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Title of test:
Sociologia dei processi culturali

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150 domande

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AVATAR

Creation Date:
16/10/2023

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University

Number of questions: 150
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Il concetto di cultura in sociologia incontra i primi tentativi di teorizzazione e applicazione con il funzionalismo di T. Parsons la Scuola di Chicago l'approccio dell'interazionismo simbolico il post-strutturalismo.
G.H. Mead sviluppa una teoria sulla socialità della mente e dell'identità che si impernia su: l'esistenza di oggetti materiali comuni a tutte le culture. l'esistenza di concetti immutabili presenti come divieti (tabù) nelle menti individuali. la capacità della mente di prescindere dal comportamento linguistico. l'aspetto simbolico della comunicazione umana.
Uno degli obiettivi della teoria della cultura di E.B. Tylor è separare strutturalismo e funzionalismo conciliare arte, tecnica e cultura tematizzare la funzione della cultura come strumento di socializzazione ai valori sociali conciliare universalismo ed evoluzionismo.
Nella concezione universalista della cultura, la relatività culturale... deve essere tenuta in considerazione per comprendere la realtà riguarda solo le popolazioni tribali deve essere necessariamente esclusa se si vuole comprendere la civiltà è caratteristica delle società frammentate tardo-moderne.
Il tentativo di dimostrare l'esistenza di una continuità fra civiltà più e meno evolute può essere ricondotto a: E.B. Tylor B. Malinowski M. Mauss F. Boas.
F. Boas può essere considerato l'inventore del metodo... olografico monografico idiografico etnografico.
La concezione teorica di F. Boas riguardo alla cultura può essere definita: particolarista funzionalista costruttivista relativista.
Lo studio di R.E. Park cerca di comprendere attraverso le lenti della cultura il contesto del mondo dello spettacolo della città della campagna della fabbrica.
Il concetto di cultura è inizialmente utilizzato in senso normativo sia in Francia sia in Germania e acquisisce valore descrittivo con lo sviluppo... della sociologia. dell’etnologia. della psicologia sociale. della filosofia delle scienze sociali.
L’assurdità dell’idea di una connessione fra tratti fisici e tratti mentali è uno degli obiettivi del lavoro di indagine di: K. Marx M. Weber F. Boas E.B. Tylor.
La concezione della cultura elaborata da E.B. Tylor è definita: Generalsta Universalista Particolarista Relativista.
La prima definizione del concetto di cultura che mira ad essere oggettiva risale al... 1791 1971 1871 1678.
Dallo studio di R.E. Park sulla città emerge l'esistenza di nuovi processi di trasmissione culturale, influenzati da: passaggio degli individui da un mondo all’altro determinando anche un cambiamento d'ambiente morale. reti di relazioni sociali con sentimenti, storia e sentimenti propri. mezzi di trasporto e comunicazione che, incrementando la mobilità, creano possibilità di incontri e scambi . coinvolgimento in più forme associative e moltiplicazione dei contatti con altri.
I pensatori tedeschi del primo Novecento tentano di costituire una sociologia della cultura e una sociologia della conoscenza, fra questi figurano: Max Horkheimer, Herbert Marcuse e Theodor Adorno. Talcott Parsons, Jurgen Habermas e Herbert Mead. Max Weber, Karl Marx e Walter Benjamin. Alfred Weber, Max Scheler e Karl Mannheim.
Il lavoro di sistematizzazione di T. Parson mira a costruire: una teoria generale della cultura una teoria generale dell'azione la teoria sociale dell'individuo i fondamenti filosofici per sviluppare la teoria della struttura sociale.
Secondo la concezione "umanistica" la cultura è intesa come: l'insieme variegato di costumi e abitudini delle diverse popolazioni del mondo un insieme di valori che ruotano attorno alla centralità della persona umana un ideale di formazione individuale, un'attività che consente di "coltivare" l'animo umano un insieme omogeneo di tradizioni e conquiste intellettuali che esprimono lo spirito più autentico di un popolo.
Secondo Max Weber e Georg Simmel la cultura: è un insieme di credenze e valori che appartengono esclusivamente all'ambito privato è perlopiù un insieme di abitudini trasmesse da una generazione all'altra in maniera meramente passiva è innovazione e implica un ruolo attivo delle idee è un insieme di credenze e valori che appartengono esclusivamente alla sfera pubblica.
Quali erano gli interessi di ricerca di George Herbert Mead? lo studio dell'immigrazione dei contadini polacchi in America la comunicazione interculturale nelle città americane la formazione psichica del sé e della mente e la loro azione sui comportamenti collettivi a formazione sociale del sé e della mente.
Quale tra i seguenti non è, secondo l'antropologia, un carattere della cultura: la cultura è un tutto permeabile agli influssi delle culture limitrofe la cultura è condivisa da una collettività la cultura è flessibile e differenziata al suo interno a cultura è il risultato di un processo di apprendimento.
Quale tra le seguenti non è, secondo É. Durkheim, una caratteristica delle "rappresentazioni collettive"? nessuna delle tre opzioni indicate è esatta essere interne rispetto alle coscienze individuali essere esterne rispetto alle coscienze individuali avere la capacità di esercitare un potere coercitivo sugli individui.
Come è stato inteso da Max Weber il rapporto tra "comprensione" e "spiegazione" nello studio dei fenomeni sociali e culturali? sono metodi contrapposti e solo la comprensione fornisce una risposta appropriata alle scienze sociali sono metodi contrapposti e solo la comprensione intuitiva del significato è applicabile allo studio dei fenomeni sociali e culturali sono metodi distinti, ma non contrapposti, rappresentando due aspetti del medesimo processo conoscitivo sono metodi contrapposti e solo la spiegazione in base a cause contraddistingue le scienze sociali.
La cultura è al centro degli interessi di tre tradizioni sociologiche nazionali di inizio Novecento: la Scuola di Chicago, la scuola tedesca, la Scuola di Birmingham la Scuola di Chicago, la tradizione tedesca, la Scuola francese di Sociologia la Scuola inglese, la tradizione tedesca, la Scuola francese di Sociologia la Scuola Americana, la Scuola Tedesca di filosofia sociale, la Scuola Francese di Sociologia.
Gli autori legati alla Scuola di Chicago sono interessati a studiare: le credenze utopiche, come quelle professate da certi movimenti millenaristici i problemi sociali delle minoranze etniche negli USA la vita culturale delle città americane l'origine e le funzioni delle "rappresentazioni collettive".
Quale interrogativo è al centro degli studi di Émile Durkheim? quale significato ha l'azione sociale quali sono i fondamenti dell'ordine sociale perché esistono i conflitti e come si generano quali caratteristiche ha la relazione fra individuo e società.
Il "culto dell'individuo" per Émile Durkheim: è una religione tipica delle società premoderne indica il consumismo della società di massa è una religione secolare, tipica della società moderna, che considera l'individuo un oggetto "sacro" è una religione secolare delle società moderne che evidenzia l'aberrazione dell'individualismo.
La 'spinta verso la specializzazione e la differenziazione degli ambiti della vita e interdipendenza fra persone e istituzioni' descrive il concetto di: 'differenziazione simbolica'. 'organizzazione della cultura.' 'eccedenza culturale'. 'complessità sociale'.
Nel sistema generale dell'azione di T. Parsons, la cultura svolge una funzione... Disgregante Fondamentale Aggregante Marginale.
La 'complessità sociale' è definita come... l'incremento del moltiplicarsi delle possibilità di scelta dell’individuo. l'uniformità dei comportamenti e dell'ordine sociale. una spinta verso la specializzazione e la differenziazione degli ambiti della vita e interdipendenza fra persone e istituzioni. la dilatazione dell’immaginario collettivo e dell’esperienza culturale.
Il linguaggio riveste un ruolo primario nella definizione di proposizioni codificate come culturali o non culturali sul piano... soggettività/oggettività. coerenza/incoerenza. implicito/esplicito. pubblico/privato.
L'ampliamento dell’immaginario collettivo e dell’esperienza culturale senza corrispondenza con l’esperienza concreta è da porsi in relazione con: il conflitto sociale. la differenziazione simbolica. l'eccedenza culturale. il livello di coerenza e integrazione sociale.
All'interno di una cultura il conflitto... non può essere elemento di ordine, nella misura in cui rafforza sentimento di identità e di appartenenza. può essere elemento di ordine, nella misura in cui indebolisce il sentimento di identità e rafforza quello di appartenenza. può essere elemento di ordine, nella misura in cui rafforza sentimento di identità e di appartenenza. non può mai contribuire all'ordine, in quanto rafforza sempre il sentimento di identità e indebolisce quello di appartenenza.
L'eccedenza culturale provoca una dilatazione dell’immaginario collettivo e dell’esperienza culturale senza corrispondenza con l’esperienza concreta, ciò può avere come effetto... un senso di alienazione derivato dall'impossibilità di interpretare la complessità crescente della vita. una progressiva incomunicabilità come risposta alla complessità crescente della vita. una contrazione dell’interpretazione che non fa fronte alla complessità crescente della vita. uno sviluppo dell’interpretazione per far fronte alla complessità crescente della vita.
Il grado di integrazione di una cultura... è più basso nelle società semplici rispetto alle società altamente differenziate è uguale nelle società semplici e nelle società altamente differenziate è più elevato nelle società semplici rispetto alle società altamente differenziate è inversamente proporzionale al complessificarsi della società.
Coerenza e integrazione sono aspetti differenti della cultura, che... variano nel tempo e nello spazio e dipendono dal grado di differenziazione interna della società. non variano nel tempo e nello spazio ma dipendono dal grado di differenziazione interna della società. variano nel tempo ma non nello spazio e dipendono dal grado di differenziazione interna della società. variano nel tempo e nello spazio ma non dipendono mai dal grado di differenziazione interna della società.
Se in un sistema culturale (ideologia politica, sistema normativo, sistema di credenze) varia il grado di organizzazione... aumenta necessariamente l'integrazione. rimangono incongruenze. aumentano necessariamente i conflitti fra gruppi sociali. scompaiono le incongruenze.
La cultura designa un insieme di proposizioni di tipo: descrittivo ma non normativo. nessuna della altre risposte date, in quanto non costituisce un sistema cognitivo. sia normativo sia descrittivo. normativo ma non descrittivo.
Oggetti come il chador, l’abbigliamento punk, il tatuaggio in stile tribale, un’auto sportiva possono essere considerati... esempi di status symbol. marchi identitari. espressioni di gusto personale. parti della cultura materiale.
Il consumo costituisce un’arena in cui le forme della cultura e le culture stesse vengono definite da: la tecnica e lo sviluppo tecnologico. le scelte degli individui e delle comunità. l'informazione e i sistemi di valori. le strutture economiche e le tipologie di mercato.
I valori appartengono a un mondo di tipo... relativo e immanente simbolico e di giudizio morale assoluto e trascendente giuridico e di diritto penale.
Secondo il paradigma antropologico, la cultura è intesa come: un insieme omogeneo di tradizioni e usanze un mosaico complesso una concezione del mondo da interpretare come prodotto di una condizione di vita collettiva un tutto integrato e stabile.
La regola di etichetta che impone di togliersi il guanto per stringere la mano a una persona è... norma regolativa una norma di civilizzazione una norma sociale una norma culturale.
Il dilemma "prestazione/qualità" indica, secondo TalcottParsons, che l'attore sociale deve... considerare che nelle sue azioni all'aumentare dell'una diminuisce l'altra. scegliere se valutare l'altro per ciò che è stato in grado di realizzare o per ciò che lo caratterizza. valutare ciò che può compiere con un oggetto per le sue performance o grazie alle sue qualità estetiche. decidere se trattare un oggetto fisico o sociale mettendo da parte i propri sentimenti o lasciando invece che la propria affettività possa esprimersi liberamente.
Le norme giuridiche si collocano a un livello di formalizzazione... variabile rispetto alla società considerata massimo intermedio minimo.
A differenza dei valori le preferenze hanno una dimensione... normativa. ideale regolativa. ottativa. orientativa.
L'efficacia di una norma deriva dall'operare esclusivo di dei sentimenti interiorizzati dei valori sociali condivisi la credenza che gli altri facciano lo stesso un obbligo a conformarsi.
In sociologia, i marchi hanno un carattere: ogettivo ma arbitrario. oggettivo e immutabile. soggettivo ma immutabile. arbitrario e soggettivo.
Secondo P. Bourdieu, nelle società capitalistiche attuali la lotta per la distinzione si combatte attraverso: il potere economico il potere politico l'accumulo di beni voluttuari i consumi e i gusti.
Nella teoria di K. Mannheim, il termine 'generazione' definisce: una realtà biologica un insieme di individui che hanno la stessa età anagrafica tutte le categorie indicate un gruppo di persone che hanno avuto le stesse esperienze significative.
Quali caratteristiche contraddistinguono la cultura nelle società industriali moderne? serializzazione della produzione culturale e mercato di massa omogeneità e indifferenziazione segmentazione orizzontale e riproduzione netta di stato, casta e gruppo fondamentale complessità, determinata dal moltiplicarsi varietà delle opzioni disponibili e dalla loro parziale incongruenza.
L'oggetto di studio della Scuola di Chicago è costituito da: la subcultura punk e mod. la subcultura hippy. le subculture delinquenti. le subculture spettacolari giovanili.
Quale rapporto esiste tra 'cultura alta' e 'cultura popolare'? nessuno, sono mondi separati e autonomi legati a rapporti economici tra ceti distinti subordinazione della cultura popolare che è controllata e orientata dalla cultura dei ceti superiori alternanza tra fasi di condizionamento e fasi di autonomia, in cui le due culture sviluppano codici propri scambio e compenetrazione continua, in quanto sono culture intrecciate.
I valori definiti come 'postmaterialisti' sono basati su: spirito filantropico, sensibilità ai problemi sociali degli emarginati condivisione, riduzione dei consumi, swapping e upcycling partecipazione, difesa dell'ambiente, attenzione alla qualità della vita successo, reddito, stabilità economica.
Per M. Weber, il 'ceto' è caratterizzato fondamentalmente da: fattori economici proprietà dei mezzi di produzione capitale culturale prestigio sociale.
Secondo M. Weber una classe in particolare esprime lo spirito del capitalismo, quale? la media borghesia industriale nessuna delle tre precedenti la grande borghesia tradizionale il clero.
Secondo K. Marx, la 'classe sociale' è definita da: prestigio sociale in quanto si basa su dei privilegi acquisiti fattori economici e culturali e si colloca nei due ambiti rispettivi educazione in quanto si colloca nella sfera della produzione simbolica fattori economici e si colloca all'interno dei rapporti di produzione.
Nell'identità, la dimensione dell' 'identificazione' evidenzia: l'abitudine acquisita a copiare modelli di ruolo definiti come ideali e condivisi dal gruppo sociale l'uguaglianza con gli altri e il riconoscersi parte di un gruppo che trascende l'individuo la capacità di un individuo di incorporare selettivamente identificazioni e riconoscimenti la differenza dagli altri quindi i caratteri che fanno di una persona un undividuo unico e irriducibile al gruppo.
Il modello dell'attore socializzato trova la sua formulazione più compiuta nella teoria di... S. Freud. E. Durkheim. F. Cancian. T. Parsons.
Secondo V. Pareto, l' 'ideologia' è: una forma di razionalizzazione a posteriori che gli individui compiono riguardo a impulsi e istinti senza averne coscienza una forma di razionalizzazione che gli individui compiono riguardo a impulsi e istinti operando in modo cosciente una concezione del mondo da interpretare come prodotto di una condizione di vita collettiva un tipo pensiero che inverte o rovescia i rapporti reali.
Che cosa si intende per 'processo di secolarizzazione'? il processo storico tramite cui alcuni settori della cultura sono lentamente integrati nell'alveo delle istituzioni e dei simboli religiosi il processo storico che ha determinato il crollo delle ideologie religiose il processo storico che ha determinato la scomparsa della religiosità nelle società moderne il processo storico tramite cui alcuni settori della società e della cultura sono sottratti all'alveo delle istituzioni e dei simboli religiosi.
L'approccio interazionista alla cultura evidenzia che l'interazione comunicativa è: cruciale tra gli individui impegnati in attività e pratiche che presentano livelli diversi di complessità irrilevante tra gli individui impegnati in attività e pratiche che presentano livelli omoenei di complessità dipendente dalla cultura ed effetto di processi che perlopiù sfuggono al controllo degli individui basata su calcolo strumentale e determinata dalla razionalità e dall'interesse personale nell'adesione a credenze e valori.
Si può definire la teodicea come: tipo particolare di testo religioso, che presenta caratteri di legge tipo particolare di comunità di credenti, che presenta carattere di setta soluzione al problema dell'incongruenza tra destino e merito concezione del rapporto uomo/Dio tipica della tradizione asiatica.
Nell'analisi dell'ideologia, K. Marx utilizza un approccio di tipo: strumentalista interazionista causalista essenzialista.
Le tipizzazioni sono: schemi psicologici con finalità scientifiche schemi cognitivi che permettono di operare una selezione fra gli aspetti del mondo sociale e degli altri individui ritenuti più pericolosi per la sopravvivenza serie di pregiudizi attraverso i quali gli individui percepiscono gli altri in maniera distorta schemi cognitivi che permettono di operare una selezione fra gli aspetti del mondo sociale e degli altri individui ritenuti più importanti a fini pragmatici.
Secondo la teoria di M. Weber, le religioni teocentriche si basano su una concezione di: un dio impersonale trascendente un potere divino come qualità personale immanente un dio impersonale immanente un dio personale trascendente.
Gli stereotipi appartengono a: la religione intesa come sistema culturale il senso comune le subculture le ideologie.
In che senso la religione può essere intesa come un sistema culturale? In quanto eleva l'individuo spiritualmente, inserendolo in un ordine cosmico. In quanto eleva l'individuo moralmente, inserendolo in un ordine sociale e fornendo obiettivi trascendenti In quanto possiede una struttura di significati rappresentati esclusivamente dalle immagini private e interiori del credente. In quanto possiede una struttura di significati, inserisce l'esperienza umana e la realtà sociale in un ordine cosmico sacro, possiede un carattere pubblico.
Gli studi comparati di Fukuyama sulle società familistiche sono concentrati sul concetto di: rispetto della tradizione. fiducia. gerarchizzazione sulla base dell'anzianità. motivazione al successo.
Su che cosa si concentra lo sguardo sociologico per comprendere il comportamento di consumo? Sulla scarsità dei beni e sulla competizione fra aziende nel mercato. Sul valore simbolico delle merci e sulle finalità con cui vengono acquistate. Sulle motivazioni inconsce che spingono un soggetto ad acquistare un determinato bene. Sull'effetto sociale dei mutamenti dell'economia.
Che cosa si intende con l'espressione "determinismo culturale"? che la società influisce sulla cultura che la cultura determina il comportamento degli individui e dei gruppi sociali che società e cultura sono indipendenti l'una dall'altra che la cultura influisce sulla società.
La conversione religiosa può essere considerata un'esperienza di risocializzazione transizionamento socializzazione secondaria socializzazione primaria.
Il concetto sociologico di "sfera pubblica" designa: un ambito definito in cui rientrano le nome sociali un ambito con funzione di controllo e critica dell'attività dello stato il sistema politico nel suo complesso la sfera del senso comune.
Secondo la teoria di G. H. Mead, l'identità è acquisita attraverso il conflitto ideologico l'interazione l'introspezione il legame con le tradizioni del luogo.
Secondo i sociologi, i mezzi di comunicazione di massa sono oggi considerati un'agenzia di produzione di informazione necessaria un'agenzia di socializzazione particolarmente problematica per lo sviluppo cognitivo una delle agenzie di socializzazione secondaria una delle agenzie di socializzazione primaria.
Il processo attraverso cui un individuo può diventare un essere pienamente sociale e integrarsi in un gruppo viene definito come: socializzazione identificazione individuazione istituzionalizzazione.
La socializzazione secondaria è definita tale in quanto può realizzarsi solo se la socializzazione primaria è avvenuta con successo costituisce un interesse minore per le scienze sociali segue alla socializzazione primaria può realizzarsi o non realizzarsi in seguito alla socializzazione primaria.
I riti di passaggio presentano grado di obbligatorietà e di istituzionalizzazione... più alto nelle società tribali rispetto alle società moderne i riti di passaggio non sono istituzionalizzati nelle società tribali analogo nelle società tribali e in quelle moderne più basso nelle società tribali rispetto alle società moderne.
L'acculturazione dei gruppi subordinati può avvenire anche in assenza di costrizione diretta. Questo assunto è da considerarsi: Vero solo nelle società moderne Sempre Vero Falso solo nelle società moderne Sempre Falso.
La 'legittimazione' è la proprietà di un'autorità o istituzione, quando viene giustificata e resa accettabile a un gruppo sulla base di credenze e valori condivisi. Questo asserto è: Vero solo nelle società moderne Sempre Falso Falso solo nelle società postmoderne Sempre vero.
Oltre alla socializzazione, altri due processi sono molto importanti per la vita sociale e culturale, quali? Legittimazione e istituzionalizzazione. Razionalizzazione e disciplinamento. Globalizzazione e digitalizzazione. Modernizzazione e secolarizzazione.
L’apprendimento di ruoli specializzati, legati principalmente alla scuola, al mondo del lavoro, all’acquisizione piena della cittadinanza viene definito come... socializzazione primaria. socializzazione tecnica. socializzazione intermedia. socializzazione secondaria.
Nella prospettiva della sociologia della cultura, il processo di socializzazione si può intendere in due modi, quali? Interazione e condizionamento. Collaborazione e sottomissione. Imposizione e persuasione. Educazione e costrizione.
La teoria weberiana del carisma offre una spiegazione del cambiamento culturale esogena a livello macrosociale endogena a livello microsociale esogena a livello microsociale endogena a livello macrosociale.
Quando compare per la prima volta il termine 'industria culturale'? 1774 1974 1847 1947.
Per facilitare l'accesso ai beni culturali a strati sempre più ampi della popolazione, l'industria culturale... compie indagini sulla composizione del pubblico. rovescia il rapporto mezzi-fini. aumenta il compenso agli autori che creano opere con finalità didattiche. stanzia finanziamenti per la divulgazione.
La prima formulazione compiuta dell'ipotesi delle culture di gusto si deve a: E. Morin. H. Gans. H. Marcuse. P. Bourdieu.
L’espressione 'produzione culturale' si usa per fare riferimento a: tutti gli elementi indicati nelle altre risposte. l'insieme dei beni artistici che possono essere comprati in negozi come librerie specializzate, oppure custoditi in archivi e biblioteche. le procedure tecniche che servono per la realizzazione di un film, un libro, un album musicale. una parte del processo di trasmissione, conservazione e mutamento della cultura.
La prospettiva della produzione culturale vede cultura e struttura sociale come... condizionate reciprocamente dalle forme dell'altra dimensione. rispecchiamento della cultura sulla società. caratterizzate dal riflesso della seconda sulla prima. elementi in continua trasformazione.
Il primo riconoscimento formale alla teoria della produzione culturale si ha: nei primi anni Sessanta. a metà degli anni Cinquanta. verso la fine degli anni Settanta. nella seconda metà degli anni Ottanta.
Nella visione di G.H. Mead, il linguaggio: dipende da fattori biologici (cacacità di fonazione) e pertanto non deve essere considerato in un'analisi sociale è un fatto oggettivo e influisce sull'interazione sociale è una costruzione arbiraria eminentemente culturale e però immutabile nelle interazioni sociali è il contenuto della mente ed è solo uno sviluppo e un prodotto dell'interazione sociale.
Per elaborare la propria teoria sulle culture urbane, D. Crane riprende la teoria di: Paul Hirsch Herbert Blumer Howard Becker i coniugi Lynd.
Nella visione di P. Hirsch le figure degli intermediari (promoter, talent scout, ecc.): svolgono il ruolo di chiusura dei confini entro cui il pubblico non può intervenire per decidere sul prodotto svolgono il ruolo di apertura dei confini in cui il pubblico non può intervenire per decidere sul prodotto cercano di filtrare e adeguare prodotti e tendenze emergenti svolgono un ruolo di controllo della qualità dei prodotti prima che il pubblico intervenga per decidere sul prodotto finale.
Che cosa intende R. Park per 'uomo marginale'? colui che rifiuta l'integrazione nel sistema culturale della società d'arrivo considerando superiore quello della comunità da cui proviene colui che sperimenta un'incongruenza tra il sistema culturale della comunità da cui proviene e quello della società d'arrivo colui che, pur rimanendo ai marigni, individua un'analogia tra il sistema culturale della comunità da cui proviene e quello della società d'arrivo colui cui è rifiutata l'integrazione nel sistema culturale della società d'arrivo considerando inferiore quello della comunità da cui proviene.
Nella lettura che D. Crane presenta della produzione culturale, cultura elevata e cultura popolare: sono due categorie efficaci per spiegare la complessità dei meccanismi di produzione attuali e il conflitto fra classi sociali sono due categorie efficaci per spiegare la complessità dei meccanismi di produzione attuali ma non spiegano la vera natura delle classi attuali sono due categorie inefficaci per spiegare la complessità dei meccanismi di produzione attuali sono categorie ancora valide che riflettono la suddivisione di classe all'interno della società contemporanea.
Nell'analisi di D. Crane de La produzione culturale, le 'culture urbane' riguardano: tutte le offerte culturali che si possono trovare nel contesto cittadino solo le offerte culturali di avanguardie artisitche che si possono trovare nel contesto cittadino piccole organizzazioni che si rivolgono a pubblici definiti, omogenei per età, classe sociale, origine razziale e istruzione grandi organizzazioni internazionali che si rivolgono a pubblici indefiniti, potenzialmente disomogenei per età, classe sociale, origine razziale e istruzione.
Nella lettura che I. Kopytoff offre delle società complesse, la mercificazione: è un segnale di anomalia e si intreccia con schemi di valutazione e mercificazione elaborati dagli individui in un doppio conflitto con il processo stesso e fra schemi diversi è una caratteristica tipica che determinerà sempre più la sottrazione degli oggetti dalla sfera pubblica rendendoli tutti unici per il lovo valore affettivo è una caratteristica tipica che determinerà sempre più la sottrazione degli oggetti dalla sfera personale rendendoli tutti perfettamente intercambiabili rispetto al loro valore finanziario è una caratteristica tipica e si intreccia con schemi di valutazione e singolarizzazione elaborati dagli individui in un doppio conflitto con il processo stesso e fra schemi diversi.
Nella lettura che W. Griswold fornisce della ricezione degli oggetti culturali, il pubblico... è tenuto a scegliere il senso degli oggetti e farne l'uso che ritiene più opportuno per implementare la varietà delle espressioni culturali. ha libertà quasi nulla, poiché sono molti i fattori che possono plagiarlo nel contesto mediale, e inoltre ogni membro può tendere a sottrarsi al gioco interpretativo. è totalmente libero di scegliere il senso degli oggetti privatamente, ma deve farne l'uso che il suo gruppo sociale ritiene più opportuno. va ritenuto libero, ma vanno considerati anche i fattori di influenza che possono derivare dal contesto mediale, così come la tendenza individuale a sottrarsi al gioco interpretativo.
Nell'analisi di D. Crane su La produzione culturale, la stratificazione dei pubblici deriva da: caratteristiche demografiche indipendenti dalla natura del medium e dai mutamenti del circuito caratteristiche definite principalmente da posizionamento di classe e capacità d'acquisto caratteristiche demografiche unite a fattori dipendenti dalla natura del medium e dai mutamenti del circuito caratteristiche culturali principalmente dipendenti dai gusti individuali e dalla natura del medium.
Lo studio di R.E. Park sulla città mira a mettere in evidenza: i nessi di condizionamento che intercorrono tra la struttura capitalistica degli USA e la concreta vita quotidiana di coloro che in essa vivono le reti di relazioni strategiche, finanziarie e le politiche interne ai vicinati che articolano la cultura della città le reti di relazioni economiche, politiche e culturali che articolano la geografia della città le reti di relazioni sociali con sentimenti, storia e sentimenti propri che articolano la geografia della città.
Nella lettura che S. Lash e J. Urry offrono della produzione culturale, si descrive: un settore specializzato dell'industria manifatturiera il settore specifico dell'industria pubblicitaria un modo di organizzare la produzione e la commercializzazione un tipo specifico di attività produttiva.
Nella lettura che S. Lash e J. Urry offrono della produzione culturale, gli oggetti sono definiti come 'riflessivi', perché: sono dotati di informazioni riguardo ai loro possibili usi, sono quindi loro a scegliere i possibili utilizzatori riflettono le caratteristiche del consumatore grazie ad anlisi di mercato accurate e tecniche di riproduzione sofisticate sono dotati di informazioni riguardo ai loro possibili usi, facilitando così i possibili utilizzatori riflettono le caratteristiche del creatore che li ha concepiti e poi messi sul mercato grazie a tecniche di riproduzione sofisticate.
Secondo D. Crane, le culture urbane: sono connotate dal punto divista della classe e riflettono i valori, gli atteggiamenti e le risorse dei pubblici sono connotate dal punto divista della classe ma riflettono anche la varietà di valori, atteggiamenti e risorse dei pubblici sono prodotte in contesti organizzativi distinti hanno caratteristiche specifiche non sono connotate dal punto divista della classe ma risentono dei valori, degli atteggiamenti ed delle risorse dei pubblici.
A seconda della condizioni in cui si trovano ad operare e alla relazione che la produzione instaura con l'artista, i musicisti si possono trovare in situazioni in cui: le grandi aziende permettono un grado minimo di autonomia i produttori indipendenti permettono un grado relativo di autonomia i produttori indipendenti permettono un grado minimo di autonomia le piccole aziende permettono un grado minimo di autonomia.
Nella prospettiva di W. Griswold, il 'diamante culturale' è: un modello fedele di come la cultura funziona e di come può essere indagata nel suo insieme una rappresentazione grafica di come determinate società producano forme culturali distinte e specifiche uno strumento per analizzare parte della cultura che non può essere indagata nel suo insieme un'astrazione rivedibile di come gli individui si relazionino alla cultura e sviluppino la propria creatività.
Nella prospettiva di W. Griswold, la cultura: può essere separata dal mondo sociale e considerata come qualcosa di distinto solo da un punto di vista analitico e anche nella pratica in quanto vi è una fondamentale indipendenza fra cultura e società può essere separata dal mondo sociale e considerata come qualcosa di distinto solo da un punto di vista analitico nella pratica si intreccia con esso in una relazione di muta influenza non può essere separata dal mondo sociale da un punto di vista analitico in quanto deriva da esso come insieme di forme simboliche non ha relazioni con il mondo sociale se non nella misura in cui il secondo è un riflesso della prima.
Secondo D. Crane, le differenze nei circuiti possono essere definite attraverso differenze di contenuti: solo per il circuito dei media centrali mai per nessun tipo spesso per tutti i tipi solo per la cultura urbana.
Secondo una prospettiva che riprende la teoria di H. Blumer, l'industria culturale può essere intesa come: un meccanismo di regolazione dell'innovazione basato sulla standardizzazione un meccanismo di regolazione dell'innovazione basato sulla costruzione del consenso del pubblico un meccanismo di regolazione dell'innovazione basato sulla sperimentazione tecnologica un meccanismo di regolazione dell'innovazione basato sulla selezione.
Secondo la prospettiva della Scuola Francese, le rappresentazioni collettive: formano il contenuto soggettivo ma condivisbile della cultura manifestano il carattere soggettivo e in parte non comunicabile della cultura costituiscono il carattere oggettivo e comunicabile della cultura sono matrici vuote in cui i soggetti inseriscono le proprie esperienze all'interno della cultura.
La valutazione dei gatekeepers, nel processo di controllo della produzione culturale indicato da Crane, si basa su un modello di: nessuna delle tre opzioni indicate criteri estetici precisi e univoci attribuzione di persuasione culturale a gruppi di creatori in lotta per il controllo del campo attribuzione di influenza sociale a potenti agenti del campo (es. critici, galleristi).
Il cinema viene presentato da Crane secondo la lettura delle ricerche di mercato ed evidenzia in particolare che: il successo dei film non dipende dai passaparola nel pubblico pellicole differenti attirano pubblici differenti con differenti caratteristiche demografiche e interessi culturali i film di successo richiamano pubblici composti da individui con stili di vita differenziati il pubblico è concepito come potenzialmente costituito da persone mature.
L'individuo acquisisce valore sacrale per la società nella prospettiva di: La Scuola Francese la Scuola Tedesca la Scuola di Birmingham la Scuola di Chicago.
La cultura è intesa come 'cassetta degli attrezzi' nel modello esplicativo proposto da: Anne Swidler Max Weber Franz Boas Karl Marx.
Nel modello teorico proposto da A. Swidler, l'agire dei soggetti rispetto alla cultura: non dipende dalla competenza dei soggetti, ma dalle strategie, intese come modi generali di organizzare l'azione è indipendente da valori e interessi di riferimento cui i soggetti si rivolgono ogni volta che devono prendere una decisione è determinato da valori e interessi di riferimento cui i soggetti si rivolgono ogni volta che devono prendere una decisione è influenzato dalla competenza dei soggetti, che poi elaborano strategie, intese come modi generali di organizzare l'azione.
Nel modello proposto da da A. Swidler, la cultura... agisce in modo potente sui soggetti, ma può essere modificata e trasformata progressivamente. agisce in modo debole sui soggetti, ma non può essere modificata né trasformata nel tempo. è utilizzata per giustificare il comportamento in quanto i soggetti ne subiscono totalmente l'influenza. agisce come punto di riferimento per i soggetti e, pertanto, non deve essere modificata, pena la crisi di identità degli individui.
L'approccio delle neuroscienze culturali può fornire vantaggi alla ricerca teorica e applicata perché: fornisce risposte più precise sul funzionamento della mente in quanto condizionata dalla cultura fornisce risposte più precise sul funzionamento della cultura in quanto condizionata dalla mente unisce scienze sociali e naturali per rispondere a questioni sulla costituzione del comportamento umano da parte di condizionamenti culturali e biologici unisce scienze sociali e naturali per rispondere a questioni sulla costituzione dei condizionamenti culturali e biologici e delle loro ricadute sul comportamento umano.
L'industria culturale nella visione della Scuola di Francoforte si configura come: un elemento della dialettica con la cultura di massa (dei destinatari/consumatori) cui va conferito un ruolo passivo un sistema totale e totalitario che fonde la sfera della produzione artistica elevata con quella popolare, annullando la specificità di entrambe un sistema aperto che fonde la sfera della produzione artistica elevata con quella popolare, mantenendo la specificità di entrambe un elemento della dialettica con la cultura di massa (dei destinatari/consumatori) cui va conferito un ruolo attivo.
Secondo l'approccio della Scuola francese, la dimensione simbolica costituisce: il cemento della società un motivo di conflitto sociale un livello di complessificazione della realtà sociale una condizione necessaria per orientare il comportamento morale.
L'espressione "produzione culturale" si usa per fare riferimento a: la parte specifica dell'industria editoriale, discografica, o cinematografica che ha il fatturato più alto. un settore specifico dell'industria moderna, rappresentato prevalentemente dall'editoria e dal cinema. tutta la produzione oggettistica e manifatturiera di una data cultura. una parte del processo di trasmissione, conservazione e mutamento della cultura.
Nell'analisi di D. Crane su 'La produzione culturale', la cultura mediale emerge da studi incentrati principalmente su: natura e contenuto delle notizie per quotidiani/Tv e sulla Tv come medium natura e composizione dei pubblici che seguono diversi tipi di media natura e contenuto dei programmi di intrattenimento per la Tv e sulla Tv come medium natura e composizione dei pubblici che consumano Tv e quotidiani.
Nella prospettiva sulla produzione culturale indicata da D. Crane, la globalizzazione dei media: intreccia i diversi flussi di cultura nei circuiti e si avvia sempre più verso la frammentazione degli stili, la proliferazione di modelli di consumo urbani, l'esposizione a risposte del pubblico mediale sempre più eterogenee intreccia i diversi flussi di cultura nei circuiti e si avvia sempre più verso l'omogenizzazione degli stili, la convergenza di modelli di consumo urbani, l'esposizione a risposte del pubblico mediale sempre più uniformi sta determinando una produzione sempre più localizzata come risposta alla proliferazione di tendenze di stile non locale in prodotti sempre più ibridi e innovativi si orienta a una produzione sempre più standardizzata che comprende tutte le tendenze di stile locale in prodotti sempre più ibridi e innovativi.
Nell'analisi di D. Crane su 'La produzione culturale', il circuito dei media periferici è composto da: le emittenti radio delle principali cittadine. le piccole industrie culturali come case editrici ed emittenti radiofoniche locali. i circuiti della musica jazz. le conglomerate della comunicazione.
33. Nell'analisi di D. Crane su 'La produzione culturale', la cultura urbana è rappresentata da: emittenti radio delle principali cittadine. gli artisti di strada. le conglomerate della comunicazione. i circuiti della musica jazz.
34. Nell'analisi di D. Crane su La produzione culturale, il circuito dei media centrali è composto da: emittenti radio delle principali cittadine conglomerate della comunicazione circuiti della musica jazz e delle esposizioni di arti figurative piccole case editrici nei centri cittadini.
35. Nel modello di P. Hirsch, il sistema produttivo dell'industria culturale può essere inteso come: una successione di attività all'interno di sottosistemi specifici che si occupano di far passare i prodotti al pubblico più ampio una successione di ruoli all'interno di una catena di sottosistemi che si occupano di far passare i prodotti al pubblico più ampio un meccanismo di riproduzione delle creazioni più originali e innovative che così arrivano alle elite e alle classi più elevate un meccanismo di riproduzione delle creazioni più originali e innovative che così arrivano al pubblico in cerca di novità.
Nella lettura che I. Kopytoff offre delle società complesse, la singolarizzazione: è una caratteristica tipica che determinerà sempre più la sottrazione degli oggetti dalla sfera pubblica rendendoli tutti unici per il lovo valore affettivo è una caratteristica tipica che determinerà sempre più la sottrazione degli oggetti dalla sfera personale rendendoli tutti perfettamente intercambiabili rispetto al loro valore finanziario è una caratteristica tipica e si intreccia con schemi di valutazione e mercificazione elaborati dagli individui in un doppio conflitto con il processo stesso e fra schemi diversi è un segnale di anomalia e si intreccia con schemi di valutazione e mercificazione elaborati dagli individui in un doppio conflitto con il processo stesso e fra schemi diversi.
Nella prospettiva della Scuola Francese, la cultura: ha carattere di arbitrarietà in quanto si radica nelle rappresentazioni collettive ha carattere di oggettività che costringe l'agire degli individui ha carattere soggettivo e consente l'agire come espressione degli individui ha carattere morale che orienta l'agire degli individui.
Nella lettura di D. Crane, i media tendono a definire i loro pubblici in termini di: status sociali stili di vita culture di gusto abitudini di consumo.
Il concetto di 'pubblici di gusto' rappresenta una categoria analitica introdotta da: H. Becker H. Gans D. Crane P. Bourdieu.
Nel modello proposto da Hirsch per la rappresentazione del funzionamento dell'industria culturale, quanti sono i momenti di negoziazione intensa fra i soggetti coinvolti nel processo? 3 5 7 4.
Secondo la prospettiva di G. McCracken riguardo all'esclusione/acquisizione dei beni, l'"effetto Diderot" può determinare... un effetto di difesa dell’unità, attraverso la creazione di barriere all’ingresso dei beni che potrebbero corromperne l’integrità. effetti sia di difesa sia di innovazione dell'unità attraverso barriere all'ingresso ovvero accoglimento e passaggio del consumatore ad altre unità. un effetto di innovazione dell’unità, dove l’accoglimento di un oggetto esterno comporta il passaggio del consumatore ad altre unità. un effetto di innovazione dell’unità, attraverso la creazione di barriere all’ingresso dei beni che potrebbero corromperne l’integrità.
Che cos'è il 'potlatch'? una cerimonia praticata dalle comunità dei Nativi Americani in cui il dono definisce prestigio e potere sociale. un rituale collettivo praticato nelle comunità tribali e praticato nel passaggio dalla pubertà all'età adulta. l'attività di creazione in proprio di talismani, abiti, gioielli fatti a mano, ceramiche ed altre suppellettili. un tipo di bene scambiato nelle popolazioni trobriandesi per stabilire rapporti di fiducia reciproca.
Nel lavoro di C. Lévi-Strauss il sistema dei doni non costituisce un sistema a sé stante, bensì rientra nel... sistema delle reciprocità. sistema dei valori. sistema delle gerarchie. sistema delle dipendenze.
Nella prospettiva di analisi di M. Mauss, gli scambi di doni tra i gruppi sociali sono considerati come... dei fenomeni sociali marginali. dei fenomeni sociali totali. delle deviazioni dal fenomeno delle relazioni sociali. una relativizzazione del fenomeno delle relazioni sociali.
Nella teoria sul dono di M. Mauss lo spirito delle cose è identificato come... tapu kula hau mana.
Nel primo passaggio del processo di appropriazione/risignificazione dei beni individuato da G. McCracken, giocano un ruolo cruciale: i rituali specifici (possesso, scambio, ecc.). la tradizione e lo status. la pubblicità e la moda. l'investimento economico e la scarsità del bene sul mercato.
Il concetto di 'effetto bandwagon' per spiegare l'agire di consumo è stato introdotto da: J.S. Duesenberry. K. Marx. J. Habermas. H. Liebenstein.
Nella teoria economica tradizionale l’agire di consumo si basa su una visione razionale e utilitaria dell’individuo e il desiderio di un bene... dipende sempre dai desideri degli altri soggetti che costituiscono il mercato. in nessun caso dipende dalle azioni o dai desideri di altri soggetti, bensì dalle regole del mercato stesso. dipende sempre dalle azioni degli altri soggetti che costituiscono il mercato. è per ogni individuo indipendente dalle azioni e dai desideri degli altri soggetti che vanno a costituire il mercato.
Nella teoria economica tradizionale, il comportamento di consumo è orientato alla massimizzazione dell'utilità, attraverso... l’acquisto di beni disponibili sul mercato, dato un ammontare limitato di risorse a disposizione. l'uso strategico delle informazione per l'acquisizione delle risorse più pregiate. la traduzione del capitale culturale in capitale economico. la capitalizzazione delle risorse dato un paniere di beni illimitato a disposizione.
Con lo sviluppo dell’economia monetaria e del sistema di produzione industriale, consumo e produzione diventano... contesti di produzione di significati. ambiti di azione specializzati. contesti di innovazione di significati. ambiti di azione convergenti.
Nella teoria tradizionale della domanda le variazioni nelle scelte dei consumatori sono viste come dipendenti da fattori... vettoriali. multimodali quantitativi qualitativi.
La teoria economica di J.S. Duesenberry sul comportamento di consumo è innovativa soprattutto perché: introduce il valore dell'istruzione come forma di capitale. si basa su una concezione razionale dell'attore sociale. definisce i parametri dell'agire di mercato. sembra cogliere la forze della cultura nell’orientare le pratiche.
Nell'analisi di J.S. Duesenberry, le funzioni di utilità vengono determinate socialmente e sono: dipendenti dal reddito individuale. dipendenti dall'appartenenza alla fascia di consumo. interdipendenti fra i vari individui. indipendenti fra i gruppi sociali.
Il concetto per cui che gli individui vogliano fruire di livelli di consumo il più possibile stabili nel tempo viene definito come... consumo etico. consumer culture. consumption smoothing. consumo elastico.
L’effetto che sorge quando l’interesse delle persone nei confronti di un certo bene aumenta all'aumentare del numero di persone che acquistano quello stesso bene viene definito... effetto Veblen. effetto bandwagon. effetto snob. elasticità della domanda.
10. Nella visione di S. Hall, è possibile individuare un ordine culturale dominante, che tende a imporre la propria classificazione del mondo, tuttavia altre modalità di decodifica del messaggio possono essere legittimate. Quali? La modalità egemonica e la modalità succube. La modalità oppositiva e la modalità supportiva. La modalità negoziata e di opposizione. La modalità sovversiva e la modalità complice.
Con lo sviluppo della società moderna l'uomo, per il suo rapporto con gli oggetti, si trasforma progressivamente in: "utilizzatore di beni". “consumatore che acquista merci sul mercato”. "soggetto alienato". "soggetto autentico".
Nella lettura dei Cultural studies la modalità die decodifica dei messaggi del tipo di opposizione è tipica... delle subculture giovanili. dei circuiti di produzione della cultura urbana. dei movimenti millenaristici. dei modelli di consumo responsabile.
L’ipotesi del 'ciclo vitale nel consumo' è un corpo di teorie associato al lavoro di... J.S. Duesenberry. G. McCracken. F. Modigliani. M. Friedman.
Nel mercato reale, secondo la teoria di Leibenstein, gli individui possono essere soggetti... a più d’uno o a una combinazione dei tipi di effetti da lui rilevati. esclusivamente all'effetto Veblen. esclusivamente all'effetto bandwagon. perlopiù all'effetto snob e all'effetto Veblen.
15. La tendenza degli individui a nutrire riserve rispetto all’acquisto di alcuni prodotti che sono così resi meno desiderabili per alcuni per il fatto di essere acquistati da parte di altri consumatori viene definita... elasticità della domanda. effetto bandwagon. effetto snob. effetto Veblen.
01. Il primo approccio ad attribuire negli anni ’60 un valore alla cultura di massa e a considerare come una forma di partecipazione attiva il lavoro svolto dai consumatori e dai destinatari dei messaggi per l’interpretazione dei significati è stato quello... della Scuola di Chicago. dei Cultural studies. dell'interazionismo simbolico. del post-strutturalismo.
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