Psicologia dello sviluppo TIPICO e ATIPICO Elena Camisasca
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Title of test:![]() Psicologia dello sviluppo TIPICO e ATIPICO Elena Camisasca Description: IN LAVORAZIONE Creation Date: 2023/07/13 Category: University Number of questions: 682
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Per comorbidità si intende: l'analisi delle correlazioni tra due o più disturbi. l'analisi accurata e dimensionale della sintomatologia. la compresenza di sintomi. nessuna opzione è corretta. Nell'articolo dal titolo: Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo, si è voluto indagare il ruolo di mediazione di: delle variabili inerenti il solo modello cognitivo-contestuale. delle variabili inerenti l'ipotesi della triangolazione. delle variabili inerenti l'ipotesi dello spillover. delle variabili inerenti i modelli cognitivo-contestuale e l’ipotesi della sicurezza emotiva. quale/i prospettive in merito alle traiettorie di rischio sono state delineate nel corso delle lezioni?. prospettiva della causalità diretta e process oriented. prospettiva process oriented sui fattori di rischio distali e prossimali. prospettiva della causalità diretta, multifattoriale e process oriented. prospettiva della causalità multifattoriale inerente i fattori di origine biologica, psicologica, relazionale e ambientale. Il fattore di protezione può essere paragonato ad: un salvagente. un kit di pronto soccorso. un airbag. un paracadute. Secondo il DSM5, i DSA di tipo lieve prevedono*: nessuna opzione è corretta. procedure di calcolo possibili solo con strumenti di compenso. una produzione del testo povera di contenuto con necessità di usare il computer. una comprensione sufficiente su testi brevi. Quali sono le caratteristiche dei bambini e adolescenti Callous-Unemotional?*. hanno una maggiore capacità di reazione emotiva e una accentuata attività della amigdala. sono soggetti che hanno competenze di teoria della mente del tutto analoghe ai soggetti senza tale disturbo. sono bambini con disturbi della condotta con una accentuata sensibilità alle punizioni. Tutte le opzioni sono corrette. Durante la somministrazione del SAT* il soggetto viene invitato a: rispondere ad un questionario self report. visionare alcune vignette e a rispondere a 4 domande. coinvolgersi in una sequenza di comportamenti di separazione e riunione. rispondere ad una intervista strutturata. La SCALA DI VALUTAZIONE DELL’AUTISMO INFANTILE che è stata presentata nelle lezioni si chiama: SAT. ASP. CARS. DERS. Quali sono i fattori che possono favorire l'insorgenza della alopecia nei bambini?*. perdita o minaccia di perdita delle figure significative. durante le interazioni con il bambino, la figura di accudimento evita il contatto fisico. durante le interazioni con il bambino, la figura di accudimento è connotata da ambivalenza: da una parte si mostra fredda e scostante e dall'altra mette in atto comportamenti iperprotettivi. atteggiamenti autoritari. Quando si ravvisa - più comunemente - un esordio di agorafobia?. in età adolescenziale. durante l'età adulta. durante i primi anni della scuola elementare. non vi è una età di esordio più frequente. Quali sono le principali caratteristiche della patologia depressiva in bambini da 0 a 3 anni?*. sintomatologia somatica. ritiro, isolamento sociale, comportamenti auto/etero aggressivi. senso di colpa e conflittualità interna. tutte le opzioni sono corrette. La disponibilità emotiva della madre si valuta attraverso: una intervista semi-strutturata. tutte le opzioni sono corrette. questionario specifico sel-report e intervista semistrutturata. l'osservazione dei comportamenti materni e delle reazioni del bambino in contesti di lieve stress in laboratorio. Le diverse tipologie dei disturbi ossessivi compulsivi comprendono: tutte le opzioni sono corrette. Compulsioni mentali e disurbi da controllo. Accumulo, accapparento, disturbi da contaminazione e compulsioni mentali. Disturbi da controllo, ordine e simmetria e ossessioni pure. In merito alla eziologia dei disturbi d'ansia, la prospettiva cognitivista ha sottolineato che: I genitori dei bambini ansiosi hanno modalità di interazione centrate sul controllo e iperprotezione. I bambini ansiosi presentano schemi cognitivi disfunzionali e difficoltà nella regolazione emotiva. i genitori dei bambini ansiosi hanno la tendenza a sovrastimare la pericolosità fisica e sociale dell'ambiente. tutte le opzioni sono corrette. Chi è l'autore che ha ipotizzato che l'autismo deriverebbe da una disfunzione cognitiva che comporterebbe una "incapacità di rendersi conto del pensiero altrui"?. Fonagy. Frith. Wimmer. Perner. l'alessitimia è caratterizzata da: pensiero orientato all'esterno e povertà di immaginazione. tutte le opzioni sono corrette. nessuna opzione è corretta. povertà di immaginazione e incapacità di riconoscere e descrivere le proprie emozioni. Quali sono le emozioni fondamentali"?. Tristezza, rabbia, paura, gioia, disgusto e sorpresa. paura, rabbia e tristezza. Paura, rabbia, gioia, tristezza, colpa e vergogna. paura, colpa, vergogna e gioia. In merito all'età di esordio della fobia sociale, quando la prognosi risulta peggiore?. quando l'esordio avviene in età pre-scolare. quando l'esordio avviene in età adulta. quando l'esordio avviene in età scolare. quando l'esordio avviene in età adolescenziale. In caso di bambini piccoli, l'alopecia: è frequente e prende la forma di alopecia totale. è frequente e prende la forma di alopecia areata. è infrequente e prende la forma di alopecia areata. è infrequente e prende la forma di alopecia totale. Il disturbo Antisociale di personalità riguarda. l'adolescenza. non vi è la distinzione per età. l'età adulta. la pre-adolescenza. Per quanto riguarda la completezza narrativa, dai risultati dello studio di Miragoli, Camisasca & Badino (2022) dal titolo “Completezza e coerenza narrativa in bambini sessualmente abusati: il ruolo dell'età e del PTSD”, emerge che a determinare la complessità e la ricchezza dei dettagli riferiti all’abuso sessuale è: nella maggior parte dei casi è solo l’effetto del PTSD. Nessuna delle precedenti risposte è corretta. nella maggior parte dei casi è solo l’effetto dell’età. nella maggior parte dei casi l’effetto congiunto di età e PTSD. Nello studio dal titolo “Il paradosso del lockdown da COVID-19: cosa accade alle donne e ai minori nei contesti maltrattanti”di Di Pentima & Toni (2021), viene evidenziato che subire abusi o trascuratezza grave in infanzia influenzi lo sviluppo delle strategie di coping nei termini sia delle abilità necessarie a permanere in un contesto abusante, sia delle strategie più generali di affrontare e gestire situazioni problematiche. Vero. Falso. In parte vero, solo finalizzate ad affrontare e gestire situazioni problematiche. In parte vero, solo nei termini di abilità necessarie a permanere in un contesto abusante. Nello studio dal titolo “Il paradosso del lockdown da COVID-19: cosa accade alle donne e ai minori nei contesti maltrattanti”di Di Pentima & Toni (2021), è stato affermato che per i minori l’isolamento domiciliare ha rappresentato un aumento delle: “Adverse Childhood Experiences (ACEs)”. “Dangerous Childhood Experiences (DCEs)”. “Injurious Childhood Experiences (ICEs)”. “Negative Childhood Experiences (NCEs)”. La scarsa velocità della lettura e la scrittura caratterizzata da lentezza esecutiva sono esempi di: comorbidità ipsotipica tra Discalculia e disturbo visuo-spaziale. comorbidità eterotipica tra Dislessia e Disortografia. comorbidità eterotipica tra Discalculia e dislessia. comorbidità ipsotipica tra Dislessia e Disortografia. Nello studio dal titolo “Il paradosso del lockdown da COVID-19: cosa accade alle donne e ai minori nei contesti maltrattanti”di Di Pentima & Toni (2021), che cosa è definito come “una cronica condizione di stress, caratterizzata da un depauperamento delle risorse fisiche e mentali, comparsa di sintomi fisici, consumo di alcol, distanziamento emotivo dai figli e senso di incompetenza nel proprio ruolo di genitore”?. Lo stress genitoriale. Il burnout genitoriale. La debilitazione genitoriale. Il sovraffaticamento genitoriale. Quali principali argomentazioni tratta lo studio dal titolo “Il paradosso del lockdown da COVID-19: cosa accade alle donne e ai minori nei contesti maltrattanti” di Di Pentima & Toni (2021)?. Convivere con il genitore violento: le strategie dei minori, vittime di abuso subito e/o assistito. La pandemia e le dinamiche familiari nei contesti più a rischio: l’impatto sulle donne e sui minori. Segregazione domestica e stato di salute mentale. Tutte le alternative sono corrette. Nello studio di Miragoli, Camisasca & Badino (2022) dal titolo “Completezza e coerenza narrativa in bambini sessualmente abusati: il ruolo dell'età e del PTSD, elementi narrativi apparentemente incompleti e incoerenti. Nessuna risposta è corretta. non dovrebbero essere analizzati secondo una prospettiva trauma-centered. dovrebbero essere analizzati secondo una prospettiva trauma-centered. dovrebbero essere considerati come “punti di debolezza” in termini di attendibilità. Nello studio di Miragoli, Camisasca & Badino (2022) dal titolo “Completezza e coerenza narrativa in bambini sessualmente abusati: il ruolo dell'età e del PTSD”, i bambini più grandi e senza PTSD sono maggiormente capaci di fornire: resoconti narrativi più ricchi di dettagli contestuali salienti. entrambe le risposte sono false. una descrizione più completa dei fatti, in termini temporali e causali, con valutazioni di senso sull’esperienza traumatica vissuta. entrambe le risposte sono vere. Nello studio di Miragoli, Camisasca & Badino (2022) dal titolo “Completezza e coerenza narrativa in bambini sessualmente abusati: il ruolo dell'età e del PTSD”, l’età dei bambini era compresa nel range: 4-10 anni. 10-15 anni. 5-10 anni. 4-15 anni. i soggetti con tratti Callous Unemotional: mettono in atto azioni aggressive proattive che aumentano con l'età. mettono in atto azioni deliberatamente oppositive che aumentano con l'età. mettono in atto azioni aggressive reattive e difensive che rimangono stabili. mettono in atto azioni aggressive reattive e difensive che aumentano con l'età. Nello studio di Miragoli, Camisasca & Badino (2022) dal titolo “Completezza e coerenza narrativa in bambini sessualmente abusati: il ruolo dell'età e del PTSD” le deposizioni sono state analizzate attraverso: Narrative Categories Used to Code the Memory Reports Narrative. Coherence Coding Scheme. Non sono state analizzate. Narrative Categories Used to Code the Memory Reports Narrative e il Coherence Coding Scheme. Lo studio di Camisasca, Miragoli & Covelli (2021) dal titolo “Dallo stress economico al malessere psicologico dei minori durante la pandemia da Covid-19: quale ruolo per il conflitto co-genitoriale e le pratiche educative autoritarie” ha rilevato che lo stress economico agisce in modo: soggettivo sul benessere psicologico dei figli, attraverso la mediazione seriale del conflitto co-genitoriale e delle condotte educative autoritarie. indiretto sul benessere psicologico dei figli, attraverso la mediazione seriale del conflitto co-genitoriale e delle condotte educative autoritarie. diretto sul benessere psicologico dei figli, attraverso la mediazione seriale del conflitto co-genitoriale e delle condotte educative autoritarie. Nessuna delle precedenti è corretta. Lo studio di Camisasca, Miragoli & Covelli (2021) dal titolo “Dallo stress economico al malessere psicologico dei minori durante la pandemia da Covid-19: quale ruolo per il conflitto co-genitoriale e le pratiche educative autoritarie”, ha rilevato che lo stress economico percepito dalle madri si associ in modo significativo: sia con bassi livelli di conflittualità co-genitoriale sia con l’incremento delle condotte educative autoritarie. con l’incremento delle condotte educative autoritarie. con livelli più accentuati di conflittualità co-genitoriale, ma non con l’incremento delle condotte educative autoritarie. con livelli bassi di conflittualità co-genitoriale. Lo studio di Camisasca, Miragoli & Covelli (2021) dal titolo “Dallo stress economico al malessere psicologico dei minori durante la pandemia da Covid-19: quale ruolo per il conflitto co-genitoriale e le pratiche educative autoritarie” è stato condotto tramite una web-survey. In parte vero. Falso. Non è specificato. Vero. I partecipanti allo studio di Camisasca, Miragoli & Covelli (2021) dal titolo “Dallo stress economico al malessere psicologico dei minori durante la pandemia da Covid-19: quale ruolo per il conflitto co-genitoriale e le pratiche educative autoritarie?” erano: Madri e padri di minori aventi un’età compresa tra 3 e 10 anni. Padri di minori aventi un’età compresa tra 3 e 10 anni. Madri di minori aventi un’età compresa tra 3 e 10 anni. Bambini e adolescenti. Lo studio di Camisasca, Miragoli & Covelli (2021) dal titolo “Dallo stress economico al malessere psicologico dei minori durante la pandemia da Covid-19: quale ruolo per il conflitto co-genitoriale e le pratiche educative autoritarie?”, è finalizzato ad analizzare: Le associazioni tra stress economico percepito, conflitto co-genitoriale e pratiche educative autoritarie materne. Il potenziale ruolo di mediazione del conflitto co-genitoriale e delle pratiche educative autoritarie nell’associazione tra stress economico e benessere psicologico dei figli. Entrambe le risposte sono sbagliate. Entrambe le risposte sono corrette. I bambini maltrattati fisicamente: sono decisamente incompetenti nel riconoscimento delle diverse emozioni. sono più competenti nel riconoscimento dei segnali di tristezza ma sono meno in grado di decodificare le altre emozioni e segnali situazionali. sono più competenti nel riconoscimento dei segnali di rabbia. rivolgono maggiore attenzione alle emozioni di paura felicità e tristezza. Parlando di patologia depressiva in età evolutiva, il volume di Di Pentima descrive i casi di. Luca e Sofia. Marco e Giulia. Paola e Edoardo. Matteo e Giada. Nello studio dal titolo “Il paradosso del lockdown da COVID-19: cosa accade alle donne e ai minori nei contesti maltrattanti”di Di Pentima & Toni (2021), viene riportato che il rifiuto, il controllo ostile, la mancanza di calore emotivo, l’imprevedibilità, che sono propri dello stile di accudimento dei genitori maltrattanti, inducano nei minori la strutturazione di cosa?. Di uno stile emotivo detto locus of control interno. Di uno stile emotivo detto locus of control esterno. Di uno stile cognitivo detto locus of control esterno. Di uno stile cognitivo detto locus of control interno. Il disturbo della condotta con Tratti Callous-Unemotional è possibile antecedente del: disturbo di personalità antisociale. disturbo di personalità evitante. disturbo di personalità borderline. disturbo narcisistico di personalità. L'efficacia con cui i soggetti con disabilità fanno fronte alle esigenze più comuni della vita quotidiana e al grado di adeguamento agli standard di autonomia personale fa riferimento al: funzionamento relazionale. strategie di coping. funzionamento adattivo. Funzionamento sociale. La capacità di orientare l'attenzione a stimoli di natura diversa per servirsene a seconda del loro significato fa riferimento al concetto di: attenzione focale. Attenzione selettiva. attenzione sostenuta. Attenzione divisa. Welsh (2002) indica domini separati delle competenze implicate nelle Funzioni Esecutive. Inibizione, pianificazione e memoria di lavoro, flessibilità cognitiva. attenzione sostenuta. Rappresentazione del problema e pianificazione del problema. Attenzione focale. Le funzioni esecutive, da un punto di vista cognitivo, si riferiscono a abilità che consentono di. Monitorare una azione. Difficoltà a pianificare adeguatamente i compiti e a mantenere il programma motorio, inibendo le interferenze. Tutte le opzioni sono corrette. Deficit nella memoria di lavoro con ricadute nelle abilità attentive, ad esempio attenzione divisa e sostenuta. Le principali cause del disturbo ADHD fanno riferimento a: disfunzioni nella qualità del legame di attaccamento tra caregiver e bambino. tutte le opzioni sono corrette. fattori relazionali connotati da abuso e trascuratezza. anomalie strutturali e funzionali di specifiche regioni cerebrali. Secondo il DSM 5, la diagnosi di autismo è prevista. a partire dai 4 anni. a partire dai 18 mesi. nei casi più severi anche a 12 mesi. A partire da 2 anni. Le abilità fonologiche hanno un momento significativo di sviluppo verso: 9-10 mesi. 12-14 mesi. 3-4 mesi. 11-18 mesi. E' possibile diagnosticare la disabilità intellettiva in soggetti con. Un QI tra 70 e 75 che presentano deficit significativi anche nel funzionamento adattivo. Nessuna delle opzioni. Un QI tra 85 e 90 che presentano deficit significativi anche nel funzionamento adattivo. Un QI tra 80 e 85 che presentano deficit significativi anche nel funzionamento adattivo. Per valutare la disabilità intellettiva cosa si considera?. il solo funzionamento adattivo. il solo livello di funzionamento intellettivo generale, ottenuto attraverso la valutazione di uno o più test di intelligenza standardizzati e somministrati individualmente. il funzionamento sociale e relazionale. nessuna opzione è corretta. Quali tra queste difficoltà non costituiscono indice di rischio per i DSA?. comprimissione e qualità del segno grafico. Forti difficoltà nelle abilità fonologiche a 5 anni. Nessuna delle opzioni è corretta. tutte le opzioni sono corrette. "Il " disordine evolutivo intellettivo" o disabilità intelettiva nel DSM-5 è stato inserito": Nel capitolo sui disturbi della comunicazione. nessuna opzione è corretta. nel capitolo dei disturbi dell'infanzia e della fanciullezza. Nel capitolo sui disturbi pervasivi dello sviluppo. Il disturbo dello spetto autistico nel DSM 5 è caratterizzato da: deficit intellettivi e difficoltà di adattamento. nessuna opzione è corretta. Analisi di tre diversi domini: 1 deficit nella comunicazione 2. Comportamenti ripetitivi con ristretti interessi e attività; 3 deficit nell'interazione sociale. un solo dominio connotato da diversi sintomi tipici della diagnosi autismo. Le modifiche del DSM 5 per i disturbi del neurosviluppo prevedono. L'uso del termine mutismo selettivo. L'uso del termine ritardo mentale. L'uso del termine disabilità intellettiva. L'uso del termine DDAI al posto di ADHD. La consapevolezza che i sintomi dei disturbi psicopatologici rappresentano un continuun di problematicità (o impariment) è stata evidenziata nella edizione del. DSM-III. DSM-5. DSM- IV-R. DSM- IV. Il percorso di ragionamento diagnostico prevede le seguenti fasi: nessuna delle opzioni è corretta. consultazione e sintesi diagnostica. Ipotesi diagnostiche; colloqui; Riduzione delle ipotesi; diagnosi funzionale. Raccolta informazioni; Ipotesi diagnostiche; Colloqui e test; Riduzione delle ipotesi diagnostiche; sintesi diagnostica. Gli errori di incolonnamento nei calcoli complessi e l'allineamento errato di parole o numeri sono esempi di: comorbidità ipsotipica tra Dislessia e Disturbo visuo-spaziale. comorbidità ipsotipica tra Discalculia e Disortografia. comorbidità eterotipica tra Dislessia e Disturbo visuo-spaziale. comorbidità ipsotipica tra Discalculia e Disturbo visuo spaziale. In merito ai disturbi dirompenti del controllo degli impulsi, il volume di Di Pentima parla di: nessuna opzione è corretta. Disturbo Ossessivo compulsivo. DSA. Disturbo ADHD. A che età può essere diagnostica la dislessia evolutva?. solo alla fine del completamento del secondo anno di scuola primaria. lettura e scrittura di numeri. solo alla fine del completamento del primo anno di scuola primaria. abilità visuo spaziali. Mancato recupero dei fatti numerici e assenti abilità spaziali - simultanee sono esempi di. comorbidità ipsotipica tra Dislessia e disturbo oppositivo. comorbidità eterotipica tra Discalculia e Disturbo visuo-spaziale. comorbidità ipsotipica tra Discalculia e dislessia. comorbidità eterotipica tra Dislessia e disturbo d'ansia. A che età può essere diagnostica la disortografia evolutuva?. solo alla fine del completamento del primo anno di scuola primaria. solo alla fine del completamento del secondo anno di scuola primaria. solo alla fine del completamento del terzo anno di scuola primaria. Solo all'inizio della scuola secondaria di primo grado. Thomas e Chess quante dimensioni temperamentali individuano?. 6. 7. 9. 5. A che età può essere diagnostica la discalculia evolutiva?. solo alla fine del quarto anno della scuola primaria. solo alla fine del completamento del terzo anno di scuola primaria. solo alla fine del completamento del secondo anno di scuola primaria. alla fine del primo anno della scuola primaria. In merito alla eziopatogenesi dei disturbi dell'umore, il volume di Di Pentima approfondisce: Le ipotesi neurobiologiche, l'ipotesi cognitivista e la prospettiva dell'attaccamento. L'ipotesi psicoanalitica e la prospettiva dell'attaccamento. tutte le opzioni sono corrette. L'ipotesi cognitivista. Comportamentista e la prospettiva dell'attaccamento. In merito ai disturbi d'ansia, il volume di Di Pentima approfondisce: mutismo selettivo, disturbo d'ansia generalizzata. Il disturbo di Panico, agorafobia e fobie specifiche. tutte le opzioni sono corrette. Disturbo d'ansia da separazione, d'ansia sociale. Quanti sono i capitoli da studiare nel volume di Di Pentima?. 3. 5. 6. 4. Quali patologie della sfera cutanea descrive di Pentima?. alopecia. dermatite atopica. tutte le opzioni sono corrette. eczema. Quali patologie della sfera digestiva descrive di Pentima?. eczema. coliche idiopatiche del secondo semestre di vita. rettocolite ulcero-emorragica tipica dell'età prescolare. coliche idiopatiche dei primi 3 mesi di vita. In merito all'attaccamento disorganizzato chi sono gli autori di riferimento?. Main e Solomon. Main e Bowlby. Ainsworth e Main. Bowlby e Ainsowrth. In merito ai disturbi ossessivo-compulsivi, il volume di Di Pentima approfondisce: Disturbi da contaminazione. tutte le opzioni sono corrette. Superstizione Eccessiva. Accumulo. Come si chiama il volume di Di Pentima?. Normalità e Patologia nell'arco dello sviluppo. Psicopatologia dello sviluppo e percorsi evolutivi. Psicologia dello Sviluppo tipico e atipico. Percorsi di sviluppo normale e patologico in età evolutiva. Nella diagnosi di Disortografia cosa si valuta?. Nessuna delle opzioni è corretta. Tutte le opzioni sono corrette. Il linguaggio parlato dell'individuo è abbastanza limitato per quanto riguarda il vocabolario e la grammatica. dettato di parole. Quale delle seguenti caratteristiche non è generalmente associata al disturbo dello spettro dell'autismo?. Scarso funzionamento psicosociale. Buon adattamento ai normali contesti scolastici. Prestazioni scolastiche ridotte. Prestazioni lavorative e partecipazione scarse. Quale dei seguenti era un criterio sintomatologico per l'autismo nel DSM-IV ed è stato eliminato nel DSM-5?. Manierismi motori stereotipati e ripetitivi. Rifiuto sociale. Aumento del rischio di sviluppare un disturbo della condotta nell'adolescenza. Persistente ed eccessivo interesse per le parti di oggetti. Quali delle seguenti affermazioni sullo sviluppo e decorso del disturbo dello spettro dell'autismo è falsa?. i sintomi sono evidenti a 3 anni di età. i sintomi sono evidenti a 4 anni di età. I sintomi in genere vengono riconosciuti nel secondo anno di vita (12-24 mesi). I sintomi di solito non sono evidenti prima dei 5-6 anni di età. A che età può essere diagnostica la disgrafia?. alla fine della scuola materna. alla fine del primo anno della scuola primaria. solo alla fine del completamento del primo anno di scuola primaria. preferibilmente al completamento del secondo anno di scuola primaria. Nella diagnosi di Discalculia cosa non si valuta?. Nessuna delle opzioni è corretta. la scrittura dei numeri. tutte le ozpioni sono corrette. cognizione numerica e calcolo mentale e scritto. Qual è la prevalenza del disturbo da deficit di attenzione/iperattività nei bambini?. 10%. nessuna opzione è corretta. 8%. 15%. Normalità e patologia sono due concetti: interdipendenti. autonomi. indipendenti. slegati. Quanti punti di vista, possiamo individuare sull'idea di normalità. 5. 3. 2. 4. Le diverse concezioni di normalità comprendono: Tutte le opzioni sono corrette. normalità come processo dinamico. normalità come media statistica. normalità come salute. Quale è la più accredita concezione di normalità?. Tutte le opzioni sono corrette. normalità come salute. normalità come una sorta di plasticità nei termini di possibilità di adattarsi agli eventi e ai cambiamenti dell'ambiente e propri della crescita. normalità come media statistica. La psicopatologia dello sviluppo: trova la sua progressiva affermazione a partire dagli anni ’70. nessuna risposta è corretta. sottolinea l’importanza della stretta interdipendenza tra comportamento normale e forme di disagio psicologico, tanto che la comprensione dell’uno non può prescindere dallo studio dell’altro nel medesimo contesto. entrambe le risposte sono corrette. La/e domanda/e fondamentale/i che la psicopatologia dello sviluppo si pone è/sono : E’ possibile che emergano esiti disadattivi all’interno di un percorso di sviluppo normale e, in caso affermativo, quali caratteristiche patologiche assumono?. Può verificarsi l’emergere di esiti adattivi anche se si è stati esposti a fattori di rischio grave per lo sviluppo?. E’ possibile individuare una matrice comune tra lo sviluppo normale e patologico?. Tutte le risposte sono corrette. L’emergere di un disagio può essere ricondotto: a soli fattori genetici, temperamentali e struttura di personalità. a soli fattori individuali. all’interazione tra fattori individuali e ambientali. a soli fattori ambientali. De Ajuraguerra e Marcelli (1982) sottolineano come non sia possibile tracciare una linea netta di demarcazione tra normalità e patologia in età infantile, quale conseguenza della notevole dinamicità che caratterizza la struttura psichica degli individui nel corso dei primi anni di vita. Vero. Falso, è possibile tracciare una linea netta di demarcazione. Non è mai stato affermato tale concetto dagli autori. In parte vero. Thomas e Chess quante dimensioni temperamentali descrivono?. 5. 9. 8. 3. Secondo Thomas e Chess, i bambini lenti: mostrano una combinazione di reazioni positive e negative. hanno una certa irregolarità nelle funzioni biologiche. si adattano meno rapidamente ai cambiamenti. tutte le opzioni sono corrette. Secondo Thomas e Chess, i bambini difficili: hanno una certa regolarità nelle funzioni biologiche, si adattano rapidamente ai cambiamenti, mostrano una combinazione di reazioni positive e negative. hanno una certa irregolarità nelle funzioni biologiche, si adattano meno rapidamente ai cambiamenti, mostrano una combinazione di reazioni positive e negative. hanno una certa irregolarità nelle funzioni biologiche ma si adattano abbstanza facilmente alle situazioni nuove. hanno ritmi biologici irregolari, per lo più non si adattano ai cambiamenti, hanno reazioni negative e/o , verso le situazioni nuove e la loro espressione emotiva nella maggior parte dei casi è intensa e negativa. Secondo Thomas e Chess (1977): il temperamento influenza l'ambiente ma non avviene il contrario. esiste un interscambio reciproco tra ambiente e individuo. l'ambiente influenza i temperamento ma non avviene il contrario. il temperamento non è influenzato dall'ambiente. homas e Chess quante costellazioni di temperamento individuano?. 7. 3. 8. 5. Il livello di attività per Thomas e Chess. riguarda il livello di energia delle risposte positive o negative. riguarda la risposta iniziale ad una nuova situazione o stimolo, come un nuovo gioco, cibo, persona, luogo. Tutte le risposte sono corrette. si riferisce all'attività motoria valutata secondo il rapporto tra periodi attivi e inattivi. La soglia sensoirale per Thomas e Chess. riguarda la risposta iniziale ad una nuova situazione o stimolo, come un nuovo gioco, cibo, persona, luogo. riguarda il livello di energia delle risposte positive o negative. concerne la stimolazione necessaria per evocare una risposta riconoscibile, indipendentemente dal tipo di risposta. Tutte le risposte sono corrette. Quale/i tra queste sono dimensioni temperamentali?. Adattabilità. Tutte le risposte sono corrette. Qualità dell'umore. Ritmicità. I fattori prenatali possono intervenire. in fase embrionale. in fase fetale. entrambe le risposte sono sbagliate. entrambe le risposte sono corrette. L’ approccio ecologico considera il contesto strutturato secondo livelli concentrici, quali?. il microsistema, l'esosistema e il macrosistema. il microsistema, il mesosistema, l'esosistema e il macrosistema. il microsistema, il mesosistema e il macrosistema. non considera il contesto strutturato secondo livelli concentrici. Il modello più recente sul rischio comprende quale/i modello/i teorico/i?. Prospettiva per meccanismi e processi. Tipo cumulativo multifattoriale. Causalità diretta. Tutte le risposte sono corrette. L'affermazione: i Modelli operativi interni influenzano la costruzione delle nuove esperienze ovvero fanno sì che un individuo cerchi attivamente, sia pure a livello inconsapevole, persone, situazioni e relazioni che corrispondono alle sue aspettative affettive.. è: in parte vera. falsa. vera. mai stata pronunciata. A quale tipologia di attaccamento si rifierisce questa affermazione? Sembra quindi che il bambino ........ non abbia inibito il proprio sistema motivazionale di attaccamento, ma stia usando il proprio modello operativo interno in modo tale da garantirsi, visto la rappresentazione che ha di sé e della propria fda, il massimo grado di vicinanza alla fda che quest'ultima permette. sicuro. ansioso ambivalente. evitante. disorganizzato. A quale tipologia di attaccamento si riferisce questa affermazione? Nel caso dei bambini ....... modelli operativi sembrano funzionare in perfetto accordo con le regole originarie e innate del sistema di attaccamento. nessuna opzione è corretta. disorganizzato. evitante e sicuro. ansioso ambivalente e evitante. la definizione - non semplice capacità di sopravvivere, ma utilizzo delle esperienze per riflettere, riparare e ricominciare a costruire e a realizzare progetti grazie alla forza e alle energie interiori - fa riferimento a: nessuna opzione è corretta. risorsa e fattori protettivi. autoefficacia e autostima. autodeterminazione e strategie di coping. Quali sono le principali caratteristiche dei soggetti resilienti?. stima di sé. tutte le opzioni sono corrette. pianificazione. progettualità. L' Approccio che considera una complessa articolazione di elementi che entrano in gioco nei percorsi evolutivi e nei processi sottesi alle dinamiche dell'adattamento e del maladattamento si chiama: della causalità circolare. process oriented. della causalità diretta. approccio cululativo del rischio. Il modello classico sul rischio comprende quale/i modello/i teorico/i?. Entrambe le risposte sono corrette. Prospettiva per meccanismi e processi. Causalità diretta e tipo cumulativo multifattoriale. Nessuna risposta è corretta, non esiste. A quale tipologia di attaccamento si rifierisce questa affermazione? ... i modelli operativi appaiono più complessi e meno facile é identificare la condivisione dei contenuti di coscienza tra bambino e fda durante le interazioni di attaccamento. evitante. disorganizzato. ansioso ambivalente. sicuro. Secondo Bowlby, i modelli operativi interni. sono rappresentazioni dello stato affettivo connesso alla relazione con la figura di attaccamento. sono rappresentazioni mentali della figura di attaccamento. sono rappresentazioni mentali di se stesso. Tutte le opzioni sono corrette. Si parla di “capacità di rappresentarsi e comprendere gli stati mentali propri e altrui e sulla base di questi prevedere i comportamenti” per indicare: La disponibilità emotiva. La mentalizzazione. La sensibilità materna. L’empatia. I bambini insicuri evitanti. manifestano la tendenza a esagerare le loro espressioni emotive e non raggiungono una corretta regolazione. nessuna risposta è corretta. imparano presto a riconoscere le emozioni, anche quelle negative, e a gestirle in modo appropriato. tendono a regolare eccessivamente la manifestazione delle emozioni fino a reprimerle, nella paura di non saperle controllare e mettersi in situazioni pericolose. I bambini insicuri ambivalenti. nessuna risposta è corretta. manifestano la tendenza a esagerare le loro espressioni emotive e non raggiungono una corretta regolazione. imparano presto a riconoscere le emozioni, anche quelle negative, e a gestirle in modo appropriato. tendono a regolare eccessivamente la manifestazione delle emozioni fino a reprimerle, nella paura di non saperle controllare e mettersi in situazioni pericolose. I bambini con attaccamento sicuro: nessuna risposta è corretta. tendono a regolare eccessivamente la manifestazione delle emozioni fino a reprimerle, nella paura di non saperle controllare e mettersi in situazioni pericolose. imparano presto a riconoscere le emozioni, anche quelle negative, e a gestirle in modo appropriato. manifestano la tendenza a esagerare le loro espressioni emotive e non raggiungono una corretta regolazione. Fonagy afferma che predice un attaccamento sicuro nel bambino: la funzione riflessiva materna. la capacità della madre di rispecchiare le emozioni del bambino. nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono corrette. Cosa si intende per sensibilità materna?. la capacità della madre di cogliere, interpretare in modo adeguato e rispondere appropriatamente alle manifestazioni di disagio del bambino. nessuna opzione è corretta. la capacità della madre di, interpretare in modo adeguato e rispondere prontamente alle manifestazioni di disagio del bambino. la capcità materna di leggere con attenzione gli stati emotivi e fisici del bambino. Fonagy (Fonagy, Target, 1997) ha integrato la prospettiva psicoanalitica a quella della teoria dell’attaccamento, proponendo come concetto fondamentale della sua proposta teorica quello di: Disponibilità emotiva. Sensibilità materna. Mind-mindedness. Mentalizzazione. L’attaccamento del bambino disorganizzato può verificarsi a seguito di: una condotta del caregiver spaventante/spaventata/dissociata che induce paura nel bambino (Main & Hesse, 2008). nessuna risposta è corretta. una condotta di estremo ritiro da parte del caregiver (Lyons-Ruth, 2006). entrambe le risposte sono corrette. L’attaccamento ambivalente. sembra in relazione con una generale responsività intermittente, incostante e imprevedibile. è generalmente predetto da uno stile interazionale con il bambino rifiutante, distante, intrusivo, eccessivamente stimolante e controllante o rifiutante. sembra in relazione a una condotta del caregiver spaventante/spaventata/dissociata che induce paura nel bambino (Main & Hesse, 2008) o anche ad una condotta di estremo ritiro da parte del caregiver (Lyons-Ruth, 2006). nessuna risposta è corretta. L’attaccamento evitante: sembra in relazione a una condotta del caregiver spaventante/spaventata/dissociata che induce paura nel bambino (Main & Hesse, 2008) o anche ad una condotta di estremo ritiro da parte del caregiver (Lyons-Ruth, 2006). sembra in relazione con una generale responsività intermittente, incostante e imprevedibile. nessuna risposta è corretta. è generalmente predetto da uno stile interazionale con il bambino rifiutante, distante, intrusivo, eccessivamente stimolante e controllante o rifiutante. la aseguente affermazione: l'apparato psichico non riesce a maneggiare le pulsioni (a scaricarle adeguatamente) e questo genera un conflitto, che causa la rimozione... fa riferimento al pensiero di?. Black. Freud. Bowlby. Mitchell. Il modello relativo all’arresto dello sviluppo (o blocco evolutivo) è quello proposto. non esiste. nessuna risposta è corretta. da Freud. dalle teorie delle relazioni oggettuali. La seguente affermazione: Il modo più utile per guardare alla realtà psicologica è operare all'interno di una matrice relazionale che comprenda sia l'ambito intrapsichico che quello interpersonale fa riferimento al pensiero di: Mahler. Freud. Bowlby. Mitchell. Il termine matrice relazionale è stato introdotto da: Fonagy. Bowlby. Mitchell. Freud. Lo sviluppo normale della libido, se trova impedimenti (ad es. causati dalla rimozione), può: arrestarsi (fissazione). “tornare indietro” in fasi precedenti (regressione). entrambe le risposte sono corrette. nessuna risposta è corretta. Secondo Freud, la successione delle fasi di sviluppo è: Periodo di latenza; Fase auto-erotica; Fase genitale. Fase auto-erotica; Fase genitale; Periodo di latenza. Periodo di latenza; Fase auto-erotica; Fase genitale. Fase auto-erotica; Periodo di latenza; Fase genitale. Quale autore nel suo modello di conflitto parla di conflitto interno tra amore (verso oggetti sentiti come buoni, ad esempio il seno della mamma che nutre) e odio (verso oggetto cattivi, come il seno della mamma quando non è disponibile alla nutrizione)?. Freud. Bowlby. Klein. Fonagy. Il modello di psicopatologia centrato sul conflitto è quello proposto da: Black. Bowlby. Freud. Mitchell. Le possibili traiettorie evolutive della disorganizzazione dell’attaccamento sono: 2. 3. 5. 4. A quale tipologia di attaccamento fa riferimento la seguente affermazione? Nell'attaccamento .......si ha ragione di ipotizzare lo sviluppo di modelli operativi molteplici e incoerenti. ansioso ambivalente. disorganizzato. sicuro. evitante. Secondo gli studiosi dell'infant research, la psicopatologia. origina da un conflitto intrapsichico. è un fallimento della funzione riflessiva materna. origina dall'interiorizzazione di modelli relazionali non funzionali. Nessuna delle opzioni precedenti è corretta. Gli aspetti che maggiormente caratterizzano l'approccio dell'infant research sono: nessuna delle opzioni precedenti è corretta. attenzione focalizzata sul bambino in età infantile il cui sviluppo è considerato l'esito di processi intrapsichici. attenzione sulla diade (madre-bambino in interazione) e non unicamente su uno dei due poli (la madre o il bambino) e lo sviluppo è considerato l’esito di processi interpersonali. l';attenzione focalizzata sull’adulto responsabile della cura del bambino e sulle sue competenze. Quante distinte rappresentaioni di sé e della figura di attaccamento, possono venire costruite dai bambini disorganizzati?. 3. 2. 6. 4. Le possibili traiettorie evolutive della disorganizzazione dell’attaccamento sono: Stabilità, strategie di controllo di tipo punitivo/accudente, crollo delle strategie. Stabilità, strategie di controllo di tipo punitivo/accudente. Strategie di controllo di tipo punitivo/accudente. Stabilità, crollo delle strategie. L’emozione che il bambino con attaccamento disorganizzato esperisce nella relazione col genitore è: la tristezza. l’indifferenza. la paura. la rabbia. La tipologia di attaccamento "disorganizzata-disorientata" (attaccamento D) è stata definita da: Crittenden (1985). Nessuna risposta è corretta. Main e Solomon (1986). Fonagy e Target (1997). La tipologia di attaccamento "ambivalente - evitante" (attaccamento A/C) è stata definita da: Fonagy e Target (1997). Main e Solomon (1986). Nessuna risposta è corretta. Crittenden (1985). Per descrivere la relazione tra sistemi e tra le parti dello stesso sistema (ad es. i vari ambiti di funzionamento cognitivo, sociale, emotivo...) a quali processi si fa riferimento?. differenziazione e ridefinizione. nessuna risposta è corretta. differenziazione e integrazione. integrazione e riorganizzazione. Nell’ Adult Attachment Interview il sistema di codifica prevede che ogni soggetto intervistato venga assegnato a una tra quante possibili categorie?. 3. 6. 5. 2. La Adult Attachment Interview permette di indagare in soggetti adulti «gli stati della mente circa l’attaccamento». Falso. Vero. In parte vero. Non esiste. Nel SAT per ciascuna vignetta, dopo che è stata presentata al bambino, si devono proporre quante domande?. 6. 4. 5. 3. Le vignette nel SAT descrivono: 3 situazioni di separazione e 3 situazioni di ricongiungimento. 4 situazioni di separazione definite moderate tranquille (M) e 4 situazioni di separazione definite severe (S). 4 situazioni di separazione e 4 situazioni di ricongiungimento. 3 situazioni di separazione definite moderate tranquille (M) e 3 situazioni di separazione definite severe (S). Il SAT permette la valutazione dei MOI: solo in adolescenti. in bambini (dai 4 anni) e adolescenti. solo in bambini. in bambini (dai 6 anni) e adolescenti. Nella Adult Attachment Interview troviamo domande relative: tutte le risposte sono corrette. alle prime separazioni. alle concrete esperienze vissute dal soggetto nell’infanzia rispetto alle principali figure di attaccamento. alle proprie esperienze infantili di disagio e la modalità con cui i propri genitori gestivano la situazione. Quali soggetti nella Adult Attachment Interview presentano una particolare organizzazione di pensiero che permette loro di tenere l’attaccamento relativamente disattivato e scollegato dall’esperienza di vita attuale?. Irrisolti rispetto al trauma. Sicuri-autonomi. Preoccupati. Distanzianti. Nella AAI in quali soggetti è stato rilevato che compaiono segni fisiologici di tensione emotiva (accelerazione del battito cardiaco) simili a quelli riscontrati dai bambini evitanti alla Strange Situation?. irrisolti rispetto al trauma. distanzianti. preoccupati. sicuri-autonomi. La classificazione dell’Adult Attachment Interview prevede che ogni soggetto intervistato venga assegnato ad una delle seguenti categorie: Sicuro – autonomo; Distanziante; Preoccupato; Irrisolto rispetto ad un trauma; Non classificabile. Sicuro; evitante; ambivalente; disorganizzato. Sicuro – autonomo; Distanziante; Ambivalente; Irrisolto rispetto ad un trauma. Sicuro – autonomo; Ambivalente; Evitante; Irrisolto rispetto ad un trauma; Non classificabile. A quale strumento si riferisce la consegna: “Vorrei che tu mi aiutassi a capire cosa provano i bambini quando qualche volta i genitori devono andare via e devono lasciarli per un po’ di tempo. In genere alcuni bambini si sentono soli, altri sono comunque contenti, altri si arrabbiano, altri hanno paura. Ho qui dei disegni in cui c’è un bambino della tua età e ora ti farò delle domande”?. AAI. LTP. ERQ. SAT. Per la diagnosi, i sintomi della depressione post-partum devono verificarsi per oltre 2 settimane: Falso, almeno 2 mesi. Falso, almeno 1 mese. Falso, almeno 1 settimana. Vero. I sintomi della depressione post-partum comprendono. difficoltà nell'appetito. rabbia. irritabilità. Tutte le opzioni sono corrette. Le madri depresse nell'interazione col bambino non sono: intrusive. coercitive. nessuna opzione è corretta. ritirate e distaccate. la depressione post-partum coinvolge tra il 10-18% delle donne. Falso, il 5% delle donne. Falso, tra il 10 e 20% delle donne. Falso, l'1% delle donne. Vero. figli di madri depresse sviluppano prevalentemente attaccamenti di tipo: sicuro. evitante. ansioso ambivalente. disorganizzato. la depressione post-partum insorge: a seguito di difficoltà durante il parto. nella prima settimana del parto. a seguito di difficoltà di accudimento del bambino. nessuna opzione è corretta. Rispetto alla depressione post-partum, una storia personale di depressione e depressione durante la gravidanza costituiscono fattori di rischio: certi. diretti. primari. probabili. Una revisione sistematica degli studi sulla depressione post-partum distingue i fattori di rischio in: individuali e sociali. certi e probabili. diretti e indiretti. primari e secondari. Il baby blues: può esordire 30 giorni dopo il parto. può esordire 15 giorni dopo il parto. può esordire 2 mesi dopo il parto. può esordire 2 o 3 giorni dopo il parto. Quale tra le seguenti risposte è falsa rispetto al confronto tra i bambini figli di madri depresse e i pari?. Hanno difficoltà a mostrare interesse verso gli oggetti. Guardano la madre più spesso. Hanno maggiore reattività fisiologica: battiti cardiaci più alti e livelli di cortisolo più alti. Hanno scarse performance sulle Bayles Scales of Infant development. Quale tipo di profilo psicologico delle madri adolescenti è generalmente caratterizzato da classe sociale medio-alta, minor numero di problematiche familiari, maggiore autonomia, presenza di obiettivi accademici e professionali?. Adolescenti alla ricerca di conferme della propria identità. Adolescenti che decidono di interrompere la gravidanza. Adolescenti che decidono di portare a termine la gravidanza. Adolescenti orientate al futuro. Tra le variabili psicologiche sottese alla gravidanza (Le Van, 1998) è falsa: Gravidanza con funzione di assicurare uno status. Ragazze con storie di deprivazione e maltrattamento. Complicanze durante la gravidanza. Adolescente alla ricerca di conferme della propria identità. Quante possibili variabili psicologiche sottese alla gravidanza si possono individuare (Le Van, 1998)?. 4. 5. 6. 3. Quale tipo di profilo psicologico delle madri adolescenti è generalmente caratterizzato da un livello socio-economico più basso, provenienza da famiglie numerose o da famiglie con genitore unico, livelli di istruzione inferiori e spesso sono figlie di madri adolescenti?. Adolescenti che decidono di portare a termine la gravidanza. Adolescenti alla ricerca di conferme della propria identità. Adolescenti che decidono di interrompere la gravidanza. Adolescenti orientate al futuro. Una gravidanza in adolescenza: interferisce con il processo di costruzione dell'identità femminile. Il concetto di regolazione. Il concetto di muta-regolazione. favorisce la definizione della propria identità femminile. Nelle madri adolescenti gli intensi bisogni di cura a livello emotivo e fisico del neonato possono essere vissuti come in conflitto coi propri, causando già nel corso della gravidanza e nel post-partum: sentimenti di vulnerabilità, scarsa autostima e stati di tipo depressivo. sentimenti di vulnerabilità, buona autostima e stati di tipo depressivo. sentimenti di vulnerabilità ma buona autostima. non sono mai vissuti come in conflitto con i propri. Quali sono i principali rischi per i figli di madri adolsecenti?. tutte le opzioni sono corrette. mortalità infantile. nascita prematura. scarso peso alla nascita. Quali sono i fattori in gioco nella relazione mamma adolescente-bambino?. tutte le opzioni sono corrette. famiglia d'origine. povertà. età della madre. I profili psicologici delle madri adolescenti vengono raggruppati in: nessuna delle precedenti opzioni è corretta. adolescenti che decidono di interrompere o portare avanti la gravidanza. Motivazionale, comunicativa, cognitiva e sociale. adolescenti maschi e femmine. Quali sono le possibili risorse personali di una madre adolescente?. Paura, rabbia, gioia, disgusto, tristezza, colpa vergogna e sorpresa. competenze emotive e cognitive. self individuation, competenze intellettive e salute mentale. Paura, rabbia, gioia, tristezza, colpa vergogna e sorpresa. Ainsworth rileva che ciò che distingue i bambini sicuri e insicuri alla Strange Situation: nessuna risposta è corretta. è la capacità delle madri di cogliere i segnali dei figli, di interpretarli correttamente e di rispondere in modo tempestivo. è solo la capacità delle madri di cogliere i segnali dei figli e di rispondere in modo tempestivo. è solo la capacità delle madri di cogliere i segnali dei figli e di interpretarli correttamente. A quale costrutto si riferisce la seguente definizione: “capacità di percepire e interpretare accuratamente i segnali e le comunicazioni implicite contenute nel comportamento del bambino e, grazie a tale comprensione, di rispondere in modo appropriato e tempestivo”. Disponibilità emotiva. Empatia materna. Mentalizzazione. Sensibilità materna. In riferimento alla dimensione cooperazione/interferenza, così come illustrata dalla Ainsworth, quando parliamo di madre interferente ci riferiamo: Alle madri interferenti in senso propriamente fisico ma anche a quelle che controllano il bambino attraverso istruzioni e comandi. Esclusivamente ad una madre che interferisce utilizzando la forza nei confronti delle attività del bambino. Alle madri che trascurano il bambino e, in questo senso, possono esporlo a pericoli. Alle madri che discutono solo degli aspetti negativi del bambino, ridicolizzandolo e criticandolo. In riferimento alla dimensione accettazione-rifiuto, così come illustrata dalla Ainsworth, la condizione più favorevole nella relazione madre-bambino è quella in cui: Sono assenti sentimenti negativi da parte della madre rispetto al bambino. La madre sia capace di integrare sentimenti positivi e sentimenti negativi verso il bambino. C'è un'alternanza tra i sentimenti positivi e quelli negativi verso il bambino senza la possibilità di una loro compresenza. Nessuna delle tre risposte. La sensibilità materna è: La capacità di percepire e interpretare accuratamente i segnali e le comunicazioni implicite contenute nel comportamento del bambino e, grazie a tale comprensione, di rispondere in modo. La capacità di interpretare accuratamente i segnali e le comunicazioni implicite contenute nel comportamento del bambino. La capacità di percepire accuratamente i segnali e le comunicazioni implicite contenute nel comportamento del bambino di rispondere in modo appropriato. La capacità di rispondere in modo appropriato ai segnali e alle comunicazioni implicite contenute nel comportamento del bambino. Nello studio di Baltimora, attraverso l’osservazione a domicilio delle interazioni caregiver-bambino per un monte ore di 72 ore a famiglia, Ainsworth evidenzia l’importanza di quante dimensioni/scale indicative del comportamento materno?. 5. 3. 6. 4. Nelle dimensioni evidenziate dalla Ainsworth indicative del comportamento materno non troviamo: Attaccamento-Rifiuto. Disponibilità fisica e psicologica-indifferenza. Sensibilità-Insensibilità. Cooperazione-Interferenza. Alla sensitivy vs insensitivy scale le madri possono essere classificate come: 1. Altamente sensibile; 3. Sensibile; 5. Sensibile in modo incostante; 7. Insensibile; 9. Altamente insensibile. 0. Sensibile; 1. Sensibile in modo incostante; 2. Insensibile. 2. Sensibile; 1. Sensibile in modo incostante; 0. Insensibile. 9. Altamente sensibile; 7. Sensibile; 5. Sensibile in modo incostante; 3. Insensibile; 1. Altamente insensibile. La Strange Situation: prevede nove fasi, ciascuna della durata di circa 3 minuti. prevede otto fasi, ciascuna della durata di circa 3 minuti. prevede sei fasi, ciascuna della durata di circa 3 minuti. prevede sette fasi, ciascuna della durata di circa 3 minuti. Nella Strange Situation si osserva l’attaccamento operazionalizzato nei seguenti comportamenti: solo protesta alla separazione dal caregiver e comportamento con l'estranea. solo protesta alla separazione dal caregiver ed effetto "base sicura". solo ricerca della vicinanza al caregiver ed effetto "base sicura". ricerca della vicinanza al caregiver, effetto “base sicura”, protesta alla separazione dal caregiver. Nelle scale della Disponibilità Emotiva (Biringen et al., 2000), le dimensioni investigate rispetto al genitore sono: Sensibilità, Strutturazione, Responsività, Coinvolgimento. Sensibilità, Strutturazione, Non intrusività, Non ostilità. Sensibilità, Strutturazione, Non ostilità, Coinvolgimento. Sensibilità, Strutturazione, Non ostilità, Responsività. I principali elementi che costituiscono la disponibilità emotiva materna, oltre alla maggiore considerazione del contributo del bambino alla relazione, sono: La sensibilità con cui la madre coglie e risponde ai segnali del bambino e la capacità di strutturare l'ambiente in modo da renderlo fruibile al bambino. La capacità di strutturare l'ambiente in modo da renderlo fruibile al bambino e l'assenza di intrusività ed ostilità. La sensibilità con cui la madre coglie e risponde ai segnali del bambino e l'assenza di intrusività ed ostilità. La sensibilità con cui la madre coglie e risponde ai segnali del bambino, la capacità di strutturare l'ambiente in modo da renderlo fruibile al bambino e l'assenza di intrusività ed ostilità. Nella scala Non intrusività della Disponibilità Emotiva (Biringen et al., 2000), possibili segnali di non intrusività sono: evitare iper-controllo. evitare interruzioni brusche (verbali e fisiche) nelle attività del bambino. nessuna alternativa è corretta. entrambe le risposte sono corrette. Nelle scale della Disponibilità Emotiva (Biringen et al., 2000), offrire suggerimenti (verbali e non verbali) in quantità opportuna, evitare iper-stimolazione, mantenimento della differenza di ruolo sono elementi riconducibili a: possibili segnali di non ostilità. possibili segnali di scaffolding nella dimensione strutturazione. possibili segnali di non intrusività. possibili segnali di sensibilità. Quale di queste affermazioni sul costrutto di disponibilità emotiva è vera?. La regolazione delle emozioni negli scambi interattivi madre-bambino riveste un ruolo fondamentale per la qualità della relazione stessa. I bambini sono emotivamente responsivi e coinvolgenti nei confronti delle madri. È un concetto di natura diadica, che enfatizza la natura bidirezionale della relazione madre-bambino e il ruolo attivo di quest'ultimo nella sua regolazione. tutte le opzioni sono corrette. Nelle scale della Disponibilità Emotiva (Biringen et al., 2000) sono indagate: 8 dimensioni, 4 per il genitore e 4 per il bambino. 6 dimensioni, 2 per il genitore e 4 per il bambino. 6 dimensioni, 4 per il genitore e 2 per il bambino. 6 dimensioni, 3 per il genitore e 3 per il bambino. L'affermazione: "non è solo la madre a poter essere più o meno emotivamente disponibile nei confronti del bambino ma anche il bambino a mostrare, una personale tendenza ad essere più o meno emotivamente responsivo e coinvolgente nei confronti della madre" è stata pronunciata da: Main. Meins. Fonagy. Biringen. In quale scala, secondo Biringen, devono essere collocati i comportamenti materni denotati da impazienza o noia?. tutte le opzioni sono corrette. intrusività. non ostilità/ostilità. sensibilità/insensibilità. Nelle Scale della Disponibilità Emotiva (Biringen et al., 2000), le dimensioni investigate rispetto al bambino sono: Sensibilità e responsività. nessuna opzione è corretta. Non ostilità e coinvolgimento. Responsività e coinvolgimento. Il costrutto di disponibilità emotiva rispetto alla sensibilità materna: si sovrappongono totalmente senza elementi di differenziazione. sono costrutti completamente diversi senza nessun tipo di sovrapposizione. non esistono. si colloca in una posizione vicina e per certi versi sovrapposta, presentando tuttavia importanti elementi di differenziazione. Le quattro dimensioni del comportamento genitoriale individuate da Diana Baumrind sono: La sollecitudine e il controllo. il controllo sulla attività dei figli, la sollecitudine nei loro confronti, la chiarezza comunicativa, la richiesta di comportamenti adulti. la sollecitudine nei confronti dei figli, la chiarezza comunicativa, la richiesta di comportamenti adulti. Lo sviluppo dell'autonomia e il monitoriaggio delle attività. Gli stili genitoriali individuati da Diana Baumrind sono: nessuna delle tre opzioni è corretta. democratico, coercitivo e trascurante. autoritario, permissivo e autorevole;. coercitivo, trascurante e democratico;. Uno stile genitoriale autoritario si caratterizza per: alti livelli di controllo e trascuratezza fisica e emotiva. Alti livelli di controllo, imposizione delle regole e dei limiti. Alti livelli di controllo, ma con la concessione (permesso, appunto) al figlio di scegliere in autonomia ciò che desidera (corso di studi, sport, luogo di vacanza);. nessuna opzione è corretta. Uno stile autorevole è quello di un genitore che: Si pone come una figura onnipotente che cha sa cosa è giusto imporre e proporre al proprio figlio. Mostra bassi livelli di controllo, associati generalmente ad alti livelli di calore affettivo e vicinanza emotiva;. Si pone come figura di autorità a cui il figlio può appellarsi per cercare difesa quando, ad esempio, viene mortificato da un insegnante o da un bullo a scuola. Esercita la propria autorità sul figlio, senza prevaricarne i diritti e allo stesso tempo mostrando un adeguato calore affettivo. Maccoby e Martin (1983) individuano e descrivono quattro stili educativi, a partire dalla combinazione di due dimensioni fondamentali: quali?. accettazione/ostilità e permissività/severità. nessuna delle tre opzioni è corretta. autonomia /dipendenza. ordine/disordine nella comunicazione. Maccoby e Martin individuano quattro stili educativi; tre di questi coincidono con la classificazione di Diana Baumrind. Il quarto stile genitoriale, codificato da questi autori, è: Lo stile maltrattante e punitivo;. Lo stile abusante o coercitivo. Lo stile trascurante e rifiutante. Lo stile abbandonico e disorientato. Hoffman (1988) ha delineato quattro stili educativi: Autoritario, Permissivo, Autorevole e Rifiutante. Autoritario, Autorevole, Permissivo, Trascurante;. Costrittivo, Affettivo, Persuasivo, Ragionato. Costrittivo basato sul potere fisico, Costrittivo basato sulla sottrazione dell'affetto, Persuasivo (o Induttivo) basato sul ragionamento, Persuasivo (o Induttivo) basato sull'empatia. Tra gli autori che si sono interessati alla descrizione e definizione dei diversi stili educativi genitoriali troviamo: Baumrind; Hoffman; Ainsworth. Baumrind; Maccoby & Martin; Ainsworth. Baumrind; Maccoby & Martin; Hoffman. Baumrind; Maccoby & Martin; Fonagy. Hoffman (1988) rispetto a quali stili educativi sottolinea la loro complementarietà e superiorità rispetto a quelli costrittivi?. Persuasivo basato sull’affetto e sull’empatia. Persuasivo basato sul ragionamento e basato sull’empatia. Persuasivo basato sul ragionamento e autorevole. Persuasivo basato sul ragionamento e sull’affetto. Uno stile genitoriale permissivo si caratterizza per: Bassi livelli di controllo, associati generalmente ad alti livelli di calore affettivo e vicinanza emotiva. Alti livelli di controllo, ma con la concessione (permesso, appunto) al figlio di scegliere in autonomia ciò che desidera (corso di studi, sport, luogo di vacanza);. Bassi livelli di controllo, trascuratezza fisica ed emotiva dei propri figli. Alti livelli di controllo, imposizione delle regole e dei limiti. Il parental monitoring è un costrutto utile per valutare i genitori di: bambini in età scolare. nessuna opzione. bambini fino ai 3 anni di età. bambini in età prescolare. Cattelino et al. (2001) hanno rilevato che elevati livelli di controllo risultano correlati a. un alto coinvolgimento in comportamenti a rischio specialmente nella fascia d’età dei 14- 15 anni, e un basso livello di coinvolgimento in comportamenti problematici nei giovani (18-19 anni). un alto coinvolgimento in comportamenti a rischio specialmente nella fascia d’età dei 14- 15 anni, e un alto livello di coinvolgimento in comportamenti problematici nei giovani (18-19 anni). un basso coinvolgimento in comportamenti a rischio specialmente nella fascia d’età dei 14- 15 anni, e un alto livello di coinvolgimento in comportamenti problematici nei giovani (18-19 anni). un basso coinvolgimento in comportamenti a rischio specialmente nella fascia d’età dei 14- 15 anni, e un basso livello di coinvolgimento in comportamenti problematici nei giovani (18-19 anni). In letteratura il termine parental monitoring (monitoraggio genitoriale): si utilizza per identificare le variabili che rientrano nel concetto più generico di controllo genitoriale. comprende 4 dimensioni. entrambe le risposte sono corrette. nessuna risposta è corretta. Le due principali strategie educative considerate in letteratura sono : il sostegno e il controllo. la permissività e il controllo. la riflessività emotiva e il controllo. la sensibilità e il controllo. Chi sono gli autori del questionario parental monitoring presentato nelle lezioni?. Baunrind et al. Crnic & Low. Maccoby et al. Kerr e Stattin. Il questionario Parenting Practices Questionnaire valuta. gli stili educativi autoritario, autorevole, democrativo e trascurante. gli stili ducativi autoritario, democratico, permissivo e trascurante. gli stili educativi atoritario democratico e permissivo. tutte le opzioni sono corrette. Il questionario di Kerr e Stattin sul parental monitoring quante scale comprende?. 2. 4. 3. 5. Quali sono le dimensioni del parental monitoring?. Tutte le opzioni sono corrette. modalità di conoscenza indiretta. attività di controllo diretto. grado di conoscenza dei genitori. Il costrutto di parental monitoring quante dimensioni comprende?. 4. 3. 2. 5. Il questionario di Kerr e Stattin sul parental monitoring prevede le dimensioni. consapevolezza, sollecitazione, controllo genitoriali e comunicazione spontanea dei figli. grado di conoscenza dei genitori e comunicazione spontanea dei figli. tutte le opzioni sono corrette. attività di controllo, conoscenza diretta e indiretta dei genitori. Secondo Stroufe: in che periodo si ravvisa tale situazione? " è la mamma che aiuta il bambino a regolarsi, mentre il piccolo sta imparando a relazionarsi in maniera sempre più funzionale con l'ambiente (incluse le persone)". a 1 anno. nei primi 9 mesi di vita. tra i 6 e i 12 mesi. nei primi 6 mesi di vita del bambino. Quali bambini tendono a utilizzare strategie etero-dirette, coinvolgendo in maniera negativa l'adulto o non coinvolgendolo in maniera efficace, mentre ricorrono poco a strategie auto-dirette?. bambini evitanti. bambini disorganizzati. bambini ansiosi ambivalenti. bambini sicuri. Gli studiosi dell'Infant Research sottolineano il ruolo di regolazione reciproca tra caregiver e bambino, utilizzando termini diversi, dal significato simile: il termine mutua regolazione è stato utilizzato da: Fogel. Fonagy. Beebe. Tronick. Gli studiosi dell'Infant Research sottolineano il ruolo di regolazione reciproca tra caregiver e bambino, utilizzando termini diversi, dal significato simile: il termine regolazione interattiva è stato utilizzato da: Tronick. Beebe. Fonagy. Fogel. Gli studiosi dell'Infant Research sottolineano il ruolo di regolazione reciproca tra caregiver e bambino, utilizzando termini diversi, dal significato simile: il termine co-regolazione è stato utilizzato da: Fogel. Beebe. Tronick. Fonagy. Cosa si intende per regolazione emotiva?. gesti di auto-conforto come la ricerca di contatto orale con parti del proprio corpo o con un oggetto. processo bidirezionale nel quale i comportamenti di un partner sono contingenti o influenzati da quelli dell’altro. capacità propria di ogni sistema vivente di auto-organizzarsi controllando il livello di attivazione e l’espressività emozionale. capacità di controllare il tipo di risposta emotiva esibita in relazione al contesto e alle aspettative sociali. Quando si parla di regolazione delle emozioni e socializzazione si fa riferimento a: influenza della regolazione emotiva sulle competenze sociali dei bambini e influenza del contesto sulla capacità di regolazione emotiva. influenza del contesto sulla capacità di regolazione emotiva. incapacità di nascondere le proprie emozioni nelle relazioni sociali. alla associazione tra regolazione emotiva e comportamento sociale. I bambini osservano il comportamento espressivo dei famigliari: capiscono quali emozioni sono accettate e attese nella propria famiglia e imparano a gestirle ; come viene chiamato questo processo?. coaching e mirroring. apprendimento. nessuna opzione è corretta. clima familiare & modeling. I genitori mettono in atto specifici comportamenti nei confronti delle emozioni, ad esempio controllano l'espressione delle emozioni negative, insegnano esplicitamente alcune strategie di regolazione e lo pongono in condizioni; come viene chiamato questo processo?. apprendimento. coaching. teaching. modeling. Quali bambini sono in grado di utilizzare in maniera flessibile l'attenzione (sugli oggetti e sulle persone) per regolarsi e utilizzano anche forme di regolazione etero-diretta di tipo positivo?. bambini disorganizzati. bambini evitanti. bambini sicuri. bambini ansiosi ambivalenti. Secondo Stroufe: in che periodo si ravvisa tale situazione? " il bambino, che ha acquisito l'intenzionalità (le sue azioni sono dirette a scopi), è molto più attivo nella relazione, che diventa visibilmente reciproca; la regolazione delle emozioni è diadica)". dai 12 ai 18 mesi. nei primi 9 mesi di vita. tra i 6 e i 12 mesi. a 1 anno. Quali bambini ricorrono maggiormente a strategie auto-dirette e utilizzano poco la relazione con l'altro per regolarsi?. bambini ansiosi ambivalenti. bambini evitanti. bambini disorganizzati. bambini sicuri. La capacità di “controllare il tipo di risposta emotiva esibita in relazione al contesto e alle aspettative sociali” si riferisce al concetto di: rispecchiamento emotivo. controllo emotivo. regolazione emotiva. intelligenza emotiva. La capacità di modulare e modificare l’andamento dell’esperienza emotiva è il risultato di un processo multi-componenziale che si articola a diversi livelli e che coinvolge: le capacità cognitive di base (implicate nel riconoscimento e nell’etichettamento). tutte le risposte sono corrette. i fattori temperamentali e relazionali. la meta cognizione, che implica la consapevolezza esplicita di vere e proprie “strategie” di regolazione. Beebe e Lachmann (2002) hanno evidenziato come il sistema diadico madre-bambino risulti caratterizzato da due differenti processi di regolazione che si influenzano reciprocamente, ovvero: la regolazione relazionale e l’autoregolazione. la regolazione interattiva e autonoma. la regolazione diretta e indiretta. la regolazione interattiva e l’autoregolazione. Le tappe della regolazione emotiva individuate da Sroufe (1995) sono: 0-6 mesi, 6-18 mesi, 18-30 mesi. 0-6 mesi, 6-12 mesi, 12-18 mesi, 18-30 mesi. 0-5 mesi, 6-10 mesi, 11-15 mesi, 16-20 mesi. 0-5 mesi, 6-12 mesi, 13-18 mesi. Quale fase secondo Sroufe (1995) è caratterizzata dall’inizio della regolazione autonoma?. 18 -30 mesi. 12-30 mesi. 6-18 mesi. 12-18 mesi. Qual è il periodo nel quale si sviluppa il legame di attaccamento che, secondo Sroufe, rappresenta l’apice della regolazione emozionale diadica?. 18-30 mesi. 12-18 mesi. 6 -12 mesi. 6-18 mesi. Quante tipologie di strategie regolatorie sono state individuate?. 5. 2. 3. 4. Quali strategie regolatorie comprendono il coinvolgimento sociale positivo e il coinvolgimento sociale negativo?. Le strategie eteroregolatorie. Le strategie di regolazione interpersonale. Le strategie autoregolatorie. Nessuna delle precedenti. Lewis e Michalson (1983) evidenziano come i bambini, attraverso i processi di socializzazione emotiva, imparino: come definire le emozioni in base ad un lessico emotivo appropriato. tutte le risposte sono corrette. come esprimere le proprie emozioni e quando esprimerle. come classificare le emozioni degli altri e come interpretare le condotte emozionali. Morris e colleghi (2007) sottolineano come il contesto familiare influenzi la capacità di regolazione emotiva del bambino attraverso quanti differenti processi?. 5. 3. 2. 6. Secondo Stroufe: in che periodo si ravvisa tale situazione? "fa la comparsa la regolazione autonoma, ovvero essa non richiede necessariamente la presenza dell'adulto. Il bambino ha interiorizzato delle modalità di regolazione, grazie alle precedenti relazioni con il caregiver.". a 24 mesi. Tra i 12-18 mesi. tra i 18 e 30 mesi. tra i 6 e i 12 mesi. Quanto dura ciascuna fase dello Still face?. circa 6 minuti. dipende dalle reazioni emotive del bambino. circa 3 minuti. circa 4 minuti. Per Tronick, mamma e bambino fanno parte di un sistema di comunicazione affettiva dove. le reazioni e l'esperienza affettiva di un partner sono determinate dall'espressione affettiva dell'altro e viceversa. le reazioni del bambino esercitano un peso significativo sulle reazioni della madre. le reazioni della madre influenzano quelli del bambino. le reazioni del bambino non esercitano un peso significativo sulle reazioni della madre. Il modello di regolazione reciproca di Tronick sostiene che: mamma e bambino mirano a instaurare uno stato di regolazione reciproca (stato di reciprocità). mamma e bambino hanno obiettivi diversi nella regolazione delle emozioni. tutte le opzioni sono corrette. mamma e bambino mirano alla modifica dei comportamenti propri e altrui. Tronick sostiene che: le reazioni emotive del bambino sono uno specchio di quelle della madre. il bambino ha un ruolo attivo nel regolare le interazioni ed è in grado di regolare le proprie risposte affettive. nessuna opzione è corretta. è la mamma la principale artefice della regolazione emotiva del bambino che ha un ruolo passivo. Durante gli stati di mancata corrispondenza, il bambino. diventa più consapevole delle proprie emozioni e intenzioni. vive emozioni negative e manifesta disagio, rabbia, tristezza. tutte le ozpioni sono corrette. speriemta maggiormente le proprie abilità percettive. Per Tronick, ciò che è determinante per lo sviluppo del bambino è: l'assenza delle mancate corrispondenze. la risoluzione positiva delle mancate corrispondenze;. tutte le opzioni sono corrette. la presenza di reciprocità. Per Tronick la riparazione è: sostanzialmente a carico del bambino. messa in atto sia dalla madre sia dal bambino. sostanzialmente frutto di elementi contestuali. sostanzialmente a carico della madre. La procedura dello Still Face prevede: 2 fasi. nessuna fase. 3 fasi. 4 fasi. Durante lo Still Face alla madre viene chiesto di: mantenere un'espressione immobile (still-face). interagire con il figlio come farebbe abitualmente. tutte le opzioni sono corrette. riprendere a interagire con il figlio. Tronick sostiene che: gli stati di non corrispondenza costituiscono il: 50% del tempo dell'interazione. 70% del tempo dell'interazione. 30% del tempo dell'interazione. 80% del tempo delle interazioni. La durata del paradigma dello still face è di circa. 8 minuti. 15 minuti. 9 minuti. 12 minuti. Come si comportano i bambini non appena la mamma immobilizza il volto?. si arrabbiano. intensificano l'attività comunicativa, accentuando vocalizzazioni, sguardi, movimenti delle braccia. rimangono neutri. piangono. Come si comportano i bambini durante il perdurare della fase di still?. tutte le opzioni sono corrette. distolgono lo sguardo dalla madre per periodi sempre più lunghi. orientano volto e corpo di lato. dondolano. Quale è l'obiettivo delle strategie di coping dei bambini individuate da Gianino?. rinuncia ad essere coinvolti per mantenere una regolazione emotiva interna. essere coinvolti socialmente o rinuncia ad essere coinvolti per mantenere una regolazione emotiva interna. essere coinvolti socialmente. non esistono. Quanti comportamenti di coping inividua Gianino?. 4. 6. 7. 3. Gianino (1982) individua una serie di comportamenti di coping nel bambino durante la fase di Still Face, quali?. attenzione rivolta ad altro. autoconsolazione, fuga e allontanamento dello sguardo,. segnalazione. Tutte le opzioni sono corrette. L'affermazione: "ciò che è determinante per lo sviluppo del bambino non è tanto la presenza di reciprocità, ma piuttosto la presenza della risoluzione positiva delle mancate corrispondenze" è;. falsa. vera. mai stata pronunciata. in parte falsa. Negli studi di Tronick, lo Still Face è stato utilizzato con bambini di: qualsiasi età. 2 anni. 1-4 mesi. 12 mesi. Rispetto alle strategie di regolazione utilizzate nello Still Face, i bambini con attaccamento sicuro e insicuro-ambivalente già a tre-quattro mesi mostrerebbero più comportamenti di regolazione eterodiretta, mentre i bambini con attaccamento insicuro-evitante ricorrerebbero in modo preferenziale a strategie autoconsolatorie. Vero. Falso, gli insicuri ambivalenti mostrano più strategie autoconsolatorie. Falso, i sicuri mostrano più strategie autoconsolatorie. Falso, gli insicuri evitanti ricorrono in modo preferenziale a strategie eterodirette. I bambini con attaccamento sicuro rilevato ad un anno, nell'interazione face-to-face a quattro mesi con la madre presentano. un livello alto di contingenza nello scambio interattivo. un livello intermedio di contingenza nello scambio interattivo. nessuna opzione è corretta. un livello basso di contingenza nello scambio interattivo. Quale tra le seguenti affermazioni rispetto al ricongiungimento nello Still Face è falsa: non viene riscontrata un’ambivalenza emotiva. il bambino manifesta una reazione affettiva mista (rabbia, tristezza e gioia insieme). si può osservare il processo diadico di regolazione (ovvero la riparazione interattiva). il bambino si trova ad affrontare un compito affettivamente complesso. L'Affermazione: E' proprio durante la fase di ricongiungimento che si può osservare, secondo Tronick, il processo diadico di regolazione è: solo in parte vera. falsa. vera. mai stata pronunciata. Cosa succede quando la madre torna a relazionarsi col bambino, dopo il volto immobile?. il bambino presenta una reazione affettiva mista. il bambino rimane impassibile. il bambino continua a piangere. Il bambino mostra soddisfazione per la corrispondenza ritrovata. Quali sono i principali precursori dei pattern di attaccamento allo still face?. l'espressione delle emozioni. tutte le opzioni sono corrette. la contingenza. strategie di regolazione. Nella fase di ricongiungimento, gli indicatori di stress (come frequenza cardiaca e tono vagale: hanno un livello simile a quello del volto immobile e ci mettono del tempo a tornare a livelli molto bassi. non sono stati misurati. non forniscono risultati univoci. hanno un livello simile a quello del volto immobile, ma in poco tempo tornano a livelli molto bassi. Cosa accade a quei bambini che sperimentano costantemente mancate riparazioni?. sviluppano dei pattern di coping di tipo etero-regolatorio. attivano più frequentemente le strategie di segnalazione al caregiver. non sviluppano le strategie di coping. sviluppano dei pattern di coping auto-regolato che comprendono il distogliere lo sguardo durante le interazioni e un più frequente ricorso a comportamenti auto-consolatori per ridurre lo stress. I bambini di madri depresse nella prima fase dello still face manifestano: stati affettivi neutri. comportamenti di ritiro sociale. una minore condivisione di stati emotivi positivi. tutte le opzioni sono corrette. I bambini di madri depresse alla seconda fase di still face manifestano: nessuna opzione è corretta. un numero decisamente maggiore di tentativi di recuperare l'interazione e piangono. un maggior numero di strategie di auto ed etero regolazione. un numero minore di tentativi di recuperare l'interazione con il proprio genitore e tendono a isolarsi. Durante lo still Face i bambini che vengono definiti sicuri a 12 mesi: manifestano minor disagio durante l'episodio di Still Face. manifestano maggiore agitazione durante l'episodio di riunione. metteno in atto maggiormente comportamenti di ricerca e attivazione dell'attenzione del genitore. tutte le opzioni sono corrette. L’obiettivo dello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013) era quello di esplorare se i diversi MOI siano in grado di moderare la natura delle connessioni tra conflitto tra i genitori (predittore), minaccia percepita, autobiasimo (mediatori del modello Cognitivo-Contestuale), reattività emotiva (mediatore del modello della Sicurezza Emotiva) e i comportamenti di internalizzazione/esternalizzazione nei figli (outcome). Falso, la reattività emotiva è mediatore del modello Cognitivo-Contestuale. Falso, minaccia percepita e autobiasimo sono mediatori della Sicurezza Emotiva. Falso, non aveva questo obiettivo. Vero. Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) i bambini ambivalenti in condizioni di distress a seguito del conflitto genitoriale: non hanno nessun tipo di reazione. presentano un incremento solo delle strategie di coping di distrazione e di evitamento. attivano tutte le strategie di coping e tra le diverse strategie utilizzate, solo la ricerca del supporto risulta in grado di favorire una maggiore percezione di coping efficacy. attivano tutte le strategie di coping, ad eccezione di quella di distrazione; anche se poi nessuna delle strategie attivate esercita un effetto significativo sulla loro coping efficacy. Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) i bambini evitanti in condizioni di distress a seguito del conflitto genitoriale: presentano un incremento solo delle strategie di coping di distrazione e di evitamento. attivano tutte le strategie di coping e tra le diverse strategie utilizzate, solo la ricerca del supporto risulta in grado di favorire una maggiore percezione di coping efficacy. attivano tutte le strategie di coping, ad eccezione di quella di distrazione; anche se poi nessuna delle strategie attivate esercita un effetto significativo sulla loro coping efficacy. non hanno nessun tipo di reazione. Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) i bambini sicuri in condizioni di distress a seguito del conflitto genitoriale: attivano tutte le strategie di coping e tra le diverse strategie utilizzate, solo la ricerca del supporto risulta in grado di favorire una maggiore percezione di coping efficacy. attivano tutte le strategie di coping, ad eccezione di quella di distrazione; anche se poi nessuna delle strategie attivate esercita un effetto significativo sulla loro coping efficacy. presentano un incremento solo delle strategie di coping di distrazione e di evitamento. non hanno nessun tipo di reazione. Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) le strategie di coping prese in considerazione sono: coping focalizzato sul problema, ristrutturazione cognitiva positiva, coping di distrazione, evitamento e ricerca del supporto. solo coping focalizzato sul problema, ristrutturazione cognitiva positiva, coping di distrazione. solo coping focalizzato sul problema, di distrazione, e ricerca del supporto. solo coping di distrazione, evitamento e ricerca del supporto. Rispetto allo studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014), un limite concerne la mancata considerazione degli effetti del genere e dell’età nella messa in atto delle strategie di coping e nell’analisi del loro effetto sulla coping efficacy. Falso, sono stati indagati entrambi gli aspetti. Falso, il genere è stato indagato. Vero. Falso, non ci sono limiti nello studio. Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013): nessuna risposta è corretta. i partecipanti erano bambini di età scolare (attaccamento A,B,C) ed i loro genitori. entrambe le risposte sono vere. i risultati evidenziano che il conflitto tra i genitori incide sul benessere psicologico dei figli in modo differenziato a seconda del MOI dell’attaccamento con il caregiver. Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013), è emerso che i bambini evitanti a seguito di elevati livelli di conflitto: attivano minaccia, autobiasimo ed accentuata reattività emotiva, congrue con l’evento stressogeno ma non incidono sul loro adattamento psicologico. mostrano un incremento di condotte di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «disattivazione». non hanno nessun tipo di reazione. esprimono un incremento sia della minaccia percepita sia della reattività emotiva, che favoriscono l’insorgenza di sintomi di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «iperattivazione». Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013), è emerso che i bambini sicuri a seguito di elevati livelli di conflitto: non hanno nessun tipo di reazione. esprimono un incremento sia della minaccia percepita sia della reattività emotiva, che favoriscono l’insorgenza di sintomi di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «iperattivazione». attivano minaccia, autobiasimo ed accentuata reattività emotiva, congrue con l’evento stressogeno ma non incidono sul loro adattamento psicologico. mostrano un incremento di condotte di internalizzazione ed esternalizzazione e strategie di «disattivazione». Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013), è emerso che i bambini ansioso-ambivalenti a seguito di elevati livelli di conflitto: non hanno nessun tipo di reazione. attivano minaccia, autobiasimo ed accentuata reattività emotiva, congrue con l’evento stressogeno ma non incidono sul loro adattamento psicologico. esprimono un incremento sia della minaccia percepita sia della reattività emotiva, che favoriscono l’insorgenza di sintomi di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «iperattivazione». mostrano un incremento di condotte di internalizzazione ed esternalizzazione e strategie di «disattivazione». Il questionario DERS si somministra. ai bambini di età prescolare. agli adulti. agli adolescenti. ai bambini di età scolare. Il questionario How I Feel si somministra. ai bambini di 6-12 anni. ai bambini di 9-13 anni. nessuna opzione è corretta. ai genitori di bambini di età scolare. Il questionario How I Feel misura: alessitimia. l'espressioe emotiva. la consapevolezza emotova. l'attivazione e il controllo emotivo. Il questionario DERS quanti fattori comprende?. 5. 4. 3. 6. Il questionario Emotion Regulation Questionnaire comprende quali fattori?. attivazione e controllo. mancanza di controllo e ridotta autonsapevolezza. ristrutturazione cognitiva e soppressione. difficoltà nella distrazione e mancanza di accettazione. Rispetto alla regolazione emotiva adattiva indicare la risposta falsa. Comprende la modulazione dell’esperienza emotiva. Si caratterizza rispetto al cambiamento/eliminazione di alcune emozioni. Si caratterizza per l’alterazione della durata o dell’intensità dell’emozione. Di fronte ad emozione negative e disorganizzanti, la modulazione dell’attivazione facilita il calo dell’urgenza e della tendenza d’azione associata all’emozione. Gli individui con disturbi d’ansia e/o depressivi, evidenziano una serie di difficoltà nel fronteggiamento dei vissuti emotivi tra cui: elevata tendenza a reagire negativamente alle esperienze emozionali. tutte le risposte sono corrette. scarsa conoscenza delle emozioni e delle relative componenti. difficoltà nel recupero dalle emozioni negative e uso massiccio di rimuginio e worry. Olson et al., 2005 evidenziano che difficoltà nella regolazione emotiva potrebbero essere connesse alle problematiche rispetto a scarsa inibizione del DDAI e potrebbero rappresentare il meccanismo chiave nello sviluppo di alcune forme di comportamento antisociale. Falso, si fa riferimento solo alle forme di comportamento antisociale. Vero. Falso, hanno evidenziato altri risultati. Falso, si fa riferimento solo al DDAI. Quale questionario self-report misura le difficoltà di rilevanza clinica nella regolazione delle emozioni di natura negativa?. How I feel. CBCL. ERQ. DERS. Strumenti utili per la valutazione della regolazione emotiva sono: How I feel nei bambini, ERQ nei giovani adulti, DERS negli adulti. How I feel, ERQ e DERS negli adulti. How I feel, ERQ e DERS nei bambini. How I feel negli adulti, ERQ nei bambini, DERS nei giovani adulti. Chi ha parlato di approccio/impegno vs evitamento/disimpegno?. Weisz e coll. Lazarus. Compas. Ebata e Moss. IL questionario Children's coping strategies checklist per coping attivo considera. nessuna opzione è corretta. coping focalizzato sul problema. coping di ricerca del supporto. coping focalizzato sul problema e rsitrutturazione cognitiva positiva. Quanti sono i fattori del questionario Children's coping strategies checklist?. 3. 5. 4. 2. IL questionario Children's Coping Strategies Checklist misura quanti fattori?. 3. 4. 5. 2. Quante sono le principali dimensioni del coping?. 5. 3. 4. 2. Chi ha parlato di coping centrato sul problema vs coping centrato sulle emozioni?. Lazarus. Compas. Tronick. Eisenberg. la seguente definizione di coping: "una serie di sforzi e/o tentativi intenzionali volti a regolare le emozioni, i pensieri, il comportamento, le reazioni fisiologiche e le condizioni ambientali, in risposta a eventi o circostanze stressanti" è di: Compas. Tronick. Lazarus. Eisenberg. la seguente definizione di coping: "forma specifica di autoregolazione che avviene in condizioni di stress" è di: Compas. Tronick. Lazarus. Eisenberg. La seguende definizione di coping: " insieme dinamico e in continua evoluzione di sforzi cognitivi e comportamentali tesi a controllare specifiche richieste interne e/o esterne che vengono valutate come eccedenti le risorse della persona" è di: Lazarus. Eisenberg. Tronick. Compas. IL questionario Children's coping strategies checklist per coping di distrazione considera: azioni distraenti e positività. azioni distraenti e rlascio fisico di emozioni. azioni distraenti e ottimiso. azioni distraenti e pensieri di speranza. IL questionario Children's coping strategies checklist per coping di evitamento considera: tutte le opzioni sono corrette. pensieri di speranza. pensieri di evitamento. azioni di evitamento. Nel questionario Children's coping strategies checklist il fattore ricerca del supporto comprende quante sottoscoale?: 1. nessuna sottoscala. 2. 3. L'approccio modulare viene collocato all'interno dell'orientamento di matrice: Theory-theory. Vygotskijana. Piagettiana. tutte le opzioni sono corrette. Quale è il costrutto sviluppato da Fonagy?. Funzione riflessiva di tipo sicuro. tutte le opzioni sono corrette. Funzione riflessiva. Mind-Mindedness. Quale è il costrutto sviluppato da Meins?. Funzione riflessiva. Mind-Related. nessuna opzione è corretta. Funzione di specchio sociale. Chi sono gli autori più significativi dell'approccio relazionale allo studio della TOM?. Meins. Fonagy. entrambe le risposte sono corrette. nessuna opzione è corretta. L'ampiezza della famiglia nello sviluppo della TOM viene evidenziato: nella Teoria modulare. tutte le opzioni sono corrette. nell'approccio socio-costruttivista. nell'approccio relazionale. Quanti livelli di indagine è possibile rintracciare nell'approcio di matrice Vygotskijana?. 1. 4. 3. 2. L'approccio socio-costruttivista e relazionale afferiscono a: orientamento di matrice Piagettiana. Theor-theory. Teoria Modulare. orientamento di matrice Vygotskijana. La seguente affermazione: "Nel 1985 Wimmer e Perner iniziarono gli studi sugli adulti, ideando il paradigma di ricerca più diffuso per la valutazione della Teoria della Mente x adulti: il paradigma della falsa credenza-A". Assolutamente falsa. l'affermazione non è mai stata pronunciata. vera. parzialmente vera era il 1983. Le funzioni della Teoria della Mente sono molteplici: quante?. 5. 2. 3. 6. Quali sono le principali funzioni della TEORIA DELLA MENTE?. Funzione sociale, adattiva, organizzazione, regolazione e riflessione di sé. riconoscimento del desiderio altrui come stato mentale che muove i comportamenti e comprensione che i desideri dell'altro possono essere differenti dai propri. Funzione adattiva di regolazione del sé, di organizzazione e riflessione di sé. comprensione della finzione e comparsa del gioco di finzione. Quali sono le principali funzioni della teoria della mente?. di consapevolezza e riflessione su di sé. tutte le opzioni sono corrette. sociale e adattativa. di organizzazione del sé e adattiva. La possibilità, grazie alla teoria della mente di: dare un senso al comportamento interpersonale e di essere essere partner comunicativi competenti a quale funzione fa riferimento?. funzione di consapevelezza del sé. funzione adattiva. funzione sociale. funzione di organizzazione del sé. la Teoria della Mente "consentendo al bambino di riflettere su ciò che fa parte e dipende da sé e ciò che fa parte e dipende dagli altri permette ai bambini di separare sé dall'altro ...." Svolge una funzione. Relazionale. Sociale. Adattiva. Protettiva. la Teoria della Mente "consentendo al bambino una rappresentazione prevedibile del suo ambiente, l'adozione di comportamenti flessibili all'interno delle relazioni e contribuendo alla formazione del Sé" svolge una funzione: sociale. Adattiva. di organizzazione del sé. Protettiva. la Teoria della Mente "consentendo al bambino riflettere su se stessi non solo nel presente (qui e ora) ma anche rispetto al passato e al futuro, favorendo il senso di continuità dell'esperienza che è alla base della percezione di una coerenza di Sé nel mondo..." svolge una funzione. Sociale. Protettiva. di organizzazione del sé. Adattiva. Sebbene il campo di studi sulla teoria della mente sia abbastanza recente, quanti orientamenti teorici è possibile rintracciare?. 1. 3. 2. 4. Quali orientamenti teorici è possibile rintracciare negli studi sulla teoria della mente?. entrambe le risposte sono sbagliate. un orientamento di matrice piagettiana. un orientamento di matrice Vygotskijana. entrambe le risposte sono corrette. L'approccio theory-theory viene collocato all'interno dell'orientamento di matrice: Piagettiana. Modulare. tutte le opzioni sono corrette. Vygotskijana. la seguente affermazione: "Nel 1983 Wimmer e Perner iniziarono gli studi sui bambini, ideando il paradigma di ricerca più diffuso per la valutazione della Teoria della Mente nei bambini: il paradigma della falsa credenza". parzialmente vera, era nel 1987. parzialmente falsa era il 1978. Falsa. Assolutamente vera. La seguente affermazione: Il termine Teoria della Mente è stato coniato dagli etologi Premack e Woodruff nel 1978 e applicato inizialmente agli scimpanzé è: solo in parte vera non era il 1978. solo in parte vera non erano Premack e Woodruff. Falsa. Vera. La funzione della TOM che permette di riflettere su se stessi non solo nel presente (qui e ora) ma anche rispetto al passato e al futuro, favorendo il senso di continuità dell'esperienza, che è alla base della percezione di una coerenza di Sé nel mondo viene definita: funzione riflessiva del sé. primitiva comprensione delle emozioni sociali. comprensione che i comportamenti possono essere mossi non solo dai desideri, ma anche da ciò che si crede sulla realtà. Funzione di organizzazione del sé. Rispetto all’interazione differita segnare la risposta falsa: Mamma e bambino sono posti nella stessa stanza. È detta anche paradigma dell’interazione live-replay. Si basa sul paradigma di ricerca della comunicazione faccia-a-faccia. Comprende la fase live, replay e live2. L’interazione differita (detta anche paradigma dell’interazione live-replay; Murray, 1980) permette di studiare, similmente allo Still Face, la sensibilità del lattante alla violazione della contingenza nel corso dell’interazione faccia-a-faccia. Vero. Falso, similmente all’ LTP. Falso, similmente alla Strange Situation. Falso. Il compito dello spostamento inatteso e quello della scatola ingannevole. Nessuna delle precedenti risposte è corretta. Non esistono. Sono prove classiche per valutare la comprensione della falsa credenza di terzo ordine. Sono prove classiche per valutare la comprensione della falsa credenza di primo ordine. Secondo Wellman e Bartsch [1994]. a cinque anni fanno riferimenti esplicativi a pensieri e credenze. Entrambe le risposte sono false. entrambe le risposte sono corrette. a quattro anni i bambini spiegano i comportamenti delle persone ricorrendo allo stato mentale del desiderio. Si può distinguere: performativo riflessivo e performativo dichiarativo. performativo direttivo e performativo dichiarativo. performativo richiestivo e performativo dichiarativo. performativo richiestivo e performativo riflessivo. Già nei primi due anni di vita i bambini mostrano di possedere strutture e schemi cognitivi che preparano la comparsa della ToM, veri e propri precursori quali: tutte le risposte sono corrette. il gesto di indicare con funzione dichiarativa (declarative pointing) e il gioco di finzione. il riferimento sociale (social referencing) e l’attenzione condivisa (joint attention). la comprensione dell’agency e la comprensione della percezione visiva. I gesti deittici svolgono inizialmente una funzione. diretta o indiretta. imperativa o richiestiva. imperativa o diretta. richiestiva o riflessiva. Dalla letteratura emerge un consenso unanime circa la centralità della tappa evolutiva dei quattro anni, età in cui la maggior parte dei bambini in condizioni di sviluppo tipico supera il compito di falsa credenza. Falso, è la tappa dei 6 anni. Falso, è la tappa dei 5 anni. Vero. Falso, è la tappa dei 7 anni. Come si valuta la comprensione della falsa credenza di primo ordine?. Somministrando un test sulla teoria della mente nei bambini ai genitori. Osservando il comportamento del bambino in situazioni sociali. Con il compito dello spostamento inatteso e della scatola ingannevole. Osservando il comportaento del bambino nel conesto scolastico. A quale età Il bambino comprende che le persone sono mosse dai desideri, che ne influenzano le emozioni e che i desideri altrui possono differire dai propri?. A 4 anni. A due anni. a 5 anni. A 3 anni. Perché il gioco simbolico è considerato fondamentale nello sviluppo della Teoria della Mente?. Perché durante il gioco simbolico il bambino attribuisce stati mentali a sé e agli altri. Perché durante il gioco simbolico il bambino separa la percezione dell'oggetto reale dalla rappresentazione mentale, distinguendo la realtà dall'immaginazione. nessuna opzione è corretta. tutte le opzioni sono corrette. La presenza ........ è considerata fondamentale nello sviluppo della Teoria della Mente, dal momento che mostra come il bambino non voglia solo che accada qualcosa, ma desideri condividere l'attenzione con l'adulto. Al posto dei puntini metterebbe: Dei gesti dichiarativi. riferimento emotivo. Dei gesti richiestivi. riferimento sociale. Relativamente allo sviluppo della TOM, a 4 anni si sviluppa: capacità di mantenere anche a lungo una bugia, senza "tradirsi". capcità di comprendere i desideri degli altri. comprensione della falsa credenza di primo ordine. compresione della falsa credenza di secondo ordine. A quale età il bambino spiega i comportamenti facendo riferimento alle vere credenze, cioè alle conoscenze che corrispondono alla realtà?. A due anni e mezzo circa. A 2 anni. A 3-4 anni. A tre anni. Nel compito dello spostamento inatteso. Nessuna risposta è corretta. si utilizzano alcuni pupazzi che lo sperimentatore muove riproducendo la vicenda. si utilizza un racconto e una tavola illustrata che il bambino può guardare mentre l’adulto racconta la vicenda. Entrambe le risposte sono corrette. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) nella seconda fase alle madri: è stata proposto un Compito Tutoriale da realizzare col proprio figlio ed è stato somministrato il compito dello spostamento inatteso. è stata proposta un’intervista metacognitiva e il compito dello spostamento inatteso. è stato somministrato il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole. è stata proposta un’intervista metacognitiva e un Compito Tutoriale da realizzare col proprio figlio. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007), per valutare la capacità riflessiva delle madri: è stato usato un Compito Tutoriale. è stata somministrata la SAT. è stato utilizzato il compito dello spostamento inatteso. è stata proposta un’intervista metacognitiva. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) per valutare la mind-mindedness delle madri: è stata somministrata la SAT. è stato usato un Compito Tutoriale. è stato utilizzato il compito della scatola ingannevole. è stata proposta un’intervista metacognitiva. La procedura dello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) ha previsto quante fasi?. 6. 2. 4. 5. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) per misurare la rappresentazione mentale dell’attaccamento è stato utilizzato: il compito dello spostamento inatteso e il Separation Anxiety Test. solo il compito dello spostamento inatteso. il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole. il Separation Anxiety Test. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) per valutare la presenza della teoria della mente dei bambini è stato utilizzato: il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole. solo il compito dello spostamento inatteso. solo il compito della scatola ingannevole. il compito dello spostamento inatteso e il Separation Anxiety Test. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007), nella prima fase: sono stati somministrati ai bambini due diversi Compiti di Falsa Credenza ed è stata effettuata la Strange Situation. è stata effettuata la Strange Situation. è stato somministrato ai bambini il Separation Anxiety Test ed è stata effettuata la Strange Situation. sono stati somministrati ai bambini due diversi Compiti di Falsa Credenza e il Separation Anxiety Test. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) i dati a disposizione indicano che la capacità riflessiva materna risulta più fortemente connessa alla teoria della mente nei bambini, rispetto alla mind-mindedness materna. falso. in parte vero. non è stato analizzato. vero. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007), il campione di bambini: era unico. è stato suddiviso in tre sottogruppi, il primo con bambini che hanno superato entrambi i Compiti di Falsa Credenza, il secondo con bambini che hanno risposto in modo errato a solo una delle prove e il terzo con bambini a cui non è stata somministrata nessuna prova. è stato suddiviso in due sottogruppi, il primo con bambini che hanno superato entrambi i Compiti di Falsa Credenza e il secondo con bambini che hanno risposto in modo errato in entrambe le prove. è stato suddiviso in due sottogruppi casuali. Rispetto ai risultati nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007): nessuna risposta è corretta. è stata confermata l’esistenza di una stretta connessione tra riflessività e mind-mindedness materne. è emerso che la capacità riflessiva costituisce una condizione necessaria ma non per questo sufficiente affinché possa esprimersi la sensibilità/mind-mindedness materna. entrambe le risposte sono corrette. L'approccio contemporaneo all'empatia è un approccio integrato e sintetico che include ...: nessuna opzione è corretta. prevalentemente aspetti affettivi. aspetti affettivi e cognitivi. prevalentemente aspetti cognitivi. Il modello di Feshbach (1987) dell'empatia è caratterizzato da quante componenti?. 3. 4. 2. 1. il soggetto che osserva; il soggetto osservato mentre sperimenta una situazione emotiva e risposta dell'osservatore costituiscono i 3 vertici episodio prototipico empatico, proposto da: Hoffman. Davis. Einsenberg. Feshbach. La seguente definizione: " una risposta affettiva più appropriata alla situazione di un altra persona piuttosto che alla propria" è stata proposta da: Davis. Einsenberg. Hoffman. Feshbach. Cosa intende Hoffman per distress empatico globale?. il pianto reattivo del neonato. il mimare le emozioni provate dall'altro. acquisizione di uno schema di se' e di riconoscimento/differenziazione dall'altro. la comprensione che le proprie e altrui emozioni pur connesse sono distinte. Quando secondo Hoffman è possibile parlare di empatia veridica?. dai 4 anni. dai 2 anni. da 1 anno. dai 3 anni. Chi ha proposto la distinzione tra empatia e simpatia?. Davis. Hoffman. Feshbach. Eisenberg. Il provare i sentimenti esperiti da un'altra persona osservata, fa riferimento al concetto di. nessuna opzione è corretta. empatia. distress personale. simpatia. il provare sentimenti per l'altro, fa riferimento al concetto di: distress personale. empatia. simpatia. sensibilità. La reazione affettiva di tipo avversivo, orientata al se', che riguarda l'apprensione che suscita l'emozione di un altro, fa riferimento al concetto di: sensibilità. distress personale. simpatia. empatia. Per attivare comportamenti di tipo morale e prosociale è necessario: il passaggio dalla sofferenza empatica a quella simpatetica. lo svilupp del role taking. nessuna opzione è corretta. lo sviluppo dell'empatia. La scala dell'IRI che indaga la propensione ad identificarsi con personaggi fittizi del la letteratura, del cinema o del teatro, ...è: Considerazione Empatica. Perspective Taking. Fantasia. Disagio Personale. L'Interpersonal Reactivity Index si compone di 28 item, articolati in quante sottoscale?. 3. 4. 2. 1. La scala dell'IRI che valuta... la tendenza dei soggetti a provare compassione, preoccupazione e calore nei confronti di altre persone che vivono esperienze spiacevoli... è: Considerazione Empatica. Disagio Personale. Fantasia. Perspective Taking. L'idea di "morfostasi" fa riferimento : tutte le risposte sono corrette. alle riorganizzazioni di ruoli e modalità di rapporto che gli individui e le famiglie affrontano durante i passaggi che segnano i cambiamenti evolutivi nel corso della loro storia. nessuna risposta è corretta. ai processi di ricostruzione della propria identità che ogni famiglia opera, attraverso le interazioni e le pratiche messe in atto giorno per giorno. Le situazioni triangolari implicano un coordinamento a tre che rimanda a importanti abilità psicologiche, quali?. la capacità di stare nel rapporto con un altro e la capacità di starne fuori. la capacità di interagire con due partner contemporaneamente senza sottrarsi, né escludere nessuno. entrambe le risposte sono corrette. nessuna risposta è corretta. L'indicazione di considerare la famiglia come unità di analisi risale al 1926, quando chi per primo propose di studiare le famiglie attraverso l'osservazione della comunicazione e delle interazioni tra membri, e di categorizzarle in base alla qualità delle loro relazioni?. Burgess. Fonagy. Ainsworth. Bowlby. L’analisi sistematica delle relazioni familiari ha inizio: negli anni '70-'80. negli anni '30-'40. negli anni '50-'60. non è mai stata effettuata. A cosa fa riferimento una forma interattiva secondo la quale un componente della famiglia si coordina con il comportamento di un altro componente, che a sua volta interagisce con un terzo?. Alla coordinazione familiare. Alla coordinazione dinamica. Alla coordinazione multipla. Alla coordinazione triangolare. L'unità minima dell'interdipendenza per l'analisi delle relazioni familiari: è la triade. nessuna risposta è corretta. è la tetrade. è la diade. La triade: comporta relazioni complesse: relazioni di relazioni. nessuna risposta è corretta. è costituita da una diade più uno. entrambe le risposte sono corrette. Nel corso della loro storia le famiglie riorganizzano ripetutamente i loro rapporti in termini di vicinanza/distanza, potere, gerarchie, ruoli, regole, confini. Si tratta di cambiamenti che vengono modulati da altri mutamenti intervenienti a vari livelli, quali?. primari, secondari e terziari. individuale, gruppale, sociale. individuale, interpersonale, gruppale, sociale. individuale, familiare, comunitario. Quali sono due aspetti interconnessi nelle famiglie?. Gruppalità e appartenenza. Individualità e gruppalità. Individualità e autonomia. Connessione e appartenenza. L'idea di "morfogenesi" fa riferimento : nessuna risposta è corretta. ai processi di ricostruzione della propria identità che ogni famiglia opera, attraverso le interazioni e le pratiche messe in atto giorno per giorno. tutte le risposte sono corrette. alle riorganizzazioni di ruoli e modalità di rapporto che gli individui e le famiglie affrontano durante i passaggi che segnano i cambiamenti evolutivi nel corso della loro storia. Cosa valuta l'analisi del processo del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. se il bambino è capace di gestire le 4 configurazioni che costituiscono una relazione a tre e il modo con cui realizza questa gestione. nessuna opzione è corretta. le interazioni non verbali della famiglia e se il framework consente la partecipazione di tutti i componenti della famiglia. se la famiglia sta collaborando e se i suoi membri si stanno aiutando a vicenda. Qual è il presupposto scientifico alla base del Lausanne Trilogue Paly (LTP)?. attraverso l'osservazione dei comportamenti (famiglia praticante) si può accedere al livello dell'intersoggettività. Nessuna risposta è corretta. la famiglia viene stimolata a vivere momenti piacevoli e a ricercare momenti di intersoggettività. la famiglia deve riuscire a divertirsi insieme in quanto entità a tre. In che cosa consiste la terza fase del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. il bambino è in posizione periferica, mentre i due genitori parlano insieme. la madre (o il padre) e il bambino giocano insieme mentre l'altro genitore è in una posizione periferica. mamma, papà e bambino giocano insieme. il padre e il bambino giocano insieme mentre la madre è in una posizione periferica. Nel Lausanne Trilogue Play (LTP) quale ruolo svolge il genitore in posizione periferica?. Nessuna risposta è corretta. può intromettersi in alcune situazioni nella relazione tra il bambino e l'altro genitore. osservatore partecipante: deve mantenere un atteggiamento empatico senza interferire. osservatore silente. Nella terza fase del Lausanne Trilogue Play (LTP) cosa è possibile osservare?. il grado di confusione dei genitori nella coordinazione delle loro azioni. il livello di competizione tra i genitori. Tutte le risposte sono corrette. il grado di cooperazione tra i genitori. Quante sono le possibili analisi del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. 2. 3. 5. 4. Cosa valuta l'analisi del processo del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. le interazioni non verbali della famiglia. se la famiglia sta collaborando e se i suoi membri si stanno aiutando a vicenda. se il bambino è capace di gestire le 4 configurazioni che costituiscono una relazione a tre e il modo con cui realizza questa gestione. le transizioni tra le diverse parti del LTP e il passaggio da stati disarmonici a stati armonici e viceversa. La lettura strutturale del Lausanne Trilogue Play (LTP) prevede un sistema di codifica del sistema familiare, attraverso la considerazione di quali funzioni?. partecipazione, organizzazione, attenzione focale e contatto affettivo. cooperazione e strutturazione dell'interazione. collaborazione, coordinazione e condivisione. interazione, divertimento ed empatia. Nel Lausanne Trilogue Play (LTP) quale ruolo svolge il genitore nel ruolo di terzo?. colui che deve intervenire per aiutare il genitore attivo. osservatore silente. deve mantenere un atteggiamento distaccato. osservatore partecipante: deve mantenere un atteggiamento empatico senza interferire. Chi ha messo a punto un metodo strutturato per la valutazione delle relazioni familiari (LTP - Lausanne Trilogue Play ), coniugando una tradizione di studi e ricerche sulla famiglia e sullo sviluppo evolutivo del minore?. Salvador Minuchin. Daniel Stern. Tutte le risposte sono corrette. Fivaz- Depeursinge e Corboz-Warnery. Se non è soddisfatto nessuno dei quattro livelli funzionali (partecipazione, organizzazione, attenzione focale e contatto affettivo) presi in considerazione nel Lausanne Trilogue Play (LTP), che tipo alleanza familiare abbiamo?. alleanza in tensione. alleanza collusiva. alleanza cooperativa. alleanza disturbata. Se non è soddisfatta la funzione dell'organizzazione al Trilogue Play (LTP), che tipo alleanza familiare abbiamo?. alleanza in tensione. alleanza cooperativa. alleanza collusiva. alleanza disturbata. Quali sono i tipi di alleanza familiare che possono essere individuati a partire dalla codifica del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. alleanza disturbata. alleanza collusiva. alleanze disfunzionali e funzionali. alleanze disturbate, collusive, in tensione e cooperative. "Le configurazioni si succedono in modo naturale e fluido, senza scatti o interruzioni, in un clima disteso e di divertimento condiviso". In quale tipo di alleanza si può osservare una situazione del genere nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. alleanza disturbata. alleanza cooperativa. alleanza collusiva. alleanza in tensione. La seguente affermazione: "c'è ambiguità: ci sono sollecitazioni a partecipare, unite a ritiro o esclusione. La trama del gioco è sconnessa e si conclude con una rottura o una situazione di stallo. Gli affetti sono negativi" fa riferimento a: alleanze familiari collusive. interazione, divertimento ed empatia. alleanze familiari disturbate. cooperazione e strutturazione dell'interazione. Quali sono i tipi di alleanza familiare che possono essere individuati a partire dalla codifica del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. non è possibile individuare delle alleanze familiari a partire dalla codifica del LTP. alleanze disturbate, conflittuali, funzionali e collaborative. alleanze disfunzionali e funzionali. alleanze disturbate, collusive, in tensione e cooperative. Le alleanze familiari cooperative e in tensione individuate attraverso la codifica del Lausanne Trilogue Play (LTP) sono: l'alleanza cooperativa è funzionale mentre quella in tensione è tipica di famiglie con bambini insicuri ambivalenti. l'alleanza cooperativa è funzionale mentre quella in tensione è tipica di famiglie con bambini disorganizzati. costituiscono i due estremi di una stessa dimensione. nessuna opzione è corretta. Quale delle seguenti caratteristiche è presente in un'alleanza familiare cooperativa, osservabile nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. sono garantite le funzioni della partecipazione e organizzazione, mentre risultano problematiche l'attenzione focale e il contatto affettivo. la famiglia commette errori interattivi che sono poi riparati. la famiglia si coordina adeguatamente per dare sostegno al bambino. tutte le risposte sono corrette. Le alleanze familiari cooperative e in tensione individuate attraverso la codifica del Lausanne Trilogue Play (LTP) sono: indica la presenza del massimo grado di disfunzionalità. entrambe sufficientemente buone. soltanto l'alleanza cooperativa è una buona alleanza familiare. questo tipo di alleanza è stata osservata tipicamente tra le famiglie che presentano una severa psicopatologia. Quali sono le due tipologie di alleanza disturbata che si possono osservare nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. conflittuali e ambigue. caotiche e rigide. aperte e nascoste. funzionali e disfunzionali. Qual è l'aspetto che differenzia maggiormente le alleanze collusive dalle alleanze disturbate nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. il livello di cooperazione. nessuna risposta è corretta. l'ampiezza del conflitto e della ambiguità familiare. il clima affettivo. Quale delle seguenti caratteristiche è osservabile in un'alleanza disturbata nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. è presente il massimo grado di disfunzionalità. tutte le risposte sono corrette. gli affetti sono chiaramente negativi, anche se possono essere coperti da una pseudopositività. questo tipo di alleanza è stata osservata tipicamente tra le famiglie che presentano una severa psicopatologia. Quale delle seguenti caratteristiche è tipica di alleanze familiari collusive, osservabili nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. questo tipo di alleanza è stata osservata tipicamente tra le famiglie che presentano una severa psicopatologia. soltanto la funzione della partecipazione possiede un livello di funzionamento adeguato. le famiglie riescono a raggiungere l'obiettivo ma commettono degli errori interattivi che sono poi riparati. indica la presenza del massimo grado di disfunzionalità. "La famiglia gioca insieme in modo adeguato ma deve impegnarsi per superare i continui alti e bassi a fronte di un evidente contrasto nello stile dei genitori". In quale tipo di alleanza si può osservare una situazione del genere nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. alleanza collusiva. alleanza cooperativa. alleanza in tensione. alleanza disturbata. Quale delle seguenti caratteristiche NON è presente in un'alleanza familiare in tensione, osservabile nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. la famiglia non riesce a coordinarsi per raggiungere l'obiettivo ed il figlio è coinvolto in una triangolazione disfunzionale. il clima affettivo può essere teso. sono garantite le funzioni della partecipazione e organizzazione, mentre risultano problematiche l'attenzione focale e il contatto affettivo. la famiglia riesce a raggiungere l'obiettivo ma commette degli errori interattivi che sono poi riparati. Quali sono le due tipologie di alleanza collusiva che si possono osservare nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. aperte e nascoste. funzionali e disfunzionali. conflittuali e ambigue. caotiche e rigide. La Rettocolite ulcero-emorragica compare nei neonati. Falso, compare in età scolare verso i 7-8 anni, oppure all’inizio della pubertà tra gli 11 e i 13 anni. Falso, compare in età prescolare, verso i 4-5 anni. Falso, compare nella prima infanzia. Vero. Quale disturbo della sfera digestiva si potrebbe ricondurre ad una relazione caregiver-bambino connotata da modalità di interazione improntate all’aggressività e al rifiuto da parte del caregiver nei momenti in cui il bambino non presenta alcun disturbo, mentre emergono cure invadenti e manipolatorie associate alla comparsa del disturbo?. Coliche idiopatiche. Rettocolite ulcero-emorragica. Vomito. Mericismo. Quale disturbo della sfera digestiva si potrebbe ricondurre ad una condizione di deprivazione affettiva, dove i caregivers sono più freddi, distanti e mettono in atto cure ritualizzate e ossessive?. Coliche idiopatiche. Mericismo. Rettocolite ulcero-emorragica. Vomito. Il mericismo: compare nel primo trimestre di vita e sembra riguardare maggiormente i maschi. compare nel primo trimestre di vita e sembra riguardare maggiormente le femmine. compare nel secondo trimestre di vita e sembra riguardare maggiormente le femmine. compare nel secondo trimestre di vita e sembra riguardare maggiormente i maschi. Tra i disagi che i bambini esprimono attraverso il corpo troviamo le patologie: solo della sfera respiratoria e cutanee. solo della sfera digestiva e cutanee. solo della sfera digestiva e della sfera respiratoria. della sfera digestiva, della sfera respiratoria, cutanee. Quale patologia della sfera digestiva è caratterizzata da sofferenza digestiva e fame imperiosa, manifestate con agitazione e pianto che possono perdurare anche per alcune ore?. crampi addominali. dolore addominale. coliche idiopatiche. mericismo. Rispetto alle coliche idiopatiche segnare la risposta falsa: il bambino resta tranquillo per la maggior parte della giornata, poi nel tardo pomeriggio o nel corso della sera dopo il pasto, con lo svolgersi della digestione, iniziano le coliche. si manifestano durante i primi otto mesi di vita del bambino. è una patologia della sfera digestiva. nessuna risposta è falsa, sono tutte corrette. La funzione protettiva della TOM è stata evidenziata da: Premack. Wimmer. Fonagy. Meins. Tra le patologie della sfera digestiva non troviamo: Rettocolite ulcero-emorragica. Laringospasmo. Coliche idiopatiche. Mericismo. Rispetto al vomito: nessuna risposta è corretta. alcune volte sembra che si palesi senza alcuno sforzo, spontaneamente, mentre altre volte può essere conseguenza delle contrazioni dei muscoli addominali. entrambe le risposte sono vere. sono rare le condotte con le quali il bambino si induce il vomito, introducendosi le dita nella bocca per causare il riflesso della nausea. Si è osservato che se nella relazione tra bambino e caregiver c’è conflittualità, il vomito tende a ripresentarsi negli anni successivi nelle particolari situazioni di costrizione o contrarietà, oppure in seguito all’emergere di sentimenti di ansia e/o angoscia. Falso. In parte vero. Vero. Non ci sono evidenze a riguardo. Rispetto al laringospasmo si distinguono quante forme cliniche. 4. 2. 3. 5. Tra le cause dell’asma troviamo: Solo componenti infettive, allergiche, psicogene. Solo componenti ereditarie, infettive, allergiche. Solo componenti ereditarie, allergiche, psicogene. Componenti ereditarie, infettive, allergiche, psicogene. L’asma nel neonato non può manifestarsi insieme ad altri disturbi allergici, come l’eczema (patologia cutanea). Non ci sono evidenze a riguardo. Vero. Falso, può manifestarsi. In parte vero. Rispetto all’asma, un ambito che viene particolarmente colpito è la scolarità. non ci sono evidenze in tale ambito. in parte vero. falso. vero. Rispetto al laringospasmo segnare la risposta falsa: si caratterizza per una breve perdita di coscienza a causa di una anossia cerebrale. il periodo di insorgenza si colloca generalmente tra i 2 e 4 mesi. è chiamato anche spasmo affettivo. la distribuzione per genere non manifesta particolari differenze tra maschi e femmine. La forma cianotica del laringospasmo è detta anche: Violacea. Rosea. Blu. Pallida. La forma sincopale del laringospasmo è detta anche: violacea. pallida. rosea. blu. Rispetto la forma sincopale del laringospasmo segnare la risposta falsa: sono frequenti in questa forma le manifestazioni convulsive con movimenti clonici degli arti e revulsione dei bulbi oculari. il bambino lancia un grido breve, impallidisce e cade a terra. è scatenata da un evento traumatico che procura al bambino un dolore improvviso oppure una paura intensa. è maggiormente frequente e si verifica a seguito di un rimprovero, una frustrazione o un’emozione di collera. Rispetto la forma cianotica del laringospasmo segnare la risposta falsa: il bambino inizia a piangere, il respiro accelera, la respirazione diventa sempre più difficoltosa fino a subentrare un blocco in apnea, che porta a una cianosi. Il bambino perde coscienza e cade a terra; possono raramente verificarsi episodi convulsivi con o senza perdita di urina. è scatenata da un evento traumatico che procura al bambino un dolore improvviso oppure una paura intensa. è maggiormente frequente e si verifica a seguito di un rimprovero, una frustrazione o un’emozione di collera. Sia nella forma cianotica che sincopale del laringospasmo la crisi è breve: i bambino riprende, infatti, coscienza dopo qualche secondo, al massimo dopo un minuto. Vero. In parte vero, solo in quella cianotica. Falso. In parte vero, solo in quella sincopale. Il contatto materno sembra essere un elemento chiave nella comparsa dell’eczema. Vero. In parte vero. Non ci sono evidenze in merito. Falso. L’alopecia totale investe. tutti i peli del corpo (ciglia, soppraciglia, peli ascellari, ecc…). i capelli. Entrambe le risposte sono vere. nessuna risposta è corretta. Quale autore rileva una latente ostilità delle madri dei bambini con eczema durante l’interazione con i loro figli?. Bowlby. Fonagy. Spitz. Erikson. Rispetto alle cause dell’alopecia è possibile individuare: nessuna risposta è corretta. eventi stressanti, come ad esempio: lo svezzamento traumatico, l’ansia in seguito ad un abbandono, la nascita di fratelli o sorelle, shock emozionali. entrambe le risposte sono corrette. fattori di natura psicologica e ambientale come gravi carenze di affetto o la perdita di figure significative di attaccamento. L’esordio dell’eczema si presenta: nel primo trimestre di vita del bambino e la sua risoluzione per lo più avviene intorno al secondo anno di vita. nel primo trimestre di vita del bambino e la sua risoluzione per lo più avviene intorno al primo anno di vita. nel secondo trimestre di vita del bambino e la sua risoluzione per lo più avviene intorno al secondo anno di vita. nel secondo mese di vita del bambino e la sua risoluzione per lo più avviene intorno al primo anno di vita. Quale forma di alopecia prevede la presenza di aree prive di capelli, in assenza di infiammazione o squame?. L’alopecia totale. L’alopecia secondaria. L’alopecia primaria. L’alopecia areata. La forma totale e areata sono riferibili a quale patologia?. Laringospasmo. Asma. Alopecia. Mericismo. Rispetto l’alopecia si distinguono quante forme?. 2. 5. 4. 3. I bambini con eczema, così come quelli affetti da una patologia asmatica, rivelano: Solo deficit sul piano delle competenze emotive e notevole intolleranza alle situazioni conflittuali. Solo notevole intolleranza alle situazioni conflittuali e profondi bisogni affettivi. Deficit sul piano delle competenze emotive, notevole intolleranza alle situazioni conflittuali e profondi bisogni affettivi. Non ci sono aspetti in comune. Spitz ha riscontrato in quali bambini l’assenza dell’angoscia dell’estraneo?. Bambini con asma. Bambini con laringospasmo. Bambini con alopecia. Bambini con eczema. Quale dei seguenti disturbi non rientra nei disturbi d'ansia nel DSM 5?. fobia specifica. disturbo da stress post-traumatico. mutismo selettivo. ansia da separazione. I disturbi d'ansia sono spesso associati a: dipendenza da sostanze. tutte le opzioni sono scorrette. disturbi dell'umore. tutte le opzioni sono corrette. I disturbi d'ansia sono spesso associati a quali disturbi di personalità?. evitante. antisociale. borderline. tutte le opzioni sono corrette. Quali tra questi non è uno dei principali fattori di rischio per i disturbi d'ansia?. genere maschile. essere single o divorziato. genere femminile. giovane età. Nella diagnosi di disturbo d'ansia da separazione nei bambini e adolescenti, la paura, l'ansia o I'evitamento devono ravvisarsi per quanto tempo?. almeno 2 mesi. 6 mesi. almeno 4 settimane. almeno 3 mesi. Nell'insorgenza del disturbo d'ansia da separazione, Viaro (1995) evidenza la frequente presenza di: Centralità della relazione madre-bambino. tutte le opzioni sono corrette. la presenza di eventi stressanti. Esistenza di alcune tematiche familiari dominanti. Alla base del disturbo d'ansia da separazione vi è una limitazione del normale comportamento esplorativo del bambino da parte della figura di riferimento principale. Chi sostiene questa ipotesi?. Bowlby. Ugazio. Viaro. Guidano e Sassaroli. E' possibile che per il disturbo d'ansia da separazione...La madre o più raramente il padre soffra di angoscia cronica nei confronti delle figure di attaccamento e trattenga il bambino/paziente a casa per avere compagnia?. si solo se anche il bambino tema che qualcosa di brutto possa accadere. si solo se il bambino possa temere che possa capitagli qualcosa di brutto quando è lontano da casa. si. no. Per spiegare il disturbo d'ansia da separazione, Bowlby ha descritto alcune esperienze relazionali avverse: quante?. 3. 2. 5. 4. I fattori di rischio per il disturbo d'ansia da separazione sono stati suddivisi in: fattori biologici psicologici e sociali. caratterstiche della madre. tutte le opzioni sono corrette. esperienze avverse in famiglia. In quale disturbo d'ansia la caratteristica essenziale è: "ansia molto intensa che si scatena alla separazione dai genitori, dall'abitazione o da altri ambienti familiari"?. disturbo d'ansia generalizzato. disturbo d'ansia da separazione. disturbo di panico. fobia specifca. Nel DSM-5 il disturbo d'ansia da separazione è inserito nella sezione: "Disturbi da stress correlati". "Disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell'infanzia, nella fanciullezza o nell'adolescenza". Disturbi di tipo internalizzato. "Disturbi d'ansia". Prima del DSM-5, era possibile diagnosticare il disturbo d'ansia da separazione in età adulta?. no. solo in rare eccezioni. si ma con il termine disturbo d'ansia. si. Quali sono gli stati emotivi tipici dei bambini con mutismo selettivo?. tutte le opzioni sono corrette. paura del giudizio altrui e vergogna. metavergogna. vissuti di inadeguatezza e incapcità. Il DSM-5 raccomanda particolarmente ai clinici di: non porre diagnosi di mutismo selettivo prima che siano trascorsi 4 mesi dell'anno scolastico. non porre diagnosi di mutismo selettivo prima che sia trascorso il primo mese dell'anno scolastico. non porre diagnosi di mutismo selettivo prima che siano trascorsi 2 mesi dell'anno scolastico. non porre diagnosi di mutismo selettivo prima che siano trascorsi 3 mesi dell'anno scolastico. Quali sono le distorsioni cognitive tipiche dei bambini con mutismo selettivo?. minimizzazione delle proprie risorse. tutte le opzioni sono corrette. astrazione selettiva. catastrofizzazione e ipergeneralizzazione. Il mutismo selettivo è spesso in comorbidità con: fobia sociale e ansia da seprazione. disturbo ossessivo compulsivo. fobia specifica fobia scolare. tutte le opzioni sono corrette. Un luogo comune ......... relativo al MS è quello ad esempio di attribuire a questi bambini una certa intenzionalità/volontà nel mantenere il loro silenzio, Al posto dei .... Cosa inserite?. assolutamente esatto. parizalmente esatto. condiviso nella comunità scientifica. errato. A scuola, l'insegnante cosa non dovrebbe fare con i bambini con mutismo selettivo?. tutte le opzioni sono corrette. utilizzare promesse o ricatti perché parli. cercare di alleviare l'ansia in classe, creando un clima disteso e rilassato. Tenere presente che se il bambino parla una volta, non è detto che poi parlerà sempre. Il DSM-5 raccomanda particolarmente ai clinici di non porre diagnosi di mutismo selettivo: prima che siano trascorsi i primi 3 mesi dell’anno scolastico. prima che siano trascorsi i primi 6 mesi dell’anno scolastico. nessuna opzione è corretta. prima che sia trascorso il primo mese dell’anno scolastico. Il "congelamento" della produzione verbale può essere letto. un comportamento controllante. una strategia di difesa di fronte all'incapacità di affrontare le richieste dell'ambiente. un comportamento manipolatorio. tutte le opzioni sono corrette. L'ipotesi - sostenuta dalle teorie psicodinamiche e sistemico-familiari - secondo cui il Mutismo Selettivo sia una semplice conseguenza di un trauma o di un conflitto intrapsichico irrisolto e che quest'ultimo possa giocare un ruolo significativo nel causare il disturbo... è stata decisamente verificata negli studi empirici. è stata solo parzialmente confermata. è stata comprovata da diversi lavori e presa ora a riferimento dalle diverse teorie psicologiche. è stata abbandonata da tempo. I bambini affetti da mutismo selettivo: non riescono a parlare in assoluto. non riescono a parlare con i soli adulti non familiari. non riescono a parlare con i coetanei non familiari. non riescono a parlare con adulti e coetanei non familiari. Nei casi di mutismo selettivo: L'incapacità di parlare si evidenzia solo in età prescolare. L'incapacità di parlare è incostante ma si ravvisa in diversi contesti sociali. L'incapacità di parlare è costante, per cui persiste regolarmente nei diversi contesti sociali e nel tempo. L'incapacità di parlare si ravvisa in un unico contesto (esempio scuola) e non perdura nel tempo. L'incapacità del paziente (quasi sempre un bambino) di parlare in pressoché tutti i contesti sociali, nonostante sviluppo e capacità di linguaggio normali definisce: tutte le opzioni sono corrette. il mutismo selettivo. il disturbo d'ansia. la fobia sociale. Nel DSM-5, il mutismo selettivo è stato inserito nella sezione: Disturbi del linguaggio e della comunicazione. Disturbi di tipo internalizzato. Disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell'infanzia, nella fanciullezza e nell'adolescenza. Disturbi d'ansia. Le famiglie dei bambini con mutismo selettivo: sono generalmente molto isolate sul piano sociale, con poche relazioni esterne al nucleo familiare. sono generalmente tese a stimolare in modo esagerato e precoce l'autonomia del figlio. Sono generalmente di livello socio-economico svantaggiato. sono state attraversate da traumi e lutti. L'affermazione: donne sono maggiormente a rischio di sviluppare una fobia specifica è: falsa perché non vi sono studi in merito. vera. falsa perché uomini e donne sviluppano tali fobie in misura maggiore rispetto alle donne. falsa perché uomini e donne sviluppano tali fobie in egual misura. Alcuni tipi di fobie possono insorgere in età prescolare, ad esempio: entrambe sono sbagliate. fobie per gli animali. entrambe sono corrette. fobie per specifiche situazioni. Esistono differenti tipologie di fobia specifica: quali?. ambiente naturale. animali e situazioni specifiche. sangue-iniezioni-ferite. tutte le opzioni sono corrette. Quando insorgono solitamente le fobie riferite a specifiche situazioni?. in adolescenza. durante l'età adulta. durante l'infanzia. in età prescolare. Cos'è la dismorfofobia?. la paura di avere qualcosa di "storto" nel proprio aspetto esteriore. paura dei ragni. la paura di essere giudicato negativamente nelle occasioni sociali. paura degli spazi aperti. Quale termine indica la "paura della morte"?. agorafobia. scotofobia. brontofobia. necrofobia. La fobia specifica può svilupparsi: a seguito di un attacco di panico. a seguito di un evento traumatico vissuto o osservato. tutte le opzioni sono corrette. nessuna opzione è corretta. "... è una marcata o persistente paura delle situazioni sociali in cui il soggetto è esposto a persone sconosciute o al possibile giudizio della propria prestazione" a cosa si riferisce tale definizione?. alla fobia sociale. disturbo d'ansia da separazione. alla fobia specifica. disturbo d'ansia generalizzato. Per quanto riguarda la fobia sociale: Il DSM-5 indica un esordio tra i 13 e i 16 anni. Il DSM-5 indica un esordio tra i 12 e i 15 anni. Il DSM-5 indica un esordio tra i 15 e i 17 anni. Il DSM-5 indica un esordio tra gli 8 e i 15 anni. L'affermazione "I bambini con fobia sociale generalmente non hanno capacità sociali e fiducia in se stessi, spesso soffrono anche di un disturbo d'ansia generalizzato" è: vera. falsa. solo in parte vera per quanto concerne le scarse abilità sociale. solo in parte vera per quanto concerne il disturbo d'ansia generalizzato. Nella fobia sociale: tutte le risposte sono corrette. le difficoltà sono da ricondurre al timore di essere sottoposti al giudizio degli altri, nell'aspettativa che questo sia negativo. le situazioni sociali sono fonte di stress perchè il soggetto si sente osservato e si immagina isolato e ignorato dagli altri. entrambe le risposte sono sbagliate. Il rifiuto della scuola è una sindrome. entrambe le risposte sono corrette. multi-causale e eterogenea. unitaria. nessuna risposta è corretta. Le linee guida per il trattamento del rifiuto scolastico che si appoggiano sulla visione funzionale del sintomo si articolano in quanti approcci?. 3. 5. 2. 4. Quale/i aree di difficoltà sono presenti nella fobia scolare?. relazioni nel contesto scolastico. attività svolte a scuola. separazione della famiglia. tutte le opzioni sono corrette. I problemi in comorbidità con il rifiuto della scuola ... sono di tipo esternalizzato (rabbia, aggressività). possono essere sia di tipo internalizzato (ansia depressione) sia di tipo esternaizzato (rabbia, aggressioni). possono essere i DSA. sono di tipo internalizzato (ansia, fobie, depressione). Nei casi di fobia scolare. livello di angoscia diviene elevato solo davanti alla scuola. livello di angoscia può essere elevato senza soluzione da un giorno all'altro. livello di angoscia può essere elevato fin dalla sera prima ed il bambino può riposare male o essere disturbato da incubi o risvegli notturni. livello di angoscia può essere elevato fin dalla mattina presto e il bambino prova nausea e cefalea. Gli approcci terapeutici più frequenti in caso di rifiuto scolastico sono: Nessuna risposta è corretta. Approccio sistemico familiare. Entrambe le alternative sono corrette. Approccio cognitivo-comportamentale. Quale strumento ha come aspetto rilevante la distinzione di comportamenti legati al rifiuto scolastico da quelli che riguardano le condotte trasgressive, come il "marinare" la scuola?. ERQ. DERS. CBCL. Scala SRAS-R. Il ragazzo che si assenta in modo ingiustificato da scuola, che "marina la scuola": .... tutte le opzioni sono corrette. non ha paura e spesso non racconta nulla ai genitori. nessuna opzione è corretta. mostra un comportamento intenzionale, non presenta elevati livelli di ansia e spesso durante le ore scolastiche rimane fuori casa. Quale/i quadri sintomatologici sono previsti nella School Refusal Assessment Scale Revised?. comportamenti di fuga da situazioni sociali e di valutazione. comportamenti legati all'evitamento di stimoli e situazioni negative. comportamenti legati alla ricerca di attenzione e di gratificazioni al di fuori della scuola. tutte le opzioni sono corrette. La School Refusal Assessment Scale Revised quanti diversi quadri sintomatologici del rifiuto della scuola investiga?. 4. 2. 3. 5. Quali sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo manifestano di solito i bambini e gli adolescenti?. rituali di addormentamento, pensieri ossessivi su temi di contaminazione, aggressività, sessualità. rituali di addormentamento, pensieri ossessivi su temi di contaminazione, aggressività, sessualità vissuta come proibita, religiosità eccessiva e scrupolosità. rituali di addormentamento, pensieri ossessivi su temi di contaminazione e aggressività. pensieri ossessivi su temi di contaminazione, aggressività, sessualità vissuta come proibita, religiosità eccessiva. "... sono attività o comportamenti intenzionali e ripetitivi intrapresi per ottenere qualche effetto o prevenire qualche conseguenza, anche se non esiste una relazione causale realistica tra il comportamento e l'evento così interpretato" a cosa si riferisce tale definizione?. alle ossessioni. alla coazione. alla mania. alle compulsioni. "... è un'idea che assedia; sono pensieri solitamente egodistonici ricorrenti e persistenti, anche quando si tenta di ignorarli; sono avvertiti come un'intrusione fuori controllo e irragionevole e generano ansia" a cosa si riferisce tale definizione?. alla coazione. alla compulsione. alla mania. all'ossessione. Quando ha solitamente esordio il disturbo ossessivo compulsivo?. in adolescenza o nella prima età adulta. durante l'infanzia. in età scolare. in età prescolare. Le ipotesi eziopatogenetiche rispetto al disturbo ossessivo compulsivo, fanno riferimento: solo all’interpretazione psicologica. a due diverse interpretazioni, quella diretta e quella indiretta. solo all’interpretazione neurobiologica. a due diverse interpretazioni, quella psicologica e quella neurobiologica. Nei bambini con disturbo ossessivo-compulsivo sono stati riscontrati prevalentemente pattern dell’attaccamento di tipo: ambivalente oppure evitante. solo evitante. solo ambivalente. disorganizzato. Tra i domini cognitivi citati dal Gruppo di Lavoro sulle Cognizioni Ossessivo-Compulsive ritenuti centrali nella patologia ossessivo-compulsiva non troviamo: l'importanza eccessiva sui pensieri. il controllo sui pensieri attraverso la soppressione del pensiero. la responsabilità esagerata. la sottovalutazione della minaccia. Secondo il modello cognitivo dello Human Information Processing (HIP) gli individui ossessivo-compulsivi possiedono schemi di pensiero caratterizzati da: tendenza ad interpretare come minacciose le informazioni dell'ambiente esterno. dubbio cronico sulla maggior parte degli eventi e delle azioni. tutte le alternative sono corrette. spinta ad un controllo costante dei pensieri. Nella prospettiva cognitivista, il Gruppo di Lavoro sulle Cognizioni Ossessivo-Compulsive quanti domini cognitivi ha ritenuto centrali nella patologia ossessivo-compulsiva?. 3. 6. 10. 4. Tra le ipotesi psicologiche inerenti l'eziopatogenesi della patologia ossessivo-compulsiva presentate nel corso non troviamo: La prospettiva cognitivista. La prospettiva comportamentista. La prospettiva neuropsicologica. La prospettiva dell’attaccamento. Nella prospettiva comportamentista i comportamenti ossessivi tendono ad autorinforzarsi poiché consentono all’individuo di. ridurre i livelli di stress psicosomatico. ridurre i livelli di ansia. ridurre i livelli di burn-out. ridurre i livelli di paura. Quale prospettiva rispetto l'eziopatogenesi dei disturbi ossessivo-compulsivi sposta il focus dell'attenzione dai comportamenti disfunzionali agli schemi di pensiero, alle credenze, ai giudizi e alle convinzioni che danno conto di come l'individuo percepisce, elabora e immagazzina le informazioni provenienti dal mondo esterno?. La prospettiva mentale. La prospettiva cognitivista. La prospettiva comportamentista. La prospettiva psicologica. Quale approccio rispetto l'eziopatogenesi dei disturbi ossessivo-compulsivi tenta una connessione tra una molteplicità di fattori come vulnerabilità genetica, caratteristiche di personalità ed eventi di vita stressanti, i quali agiscono sul genoma e sullo sviluppo di modelli cognitivo-affettivi specifici?. Approccio neurobiologico. Approccio psicologico. Approccio diretto. Approccio integrato. Quale ipotesi eziopatogenetica sullo sviluppo del disturbo ossessivo-compulsivo "sottolinea la presenza di modelli di pensiero distorti e inusuali in cui viene sopravvalutata la reale pericolosità di certe situazioni, in relazione a credenze e convinzioni apprese durante le prime fasi dello sviluppo, che erano utili quando si mera piccoli, ma che vengono riproposte anche nel presente, portando così a una lettura distorta della realtà"?. l'ipotesi psicoanalitica classica. l'ipotesi della teoria dell'attaccamento. l'ipotesi sistemica. l'ipotesi cognitivista. Secondo Crittenden i comportamenti ossessivo-compulsivi presentano strategie che i bambini hanno appreso per far fronte a un ambiente imprevedibile e pericoloso. Vero. Non è mai stato indagato tale aspetto. In parte vero. Falso. Per quanto riguarda i bambini depressi, i sintomi possono essere ricondotti a quali macrocategorie?. emotiva, cognitiva e motivazionale. emotiva, cognitiva e fisica. emotiva, cognitiva, motivazionale, fisica e neurovegetativa. emotiva, cognitiva, e neurovegetativa. Il disturbo bipolare 2 prevede: episodi depressivi e ipomaniacali. non esiste. episodi depressivi e maniacali. episodi maniacali e ipomaniacali. Il disturbo ciclotimico prevede: la presenza di episodi depressivi di minore entità rispetto alla depressione maggiore. alterazione episodica dell'umore. presenza di uno o più episodi depressivi maggiori e almeno un episodio ipomaniacale. alterazione cronica dell'umore con presenza di numerosi episodi ipomaniacali e sintomi depressivi. La depressione maggiore si connota per: sintomi che investono la sfera emotiva, relazionale e comportamentale. sintomi che investono la sfera emotiva, cognitiva, somatica e comportamentale. nessuna opzione è corretta. sintomi che investono la sfera emotiva e cognitiva,. Gli episodi maniacali prevedono: l'umore elevato. tutte le risposte sono corrette. grandiosità. coinvolgimento in attività che potrebbero avere conseguenze dannose. Il DSM-5 introduce una una nuova categoria diagnostica per i disturbi dell'umore in età evolutiva: come si chiama?. Il disturbo depressivo e ciclotimico evolutivo. il disturbo da disregolazione dell'umore e dell'affettività. Il disturbo depressivo e distimico dei bambini. il disturbo dirompente da disregolazione dell'umore. L'affermazione: negli anni '80 si applicano gli stessi criteri degli adulti per la diagnosi di depressione maggiore nei bambini è: falsa perché si tratta degli anni '90. falsa perché vi sono criteri diversi per adulti e bambini. falsa perché si tratta degli anni '70. vera. L'affermazione: ... fino agli anni '70 si riteneva che i bambini non potessero presentare sintomi depressivi in ragione dell'immaturità delle loro strutture di personalità è: falsa percè non erano gli anni '70 ma '50. falsa percè non erano gli anni '70 ma '80. vera. falsa percè non erano gli anni '70 ma '60. Come si chiamano le sezioni del DSM-5 in merito ai disturbi dell'umore?. disturbi bipolari distimici e ciclotimici. disturbi depressivi distimici e ciclotimici. disturbi bipolari e depressivi. disturbi bipolari, depressivi e ciclotimici. Il DSM per la diagnosi dei disturbi dell'umore prevede quante sezioni?. 5. 6. 4. nessuna opzione è corretta. Insieme alle anomalie neurotrasmettitoriali, qual è la seconda ipotesi biologica maggiormente studiata per la depressione?. quella dell’asse amigdala-ipofisi-surrene. quella dell’asse ipofisi-surrene. quella dell’asse ipotalamo-ipofisi-amigdala. quella dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Il flusso e il metabolismo dell’amigdala nei bambini depressi appare: non ci sono studi a riguardo. non ci sono differenze. consistentemente aumentato rispetto alla popolazione generale. consistentemente inferiore rispetto alla popolazione generale. Studi effettuati su bambini depressi hanno evidenziato: non sono stati effettuati. un aumento del volume dell’amigdala. una riduzione del volume dell’amigdala. non ci sono modifiche rispetto l’amigdala. Vari dati connettono la depressione: Ad alterazioni endocrine e bassi livelli di cortisolo. Ad elevati livelli di cortisolo. A bassi livelli di cortisolo. Ad alterazioni endocrine ed elevati livelli di cortisolo. Tra le evidenze neurofisiologiche in quadri depressivi sono state evidenziate delle anomalie nel sonno, quale tra le seguenti è falsa: l’aumento del sonno REM soprattutto nella prima parte della notte. la riduzione delle fasi 3 e 4 del sonno non REM. aumento durata del sonno non REM. il disturbo della continuità del sonno. Gli studi di neuroimmagine mostrano come nel corso della depressione ci sia una forte iperattività dell’amigdala e una diminuita attività della corteccia prefrontale, del giro del cingolo anteriore e dell’ippocampo. In parte vero, in entrambi una diminuita attività. Falso. In parte vero, in entrambi una iperattività. Vero. Le anomalie endocrine che producono un’eccessiva quantità di cortisolo derivano da un mancato funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene: Falso. In parte vero. Vero. Non ci sono studi a riguardo. I disturbi del sonno rientrano tra i sintomi descritti nei quadri sintomatici della depressione in età evolutiva: entrambe le alternative sono corrette. nell’età adolescenziale. nessuna risposta è corretta. quando il bambino è molto piccolo (età inferiore ai 3 anni), e in età prescolare (età compresa tra i 3 e i 5 anni) e scolare (età compresa tra i 6 e gli 11 anni). Sono state studiate due varianti del polimorfismo del gene trasportatore della serotonina, quali sono?. la variante long e la variante short. la variante diretta e la variante indiretta. la variante positiva e la variante negativa. la variante attiva e la variante passiva. Studi longitudinali sono stati in grado di dimostrare che nei figli di soggetti affetti da depressione: c’è un rischio di 6 volte maggiore di contrarre il disturbo depressivo e 2 volte maggiore per il disturbo distimico. c’è un rischio 3 volte maggiore di contrarre il disturbo depressivo e 6 volte maggiore per il disturbo distimico. c’è solo un rischio di 5 volte maggiore di contrarre il disturbo depressivo. c’è solo un rischio di 5 volte maggiore di contrarre il disturbo distimico. Rispetto l’obiettivo della psicoterapia della depressione troviamo: il cambiamento nel tempo. nessuna risposta è corretta. il sollievo immediato. tutte le risposte sono corrette. Tra i predittori negativi di efficacia di un intervento psicoterapeutico troviamo: tutte le risposte sono corrette. l’associazione con disturbo della condotta o disturbo bipolare. l’elevata gravità del disturbo. la presenza di sintomi psicotici e di rischio suicidario. Rispetto a quali interventi psicoterapeutici per la depressione diversi studi hanno dimostrato la loro efficacia sia nella fase acuta che nella fase di mantenimento, in particolare nelle forme meno gravi, senza sintomi psicotici e bipolari, in tutte le fasce d’età?. cognitivo-contestuale e psicodinamico. cognitivo-comportamentale, interpersonale, psicodinamico, familiare. cognitivo-comportamentale e familiare. interpersonale, psicodinamico, familiare. Globalmente circa quale percentuale di soggetti ha una risposta favorevole al trattamento psicoterapeutico per la depressione?. Circa il 70-80%. Circa il 20-25 %. Circa il 40-65%. Circa il 25-30 %. Tra le modalità psicoterapeutiche per la depressione, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e interpersonale risultano gli approcci migliori, in particolare per. nessuna risposta è corretta. bambini in età prescolare. adolescenti e bambini in età scolare con buone capacità verbali. entrambe le alternative sono corrette. Tra i trattamenti non farmacologici per la depressione troviamo: Solo interventi psicoeducativi e psicoterapie. Solo counseling e psicoterapie. Counseling e interventi psicoeducativi, psicoterapie, interventi di prevenzione. Solo psicoterapie e interventi di prevenzione. La centralità della famiglia nell’universo del bambino e l’imprescindibile necessità di un coinvolgimento della famiglia per ogni intervento che si intenda mettere in atto, sono assunti di base di quale intervento?. Psicofamiliare. Psicoeducativo. Riabilitativo familiare. Psicosociale. Tra i trattamenti farmacologici per la depressione troviamo: Antidepressivi triciclici. SSRI. Tutte le alternative sono corrette. Stabilizzanti dell’umore. I vari tipi di trattamento disponibili per la depressione rientrano schematicamente quante tipologie?. 2, farmacologici e non farmacologici. 3, farmacologici, psicoterapeutici e psicoeducativi. 2, principali e secondari. 2, passivi e attivi. Quali sono le terapie di intervento nel caso di disturbi depressivi nel bambino?. Counseling, interventi psicoeducativi, psicoterapie, interventi di prevenzione, trattamento farmacologico. Solo psicomotricità, psicoterapie e trattamento farmacologico. Solo psicoterapie e intervento farmacologico. Solo riabilitazione, psicoterapie e trattamento farmacologico. Rispetto al trattamento della depressione in età evolutiva, l’abbinamento antidepressivi e psicoterapia: fa aumentare le probabilità di successo del 30-40%, rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. fa aumentare le probabilità di successo di un 10-20%, rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. non ha portato all'aumento di successo rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. fa aumentare le probabilità di successo del 50%, rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. Quando una persona particolarmente cara ad un bambino muore in modo traumatico il bambino può manifestare delle difficoltà, quali?. Tutte le risposte sono corrette. evitamento e appiattimento. sintomi fisici o emotivi di accresciuto arousal. memorie intrusive relative al decesso. Quale delle seguenti caratteristiche è presente nel lutto traumatico e non nel lutto normale né in quello cronico?. la causa della morte è terrificante e scioccante. sono tutte caratteristiche presenti soltanto nel lutto traumatico. Senso di alienazione e di isolamento sociale. i soggetti sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico. "I ricordi, i pensieri e le emozioni relative alla persona deceduta possono sollecitare le memorie spaventose relative alla modalità del decesso". Questa affermazione è vera per le situazioni di:\n. lutto prolungato. tutte le risposte sono corrette. lutto traumatico. lutto normale. Quale dei seguenti sintomi può essere presente nel Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini?. pianto e richiamo della persona perduta. Tutte le risposte sono corrette. disturbi del comportamento alimentare. regressioni o perdite di competenze fondamentali. Qual è la principale differenza tra il Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini e il Disturbo Post-traumatico da Stress?. nel Disturbo Post-traumatico da Stress c?è una maggiore tendenza alla riproduzione ansiosa dell'evento e di pattern compulsivi. entrambe le risposte sono corrette. nel Disturbo da Lutto Prolungato c?è una maggiore tendenza alla letargia, al ritiro, alla depressione e all'apatia. entrambe le risposte sono sbagliate. Cosa si intende per dolore depressivo?. Nessuna risposta è corretta. quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. un tipo di dolore che implica soltanto aspetti negativi. quel particolare dolore che implica la mancata elaborazione del lutto. Quale delle seguenti affermazioni riferite all'elaborazione del lutto NON è vera: l'elaborazione del lutto implica che la persona colpita possa dare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni, in altre parole al proprio dolore. l'elaborazione del lutto è quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. l'elaborazione del lutto è un particolare processo mentale lungo e articolato che si svolge ?a ondate? per mezzo delle quali ci avviciniamo e allontaniamo dalla percezione diretta del dolore mentale depressivo. l'elaborazione del lutto comporta grandi trasformazioni delle immagini mentali sia di sé sia della persona perduta che potrà venire conservata soltanto in quanto sarà trasformata in ricordo. "Progressiva consapevolezza emotivo-cognitiva della perdita, sua accettazione profonda, stabile ristrutturazione emotivo-cognitiva della percezione di Sé che tenga pienamente conto della perdita e riconoscimento schietto del dolore che si sta provando, della sua sensatezza e legittimità ritornando ad accogliere, stimare, a volere bene al se stesso sofferente che ci si ritrova ad essere". Questa definizione fa riferimento al processo mentale di: accettazione della perdita. elaborazione del dolore. dolore depressivo. elaborazione del lutto. L'affermazione "Nei giorni successivi al lutto il bambino può manifestare fantasie di ricongiungimento" è: vera. assolutamente falsa. falsa perché le fantasie di ricongiungimento possono manifestarsi soltanto nel momento in cui il bambino riceve la notizia del lutto. vera solo in alcune situazioni particolari. Quali sono le principali reazioni al lutto nei bambini?. reazioni emotive. Tutte le risposte sono corrette. interazioni interpersonali caratterizzate da ritiro, isolamento sociale e comportamenti aggressivi. cambiamenti nel comportamento e nel pensiero. L'affermazione "Secondo diversi autori la quasi totalità dei bambini dai sei anni di età sa che la morte è irreversibile, universale, ed implica la cessazione delle funzioni vitali" è: non è possibile affermare ciò perché l'acquisizione di tali conoscenze dipende soltanto dall'esperienza personale del bambino. falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dagli otto anni. vera. l'irreversibilità, l'universalità e la non funzionalità sono concetti che vengono acquisiti durante l'adolescenza. Come viene inteso il concetto di morte da parte dei bambini che hanno meno di tre anni?. il bambino ha già compreso che la morte è irreversibile e universale. il bambino inizia a comprende il principio della non funzionalità. la morte è vista dal bambino come una separazione limitata, una specie di vita ridotta, un evento temporaneo. prima dei tre anni il concetto di morte non è per niente compreso dai bambini. La comprensione del concetto di morte nei bambini a cosa non fa riferimento?. tutte le opzioni sono corrette. reversibilità e specificità. non è possibile rispondere a questa domanda perché gli studi sul concetto di morte nei bambini sono troppo pochi. funzionalità e soggettività. Quale spiegazione potrebbe essere fornita ad un bambino rispetto al suicidio del proprio genitore?. il fatto che il genitore non era in grado di sentire e di pensare in modo sano a causa di una malattia mentale. è meglio non fornire alcuna spiegazione al bambino subito dopo l'avvenimento. nessuna opzione. il fatto che il genitore abbia desiderato in modo anomalo risolverei i suoi problemi. Quale dei seguenti comportamenti NON è di aiuto per un bambino che ha subito un lutto significativo?. assicurarsi che il bambino riceva informazioni corrette sulla malattia o sulle circostanze della morte. dare esplicitamente al bambino il permesso di addolorarsi. difendere il bambino minimizzando il tragico lutto e impedendogli di partecipare a tutte le cerimonie connesse al decesso. ristabilire la routine il più presto possibile. Nel DSM-5 le novità diagnostiche per il PTSD comprendono: l'aggiunta di un quarto gruppo di sintomi. l'eliminazione del punto 2 del criterio A del DSMIV. tutte le opzioni sono corrette. una maggiore specificazione del criterio A. Quale tra le seguenti affermazioni rispetto al Post-Traumatic Stress Disorder nel DSM-IV e DSM-5 è corretta: Nel DSM-IV il PTSD, si caratterizza per una tetrade sintomatologica, mentre nel DSM-5 viene aggiungo un 5° gruppo di sintomi: Pensieri e modificazioni negative nei pensieri e nell’umore. Nel DSM-IV il PTSD, si caratterizza per una triade sintomatologica, mentre nel DSM-5 viene aggiungo un 4° gruppo di sintomi: Pensieri e modificazioni negative nei pensieri e nell’umore. Nel DSM-IV il PTSD, si caratterizza per una diade sintomatologica, mentre nel DSM-5 viene aggiungo un 3° gruppo di sintomi: Pensieri e modificazioni negative nei pensieri e nell’umore. Nel DSM-5 non sono stati aggiunti gruppi di sintomi rispetto alla triade nel DSM-IV. Rispetto al Disturbo da stress post-traumatico, l’evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico può riguardare: nessuna risposta è corretta. evitamento o sforzi per evitare stimoli esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che suscitano ricordi angoscianti, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico. entrambe le risposte sono corrette. evitamento o sforzi per evitare ricordi angoscianti, pensieri o sentimenti strettamente associati all'evento traumatico. Nel DSM-5 per il Disturbo da stress post-traumatico vengono forniti criteri specifici per bambini di età inferiore ai: 4 anni. 10 anni. 6 anni. 8 anni. Nel DSM-IV i sintomi di PTSD comprendono: Sintomi di aumentato arousal. Sintomi intrusivi di re-exèeriencing del trauma. Sintomi di Evitamento. tutte le opzioni sono corrette. Il criterio D del DSM-5 comprende sintomi relativi a: sintomi associati all'intrusione dell'evento traumatico,. Marcate alterazioni dell'arousal e reattività. Alterazioni negative di cognizioni e emozioni associati all'evento traumatico. Evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico. I primi studi sul PTSD avevano come soggetti: i veterani di guerra. le vittime di abusi. le vittime di eventi catastrofici. le vittime di maltrattamento. Nel DSM-IV, il criterio A del PTSD parla di: evento traumatico. evento al di fuori della comune esperienza umana. evento stressante. evento che implica la minaccia per l'integrità psicologica. Nel DSM-III, il criterio A del PTSD parla di: evento che implica minaccia per l'integrità fisica. evento stressante. evento che implica la minaccia per l'integrità psicologica. evento al di fuori della comune esperienza umana. Il disturbo post-traumatico da stress nel DSM-5 è inserito: nessuna opzione è corretta. nei disturbi dell'umore. nei disturbi d'ansia. nel capitolo dei Disturbi Correlati a Stress e Trauma. La classificazione Diagnostica 0-3 per il PTSD parla di: Evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico, iper-arousal, e re-experincing. Alterazioni negative di cognizioni e emozioni associati all'evento traumatico. trauma complesso. risperimentazione del trauma, appiattimento dell'affettività, iperattivazione, sintomi di paura e aggressività. La classificazione Diagnostica 0-3 per il PTSD specifica quanto gruppi di sintomi?. 2. 4. 5. 3. Psicoterapia Cognitivo-comportamentale focalizzata sul prevede: tecniche di esposizione. tutte le opzioni sono corrette. tecniche di gestione dell'ansia. Ristrutturazione cognitiva. La terapia EMDR. usando la stimolazione bilaterale, cioè i movimenti oculari, è in grado di far ripartire la capacità di elaborazione del trauma. tutte le opzioni sono corrette. si richiama alla psicoterapia corporea come base per le competenze terapeutiche e integra tecniche di psicoterapia psicodinamica, di terapia cognitivo-comportamentale, con le neuroscienze. fonda un intervento terapeutico mirato a modificare i processi di pensiero quali il rimuginio, le strategie di attenzione focalizzata sull'accaduto che permettono una elaborazione delle memorie traumatiche. EMDR significa: Desensibilizzazione e rielaborazione mediante processi sensomotori. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante processi metacognitivi. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante tecniche di esposizione. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante movimenti oculari. Esempi di potenziali di traumi complessi includono esperienze di: vittimizzazione nella sfera dell'identità o del genere sessuale. tutte le opzioni sono corrette. neglect o l'abbandono da parte di persone che hanno responsabilità della cura. violenza domestica. Nel Disturbo evolutivo conseguente al trauma, quante aree di funzionamento sono compromesse?. 7. 6. 5. 4. Il Trauma Symptom Checklist for Children (TSCC) è indicato per bambini tra: tutte le opzioni sono corrette. 13-16 anni. 12-14 anni. 8-12 anni. In quante versioni è disponibile il Trauma Symptom Checklist for Children (TSCC)?. 1. 3. 4. 2. Definiamo come trauma psicologico complesso quelle esperienze avverse che: sono di natura interpersonale e spesso coinvolgono il vissuto di colpa. sono di natura bellica e spesso coinvolgono il vissuto di paura e terrore. sono di natura catastrofica e comprendono vissuti di minaccia. sono di natura interpersonale e spesso coinvolgono il vissuto di tradimento,. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016) è stato indagato il potenziale ruolo di mediazione di quale/i variabile/i?. solo autobiasimo. solo minaccia percepita. minaccia percepita e attaccamento. minaccia percepita e autobiasimo. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha l’obiettivo di analizzare: i fattori in grado di spiegare (mediare) gli effetti del conflitto genitoriale sulla sintomatologia post-traumatica. l’eventuale presenza della sintomatologia post-traumatica in bambini esposti a lievi versus intensi livelli di conflitto genitoriale. nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono esatte. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha preso di riferimento le indicazioni: solo del modello della Sicurezza Emotiva (Grych & Fincham, 1990). solo del modello Cognitivo-Contestuale (Grych & Fincham, 1990). dei modelli Cognitivo-Contestuale (Grych & Fincham, 1990) e della Sicurezza Emotiva (Davies & Cumminngs, 1994). dei modelli Cognitivo-Contestuale (Davies & Cumminngs, 1994) e della Sicurezza Emotiva (Grych & Fincham, 1990). Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) è stato esplorato il ruolo di mediazione di quanti fattori?. 2, autobiasimo, distress emotivo. 3, minaccia percepita, autobiasimo, distress percettivo. 4, minaccia percepita, autobiasimo, distress emotivo e rappresentazioni distruttive della famiglia. 2, distress emotivo e rappresentazioni distruttive della famiglia. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha rilevato che in condizioni di conflitto intenso: il distress emotivo svolge un ruolo di mediazione sui sintomi ansiosi e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. entrambe le alternative sono corrette. nessuna risposta è corretta. la minaccia percepita svolga un ruolo di mediazione sui sintomi di ansia, depressione, PTS e dissociazione, e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), è stato indagato lo stress genitoriale materno in quali specifiche componenti?. solo distress genitoriale (PD) e bambino difficile (DC). solo interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI) e bambino difficile (DC). distress genitoriale (PD), interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI) e bambino difficile (DC). solo distress genitoriale (PD), interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI). Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), quale sintomatologia post-traumatica è stata indagata nei bambini esposti al conflitto genitoriale?. PTSD, sintomi di ansia e ADHD. DOP, PTSD, rabbia e ansia. sintomi di ansia, depressione,PTSD e disturbi del sonno. sintomi di ansia, depressione, rabbia, di PTSD e dissociativi. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha rilevato che in condizioni di conflitto lieve. nessuna risposta è corretta. entrambe le alternative sono corrette. Il distress emotivo svolge un ruolo di mediazione sui sintomi ansiosi e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. la minaccia percepita svolga un ruolo di mediazione sui sintomi di ansia, depressione, PTS e dissociazione, e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), l’interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI) esercita un impatto significativo sui sintomi di ansia, depressione, PTS e dissociativi, grazie alla mediazione della minaccia percepita. Falso. Vero. In parte vero, solo su ansia e depressione. In parte vero, grazie alla mediazione dell’autobiasimo. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), la dimensione bambino difficile-DC favorisce i sintomi di rabbia grazie alla mediazione della minaccia percepita. Vero. Non è stato indagato. Falso. In parte vero, grazie alla mediazione dell’autobiasimo. Quanti sono gli scopi del bambini oppositivo?. nessuno. 4. 3. 2. bambini oppositivi tendono ad avere. madri e padri distanti, passivi e non comunicativi. madri e padri ipercontrollanti, intrusivi aggressivi o depressi. madri non controllanti e non intrusive e padri ipercontrollanti. madri ipercontrollanti, intrusive aggressive o depresse e padri distanti, passivi e non comunicativi. L’apice del comportamento oppositivo considerato nella norma durante la prima infanzia è intorno. ai 24-36 mesi. ai 24-30 mesi. ai 12-18 mesi. ai 18-24 mesi. A cosa fa riferimento un “pattern di comportamento in cui i bambini riescono a rendersi conto di poter realizzare i propri desideri o di evitare censure, grazie a una progressiva escalation dei loro comportamenti negativi fino a che i genitori non capitolano”?. Processo proattivo. Processo coercitivo. Processo vincolante. Processo sfidante. Patterson parla di: processo intrapsichico. processo coercitivo. processo genitoriale. processo difensivo. Il modello di Patterson presenta quanti concetti fondamentali?. 5. 4. 3. 2. La prevalenza del disturbo oppositivo-provocatorio oscilla tra: il 6% e il 10%. il 5% e il 10%. il 10% e il 20%. il 2% e il 16%. Il Disturbo Oppositivo Provocatorio è stato osservato. più frequentemente nei maschi e in particolare tra coloro che in età prescolare hanno manifestato temperamenti problematici con alta reattività e difficoltà ad essere tranquillizzati o iperattività motoria. non ci sono studi sulla frequenza in maschi e femmine. in modo simile sia nei maschi che nelle femmine. più frequentemente nelle femmine e in particolare tra coloro che in età scolare hanno manifestato solo temperamenti problematici con alta reattività e difficoltà ad essere tranquillizzati o iperattività motoria. Quali sono le novità del DSM-5 per il disturbo oppositivo provocatorio?. Sono stati introdotti nuovi sintomi ed è stato perfezionata la durata dei sintomi ai fini di una corretta diagnosi. I sintomi sono ora raggruppati in 4 tipologie: umore rabbioso e irritabile; comportamento polemico/sfidante; condotte vendicative; aggressioni. I sintomi sono stati raggruppati in specifiche tipologie e sono stati forniti criteri per valutare la gravità. I sintomi sono ora raggruppati in 2 tipologie: umore rabbioso e irritabile; comportamento polemico e aggressivo. Nel DSM-5 i Disturbi da Comportamento Dirompente comprendono: Disturbo della Condotta, Disturbo Adhd. Disturbo della condotta, Disturbo oppositivo provocatorio, Disturbo Adhd. Disturbo della Condotta, Disturbo Adhd, Disturbo oppositivo provocatorio, Disturbo da Comportamento Dirompente non altrimenti specificato. Disturbo oppositivo-provocatorio, Disturbo Esplosivo intermittente, Disturbo della Condotta,Disturbo di personalità Antisociale, Disturbo da Comportamento Dirompente non altrimenti specificato. I fattori di rischio per il disturbo della condotta di tipo familiare comprendono: tutte le opzioni sono corrette. stili educativi disfunzionali. dipendenza da sostanze. violenza domestica. Individui che presentano tratti calloso-anemozionali, mostrano un’aggressività. Reattiva. Proattiva. Diretta. Indiretta. I fattori di rischio relativi all'ambiente sociale e culturale per il disturbo della condotta prevedono: assenza di risorse sociosanitarie. Rifiuto da parte dei pari e vivere in quartieri caratterizzati da povertà, disoccupazione, criminalità e violenza. Separazioni/divorzi conflittuali e criminalità genitoriale. precoce uso di sigarette, alcol o altro. La presenza di quali criteri può indicare un Disturbo della Condotta secondo il DSM-5?. Non esistono criteri per indicare un Disturbo della Condotta. umore rabbioso e irritabile, condotte aggressive. Aggressione a persone o animali, distruzione di proprietà, frode o furto, gravi violazioni di regole. umore rabbioso e irritabile condotte aggressive e vendicative. Esistono sottotipi di Disturbo della Condotta?. Sì, il Tipo con Esordio nella Fanciullezza e il Tipo con Esordio nell'Adolescenza. No, il Disturbo della condotta non ha categorizzazioni ulteriori. si, il tipo con esordio in adolescenza e in età adulta. si il tipo con esordio in età prescolare scolare. Quanti livelli di gravità possiamo distinguere nel Disturbo della Condotta?. 3. 5. 4. 2. Esistono ipotesi eziopatologiche che possono portare al Disturbo della Condotta. Quali sono?. ipotesi intrapsichiche e relazionali. ipotesi contestuali e relazionali. Ipotesi genetiche, ipotesi biologiche, ipotesi psicologiche e psicosociali. Ipotesi genetiche, relazioni tra pari, ipotesi comportamentali. Nello studio dei Disturbi del Comportamento Dirompente occorre prestare attenzione ai tratti. calloso-anemozionali. calloso-emozionali. aggressivi/provocatori. aggressivi-reattivi. Secondo il DSM–5 è possibile fare diagnosi di disturbo antisociale della personalità. dopo i 16 anni. prima dei 18 anni. prima dei 15 anni. dopo i 18 anni. Quali tratti sono tipici di bambini e adolescenti che mostrano mancanza di senso di colpa, mancanza di empatia e superficialità emotiva?. insensibili/distaccati. calloso-emozionali. calloso-anemozionali. insensibili/rifiutanti. Quali sono secondo Welsh (2002) i domini delle funzioni esecutive?. memoria di lavoro e inibizione. Inibizione, pianificazione e memoria di lavoro, flessibilità cognitiva. metacognizione e flessibilità cognitiva. pianificazione e flessibilità cognitiva. l'ADHD è spesso in comorbidità con: disturbi dell'apprendimento. ansia e depressione. disturbo oppositivo e della condotta. tutte le opzioni sono corrette. Che cosa si intende con DDAI o ADHD?. Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. Disturbo da iperattività e impulsività. Deficit di Attenzione. Disturbo da comportamento dirompente e iperattività. Quali sono i cluster sintomatologici del DDAI?. nessuna opzione è corretta. tutte le opzioni sono corrette. Impulsività. Disattenzione e iperattività. Quali tra queste sono componenti dell'attenzione?. Attenzione focale. Attenzione divisa. Attenzione selettiva. tutte le opzioni sono corrette. Il Matching Familiar Figure Test (MFFT). valuta la capacità di inibire risposte eccessivamente rapide ed automatiche. entrambe le risposte sono sbagliate. entrambe le risposte sono corrette. valuta il mantenimento della vigilanza per un lungo periodo di tempo. Il Continuous Performance Test (CPT). valuta il mantenimento della vigilanza per un lungo periodo di tempo. entrambe le risposte sono sbagliate. valuta la capacità di inibire risposte eccessivamente rapide ed automatiche. entrambe le risposte sono corrette. Nei gangli della base e nella corteccia prefrontale dei bambini adhd avviene un consumo di glucosio: superiore rispetto al gruppo di controllo di circa il 10%. non ci sono studi in merito. non ci sono differenze rispetto al consumo di glucosio. inferiore rispetto al gruppo di controllo di circa il 10%. Il bambino con ADHD non possiede una adeguata concentrazione di neurotrasmettitori (dopamina e norepinefrina) tale da permettere un adeguato funzionamento del Sistema di Controllo dell’Attenzione. Non ci sono studi in merito. In parte vero. Falso. Vero. ADHD Rating Scale -IV è: uno strumento proiettivo. una procedura di osservazione strutturata. una intervista. un questionario. Quanti sono per Welsh (2002) i domini separati di competenze delle funzioni esecutive?. 3. 2. 1. 4. Tra gli interventi in caso di ADHD troviamo. Interventi psicoeducativi. Parent training. Teacher training. Tutte le alternative sono corrette. I suggerimenti per gli insegnanti di alunni con ADHD a cosa sono finalizzati?. A contenere un’eccessiva attività e impulsività e per evitare la caduta dell’attenzione. A contenere un’eccessiva emotività. A migliorare la memoria. Tutte le alternative sono corrette. I genitori, gli insegnanti e lo stesso bambino con ADHD devono sempre essere coinvolti nella messa a punto di un piano di trattamento individualizzato sulla base dei sintomi più severi e dei punti di forza identificabili. Falso. In parte vero, solo genitori ed insegnanti. In parte vero, solo bambino con ADHD e genitori. Vero. Quale/i sono gli accorgimenti corretti per evitare la caduta dell'attenzione, con bambini con ADHD?. Rendere i compiti più operativi. Realizzare compiti articolati ma intrisi di novità. tutte le opzioni sono corrette. Rendere i compiti più interessanti e diminuire la lunghezza del compito. Quale/i tra questi sono suggerimenti corretti per le insegnanti di bambini con ADHD?. usare l'attività come punizione. non utilizzare l'attività come risposta alle istruzioni. nessuna opzione è corretta. non utilizzare l'attività come premio. Il teacher training quante principali competenze si propone di fornire?. 5. 4. 2. 3. Gli inteventi di parent training, quali obiettivi specifici si propongono?. tutte le opzioni sono corrette. la messa a fuoco di alcune abitudini di interazione problematica. la messa a fuoco di stregie di coping funzionali. la risoluzione di situazioni problematiche all'interno del contesto di vita quotidiano. Quali sono le principali abilità che genitori e insegnanti dovrebbero acquisire nella gestione di un bambino con ADHD?. Ignorare i comportamenti lievemente negativi. tutte le opzioni sono corrette. utilizzo di comandi diretti, precisi e semplici. Potenziare il numero di interazioni positive col bambino. Quali sono i principali obiettivi degli interventi psico-educativi nei casi di ADHD?. Migliorare le relazioni interpersonali con genitori, fratelli, insegnanti e coetanei. tutte le opzioni sono corrette. Diminuire i comportamenti dirompenti ed inadeguati. Aumentare l'autonomia e l'autostima. L'intervento nei casi di ADHD deve essere principalmente. di tipo psicoterapuetico. di tipo psicoeducativo. multimodale. di tipo psicoterapeutico e farmacologico. Con l'aumentare dell'età, in tema di bullismo si ravvisa: Una dimunizione delle prepotenze dirette e indirette. Una diminuzione delle prepotenze dirette e un aumento di quelle indirette. Un aumento delle prepotenze nascoste e croniche. Un aumento delle prepotenze dirette e indirette. Quali sono le principali conseguenze a breve e lungo termine per le vittime di bullismo?. Entrambe le risposte sono corrette. Entrambe le risposte sono sbagliate. disperazione e disaffezione per l'attività scolastica. depressione da adulti. Nel cyberbullismo: vi sono maggiori barriere fisiche e temporali tra bullo e vittima. L'intenzionalità e la responsabilità dell'azione denigratoria assumono una forma indiretta e diffusa. Vi è il coinvilgimento di diversi attori a differenza del bullismo. L'intenzionalità e la responsabilità dell'azione denigratoria assumono, inoltre una forma diretta e cronica. Con la crescita le forme occasionali di bullismo tendono a diminuire per: Sviluppo delle capacità empatiche. tutte le opzioni sono corrette. Interiorizzazione delle regole e dei valori sociali. Pressioni alla socializzazione. Le femmine si coinvolgono magiormente in forme di bullismo. croniche. acute. indirette. nascoste. I fattori di rischio a livello familiare del bullismo sono: tutte le opzioni sono corrette. sistemi valoriali e processi di pensiero connotati da disimpegno morale. stili educativi disfunzionali. conflitti genitoriali o violenza assistita. Quali sono le condizioni che devono verificarsi per parlare di bullismo?. aggressvità proattiva e reattiva. Disequilibrio di potere e ambiente sociale sfavorevole. intenzonalità e cattiveria. Intenzionalità, persistenza, disequilibrio di potere. Quali sono i "ruoli" nel fenomeno del bullismo?. Bullo, vittima, sostenitore, aiutante, difensore, esterno. bullo vittima e aiutante. bullo e vittima. Bullo, aiutante, sostenitore. Il bullismo deve presentare tre caratteristiche precise: quali?. Aggressioni o isoalamento intenzionali e persistenti. Aggressioni o isolamento acuti e/o persistenti. Aggressioni persistenti e coinvilgimento di diversi attori. Intenzionalità, persistenza e asimmetria nella relazione. Il bullismo si può presentare in modo: acuto o cronico. tutte le opzioni sono corrette. diretto o indiretto. aperto o nascosto. La Legge 71/2017 introduce due istituti a beneficio dei minori vittime di cyberbullismo. Falso, introduce tre istituti a beneficio dei minori vittime di cyberbullismo. Vero. Falso, è la legge 71/2007. Falso, è la legge 51/2017. La Legge 71/2017 introduce a beneficio dei minori vittime di cyber bullismo: Entrambe le risposte sono vere. nessuna risposta è corretta. la procedura di oscuramento, rimozione e blocco, prevista dall’art. 2 (rubricato: “Tutela della dignità del minore”),. l’ammonimento, di cui all’art. 7. Quale legge riporta una definizione del fenomeno del cyberbullismo?. Legge 71/2007. Legge 71/2017. Legge 51/2007. Legge 51/2017. Tra gli effetti psicologici sulla vittima di cyberbullismo vi è un aumento delle condotte a rischio quali abuso di alcool e di sostanze stupefacenti in adolescenza. Non ci sono studi a riguardo. In parte vero. Vero. Falso. Gli effetti psicologici causati dal bullismo e cyberbullismo sulle vittime sono paragonabili con la presenza in entrambi di: depressione, diminuita autostima e sintomatologia psicosomatica. disturbi del sonno e sintomatologia psicosomatica. tristezza e sintomatologia psicosomatica. depressione e disturbi del sonno. Quale tra le seguenti rispetto al profilo del bullo/cyber bullo è falsa?. scarsa empatia. buona capacità di considerare e prevedere l’esito delle proprie azioni. uso di meccanismi di disimpegno morale funzionali a inibire la sanzione interna. tutte le risposte sono corrette. Nel cyber bullismo le conseguenze nelle vittime risultano: meno visibili. più pervasive. più acute. meno devastanti. In Italia, la normativa considera il fenomeno del cyber bullismo?. si in una legge del 2017. si in una legge del 2016. no, non ancora. si in una legge del 2015. L'autismo colpisce i maschi in misura maggiore rispetto alle femmine. Falso sono più colpite le femmine. Falso non vi è disparità di prevalenza tra maschi e femmine. vero ma solo in età infantile scolare. Vero. Nel DSM-5 in caso di autismo, quanti livelli di gravità vengono indicati?. 3. nessuno. 2. 4. Quali sono i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo secondo il DSM-IV?. Disturbo autistico, Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza, Disturbo Depressivo Maggiore, Disturbo della Condotta. Disturbo autistico, Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza, Sindrome di Rett. Disturbo autistico, Disturbo di Asperger. Disturbo autistico, Sindrome di Rett, Disturbo di Asperger, Disturbo Disintegrativo della Fanciullezza, Disturbo Generalizzato dello Sviluppo non altrimenti specificato. I bambini autistici possono presentare: particolari abilità. tutte le risposte sono corrette. una particolare sensibilità nei confronti di alcuni stimoli uditivi, visivi e tattili. condotte autoaggressive. Nel DSM-5 in caso di autismo le aree sintomatologiche sono: non sono state definite delle aree specifiche. le aree sintomatologiche fanno riferimento solo a livelli di gravità. le aree sintomatologiche sono state aumentate. nessuna opzione è corretta. La diagnosi di Disturbi dello Spettro Autistico sostituisce quella del DSM-IV di: Disturboi Disintegrativi della Fanciullezza. Disturbi generalizzati dello sviluppo. Disturbi del comportamento. Disturbi del Neurosviluppo. Il disturbo di Asperger è prevalentemente caratterizzato da. tutte le opzioni sono corrette. una menomazione dell'interazione sociale, attività ristrette e stereotipate. scarso funzionamento intellettivo. deficit nella comunicazione. Nel DSM-5 in caso di autismo, quali sono gli ambiti all'interno dei quali ricercare i segni e i sintomi del disturbo?. deficit nell'interazione sociale e interessi ristretti. deficit nella comunicazione e interazione sociale & attività stereotipate e interessi ristretti. deciti cognitivi e nella comunicazione. deficit nella comunicazione e nell'interazione sociale. Quali abilità vengono compromesse nei bambini con Disturbi Generalizzati dello Sviluppo?. attività immaginative. capacità sociali. tutte le opzioni sono corrette. Comunicazione verbale e non verbale. Del DSM-5 in caso di autismo si parla di possibilità di riconoscere i sintomi a. 18 mesi. nessuna opzione è corretta. 36 mesi. 30 mesi. Il Childhood Autism Rating Scale (CARS) permette di esplorare quante aree di sviluppo?. 15. 5. 10. 13. L’Autism Diagnostic Observation Schedule (ADOS) (Lord et al., 2000) è adatto all’utilizzo a partire dai 2 anni (anche per bambini non verbali), fino all’età adulta. Vero. Falso, a partire dai 5 anni. Falso, a partire dai 12 anni. Falso, fino all’adolescenza. Nel processo diagnostico per l’autismo, l’area degli incontri dedicati al bambino è finalizzata: solo all’esame neurologico e psichiatrico. solo all’esame obiettivo e psichiatrico. solo all’esame psichiatrico. all’esame obiettivo, neurologico e psichiatrico. Le fasi fondamentali del processo diagnostico per l’autismo si collocano: in una sola principale area dedicata agli incontri con i genitori. in due principali aree, quella dedicata agli incontri con i genitori e quella dedicata agli incontri con il bambino. in una sola principale area dedicata agli incontri con il bambino. non ci sono aree. Nel processo diagnostico per l’autismo, l’esame neurologico indaga i comportamenti con significato diagnostico, il livello cognitivo e linguistico, lo sviluppo emotivo e il profilo di sviluppo. In parte vero, tali aspetti riguardano l’esame psichiatrico. In parte vero, tali aspetti riguardano l’esame diretto. In parte vero, tali aspetti riguardano l’esame obiettivo. Vero. Nel processo diagnostico per l’autismo, quale esame è finalizzato a ricercare l’eventuale presenza di segni e sintomi riferibili a condizioni mediche nosograficamente definite, con particolare riferimento a quelle più frequentemente segnalate in associazione con l’autismo?. L’esame psichiatrico. L’esame diagnostico. L’esame obiettivo. L’esame neurologico. Nel processo diagnostico per l’autismo, l’esame neurologico standard dovrà tener conto: dei sintomi “diretti” e “indiretti”. dei sintomi “positivi” e “negativi”. dei sintomi “causa” e dei segni “effetto”. dei sintomi “maggiori” e dei segni “minori”. Nel processo diagnostico per l’autismo, nella valutazione dello sviluppo emotivo viene data particolare attenzione: nessuna risposta è corretta. alla capacità che il soggetto ha di modulare le emozioni e alla congruenza degli stati emotivi con la situazione. entrambe le risposte sono corrette. alla gamma delle emozioni presentate dal soggetto. Circa il 25% dei bambini con disturbi dello spettro autistico presenta macrocefalia. Vero. Non ci sono studi a riguardo. Falso. In parte vero, è il 40% dei bambini. Nel processo diagnostico per l’autismo, l’area degli incontri dedicati ai genitori è finalizzata: a raccogliere i dati anamnestici. a conoscerli e farsi conoscere. tutte le alternative sono corrette. a definire il quadro comportamentale e il funzionamento adattivo attuale del bambino. Le interpretazioni psicodinamiche dell'autismo.... sono convalidate dalla maggioranza di studi scientifici. Non sono mai esistite. non sono sostenute da nessuno studio scientifico. sono convalidate da una serie di studi scientifici. I tassi di prevalenza dell'autismo indicano la presenza di: 50-60 casi per 10.000. di 10-13 casi per 10.000. di 5-10 casi per 10.000. di 20-30casi per 10.000. L’epidemiologia ha permesso di stabilire che l’autismo: presenta una prevalenza di sesso, in quanto colpisce le femmine in misura da 3 a 4 volte superiore rispetto ai maschi. presenta una prevalenza di sesso, in quanto colpisce i maschi in misura da 3 a 4 volte superiore rispetto alle femmine. non presenta differenze in termini di prevalenza di sesso tra maschi e femmine. presenta una prevalenza di sesso, in quanto colpisce i maschi in misura da 3 a 4 volte inferiore rispetto alle femmine. L’analisi di regressione nello studio di Di Marco & Hichy (2018) ha riscontrato che: per le madri, e non per le padri, al crescere dell’autoefficacia e del supporto sociale percepito lo stress diminuisce. per i padri, e non per le madri, al crescere dell’autoefficacia e del supporto sociale percepito lo stress diminuisce. sia per i padri che per le madri, non vi era al crescere dell’autoefficacia e del supporto sociale percepito la diminuzione dello stress. sia nelle madri che nei padri al crescere dell’autoefficacia e del supporto sociale percepito lo stress diminuisce. La complessità dell’autismo induce ad ipotizzare: una compromissione multisistemica e di origine multifattoriale. una compromissione multisistemica e di origine genetica. una compromissione multisistemica e di origine ambientale. una compromissione multisistemica e di origine neurobiologica. La letteratura, evidenzia: che a causa dei problemi comportamentali e delle difficoltà comunicative che contraddistinguono i bambini affetti da autismo e della scarsa accettazione di tali comportamenti da parte della società, le famiglie sperimentino maggiore angoscia, fatica fisica e psicologica. come gli effetti negativi dell’accudimento (stress, ansia, depressione etc.) siano maggiori in presenza di figli con disturbo dello spettro autistico. nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono corrette. L’autoefficacia genitoriale sembra essere una variabile determinante nel limitare gli effetti dello stress legati alla gestione di un figlio con disabilità. Non ci sono studi a riguardo. Falso. In parte vero. Vero. Le Linee Guida Sinpia specificano come l’intervento debba essere. precoce, intensivo, curriculare. diretto, intensivo e dinamico. precoce, diretto e dinamico. primario, secondario e terziario. Le batterie di screening più utilizzate per i DSA sono: tutte le opzioni sono corrette. Prove MT e Test AC-MT. Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva-2. Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica-2. La Consensus Conference (CC, Disturbi specifici dell’apprendimento, ISS 2011) stabilisce che il DSA può essere riconosciuto tale solo all’ingresso nella scuola primaria e precisamente: al termine della classe terza per la lettoscrittura e per la discalculia. al termine della classe seconda per la lettoscrittura, e della terza per la discalculia. al termine della classe seconda per la lettoscrittura e discalculia. al termine della classe terza per la lettoscrittura, e della quarta per la discalculia. Alcuni studi hanno dimostrato che gli adolescenti con dislessia: corrono il rischio maggiore di sviluppare problemi sociali e disturbi nella sfera emotiva. possono andare incontro a problemi di bocciatura e di abbandono scolastico. nessuna risposta è corretta. Entrambe le risposte sono corrette. Un importante fattore di protezione per i bambini con DSA è la precocità della diagnosi: In parte vero. Falso. Vero. Non ci sono studi a riguardo. Nel DSM-4, si può parlare di DSA quando. tutte le opzioni sono corrette. Non siano direttamente causati da fattori ambientali e sociali, emotivo- motivazionali, comportamentali e deficit sensoriali. I risultati del bambino in test standardizzati siano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all'età, all'istruzione e al livello intellettivo. Il livello intellettivo è nella norma. Quali sono i Disturbi specifici dell'Apprendimento (o DSA) secondo la classificazione del DSM-IV?. Disturbo della lettura e Disturbo dell'apprendimento non altrimenti specificato. Disgrafia e Disortografia. Disturbo della lettura, del calcolo, dell'espressione scritta e Disturbo dell'Apprendimento non altrimenti specificato. Il DSM-IV non parla di disturbi specifici dell'apprendimento. Il DSM-5 quante condizioni descrive per arrivare ad una diagnosi di DSA?. 4. 5. 3. 6. I contenuti minimi del PDP sono indicati. nelle Linee Guida del 2013. nelle Linee Guida del 2015. nelle Linee Guida del 2014. nelle Linee Guida del 2011. Le misure dispensative. entrambe le alternative sono corrette. sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. nessuna risposta è corretta. sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Quali possono essere alcuni strumenti compensativi per i bambini discalculici?. le tabelle delle misure e delle formule. la tavola pitagorica. la calcolatrice. tutte le risposte sono corrette. I sintomi della disgrafia rientrano in quante categorie?. 6. 4. 5. 3. Cos’è il PDP?. piano didattico personalizzato. piano difficoltà particolari. prove didattiche personalizzate. percorso didattico personalizzato. Come si chiama il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità?. PAI. PFP. PEI. PDP. Per gli alunni con DSA, il consiglio di classe predispone il PDP, nelle forme ritenute più idonee e nei tempi che non superino: non c’è una scadenza. il secondo trimestre scolastico. il primo trimestre scolastico. il terzo trimestre scolastico. Il PDP contiene: Nessuna risposta è corretta. Strumenti compensativi, Misure dispensative, Forme di verifica e valutazione personalizzata. Tipologia del disturbo, Attività didattiche individualizzate, Attività didattiche personalizzate. Entrambe le risposte sono corrette. Gli strumenti compensativi. sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. nessuna risposta è corretta. sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. entrambe le alternative sono corrette. Fra i più noti strumenti compensativi troviamo: i programmi di video scrittura con correttore ortografico, la calcolatrice. la sintesi vocale, il registratore. nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono corrette. Tra le strategie per gli insegnati in caso di DSA troviamo: tutte le alternative sono corrette. permettere agli alunni di registrare le lezioni. adattare l’uso degli strumenti compensativi alle specifiche difficoltà. non rimproverare gli alunni disgrafici mettendo in rilievo la brutta scrittura. La frustrazione provata dai bambini con DSA a cosa può portare?. Solo rabbia. A nulla. Ansia e rabbia. Solo ansia. La frustrazione provata dal bambino con DSA può provocare rabbia, che può essere rivolta contro chi?. Contro la scuola, gli insegnanti, ma anche i genitori e la madre in particolare. Contro solo la scuola e gli insegnanti. Contro la scuola, gli insegnanti, ma anche i genitori e il padre in particolare. Contro i genitori e il padre in particolare. Le problematiche emotive collegate ai DSA sono connesse a: Solo rabbia, depressione, frustrazione, ansia. Frustrazione, ansia, rabbia, immagine di sé, depressione. Solo rabbia, immagine di sé, depressione. Solo frustrazione, ansia, rabbia. Tra le strategie per gli insegnanti in caso di DSA non troviamo: Favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie diversità. Farli lavorare utilizzando tabelle, mappe, schemi anche nelle verifiche. Adeguare alle difficoltà specifiche dell’alunno, gli esercizi e il materiale di studio a casa. Scrivere e permettere all’alunno di scrivere solo in corsivo. Nella disabilità intellettiva quale dominio comprende competenze linguistiche, abilità di lettura, scrittura, matematica, ragionamento, memoria e conoscenze generiche?. Sociale. Cognitivo. Pratico. Concettuale. Le infezioni congenite che possono provocare disabilità intellettiva sono quelle da. virus della rosolia. virus herpes simplex o dal virus dell'HIV. Tutte le alternative sono corrette. cytomegalovirus, dal Toxoplasma gondii. Nel DSM-5 rispetto alla Disabilità Intellettiva, i Deficit delle funzioni intellettive devono essere confermati: sia dalla valutazione clinica che dalla somministrazione di test di intelligenza. solo dalla valutazione clinica. non è specificato. solo dalla somministrazione di test di intelligenza. La disabilità intellettiva può dipendere: solo da cause ambientali. solo da cause biologiche (genetiche e non genetiche). da cause biologiche (genetiche e non genetiche) e cause ambientali. solo da cause biologiche genetiche. Nella Disabilità intellettiva quale deficit è caratterizzato da un mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socioculturali di autonomia e responsabilità sociale?. Deficit nel funzionamento intrapersonale e interpersonale. Deficit nel funzionamento sociale. Deficit nel funzionamento intellettivo. Deficit nel funzionamento adattivo. Il DSM-5 in caso di disabilità intellettiva .. Specifica. 4 domini. 3 domini. 5 domini. 2 domini. Tra le cause biologiche non genetiche della disabilità intellettiva troviamo. cause perinatali. cause prenatali. tutte le opzioni sono corrette. cause post-natali. Affinchè possa essere diagnosticata una condizione di disabilità intellettiva, è necessario che siano soddisfatti quanti criteri?. quattro criteri. cinque criteri. tre criteri. due criteri. La disabilità intellettiva comporta impairment nelle abilità mentali globali che incide sul funzionamento adattivo in 3 domini, concettuale, sociale e pratico. Falso, non sono quelli i domini. Vero. Falso, in quattro domini. Falso, solo in due domini. IL termine disabilità intellettiva. sostuisce quello di ritardo mentale. integra il termine di ritardo mentale. è stato sostituito nel DSM-5 con quello di ritardo mentale. non è stato mai indicato. L’affermazione “Lo sviluppo del bambino superdotato è spesso caratterizzato da eterogeneità, nel senso che la precocità tocca solo alcune aree della sua personalità, mentre le altre procedono a ritmi di maturazione cosiddetti normali. Tale squilibrio può essere all’origine di una “disarmonia” definita sindrome di dissincronia” è: in parte vera. vera. non è mai stata pronunciata. falsa. Tra le caratteristiche distintive dei bambini plus dotati troviamo: Tutte le alternative sono corrette. Intensità, sensibilità. Un'insolita buona memoria, interesse nella sperimentazione, un'ampia gamma di interessi. Notevole senso dell’umorismo, sognare ad occhi aperti. Chi è l'autore che in italia si occupa di bambini plus-dotati?. Zanetti. Attili. Vio. Camisasca. L'affermazione: "Il bambino plus-dotato svilupperà il suo potenziale se e solo se viene precocemente identificato e il suo percorso accademico supportato" è: falsa. vera. mai stata pronunciata. solo in parte vera. Lewis Terman sottolinea quali elementi di distinzione, in merito al plus-dotazione?. potenzialità e iperattività. potezialità e creativà. precocità e motivazione. rigore e determinazione. E' vero che i bambini super dotati hanno senso dell'umorismo?. Non ci sono studi al riguardo. si. solo in parte. no. Tra le mis-diagnosi più comuni con la plus-dotazione ritroviamo: disturbi dello spettro autistico. ADHD & disturbi dell'umore. disturbi somatici. tutte le opzioni sono corrette. tra le misure didattiche adottate nelle diverse Nazioni, volte a sostenere l'apprendimento di studenti speciali ritroviamo: raggruppamento. arricchimento. tutte le opzioni sono corrette. accelerazione. Si stima che in Italia circa il 5%-8% dei bambini mostri prestazioni al di sopra della media. Falso, il 3%. Vero. Falso, il 12%. Falso, il 10%. Le caratteristiche distintive dei bambini plus dotati sono: 5. 15. 10. 9. |