Psicologia clinica Prof Moretta 55-59
|
|
Title of test:
![]() Psicologia clinica Prof Moretta 55-59 Description: lex 55-59 |



| New Comment |
|---|
NO RECORDS |
|
01. Quale affermazione descrive correttamente il disturbo di dismorfismo corporeo?. È una forma lieve di disturbo narcisistico di personalità. È un disturbo alimentare con preoccupazione per il peso corporeo. È caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per una o più parti del corpo percepite come difetto fisico con condotte ripetitive di controllo o evitamento. È una forma di depressione secondaria. 02. Quale trattamento psicologico rappresenta la prima scelta per il disturbo ossessivo-compulsivo secondo le linee guida?. Ipnosi e tecniche di rilassamento. Psicoterapia umanistica non direttiva. Terapia psicoanalitica centrata sui conflitti inconsci. Terapia cognitivo-comportamentale basata sull’esposizione con prevenzione della risposta. 03. Cosa caratterizza le compulsioni nel disturbo ossessivo-compulsivo?. Sintomi associati alla perdita di giudizio di realtà. Movimenti involontari dovuti a cause neurologiche. Comportamenti o azioni mentali ripetitivi messi in atto per ridurre l’ansia o prevenire eventi temuti. Pensieri ossessivi che il soggetto tenta di sopprimere. 04. Cosa caratterizza le ossessioni nel disturbo ossessivo-compulsivo?. Sono pensieri, immagini o impulsi intrusivi e indesiderati percepiti come egodistonici. Sono idee razionali ma ripetitive. Sono allucinazioni uditive con contenuto persecutorio. Sono credenze radicate vissute come parte della propria identità. 05. Quali farmaci hanno dimostrato maggiore efficacia nella riduzione dei sintomi ossessivo-compulsivi?. Benzodiazepine a breve emivita. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e clomipramina. Antipsicotici tipici di prima generazione. Stabilizzatori dell’umore come il litio. 01. Quali disturbi rappresentano una delle principali cause di malattia e disabilità negli adolescenti secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)?. Disturbi gastrointestinali e metabolici. Depressione, ansia e disturbi del comportamento. Malattie infettive e carenze nutrizionali. Malattie cardiovascolari e respiratorie. 02. Qual è la terza causa di morte nella fascia di età compresa tra 15 e 29 anni?. Malattie cardiovascolari. Suicidio. Incidenti stradali. Overdose da sostanze psicoattive. 03. Quale condizione aumenta maggiormente la vulnerabilità psicologica degli adolescenti?. Accesso facilitato ai servizi sanitari. Esposizione a violenza, abusi, povertà o discriminazione sociale. Presenza di una rete sociale di pari. Elevato rendimento scolastico. 04. Quale obiettivo principale perseguono le strategie di promozione della salute mentale negli adolescenti proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)?. Limitare l’uso dei social media. Rafforzare la regolazione emotiva, la resilienza e offrire alternative ai comportamenti a rischio. Incentivare interventi farmacologici precoci. Favorire la competizione scolastica per aumentare l’autoefficacia. 05. Quale iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove la salute mentale e la prevenzione dei disturbi negli adolescenti in collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF)?. HAT Initiative (Helping Adolescents Thrive Initiative). MindHealth Global Program. YouthSAFE Project. WHO-CARE Plan. 01. Qual è il tratto comune ai disturbi da sintomi somatici, al disturbo di conversione e all’ansia per la salute?. La risposta positiva ai trattamenti farmacologici. La consapevolezza dell’origine psicologica dei sintomi. L’assenza di interferenze nella vita sociale e lavorativa. La convinzione che la causa del disturbo sia esclusivamente fisica e corporea. 02. Cosa distingue il disturbo di conversione dagli altri disturbi da sintomi somatici?. L'assenza di ansia o preoccupazione per la salute. La presenza di sintomi che imitano deficit neurologici senza base organica. L’esordio in età infantile. La presenza di sintomi gastrointestinali cronici e ricorrenti. 03. Cosa caratterizza i disturbi da sintomi somatici?. Presenza di sintomi fisici accompagnati da eccessiva preoccupazione, ansia e comportamenti disfunzionali legati alla salute. Presenza di sintomi organici documentati e diagnosticati. Mancanza di consapevolezza del proprio corpo. Sintomi fisici simulati intenzionalmente. 04. Quale approccio terapeutico è considerato più efficace, seppur con risultati variabili, nei disturbi da sintomi somatici?. Il counseling psicologico. Il trattamento chirurgico dei sintomi fisici. L’uso di ipnosi. La psicoterapia, volta a modificare la relazione del paziente con il corpo e la percezione dei sintomi. 05. Qual è una delle principali difficoltà nel trattamento dei disturbi da sintomi somatici?. L’eccessiva disponibilità del paziente ad accettare un trattamento psicologico. L’elevata efficacia dei trattamenti farmacologici standard. La mancanza di sofferenza percepita dal paziente. La scarsa motivazione interna del paziente e la convinzione che la cura debba essere solo medica. 01. Chi introdusse il concetto di sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome)?. Holmes e Rahe. Richard Lazarus. Franz Alexander. Hans Selye. 02. Quali sono le tre fasi della sindrome generale di adattamento descritte da Selye?. Attivazione, compensazione, recupero. Reazione, rilassamento, equilibrio. Ansia, difesa, adattamento. Allarme, resistenza, esaurimento. 03. Cosa introdusse Richard Lazarus nel modello di comprensione dello stress?. L’idea che lo stress sia sempre patologico. La valutazione cognitiva soggettiva dello stressor e le strategie di coping. La teoria della debolezza somatica. La distinzione tra stress acuto e cronico. 04. Secondo Holmes e Rahe, come si può misurare il carico di stress?. Con test proiettivi sulla percezione degli eventi traumatici. Misurando i livelli di cortisolo salivare durante le 24 ore. Attraverso una quantificazione della qualità del sonno durante il periodo si stress. Attraverso la Social Readjustment Rating Scale, che assegna un punteggio agli eventi di vita stressanti. 05. Quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente il ruolo dello stress nella malattia?. Lo stress non ha una relazione causale con la salute fisica. Lo stress comporta sempre l'insorgenza delle malattie cardiovascolari. Lo stress agisce solo sul sistema immunitario senza influire sul comportamento. Lo stress può contribuire allo sviluppo di malattie sia in modo diretto (effetti fisiologici) sia indiretto (modifica di comportamenti e stili di vita). 01. Qual è lo strumento più utilizzato per valutare il comportamento di malattia?. Beck Depression Inventory (BDI). Illness Behavior Questionnaire (IBQ). Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI). Symptom Checklist-90-R (SCL-90-R). 02. Quali diritti sono associati al “ruolo di malato” secondo Parsons?. Nessun obbligo di collaborazione con le figure professionali sanitarie. Scelta autonoma delle terapie. Responsabilità esclusiva del proprio processo di guarigione. Esenzione dagli obblighi sociali e diritto a ricevere cure e sostegno. 03. Cosa comprende il “comportamento di malattia” (illness behavior)?. Tutti i comportamenti e gli atteggiamenti che indicano la percezione e la gestione soggettiva della malattia. Le manifestazioni fisiologiche oggettive della malattia. Le strategie mediche adottate dal personale sanitario. Le reazioni automatiche dell’organismo agli agenti patogeni. 04. Cosa si intende per “vantaggi secondari dell'essere malato”?. Riduzione degli stati di stress e ansia associati alla malattia. Recupero della funzionalità fisica senza sottoporsi ad un trattamento specifico. Benefici indiretti come attenzione, esonero da compiti e supporto, che possono rinforzare il ruolo di malato. Miglioramento spontaneo delle condizioni fisiche. 05. Chi introdusse il concetto di “ruolo di malato” (sick role)?. George Engel. Sigmund Freud. Aaron Beck. Talcott Parsons. |





