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Title of test:
SALUTE E SICUREZZA NELLA SCUOLA

Description:
SCIENZE PEDAGOGICHE - ECAMPUS

Author:
Keliam
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Creation Date:
20/05/2023

Category:
University

Number of questions: 154
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La tematica della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro Non è presente all’interno dei curricoli delle scuole di ogni ordine e grado È presente all’interno dei curricoli delle scuole di ogni ordine e grado È presente all’interno dei curricoli delle scuole di ogni ordine e grado in via facoltativa È presente all’interno dei curricoli scolastici, ma solo degli istituti tecnici e professionali.
L’articolo della Costituzione secondo il quale l’iniziativa economica non può svilupparsi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza è l’art.18 l’art. 41 l'art. 32 l’art. 3.
In campo educativo la sicurezza È una materia facoltativa dei Licei È un nucleo tematico dell’insegnamento Cittadinanza e Costituzione nelle scuole secondarie È un nucleo tematico dei percorsi professionali È un nucleo tematico dell’insegnamento Cittadinanza e Costituzione nelle scuole di ogni ordine e grado.
La formula che definisce il concetto di rischio è P X D Probabilità per gravità del danno, o Magnitudo P X F Probabilità per Frequenza del danno P X T Probabilità per tempo di esposizione al pericolo P X E Probabilità per livello di esposizione al pericolo.
Le condizioni determinanti della sicurezza sono Le condizioni di esercizio dei luoghi di lavoro Le strutture fisiche dei luoghi di lavoro e le condizioni di esercizio Le strutture fisiche dei luoghi di lavoro e le condizioni dei lavoratori Le strutture fisiche dei luoghi di lavoro.
Le sigle UNI EN ISO presenti insieme identificano Le norme tecniche elaborate a livello internazionale ma di libera adozione da parte di ciascun paese Le norme tecniche adottate dall’Italia Le norme tecniche adottate a livello nazionale, europeo, mondiale Le norme tecniche adottate a livello europeo.
La protezione passiva Non richiede né l’intervento di un operatore né l’azionamento di un impianto Non richiede l’intervento di un operatore ma richiede l’azionamento di un impianto Richiede l’intervento di un operatore ma non l’azionamento di un impianto Richiede l’intervento di un operatore o l’azionamento di un impianto.
La prevenzione secondaria significa agire nello stadio iniziale della malattia (o nel momento in cui si verifica l’infortunio o evento dannoso) prima che il danno diventi irreversibile eliminare la cura farmacologica durante la malattia per evitare gli effetti collaterali agire per evitare o ridurre l’insorgenza della malattia (o l’infortunio o l’evento dannoso) agire nello stadio terminale della malattia per evitare ulteriore aggravamento.
La prevenzione, la protezione, la promozione sono processi non integrati che si sviluppano e si evolvono con continue verifiche ed adeguamenti in relazione all’ambiente in cui operano sono processi integrati e necessariamente statici in relazione all’ambiente in cui operano sono processi non integrati e necessariamente statici in relazione all’ambiente in cui operano sono processi integrati che si sviluppano e si evolvono con continue verifiche ed adeguamenti in relazione all’ambiente in cui operano.
La definizione del concetto di PREVENZIONE (Dlgs 81/08 art. 2, c1 l.n) è Il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali, nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno Il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per eliminare i rischi professionali, nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno. Il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per riconoscere ed evitare situazioni di pericolo, nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno Il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per prevenire i rischi professionali, nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno.
Promuovere la salute e la sicurezza significa coinvolgere i singoli individui come soggetti attivi coinvolgere gruppi di individui come soggetti passivi coinvolgere gruppi di individui come soggetti attivi coinvolgere i singoli individui come soggetti passivi.
La metafora del fiume della vita del sociologo Aaron Antonovsky riguarda Il concetto di promozione della salute Il concetto di valutazione del rischio I concetti di rischio e pericolo Il concetto di responsabilità del datore di lavoro.
La promozione della salute è Il processo che mette le persone in condizioni di ridurre il controllo sulla propria salute e sui suoi determinanti, e dunque di non migliorare la salute stessa Il processo che mette in grado le persone di predire il proprio stato di salute influendo sui suoi determinanti, e dunque di migliorare la salute stessa Il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e sui suoi determinanti, ma comunque senza influire sulla salute stessa Il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e sui suoi determinanti, e dunque di migliorare la salute stessa.
Tra gli obiettivi prioritari del Servizio Sanitario Nazionale e del Piano Nazionale della Prevenzione vi sono La valutazione dei rischi e la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi negli ambienti di lavoro La prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e la promozione della salute negli ambienti di lavoro La documentazione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro L’individuazione delle responsabilità in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
A chi spetta il coordinamento e controllo dell’attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPreSAL)? Ai Comuni Allo Stato Alla Regione Alla Protezione Civile.
La tutela e sicurezza del lavoro è materia di legislazione esclusiva dello Stato di legislazione concorrente, cioè spetta allo Stato la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alle Regioni di legislazione concorrente, cioè spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato di legislazione esclusiva delle Regioni.
Nei riguardi degli istituti d’istruzione ed educazione di ogni ordine e grado le disposizioni del Dlgs 81/08 sono applicate tenendo conto del numero delle classi e degli studenti tenendo conto delle effettive e particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative tenendo conto del dimensionamento scolastico tenendo conto delle effettive e particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle esigenze del territorio.
Il DLgs. 81/2008 è stato successivamente integrato e corretto dal Dlgs. n. 106/2009 DPR n. 80/2010 Dlgs n. 62/2017 DM n. 292/2009.
I ministri competenti ad emanare i decreti attuativi nella scuola delle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) di concerto con i Ministri del lavoro, della salute e dell’Economia e delle Finanze il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, di concerto con i Ministri del lavoro, della salute e delle pari opportunità il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, di concerto con i Ministri del lavoro, della salute e della Funzione pubblica il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) di concerto con i Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Non rientrano nella definizione di definizione di lavoratore di cui al Dlgs 81/08 art. 2 c.1 Gli addetti ad attività su chiamata Gli addetti ai servizi domestici e familiari Gli addetti a un’attività su progetto Gli addetti a un’attività senza retribuzione.
Il lavoratore soggetto a sorveglianza sanitaria può rifiutarsi di sottoporsi ai controlli sanitari disposti dal medico competente? Sì, perché è sua la decisione di sottoporsi o meno a tali controlli Sì, ma solo in caso di giustificato motivo Sì, perché è previsto dallo Statuto dei Lavoratori   No, perché è uno dei suoi obblighi stabiliti dal Dlgs 81/08.
Gli studenti impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro Sono equiparati ai lavoratori ma solo se usano videoterminali Non sono equiparati ai lavoratori Sono equiparati ai lavoratori ma solo se esposti a rischio chimico Sono equiparati ai lavoratori.
Con quale norma il Dirigente Scolastico è stato individuato datore di lavoro? La legge sull’autonomia scolastica Il Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Un apposito Decreto Legge Un apposito Decreto Ministeriale.
Quale tra queste voci NON rappresenta una fonte di finanziamento utilizzabile per le spese obbligatorie sulla sicurezza del Dirigente Scolastico? le sponsorizzazioni La Legge 440/97 gli ordinari stanziamenti di bilancio i finanziamenti per le supplenze.
Nelle Pubbliche Amministrazioni Il datore di lavoro è automaticamente il dirigente della struttura Il datore di lavoro deve essere individuato dall’organo di vertice Il datore di lavoro è automaticamente il dirigente o il funzionario preposto ad un ufficio con autonomia funzionale Il datore di lavoro deve essere individuato dal Ministero della salute.
Il garante del doppio mandato assegnato alla scuola in materia di salute e sicurezza è il Responsabile della sicurezza il Consiglio d’Istituto il Collegio dei Docenti il Dirigente Scolastico.
Tra gli obiettivi prioritari del comma 7 della L. 107/2015, relativi al benessere dello studente NON vi è sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica potenziamento del monte orario degli insegnamenti potenziamento delle discipline motorie.
Tra i requisiti per la leadership in materia di salute e sicurezza NON è presente Acquisizione dei principi del benessere organizzativo Acquisizione della cultura della prevenzione Impegno alla formazione continua Acquisizione di competenze tecnico-specialistiche di alto profilo sulla sicurezza.
Gli obblighi del Datore di lavoro ex Art 17 del Dlgs 81/08 NON delegabili sono La designazione del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi e la nomina del medico competente La valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei rischi e la designazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza La valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei rischi e la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi L’adozione delle misure per il controllo delle situazioni a rischio in caso di emergenza e l’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori.
Nei casi in cui è prevista la sorveglianza sanitaria Il datore di lavoro è sollevato da ogni obbligo in quanto la responsabilità della salute dei lavoratori è del medico competente Il datore di lavoro ha l’obbligo d’informare i lavoratori sulla possibilità della visita Il datore di lavoro ha l’obbligo di inviare i lavoratori alla visita medica solo con il consenso dei lavoratori stessi Il datore di lavoro ha l’obbligo di inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste.
La delega di funzioni del Datore di lavoro deve essere obbligatoriamente in forma scritta, e non necessita di pubblicità non deve essere obbligatoriamente in forma scritta, e necessita di pubblicità non deve essere obbligatoriamente in forma scritta e non necessita di pubblicità deve essere necessariamente in forma scritta e necessita di pubblicità.
Il dirigente scolastico può svolgere direttamente i compiti propri del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, a condizione che abbia i requisiti e nel suo istituto i lavoratori non siano in numero superiore a 300, esclusi gli allievi abbia i requisiti e nel suo istituto i lavoratori non siano in numero superiore a 200, esclusi gli allievi abbia i requisiti e nel suo istituto i lavoratori non siano in numero superiore a 400, esclusi gli allievi abbia i requisiti e nel suo istituto i lavoratori non siano in numero superiore a 500, compresi gli allievi.
Tra gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell’art. 18 del Dlgs 81/08 vi è fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il medico competente, ove presente, e il preposto fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il preposto.
L’art. 18 del Dlgs 81/08 elenca gli obblighi del datore di lavoro del dirigente di nessuno dei due soggetti (datore di lavoro e dirigente) di entrambi i soggetti (datore di lavoro e dirigente).
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Fa parte sia della linea gerarchica che della linea collaborativa della sicurezza Fa parte della linea gerarchica della sicurezza Non fa parte né della linea gerarchica né della linea collaborativa della sicurezza Fa parte della linea collaborativa della sicurezza.
La linea gerarchica della sicurezza è composta da datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore a tempo indeterminato datore di lavoro, dirigente scolastico, collaboratore del dirigente, responsabile di plesso, lavoratore datore di lavoro, dirigente, preposto, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
La programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell’azienda nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro È una misura generale di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro È una misura specifica di determinati ambienti di lavoro È una misura da attuare nelle aziende a rischio medio e alto È una misura facoltativa a discrezione del datore di lavoro.
La linea collaborativa della sicurezza è formata da Tutto lo staff del Dirigente Scolastico: collaboratori, funzioni strumentali, responsabili di plesso, di progetto ecc. Datore di lavoro, Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS), Medico competente (MC), Addetti emergenze (Primo soccorso e antincendio/evacuazione) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), Responsabile di plesso, Collaboratori del Dirigente scolastico Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS), Medico competente (MC), Addetti emergenze (Primo soccorso e antiincendio/evacuazione.
L’art. 299 del Dlgs 81/08, che recita: «Le posizioni di garanzia relative ai soggetti di cui all’art. 2, c. 1 lettere b) d) e) gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti ivi definiti» corrisponde al principio di effettività principio di responsabilità principio di professionalità principio di garanzia.
Secondo quanto previsto dall’art. 19 del Dlgs 81/08 il preposto, tra l’altro, deve sovrintendere e vigilare sull’attività ispettiva nei luoghi di lavoro sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge sovrintendere e vigilare sulla sorveglianza sanitaria sovrintendere e vigilare sull’attività di primo soccorso.
Gli obblighi del dirigente coincidono con quelli del datore di lavoro, elencati nell’art. 28 del Dlgs 81/08 del funzionario amministrativo, elencati nell’art. 18 del Dlgs 81/08 del datore di lavoro, elencati nell’art. 18 del Dlgs 81/08 del preposto, elencati nell’art. 18 del Dlgs 81/08.
Ai sensi del Dlgs 81/08 il dirigente è persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del direttore generale, organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri di collaborazione adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro svolgendo l’attività lavorativa e vigilando su di essa.
Nel sistema prevenzionistico il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi non occupa una posizione di garanzia e quindi non è assoggettato in nessun caso ad alcuna responsabilità penale è assoggettato a responsabilità penale in relazione all’assolvimento dei suoi compiti di consulente del datore di lavoro, e della sua attività, sia che cagioni un infortunio sia in assenza di infortuni. non è assoggettato a responsabilità penale in relazione all’assolvimento dei suoi compiti di consulente del datore di lavoro, ma se nell’esercizio della sua attività cagiona un infortunio o malattia professionale, la sua responsabilità sarà valutata dalla magistratura occupa una posizione di garanzia e dunque è assoggettato a responsabilità penale in relazione al mancato assolvimento dei propri obblighi.
Chi può svolgere le funzioni di medico competente? qualunque medico un medico con competenze in diritto del lavoro il medico di famiglia, autorizzato alle funzioni di medico competente un medico in possesso dei titoli e requisiti previsti dall’art. 38 del Dlgs 81/08.
Il medico competente deve essere nominato a seconda delle tipologie di istituzioni scolastiche obbligatoriamente alla presenza di rischi che richiedono la sorveglianza sanitaria quando lo decide il datore di lavoro quando se ne ravvisi la necessità.
Di che cosa deve occuparsi il Servizio di Prevenzione e Protezione? Individuare i dipendenti soggetti alla sorveglianza sanitaria Provvedere all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori Monitorare i tempi di lavoro del personale Migliorare le prestazioni e le condizioni salariali dei lavoratori.
L’attuazione nella scuola della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro è materia di contrattazione con le OO.SS. solo a livello nazionale non riguarda le relazioni sindacali è materia di contrattazione integrativa d’istituto è materia di contrattazione con le OO.SS. solo a livello regionale.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza può accedere ai luoghi di lavoro per raccogliere informazioni? Solo in qualche caso previsto espressamente dalla norma Solo se autorizzato Sì No.
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è un esperto esterno su contratto è un collaboratore del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione è individuato dal datore di lavoro è eletto o designato dai lavoratori.
I compiti e i ruoli dell’organismo paritetico in materia di sicurezza in ambito scolastico sono affidati alle Organizzazioni sindacali in ambito scolastico non esistono in ambito scolastico sono affidati alle delegazioni trattanti a livello regionale in ambito scolastico sono affidati all’Ufficio Scolastico Regionale.
Gli addetti alle emergenze fanno parte del Servizio di Prevenzione e Protezione? sì, ma solo se di nomina interna no sì, ma solo in ambito scolastico sì.
Le prove di sfollamento nella scuola devono essere effettuate nel numero di almeno tre all’anno non sono obbligatorie devono essere effettuate nel numero di almeno una all’anno devono essere effettuate nel numero di almeno due all’anno.
Gli addetti alle emergenze designati dal datore di lavoro possono rifiutare l’incarico? Sì, ma solo per giustificato motivo No, in nessun caso Sì, ma solo dopo un anno di servizio Sì, perché tale incarico è su base volontaria.
Nel Piano di emergenza sono compresi Il Piano di Primo soccorso, il Piano di sfollamento o evacuazione, il Piano di prevenzione incendi e lotta antincendio Il Piano di miglioramento nel tempo, il Piano di sfollamento o evacuazione, il Piano di prevenzione incendi e lotta antincendio Il Piano di primo soccorso, il Piano di prevenzione incendi e lotta antincendio, la valutazione dei rischi Il Piano di sfollamento o evacuazione, il Piano di primo soccorso, le misure di prevenzione.
Nella scuola, l’attività di informazione/formazione/addestramento obbligatoria si estende agli allievi equiparati, ma solo se prevista dal Documento di valutazione dei rischi si estende agli allievi equiparati, ma solo se soggetti a sorveglianza sanitaria si estende agli allievi equiparati, ma solo se fanno uso di macchinari si estende agli allievi equiparati.
Il complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro corrisponde alla informazione istruzione formazione educazione.
Quali lavoratori sono tenuti a partecipare ai programmi di formazione organizzati dal datore di lavoro? Tutti i lavoratori Solo gli Addetti Antincendio e gli Addetti al Primo Soccorso Solo i Preposti alla sicurezza Solo il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, gli Addetti Antincendio e gli Addetti al Primo Soccorso.
La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione dei lavoratori e di altre figure, sono stabiliti da Accordi sindacali specifici per ogni settore produttivo dagli Accordi Stato-Regioni e da Decreti Ministeriali da Decreti Legislativi da Leggi statali e regionali.
I dispositivi di protezione individuale (DPI) devono essere forniti a richiesta del lavoratore non devono essere forniti in nessun momento devono essere forniti quando non esistono tecniche alternative per la prevenzione o protezione collettiva, né misure organizzative sufficienti a ridurre adeguatamente il rischio devono essere forniti solo ai lavoratori assunti a tempo determinato.
I lavoratori sono obbligati ad utilizzare correttamente ed a mantenere in buono stato di efficienza i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) messi a loro disposizione utilizzano i DPI secondo quanto definito dal RLS in sede di riunione periodica stabiliscono di volta in volta se utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) messi a disposizione non sono obbligati ad utilizzare correttamente ed a mantenere in buono stato di efficienza i DPI messi a loro disposizione.
La definizione: “Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo” si riferisce ai dispositivi di protezione antincendio ai dispositivi di protezione passiva ai dispositivi di protezione collettiva ai dispositivi di protezione individuale.
I Dispositivi di Protezione Individuale non annullano i rischi, ma hanno la funzione importante di ridurre le conseguenze dei danni in caso d’infortunio annullano i rischi e non hanno la funzione importante di ridurre le conseguenze dei danni in caso d’infortunio non annullano i rischi, e non hanno la funzione importante di ridurre le conseguenze dei danni in caso d’infortunio annullano i rischi, e hanno la funzione importante di ridurre le conseguenze dei danni in caso d’infortunio.
Tra le sanzioni previste dal Dlgs 81/08 rientrano Arresto o ammenda Affidamento ai servizi sociali Tutte le sanzioni indicate nelle opzioni Detenzione preventiva.
Quale delle seguenti NON è una fase della procedura sanzionatoria per le contravvenzioni del Dlgs 81/08 sanzionate con l’arresto o l’ammenda la nomina di un avvocato difensore la prescrizione la verifica dell’adempimento il pagamento dell’ammenda.
Tra i soggetti che occupano una posizione di garanzia nel Dlgs 81/08 NON è presente Il lavoratore Il datore di lavoro L’Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione Il medico competente.
La posizione di garanzia si suddivide in Posizione di promozione e posizione di verifica Posizione di pericolo e posizione di rischio Posizione di protezione e posizione di controllo Posizione di protezione e posizione di prevenzione.
Ha l’obbligo di collaborare alla valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori, in riferimento ai rischi che riguardano la sorveglianza sanitaria il medico del lavoro l’INAIL l’ASL il medico competente.
I riferimenti normativi principali sulla valutazione dei rischi e sul documento redatto a conclusione della stessa sono costituiti dagli articoli 25 e 26 del T.U. dagli articoli 40 e 41 del T.U dagli articoli 17 e 18 del T.U dagli articoli 28 e 29 del T.U.
L’attività di valutazione dei rischi nella scuola deve riguardare solo i rischi strutturali solo i rischi legati alle mansioni solo i rischi organizzativi sia i rischi strutturali, che quelli organizzativi e quelli legati alle mansioni.
In occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative il Documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato nel termine di 120 giorni nel termine di 90 giorni nel termine di 60 giorni nel termine di 30 giorni.
L’età del lavoratore può influire sulla sua salute e sicurezza e deve essere necessariamente considerata dal datore di lavoro non influisce sulla sua salute e sicurezza ma va considerata dal datore di lavoro può influire sulla sua salute e sicurezza ma non deve essere necessariamente considerata dal datore di lavoro non influisce sulla sua salute e sicurezza e non va considerata dal datore di lavoro.
La provenienza geografica del lavoratore È un fattore da considerare nella valutazione dei rischi solo se la provenienza è da paesi extracomunitari Non è un fattore da considerare nella valutazione dei rischi perché tutti i lavoratori hanno pari diritti È un fattore da considerare nella valutazione dei rischi Non è un fattore da considerare nella valutazione dei rischi perché i rischi nello stesso luogo di lavoro sono gli stessi per tutti.
Nell’attività di valutazione dei rischi, le differenze riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari vanno considerate solo se i gruppi sono in numero consistente vanno obbligatoriamente considerate vanno considerate con obbligo solo in riferimento al genere non vanno obbligatoriamente considerate.
Il “Nuovo umanesimo” dei giorni nostri riporta in secondo piano l’essere umano rivendicandone una posizione subordinata come valore e esprimendo anche preoccupazione per la sua condizione riporta in primo piano l’essere umano rivendicandone una posizione centrale come valore ma esprimendo anche preoccupazione per la sua condizione riporta in primo piano l’essere umano rivendicandone una posizione centrale come valore ma esprimendo anche sollievo per la sua condizione riporta in secondo piano l’essere umano rivendicandone una posizione centrale come valore e esprimendo anche preoccupazione per la sua condizione.
Il fenomeno della segregazione orizzontale riguarda L’ineguale distribuzione per genere degli individui tra le varie occupazioni L’eguale distribuzione per genere degli individui nelle posizioni aziendali di comando L’ineguale distribuzione per genere degli individui nelle posizioni aziendali di comando L’eguale distribuzione per genere degli individui tra le varie occupazioni.
Gli stereotipi di genere consistono nell’attribuzione di ruoli a uomini e donne, fondata su determinate caratteristiche biologiche nell’attribuzione di attività e caratteristiche a uomini e donne, fondata sull’esperienza nel corso dei secoli nell’attribuzione di attività a uomini e donne, fondata su determinate caratteristiche fisiche nell’attribuzione di attività e caratteristiche a uomini e donne, fondata su determinate concezioni convenzionali.
L’attuazione dei principi di pari opportunità nella scuola È obbligatoria se prevista dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa a partire dalla scuola secondaria di primo grado È obbligatoria se prevista dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa nelle scuole di ogni ordine e grado È obbligatoria e deve essere assicurata dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa nelle scuole di ogni ordine e grado È obbligatoria e deve essere assicurata dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa a partire dalla scuola secondaria di primo grado.
Sentimento, emotività, dolcezza, sensibilità, sottomissione, attribuiti in via generalizzata alle donne sono esempi di caratteristiche di genere identità di genere ruoli di genere stereotipi di genere.
Le tendenze sociali e demografiche mondiali e del nostro Paese segnalano l’aumento del numero dei lavoratori oltre i 55 anni e l’aumento dell’età pensionabile la diminuzione dei lavoratori oltre i 55 anni e l’aumento dell’età pensionabile la diminuzione del numero dei lavoratori oltre i 55 anni e la diminuzione dell’età pensionabile l’aumento del numero dei lavoratori oltre i 55 anni e la diminuzione dell’età pensionabile.
Tra i fattori che espongono i giovani a rischi maggiori sul lavoro NON vi è Il fatto di non conoscere i propri diritti né gli obblighi dei loro datori di lavoro Il grado di declino delle capacità fisiche Lo sviluppo psico-fisico non ancora completo Le competenze e conoscenze insufficienti.
Sul fronte della tutela del lavoro minorile, dalla direttiva europea 94/33/CE, in Italia è scaturito Il Dlgs 81/08 Il Dlgs 294/94 Il Dlgs 626/94 Il Dlgs 345/99.
I docenti delle scuole dell’infanzia e gli educatori degli asili nido sono inseriti dalla normativa nella categoria dei lavori particolarmente impegnativi, detti “deterioranti" lavori usuranti o particolarmente faticosi e pesanti lavori particolarmente rischiosi o difficoltosi, detti “gravosi” lavori a rischio di sovraffaticamento psico-fisico.
La legge 107/2015 NON finanzia la realizzazione di scuole innovative dal punto di vista architettonico e della sicurezza strutturale e dal punto di vista degli ambienti di apprendimento gli acquisti dei dispositivi di protezione individuale e collettiva da parte delle scuole le indagini diagnostiche sui solai e i controsoffitti delle scuole interventi di riqualificazione delle scuole esistenti, compreso l’adeguamento antisismico.
Tra le tipologie di manutenzione preventiva NON vi è Manutenzione preventiva basata sul valore della struttura Manutenzione preventiva basata sulle ispezioni Manutenzione preventiva basata su metodi statistici Manutenzione preventiva secondo condizione.
Gli indici di capienza massima delle aule per ogni alunno di scuola secondaria di secondo grado ai sensi del DM 18/12/1975 sono 1,80 mq netti per ogni alunno 1,96 mq netti per ogni alunno 2,20 mq netti per ogni alunno 1,58 mq netti per ogni alunno.
Il Dirigente scolastico non può assumere provvedimenti di chiusura temporanea della scuola, che spettano esclusivamente al Sindaco può assumere provvedimenti di chiusura temporanea della scuola, ma solo in situazioni assolutamente eccezionali di pericolo concreto ed attuale di grave danno alle persone non altrimenti evitabile può assumere provvedimenti di chiusura temporanea della scuola, ma solo se con il parere favorevole degli Enti Proprietari non può assumere provvedimenti di chiusura temporanea della scuola, che spettano esclusivamente al Prefetto.
Contestualmente alle richieste di interventi e manutenzione all’Ente Proprietario, nel caso ravvisi grave ed immediato pregiudizio alla sicurezza ed alla salute dei lavoratori e degli allievi, il dirigente scolastico adotta, sentito il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ogni misura idonea a contenere o eliminare lo stato di pregiudizio, informandone contemporaneamente l’Ufficio Scolastico Regionale per gli adempimenti di obbligo adotta, sentito il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza, ogni misura idonea a contenere o eliminare lo stato di pregiudizio, informandone contemporaneamente l'ente locale per gli adempimenti di obbligo adotta, sentito il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi, ogni misura idonea a contenere o eliminare lo stato di pregiudizio, informandone contemporaneamente l’Ufficio Scolastico Regionale per gli adempimenti di obbligo adotta, sentito il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi, ogni misura idonea a contenere o eliminare lo stato di pregiudizio, informandone contemporaneamente l'ente locale per gli adempimenti di obbligo.
I Sindaci possono adottare provvedimenti contingibili e urgenti di chiusura della scuola in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere locale nella veste di rappresentante del Governo rappresentante della comunità locale rappresentante della Prefettura rappresentante dell’ Azienda Sanitaria Locale.
Dichiarare inagibile, transennare e segnalare un locale o una porzione di edificio è Una misura partecipativa del datore di lavoro Una misura formativa del datore di lavoro Una misura interdittiva del datore di lavoro Una misura organizzativa del datore di lavoro.
Secondo la L. 107/2015, i soggetti esterni che usufruiscono dell’edificio scolastico per effettuare attività didattiche e culturali sono responsabili della sicurezza e del mantenimento del decoro degli spazi. sono responsabili del mantenimento del decoro degli spazi non hanno alcuna responsabilità Sono responsabili della sicurezza.
L’obbligo di vigilanza del datore di lavoro e dei dirigenti di cui all’art. 18 c. 3 bis NON si esercita nei confronti degli adempimenti dei seguenti soggetti il medico competente gli addetti antincendio i preposti i lavoratori.
L’obbligo di vigilanza su fabbricanti, fornitori e installatori ai sensi del Dlgs 81/08, art. 18 c. 3 bis è dovuto da parte della ditta produttrice da parte del datore di lavoro da parte del datore di lavoro e dei dirigenti da parte dei dirigenti.
Per le attività di manutenzione nella scuola da parte di ditte esterne di cui è committente l’Ente Proprietario, deve redigere il DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali) ricognitivo dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione Il dirigente scolastico la ditta subappaltata la ditta che esegue i lavori L’Ente Proprietario.
L’inadeguata progettazione del posto di lavoro e delle modalità di lavoro può determinare un rischio legato a situazioni pericolose un rischio legato all’organizzazione del lavoro un rischio legato ad agenti fisici un rischio legato alle strutture e attrezzature del luogo di lavoro.
La conseguenza dell’esposizione prolungata a sostanze pericolose causa un danno. Si tratta di malattia professionale malattia aspecifica infortunio sul lavoro infortunio in itinere.
Il datore di lavoro deve trasmettere per via telematica all’Inail la denuncia a fini assicurativi degli infortuni che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni entro 24 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico entro 36 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico entro 12 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico entro 48 ore a decorrere dalla ricezione del certificato medico.
I Lavoratori che rientrano nella definizione di addetto al videoterminale sono soggetti alla sorveglianza sanitaria solo se presentano difetti visivi non sono soggetti alla sorveglianza sanitaria sono soggetti alla sorveglianza sanitaria solo al superamento dei 50 anni sono soggetti alla sorveglianza sanitaria.
L’impiego prolungato dei computer portatili NON necessita della fornitura da parte del datore di lavoro di un idoneo supporto che consenta il corretto posizionamento dello schermo di una tastiera di un meccanismo girevole per facilitare i cambi di posizione di un mouse o altro dispositivo di puntamento esterni.
Il lavoratore al videoterminale ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 3 ore ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 2 ore ha diritto ad una pausa di 10 minuti ogni 2 ore ha diritto ad una pausa di 20 minuti ogni 3 ore.
Le patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, sono tipiche del rischio rischio da movimentazione manuale dei carichi rischio da stress lavoro-correlato rischio chimico rischio biologico.
Il valore limite di sollevamento per le donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni corrisponde a 15 kg 20 kg 10 kg 25 kg.
Il datore di lavoro sottopone alla sorveglianza sanitaria i lavoratori adibiti a movimentazione manuale dei carichi sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio nessuna delle opzioni indicate solo sulla base dei fattori individuali di rischio solo sulla base della valutazione del rischio.
Non bisogna mai mescolare due prodotti chimici perché la miscela non è utilizzabile per le pulizie poi non si possono riconoscere non è previsto nel piano di pulizia e sanificazione possono sviluppare gas tossici.
La definizione di agenti chimici è tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante attività industriale o di laboratorio, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato tutti gli elementi o composti pericolosi, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato nessuna delle opzioni indicate.
“Il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento” corrisponde alla definizione del valore limite di esposizione al microclima valore limite di esposizione al pericolo nessuna delle opzioni indicate valore limite di esposizione professionale.
Le forme, i colori e i pittogrammi utilizzati nella segnaletica di sicurezza vengono stabiliti dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in collaborazione con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza non hanno significati predeterminati dalle norme hanno significati predeterminati dalle norme vengono stabiliti durante le riunioni periodiche.
I cartelli di divieto devono avere forma rotonda, pittogramma nero su fondo giallo; bordo e banda rossi forma rotonda, pittogramma nero su fondo bianco; bordo nero forma rotonda, pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda rossi forma triangolare, pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda rossi.
La presenza di prodotti chimici pericolosi nei luoghi di lavoro Va tenuta sotto controllo Va evidenziata solo a chi li usa Non va mai prevista Va evidenziata con la segnaletica di sicurezza.
Il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro o il datore di lavoro che ne fa uso viene definito utilizzatore operatore conduttore manovratore.
Per lavoro in quota s’intende un’attività lavorativa che espone il lavoratore a un rischio di caduta posta ad un’altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile un’attività lavorativa che espone il lavoratore a un rischio di caduta posta ad un’altezza superiore a 3 metri rispetto a un piano stabile un’attività lavorativa che espone il lavoratore a un rischio di caduta posta ad un’altezza superiore a 5 metri rispetto a un piano stabile un’attività lavorativa che espone il lavoratore a un rischio di caduta posta ad un’altezza superiore a 4 metri rispetto a un piano stabile.
Le norme che definiscono le caratteristiche strutturali e dimensionali specifiche delle palestre sono contenute nel Dlgs 81/2008 nel D.M. Pubblica istruzione del 1975 nel D.M. Lavori Pubblici del 1975 nella L. 107/2015.
La visita medica preventiva da parte del medico competente ha lo scopo di constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione generica controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione generica controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
Si attiva la sorveglianza sanitaria quando il dipendente utilizza il Videoterminale in maniera sistematica e abituale, ma solo su richiesta del dipendente stesso quando il dipendente utilizza il Videoterminale in maniera sistematica e abituale per più di 20 ore/settimana, dedotte le pause di legge quando il dipendente utilizza il Videoterminale in maniera sistematica e abituale per almeno 20 ore/settimana, dedotte le pause di legge quando il dipendente utilizza il Videoterminale in maniera sistematica e abituale a prescindere dai tempi di utilizzo.
La visita medica di sorveglianza sanitaria può essere richiesta dal lavoratore e viene effettuata se la stessa sia ritenuta dal Medico Competente correlata ai rischi lavorativi. non può essere richiesta dal lavoratore e viene fatta a discrezione del datore di lavoro non può essere richiesta dal lavoratore perché dipende dalla valutazione dei rischi può essere richiesta dal lavoratore e in tal caso il medico competente è tenuto ad effettuarla.
Con il Decreto Legge n. 73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119 le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dodici e le vaccinazioni fortemente raccomandate e gratuite passano da zero a sei le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dodici e le vaccinazioni fortemente raccomandate e gratuite passano da zero a quattro le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dieci e le vaccinazioni fortemente raccomandate e gratuite passano da zero a quattro le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dieci e le vaccinazioni fortemente raccomandate e gratuite passano da zero a sei.
Le vaccinazioni obbligatorie Sono un requisito per l’iscrizione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia, ma i non vaccinati possono accedere pagando una sanzione pecuniaria Sono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia, ma solo al compimento dei 3 anni Sono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia Non sono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia.
In riferimento al rischio biologico, tra le patologie prevalenti riscontrate tra la popolazione scolastica NON vi sono malattie virali malattie genetiche patologie allergiche parassitosi.
In base al DM del Ministero della Salute 388/03, che contiene le indicazioni per la gestione del servizio di primo soccorso, gli istituti scolastici rientrano tra le aziende di tipo B rientrano tra le aziende di tipo D rientrano tra le aziende di tipo A rientrano tra le aziende di tipo C.
In materia di primo soccorso, ci si riferisce al codice penale riguardo allo stato di necessità a tutte le opzioni indicate all’eccesso colposo all’omissione di soccorso.
Nella scuola l' obbligo di prestare il primo soccorso, in caso d’infortunio o malore, è dovuto nei confronti degli studenti di qualsiasi persona sia presente nell’edificio scolastico del personale dipendente, degli studenti e delle famiglie del personale dipendente.
Il numero unico di emergenza europeo è il 112 118 113 115.
Tra i presidi sanitari che devono essere obbligatoriamente presenti nella cassetta di primo soccorso sono elencati nel DM 388/2003 NON vi sono mascherine per la rianimazione flaconi di soluzione fisiologica guanti sterili monouso un paio di forbici.
Allarme immediato, precoce rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce, manovre di supporto vitale avanzato sono i cosiddetti anelli della Catena della sopravvivenza Catena delle azioni mediche Catena dell’assistenza ospedaliera Catena dei pazienti in prognosi riservata.
I controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro NON possono essere effettuati dai medici del lavoro degli SPRESAL dal medico competente nominato dal datore di lavoro dai medici dei servizi ospedalieri sulle tossicodipendenze dal medico competente nominato dal datore di lavoro e dai medici del lavoro degli SPRESAL.
I cartelli recanti il divieto di fumare, secondo le modalità previste dal DPCM 23 dicembre 2003 devono recare la scritta divieto di fumo proibito fumare vietato fumare non fumare.
Il personale delle scuole incaricato dal dirigente, quale preposto alla applicazione del divieto di fumo può rifiutare l’incarico in qualunque ordine di scuola non può rifiutare l'incarico può rifiutare l’incarico nelle scuole del primo ciclo può rifiutare l’incarico nelle scuole secondarie di secondo grado.
Tra le condizioni per la somministrazione di farmaci a scuola agli alunni con bisogni speciali di salute vi sono La somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario né l’esercizio di discrezionalità tecnica La somministrazione deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario e l’esercizio di discrezionalità tecnica La somministrazione deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario ma non l’esercizio di discrezionalità tecnica La somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario ma può richiedere l’esercizio di discrezionalità tecnica.
Tra le condizioni obbligatorie per la somministrazione di farmaci a scuola agli alunni con bisogni speciali di salute NON vi è La sottoscrizione di un’assicurazione La presentazione del certificato medico La presenza di specifiche autorizzazioni rilasciate dalla ASL di competenza La richiesta dei genitori.
Il personale scolastico può somministrare farmaci agli alunni affetti da patologie croniche? Sì, sempre Solo se autorizzato dal Sindaco Solo se disponibile e a determinate condizioni No, mai.
L’Alternanza Scuola Lavoro è diventata una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo d’istruzione con la L. 107/2015 con i DPR n. 87- 88- 89/2010 con la L. 196/97 con la L. 53/2003.
La legge 107/2015 prevede quale monte ore da destinare all’alternanza scuola lavoro almeno 400 ore negli Istituti Tecnici e professionali e almeno 200 ore nei Licei nel secondo biennio e nell’ultimo anno almeno 200 ore negli Istituti Tecnici e professionali e almeno 400 ore nei Licei nel secondo biennio e nell’ultimo anno almeno 300 ore negli Istituti Tecnici e professionali e almeno 200 ore nei Licei nel secondo biennio e nell’ultimo anno almeno 200 ore negli Istituti Tecnici e professionali e almeno 100 ore nei Licei nel secondo biennio e nell’ultimo anno.
Il tirocinio formativo e di orientamento costituisce il periodo di prova nel rapporto di lavoro tra il datore di lavoro e il soggetto ospitato costituisce in casi particolari rapporto di lavoro tra il datore di lavoro e il soggetto ospitato non costituisce rapporto di lavoro tra il datore di lavoro e il soggetto ospitato costituisce sempre rapporto di lavoro tra il datore di lavoro e il soggetto ospitato.
Compiti del dirigente scolastico nella gestione del rischio da stress lavoro-correlato sono la predisposizione di azioni preventive e correttive la promozione del benessere organizzativo tutte le opzioni indicate la valutazione dei rischi.
Lo stress lavoro- correlato si ha quando lo stress è causato da fattori propri del contesto e del contenuto del lavoro del contesto del lavoro del contenuto del lavoro nessuna delle opzioni indicate.
Il fenomeno analogo per l’intenzionalità, le modalità e le finalità al fenomeno del mobbing in età adulta, è quello del Distacco emotivo Danno psicologico Burnout Bullismo.
Le modalità di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato devono essere coerenti con le indicazioni della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro sono a totale discrezione del datore di lavoro, ma sentito il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dai rischi sono a totale discrezione del datore di lavoro sono a totale discrezione del datore di lavoro, ma sentito il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Gli indicatori di benessere organizzativo delle Amministrazioni pubbliche sono elencati nella Direttiva del Ministro per la Funzione Pubblica del 24/3/2004 e documenti successivi della Commissione per la Valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche nella Direttiva del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del 24/3/2004 e documenti successivi della Commissione per la Valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche nella Direttiva del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 24/03/2004 e documenti successivi della Commissione per la Valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche nella Direttiva del Ministro per le Pari Opportunità del 24/3/2004 e documenti successivi della Commissione per la Valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche.
Ove dalla valutazione preliminare del rischio da stress lavoro correlato emerga un rischio basso, il datore di lavoro dovrà procedere alla valutazione approfondita darne conto nel Documento di valutazione dei rischi (DVR), prevedere un piano di monitoraggio e la ripetizione della valutazione con l’aggiornamento del DVR non oltre i due anni adottare azioni correttive mirate e valutare il miglioramento entro la successiva tornata di valutazione darne conto nel Documento di valutazione dei rischi (DVR) e prevedere un piano di monitoraggio.
Secondo la definizione dello studioso Dan Olweus il bullismo è un qualsiasi comportamento aggressivo indesiderato, messo in atto da un individuo o un gruppo di individui, caratterizzato da uno squilibrio di potere reale o percepito e che non si ripete nel tempo o ha un’elevata probabilità di essere ripetuto un qualsiasi comportamento aggressivo indesiderato, messo in atto da un individuo o un gruppo di individui, caratterizzato da un equilibrio di potere reale o percepito e che si ripete più volte nel tempo o ha un’elevata probabilità di essere ripetuto un qualsiasi comportamento aggressivo indesiderato, messo in atto da un individuo, caratterizzato da uno squilibrio di potere reale o percepito e che si ripete più volte nel tempo o ha un’elevata probabilità di essere ripetuto un qualsiasi comportamento aggressivo indesiderato, messo in atto da un individuo o un gruppo di individui, caratterizzato da uno squilibrio di potere reale o percepito e che si ripete più volte nel tempo o ha un’elevata probabilità di essere ripetuto.
Secondo la L. n. 71/2017 il dirigente scolastico Deve integrare il regolamento d’istituto e il Patto educativo di corresponsabilità con specifici riferimenti al cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari Non deve integrare il regolamento d’istituto e il Patto educativo di corresponsabilità con specifici riferimenti al cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari perché già previsti dalla norma Non deve integrare il regolamento d’istituto e il Patto educativo di corresponsabilità con specifici riferimenti al cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari in quanto non pertinenti Non deve integrare il regolamento d’istituto e il Patto educativo di corresponsabilità con specifici riferimenti al cyberbullismo e relative sanzioni disciplinari perché si tratta sempre di reato perseguibile penalmente.
Il trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica Nessuna delle opzioni indicate Rientra nella definizione di legge di cyberbullismo se lo scopo intenzionale e predominante è quello di isolare un minore o un gruppo di minori o la loro messa in ridicolo Rientra sempre nella definizione di legge del cyberbullismo Non rientra mai nella definizione di legge del cyberbullismo.
L’Osservatorio per l’edilizia scolastica istituito con la legge 23/96 Ha compiti di programmazione e diffusione della cultura della sicurezza Ha compiti di supporto per gli interventi di edilizia scolastica Ha compiti d’indirizzo per gli interventi di edilizia scolastica Ha tutti i compiti delle opzioni indicate.
La legge 107/2015, detta “Buona scuola” Dedica poco spazio all’edilizia scolastica Dedica grande spazio all’edilizia scolastica, ma senza norme finanziarie Non si occupa di edilizia scolastica Dedica grande spazio all’edilizia scolastica, anche con norme finanziarie.
Le 8 competenze chiave di cittadinanza elencate nel DM 139/2007 sono imparare a imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare l’informazione imparare a imparare, organizzare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare l’informazione imparare a imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare soluzioni, acquisire e interpretare l’informazione imparare a imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire sensibilità artistica.
All’interno dei curricoli scolastici previsti dagli Ordinamenti Sono presenti risultati di apprendimento riconducibili alla salute e sicurezza Sono presenti risultati di apprendimento riconducibili alla salute e sicurezza solo nel secondo ciclo Sono presenti risultati di apprendimento riconducibili alla salute e sicurezza solo nel primo ciclo Non sono presenti risultati di apprendimento riconducibili alla salute e sicurezza.
Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012, il nucleo tematico: "Salute e benessere, prevenzione e sicurezza” fa parte della disciplina Storia Geografia Scienze Educazione fisica.
La disposizione: “Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti” è contenuta Nello Statuto delle studentesse e degli studenti Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione Nelle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento dei Licei Nei Profili educativi, culturali e professionali degli studenti degli Istituti tecnici e professionali.
I sei elementi essenziali della comunicazione secondo il linguista Roman Jacobson sono Emittente, ricevente, messaggio, codice, canale, linguaggio Emittente, ricevente, messaggio, codice, canale, contesto Emittente, ricevente, messaggio, codice, comunicazione, contesto Emittente, ricevente, mezzo, codice, canale, contesto.
Tra i requisiti minimi di una corretta informazione in materia di salute e sicurezza NON vi è essere precisa, chiara e collegata al rischio/problema essere riferita al soggetto destinatario essere estremamente sintetica essere efficace in termini comunicativi (raggiungere lo scopo).
Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 21.12.11, la sede per la formazione ai lavoratori secondo la modalità e-learning Può essere sia l’azienda sia il domicilio del partecipante Deve essere il domicilio del partecipante Deve essere quella del soggetto formatore, cioè l’azienda Può essere sia l’azienda sia il domicilio del partecipante purchè le ore dedicate vengano considerate orario di lavoro effettivo.
Gestire il rischio, il pericolo, il danno; agire in situazioni di emergenza; agire responsabilmente e proteggere sé, gli altri e l’ambiente, sono esempi di Competenze chiave in materia di salute e sicurezza riferibili solo ai datori di lavoro, ai dirigenti e ai preposti Competenze chiave in materia di salute e sicurezza riferibili agli studenti Competenze chiave in materia di salute e sicurezza riferibili ai lavoratori Competenze chiave in materia di salute e sicurezza riferite sia ai lavoratori che agli studenti.
La peer education, o educazione tra pari è un approccio educativo grazie al quale persone di età, status ed esperienze diverse possono passarsi reciprocamente informazioni ed imparare l’una dall’altra un approccio educativo grazie al quale persone di età simili possono passarsi reciprocamente informazioni ed imparare l’una dall’altra un approccio educativo grazie al quale persone di età diverse possono passarsi reciprocamente informazioni ed imparare l’una dall’altra un approccio educativo grazie al quale persone di età, status ed esperienze simili possono passarsi reciprocamente informazioni ed imparare l’una dall’altra.
La peer education, o educazione tra pari è utilizzata con successo in materia di salute e sicurezza soprattutto per gli allievi in età infantile in età adolescenziale di qualunque età maggiorenni.
Tra gli spunti metodologici generali per le attività educative sulla salute e sicurezza rivolte agli studenti vi sono Richiamare sempre la normativa in modo sostenuto in quanto è essenziale conoscerla in modo approfondito e puntare sui divieti e sugli adempimenti obbligatori per preparare gli studenti alla vita lavorativa Richiamare sempre la normativa in modo sostenuto in quanto è essenziale conoscerla in modo approfondito ma evitare un approccio esclusivamente divietologico e di adempimento formale Richiamare la normativa in maniera leggera e sempre come occasione didattica e di crescita culturale ma puntare sui divieti e sugli adempimenti obbligatori per preparare gli studenti alla vita lavorativa Richiamare la normativa in maniera leggera e sempre come occasione didattica e di crescita culturale ed evitare un approccio esclusivamente divietologico e di adempimento formale.
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