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Psicologia Cognitiva Applicata 1-10

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Psicologia Cognitiva Applicata 1-10

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psicologia cognitiva applicata (lezioni 1-10) prof.ssa Cantoia

Creation Date: 2024/09/04

Category: University

Number of questions: 48

Rating:(1)
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Secondo Inagaki e Hatano, i bambini comprendono la distinzione ontologica tra mente e corpo quando riconoscono. la relativa indipendenza del funzionamento degli organi interni dell'intenzionalità del soggetto. l'esistenza di caratteristiche modificabili e non. tutte le opzioni di risposta proposte. la necessità di intervenire sul corporeo/mentale con strategie specifiche.

Il pensiero complesso: comporta la capacità di gestire elementi stabili e indipendenti, differenziandoli in modo multiprospettico. comporta la capacità di gestire elementi stabili ed indipendenti. comporta la capacità di gestire elementi dinamici e interdipendenti, differenziandoli e integrandoli in modo multiprospettico. comporta la capacità di gestire elementi dinamici e interdipendenti.

Le entità mentali vengono definite per contrapposizione da: Wellman e Estes. Perner. Inagaki e Hatano. Johnson.

Il pensiero riflessivo è caratterizzato da: riflessione, autovalutazione, confronto, integrazione. riflessione intenzionale, autovalutazione, comprensione profonda, utilizzo di feedback. riflessione intenzionale, valutazione, comprensione utilizzo di feedback. riflessione intenzionale, autovalutazione, collegamento, analisi.

Secondo Perner, le entità mentali si definiscono attraverso criteri di: contatto comportamentale e sensoriale, esistenza pubblica e costante nel tempo. esperienza interiore, costrutto teorico, aboutness. esperienza interiore, rappresentazione, aboutness. costrutto teorico, contatto comportamentale e sensoriale, esistenza costante nel tempo.

I procedimenti algoritmi sono anche detti: nessuna delle opzioni proposte. entrambe le opzioni proposte. regole del pollice. scorciatoie cognitive.

Il modello di Metcalfe e Mischel distingue: nessuna delle opzioni proposte. sistema uno e sistema due. sistema tacito e sistema deliberativo. sistema caldo e sistema freddo.

Kahneman distingue tra funzionamento cognitivo: intuitivo (mondo 1) e deliberativo (mondo 2). caldo e freddo. deliberativo (mondo 1) e intuitivo (mondo 2). assessment e locomotion.

Le tre modalità tipiche del pensiero umano sono: logica, intuitiva ed euristica. creativa, logica e narrativa. euristica, algoritmica e analogica. logica, algoritmica, euristica.

Il pensiero post-formale è caratterizzato da: relativismo, accettazione delle contraddizioni, pragmaticità. relativismo, accettazione delle contraddizioni, integrazione. relativismo, inferenza, associazione. relativismo, inferenza, integrazione.

Secondo Eysenck e Keane, il pensiero varia quanto a: verbalizzabilità, scopo, consapevolezza. verbalizzabilità, intenzione, complessità. verbalizzabilità, scopo, quantità e natura delle conoscenze da attivare. verbalizzabilità, accessibilità, quantità e natura delle conoscenze da attivare.

Il sistema freddo: controlla gli stimoli esterni. controlla il comportamento. si sviluppa precocemente. è innato.

Il sistema analitico è detto anche. deliberativo, sistema 2. deliberativo, razionale, sistema 2. relazionale, sistema 1. sistema tacito, sistema 1.

Il sistema 2 è: intuitivo. olistico. veloce. intenzionale.

Il sistema 1 è: flessibile. consapevole. intenzionale. orientato all'azione.

Lo stile di pensiero: mira alla misurazione di competenze in termini di accuratezza e concretezza di risposta. nessuna delle opzioni proposte. ha un valore assoluto. riguarda il contesto e il livello di cognizione.

Stile e abilità: lo stile predice il livello di abilità. sono costrutti indipendenti. sono aspetti dello stesso costrutto. sono costrutti interdipendenti.

Lo stile di pensiero è: una dimensione trasversale. una tendenza saltuaria. un'abilità consolidata. una tendenza innata.

Lo stile comprensione-operazione di Pask contrappone le tendenze: olistico-operazione vs seriale-comprensione. nessuna delle opzioni proposte. olistico-comprensione vs seriale-operazione. olistico-seriale vs comprensione-operazione.

Gli stili di apprendimento sono: organizzati lungo un continuum rispetto al quale si valuta la tendenza ad avvicinarsi ad una polarità più che all'altra. modelli strutturati che considerano anche variabili quali obiettivi, motivazioni, attese. nessuna delle opzioni proposte. modelli che distinguono le concezioni ingenue di apprendimento.

Nel modello di Schmeck si distinguono gli stili: profondo, superficiale. profondo, elaborativo, superficiale. nessuna delle opzioni proposte. operazione, comprensione, versatile.

Nello stile riflessivo/impulsivo di Kagan: l'impulsività è funzionale ad una elaborazione analitica. la riflessività è funzionale ad un elaborazione globale. lo stile impulsivo non coincide con il tratto di personalità impulsiva. lo stile impulsivo coincide con il tratto di personalità impulsiva.

Lo stile organizzatore ampio-chiuso distingue tra: applicazione di strategie globale vs analitiche. adozione di categorie generali vs definite. applicazione di strategie di pensiero familiari vs ricerca di nuove procedure di problem solving. applicazione di schemi mentali tradizionali vs adattamento dei propri schemi.

Lo stile categorizzatole associazione-bisociaizone di Jabri distingue tra: applicazione di schemi mentali tradizionali vs adattamento dei propri schemi. non è una categorizzazione di Jabri. adozione di categorie definite vs generali. applicazione di strategie di pensiero familiari vs ricerca di nuove procedure di problem solving.

Nel modello di Kolb, l'atto dell' "Afferrare l'esperienza" si declina lungo il continuum tra: esperienza concreta e concettualizzazione teorica. sperimentazione attiva e osservazione riflessiva dell'esperienza. esperienza concreta e concettualizzazione astratta. nessuna delle alternative proposte.

Nel Modello dell'Autogoverno mentale di Sternberg, rispetto allo scopo dello stile cognitivo si distinguono: stile globale e locale. stile conservatore e progressista. stile legislativo, esecutivo e giudiziario. stile interno e esterno.

Il modello degli stili di Antonietti distingue le fasi di: rappresentazione, processo, atteggiamento. rappresentazione, memoria, atteggiamento. rappresentazione, processo, pensiero. percezione, memoria, pensiero.

Il modello esperienziale di Kolb vede l'apprendimento come risultato dell'interazione tra: l'atto di "Afferrare l'esperienza" e l'atto di "Riflettere sull'esperienza". l'atto di "Afferrare l'esperienza" e l'atto del "Trasformare l'esperienza". l'atto di "Cogliere l'esperienza" e l'atto di "Realizzare l'esperienza". l'atto del "Progettare l'esperienza" e l'atto del "Trasformare l'esperienza".

Il QSVV è: Questionario Strategie Visive-Verbali. Questionario Strategie Visive-Vicarie. Questionario Stato Visivo-Verbale. Questionario Stile Visivo-Verbale.

Il questionario narrativo: propone sempre contestualizzazioni ad hoc. tutte le opzioni proposte. motiva maggiormente i rispondenti. facilita l'identificazione con le situazioni proposte.

il SOLAT rileva: la preferenza per lo stile di pensiero destro/sinistro. la preferenza per lo stile di pensiero verbalizzatole/visualizzatore. la preferenza per lo stile di pensiero globale/analitico. la preferenza per lo stile di pensiero innovatore/adattatore.

La rilevazione dello stile di pensiero può avere valenza: formativa. diagnostica. orientativa. tutte le opzioni proposte.

I criteri di affidabilità dei verbal report indicano che: tutte le opzioni proposte. devono richiedere informazioni presenti nella memoria a lungo termine. devono indagare l'interpretazione e l'analisi del processo. devono essere concomitanti.

Gli assunti del thinking aloud sono: affidabilità della verbalizzazione e mancanza di impatto sui ragionamenti in corso. entrambe le precedenti opzioni di risposta. controllabilità e accessibilità dei processi cognitivi. nessuna delle precedenti opzioni di risposta.

il Thinking aloud è una tecnica di verbalizzazione concomitante: che si applica nel caso di problemi e compiti meno strutturati, per i quali il modo di procedere viene definito analizzando le variabili e le risorse contingenti. nessuna delle opzioni proposte. non è una tecnica di verbalizzazione concomitante. in cui vengono esplicitati i processi che le persone generalmente applicano attraverso una serie di autoistruzioni.

Il Myers-Briggs Type Indicator valuta: propensione alle relazioni sociali, modalità di percezione e di giudizio, modalità di assunzione dell'informazione. propensione alle relazioni sociali, modalità di percezione e di giudizio, modalità di interpretazione dell'informazione. propensione alle relazioni sociali, modalità di percezione e di rielaborazione, modalità di interpretazione dell'informazione. propensione alle novità, modalità di percezione e di giudizio, modalità di interpretazione dell'informazione.

Il talking aloud consiste nel: verbalizzare operazioni mentali compiute nella tradizione di immagini in parole. verbalizzare operazioni mentali che il soggetto non eseguirebbe spontaneamente. verbalizzare ad alata voce un discorso che si farebbe comunque nel caso di compiti nuovi. verbalizzare ad alta voce un discorso che si farebbe comunque a livello subvocale.

I processi di verbalizzazione possono essere: simultanei, anticipati. concomitanti, anticipatori. simultanei, orientati. concomitanti, a posteriori.

Quando viene precisata l'alta qualità di entrambe le opzioni di scelta, l'effetto less-is-better si attenua. vero. falso. dipende dal prezzo di base. dipende dal livello di associazione delle opzioni.

Quando la valutazione non corrisponde al valore oggettivo di ciò che si è valutato, si ha un'incoerenza di tipo: interno. divergente. esterno. convergente.

Secondo Hsee, le persone formulano giudizi e valutazioni secondo le modalità di valutazione: intuitiva/analitica. congiunta/separata. divergente/convergente. impulsiva/riflessiva.

Non è vero che l'effetto dotazione: aumenta quando i beni/attività coinvolti sono immateriali. si ha solo quando si tratta di scambiare beni tangibili. spiega la tendenza a valutare gli oggetti a seconda che siano posseduti o meno. diminuisce quando, nella stessa occasione, un soggetto funge più volte sia da compratore, sia da venditore.

La corretta definizione dell'effetto "Less is better" è: dati due beni di differente valore, i consumatori avrebbero la tendenza a spendere di già per il bene che vale di più, quindi a pagare di più per avere di più. dati due beni di differente valore, i consumatori avrebbero la tendenza a spendere di meno per il bene che vale di più, quindi a pagare di meno per avere di più. dati due bene di differente valore, i consumatori avrebbero la tendenza a spendere di più per il bene che vale di meno, quindi a pagare di più per avere di meno. dati due beni di differente valore, i consumatori avrebbero la tendenza a spendere di meno per il bene che vale di meno, quindi a pagare di meno per avere di meno.

Alla luce della evaluability hypoyhesis, nel caso di una valutazione con modalità separata: nessuna delle opzioni proposte. entrambe le opzioni proposte. l'opzione che presenta un valore inferiore viene valutata come più apprezzabile rispetto all'alternativa di maggior valore. l'effetto less is better si attenua se la connotazione implicita di una delle condizioni viene messa esplicitamente a fuoco.

Nell'effetto di aggregazione/disaggregazione di vincite/perdite. quando i "bilanci mentali" sono separati, l'incremento dei guadagni dà maggior soddisfazione. quando "i bilanci mentali" sono aggregati l'incremento dei guadagni dà maggior soddisfazione. quando i "bilanci mentali" sono separati, l'incremento dei guadagni dà minor soddisfazione. quando i "bilanci mentali" sono aggregati l'incremento dei guadagni dà minor soddisfazione.

Per l'Effetto dello sconto temporale: il valore di un bene nel tempo resta costante nel tempo. meno l'ottenimento di un bene si allontana nel tempo, più esso perde valore. più l'ottenimento di un bene si allontana nel tempo, meno esso perde valore. più l'ottenimento di un bene si allontana nel tempo, più esso perde valore.

Rispetto all'Effetto della grandezza e del formato dei numeri non è vero che: il formato di presentazione (rapporto, percentuale o frequenza) incide sulla valutazione. gli esperti ne sono "immuni". il formato dei numeri porta a trascurare l'ampiezza del campione di riferimento. il formato di presentazione prevale su quello della grandezza.

La valutazione del gradimento/insoddisfazione è un fenomeno relazionale che si sviluppa tramite il confronto tra il costo/valore del bene-target e un costo-àncora. Non dipende dal costo né dal valore assoluto del bene. falso. vero. dipende dal valore affettivo del bene. dipende dal tipo di bene.

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