Questions
ayuda
option
My Daypo

ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ONPSICOLOGIA GIURIDICA E DEI PROCESSI COGNITIVI

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
PSICOLOGIA GIURIDICA E DEI PROCESSI COGNITIVI

Description:
secondo paniere - unipegaso

Author:
AVATAR

Creation Date:
17/11/2023

Category:
University

Number of questions: 147
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Last comments
No comments about this test.
Content:
L'informazione Passa dal registro sensoriale alla memoria a breve termine e quindi alla memoria a lungo termine Passa dalla memoria a breve termine al registro sensoriale e quindi alla memoria a lungo termine Passa dalla memoria a lungo termine al registro sensoriale e quindi alla memoria a lungo termine Passa dalla memoria a lungo termine alla memoria a breve termine e quindi al registro sensoriale .
Gli stimoli provenienti dall'esterno: Possono essere percepiti simultaneamente Non possono essere percepiti simultaneamente Alcune volte possono essere percepiti simultaneamente Non possono essere percepiti simultaneamente solo fino al primo anno di vita .
Le informazioni contenute nella memoria a lungo termine sono: Di tipo acustico, verbale, visivo e cinetico Di tipo acustico, verbale Di tipo acustico, verbale Di tipo acustico e visivo .
La durata di conservazione di queste informazioni: E' brevissima E' lunghissima E' casuale E' occasionale .
A causa di meccanismi d'interferenza: Le informazioni nuove in memoria possono confondersi tra loro per non essere più rintracciabili Le informazioni nuove in memoria non possono con le altre e sono quindi sempre rintracciabili Le informazioni nuove in memoria possono confondersi tra loro ma sono sempre rintracciabili Le informazioni nuove in memoria non possono confondersi tra loro ma possono sempre essere rintracciate .
L'oblio può essere definito: Come la perdita immediata dei ricordi Come la perdita occasionale dei ricordi Come la perdita momentanea dei ricordi Come la riduzione progressiva dei ricordi .
L'oblio ha un andamento: Inizialmente rallentato e poi veloce Sempre veloce Inizialmente piuttosto veloce e poi rallentato Sempre rallentato .
Secondo la teoria del decadimento della traccia mnestica: Se il materiale da ricordare viene ripetuto andrà perduto nel tempo Se il materiale da ricordare non viene ripetuto andrà perduto nel tempo Il materiale da ricordare andrà perduto nel tempo, prescindendo dalla ripetizione Il materiale da ricordare non andrà perduto sia che venga ripetuto sia che non venga ripetuto .
Nella velocità di elaborazione delle informazioni (Atkinson e Shiffrin 1968) entrano in gioco due fenomeni: Attivazione e processo controllato Attivazione e allerta Falso Non entrano in gioco solo due fenomeni .
La conoscenza consiste: In una rete d'associazioni o rete proposizionale In una rete d'associazioni In una rete proposizionale Né in una rete d'associazioni né in una rete proposizionale .
Le proposizioni: Non fanno parte del nostro bagaglio conoscitivo Fanno parte del nostro bagaglio conoscitivo Rappresentano parte del nostro bagaglio conoscitivo Sono una parte a separata del nostro bagaglio conoscitivo .
Le proposizioni: Non sono archiviate ed organizzate in memoria Sono archiviate ma non organizzate in memoria Sono organizzate in memoria ma non archiviate Sono archiviate ed organizzate in memoria .
Le proposizioni: Emergono o sono attivate in automatico Emergono ma non sono attivate in automatico Sono attivate in automatico ma non emergono Né emergono né sono attivate in automatico .
Le strategie per memorizzare possono, quindi, essere distinte: In tre categorie In due categorie In quattro categorie In sei categorie .
Le strategie di codifica e le strategie di recupero fanno parte delle strategie per memorizzare: Vero Falso Solo le strategie di recupero Solo le strategie di codifica .
Le strategie di recupero: Sono meno importanti Non sono né più importanti né meno Sono importanti alla pari delle altre Sono più importanti .
Le vere strategie di memoria: Sono viste come tecniche di memorizzazione Sono viste come semplici operazioni cognitive Non sono viste come tecniche di memorizzazione, ma come operazioni cognitive complesse Non sono viste né come tecniche di memorizzazione né come operazioni cognitive complesse .
Le operazioni cognitive complesse: Non servono a migliorare la comprensione del significato Servono a migliorare la comprensione del significato Servono a migliorare l'espressione verbale Non servono a migliorare l'espressione verbale .
Il materiale da ricordare viene “completato” sulla base di inferenze per conoscenze preesistenti: Vero Falso Il materiale da ricordare non viene “completato” Il materiale da ricordare non viene “completato” ma non per inferenze .
Perché le informazioni si organizzino fra loro per formare unità in memoria è necessario: Che avvenimenti più semplici si concatenino fra loro Che avvenimenti più complessi si concatenino tra loro Che nessun avvenimento si concateni con altri Che avvenimenti semplici si concatenino ad avvenimenti più complessi .
La comprensione degli errori di memoria: Prescinde dal contesto in cui avviene la rievocazione Non può prescindere dal contesto in cui avviene la rievocazione Il contesto in cui avviene la rievocazione è sempre irrilevante Alcune volte il contesto in cui avviene la rievocazione è rilevante .
Poiché non esiste un unico tipo di errore di memoria: Non esistono più memorie Nella memoria tutti gli errori sono come se fosse uno Non è possibile fare riferimento alla memoria per comprendere gli errori Esistono più memorie .
Bartlett (1932) suddivide gli errori: In due tipi fondamentali In tre tipi fondamentali In quattro tipi fondamentali In cinque tipi fondamentali .
Per Bartlett (1932) tra gli errori fondamentali: Esistono gli errori di sintesi ma non di intrusione Esistono gli errori di sintesi e gli errori di intrusione Esistono gli errori di intrusione ma non di sintesi Non esistono né errori di sintesi né di intrusione .
L'ipotesi di Barlett sul funzionamento della memoria a lungo termine è che: Il materiale originale è sottoposto a numerose ripetizioni interne Il materiale originale non è sottoposto a numerose ripetizioni interne Il materiale elaborato è sottoposto a numerose ripetizioni esterne E' che il materiale originale è sottoposto a numerose ripetizioni interne .
Gli schemi e i copioni: Non rientrano tra i concetti organizzati della memoria semantica Solo gli schemi rientrano tra i concetti organizzati della memoria semantica Solo i copioni rientrano tra i concetti organizzati della memoria semantica Rientrano tra i concetti organizzati della memoria semantica .
Gli schemi sono strutture concettuali che si riferiscono: Ad elementi complessi Ad elementi conflittuali Ad elementi singoli Ad elementi singoli e complessi .
I copioni o scripts: Sono concetti meno complessi Sono concetti più complessi Sono concetti semplici Non sono concetti e non sono né semplici né complessi .
Secondo Alba e Hascher (1983) i copioni o script: Sono cruciali nella comprensione del ricordo di un evento Non sono cruciali nella comprensione del ricordo di un evento Non sono cruciali nella memorizzazione di un evento Non sono cruciali né nella comprensione del ricordo di un evento né nella memorizzazione dello stesso .
Il rito ordinario del tribunale prevede che assunte le prove si svolga la discussione: Vero Falso Solo se in composizione monocratica Solo se collegiale .
La discussione può essere interrotta: Dal Pubblico Ministero Dall'Avvocato dell'imputato Solo dal giudice Allorché il Giudice ritenga necessaria l'assunzione di nuove prove .
La discussione in aula rientra tra i discorsi: Che sono anzitutto tipologie di relazione Che non rientrano tra le tipologie di relazione Che sono tipologie comunicative ma non di relazione Che sono tipologie comunicative.
I discorsi in aula: Non aderiscono alle pratiche comunicative Aderiscono alle pratiche comunicative Si differenziano dalle ordinarie pratiche comunicative Si differenziano dalle pratiche straordinarie di comunicazione .
I discorsi conclusivi nel Giudizio penale: Sono procedure di costruzione e di attivazione dei vari sistemi di segni Non sono procedure di costruzione e di attivazione dei vari sistemi di segni Sono procedure di costruzione ma non di attivazione dei vari sistemi di segni Sono procedure di attivazione ma non di costruzione dei vari sistemi di segni .
I discorsi fatti di parole nella fase della discussione processuale: Non descrivono cose e classi di oggetti, concreti o astratti, che si riferiscono a concetti per classificare l'esperienza Descrivono cose e classi di oggetti, solo concreti, che si riferiscono a concetti per classificare l'esperienza Descrivono cose e classi di oggetti, solo astratti, che si riferiscono a concetti per classificare l'esperienza Descrivono cose e classi di oggetti, concreti o astratti, che si riferiscono a concetti per classificare l'esperienza .
Il termine “discorso” mette a fuoco gli aspetti di: Attività e dinamicità del fenomeno linguistico Attività, dinamicità e concretezza del fenomeno linguistico Dinamicità e concretezza del fenomeno linguistico Attività e concretezza del fenomeno linguistico .
Per gli psicologi cognitivisti la mente: La mente non è come un computer La mente è come un computer Il cervello è come un computer La mente e il cervello sono come un computer .
Per gli psicologi contestualisti: La mente costruisce “modelli” per interagire con le altre menti e con il mondo La mente analizza soltanto informazioni La mente registra soltanto gli eventi La mente valuta soltanto la probabilità che gli eventi si verifichino .
Nella “Discussione” gli attori del processo penale accompagnano le loro requisitorie con comportamenti non verbali: La cui interpretazione non è affatto semplice La cui interpretazione è molto semplice La cui interpretazione è complessa La cui interpretazione è impossibile .
La comunicazione non verbale per l'ingarbugliamento comunicativo del corpo: Non viene di solito ignorato Viene di solito ignorato, giudicato senza senso e si presta ad essere facilmente smentito Viene di solito ignorato e giudicato senza senso, ma non si presta ad essere facilmente smentito Viene di solito ignorato, non giudicato senza senso e si presta ad essere facilmente smentito .
Nel linguaggio non verbale una disarmonia si osserva: Quando tutti i segmenti del corpo contraddicono il senso trasmesso da altra parte Quando tutti i segmenti del corpo non contraddicono il senso trasmesso da altra parte Quando alcuni dei segmenti del corpo non contraddicono il senso trasmesso da altra parte Nessuna delle precedenti .
In genere si può controllare: Buona parte della mimica facciale e della gestualità, mentre non è facile avere il controllo dei piedi Buona parte del controllo dei piedi ma non della mimica facciale e della gestualità Buona parte della gestualità, mentre non è facile avere il controllo della mimica facciale e dei piedi Buona parte della mimica facciale e dei piedi, mentre non è facile avere il controllo della gestualità .
Nel linguaggio non verbale durante una discussione: Non si ha consapevolezza del corpo fino al bacino e si è poco consapevoli di quello che accade ”dalla cintola in giù” Si ha consapevolezza del corpo fino al bacino e si è poco consapevoli di quello che accade ”dalla cintola in giù” Non si ha consapevolezza del corpo fino al bacino e non si è consapevoli di quello che accade ”dalla cintola in giù” Si ha consapevolezza del corpo fino al bacino e si è consapevoli di quello che accade ”dalla cintola in giù” .
Nel linguaggio del corpo un segnale un segnale: Non dice molto preso di per sé, ma ha valore accompagnato da un'espressione facciale o da altri comportamenti Dice molto preso di per sé, ma non ha valore accompagnato da un'espressione facciale o da altri comportamenti Non dice molto preso di per sé e non ha valore anche se accompagnato da un'espressione facciale o da altri comportamenti Non dice molto preso di per sé quindi, non ha valore accompagnato da un'espressione facciale o da altri comportamenti .
Gli elementi più importanti dell'espressione non verbale sono: Il comportamento spaziale e il comportamento motorio-gestuale Il comportamento motorio-gestuale e il comportamento mimico del volto Il comportamento spaziale e il comportamento mimico del volto Il comportamento spaziale, il comportamento motorio-gestuale e il comportamento mimico del volto .
La manifestazione non verbale: Rappresenta solo una parte piccolissima della comunicazione Non rappresenta una parte piccolissima della comunicazione, ma neppure grandissima Rappresenta una parte grandissima della comunicazione Non rientra nel concetto di comunicazione .
Durante una discussione, di fronte alla tensione emotiva: Diminuisce la frequenza degli “autocontatti” Aumenta la frequenza degli “autocontatti” Non aumenta né diminuisce la frequenza degli “autocontatti” Si riduce la frequenza degli “autocontatti” .
Chi è incline alla menzogna per occultare la menzogna: Si esprime verbalmente con una apparente pacatezza e battendo le dita sul tavolo Non si esprime verbalmente con una apparente pacatezza Non batte le dita sul tavolo Si esprime verbalmente con apparente pacatezza ma non battendo le dita sul tavolo .
Le origini sono antichissime: Sia dell'arte del bel discorrere che delle strategie utilizzate in Giudizio Dell'arte del bel discorrere Delle strategie utilizzate in Giudizio Né dell'arte del bel discorrere né delle strategie utilizzate in Giudizio .
Le strategie utilizzate in Giudizio: Non nascono a Roma e non si rafforzano grazie all'affermarsi dell'arte retorica Nascono a Roma e si rafforzano grazie all'affermarsi dell'arte retorica Nascono a Roma ma non si rafforzano grazie all'affermarsi dell'arte retorica Non nascono a Roma ma si rafforzano grazie all'affermarsi dell'arte retorica .
L'oratore in udienza era chiamato: Docere et probare Docere e movere Probare e delectare Docere, probare, delectare e movere .
La preparazione della discussione giudiziaria, come ogni altra “orazione” doveva avvenire: In cinque fasi In quattro fasi In tre fasi In sei fasi .
A livello della percezione fonemica la comprensione del discorso: E' assimilabile a una mera registrazione passiva di dati fisici che richiede un'esplorazione attiva di possibilità cognitive Non è assimilabile a una mera registrazione passiva di dati fisici, ma richiede un'esplorazione attiva di possibilità cognitive Non è assimilabile a una mera registrazione passiva di dati fisici e non richiede un'esplorazione attiva di possibilità cognitive E' assimilabile ad un'esplorazione attiva di possibilità cognitive e richiede una registrazione attiva di dati fisici e non richiede .
L'intero processo: Ha carattere inferenziale Non ha carattere inferenziale A volte ha carattere inferenziale Solo a volte non ha carattere inferenziale .
Il processo: Si regge sulla capacità di individuare informazioni implicite nel discorso Si regge sulla capacità di anticipare le conclusioni Non si regge né sulla capacità di individuare informazioni implicite nel discorso né di anticiparne le conclusioni Si regge sulla capacità di individuare informazioni implicite nel discorso e di anticiparne le conclusioni .
Anche la comprensione del discorso da parte del Giudice è guidata dal principio di cooperazione: Falso Il principio di cooperazione guida la comprensione del discorso da parte dell'avvocato difensore Vero Il principio di cooperazione guida la comprensione del discorso da parte del PM .
Per il modello “a rete”: I concetti sono organizzati in modo gerarchico ma non in categorie sovra- e sotto-ordinate I concetti sono organizzati in modo gerarchico e in categorie sovra- e sotto-ordinate I concetti non sono organizzati in modo gerarchico ma in categorie sovra- e sotto-ordinate I concetti non sono organizzati in modo gerarchico né in categorie sovra- e sotto-ordinate .
Apprendere e ricordare una frase: Non è diverso dall'apprendere e ricordare una lista di item E' diverso dall'apprendere e ricordare una lista di item E' diverso dall'apprendere ma non dal ricordare una lista di item E' diverso dal ricordare una lista di item ma non dall'apprendere .
Per il Giudice l'elaborazione cognitiva dell'informazione sensoriale che perviene ai suoi organi di senso: E' il risultato di una serie di processi complessi che si realizzano in modo automatico ed implicito È il risultato di un processo complesso che si realizza in modo automatico ed implicito E' il risultato di una serie di processi complessi che si realizzano in modo esplicito E' il risultato di una serie di processi semplici che si realizzano in modo esplicito .
Il Giudice nel vedere un oggetto o nell'udire una parola: Percepisce l'energia luminosa dai suoi sistemi sensoriali e mai dei “prodotti” cognitivi Non percepisce l'energia luminosa dai suoi sistemi sensoriali, ma dei “prodotti” cognitivi Non percepisce “prodotti” cognitivi ma l'energia luminosa dai suoi sistemi sensoriali Non percepisce l'energia luminosa dai suoi sistemi sensoriali e non percepisce dei “prodotti” cognitivi .
Questa prima analisi dell'informazione è definita: “Attenzione” “Suggestione” “Emozione” “Sensazione” .
Gli organi di senso funzionano: Come una “finestra sul mondo” attraverso la quale passa una gamma ristretta di informazione Come un “filtro sul mondo” attraverso il quale passa una vasta gamma di informazione Come una “monade” che impedisce il passaggio di tutta l'informazione Come un “finestra sul mondo” attraverso la quale passa una vasta gamma di informazione .
Nella specie umana, gruppi neuronali sono specializzati per tipi complessi di informazione sonora: Quale il linguaggio verbale Quali il linguaggio verbale e la musica Quale la musica Ma non per il linguaggio ma solo per la musica .
Le strutture neuronali implicate nella recezione e produzione del linguaggio verbale sono localizzate: Nell'emisfero cerebrale sinistro della maggior parte delle persone e vi sono differenze tra destrimani e mancini Nell'emisfero cerebrale destro della maggior parte delle persone e vi sono differenze tra destrimani e mancini Nell'emisfero cerebrale sinistro di tutte le persone e vi sono differenze tra destrimani e mancini Nell'emisfero cerebrale destro di tutte le persone e non vi sono differenze tra destrimani e mancini .
Al Giudice la presentazione di parole: Fa attivare le aree anteriori della corteccia e in particolare del lobo temporale Fa attivare le aree posteriori della corteccia e in particolare del lobo parietale Fa attivare le aree anteriori della corteccia e in particolare del lobo parietale Fa attivare le aree posteriori della corteccia e in particolare del lobo temporale .
Nei lobi temporali degli umani: Sono localizzati anche i sistemi che analizzano gli stimoli verbali Non sono localizzati i sistemi che analizzano gli stimoli musicali Sono localizzati anche i sistemi che analizzano gli stimoli musicali Sono localizzati i sistemi che analizzano gli stimoli musicali né quelli che analizzano gli stimoli verbali .
Per il linguaggio verbale risulta per la maggioranza dei soggetti una forte dominanza di un emisfero sull'altro: Dell'emisfero destro sul sinistro Dell'emisfero sinistro sul destro Non esiste una dominanza dell'emisfero sinistro sul destro Non esiste una dominanza di un emisfero su un'altro .
Per la musica sembra necessaria l'integrazione tra le funzioni dei due emisferi: Seppure con una tendenza alla dominanza funzionale dell'emisfero destro Seppure con una tendenza alla dominanza funzionale dell'emisfero sinistro Falso In alcuni con una tendenza alla dominanza funzionale dell'emisfero destro e in altri dell'emisfero sinistro .
Il Giudice: Al termine della discussione dichiara chiuso il dibattimento, utilizzabili gli atti in suo possesso e si ritira in camera di consiglio Al termine della discussione si ritira in camera di consiglio ma non dichiara chiuso il dibattimento Dichiara chiuso il dibattimento, utilizzabili gli atti in suo possesso, ma non al termine della discussione Al termine della discussione dichiara chiuso il dibattimento, utilizzabili gli atti in suo possesso ma non si ritira in camera di consiglio .
Il Giudice nella Camera di Consiglio: Delibera, coram populo, la decisione, stilando immediatamente la motivazione della sentenza Delibera, nel segreto, la decisione, stilando il dispositivo della sentenza Delibera, coram populo, la decisione, stilando immediatamente il dispositivo della sentenza Delibera, nel segreto, la decisione, stilando immediatamente la motivazione della sentenza .
Nel processo penale: Il giudice è chiamato a valutare le prove, ma non secondo il suo prudente apprezzamento, salvo che la legge disponga altrimenti Il giudice è chiamato a valutare le prove, secondo il suo prudente apprezzamento Il giudice è chiamato a valutare le prove, soltanto secondo il suo prudente apprezzamento Il giudice è chiamato a valutare le prove, secondo il suo prudente apprezzamento, salvo che la legge disponga altrimenti .
Il principio della prova legale comporta: Il conseguente principio del “libero convincimento del giudice” La negazione del principio del “libero convincimento del giudice” Il rafforzamento del principio del “libero convincimento del giudice” La conferma del principio del “libero convincimento del giudice” .
Il Giudice è chiamato a giudicare: Secondo il principio di determinatezza Secondo il principio del suo libero convincimento Secondo il suo vincolato apprezzamento Secondo il principio di tassatività .
Per il Giudice l'obbligo di motivare secondo criteri di ragionevolezza comporta il rispetto delle regole: Della logica, della scienza e dell'esperienza Della logica Della scienza Dell'esperienza .
L'approccio allo studio delle decisioni anche giudiziarie può essere: Descrittivo Normativo Descrittivo e normativo Descrittivo o normativo .
Un meccanismo fondamentale degli errori osservabili nel pensiero quotidiano che accompagnano anche il giudice nella decisione finale deriva: Da una tendenza alla elasticità del pensiero Da una tendenza alla distrazione Da una tendenza alla rigidità del pensiero Né da una tendenza alla rigidità né a quella della elasticità del pensiero .
Esistono principi logici e leggi statistiche che: Non permettono di stabilire il grado di probabilità di certi eventi Permettono di stabilire il grado di probabilità di certi eventi, ma il nostro pensiero si adegua sempre Permettono di stabilire il grado di probabilità di certi eventi, cui il nostro pensiero non vi si adegua sempre Non permettono di stabilire il grado di probabilità di certi eventi, ma il nostro pensiero saltuariamente vi si adegua .
Quando viene stimato meno probabile il verificarsi di un evento in congiunzione con un altro si incorre in un errore definito: Fallacia della congiunzione Fallacia della disponibilità Fallacia deduttiva Fallacia di ancoraggio .
Bransford sottolinea che le difficoltà nell'impostare e risolvere i problemi sorgono: Non perché non si disponga della conoscenza adeguata relativa alle strategie da applicare, ma perché non si fa uso di tale conoscenza Perché non si dispone della conoscenza adeguata relativa alle strategie da applicare Perché si dispone della conoscenza ma non adeguata alle strategie da applicare Perché si fa uso di una conoscenza adeguata .
Per ovviare alle difficoltà nascenti nella soluzione dei problemi anche il Giudice utilizza una competenza “metacognitiva”: Falso Vero La “metacognizione” non viene usata dal giudice La competenza “metacognitiva” non serve a risolve i problemi processuali .
La “meta cognizione” indica: L'insieme delle riflessioni compiute sul funzionamento della mente propria L'insieme delle riflessioni compiute sul funzionamento della mente altrui Non indica l'insieme delle riflessioni compiute sul funzionamento della mente, propria e altrui L'insieme delle riflessioni compiute sul funzionamento della mente, propria e altrui .
Oltre la cognizione si ritiene sussista un ulteriore livello di attività psichica: Quello della metacognizione posto al di sopra della cognizione Quello della metacognizione posto al di sotto della cognizione Quello della metacognizione posto in parallelo alla cognizione Non rappresentato dalla metacognizione .
Per Sternberg la componennte metacognitiva è una componente fondamentale: Nella teoria del pensiero Nella teoria dell'intelligenza Nella teoria della memoria Nella teoria dell'apprendimento .
La ricerca indica che l'expertise si manifesta come: La capacità di individuare la tipologia di problema che si ha di fronte La capacità di selezionare tra più problemi per trovare una soluzione opportuna La capacità di intuire tra più tipologie di problemi L'incapacità di individuare la tipologia di problema che si ha di fronte .
Il problem solving: E' un'elaborazione metacognitiva Non è un'elaborazione metacognitiva E' un'elaborazione cognitiva volta a trasformare una situazione data in una meta da raggiungere Non è un'elaborazione cognitiva .
Per J. G. Greeno tra i problemi di riordinamento o di combinazione rientra l'anagramma: Vero Falso Anche l'enigmistica Solo l'enigmistica .
Il pensiero creativo: E' rappresentato dal particolare tipo di legame che collega un elemento mentale a un altro Non è rappresentato dal particolare tipo di legame che collega un elemento mentale a un altro E' rappresentato dalla disgiunzione dei rituali elementi mentali E' determinato dall'expertise .
Per Mednick la creatività è identificabile: Con la capacità di stabilire “associazioni recenti” Con la capacità di stabilire “associazioni remote” Con la capacità di stabilire “associazioni remote e recenti” Con l'incapacità di stabilire “associazioni remote” .
Per Weisberg le associazioni di idee: Sorgono spontaneamente e non vengono cercate attingendo dall'esperienza Non sorgono spontaneamente e non vengono cercate attivamente attingendo dall'esperienza Non vengono cercate attivamente dall'esperienza Non sorgono spontaneamente ma vengono cercate attivamente attingendo dall'esperienza .
Per Weisberg il soggetto creativo di fronte a un problema: Cerca di recuperare informazioni dalla propria memoria per immaginare possibili soluzioni Cerca di recuperare informazioni dalla propria memoria senza immaginare possibili soluzioni Non cerca di recuperare informazioni dalla propria memoria ma solo di immaginare possibili soluzioni Non cerca di recuperare informazioni dalla propria memoria e non immagina possibili soluzioni .
Simonton ha postulato l'esistenza: Di “elementi mentali” che non si combinano Di “elementi mentali” che, combinandosi, danno luogo a “configurazioni” Di elementi mentali” che, pur combinandosi, non danno luogo a “configurazioni” Di “configurazioni” automatiche ed intuitive .
In forza di un principio associazionistico della creatività: Sono state ipotizzate varie tecniche per incrementare la creatività E' stata ipotizzata una tecnica per incrementare la creatività Non sono state ipotizzate varie tecniche per incrementare la creatività Si è tentato di ipotizzare una tecnica per incrementare la creatività .
Il metodo delle “relazioni forzate”: Consiste nel porre in relazione più elementi al fine di farne scaturire un'altro Consiste nel porre in relazione tre elementi al fine di farne scaturire un quarto Non consiste nel porre in relazione due elementi al fine di farne scaturire un terzo Consiste nel porre in relazione due elementi al fine di farne scaturire un terzo .
Il pensiero: Opera in totale autonomia Opera condizionato dall'esperienza Non opera in totale autonomia dalla percezione, dal ricordo, dal linguaggio, dalle emozioni e dalle motivazioni Opera in totale autonomia rispetto alla percezione, al ricordo, al linguaggio, alle emozioni e alle motivazioni .
La teoria implicita dell'intelligenza di Stemberg è considerata: Come singole opinioni che ogni individuo possiede circa l'intelligenza Come il complesso di opinioni che ogni individuo possiede circa l'intelligenza Come l'idea che gli altri hanno della nostra intelligenza Come la nostra idea di fronte ad un evento creativo .
L'intelligenza viene collegata: Soprattutto alla capacità di pensiero ed in particolare di tipo logico e verbale Soprattutto alla capacità di pensiero di tipo logico Soprattutto alla capacità di pensiero di tipo verbale Alla capacità creativa .
Attivare processi di pensiero di tipo induttivo comporta: Ricavare da vari casi particolari una conclusione generale Ricavare da vari casi generali conclusioni particolari Ricavare da vari casi generali una sola conclusione particolare Non ricavare da casi particolari una conclusione generale .
Una forma semplice di induzione è data: Dalla “formazione dei pensieri” Dalla “formazione dei concetti” Dalla “formazione delle idee” Dalla “formazione delle immagini in memoria” .
Il giudice in camera di consiglio: Si sofferma sulle reciproche richieste di assoluzione o condanna Si sofferma solo sulle richieste di assoluzione del PM Si sofferma sulle richieste di condanna del difensore dell'imputato Analizza le conclusioni di ogni parte processuale e si sofferma sulle reciproche richieste di assoluzione o condanna .
Il Giudice in camera di consiglio ai fini della sentenza: Compie una attività di ricostruzione logica dei racconti finali e degli accadimenti processuali Compie una attività di ricostruzione logica dei racconti finali Compie una attività di ricostruzione logica degli accadimenti processuali Non compie né una ricostruzione logica dei racconti finali né degli accadimenti processuali .
Il pensiero logico o pensiero razionale: Non è definibile come “pensiero operatorio” E' stato anche chiamato “pensiero operatorio” Non può essere definito interamente come “pensiero operatorio” Non è mai stato definito “pensiero operatorio” .
Il “pensiero operatorio”: Coincide con l'abilità di effettuare operazioni mentali astratte Non coincide con l'abilità di effettuare operazioni mentali astratte Coincide con l'abilità di effettuare operazioni mentali concrete e astratte Coincide con l'abilità di effettuare operazioni mentali concrete .
Nella logica deduttiva: Lo schema particolare è quello del sillogismo aristotelico Lo schema particolare è quello abduttivo Lo schema generale non è quello del sillogismo aristotelico Lo schema generale è quello del sillogismo aristotelico .
Il ragionamento logico induttivo si distingue da quello deduttivo: Falso Non si distingue da quello deduttivo Vero Il ragionamento logico induttivo è sinonimo di quello deduttivo .
Nei sillogismi: Le conclusioni sono logicamente necessarie Le conclusioni non sono più logicamente necessarie ma solo presumibilmente corrette Le conclusioni sono logicamente necessarie ma non sono presumibilmente corrette Le conclusioni non sono presumibilmente corrette .
La forza logica di un ragionamento induttivo: Viene dimostrato attraverso la sua corretta capacità predittiva Non viene dimostrato attraverso la sua corretta capacità predittiva Non può essere dimostrato attraverso la sua corretta capacità predittiva Può essere dimostrato attraverso la sua corretta capacità predittiva .
Nella fase della Decisione penale emerge la necessità di ancorare il “libero convincimento del giudice” alla valutazione scientifica dei risultati emersi in fase istruttoria: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte .
Nella fase della Decisione penale non emerge la necessità di valutare l'intero assunto dibattimentale alla luce delle leggi più recenti della Psicologia e delle altre Neuroscienze: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte .
La Suprema Corte di Cassazione ha analizzato il delicato rapporto tra psicologia e processo per concludere che il giudicante può trascurare nella valutazione delle prove “gli enunciati di leggi biologiche, chimiche o neurologiche di natura statistica ed anche la più accreditata letteratura scientifica del momento storico”: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Tra le varie Discipline da tenere in giusto conto nel processo penale, particolare diviene l'ancoraggio alle regole e ai principi della Neuropsicologia: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Il primo problema che il giudice deve porsi prima di pervenire alla decisione è quello di verificare la validità e l'affidabilità della prova scientifica o del metodo scientifico da applicare al processo: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte .
Il giudice, infatti, dovrà esercitare un controllo critico particolarmente penetrante: Sulla scientificità della disciplina che ha prodotto la prova Sull'ammissibilità della prova scientifica Sulla valutazione, all'esito della prova prodotta, del risultato da essa emerso Sulla scientificità della disciplina che ha prodotto la prova sull'ammissibilità della prova scientifica sulla valutazione, all'esito della prova prodotta, del risultato da essa emerso .
Il controllo critico del Giudice deve avvenire: Nel rispetto dei principi del giusto processo Nel rispetto dei principi del giusto processo e nel pieno contraddittorio delle parti Nel pieno contraddittorio delle parti Né nel contraddittorio delle parti né nel contraddittorio delle parti .
Per accertare la presenza di acqua in un determinato luogo il giudice si avvale anche della rabdomanzia: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Ogni giudice dovrebbe preliminarmente verificare l'affidabilità della prospettiva psicologica in relazione al modello teorico e metodologico applicato: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
La verifica dell'ammissibilità di una prova scientifica è valida prescindendo dalla generale accettazione di quest'ultima da parte della comunità scientifica di riferimento: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Uno dei concetti più importanti che stanno alla base della neuropsicologia cognitiva è quello della modularità da intendersi come: Suddivisione del nostro cervello in tanti moduli separati, ma non interdipendenti tra loro e non responsabili di funzioni diverse Suddivisione del nostro cervello in tanti moduli separati, interdipendenti tra loro e responsabili di funzioni diverse Suddivisione del nostro cervello in tanti moduli uniti, non interdipendenti tra loro e responsabili di funzioni diverse Suddivisione del nostro cervello in tanti moduli separati, interdipendenti tra loro ma non responsabili di funzioni diverse .
L'architettura dei processi mentali è costituita da componenti distinte: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
In neuropsicologia l'attività mentale è dunque indagata attraverso una suddivisione in facoltà mentali fondamentali quali: Memoria, linguaggio, percezione, ecc. Attenzione, memoria, linguaggio, ecc. Attenzione, memoria, linguaggio, percezione, ecc. Memoria, linguaggio, ecc. .
4. Il processo, nella contesa tra accusa e difesa, non è diretto a “fare giustizia”, ma a raggiungere il risultato voluto, davanti al giudice che ha il ruolo di arbitro imparziale: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Nel processo penale, per agire con efficacia, occorrerà saper analizzare con competenza ed esattezza il complesso quadro degli aspetti personali e relazionali che ogni caso presenta: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
L'accertamento legale dei fatti, ai fini della una sentenza, avviene mediante una procedura che non rispecchia il rituale giudiziario: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Bisogna prendere atto che in ogni momento del processo, anche la piccola modifica di un particolare produce effetti sul risultato finale, poichè tutto influenza tutto in un continuo divenire che può cambiare configurazione con estrema facilità: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Un'intuizione (insight), una mossa fatta al momento giusto e una buona capacità di tenere sotto controllo la situazione non possono fare la differenza e, quindi, non incidono sulla vittoria o la perdita del Giudizio: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Il problema dell'acquisizione della prova si sposta dal piano della ricerca della “verità storica” a quello della “verità processuale”, mentre i nostri processi cognitivi si organizzano per renderli corrispondenti ed equivalenti alla nostra mente: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte .
Il processo non è una finzione e, pertanto, la decisione finale (la sentenza) non riflette una descrizione plausibile della realtà dei fatti, presentati attraverso uno schema definito: Vero Falso Vero ogni tanto False a volte.
Una nuova generazione di tecnologie, conosciute con il nome di Brain Imaging ha permesso: Di “vedere” il cervello in azione, di comprendere come funziona la mente e di fare luce sulle radici biologiche dei comportamenti e delle scelte Di “vedere” il cervello in azione, di comprendere come funziona la mente Di fare luce sulle radici biologiche dei comportamenti e delle scelte Di fare luce sulle radici biologiche dei comportamenti .
In pochi anni, tecniche come la tomografia a emissione di positroni (Pet) e la risonanza magnetica funzionale (Mri) hanno permesso di conoscere, in modo scientificamente oggettivo, cosa succede quando pensiamo, leggiamo, guardiamo, ricordiamo e così via: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Ora i segreti del cervello, una volta custoditi nell'impenetrabile “scatola nera”, sono sotto gli occhi degli scienziati, sempre meno misteriosi: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
All'Università della Pennsylvania è stato scoperto che mentire fa aumentare l'attività della corteccia prefrontale destra, mentre ad Harvard si è avuto modo di considerare che il cervello si comporta ugualmente se si dice una bugia inventata al momento o pianificata con cura: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Per la prima volta nel 2010 un giudice del tribunale dell'Iowa ha ammesso come prova in un processo per omicidio le “impronte” delle onde cerebrali, rilevate secondo un metodo definito di brain fingerprinting: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Si definisce brain imaging – o neuroimaging - un insieme di tecniche di visualizzazione che consentono di vedere come agisce il cervello umano: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
I supporti tecnici utilizzati dalle diverse tecniche sono disparati, anche se lo scopo non è unico: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
I supporti tecnici utilizzati dalle diverse tecniche servono ad indagare la fisiologia cerebrale, scoprire come il cervello pensa, come agisce, come reagisce e come elabora informazioni: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Le principali tecniche di brain imaging sono: La risonanza magnetica nucleare (RMN), la risonanza magnetica funzionale (RMF), la tomografia assiale computerizzata (TAC), la tomografia computerizzata ad emissione di fotoni singoli (SPECT), la tomografia ad emissione di positroni (PET) La risonanza magnetica nucleare (RMN), la risonanza magnetica funzionale (RMF), la tomografia assiale computerizzata (TAC) La tomografia computerizzata ad emissione di fotoni singoli (SPECT), la tomografia ad emissione di positroni (PET) La risonanza magnetica nucleare (RMN) .
Attraverso questi metodi di visualizzazione si sono potute evincere le relazioni anatomo-funzionali dell'attività cerebrale, fornendo così una base scientificamente fondata per le neuroscienze: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
L'uomo possiede: Due cervelli Tre cervelli Quattro cervelli Cinque cervelli .
L'uomo possiede: Due quadranti Tre quadranti Quattro quadranti Cinque quadranti .
Esiste differenza tra processi controllati e processi automatici che si attivano nelle diverse aree del cervello umano: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
I processi automatici e controllati: Si attivano in diverse aree del cervello umano Non si attivano in diverse aree del cervello umano Si attivano nelle medesime aree del cervello umano Non riguardano le aree del cervello umano .
I processi controllati sono volontari, seriali e costosi in termini di dispendio di energie cognitive, mentre quelli automatici inconsapevoli, spontanei ed economici: Vero Falso Vero a volte Falso ogni tanto.
La distinzione tra processi cerebrali rispecchia una suddivisione di compiti all'interno del cervello umano: Vero Falso Vero a volte Falso ogni tanto.
Il numero di processi automatici che si attivano nel nostro cervello: Non è notevolmente maggiore rispetto a quelli controllati è maggiore di poco rispetto a quelli controllati È notevolmente maggiore rispetto a quelli controllati È notevolmente minore rispetto a quelli controllati .
L'attività del pensiero può essere spiegata facendo riferimento al concetto di linguaggio: Vero Falso Vero a volte Falso ogni tanto.
Si è scoperto, attraverso verifiche sul funzionamento del cervello effettuate in laboratorio, con l'ausilio degli strumenti sofisticati di imaging, che l'intelligenza non è una facoltà singola: Vero Falso Vero a volte Falso ogni tanto.
Lo spazio che esiste tra due neuroni è chiamato “spazio sinaptico”: Vero Falso Vero ogni tanto Falso a volte.
Ogni giudice dovrebbe preliminarmente verificare l'affidabilità della prospettiva psicologica in relazione al modello teorico e metodologico applicato: Vero Falso Vero a volte Falso ogni tanto.
Report abuse Consent Terms of use