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Title of test:
Quiz Penale 1

Description:
test di diritto penale 1

Author:
giulietto.dez
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Creation Date:
16/05/2023

Category:
University

Number of questions: 225
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Content:
Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute esclude il rapporto di causalità tra l’omissione e l’evento esclude sempre il dolo dell’agente non esclude il rapporto di causalità tra l’azione od omissione e l’evento esclude il rapporto di causalità tra l’azione od omissione e l’evento;.
Il reato putativo è una particolare forma di reato impossibile e si caratterizza per l’inesistenza dell’oggetto dell’azione rientra nel novero delle cause di giustificazione si ha quando l’agente è convinto che la sua condotta contrasta con la legge penale è una particolare forma di reato impossibile, in quanto risulta inidonea l’azione.
Le cause sopravvenute sono sempre valutate a sfavore del reo non escludono il rapporto di causalità, anche quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento escludono il rapporto di causalità, quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento sono rimesse alla libera discrezionalità del giudice, ai fini della sussistenza del rapporto di causalità.
In caso di costringimento fisico, chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto da altri non è mai punibile se poteva resistere alla violenza psichica se poteva resistere o comunque sottrarsi alla violenza fisica se alla violenza fisica non poteva resistere o comunque sottrarsi se poteva risarcire le conseguenze dell’evento dannoso.
La partecipazione che abbia avuto minima importanza nella commissione del fatto-reato è sempre valutata quale attenuante non rileva mai ai fini della quantificazione della pena ai fini della pena da irrogare, è sempre rimessa alla libera valutazione del giudice è sempre valutata quale aggravante.
In tema di concorso di persone nel reato, la partecipazione può essere: solo fisica mai fisica solo psichica sia psichica che fisica.
Si può parlare di mancanza del nesso psichico quale causa soggettiva di esclusione del reato: solo in presenza del costringimento fisico mai in caso di forza maggiore solo in presenza di forza maggiore sia in presenza di costringimento fisico che di forza maggiore.
Per i delitti determinati da motivi di lucro, se la legge stabilisce la sola pena della reclusione: il giudice può aggiungere una multa da E 50 ad E 25.000 il giudice deve aggiungere una multa da E 50 ad E 25.000 il giudice deve aggiungere una multa da E 1 ad E 100.000 il giudice non può mai aggiungere una multa.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice: non ha alcun potere discrezionale non ha alcun obbligo di motivare il suo potere discrezionale deve indicare in sentenza i motivi che giustificano l’uso del suo potere discrezionale deve motivare l’uso del suo potere discrezionale, solo se trattasi di giudizi di appello.
Si può parlare di reato continuato: se l’agente ponga in essere condotte violando più norme incriminatrici, a prescindere da qualsiasi progetto originario criminoso se l’agente minorenne pone in essere condotte che violano più volte la stessa norma incriminatrice solo se il medesimo disegno criminoso concerna più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge se il medesimo disegno criminoso concerna più violazioni di legge commesse tutte in danno dello stesso soggetto passivo.
Le contravvenzioni sono punite: ogni qual volta sia accertata la coscienza e volontà in capo all’agente, a nulla rilevando la colpevolezza solo a titolo di colpa indistintamente a titolo di dolo o di colpa quando l’autore del reato abbia agito con coscienza e volontà e che lo stesso si sia determinato con dolo per perseguire il reato.
La pena di morte: è prevista dal codice penale militare in tempo di pace è stata soppressa dal nostro ordinamento è prevista solo dal codice penale militare in tempo di guerra è prevista solo per il delitto di omicidio volontario.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della capacità a delinquere del colpevole, desunta: dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dall’intensità del dolo o del grado della colpa dai motivi a delinquere da ogni modalità dell’azione delittuosa.
La pubblicazione della sentenza di condanna all’ergastolo (quale pena accessoria ex art. 36 c.p.) è pubblicata sul sito internet del Ministero della Difesa sul sito internet del Ministero dell’Interno sul sito internet del Ministero della Giustizia sul sito internet del Ministero dell’Economia.
Quando il reato commesso è diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti: anche questi ne risponde, se l’evento è conseguenza della sua azione od omissione ne rispondono ugualmente tutti i partecipanti ne risponde sempre e solo l’esecutore materiale ne risponde sempre e solo l’ideatore.
Se l’autore del reato si adopera per impedire l’evento: la pena è sempre ridotta della metà soggiace alla pena stabilita per il delitto tentato, ridotta di un terzo non è mai punibile la pena è sempre rimessa alla libera discrezionalità del giudice.
In caso di riconoscimento della desistenza: il soggetto attivo del reato soggiace alla pena prevista per gli atti compiuti (qualora questi costituiscano per sé un reato diverso) la pena è sempre ridotta di un terzo la pena è sempre raddoppiata la pena è sempre ridotta della metà.
Nella “colpa impropria” vi rientra: la violazione di regolamenti la violazione di leggi l’erronea supposizione della presenza di una causa di giustificazione la inosservanza di usi sociali.
In caso di aberratio delicti: si cagiona un evento diverso da quello voluto, per errore nell’uso dei mezzi di esecuzione del reato l’evento voluto si verifica su una persona diversa l’evento voluto non si verifica si cagiona sempre un evento voluto dall’autore a titolo di colpa cosciente.
La condotta dell’avere commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di culto: rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale.
Il recesso attivo: si ha quando il soggetto attivo del reato interrompe la sua azione si ha quando il soggetto attivo del reato, posta in essere la sua condotta criminosa, si adopera per impedire il verificarsi dell’evento si ha quando il soggetto attivo del reato interrompe la sua azione e si adopera per scongiurare il verificarsi dell’evento non ha alcuna rilevanza ai fini della legge penale.
La condotta dell’avere commesso il fatto con abuso di autorità o di relazioni domestiche: rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
La condotta dell’avere commesso il fatto con abuso di coabitazione o di ospitalità: rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune.
In caso di concorso necessario: il reato deve essere esclusivamente realizzato da due individui il reato deve essere realizzato da più individui il reato deve essere realizzato da un solo individuo il reato deve essere esclusivamente realizzato da tre individui.
Con l’espressione “reo”: si indica l’autore di un fatto previsto dalla legge come reato si intende l’autore del reato già condannato si intende l’imputato si indica la persona offesa dal reato.
La desistenza: prevede il recesso da parte del reo dal suo proposito criminoso, finalizzato ad impedire il verificarsi dell’evento non ha alcuna rilevanza ai fini della legge penale prevede l’interruzione da parte del reo della sua azione prevede la volontaria interruzione del compimento dell’azione da parte del reo.
La sospensione del procedimento con messa alla prova non si applica: ai delinquenti abituali ai pubblici ufficiali agli associati ai recidivi.
I casi di responsabilità oggettiva sono: previsti espressamente, in quanto l’evento può essere comunque posto a carico dell’agente come conseguenza della sua condotta (sempre che il risultato dell’azione sia voluto dall’agente) esclusi dal nostro ordinamento previsti espressamente, in quanto l’evento può essere comunque posto a carico dell’agente come conseguenza della sua condotta indipendentemente dal concorso del dolo o della colpa valutati alla stregua di una aggravante ad effetto speciale.
Il dolo può essere: sia iniziale che successivo alla condotta solo indiretto solo iniziale e mai successivo alla condotta solo successivo e mai iniziale alla condotta.
La pena di morte: è prevista solo nel codice penale militare di guerra è prevista dalle leggi militari di guerra è stata espunta dal nostro ordinamento è prevista in alternativa all’ergastolo.
Nell’ambito del delitto tentato: gli atti preparatori assumono rilevo penale solo nei reati contro la persona gli atti preparatori assumono rilevo penale solo nei reati contro la P.A. il compimento dei soli atti preparatori all’azione criminosa non assume mai rilievo penale il compimento dei soli atti preparatori assumono sempre rilievo penale.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della capacità a delinquere del colpevole, desunta: dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa da ogni modalità dell’azione delittuosa dalle condotte contemporanee o successive al reato dall’intensità del dolo o del grado della colpa.
La determinazione in concreto della pena: è rimessa al libero apprezzamento del giudice e non incontra limiti (cd. “libero arbitrio”) non è mai rimessa alla libera discrezionalità del giudice è rimessa al potere discrezionale del giudice, che tuttavia deve indicare i motivi della sua scelta è rimessa al potere discrezionale del giudice, che tuttavia può indicare i motivi della sua scelta;.
Il nostro ordinamento considera il reato continuato: sempre in maniera unitaria (ad es., ai fini della competenza territoriale o della pena) sempre come un delitto a forma libera sia in maniera unitaria che come una pluralità di reati sempre come una pluralità di reati (ad es., rispetto alle cause che escludono o estinguono il reato).
Perché un reato possa definirsi “permanente” occorre: la volontà del reo a protrarre nel tempo gli effetti dannosi o pericolosi della sua condotta la semplice minaccia del bene protetto il solo carattere continuativo degli effetti dannosi o pericolosi derivanti della condotta dell’agente il carattere non istantaneo degli effetti derivanti dal reato, unitamente alla condotta volontaria del reo di protrarre nel tempo gli effetti dannosi o pericolosi della sua condotta.
La condotta dell’avere commesso il fatto con abuso di relazioni di ufficio: rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune.
L’aver agito per motivi di particolare valore morale e sociale: risulta ininfluente ai fini della pena in concreto da irrogare rappresenta sempre una aggravante ad effetto speciale determina una riduzione della pena in capo all’agente determina a volte un aumento della pena in capo all’agente.
In caso di ubriachezza: il reo è sempre condannato l’imputabilità è esclusa, solo se l’alterazione alcolemica deriva da caso fortuito o forza maggiore l’imputabilità è sempre esclusa, poiché è venuta meno la capacità di intendere e di volere l’imputabilità è esclusa, eccezion fatta per determinati reati (ad. es, guida in stato di ebrezza).
La colpa si caratterizza: esclusivamente dall’inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline; per aver voluto il risultato della condotta sia per la violazione di usi sociali che per l’inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline esclusivamente per l’inosservanza di usi sociali (negligenza, imprudenza ed imperizia).
Il condannato alla reclusione può essere ammesso al lavoro all’aperto se ha scontato: almeno 5 anni almeno un anno almeno un giorno almeno una notte.
I delitti aggravati dall’evento si caratterizzano: dalla circostanza che la pena verrà in ogni caso aumentata dalla circostanza che la pena è aumentata in quanto l’ulteriore risultato (dannoso o pericoloso) è attribuito al soggetto, sia che lo abbia voluto (dolo) che lo abbia cagionato per colpa; dalla circostanza che la pena è aumentata in quanto l’ulteriore risultato (dannoso o pericoloso) è attribuito al soggetto, sia che lo abbia voluto (dolo) che lo abbia cagionato per colpa o per caso fortuito dalla circostanza che la pena è aumentata in quanto l’ulteriore risultato (dannoso o pericoloso) è attribuito al soggetto, sia che lo abbia voluto (dolo) che lo abbia cagionato per caso fortuito.
Se taluno mette altri nello stato di incapacità di intendere e di volere al fine di fargli commettere un reato: del reato non ne risponde nessuno del reato ne rispondo entrambi del reato ne risponde solamente l’autore materiale del reato ne risponde esclusivamente chi ha cagionato lo stato di incapacità.
L’ubriachezza se è abituale: determina un aumento di pena nei confronti dell’agente determina l’applicazione sempre della sola pena pecuniaria determina sempre la diminuzione della capacità di intendere e di volere determina l’esclusione dell’imputabilità del reo.
L’elemento oggettivo del reato si compone di: evento e cause di giustificazione evento e nesso causale condotta, evento e nesso causale condotta ed evento.
La sospensione del procedimento con messa alla prova può essere concessa: solo cinque volte solo dieci volte solo una volta più di una volta.
La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. è sempre da escludersi quando: l’autore ha agito per motivi di particolare valore morale l’autore ha commesso il fatto per suggestione di una folla in tumulto l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui l’autore ha approfittato delle condizioni di minorata difesa della vittima.
La pena della reclusione si estende: da 15 giorni a 24 anni da 3 anni a 30 anni da 1 anno a 24 anni da 3 mesi a 15 anni.
Ai fini della sussistenza della causa di giustificazione del consenso dell’avente diritto (art. 50 c.p.), è necessario che: il consenso deve essere validamente dato non è mai rilevante il consenso il consenso concerna diritti disponibili devono sussistere entrambi i due precedenti requisiti.
La causa di giustificazione di cui all’art. 53 c.p. (“uso legittimo delle armi”) è ammessa: solo a favore degli incaricati di pubblico servizio solo agli esercenti un servizio di pubblica necessità solo ai privati solo ai pubblici ufficiali.
L’adempimento di un dovere quale causa di giustificazione: non può essere invocata in caso di perquisizione domiciliare eseguita da agenti della forza pubblica nei casi e nelle forme consentite dalla legge può essere invocata in caso di perquisizione domiciliare eseguita da agenti della forza pubblica nei casi e nelle forme consentite dalla legge può essere invocata in caso di perquisizione domiciliare eseguita da agenti della forza pubblica nei casi e nelle forme consentite dalla legge, ma solo se vi è il consenso all’accesso domiciliare da parte del proprietario deve sempre riguardare attività di controllo eseguita dalla Polizia anche fuori dai casi e nelle forme previste dalla legge.
La sospensione dall’esercizio dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese (quale pena accessoria ex art. 35 bis c.p.), consegue per ogni condanna all’arresto: avvenuto per qualsiasi reato avvenuto per delitti contro l’economia pubblica, l’industria e commercio avvenuto per le sole contravvenzioni avvenuto per i soli delitti.
La pena dell’ergastolo è scontata: solo con l’obbligo del lavoro solo con l’isolamento notturno con l’obbligo del lavoro e l’isolamento notturno solo con l’isolamento diurno.
Tra i parametri notoriamente utilizzati per determinare il grado della colpa, vi rientra: la predeterminazione dell’evento la divergenza tra quanto voluto dall’agente e quanto ottenuto dalla condotta il quantum di esigibilità dell’osservanza delle norme cautelari, in rapporto alla qualità delle persone e delle circostanze il quantum di inesigibilità dell’osservanza delle norme cautelari, in rapporto alla qualità delle persone e delle circostanze.
La prevalente dottrina ritiene che gli elementi del reato siano: il fatto materiale e la volontà colpevole la condotta omissiva e quella commissiva il fatto e l’antigiuridicità l’evento, l’antigiuridicità e la colpevolezza.
La presenza di una circostanza: trasforma il reato semplice in reato circostanziato incide sulla punibilità dell’agente, escludendola trasforma un delitto doloso in delitto preterintenzionale trasforma un delitto in contravvenzione.
In tema di aberratio ictus , quando oltre alla persona diversa sia offesa anche quella alla quale l’offesa era diretta, il colpevole: alla pena stabilita per il reato più grave aumentata del doppio alla pena stabilita per il reato più grave, ridotta di un terzo alla pena stabilita per il reato più grave aumentata di un terzo alla pena stabilita per il reato più grave aumentata sino alla metà.
Le pene accessorie: conseguono di diritto alla condanna ma solo nei reati commessi contro la P.A sono sempre rimesse alla libera valutazione del giudice; conseguono di diritto alla condanna, a meno che la loro applicazione sia rimessa al potere discrezionale del giudice; non sono previste nel nostro ordinamento;.
Tra le cause di estinzione del reato, vi rientrano: la morte del reo e l’indulto la morte del reo e l’amnistia la maggiore età la prescrizione e l’oblazione.
L’oblazione: estingue il reato ed è prevista solo per le contravvenzioni estingue il reato ed è prevista solo per i delitti estingue la pena ed è prevista solo per i delitti estingue solo le pene accessorie.
Il termine per la prescrizione della pena decorre: dal giorno in cui è stata emessa la sentenza di secondo grado dal giorno di fissazione dell’udienza dinanzi la Corte di cassazione dal giorno in cui è stata emessa la sentenza di primo grado dal giorno in cui la condanna (non eseguita) è passata in giudicato.
Ai fini della concessione della riabilitazione è necessario che il condannato: abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta abbia adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato (salvo che dimostri l’impossibilità di adempierle) abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta ed abbia adempiuto le obbligazioni civili derivanti dal reato (salvo che dimostri l’impossibilità di adempierle) collabori con la giustizia così da far incriminare anche i complici.
La non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale: non è prevista dal nostro ordinamento può essere ordinata in sentenza dal giudice (in caso di prima condanna) è sempre ordinata dal giudice per le sole contravvenzioni è sempre ordinata dal giudice in sentenza (in caso di prima condanna.
L’amnistia: non può essere mai applicata ai delinquenti abituali si applica sempre anche ai delinquenti abituali non si applica ai delinquenti abituali, salvo che il decreto disponga diversamente non è prevista dal nostro ordinamento.
La morte del reo avvenuta dopo la condanna: estingue solo le pene accessorie non ha rilevanza nel nostro ordinamento estingue il reato estingue la pena.
Con il concetto di punibilità deve intendersi: il diritto dello Stato di punire e l’obbligo del reo di sottostare alla sanzione la volontà discrezionale dello Stato di punire il reo il potere dello Stato di punire e, conseguente, assoggettabilità del reo alla pena il dovere dello Stato di applicare esclusivamente misure di sicurezza.
Le condizioni obiettive di punibilità concernono: avvenimenti futuri, incerti ed estrinsechi al fatto che costituisce il reato avvenimenti passati e certi ed intrinsechi al fatto che costituisce il reato avvenimenti passati estranei al fatto-reato avvenimenti futuri, certi ed intrinsechi al fatto che costituisce il reato.
Le cause personali di esenzione della pena: incidono esclusivamente sull’applicabilità della pena non sono previste dal nostro ordinamento impediscono l’esistenza del reato impediscono l’applicazione delle pene accessorie.
La sospensione e l’interruzione della prescrizione hanno effetto: solo sui recidivi su tutti coloro che hanno commesso il reato solo sui delinquenti abituali solo su gli esecutori materiali del delitto.
La riabilitazione: estingue il reato ed ogni altro effetto penale della condanna non è prevista dal nostro ordinamento estingue la pena ed ogni altro effetto penale della condanna estingue le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna, salvo che la legge non disponga altrimenti.
L’amnistia impropria: non è prevista dal nostro ordinamento è applicabile solo ai reati di criminalità organizzata lascia sussistere gli effetti penali che non rientrano tra le pene accessorie ha una efficacia abolitiva completa.
L’istituto dell’indulto: opera esclusivamente sulla pena principale (estinguendola in tutto o in parte) opera solo sulle condanne a pena pecuniaria opera sia sulla pena principale che su quella accessoria opera solo sulla pena accessoria.
Così come l’indulto, la grazia: non è prevista dal nostro ordinamento incide solamente sulla pena principale incide sia sulla pena principale che su quella accessoria incide solamente sulla pena accessoria.
Nelle oblazioni per le quali è prevista la sola pena dell’ammenda, il contravventore è ammesso a pagare: una somma corrispondente alla terza parte del massimo della pena previsto per la norma violata una somma corrispondente alla quarta parte del massimo della pena previsto per la norma violata una somma corrispondente alla metà del massimo della pena previsto per la norma violata una somma rimessa alla libera discrezionalità del giudice.
La sentenza di riabilitazione: è revocata di diritto se entro sette anni la persona riabilitata viene condannata per un delitto non colposo ad una pena di (almeno) due anni di reclusione non è mai revocabile può essere revocata in qualsiasi momento, a seguito di una condanna riportata dalla persona riabilitata (anche se per delitto colposo) è sempre revocabile discrezionalmente dal giudice.
Il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale: può essere revocato se il condannato commette successivamente un delitto non è previsto dal nostro ordinamento una volta concesso non può mai essere revocato è sempre revocato se il condannato commette successivamente un delitto.
Il tempo necessario a prescrive un reato è: pari al massimo della pena edittale stabilita dalla legge (e comunque non è mai inferiore a sei anni per i delitti e quattro per le contravvenzioni) sempre pari al massimo della pena edittale stabilita dalla legge sempre di quattro anni sempre di sei anni.
L’amnistia propria: lascia sussistere gli effetti penali che non rientrano tra le pene accessorie ha una efficacia abolitiva completa si applica solo ai reati contro il patrimonio non è prevista dal nostro ordinamento.
L’indulto: può essere applicato in previsione di un passaggio in giudicato della sentenza non è previsto nel nostro ordinamento presuppone una condanna irrevocabile è applicabile esclusivamente alle pene pecuniarie.
In caso di contravvenzioni punite con pene alternative, l’oblazione: può essere concessa dal giudice, se il contravventore ne fa domanda può essere concessa dal giudice, ma solo se al reo viene contestualmente contestato anche un delitto non è consentita è sempre concessa dal giudice, se il contravventore ne fa domanda.
La grazia: può essere concessa anche dal Presidente della Repubblica è concessa dal Parlamento può essere concessa solo dal Presidente della Repubblica non è prevista dal nostro ordinamento.
Tra le cause di interruzione del corso della prescrizione: non sono contemplati né la sentenza di condanna né il decreto di condanna vi rientrano sia la sentenza di condanna che il decreto di condanna vi rientra solo il decreto di condanna vi rientra solo la sentenza di condanna.
La grazia: non è prevista dal nostro ordinamento opera sulla pena accessoria e presuppone il passaggio in giudicato della sentenza opera sulla pena principale e non presuppone il passaggio in giudicato della sentenza opera sulla pena principale e presuppone il passaggio in giudicato della sentenza.
La prescrizione della pena: non è prevista dal nostro ordinamento si applica anche all’ergastolo può operare sull’ergastolo, essendo rimessa ogni valutazione alla libera discrezionalità del giudice non opera mai sull’ergastolo.
La prescrizione è prevista: solo come estinzione delle pene accessorie solo come causa di estinzione del reato sia come causa di estinzione della pena che del reato solo come cause di estinzione della pena.
La morte del reo avvenuta prima della condanna: determina un aumento di pena estingue la pena estingue il reato non ha rilevanza nel nostro ordinamento.
La sospensione dall’esercizio di una professione o di un’arte non può avere una durata: superiore ad un anno; inferiore a 3 anni e superiore a 4 anni; inferiore a 3 mesi e superiore a 3 anni; inferiore a 10 anni.
Tra i parametri notoriamente utilizzati per determinare il grado della colpa, vi rientra: il quantum di divergenza tra la condotta doverosa e quella tenuta la divergenza tra quanto voluto dall’agente e quanto ottenuto dalla condotta la responsabilità oggettiva il quantum di inesigibilità dell’osservanza delle norme cautelari, in rapporto alla qualità delle persone e delle circostanze.
La pubblicazione della sentenza penale di condanna alla pena dell’ergastolo: avviene solo dove il condannato aveva l’ultima residenza avviene solo mediante affissione al comune ove sono state pronunciate avviene solo mediante affissione al comune ove sono state pronunciate e in quello ove il delitto fu commesso avviene mediante affissione al comune ove sono state pronunciate, in quello ove il delitto fu commesso, ove il condannato aveva l’ultima residenza.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice: deve attenersi a quanto contenuto nella norma incriminatrice deve attenersi a quanto contenuto nella norma incriminatrice, solo se trattasi di contravvenzioni può discostarsi da quanto contenuto nella norma incriminatrice deve attenersi a quanto contenuto nella norma incriminatrice, solo se trattasi di delitti.
In caso di successione di leggi penali nel tempo: vige il principio della irretroattività della legge la nuova legge è sempre retroattiva, solo se trattasi di delitti contro il patrimonio vige il principio della irretroattività della legge, ad eccezione di quella più favorevole al reo la nuova legge è sempre retroattiva.
La decadenza dall’esercizio della podestà genitoriale consegue: solo per alcuni tipi di delitti previsti dalla legge di diritto in caso di ergastolo e nei casi stabiliti dalla legge solo per le condanne inerenti reati contravvenzionali esclusivamente per la condanna all’ergastolo.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della capacità a delinquere del colpevole, desunta: dal carattere del reo dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dall’intensità del dolo o del grado della colpa da ogni modalità dell’azione delittuosa.
La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. è sempre da escludersi quando: l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui la condotta ha cagionato la morte di una persona l’autore ha agito per motivi di particolare valore morale l’autore ha commesso il fatto per suggestione di una folla in tumulto.
L’interdizione dai pubblici uffici: non è contemplata dall’ordinamento è sempre temporanea può essere sia perpetua che temporanea è sempre perpetua.
Salvo i casi espressamente stabiliti dalla legge, l’interdizione da una professione o da un’arte non può avere una durata: inferiore ad un anno e superiore a 10 inferiore a 3 anni e superiore a 15 anni inferiore ad un mese e superiore a 5 anni inferiore a 5 anni e superiore a 10 anni.
L’interdizione legale si applica: solo ai delitti colposi solo all’ergastolo e alla reclusione non inferiore a 5 anni per delitto non colposo anche ai delitti colposi solo al delitto preterintenzionale.
L’incapacità di contrarre con la pubblica amministrazione ha una durata: non inferiore a 3 anni e né superiore a 6 non inferiore a 2 anni e né superiore a 10 non è regolata dal nostro ordinamento penale non inferiore ad 1 anno e né superiore a 3.
In caso di una nuova incriminazione (art. 2, co. 1 c.p.): vige il principio della irretroattività della legge vige il principio della irretroattività della legge, ma solo per i delitti contro la persona la valutazione circa l’applicazione o meno del principio di irretroattività è rimessa al giudice è sempre applicabile il principio di retroattività della legge.
Nell’ipotesi di abolizione di precedenti incriminazioni (art. 2, co. 2 c.p.): viene tassativamente applicato il principio di irretroattività della legge penale nessuno può essere punito, salvo il caso di condanna ormai definitiva nessuno può essere punito e, in caso di condanna, ne cessano gli effetti penali nessuno può essere punito, salvo il caso di condanna per reati fiscali.
I reati sono: mai a forma libera o vincolata solo a forma vincolata solo a forma libera sia a forma libera che vincolata.
Nella “colpa impropria” vi rientra: la inosservanza di usi sociali la violazione di regolamenti l’eccesso colposo nelle cause di giustificazione la violazione di leggi.
La condotta dell’aver agito operando sevizie sulla persona offesa: è considerata una aggravante ad effetto speciale è considerata una attenuante comune è considerata una aggravante comune non è contemplata dal nostro ordinamento.
L’uso legittimo delle armi è consentito: solo quando il P.U. vi è costretto per vincere una resistenza all’Autorità solo nel corso delle manifestazioni sportive quando il P.U. vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza solo nel corso di cortei o manifestazioni politiche.
La condotta dell’avere commesso il fatto con abuso dei poteri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio: rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
La pena pecuniaria della multa consiste nel pagamento allo Stato di una somma: non inferiore a E 50 e né superiore ad E 50.000 non inferiore a E 10.000 e né superiore ad E 150.000 mai inferiore a E 100 e senza limiti nel massimo di E 1.000.
La figura preterintenzionale: è prevista solo come contravvenzione non è prevista dal nostro ordinamento è prevista solo come delitto è prevista sia per i delitti che per le contravvenzioni.
Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse si applica sempre la legge posteriore si applica la legge le cui disposizioni sono più favorevoli al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile si applica sempre la legge le cui disposizioni sono più favorevoli al reo si applica sempre la legge le cui disposizioni sono più sfavorevoli al reo.
La condotta dell’avere commesso il fatto con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio: rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune.
La condotta dell’avere, nei delitti determinati da motivi di lucro cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità: rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale.
Il principio di retroattività della legge più favorevole: si applica solo alle leggi eccezionali non è previsto dal nostro ordinamento si applica anche alle leggi eccezionali e temporanee non si applica nei confronti delle leggi eccezionali e temporanee.
Il codice penale (art. 43) considera il delitto preterintenzionale: come un reato contravvenzionle come una figura autonoma che si pone tra il delitto doloso e quello colposo come un delitto doloso come un delitto colposo.
Le pene accessorie: possono riguardare solo le contravvenzioni non sono previste nel nostro ordinamento giuridico possono essere solo perpetue possono essere sia perpetue che temporanee.
La pena accessoria della sospensione dall’esercizio di una professione o di un’arte consegue ad ogni condanna per contravvenzione (che sia stata commessa con abuso della professione, arte, mestiere, industria o del commercio, ovvero con violazione dei doveri ad essi inerenti), quando la pena inflitta: inferiore a 3 mesi e superiore a 3 anni superiore ad un anno inferiore a 10 anni inferiore a 3 anni e superiore a 4 anni.
L’imputabilità consiste nella capacità di intendere che di volere nella capacità di volere, attitudine dell’agente a determinarsi in maniera autonoma nella capacità di intendere, ovvero l’attitudine dell’agente di rendersi conto del valore sociale dell’atto che compie solo nella capacità di intendere, ovvero l’attitudine dell’agente di rendersi conto del valore sociale dell’atto che compie.
Il dolo si caratterizza sia dall’elemento della rappresentazione che dal momento volitivo solo dall’elemento della rappresentazione (visione anticipata del fatto che costituisce reato) mai dall’elemento della rappresentazione (visione anticipata del fatto che costituisce reato) solo dal momento volitivo (sforzo del volere diretto alla realizzazione del fatto rappresentato).
Gli stati emotivi e passionali incidendo sulla capacità di intendere e di volere, diminuiscono l’imputabilità incidendo sulla capacità di intendere e di volere, escludono l’imputabilità incidendo sulla capacità di intendere e di volere, aumentando l’imputabilità non hanno alcuna rilevanza sulla capacità di intendere e di volere.
L’aver commesso il reato per conseguire l’impunità di un altro reato rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., il comportamento è abituale quando l’autore è stato dichiarato delinquente professionale l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui l’agente ha procurato lesioni colpose gravi alla vittima è occasionale.
Le cause oggettive di esclusione del reato consistono nell’aumentare la pena e sono previste per ogni reato sono caratterizzate dalla mancanza di danno sociale e un fatto, di regola sanzionato dalla legge, non costituisce reato consistono nell’attenuazione della pena e sono previste per ogni reato determinano l’irrilevanza penale del fatto, incidendo sul trattamento sanzionatorio aumentando la pena.
In che cosa consiste l’evento un avvenimento sempre estraneo alla volontà dell’agente un avvenimento che si presenta congiunto ad un altro fatto mediante un nesso causale un avvenimento che non si presenta congiunto ad un altro fatto mediante un nesso causale coincide con la condotta dell’agente.
La condotta dell’aver commesso il fatto contro un agente diplomatico nell’atto o a causa dell’inadempimento delle funzioni o del servizio non ha rilevanza nel nostro ordinamento è considerata una aggravante ad effetto speciale è considerata una attenuante comune è considerata una aggravante comune.
Per “negligenza” - a fini della colpa, quale elemento soggettivo del reato - si intende inettitudine di cui l’agente, pur essendone consapevole, non abbia voluto tener conto volontà di cagionare l’evento, accettandone i rischi avventatezza, implicando sempre una scarsa considerazione per gli interessi altrui mancanza di attenzione.
Il concorso di persone del reato è caratterizzato da una pluralità di agenti in numero superiore a cinque da una pluralità di agenti, almeno tre da una pluralità di agenti, almeno due da una pluralità di agenti, da tre a cinque.
La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. può essere concessa dal giudice, avuto riguardo alla sola esiguità del danno o del pericolo a tutti i requisiti contenuti nelle precedenti risposte alla sola pena edittale prevista dalla norma incriminatrice (non superiore a cinque anni) alla sola modalità della condotta.
Le circostanze ad effetto speciale importano un aumento o una diminuzione della pena rimessa alla discrezionalità del giudice ai sensi dell’art. 133 c.p. un aumento o una diminuzione della pena inferiore ad un terzo un aumento o una diminuzione della pena superiore ad un terzo (sempre che la legge non stabilisca una pena di specie diversa) un aumento o una diminuzione della pena inferiore ad un quarto.
La messa alla prova dell’imputato è prevista per i delitti puniti con l’ergastolo per tutti i reati puniti con la pena detentiva superiore a quattro anni per tutti i reati puniti con la pena detentiva inferiore a quattro anni per tutti i delitti e contravvenzioni.
Per l’ordinamento, non impedire un evento equivale a cagionarlo non può mai equivalere ad averlo cagionato equivale a cagionarlo, ma solo se si tratta di delitti aggravati dall’evento equivale a cagionarlo, ma solo se si ha l’obbligo giuridico di impedirlo.
Nessuno può essere punito per una azione od omissione se non l’ha commessa con dolo diretto se non l’ha commessa con dolo se non l’ha commessa con coscienza e volontà se non l’ha commessa con colpa o preterintenzione.
Il principio di stretta legalità prevede che nessuno possa essere punito con pene che non siano previste dalla legge la pena deve essere sproporzionata al fatto-reato contestato dal reo nessuno possa essere punito per fatti contemplati dalla legge come reato, né con pene detentive previste per legge nessuno possa essere punito per un fatto che non sia espressamente previsto dalla legge come reato, né sottoposto a pene che non siano da essa stabilite.
L’aver agito per suggestione di una folla in tumulto, quando non si tratta di assembramenti o riunioni vietate dalla legge o dall’Autorità, e il colpevole non è un delinquente o contravventore abituale, o professionale o delinquente per tendenza rappresenta una circostanza aggravante ad effetto ordinario rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza attenuante ad affetto speciale.
“L’aver prima del giudizio riparato interamente il danno mediante il risarcimento di esso o, quando, sia possibile, mediante le restituzioni” rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune non ha rilevanza nel nostro ordinamento.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della gravità del fatto, desunta dalla intensità del dolo o dal grado della colpa dalle condizioni di vita del reo dai motivi a delinquere dal carattere del reo.
La recidiva è una aggravante che si applica a coloro che in passato hanno già commesso un reato una aggravante ad effetto ordinario che si applica a discrezione del giudice una aggravante che si applica a coloro che in passato hanno già commesso un reato, accertato giudizialmente attraverso una sentenza passata in giudicato causa di esclusione del reato.
Ai fini della concessione delle attenuanti generiche, il giudice deve valutare esclusivamente i precedenti penali del reo può prendere in considerazione circostanze diverse da quelle indicate nell’art. 61 c.p. (aggravanti comuni) deve prendere in considerazione circostanze diverse da quelle indicate nell’art. 62 c.p. (attenuanti comuni) può prendere in considerazione circostanze diverse da quelle indicate nell’art. 62 c.p. (attenuanti comuni).
La colpa cosciente è non rientra nell’alveo del dolo è un particolare tipo di dolo diretto non è prevista dal nostro ordinamento è un particolare tipo di dolo indiretto.
Il concorso di persone nel reato si caratterizza esclusivamente per la pluralità di agenti e per il loro contributo causale alla verificazione del fatto per la realizzazione dell’elemento oggettivo del reato da parte di taluno dei concorrenti, per la pluralità di agenti, per la volontà di cooperazione alla commissione del reato, per la maggiore età di almeno uno dei compartecipi per la realizzazione dell’elemento oggettivo del reato da parte di taluno dei concorrenti, per la pluralità di agenti, per la volontà di cooperazione alla commissione del reato, per il contributo causale alla verificazione del fatto-reato esclusivamente per la pluralità di agenti e per la loro volontà di cooperazione alla commissione del reato.
L’aver agito per motivi abietti o futili costituisce una circostanza oggettiva che determina un aumento di pena costituisce una circostanza soggettiva che determina un aumento di pena non è prevista nel nostro ordinamento costituisce una circostanza comune che determina una riduzione della pena.
Tra i parametri notoriamente utilizzati per determinare il grado della colpa, vi rientra la predeterminazione dell’evento la responsabilità oggettiva la divergenza tra quanto voluto dall’agente e quanto ottenuto dalla condotta la maggiore o minore prevedibilità ed inevitabilità dell’evento.
Per i delitti è possibile comminare solo pene detentive solo sanzioni amministrative solo pene pecuniarie sia pene detentive che pene pecuniarie.
La condotta penalmente rilevante può consistere: solo in una azione mai in una omissione solo in una omissione sia in un’azione che in una omissione.
La condotta dell’avere il colpevole commesso il reato durante il tempo in cui si è sottratto volontariamente ad un ordine di carcerazione spedito per un precedente reato non ha rilevanza nel nostro ordinamento è considerata una attenuante comune è considerata una aggravante comune è considerata una aggravante ad effetto speciale.
Tra i parametri notoriamente utilizzati per determinare il grado della colpa, vi rientra il grado di consapevolezza del carattere pericoloso della condotta la divergenza tra quanto voluto dall’agente e quanto ottenuto dalla condotta la predeterminazione dell’evento la volontà colpevole.
Come è disciplinato l’errore in sede penale quando l’agente commette un errore sul fatto che costituisce il reato, deve escludersi sempre la punibilità quando l’agente commette un errore sul fatto, non è mai esclusa la punibilità quando l’agente commette un errore sul fatto, l’esclusione della punibilità è rimessa alla discrezionalità del giudice quando l’agente commette un errore sul fatto che costituisce il reato, deve escludersi la punibilità. Tuttavia, se si tratta di errore determinato da colpa, la punibilità non è esclusa quando il fatto è previsto dalla legge a titolo di delitto colposo.
Si parla di aberratio ictus quando quando si cagiona un solo evento diverso da quello voluto quando si cagionano due o più eventi diversi da quello voluto non vi è divergenza tra lo sviluppo dell’avvenimento previsto e quello verificatosi nella realtà l’evento voluto viene realizzato, ma incide su una persona diversa da quella contro cui l’azione era indirizzata.
Il dolo può essere solo diretto cosciente solo eventuale sia diretto che eventuale.
L’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. può riguardare solo le contravvenzioni sia i delitti che le contravvenzioni solo le violazioni amministrative solo i delitti.
L’aver approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa costituisce una causa di giustificazione costituisce una aggravante comune oggettiva costituisce una circostanza del reato (soggettiva) che incide sulla pena, aumentandola costituisce una circostanza del reato (oggettiva ad effetto speciale) che incide sulla pena, riducendola.
La messa alla prova dell’imputato è prevista per tutti i reati puniti con la sola pena pecuniaria per tutti i delitti per i delitti puniti con l’ergastolo per tutti i delitti e contravvenzioni.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della gravità del fatto, desunta dai precedenti penali dal carattere del reo dai motivi a delinquere dalla natura, dalla specie, dai mezzi, dall’oggetto, dal tempo, dal luogo, e da ogni altra modalità dell’azione.
La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. è sempre da escludersi quando: l’autore ha commesso il fatto per suggestione di una folla in tumulto la condotta ha cagionato lesioni gravissime ad una persona l’autore ha agito per motivi di particolare valore morale l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui.
La condotta dell’avere il colpevole commesso il reato durante il tempo in cui si è sottratto volontariamente ad un mandato di arresto o di cattura spedito per un precedente reato: non ha rilevanza nel nostro ordinamento è considerata una aggravante ad effetto speciale è considerata una aggravante comune è considerata una attenuante comune.
L’interdizione legale conseguente alla condanna all’ergastolo: comporta sempre la decadenza dalla responsabilità genitoriale comporta la decadenza dalla responsabilità genitoriale, ma solo in caso di condanna per reati contro il patrimonio comporta la decadenza dalla responsabilità genitoriale, ma solo in caso di condanna per reati contro la P.A. non comporta mai la decadenza dalla responsabilità genitoriale.
Per “imprudenza” - a fini della colpa, quale elemento soggettivo del reato - si intende: mancanza di attenzione avventatezza, implicando sempre una scarsa considerazione per gli interessi altrui inettitudine di cui l’agente, pur essendone consapevole, non abbia voluto tener conto volontà di cagionare l’evento, accettandone i rischi.
La condotta dell’aver commesso il fatto contro una persona rivestita della qualità di ministro di culto nell’atto o a causa dell’inadempimento delle funzioni o servizio non ha rilevanza nel nostro ordinamento è considerata una aggravante comune è considerata una attenuante comune è considerata una aggravante ad effetto speciale.
L’avere, nei delitti colposi, agito nonostante la previsione dell’evento rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune.
Il nesso causale deve sussistere tra il fatto-reato e le conseguenze dell’azione od omissione dell’agente può sussistere tra il fatto-reato e le conseguenze dell’azione od omissione dell’agente non è rilevante ai fini penali, giacché si può essere puniti in virtù di un evento che non sia conseguenza della condotta dell’agente è sempre da escludersi nei reati determinati da dolo.
Si è di fronte ad un reato circostanziato quando un fatto influisce sulla pena, esclusivamente aumentandola un fatto influisce sulla pena, aumentandola o diminuendola un fatto esclude l’antigiuridicità alla condotta dell’agente (“circostanze di esclusione della pena”) un fatto influisce sulla pena, esclusivamente diminuendola.
Che cosa è il reato ogni fatto a cui l’ordinamento giuridico ricongiunge come conseguenza una pena ogni fatto penalmente rilevante al quale l’ordinamento giuridico prevede quale conseguenza una sanzione di carattere esclusivamente pecuniaria ogni fatto penalmente rilevante al quale l’ordinamento giuridico prevede quale conseguenza una sanzione di carattere esclusivamente detentiva ogni fatto della vita quotidiana a cui segue una pena pecuniaria.
Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., il comportamento è abituale quando l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui l’autore è stato dichiarato delinquente abituale l’agente ha procurato lesioni colpose gravi alla vittima è occasionale.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della gravità del fatto, desunta dai motivi a delinquere dalla condotta contemporanea o successiva al reato dalla gravità del danno o dal pericolo cagionato alla persona offesa dal reato dai precedenti penali.
I reati si distinguono in sanzioni amministrative delitti e contravvenzioni delitti e reati reati e contravvenzioni.
L’aver commesso il reato per occultarne un altro rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante ad effetto ordinario rappresenta una circostanza attenuante ad affetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune.
Nella “colpa impropria” vi rientra: la violazione di regolamenti l’errore di fatto determinato da colpa la inosservanza di usi sociali la violazione di leggi.
La condotta dell’avere, nei delitti contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale.
La legittima difesa si caratterizza dalla difesa di un diritto (proprio o altrui), contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, quando la difesa sia proporzionata all’offesa da una reazione all’altrui minaccia ingiusta, per salvare sé o altri da un pericolo attuale di un danno grave alla persona dall’adempimento di un dovere dalla difesa di un diritto proprio contro una offesa ingiusta, senza alcun limite di reazione verso l’altrui offesa.
L’elemento soggettivo del reato consiste esclusivamente nel dolo si riferisce al soggetto passivo del reato non può mai riguardare la colpa consiste nel dolo, salvo i casi di delitto preterintenzionale o colposo espressamente preveduti dalla legge.
Le cause di giustificazione non codificate non possono sussistere nel nostro ordinamento, in quanto il procedimento analogico è vietato in sede penale sussistono qualora l’esercizio di una attività autorizzata dallo Stato venga svolta seguendo le regole che disciplinano tale attività, con la conseguenza che gli eventuali fatti lesivi o pericolosi che ne derivano non sono punibili solo nel settore afferente attività chirurgica sussistono solo per alcune attività non autorizzate dallo Stato, purché gli eventuali fatti lesivi o pericolosi siano una conseguenza dell’attività stessa svolta dall’agente nel pieno rispetto delle regole.
La pena detentiva prevista per le contravvenzioni è gli arresti domiciliari la reclusione l’arresto l’ergastolo.
In caso di concorso di persone nel reato, la pena è aumentata nei confronti di chi ha promosso, organizzato o diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo è aumentata solo nei confronti del promotore o dell’organizzatore è diminuita nei confronti di tutti i concorrenti è aumentata solo nei confronti di chi ha diretto l’impresa criminosa.
Il reato è costituito necessariamente sia da elementi accidentali che essenziali mai da elementi essenziali da elementi accidentali (i quali influiscono sulla quantificazione della sanzione penale) da elementi essenziali, senza i quali un determinato reato non può sussistere.
Il reato è impossibile: quando manca il requisito dell’idoneità dell’azione o sia inesistente l’oggetto di essa quando è inesistente l’oggetto dell’azione quando l’azione è commessa da un minore quando è inidonea l’azione.
Tra i parametri notoriamente utilizzati per determinare il grado della colpa, vi rientra: la predeterminazione dell’evento il quantum di inesigibilità dell’osservanza delle norme cautelari, in rapporto alla qualità delle persone e delle circostanze la divergenza tra quanto voluto dall’agente e quanto ottenuto dalla condotta il quantum di esigibilità dell’osservanza delle norme cautelari, in rapporto alla qualità delle persone e delle circostanze.
Ai fini dell’esclusione della punibilità ai sensi dell’art. 131 bis c.p., la pena detentiva edittale non deve superare: i 10 anni i 5 anni i 15 anni i 20 anni.
La cd. “colpa d’autore”: è un tipo di colpa cosciente è una forma di colpa cosciente è un tipo di colpa che ha per oggetto il fatto penalmente rilevante, indipendentemente dalle caratteristiche psichiche del reo è un tipo di colpa creato dalla dottrina tedesca, che attiene al modo di essere dell’agente.
In caso di eccesso colposo di legittima difesa: la pena è sempre aggravata ai comportamenti dell’agente si applicheranno sempre le disposizioni previste per i delitti colposi ai comportamenti dell’agente si applicheranno le disposizioni previste per i delitti colposi, sempre che il fatto sia previsto dalla legge come delitto colposo i comportamenti dell’agente saranno comunque giustificati ai sensi dell’art. 52 c.p.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della capacità a delinquere del colpevole, desunta: dall’intensità del dolo o del grado della colpa dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dalle condotte precedenti al reato (ivi compresi i precedenti penali) da ogni modalità dell’azione delittuosa.
Nell’esercizio di un diritto (quale causa di giustificazione: art. 51 c.p.), vi rientra l’attività giornalistica: mai, salvo il caso in cui il soggetto a cui si riferisca l’articolo abbia commesso reati contro il patrimonio sempre, anche se concerne fatti che possono ledere l’onore di una persona (libertà di stampa) si, sempre che i modi usati non siano per sé stessi offensivi e la notizia sia di pubblico interesse mai, in quanto concerne fatti che ledono l’onore di una persona.
La pena pecuniaria dell’ammenda: si può applicare indistintamente sia ai delitti che alle contravvenzioni non è prevista dal nostro ordinamento è prevista solo per i delitti è prevista solo per le contravvenzioni.
Per definizione, il concorso materiale ricorre: quando lo stesso soggetto con una sola azione o omissione ha violato più volte la legge penale solo quando vi sono tre soggetti che commettono più reati colposi quando lo stesso soggetto, con varie azioni od omissioni, ha commesso più violazioni di un medesimo precetto penale quando lo stesso soggetto, con varie azioni od omissioni, ha commesso più violazioni di un medesimo o più precetti penali.
L’aver reagito in stato d’ira, determinato da un fatto ingiusto altrui: rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante ad affetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
Nei reati di pericolo: è necessario che il bene tutelato dalla norma incriminatrice sia solo deteriorato è necessario che il bene tutelato dalla norma incriminatrice sia minacciato è necessario che il bene tutelato dalla norma incriminatrice sia distrutto è necessario che il bene tutelato dalla norma incriminatrice sia diminuito nel suo valore.
Per “imperizia” - a fini della colpa, quale elemento soggettivo del reato - si intende: inettitudine di cui l’agente, pur essendone consapevole, non abbia voluto tener conto avventatezza, implicando sempre una scarsa considerazione per gli interessi altrui volontà di cagionare l’evento, accettandone i rischi mancanza di attenzione.
Il reato continuato è previsto: per i soli delitti colposi indistintamente per delitti colposi e dolosi solo tra reati contro la persona per i soli delitti dolosi.
La condotta dell’avere commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera: rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
Il delitto tentato è: il risultato di due norme, una principale (la norma incriminatrice) ed una secondaria (la norma estensiva di cui all’art. 56 c.p.), dalla cui combinazione non trae origine un nuovo titolo di reato il risultato di due norme, una principale (la norma incriminatrice) ed una secondaria (la norma estensiva di cui all’art. 56 c.p.) il risultato di due norme, una principale (la norma incriminatrice) ed una secondaria (la norma estensiva di cui all’art. 56 c.p.), dalla cui combinazione trae origine un nuovo titolo di reato un tipo di concorso formale di reato.
Il sordomutismo deve considerarsi una causa di esclusione della imputabilità del reo, nel caso di assenza (totale o parziale) della capacità di intendere e di volere in capo all’agente deve considerarsi una causa di esclusione della imputabilità, solo nel caso di diminuzione della capacità di intendere e di volere in capo all’agente deve considerarsi sempre una causa di esclusione della imputabilità dell’agente rappresenta una causa oggettiva di esclusione del reato, se il reo è minorenne.
Il dolo è: sempre generico, essendo sufficiente che l’agente abbia voluto il fatto descritto dalla norma incriminatrice sempre specifico, in quanto all’agente è richiesto un fine che si pone al di fuori del fatto costituente il reato può essere sia generico che specifico sempre legato alla negligenza, imprudenza o imperizia.
Nell’ambito del reato continuato: il medesimo disegni criminoso può aversi sia tra reati penali che violazioni amministrative il medesimo disegno criminoso richiesto dalla norma può sussistere solo tra delitti colposi il medesimo disegno criminoso richiesto dalla norma può sussistere solo tra delitti colposi e colposi il medesimo disegno criminoso richiesto dalla norma può sussistere solo tra delitti dolosi.
L’imputabilità è sempre esclusa quando l’autore del fatto-reato ha una età inferiore ai 14 anni non è mai esclusa anche se l’autore del reato è un minore l’agente è un minorenne (ma ha già compiuto gli anni 14) l’agente ha appena compiuto gli anni 18.
Il caso fortuito (o forza maggiore): è un tipo di condotta colposa, mai punibile a titolo di dolo eventuale è una causa di giustificazione non codificata rappresenta una causa di esclusione del rapporto causale e non della volontà colpevole rappresenta una causa di esclusione della volontà colpevole e non del rapporto causale.
Il lavoro di pubblica utilità previsto dall’art. 168 bis c.p. (messa alla prova dell’imputato) è: non è mai retribuita sempre retribuita è retribuita attraverso la riduzione delle tasse in misura del 30% può essere retribuita, essendo rimessa sul punto ogni valutazione alla discrezionalità del giudice.
I reati di pura condotta si perfezionano: col compimento di una data azione od omissione col compimento di una determinata azione col verificarsi dell’arresto del reo col verificarsi di un determinato effetto.
La pena dell’arresto si estende: da 5 giorni a 3 anni da 5 anni a 30 anni da un anno a 10 anni da 15 giorni a 24 anni.
La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. è sempre da escludersi quando: l’autore ha commesso il fatto a bordo di un mezzo pubblico l’autore ha agito con crudeltà, anche in danno di animali, o ha adoperato sevizie l’autore ha agito in preda al panico l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui.
La reclusione è una pena detentiva prevista: per le sole contravvenzioni e non può superare i 12 anni per i soli delitti e non può eccedere i 20 anni per le sole contravvenzioni e può superare i 12 anni per i soli delitti e non può superare i 24 anni.
L’infermità di mente è: uno stato patologico che esclude o diminuisce la capacità di intendere e di volere uno stato patologico che non incide sulla capacità di intendere e di volere uno stato patologico che incide sulla capacità di intendere e di volere, con la conseguenza esclusiva di diminuirla uno stato patologico che incide sulla capacità di intendere e di volere, con la conseguenza esclusiva di escluderla.
La pena dell’ammenda consiste nel pagamento allo Stato di una somma: di E 100.000 di E 10.000 non inferiore ad E 50 e né superiore ad E 50.000 non inferiore ad E 20 e né superiore ad E 10.000.
La condotta dell’aver agito con crudeltà verso le persone: è considerata una aggravante ad effetto speciale è considerata una aggravante comune non è contemplata dal nostro ordinamento è considerata una attenuante comune.
Per “legge più favorevole al reo” si intende solo quella che incide sulla pena dell’ergastolo, escludendola quella legge che incide solo sulla pena detentiva, riducendola quella legge che conduce a conseguenze meno gravose per il reo quella legge che incide solo sulla pena pecuniaria, riducendola.
In tema di successione di leggi nel tempo si può seguire il principio della irretroattività della legge, essendo ogni valutazione rimessa alla discrezionalità del giudice si segue il principio della retroattività della legge anche se non è più favorevole al reo è accolto il principio della irretroattività della legge, con l’eccezione del principio della legge più favorevole al reo si segue sempre il principio della irretroattività.
Il delitto è colposo quando vi è una violazione di leggi, regolamenti, ordini o discipline determinata da imprudenza, negligenza e imperizia una azione è commessa senza coscienza e volontà, ed il fatto è dovuto a negligenza, imprudenza ed imperizia è commesso attraverso il dolo indiretto una azione è commessa con coscienza e volontà, ed il fatto è dovuto a negligenza, imprudenza ed imperizia ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
Il tentativo: è una particolare forma di concorso di persone nel reato è contraddistinto da atti non idonei diretti in modo non equivoco al compimento di un delitto è contraddistinto da atti idonei diretti in modo non equivoco al compimento di un delitto è una particolare ipotesi di reato caratterizzata dal compimento di atti non idonei a perseguire la consumazione del reato.
Nell’ipotesi in cui concorrono più circostanze (attenuanti e aggravanti), ai fini del calcolo della pena: si procederà sempre ad un giudizio di prevalenza delle aggravanti si procederà sempre ad un giudizio di prevalenza delle attenuanti si procederà sempre ad un giudizio di equivalenza tra di esse la valutazione è rimessa di volta in volta al giudice di merito, che deciderà secondo il suo libero convincimento.
“L’aver aggravato o tentato di aggravare le conseguenze del delitto commesso” non ha rilevanza nel nostro ordinamento rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante soggettiva ad effetto speciale.
La concessione della messa alla prova dell’imputato è subordinata al pagamento di una somma di denaro pari al doppio della pena pecuniaria prevista dalla norma incriminatrice violata al pagamento di una somma di denaro pari al triplo della pena pecuniaria prevista dalla norma incriminatrice violata alla prestazione di lavoro di pubblica utilità al versamento di una cauzione.
La condotta di avere nei delitti determinati da motivi di lucro conseguito un lucro di speciale tenuità: rappresenta una circostanza attenuante ad affetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto ordinario rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
La condotta di avere nei delitti contro il patrimonio cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di speciale tenuità rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza attenuante ad affetto speciale.
L’aberratio delicti si ha quando si cagionano più fatti simili a quelli voluti che incidono su una persona diversa da quella a cui era originariamente indirizzata quando si cagiona un solo fatto simile a quello voluto che incide su una persona diversa da quella a cui era originariamente indirizzata quando la condotta incide su due persone diverse da quelle a cui era originariamente indirizzata quando si cagiona un fatto diverso da quello voluto.
Si parla di concorso formale di reati quando con una sola azione od omissione si viola più volte la legge penale quando con più azioni si viola più volte la legge penale quando con più omissioni di viola più volte la legge penale quando per colpa si viola la legge penale.
L’aver commesso il reato per eseguirne un altro rappresenta una circostanza attenuante ad effetto speciale rappresenta una circostanza attenuante comune rappresenta una circostanza aggravante comune rappresenta una circostanza aggravante ad effetto speciale.
Che cosa è la capacità a delinquere? la probabilità che l’individuo possa porre in essere condotte penalmente rilevanti la possibilità che l’individuo possa porre in essere condotte penalmente rilevanti la certezza che l’individuo violerà il precetto penale l’attitudine dell’individuo alla violazione delle norme penali.
Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., il comportamento è abituale quando è occasionale l’autore è stato dichiarato delinquente per tendenza l’agente ha procurato lesioni colpose gravi alla vittima l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui.
Il tentativo deve riguardare: violazioni amministrative solo delitti solo contravvenzioni sia delitti che contravvenzioni.
La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. è sempre da escludersi quando: l’autore ha agito in preda al panico l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui l’autore ha agito per motivi abietti o futili l’autore ha commesso il fatto a bordo di un mezzo pubblico.
L’intensità del dolo ed il grado della colpa attengono: alla capacità a delinquere del reo alla gravità del reato all’esclusione dell’imputabilità sia alla gravità del reato che alla capacità a delinquere del reo.
Ai fini della quantificazione della pena, il giudice deve tener conto della capacità a delinquere del colpevole, desunta: da ogni modalità dell’azione delittuosa dalla gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dall’intensità del dolo o del grado della colpa dalle condizioni di vita del reo.
Ai fini della quantificazione della pena (art. 133 c.p.), il giudice: deve tener conto dei precedenti penali del reo deve tener conto solo della gravità del fatto deve tener conto sia della gravità del reato che della capacità a delinquere del reo deve tener conto solo delle condizioni di vita del reo.
Nel computo delle pene accessorie temporanee si tiene conto del tempo in cui il condannato sconta la pena detentiva, solo se trattasi di reati contravvenzionali si tiene conto del tempo in cui il condannato sconta la pena detentiva si tiene conto del tempo in cui il condannato sconta la pena detentiva, solo se trattasi di condanna per delitti contro il patrimonio non si tiene conto del tempo in cui il condannato sconta la pena detentiva.
La riabilitazione è: determina un aumento di pena una causa di estinzione dell’elemento psicologico del reato inserita tra le cause di estinzione della pena una causa di esclusione del nesso psichico.
Le pene pecuniarie non eseguite per insolvibilità del condannato: vengono sempre condonate si convertono a norma di legge vengono iscritte a ruolo ed emessa la relativa cartella esattoriale non si convertono mai a norma di legge.
Ai fini della determinazione della pena detentiva ex art. 131 bis c.p. (particolare tenuità del fatto): non si tiene mai conto delle circostanze si tiene conto solo dell’aggravante di cui all’art. 61 n. 2 c.p. si tiene conto di quelle ad effetto speciale si tiene sempre conto delle circostanze.
Ai sensi dell’art. 131 bis c.p., il comportamento è abituale quando: l’autore ha agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui è occasionale l’agente ha procurato lesioni colpose gravi alla vittima l’autore ha commesso più reati della stessa indole.
La condotta dell’aver commesso il fatto contro un agente consolare nell’atto o a causa dell’inadempimento delle funzioni o del servizio: non è contemplata dal nostro ordinamento è considerata una aggravante ad effetto speciale è considerata una attenuante comune è considerata una aggravante comune.
L’aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: esclude l’imputabilità, anche se l’assunzione avviene volontariamente esclude l’imputabilità, in caso di accidentale assunzione di sostanze stupefacenti non ha alcuna rilevanza nel nostro ordinamento penale comporta sempre un aumento di pena nei confronti del reo.
La pena: può colpire anche persone diverse dall’autore del reato, ma solo se si tratta di concorso di persone nel reato (ad es., in caso di morte del reo, trasmettendosi agli eredi di uno dei compartecipi) non deve essere mai applicata all’autore del reato deve essere applicata rigorosamente solo all’autore del reato può colpire anche persone diverse dall’autore del reato (ad es., in caso di morte del reo, trasmettendosi ai suoi eredi).
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