psicologia clinica nimbi 25-29
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Qual è uno degli scopi principali della metodologia della ricerca in ambito clinico?. Fornire supporto emotivo ai pazienti. Osservare, descrivere e intervenire sui fenomeni psicologici in modo sistematico. Utilizzare l'intuizione nella pratica clinica. Validare i sintomi attraverso il confronto soggettivo. Cosa caratterizza la ricerca qualitativa in ambito clinico?. La raccolta di dati non numerici per esplorare vissuti soggettivi. L’applicazione di test standardizzati. L’analisi di correlazioni statistiche. L’utilizzo di grandi campioni numerici. Qual è il primo passo in un progetto di ricerca clinica?. Definizione del problema e formulazione delle ipotesi. Scelta dello strumento statistico. Disseminazione dei risultati. Raccolta dei dati. Cosa caratterizza un campione di convenienza?. Non è soggetto a bias. È scelto per garantire imparzialità. È selezionato per facilità di accesso ma meno rappresentativo. È sempre rappresentativo. Quale fase della ricerca prevede l’uso di test, interviste o questionari standardizzati?. Analisi dei dati. Raccolta dei dati. Revisione della letteratura. Scelta del disegno. . Che cosa si intende per validazione di uno strumento psicologico?. La verifica che misuri realmente il costrutto teorico di interesse. La sua disponibilità online. La traduzione in più lingue. L’approvazione da parte di un comitato etico. Quale tra le seguenti è una forma di affidabilità?. Alfa di Cronbach. Di costrutto. Di contenuto. Di criterio. A cosa serve la standardizzazione di uno strumento?. A costruire punteggi di riferimento su campioni rappresentativi. A garantire l’anonimato della somministrazione. A creare una media dei risultati ottenuti da ciascun individuo. A personalizzare il test per ogni paziente. Cosa richiede l’adattamento culturale di uno strumento?. Una nuova validazione nel contesto culturale di destinazione. L’aggiunta di nuove domande. La riduzione del numero di item. Una semplice traduzione linguistica. Perché è importante utilizzare strumenti validati in ambito clinico?. Per evitare diagnosi errate e garantire scelte etiche. Per risparmiare tempo nella somministrazione. Per garantire risultati estetici. Per uniformare le tecniche tra terapeuti. Quali sono i tre elementi fondamentali dell’evidence-based practice?. Evidenze, competenza clinica, valori del paziente. Intuizione, empatia, esperienza. Teoria, psicodiagnosi, prognosi. Osservazione, sperimentazione, pubblicazione. Qual è il metodo considerato gold standard per la verifica dell’efficacia di un intervento?. Trial clinico randomizzato (RCT). Focus group. Studio quantitativo longitudinale su caso singolo. Meta-analisi. Cosa misura l’”efficacia clinica"?. Il cambiamento nei pazienti in contesti reali. La durata del trattamento. L’effetto placebo dell’intervento. L’efficacia dell’intervento in laboratorio. Che cosa forniscono le meta-analisi?. Stime globali dell’efficacia aggregando i risultati di più studi. Manuali diagnostici riconosciuti da organizzazioni internazionali. Descrizioni qualitative dell’intervento integrato. Protocolli clinici seguiti in più paesi. Qual è un limite dei Trial clinici randomizzati (RCT)?. Sono poco adattabili al contesto clinico reale. Non prevedono alcuna misurazione. Non sono accettati dalle riviste scientifiche. Sono troppo brevi. Qual è lo scopo principale dell'etica nella ricerca clinica?. Facilitare la pubblicazione degli articoli. Tutelare i diritti, la dignità e il benessere dei partecipanti. Proteggere il ricercatore da sanzioni. Accelerare la raccolta dei dati. Cosa stabilisce il Codice di Norimberga (1947)?. La necessità del consenso volontario nella ricerca. L'uso obbligatorio di placebo. Il diritto alla remunerazione del partecipante. La segretezza dei dati clinici. . In quali casi è necessario un tutore legale per il consenso informato?. Quando il soggetto è minorenne o con ridotte capacità decisionali. Sempre, indipendentemente dall’età o capacità. Quando il ricercatore non è medico. Quando il partecipante è straniero. Cosa rappresenta un conflitto di interesse nella ricerca?. L’uso di dati sensibili senza consenso. Una situazione in cui ruoli sovrapposti possono compromettere l’obiettività. Un disaccordo tra due ricercatori. L'errore nella raccolta dati. Qual è un rischio legato alla relazione tra ricercatore e partecipante?. Il conflitto tra ruolo clinico e ruolo di ricerca. L'obbligo di pubblicazione. L’impossibilità di ottenere fondi. L'eccessiva durata dell’esperimento. Cosa deve contenere il consenso informato per il trattamento online?. Informazioni specifiche sul trattamento a distanza. Il profilo social del terapeuta. Solo la durata delle sedute. Il tipo di connessione utilizzata. Cosa distingue il setting online da quello in presenza?. La necessità di diagnosi scritte. L’obbligo di registrazione audio. La durata della seduta. L'uso di strumenti digitali e una diversa gestione del linguaggio e della relazione. Cosa deve fare lo psicologo se non si sente adeguato a operare online?. Rifiutare la modalità e spiegare le ragioni cliniche. Deve comunque adattarsi alle richieste del paziente. Rimanda ad uno psichiatra per una soluzione più veloce. Rinviare il paziente a un collega che usa un approccio CBT. Quale vantaggio clinico può offrire il colloquio online. Maggiore controllo del terapeuta. Migliore accessibilità per pazienti con difficoltà motorie o geografiche. Efficacia superiore al trattamento in presenza. Nessun vincolo etico o burocratico. Quale tra questi è un principio da rispettare nel colloquio online?. Garantire privacy e riservatezza. Consentire la partecipazione di familiari. Registrare tutte le sedute per sicurezza. Utilizzare social network per comunicare. Qual è uno dei requisiti strutturali fondamentali per uno studio privato?. Privacy, accessibilità e comfort. Certificazione medica. Presenza di segnaletica psicologica. Connessione Wi-Fi gratuita. Cosa si intende per doppio ruolo nello studio privato?. Avere una relazione professionale e una personale con il paziente. Essere anche il medico del paziente. Somministrare test e terapie nello stesso incontro. Usare due teorie psicologiche contemporaneamente. |





