Psicologia Generale Simoncelli SIV E-campus
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Title of test:![]() Psicologia Generale Simoncelli SIV E-campus Description: lezioni 2,3,4,5,12,25,33,34,35,38,39,41,42,43,44,49,50,52,57,58,59 |




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002 Le fasi del TOTE sono: Test-Operate-Test-Exit. Test-Operate-Thought-Exit. Test-Opinion-Thought-Exit. Thought-Operate-Test-Exit. 002 L'organismo è una black box. Lo afferma il comportamentismo. lo afferma lo strutturalismo. lo afferma il neocomportamentismo. lo afferma il connetivismo. 002 Il metodo fenomenologia. tiene in considerazione il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (il fenomeno) ma non il variare delle caratteristiche fisiche dell'oggetto (realtà fisica). tiene in considerazione il variare delle caratteristiche fisiche dell'oggetto indicato (realtà fisica) al variare dei cambiamenti percettivi del sonettò (il fenomeno). non tiene in considerazione i cambiamenti percettivi del soggetto (il fenomeno) ma solo le caratteristiche fisiche dell'oggetto indicato (realtà fisica). tiene in considerazione il variare dei cambiamenti percettivi del soggetto (il fenomeno) al variare delle caratteristiche fisiche dell'oggetto indicato (realtà fisica). 002 Wertheimer con il movimento stroboscopico afferma che: l'analisi dei singoli elementi precede l'organizzazione globale percettiva. l'organizzazione globale percettiva precede l'analisi dei singoli elementi. analisi dei singoli elementi e l'organisazzione globale percettiva avvengono nello stesso istante. nessuna risposta è corretta. 002 il metodo introspettivo. consiste nel rivolgere una serie di domande chiedendo di descrivere le sensazioni provocate da uno stimolo. consiste nel porre domande aperte e generiche su argomenti molto ampi. consiste nella compilazione di un questionario. consiste nell'ipotizzare i processi mentali che sottostano al comportamento. 002 Descartes sostiene che: non si può conoscere il sistema nervoso in funzione. il sistema nervoso è alla base della costruzione della mente. il funzionamento dei nervi sia simile all'acqua che scorre in un tubo. il funzionamento del sistema nervoso è simile all'acqua che scorre nei fiumi. 003 Quale approccio afferma quanto segue:"l'architettura mentale è concepita sul modello di una rete di unità di elaborazione sub-simboliche omogenee, relativamente semplici e dotate di proprietà fisiche". il connessionismo. il modulassimo. il funzionalismo. lo strutturalismo. 004 Con il termine forza causale gli studiosi della personalità intendono che: la causa dei comportamenti sia da ricercare nell'influenza dell'inconscio. la causa del comportamenti sia da ricercare internamente alla persona. la causa dei comportamenti sia da ricercare nella situazione. la causa dei comportamenti non si riesca a trovare. 004 con l'affermazione "ciascun essere umano è simile a qualche altro individuo e differente dagli altri" si intende. che ogni uno è simile solo a un gruppo di persone e non ad altri gruppi. nessuna risposta è corretta. che ognuno è uguale solo ad alcuni individui e differente dagli altri. che ogni persona è unica e irrepitibile. 004 la psicologia della personalità studia: ciò che è comune a tutti gli individui. ciò che contraddistingue alcuni individui, differenziandoli da altri. ciò che tipico del singolo individuo. tutte le risposte sono corrette. 004 con i termini coerenza e continuità gli studiosi della personalità intendono che. le persone "rimangono se stesse" ma non nei diversi ambienti di vita. le persone "rimangono se stesse" solo in alcuni periodi di vita. le persone "rimangono se stesse" anche in momenti successivi nel corso della vita. le persone non possono "rimanere se stesse" in quanto cambiano in base alle diverse età. 004 le teorie ingenue delle personalità sono. le teorie che sono alla base del metodo scientifico. l'insieme di credenze che le scienze hanno in relazione alla personalità. le teorie che vengono utilizzate nei Setting clinici. l'insieme delle rappresentazioni e delle credenze che ciascun individuo ha sviluppato in relazione alla personalità. 004 la definizione della personalità di Carver e Sheirer è la seguente: la personalità è insieme di tratti che determinano i pensieri e le emozione tipici di ciascun individuo. la personalità è un organizzazione statica, entro l'individuo, di sistemi psichici che determinano i comportamenti, tipici di ciascun individuo. la personalità è un organizzazione dinamica, entro l'individuo, di sistemi psicofisici che determinano i pattern di comportamento, di pensiero e di emozione tipici di ciascun individuo. la personalità è un organizzazione dinamica, entro l'individuo, di sistemi fisici che determinano i comportamenti tipici di ciascun individuo. 004 con l'affermazione "ciascun essere umano è simile a tutti gli essere umani" si intende: nessuna risposta è corretta. che ci sono degli aspetti che sono tipici della specie umana. che non si può definire ogni individuo come unico. che gli individui non si differenziano in alcun made dagli altri. 005 Quali di questi sono alcuni fattori che determinano la personalità?. processi cognitivi e preferenze dell'individuo. fattori legati esclusivamente all'ambiente e alle idee della famiglia di riferimento. fattori genetici, disposizioni e socioculturali. fattori di circostanza e solo meccanismi consci. 005 come vengono definiti i tratti. sono quelli elementi costitutivi della personalità che rimangono costanti nel corso della vita assicurando coerenza nella persona ma non continuità. sono quelli elementi costitutivi della personalità che rimangono costanti nel corso della vita assicurando coerenza e continuità nella persona solo in senso evolutivo-longitudinale e non cross-situzionale. sono quelli elementi costitutivi della personalità che rimangono costanti nel corso della vita assicurando coerenza e continuità nella persona sia in senso evolutivo-longitudinale sia cross-situzionale. sono quelli elementi costitutivi della personalità che non rimangono costanti nel corso della vita. 005 i tratti sono: fattori genetici. fattori disposizioni. fattori esistenziali. fattori legati al apprendimento. 005 nella mappa dei quadranti di Dogana gli assi indicano. Meccanismi inconsci versus meccanismi cosci e Autonomia versus Determinismo. Biologia versus Cultura e Autonomia versus Determinismo. Unicità versus Comunanza e Biologia versus Cultura. Autonomia versus Determinismo e Natura unitaria versus Natura conflittuale. 012 i neuroni specchio negli esseri umani si attivano quando: tutte le risposte sono corrette. si osserva un'altra persona compiere l'azione. si compie l'azione. si immagina l'azione. 012 La visual imagery è: nessuna risposta è corretta. la creazione involontaria di un'esperienza mentale. la creazione volontaria di un'esperienza esclusivamente mentale. la presenza di uno stimolo audio-visivo che riproduca un'azione nei dettagli. 025 L'effetto priority indica: che gli item vengono organizzati in base alla priorità. che gli item presentati prima in una lista vengono ricordati meglio. che gli item che gli item riescono ad essere ricordati in base all'esperienza passata. che gli item presentati tardi in una lista vengono ricordati meglio. 025 la ripetizione del informazioni che sono entrate nella memoria a breve termine si chiama: reiterazione. studio. recupero. memorizzazione. 025 Un chank è: un raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati come un'unità nella memoria a lungo termine. l'unita di spazio della memoria a lungo termine, come i bit per il computer. è un magazzino temporale che manipola e reitera attivamente le informazioni. un raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati come un'unità nella memoria a breve termina. 025 immagazzina le informazioni acustiche provenienti dal sistema uditivo: memoria a breve termine. memoria ecoica. memoria uditiva. memoria iconica. 025 immagazzina le informazioni provenienti dal sistema visivo: memoria a breve termine. memoria oculare. memoria eroica. memoria iconica. 025 il mantenimento delle informazioni nel sistema mestico prende il nome di: memoria dichiarativa. recupero. immagazzinamento. codifica. 025 La memoria a breve termine. è dove vengono immagazzinate le informazioni in modo relativamente permanente anche se può essere difficile recuperarle. è il magazzino iniziale, temporaneo, che immagazzina le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo. immagazzina le informazioni provenienti da un solo sistema sensoriale specifico. conserva le informazioni per 15-25 secondi e le immagazzina in base al loro significato. 025 la memoria: può essere definita come il processo con cui codifichiamo e recuperiamo le informazioni. può essere definita come il processo attraverso il quale immagazziniamo le informazioni provenienti dall'ambiente e le colleghiamo alle nostre esperienze passate. può essere definita come il processo con cui codifichiamo, immagazziniamo e recuperiamo le informazioni. può essere definita come il processo attraverso quale noi immagazziniamo, etichettiamo e recuperiamo le informazioni. 025 Il processo con cui le informazioni vengono registrate inizialmente in una forma utilizzabile per essere conservate prende il nome di: memoria dichiarativa. codifica. immagazzinamento. recupero. 025 la memoria a lungo termine. conserva le informazioni per 15-25 secondi e le immagazzina in base al loro significato. è il magazzino iniziale, temporaneo, che immagazzina le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo. immagazzina in modo relativamente permanente anche se può essere difficile recuperarle. immagazzina le informazioni provenienti da un solo sistema sensoriale specifico. 025 Il processo per cui si localizzano le informazioni immagazzinate nella memoria e vengono richiamate alla coscienza prende il nome di: memoria implicita. recupero. codifica. immagazzinamento. 025 L'effetto recency indica: item riescono ad essere ricordati in base all'esperienza passata. che gli item vengono organizzati in base all'utilità. che gli item presentati tardi in una lista vengono ricordati meglio. che gli item presentati prima in una lista vengono ricordati meglio. 025 La memoria di lavoro è formata da: magazzino visivo, magazzino verbale e buffer centrale. magazzino visuo-spaziale, esecutivo periferico e buffer verbale. esecutivo centrale, magazzino visivo, magazzino verbale e buffer episodico. esecutivo periferico, magazzino verbale e buffer visivo. 025 La memoria sensoriale: immagazzina le informazioni provenienti da un solo sistema sensoriale specifico. è il magazzino iniziale, temporaneo, che immagazzina le informazioni solo per qualche secondo e sono una replica esatta dello stimolo. è dove vengono immagazzinate le informazioni in modo relativamente permanente anche se può essere difficile recuperarle. conserva le informazioni per 15-25 secondi e le immagazzina in base al loro significato. 025 La memoria delle informazioni fattuali viene definita: memoria procedurale. memoria semantica. memoria episodica. memoria dichiarativa. 025 L'effetto priming si ha quando: l'esposizione a una parola o concetto (detto prime) facilita la rievocazione di informazioni correlate. la prima parola (prime) presentata in una lista viene maggiormente ricordata rispetto alle altre. l'ultima parola di una lista viene ricordata meglio delle altre. le informazioni vengono organizzate nella memoria in base ai nostri obiettivi. 025 La memoria delle conoscenze e dei fatti generali riguardo al mondo viene definita: memoria procedurale. memoria dichiarativa. memoria episodica. memoria semantica. 025 La memoria relativa ai particolari biografici della nostra vita si definisce: memoria dichiarativa. memoria semantica. memoria episodica. memoria procedurale. 025 La memoria delle abilità e delle abitudini viene definita: memoria dichiarativa. memoria episodica. memoria semantica. memoria procedurale. 033 L'apprendimento può essere definito come: un cambiamento relativamente permanente del comportamento che è determinato dall'esperienza. un cambiamento esclusivamente temporaneo del comportamento che è determinato dall'esperienza. un cambiamento esclusivamente permanente del comportamento che è determinato dall'esperienza. un cambiamento temporaneo del comportamento che è determinato dall'esperienza. 033 Nel condizionamento classico, lo stimolo incondizionato è: è uno stimolo che è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo incondizionato. è uno stimolo che, prima del condizionamento, non provoca naturalmente la risposta di interesse. è uno stimolo appreso in base alla propria cultura. è uno stimolo che causa automaticamente una risposta. 033 Nel condizionamento classico, lo stimolo neutro è: è uno stimolo che causa automaticamente una risposta. è uno stimolo che, prima del condizionamento, non provoca naturalmente la risposta di interesse. è uno stimolo appreso in base alla propria cultura. è uno stimolo che è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo incondizionato. 033 Nel condizionamento classico, la generalizzazione di uno stimolo si ha: quando una risposta condizionata avviene a seguito di uno stimolo totalmente differente da quello iniziale. quando una risposta condizionata segue uno stimolo che è simile allo stimolo condizionato iniziale. quando uno stimolo condizionato segue una risposta simile a quella iniziale. quando una risposta precedentemente condizionata diminuisce in frequenza e alla fine scompare. 033 Nel condizionamento classico, l'estinzione: ha luogo quando una risposta condizionata disfunzionale smette di presentarsi in contesti diversi da quello originario. ha luogo quando una risposta precedentemente condizionata diminuisce in frequenza e alla fine scompare. ha luogo quando lo stimolo condizionato viene presentato solo in alcune occasioni e non in altre. ha luogo quando una risposta condizionata segue uno stimolo che è simile allo stimolo condizionato iniziale. 033 Nel condizionamento classico, la risposta incondizionata: è una risposta appresa in base alla propria cultura. dopo il condizionamento, fa seguito a uno stimolo precedentemente neutro. è una risposta riflessa, naturale. è una risposta appresa in base alla propria storia personale. 033 Nel condizionamento classico, lo stimolo condizionato: è uno stimolo che è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo incondizionato. è uno stimolo che causa automaticamente una risposta. è uno stimolo naturale della propria cultura. è uno stimolo che, prima del condizionamento, non provoca naturalmente la risposta di interesse. 033 Originariamente gli studi di Pavlov erano incentrati sullo studio: della secrezione dei succhi gastici negli animali. dei modelli di apprendimento negli animali. dei comportamenti degli animali. dei processi di elaborazione delle informazioni. 034 Nel condizionamento operante, il rinforzo è: il processo con cui si ha un apprendimento tramite l'uso di stimoli esclusivamente negativi. è qualsiasi stimolo che aumenti la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. il processo con cui uno stimolo diminuisce la probabilità che un comportamento venga ripetuto. il processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. 034 Nel condizionamento operante, il rinforzatore è: il processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. è lo stimolo che sottrae all'ambiente una condizione piacevole vissuta dal soggetto per far si che si comporti nella maniera desiderata. è lo stimolo che diminuisce la probabilità che un comportamento venga ripetuto. è qualsiasi stimolo che aumenti la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. 033 Il programma di rinforzo continuo si ha quando: il comportamento viene rinforzato in base al raggiungimento di un livello adeguato di riferimento. il comportamento viene rinforzato alcune volte. il comportamento desiderato viene rinforzato ogni volta che viene emesso. il comportamento viene rinforzato a intervalli di tempo fissi. 033 I programmi a rinforzo intermittente sono: programmi a rapporto continuo, programmi a rapporto variabile, programmi a intervallo continuo e programmi a intervallo variabile. programmi a rapporto fisso, programmi a rapporto variabile, programmi a intervallo fisso e programmi a intervallo variabile. programmi a rapporto variabile, programmi a intervallo fisso e programmi a intervallo variabile. programmi a rapporto fisso, programmi a intervallo fisso e programmi a intervallo variabile. 035 Nell'apprendimento latente: viene appreso un nuovo comportamento da un modello di riferimento. viene appreso un nuovo comportamento grazie all'osservazione. un nuovo comportamento viene appreso, ma non viene manifestato finché non viene fornito qualche incentivo per presentarlo. un nuovo comportamento viene appreso tramite rinforzo e viene manifestato quando si riceve incentivo. 035 Nell'esperimento di Tolman e Honzik: il gruppo di controllo vagava nel labirinto due volte al giorno per 17 giorni senza ricevere una ricompensa. il gruppo di controllo vagava nel labirinto una volta al giorno per 10 giorni senza ricevere mai una ricompensa, nei successivi 7 giorni al gruppo veniva data la ricompensa. il gruppo di controllo vagava nel labirinto una volta al giorno per 10 giorni senza ricevere una ricompensa. il gruppo di controllo vagava nel labirinto una volta al giorno per 17 giorni senza ricevere mai una ricompensa. 035 Bandura distingue l'imitazione dal modellamento: l'imitazione è legato solo al comportamento esterno e visibile mentre il modellamento solo ai processi che sottostanno al comportamento. l'imitazione è un'azione attiva che implica una fedele riproduzione di pattern di comportamento; il modellamento è un apprendimento passivo dove la persona si costruisce una rappresentazione mentale interna del comportamento che ha osservato. Il modellamento è un'azione passiva che implica una fedele riproduzione di pattern di comportamento; l'imitazione è un apprendimento attivo dove la persona si costruisce una rappresentazione mentale interna del comportamento che ha osservato. l'imitazione è un'azione passiva che implica una fedele riproduzione di pattern di comportamento; il modellamento è un apprendimento attivo dove la persona si costruisce una rappresentazione mentale interna del comportamento che ha osservato. 035 L'apprendimento osservativo viene regolato da quattro funzioni: prestare attenzione al modello, riproduzione, recupero e i processi motivazionali. prestare attenzione al modello, ritenzione, riproduzione e i processi motivazionali. prestare attenzione al modello, ritenzione, riproduzione e i processi decisionali. prestare attenzione al modello, recupero, riproduzione e i processi decisionali ed emotivi. 038 Secondo la teoria di Bandura, la capacità vicaria: è la capacità della persona di acquisire conoscenze e capacità attraverso l'osservazione di modelli. consiste nella capacità della persona di porsi obiettivi e di controllare il proprio comportamento in funzione del raggiungimento di tali obiettivi. è la capacità della persona di riflettere in modo cosciente su se stessa. è la capacità della persona di rappresentare simbolicamente la conoscenza per comprendere, ragionare e gestire il proprio ambiente. 038 Nel determinismo triadico reciproco: la persona, l'ambiente e la società operano in interazione reciproca. la persona, il comportamento e la cultura operano in interazione reciproca. la persona, il comportamento e l'ambiente operano in interazione reciproca. il comportamento, l'ambiente e la società operano in interazione reciproca. 038 La prospettica cognitivo-sociale della personalità sostiene che: il comportamento rappresenta il risultato prevalentemente dei fattori ambientali. il comportamento rappresenta il risultato della reciproca interazione tra i fattori individuali e i fattori situazionali. il comportamento rappresenta il risultato prevalentemente dei fattori individuali. il comportamento rappresenta il risultato prevalentemente dei fattori ambientali e situazionali. 038 Secondo la teoria di Bandura, la capacità di autoriflessione: è la capacità della persona di riflettere in modo cosciente su se stessa. è la capacità della persona di anticipare mentalmente situazioni future. è la capacità della persona di rappresentare simbolicamente la conoscenza per comprendere, ragionare e gestire il proprio ambiente. consiste nella capacità della persona di porsi obiettivi e di controllare il proprio comportamento in funzione del raggiungimento di tali obiettivi. 038 Secondo la teoria di Bandura, la capacità di autoregolazione: è la capacità della persona di riflettere in modo cosciente su se stessa. è la capacità della persona di anticipare mentalmente situazioni future. consiste nella capacità della persona di porsi obiettivi e di controllare il proprio comportamento in funzione del raggiungimento di tali obiettivi. è la capacità della persona di rappresentare simbolicamente la conoscenza per comprendere, ragionare e gestire il proprio ambiente. 038 Dollar e Miller affermano che nel processo di apprendimento entrano in gioco quattro variabili importanti, che sono: le passioni, il rinforzo e lo spunto. la risposta, lo spunto e la punizione. la pulsione, lo spunto, la risposta e il rinforzo. la pulsione, la risposta, il rinforzo e la punizione. 038 Secondo la teoria di Bandura, la capacità di simbolizzazione: è la capacità della persona di anticipare mentalmente situazioni future. è la capacità della persona di rappresentare simbolicamente la conoscenza per comprendere, ragionare e gestire il proprio ambiente. è la capacità della persona di acquisire conoscenze e capacità attraverso l'osservazione di modelli. consiste nella capacità della persona di porsi obiettivi e di controllare il proprio comportamento in funzione del raggiungimento di tali obiettivi. 039 Le fonti dell'autoefficacia per Bandura sono: le aspettative, le esperienze vicarie, la persuasione verbale e gli stati affettivi. l'esperienza personale, la persuasione verbale e gli stati fisiologici e affettivi. l'esperienza personale, le esperienze vicarie, la persuasione verbale e gli stati fisiologici e affettivi. l'esperienza personale, le esperienze vicarie e la persuasione verbale. 039 Le variabili cognitive che vanno prese in considerazione in una teoria della personalità secondo Mischel sono: le competenze della persona, le strategie di codifica e i costrutti personali, gli obiettivi, i valori soggettivi della persona e i sistemi autoregolatori e i piani. le strategie di codifica e i costrutti personali, gli obiettivi, i valori soggettivi della persona e i sistemi autoregolatori e i piani. le competenze della persona, le strategie di codifica e i costrutti personali, i valori soggettivi della persona e i sistemi autoregolatori. le competenze della persona, le strategie di codifica e i costrutti personali, le aspettative, i valori soggettivi della persona e i sistemi autoregolatori e i piani. 041 Nel modello matematico della comunicazione, il recettore è: un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica. la ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. la quantità di informazione che dal ricevente ritorna all'emittente. 041 How to Do Things with Words è stato scritto da: Austin. Bateson. Shannon e Weaver. Grice. 041 La teoria degli atti linguistici distingue tre atti: atto ipolocutorio, atto iperlocutorio e atto perlocutorio. atto locutorio, atto iperlocutorio e atto illocutorio. atto illocutorio, atto iperlocutorio e atto perlocutorio. atto locutorio, atto illocutorio e atto perlocutorio. 041 Nel modello matematico della comunicazione, il feedback è: la quantità di informazione che dal ricevente ritorna all'emittente. la ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica. 041 Nella definizione del segno come equivalenza: il segno viene definito come l'unione di un'immagine acustica e di un'immagine mentale strettamente unite da poter essere immaginate come le due facce di una stessa realtà. il segno stabilisce una relazione con il significato non arbitraria ma stabilita da qualcuno dentro un contesto comunicativo. il segno stabilisce una relazione arbitraria dentro un contesto comunicativo. il segno viene definito come l'unione arbitraria e momentanea di un'immagine mentale e di una realtà unite. 041 Nella definizione del segno come inferenza: il segno viene definito come l'unione arbitraria e momentanea di un'immagine mentale e di una realtà unite. il segno stabilisce una relazione arbitraria dentro un contesto comunicativo. il segno viene definito come l'unione di un'immagine acustica e di un'immagine mentale strettamente unite da poter essere immaginate come le due facce di una stessa realtà. il segno stabilisce una relazione con il significato non arbitraria ma stabilita da qualcuno dentro un contesto comunicativo. 041 Nel modello matematico della comunicazione, la ridondanza è: la ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. la quantità di informazione che dal ricevente ritorna all'emittente. un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica. 041 Nel modello matematico della comunicazione, il filtro è: il dispositivo che consente la conversione del segnale in una forma comprensibile. un processo di selezione di alcuni aspetti del segnale durante la decodifica. la ripetizione del messaggio durante la fase di codifica per favorire la codifica stessa. la quantità di informazione che dal ricevente ritorna all'emittente. 042 Quale autore afferma che la comunicazione “è un processo costituito da un'emittente che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi o faccia qualcosa, operando in modo tale che il ricevente riconosca che l'emittente sta cercando di causare in lui quel pensiero o quell'azione”?. Bateson. Sperber e Wilson. Austin. Grice. 042 La massima di Qualità di Grice afferma: cerca di fornire contributi pertinenti. cerca di fornire un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi del discorso. cerca di fornire un contributo vero. sii perspicuo. 042 La massima di Quantità di Grice afferma: cerca di fornire un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi del discorso. cerca di fornire un contributo vero. cerca di fornire contributi pertinenti. sii perspicuo. 042 La massima di Relazione di Grice afferma: sii perspicuo. cerca di fornire un contributo che soddisfi la richiesta di informazioni in modo adeguato agli scopi del discorso. cerca di fornire contributi pertinenti. cerca di fornire un contributo vero. 042 L'affermazione: "l'intenzione comunicativa si qualifica come un'azione condivisa e ha come condizione necessaria il fatto che ci sia un qualche grado di collaborazione tra gli agenti" riguarda: il modello ostensivo-inferenziale. la we-intention. gli approcci psicologici alla comunicazione. la teoria degli atti linguistici. 042 "Un insieme di comportamenti interpersonali finalizzati al raggiungimento di un'intenzione congiunta, attraverso i quali gli interlocutori si predispongono e coordinano lo scambio comunicativo", si riferisce a: il principio di cooperazione. la we-intention. il modello ostensivo-inferenziale. la sintonizzazione. 042 La teoria generale dei sistemi di Bertalanffy effettua: un parallelismo tra il concetto di funzione in matematica e il concetto di relazione in psicologia. un parallelismo tra il concetto di funzione in matematica e il concetto di comunicazione in psicologia. un parallelismo tra il concetto di sistema in matematica e il concetto di relazione in psicologia. un parallelismo tra il concetto di sistema in fisica e il concetto di emozione in psicologia. 042 Bateson distingue due livelli interdipendenti presenti in ogni atto comunicativo: il livello di informazione e il livello di intenzione. il livello di notizia e il livello di comando. il livello di informazione e il livello di notizia. il livello dell'intenzione e il livello del comando. 042 il medium può essere definito come: quello strumento che consente di comunicare solo in tempi e luoghi diversi. è un solo dispositivo che permette a due persone di entrare in interazione quando si trovano in ambienti diversi. quello strumento che consente una comunicazione asincrona tra due persone. qualunque dispositivo di mediazione che ci permette di entrare in interazione e di comunicare con l'ambiente esterno. 042 Il medium ha le seguenti dimensioni: fisica, simbolica e semantica. fisica, simbolica e pragmatica. fisica, pragmatica e grafica. simbolica, pragmatica e semantica. 042 La presenza fisica: è la percezione di essere collocato nello stesso scenario spazio-temporale in cui si verifica un dato evento. è l'esistenza di un soggetto in una specifica regione spazio-temporale. è il senso di presenza collegato alla possibilità di azione del soggetto. è la percezione di non essere presente dove avviene un dato evento. 042 La presenza soggettiva: è il senso di presenza collegato alla possibilità di azione del soggetto. è la percezione di essere collocato nello stesso scenario spazio-temporale in cui si verifica un dato evento. è la percezione di non essere presente dove avviene un dato evento. è l'esistenza di un soggetto in una specifica regione spazio-temporale. 042 La presenza come interattività: è l'esistenza di un soggetto in una specifica regione spazio-temporale. è la percezione di non essere presente dove avviene un dato evento. è il senso di presenza collegato alla possibilità di azione del soggetto. è la percezione di essere collocato nello stesso scenario spazio-temporale in cui si verifica un dato evento. 042 Quali sono le tappe di acquisizione della competenza linguistica e comunicativa nello sviluppo ontogenetico della comunicazione?. il processo di decontestualizzazione, il processo di convenzionalizzazione e la desostanzializzazione. il processo di contestualizzazione, il processo di convenzionalizzazione e la sostanzializzazione. il processo di contestualizzazione, il processo di deconvenzionalizzazione e la sostanzializzazione. il processo di decontestualizzazione, il processo di situazionalizzazione e la desostanzializzazione. 043 La fonologia: studia i significati di parole e frasi. è lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. regola l'ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. studia le più piccole parti di significato contenute nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. 043 Lo stadio canonico dello sviluppo del linguaggio: va dal quarto all'ottavo mese. va dai cinque ai dodici mesi. va dall'ottavo mese al diciottesimo mese. può apparire in qualsiasi momento nello sviluppo del bambino. 043 Il babbling: è una ripetizione di sequenze di sillabe di tipo consonante-vocale che si ripetono in maniera variata e alternata. è l'uso di vocalizzi per comunicare i bisogni con l'adulto di riferimento. è una ripetizione di sequenze di sillabe di tipo consonante-vocale che si ripetono identiche con un'organizzazione ritmica e temporale. è l'uso di vocalizzi per esprimere stati di benessere. 043 L'area di Broca si trova: nella parte infero-posteriore del lobo frontale sinistro. nella parte posteriore della corteccia temporale destra. nella parte posteriore della corteccia temporale sinistra. nella parte infero-posteriore del lobo frontale destro. 043 Nel passaggio dall'intenzione comunicativa all'articolazione della parola Levelt individua tre livelli: la concettualizzazione, la formulazione e l'articolazione. la concettualizzazione, la formulazione e la contestualizzazione. fisico, simbolico e pragmatico. fisico, pragmatico e grafico. 043 La semantica. studia le più piccole parti di significato contenute nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. è lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. regola l'ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. studia i significati di parole e frasi. 043 La morfologia: studia le più piccole parti di significato contenute nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. regola l'ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. studia i significati di parole e frasi. è lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. 044 La teoria culturalista rispetto alla comunicazione non verbale: afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. 044 La teoria innatista rispetto alla comunicazione non verbale: afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. 044 La teoria neuroculturale di Ekman: afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. 044 I gesti iconici: accompagnano l'azione del parlare contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. sono altamente convenzionali e codificati. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. 044 La teoria interazionista rispetto alla comunicazione non verbale: afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. 044 Le caratteristiche paralinguistiche: sono caratteristiche vocali a breve termine. coincidono con i riflessi vocali. sono caratteristiche vocali a lungo termine, permanenti, personali della voce di ciascun locutore. sono effetti vocali a medio termine, delle proprietà acustiche transitorie. 044 Le pantomime: accompagnano l'azione del parlare contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. hanno la funzione di indicare. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. 044 I gesti simbolici: accompagnano l'azione del parlare contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. sono altamente convenzionali e codificati. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. hanno la funzione di indicare. 044 I gesti deittici: sono altamente convenzionali e codificati. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. hanno la funzione di indicare. 044 I segnali extralinguistici: sono caratteristiche vocali a lungo termine, permanenti, personali della voce di ciascun locutore. coincidono con i riflessi vocali. sono caratteristiche vocali a breve termine. sono effetti vocali a medio termine, delle proprietà acustiche transitorie. 049 L'arousal è: la tendenza ad agire. lo stimolo. l'elaborazione cognitiva. l'attivazione fisiologica. 049 La teoria centrale delle emozioni: afferma che l'attivazione fisiologica e l'esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. afferma che le emozioni sono determinate dall'attivazione fisiologica, dal riconoscimento di tale attivazione e dalla sua attribuzione causale. sostiene che l'esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. afferma che la respirazione e i movimenti facciali possono modulare il carattere positivo o negativo dell'esperienza emotiva. 049 Le funzioni delle emozioni sono: regolazione dello stato di attivazione, preparazione all'azione, favoriscono l'interazione con gli altri. valutazione dell'ambiente, regolazione dello stato di attivazione, preparazione all'azione, modellare il nostro comportamento e un aiuto per l'interazione con gli altri. valutazione dell'ambiente, regolazione dello stato di attivazione, preparazione all'azione. regolazione dello stato di attivazione, preparazione all'azione e un aiuto per l'interazione con gli altri. 049 L'esperienza viscerale per James è: l'attivazione cerebrale che consente di elaborare le emozioni. la specifica reazione fisiologica che accompagna l'emozione. la reazione che si ha in conseguenza a un'emozione. l'attivazione dei ricordi delle esperienze passate legate a quell'emozione specifica. 049 La teoria periferica di James-Lange: sostiene che le emozioni si esprimono spontaneamente attraverso il volto. sostiene che l'esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. afferma che l'attivazione fisiologica e l'esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. afferma che la respirazione e i movimenti facciali possono modulare il carattere positivo o negativo dell'esperienza emotiva. 049 L'ipotesi del feedback facciale sostiene che: le emozioni si esprimono spontaneamente attraverso il volto. attraverso le espressioni facciali siamo in grado di percepire l'emozione del nostro interlocutore. le espressioni forniscono informazioni propriocettive, motorie e cutanee che influenzano il processo emotivo. le informazioni provenienti dal corpo appaiono sul volto per poterle comunicare agli altri. 049 La teoria vascolare dell'efferenza emotiva: sostiene che l'esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. sostiene che le emozioni si esprimono spontaneamente attraverso il volto. afferma che l'attivazione fisiologica e l'esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. afferma che la respirazione e i movimenti facciali possono modulare il carattere positivo o negativo dell'esperienza emotiva. 049 La teoria vascolare dell'efferenza emotiva è stata pensata da: Zajonc. Izard. Ekman. Lange. 049 Cannon attribuisce un ruolo fondamentale per l'elaborazione delle emozioni: al talamo. all'ipotalamo. al sistema limbico. all'amigdala. 049 L'approccio funzionale concepisce le emozioni come: fondamentali per la comunicazione e la relazione con gli altri. eventi disfunzionali che irrompono nell'esperienza interrompendo e interferendo con ogni altra attività. mediatori nella relazione tra l'organismo e l'ambiente, fisico e sociale, per il mantenimento del benessere dell'organismo stesso. segnali fondamentali per comprendere cosa è desiderabile e cosa no. 050 La teoria cognitivo-attivazionale: le espressioni forniscono informazioni propriocettive, motorie e cutanee che influenzano il processo emotivo. afferma che l'attivazione fisiologica e l'esperienza emotiva sono contemporaneamente causati dallo stesso stimolo nervoso. afferma che le emozioni sono determinate dall'attivazione fisiologica, dal riconoscimento di tale attivazione e dalla sua attribuzione causale. sostiene che l'esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. 050 L'appraisal è: lo stimolo. l'attivazione fisiologica. la tendenza ad agire. la valutazione cognitiva. 050 Wundt sosteneva che i sentimenti variano lungo tre assi: gradevolezza vs sgradevolezza, eccitazione vs calma e tensione vs rilassamento. conoscenza vs novità, eccitazione vs rilassamento e tensione vs calma. gradevolezza vs sgradevolezza, eccitazione vs calma e conoscenza vs novità. piacere vs dispiacere, paura vs euforia e stress vs ansia. 050 Frijda afferma due leggi: del significato situazionale e del feedback facciale. dell'attivazione fisiologica e del feedback facciale. del significato situazionale e dell'interesse. dell'arousal e dell'appraisal. 050 I sottogruppi nell'esperimento di Schachter e Singer furono: la condizione di collera e la condizione di euforia. la condizione di felicità e la condizione neutra. la condizione di rischio e la condizione di prudenza. la condizione di rabbia e la condizione neutra. 052 L'approccio molare all'analisi delle espressioni facciali: considera le espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo. afferma che hanno valore emotivo perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. considera le espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascuna emozione di base controllate da programmi neuromotori innati. sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa perché manifestano le intenzioni del soggetto. 052 Le strategie focalizzate sulla risposta sono: intervengono portando la persona a evitare la situazione. strategie di modulazione della risposta come la soppressione o inibizione dell'espressione, il mascheramento, l'intensificazione. focalizzati sulla selezione della situazione, sui tentativi di modificare la situazione, sullo spostamento dell'attenzione e il reappraisal. fanno riferimento a processi che intervengono prima che i sistemi di risposta siano stati completamente attivati. 052 Le strategie focalizzate sull'antecedente emotivo: sono strategie di modulazione della risposta come la soppressione o inibizione dell'espressione, il mascheramento, l'intensificazione. sono focalizzati sulla selezione della situazione, sui tentativi di modificare la situazione, sullo spostamento dell'attenzione e il reappraisal. fanno riferimento a processi che intervengono prima che i sistemi di risposta siano stati completamente attivati. intervengono durante la risposta. 052 La prospettiva comunicativa in merito alle funzioni delle espressioni facciali: considera le espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascuna emozione di base controllate da programmi neuromotori innati. sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa perché manifestano le intenzioni del soggetto. considera le espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo. afferma che hanno valore emotivo perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. 052 L'approccio molecolare all'analisi delle espressioni facciali: sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa perché manifestano le intenzioni del soggetto. afferma che hanno valore emotivo perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. considera le espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo. considera le espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascuna emozione di base controllate da programmi neuromotori innati. 052 La prospettiva emotiva in merito alle funzioni delle espressioni facciali: afferma che hanno valore emotivo perché sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. sostiene che hanno in primis una funzione comunicativa perché manifestano le intenzioni del soggetto. considera le espressioni facciali delle emozioni come configurazioni di movimenti muscolari fisse, distinte e specifiche per ciascuna emozione di base controllate da programmi neuromotori innati. considera le espressioni facciali come la risultante del progressivo processo di valutazione cognitiva dello stimolo. 052 Secondo la teoria neuro-culturale di Ekman l'espessione delle emozioni è caratterizzata da due fattori: uno di natura cognitiva e uno di natura culturale. uno di natura emotiva e uno di natura cognitiva. uno di natura neurologica e uno di natura cognitiva. uno di natura neurofisiologica e uno di natura culturale e cognitiva. 057 Secondo Freud l'inconscio: è la zona della psiche nella quale si esplica l'attività consapevole dell'individuo. coincide con la parte irrazionale dell'individuo e con le emozioni che la persona si trova a vivere. è la parte della mente al di fuori della consapevolezza, è formato da contenuti psichici che non sono diventati consci o che sono tornati ad essere inconsci. è la zona nella quale vi sono i contenuti psichici che non sono al momento consapevoli ma che possono diventarlo con facilità. 057 Il Super Io è composto da: Io ideale e coscienza. Coscienza e Consapevolezza. Io reale e coscienza. Io ideale e Io reale. 057 Le difese per Freud sono: modalità grazie alle quali la personalità affronta e gestisce i conflitti che insorgono entro la personalità e/o nel rapporto con il mondo. modalità disfunzionali per gestire conflitti con il mondo esterno. modalità disfunzionali che provocano i disturbi nervosi. modalità esclusivamente funzionali per affrontare i conflitti che insorgono entro la personalità. 057 Secondo Freud L'Io: rappresenta l'incarnazione dei valori genitoriali e sociali. è guidato dal principio del piacere. si sviluppa dall'Es ed è guidato dal principio di realtà. soddisfa i bisogni attraverso il processo primario. 057 Secondo Freud L'Es: rappresenta l'incarnazione dei valori genitoriali e sociali. è guidato dal principio di realtà. è la componente presente fin dalla nascita e guidata dal principio del piacere. soddisfa i bisogni attraverso il processo secondario. 057 Secondo Freud il Super Io: si sviluppa dall'Es ed è guidato dal principio di realtà. rappresenta l'incarnazione dei valori genitoriali e sociali. soddisfa i bisogni attraverso il processo secondario. è guidato dal principio di realtà. 057 Secondo Freud il preconscio: è la zona nella quale vi sono i contenuti psichici che non sono al momento consapevoli ma che possono diventarlo con facilità. coincide con la parte razionale ed emotiva dell'individuo. è la parte della mente al di fuori della consapevolezza, è formato da contenuti psichici che non sono diventati consci o che sono tornati ad essere inconsci. è la zona della psiche nella quale si esplica l'attività consapevole dell'individuo. 057 Secondo Freud il conscio: coincide con la parte esclusivamente razionale escludendo le emozioni. è la zona nella quale vi sono i contenuti psichici che non sono al momento consapevoli ma che possono diventarlo con facilità. è la parte della mente al di fuori della consapevolezza, è formato da contenuti psichici che non sono diventati consci o che sono tornati ad essere inconsci. è la zona della psiche nella quale si esplica l'attività consapevole dell'individuo. 057 Agli inizi degli studi di Freud due erano gli approcci di suo interesse: la ricerca sperimentare e il pensiero naturalistico. il pensiero evoluzionistico darwiniano e la ricerca empirica e l'osservazione sistematica. le scienze naturali e le scienze umane. il pensiero razionalistico e la ricerca fattoriale. 057 Pierre Janet, al quale si ispirò Freud, fu uno dei primi a: ipotizzare un nesso tra gli eventi del passato di una persona e la loro rappresentazione nel trauma. sostenere la necessità di uno studio dei processi cognitivi ed emotivi. sostenere la priorità della psicologia sulla fisiologia e proponeva la nozione di idee inconsce che non giungono alla coscienza. sostenere la centralità della psicologia. 057 Herbart, al quale si ispirò Freud: sosteneva la priorità della psicologia sulla fisiologia e proponeva la nozione di idee inconsce che non giungono alla coscienza. sosteneva la necessità di uno studio dei processi cognitivi ed emotivi. fu uno dei primi a parlare di emozioni. ipotizzava un nesso tra gli eventi del passato di una persona e la loro rappresentazione nel trauma. 057 Brentano, al quale si ispiro Freud: sosteneva la priorità della psicologia sulla fisiologia e proponeva la nozione di idee inconsce che non giungono alla coscienza. fu uno dei primi a parlare di emozioni. sosteneva la centralità della psicologia e la necessità di uno studio dei processi cognitivi ed emotivi. ipotizzava un nesso tra gli eventi del passato di una persona e la loro rappresentazione nel trauma. 057 La psicoanalisi è nata dall'esigenza: di trattare le psicosi. di comprendere la natura umana. di trattare disturbi nervosi chiamati psiconevrosi. di trattare le parafilie. 057 Il modello topografico della mente è formato da: Es, Io e Super Io. conscio e inconscio. conscio, preconscio e inconscio. conscio, inconscio personale e inconsio collettivo. 058 La sublimazione, secondo Freud: consente agli impulsi di essere espressi attraverso la loro trasformazione in una forma accettabile. consiste nel dislocare un impulso da un bersaglio ritenuto minaccioso a un altro considerato meno minaccioso. consiste nell'attribuire le nostre stesse qualità inaccettabili a qualcun altro. è il rifiuto di credere che un evento abbia avuto luogo o che esista una certa situazione. 058 Freud sosteneva l'esistenza di due classi di pulsioni: la pulsione di morte e la pulsione emotiva. la pulsione di vita e la pulsione di morte. la pulsione di vita e la pulsione sessuale. la pulsione emotiva e la pulsione cognitiva. 058 Freud ritiene l'angoscia: un segnale di allarme per l'Io indicando che qualcosa di negativo sta per accadere. un segnale esclusivamente positivo che mette al riparo l'individuo dai pericoli. un segnale di allarme per l'Es indicando che qualcosa sta per accadere. un segnale per il Super Io indicando che qualcosa di negativo sta per accadere. 058 Freud distingue tre tipi di angoscia: moralistica, familiare e inconscia. ideale, emotiva e realistica. reale, nevrotica e morale. reale, ideale e morale. 058 Nella repressione, secondo Freud: si tratta della ricerca di una spiegazione razionale. consiste nell'attribuire le nostre stesse qualità inaccettabili a qualcun altro. consiste nel dislocare un impulso da un bersaglio ritenuto minaccioso a un altro considerato meno minaccioso. una certa quota di energia disponibile per l'Io viene usata per mantenere fuori dalla coscienza gli impulsi inaccettabili. 058 La negazione, secondo Freud: una certa quota di energia disponibile per l'Io viene usata per mantenere fuori dalla coscienza gli impulsi inaccettabili. è la tendenza a pensare alle minacce in modo freddo, analitico ed emotivamente distaccato. è il rifiuto di credere che un evento abbia avuto luogo o che esista una certa situazione. consiste nell'attribuire le nostre stesse qualità inaccettabili a qualcun altro. 058 Con la proiezione, secondo Freud: attribuiamo le nostre stesse qualità inaccettabili a qualcun altro. è la tendenza a pensare alle minacce in modo freddo, analitico ed emotivamente distaccato. consente agli impulsi di essere espressi attraverso la loro trasformazione in una forma accettabile. è il rifiuto di credere che un evento abbia avuto luogo o che esista una certa situazione. 058 La razionalizzazione, secondo Freud: consiste nel dislocare un impulso da un bersaglio ritenuto minaccioso a un altro considerato meno minaccioso. si tratta della ricerca di una spiegazione razionale. consente agli impulsi di essere espressi attraverso la loro trasformazione in una forma accettabile. è la tendenza a pensare alle minacce in modo freddo, analitico ed emotivamente distaccato. 058 L'intellettualizzazione, secondo Freud: è la tendenza a pensare alle minacce in modo freddo, analitico ed emotivamente distaccato. consente agli impulsi di essere espressi attraverso la loro trasformazione in una forma accettabile. si tratta della ricerca di una spiegazione razionale. consiste nel dislocare un impulso da un bersaglio ritenuto minaccioso a un altro considerato meno minaccioso. 058 Lo spostamento, secondo Freud: una certa quota di energia disponibile per l'Io viene usata per mantenere fuori dalla coscienza gli impulsi inaccettabili. è il rifiuto di credere che un evento abbia avuto luogo o che esista una certa situazione. consente agli impulsi di essere espressi attraverso la loro trasformazione in una forma accettabile. consiste nel dislocare un impulso da un bersaglio ritenuto minaccioso a un altro considerato meno minaccioso. 059 Per Jung ci sono quattro funzioni fondamentali: intelligenza, immaginazione, sensazione e intuizione. pensiero, sentimento, intuizione e percezione. pensiero, intuizione, emozioni e intelligenza. pensiero, creatività, sentimento e intuizione. 059 la fase orale si divide in due sotto-stadi: fase orale incorporativa e fase orale sadica. fase orale espulsiva e fase orale sadica. fase orale indifferenziata e fase orale differenziata. fase orale sadica e fase orale espulsiva. 059 Freud con il termine transfert intende: quando l'analista prova dei sentimenti verso il paziente. quando il paziente prova dei sentimenti verso l'analista. quando vengono spostati i sentimenti verso una persona su un oggetto neutro. quando i sentimenti verso le persone significative della vita del paziente vengono spostate verso l'analista. 059 L'ordine delle fasi dello sviluppo psicosessuale di Freud è: fase orale, fase anale, fase fallica e fase genitale. fase orale, fase anale, fase sessuale, periodo di latenza e fase genitale. fase orale, fase anale, fase fallica, periodo di latenza e fase genitale. fase orale, fase anale, fase genitale, periodo di latenza e fase fallica. 059 La fissazione secondo Freud: si ha quando in una fase dello sviluppo l'energia viene usata per investire libidicamente un oggetto. si ha quando l'Io si orienta solo ed unicamente in una direzione prevalendo sull'Es. si ha quando non viene risolto il conflitto in una fase dello sviluppo psicosessuale e di conseguenza l'energià rimane investita in quella fase. si ha quando il Super Io prende il controllo e predomina sulle altre istanze. 059 Il complesso di Edipo si ha quando: la bambina sposta la libido verso il padre. la bambina sposta la libido verso la madre. il bambino maschio sposta la libido verso la mamma. il bambino maschio sposta la libido verso il padre. |