0101. Le attività relative alla preparazione del processo di produzione permettono di:
realizzare il disegno dell'assieme finale e delle varie parti costituenti il prodotto
definire le specifiche del prodotto
decidere quali parti fabbricare internamente all'azienda e quali acquistare
monitorare il prodotto man mano che viene lavorato
. 0102. Uno dei modi maggiormente utilizzati per classificare la produzione è rappresentato:
dalla classificazione a tre strati
dalla classificazione a tre nodi
dalla classificazione a tre piani
dalla classificazione a tre assi
. 0203. Nella classificazione della produzione a tre assi, l'asse tecnologico fa riferimento:
alla modalità di realizzazione del prodotto
alla vendita di prodotti già realizzati
alla flessibilità dei processi produttivi
alla produzione di massa
. 0204. Il ciclo di vita del prodotto inizia: dubbia
dalla pianificazione di processo
dalla programmazione della produzione
con l'identificazione del mercato e della concorrenza o sulla base di un ordine
dalla concettualizzazione del prodotto
. 0205. Uno degli output della produzione è costituito:
dagli scarti e dagli sfridi
dai processi
dagli utensili
dalla materia prima
. 0206. Nella classificazione della produzione a tre assi, l'asse gestionale fa riferimento:
alla costruzione di prodotti gia venduti
ai volumi di produzione
alla differenza tra fabbricazione e assemblaggio
alla tipologia di materia prima utilizzata
. 0207. Nella classificazione della produzione a tre assi, l'asse del mercato fa riferimento:
ai tempi di produzione
al volume di produzione
alle modalità di vendita
alle modalità di realizzazione del prodotto
. 0301. L'obiettivo della progettazione di un prodotto è rappresentata:
dalla specifica del prodotto che soddisfa l'esigenza e che concretizza la nuova idea
dalla definizione del ciclo di lavorazione
dalla messa in sequenza dei lavori ai vari centri di lavorazione
dalla'assegnazione dei lavori ai centri di lavorazione
. 0302. Il diagramma di flusso delle attività di progettazione del prodotto mostra:
come si organizza il ciclo di vita del prodotto stesso
come si giunge alla definizione del ciclo di lavorazione del prodotto stesso
la sequenza delle varie attività drelative al ciclo di vita del prodotto stesso
come si giunge alla concretizzazione della specifica di prodotto stesso. 0401. Il progetto di un prodotto può essere definito come variante se:
si parte da un progetto esistente modificato senza variazioni nei metodi di realizzazione
si propone di incrementarne le prestazioni attraverso un miglioramento del principio di funzionamento
si propone di sostituire materiali tradizionali con materiali innovativi
è frutto di un principio di funzionamento nuovo
. 0402. Il progetto di un prodotto può essere definito come adattativo se trae origine:
da un prodotto già realizzato e si propone di incrementarne le prestazioni attraverso un miglioramento del principio di funzionamento
trae origine dal ridimensionamento del prodotto realizzato
delle condizioni d'impiego del prodotto già realizzato
trae origine da una nuova idea
. 0403. Il progetto di un prodotto può essere definito come originale se:
si parte da un progetto esistente modificato nella scala, nelle dimensioni o in alcuni dettagli
si propone di incrementarne le prestazioni di un prodotto attraverso un miglioramento del principio di funzionamento
trae origine da un prodotto già realizzato
frutto di una nuova idea o di un nuovo principio di funzionamento
. 0501. Nella classificazione dei processi di produzione ciascuna classe:
è il livello gerarchico più basso
è costituita dall'insieme di tutti i processi
raggruppa parti omogenee per caratteristiche
esplicita i singoli processi appartenenti a una specifica famiglia
. 0502. Nella classificazione dei processi di produzione, il regno è:
composto da un certo numero di membri
raggruppa processi omogenei per caratteristiche
esplicita i singoli processi appartenenti a una specifica famiglia
il livello gerarchico più elevato, condiviso da tutti gli elementi oggetto della classificazione
. 0503. La scelta, sin dall'inizio della progettazione, della tipologia dei processi necessari alla realizzazione del prodotto:
è poco importante
non è importante
è molto importante
è importante
. 0504. Nella classificazione dei processi di produzione, le famiglie:
rappresentano il livello gerarchico più elevato
costituiscono il livello gerarchico più basso
esplicitano i singoli processi appartenenti a una specifica classe
raggruppano processi omogenei per caratteristiche
. 0601. Tra le fasi della procedura di selezione dei processi la ricerca di informazioni di supporto rappresenta l'operazione di:
identificazione della funzione del processo, dei vincoli imposti dal progetto e degli obiettivi da raggiungere
stesura dell'elenco dei processi ordinati in base alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi
esame delle sorgenti di dati relativi ai processi inclusi nella classifica
identificazione e di eliminazione dei processi che non permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati
. 0602. Tra le fasi della procedura di selezione dei processi lo sceening rappresenta l'operazione di:
identificazione della funzione del processo, dei vincoli imposti dal progetto e degli obiettivi da raggiungere
identificazione e di eliminazione dei processi che non permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati
stesura dell'elenco dei processi ordinati in base alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi
esame delle sorgenti di dati relativi ai processi inclusi nella classifica
. 0603. Tra le fasi della procedura di selezione dei processi la classificazione rappresenta l'operazione di:
identificazione e di eliminazione dei processi che non permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati
identificazione della funzione del processo, dei vincoli imposti dal progetto e degli obiettivi da raggiungere
stesura dell'elenco dei processi ordinati in base alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi
esame delle sorgenti di dati relativi ai processi inclusi nella classifica
. 0604. La matrice di compatibilità processo - materiale mostra:
le relazioni tra ciascun attributo dei processi e i materiali sottoposti alle lavorazioni
le relazioni tra le classi di processo e i materiali sottoposti alle lavorazioni
le relazioni tra le famiglie di processo e i materiali sottoposti alle lavorazioni
le relazioni tra il regno dei processi e i materiali sottoposti alle lavorazioni
. 0605. Tra le fasi della procedura di selezione dei processi la traduzione dei requisiti di processo rappresenta l'operazione di:
esame delle sorgenti di dati relativi ai processi inclusi nella classifica
identificazione della funzione del processo, dei vincoli imposti dal progetto e degli obiettivi da raggiungere
stesura dell'elenco dei processi ordinati in base alla loro capacità di raggiungere gli obiettivi
identificazione e di eliminazione dei processi che non permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati
. 0606. Tra le fasi della procedura di selezione dei processi è presente quella di:
analisi della domanda
progettazione sviluppo
screening. 0701. I diagrammi a barre di compatibilità processo-attributi mostrano:
per ciascun progetto i valori limite degli attributi ottenibili sulle parti realizzate
per ciascuna famiglia i valori limite degli attributi ottenibili sulle parti realizzate
per ciascun processo i valori limite degli attributi ottenibili sulle parti realizzate
per ciascun regno i valori limite degli attributi ottenibili sulle parti realizzate
. 0801. La funzione delle matrici e dei diagrammi di compatibilità è di guida nella selezione:
dei materiali
delle specifiche di progettazione
dei processi
degli attributi
. 0901. Il diagramma a barre di compatibilità processo - dimensione economica del lotto di produzione rappresenta un metodo per analizzare l'influenza delle
variabili che contribuiscono alla determinazione del costo: degli attributi
dei materiali
del progetto
del processo
. 1101. Una delle principali caratteristiche della concurrent engineering è:
la programmazione simultanea e parallela di tutte le attività per la progettazione del prodotto e dei processi produttivi
la programmazione simultanea e parallela delle attività per la progettazione del prodotto
la programmazione sequenziale di tutte le attività per la progettazione del prodotto e dei processi produttivi
la programmazione simultanea e parallela delle attività per la progettazione dei processi produttivi
. 1102. I due principi chiave della cuncurrent engineering sono:
economicità e contemporaneità
integrazione ed economicità
integrazione e flessibilità
integrazione e contemporaneità
. 1201. Attraverso la concurrent engineering:
si produce un aumento del costo del prodotto
si produce un aumento dei tempi di progettazione e sviluppo del prodotto
si migliora la qualità del progetto del prodotto
il cliente non viene consultato nelle prime fasi del processo di sviluppo del prodotto
. 1202. La progettazione simultanea comporta la necessità di:
sostenere un costo di progettazione minore rispetto all'approccio sequenziale
eseguire un'attività di progettazione con poche modifiche nel progetto
eseguire un numero crescente di modifiche nel progetto in fase di produzione
anticipare le problematiche relative alla produzione in sede di progettazione del prodotto
. 1203. La progettazione sequenziale comporta la necessità di:
anticipare le problematiche relative alla produzione in sede di progettazione del prodotto
eseguire un'attività di progettazione con poche modifiche nel progetto
eseguire un numero elevato di modifiche del progetto nelle prime fasi della progettazione del prodotto
sostenere un costo di progettazione maggiore rispetto all'approccio simultaneo
. 1801. I team di progettazione simultanea sono composti:
generalmente da non più di dieci membri
da membri che vi partecipano a tempo parziale
da membri con gamma di competenze professionali poco vasta
da membri che si relazionano con i livelli aziendali più alti
. 1901. Il leader di un team di concurrent engineering:
non ha bisogno di una conoscenza operativa delle tecnologie e delle altre discipline coinvolte nel progetto
non deve gestire budget
deve stimolare i membri del team sottoponendoli ad uno stress continuo
deve avere competenze nel project management
. 2301. Il piano di processo è relativo all'insieme delle operazioni necessarie per:
definire le specifiche di progettazione di una singola parte
progettare una singola parte
definire i team di progettazione
fabbricare una singola parte e/o assemblare un singolo prodotto
. 2401. In genere il piano di processo è composto da:
matrici e diagrammi di compatibilità
regno, famiglie e attributi
progettazione concettuale ed esecutiva
fasi, sottofasi e operazioni
. 2501. L'analisi dei dati di partenza del prodotto da realizzare può riguardare:
le dimensioni del pezzo da realizzare
la definizione del tipo di grezzo di partenza
le finiture superficiali del pezzo da realizzare
le tolleranze del pezzo da realizzare
. 2502. Tra le attività da svolgere per la generazione del piano di processo si annovera:
la definizione delle specifiche di progettazione della parte/prodotto da realizzare
la definizione del progetto della parte/prodotto da realizzare
l'analisi del disegno della parte/prodotto da realizzare
la definizione del disegno della parte/prodotto da realizzare
. 2503. L'analisi del disegno della parte/prodotto da realizzare e/o da assemblare può riguardare:
il tipo di regime di produzione
la disponibilità di macchine
Il numero di pezzi da realizzare e la produttività
la necessità di realizzare collegamenti con altre parti
. 2801. Tra gli obiettivi della scelta delle attrezzature assume importanza la definizione:
della forma e delle dimensioni del portautensile
delle superfici attraverso le quali riferire il pezzo nello spazio di lavoro della macchina
del regime di produzione
del layout del sistema di produzione
. 2901. Nella pianificazione di processo il calcolo dei tempi e dei costi può essere utile per scegliere il piano di processo più conveniente per:
la manutenzione del prodotto
la realizzazione del prodotto
la scelta delle specifiche di prodotto
la progettazione del prodotto
. 3001. Il foglio di ciclo rappresenta il piano contenente:
la successione dettagliata delle operazioni da realizzare nell'ambito di ciascuna fase di progettazione del prodotto
la successione dettagliata delle operazioni da realizzare nell'ambito di ciascuna fase di assemblaggio del prodotto
la successione dettagliata delle operazioni da realizzare nell'ambito di ciascuna fase di lavorazione del prodotto
le istruzioni riguardanti l'intero piano di processo del prodotto da fabbricare o da assemblare
. 3002. Il foglio di fase rappresenta il piano contenente:
la successione dettagliata delle operazioni da realizzare nell'ambito di ciascuna fase di progettazione del prodotto
l'output del processo di progettazione
le istruzioni riguardanti l'intero piano di processo del prodotto da fabbricare o da assemblare
le istruzioni riguardanti l'intero piano di processo del prodotto
. 3101. La pianificazione di processo mediante approccio workbook rappresenta:
una tecnica computer aided che permette di generare il piano di processo modificandone uno già esistente
una tecnica manuale che permette di generare il piano di processo senza alcun rirerimento a piani pre-esistenti
una tecnica computer aided che permette di generare il piano di processo modificandone uno già esistente
una tecnica manuale di tipo variante che permette di generare il piano di processo modificandone uno già esistente
. 3301. Nella pianificazione di processo computer aided con approccio variante il piano di processo viene realizzato:
modificando il piano standard adeguandolo alla nuova parte da realizzare
con il massimo livello di oggettività possibile
senza riferimenti a piani esistenti
utilizzando una logica simile a quella del pianificatore
. 3501. Nella pianificazione di processo computer aided con approccio generativo il piano di processo viene realizzato:
sulla base di procedure logiche simili a quelle utilizzate dal pianificatore di processo
con forte carattere soggettivo
attraverso una fase preparatoria seguita da una di utilizzo
sulla base del raggruppamento delle parti in famiglie. 3801. Il livello di esperienza richiesto nella pianificazione di processo è:
medio con il CAPP generativo
basso con il CAPP variante
elevato con l'approccio workbook
elevato con l'approccio manuale
. 4001. Le attività di contabilità industriale possono essere utilizzate per:
definire le specifiche di progettazione del prodotto
prevedere il costo del prodotto
definire le attività necessarie alla progettazione del prodotto
definire le attività necessarie alla realizzazione del prodotto. 4201. I costi controllabili sono voci di costo:
che, in riferimento ad un centro di responsabilità, sono influenzabili in maniera significativa dalle iniziative del responsabile del centro stesso
che derivano dalla predisposizione di una struttura e capacità produttiva aziendale e non delle quantità prodotte
attribuibili ad un solo prodotto
la cui entità varia con i volumi effettivi di produzione
. 4301. I costi fissi sono voci di costo:
che nonostante la variazione delle quantità prodotte restano immutati
riconducibili a più oggetti di costo
riferibili esclusivamente a uno specifico prodotto
che presentano un'entità non controllabile dal responsabile del centro
. 4401. I costi diretti sono voci di costo:
imputabili in maniera certa ed univoca ad un solo oggetto di costo
per le quali manca una relazione specifica con l'oggetto di costo considerato
per le quali non esiste relazione di causa effetto tra la variazione del costo e quella dei livelli di output
chiamate anche costi generali
. 4501. I costi generali di produzione comprendono:
le spese per l'effettuazione di studi di mercato
le spese per l'illuminazione e il riscaldamento degli uffici
le spese sostenute per le attività tecnico-produttive
le retribuzioni fisse per i venditori. 4701. Il costo complessivo:
include anche gli oneri figurativi
esprime la componente industriale del costo
rappresenta la somma del costo delle materie prime dirette e della manodopera diretta
comprende invece tutte le spese sostenute
. 4702. Il costo industriale:
rappresenta la somma dei costi relativi alla fase tecnico-produttiva
è indicato anche come costo pieno
rappresenta la somma dei costi diretti relativi alla produzione
presenta il vantaggio della oggettività poiché non genera problemi di ripartizione di costi indiretti
. 4801. Il costo economico-tecnico:
può essere rappresentato anche come la somma del costo delle materie prime e dei costi industriali di trasformazione
è detto anche costo di fabbricazione
si ottiene sommando il costo complessivo e gli elementi figurativi o extra-contabili del costo
presenta il vantaggio della oggettività
. 5101. I centri di costo accessori hanno come elemento distintivo e caratterizzante il fatto che:
svolgono la propria attività in favore dei centri di costo principali
provvedono direttamente alla vendita dei prodotti finiti realizzati
provvedono direttamente alla gestione dei materiali
provvedono direttamente alla lavorazione dei materiali
. 5501. Il ricorso al metodo della base unica aziendale presuppone l'utilizzo di uno dei seguenti criteri di ripartizione delle spese generali basati:
sul costo indiretto
sul costo controllabile
sul costo non controllabile
sul costo primo
. FP1. La pianificazione principale di produzione permette di definire: la tipologia e la quantità di prodotti da realizzare il bilanciamento tra la capacità necessaria e quella disponibile la quantità di ciascun componente da produrre in ogni intervallo di tempo assegnato la quantità di ciascun componente da ordinare. FP2. La pianificazione dei fabbisogni dei materiali: la quantità di ciascun componente da ordinare il bilanciamento tra la capacità necessaria e quella disponibile la tipologia e la quantità di prodotto da realizzare
i termini entro cui devono essere consegnati i prodotti. FP3. La pianificazione delle capacità opera: sui livelli di magazzino sulla distinta dei materiali
sul lead time degli ordini per ciascun componente sulla quantità di prodotto da realizzare. FP4. I tempi passivi possono essere calcolati utilizzando: la tecnica del rilevamento diretto i tempi di ciclo l’intervallo di tempo durante il quale l’utensile asporta il truciolo i tempi di effettiva lavorazione sulla macchina. FP5. Le superfici di appoggio: sono le superfici attraverso le quali si scaricano le sollecitazioni generate dalle forze di taglio sono le superfici in cui sono definiti i punti che entrano in contatto l’attrezzatura sono superfici sulle quali agiscono i dispositivi di bloccaggio dell’attrezzatura sono superfici del grezzo che svolgono la funzione di riferimento durante la prima sottofase. FP6. La velocità di taglio di minimo costo: si ottiene uguagliando a zero la derivata prima del costo totale rispetto a alla velocità di taglio si ottiene uguagliando a zero la derivata prima del tempo totale rispetto a alla velocità di avanzamento
si ottiene uguagliando a zero la derivata prima del tempo totale rispetto a alla velocità taglio si ottiene uguagliando a zero la derivata prima del costo totale rispetto a alla velocità di avanzamento. FP7. Gli obiettivi dello studio dei metodi sono: miglioramento del processo e delle procedure di lavoro ottimizzazione della produzione mediante tecniche di ricerca operativa
miglioramento delle operazioni di manutenzione delle macchine
ottimizzazione del layout del sistema si movimentazione. FP8. La valutazione del livello di lavoro standard è: un raffronto tra un livello di prestazione osservato dall’analista con l’immagine di un certo livello standard che egli ha in mente il livello di prestazione osservato dal management aziendale il livello di prestazione valutato dall’operazione addetto al funzionamento della stazione di lavoro il livello di prestazione osservato dalla direzione aziendale. FP9. Tra le tecniche di registrazione dei fatti più comunemente usate si annovera: schemi e diagrammi matrici di compatibilità diagrammi a barre di compatibilità strumenti di intelligenza artificiale. FP10. Il costo dell’operazione di sostituzione dell’utensile: deve essere ripartito sul numero di pezzi lavorati con il medesimo utensile deve essere ripartito sul numero di pezzi lavorati con la medesima macchina deve essere ripartito sul numero di pezzi lavorati con la stessa sottofase deve essere ripartito sul numero di pezzi lavorati con la stessa fase. FP11. La misurazione del lavoro consiste: nell’applicazione di tecniche apposite per stabilire il tempo necessario a un operatore qualificato per svolgere un compito specifico a un livello definito di prestazione nelle rilevazioni sistematica dei modi in cui viene compiuto un lavoro nella quantificazione delle ore macchina in una stazione di lavoro nella rilevazione dei tempi di setup associati a una stazione di lavoro. FP12. Nella classificazione a 3 assi, sull’asse gestionale si ha: la classificazione basata sul volume di produzione 1. FP13. Nella classificazione a 3 assi, sull’asse del mercato si ha: la classificazione basata sulle modalità di vendita su commesse o magazzino 1. FP14. Nella classificazione a 3 assi, sull’asse tecnologico si ha: la classificazione basata sulle modalità di realizzazione del prodotto per parti o per processo 1. FP15. I componenti standardizzati nel DFM e DFA: sono economici 1. FP16. Il Design for Manufacturing e il design for assembly sono basate sull’utilizzo di una delle seguenti regole: progetto di parti multi-funzionali 1. FP17. Nella metodologia FMEA: occorre elencare tutti i possibili modi di guasto 1. FP18. La contabilità generale: è relativa a tutti i fatti amministrativi che implicano un movimento finanziario 1. FP19. La contabilità a costi consuntivi: rileva ed elabora i costi effettivi 1. FP20. Il team virtuale: promuove collaborazioni 1.
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