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Title of test:
PSICOLOGIA GENERALE E DELL'ATTIVITA' FISICA

Description:
Vitale Erika

Author:
Marinero
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Creation Date:
22/05/2022

Category:
Science

Number of questions: 91
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Content:
01. Con quale dei seguenti studiosi nacque il Funzionalismo? James Dewey Wundt nessuno dei tre.
02. In che anno Wundt fondò a Lipsia il primo laboratorio scientifico, che diede le basi alla nascita della psicologia scientifica? 1897 1869 1879 1870.
03. Quali delle seguenti è la definizione di Gestalt? Forma funzionale Forma organizzata Forma astratta Non fu mai definita.
01. Una ricerca è internamente valida se: nessuna delle tre definizioni Se sono stati presi accorgimenti tali da escludere che i dati raccolti siano viziati dall’intervento di variabili estranee Se è rappresentata dalla validità “ecologica” se i suoi risultati possono essere generalizzati ad una più ampia gamma di situazioni rispetto a quella specifica indagata nella ricerca.
02. E' noto in letteratura che il clima (temperatura) influisca sulla cultura: Solo dal punto di vista emotivo Solo dal punto di vista comportamentale sul piano psicologico, cognitivo, emotivo, comportamentale Solo dal punto di vista psicologico.
03. Secondo quale studioso : "la tecnologia fornisce mezzi adatti a trasformare l’ambiente e migliorare la nicchia ecologica" Bolter Nessuno dei tre McLuhan Castells.
01. Secondo Ryff e Singer (2008), da quante dimensioni è determinato il benessere psicologico? 5 2 6 4.
02. Le persone inattive hanno, rispetto a chi svolge almeno mezz'ora di attività fisica al giorno: Un rischio di mortalità inferiore al 20-30% Un rischio di mortalità inferiore al 10-15% Un rischio di mortalità superiore al 20-30% Lo stesso rischio di mortalità.
03. Secondo quale studioso, esiste una relazione positiva tra attività fisica e la performance intellettiva nei bambini? Kramer Kirkendall Colcombe Hoffmann.
01. Chi sosteneva che nel caso degli anziani, l’attività fisica influenza l’esecuzione di compiti utili alla memoria e alla coordinazione? Kirkendall Colcombe e Kramer nessuna delle tre Koltyn.
02. Il processo della percezione è dato da: Sensazione e identificazione Sensazione, organizzazione percettiva e identificazione nessuna delle precedenti Identificazione e sensazione.
03. Quanti sono i passaggi chiave della sensazione? 4 2 5 3.
01. Rivedendo la percezione in breve possiamo affermare che essa è: Il risultato di elaborazioni cognitive attive e costruttive dell’informazione sensoriale Risultato di processi complessi, automatici e impliciti Il risultato di elaborazioni cognitive passive e riduttive dell’informazione sensoriale Il risultato di elaborazioni sensoriali Il risultato di elaborazioni meta-cognitive attive e delle informazioni sensoriali.
01. Quanti sono gli stadi nella percezione visiva? 3 2 4 1.
02. La mente è l’insieme delle proprietà causate dal funzionamento della coscienza ed elabora le informazioni in due modi: indotto e controllato automatico e controllato automatico e libero indotto e libero.
01. Il sonno occupa circa: metà del ritmo cardiaco un decimo del ritmo cardiaco un terzo del ritmo cardiaco nessuna delle tre.
01. Con l'invenzione dell'EEG si è definito la fase REM e n-REM in che percentuale? REM (15/20%) e n-REM (80/95%) REM (20/25%) e n-REM (75/80%) REM (30/40%) e n-REM (65/70%) REM (10/15%) e n-REM (85/90%).
01. Chi ideò la torre di hanoi, importante strumento per accertare gli effetti della tecnica di verbalizzazione sui processi di pensiero? White Gagné e Smith Nisbett e Wilson Ericsson e Simon.
01. Sensazioni + Ricordi + Processo di pensiero, danno luogo a cosa? Azione Percezione effetto priming Attenzione.
02. Michael Posner e Charles Snyder hanno identificato tre caratteristiche nei processi automatici: Sono consci, intenzionali e riduttive Sono consci, intenzionali e consumano poche risorse attentive Sono consci, intenzionali e consumano molte risorse attentive Sono inconsci, non sono intenzionali e consumano poche risorse attentive.
01. Che cos'è l'attenzione sostenuta? Non è definibile è la capacità di monitorare nel tempo eventi che non avvengono frequentemente è la capacità di mantenere l’attenzione su eventi salienti per un dato periodo consiste nel controllo volontario del comportamento cognitivo e motorio.
02. Il fenomeno del cocktail party fu formulato da: Stroop nel 1953 Stroop nel 1960 Cherry nel 1953 Cherry nel 1960.
01. Cosa sono i distrattori? Stimoli che deviano la nostra attenzione dallo stimolo centrale Nessuna delle precedenti definizioni Stimoli che non influenzano l'attenzione Stimoli che influenzano le sensazioni.
02. Lo scopo dell'esperimento di Stroop è quello di creare? una interferenza spaziale e tangibile Una interferenza uditiva una interferenza cognitiva e semantica una interferenza verbale.
01. Quale era la teoria alternativa alla "teoria di Treisman"? La teoria dell'uguaglianza La teoria di Stroop La Teoria della somiglianza Teoria di Broadbent.
01. Come si arriva ad ottenere report introspettivi attendibili? Senza richiedere descrizioni introspettive relative a processi che richiedono tempi molto lunghi Tutte vere Mediante la tecnica del “frazionamento’’ Facendo intercorrere una breve distanza temporale possibile rispetto all’inizio dell’esecuzione del lavoro.
01. La memoria spesso è associata a: Nessuna delle tre Codifica Apprendimento Attenzione.
01. Quale psicologo e filosofo, attraverso del materiale neutro, dimostrò due fenomeni noti come curva dell'oblio e curva della ritenzione Ebbinghaus Kramer Simon Ericsson.
01. Nella memoria a breve termine: Tutte vere Troviamo solamente ciò a cui abbiamo prestato attenzione L'informazione una volta elaborata passa alla memoria a lungo termine L'informazione viene conservata per circa venti secondi.
01. L'apprendimento si definisce in: Tutte false Collettivo, sociale e dissociativo Collettivo, asociale, dissociativo Individuale, sociale, associativo e non associativo.
01. Chi aveva definito l’intelligenza come di un blocco di cera che varia per dimensioni, durezza, umidità e purezza? Tommaso D'Aquino Aristotele Platone Kramer.
02. Quale studiosa definì l'intelligenza:"Capacità di comprendere il mondo, pensare razionalmente e usare con efficacia le risorse disponibili in caso di difficoltà"? Feldman Schacter Gilbert Wegner.
01. Quale delle seguenti è la formula del QI: EC/EM x 100 EM/EC x 100 EMxEC/100 E/EMx 100.
02. Nel ritardo moderato il QI è: 55/69 25/39 <25 40/54.
01. Nell'intelligenza emotiva troviamo: Spirito di innovazione Padronanza di sé, consapevolezza di sé Motivazione ed empatia Tutte vere.
02. L'intelligenza emotiva: Tutte vere E’ un concetto che è stato trattato di recente E’ un concetto che è stato trattato di recente E’ la capacità di un soggetto di individuare, distinguere ed assegnare e gestire le emozioni proprie e quelle degli altri.
03. Chi stilò un modello gerarchico in cui il fattore g veniva scomposto in ulteriori due fattori dati da, l’abilità verbale scolastica e l’altra dall’abilità meccanico-spaziale? Raven Sternberg Philip Ewart Vernon Cattel.
01. Le componenti sono sistemati su: Nessuna delle tre Due livelli Quattro livelli Tre livelli.
02. Chi definì la triarchica? Stemberg Feldman Ericsson Raven.
01. L'intelligenza pratica è dato da: Valutare, fare confronti Usare strumenti, applicare, attuare progetti Analizzare, giudicare Creare, scoprire, produrre, immaginare, supporre.
02. Ad Howard Gardner è attribuita la: Teoria delle intelligenze multiple Nessuna delle tre Teoria delle singole intelligenze Teoria delle intelligenze elaborate.
03. Quante sono le teorie multipli? 12 11 7 9.
01. L'intelligenza interpersonale: si utilizza per svolgere una vita che mira a raggiungere scopi ben definiti Consiste nella capacità di comprendere le intenzioni, le motivazioni e quello che le altre persone desiderano E' quella parte dell’intelligenza vicina alla sfera della moralità rappresentata la consapevolezza dei propri sentimenti.
02. Una prestazione abile è definita da: Sincronismo, punto di riposo, punto di partenza Sincronismo, punto di riposo, punto di partenza Sincronismo, punto di riposo e avvicendamento,senso della direzione, punto di non ritorno Asincronismo, punto di partenza, senso dello spazio, punto di partenza.
03. I vari metodi di problem solving si diversificano in base a: Tipo di problema, contesto in cui si presenta il problema Fase evolutiva a cui si riferisce, livello di capacità e stile di pensiero Sistema teorico di riferimento Tutte vere.
01. Secondo Newstead se si costruisce un modello mentale: che porta ad una conclusione non verosimile se ne costruisce solo uno che porta ad una conclusione non verosimile se ne costruiscono ulteriori, viceversa se la conclusione iniziale è verosimile se ne costruirà solo uno che porta ad una conclusione verosimile se ne costruiscono ulteriori, viceversa se la conclusione iniziale non è verosimile se ne costruirà solo uno Nessuna delle tre.
02. Relativamente al pensiero: La psicologia si occupa principalmente di ragionamento, giudizio e decisione, soluzione dei problemi, formazione dei concetti e creatività Nel pensiero troviamo sono le rappresentazioni mentali che possono avere forma linguistica immaginaiva o astratta Tutte vere E' l’attività mentale in grado di manipolare, elaborare e sviluppare le relazioni fra le informazioni codificate in memoria.
01. Il problemi degli errori sistematici: Tutte false Il problema consiste nel dare una spiegazione adeguata del perché di questi errori è dato dalla presenza di errori che si ripetono frequentemente (come le fallacie del ragionamento condizionale) Tutte vere.
02. Possiamo distinguere i concetti in base a: regole e disegni prototipi e astrazioni astrazioni e regole regole e prototipi.
01. La teoria della regola astratta di Braine e O’Brienn, le persone applicano la logica mentale ai compiti di ragionamento commettendo degli errori, dovuti a: Tutte e tre Mancanza di comprensione Inadeguatezza dell’euristica Errori di elaborazione.
02. P-->Q vera 02. P-->Q vera Tutte e tre A falso, B falso A falso, B falso.
01. Nel ragionamento analogico: si fa riferimento a qualche caratteristica di una situazione, di solito familiare, rispetto a un'altra che solitamente lo è di meno e con diversi contenuti nessuna delle tre Si parla di analogia quando tutti gli elementi della relazione di similarità non vengono esplicitati Si parla di analogia quando tutti gli elementi della relazione di similarità non vengono esplicitati.
02. Un'analogia è simbolica quando: quando immaginiamo una situazione ottimale, anche se irrazionale o irrealizzabile quando immaginiamo di identificarci materialmente con le caratteristiche del problema e immaginandoli capaci di parlare e pensare immaginiamo situazioni reali senza alcun tipo di coinvolgimento personale in modo da far emergere la consapevolezza di supposizioni implicite nelle espressioni verbali quando confrontiamo fatti o cose che conosciamo direttamente.
01. Nel pensiero creativo: Capacità di cambiare strategia ideativa ⇒ flessibilità Capacità di sviluppare le idee di partenza ⇒ elaborazione Capacità di produrre molte idee ⇒ fluidità Tutte vere.
02. Caratteristiche del pensiero creativo: tutte vere autostima, sicurezza dei propri mezzi, flessibilità di pensiero autostima, sicurezza dei propri mezzi, flessibilità di pensiero stabilire comunicazioni proattive e aperte.
01. La comunicazione è sociale quando: il gruppo è fondamentale e condizione necessaria per qualsiasi forma di comunicazione e, allo stesso tempo la comunicazione è alla base di qualsiasi interazione sociale per comunicare occorre esternare e spiegare i propri pensieri e intenzioni tutto deriva da condivisioni di natura culturale e convenzionale, il tutto si basa sulla condivisione e la trasformazione di significati e sistemi simbolici ogni azione ha effetto all’interno del processo comunicativo.
02. La ridondanza: può essere sia positiva che negativa ripetizione del messaggio per favorirne la decodifica può essere sia positiva che negativa ripetizione del messaggio per favorirne la codifica.
01. Quali autori avevano un approccio di tipo matematico della comunicazione? Levinson Shannon e Weaver Bateson Goffman.
02. Quale autore aveva un approccio psicologico della comunicazione? Grice Goffman Bateson Bateson.
03. Quale elemento modifica il segnale? la ridondanza il filtro il feedback nessuno dei tre.
01. Avere un atteggiamento intenzionale significa: essere predisposti naturalmente a compiere azioni con consapevolezza e intenzionalità essere predisposti artificialmente a compiere azioni con consapevolezza e intenzionalità non essere predisposti naturalmente a compiere azioni con consapevolezza e intenzionalità essere predisposti naturalmente a compiere azioni senza consapevolezza e intenzionalità.
02. Definire l’intenzione come caratteristica propria di determinati stati mentali. Ha due significati fondamentali: Direzionalità dello stato mentale nei confronti di un aspetto del mondo Proprietà di un’azione compiuta in modo autonomo e volontario Tutte due vere Tutte false.
01. Relativamente alla forza dell'intenzione: aumenta in base all’importanza dei contenuti trasmessi, allo spessore dell’interlocutore e in base alla natura del contesto in cui avviene la comunicazione è data dall’intenzione di comunicare qualcosa dal comunicatore al destinatario chi parla riesce ad esprimere solo una parte dei propri contenuti mentali definisce l’intenzione di chi parla di includere ciò che si vuole descrive.
02. Qanti tipi di obiezioni esistono? Due (pretestuose e sincere) Nessuna delle tre Due (puntuali e non sincere) Due (pretenziose e veritiere).
01. Relativamente all'intenzione collettiva, ci si focalizza su: Identificazione di quelle che sono le caratteristiche di chi parla Far sempre riferimento alle particolarità di chi ci parla Tutte e tre valutazione dei feedback.
02. Secondo l'approccio cognitivo di Weisberg: la creatività è qualcosa di speciale in cui non è indispensabile competenza e impegno la creatività non è nulla di speciale e ciò che distingue gli individui particolarmente creativi, sono la competenza e l’impegno che mettono per realizzare l’impresa creativa è strettamente dipendente dal contesto sociale è importante sottolineare lo stile personale dell’individuo creativo.
01. Secondo l'approccio integrativo di Gardner: fattore importante della creatività è che venga fuori la motivazione la creatività è strettamente dipendente dal contesto sociale la creatività non è nulla di speciale fattore necessario per fare in modo che la creatività venga fuori è la motivazione.
02. La creatività artistica: mostra nuove vie replicabili all'interno di vincoli crea emozioni ogni volta producendo risposte in assenza di domande Tutte false ricerca conferme alle ipotesi attraverso percorsi originali.
01. Il talento è: Tutte false una caratteristica non innata in un qualsiasi individuo tutte vere è quella potenza che si ha dentro e che non si riesce ad esprimere.
02. Relativamente allo sport, la creatività: la creatività non può essere allenata e dunque non può migliorare le prestazioni non è l'abilità di prendere e produrre decisioni diverse, rare, e soprattutto flessibili durante lo svolgimento della competizione è quella abilità di prendere e produrre decisioni diverse, rare, e soprattutto flessibili durante lo svolgimento della competizione. nei bambini di 8 anni, attraverso esercizi specifici, si amplifica la sfera creativa.
01. Il processo di comunicazione è dato da: messaggio (emittente), decodifica-->trasmissione-->codifica (ricevente)= feedback messaggio (emittente), decodifica-->trasmissione-->codifica (ricevente)= feedback messaggio (emittente), codifica-->trasmissione-->decodifica (ricevente)= feedback messaggio (emittente), codifica-->rimodulazione-->decodifica (ricevente)= feedback.
02. Relativamente alla coesione: non si impara a stare insieme all’interno di un gruppo è la tendenza da parte dei membri che compongono un gruppo che permette loro di restare uniti, di lottare per obiettivi comuni è la tendenza da parte dei membri che compongono un gruppo che permette loro di restare uniti, di lottare per obiettivi personali non permette di coordinarsi all'interno di un gruppo.
01. Relativamente al rapporto tra allenatore e squadra: egli ha il compito di comunicare sia con la società ma soprattutto con i suoi atleti, mettendo a disposizione la propria preparazione ed esperienza la comunicazione si verifica su due livelli (pratico e relazionale) tutte vere tutte false.
01. Il Vademecum dell'allenatore di calcio è: "conoscere, ascoltare, decidere, agire" "sapere, saper fare, saper essere, saper far fare" "sapere, imporre le proprie idee, sapere le regole, far rispettare le regole" nessuna delle tre.
02. Le caratteristiche che ha un un buon mediatore/allenatore sono: "superficialità, unicità di pensiero, trascendenza" "intenzionalità, reciprocità,empiricità" "intenzionalità, reciprocità, trascendenza" "unicità, unilateralità, trascendenza".
01. Il processo emotivo per James-Lange è dato da: situazioni esterne-->percezione-->reazioni mentali-->emozioni situazioni esterne-->percezione-->reazioni corporee-->emozioni situazioni esterne-->percezione-->reazioni corporee-->reazioni fisiche situazioni interne-->sensazioni-->reazioni mentali-->emozioni.
02. Secondo la teoria di Cannon l'attivazione fisiologica e le modificazioni somatiche sono il risultato del processo: stimolo-->talamo-->percezione tutte false stimolo-->talamo-->emozione percezione-->talamo-->emozione.
01. Relativamente alle emozioni: sono la rappresentazione della comunicazione della mente tutte vere hanno le basi sia fisiologiche che culturali e soggettive è universale ed è una degli elementi che accomuna le culture.
02. Reazioni alle emozioni: stimolanti, non fisiologiche, empatiche fisiologiche, inespressive, psicologiche non fisiologiche, espressive, mentali fisiologiche, espressive, psicologiche.
01. "Focalizzando la concentrazione sulle caratteristiche dello stimolo avverso, si favorisce la tollerabilità e il controllo", si definisce: l'attenzione il coping l'apprendimento l'empatia.
02. Secondo la valutazione dell'evento emitogeno definito da Lazarus, l'appraisal primario: si riferisce alla definizione di coping si riferisce al cambiamento generato dalla relazione individuoambiente è rappresentato dal grado di pertinenza e importanza dello stimolo per il benessere dell’individuo non è rappresentato dal grado di pertinenza e importanza dello stimolo per il benessere dell’individuo.
01. Il processo emozionale dello psicologo Frijda(1988) è così definito: Registrazione dello stimolo-->codifica-->appraisal primario-->valutazione delle priorità-->selezione azione-->realizzazione Registrazione dello stimolo-->codifica-->appraisal secondario-->selezione azione-->realizzazione Registrazione dello stimolo-->codifica-->appraisal primario-->appraisal secondario-->valutazione delle priorità-->selezione azione-->realizzazione Registrazione dello stimolo-->appraisal primario-->appraisal secondario-->valutazione delle priorità-->realizzazione.
02. A chi viene attribuita la "teoria della carenza di informazione"? Lazarus, 1970 Pribram, 1967 Simonov, 1970 Magda Arnold, 1960.
01. Nel modello processuale del controllo valutativo dello stimolo eseguito da Scherer nel 1984: tutte false le emozioni vengono caratterizzate da processi multicomponenziali continui che non cambiano in base al coping le emozioni vengono caratterizzate da processi monocomponenziali discontinui le emozioni vengono caratterizzate da processi multicomponenziali continui che non cambiano in base a novità.
02. Relativamente allo stress: Non ha a che vedere solo la conseguenza, ma con tutto il processo di reazione Situazione di tensione psicofisica che si attiva a causa di un evento captato come minaccioso o di portata superiore alle proprie risorse tutte vere Può essere visto anche come evento normale, un modo per innescare un meccanismo di sfida.
01. La motivazione: attiva, dirige, sostiene, fa in modo che avvenga, spiega che cosa? il comportamento il coping lo stress il pensiero.
02. Cosa si definisce con necessità propria dell’organismo che si presenta come stato fisiologico non piacevole? istinto motivazione pulsione aspettativa.
01. Il modello piramidale di Maslow si basa su cinque livelli che definiscono i seguenti bisogni: bisogni primari, bisogni sociali e bisogni del sé bisogni primari e bisogni del sé bisogni secondari, bisogni astratti e bisogni del sé bisogni primari, bisogni asociali e bisogni del sé.
02. Le tre vie del benessere secondo Seligman sono: emozioni neutrali, coinvolgimento e senso Emozioni insignificanti, neutralità e comportamento emozioni positive, distaccamento e significato emozioni positive, coinvolgimento e significato.
01. L'esperienza di felicità è: oggettiva, temporale e permanente obiettiva, temporale e transitoria soggettiva, temporale e permanente soggettiva, temporale e transitoria.
02. La differenza tra esercizio fisico e attività motoria: l’attività motoria concerne tutte le attività di vita quotidiana (salire e scendere dalle scale, fare le faccende di casa per esempio) tutte false tutte vere L'esercizio fisico è dato dall'attività strutturata in cui si partecipa a programmi di attività fisica pianificati atti proprio a migliorare la forma fisica.
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