PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITÃ LEZ 62-71
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1. Quale delle seguenti affermazioni sulla vergogna riferita al gruppo dei perpetratori è corretta?. La vergogna riferita al gruppo non influenza gli atteggiamenti intergruppi. La vergogna morale è più associata alla negazione delle responsabilità rispetto alla vergogna d’immagine. La vergogna morale è legata alla percezione del gruppo come immorale e può favorire comportamenti riparativi. La vergogna d’immagine porta più frequentemente a comportamenti prosociali verso l’outgroup. 2.Qual è la differenza principale tra senso di colpa e vergogna provara dai membri del gruppo dei perpetratori nel contesto dei conflitti intergruppi?. Il senso di colpa porta all’evitamento, mentre la vergogna spinge a comportamenti riparativi. Il senso di colpa si riferisce al danno arrecato ad altri, mentre la vergogna riguarda l’immagine di sé. Il senso di colpa è sempre accompagnato dalla vergogna. Il senso di colpa è legato alla reputazione del gruppo, mentre la vergogna riguarda le sue azioni. 3.Cos'è il vittimismo competitivo?. La tendenza di ciascun gruppo a enfatizzare le proprie sofferenze rispetto a quelle degli altri gruppi. Una forma di giustizia riparativa che punta a riconoscere le sofferenze di tutte le parti coinvolte. Un fenomeno che si verifica solo nei conflitti tra nazioni, ma non nei conflitti interni a un paese. Un meccanismo attraverso cui il gruppo dominante cerca di minimizzare le colpe del proprio passato. 4.Qual è la principale differenza tra rabbia e disprezzo secondo Fischer e Roseman (2007)?. La rabbia cerca un cambiamento nel comportamento dell'altro, mentre il disprezzo porta a cessare ogni interazione. La rabbia è sempre irrazionale, mentre il disprezzo è razionale. La rabbia porta a violenza, mentre il disprezzo promuove la cooperazione. La rabbia è un’emozione temporanea, mentre il disprezzo è duraturo. 5. Quale emozione è più fortemente correlata all'azione collettiva rispetto alla percezione di deprivazione relativa?. Tristezza. Rabbia e dispetto per le disuguaglianze. Senso di colpa. Empatia. 6.Secondo l’ipotesi della curva a J (Davies, 1962), in quali condizioni si intensifica il malcontento sociale e il rischio di rivoluzioni?. Quando le risorse economiche e politiche sono distribuite equamente. Quando le persone vivono in una condizione di disperazione assoluta. Quando non esiste alcuna discrepanza tra le aspettative e le condizioni reali. Quando le aspettative di miglioramento aumentano, ma vengono improvvisamente disattese. 7.Quale delle seguenti affermazioni riguardo alla distinzione tra deprivazione relativa "egoistica" e "fraterna" è falsa?. La deprivazione relativa "fraterna" porta prevalentemente a risposte individuali piuttosto che collettive. La deprivazione relativa "fraterna" è associata alla mobilitazione collettiva. La deprivazione relativa "fraterna" porta prevalentemente a risposte individuali piuttosto che collettive. La deprivazione relativa "egoistica" è più legata a conseguenze individuali, come ansia e stress. 8.Qual è una possibile conseguenza della mobilità individuale sulle dinamiche intergruppo?. Elimina i conflitti tra gruppi e favorisce l’uguaglianza sociale. Aumenta la probabilità di mobilitazione collettiva contro le ingiustizie. Riduce la percezione dell’illegittimità della disuguaglianza e ostacola l’azione collettiva. Rafforza la solidarietà e la coesione del gruppo subordinato. 9.Quale delle seguenti affermazioni descrive il concetto di “concessione di facciata”?. È una strategia con cui i gruppi dominanti permettono a pochi individui appartenenti a gruppi subordinati di accedere a posizioni di prestigio, senza modificare le disuguaglianze strutturali. È una politica di inclusione che porta alla totale eliminazione delle barriere tra gruppi. È una misura temporanea per garantire pari opportunità a tutti i membri di un gruppo discriminato. È un meccanismo con cui i gruppi subordinati ottengono un accesso equo alle opportunità di carriera e avanzamento sociale. 10.Quale delle seguenti strategie di creatività sociale potrebbe, invece di ostacolare l’azione collettiva, favorire la mobilitazione contro le disuguaglianze?. La ridefinizione positiva degli attributi svalorizzati, perché rafforza la coesione del gruppo e ne aumenta la motivazione alla lotta. Il confronto temporale, perché evidenzia i miglioramenti nel tempo e aumenta la necessità di protestare. Il confronto verso il basso, perché permette di ridurre la percezione dello svantaggio sociale. L’identificazione con stereotipi positivi, perché offre al gruppo un riconoscimento sociale maggiore. 11.Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente il meccanismo del sessismo benevolo in relazione alla creatività sociale?. Il sessismo benevolo incentiva le donne a unirsi per contrastare le ingiustizie di genere attraverso l’azione collettiva. Il sessismo benevolo porta le donne a prendere le distanze dal proprio genere per ottenere vantaggi personali. Il sessismo benevolo può fornire alle donne un’identità positiva che le aiuta ad adattarsi alla disuguaglianza, riducendo la propensione a contestarla. Il sessismo benevolo favorisce la mobilità individuale delle donne, permettendo loro di accedere più facilmente a ruoli di leadership. 12.Cosa può generare il senso di deprivazione relativa nei gruppi privilegiati?. La riduzione delle risorse economiche a livello nazionale. La credenza che il merito individuale non sia più riconosciuto nel mondo. La sensazione di perdere il controllo sulla narrazione sociale. La percezione che i propri diritti siano minacciati da un outgroup. 13. Quale delle seguenti affermazioni descrive meglio l'effetto del senso di colpa nei gruppi privilegiati?. Il senso di colpa spinge a prendere azioni concrete per la giustizia sociale. Il senso di colpa motiva i gruppi privilegiati a riconoscere la legittimità delle richieste di uguaglianza. Il senso di colpa porta a focalizzarsi sulle sofferenze delle vittime, motivando azioni di cambiamento. Il senso di colpa tende a concentrarsi sul disagio del privilegiato, piuttosto che sulle sofferenze dell'outgroup. 14.Qual è il principio centrale dell'ipotesi del contatto di Allport (1954)?. Il contatto tra gruppi riduce il pregiudizio solo se i gruppi sono già favorevoli l’uno all’altro. Le differenze culturali rendono impossibile la riduzione del pregiudizio tramite il contatto. La scarsa conoscenza tra gruppi alimenta stereotipi e discriminazione, mentre il contatto in determinate condizioni favorisce la riduzione del pregiudizio. Il pregiudizio è una caratteristica innata degli esseri umani. 15. Nell'ambito del contatto intergruppi e azione collettiva, quale fattore, secondo Tausch et al. (2015), è associato a una ridotta propensione all’azione collettiva tra gli studenti latino-americani?. l numero di amici appartenenti al gruppo svantaggiato. La mancanza di opportunità economiche. La partecipazione a proteste e movimenti sociali. L’indebolimento della percezione della propria identità etnica (RISPOSTA DUBBIO). 16.Nell'ambito del contatto intergruppi e azione collettiva, secondo Wright e Lubensky (2009), quale strategia potrebbe rendere il contatto tra gruppi più efficace nel promuovere la giustizia sociale?. Enfatizzare esclusivamente le differenze tra i gruppi. Promuovere la mobilità individuale anziché il cambiamento collettivo. Evitare qualsiasi tipo di interazione con il gruppo dominante. Riconoscere alcuni membri del gruppo dominante come alleati. 17.Nell'ambito dell'ipotesi del contatto, quale condizione non è tra quelle indicate da Allport come ottimale per la riduzione del pregiudizio?. Parità di status. Sostegno sociale e istituzionale. Obiettivi comuni tra i gruppi. Interazione competitiva tra i membri dei gruppi. 18. Qual è la principale critica al modello della decategorizzazione e dell’identità comune?. I modelli non riescono a ridurre i pregiudizi in laboratorio. I modelli non sono supportati da evidenze empiriche. I modelli non considerano la resistenza a rinunciare all'identità di gruppo nei contesti reali. I modelli funzionano solo in gruppi etnici omogenei. 19.Nell'ambito dell'ipotesi del contatto, perché il contatto intergruppi tra persone aventi lo stesso status è considerato una condizione ottimale?. Perché riduce la necessità di interazione tra i gruppi. Perché rafforza le gerarchie sociali esistenti. Perché impedisce la formazione di amicizie tra gruppi diversi. Perché è più difficile attribuire al gruppo stigmatizzato una posizione di inferiorità. 20.Quale di queste problematiche non è alla base delle rivisitazioni dell'ipotesi del contatto?. Comprendere maggiormente i processi che rendono il contatto efficace a ridurre i pregiudizi. Il contatto tra gruppi non ha mai avuto alcun effetto sul cambiamento dei pregiudizi. La difficoltà di estendere i cambiamenti positivi derivanti dal contatto oltre i membri specifici dell'outgroup. La possibilità di ridurre i pregiudizi non solo attraverso il contatto diretto. 21.Nell'ambito delle rivisitazioni dell'ipotesi del contatto, quale delle seguenti affermazioni descrive meglio, il modello della mutua differenziazione intergruppi di Hewstone e Brown (1986)?. La mutua differenziazione intergruppi propone di eliminare le appartenenze di gruppo. La mutua differenziazione intergruppi enfatizza il mantenimento delle identità di gruppo. La mutua differenziazione intergruppi è efficace solo in contesti di laboratorio. La mutua differenziazione intergruppi suggerisce che il contatto non ha alcun effetto sulla riduzione del pregiudizio. 22.Qual è la principale critica al modello della decategorizzazione e dell’identità comune?. I modelli non riescono a ridurre i pregiudizi in laboratorio. I modelli non sono supportati da evidenze empiriche. I modelli non considerano la resistenza a rinunciare all'identità di gruppo nei contesti reali. I modelli funzionano solo in gruppi etnici omogenei. 23.Nell'ambito delle rivisitazioni dell'ipotesi del contatto, secondo Gaertner e colleghi (1989), quale strategia è più utile per ridurre il pregiudizio nei contatti intergruppi?. Promuovere la rinuncia all’identità di gruppo. Rispettare l’autonomia individuale senza creare nuove identità comuni. Mantenere separati i gruppi in ogni situazione. Ampliarne l’identità, includendo le distinzioni all’interno di una categoria più ampia. 24.Quale possibile effetto inaspettato può avere l’empatia nel contatto intergruppi?. Può rafforzare gli stereotipi esistenti. Può generare disagio se si scopre che l’outgroup ha una percezione negativa del proprio gruppo. Può ridurre la fiducia nel proprio gruppo di appartenenza. Non esistono effetti inaspettati che può avere l’empatia nel contatto intergruppi. 25.Nell'ambito del contatto vicario, quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente i risultati dello studio di Paluck (2009) in Rwanda?. I risultati hanno mostrato un aumento del pregiudizio tra hutu e tutsi. Il programma radiofonico non ha avuto alcun effetto sui comportamenti intergruppi. L’esposizione alla soap opera ha favorito norme sociali di fiducia reciproca, di empatia e favorevoli ai matrimoni misti. La soap opera ha modificato significativamente le credenze individuali sulla violenza. 26.Nell'ambito del contatto vicario, quali tipologie di storie sono più efficaci nella riduzione del pregiudizio nei bambini?. Le narrazioni che evidenziano una duplice identità. Le narrazioni che enfatizzano solo un’identità comune. Nessuna delle due tipologie risulta efficace. Entrambe le tipologie producono effetti simili. 27,Quale tra queste affermazioni è un limite del meccanismo di riduzione dell’ignoranza nel contrastare il pregiudizio?. Aumenta la competitività tra gruppi diversi. È efficace solo in contesti educativi formali. Non garantisce necessariamente la percezione di somiglianze con l’outgroup. Può rafforzare stereotipi già esistenti. 28.Che cosa prevede generalmente la tecnica del contatto immaginato?. La lettura di una narrazione caratterizzata da un'interazione positiva tra membri di gruppi diversi. L’immaginazione di un incontro positivo con un membro dell’outgroup. L’osservazione di un’interazione positiva tra membri di gruppi diversi. La ripetizione di affermazioni positive sugli outgroup. 30.Quale di questi non è un meccanismo, citato da Wright e colleghi (1997), attraverso cui il contatto esteso riduce i pregiudizi?. Ridurre l’ansia intergruppi, poiché dimostra che è possibile instaurare relazioni positive con i membri dell’outgroup. Può ampliare l’identità di gruppo includendo i membri dell’outgroup, favorendo l’«inclusione dell’altro nel sé». Aumentare il contatto diretto, incrementando l’empatia e il rinforzo dei confini tra i gruppi. Modificare le norme percepite dell'ingroup e dell'outgroup sull’accettabilità delle relazioni intergruppi. Che cos’è il contatto esteso secondo Wright et al. (1997)?. Il contatto che si verifica quando si ha un'interazione diretta con un membro dell’outgroup. Un’esperienza di contatto che si verifica solo in ambienti scolastici. Il contatto che si verifica quando un membro dell’ingroup ha un’amicizia con un membro dell’outgroup. Un tipo di contatto che avviene esclusivamente attraverso i media. 31.Cosa suggerisce la meta-analisi di Miles & Crisp (2014) sul contatto immaginato?. Ha un effetto complessivo robusto, a volte superiore a quello del contatto diretto. Non ha effetti sulla riduzione dei pregiudizi impliciti. È efficace solo se accompagnato da contatto diretto. Ha un effetto complessivo debole e non significativo. 32.Cosa criticano Dixon e colleghi (2012) riguardo all'approccio del contatto intergruppi?. Contestano l'idea che la riduzione del pregiudizio sia l'obiettivo primario, proponendo di affrontare anche disuguaglianze e sfruttamento. Sostengono che il contatto intergruppi debba essere completamente eliminato per evitare il rafforzamento dei pregiudizi. Ritengono che la lotta contro le disuguaglianze debba concentrarsi solo sul miglioramento degli atteggiamenti ostili. Credono che la riduzione del pregiudizio non abbia alcun effetto positivo sulle disuguaglianze sociali. 33.Qual è la principale critica di Putnam (2007) riguardo alla diversità etnica e al capitale sociale?. La diversità etnica non ha alcun impatto sul capitale sociale, che dipende solo dalle politiche governative. La diversità etnica aumenta principalmente il "bridging capital", senza influenzare il "bonding capital". La diversità etnica può ridurre il capitale sociale, erodendo la fiducia sia all'interno dei gruppi che tra i gruppi. La diversità etnica migliora la fiducia tra gruppi e aumenta il capitale sociale sia all'interno che tra i gruppi. 34.Qual è una delle principali critiche alla teoria del contatto intergruppi proveniente dalla sociologia e dalle scienze politiche?. La diversità etnica può aumentare le opportunità di interazione, ma anche intensificare la competizione per risorse limitate, rischiando di ridurre l'armonia sociale. La diversità etnica ha effetti neutri sulle relazioni intergruppi, senza influenzare conflitti o alleanze. L'aumento della diversità etnica può portare esclusivamente a una maggiore armonia sociale. L'interazione tra gruppi non è influenzata dalla competizione per risorse, ma dipende solo da fattori psicologici individuali. 35.Quale risultato è emerso dalla meta-analisi di Pettigrew & Tropp (2006) sul contatto intergruppo?. Il contatto intergruppo è efficace solo se non vengono soddisfatte le condizioni di Allport. Il contatto intergruppo riduce il pregiudizio, ma la correlazione media è debole. Il contatto intergruppo ha una correlazione media molto forte con la riduzione del pregiudizio. Il contatto intergruppo è efficace solo se vengono soddisfatte le condizioni di Allport. 37.Che cosa significa "asimmetria del contatto positivo-negativo"?. Non esiste un'asimmetria, il contatto positivo e negativo hanno lo stesso impatto sugli atteggiamenti intergruppi. Il contatto positivo ha effetti più forti rispetto al contatto negativo. Il contatto negativo ha effetti più forti rispetto al contatto positivo. Il contatto negativo è più raro ma sempre meno influente di quello positivo. 37.Quale delle seguenti affermazioni sulla vergogna riferita al gruppo dei perpetratori è corretta?. La vergogna riferita al gruppo non influenza gli atteggiamenti intergruppi. La vergogna morale è più associata alla negazione delle responsabilità rispetto alla vergogna d’immagine. La vergogna morale è legata alla percezione del gruppo come immorale e può favorire comportamenti riparativi. La vergogna d’immagine porta più frequentemente a comportamenti prosociali verso l’outgroup. 38.Qual è la differenza principale tra senso di colpa e vergogna provara dai membri del gruppo dei perpetratori nel contesto dei conflitti intergruppi?. Il senso di colpa porta all’evitamento, mentre la vergogna spinge a comportamenti riparativ. Il senso di colpa si riferisce al danno arrecato ad altri, mentre la vergogna riguarda l’immagine di sé. Il senso di colpa è sempre accompagnato dalla vergogna. Il senso di colpa è legato alla reputazione del gruppo, mentre la vergogna riguarda le sue azioni. 39.Cos'è il vittimismo competitivo?. La tendenza di ciascun gruppo a enfatizzare le proprie sofferenze rispetto a quelle degli altri gruppi. Una forma di giustizia riparativa che punta a riconoscere le sofferenze di tutte le parti coinvolte. Un fenomeno che si verifica solo nei conflitti tra nazioni, ma non nei conflitti interni a un paese. Un meccanismo attraverso cui il gruppo dominante cerca di minimizzare le colpe del proprio passato. |