SEMIOTICA E FILOSOFIA DEI LINGUAGGI Docente DA
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![]() SEMIOTICA E FILOSOFIA DEI LINGUAGGI Docente DA Description: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE EC Università Telematica |



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Lezione 002 - 01. In che epoca la semiotica viene collocata tra le scienze del linguaggio?. A partire dagli anni '60. Dagli anni '70. Dalla fine dell'800. A partire dagli anni '20. Lezione 002 - 02. In quale epoca la semiotica entra a far parte delle filosofie del linguaggio?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Agli inizi del '900 con Saussure. Fin dall'esistenza della Fiolosofia. A fine '800 anche se il rapporto tra Filosofia e Semiotica risale fino all'antichità classica. Lezione 002 - 03. Cos'è la filosofia del linguaggio?. Si tratta di un ambito filosofico abbastanza recente che nasce assieme alla linguistica. Un ambito disciplinare derivante dalla filosofia che si occupa solo di linguaggio. Nessuna delle altre risposte è corretta. Si tratta di una filosofia particolare che si occupa della maniera di filosofeggiare tramite il linguaggio. Lezione 002 - 04. Cosa sono le scienze del linguaggio?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Un ambito di studio che contiene diverse discipline che si occupano di studiare il linguaggio ma non le lingue. Un ambito di studio nel quale si collocano tutte le discipline che si occupano del linguaggio. Un insieme di discipline a carattere strettamente scientifico (neurolinguistica, psicologia del linguaggio ecc) che si occupano di studiare la relazione tra mente e linguaggi. Lezione 002 - 05. In queli paesi viene sostenuto l'inserimento della semiotica tra le filosofie del linguaggio?. In Italia e Francia. D'apprima negli Stati Uniti e in seguito in Italia. In Italia. In Francia. Lezione 002 - 06. In quali paesi viene sostenuto l'inserimento della semiotica tra le scienze del linguaggio?. In Italia. Principalmente in Francia. In Italia e Stati Uniti. Negli Stati Uniti. Lezione 003 - 01. Qual è la definizone di semiotica all'interno del dominio della filosofia del linguaggio?. Nessuna delle altre risposte è corretta. La semiotica studia i sistemi e i processi di significazione. La semiotica studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale. La semiotica è disciplina che studia i segni e il modo in cui questo hanno un senso (significazione). Lezione 003 - 02. Cosa si intende con il termine 'semiotica generale'?. quella parte della Semiotica che si concentra sull’elaborazione di una teoria unitaria e univoca del funzionamento del senso, dei processi di significazione e comunicazione, delle loro manifestazioni socioculturali. Nessuna delle altre risposte è corretta. quella parte della Semiotica che si concentra sull’elaborazione di una teoria unitaria e univoca del funzionamento della realtà, come conseguenza dell'assunto della prospettiva costruttivista, secondo cui essa si manifesta sulla base delle nostre strutture socioculturali (e quindi semiotiche). Si intende con essa la teoria generale condivisa dai semiologi, fondata sull'integrazione tra le teorie di F.de Saussure e C.S. Peirce, operata da Umberto Eco nel suo Trattato di Semiotica Generale. Lezione 003 - 03. Come viene definita la semiotica all'interno delle scienze del linguaggio?. La semiotica è lo studio dei sistemi e dei processi di significazione. La disciplina che si occupa di studiare il significato dei Testi. La disciplina che permette di svelare il significato nascosto nella comunicazione. La disciplina che si occupa dei segni, del senso, della comunicazione. Lezione 003 - 04. Perché la semiotica a partire dagli anni '60 diviene una disciplina importante nel panorama accademico?. Poiché la semiotica permette di svelare le ideologie nascoste nei processi di comunicazione. Perché tramite la semiotica è possibile spiegare il significato di un Testo. Perché la semiotica in quanto evoluzione della linguistica permette di studiarne i segni. In quanto costituisce la prima scienza della comunicazione propriamente detta. Lezione 003 - 05. Cos'è la significazione?. Tutte le risposte sono corrette. La significazione è "come" un segno o un testo significano. La significazione è quel processo che permette ad un segno di acquisire senso. La significazione è il rapporto tra un piano dell'espressione e del contenuto. Lezione 003 - 06. Cos'è il segno nella prospettiva semiotica ?. Il segno è sinonimo di significato e pertanto è oggetto della semiotica. Il segno è l'oggetto di tutte le prospettive semiotiche. In alcune prospettive della semiotica il segno è l'oggetto che la semiotica si impegna a studiare. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 004 - 01. Cosa sostiene il primo assioma della comunicazione, formulato da Watzlawick, Beavin e Jackson ?. Sostiene che ogni comunicazione comporta un invio di informazione. Tutte le risposte sono corrette. Sostiene che non sia possibile non comunicare. Sostiene che ogni forma di comunicazione è la traduzione di una comunicazione precedente. Lezione 004 - 02. Che cosa intendiamo quando diciamo che non è possibile non comunicare?. Sosteniamo che i processi meccanici e biologici sono parte dei più ampi processi di comunicazione. Sosteniamo che i processi comunicativi sono onnipresenti e ineluttabili per gli esseri umani. Sosteniamo che i processi di comunicazione sono sufficienti e necessari. Sosteniamo che ogni processo di produzione dell'informazione, attraverso la riduzione del caos esterno, è a sua volta un processo comunicativo. Lezione 004 - 03. Quale tra le seguenti risposte NON è un esempio di lingua naturale?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il codice morse. Le lingue creole. La lingua italiana (LIS). Lezione 004 - 04. Come è possibile confermare in maniera credibile il primo assioma della comunicazione?. Non è possibile dimostrare concretamente il primo assioma, motivo per cui rimane un assioma e non una teoria scientifica. Osservando come anche i processi apparentemente slegati dalla comunicazione (fisici, chimici, etc) comportano un processo di ricezione/interpretazione per gli esseri umani. Dimostrando che tutti i processi meccanici, biologici e chimici non sono altro che processi di scambio di informazione. Estendendo il concetto di comunicazione a quello della teoria dell'informazione possiamo provare che ogni processo fisico comporta una conseguente trasmissione di informazione. Lezione 004 - 05. Cos'è una lingua detta "naturale"?. Le lingue naturali sono le lingue che apprendiamo e utilizziamo in maniera “naturale” grazie al fatto di essere immersi sin dalla nascita all'interno di una particolare comunità. Le lingue naturali rappresentano tutti quei linguaggi in grado di parlare della natura e dei suoi aspetti. Le lingue naturali sono le prime forme linguistiche comparse naturalmente assieme all'uomo. Le lingue naturali sono lingue antichissime scomparse a causa dell'evoluzione linguistica. Lezione 004 - 06. In che maniera si può constatare la vicinanza tra la semiotica e le discipline che si occupano di comunicazione ?. La vicinanza è dovuta al fatto che entrambi gli ambiti si occupano di studiare i significanti. La vicinanza è dovuta al fatto che in entrambi i casi si parla di produzione di senso in seno ad un fenomeno di comunicazione. Nessuna delle altre risposte è corretta. La vicinanza è dovuta al fatto che entrambi gli ambiti si occupano di studiare i significati della comunicazione. Lezione 005 - 01. Quale tra le seguenti frasi NON è un esempio di meta-comunicazione?. «Diamoci pure del tu, non siamo formali». «Sto scrivendo io e non voglio suggerimenti da nessuno». «Questo non è un esempio di meta-comunicazione». «non si dice: "a me mi, o l'uno o l'altro"». Lezione 005 - 02. Cosa intendiamo con il nome di meta-comunicazione?. Una forma di comunicazione che ha come oggetto/tema la comunicazione stessa. Una forma di comunicazione che dichiara di essere falsa. Una forma di comunicazione che richiama una comunicazione precedente (per esempio, una citazione). Una forma di comunicazione che dichiara di essere un paradosso. Lezione 005 - 03. Cosa separerebbe, secondo gli studi attuali, gli esseri umani da altri mammiferi?. La coscienza della capacità comunicativa da parte degli esseri umani. I processi di meta-comunicazione avanzata. La capacità di modificare consapevolmente la propria comunicazione. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 005 - 04. Perché è interessante osservare che le nostre percezioni non corrispondono a registrazioni perfette dell'ambiente circostante?. Perché questo ci fa comprendere come la comunicazione sia parte di un processo di selezione e traduzione di elementi/input parziali legati alle percezioni. Tutte le risposte sono corrette. Perché questo esplicita il fatto che la comunicazione si manifesta solo in caso di informazione imperfetta, non oggettiva. Perché ciò conferma che esistono limiti biologici alla comunicazione umana, non limiti culturali. Lezione 005 - 05. Perché è interessante osservare che le nostre percezioni non sono sempre oggettive, corrette e univoche?. Perché questo chiarisce che la percezione è il risultato di un processo preliminare di interpretazione dei limiti della percezione stessa. Perché questo conferma la posizione filosofica del Realismo, secondo cui gli oggetti esistono prima della loro percezione. Perché questo conferma che i limiti di interpretazione umana possono essere legati a limiti biologici e non culturali. Perché questo conferma l'ineluttabilità di un processo comunicativo e interpretativo che 'completi' la percezione. Lezione 005 - 06. In quali termini la comunicazione umana è diversa rispetto alla comunicazione animale ?. Gli esseri umani comunicano attraverso segni mentre gli animali utilizzano l'istinto. L'essere umano è l'unico in grado di rendersi conto della sua capacità di saper comunicare. La comunicazione umana utilizza diversi sistemi di segni mentre gli animali solo segni uditivi. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 006 - 01. Quale tra queste percezioni NON può essere considerata come parte di un processo di comunicazione?. Nessuna delle altre risposte. Il suono di una frenata brusca, seguito da una collisione. La vista di un pallone da calcio per strada. Il gorgoglio del proprio stomaco prima di cena. Lezione 006 - 02. Cosa differenzia un approccio delle discipline della comunicazione da quello semiotico in merito ai segni?. Per le scienze della comunicazione quello che conta è solo la situazione comunicativa che si instaura tra mittente e ricevente mentre la semiotica si interessa ai segni che vengono scambiati. Per le discipline della comunicazioni sono interessanti solo i segni che entrano in gioco in un vero e proprio processo di comunicazione, per la semiotica, invece, sono importanti tutti i segni portatori di senso. Non vi è alcuna differenza: la semiotica fa parte delle discipline della comunicazione e quindi trattano il segno alla stessa maniera. La semiotica si interessa ai segni verbali mentre la comunicazione a tutti i sistemi di segni. Lezione 006 - 03. Cos'è la dinamica della significazione?. Nessuna delle altre risposte è corretta. La maniera con cui un segno produce senso. La significazione è il significato di un segno. La significazione è l'interpretazione di un segno da parte di un soggetto ricevente. Lezione 006 - 04. Il suono del caffè che fuoriesce dalla caffettiera è: Tutte le risposte sono corrette. Un segno acustico, una percezione per qualcuno che interpreta il fatto che il caffè è pronto. Un suono che in quanto segno può essere studiato dalle scienze della comunicazione. Un esempio di meta-comunicazione. Lezione 006 - 05. Cosa intendiamo quando diciamo che il senso non è un fenomeno immediato?. Che il processo di interpretazione non è mai inconsapevole o immediato, ma sempre ragionato e perfettamente traducibile in parole. Che senso e dinamiche di comunicazione traducono, mediando, aspetti dell'esperienza con significati riconoscibili. Tutte le risposte sono corrette. Che determinati oggetti e comportamenti (come il vestire) non sono semplici strumenti ma comunicano la nostra identità e individualità. Lezione 006 - 06. Le percezioni sono anch'esse segni?. No, le percezioni riguardano la psiche dell'individuo. Le percezioni sono segni anche se non trasmettono alcuni significato. Tutte le risposte sono corrette. Si, nella misura in cui esse siano portatrici di un senso. Lezione 007 - 01. In cosa consiste l' "ipotesi Sapir-Whorf" ?. È un'ipotesi linguistica che riguarda il significato della realtà e su come questo sia espresso tramite diversi segni. È un'ipotesi che mostra come le parole servano ad etichettare gli oggetti del mondo. Nessuna delle altre risposte è corretta. È un'ipotesi riguardante il rapporto tra linguaggio e realtà. Lezione 007 - 02. Quale, tra le seguenti affermazioni sul rapporto tra linguaggio e realtà, è molto diffusa ma criticabile sotto diversi punti di vista?. L'idea che i linguaggi contribuiscano a formare l'esperienza della realtà come la conosciamo. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'idea che noi utilizziamo i linguaggi per parlare di una realtà che esiste indipendentemente da essi. L'idea che la realtà sia interamente dipendente dai linguaggi che utilizziamo per desciverla. Lezione 007 - 03. Quale tra i seguenti elementi delle lingue naturali contraddice l'idea che le parole siano etichette delle cose?. Parole legate a oggetti non reali. I segni linguistici senza referente. Tutte le risposte sono corrette. i Geosinonimi e i sinonimi. Lezione 007 - 04. Perché è interessante confrontare le parole dei colori delle varie lingue naturali?. Perché ci mostra come lingue differenti possiedano un inventario di colori identico, utilizzando parole diverse. Perché ci mostra come alcune culture si specializzino in determinati colori a scapito di altri. Perché ci mostra le differenze tra culture che possiedono parole più attinenti ai colori reali, e culture con parole più metaforiche. Perché ci mostra come le diverse culture/linguaggi utilizzino modi differenti di segmentare, tramite parole, il continuum dei colori. Lezione 007 - 05. Cosa intendiamo dicendo che i linguaggi sono dei mediatori dell'esperienza della realtà?. Che attraverso il linguaggio noi riconosciamo le proprietà reali degli oggetti, di cui è stato elaborato un nome nel corso dei secoli. Che i linguaggi possono essere utilizzati per permettere a persone che non hanno fatto esperienza di determinati oggetti/eventi di entrare in contatto con essi. Che i linguaggi ci aiutano a organizzare, classificare e tradurre la nostra esperienza del mondo. Che i linguaggi permettono di tradurre altri linguaggi, in un mondo in cui per necessità dobbiamo comunicare. Lezione 007 - 06. Che relazione vi è tra le varie forme di comunicazione (linguaggi, segni etc) che utilizziamo per interagire con la realtà?. Le varie forme di comunicazione interagiscono, si traducono e sovrappongono le une con le altre per contribuire al senso che noi attribuiamo alla nostra esperienza. All'interno di un certo linguaggio determinati modi di rappresentare certi elementi sono possibili, ma non traducibili in altre forme. Nessuna delle altre risposte è corretta. I linguaggi sono tra loro specializzati, ognuno legato ad aspetti della percezione differenti (vista, udito, tatto). Lezione 010 - 01. Qual è l'anno di edizione del "Corso" di Saussure ?. 1928. 1917. 1916. 1943. Lezione 010 - 02. Quale dei seguenti poli linguistici NON rielabora e prosegue le teorie linguistiche di Ferdinand De Saussure?. Il polo franco-ginevrino, che include Meillet e Benveniste. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il circolo di Copenhagen legato a Hjelmslev e Brøndal. Il circolo linguistico di Praga, con Jakobson e Trubeckoj. Lezione 010 - 03. Perché il "Corso" di Saussure è considerato un testo "mitico" ?. Perché è il testo fondante dello strutturalismo. Tutte le risposte sono corrette. Perché non è mai stato scritto da Saussure. Perché è il testo fondante della linguistica. Lezione 010 - 04. Per quale motivo Ferdinand de Saussure si lega all'origine della Semiotica moderna?. Poiché sviluppa la nozione moderna di segno come entità composta di significante e significato. Poiché propone una visione sistemica e relazionale del significato e del funzionamento dei segni. Tutte le risposte sono corrette. Poiché sviluppa una prospettiva strutturale per l'analisi delle lingue e linguaggi. Lezione 010 - 05. Quale grande innovazione porta Ferdinand de Saussure allo studio della linguistica novecentesca?. Propone una visione del segno linguistico come entità materiale, in opposizione alla visione del segno come costrutto linguistico puro. Propone una linguistica di tipo "generale" che si differenzia da tutte le altre linguistiche. Sviluppa una teoria sincronica e relazionale della linguistica, in opposizione a una visione diacronica e strutturale dei fenomeni della lingua. Sviluppa un approccio fondato sul Testo linguistico, in opposizione ad un approccio fondato sulla coppia morfema/fonema. Lezione 010 - 06. Che rapporto vi è tra l'approccio strutturale e sistemico di Ferdinand De Saussure e l'ipotesi Sapir-Whorf?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Una discrepanza tra il pensiero relativistico assoluto dei secondi, e quello relativo del primo. Una sostanziale condivisione dell'idea che il linguaggio traduca e influenzi la percezione della realtà. Nessun rapporto, poiché gli autori non si conoscevano direttamente. Lezione 011 - 01. Quali sono le caratterisitiche dei segni contenuti nella Langue nella definizione di Saussure ?. Il segno è una correlazione tra la Langue (aspetto psicologico) e la Parole (aspetto concreto). Il segno è l'unione del senso e dell'immagine acustica. Il segno è la relazione che interviene tra l'asse paradigmatico e sintagmatico. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 011 - 02. Che differenza esiste, secondo De Saussure, tra lingua e linguaggi?. Per lingue si intendono le lingue naturali (italiano, inglese etc), mentre per linguaggi tutti quei sistemi comunicativi al di fuori delle prime. De Saussure non formula una distinzione tra lingue e linguaggi; sarà solo il suo allievo Martinet a formularlo, con la teoria della doppia articolazione linguistica. Per lingua De Saussure intende le lingue sia scritte che parlate, mentre con linguaggi intende quelle forme che sono unicamente scritte (e.g. codice morse) oppure parlate (e.g. swahili). Per lingue si intendono le lingue naturali (italiano, francese etc) mentre per linguaggi solo le lingue artificiali (codici di programmazione, esperanto etc). Lezione 011 - 03. Qual è la definizione di Langue presso Saussure?. Tutte le risposte sono corrette. La Langue è un processo di segni. La Langue indica la lingua naturale che utilizziamo quotidianamente. La Langue è un sistema di segni. Lezione 011 - 04. Qual è l'obiettivo della linguistica generale di Saussure ?. L'obiettivo è di studiare il funzionamento "generale" del linguaggio. Tutte le risposte sono corrette. L'obiettivo è di studiare tutti i linguaggi. L'obiettivo è di reperire le varianti nelle invarianti. Lezione 011 - 05. Qual è la differenza tra Langue e Parole sviluppata Ferdinand De Saussure?. La langue indica quei sistemi linguistici tipici delle lingue naturali (italiano, inglese etc), mentre la parole indica tutti quei sistemi comunicativi non strutturati, che esistono solo al di fuori delle prime. La langue indica il sistema linguistico astratto di relazioni e regole nella mente di ogni individuo, mentre la parole indica le pratiche collettive con cui quelle regole e relazioni vengono modificate dai parlanti nella comunicazione. Nessuna delle altre risposte è corretta. La langue indica il sistema linguistico astratto che determina regole e relazioni tra gli elementi, mentre la parole indica la realizzazione individuale e concreta attraverso la comunicazione. Lezione 011 - 06. Che rapporto vi è tra Langue e Parole, nella visione di De Saussure?. Tutte le risposte sono corrette. Nel momento in cui comunichiamo concretamente (parole) noi dobbiamo selezionare tra le opzioni previste dalla langue, adattandole alle nostre competenze e al contesto. La comunicazione verbale concreta integra gli aspetti della langue (con le sue regole grammaticali) e della parole (con le sue regole pragmatiche) in una forma ibrida. Nel momento in cui comunichiamo concretamente noi violiamo le regole della langue, formulando nuove regole a livello di parole. Lezione 011 - 07. Qual è la differenza tra Linguaggio e Lingue Naturali?. Le lingue naturali riguardano tutti i sistemi di segni possibili per applicare la facoltà di linguaggio propria degli esseri umani. Il linguaggio è la facoltà innata di comunicare tramite le lingue naturali. Il linguaggio è una proprietà esclusiva degli esseri umani che viene espressa tramite le lingue naturali. Le lingue naturali sono le prime forme linguistiche comparse naturalmente assieme all'uomo mentre il linguaggio è una proprietà fisica che l'uomo elabora col tempo. Lezione 012 - 01. Cosa significa, secondo De Saussure, che la lingua deve essere analizzata come un sistema?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Che bisogna analizzare e comprendere le relazioni tra i singoli elementi, nell'ottica in cui ci permette di comprendere il funzionamento del sistema generale. Che bisogna analizzare e comprendere il modo in cui le regole di un determinato sistema limitano le possibilità di uso e applicazione dei singoli elementi. Che bisogna analizzare le conseguenze tra cause ed effetti tra gli elementi in maniera dinamica, per cui alla variazione di uno degli elementi corrispondono conseguenze nell'uso e funzione di altri elementi. Lezione 012 - 02. Cosa si intende con "processo" opposto al "sistema"?. Tutte le risposte sono corrette. Il processo rimanda alla natura psicologica dei processi mentali di produzione di senso mentre il sistema alla natura sistematica dei concatenamenti linguistici. Il sistema riguarda il dominio della parole mentre il processo quello della Langue. Il processo riguarda i rapporti segnici nel dominio della Parole mentre il sistema riguarda i rapporti segnici all'interno della Langue. Lezione 012 - 03. Cosa significa sostenere che la linguistica strutturale di Saussure concepisce l'identità del segno in prospettiva sistemica?. Tutte le risposte sono corrette. Significa che il significato dei segni dipende da tutte le possibili variazioni di quel segno che entrano in relazione con esso a livello di langue. Significa che il segno in quanto tale è solo un aspetto secondario dei rapporti sintagmatici e paradigmatici che esso intrattiene. Significa che il senso di quei segni non dipende solo dal segno stesso, ma dal modo in cui essi si relazionano con gli altri segni del sistema della Langue. Lezione 012 - 04. Cosa si intende con "processo" opposto al "sistema" ?. Il processo riguarda la significazione mentre il sistema si riferisce alla Langue. Entrambi i termini descrivono le relazioni che i segni intrattengono tra di loro all'interno del linguaggio. Il sistema si riferisce al rapporto tra i segni linguistici mentre il processo alla loro produzione. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 012 - 05. In che maniera la Parole viene considerato come un "processo"?. La parole è un processo in quanto atto di produzione linguistica. La parole è processo in quanto meccanismo di comprensione della Langue. La parole è un processo in quanto "processo" mentale di produzione di enunciati. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 012 - 06. Cosa si intende per Parole?. La parole concretamente è l'atto di produzione linguistica. Nessuna delle altre risposte è corretta. La parole si riferisce alla facoltà di linguaggio propria degli esseri umani. La parole è la strutturazione psicologica dei segni linguistici. Lezione 013 - 01. Gli assi paradigmatici e sintagmatici appartengono : Al segno linguistico. Tutte le risposte sono corrette. rispettivamente alla Langue e alla Parole. Ai piani significanti e significato del segno linguistico. Lezione 013 - 02. Quale delle seguenti frasi NON rispetta i tipici rapporti sintagmatici della lingua italiana?. Mario mangia la mela. Mario mangia Anna. Maria mela mangio. Mario la mela la mangia. Lezione 013 - 03. Che tipo di relazione esiste tra rapporti sintagmatici e paradigmatici nei sistemi linguistici?. Essi sono incompatibili: un segno può intrattenere esclusivamente rapporti di un tipo o dell'altro. Essi sono correlati: ogni segno del sistema intrattiene rapporti di entrambi i tipi con altri segni. Essi sono incompatibili a livello di parole. Un segno può intrattenere rapporti paradigmatici e sintagmatici, ma la sua realizzazione intrattiene solo rapporti sintagmatici. Essi sono incompatibili a livello di langue. Un segno può intrattenere rapporti paradigmatici e sintagmatici, ma a livello di sistema esso intrattiene solo rapporti paradigmatici. Lezione 013 - 04. Quale tra queste affermazioni riguardanti i rapporti sintagmatici è vera?. Nessuna delle altre risposte è corretta. I rapporti sintagmatici sono caratterizzati da co-occorrenza, sia spaziale che temporale (o entrambe). I rapporti sintagmatici sono caratterizzati da co-occorrenza temporale o spaziotemporale, ma non unicamente spaziale. I rapporti sintagmatici sono caratterizzati da co-occorrenza temporale (parlato) o spaziale (scritto), ma non entrambi. Lezione 013 - 05. Cosa intende Ferdinand De Saussure per rapporti paradigmatici all'interno di un sistema?. Il rapporto istituito tra due o più segni, appartenenti alla stessa classe ma incompatibili. Il rapporto istituito tra due o più segni co-presenti, che si influenzano a vicenda. Il rapporto di successione temporale istituito tra un segno e quelli che lo precedono e seguono nell'enunciato. Il rapporto tra i segni che condividono almeno un morfema lessicale tra di loro (ad.es. padre, padrino, padrone). Lezione 013 - 06. Cosa intende Ferdinand De Saussure per rapporti sintagmatici all'interno di un sistema?. Il rapporto di successione temporale istituito tra un segno e quelli che lo precedono e seguono nell'enunciato. Il rapporto istituito tra due o più segni co-presenti, che si influenzano a vicenda. Il rapporto istituito tra un segno e i segni incompatibili con esso, della stessa classe. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 014 - 01. Quale concezione del segno viene proposta da Ferdinand De Saussure nel suo Corso di linguistica Generale?. Il segno è l'unione di un elemento sonoro (significante) e di un elemento psicologico (significato), secondo una relazione arbitraria. Il segno è l'unione di un aspetto materiale (significante) che rinvia ad un oggetto concreto (significato) tramite un processo di riferimento. Il segno è l'unione di due aspetti correlati; significante (immagine sonora o visiva) e significato (immagine mentale ad essa associata). Tutte le risposte sono corrette. Lezione 014 - 02. Che rapporto esiste tra il singolo segno astratto e le sue realizzazioni concrete, secondo Saussure?. Ogni segno a livello di langue non può essere espresso in forme variabili a livello di parole, pena la sua irriconoscibilità. Ad una variabilità segnica intrinseca a livello di langue corrisponde una unicità di realizzazione concreta a livello di parole. Per ogni segno ipotizzato a livello di langue corrispondono diverse realizzazioni variabili a livello di parole. Ogni segno a livello di langue deve essere espresso in forme variabili a livello di parole, pena la sua irriconoscibilità. Lezione 014 - 03. Qual è la definizione di Semiologia presso Saussure ?. La semiologia è la disciplina che studia i sistemi e processi di significazione. Tutte le risposte sono corrette. La semiologia si occupa di studiare i segni linguistici e la loro applicazione nel quadro delle lingue naturali. La semiologia è la la scienza che studia la vita dei segni in seno al vita sociale. Lezione 014 - 04. Quale di queste affermazioni sul sistema linguistico è corretta, secondo il pensiero di De Saussure?. La lingua è un insieme di rapporti paradigmatici e sintagmatici tra il piano del significante e il piano del significato. La lingua è un insieme di segni, composti da significante e significato. L'identità dei segni dipende dal contenuto mentale espresso dal piano del significato e veicolato dal significante. La lingua è un sistema di valori, ovvero di segni in relazione tra di loro. Il segno assume un valore che dipende dal sistema stesso e ne determina l'identità. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 014 - 05. Quale delle seguenti affermazioni è legato alla natura relazionale del segno secondo De Saussure?. Il segno è una correlazione tra il piano del significato e del significante. Tutte le risposte sono corrette. I segni di un sistema assumono significato e identità in relazione alla loro posizione nel sistema stesso. Sia il livello del significante che del significato è determinato dalle opposizioni e combinazioni permesse in un dato sistema linguistico. Lezione 014 - 06. Attraverso la sua concezione di segno, quali elementi della tradizionale concezione del segno viene abbandonato da Ferdinand De Saussure?. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'idea che il segno sia un oggetto interamente psicologico, e che non sia ulteriormente scomponibile. L'idea che il segno sia un unicum, che non sia ulteriormente scomponibile, e che faccia riferimento ad un oggetto concreto. L'idea che il segno sia un costrutto interamente fenomenologico, e che faccia riferimento ad un oggetto concreto. Lezione 015 - 01. Quale di queste frasi, riguardanti l'identità linguistica del segno, è corretta?. L'identità linguistica del segno dipende dalla posizione che il segno occupa all'interno delle relazioni paradigmatiche con segni simili ma incompatibili, sulla base dell'inventario dei significati del sistema, non dei significanti. A determinare l'identità relazionale del segno è il piano dei significanti, mentre le caratteristiche semiche del piano dei significati non possiedono proprietà relazionali. L'identità linguistica del segno è relazionale, tale fenomeno riguarda sia il piano dei significati che i significanti. A determinare l'identità relazionale del segno è il piano dei significati, mentre le caratteristiche fonemiche del piano dei significanti non possiedono proprietà relazionali. Lezione 015 - 02. In che maniera è stabilito il "valore" di un segno?. Il valore di un segno linguistico è stabilito dalla relazione differenziale che questo intrattiene con gli altri segni. Il valore linguistico di un segno è stabilito dal significato che ogni cultura da di quest'ultimo. Il valore di un segno linguistico dipende dalla sua appartenenza ad una particolare categoria segnica. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 015 - 03. Quale di queste frasi, riguardanti l'identità linguistica del segno, è corretta?. L'identità linguistica del segno dipende dalla posizione che il segno occupa all'interno delle relazioni paradigmatiche con segni simili ma incompatibili, sulla base dell'inventario dei segni del sistema. L'identità del segno corrisponde al significato del singolo segno dal punto di vista della struttura della langue, differenziandosi così dalle differenti immagini mentali realizzate a livello di parole. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'identità linguistica del segno è relazionale; essa corrisponde alla posizione astratta di un segno all'interno delle relazioni che intrattiene con il sistema linguistico generale. Lezione 015 - 04. Che cosa significa sostenere che il segno linguistico è arbitrario, secondo De Saussure?. Che non esiste nessuna relazione motivata e oggettiva tra un segno e i segni che con esso instaurano relazioni sintagmatiche. Che non esiste nessuna relazione motivata e necessaria tra il significante e il significato di un segno. Che non esiste nessuna relazione motivata e oggettiva tra un segno e i segni che con esso instaurano relazioni paradigmatiche. Che non esiste nessuna relazione motivata e oggettiva tra un segno e il suo referente. Lezione 015 - 05. Cos'è il valore di un segno linguistico?. Il valore di un segno linguistico permette di stabilire equivalenze e differenze tra gli stessi segni. Il Valore linguistico è la capacità di un segno linguistico di essere scambiato con altri segni più o meno dello stesso valore. Tutte le risposte sono corrette. Il valore è ciò che mette in relazioni gli elementi che compongono il segno, cioè significante e significato agli altri significanti e significati degli altri segni linguistici. Lezione 015 - 06. Perché il concetto di "arbitrarietà" del segno linguistico è importante in Saussure. Perché ci ricorda che non esiste un legame "naturale" tra il significante e il significato. Perché ci permette di rivalutare l'aspetto sociale della Langue. Tutte le risposte sono corrette. Perché ci ricorda come il linguaggio si fondi su norme culturali che fanno sì che ogni volta che pronunciamo un determinato significante, l’intera comunità cui apparteniamo pensa a quel determinato significato che il significante ha espresso. Lezione 018 - 01. Cosa sono Espressione e Contenuto nella teoria di Hjelsmlev?. Sono i due assi della comunicazione responsabili della comunicazione. Sono i due piani del linguaggio responsabili della significazione. Espressione corrisponde alla Forma mentre Contenuto rinvia alla Sostanza. Sono le due facce del segno responsabili della significazione. Lezione 018 - 02. Cosa significa sostenere che con Hjelmslev il segno di De Saussure viene sottoposto ad una duplice rilettura?. Che al modello duale del segno come significante/significato si sovrappone un ulteriore dicotomia tra segno come piano dell'espressione e piano del contenuto. Che da un lato esso viene scomposto in elementi minori, dipendenti dal sistema linguistico; dall'altro lo si integrà nell'entità più ampia dei piani dei linguaggi. Che la coppia significante/significato viene riletta sulla base dell'opposizione grafema/fonema da un lato, e di quella denotazione/connotazione dall'altro. Nessuna delle altre risposte. Lezione 018 - 03. Quali sono i due piani del linguaggio, secondo la teoria linguistica di Louis Trolle Hjelmslev?. Nessuna delle altre risposte. Piano dell'Espressione (affine al significante) e del contenuto (affine al significato). Piano della semiosi (affine alla parole) e piano dell'immanenza (affine alla Langue). Piano del sistema (affine al paradigma) e piano del processo (affine al sintagma). Lezione 018 - 04. Qual è uno dei principali cambiamenti adottati da Hjelmslev rispetto alla linguistica di Saussure?. L'idea di considerare il fonema come elemento pertinente. L'idea che la semiotica debba analizzare i Testi. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'idea di non studiare solo il linguaggio (verbale) ma i linguaggi. Lezione 018 - 05. Cos'è la semiosi nella teoria di Hjelmslev ?. È la relazione intrattenuta dagli assi del linguaggio. È la relazione intrattenuta dalle facce del segno Espressione e Contenuto. È la relazione intrattenuta dalla forma con la sostanza. È la relazione intrattenuta dai piani del linguaggio E/C. Lezione 018 - 06. Qual è la riflessione di Hjelmslev rispetto ai segni ?. Hjelmslev come Saussure ritiene i segni come gli oggetti pertinenti per l'analisi del linguaggio. Tutte le risposte sono corrette. Hjelmslev spostando l'attenzione sui linguaggi si rende conto che è difficile definire le caratteristiche dei segni. Hjelmslev pensa che un segno sia composto da Forma/Materia/Sostanza. Lezione 019 - 01. Quale di questi esempi è più adatto a indicare il concetto di Materia (dell'espressione o del contenuto) nella teoria linguistica di Hjelmslev?. La sabbia di una spiaggia, che può essere accumulata e contenuta in forme differenti. Una nebulosa, indistinta e senza differenziazione. Una scacchiera, in cui i pezzi assumono solo posizioni prestabilite. Uno stampo di cera, in cui la sabbia prende diverse forme. Lezione 019 - 02. Cosa si intende, secondo la teoria linguistica di Hjelmslev, per materia?. La forma è la griglia concettuale che viene applicata al piano del contenuto, strutturando il pensiero sulla base dei modelli culturali e sociali del passato, influenzando la materia del piano dell'espressione. La forma è ciò che interviene sulla materia articolando il continuum in parti discrete, attuando l'articolazione che definisce le possibilità specifiche di un dato linguaggio. Nessuna delle altre risposte. La forma è il risultato dell'applicazione della sostanza sulla materia, che risulta così nella creazione di un sistema di astratte opposizioni linguistiche, le quali rappresentano la Langue saussureana. Lezione 019 - 03. Sul piano dell'espressione del linguaggio verbale cosa possiamo considerare "Forma" ?. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. La forma dei vocalizzi che un essere umano può emettere. L'insieme dei concetti linguistici appartenenti ad una determinata lingua naturale. L'insieme delle differenze pertinenti stabilite da una lingua naturale. Lezione 019 - 04. Sul piano dell'espressione del linguaggio verbale cosa possiamo considerare "Sostanza" ?. L'insieme degli elementi che compongono un determinato linguaggio. L'insieme delle lettere dell'alfabeto. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 019 - 05. Sul piano del contenuto consa possiamo considerare "Materia"?. L'insieme dei concetti linguistici appartenenti ad una determinata lingua naturale. Il pensiero informe. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. L'insieme dei concetti appartenenti ad una cultura. Lezione 019 - 06. Sul piano dell'espressione del linguaggio verbale cosa possiamo considerare "Materia" ?. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. L'insieme delle lettere dell'alfabeto. L'insieme dei concetti linguistici appartenenti ad una determinata lingua naturale. L'insieme dei vocalizzi pronunciabili dall'essere umano. Lezione 020 - 01. Qual è la relazione tra Uso - Schema - Norma?. Le norme linguistiche manifestano l'uso che a sua volta si sedimenta nello schema. L' "uso" linguistico manifesta lo "Schema" per mezzo di quella serie di abitudini ("Norme") condivise culturalmente. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lo schema manifesta la norma che a sua volta si riversa nell'uso. Lezione 020 - 02. In cosa consistono i concetti di "Schema" - "Norma" e "Uso" all'interno della teoria di Hjelsmelv?. Sono tre definizioni che riguardano i piani del linguaggio e le diverse prospettive per studiarli. Costituiscono tre maniere di considerare il rapporto inscindibile tra Langue e Parole. Sono tre definizioni che specificano quelle di "Materia" - "Forma"- "Sostanza". Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 020 - 03. Nella rilettura che Hjelmslev fa di Saussure in che modo egli reputa sia possibile studiare la Langue?. Come "Uso" ovvero Langue come semplice complesso di abitudini di una determinata società. Come "forma pura": il ritaglio che la Langue opera sul mondo. Tutte le affermazioni sono corrette. Come "forma materiale": il ritaglio che Langue opera sul mondo a cui si aggiunge la componente "sociale". Lezione 020 - 04. Semplificando, in che maniera è possibile vedere i concetti di Hjelmslev di "Langue-Schema" - "Langue-Norma" - "Langue Uso"?. Sono tre definizione di Langue ma per Hjelmslev solo la Langue-Uso deve essere studiata nella Glossematica. Sono tre definizioni di Langue ma per Hjelmslev solo la Langue-Schema merita di essere studiata dalla linguistica. Tutte le risposte sono errate. Tutti e tre i concetti rimandano al necessario legame tra la Langue e la Parole di Saussure. Lezione 020 - 05. Tra i concetti di "schema"-"norma" e "uso" Hjelmslev effettua una scelta precisa per la sua Glossematica, ovvero: La glossematica si interessa alla Norma come via di mezzo "coerente" rispetto allo Schema e Uso. La glossematica indagherà principalmente l'Uso in quanto la sua definizione contiene sia lo Schema che la Norma. La glossematica si interessa a tutti e tre questi aspetti della Langue in quanto ciascuno rimanda al rapporto necessario con la Parole. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 020 - 06. Perché per Hjelmselv NON sarebbe possibile studiare la Langue come "Forma Pura"?. Perché si tratterebbe di tornare sull'errore di Saussure di considerare Langue e Parole separatamente. Tutte le risposte sono corrette. Perché per Hjelmslev lo scopo principale della glossematica è quello di vedere come la forma "piega" la materia per ottenere una sostanza. Perché la Langue come Schema non rimanda alla relazione che essa intrattiene con la Parole. Lezione 021 - 01. Quale tipo di rapporto lega gli elementi dell'asse linguistico del sistema, secondo la teoria di Hjelmslev?. correlazioni in presenza (et, et). relazioni in assenza (aut, aut). relazioni in presenza (et, et). correlazioni in assenza (aut, aut). Lezione 021 - 02. Quale tipo di rapporto lega gli elementi dell'asse linguistico del processo, secondo la teoria di Hjelmslev?. relazioni in presenza (et, et). correlazioni in presenza (et, et). correlazioni in assenza (aut, aut). relazioni in assenza (aut, aut). Lezione 021 - 03. Quale dei seguenti è un esempio valido per rappresentare l'asse linguistico del processo, secondo la teoria di Hjelmslev?. Le note che compongono un arpeggio in una canzone. Tutte le risposte sono corrette. I vari segni/figure identificabili all'interno di un quadro. Le parole che compongono un enunciato. Lezione 021 - 04. Cosa si intender per prova di commutazione, secondo la teoria linguistica di Hjelmslev?. Quel processo per cui, sostituendo un elemento sul piano dell'espressione, si manifesta una differenza sul piano del contenuto (o viceversa). Quel processo per cui, sostituendo un elemento sul piano dell'espressione, si manifesta una differenza sul piano del contenuto. Quel processo per cui ogni mutamento di segni sul piano dell'espressione risulta in un mutamento di taglia differente sul piano del contenuto. Quel processo per cui ogni mutamento di figura sul piano dell'espressione risulta in un mutamento di taglia differente sul piano del contenuto. Lezione 021 - 05. Rispetto a Saussure qual è l'innovazione apportata da Hjelmslev circa la relazione che gli elementi intrattengono tra di loro?. La differenza riguarda la terminologia usata "et"…"et" e "aut"…"aut". Tutte le affermazioni sono corrette. A differenza di Saussure, Hjelmslev estende i rapporti sintagmatici e paradigmatici su entrambi i piani del linguaggio E/C. A differenza di Saussure Hjelmslev non parla più di segni ma di elementi. Lezione 021 - 06. Quale dei seguenti è un esempio valido per rappresentare l'asse linguistico del sistema, secondo la teoria di Hjelmslev?. In una frase, l'insieme delle possibili riformulazioni (traduzione intersemiotica) dello stesso enunciato. In un quadro, l'elemento che può sostituire un dato segno/figura, ma che non è rappresentato perché incompatibile. Nessuna delle altre risposte. In una canzone, la coppia formata da note della melodia e arpeggio ritmico. Lezione 022 - 01. Cosa si intende, secondo Jakobson, per traduzione endolinguistica o riformulazione?. Quando si utilizzano elementi paradigmatici all'interno dello stesso linguaggio per produrre sinonimi sul piano del contenuto dell'enunciato. Quando si utilizzano delle varianti segniche e figurali dello stesso linguaggio per tradurre un enunciato linguistico. Quando si utilizzano elementi diversi di uno stesso linguaggio/lingua per tradurre un enunciato. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 022 - 02. Cosa si intende, secondo Jakobson, per traduzione interlinguistica o traduzione propriamente detta?. Quando si utilizzano elementi di una lingua diversa, ma dotati dello stesso referente, per tradurre un enunciato in una data lingua. Quando si utilizzano delle varianti segniche e figurali dello stesso linguaggio per tradurre un enunciato linguistico. Nessuna delle altre risposte. Quando si utilizza una lingua differente, dotata di una forma del contenuto equivalente, allo scopo di tradurre la sostanza dell'espressione di un enunciato. Lezione 022 - 03. Che valore ha, in semiotica, la teoria delle tipologie traduttive elaborata da Roman Jakobson?. Nella possibilità di effettuare delle equivalenze perfette fra due strutture potenzialmente diverse, per descrivere il mondo. Tutte le risposte sono corrette. Nella possibilità di definire le modalità traduttive più efficaci nel passaggio da un linguaggio all'altro. Nella possibilità di chiarire i rapporti di equivalenza e differenza del senso, nel passaggio tra linguaggi e lingue. Lezione 022 - 04. In che maniera la teoria della traduzione di Jakobson si lega al modello di Hjelmslev ?. Il lavoro di Hjelmslev costruisce una teoria della traduzione tramite i concetti di materia forma e sostanza. Jakobson e Hjelmslev elaborano entrambi una teoria della traduzione propriamente detta. Di fatto il problema della "traduzione" riporta a questioni che riguardano il senso, a forme del contenuto che devono veicolare lo stesso significato tramite materie e sostanze diverse. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 022 - 05. Quale utilità ha la prospettiva semiotica per lo studio dei processi di traduzione?. Essa mette in evidenza il rapporto tra l' elemento da tradurre e il passaggio al sistema linguistico, che comporta modifica di codice, convenzionalità e problemi di adeguatezza tra le diverse forme del contenuto. Essa mette in evidenza il carattere asimmetrico del rapporto tra il piano dell'espressione e quello del contenuto, nel momento in cui la prova di commutazione (della traduzione) si effettua non tra i due piani del linguaggio, ma tra due piani (dell'espressione) paradigmaticamente opposti. Nessuna delle altre risposte. Essa mette in evidenza l'inevitabile errore presente in ogni forma traduttiva, che deve riprodurre con un sistema linguistico differente lo stesso contenuto di una sostanza formata diversamente. Lezione 022 - 06. Cosa si intende, secondo Jakobson, per traduzione intersemiotica, o trasmutazione?. Quando da un messaggio elaborato in una lingua specifica si deve trarre un nuovo messaggio/testo in un linguaggio differente. Quando da un messaggio elaborato in una lingua specifica si deve trarre un nuovo messaggio/testo nell'equivalente linguistico di origine. Quando si utilizza la forma del contenuto di un dato linguaggio come base per l'elaborazione della forma dell'espressione più adatta alla sua traduzione in forma linguistica. Quando si utilizzano elementi diversi di uno stesso linguaggio/lingua per tradurre un enunciato. Lezione 023 - 01. In cosa consiste la funzione fàtica studiata da Jakobson?. La funzione fàtica riguarda il canale della comunicazione e la sua capacità di trasmettere i messaggi. Consiste nello studiare il lavoro del mittente per produrre un messaggio efficace. Consiste nel tentativo di affascinare il destinario della comunicazione tramite un messaggio esteticamente ben riuscito. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 023 - 02. In cosa consiste la funzione poetica?. La funzione poetica proietta l'asse della selezione su quello della combinazione. Consiste nel tentativo di affascinare il destinatario della comunicazione tramite un messaggio esteticamente ben riuscito. Tutte le risposte sono errate. La funzione poetica riguarda la possibilità del mittente di poter scegliere liberamente il codice del messaggio. Lezione 023 - 03. Quali sono le caratteristiche della funzione poetica?. Tutte le affermazioni sono corrette. La funzione poetica è la funzione più "semiotica". La funzione poetiche permette una sovrapposizione tra l'asse sintagmatico e quello paradigmatico. La funzione poetica riguarda le caratteristiche estetiche del messaggio. Lezione 023 - 04. Che funzione ha luogo quando la comunicazione viene utilizzata per parlare del codice della comunicazione?. Funzione metalinguistica. Funzione poetica. Funzione conativa. Funzione fàtica. Lezione 023 - 05. In cosa consiste la funzione emotiva studiata da Jakobson. Si tratta di una funzione evidente quando il mittente della comunicazione “emerge” esprimendo i suoi sentimenti o le proprie emozioni rispetto a qualcosa. Si tratta di una funzione legata al codice condiviso "emotivamente" tra mittente e destinatario per produrre significazione. Tutte le risposte sono corrette. Si tratta di una funzione legata al destinatario che partecipa alla comunicazione, dove il messaggio è elaborato per scatenare una sua reazione. Lezione 023 - 06. Qual è il modello della comunicazione che Jakobson rielabora?. Il modello della siringa ipodermica. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il modello di Shannon e Weaver. Il modello della comunicazione persuasiva. Lezione 026 - 01. Quale dei seguenti NON è un caso valido di connotazione, secondo la formulazione di Roland Barthes?. la colomba, che viene considerata simbolo di pace. Tutte le risposte sono corrette. La bandiera italiana in una confezione, per indicare "italianità". L'icona di un albero verde, per indicare attività di riciclaggio. Lezione 026 - 02. Quale testo è fortemente ispiratore degli "Elementi di semiologia" di Barthes?. I "fondamenti" di Hjelmslev. I saggi di linguistica di Jakobson. Il "Corso" di Saussure. Gli scritti di Peirce. Lezione 026 - 03. Qual è secondo Barthes il rapporto tra Linguistica e Semiologia?. La linguistica utilizza concetti e idee propri della semiologia. Tutte le risposte sono corrette. La linguistica è una parte della semiologia. La semiologia è una parte della linguistica. Lezione 026 - 04. Perché secondo Barthes il segno linguistico è "primario" rispetto agli altri segni?. Perché l'unica maniera di parlare di segni "altri" è di farlo tramite segni linguistici. Tutte le risposte sono errate. Perché la lingua è un sistema modellizzante primario. Perché il segno linguistico nasce prima rispetto a tutti gli altri segni. Lezione 026 - 05. Quale dei seguenti concetti è stato rielaborato in forma originale da Barthes per essere inserito nei suoi "elementi di semiologia?". Denotazione e connotazione. sintagma e sistema. espressione e contenuto. prova di commutazione. Lezione 026 - 06. Che cosa si intende per fenomeno della connotazione, secondo Roland Barthes?. Tutte le risposte sono corrette. il fenomeno per cui un dato segno viene inglobato in una serie di interpretazioni ulteriori. il fenomeno per cui un determinato significato viene collegato a un significante differente da quello attuale. il fenomeno per cui un dato segno diventa il significante di un nuovo segno (connotato). Lezione 027 - 01. Come viene definita l'ideologia da Roland Barthes?. Come quel fenomeno di falsa coscienza, per cui fatti ed eventi oggettivi vengono interpretati secondo forme del contenuto ideologiche. Come quel fenomeno di rifiuto dell'arbitrarietà del senso manifestato dai discorsi sociali. Come quel fenomeno di naturalizzazione del senso prodotto dai discorsi e dai testi di una data società. Nessuna delle altre risposte. Lezione 027 - 02. Nell'analisi dei miti contemporanei Barthes sostiene che. L'analisi semiologica dei miti conduca ad una translinguistica. I linguaggi non sono mai "neutri" rispetto ad una ideologia che quindi contamina tutti i fenomeni di comunicazione. Tutti i miti sono sistemi di segni. Tutte le affermazioni sono corrette. Lezione 027 - 03. Qual è per Barthes l'utilità della semiologia?. Quella di analizzare i sistemi e processi di significazione. Quella di svelare le ideologie nascoste nei processi di significazione. Tutte le risposte sono errate. Quella di individuare i fonemi di una lingua. Lezione 027 - 04. Barthes considera i miti contemporanei come : Sistemi semiologici (sistemi di segni) al soldi di un'ideologia. Testi che servano a propagare un'ideologia proletaria. Tutte le risposte sono errate. Testi linguistici che riflettono le nuove dinamiche culturali. Lezione 027 - 05. Quale utilità ha l'analisi della denotazione e connotazione per la disciplina semiotica, secondo Roland Barthes. quello di riconoscere le forme ideologiche e separarle da forme di connotazione motivata su base dei tratti pertinenti dei segni stessi. quello di riconoscere i discorsi ideologici sulla base del mancato adeguamento al piano della referenza. quello di de-naturalizzare l'ovvio, fornendo degli elementi per analizzare le dinamiche culturali (credenze, principi) di una società. quello di riconoscere i fenomeni di falsa coscienza, come forma di interpretazione del contenuto basati su forme dell'espressione radicale. Lezione 027 - 06. Secondo Barthes il meccanismo alla base del funzionamento dei miti d'oggi è quello. Tutte le risposte sono corrette. del fenomeno di denotazione dietro il quale si nasconderebbe una falsa coscienza ideologica. del segno linguistico dove un significante si lega ad un significato culturale. del meccanismo di connotazione dietro il quale si nasconde un significato ideologico. Lezione 028 - 01. Qual è l'anno di fondazione del Circolo Linguistico di Praga ?. 1936. 1918. Nessuna delle risposte è corretta. 1928. Lezione 028 - 02. Un fema è: Una categoria oppositiva che definisce il fonema. Tutte le risposte sono errate. Uno dei tratti distintivi che compongono un fonema. L'insieme dei tratti distintivi del fonema. Lezione 028 - 03. Un fonema è : L'unità minima portatrice di senso all'interno di una catena sonora. la rappresentazione fonica generale più breve che possiede la facoltà di associarsi a delle rappresentazioni dotate di senso e di differenziare delle parole. le unità fonologiche che non si lascino analizzare in unità fonologiche più piccole e successive. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 028 - 04. Qual è l'elemento d'indagine della fonologia praghese. Il suono linguistico. Il fonema. Il segno linguistico. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 028 - 05. Qual è la differenza tra fonologia e fonetica ?. La fonologia si occupa dell'aspetto fisico/sonoro del linguaggio la fonetica di determinare la funzione differenziatrice dei suoni. Non vi è una grossa differenza sono entrambe discipline che si occupano di studiare il linguaggio. Nessuna differenza: la fonetica riscostruisce un inventario fonologico di suoni linguistici. La fonetica si occupa dell'aspetto fisico/sonoro del linguaggio la fonologia di determinare la funzione differenziatrice dei suoni. Lezione 028 - 06. Quali sono i meriti del circolo linguistico di Praga?. L'invenzione del fonema. Tutte le risposte sono corrette. L'apporto essenziale alla semiologia e alla semiotica. La fondazione dello strutturalismo propriamente detto. Lezione 029 - 01. I semi sono: Un'opposizione categoriale di tratti distintivi che determina il significato di un morfema non realizzato. Un insieme di significati linguistici che compongono il semema. I tratti distintivi che compongono un lessema. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 029 - 02. Qual è l'elemento oggetto di studio della semantica strutturale?. Il Semema. Il segno linguistico. Il significato linguistico. Il morfema. Lezione 029 - 03. In che maniera è possibile riassumere il progetto della Semantica Strutturale?. La semantica strutturale si propone di inventariare i significati delle lingue naturali. La semantica strutturale si propone di fare sul piano del contenuto ciò che la fonologia praghese ha fatto sul piano dell'espressione. Nessuna delle altre risposte è corretta. La semantica strutturale si propone di studiare la struttura inerente alle lingue naturali. Lezione 029 - 04. Le principali fonti della semantica strutturale sono. L'antropologia di Lévi-Strauss, la morfologia della fiaba di Propp e la glossematica danese. Il corso di saussure, la fonologia praghese e la morfologia della fiaba di Propp. Gli elementi di semiologia di Barthes la fonologia praghese e la morfologia della fiaba di Propp. La fonologia praghese, l'antropologia di Lévi-Strauss e la glossematica danese. Lezione 029 - 05. Un semema è : Un particolare tratto distintivo che determina il significato di un lessema. Un'opposizione categoriale di tratti distintivi che determina il significato di un morfema non realizzato. Nessuna delle altre risposte è corretta. Un insieme di fonemi che compongono un lessema. Lezione 029 - 06. Chi è l'autore di Semantica Strutturale. Hjelmslev. Trubetzkoy. Greimas. Jakobson. Lezione 030 - 01. Come descrivere il movimento/disciplina nota come Narratologia?. La narratologia è una sotto-disciplina che applica concetti e teorie semiotico/strutturali all'analisi dei testi narrativi. La narratologia è una branca della semiotica, che si occupa dello studio della letteratura. La narratologia è un movimento che reinterpreta la semiotica classica, per sviluppare un metodo di studio coerente del fenomeno letterario. La narratologia è quel movimento francese che applica teorie e modelli strutturali allo studio dei testi. Lezione 030 - 02. Chi è il maggior critico della morfologia della fiaba di Propp?. Greimas. Claude Lévi-Strauss. Todorov. Kristeva. Lezione 030 - 03. Che rapporto vi è tra la scuola formalista e lo sviluppo della Narratologia semiotica?. I formalisti costruiscono una teoria e un metodo metodo unitario, che sarà corretto e sviluppato dalla narratologia. Tutte le risposte sono corrette. I formalisti inaugurano una prospettiva di studio del fenomeno narrativo fondata sullo studio delle logiche astratte del sistema, non della storia o psicologia della letteratura. I formalisti elaborano un metodo di analisi che sarà fortemente criticati dalla semiotica, nonostante le somiglianze superficiali. Lezione 030 - 04. Quale è la distinzione tra fabula e intreccio, secondo il Formalismo?. La fabula corrisponde alla durata cronologica assoluta degli eventi rappresentati, mentre l'intreccio alla durata relativa con cui tali eventi sono presentati nel testo. Nessuna delle altre risposte. la fabula corrisponde alla successione cronologica assoluta degli eventi del racconto, mentre l'intreccio all'ordine in cui essi sono esperiti dai personaggi. La fabula corrisponde alla successione logica degli eventi del racconto, mentre l'intreccio all'ordine con cui tali eventi sono presentati nel racconto. Lezione 030 - 05. Che cosa intende il Formalismo con l'opposizione fondamentale tra forma e contenuto?. Il contenuto costituisce l'idea mentale legata ad un determinato segno, mentra la forma è rappresentata dal veicolo esperibile e fisico di quel segno. La forma dipende dalla griglia astratta stabilita da ogni linguaggio, mentre il contenuto è il risultato dell'applicazione della forma alla materia dei due piani linguistici. Il contenuto costituisce il livello superficiale ed esperienziale del testo, mentre la forma costituisce l'ossatura logica e la struttura delle funzioni del meccanismo letterario. Il contenuto rappresenta il livello del testo dotato di significato semiotico, mentre la forma rappresenta l'aspetto estetico, linguistico, retorico del testo. Lezione 030 - 06. Quale tra questi personaggi NON è legato (direttamente o indirettamente) allo sviluppo della sotto-disciplina della narratologia?. Vladimir Propp. Tzvetan Todorov. Gerard Genette. Louis Prieto. Lezione 031 - 01. In che cosa consiste lo Schema compositivo unitario, elaborato da Propp nella Morfologia della fiaba?. Nell'elaborazione di uno schema che include in un ordine parzialmente variabile le 31 funzioni, a seconda delle concatenazioni tra le singole funzioni. Nessuna delle altre risposte. Nell'elaborazione di uno schema che include tutte le 31 funzioni, dividendosi nella parte centrale in 3 bracci, ognuno che identifica un modello specifico di fiaba di magia. Nell'elaborazione di uno schema che include tutte le 31 funzioni narrative secondo un ordine preciso, che manifesta lo schema generale dello sviluppo fiabesco. Lezione 031 - 02. Quale tra i seguenti NON appartiene a uno dei Ruoli elaborati da Propp nella Morfologia della fiaba. Falso eroe. Destinante. Donatore. Mandante. Lezione 031 - 03. Nel modello di analisi della fiaba di Propp, come vengono considerati i personaggi?. Poiché i personaggi sono riconducibili al piano del Contenuto, Propp li esclude dall'analisi formalista. Essi vengono tradotti in una serie di ruoli, astratti e legati allo sviluppo delle funzioni narrative. Essi vengono distinti in attanti (funzione astratta) e attori (personaggio concreto). Essi vengono tradotti da un lato secondo il loro ruolo narrativo (7 ruoli unici) e dall'altro come dramatis personae (variabile delle funzioni). Lezione 031 - 04. In quale modo Propp può individuare le 31 funzioni comuni che sono alla base del suo schema compositivo unitario?. Propp non elabora un criterio specifico per l'identificazione delle funzioni, ma seleziona una serie di dinamiche presenti in tutte le fiabe del corpus da lui studiato. Attraverso una serie di prove di commutazione (sostituzione di elementi di una fiaba con elementi di un'altra fiaba). Attraverso una serie di analisi che sono affini alla prova di commutazione (identificazione di invariante nella variazione). Propp non elabora un criterio specifico per l'identificazione delle funzioni, elemento che viene rimproverato da Levi-Strauss, a causa della sua ascientificità. Lezione 031 - 05. Quale tra le seguenti appartiene alle quattro tesi fondamentali alla base dell'analisi di Propp 'La morfologia della fiaba?". Il numero delle funzioni è limitato. Tutte le risposte sono corrette. Le unità costitutive della fiaba sono le funzioni. La successione delle funzioni è sempre la stessa. Lezione 031 - 06. Quale tra le seguenti NON fa parte delle tesi fondamentali alla base dell'analisi di Propp "La morfologia della fiaba" ?. Il numero delle funzioni è limitato. La successione delle funzioni è sempre la stessa. Le unità costitutive della fiaba sono le funzioni. Tutte le funzioni della fiaba danno vita a tre forme uniche (tipologie) di racconto. Lezione 034 - 01. Perché una frase come "io amo il gelato" non può essere considerato un racconto nella logica di Bremond?. A causa di una mancanza di un interesse umano della tematica trattata. A causa di una mancanza di una integrazione di intenti tra i soggetti del racconto. Tutte le risposte sono corrette. A causa di una mancanza di una successione di eventi. Lezione 034 - 02. A quale data ed evento si è soliti far risalire l'origine della Narratologia?. Al 1966, data in cui esce il numero 8 della rivista Communications, dedicata all'analisi dei testi narrativi. Al 1971, data in cui Todorov conia a posteriori il termine "Narratologia". Al 1965, anno in cui Roland Barthes scrive "Elementi di Semiologia" in Francese. Al 1928, anno in cui Propp scrive in russo "La morfologia della Fiaba". Lezione 034 - 3. Rispetto al modello di Propp qual è la differenza apportata dalla logica di Bremond?. Tutte le risposte sono corrette. La maggiore differenza consta nel fatto del non voler rintracciare tutte le varianti possibili del racconto (come le funzioni di Propp) ma delle "arterie" del racconto. La maggiore differenza consta nel fatto di voler rintracciare le logiche del racconto in un'ottica strutturalista e non formalista. La logica di Bremond, al contrario del lavoro di Propp, si focalizza su convenzioni proprie ad una cultura, ad un’epoca, ad uno stile. Lezione 034 - 04. Perché una frase come “Vestito da sposa in vendita. Comprato per errore” può essere considerato un racconto nella logica di Bremond ?. Tutte le risposte sono corrette. Perché manifesta l'interesse umano del soggetto implicato nel racconto. Perché presenta una integrazione di intenti tra i soggetti del racconti. Perché presenta una successione di eventi. Lezione 034 - 05. Perché una frase come "La regina Elisabetta conobbe Churchill e Carlo diventa principe di Galles" non è considerata un racconto nella logica di Bremond?. A causa di una mancanza di una integrazione di intenti tra i soggetti del racconto. Non si tratta di un racconto ma di un episodio appartenente alla storia. Tutte le risposte sono corrette. A causa di una mancanza di interesse umano della tematica del racconto. Lezione 034 - 06. Quali sono secondo Bremond, le caratteristiche fondamentali del racconto?. Bremond non definisce le caratteristiche fondamentali del racconto, a differenza del modello di Genette. Bremond non definisce le caratteristiche fondamentali del racconto, mentre Todorov ne propone una definizione. Esso consiste in: una successione di eventi, sulla base di uno sguardo specifico, narrata da una o più voci. Esso consiste in: una successione di eventi, d'interesse umano, nell'unità d'una azione. Lezione 035 - 01. In cosa consiste il cambiamento metodologico portato avanti dalla narratologia?. Nel rifiutare le interpretazioni psicologiche e storiche dei romanzi, privilegiando una lettura antropologica e astratta del fatto narrativo. Nessuna delle altre risposte. Nel percepire la letteratura come un tipo particolare di testo, soggetto a una molteplicità di codicie e a una complessità maggiore dei testi narrativi tradizionali (fiaba, mito). Nel percepire il testo letterario come un meccanismo dotato di dinamiche semiotiche, che possono essere analizzate, ricostruite e scomposte. Lezione 035 - 02. Quale caratteristica differenzia il lavoro di Gerard Genette da molti altri narratologi?. Quello di stabilire un modello che mettesse in comunicazione semiotica, teoria letteraria, retorica antica. Quello di elaborare la teoria di Ferdinand De Saussure sulla distinzione tra segno motivato (naturale) e segno arbitrario (artificiale). quello di interpretare i testi narrativi unicamente come testi letterari, con caratteristiche che li separano dai racconti tradizionali (fiabe, miti etc). Quello di non elaborare un modello unico per l'analisi del racconto, ma una serie/inventario di categorie narratologiche per la sua analisi. Lezione 035 - 03. In cosa consiste la differenza tra narrazione e descrizione elaborata da Genette?. Nessuna delle risposte sono corrette. La narrazione riguarderebbe l'insieme di azioni e di eventi, la descrizione riguarderebbe invece la rappresentazione di oggetti, personaggi e ambienti. La narrazione è quella compiuta da un soggetto narrante interno al racconto; la descrizione, invece utilizzerebbe un narratore esterno al racconto. La descrizione riguarderebbe l'insieme di azioni e di eventi, la narrazione riguarderebbe invece la rappresentazione di oggetti, personaggi e ambienti. Lezione 035 - 04. In cosa consiste la differenza tra racconto e discorso (in quanto diverse maniere di "narrare") elaborata da Genette?. Tutte le risposte sono corrette. Il "Discorso" è una modalità del racconto tramite un soggetto che lo pronuncia alla prima persona e al tempo presente, il “Racconto”, invece, si caratterizza per l’impiego della terza persona e tempi come il passato remoto e il piuccheperfetto. il discorso risente di una forte soggettività rispetto a chi lo produce, il racconto, invece, ha i caratteri di una oggettività dovuta all’eliminazione dei tratti che permettono di identificare la presenza di un narratore. Nel discorso "qualcuno" (un soggetto) parla e l’atto stesso del parlare determina degli effetti di senso "soggettivi". Nel racconto, invece, nessuno parla, determinando una visione "oggettiva" del racconto. Lezione 035 - 05. Quali sono gli autori di riferimento di Genette nella rielaborazione dei concetti di Mimesis e Diegesi?. Greimas e Propp. Artisotele e Platone. Greimas e Lévi-Strauss. Aristotele e Peirce. Lezione 035 - 06. Alla conclusione delle sua riflessione in cosa consiste la differenza tra Mimesis e Diegesi di Genette?. Non vi sarebbe differenza poiché la rappresentazione letteraria (mimesis) degli antichi non è più il racconto più i “discorsi” (dei personaggi), ma è il racconto e solo il racconto. La "mimesis" sarebbe l'imitazione propriamente detta, mentre la "diegesi" è semplice racconto cioè tutto ciò che il poeta/autore racconta. La “diegesi” non sarebbe altro che uno dei due modi dell’imitazione poetica; la "mimesis”, invece, è la rappresentazione diretta degli eventi compiuta da attori. Nessuna delle altre risposte. Lezione 036 - 01. Per Todorov l'analisi strutturale di un racconto deve puntare alla: Tutte le risposte sono corrette. Descrizione del "senso" dell'opera stessa e del suo inserimento all'interno di un "sistema". Descrizione dell'opera secondo un duplice punto di vista: quello della storia e del discorso. Descrizione delle possibili interpretazioni del senso che i diversi lettori possono elaborare. Lezione 036 - 02. In che maniera Todorv distingue Senso e Interpretazione ?. Secondo Todorov non ci sarebbe una grande differenza tra senso e interpretazione, entrambi i termini rimandano al significato dell'opera in esame. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il “senso” riguarderebbe la capacità oggettiva di un’opera di entrare in correlazione gli elementi dell’opera. L’"interpretazione" invece convoca le caratteristiche soggettive della personalità del critico. Il senso riguarderebbe il significato generale dell'opera mentre l'interpretazione consiste nel significato che ogni lettore può dare del racconto. Lezione 036 - 03. Cosa vuol dire per Todorov descrivere il racconto dal punto di vista della storia?. Per Todorov l’analisi delle "storia" del racconto è votata a rintracciare la logica e le relazioni delle azioni che la compongono. L'analisi della "storia" è votata a descrive "come" il narratore racconta gli avventimenti. L'analisi da un punto di vista della "storia" riguarda la maniera del racconto di strutturale il discorso del narratore. Grossomondo l'analisi storica consiste in una descrizione parziale del racconto relativamente al suo contesto storico di produzione. Lezione 036 - 04. In che senso per Todorov un racconto è un mix di storia e discorso?. Tutte le risposte sono corrette. L'opera è "Storia" nel senso che essa evoca sempre una successione di avvenimenti. Essa è anche "Discorso" in quanto presenta un narratore che racconta la storia. Un'opera letteraria è “discorso” in quanto presenta il narratore che svela le trame del racconto. Inoltre, essa è storia in quanto il narratore inserisce il racconto in un constesto storico ben preciso. L'opera è Storia nel senso che è sempre riportata all'interno di un costesto storico ben preciso. Inoltre, essa è discorso in quanto mette in scena una narrazione da un preciso punto di vista. Lezione 036 - 05. Quali sono i predicati di base individuati da Todorov?. "virtuale", "attuale", "potenzializzato". “desiderio”, “comunicazione” e “partecipazione”. "virtuale","attuale" e "reale". "manipolazione", "comunicazione", "sanzione". Lezione 036 - 06. Qual è l'idea alla base dell'analisi strutturale dei racconti condivisa da Todorov e Greimas?. L'idea che i racconti siano analizzabili da un punto di vista del sistema e del processo. L'idea è che in una narrazione la successione delle azioni non è arbitraria ma obbedisce sempre ad una certa logica profonda. L'idea che i racconti in fondo possiedano un'anima culturale e che pertando bisogna andare oltre la metodologia di Propp. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 037 - 01. In maniera generale, secondo Todorov, cosa vuol dire analizzare il racconto dal punto di vista del "Discorso"?. Tutte le risposte sono corrette. Il punto di vista del "discorso" porta sulla presa di parola dei personaggi nell'elaborazione di un discorso libero indiretto. Analizzare un racconto nel suo essere “discorso” vuole dire descrivere la maniera con cui il “narratore” fa conoscere la “storia”. Il punto di vista del "discorso" porta sulla maniera implicita con cui la storia viene "filtrata" attraverso gli occhi di un personaggio. Lezione 037 - 02. Quali sono per Todorov le categorie di analisi del "Discorso" del racconto?. I "soggetti" del racconto, gli "oggetti" del racconto, le "fasi" del racconto. Gli "attori" del racconto, gli "attanti" del racconto e le "figure" del racconto. La "storia" del racconto, "le modalità" del racconto, i "narratori" del racconto. “Il tempo del racconto”, "gli aspetti del racconto" e "i modi del racconto". Lezione 037 - 03. Nel "tempo del racconto" secondo Torodov, bisogna: scindere la temporalità della storia (in sé) da quella del discorso (del narratore che ce la racconta). Tutte le risposte sono corrette. individuare i tempi della narrazione utilizzati dai soggetti narratori e narratari. scindere le forme della temporalità della fabula da quelle dell'intreccio. Lezione 037 - 04. Cos'è il "tempo dell'enunciazione" in Todorov?. Nessuna delle altre risposte è corretta. il tempo dell’enunciazione riguarda la produzione del discorso del narratore che si introduce all'interno del racconto. il tempo dell'enunciazione riguarda il tempo del racconto in quanto enunciato. il tempo dell'enunciazione riguarda le diverse forme temporali utilizzati dai personaggi all'interno del racconto. Lezione 037 - 05. Riguardo gli "aspetti del racconto" per Todorov, bisogna analizzare: in che maniera il narratore ci presenta i diversi aspetti del racconto. la relazione esistente tra il narratore (tra colui che internamente al racconto ci sta raccontando la storia) e i personaggi (della storia). tutte le possibili varianti e variazioni interne al racconto. tutte le possibili varianti dello stesso racconto all'interno delle differenti culture. Lezione 037 - 06. Riguardo i "modi del racconto" per Todorov bisogna distinguere: se il narratore ci parla direttamente della storia o se sono i personaggi a prendere la parola descrivendo ciò che accade. la rappresentazione e la narrazione. le modalità con cui il narratore “mostra” o “dice” le cose. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 038 - 01. Quale grande fraintendimento è legato (principalmente) alla figura di Levi Strauss, nell'ambito della ricezione di Propp?. L'idea che la Morfologia della fiaba di Propp sia un modello per l'analisi di tutte le fiabe, estendibile al di là di quelle di magia. L'idea che la Morfologia della fiaba di Propp potesse essere sviluppata come un modello per l'analisi generale dei racconti, ma che Propp abbia scelto di limitarsi alle fiabe di magia russa. Nessuna delle altre risposte. L'idea che la Morfologia della fiaba di Propp sia un modello per l'analisi di tutti i racconti, estendibile al di là delle fiabe di magia russa. Lezione 038 - 02. Perché è possibile trapiantare il lavoro di Lévi-Strauss nell'analisi strutturale del racconto?. Perché il lavoro di Lévi-Strauss lo ritroviamo anche all'interno della semiotica della cultura. Perché Lévi-Strauss da antropologo si è occupato in gran parte di Miti che di per sé sono dei racconti. Tutte le risposte sono corrette. Perché Lévi-Strauss in quanto antropologo apporta un punto di vista innovante circa la natura culturale dei racconti. Lezione 038 - 03. Qual è la differenza che separa il lavoro di Lévi-Strauss da quello di Propp ?. Lévi-Strauss, al contrario di Propp, è convinto che il livello di astrazione dell’analisi formalista è troppo alto e che pertanto non riuscirebbe ad analizzare la "struttura". Tutte le risposte sono corrette. Propp, al contrario di Lévi-Strauss, sostiene che i rivestimenti figurativi concreti delle fiabe sarebbero solo degli "estetismi " che non hanno nulla a che fare con la “forma” oggettiva del racconto. Lévi-Strauss, al contrario di Propp, ritiene necessario tener conto anche degli aspetti esteriori o estetici delle fiabe, dei racconti, dei miti ecc. Lezione 038 - 04. In che maniera le figure presenti nel Mito studiato da Lévi-Strauss produrrebbero dei significati culturali ?. La significavità delle figure è datta dalla loro correlazione interna tra i piani dell'espressione e del contenuto. Le figure significherebbero in quanto sarebbero implicate all'interno di una struttura narrativa. Nessuna delle altre risposte è corretta. La significatività delle figure è “posizionale” o “oppositiva” ovvero ricostruiscono un sistema interna al mito in analisi. Lezione 038 - 05. In che maniera è possibile riassumere la differenza tra il metodo di analisi strutturale elaborato da Lévi-Strauss e quello elaborato da Propp?. Non vi è una differenza specifica, Propp si occuperebbe della forma del racconto mentre Lévi-Strauss della struttura del Mito, ma in realtà la metodologia è identica. Il lavoro di Propp si occupa di analizzare la successione degli stati sul piano dell'Espressione mentre Lévi-Strauss indaga i rapporti oppositivi sul piano del contenuto. La visione di Propp rimanda ad una logica sintagmatica e cioè di successione degli stati narrativi, al contrario, Lévi-Strauss pensa il mito come una serie di elementi paradigmatici che ne strutturano il sistema. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 038 - 06. Perché secondo Levi-Strauss lo schema elaborato da Propp è problematico, rispetto al concetto di struttura?. Perché per non sviluppare i rapporti di co-relazione tra le funzioni, Propp è costretto a ipotizzare uno schema lineare unico e teleologico. Perché lo schema compositivo di Propp si sviluppa solo sull'asse sintagmatico, senza prevedere il funzionamento generale delle funzioni sull'asse paradigmatico. Perché Propp presenta le relazioni paradigmatiche come eccezioni e tenta di ri-elaborarle in forma sintagmatica. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 039 - 01. Quale tra i seguenti autori NON elabora modelli narratologico/semiotici per l'analisi del testo narrativo?. Tzvedan Todorof. Nessuna delle altre risposte è corretta. Gerard Genette. Claude Bremond. Lezione 039 - 02. In cosa consiste il segmento del "piano autonomo" per Metz?. Il "piano autonomo", conosciuto anche come “sintagma frequentativo”, ricostruisce con mezzi filmici ciò che altri tipi di rappresentazione, come il teatro o anche la vita, non ci potrebbero presentare. Il "piano autonomo", conosciuto anche come "sintagma alternante" ricostruiscono un evento montando parallelamente due punti di vista diversi della stessa azione. Il Piano autonomo è conosciuto anche come "sintagma descrittivo”: vengono descritte delle situazioni o delle azioni che condividono lo stesso spazio ma non lo stesso tempo. il Piano autonomo è conosciuto anche come “piano sequenza” e consiste nella modulazione di una sequenza attraverso una sola ripresa. Lezione 039 - 03. In cosa consistono i "segmenti" del testo cinematografico per Metz?. I segmenti sarebbero le scene che compongono il testo cinematografico. I segmenti avrebbero più o meno la stessa funzione delle "funzioni" di Proppo: una serie di successioni che compongono la struttura narrativa. Per Metz i segmenti costituiscono delle categorie di analisi che si susseguono formando la struttural del Testo filmico. Un segmento è un'unità portatrice di senso che si struttura paradigmaticamente rispetto alle altre. Lezione 039 - 04. In che maniera Metz accumuna il racconto letterario a quello cinematografico?. Tutte le risposte sono corrette. Secondo Metz le leggi semiologiche che governano il racconto cinematografico e il racconto propriamente detto sono identiche. Secondo Metz come per i racconti, esiste una grande “sintagmatica” del film narrativo, ovvero un certo numero di “segmenti” che si susseguono uno dopo l’altro. Per Metz sia il testo cinematografico che il testo letterario condividerebbero una stessa concatenazione paradigmatica. Lezione 039 - 05. Il lavoro di Metz si concentra per la prima volta sul: Sul Teatro come Testo narrativo. Testo audiovisivo (film in particolare) come racconto narrativo. Sul Mito come Testo narrativo. Sul Romanzo come testo narrativo. Lezione 039 - 06. In che senso a Metz il linguaggio cinematografico appare più "universale" rispetto al linguaggio verbale?. Per Metz i segni cinematografici sono più importanti rispetto ai segni verbali. Per Metz il linguaggio cinematografico sarebbe più universale in quanto utilizzerebbe dei segni iconici più performanti rispetto ai segni verbali. Per Metz gli elementi visivi (le immagini) non sono mai portatrici del senso letterale ma anche del senso "figurato". Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 042 - 01. Che cosa si intende con il termine testo in Semiotica?. L'oggetto astratto che manifesta linguaggi naturali in forme riconoscibili come dotate di espressione e contenuto. L'oggetto astratto ma dotato di confini, in cui si rinviene una articolazione significante complessa. L'oggetto concreto rappresentato dalle forme di scrittura attestate e lineari (libri, papiri, manifesti etc). L'oggetto concreto rappresentato dai testi letterari, narrativi e tutto ciò che è scritto in forma di racconto. Lezione 042 - 02. Greimas è principalmente ricordato per essere il fondatore : della Semiotica Discorsiva. della Semiotica Generativa. della Semiotica Strutturale. della Semiotica interpretativa. Lezione 042 - 03. A seguito del fallimento della Semantica Strutturale il lavoro di Greimas si focalizza su: la costruzione di un nuovo paradigma strutturale del senso. la costruzione di un modello teorico simile a quello di Lévi-Strauss. la costruzione di una semiotica dedicata al Testo. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 042 - 04. Cosa si intende con l'espressione "lavorare in immanenza" relativamente al progetto di Greimas?. L'immanenza è quel principio per cui l'analisi rinuncia a descrivere la manifestazione del testo. Lavorare in immanenza vuol dire utilizzare un metalinguaggio teorico precostituito per produrre delle analisi testuali. L'immanenza è quel principio secondo cui non si può sfuggire al senso la cui natura sarebbe appunto "immanente". L'immanenza è quel principio teorico analitico che si contrappone alla trascendenza. Lezione 042 - 05. Qual è l'utilità del metalinguaggio descrittivo elaborato da Greimas?. Il metalinguaggio serve a mettere ordine e a descrivere la teoria semiotica. Il metalinguaggio permette di controllare l'analisi da un punto di vista metodologico ed epistemologico. Il metalinguaggio è un pacchetto di strumenti analitici differenti. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 042 - 06. Perché è importante, nella semiotica greimasiana, il cambiamento di prospettiva da Semantica strutturale (1966) a quella di Del senso (1970)?. Perché comporta il passaggio da una classificazione oggettiva e totalizzante del senso a un progetto di analisi dei meccanismi della significazione a livello locale e specifico. Perché comporta il passaggio da una semiotica fondata sullo studio dei codici a una fondata sullo studio delle strutture testuali. Perché comporta l'abbandono del progetto di una Semiotica a vocazione scientifica, a vantaggio di una semiotica come scienza umana che utilizza un metalinguaggio scientifico. Perché comporta il passaggio da una semiotica strutturale di tipo Saussureano a una semiotica di marca Hjelmsleviana, fondata sulla non-conformità dei piani. Lezione 043 - 01. Qual è l'idea alla base dell'analisi testuale di Greimas ?. Greimas pensa che i Testi siano strutturati su differenti livelli di astrazione. Tutte le risposte sono corrette. Greimas sostiene che si possano analizzare le strutture soggiacenti ai Testi. Greimas pensa che vi siano diversi livelli di profondità che compongono la struttura da analizzare inerente ai Testi. Lezione 043 - 02. Qual è lo strumento di analisi messo a punto da Greimas per l'analisi dei Testi?. La grammatica narrativa. Il percorso generativo. La semantica generativa. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 043 - 03. Come viene definita la taglia del Testo?. La taglia del testo è delimitata dai confini dell'oggetto di analisi. La Taglia del testo viene stabilita dal ricercatore una volta terminata l'analisi. Non è possibile stabilire a priori una taglia del Testo. La taglia del Testo è sempre definita dalle pertinenze stabilite dall'analista. Lezione 043 - 04. Quale linea di ricerca è portata avanti da Greimas in Semantica strutturale (1966), e in seguito riformulata successivamente?. L'idea che sia possibile rinvenire dei classemi invariabili all'interno dei segni/parole della lingua, indipendentemente dal contesto. L'idea che si possa descrivere il piano del contenuto attraverso un inventario chiuso di elementi minimali, come per il piano dell'espressione. L'idea che sia possibile elaborare un a semiologia fondata sulla narratività e sull'analisi dei testi, in diretta prosecuzione del progetto di Propp. L'idea che il piano del contenuto e il piano dell'espressione siano non-conformi, perciò composti da un inventario finito (anche se ampio) di classemi. Lezione 043 - 05. Quale tra le seguenti risposte NON fa parte dei due presupposti teorici alla base dell'elaborazione del Percorso Generativo della Significazione da parte di Greimas?. Il superamento del progetto di descrivere il piano del contenuto tramite inventario chiuso di tratti minimali. Il superamento del segno e la scelta del testo come unità d'analisi dei processi semiotici. Il superamento della langue (struttura generale) come sintesi di tutti e soli i fenomeni di significazione possibili a livello locale. Il superamento della struttura come sistema di valori unicamente posizionali, non legati al contesto semiotico. Lezione 043 - 06. In cosa consiste il Percorso generativo della significazione, elaborato da Greimas?. Tutte le risposte sono corrette. In un modello teorico e analitico di organizzazione dei piani del senso in un testo, che fa corrispondere ad ogni livello un particolare sguardo sui fenomeni semiotici del testo stesso. In un sistema semiotico organizzato per livelli di profondità/pertinenza, tra di loro intertraducibili, che rendano conto dei fenomeni di significazione in un testo. In un sistema semiotico organizzato per livelli di profondità/pertinenza, che renda conto del processo di generazione logica del senso dalle strutture più astratte/basilari a quelle più concrete/superficiali. Lezione 044 - 01. Il quadrato semiotico è: l'evoluzione del triangolo di Peirce. uno dei livelli del percorso generativo di Greimas. la rappresentazione grafica delle articolazioni possibili di una categoria semantica. uno strumento in grado di descrivere sintatticamente le figure presenti nel racconto. Lezione 044 - 02. Quale tra i seguenti livelli NON fa parte del Percorso generativo della significazione di Greimas?. Nessuna delle risposte è corretta. Strutture semio-narrative di superficie. Strutture semio-narrative profonde. Strutture discorsive. Lezione 044 - 03. Quali fenomeni semiotici permette di analizzare il livello semio-narrativo profondo del Percorso generativo di Greimas?. I processi enunciativi ed enunciazionali che interagiscono con i tratti semantici del quadrato semiotico. Le strutture e le dinamiche semio-narrative fondamentali, ovvero la scomposizione dei segni/catene testuali in elementi minimali su entrambi i piani. Le strutture e dinamiche semio-narrative, costituite dalla sintassi narrativa (attanti, enunciati, modalità). I principali tratti semantici del piano del contenuto che costituiscono 'l'ossatura' del testo. Lezione 044 - 04. L'opposizione tra termini contrari in un quadrato semiotico è…. Logico/Sintattica: uno stesso termine può occupare diverse posizioni della catena testuale, ma avrà sempre un'unica posizione in una struttura linguistica. Tutte le risposte sono corrette. Logico/Sintattica: le opposizioni semantiche sono tutte stabilite a livello generale della langue. Arbitraria/convenzionale: dipende dal testo e dai suoi codici culturali. Lezione 044 - 05. L'opposizione tra termini contraddittori in un quadrato semiotico è…. Logico/Sintattica, ma convenzionale: uno stesso termine può occupare diverse posizioni della catena testuale, ma avrà sempre un'unica posizione in una struttura linguistica. Arbitraria/convenzionale, a partire da una negazione puramente logica: dipende dal testo e dai suoi codici culturali. Tutte le risposte sono corrette. Logico/Sintattica pura: le contraddizioni semantiche sono tutte stabilite a livello generale della langue. Lezione 044 - 06. La relazione tra termini implicati/deittici in un quadrato semiotico è…. Nessuna delle altre risposte. Logico/Sintattica: uno stesso termine può occupare diverse posizioni della catena testuale, ma avrà sempre un'unica posizione in una struttura linguistica. Arbitraria/convenzionale: dipende dal testo e dai suoi codici culturali. Logico/Sintattica: le implicazioni semantiche sono tutte stabilite a livello generale della langue e delle catene sintagmatiche/paradigmatiche. Lezione 045 - 01. In che modi può essere utilizzato il quadrato semiotico?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il quadrato deve essere considerato come un universo chiuso di senso che permette di render conto della struttura narrativa. Il quadrato può essere usato come struttura statica (paradigmatica e cioè rende conto delle relazioni-opposizioni che i semi intrattengono tra di loro) ma anche come forma dinamica (cioè render conto delle evoluzioni testuali). In infinite maniere. Lezione 045 - 02. Qual è la funzionalità analitica del quadrato semiotico?. Tutte le risposte sono corrette. Il quadrato semiotico permette di rinvenire le interpretazioni possibili che si possono fare di un Testo. Il quadrato semiotico permette di rinvenire il ragionamento semiotico inerente a tutti i tipi di Testi. Il quadrato semiotico ha la funzionalità di rintracciare le strutture sintattiche insconce proprie ad ogni Testo. Lezione 045 - 03. L'opposizione/relazione tra "Sporco" e "Pulito" all'interno di un quadrato semiotico è detta di: implicazione. contraddizione. Nessuna delle altre risposte è corretta. contrarietà. Lezione 045 - 04. L'opposizione/relazione tra "Vita" e "Non Vita" all'interno di un quadrato semiotico è detta di: complementarietà. contraddizione. contrarietà. implicazione. Lezione 045 - 05. L'opposizione/relazione tra "Maschile" e "Non femminile" all'interno di un quadrato semiotico è detta di. complementarietà. contraddizione. implicazione. contrarietà. Lezione 045 - 06. Quale tra questi strumenti d'analisi semiotica NON appartiene al Percorso generativo della significazione di Greimas?. Il quadrato semiotico. Analisi rizomatica modale. strutture di debrayage e enbrayage. Lo schema narrativo canonico. Lezione 046 - 01. Che rapporto esiste tra l'attante Destinatario e l'attante Soggetto, nel modello attanziale di Greimas?. Il secondo può stabilire un Contratto con il primo, sulla base della manipolazione effettuata dal Destinante. Non esiste nessun rapporto tra attanti Soggetto e Destinatario. Il secondo può incorporare una funzione di ricerca dell'Oggetto di Valore che è stato comunicato al primo dal Destinante. Non esiste nessun rapporto tra attante Soggetto e Destinatario, ma solo tra Soggetto e Destinante. Lezione 046 - 02. Quale tra questi concetti semiotici NON appartiene al Percorso generativo della significazione di Greimas?. ipocodifica e ipercodifica. narratività. categorie semiche e isotopie. enunciazione. Lezione 046 - 03. Che cosa si intende, secondo Greimas, con il fenomeno della narratività?. La narratività è quel processo semiotico per cui i tratti semantici e le categorie semio-narrative profonde vengono tradotte in forma di relazione/opposizione tra funzioni narrative. La narratività è il principio organizzatore di qualsiasi tipo di testo/discorso, poiché determina la percezione dinamica dei processi di significazione. La narratività è un universale semiotico, il principio per cui il senso viene colto solo attraverso la sua narrativizzazione, come fenomeno dinamico e antropomorfizzato/animato. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 046 - 04. Quale tra i seguenti NON è una delle coppie di attanti elaborata da Greimas nel livello semio-narrativo di superficie del percorso generativo?. Nessuna delle risposte è corretta. Adiuvante / Opponente. Soggetto / Oggetto. Destinante / Destinatario. Lezione 046 - 05. Che relazione si pone tra un attante Soggetto e un attante Oggetto, all'interno del modello attanziale di Greimas?. Una relazione antropomorfizzata di desiderio/utilizzo. Una relazione di desiderio (umano) o di possesso. Una relazione di ricerca, tensione a raggiungere l'oggetto o allontanarsi da esso. Nessuna delle altre risposte. Lezione 046 - 06. Cosa si intende per attante Oggetto (di-Valore) nel modello attanziale di Greimas?. Si intende una funzione narrativa che incorpora un investimento semiotico di valori. Si intende un oggetto sensibile/manifestato a livello discorsivo, che racchiude valori a livello semio-narrativo profondo. Si intende una persona, un'idea, un concetto astratto o qualsiasi attorializzazione possibile di un attante. Si intende un investimento di valori, temi e figure discorsive, a partire da una funzione semio-narrativa di ricezione passiva. Lezione 047 - 01. In che maniera si succedono le fasi dello SNC elaborato da Greimas?. Competenza-Performanza-Sanzione-Manipolazione. Sanzione-Manipolazione-Performanza-Competenza. Competenza-Manipolazione-Performanza-Sanzione. Manipolazione-Competenza-Performanza-Sanzione. Lezione 047 - 02. In cosa consiste il concetto di enunciati narrativi nella grammatica semio-narrativa di Greimas?. In enunciati attanziali o modali, che rendono conto delle differenti fasi in cui si sviluppa l'articolazione narrativa di un racconto. In una serie di enunciati, tra di loro in relazione paradigmatica, che manifestano tramite stati e trasformazioni lo sviluppo della narrazione. In enunciati di stato o di trasformazione, che rendono conto delle relazioni tra gli attanti e della loro variazione, e compongono la struttura narrativa. In enunciati che traducono in forma libera le 31 funzioni proppiano, utilizzando esclusivamente le coppie attanziali elaborate da Greimas. Lezione 047 - 03. Quali delle seguenti fasi NON fa parte dello Schema narrativo canonico elaborata da Greimas?. Contratto/Manipolazione. Performanza. Sanzione. Attorializzazione. Lezione 047 - 04. In cosa consiste la fase della Competenza, nello SNC elaborato da Greimas?. Nella valutazione dei risultati ottenuti dal soggetto nella fase della Sanzione. Nell'acquisizione dei mezzi necessari per poter realizzare la fase della Manipolazione/contratto. Nell'acquisizione dei mezzi per poter realizzare la fase della performanza. Nella valutazione dei risultati ottenuti dal soggetto nella fase di Performanza. Lezione 047 - 05. In cosa consiste la fase della Sanzione, nello SNC elaborato da Greimas?. Nell'acquisizione dei mezzi per poter realizzare la fase della performanza. Nella valutazione dei risultati del Contratto stipulato nella fase di Manipolazione. Nella valutazione dei risultati ottenuti dal soggetto nella fase di Performanza. Nella valutazione dei risultati ottenuti dal soggetto nella fase della Competenza. Lezione 047 - 06. In cosa consiste la fase della Manipolazione, nello SNC elaborato da Greimas. Tutte le risposte sono corrette. La manipolazione costituisce una forma di credenza rispetto ai riceventi della narrazione. La manipolazione costituisce l'inganno dell'antisoggetto ai datto del Soggetto del racconto. La manipolazione costituisce la messa in forma di un contratto di azione tra un Destinante e un Soggetto. Lezione 050 - 01. La teoria dell'enunciazione in semiotica è presa in prestito da: La linguistica di Martinet. La linguistica di Propp. La linguistica di Emile Benveniste. La linguistica di Saussure. Lezione 050 - 02. Il passaggio dalle strutture semio-narrative a quelle discorsive avviene tramite: un cambio di prospettiva da parte dell'analista che si concentra sull'aspetto concreto del testo in analisi. Tutte le risposte sono corrette. la mediazione di un soggetto dell'enunciazione. la concretizzazione automatica dalle narrazioni in discorso. Lezione 050 - 03. In che maniera Greimas concepisce il Discorso all'interno dell'ottica generativa?. Il discorso è il prodotto dell'enunciazione linguistica da parte di un soggetto enunciatore. Il discorso è l'insieme dei tratti pertinenti della narrazione prodotto da un mittente. Il discorso costituirebbe la “messa in scena” del testo, ovvero dei processi che concretizzano i fenomeni narrativi e semantici astratti, traducendoli in figure-spazi e tempi. Il discorso è l'atto di produzione di un Testo da parte di un emittente che lo pronuncia. Lezione 050 - 04. Le strutture discorsive del PGS sono anche dette: Strutture di realizzazione. Strutture di attualizzazione. Strutture di modalizzazione. Strutture di virtualizzazione. Lezione 050 - 05. La teoria dell'enunciazione in linguistica porta sul passaggio de: Del Sistema nel Processo. La Langue in Discorso. Della langue nell'enunciazione. La Langue in Parole. Lezione 050 - 06. Quali fenomeni/processi semiotici avvengono a livello delle strutture discorsive, all'interno del percorso generativo elaborato da Greimas?. Dinamiche di narrativizzazione del senso in forma di enunciati narrativi, traducendo le dinamiche semio-narrative in discorso. Processi di testualizzazione e manifestazione del piano del contenuto, che traducono il senso in segni e catene discorsive manifestate (attorializzate, figurativizzate, tematizzate). Fenomeni di messa-in-scena del piano del contenuto a partire da processi enunciativi e di rappresentazione testuale. Nessuna delle altre risposte. Lezione 051 - 01. I pronomi personali "io-tu" indicano: La presenza o la co-presenza dei soggetti dell'enunciazione. Tutte le risposte sono corrette. Chi sono gli attanti che stanno prendendo la parola all'interno della narrazione narrata. Il passaggio dall'enunciazione all'enunciato. Lezione 051 - 02. Perché Benveniste considera i pronomi personali come segni linguistici responsabili dell'enunciazione?. Perché tramite i pronomi personali è possibile individuare l'istanza del soggetto dell'enunciazione. Perché non esistono discorsi senza pronomi personali. Perché i pronomi personali sono responsabili dell'enunciato. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 051 - 03. Perché il soggetto dell'enunciazione è fondamentale nella teoria linguistica di Benveniste?. Perché il soggetto dell'enunciazione è il responsabile dell'atto di produzione di un enunciato. Perché senza soggetto dell'enunciazione non sarebbe possibile la messa in discorso di un enunciato. Perché il soggetto dell'enunciazione è il responsabile di produzione di un discorso. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 051 - 04. La linguistica discorsiva di Benveniste studia: i discorsi emessi dai soggetti dell'enunciazioni. le modalità degli "atti di enunciazione" ovvero di "messa in discorso" a partire da un discorso enunciato. la maniera con cui i discorsi vengono realizzati (pronunciati) dai possibili soggetti dell'enunciazione. gli atti di enunciazione nel loro farsi che realizzano degli enunciati. Lezione 051 - 05. Cos'è concretamente l' "enunciazione" ?. È l'atto di produzione di un enunciato. È l'atto di produzione di un discorso. È il lavoro di un soggetto dell'enunciazione che produce un discorso/enunciato. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 051 - 06. Che vuol dire che i pronomi personali sono "forme vuote"?. Tutte le risposte sono corrette. Sono forme vuote in quanto segni che acquisiscono un significato differente ad ogni uso. Sono forme vuote nel senso che il loro significato dipende dagli altri elementi (segni) presenti nell'enunciato. Sono forme vuote nel senso che possono essere utilizzati da qualunque soggetto dell'enunciazione. Lezione 052 - 01. Quali sono per Benveniste gli elementi che segnalano la presenza di un soggetto dell'enunciazione?. Nessuna delle altre risposte è corretta. La presenza di un emittente e di un ricevente. La presenza di un discorso. Ce ne sono molteplici ma le principali riguardano i pronomi personali. Lezione 052 - 02. Cosa sono concretamente gli indicatori di ostensione?. Gli indicatori di ostensione sono particolari segni linguistici che rafforzano la presenza di un particolare oggetto implicato nell'enunciazione. Sono particolari segni linguistici utilizzati dall'enunciatore per manifestare la propria presenza (come ad esempio i pronomi personali). Sono dei particolari segni linguistici che si riferiscono all'oggetto dell'enunciazione in quanto elementi implicati all’interno della dinamica enunciativa. Sono particolari segni linguistici che mettono in rapporto il locutore con la sua enunciazione e di indicare l’oggetto de l’espressione linguistica. Lezione 052 - 03. Cos'è l'enunciazione performativa?. È una particolare pratica dell'enunciazione che determina un cambiamento di stato nel momento in cui essa è pronunciata da un soggetto competente. È una enunciazione che utilizza particolari segni linguistici in grando di segnalare performativamente il soggetto dell'enunciazione. Nessuna delle altre risposte. Si tratta di una particolare forma di enunciazione prodotta da un soggetto qualsiasi che utilizza dei verbi “performativi” coniugati alla prima persona del presente indicativo. Lezione 052 - 04. Cosa sono i verbi performativi ?. Sono particolari forme della temporalità verbale che segnalano la pratica dell'enunciazione. Sono verbi che utilizzati in una determinata maniera "fanno" qualcosa nel momento stesso in cui sono pronunciati. Sono dei particolari segni linguistici (verbali) che segnalano la presenza del soggetto dell'enunciazione. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 052 - 05. Qual è per Benveniste l'elemento su cui si regge l'intero processo dell'enunciazione?. La presenza stessa del discorso. La presenza del soggetto. La presenza di una particolare temporalità. La presenza di alcuni segni tipici dell'enunciazione. Lezione 052 - 06. Cosa sono concretamente gli indicatori della persona?. Sono segni che il soggetto dell'enunciazione utilizza per produrre un enunciato. Tutte le risposte sono corrette. Sono segni linguistici presenti nell'enunciato che indicano la persona a cui quest'ultimo è diretto. Sono particolari segni presenti nell'enunciato come i pronomi personali. Lezione 053 - 01. Cosa intende Greimas con processo di Enbrayage?. è la sovrapposizione tra l'enunciatore astratto/virtuale rappresentato dall'enunciato e l'enunciatore empirico che lo pronuncia. è la manifestazione, nell’enunciato, degli elementi che fanno riferimento all’”io qui ora”, reinserendo l'enunciatore nell'enunciazione. Tutte le risposte sono corrette. è la riunione temporale e spaziale dell'enunciatore rispetto all'enunciato, che avviene nel momento in cui esso viene scritto o pronunciato in prima persona. Lezione 053 - 02. Come viene inteso il concetto di enunciazione di Benveniste all'interno del percorso generativo di Greimas?. Come l'istanza attraverso cui un enunciatore concreto/empirico manifesta nel testo delle tracce enunciative che richiamano alla situazione comunicativa originale. Come una serie di dinamiche di debrayage e enbrayage che traducono in forma rappresentazionale la situazione comunicativa. Come l'istanza di manifestazione nel testo delle tracce del processo dell'enunciazione che sono implicate dall'attività del soggetto enunciatore concreto. Come l'istanza di produzione/separazione di un enunciato da un enunciatore astratto, che produce tracce/dinamiche specifiche nel testo stesso. Lezione 053 - 03. Cosa significa, secondo la semiotica, che le marche dell'enunciazione costituiscono le tracce di una strategia enunciativa?. Tutte le risposte sono corrette. Che esse possono essere utilizzate in vari campi per rafforzare la verità e l'oggettività delle proprie affermazioni. Che esse contribuiscono alla costruzione del senso generale di un testo, allestendo un punto di vista/prospettiva dell'enunciatario sull'enunciato stesso. Che esse contribuiscono ad attribuire ad un enunciatore reale e concreto l'enunciato linguistico, ancorandolo al contesto comunicativo. Lezione 053 - 04. L'idea di Greimas per studiare l'enunciazione in semiotica consiste nel: Tutte le risposte sono corrette. reperire le "tracce" lasciate dall'enunciazione nell'enunciato. studiare l'enunciazione come effetto di senso all'interno del testo enunciato. studiare le forme di Embrayage e di Debrayage interne al testo. Lezione 053 - 05. L'enunciazione rimanda alle marche : ai simulacri narrativi che ritroviamo espressi nel quadrato semiotico. dei tratti semantici che ricostruiamo all'interno del testo. della produzione fisica del discorso in quanto enunciato. dei soggetti del tempo e dello spazio lasicate all'interno dell'enunciato. Lezione 053 - 06. Cosa intende Greimas con processo di Debrayage?. Nessuna delle altre risposte. è la separazione temporale e spaziale dell'enunciatore dall'enunciato, che avviene nel momento in cui esso viene scritto o pronunciato. è la cancellazione, dall’enunciato, degli elementi che fanno riferimento all’”io qui ora”, disinnescando l'enunciatore dall'enunciazione. è la manifestazione, nell’enunciato, degli elementi che fanno riferimento all’”io qui ora”, reinserendo l'enunciatore nell'enunciazione. Lezione 054 - 01. Quali dei seguenti processi NON trova luogo all'interno del livello discorsivo del Percorso generativo della significazione?. Figurativizzazione. Attorializzazione. Modalizzazione. Tematizzazione. Lezione 055 - 01. In che maniera i fenomeni di Debrayage e di Embrayage producono degli effetti di senso?. I fenomeni di Debrayage e di Embrayage possono creare dei Testi più o meno "oggettivi"/"soggettivi". I fenomeni di Debrayage e di Embrayage permettono la messa in discorso e quindi la produzione di Attori Tempi e Spazi. I fenomeni di Debrayage e di Embrayage possono manifestare dei temi e delle figure responsabili di determinati effetti di senso. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 055 - 02. In cosa consiste la discorsivizzazione delle strutture semio-narrative?. Tutte le risposte sono corrette. Consiste nella produzione "concreta" di attori-spazi-tempi tramite l'istanza dell'enunciazione. Consiste nella strutturazione di un discorso che può essere modulato tramite meccanismi di Embrayage e Debrayage. Consiste nella presa in carico da parte di un soggetto dell'enunciazione che produce un discorso. Lezione 055 - 03. Un testo per essere considerato "oggettivo" utilizzerà strategie dell'enunciazione come: Un accentuato debrayage che proverà a cancellare la presenza del soggetto dell'enunciazione. L'utilizzo di determinati attori che possano creare un effetto di senso fiduciario rispetto all'enunciatario. Tutte le risposte sono corrette. L'utilizzo di temi e di figure che possano sviluppare un testo/discorso "scientifico". Lezione 055 - 04. Un testo per essere considerato "soggettivo" utilizzerà strategie dell'enunciazione come: Tutte le risposte sono corrette. Un accentuato embrayage che proverà a mettere in evidenza la presenza di un soggetto enunciante. L'utilizzo di temi e di figure che possano colpire l'immaginario dell'enunciatario. L'ultizzo di determinate tematiche che possano creare degli effetti di senso "gradevoli" per i soggetti enuciatari. Lezione 055 - 05. I processi di Debrayage e di Embrayage. agiscono a livello attoriale. agiscono al livello spaziale. Tutte le risposte sono corrette. agiscono al livello temporale. Lezione 055 - 06. I processi di Debrayage e di Embrayage. Nessuna delle altre risposte è corretta. permettono la trasformazione di attanti in attori. permettono la creazione di temi specifici alla narrazione. permettono di analizzare la creazione di un enunciato da parte di un soggetto dell'enunciazione. Lezione 056 - 01. Il livello dei Temi e delle Figure nel PGS : fa parte delle strategie dell'enunciazioni dove un soggetto prende in carico di manifestare un tema tramite determinate figure. Nessuna delle altre risposte è corretta. appartiene al livello semio narrativo dove diverse figure attanziali svolgono una determinata tematica narrativa. è il livello più concreto dove agli attori-spazi vengono rappresentati tramite specifiche figure attorno ad una determinata tematica. Lezione 056 - 02. In cosa consiste un "ruolo tematico"?. è il ruolo svolto dal soggetto dell'enunciazione. è il ruolo svolto dal soggetto di una narrazione. il ruolo tematico è la convergenza tra una figura attoriale che svolge un tema specifico. è il ruolo svolto dal tema all'interno di una narrazione in quanto elemento manipolatore del soggetto. Lezione 056 - 03. Quali sono, secondo Benveniste, tracce e marche dell'enunciazione nell'enunciato?. Pronomi personali, e per estensione pronomi dimostrativi e avverbi di luogo e tempo. Pronomi personali, avverbi di luogo e tempo, diatesi verbale. Nessuna delle altre risposte. Pronomi personali di prima e seconda persona, avverbi di modo, luogo e tempo. Lezione 056 - 04. Che differenza esiste tra la tematizzazione e la figurativizzazione, all'interno del livello discorsivo del percorso generativo di Greimas?. La figurativizzazione è quel processo attraverso cui valori semio-narrativi astratti ricevono istanza figurativa, entrano a far parte della messa-in-scena testuale; la tematizzazione è il processo complementare, che però dona agli attanti semio-narrativi istanza tematica, cioè valorialmente concreta. Tutte le risposte sono corrette. La tematizzazione è una conversione semantica, che permette di tradurre in forme diverse (astratte) un valore astratto; la figurativizzazione agisce invece nel trasformare il concetto/tema in elemento rappresentabile della messa in scena. La tematizzazione e la figurativizzazione rappresetano i processi progressivi verso l'attorializzazione degli attanti, dotando attanti di un carico modale e di un ruolo tematico, infine di sistemi figurativi. Lezione 056 - 05. Al di sopra del livello tematico-figurativo del PGS ritroviamo: La presenza del ricevente del testo. Tutte le risposte sono corrette. La manifestazione testuale. La presenza di un soggetto dell'enunciazione incarnato e quindi manifesto. Lezione 056 - 06. La particolarità dei temi e delle figure è quella di. convocare delle competenze proprie del soggetto enunciatario. convocare delle competenze proprie al soggetto dell'enunciazione. rendere ancor più "concreto" il testo. rimandare ad elementi culturali del testo. Lezione 059 - 01. All'interno di quale prospettiva teorica nasce la riflessione di Charles Sanders Peirce sul segno?. Essa si sviluppa a partire da una riflessione di logica analitica sul rapporto tra linguaggio e realtà. Essa si sviluppa a partire da una riflessione sulla capacità della mente di cogliere le proprietà del mondo circostante. Essa origina da una problematica sul funzionamento dei sistemi linguistici. Essa origina da una preoccupazione filosofica sulla conoscenza e il rapporto tra mente e realtà. Lezione 059 - 02. Quale di questi elementi NON fa parte della definizione di segno utilizzata da Charles Sanders Peirce?. sotto qualche aspetto o capacità. Per qualcos'altro. in qualche situazione o contesto. Qualcosa che sta a qualcuno. Lezione 059 - 03. Qual è la posizione di Peirce sul rapporto tra realtà esterna e la mente umana?. La mente non può avere nessun accesso diretto alla realtà esterna, solamente mediato da segni e ipotesi. La mente ha accesso alla realtà esterna solo a partire dai segni percettivi (tattili, visivi, olfattivi…). La mente può avere accesso alla realtà esterna solo a partire da una serie di ipotesi verificate e coerenti sul senso. Nessuna delle altre risposte. Lezione 059 - 04. Che cosa può essere considerato, secondo Peirce, il segno-interpretante?. Nessuna delle altre risposte. Come quel segno che sta per l'oggetto rappresentato sotto tutti gli aspetti possibili, anche quelli non immediatamente manifesti. Come quel segno che permette di interpretare un primo segno, e che che si presenta per il soggetto come equivalente o più sviluppato del primo,. Come quel segno che sta per l'oggetto rappresentato dal primo segno nella sua caratteristica immediata e manifesta. Lezione 059 - 05. A quale filosofo si rifà la definizione di Segno elaborata da Peirce. Aristotele. Agostino da Ippona. Platone. Socrate. Lezione 059 - 06. Secondo Peirce qual è la relazione tra i segni e la realtà?. I segni simboleggiano la realtà. I segni mediano il rapporto con la realtà. I segni rappresentano la realtà. I segni significano la realtà. Lezione 060 - 01. Quale tra i seguenti concetti in Peirce è quanto di più vicino a ciò che noi consideriamo il significato di un segno?. Il representamen. L'oggetto dinamico. L'interpretante. L'oggetto immediato. Lezione 060 - 02. Quali tra le seguenti coppie di termini rispecchia la distinzione tra i due segni-oggetti definita da Peirce?. Oggetto immediato e oggetto dinamico. Oggetto dinamico e oggetto istantaneo. Oggetto generale e oggetto istantaneo. Oggetto generale e oggetto immediato. Lezione 060 - 03. Quale tra questi elementi NON appartiene al modello triadico di segno elaborato da Charles Sanders Peirce?. Il segno-representamen. Il segno-interpretante. Il segno-interprete. Il segno-oggetto. Lezione 060 - 04. Che rapporto vi è, secondo Peirce, tra Oggetto Immediato e Oggetto dinamico?. L'oggetto dinamico è ciò a cui arriviamo tramite i segni, a partire dalla selezione di un ground specifico. L'oggetto immediato è un particolare interpretante di un oggetto dinamico che costituisce l'integrazione di tutti gli oggetti immediati possibili. L'oggetto dinamico è ciò che, attraverso la selezione di un ground, ci permette di giungere a un oggetto dinamico. L'oggetto immediato è una particolare manifestazione/aspetto di un Oggetto dinamico, che non può mai essere colto. Lezione 060 - 05. Secondo Peirce, quale tra i seguenti rapporti tra segno-representamen e segno-interpretante è più corretta?. Ogni segno corrisponde ad uno e un solo interpretante possibile all'interno di una catena inferenziale. Ogni segno può essere interpretato a partire da una serie di interpretanti possibili, non tutti colti e utilizzati temporaneamente. Ogni segno può essere interpretato solo sulla base dei ground che sono coerenti con la sua definizione fondamentale. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 060 - 06. Quale dei seguenti processi comunicativi, secondo la semiotica interpretativa di Peirce, NON è tra le dinamiche dell'esperienza quotidiana del senso?. Tutte le risposte sono corrette. Stabilizzare i molteplici significati possibili, selezionandoli. Utilizzare/sfruttare la molteplicità e ricchezza del senso per scopi creativi o ludici. Selezionare gli aspetti rilevanti del senso su base pragmatica, legata all'abitudine e l'esperienza. Lezione 061 - 01. Come vengono considerate le relazioni indicali / i segni indice da Peirce?. Come quei segni che vengono interpretati come spazialmente o temporalmente contigui al loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come simili all'oggetto, secondo uno specifico punto di vista. Come quei segni che vengono interpretati come arbitrariamente in relazione con il loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come causalmente/fisicamente legati al loro oggetto. Lezione 061 - 02. Come viene definito il processo della semiosi, secondo la teoria di Peirce?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Come quel passaggio che va dal segno all'oggetto, a partire da un segno-interpretante che istituisce il ground necessario a cogliere il significato. Come quel passaggio (l'interpretazione) che va dal segno all'oggetto, attraverso l'interpretante e un processo di selezione. Come quel passaggio dall'oggetto immediato all'oggetto dinamico, operato a partire da un interpretante e tramite la selezione di un ground. Lezione 061 - 03. In cosa consiste la tipologia triadica del segno presso Peirce?. Nella differenza tra representamen interpretante e segno oggetto. Nella differenza tra indice simbolo e icona. Nella differenza tra representament interprete significato. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 061 - 04. Quali tra le seguenti risposte rappresenta una delle divese relazioni/tipologie segniche che collegano representamen e oggetto, secondo Peirce?. Relazione iconica (icone). Relazione simbolica (simboli). Relazione indicale (indici). Tutte le risposte sono corrette. Lezione 061 - 05. Come vengono considerate le relazioni simboliche / i segni simboli da Peirce?. Come quei segni che vengono interpretati come arbitrariamente in relazione con il loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come causalmente/fisicamente legati al loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come in relazione solo parzialmente motivata con il loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come simili all'oggetto, secondo uno specifico punto di vista. Lezione 061 - 06. Come vengono considerate le relazioni iconiche / i segni iconici da Peirce?. Come quei segni che vengono interpretati come arbitrariamente in relazione con il loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come causalmente/fisicamente legati al loro oggetto. Come quei segni che vengono interpretati come simili all'oggetto, secondo uno specifico punto di vista. Come quei segni che vengono interpretati come figurativamente simili al loro oggetto. Lezione 062 - 01. Quale di queste affermazioni sul rapporto tra conoscenza e semiotica nel pensiero di Peirce è più corretta?. Nessuna delle altre risposte. Per Peirce tutta la conoscenza assume la forma dell'inferenza, essa è mediata sempre da ragionamento tramite segni/concatenazioni semiosiche. Per Peirce la conoscenza può essere immediata o mediata, quest'ultima è sempre il risultato di un processo inferenziale, distinto in tre tipologie. Per Peirce la conoscenza è il risultato di un ragionamento immediato e inconscio, attuato in parte da inferenze, in parte da selezione del ground corretto. Lezione 062 - 02. Quali delle seguenti risposte include tutti e soli gli elementi attraverso cui sono composte le varie tipologie di inferenze, secondo Peirce?. Antecedente, Conseguente, Relazione. Premessa, Conseguenza, Conclusione. Caso, Risultato, Regola. Nessuna delle altre risposte. Lezione 062 - 03. Quale tra le seguenti risposte NON include uno tra i diversi tipi di ragionamento inferenziale teorizzati da Peirce?. Induzione. Nessuna delle altre risposte. Abduzione. Deduzione. Lezione 062 - 04. Come funziona il ragionamento deduttivo, secondo la descrizione che ne fornisce Peirce?. la deduzione crea, a partire da un risultato specifico, una regola che colleghi quel risultato in un caso specifico. la deduzione costruisce una regola collegando un risultato a un caso tramite esperienza/esperimento. La deduzione applica una regola prestabilita a un risultato visibile, confermando la sua appartenenza a un caso specifico. La deduzione parte con una regola prestabilita, che applica a un caso producendo un risultato prevedibile. Lezione 062 - 05. Come funziona il ragionamento induttivo, secondo la descrizione che ne fornisce Peirce?. L'induzione si sviluppa a partire da un risultato, che viene interpretato alla luce di una regola, divenendo un caso specifico. L'induzione parte con una regola prestabilita, che applica a un caso producendo un risultato prevedibile. L'induzione costruisce una regola collegando un risultato a un caso tramite esperienza/esperimento. L'induzione crea, a partire da un risultato specifico, una regola che colleghi quel risultato in un caso specifico. Lezione 062 - 06. Come funziona il ragionamento abduttivo, secondo la descrizione che ne fornisce Peirce?. L'abduzione parte con una regola prestabilita, che applica a un caso producendo un risultato prevedibile. L'abduzione crea, a partire da un risultato specifico, una regola che colleghi quel risultato in un caso specifico. L'abduzione ipotizza che un risultato appartenga a un caso specifico, formulando la regola che li lega contestualmente. L'abduzione costruisce una regola collegando un risultato a un caso tramite esperienza/esperimento. Lezione 063 - 01. Qual è il problema semiotico alla base del riconoscimento del fenomeno potenziale della semiosi illimitata?. Se il processo di semiosi fosse illimitato, non vi sarebbe possibilità di comunicare concretamente, non arrivando mai ad un messaggio condiviso. Tutte le risposte sono corrette. Se il processo di semiosi fosse illimitato, non sarebbe mai possibile stabilire quando fermarsi/interromperlo per dare la "giusta interpretazione". Se il processo di semiosi fosse illimitato, nessun ragionamento conoscitivo potrebbe mai arrivare a compimento. Lezione 063 - 02. Quale meccanismo permette di arrestare la semiosi illimitata. L'interpretante finale. Il ground. Il rimando segnico. Il ragionamento abduttivo dell'interprete. Lezione 063 - 03. Che cosa si intende, nei termini di Peirce, per Interpretante finale?. Si intende quell'interpretante che permette la transizione dall'Oggetto Immediato all'Oggetto Dinamico, e quindi al significato, sulla base del ground adatto al contesto specifico. Si intende quell'interpretante che chiude il processo interpretativo, poiché selezionato sulla base del ground più adatto/efficace nel contesto specifico. Nessuna delle altre risposte è corretta. Si intende quell'interpretante che pone temporaneamente fine alla catena di associazioni/traduzioni che ci permettono di giungere a un certo oggetto/significato. Lezione 063 - 04. Quali tra i seguenti processi/fenomeni NON appartiene, secondo Peirce, a quelli che determinano specifici abiti interpretativi da parte degli interpreti?. Esperienza della semiosi. Attese e premesse interpretative. Modelli inferenziali prestabiliti. Regolarità interpretative. Lezione 063 - 05. Che cosa si intende, nella semiotica interpretativa di Peirce, con la nozione di Abiti interpretativi?. Tutte le risposte sono corrette. Una serie di regolarità, ripetizioni, attese e premesse della semiosi che determinano la selezione dell'interpretante finale. Una serie di regolarità interpretative che selezionano il ground corretto per stabilire l'interpretante finale. Una serie di modelli inferenziali prestabiliti, uniti ad attese e premesse interpretative, che determinano la selezione dell'interpretante finale. Lezione 063 - 06. Quali tra i seguenti fenomeni possono essere utilizzati come esempio del fenomeno della semiosi illimitata?. Il gioco da tavolo "Indovina Chi". Il gioco dell'impiccato. Il gioco del telefono senza fili. Il gioco delle associazioni delle idee. Lezione 064 - 01. Quale tra le seguenti risposte precisa meglio la relazione/opposizione tra le teorie di Peirce e di De Saussure?. Peirce e de Saussure condividevano un oggetto di studio, ma divergevano su prospettive di studio e e obiettivi. Peirce e De Saussure divergevano significativamente per prospettiva di studio, oggetti di studio e obiettivo finale. Peirce e de Saussure non condividevano un oggetto di studio, ma condividevano prospettive di studio e e obiettivi. Nessuna delle altre risposte. Lezione 064 - 02. Su quale aspetto porta l'interpretazione aberrante?. Sul fatto che l'interpretazione può condurre a differenti significati. Tutte le risposte sono corrette. Sulla fallibilità del processo di chiusura dell'interpretazione. Sul fatto che il processo di interpretazione non si chiude mai. Lezione 064 - 03. Quale tra i semiotici ha tentato l'integrazione tra la semiotica strutturale e quella intepretativa ?. Jakobson. Lotman. Umberto Eco. Greimas. Lezione 064 - 04. In linea generale qual è il principio che arresta la semiosi ?. La presenza di un interpretante. Nessuna delle risposte è corretta. L'interpretazione. L'assunzione di un punto di vista. Lezione 064 - 05. Quale tra i seguenti elementi NON costituisce un aspetto rilevante della teoria interpretativa di Peirce, nei confronti della semiotica strutturale?. La natura del segno come costrutto dalla taglia non prestabilita. La semiosi come prodotto di una attività cognitiva di mediazione, selezione e traduzione. La natura fallibile e ipotetica del processo di conoscenza. La natura triadica del segno. Lezione 064 - 06. Quale tra le seguenti risposte NON rappresenta una differenza fondamentale tra la semiotica interpretativa e la semiotica strutturale. La natura binaria o triadica del segno. La focalizzazione sul concetto di relazione. Il rapporto tra struttura chiusa e processo aperto. La focalizzazione su specifici sistemi linguistici (o meno). Lezione 067 - 01. Cosa intende Umberto Eco con il concetto di Unità Culturale?. Tutte le risposte sono corrette. Si intende un elemento di un sistema-cultura, che è al centro di una serie di codici denotativi, ma non connotativi. Si intende un elemento distinto di un sistema, che è al centro di una serie di codificazioni connotative, ma non denotative. Intende un elemento che, all'interno di un sistema-cultura, risulta definito e distinto dagli altri, suscettibile di significazioni veicolate da significazioni precedenti. Lezione 067 - 02. Qual è il primo testo strettamente semiotico di Umberto Eco?. Il nome della rosa. Opera Aperta. La struttura asssente. Il trattato di semiotica generale. Lezione 067 - 03. Qual è uno dei concetti teorici più importanti che Eco riformula e considera alla base del suo Trattato di semiotica generale?. Il concetto di regola. Il concetto di semema. La nozione di struttura. La nozione di codice. Lezione 067 - 04. Quale tra le seguenti risposte fa parte delle funzioni di mediazione del codice, secondo la teoria formulata da Umberto Eco?. stabilendo una correlazione il codice crea una funzione segnica. Tutte le risposte sono corrette. IL codice stabilisce la correlazione tra piani producendo una regola. Il codice presenta una funzione/natura strutturale trai suoi elementi. Lezione 067 - 05. Perché è particolarmente rilevante, per la semiotica, la nozione di codice formulata da Umberto Eco?. Perché il codice ricollega tramite un interpretante terzo i due piani del linguaggio (significante e representamen). Nessuna delle altre risposte. Perché mette in dialogo lo strutturalismo con la semiotica interpretativa di Peirce. Perché si configura attraverso una serie di s-codici all'interno di ogni sistema linguistico. Lezione 067 - 06. Quale delle seguenti affermazioni riguardo la nozione di codice formulata da Umberto Eco NON è vera?. Il concetto di codice fa interagire linguaggio, traduzione e cultura, mettendo in luce la natura mediata dell'interpretazione. Attraverso la nozione di codice, Eco applica allo studio della cultura e della comunicazione la teoria della conoscenza di Peirce. Nessuna delle risposte è corretta. A partire dalla nozione di codice di Eco è stato possibile ripensare una teoria della decodifica non strutturale dei testi. Lezione 068 - 01. Quale fattore permette ad Eco di passare da una teoria dei codici ad un modello interpretativo/enciclopedico?. Lo sviluppo di una teoria del segno su base perciana. Eco comincia a considerare che i codici appartengano più alle competenze dei singoli individui che al processo di comunicazione in esame. L'abbandono totale del modello strutturale. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 068 - 02. Qual è una delle cause della fine della teoria dei codici?. Tutte le risposte sono corrette. La teoria dei codici si affida un modello più logico che semiotico. I processi di comunicazione mostrano che vi sono sempre più codici al lavoro. La teoria dei codici esclude completamente la vocazione linguistica della semiotica. Lezione 068 - 03. Quale è una delle cause del crollo della teoria dei codici?. La teoria dei codici si presenta come un modello della comunicazione che ha poco a che fare con la semiotica. La teoria dei codici si inseriva in una prospettiva semiologica come svelamento delle ideologie. Tutte le risposte sono corrette. La teoria dei codici in realtà si propone come un modello più matematico che semiotico. Lezione 068 - 04. Che cosa intende Eco con il concetto di Comunità di Interpreti, da lui formulato?. la funzione astratta interna ad un testo che manifesta l'insieme dei lettori modello storicamente e geograficamente ipotizzati dal testo stesso. Nessuna delle risposte è corretta. L'insieme delle interpretazioni e regole di inferenza comuni all'interno di una serie di interpretanti in un sistema culturale. L'insieme delle conoscenze e delle credenze di un determinato gruppo di lettori situato geograficamente e storicamente. Lezione 068 - 05. Qual è la tesi fondamentale che da origine e riassume la teoria della cooperazione interpretativa di Eco?. L'idea che ogni testo funzioni come un meccanismo incompleto, che richiede l'intervento del lettore/ricevente. L'idea che il ricevente debba ricostruire un autore modello attraverso cui interpretare il corretto significato del testo. L'idea che un testo sia un costrutto il cui significato è fortemente dipendente da fattori contestuali ed esterni ad esso. L'idea che il mittente/autore produca il testo sulla base di una serie di strategie di produzione segnica. Lezione 068 - 06. Quale grande cambiamento teorico è rappresentato dalla pubblicazione di Lector in Fabula di Eco, nel 1979?. Lo sviluppo di una semiotica di decodifica testuale a partire da una semiotica basata sull'interpretazione di codici. Il passaggio da una prospettiva interpretativa fondata sul codice al problema della cooperazione interpretativa. Il passaggio da una prospettiva semiotica fondata sul codice a una fondata sul testo. Lo sviluppo di una teoria della cooperazione interpretativa basato sul modello della decodifica generativa. Lezione 069 - 01. Secondo Eco, una volta introdotti i concetti di autore e lettore modello, quale distinzione semiotica si rivela necessaria?. La distinzione tra topic e isotopia, di cui solo il primo legato agli autori/lettori empirici. Nessuna delle risposte è corretta. Quella tra la decodifica empirica del testo da parte del lettore, e la decodifica modello ipotizzata dalle strategie testuali. Quella tra la semplice decodifica tramite applicazione di codici, e l'utilizzo di competenze interpretative. Lezione 069 - 02. Qual è la differenza fondamentale tra i testi definiti da Eco "chiusi" e quelli "aperti"?. I primi sono testi che presentano limiti e ostacoli allo sviluppo di passeggiate inferenziali e isotopie virtuali, al contrario dei secondi. Nessuna delle risposte è corretta. I primi sono testi che presentano un grado di intertestualità molto basso o inesistente, mentre i secondi si fondano su ampia apertura intertestuale. I primi sono testi che lasciano pochissimo margine interpretativo al lettore, i secondi invece si fondano sulla cooperazione interpretativa. Lezione 069 - 03. Cosa intende Eco con autore modello?. Le tracce che l'autore in carne e ossa lascia all'interno di un testo per farsi identificare quando necessario. L'immagine che l'autore vuol dare di sé all'interno di un testo tramite delle strategie enunciative complesse. Nessuna delle risposte è corretta. Un autore modello è un autore che segue alla lettera tutte le regole necessarie per una scrittura efficace. Lezione 069 - 04. Cosa intende Eco con autore empirico?. È l'immagine che l'autore vuole lasciare di sé all'interno di un testo tramite delle strategie complesse di enunciazione. Tutte le risposte sono corrette. È un autore che si manifesta empiricamente durante la lettura di un testo tramite particolari strategie retoriche. È l'autore in carne e ossa con le sue intenzioni che possono discostarsi dalle tracce lasciate nel testo. Lezione 069 - 05. Qual è la differenza principale, secondo Eco, tra il concetto di "Uso del testo" e quello di "interpretazione del testo"?. L'interpretazione del testo riguarda l'attualizzazione del senso e attribuzione del significato previsto dall'autore modello, a differenza dell'uso. L'uso del testo deriva da un rifiuto alla cooperazione interpretativa da parte del lettore, a differenza dell'interpretazione. L'interpretazione del testo richiede l'attualizzazione del senso e attribuzione di significato compatibile con quella dell'autore empirico. L'uso del testo si basa sulla mancata applicazione dei codici interpretativi corretti, previsti dalle strategie autoriali. Lezione 069 - 06. Che cosa intende eco con la distinzione tra autore/lettore empirico e modello?. L'autore modello è l'immagine dell'autore che emerge attraverso le sue strategie, rintracciabili nel discorso testuale. L'autore/lettore modello è l'immagine astratta postulata dal lettore/autore empirico, sulla base della ricostruzione/strategia testuale. Tutte le risposte sono corrette. L'autore e lettore empirico sono gli individui in carne e ossa che interagiscono nella cooperazione interpretativa e produzione testuale. Lezione 070 - 01. Cos è per Eco il codice contestuale?. Si tratta di competenze messe in gioco dal lettore che riguardano la situazione comunicativa. Si tratta di un codice "secondario" rispetto al codice linguistico e che riguarda la situazione di comunicazione. Si tratta di un codice che riguarda il contesto della comunicazione e che permette di interpretare correttamente un messaggio. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 070 - 02. Che cosa intende Eco attraverso il processo delle inferenze da sceneggiatura?. Intende la capacità e tendenza dei lettori a inferire conseguenze e sviluppi narrativi possibili e coerenti con il testo. Egli intende il processo attraverso cui una sceneggiatura determina la selezione del topic per un contenuto testuale, a partire da processi di gerarchizzazione narrativa. Nessuna delle risposte è corretta. intende il processo per cui una specifica sceneggiatura (topic) viene tradotta in una serie di mondi possibili e figure del livello discorsivo. Lezione 070 - 03. Come definisce Eco il processo di Ipercodifica?. Egli intende un fenomeno appartenente ai processi di surcodificazione, che determina il riconoscimento delle espressioni cristallizate nel testo. Egli intende un fenomeno appartenente alle competenze interpretative, che determina l' interpretazione di un testo sulla base del riconoscimento di espressioni fatte o cristallizzate. Intende la capacità e tendenza dei lettori a inferire conseguenze e sviluppi narrativi possibili e coerenti con il testo. Eco lo considera come il processo per cui uno specifico elemento testuale viene assegnato ad un genere/classe testuale specifico, permettendo l'interpretazione di informazione specifiche valide per tutto il testo. Lezione 070 - 04. Quale tra le seguenti risposte fa parte dei tre livelli di base di applicazione di codici formulati da Eco per spiegare i processi di disambiguazione del testo?. Dizionario di base (riconoscimento delle unità culturali). Tutte le risposte sono corrette. Selezioni contestuali/circostanziali (disambiguazione termini con circostanze esterne al testo). Regole di co-referenza (disambiguazione deissi e anafore). Lezione 070 - 05. Il quali situazioni le competenze del codice contestuale risultano inefficaci?. Nelle forme di comunicazione faccia a faccia. Nelle forme di comunicazione mediate. In tutte le forme di comunicazione che includono più soggetti della comunicazione. Nessuna delle risposte è corretta. Lezione 070 - 06. In cosa consiste per Eco l'inferenza per sceneggiatura?. Tutte le risposte sono corrette. Si tratta della capacità e tendenza dei lettori di inferire conseguenze e sviluppi narrativi possibili e coerenti con il testo. Si tratta di una serie di competenze del lettore modello il quale può immaginare i particolari sviluppi di una sceneggiatura particolare. Si tratta della capacità dell'autore empirico di costruire una sceneggiatura adatta al suo Testo. Lezione 071 - 01. Cosa si intende, all'interno della teoria di Eco, con il concetto di Enciclopedia?. L'enciclopedia è il modello di rinvio segnico del piano del contenuto, che supera il Modello Q introdotto dal Trattato. L'enciclopedia è l'insieme concreto dei testi che fanno parte di una data unità culturale. L'enciclopedia è quell'oggetto concreto che manifesta il funzionamento di tutti i processi intertestuali in una data cultura. L'enciclopedia è l'insieme astratto di tutti i testi che esistono in un dato momento nella cultura umana. Lezione 071 - 02. Che rapporto esiste, secondo Eco, tra l'esperienza dei testi dei lettori empirici e i processi di cooperazione interpretativa della comunità degli interpreti?. Una relazione indiretta, per cui l'esperienza dei testi che i lettori fanno influenza la loro capacità/inferenza nell' interpretare i testi successivi. Nessuna delle risposte è corretta. Nessuno: le strategie interpretative prodotte dall'autore modello non sono riconducibili alla sua esperienza come lettore empirico. Nessuno diretto; la comunità degli interpreti è una funzione astratta, in relazione con i lettori modello di un testo. Lezione 071 - 03. Che rapporto esiste, secondo Eco, tra la competenza enciclopedica dei lettori e la produzione di sceneggiature inferenziali in relazione ai testi?. Tutte le risposte sono corrette. Una relazione indiretta, per cui l'esperienza dei testi che i lettori fanno influenza la loro capacità/inferenza nell' interpretare i testi successivi. Nessuno diretto; la competenza enciclopedica dei lettori è una funzione astratta, in relazione unicamente con i lettori modello di un testo. La competenza enciclopedica dei lettori influenza lo sviluppo di specifiche sceneggiature inferenziali, facendole ritenere più o meno probabili. Lezione 071 - 04. Cos'è per Eco l'enciclopedia in senso generale?. L'enclopeida è il sapere particolare di ogni singolo individuo. L'enciclopedia è l'insieme astratto di tutti i testi possibili presenti sulla terra in un determinato momento. L'enciclopedia è l'insieme concreto dei testi che fanno parte di una data unità culturale. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 071 - 05. Cos'è per Eco l'enciclopedia di un interprete ?. È l'insieme di testi che sono in possesso del singolo individuo e che possono variare col tempo. Tutte le risposte sono corrette. È l'insieme di saperi che un singolo individuo è riuscito ad acquisire e che utilizza per ogni interpretazione. L'encilopedia è quel modello per cui il singolo interprete mette in correlazione un piano dell'espressione con un piano del contenuto. Lezione 071 - 06. In che senso l'enciclopedia permette di interpretare la vita quotidiana?. L'enciclopedia in quanto sistema generale di sapere permette agli individui un accesso illimitato al mondo e alla sua interpretazione. L'enciclopedia fornisce un modello di sapere che permette ad ogni interprete di avere delle esperienze pregresse circa gli avvenimenti del mondo. Nessuna delle risposte è corretta. L'enciclopedia unendo un piano dell'espressione con un piano del contenuto fornisce una semiosi rispetto ai segni presenti nel mondo. Lezione 072 - 01. In che senso vi è il rischio che i processi di cooperazione interpretativa descritti da Eco sviluppino fenomeni di semiosi illimitata?. Poiché se ogni interpretazione di enunciato dipendesse da un interpretante cooperativo, a sua volta esso dipenderebbe da un ulteriore interpretante cooperativo, in un processo infinito. Nessuna delle risposte è corretta. Perché se ogni interpretazione di enunciato richiedesse interamente un tale lavoro interpretativo e inferenziale, tale processo non avrebbe mai fine. Poiché se ogni interpretazione di un enunciato richiedesse un interpretante enciclopedico esterno al testo e deducibile tramite inferenza, il processo interpretativo non giungerebbe mai a compimento. Lezione 072 - 02. Che definizione da Umberto Eco al concetto di Mondi Possibili?. Egli li considera tutti i risultati del processo delle passeggiate inferenziali dei lettori, sulla base delle possibilità non espresse dal testo. Nessuna delle risposte è corretta. Umberto Eco non elabora una definizione di Mondi Possibili, ma si limita a definire il processo delle passeggiate inferenziali. Egli li considera tutti i processi di inferenza legati alle possibilità non espresse dal testo base, in rapporto ad una specifica Enciclopedia. Lezione 072 - 03. Cosa caratterizza il concetto di Passeggiate Inferenziali, all'interno della teoria semiotica di Umberto Eco?. Esse rappresentano il processo interpretativo che ha come risultato la produzione di un mondo possibile. Esse rappresentano il lavoro interpretativo compiuto dal lettore, per produrre previsioni tramite sceneggiature ocmuni o intertestuali. Tutte le risposte sono corrette. Esse rappresentano un processo inferenziale, che elabora conseguenze possibili a partire dallo stato del testo stesso. Lezione 072 - 04. Quali tra le seguenti dinamiche dell'intertestualità NON è tra quelle sviluppate da Umberto Eco, nella sua teoria semiotica?. L'intertestualità intrinseca al testo, implicata dal suo partecipare di una enciclopedia. L'intertestualità come risultato delle passeggiate inferenziali, che producono disgiunzione di possibilità nelle sceneggiature. L'intertestualità dipendente dalle dinamiche di ipercodifica e sceneggiature inferenziali dei lettori. Nessuna delle risposte è corretta. Lezione 072 - 05. In che modo Eco trapianta il modello della cooperazione testuale alla vita quotidiana?. Tutte le risposte sono corrette. Eco sostiene che i Testi in quanto forme enciclopediche vadano ad "informare" la nostra realtà e quindi ad influenzare la nostra interpretazione di essa. Eco sostiene che la realtà sia considerabile come un Testo. Eco sostiene che anche la realtà (e non solo un Testo) è un enorme universo semiotico "incompleto". Lezione 072 - 06. Cos'è l'intertestualità nella teoria di Eco?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Si tratta del continuo rimando/relazione/connessione tra i Testi. Si tratta di quell'idea per cui ogni Testo derivi e debba essere interpretato all'interno di un particolare contesto. Si tratta del continuo rimando/relazione/connessione tra i Segni. Lezione 075 - 01. Quale dei seguenti semiologi è ritenuto uno dei più importanti autori per la teoria semiotica della cultura?. Roland Barthes. Umberto Eco. Algirdas Julien Greimas. Jurij Lotman. Lezione 075 - 02. La Semiotica della cultura …. è un campo di ricerca interno alla semiotica interpretativa, legata alle teorie di Eco sul rapporto tra codice e unità culturale. è la quarta tradizione semiotica, insieme alla Semiotica strutturale, interpretativa e generativa. Nessuna delle altre risposte è corretta. è piuttosto un campo di ricerca semiotico, che descrive la cultura attraverso la prospettiva semiotica, "sub specie" semiotica. Lezione 075 - 03. Cosa significa sostenere che "nessuna cultura esiste in forma unicamente astratta?". Nessuna delle altre risposte è corretta. Che ogni cultura è il risultato di una codificazione esplicitata in diversi testi di una data società. Che ogni cultura viene sempre percepita/interpretata in rapporto a date caratteristiche o modalità dei testi in una società. Che ogni cultura è un oggetto semiotico concreto, allo stesso modo dei segni e dei codici, analizzabile in quanto tale. Lezione 075 - 04. Che natura hanno i testi all'interno di una prospettiva di semiotica della cultura?. Quella di un oggetto dinamico, che dialoga con il suo contesto e viene attraversato da codici e dinamiche culturali. Quella di un oggetto analizzabile in laboratorio, attraverso cui interpretare l'esistenza di dinamiche culturali generali. Tutte le risposte sono corrette. La semiotica della cultura non contempla la nozione di testo strutturale, ma sviluppa un modello di testo alternativo, di matrice interpretativa. Lezione 075 - 05. Che cosa si intende, nella prospettiva della semiotica della cultura, con l'idea che la cultura assuma forma sistemica?. Che i fenomeni culturali vivono di dipendenze e relazioni tra la parte e il tutto; e che le culture si sviluppano sulla base di una attribuzione di coerenza sistematica. Che ogni cultura è assimilabile ad un linguaggio specifico, definito, caratterizzato da relazioni strutturali interne, ma non esterne. Nessuna delle altre risposte è corretta. Che i soggetti attribuiscono ad ogni cultura una completa coerenza e organicità, anche in contrasto con la natura frammentaria dei processi culturali. Lezione 075 - 06. Che cosa si intende con l'affermazione "dal punto di vista semiotico, la cultura non è un oggetto" ?. Tutte le risposte sono corrette. Che la cultura non è un fenomeno concreto e sostanziale, come una particella atomica o una massa di persone. Che la cultura è piuttosto un'ipotesi regolativa, una proiezione che ci permette di dare senso alla collettività e al mondo. Che la cultura è piuttosto un effetto di senso, risultate dalla nostra interazione e comunicazione. Lezione 076 - 01. Quale visione generale della cultura muove la prospettiva della scuola di Tartu-Mosca, nello specifico esplicitata da Lotman e Uspenskij?. Tutte le risposte sono corrette. L'idea che la cultura organizzi e selezioni l'informazione in forma dinamica. L'idea che la cultura funzioni come un meccanismo semiotico, organizzando strutturalmente il mondo che la circonda. L'idea che la cultura sia un sistema organizzato, di natura semiotica e dotato di confini ed elementi distintivi. Lezione 076 - 02. Quale definizione/visione della Cultura viene proposta inizialmente da Lotman e Uspenskij, nella loro introduzione al volume "Tipologia della cultura" ?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Cultura come insieme di tutta l'informazione non ereditaria e dei mezzi per la sua organizzazione e conservazione. Cultura come sistema linguistico dotato di proprietà strutturali e confini stabiliti. Cultura come insieme di strumenti, tecniche, istituti sociali, credenze, costumi e lingua. Lezione 076 - 03. Che cosa intende Lotman con il termine di "sistema modellizzante primario?". Intende un sistema strutturale che entra in contatto immediato con il parlante, senza ricorso a traduzioni di un sistema culturale, come i linguaggi gestuali. Intende un sistema strutturale, autonomo e indipendente da altri sistemi segnici parziali; un sistema come quello delle lingue naturali. Intende un sistema semiotico parziale, ma che influenza direttamente l'esperienza culturale dei soggetti che lo utilizzano (come l'arte). Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 076 - 04. Cosa intende Lotman col principio del pluralità dei linguaggi delle culture?. Egli ritiene che ogni cultura produca, simultaneamente all'immagine di sé, anche l'immagine di una alterità che parla una lingua diversa. Nessuna delle altre risposte è corretta. Egli sostiene che il codice del mittente e quello del destinatario non sono mai identici, producendo così la necessità di un certo grado di traduzione nella comunicazione. Egli sostiene che per essere attiva, una cultura deve possedere almeno due lingue in traduzione reciproca, così da produrre nuova informazione. Lezione 076 - 05. Cosa intende Lotman col principio di "dialogismo" culturale?. Che ogni cultura per esistere dialoga con altre culture al suo interno e al suo esterno. Tutte le risposte sono corrette. Egli sostiene che ogni forma di comunicazione, per essere compresa anche dai suoi stessi autori, richieda una forma di traduzione in una lingua diversa rispetto a quella iniziale. Egli ritiene che ogni cultura produca, simultaneamente all'immagine di sé, anche l'immagine di una alterità che parla una lingua diversa. Lezione 076 - 06. Che cosa si intende, nella teoria di Lotman e Uspenskij, con il termine 'autodescrizione'?. L'immagine di sé che ogni cultura crea, selezionando specifiche caratteristiche e testualizzandole. La descrizione di ogni cultura che viene effettuata dalle altre culture, che sono in comunicazione con la prima. L'insieme delle caratteristiche veritiere attraverso cui una cultura si auto-percepisce. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 077 - 01. Che rapporto esiste, nella teoria di Lotman e Uspenskij, tra autodescrizione ed eterogeneità culturale?. L'autodescrizione contribuisce al processo dinamico dell'eterogeneità culturale, producendo ulteriori codici e modelli culturali sottoposti a variazione. L'autodescrizione agisce in direzione opposta al processo dinamico dell'eterogeneità, selezionando e stabilizzando alcune caratteristiche culturali. L'autodescrizione non ha relazione diretta con l'eterogeneità culturale, che avviene a livello di comunicazione/traduzione testuale. L'eterogeneità culturale è un processo dovuto alla fisiologica natura della comunicazione come traduzione. Lezione 077 - 02. In cosa consiste il processo di autodescrizione delle culture?. Nella creazione di discorsi istituzionali atti a negare tutto ciò che non appartiene ad una determinata cultura. Nella creazione di un'identità culturale sulla base di differenze interne ed esterne della cultura. Nella creazione di riti di passaggio in grado di mettere in evidenza le caratteristiche della cultura. Nella creazione di pratiche in grado di descrivere l'evoluzione di una cultura. Lezione 077 - 03. Chi è il maggior collaboratore di Lotman nella scrittura di testi che si riferiscono ad una semiotica della cultura?. Ivanov. Toporov. Todorov. Uspenskij. Lezione 077 - 04. In che rapporto sono, secondo la teoria di Lotman e Uspenskij, le autodescrizioni culturali e i modelli dell'alterità?. Le prime includono i secondi; i modelli di alterità nascono all'interno di una autodescrizzione. Nessuna delle altre risposte è corretta. I secondi determinano i primi; a partire da modelli di alterità debrayata (non-io/qui/ora) si sviluppa, in secondo grado, una autodescrizione embrayata (io, qui, ora). Le prime determinano la nascita dei secondi; a partire da una autodescrizione si svilupperanno testi che creeranno alterità autodescrittive. Lezione 077 - 05. Che cosa intendono Lotman e Uspenskij con il termine "tipologia delle culture?". Nessuna delle altre risposte è corretta. Una tipologia della cultura è la realizzazione di categorie oppositive di tipo esclusivo, che permettono di classificare ogni cultura sulla base della sua combinazione di tratti tipologici. Una tipologia delle culture è l'analisi dei meccanismi di funzionamento semiotico culturale, sulla base di specifici processi, creando così seriazioni o tipologie. Una tipologia della cultura è una descrizione analitica di come ogni cultura si immagina (autodescrive). Lezione 077 - 06. Quale tra le seguenti categorie tipologiche NON appartiene a quelle presentate da Lotman e Uspenskij per l'analisi delle caratteristiche di una cultura?. Culture attive vs culture passive. Culture testualizzate vs culture grammaticalizzate. Culture ordinate vs culture caotiche. Categorie topologiche (definizione dell'esterno, orientamento e comprensività). Lezione 078 - 01. Quali caratteristiche assume il testo, nel senso Lotmaniano, come meccanismo generatore di cultura (funzione culturale?). Produce e presuppone un continuo scambio semiotico, fatto di traduzioni/interpretazioni, per poter significare adeguatamente. Nessuna delle altre risposte è corretta. Possiede omogeneità interna (autodescrizione) ma è suscettibile di dinamizzazione esterna (plurilinguismo). Possiede eterogeneità interna (plurilinguismo) e presuppone uno scambio semiotico con l'esterno/contesto. Lezione 078 - 02. In cosa consiste la differenza tra culture grammaticalizzate e culture testualizzate?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Le prime sono delle culture linguistiche che devono seguire una determinata grammatica le seconde, invece, sono culture non linguistiche che si rifanno a Testi artistici. Le prime tendono a seguire una serie di regole e di prescrizioni le seconde invece si rifanno a dei Testi fondatori che trasmettono la loro identità. Le prime sono delle culture che si rifanno alle narrazioni grammaticali le seconde invece sono culture normative sulla base di testi fondatori. Lezione 078 - 03. Cosa significa sostenere che, nella teoria di Lotman, vi è isomorfismo tra l'unverso culturale e il singolo testo?. Che sia la cultura che i testi possiedono, in quanto sistemi semiotici, isomorfismo tra i due piani del linguaggio (espressione e contenuto), inclusa l'asimmetria tra i piani. Che sia la cultura che i testi possiedono, in quanto sistemi semiotici, isomorfismo tra i due piani del linguaggio (espressione e contenuto), inclusa simmetria tra i piani. Che gli stessi meccanismi che caratterizzano la cultura in quanto sistema (eterogeneità interna, dialogismo con l'esterno) sono rinvenibili nei testi. Che sia la cultura che i testi in quanto tali sono necessariamente sistemi plurilinguisti e dinamici. Lezione 078 - 04. Che rapporto vi è, nella teoria semiotica di Lotman, tra testi e comportamenti?. Tutte le risposte sono corrette. I comportamenti sono condizionati dai testi e a loro volta si fanno testi. I testi rappresentano modelli di comportamento, ma i comportamenti non si traducono direttamente in forma testuale. I comportamenti e i testi sono entrambi manifestazione delle regole/codici culturali. Lezione 078 - 05. Che rapporto esiste tra la nozione di testo di tipo strutturale e quella di testo in senso Lotmaniano?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Non vi è differenza significativa tra le due nozioni; Lotman riprende direttamente il concetto di testo Greimasiano. Non esistono rapporti diretti tra la nozione di testo Lotmaniana e quella strutturale, ma piuttosto con la nozione di Unità Culturale definita da Eco. Le due nozioni sono simili, con la differenza che il testo è un oggetto della cultura stessa (ha una funzione culturale) e non una costruzione dell'analista. Lezione 078 - 06. Quale tra le seguenti risposte NON appartiene ai motivi per cui la teoria semiotica di Lotman è fortemente orientata all'analisi del testo. Il testo offre un modello culturale in scala, in forma paradigmatica. I testi risentono direttamente delle dinamiche culturali che li rendono possibili, e le concretizzano in forma analizzabile. I testi influenzano e determinano la vita culturale, dai suoi codici/regole ai comportamenti, alle sue autodescrizioni. I testi rappresentano una funzione della memoria, riproducono il meccanismo di selezione/organizzazione dell'informazione. Lezione 078 - 07. In cosa consiste il quadrato delle valorizzazioni proposto da Jean-Marie Floch?. In uno schema che descrive le quattro categorie fondamentali attraverso cui gli Oggetti di Valore si manifestano in rapporto ad un desiderio sociale. Nessuna delle altre risposte. In uno schema capace di descrivere i diversi modi in cui gli oggetti/elementi sociali sono valorizzati, cioè percepiti come potenziali OdV. In uno schema capace di mappare le diverse forme attraverso cui la società concepisce il valore economico. Lezione 078 - 08. Per quale strumento teorico è più spesso ricordato il semiologo Jean Marie Floch?. Per il quadrato delle valorizzazioni (o quadrato di Floch). Per la teoria dell'enunciazione dell'opinione pubblica. Per il quadrato semiotico dell'interazione pubblico/privato. Per il modello narrativo delle interazioni sociali. Lezione 078 - 09. Quale tra le seguenti valorizzazioni appartiene al quadrato elaborato dal semiologo Jean Marie Floch?. Valorizzazione critica. Valorizzazione patemica. Nessuna delle altre risposte. Valorizzazione economica. Lezione 078 - 10. Quale tra le seguenti valorizzazioni NON appartiene a quelle elaborate all'interno del quadrato delle valorizzazioni proposto da Jean-Marie Floch?. Valorizzazione utopica. Valorizzazione ludico-estetica. Valorizzazione economica. Valorizzazione critica. Lezione 079 - 01. In che modo Landowski rielabora la relazione pubblico/privato, in forma di quadrato semiotico?. Tutte le risposte sono corrette. Separando l'idea che privato corrisponda a individuale, così come pubblico e collettivo. Traducendo i termini pubblico/privato in metafore del palcoscenico teatrale. Trasformando i concetti di pubblico/privato in forme modali di competenza visiva. Lezione 079 - 02. L'esempio di Lotman per cui "se si mettono insieme più bistecche non si ottiene un vitello, mentre tagliando un vitello si possono avere bistecche" rimanda a: Alla natura strutturale della zoosfera. Alle relazioni extraculturali: come testi e codici di altri sistemi che vengono tradotti/assimilati. Alla natura strutturale e relazionale degli elementi della semiosfera. Alle relazioni identitarie tra gli elementi strutturali del senso culturale. Lezione 079 - 03. Su quale tipo di ragionamento analogico si fonda il concetto di semiosfera, elaborato da Lotman?. La cultura come spazio/ambiente di relazioni (metafora spaziale). La cultura come stratificazione testuale (metafora archeologica). La cultura come sistema funzionante (metafora meccanicistica). La cultura come testo codificato (metafora testuale). Lezione 079 - 04. Quali caratteristiche del concetto di Biosfera di Vernadskij sono alla base del concetto di Semiosfera elaborato da Lotman?. L'organicità, intesa come creazione di organi specifici, che compiono solo determinate funzioni. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'organicità, intesa come coerenza e sistematicità dinamica. L'organicità, intesa come capacità di funzionare e rigenerarsi anche a seguito di danni. Lezione 079 - 05. Quale tra le seguenti risposte NON rappresenta uno degli elementi morfologici della Semiosfera, descritta da Lotman. I confini, che agiscono come spazio di traduzione per l'alterità. La periferia, area bilingue e dinamica, in cui avvengono nuovi processi semiotici. La normale, spazio di attraversamento di una semiosfera da altre semiosfere con orientamenti diversi, che tuttavia ne condividono parzialmente i codici. Il centro, in cui risiede il nucleo culturale identitario che forma l'autodescrizione. Lezione 079 - 06. Cosa si intende, nella teoria di Lotman, per meccanismi di stabilizzazione?. Processi che mantengono coerente e uniforme il continuum della semiosfera. Processi che contribuiscono alla tendenza dinamica e eterogenea della semiosfera. Tutte le risposte sono corrette. Processi che impediscono l'ingresso da parte di elementi esterni alla semiosfera. Lezione 079 - 07. Cosa si intende, nella teoria di Lotman, per meccanismi di destabilizzazione?. Processi che contribuiscono alla tendenza dinamica e eterogenea della semiosfera. Nessuna delle altre risposte è corretta. Processi fisiologici di degradamento e consunzione della semiosfera, dovuti all'eccessiva stabilizzazione o alla mancanza di dialogo con l'esterno. Processi che favoriscono l'ingresso da parte di elementi esterni alla semiosfera. Lezione 079 - 08. Secondo Maria Pia Pozzato, quali due 'anime' caratterizzano il pensiero sociosemiotico?. Da un lato una semiotica delle interpretazioni sociali, dall'altro una semiotica della rappresentazione sociale. Da un lato una teoria dell'interazione/manipolazione, dall'altra una semiotica delle interpretazioni sociali. Da una parte una semiotica dell'interazione sociale, dall'altra una semiotica della rappresentazione oggettiva. Da una parte la teoria dell'interazione/manipolazione, dall'altra una semiotica della spettacolarità. Lezione 079 - 09. Cosa significa che la sociosemiotica si occupa di elaborare una riflessione sui regimi di visibilità del discorso pubblico?. Che la società si vede/percepisce attraverso la rappresentazione scenica fatta attraverso i discorsi che vi circolano, spettacolarizzandosi. Che la società costruisce delle forme di visibilità dei soggetti su altri soggetti, limitando e delimitando la conoscenza effettiva sulla base di poteri simbolici. Che ogni cultura costruisce una auto-rappresentazione di se stessa, la quale produce una scena sociale depurata dai discorsi marginali. Nessuna delle altre risposte. Lezione 079 - 10. Quale tra le seguenti risposte NON appartiene alle posizioni individuate da Landowski nel suo quadrato semiotico dei regimi di visibilità?. Non voler essere visto (nelle prove). Voler essere visto (in scena). Nessuna delle altre risposte. Voler non essere visto (dietro le quinte). Lezione 080 - 01. Il concetto di confine della semiosfera rimanda: Tutte le risposte sono corrette. Ad uno spazio poroso dove transitano gli elementi che migrano da una cultura all'altra. alla natura strettamente chiusa della semiosfera. alla natura omeostatica delle culture. Lezione 080 - 02. Secondo la teoria della semiosfera di Lotman, all'interno di tale sistema …. … gli elementi interni non hanno la stessa velocità, causando destabilizzazione interna. … gli elementi interni sono tanto più eterogenei/plurilingue quanto più lontani dal centro. … la diversità di velocità tra le varie parti interne causa conflitto e dinamismo. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 080 - 03. Che funzione svolgono, nella semiosfera di Lotman, le figure "Ibridi" come gli sciamani, i sacerdoti, i medici, gli stregoni, gli scienziati. Sono figure di alterità, soggetti esterni alla società, seppur funzionalmente parte di essa. Sono figure di mediazione tra proprio e l'altrui, che esorcizzano l'estraneità entrando in relazione mediata con essa. Sono figure di mantenimento e incorporazione delle autodescrizioni fondamentali della cultura (rapporto vita/morte). Tutte le risposte sono corrette. Lezione 080 - 04. Cosa si intende, nella teoria della cultura di Lotman, con il termine di "esplosioni". Nessuna delle altre risposte è corretta. Il risultato destabilizzante dei processi di traduzione di un testo esterno in una semiosfera. Cambiamenti repentini e dannosi, che avvengono all'interno di un sistema culturale. Cambiamenti radicali di una semiosfera, che portano alla riorganizzazione del sistema. Lezione 080 - 05. Dopo un' "esplosione" culturale. La semiosfera riprende il normale proseguo della propria esistenza identitaria. La semiosfera si riconfigura cercando di autodescriversi al meglio. La semiosfera chiude totalmente i propri confini per meglio proteggersi da nuove esplosioni. La semiosfera riapre i propri confini per permettere nuove traduzioni rispetto all' "altro". Lezione 080 - 06. Che rapporto lega la semiosfera, la traduzione e l'informazione, secondo la teoria di Lotman. Poiché la cultura è un meccanismo di mantenimento dell'informazione, la traduzione è possibile ai confini della semiosfera, dove l'esterno entra in comunicazione. Tutte le risposte sono corrette. Poiché ogni semiosfera è composta di strati e filtri, ogni immissione di nuova informazione è il risultato di una traduzione nello spazio semiosferico. La semiosfera, funzionando esattamente come i testi, produce informazione e può essere tradotta, interpretata dall'esterno (ma non il contrario). Lezione 083 - 01. In quale senso la sociosemiotica critica il concetto di "rappresentazione" del discorso dei media?. La sociosemiotica critica l'idea che i media siano in grado di riprodurre la realtà in maniera oggettiva. La sociosemiotica critica un paragone basato sull'applicazione di una metafora visiva, in luogo di una più coerente lettura 'auditiva' della società in termini di discorsi. Essa critica l'idea che testi e discorsi riflettano un mondo sociale pre-esistente, mentre al contrario lo costruiscono. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 083 - 02. Quale tra le seguenti affermazioni sulla Sociosemiotica NON è vera?. La sociosemiotica può essere considerata un ponte tra filosofia del linguaggio e analisi dei fatti sociali. La sociosemiotica concepisce il sociale come un fenomeno semiotico in quanto tale, che non precede la comunicazione. La sociosemiotica modifica e critica la visione della semiotica interpretativa per cui è la cultura l'unità di base dei sistemi semiotici. La sociosemiotica recupera la visione di De Saussure di una "scienza dei segni nel quadro della vita sociale". Lezione 083 - 03. Per la prospettiva sociosemiotica, il sociale…. Nessuna delle altre risposte. è un oggetto empirico, a cui corrisponde un processo semiotico, che genera l'effetto di senso sociale. è un effetto di senso costruito, di cui individuare le procedure e dinamiche di funzionamento. è il principio causa del senso in quanto tale, che ne deriva. Lezione 083 - 04. Quale tra i seguenti NON fa parte degli assunti/presupposti alla base della sociosemiotica?. I fatti sociali che consideriamo sono fatti sociali empirici, che producono come conseguenza dinamiche comunicative dipendenti. I fenomeni sociali sono analizzabili in quanto fenomeni di significazione, universi articolati di senso. Nessuna delle altre risposte. La realtà sociale è linguaggio essa stessa, che si costruisce attraverso testi e discorsi che circolano al suo interno. Lezione 083 - 05. La sociosemiotica: costituisce una scuola semiotica molto vicina alla semiotica interpretativa. è l'unione tra la semioca e la sociologia. considera il Testo come un elemento fondativo delle società. prova a svelare i meccanismi per cui la società si rappresenta nei testi che circolano all'interno di essa. Lezione 083 - 06. Quale tra le seguenti risposte definisce più chiaramente l'obiettivo della sociosemiotica?. Modificare teorie e concetti semiotici per poter meglio rispondere alle richieste della cultura di massa. Mostrare come alcuni temi di interesse sociologico possano essere studiati efficacemente a partire da modelli semiotici. Modificare teorie e concetti semiotici per poterli adeguare al discorso sociologico. Mostrare come la disciplina della sociologia sia concepibile all'interno della Semiotica. Lezione 084 - 01. In cosa consiste la differenza tra il programma barthesiano e la sociosemiotica contemporanea?. Il progetto di Barthes porta sui linguaggi della società mentre la sociosemiotica sulla maniera con cui una società utilizza questi linguaggi. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il programma di Barthes porta sulla scoperta di ideologie dei discorsi, al contrario, il progetto sociosemiotica prova studiare la struttura discorsiva dei testi. Non vi è una differenza specifica poiché Barthes propone una socio-semiotica ante litteram. Lezione 084 - 02. A proposito dell'analisi del discorso pubblicitario in sociosemiotica, Landowski sostiene che : si tratti di un discorso sociale che determina una visione distorta dei rapporti sociali rispetto alla vita reale. Tutte le risposte sono corrette. si tratti soltanto un discorso sociale come gli altri e che contribuisce a determinare la rappresentazione che noi ci facciamo del mondo sociale che ci circonda. si tratti di una rappresentazione ideologica della società per cui possa essere considerata come un mito contemporaneo. Lezione 084 - 03. Quali sono gli elementi che distinguono una sociosemiotica dalla semiotica generale?. Tutte le risposte sono corrette. L'interesse per le interazioni sociali. l'idea che le società si diano in spettacolo nei testi e nei discorsi. L'idea che il sociale sia una costruzione discorsiva (effetto di senso). Lezione 084 - 04. Quale tra i libri di Landowski può essere considerato fondatore della sociosemiotica ?. Rischiare nelle interazioni. La società riflessa. Senso e società. Saggi di sociosemiotica. Lezione 084 - 05. Quali aspetti interni del paradigma semiotico, secondo Lorusso, rendono tangenti le categorie di cultura e società?. La dimensione memoriale e la dimensione narrativa. La dimensione identitaria e la dimensione narrativa. La dimensione testuale-discorsiva e la dimensione memoriale. La dimensione testuale-discorsiva e la dimensione identitaria. Lezione 084 - 06. Quali tra i seguenti appartiene agli elementi che, secondo Lorusso, distinguono o caratterizzano lo sguardo sociosemiotico?. L'interesse per gli 'effetti sociali della significazione. Tutte le risposte sono corrette. L'idea che la riflessività (non la rappresentazione) sia una logica costitutiva delle società contemporanee. L'idea che il sociale sia una costruzione discorsiva (effetto di senso). Lezione 085 - 01. Quali elementi/principi permettono di ricollegare il pensiero di Barthes a quello della sociosemiotica?. Barthes è il primo a ipotizzare che il discorso sociale non operi in forma riflessiva, ma trasformativa. Barthes elabora una teoria generale delle dinamiche ideologiche, anticipando le riflessioni della sociosemiotica. Barthes è tra i primi a guardare al sociale come spazio di significazione e manipolazione, a partire dall'analisi dei testi e discorsi. Barthes è tra i primi a criticare la distinzione tra testo e contesto, ribadita in seguito dalla sociosemiotica. Lezione 085 - 02. Quale tra questi concetti, al centro della riflessione di Barthes, sono considerabili dei precursori dello sguardo sociosemiotico?. Tutte le risposte sono corrette. Strumenti d'analisi dell'ideologia. Semiotica come critica della società. Società come stratificazione di linguaggi e discorsi. Lezione 085 - 03. Quali tra le seguenti convinzioni di Barthes NON è confermata/ereditata dalla visione sociosemiotica?. La convinzione che la società funzioni attraverso mediazioni discorsive, stratificazioni di codici. L'idea che l'analisi semiotica sia chiamata a integrare livelli progressivamente più ampi di senso. Nessuna delle altre risposte. L'idea che tutti i fenomeni segnici siano sociali e sistemici. Lezione 085 - 04. Secondo Roland Barthes…. Nessuna delle altre risposte. Ogni discorso, pratica, forma linguistica è parte di un sistema generale (socioculturale) con cui entra in relazione (idea di Translinguistica). Ogni testo, discorso, codice è circoscritto a determinati tipi di discorsi sociali, con l'eccezione dei codici mitici e simbolici. Ogni testo possiede una propria funzione comunicativa/testuale, in aggiunta a una dinamica significativa generale, di tipo sociale. Lezione 085 - 05. L'oggetto di studio che più di tutti identifica la prospettiva sociosemiotica è : I testi sociali. La società. Tutte le risposte sono corrette. Il discorso. Lezione 085 - 06. Da cosa è caratterizzata la visione peculiare dello strutturalismo in Barthes?. Barthes pensa che la struttura sia un universale ontologico. Barthes pensa che l'atto di strutturazione sia il risultato di un universale biologico umano. Barthes pensa che la struttura sia il risultato dello sguardo del semiologo. Barthes pensa che la struttura sia il risultato dell'azione strutturante della società stessa. Lezione 086 - 01. Qual è il tipo di rapporto che Barthes immagina per la semiologia e quella che lui chiama translinguistica?. La translinguistica (scienza dei linguaggi) si svilupperà come parte della disciplina semiotica (scienza della significazione). La translinguistica affiancherà la semiotica, come studio rispettivamente dei discorsi e dei testi. La semiotica assorbirà la translinguistica e la integrerà al suo interno. La semiologia (scienza dei segni) sarà assorbita da una più ampia translinguistica (scienza dei discorsi e linguaggi). Lezione 086 - 02. Quale tra i seguenti fenomeni e oggetti sociali NON viene analizzato da Roland Barthes. sistema della moda. Nessuna delle altre risposte. Pubblicità. Miti della società di massa. Lezione 086 - 03. In quale testo Barthes intraprende il suo lavoro di socio-semiotica ante-litteram ?. La linguistica del discorso. La camera chiara. Elementi di Semiologia. Miti d'Oggi. Lezione 086 - 04. Quali tra le seguenti risposte NON fa parte dei 'sistemi secondi di senso' sociale a cui si riferisce Barthes?. Vita dei segni (usi, istituzioni, comportamenti). Linguaggi sincretici (pubblicità, moda…). Stratificazioni connotative dei linguaggi. Nessuna delle altre risposte. Lezione 086 - 05. Qual è secondo Barthes il rapporto tra strutture e società ?. Barthes pensa che le società siano strutturali in senso stretto. Barthes ritiene che la struttura sia la conseguenza del lavoro sociale. Barthes ritiene che le società siano derivate dall'agire strutturale. Barthes pensa che lo strutturalismo sia un'ideologia in seno alle società. Lezione 086 - 06. Nella sua personale ottica socio-semiotica ante-litteram Barthes ritiene che il lavoro del semiologo sia quello di: analizzare i discorsi che si intrecciano in seno ai testi. Tutte le risposte sono corrette. svelare quelle strutture che ritroviamo nei testi delle comunicazione di massa. decostruire i sistemi di intertestualità o di dialogismo traduttivo dei Testi che di fatto circolano nelle società. Lezione 087 - 01. Come si può definire un attante collettivo?. Come insieme di soggetti-attanti; ad esempio, un gruppo sociale specifico. Come un insieme di attanti differenti che però concorrono per una stessa causa sociale. Come un insieme di attori che collettivamente fanno qualcosa. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 087 - 02. In che maniera Landowski definisce la pratica di "aggiustamento"?. Per Landowski si tratta uno status di disponibilità dove un soggetto e un oggetto si aggiustano reciprocamente evitando di cadere nella trappola della manipolazione. Per Landowski si tratta uno status in cui un soggetto e un oggetto che si manipolano reciprocamente in maniera razionale. Per Landowski si tratta uno status di disponibilità reciproca in cui sono distinguibili un soggetto e un oggetto che si manipolano reciprocamente tramite "contagio". Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 087 - 03. Come si può definire il "discorso" in semiotica?. Il discorso in semiotica è un termine derivato dalla linguistica di Benveniste per cui si tratta di un enunciato linguistico. In semiotica il discorso è una sorta di Testo allargato che include al suo interno gli attanti della comunicazione (Enunciatore ed Enunciatario). In semiotica il discorso rappresenta la maniera in cui un Testo viene pronunciato da un soggetto enunciante. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 087 - 04. Quale tra queste nozioni, secondo Landowski, fa da cerniera tra una sociosemiotica come teoria generale del senso, e una sociosemiotica come campo di indagine dei fenomeni sociali?. La nozione di rappresentazione. La nozione di interazione. Nessuna delle altre risposte. La nozione di memoria. Lezione 087 - 05. Cosa significa che la sociosemiotica sostiene che siano i linguaggi e discorsi a costruire il sociale?. Che discorsi e linguaggi costituiscono valori e attori sociali, modelli e comportamenti, determinano i regimi di produzione semiotica. Nel senso in cui i linguaggi agiscono sui discorsi, organizzando in forme intenzionali la produzione segnica, determinando l'insieme delle virtualità semiotiche possibili. Nel senso in cui i linguaggi mistificano, ideologicamente, la costruzione sociale empirica. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 087 - 06. Che cosa caratterizza, secondo Landowski, il 'regime dell'unione' di cui egli parla in Passioni senza nome?. Uno stato di congiunzione particolare, ulteriore rispetto alla giunzione, che costituisce la fusione tra Soggetto e Oggetto di Valore (sociale). Nessuna delle risposte. Un regime di interazione tra Soggetti sociali, caratterizzato dalla cancellazione delle barriere tra Soggetto e Oggetto e la condivisione di un Valore di tipo patemico. Un regime di interazione alternativo alla congiunzione narrativa, caratterizzato da una influenza e con-fusione percettiva, valoriale e patemica. Lezione 088 - 01. I regimi di visibilità individuati da Landowski riguardano: Le maniere con cui gli i Testi/Discorsi vedono gli attori sociali al loro interno. Tutte le risposte sono corrette. La maniera con cui particolari Testi/Discorsi visivi permettono di vedere gli attori sociali. Le maniere in cui gli attori sociali di una società si danno a vedere all'interno dei diversi Testi/Discorsi. Lezione 088 - 02. In che senso i discorsi sociali possono essere considerati "duplici"?. da un lato essi hanno una natura prettamente semiotica e cioè significano qualcosa, dall'altra rimandano al carattere sociale di essi. Tutte le risposte sono corrette. Da un lato essi costituiscono la maniera con cui le società rappresentano il mondo in cui vivono e, dall'altra, la maniera con cui le società vivono il mondo stesso. da un lato essi sono "specchio" della società , dall’altro rafforzano stabilizzano e legittimano l'esistenza di attori sociali. Lezione 088 - 03. Quale tra i seguenti semiologi NON è direttamente collegato allo sviluppo della riflessione sociosemiotica?. Eric Landowski. Gianfranco Marrone. Louis Hjelmslev. Maria Pia Pozzato. Lezione 088 - 04. In che senso Maria-Pia Pozzato ritiene che la sociosemiotica sia una teoria "spettacolare"?. L'idea è di studiare le rappresentazioni "spettacolari" dei racconti. Nessuna delle altre risposte. L'idea è di studiare in che maniera la società si riflette nei discorsi che circolano al suo interno e "come" attraverso di essi si dà in "spettacolo". L'idea è che la sociosemiotica costituisca un modello in grado di studiare lo spettacolo della merce all'interno delle rappresentazioni pubblicitarie. Lezione 088 - 05. Qual è l'opposizione semantica alla base dello studio di Landowki sui regimi di visibilità?. Privato vs Individuale. Privato vs Collettivo. Pubblico vs Collettivo. Pubblico vs Privato. Lezione 088 - 06. Quali sono i regimi di visibilità individuati da Landowski?. “in scena”; “dopo lo spettacolo”; “in camerino”; “nelle prove”. “in scena”; “dietro le quinte”; “in camerino”; “nelle prove”. “in scena”; “dietro le quinte”; “sul palco”; “nelle prove”. “sul palco”; “dietro le quinte”; “in camerino”; “nelle prove”. Lezione 090 - 01. Che rapporto esiste, secondo Barthes dei Miti d'Oggi, tra Mito contemporaneo, natura e cultura?. nessuna delle altre risposte. Il mito demistifica i codici naturali, criticandoli e manifestando un codice culturale proprio come seconda natura. Il mito compie una deformazione della Natura, modificando i suoi codici semiotici in forme culturali sovraimposte. Il mito presenta i suoi codici semiotici culturali come un dato naturale, depoliticizzando e naturalizzando. Lezione 090 - 02. Qual è l'obiettivo di Roland Barthes alla base del suo saggio 'Miti d'oggi' ?. Effettuare analisi semiologiche che potessero ricostruire il sistema assiologico/valoriale della società borghese. Effettuare analisi semiologiche che potessero demitizzare (leggere) i miti contemporanei, simultaneamente criticando l'ideologia borghese. Sviluppare analisi che ricostruissero il carattere archetipico ed esemplare del mito contemporaneo, ricostruendone i codici culturali. Effettuare analisi semiologiche che evidenziassero e analizzassero il mito, eliminando la sua sacralità sociale. Lezione 090 - 03. Quale aspetto dello Striptease viene sottolineato da Barthes, all'interno del saggio dei 'Miti d'oggi' ?. La dinamica discriminatoria per cui la donna, sesso sottomesso a livello domestico, viene simmetricamente sottomessa allo sguardo del voyer. La contraddizione per cui la donna viene desessualizzata nel momento in cui si spoglia per il pubblico, ponendosi di fronte allo sguardo del voyer. nessuna delle altre risposte. Il progressivo feticizzarsi della società contemporanea, che crea forme culturalizzate di soddisfazione dei beni primari (sessualità) per aggirare la proibizione morale. Lezione 090 - 04. Perché Barthes sostiene che, nei Miti d'oggi, lo striptease può essere considerato una esorcizzazione del sesso?. Tutte le risposte sono corrette. Perché il travestimento, l'accessorio e la danza trasformano il desiderio sessuale in puro desiderio per l'esotico, forma finzionale di nudità. Perché esso risponde alla feticizzazione della società contemporanea, che manifesta le sue contraddizioni morali e biologiche in forme culturali. Perché esso allude, ma non presenta allo sguardo, la nudità della donna, in un climax che viene lasciato all'esterno del testo stesso. Lezione 091 - 01. Quali sono le caratteristiche delle storie di Superman che lo rendono un 'modello eterodiretto', secondo Umberto Eco?. Tutte le risposte sono corrette. Che ogni forma di potere comporti anche delle uguali responsabilità. Che il bene si configuri sostanzialmente come carità, e il male come attentato alla proprietà privata. Che ogni ostacolo sia in fondo sormontabile con facilità, per coloro che agiscono correttamente. Lezione 091 - 02. Qual è la particolarità della narrativa di Superman?. La narrativa è fatta di episodi che si collegano tra di loro non in modo lineare. Il lettore può cominciare da qualsiasi numero poiché non vi è una narrazione che collega i differenti "episodi". Nessuna delle altre risposte. Il lettore deve necessariamente cominciare dal primo numero altrimenti non riuscirebbe a cogliere le evoluzioni del personaggio. Lezione 091 - 03. In che senso Superman è un eroe senza avversario?. Superman non affronta mai dei cattivi che sono dotati di superpoteri come i suoi. Tutte le risposte sono corrette. Superman non ha un alter-ego cattivo come potrebbe essere Joker per Batman. Superman non combatte mai un criminale particolare ma la criminalità in generale. Lezione 091 - 04. Quali caratteristiche della narrazione seriale di Superman sono messe in rilievo da Eco, nel suo saggio di Apocalittici e integrati?. Nessuna delle altre risposte. Superman vive uno sviluppo rallentato, in cui una serie limitata di eventi che sviluppano la trama sono inframezzati da reiterazione seriale, senza sviluppo. Superman rappresenta la serialità tipica della civiltà del romanzo. Superman vive in un presente immobile, fatto di reiterazione seriale e senza sviluppo di eventi imprevedibili. Lezione 091 - 05. Quali sono, secondo Umberto Eco, le caratteristiche che fanno del personaggio Superman un archetipo, nel senso di somma di determinate aspirazioni collettive?. L'alter ego Clark Kent è denigrato, sfruttato e non riconosciuto dai propri simili. Tutte le risposte sono corrette. Superman incarna le esigenze di potenza che il cittadino comune non riesce a soddisfare. Clark Kent è dotato di una personalità intellettuale e affettiva riconoscibile e profonda. Lezione 091 - 06. In quale accezione Eco sostiene che il mito di Superman può essere considerato una pratica 'mitopoietica' ?. nessuna delle altre risposte. In quanto esso costruisce un universo finzionale, alternativo ma simile al nostro, esplicitando discorsi e valori sulla società contemporanea. In quanto esso trasferisce concetti di una ideologia attraverso una serie di immagini, stimolando identificazione tra aspirazioni, immagini e status. In quanto forma seriale narrativa legata alla fase della crescita, esso veicola valori assiologici (bene e male) in forma indiretta. Lezione 092 - 01. Quali aspetti del comportamento sociale, secondo Lotman, rendono possibile il parallelismo con i linguaggi naturali, come sostenuto nel suo saggio sul comportamento dei decabristi?. In entrambi i casi si tratta di sistemi di opposizioni binarie, dotati di un piano sintagmatico e paradigmatico prestabilito. In entrambi i casi si tratta di sistemi in cui non vi è simmetria tra i piani, come mostrato attraverso la prova di commutazione. In entrambi i casi essi sono considerabili sistemi di norme, passibili di violazioni, il cui comportamento oscilla tra i due estremi. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 092 - 02. Quale delle seguenti caratteristiche comportamentali NON appartiene a quelle descritte da Lotman per il comportamento dei Decabristi?. Tutte le risposte sono corrette. Una figura e un comportamento basato su un altissimo senso dell'onore e della dignità personale. Possibilità di scegliere uno stile comportamentale e performare una pluralità di comportamenti. Un comportamento quotidiano che appare agli altri estremamente teatrale. Lezione 092 - 03. Quali tra le seguenti critiche fu mossa al comportamento dei Decabristi, come riportato da Lotman nel suo saggio sull'argomento?. La distanza di coerenza tra comportamento e azione, oltre che l'atteggiamento teatrale. La contraddittorietà di un comportamento rivoluzionario per dei figli della nobiltà russa. La loro abitudine di utilizzare linguaggio volgare in contesti formali, votandolo alla critica politica e ideologica. nessuna delle altre risposte. Lezione 092 - 04. Per quale motivo Lotman sostiene che il tempo/spazio della festa NON costituisce riposo per l'ambiente dei giovani militari?. Poiché la festa a qualsiasi livello non rappresenta un momento di riposo funzionale, in quanto viene risemiotizzata sulla base di codici di comportamento altrettanto rigidi. Perché la festa costituisce il sovvertimento dei codici semiotici feriali solo nelle classi popolari, non per i ceti agiati. nessuna delle altre risposte. Perché la stessa festa è per i nobili militari momento di teatro e recitazione sociale, fortemente codificato. Lezione 092 - 05. Chi sono i Decabristi descritti da Lotman ?. I decabristi sono i cittadini della città di "Decabr" vicino al Mar Nero. I decabristi rappresentano un'élite aristocratica di inizio '700. Sono considerati decabristi gli intellettuali russi di inizio '900. I decabristi rappresentano i ragazzi di leva nella Russia di fine '800. Lezione 092 - 06. Quale aspetto del comportamento del decabrista è considerato da Lotman principale nnell'identità del decabrista?. Il riposo e la sregolatezza. Il comportamento retorico che sfocia in teatralità. L'insieme di azioni eroiche. Il lessico volgare. Lezione 093 - 01. In quale modo Jean Marie Floch ha analizzato i modelli di interazione dei viaggiatori nello spazio della metropolitana parigina, come descritto dal suo saggio?. nessuna delle altre risposte. Egli ha prima raccolto le opinioni dei viaggiatori sull'interazione nella metro (discorso sul percorso), dopodiché le ha confrontate con i loro gesti e spostamenti (il discorso del percorso). Egli ha prima analizzato i gesti e spostamenti dei viaggiatori (il discorso del percorso), raccogliendo in seguito le loro opinioni sull'interazione nella metro (discorso sul percorso). Egli ha analizzato esclusivamente, in forma separata, le opinioni dei viaggiatori sul percorso, e l'analisi delle proprietà spaziali/architettoniche del percorso, trovando le categorie semiotiche comuni (isotopie) tra i due. Lezione 093 - 02. Quale delle seguenti risposte NON appartiene ad una delle tipologie di viaggiatori della metro identificata da Jean Marie Floch nel suo saggio?. Turisti (valorizzatori della continuità). Esploratori (valorizzatori della discontinuità). Bighelloni (valorizzatori della non-continuità). Professionisti (valorizzatori della non-discontinuità). Lezione 093 - 03. Quali sono stati i passi/fasi utilizzate da Jean Marie Floch per analizzare semioticamente il percorso dei viaggiatori nella metro di Parigi?. Circoscrivere l'interazione a specifici aspetti del percorso (interazione con macchinari, barriere, addetti RATP), analizzando le proprietà di questa comunicazione attraverso il livello Semionarrativo. Analizzare il racconto del percorso da parte dei viaggiatori, scomponendolo in un testo sulla base di unità di movimento (micro-racconti), e individuando in base a quello i valori e le isotopie fondamentali. Tutte le risposte sono corrette. Analizzare il percorso come testo, definendone unità o macro-sequenze, nonché orientamenti, e ricostruire da lì le categorie semiotiche pertinenti. Lezione 093 - 04. Perché il saggio di Floch è particolarmente interessante per la semiotica?. Perché apre ad una semiotica delle pratiche. Perché mostra come la semiotica possa essere applicata agli studi di Marketing. Perché per la prima volta vengono analizzate i comportamenti quotidiani. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 093 - 05. Di che anno è il saggio di Floch sul comportamento dei viaggiatori della metropolitana?. 1990. 2000. 1995. 1985. Lezione 093 - 06. Sulla base di quale categoria semiotica Floch pertinentizza e analizza il discorso dei viaggiatori della metro parigina, come descritto nel suo saggio?. Sulla base della categoria semiotica attivo vs passivo. Sulla base della categoria semiotica della interazione (assenza vs presenza). Sulla base della categoria semiotica della continuità/discontinuità spaziale. nessuna delle altre risposte. Lezione 094 - 01. Nel saggio "Logocentrismo: IBM vs Apple", come viene interpretata l'identità del brand IBM alla luce delle posizioni categoriali rinvenute sul piano dell'espressione?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Precisione, calcolo, sicurezza. professionalità, qualità tecnica, precisione. Tecnologia, futuro, ottimismo. Lezione 094 - 02. Cos'è un'identità di marca?. Un'identità di marca è un insieme di caratteristiche che veicolano l'immagine e i valori di un marchio per renderlo riconoscibile rispetto ad un altro marchio. È l'insieme di caratteristiche fisiche che determinano il logo di un marchio. È la maniera con cui un marchio si posiziona all'interno del mercato. È l'insieme di caratteristiche morali che un marchio vuole incarnare. Lezione 094 - 03. Per cosa si distingue la pubblicità mitica descritta da Floch?. La pubblicità mitica lavora sulle strategie del paradosso e dell’ironia andando contro il senso comune e quindi modificando la percezione delle cose da parte del consumatore. La pubblicità mitica mette in primo piano l’essenza del prodotto, le sue caratteristiche e le sue proprietà. La pubblicità mitica crea un immaginario del prodotto, comunicando la fabbricazione di felicità, costituendo quindi una concezione fantastica del prodotto stesso. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 094 - 04. Nel saggio "Logocentrismo: IBM vs Apple", come viene interpretata l'identità del brand Apple alla luce delle posizioni categoriali rinvenute sul piano dell'espressione?. Tutte le risposte sono corrette. professionalità, qualità tecnica, precisione. anticonformismo, organicità, convivialità. innovazione, originalità, umanità. Lezione 094 - 05. Nel saggio "Logocentrismo: IBM vs Apple", quali categorie del piano dell'espressione sono utilizzate da Floch per stabilire le differenze tra le due firme?. Ripetizione (presente vs assente), Figurali (immagine vs testo), Lineari (curve vs dritte), eidetiche (precisione vs confusione), compositive (semplice vs articolato). Nessuna delle altre risposte è corretta. Cromatiche (caldo vs freddo), Compositivo (forme semplici vs complesse), Lineari (curve vs dritte), Ripetizione (presente vs assente). Cromatiche (caldo vs freddo), Figurali (immagine vs testo), Lineari (curve vs dritte), eidetiche (precisione vs confusione). Lezione 094 - 06. Qual è lo scopo dell'analisi dei loghi IBM e Apple nell'omonimo saggio di Jean Marie Floch?. Floch vuole mostrare come il percorso generativo possa analizzare non solo il piano del contenuto, ma anche quello dell'espressione. Floch vuole mostrare come l'identità può darsi solo nel confronto tra un marchio e i suoi rivali, a partire dai processi di lotta simbolica (confronto tra loghi). Floch vuole mostrare come l'identità di un marchio sia il risultato delle caratteristiche del logo che esso utilizza. Floch vuole mostrare le differenze di identità del marchio attraverso la comparazione tra i tratti del piano dell'espressione. Lezione 095 - 01. Cos'è un'immagine "figurativa" ?. Tutte le risposte sono corrette. Un'immagine che sfrutta le "figure" del mondo dando un effetto di concretezza e di immediatezza. Un'immagine che sfrutta delle forme che vanno a comporre delle figure astratte. Un'immagine che sfrutta linee, spazi e colori per determinare delle figure astratte del mondo. Lezione 095 - 02. In un lavoro di analisi il semiotico cerca di scoprire: Il significante del Testo in esame. Il significato nascosto tra le trame del significante. Il significato del Testo in esame. Il modo in cui un significato venga trasmesso. Lezione 095 - 03. Perché nell'analisi semiotica di solito si consulta un dizionario realativamente al tema che il Testo tratta?. Tutte le risposte sono corrette. Perché il dizionario è il mezzo più semplice per scoprire un particolare significato. Perché tramite il dizionario si accede al "senso comune" ovvero a come la nostra cultura definisce una determinata tematica. Perché un dizionario fornisce i meccanismi che uniscono i significanti ai loro significati. Lezione 095 - 04. In che maniera un Testo visivo figurativizza una determinata tematica?. Tutte le risposte sono corrette. Di solito un testo visivo utilizza delle strategie di enunciazione visiva figurativizzando un tema tramite attori spazi e tempi. Di solito un testo figurativizza un tema costruendo una narrazione fatta di attanti che seguono lo SNC. Di solito un Testo visivo figurativizza un determinato tema tramite delle logiche culturali che edificano dei racconti mitici. Lezione 095 - 05. L'analisi del testo visivo "la fuga in Egitto" è proposta da: Floch. Greimas. Thurleman. Lucia Corrain. Lezione 095 - 06. L'utilizzo delle figure in un testo visivo: Contengono al loro interno un certo grado di connotazione per cui possono rinviare a significati altri/nascosti del testo stesso. Sono da considerarsi come abbellimenti in grado di dare concretezza alla tematica sviluppata nel testo. Contribuiscono a manifestare una serie di opposizioni semantiche. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 096 - 01. L'applicazione delle teoria su degli oggetti di studio è necessaria?. Sì, sempre, altrimenti non si vederebbe l'utilità della teoria semiotica. Non è necessaria poiché la teoria può evolvere anche senza una sua applicazione. Tutte le risposte sono corrette. È necessaria nella misura che gli oggetti di studio possano mettere in difficoltà la teoria. Lezione 096 - 02. In che termini teoria e pratica semiotica si relazionano tra di loro ?. La teoria semiotica si evolve man mano che viene applicata a degli oggetti che la mettono in difficoltà. Non vi è alcuna relazione in senso stretto poiché la ricerca di questi due ambiti progredisce separatamente. La pratica semiotica precede sempre la costituizione di una teoria in grado di spiegarla. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 096 - 03. Qual è il vantaggio di applicare la teoria semiotica a degli oggetti?. Tramite l'applicazione della semiotica è possibile scoprire tutti i significati nascosti dei diversi Testi provvisti di senso. Tramite l'applicazione la teoria semiotica viene finalmente testata. Nessuna delle altre risposte è corretta. Tramite l'applicazione la teoria semiotica acquista nuova concretezza e può essere infine accettata come modello "standard". Lezione 096 - 04. Cosa si intende per semiotiche oggettuali?. Nessuna delle altre risposte è corretta. La creazione di modelli teorici semiotici specifici per determinati oggetti di studio. Si tratta di teorie semiotiche che pesano la loro oggettualità sulla base di specifici Testi in analisi. Si tratta di una teoria semiotica che si occupa di analizzare gli oggetti concreti che popolano il mondo. Lezione 096 - 05. Cosa si intende per semiotiche applicate?. La creazione di diverse teorie semiotiche che diventano più concrete. Nessuna delle altre risposte. L'applicazione delle teoria semiotica a degli oggetti di studio diversi. Il grado di applicabilità del modello semiotico su altre semiotiche più specifiche. Lezione 096 - 06. Esiste un oggetto di studio a cui la semiotica non può accedere?. Nessuno, la semiotica si occupa della costruzione del senso e quindi è applicabile a qualunque oggetto dotato di senso. Ci sono dei testi su cui la semiotica non può applicare le proprie competenze, come ad esempio i testi religiosi fondati più sul credere che sul senso. La semiotica può applicare le sue competenze su tutti gli oggetti dotati di un "senso" veritiero e che pertanto fanno parte del nostro vissuto. Al contrario la semiotica non si può applicare a testi "falsi" come racconti fantastici ecc. Tutte le risposte sono corrette. |





