. Che gli item riescono ad essere ricordati in base all’esperienza passata. Che gli item vengono organizzati in base all’utilità. Che gli item presentati tardi in una lista vengono ricordati meglio. Che gli item presentati prima in una lista, vengono ricordati meglio.

L’effetto Priority indica. Che gli item vengono organizzati in base alle priorità. Che gli item presentati prima in una lista, vengono ricordati meglio. Che gli item presentati tardi in una lista vengono ricordati meglio. Che gli item riescono ad essere ricordati in base all’esperienza passata.

la ripetizione di informazioni che sono entrate nella memoria breve termine si chiama. Memorizzazione. Recupero. Studio. Reiterazione.

un chunk è. Un magazzino temporale che manipola e reitera attivamente le informazioni. Un raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati come un’unità nella memoria a lungo termine. L’unità di spazio della memoria lungo termine, come i bit per il computer. Un raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati come un’unità nella memoria a breve termine.

immagazzini nelle informazioni acustiche provenienti dal sistema uditivo. Memoria uditiva. Memoria a breve termine. Memoria ecoica. Memoria iconica.

la memoria di lavoro è formata da. Magazzino visivo, magazzino verbale e buffer centrale. Magazzino visuo-spaziale, esecutivo periferico e buffer verbale. Esecutivo centrale, magazzino visivo, magazzino verbale e buffer episodico. Esecutivo periferico, magazzino verbale e buffer visivo.

L’effetto priming si ha quando. L’esposizione a una parola o concetto (detto prime) facilita la rievocazione di informazioni correlate. la prima parola (prime) presentata in una lista viene maggiormente ricordata rispetto alle altre. L’ultima parola di una analista viene ricordata meglio delle altre. Le informazioni vengono organizzate nella memoria in base ai nostri obiettivi.

la memoria breve termine. È dove vengono immagazzinate le informazioni in modo relativamente permanente, anche se può essere difficile recuperarle. E immagazzini iniziale, temporaneo, che immagazzinano le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo. Conserva le informazioni per 15-25 secondi e le immagazzina in base al. Immagazzinano le informazioni provenienti da un solo sistema sensoriale specifico.

la memoria. Può essere definita come il processo con cui codifichiamo, immagazziniamo e recuperiamo le informazioni. Può essere definita come il processo attraverso le quali noi immagazziniamo, etichettiamo e recuperiamo le informazioni. Può essere definita come il processo attraverso il quale immagazziniamo le informazioni provenienti dall’ambiente e le colleghiamo alle nostre esperienze passate. Può essere definita come il processo con cui codifichiamo e recuperiamo le informazioni.

la memoria sensoriale. Immagazzina nelle informazioni provenienti da un solo sistema sensoriale specifico. È il magazzino iniziale, temporaneo, che magazzini le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo. E dove vengono immagazzinate le informazioni in modo relativamente permanente, anche se può essere difficile recuperar. Conserva le informazioni per 15-25 secondi e le magazzini in base al loro significato.

immagazzini delle informazioni provenienti dal sistema visivo. Memoria oculare. Memoria ecoica. Memoria breve termine. Memoria iconica.

il processo con cui le informazioni vengono registrate inizialmente in una forma utilizzabile per essere conservate e prende il nome di. Immagazzinamento. Recupero. Memoria dichiarativa. Codifica.

il processo per cui si localizzano le informazioni immagazzinate nella memoria e vengono richiamate alla coscienza, prende il nome di. Memoria implicita. Recupero. Codifica. Immagazzinamento.

il mantenimento delle informazioni nel sistema mnestico prende il nome di. Codifica. Immagazzinamento. Recupero. Memoria dichiarativa.

Nell’interferenza proattiva. Le informazioni apprese successivamente, vengono immediatamente cancellata a causa della poca elaborazione. Le informazioni apprese precedentemente disturbano la rievocazione del materiale più recente. Le informazioni precedenti vengono cancellate a causa del non uso prolungato. Sia difficoltà nella rievocazione delle informazioni a causa dell’esposizione successiva a materiale differente.

Nell’interferenza retroattiva. Le informazioni apprese successivamente, vengono immediatamente cancellate a causa della poca elaborazione. Le informazioni precedenti vengono cancellate a causa del non uso prolungato. Si ha difficoltà nella rievocazione delle informazioni a causa dell’esposizione successiva a materiale differente. Le informazioni apprese precedentemente disturbano la rievocazione del materiale più recente.

il fallimento della codifica delle informazioni avviene quando. Le nuove informazioni immagazzinate in memoria, disturbano la rievocazione di altre informazioni. Le informazioni sono state immagazzinate in modo confuso e poco accurato nella memoria a breve termine. Si ha la perdita di informazioni a causa del non uso. Le informazioni non sono state immagazzinate correttamente nella memoria lungo termine.

L’interferenza nel recupero delle informazioni si ha quando. Le informazioni sono state immagazzinate in modo confuso e poco accurato. Le nuove informazioni immagazzinate in memoria, disturbano le rievocazioni di altre informazioni. Si ha la perdita di informazioni a causa del non uso. Le informazioni non sono state immagazzinate correttamente nella memoria lungo termine.

il decadimento delle informazioni avviene quando. Le informazioni non sono state immagazzinate correttamente nella memoria lungo termine. Si ha la perdita di informazioni a causa del non uso. Le nuove informazioni immagazzinate in memoria, disturbano la rievocazione di altre informazioni. Le informazioni sono state immagazzinate in modo confuso e poco accurato.

le memorie incentrate su un evento specifico, importante sorprendente, che sono così vivide da rappresentare una distanza virtuale dell’evento, prendono il nome di. Flashback. Immagini mentali. Memorie fotografiche. Memorie icoiche.

I cue recupero sono. Degli stimoli che ci permettono di rievocare più facilmente l’informazioni immagazzinate nella memoria di lavoro. Degli stimoli che ci permettono di rievocare più facilmente le informazioni immagazzinate nella memoria a breve termine. Degli stimoli che ci permettono di rievocare più facilmente le informazioni immagazzinate nella memoria a lungo termine. Degli stimoli che ci permettono di rievocare più facilmente le informazioni immagazzinate solo nella memoria procedurale.

I concetti sono. Idee che ogni persona ha sugli eventi del mondo. Rappresentazioni mentali della realtà. Categorie di oggetti, eventi o persone con caratteristiche comuni, comunità tra loro. Categorie di oggetti con caratteristiche differenti.

la conoscenza semantica. Riguarda conoscenze più generiche, dove le coordinate spazio-temporali non sono presenti. È una modalità di funzionamento mentale caratterizzato dall’essere interpretativo ed episodico poiché possiede un’organizzazione spazio-temporale e causale. È relativa ai fatti e si può formare anche solo dopo un’esperienza. È la mappatura della realtà e dell’insieme dell’esperienze fatte da un soggetto nel corso della sua vita.

la conoscenza proposizionale. È una modalità di funzionamento mentale caratterizzato dall’essere interpretativo ed episodico, poiché poi possiede un’organizzazione spazio-temporale e causale. Riguarda conoscenze più generiche, dove le coordinate spazio-temporali non sono presenti. È la mappatura della realtà e dell’insieme delle esperienze fatte da un soggetto nel corso della sua. È relativa ai fatti e si può formare anche solo dopo un’esperienza.

Rosch nella sua teoria sulla tassonomia e sulle categorie parla di economia cognitiva. Rifacendosi ai processi mentali, nel momento in cui si deve rievocare delle informazioni. Rifacendosi al fatto che gli oggetti in particolare loro attributi vengono percepiti come dotati di una struttura corre relazionale. rifacendosi i processi di comprensione della realtà caratterizzati da procedure analitiche. Rifacendosi i processi di comprensione della realtà meno gravosi più funzionali, per cui è essenziale semplificare la realtà categorizzandola.

Rosch nella sua teoria sulla tassonomia e sulle categorie parla di struttura del mondo percepito. Riferendosi al fatto che gli oggetti e in particolare i loro attributi vengono percepiti come dotati di una struttura correzionale. Riferendosi ai processi di comprensione della realtà caratterizzati da procedure analitiche. Riferendosi ai processi mentali nel momento in cui si deve rievocare delle. Riferendosi ai processi di comprensione della realtà meno gravosi più funzionali, per cui è essenziale semplificare la realtà categorizzandola.

secondo Rosch i sistemi categoriali sono. Quattro dimensioni. Due dimensioni. Una dimensione sola. Tre dimensioni.

nella teoria elaborata da Rosch la priorità cognitiva del livello base si incentra sui seguenti criteri. Morfologici, funzionali e comunicativi. Percettivi, morfologici, funzionali, linguistici e informativi. Percettivi, funzionali, linguistici e comunicativi. Percettivi e morfologici, funzionali, linguistici e comunicativi e informativi.

la conoscenza dichiarativa. È la mappatura della realtà e dell’insieme delle esperienze fatte da un soggetto nel corso della sua vita. È relativa ai fatti, si può formare anche solo dopo un’esperienza. È una modalità di funzionamento mentale caratterizzato dall’essere interpretativo ed episodico poiché possiede un’organizzazione spazio-temporale e causale. Riguarda conoscenze più generiche, dove le coordinate spazio- temporali non sono presenti.

il ragionamento induttivo. Si compone di quei processi inferenziale che vanno dal particolare al generale. È una predilezione per stimoli, forme di pensiero e elaborati, intricati e complessi. Avviene quando partiamo da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari. È un’improvvisa realizzazione della relazione esistente tra va vari elementi.

il pensiero narrativo. È relativo ai fatti, si può affermare anche solo dopo un’esperienza. È una modalità di funzionamento mentale caratterizzato dall’essere interpretati ed episodico, perché possiedono un’organizzazione spazio-temporale e causale. Riguarda conoscenze più generiche, dove le coordinate spazio-temporali non sono presenti. È la mappatura della realtà e dell’insieme delle esperienze fatte da un soggetto nel corso della sua vita.

nel ragionamento deduttivo possiamo usare le seguenti strategie. Sillogismo ed euristiche. Modello mentale, schemi di ragionamento pragmatico ed euristiche. Modello mentale e schemi di ragionamento logico. Sillogismo, modello mentale e schemi di ragionamento pragmatico.

il ragionamento deduttivo. È un’improvvisa realizzazione delle relazioni esistenti tra vari elementi. È una predilezione per stimoli e forme di pensiero e elaborati, intricati e complessi. Si compone di quei processi inferenza che vanno dal particolare al generale. Avviene quando partiamo da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari.

il ragionamento può essere definito come. La possibilità di risolvere problemi. La capacità di richiamare la memoria le informazioni. La capacità di porre relazioni e conoscenze e fare delle inferenze. La facoltà che ci permette di fare un discorso.

la complessità cognitiva. È un’improvvisa realizzazione della relazione esistente tra vari elementi. Si compone di quei processi inferenziale che vanno dal particolare al generale. Avviene quando partiamo da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari. Può essere definita come una predilezione per stimoli e forme di pensiero e elaborati, intricati e complessi.

la risoluzione di problemi comprende. La preparazione a creare la soluzione, la produzione della soluzione e la valutazione della soluzione prodotta. La produzione della soluzione e la valutazione della soluzione prodotta. L’analisi dei dettagli del problema e l’uso di strategie cognitive. La preparazione a creare la soluzione, l’uso della creatività e dell’insight.

il pensiero divergente. È l’abilità di generare risposte usuali a problemi o questioni. È il pensiero migliore per poter risolvere i problemi. È l’abilità di generare risposte inusuali a problemi o questioni. Produce risposte basate, principalmente su conoscenza e logica.

L’Insight è. Una realizzazione della soluzione è un problema che si basa su tentativi ed errori. Una realizzazione della soluzione è un problema che si basa su tentativi ed errori sulla logica. Una realizzazione della soluzione ha un problema che si basa su procedimenti logici. Un’improvvisa realizzazione della relazioni esistenti tra vari elementi che precedentemente sembravano tra loro scollegati.

il pensiero convergente. Produce risposte basate principalmente su conoscenza e logica. È l’abilità di generare risposte inusuali a problemi o questioni. È l’abilità di produrre risposte basate su creatività e logica. È il pensiero migliore per poter risolvere i problemi.

nel modello triarchico, la sottoteoria dell’esperienza. considera la capacità dell’esperienza individuale di facilitare la soluzione dei problemi. Comprende i meccanismi di base di elaborazione delle informazioni. Esplora le relazioni tra l’ambiente esterno e l’intelligenza individuale. Sono le attività intellettive di base che la mente copia con le informazioni che riceve dai sistemi percettivi e sensoriali.

nel modello triarchico, la sottoteoria di contesto. Esplora la relazione tra l’ambiente esterno e l’intelligenza individuale. Considera la capacità dell’esperienza individuale di facilitare la soluzione dei problemi. Sono le attività intellettive di base che la mente compie con le informazioni che riceve dei sistemi percettivi e. Compra i meccanismi di base dell’elaborazione delle informazioni.

il fattore generale dell’intelligenza, il fattore G, è stato teorizzato da. Spearman. Thurstone. Cattle e Horn. Guilford.

Gardner individua. 8 (+ 2) diversi tipi di intelligenza. 9 (+ 2) diversi tipi di intelligenza. 8 (+ 1) diversi tipi di intelligenza. 9 (+ 1) diversi tipi di intelligenza.

L’intelligenza corporeo cinestetica è. L’abilità nell’usare l’intero corpo, alcune parti di esso per la soluzione di problemi o nella costruzione di prodotti o immagini. L’abilità che coinvolgono la configurazione spaziale. L’abilità dell’interazione con gli altri, quali la sensibilità alle emozioni, al temperamento, alle motivazioni e intenzioni altrui. L’abilità nella conoscenza di se stessi, nell’esplorare i propri sentimenti ed emozioni.

L’intelligenza spaziale è. L’abilità che coinvolgono la configurazione spaziale. L’abilità nell’usare l’intero corpo, alcune parti di esso per la soluzione di problemi o nella costruzione di prodotti o immagini. L’abilità nella conoscenza di se stessi, nell’esplorare i propri sentimenti ed emozioni. L’abilità nell’interazione con gli altri, quali la sensibilità alle emozioni, al temperamento, alle motivazioni e intenzioni altrui.

L’intelligenza interpersonale è. L’abilità nell’usare l’intero corpo, alcune parti di esso per la soluzione di problemi o nella costruzione di prodotti o immagini. L’abilità che coinvolgono la configurazione spaziale. L’abilità nell’interazione con gli altri, quali la sensibilità alle emozioni, al temperamento, alle motivazioni e intenzioni altrui. L’abilità nella conoscenza di se stessi, nell’esplorare i propri sentimenti ed emozioni.

L’intelligenza intrapersonale è. L’abilità dell’interazione con gli altri, quali la sensibilità alle emozioni, al temperamento, alle motivazioni e intenzioni altrui. L’abilità nell’usare l’intero corpo, alcune parti di esso per la soluzione di problemi nella costruzione di prodotti o immagini. L’abilità nella conoscenza di se stessi, nell’esplorare i propri sentimenti ed emozioni. L’abilità che coinvolgono la configurazione spaziale.

nel modello triarchico, la sottoteoria delle componenti. esplora la relazione tra l’ambiente esterno e l’intelligenza individuale. Considera la capacità dell’esperienza individuale di facilitare la soluzione dei problemi. Sono le attività intellettive superiori che permettono di elaborare le informazioni ricevute dei sistemi percettivi. Comprendi i meccanismi di base di elaborazione delle informazioni.

la teoria CHC dell’intelligenza. È la teoria elaborata da Horn dal suo collaboratore Caroll. È la teoria che nasce da Caroll e poi viene integrata con quella di Cattel. È la teoria che spiega la differenza tra intelligenza cristallizzata e intelligenze emotiva. È una fusione della teoria CH e della teoria dei tre strati di Caroll.

L’intelligenza emotiva. È l’insieme di abilità che sono alla base del giudizio accurato e della valutazione delle emozioni. È un tipo di intelligenza legato esclusivamente a un successo nella vita. È la accumulo di informazioni, abilità e strategie che le persone apprendono attraverso l’esperienza. Rifletti le capacità di elaborazione delle informazioni, il ragionamento, la memoria.

L’intelligenza cristallizzata. Riflette la capacità di elaborazione delle informazioni, il ragionamento, la memoria. È un tipo di intelligenza legata esclusivamente a un successo nella vita. È l’insieme di abilità che sono alla base del giudizio accurato e della valutazione delle emozioni. E l’accumulo di informazioni, abilità e strategie che le persone apprendono attraverso l’esperienza.

L’intelligenza fluida. Riflette la capacità di elaborazione delle informazioni, il ragionamento, la memoria. È un tipo di intelligenza legata esclusivamente a un successo nella vita. È l’accumulo di informazioni, abilità e strategie che le persone apprendono attraverso l’esperienza. È l’insieme di abilità che sono alla base del giudizio accurato della valutazione delle emozioni.

I prodotti nella teoria dell’intelligenza di Guilford. Riguardano l’esperienza pregressa del soggetto che influisce nella conoscenza del mondo. Sono le attività intellettive di base che la mente compie con l’informazioni che riceve dei sistemi percettivi e sensoriali. Corrispondono alla forma che assume l’informazione, quando viene elaborata della mente. Riguardano la natura delle informazioni elaborate dalla mente.

I contenuti nella teoria dell’intelligenza di Guilford. Riguardano la natura delle informazioni elaborate dalla mente. Corrispondono alla forma che assume le informazioni quando viene elaborata dalla mente. Sono le attività intellettive di base che la mente compie con le informazioni che riceve i sistemi percettivi e sensoriali. riguardano l’esperienza pregressa del soggetto che influisce nella conoscenza del mondo.

le operazioni nella teoria dell’intelligenza di Guilford. Riguardano l’esperienza per il resto del soggetto che influisce nella conoscenza del mondo. Sono reattività intellettive di base che la mente compie con informazioni che riceve i sistemi percettivi e sensoriali. Riguardano la natura delle informazioni elaborate dalla mente. Corrispondono alla forma che assume l’informazione quando viene elaborata dalla mente.

Guilford afferma che. C’è una sostanziale differenze tra intelligenza fluida e cristallizzata. Le capacità mentali sono ordinate su tre assi che sono le operazioni, i contenuti e i prodotti. L’intelligenza non può essere ridotta a una misurazione. Esiste un unico fattore generale dell’intelligenza.

L’intelligenza pratica. È un tipo di intelligenza legata a un successo generale nella vita. È l’insieme insedia che sono alla base del giudizio accurato e della valutazione delle emozioni. È l’accumulo di informazioni, abilità e strategie che le persone apprendono attraverso l’esperienza. Riflette le capacità di elaborazione delle informazioni, il ragionamento, la memoria.

L’apprendimento può essere definito come. Un cambiamento relativamente permanente del comportamento che determinato dall’esperienza. Un cambiamento esclusivamente temporanea del comportamento che è determinato dall’esperienza. Un cambiamento esclusivamente permanente del comportamento che è determinato dall’esperienza. Un cambiamento temporaneo del comportamento che ha determinato l’esperienza.

nel condizionamento classico, lo stimolo incondizionato è. Uno stimolo che è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata da soltanto dallo stimolo incondizionato. Uno stimolo che, prima del condizionamento, non provoca naturalmente la risposta di interesse. Uno stimolo appreso in base alla propria cultura. Uno stimolo che causa automaticamente una risposta.

nel condizionamento classico, lo stimolo neutro è. Uno stimolo che causa automaticamente una risposta. Uno stimolo che, prima del condizionamento, non provoca naturalmente la risposta di interesse. uno stimolo appreso in base alla propria cultura. Uno stimolo che è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo incondizionato.

nel condizionamento classico, la generalizzazione di uno stimolo si ha. Quando una risposta condizionata avviene a seguito di uno stimolo totalmente differente da quelli iniziale. Quando una risposta condizionata segue uno stimolo che è simile allo stimolo condizionato iniziale. Quando uno stimolo condizionato è una risposta simile a quella iniziale. Quando una risposta precedentemente condizionata diminuisce in frequenza e alla fine.

nel condizionamento classico, l’estinzione. Ha luogo quando una risposta condizionata disfunzionale smette di presentarsi in contesti diversi da quello originario. Ha luogo quando una risposta precedentemente condizionata diminuisce in frequenza alla fine scompare. Ha luogo quando lo stimolo condizionato viene presentato solo in alcune occasioni e non in altre. Ha luogo quando una risposta condizionata segue uno stimolo che è simile allo stimolo condizionato iniziale.

nel condizionamento classico, la risposta incondizionata. È una risposta presa in base alla propria cultura. Dopo il condizionamento, fa seguito a uno stimolo precedentemente neutro. È una risposta riflessa, naturale. È una risposta presa in base alla propria storia personale.

nel condizionamento classico, lo stimolo condizionato. È uno stimolo che è stata accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo incondizionato. È uno stimolo che causa automaticamente una risposta. È uno stimolo naturale della propria. È uno stimolo che, prima del condizionamento, non provoca naturalmente la risposta di interesse.

originariamente gli studi di Pavlov erano incentrati sullo studio. Della secrezione dei succhi gastrici negli animali. Dei modelli di apprendimento negli animali. Dei comportamenti degli animali. Dei processi di elaborazione delle informazioni.

nel condizionamento operante, il rinforzo è. Il processo con cui si ha un apprendimento tramite l’uso di stimoli esclusivamente negativi. È qualsiasi stimolo che aumenta la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. È il processo con cui uno stimolo diminuisce la probabilità che un comportamento venga ripetuto. Il processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto.

nel condizionamento operante, il rinforzatore è. Il processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. È lo stimolo che sottrai all’ambiente, è una condizione piacevole visto dal soggetto per farsi che si comporti nella maniera desiderata. È lo stimolo che diminuisce la probabilità che un comportamento venga ripetuto. È qualsiasi stimolo che aumenti la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto.

il programma di rinforzo continuo si ha quando. Il comportamento viene rinforzato in base al raggiungimento di un livello adeguato di riferimento. Il comportamento viene rinforzato alcune volte. Il comportamento desiderato viene rinforzato ogni volta che viene emesso. Il comportamento viene rinforzato a intervalli di tempo fissi.

I programmi a rinforzo intermittente sono. Programmi rapporto continuo, programmi rapporto variabile, programmi intervallo continuo e programmi intervallo variabile. Programmi rapporto fisso, programmi rapporto variabile, programmi a intervallo fisso e programmi intervallo variabile. Programmi al rapporto variabile, programmi intervallo fisso e programmi intervallo variabile. Programmi rapporto fisso, programma intervallo fisso e programma intervallo variabile.

Nell’apprendimento latente. Viene appreso un nuovo comportamento da un modello di riferimento. Viene appreso un nuovo comportamento grazie all’osservazione. Un nuovo comportamento viene appreso, ma non viene manifestato finché non viene fornito qualche incentivo per presentarlo. Un nuovo comportamento viene appreso tramite rinforzi e viene manifestato quando si riceve incentivo.

Nell’esperimento di Tolman e Honzik. Il gruppo di controllo vagava nel labirinto due volte al giorno per 17 giorni senza ricevere una ricompensa. Il gruppo di controllo vagava nel labirinto una volta al giorno per 10 giorni senza ricevere mai una ricompensa, nei successivi 7 giorni al gruppo veniva data la ricompensa. Il gruppo di controllo pagava labirinto una volta al giorno per 10 giorni senza ricevere una ricompensa. Il gruppo di controllo vagava nel labirinto una volta al giorno per 17 giorni, senza ricevere mai una ricompensa.

Bandura distingue l’imitazione dal modellamento. L’imitazione è legato solo al comportamento esterno e visibile mentre il modellamento sono i processi che sottostanno al comporta. L’imitazione è un’azione attiva che implica una fedele riproduzione di pattern di comportamento; il modellamento è un apprendimento passivo dove la persona si costruisce una rappresentazione mentale interna del comportamento che ha osservato. Il modellamento è un’azione passiva che implica una fedele riproduzione di pattern di comportamento; limitazione è un apprendimento attivo, dove la persona si costruisce una rappresentazione mentale interna del comportamento che ha osservato. L’imitazione è un’azione passiva che implica una fedele riproduzione di pattern di comportamento; il modellamento è un apprendimento attivo, dove la persona si costruisce una rappresentazione mentale interna del comportamento che ha osservato.

L’apprendimento osservativo viene regolato da quattro funzioni. Prestare attenzione al modello, riproduzione, recupero e i processi motivazionali. Prestare attenzione al modello, ritenzione, riproduzione e i processi motivazionali. Prestare attenzione al modello, ritenzione, riproduzione e i processi decisionali. Prestare attenzione al modello, recupero, riproduzione e i processi decisionali ed emotivi.

nel modello matematico della comunicazione, il recettore è. Un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica. La ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. La quantità di informazione che dal ricevente ritorna all’emittente.

how to do Things with Words è stato scritto da. Austin. Bateson. Shannon e Weaver. Grice.

la teoria degli atti linguistici distingue tre atti. Atto ipolocutorio, atto iperlocutorio e atto perlocutorio. atto locutorio, Atto iperlocutorio e atto illlocutorio. Atto illlocutorio, atto iperlocutorio e atto perlocutorio. Atto locutorio, atto illlocutorio e atto perlocutorio.

nel modello matematico della comunicazione, il feedback è. La quantità di informazione che dal ricevente ritorna all’emittente. La ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. Il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. Un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica.

nella definizione del segno come equivalenza. Il segno viene definito come l’unione di un’immagine acustica e di un’immagine mentale strettamente unite da poter essere immaginate come le due facce di una stessa realtà. Il disegno stabilisce una relazione con il significato non arbitraria ma stabilita da qualcuno dentro un contesto comunicativo. Il segno stabilisce una relazione arbitraria dentro un contesto comunicativo. Il segno viene definito come l’unione arbitraria momentanea di un’immagine mentale di una realtà unite.

nella definizione del segno come inferenza. Il segno viene definito come l’unione arbitraria e momentanea di un’immagine mentale e di una realtà unite. Il segno stabilisce una relazione arbitraria dentro un contesto comunicativo. Il segno viene definito come l’unione di un’immagine acustica di un’immagine mentale strettamente unita da poter essere immaginate come le due facce di una stessa realtà. Il segno stabilisce una relazione con il significato non arbitraria ma stabilita da qualcuno dentro un contesto comunicativo.

nel modello matematico della comunicazione, la ridondanza è. La ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. Il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. La quantità di informazione che dal ricevente ritorna all’emittente. Un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica.

nel modello matematico della comunicazione, il filtro è. Il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. Un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica. La ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. La quantità di informazione che da ricevente ritorna all’emittente.

quale autore afferma che “la comunicazione è un processo costituito da un emittente che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi faccia qualcosa, operando in modo tale che il ricevente riconosca che l’emittente sta cercando di causare in lui quel pensiero quell’azione”. Bateson. Sperber e Wilson. Austin. Grice.

la massima di qualità afferma. Cerca di fornire contributi pertinenti. Cerca di fornire un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi del discorso. Cerca di fornire un contributo vero. sii perspicuo.

la massima di quantità afferma. Cerca di fornire un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi del discorso. Cerca di fornire un contributo. Cerca di fornire contributi pertinenti. sii perspicuo.

la massima di relazione afferma. sii perpsicuo. Cerca di fornire un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi del discorso. Cerca di fornire i contributi pertinenti. Cerca di fornire un contributo vero.

L’affermazione “l’intenzione comunicativa si qualifica come un’azione condivisa e ha come condizione necessaria il fatto che ci sia un qualche grado di collaborazione tra gli agenti” riguarda. Il modello estensivo-inferenziale. La we-intention. Gli approcci psicologici alla comunicazione. La teoria degli atti linguistici.

“un insieme di comportamenti interpersonali finalizzati al raggiungimento di un’intenzione congiunta, attraverso i quali l’interlocutore si predispongono e coordinano lo scambio comunicativo” si riferì. Il principio di cooperazione. La we-intention. Il modello ostensivo-inferenziale. La sintonizzazione.

la teoria generale dei sistemi di Bertalanffy effettua. Un parallelismo tra il concetto di funzione matematica e il concetto di relazione in psicologia. Un parallelismo tra il concetto di funzione matematica e il concetto di comunicazione in psicologia. Un parallelismo tra il concetto di sistema e matematica e il concetto di relazione in psicologia. Un parallelismo tra il concetto di sistema in fisica e il concetto di emozioni in psicologia.

Bateson distingue due livelli interdipendenti presenti in ogni atto comunicativo. Il livello di informazione e il livello di intenzione. Il livello di notizia e il livello di comando. Il livello di informazione e il livello di notizia. Il livello dell’intenzione e il livello del comando.

il medium può essere definito come. Quello strumento che consente di comunicare solo in tempi e luoghi diversi. È un solo dispositivo che permette a due persone di entrare in interazione quando si trovano in ambienti diversi. Quello strumento che consente una comunicazione sincrona tra due persone. Qualunque dispositivo di mediazione che ci permette di entrare in interazione di comunicare con l’ambiente esterno.

il medium alle seguenti dimensioni. Fisica, simbolica e semantica. Fisica, simbolica e pragmatica. Fisica, pragmatica e grafica. Simbolica, pragmatica e semantica.

la presenza fisica. È la percezione di essere collocato nello stesso scenario spazio-temporale in cui si verifica un dato evento. È l’esistenza di un soggetto in una specifica regione spazio-temporale. È il senso di presenza collegata alla possibilità di azione del soggetto. È la percezione di non essere presente dove avviene un dato evento.

la presenza soggettiva. È il senso di presenza collegata alla possibilità di azione del soggetto. È la percezione di essere collocato nello stesso scenario spazio-temporale in cui si verifica un dato evento. È la percezione di non essere presente dove avviene un dato evento. È l’esistenza di un soggetto o di una specifica regione spazio-temporale.

la presenza come interattività. È l’esistenza di un soggetto in una specifica regione spazio-temporale. È la percezione di non essere presente dove avviene un dato evento. È il senso di presenza collegata alla possibilità di azione del soggetto. È la percezione di essere collocato nello stesso scenario spazio-temporale in cui si verifica un dato evento.

Quali sono le tappe di acquisizione della competenza linguistica e comunicativa nello spazio ontogenetico della comunicazione. Il processo di decontestualizzazione, il processo di convenzionalizzazione e la desostanzializzazione. Il processo di contestualizzazione, il processo di convenzionalizzazione e la desostanzializzazione. Il processo di contestualizzazione, il processo di deconvenzionalizzazione e la sostanzializzazione. Il processo di decontestualizzazione, il processo di situazionalizzazione e la desostanzializzazione.

la fonologia. Studia i significati di parole e frasi. È lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. Regola l’ordine delle parole, stabilisce le regole delle loro combinazioni. Studia le più piccole parti di significato contenuto nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole.

lo stadio canonico dello sviluppo del linguaggio. Va dal quarto all’ottavo mese. Va dai cinque ai dodici mesi. Vado all’ottavo mese al diciottesimo mese. Può apparire in qualsiasi momento dello sviluppo del bambino.

il Babbling. È una ripetizione di sequenze di sillabe di tipo consonante-vocale che si ripetono in maniera variata e alternata. È l’uso di vocalizzi per comunicare i bisogni con l’adulto di riferimento. È una ripetizione di sequenze di sillabe di tipo consonante-vocale che si ripetono identiche con un’organizzazione ritmica e temporale. È l’uso di vocalizzi per esprimere stati di benessere.

L’area di Broca si trova. Nella parte infero-posteriore del lobo frontale sinistro. Nella parte posteriore della corteccia temporale destra. Nella parte posteriore della corteccia temporale sinistra. Nella parte infero-posteriore del lobo frontale destro.

nel passaggio dall’intenzione comunicativa, l’articolazione della parola Levelt individua tre livelli. La concettualizzazione, la formulazione e l’articolazione. La concettualizzazione, la formulazione e la contestualizzazione. Fisico, simbolico e pragmatico. Fisico, pragmatico e grafico.

la semantica. Studia le più piccole parti di significato contenuto nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. È lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sui modi in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. Regola l’ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. Studia i significati di parole e frasi.

la morfologia. Studia le più piccole parti di significato contenuto nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. Regola l’ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. Studia i significati di parole e frasi. È lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare delle parole.

la teoria culturalista rispetto alla comunicazione non verbale. Afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. Afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in figurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. Afferma che l’espressioni facciali sono il risultato dell’evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. Afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l’infanzia e varia da cultura cultura.

la teoria innatista rispetto alla comunicazione non verbale. Afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l’infanzia e varia da cultura a cultura. Afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare i pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. Afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell’evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. Afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza.

la teoria neuro culturale di Ekman. Afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. Afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l’infanzia e varia da cultura a cultura. Afferma che l’espressioni facciali sono il risultato dell’evoluzione della specie umana di conseguenza sono universali. Afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzate in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza.

I gesti iconici. Accompagnano l’azione del parlare con contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. Sono altamente convenzionali e codificati. Costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. Sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato.

la teoria interazionista rispetto alla comunicazione non verbale. Afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l’infanzia e vale la cultura a cultura. Afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell’evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. Afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzate in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. Afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di riattivare Patty e indicazione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali.

le caratteristiche paralinguistiche. Sono caratteristiche vocali a breve termine. Coincidono con i riflessi vocali. Sono caratteristiche vocali a lungo termine, permanenti, personali dalla voce di ciascun locutore. Sono effetti vocali a medio termine, delle proprietà acustiche transitorie.

le pantomime. Accompagnano l’azione del parlare con contribuente aggiustare il contenuto della comunicazione. Sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. Hanno la funzione di indicare. Costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene.

I gesti simbolici. Accompagnano l’azione del parlare, contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. Sono altamente convenzionali e codificati. Costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. Hanno la funzione di indicare.

I gesti deittici. Sono altamente convenzionali e codificati. Costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. Sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. Hanno la funzione di indicare.

I segnali extralinguistici. Sono caratteristiche vocali a lungo termine, permanenti, personali della voce di ciascun locutore. Coincidono con i riflessi vocali. Sono caratteristiche vocali a breve termine. Sono effetti vocali a medio termine, delle proprietà acustiche transitorie.

l’arousal è. La tendenza ad agire. Lo stimolo. L’elaborazione cognitiva. L’attivazione fisiologica.

la teoria centrale delle emozioni. Afferma che l’attivazione fisiologica è l’esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. Afferma che le emozioni sono determinate dall’attivazione fisiologica, dal riconoscimento di tale attivazione e dalla sua attribuzione causale. Sostiene che l’esperienze emotive dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. Afferma che la respirazione i movimenti facciali possono modulare le carattere positivo o negativo dell’esperienza emotiva.

le funzioni delle emozioni sono. Regolazione dello stato di attivazione, preparazione all’azione, favoriscono l’interazione con gli altri. Valutazione dell’ambiente, regolazione dello stile attivazione, preparazione all’azione, modellare il nostro comportamento e un aiuto per l’interazione con gli altri. Valutazione dell’ambiente, regolazione dello stato di attivazione, preparazione all’azione. Regolazione dello stato di attivazione, preparazione all’azione e un aiuto per l’interazione con gli altri.

L’esperienza viscerale per James è. L’attivazione cerebrale che consente di elaborare le emozioni. La specifica reazione fisiologica che accompagna l’emozione. La reazione che si ha in conseguenza a un’emozione. L’attivazione dei ricordi dell’esperienze passate legate a quell’emozione specifica.

la teoria periferica di James-Lange. Sostiene che le emozioni si esprimono spontaneamente attraverso il volto. Sostiene che l’esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. Afferma che l’attivazione fisiologica e l’esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dello stesso stimolo nervoso. Afferma che la respirazione i movimenti facciali possono in modo dare il carattere positivo negativo dell’esperienza emotiva.

L’ipotesi del feedback facciale sostiene che. Le emozioni si esprimono spontaneamente attraverso il volto. Attraverso le espressioni facciali, siamo in grado di percepire le emozioni del nostro interlocutore. Le espressioni forniscono informazioni propriocettive, motorie e cutanee che influenzano il processo emotivo. Le informazioni provenienti dal corpo appaiono sul volto per poterle comunicare agli altri.

la teoria vascolare dell’efferenza emotiva. Sostiene che l’esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. Sostiene che le emozioni si esprimono spontaneamente attraverso il volto. Afferma che l’attivazione fisiologica e l’esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. Afferma che la respirazione i movimenti facciali possono modulare il carattere positivo negativo dell’esperienza emotiva.

la teoria vascolare dell’efferenza emotiva è stata pensata da. Zajonc. Izard. Ekman. Lange.

Cannon attribuisce un ruolo fondamentale per l’elaborazione delle emozioni. Al talamo. All’ipotalamo. Al sistema limbico. All’amigdala.

L’approccio funzionale concepisce le emozioni come. Fondamentali per la comunicazione e la relazione con gli altri. Eventi disfunzionali che rompono nell’esperienze interrompendo interferendo con ogni altra attività. Mediatori nella relazione tra l’organismo e l’ambiente, fisico e sociale, per il mantenimento del benessere dell’organismo stesso. Segnali fondamentali per comprendere cosa è desiderabile e cosa no.

la teoria cognitivo-attivazionale. Le espressioni forniscono informazioni propriocettive, motorie e cutanee che influenzano il processo emotivo. Afferma che l’attivazione fisiologica e l’esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. Afferma che le emozioni sono determinate dall’attivazione fisiologica, dal riconoscimento dell’attivazione della sua attribuzione causale. Sostiene che l’esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni.

l’appraisal è. lo stimo. L’attivazione fisiologica. La tendenza ad agire. La valutazione cognitiva.

Windt sosteneva che i sentimenti variano lungo tre. Gradevolezza vs sgradevolezza, eccitazione vs calma e tensione vs rilassamento. Conoscenza vs novità, eccitazione vs rilassamento e tensione vs calma. gradevolezza vs sgradevolezza, eccitazione vs calma e conoscenza vs novità. piacere vs dispiacere, paura vs euforia e stress vs ansia.

Frijda afferma due leggi. Del significato situazionale e del feedback facciale. Dell’attivazione fisiologica e del feedback facciale. Del significato situazionale e dell’interesse. dell’arousal e dell’appraisal.

I sottogruppi dell’esperimento di Shachter e Singer furono. La condizione di collera e la condizione di euforia. La condizione di felicità e la condizione neutra. La condizione di rischio e la condizione di prudenza. La condizione di rabbia e la condizione neutra.

le dimensioni delle SECs di Sherer sono. Novità, piacevolezza o spiacevolezza intrinseca, pertinenza rispetto agli scopi, coping e compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé. Novità, piacevolezza o spiacevolezza intrinseca, coping e compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé. Novità, esperienza, pertinenza rispetto agli scopi, coping e compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé. Novità, piacevolezza o spiacevolezza e intrinseca, compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé.

Lazarus individua tre stadi del processo di valutazione emotivo. arousal, valutazione motivazionale e valutazione cognitiva. Valutazione edonica, valutazione motivazionale e appraisal. Valutazione primaria, valutazione secondaria e coping. appraisal, arousal e coping.

LeDoux afferma l’esistenza di due circuiti. Il circuito corticale e il circuito emotivo. Il circuito emotivo e il circuito cognitivo. Il circuito corticale e il circuito sottocorticale. Il circuito emotivo e il circuito cognitivo.

la frequenza cardiaca. Misura la capacità dell’individuo di affrontare la situazione. Misura l’intensità dell’emozione. Misura i battiti al secondo. Misura la distanza temporale tra due battiti successivi.

secondo Damasio gli induttori secondari. Attivano il sistema nervoso autonomo. Sono emozioni relativi agli stimoli presenti in quel momento. Sono emozioni relative al ricordo dell’evento. Sono pensieri e ricordi relativi a stimoli primari.

Damasio afferma che l’ipotalamo. Produce una rappresentazione mentale dello stimolo. Produce pensieri e ricordi relativi a stimoli primari. Attiva i cambiamenti viscerali. Associa le caratteristiche dello stimolo con gli stati corporei attivati dallo stimolo stesso.

Damasio afferma che l’amigdala. Associa le caratteristiche dello stimolo con gli stati corporei attivati dallo stimolo stesso. Producendo una rappresentazione mentale dello stimolo. Produce pensieri e ricordi relativi a stimoli primari. Attiva i cambiamenti viscerali.

Per Damasio gli induttori primari sono. Stimoli innati o appresi che generano automaticamente una risposta somatica. Stimoli esclusivamente innati che generano una risposta viscerale e cognitiva. Stimoli innati appresi che generano una risposta cognitiva cosciente. Stimoli esclusivamente appresi che generano una risposta cognitiva.

secondo la teoria del core affect, il processo affettivo avviene. Con una causa scatenante che viene percepita e di conseguenza modifica il core affect. Quando il cuore affect rimane stabile, ma cambia la causa nell’ambiente. Quando il cuore affect rimane stabile e il soggetto trova la causa del proprio co affect in quello che sta vivendo. Con una modificazione del coro affect e, una volta percepito, si cerca la causa di tale modificazione.

le due dimensioni del cuore affect sono. arousal e appraisal. Valenza edonica e attivazione. Valenza edonica e valutazione cognitiva. Valutazione cognitiva e attivazione.

le teorie evoluzioniste affermano che. afferma che la respirazione e i movimenti facciali possono modulare il carattere positivo o negativo dell’esperienza emotiva. L’attivazione fisiologica e l’esperienze emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. Le emozioni sono determinate dall’attivazione fisiologica, riconoscimento di attivazione e dalla sua attribuzione causale. Le emozioni si configurano come unità discrete, distinte, regolate da meccanismi innati su base genetica e dunque universali.

Scherer identifica cinque sistemi del processo emotivo, che sono. appraisal, arousal, componente attivazione, componente motoria e componente esperienziale. appraisal, componente motivazionale, componente espressiva, componente motoria e componente esperienziale. appraisal, componente motivazionale, componente cognitiva, componente motoria e componente esperienziale. appraisal, arousal, componente motivazionale, componente espressivo-motoria e componente esperienziale.

L’approccio molare all’analisi dell’espressioni facciali. Considera le espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo. Afferma che hanno valore emotivo, perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. Considera le espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascun emozione di base controllate da programmi neuromotori innati. Sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa, perché manifestano le intenzioni del soggetto.

le strategie focalizzate sulla risposta sono. Intervengono, portando alla persona a evitare la situazione. Strategie di modulazione della risposta, come la soppressione o inibizione dell’espressione, il mascheramento, l’intensificazione. Focalizzati sulla selezione della situazione, sui tentativi di modificare la situazione, sullo spostamento dell’attenzione e il reappraisal. fanno riferimento ai processi che intervengono prima che i sistemi di risposta siano stati completamente attivati.

le strategie focalizzate sull’antecedente emotivo. Sono strategie di modulazione della risposta come la soppressione inibizione dell’espressione, le mascheramento, l’intensificazione. Sono focalizzati sulla selezione della situazione, sui tentativi di modifica la situazione, sullo spostamento dell’attenzione e il reappraisal. Fanno riferimento ai processi che intervengono prima che i sistemi di risposta siano stati completamente attivati. intervengono durante la risposta.

la prospettiva comunicativa in merito alle funzioni dell’espressioni facciali. Considera le espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascun emozione di base controllate da programmi neuromotori innati. Sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa, perché manifestano le intenzioni del soggetto. Considera l’espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo. Afferma che hanno valore emotivo, perché sono una manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni.

L’approccio molecolare all’analisi dell’espressioni facciali. Sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa, perché hanno perché manifestano le intenzioni del soggetto. Afferma che hanno valore emotivo, perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. Considera l’espressioni facciali come la risultante del progressivo e processo di valutazione cognitiva dello stimolo. Considera l’espressioni facciali delle emozioni come configurazioni movimenti muscolari fissi, distinte e specifiche per ciascun emozione di base controllate dai programmi neuromotori innati.

la prospettiva emotiva in merito alle funzioni dell’espressioni facciali. Afferma che hanno valore emotivo, perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. Sostiene in primis una funzione comunicativa, perché manifestano l’intenzione del soggetto. Considera l’espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascun emozioni di base controllate da programmi neuromotori innati. Considera le espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo.

secondo la teoria neuro culturale di Ekman, l’espressione delle emozioni è caratterizzata da due fattori. Uno di natura cognitiva e uno di natura culturale. Uno di natura emotiva e uno di natura cognitiva. Uno di natura neurologica e uno di natura cognitiva. Uno di natura neurofisiologica e uno di natura culturale e cognitiva.

oggi il benessere soggettivo viene definito comprendente tre dimensioni. Soddisfazione lavorativa, presenza di emozioni positive e interessi personali. Soddisfazione relazionale, presenza di emozioni positive e interessi personali. Soddisfazione per la propria vita, presenza di emozioni positive e assenza di emozioni negative. Prevalenza di emozioni positive, buone relazioni con gli altri e ottimismo.

la broaden-and-build theory. sostiene che le emozioni positive migliorano la relazione con le altre persone. Afferma che le emozioni positive possono influenzare e modificare effetti successivi di emozioni negative. Sostiene che le emozioni positive ampliano le potenzialità cognitive delle persone. Individua tra i bisogni psicologici di base: autonomia, competenza e relazioni sociali.

l’undoing hypothesis. individua tra i bisogni psicologici di base: autonomia, competenza e relazioni sociali. Sostiene che le emozioni positive ampliano le potenzialità cognitive delle persone. Sostiene che le emozioni positive migliorano la relazione con altre persone. Afferma che le emozioni positive possono influenzare e modificare effetti successivi di emozioni negative.

il punteggio medio di felicità nella ricerca di Deiner e Deiner si aggira intorno a. Tra il 4 e l’8. Tra il 4 e il 5. tra il 6 e il 7. Tra l’8 e il 9.

la felicità viene percepita come. Soggettiva, atemporale e permanente. Oggettiva, atemporale e transitoria. Oggettiva, temporale e transitoria. Soggettiva, temporale e transitoria.

la teoria dell’autodeterminazione di Deci e Ryan. Individua tra i bisogni psicologici di base: autonomia, competenza e relazioni sociali. Sostiene che le emozioni positive ampliano le potenzialità cognitive delle persone. Sostiene che le emozioni positive migliorano la relazione con le altre persone. Afferma che le emozioni positive possono influenzare modificare effetti successivi di emozioni negative.

lo stress Reaction process è. L’intero processo di reazione allo stress. Lo stress è percepito prima dell’evento. Lo stress percepito dopo l’evento. Lo stress percepito durante l’evento.

lo stress viene definito da Seyle come. Una risposta specifica dell’organismo a uno stimolo esterno di intensità ed è durata tale da aumentare la sopravvivenza e l’integrità fisica dell’organismo. Una risposta aspecifica dell’organismo a uno stimolo interno di intensità e di dura durata tale da minacciare la sopravvivenza e l’integrità fisica dell’organismo. Una risposta relativamente a aspecifica dell’organismo a qualsiasi stimolo interno estero ed intensità è durata tale da minacciare la sopravvivenza e l’integrità fisica dell’organismo. Una risposta specifica dell’organismo a uno stimolo interno di intensità e durata tale da aumentare la sua sopravvivenza e l’integrità fisica dell’organismo.

gli stressors. Sono degli eventi che sono in grado di provocarne la persona che li vive stati di stress. Sono le emozioni che si provano quando si in una situazione stressante. Sono i sentimenti che si provano quando si è in una situazione stressante. Sono le azioni che si fanno per reagire alla situazione di stress.

gli stressori cataclismi. Sono stressori di elevata intensità che insorgono all’improvviso, influenzando tipicamente molte persone. Nessuna risposta è corretta. Comprendono eventi importanti della vita. Sono irritazioni secondarie della vita che tutti noi affrontiamo tantissime volte.

gli stressori personali. Comprendono eventi importanti della vita. Sono stressori di elevate intensità che insorgono all’improvviso, influenzando tipicamente molte persone. Sono i irritazioni secondarie della vita che tutti noi affrontiamo tantissime volte. Nessuna risposta è corretta.

Gli stressori ambientali. Sono irritazioni seconde della vita che tutti noi affrontiamo tantissime volte. Comprendono eventi importanti della vita. Nessuna risposta è corretta. Sono stressori di elevata intensità che insorgono all’improvviso, influenzando tipicamente molte persone.

il coping. È l’insieme dei pensieri dei comportamenti messi in atto per farsi aiutare da altre persone in situazioni difficili. È l’insieme dei pensieri dei comportamenti utilizzati per aiutare le persone in situazioni difficili. Sono i comportamenti che si utilizzano per evitare le situazioni difficili. È l’insieme dei pensieri e dei comportamenti utilizzati per far fronte a situazioni e/o eventi valutati come stressanti.

le dimensioni del benessere psicologico per Ryff sono. Accettazione di sé, avere buoni legami, autonomia, padronanza ambientale. Avere buoni legami sociali, autonomia decisionale, padronanza ambientale, avere uno scopo nella vita. Accettazione di sé, avere buoni legami, autonomia, padronanza ambientale, avere uno scopo nella vita e crescita personale. Accettazione di sé, padronanza ambientale, avere uno scopo nella vita e crescita personale.

la hardiness è costituita da tre componenti. L’impegno, la sensazione di sfida e la sensazione di controllo. L’impegno, la sensazione di sfida e le emozioni. L’impegno, le emozioni e la sensazione di controllo. La sensazione di sfida, la sensazione di controllo e le emozioni.

Seyle individua tre fasi dello stress. La fase di allarme e mobilitazione, la fase di resistenza e la fase di esaurimento. Fase di attivazione, fase di resistenza e fase di potenza/impotenza appresa. Fase di resistenza, fase di attivazione e fase di stress incontrollabile. Fase di allarmi, fase di resilienza e fase di recupero.

il pattern di comportamento di tipo D. È caratterizzato da comportamenti e atteggiamenti cooperativi, poco competitivi e non aggressivi. È caratterizzato da sicurezza, urgenza di tempo determinazione e cooperazione. È caratterizzato da insicurezza, ansia e atteggiamento negativo. È caratterizzato da comportamenti molto competitivi, una sensazione di urgenza di tempo, sono aggressivi, determinati e ostili.

gli studi su stress e coronaropatia dimostrano che. Gli uomini combatterne di comportamento di tipo D sviluppano la coronaropatia con frequenza doppia rispetto a persone di tipo A. Gli uomini compattano di comportamento di tipo A sviluppano la coronaropatia con frequenza doppia rispetto a persone di tipo B. Gli uomini combatterono di comportamento di tipo B sviluppano la coronaropatia con frequenza doppia rispetto a persone di tipo A. Gli uomini combatterli comportamento di tipo C sviluppano la coronaropatia con frequenza doppia rispetto a persone di tipo C.

lo stress contribuisce a farci ammalare, portando queste principali conseguenze. Produce effetti fisiologici, diretti e comporta un peggioramento delle condizioni di salute. Produce effetti fisiologici diretti, promuove l’adozione di comportamenti nocivi alla sua salute comporta un peggioramento delle condizioni di salute. Produce effetti fisiologici, diretti ed effetti fisici indiretti associati a comportamenti evitanti. Produce effetti psicologici indiretti, comportamenti di vita, mento e di aumento dell’attività fisica.

I disturbi psicofisiologici. Sono problemi clinici che vengono influenzati da un’interazione di difficoltà psicologiche, emotive e fisiche. Sono disturbi fisici che insorgono a seguito di difficoltà organiche. Sono disturbi fisici che insorgono a seguito di difficoltà psichiche. Sono problemi clinici che vengono influenzati da un’interazione di difficoltà psicologiche ed emotive.

il pattern di comportamento di tipo A. È caratterizzato da comportamenti molto competitivi, una sensazione di urgenza di tempo, sono aggressivi, determinati e ostili. È caratterizzato da comportamenti gementi cooperativi, poco competitivi e non aggressivi. È caratterizzato da insicurezza, ansia e atteggiamento negativo. È caratterizzato da sicurezza, urgenza di tempo, determinazione e cooperazione.

l’eustress può essere paragonato. Allo stress controllabile (SPRc). Allo stress incontrollabile (SPRi). All’impotenza appresa. Alla resilienza.

la psiconeuroimmunologia studia. Le interazioni tra fattori psichici, quali stress e ansia e il sistema immunitario. Le interazioni tra fattori psichici, quali stress e ansia, il sistema nervoso centrale, il sistemi immunitario e il sistema cardiovascolare, modulate dal sistema neuroendocrino. Le interazioni tra fattori psichici, quali stress e ansie, il sistema nervoso centrale e sistema immunitario, modulate dal sistema neuroendocrino. Le interazioni tra fattori psichici e il sistema nervoso centrale.

il pattern di comportamento di tipo B. È caratterizzato da comportamenti atteggiamenti cooperativi, poco competitivi e non aggressivi. È caratterizzato da insicurezza, ansia e atteggiamento negativo. È caratterizzato da sicurezza, urgenza di tempo, determinazione e cooperazione. È caratterizzato da comportamenti molto competitivi, una sensazione di urgenza di tempo, sono aggressivi, determinati e ostili.

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