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SOCIOLOGIA GENERALE

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terzo paniere - unipegaso

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AVATAR

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27/09/2023

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Number of questions: 141
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La Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri che riaffermava l'importanza della radiodiffusione pubblica per la vita sociale, democratica e culturale nell'Unione è del: 25 febbraio del 2009 25 febbraio del 1999 25 marzo del 1999 25 febbraio del 1989.
Il punto di riferimento della disciplina del servizio pubblico radiotelevisivo e della concessionaria è: Il Titolo VIII del Tusmar Il Titolo VIII della legge n. 103/1975 Il Titolo VI del Tusmar Il Titolo VII del Tusmar.
In capo alla Rai vengono in rilevo obblighi specifici, tra i quali gli obblighi: Modali Caratteriali Personali Fiscali.
Il contratto di servizio viene rinnovato: Ogni due anni Ogni quattro anni Ogni tre anni Ogni tre mesi.
Il disegno di legge d'iniziativa governativa recante “Riforma della Rai e del servizio pubblico radiotelevisivo” è stato approvato il: 22 dicembre del 2013 22 dicembre del 2015 22 gennaio del 2016 22 gennaio del 2015.
EBU sta per: Ethical Broadcasting Union European BBC Union European Broadcasting University European Broadcasting Union.
Il contratto nazionale di servizio, sulla cui base è svolto il servizio pubblico generale radiotelevisivo, è stipulato con il Ministero: Previa delibera del Consiglio dei Ministri Previa delibera dell'Agcom Previa delibera dell'Agcm Previa delibera della Commissione di Vigilanza.
Ai sensi della legge di riforma del 2015, il Cda della Rai è composto da: Sei membri Sette membri Nove membri Cinque membri.
La nomina del Presidente della Rai diviene efficace dopo l'acquisizione del parere favorevole: Dell'Agcm Del Consiglio dei Ministri Della Commissione parlamentare di vigilanza Dell'Agcom.
Il Consiglio di amministrazione nomina l'amministratore delegato su proposta: Dell'Agcm Dell'assemblea Del Consiglio dei Ministri Della Commissione parlamentare di vigilanza.
La Convenzione sui diritti del fanciullo delle Nazioni Unite del 1989, resa esecutiva in Italia con la: Legge n. 176/1990 Legge n. 176/1981 Legge n. 176/1991 Legge n. 176/2001.
Il Consiglio d'Europa ha adottato la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali nel: 2011 2001 1991 1981.
La direttiva che raccoglie e consolida il diritto europeo nella materia dei servizi media audiovisivi e radiofoniciè la: Direttiva 2010/13/UE Direttiva 2010/15/UE Direttiva 2015/13/UE Direttiva 2010/10/UE .
La Costituzione sancisce nell'art. 31: Il diritto allo studio La tutela dell'infanzia e della gioventù I doveri dei genitori L'educazione e l'istruzione .
La vigilanza sul rispetto nel settore radiotelevisivo delle norme in materia di tutela dei minori anche tenendo conto dei codici di autoregolamentazione relativi al rapporto tra televisione e minori e degli indirizzi della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi spetta alla: Consob Commissione di vigilanza CIR CSP.
Il rating è: Un controllo della salute dei minori Un sistema di classificazione dei programmi Un controllo specifico e selettivo dell'accesso ai programmi Un sistema che nuoce allo sviluppo dei minori .
L'Agcom ha adottato un regolamento, che contiene le specificazioni tecniche riguardanti il sistema di controllo dell'accesso al servizio con un blocco specifico, un sistema di filtraggio e codici di identificazione personali con: La delibera n. 51/15/CSP La delibera n. 51/13/CIR La delibera n. 61/13/CSP La delibera n. 51/13/CSP .
Il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori è stato sottoscritto nel 2002 quale atto di natura: Soggettiva Pubblica Mista Privata .
La programmazione che – pur nella primaria considerazione degli interessi del minore – deve tener conto delle esigenze dei telespettatori di tutte le fasce di età, nel rispetto dei diritti dell'utente adulto, della libertà di informazione e di impresa, nonché del fondamentale ruolo educativo della famiglia nei confronti del minore: Dalle 19.00 alle 22.30 Dalle 7.00 alle 22.30 Dalle 17.00 alle 22.30 Dalle 7.00 alle 20.30 .
La fascia “protetta” di programmazione è quella: Tra le ore 16.00 e le ore 19.00 Tra le ore 17.00 e le ore 20.00 Tra le ore 18.00 e le ore 19.00 Tra le ore 17.00 e le ore 19.00 .
In base alla legge istitutiva dell'Autorità, la funzione regolamentare in materia di “pubblicità e televendite” spettava alla: Commissione europea CSP CIR Commissione parlamentare di vigilanza .
In base alla formulazione originaria della legge n. 223/90, il programma sponsorizzato veniva incluso negli affollamenti pubblicitari tramite un criterio “convertitore” che lo considerava pubblicità nella misura massima del: 24% della sua durata 2% della sua durata 4% della sua durata 50% della sua durata .
Nella pubblicità si individuano le seguenti sub species: Spot pubblicitario e telepromozione Spot pubblicitario e televendita Spot pubblicitario e sponsorizzazione Televendita e telepromozione .
Nella gerarchia fra le diverse articolazioni in cui si esprime la comunicazione caratterizzata dallo scopo promozionale il genus è rappresentato dalla: Pubblicità televisiva Televendita Sponsorizzazione Comunicazione commerciale audiovisiva .
L'attuale disciplina della pubblicità radiotelevisiva, o meglio delle comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, è contenuta: Nella legge n. 287 del 10 ottobre 1990 Nel Testo Unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici, d.lgs. 31 luglio 2005, n. 177, come modificato dal d.lgs. 15 marzo 2010, n. 44 Nella legge n. 249 del 1997 Nella Direttiva CEE n. 89/552 .
La pubblicità televisiva è: Ogni forma di pubblicità consistente nell'esibizione di prodotti, presentazione verbale e visiva di beni o servizi di un produttore di beni o di un fornitore di servizi, fatta dall'emittente televisiva o radiofonica, sia analogica che digitale, nell'ambito di un programma, per promuovere la fornitura, dietro compenso, dei beni o servizi presentati o esibiti Ogni forma di messaggio televisivo trasmesso dietro pagamento o altro compenso, ovvero a fini di autopromozione, da un'impresa pubblica o privata o da una persona fisica nell'ambito di un'attività commerciale, industriale, artigiana o di una libera professione, allo scopo di promuovere la fornitura, dietro pagamento, di beni o di servizi, compresi i beni immobili, i diritti e le obbligazioni Ogni forma di messaggio radiofonico trasmesso dietro pagamento o altro compenso, ovvero a fini di autopromozione, da un'impresa pubblica o privata o da una persona fisica nell'ambito di un'attività commerciale, industriale, artigiana o di una libera professione, allo scopo di promuovere la fornitura, dietro pagamento, di beni o di servizi, compresi i beni immobili, i diritti e le obbligazioni Ogni contributo di un'impresa pubblica o privata o di una persona fisica, non impegnata in attività televisive o radiofoniche o di produzione di opere audiovisive o radiofoniche, al finanziamento di servizi o programmi di media audiovisivi al fine di promuovere il proprio nome, il proprio marchio, la propria immagine, le proprie attività o i propri prodotti, purché non si facciano riferimenti specifici di carattere promozionale a tali attività o prodotti .
La sponsorizzazione è: Ogni forma di pubblicità consistente nell'esibizione di prodotti, presentazione verbale e visiva di beni o servizi di un produttore di beni o di un fornitore di servizi, fatta dall'emittente televisiva o radiofonica, sia analogica che digitale, nell'ambito di un programma, per promuovere la fornitura, dietro compenso, dei beni o servizi presentati o esibiti Una forma di pubblicità televisiva a contenuto predeterminato, trasmessa dalle emittenti radiofoniche e televisive, sia analogiche che digitali Ogni contributo di un'impresa pubblica o privata o di una persona fisica, non impegnata in attività televisive o radiofoniche o di produzione di opere audiovisive o radiofoniche, al finanziamento di servizi o programmi di media audiovisivi al fine di promuovere il proprio nome, il proprio marchio, la propria immagine, le proprie attività o i propri prodotti, purché non si facciano riferimenti specifici di carattere promozionale a tali attività o prodotti Ogni forma di messaggio radiofonico trasmesso dietro pagamento o altro compenso, ovvero a fini di autopromozione, da un'impresa pubblica o privata o da una persona fisica nell'ambito di un'attività commerciale, industriale, artigiana o di una libera professione, allo scopo di promuovere la fornitura, dietro pagamento, di beni o di servizi, compresi i beni immobili, i diritti e le obbligazioni .
Con riferimento alla pubblicità radiotelevisiva, sono limiti quantitativi: Il divieto di pubblicità di alcuni prodotti I limiti di affollamento pubblicitario Le modalità di inserimento della pubblicità nella programmazione La trasmissione di solo alcune tipologie di pubblicità .
La trasmissione di messaggi pubblicitari (televisivi o radiofonici) da parte della concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo non può eccedere : Il 3% dell'orario settimanale di programmazione ed il 12% di ogni ora Il 5% dell'orario settimanale di programmazione ed il 12% di ogni ora Il 4% dell'orario settimanale di programmazione ed il 12% di ogni ora Il 4% dell'orario settimanale di programmazione ed il 15% di ogni ora .
La trasmissione di messaggi pubblicitari (televisivi o radiofonici) da parte dei concessionari privati che operano nel settore della televisione, a livello nazionale non può eccedere: Il 15% dell'orario giornaliero di programmazione ed il 18% di ogni ora Il 15% dell'orario giornaliero di programmazione ed il 12% di ogni ora Il 4% dell'orario settimanale di programmazione ed il 12% di ogni ora Il 4% dell'orario settimanale di programmazione ed il 15% di ogni ora .
LCN sta per: Light Channel Numbering Logical Channel Numbering Linear Channel Numbering Logical Custumer Numbering .
La disciplina volta a regolamentare un "sistema di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre" è stata introdotto per la prima volta in Italia con: Il d.lgs. n. 44/2010 La direttiva 2007/65/Ce Il d.lgs. n. 177/2005 La l. n. 88/2009 .
L'organo che adotta un apposito piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento, è: Il MiSE La Commissione europea L'Agcom L'Agcm.
L'organo che attribuisce a ogni canale la numerazione spettante sulla base del piano di numerazione e della regolamentazione e stabilisce le condizioni di utilizzo del numero assegnato è: La Commissione europea L'Agcom Il MiSE L'Agcm.
Il Primo Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre (in chiaro e a pagamento) è stato adottato con delibera n.: 366/10/CONS 220/10/CONS 122/10/CONS 366/10/CSP .
Il primo Piano ha previsto che ai canali generalisti nazionali sono attribuiti i numeri: Da 10 a 19 e da 71 a 99 del primo arco di numerazione Da 10 a 19 e da 71 a 99 del primo secondo di numerazione Da 1 a 9 e, per quelli che non trovano collocazione in tale sequenza di numeri, almeno il numero 20 del primo arco di numerazione Da 1 a 9 e, per quelli che non trovano collocazione in tale sequenza di numeri, almeno il numero 20 del secondo arco di numerazione .
Ai canali digitali terrestri a diffusione nazionale in chiaro sono attribuiti i numeri: Da 10 a 19 e da 71 a 99 del primo arco di numerazione Da 21 a 70 del secondo arco di numerazione Da 1 a 9 e, per quelli che non trovano collocazione in tale sequenza di numeri, almeno il numero 20 del primo arco di numerazione Da 21 a 70 del primo arco di numerazione, suddivisi nei seguenti generi di programmazione: semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione, cultura, sport, musica, televendite" .
Il Secondo Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre è stato adottato con delibera n.: 391/12/CONS 237/13/CONS 442/12/CONS 237/13/CSP .
Ai sensi della delibera 366/10/Cons, chi è qualificato come operatore di rete: il soggetto titolare del diritto di installazione, esercizio e fornitura di una rete di comunicazione elettronica su frequenze terrestri in tecnica digitale e di impianti di messa in onda, multiplazione, distribuzione e diffusione delle risorse frequenziali che consentono la trasmissione dei programmi agli utenti la persona fisica cui è riconducibile la responsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e ne determina le modalità di organizzazione, autorizzati alla diffusione dei contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre; sono escluse dalla definizione di "fornitore di servizi di media" le persone fisiche o giuridiche che si occupano unicamente della trasmissioni di programmi per i quali la responsabilità editoriale incombe a terzi la giuridica cui è riconducibile la responsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e ne determina le modalità di organizzazione, autorizzati alla diffusione dei contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre; sono escluse dalla definizione di "fornitore di servizi di media" le persone fisiche o giuridiche che si occupano unicamente della trasmissioni di programmi per i quali la responsabilità editoriale incombe a terzi il soggetto titolare del diritto di fornitura di una rete di comunicazione elettronica su frequenze terrestri in tecnica digitale e di impianti di messa in onda, multiplazione, distribuzione e diffusione delle risorse frequenziali che consentono la trasmissione dei programmi agli utenti .
L'indagine sulle abitudini televisive condotta dall'Agcom nel 2013 ha registrato un grado di soddisfazione dell'utenza: Bassissimo Basso Medio Forte.
La piattaforma REFIT: È finalizzata a semplificare la direttiva europea sui Servizi di Media Audiovisivi È finalizzata a sviluppare le reti di nuova generazione È finalizzata a migliorare il quadro normativo della UE attraverso una sua semplificazione È finalizzata a semplificare il quadro normativo della UE attraverso la deregolamentazione.
Il principio del paese d'origine nella direttiva sui media audiovisivi (SMAV) prevede: Che i fornitori di servizi di media audiovisivi siano generalmente soggetti alle disposizioni regolamentari del loro paese Che i fornitori di servizi di media audiovisivi siano soggetti esclusivamente alle disposizioni regolamentari del paese in cui forniscono i servizi Che i fornitori di servizi di media audiovisivi siano soggetti esclusivamente alle disposizioni regolamentari del loro paese Che i fornitori di servizi di media audiovisivi siano generalmente soggetti alle disposizioni regolamentari del paese in cui forniscono i servizi.
I limiti evidenziatisi nella disciplina sui contenuti audiovisivi in relazione al fenomeno della convergenza: Dipendono dalla mancanza di norme per i contenuti innovativi Dipendono dal fatto che una maggiore diffusione dei contenuti accresce la pericolosità delle violazioni Dipendono dal fatto che la normativa non prevede rigide classificazioni delle modalità di fruizione Dipendono dal fatto che la normativa prevede rigide classificazioni delle modalità di fruizione.
L'attuale direttiva SMAV: Non si applica ai servizi non lineari Si applica ai servizi lineari e non lineari Si applica ai programmi "comparabili ai programmi televisivi" dei quali i fornitori non hanno responsabilità editoriale Si applica alle piattaforme di condivisione di video generati dagli utenti.
Nel fruire dello stesso contenuto tramite la rete televisiva e tramite Internet: È ragionevole ipotizzare che vi sia l'aspettativa generale da parte degli utenti di avere sempre le medesime tutele È ragionevole ipotizzare che vi sia la generale consapevolezza di una difformità dal punto di vista normativo Attualmente l'utente è più tutelato nella fruizione su Internet in quanto disciplinata da una normativa più recente Attualmente l'utente può contare sempre sulle medesime tutele.
I fornitori di servizi OTT: Sono in concorrenza con i tradizionali fornitori di servizi audiovisivi solo sul versante della raccolta pubblicitaria Sono in concorrenza con i fornitori di servizi di telecomunicazioni ma non con quelli di servizi audiovisivi Sono in concorrenza con i tradizionali fornitori di servizi audiovisivi sia sul versante della raccolta pubblicitaria sia su quello degli utenti finali Sono in concorrenza con i tradizionali fornitori di servizi audiovisivi solo sul versante degli utenti finali.
L'attuale disciplina sulle comunicazioni commerciali: Non riguarda i servizi non lineari Non riguarda i servizi lineari Appare già adeguata all'attuale contesto multipiattaforma che prevede diverse modalità di fruizione Non riguarda i servizi Internet.
La tutela dei minori nella fruizione dei contenuti audiovisivi: Non presenta specificità in funzione della modalità di fruizione È potenzialemente più agevole per alcune modalità di fruizione Non è necessaria per i servizi lineari Presenta esigenze meno stringenti nella fruizione da Internet.
L'attuale disciplina per la promozione delle opere europee: Non mostra limiti nell'attuale contesto Pur nei limiti determinati dalla convergenza ha avuto il merito di creare un contesto applicativo uniforme all'interno della UE Mostra dei limiti anche perché focalizzata su un contesto di fruizione non lineare Mostra dei limiti anche perché focalizzata su un contesto di fruizione lineare.
L'Agenda digitale europea: Fissa gli obiettivi per la diffusione delle connessioni a banda ultralarga tenendo conto delle specificità dei singoli paesi della UE Fissa gli obiettivi per la diffusione delle connessioni a banda ultralarga nella UE Fissa gli obiettivi per la diffusione delle reti in fibra ottica nella UE Fissa gli obiettivi per la diffusione delle reti ADSL nella UE.
Gli obiettivi dell'Agenda digitale europea: Prevedono che entro il 2020 il 100% di cittadini disponga di connessioni con velocità almeno di 30Mbps e il 50% disponga di connessioni con velocità almeno di 100Mbps Prevedono che entro il 2020 il 100% di cittadini utilizzi connessioni con velocità almeno di 30Mbps e il 50% utilizzi connessioni con velocità almeno di 100Mbps Prevedono che entro il 2020 il 100% di cittadini utilizzi connessioni con velocità almeno di 30Mbps e il 50% disponga di connessioni con velocità almeno di 100Mbps Prevedono che entro il 2020 il 100% di cittadini disponga di connessioni con velocità almeno di 30Mbps e il 50% utilizzi connessioni con velocità almeno di 100Mbps.
Le politiche della Commissione europea in tema di sviluppo dei servizi a banda ultralarga: Prevedono di incentivare l'implementazione delle nuove reti preservando un contesto concorrenziale Prevedono di agire in via prioritaria sull'incentivo ad investire nelle nuove reti derogando ai principi della concorrenza Prevedono la creazione di uno scenario con un unico fornitore di servizi a banda ultralarga che deve operare in concorrenza con i fornitori di servizi a banda larga Prevedono la transizione di tutti i fornitori di servizi dalla banda larga alla banda ultralarga.
L'accesso all'ingrosso: Consiste nella possibilità da parte dell'operatore dominante di estendere la propria rete grazie all'utilizzo delle infrastrutture e dei servizi di trasporto degli operatori alternativi Consente agli utenti finali di fruire dei servizi dell'operatore dominante a prezzi ridotti Consente ad un operatore alternativo di accedere alle infrastrutture e ai servizi di trasporto di un altro operatore alternativo per far concorrenza all'operatore dominante Consente agli operatori alternativi di accedere alle infrastrutture e ai servizi di trasporto dell'operatore dominante.
La politica europea per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga: È focalizzata unicamente sulle reti in fibra ottica Assegna un ruolo importante anche alle reti interamente in rame Assegna un ruolo importante anche alle reti wireless È focalizzata unicamente sulle reti wireless.
Le misure di coordinamento dei lavori pubblici: Sono utili ad agevolare uno sviluppo coordinato delle reti dei diversi operatori e dunque la creazione di un adeguato scenario concorrenziale Sono utili a ridurre i costi di realizzazione delle reti poiché questi si concentrano soprattutto nei lavori di ristrutturazione delle centrali Sono utili a ridurre i costi di realizzazione delle reti poiché questi si concentrano soprattutto nelle opere civili necessarie nel cosiddetto ultimo miglio Sono utili a ridurre i costi di utilizzazione delle reti poiché questi si concentrano soprattutto nelle opere civili necessarie per l'accesso all'ingrosso da parte di molteplici operatori alternativi.
Nella realizzazione delle reti a banda ultralarga: Gli operatori alternativi sono agevolati dal fatto di poter disporre dell'accesso all'ingrosso alla rete dell'operatore dominante (ex monopolista) L'operatore ex monopolista è avvantaggiato dal fatto di disporre di un'infrastruttura di rete capillare e parzialmente riutilizzabile Tutti gli operatori si trovano nelle stesse condizioni L'operatore ex monopolista è avvantaggiato dal fatto che la politica europea prevede la ricostituzione di un monopolio finalizzato allo sviluppo della banda ultralarga.
L'assenza delle reti per la TV via cavo in Italia: Ha effetti negativi sulla concorrenza nella fornitura di reti per le Telecomunicazioni Non ha effetti sulla concorrenza nella fornitura di reti per le Telecomunicazioni Ha effetti positivi sulla concorrenza nella fornitura di reti per le Telecomunicazioni Ha effetti positivi sulla concorrenza per la fornitura di reti televisive.
La tecnologia attualemnte più diffusa in Italia per le reti ultrabroadband: È la FTTH È quella wireless È la FTTC È la ADSL.
Un'area è classificata come grigia ai fini del finanziamento pubblico delle reti NGA se: È attualmente sprovvista di reti NGA ed è improbabile che queste saranno realizzate nei prossimi tre anni È attualmente sprovvista di reti NGA È attualmente provvista di un'unica rete NGA ma ne verrà sviluppata almeno un'altra nei prossimi tre anni È attualemente provvista di un'unica rete NGA o ne verrà sviluppata solo una nei prossimi tre anni.
Si può affermare che il modello di Internet è quello di una rete neutrale perché: Prevede di fornire tutti i tipi di servizi Prevede di trattare tutti i dati allo stesso modo indipendentemente dalla loro origine dalla loro destinazione dal tipo di informazione e dal tipo di servizi Non prevede distinzioni tra gli utilizzatori Prevede di trattare allo stesso modo tutti i dati che trasportano lo stesso tipo di infomazione o fanno capo al medesimo servizio.
La pratica messa in atto da un operatore di telecomunicazioni conistente nel limitare la velocità delle connessioni Skype: Non fa cadere il principio di neutralità di Internet perché l'operatore agisce solo sulle funzionalità della sua rete a cui sono collegati i suoi utenti Non fa cadere il principio di neutralità di Internet perchè Skype usa Internet Fa cadere il principio di neutralità di Internet perché gli utenti di quell'operatore pagano tariffe analoghe a quelle di altri operatori a fronte di una qualità peggiore Fa cadere il principio di neutralità di Internet perché il traffico facente capo ad uno specifico servizio viene trattato in modo speciale.
Le tecniche di Traffic Management consistono nel: Identificare le diverse tipologie di traffico e trattarle in modo differenziato Identificare le diverse tipologie di traffico ed accelerarle tutte allo stesso modo Identificare le diverse tipologie di traffico per scopi statistici Identificare le diverse tipologie di traffico per verificare che siano trattate tutte allo stesso modo.
Le tecniche di Traffic management: Sono sempre adottate per scopi commerciali Sono sempre adottate allo scopo di favorire determinati utenti Possono servire a garantire la compatibilità tra le reti di diversi operatori Possono servire a garantire la corretta operatività delle reti.
La mancata tutela della neutralità della rete: Non mette a rischio l'innovazione Può mettere a rischio l'innovazione in quanto determinati servizi innovativi possono venire "bloccati" per poteggere servizi già affermati Può mettere a rischio l'innovazione in quanto frena lo sviluppo delle reti ultrabroadband Può mettere a rischio l'innovazione in quanto gli utenti tendono a non usare più Internet.
La mancata tutela della neutralità della rete: Può mettere a rischio la concorrenza perché gli operatori in grado di rallentare meglio il traffico dei concorrenti risultano avvantaggiati Può mettere a rischio la concorrenza perché solo l'operatore dominante dispone di una popria rete capillare e può adottare tecniche di traffic management Può mettere a rischio la concorrenza perché i maggiori fornitori di contenuti e servizi sono in grado di stipulare accordi vantaggiosi con i fornitori di rete per la gestione del traffico Non ha impatto sulla concorrenza.
Il proposito di preservare una rete che non offra garanzia di prestazioni: Non è legato alla neutralità della rete È legato alla volontà di preservare una rete neutrale perché operante secondo il modello "best effort" È legato alla volontà di preservare una rete a baso costo ma neutrale perchè offre basse prestazioni indipendentemente dal tipo di traffico Risponde ad un obiettivo degli operatori di minori dimensioni.
Il regolamento Telecom Single Market: Ha dettato una serie di norme sulla neutralità delle rete che sono immediatamente vincolanti per gli stati membri Ha dettato una serie di norme sulla neutralità delle rete che devono essere recepiti dai singoli stati membri attraverso delle norme di rango primario Ha dettato una serie di norme sulla neutralità delle rete che costiituiscono delle raccomandazioni in materia per i singoli stati membri Non include norme sulla neutralità della rete.
Il regolamento Telecom Single Market: Impone che tutto il traffico sia trattato sempre allo stesso modo Consente pratiche di Traffic Management per preservare la libertà delle imprese di definire le proprie strategie commerciali Consente pratiche di Traffic Management per assicurare la funzionalità della rete Consente pratiche di Traffic Management per favorire lo sviluppo della telefonia su Internet.
La pratica dello "zero rating": Viola senz'altro le norme del regolamento Telecom Single Market È senz'altro compatibile con le norme del regolamento Telecom Single Market Deve essere valutata alla luce della norma che vieta accordi che limitano l'esercizio dei diritti degli utenti Deve essere valutata alla luce della norma che consente la prioritizzazione del traffico per i servizi specializzati.
Rientrano tra le opere europee: Le opere coprodotte nell'ambito di accordi conclusi nel settore audiovisivo tra uno Stato membro e paesi terzi e che rispettano le condizioni definite in ognuno di tali accordi Le opere di paesi terzi che non siano parti della convenzione europea sulla televisione transfrontaliera del Consiglio d'Europa Le opere coprodotte senza accordi tra l'Unione e paesi terzi Le opere coprodotte nell'ambito di accordi conclusi nel settore audiovisivo tra l'Unione e paesi terzi e che rispettano le condizioni definite in ognuno di tali accordi.
Gli Stati membri, ogniqualvolta sia possibile e ricorrendo ai mezzi appropriati, provvedono a che le emittenti riservino ad opere europee: La metà del loro tempo di trasmissione La maggior parte del loro tempo di trasmissione I 2/3 del loro tempo di trasmissione Un sufficiente tempo di trasmissione.
Gli Stati membri provvedono a che le emittenti riservino alle opere europee realizzate da produttori indipendenti dalle emittenti stesse il 10 % almeno del loro tempo di trasmissione oppure, a scelta dello Stato membro: Il 10 % almeno del loro bilancio destinato alla programmazione Il 20 % massimo del loro bilancio destinato alla programmazione Il 20 % almeno del loro bilancio destinato alla programmazione Il 10 % massimo del loro bilancio destinato alla programmazione.
La Commissione ogni due anni riceve dagli Stati membri una relazione sull'applicazione delle disposizioni in materia di opere europee e le porta a conoscenza: Del solo Parlamento europeo Degli altri Stati membri e del Parlamento europeo Dell'Agcom e del Parlamento europeo Degli altri Stati membri soltanto.
L'attuale disciplina nazionale in materia di opere europee è contenuta: Articolo 2 della legge 30 aprile 1998, n. 122 Articolo 44 del testo unico sulla radiotelevisione Articolo 44 della legge 30 aprile 1998, n. 122 Articolo 54 del testo unico sulla radiotelevisione.
La concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo, indipendentemente dalla codifica delle trasmissioni, riserva alle opere europee degli ultimi cinque anni una quota minima del: 30% del tempo di trasmissione 20% del tempo di trasmissione 40% del tempo di trasmissione 10% del tempo di trasmissione.
La concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo destina alle opere europee realizzate da produttori indipendenti una quota non inferiore al: 35% dei ricavi complessivi annui derivanti dagli abbonamenti relativi all'offerta radiotelevisiva nonché i ricavi pubblicitari connessi alla stessa 25% dei ricavi complessivi annui derivanti dagli abbonamenti relativi all'offerta radiotelevisiva nonché i ricavi pubblicitari connessi alla stessa 15% dei ricavi complessivi annui derivanti dagli abbonamenti relativi all'offerta radiotelevisiva nonché i ricavi pubblicitari connessi alla stessa 10% dei ricavi complessivi annui derivanti dagli abbonamenti relativi all'offerta radiotelevisiva nonché i ricavi pubblicitari connessi alla stessa.
Il REgolamento quote è stato approvato con la delibera n.: 66/09/CSP 66/09/CONS 66/09/CIR 66/16/CONS.
La disciplina per i servizi di media audiovisivi su richiesta è stata adottata: Tramite una procedura di auto-regolamentazione con delibera n. 188/11/CONS Con legge Tramite una procedura di co-regolamentazione con delibera n. 188/11/CONS Tramite una procedura di auto-regolamentazione con delibera n. 188/11/CSP.
Il regolamento 188/11/CONS, aggiungendo l'art. 4 bis alla delibera 66/09/CONS, prevede in via alternativa una riserva di produzione del venti per cento di opere europee nel catalogo del fornitore dei servizi a richiesta oppure: Un contributo finanziario annuale alla produzione o all'acquisizione di diritti sulle opere europee per i propri cataloghi pari ad almeno il 5% dei ricavi Un contributo finanziario annuale alla produzione o all'acquisizione di diritti sulle opere europee per i propri cataloghi pari ad almeno il 15% dei ricavi Un contributo finanziario mensile alla produzione o all'acquisizione di diritti sulle opere europee per i propri cataloghi pari ad almeno il 10% dei ricavi Un contributo finanziario annuale alla produzione o all'acquisizione di diritti sulle opere europee per i propri cataloghi pari al massimo al 5% dei ricavi.
I fornitori di servizi di media audiovisivi possono richiedere all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la deroga totale o parziale agli obblighi di riserva di emissione e/o di investimento ai sensi dell'art. 8 del Regolamento approvato con: La delibera n. 186/13/CSP La delibera n. 186/13/CIR La delibera n. 186/13/CONS La delibera n. 186/15/CONS.
Il termine di adozione del provvedimento finale dal ricevimento della richiesta di deroga deve essere: Superiore a 90 giorni Non superiore a 90 giorni Superiore a 60 giorni Non superiore a 60 giorni.
Il Consiglio, ove ravvisi la necessità di ulteriori approfondimenti istruttori, può disporre la proroga dei termini fino ad un massimo di: 60 giorni 70 giorni 90 giorni 45 giorni.
I palinsesti tematici dedicati a bambini o ragazzi sono: 7 12 22 24.
Nel 2013 l'investimento dei broadcaster in produzione indipendente è risultato esser pari a: 681,8 milioni di euro 651 milioni di euro 781,8 milioni di euro 581,8 milioni di euro.
I broadcasters commerciali devono riservare alla produzione, al finanziamento, al pre-acquisto e all'acquisto di opere cinematografiche di espressione originale italiana ovunque prodotte da produttori indipendenti: Il 42% della quota, ossia il 4,2% dei ricavi Il 32% della quota, ossia il 3,2% dei ricavi Il 52% della quota, ossia il 5,2% dei ricavi Il 3% della quota.
Nel 2014 la fiction e l'intrattenimento rappresentano il: 42,9% del totale del monte degli investimenti 62,9% del totale del monte degli investimenti 52,9% del totale del monte degli investimenti 72,9% del totale del monte degli investimenti.
Oltre il 90% delle imprese di produzione audiovisiva è classificabile come “piccola impresa” o “micro impresa”, ovvero con un fatturato inferiore a: 2 milioni di euro 10 milioni di euro 6 milioni di euro 20 milioni di euro.
Le società con oltre 10 milioni di euro di ricavi, infatti, pur essendo meno del 10% del totale, cumulano i: 3/4 dei ricavi complessivi del settore 2/3 dei ricavi complessivi del settore 3/5 dei ricavi complessivi del settore 2/5 dei ricavi complessivi del settore.
Le società con meno di 10 addetti (parametro che qualifica la società come “micro-impresa”) sono: Sotto il 90% del totale Oltre il 60% del totale Oltre il 90% del totale Oltre il 70% del totale.
Le smart tv si caratterizzano per: L'utilizzo della tecnologia digitale Una connessione internet e per un'interfaccia grafica che indicizza i contenuti Una formula di abbonamento pay par view L'utilizzo di uno schermo piatto.
Il protocollo standard per i servizi multimediali interattivi si chiama: HbbTV DVTB-T DVB-H DVB-T2.
La IPTV (Internet Protocol Television) opera: Attraverso la rete satellitare Sulla base di livelli garantiti di qualità del servizio Attraverso la rete digitale terrestre Sulla rete internet in modalità best effort.
La Web TV opera: Attraverso la rete satellitare Sulla base di livelli garantiti di qualità del servizio Attraverso la rete digitale terrestre Sulla rete internet in modalità best effort.
Le reti c.d. CDN servono a: Scaricare illegalmente file Ottimizzare la velocità di trasmissione dei pacchetti dati su internet Implementare connessioni pear to pear Effettuare l'uplink satellitare.
Nettiflix è: Una OTT Television Una IP Television Una TV Satellitare Una TV digitale terrestre.
TIMvision (ex Cubovision) è: Una OTT Television Una IP Television Una TV Satellitare Una TV digitale terrestre.
La responsabilità editoriale grava: Sull'operatore di rete Sull'aggregatore di contenuti Sul fornitore di servizi media Sul motore di ricerca.
Il fenomeno della pirateria digitale rappresenta in Italia: Il 12% del mercato dei contenuti digitali Il 19% del mercato dei contenuti digitali Il 27% del mercato dei contenuti digitali Il 34% del mercato dei contenuti digitali.
Il principale canale utilizzato per la pirateria è: Il pear to pear Il download Lo streaming Il file sharing.
L'approccio regolamentare Agcom si fonda: Sulla promozione dell'offerta legale e sulla repressione degli illeciti Sulla sola repressione degli illeciti Sulla sola promozione dell'offerta legale Su misure punitive nei confronti degli utenti.
L'approccio c.d. follow the money si basa su: Il blocco dei siti internet attraverso il DNS L'analisi delle transazioni economiche generate dalla pirateria Il blocco dei siti internet attraverso l'indirizzo IP Il blocco dei siti internet attraverso la Guardia di Finanza.
La procedura di notice and take down si basa: Su una blocco generalizzato dell'accesso al sito Su un ordine di rimozione del giudice civile Su una richiesta al gestore della pagina internet di rimozione dell'opera digitale diffusa in violazione del diritto d'autore Su un ordine di rimozione della Polizia postale.
Nei casi di accertata violazione l'Agcom può ordinare: Il blocco dell'IPDNS La chiusura del sito WEB Il blocco dell'accesso ad internet per l'utente che ha commesso la violazione La chiusura dell'ISP che fornisce la connessione.
I destinatari di un ordine di blocco del DNS sono: Gli ISP che operano sul territorio italiano Gli ISP che operano sul territorio extra UE I gestori della pagina internet I motori di ricerca.
Nei casi di pirateria massiva il regolamento Agcom prevede: Il procedimento standard Non prevede contraddittorio Un procedimento penale Un procedimento abbreviato.
Si parla di ecosistema digitale per indicare: L'insieme delle tecnologie digitali Un contesto socio-economico plasmato dalle potenzialità offerte dalle tecnologie digitali L'insieme dei servizi caratterizzati dalla pervasività delle tecniche digitali L'insieme degli utenti che fruiscono di servizi digitali.
Le imprese che operano nell'ecosistema digitale: Realizzano prodotti e servizi sfruttando strumenti modulari e flessibili agendo in un ambiente unico e digitale e tendono ad espandere le proprie attività Realizzano prodotti e servizi tramite gli strumenti offerti dalla digitalizzazione specificamente progettati per un deeterminato settore di attività Tendono a sfruttare un ruolo monopolistico nel proprio settore di attività ed evitano di entrare in concorrenza in settori diversi Agiscono in settori compartimentati dalla digitalizzazione.
Un elemento centrale dell'attuale scenario che giustifica l'utilizzo dell'aggettivo "connesso" associato all'ecosistema digitale: È la possibilità per tutti i soggetti di essere sempre in contatto tra loro grazie all'uso della telefonia mobile È la possibilità per tutti i soggetti di essere sempre in contatto tra loro grazie all'uso della telefonia fissa È la possibilità per tutti i soggetti di essere sempre in contatto tra loro grazie all'uso delle moderne applicazioni VoIP È la possibilità per tutti i soggetti di essere sempre connessi alla rete Internet.
La definizione più appropriata per Google è quella di: Telco Broadcaster Platform Provider Tech company.
Il fenomeno della commodisation: Fa sì che il consumatore tenda a percepirsi unicamente come utente di chi gli fornisce servizi e applicazioni tramite Internet ad esempio di Apple Fa sì che il consumatore tenda a percepirsi unicamente come utente di chi gli fornisce il servizio di accesso ad Internet ad esempio di Telecom Fa sì che il consumatore si consideri utente sia di chi gli fornisce servizi e applicazioni tramite Internet sia di chi gli fornisce il servizio di accesso ad Internet Fa sì che il consumatore tenda a percepirsi unicamente come utente di chi gli fornisce il servizio di telefonia mobile ad esempio di Telecom.
Nell'ecosistema digitale col termine "piattaforma" si può intendere: Le infrastrutture specializzate per la fornitura di determinati servizi Le infrastrutture che mettono a disposizione una serie di strumenti grazie ai quali diverse società possono sviluppare servizi prodotti e tecnologie Le infratsrutture trasmissive utilizzate per la fornitura del servizio di accesso aInternet L'insieme dei rapporti di natura contrattuale tra i molteplici soggetti che operano nell'ecosistema.
In un mercato multiversante: Le dinamiche di mercato dei diversi versanti sono necessariamente indipendenti Almeno in uno dei versanti i prodotti devono essere forniti gratuitamente Gli utenti dei diversi versanti sono intercambiabili Le dinamiche di mercato dei diversi versanti possono essere interdipendenti.
Per esternalità di rete incrociate si intendono: Le caratteristiche comuni a tutte le reti originatesi a seguito della digitalizzazione I vantaggi connessi alla possibilità degli utenti di una rete di chiamare quelli di un'altra rete grazie all'interconnessione delle due Gli effetti delle esternalità di rete su versanti diversi da quello che le ha generate I vantaggi connessi con l'utilizzo di una rete telefonica che conta numerosi abbonati.
La capacità di di definire servizi e meccanismi di pricing in modo estremamente flessibile è abilitata: Dalle tecnologie digitali Dall'evoluzione della domanda Dalla disponibilità di connessioni più veloci Dalla maggiore concorrenza.
Sottoscrivendo un'offerta "zero rating" incentrata sul servizo musicale "napster": Un utente di rete mobile può acoltare contenuti musicali finchè non supera la soglia di traffico dati mensile prevista dal suo abbonamento Un utente di rete fissa può acoltare contenuti musicali finchè non supera la soglia di traffico dati mensile prevista dal suo abbonamento Un utente di rete mobile può acoltare contenuti musicali anche se ha superato la soglia di traffico dati mensile prevista dal suo abbonamento Un utente di rete fissa può acoltare contenuti musicali anche se ha superato la soglia di traffico dati mensile prevista dal suo abbonamento.
Un possible dato utile per un gestore di piattaforma impegnato nell'attività di profilazione: È costituito dagli indirizzi degli utenti È costituito dal numero di telefono degli utenti È costituito dal nome degli utenti È costituito dai prodotti visionati dagli utenti nei siti di e-commerce.
Un'offerta che propone contenuti video in modalità gratuita e la possibilità di abbonarsi a fronte di un canone mensile per vedere gli stessi contenuti con una risoluzione più elevata è classificabile come: Bundle Semiflat Freemium Premium.
La flessibilità offerta dalle tecnologie digitali: Ha determinato una rottura delle barriere tra i diversi settori di attività ma ha fatto lievitare i costi che le aziende devono sopportare per ampliare la propria offerta di prodotti Ha determinato una rottura delle barriere tra i diversi settori di attività ed ha ridotto i costi che le aziende devono sopportare per ampliare la propria offerta di prodotti Ha rafforzato le barriere tra i diversi settori di attività ed ha fatto lievitare i costi che le aziende devono sopportare per ampliare la propria offerta di prodotti Ha rafforzato le barriere tra i diversi settori di attività ma ha ridotto i costi che le aziende devono sopportare per ampliare la propria offerta di prodotti.
Attualmente i cospiqui investimenti necessari ad adeguare le reti sono sostenuti in massima parte: Dagli operatori di rete in quanto proprietari delle infrastrutture Dagli Over The Top in quanto resposabili della crescita del traffico dati Dai produttori di dispositivi che possono collegarsi alle reti Dai fornitori di contenuti video in quanto questi rappresentano la parte più cospiqua del traffico.
La diversificazione delle offerte e dei prodotti: Rende diponibili un moltiplicità di prodotti con carateristiche standard cui gli utenti devono adeguarsi Rende disponibili una moltiplicità di prodotti ciascuno ritagliato sulle esigenze del singolo utente Rende disponibili prodotti personalizzati per la categoria di utenti che sottoscrive offerte premium Si affianca a meccanismi di personalizzazione che consentono di realizzare prodotti basati sulle esigenze degli utenti.
Col termine prosumer: Si intendono i produttori di prodotti di consumo diffusi tramite le piattaforme di commercio elettronico Si indicano gli utenti che nell'ecosistema digitale hanno assunto assunto il ruolo di produttori e consumatori di contenuti Si intendono i consumatori di prodotti acquistati tramite le piattaforme di commercio elettronico Si intendono le piattaforme che operano l'intermediazione tra produttori e consumatori dei prodotti venduti in rete.
Un'offerta che propone il servizio telefonico l'accesso ad Internet ed un servizio di IP TV a fronte di un unico canone mensile è classificabile come: Bundle Flat Semiflat Freemium.
Il conflitto tra operatori tradizionali ed Over The Top: Sì è determinato a causa delle sovrapposizione dei relativi modelli di business nella trasmissione dei segnali e di un quadro normativo non completamente allineato al nuovo scenario Sì è determinato a causa delle sovrapposizione dei relativi modelli di business e di un quadro normativo non completamente allineato al nuovo scenario Si è determinato perché gli Over The Top pur non essendo vincolati dalla normativa di settore forniscono servizi tramite le reti televisive in concorrenza con gli operatori tradizionali Si è determinato perché gli Over The Top pur non essendo vincolati dalla normativa di settore forniscono la telefonia vocale tramite proprie reti telefoniche in concorrenza con gli operatori tradizionali.
Una difficoltà cui devono far fronte gli Operatori Over The Top nella competizione con i broadcaster nazionali sui contenuti audiovisivi: È costituita da fatto che gli Over The Top offrono servizi tramite Internet e gli utenti non possono fruire dei relativi contenuti video con l'apparecchio televisivo È costituita da un quadro normativo ancora focalizzato sulle modalità tradizionali di fornitura dei servizi audiovisivi È costituita dal fatto che gli Over The Top pur essendo strutturati per operare su scala globale al fine di competere efficacemente devono proporre contenuti nella lingua del paese in cui li diffondono È costituita dal fatto che i broadcaster nazionali hanno iniziato a fornire i propri servizi anche su Internet sovrapponendosi agli Over The Top.
Con la creazione di un account su Skype l'utente: Avvia un rapporto con un fornitore di servizi Over The Top Avvia un rapporto con un operatore di telecomunicazioni Avvia un rapporto con un Over The Top per il servizio di telefonia e con un operatore di telecomunicazioni per il trasporto dei relativi dati Avvia un rapporto col produttore del dispositivo attraverso il quale fruisce del servizio.
La contrazione del mercato degli SMS per gli operatori di telecomunicazioni: È riconducibile al fatto che nei nuovi smartphone il servizio SMS non è più controllato dall'operatore di telecomunicazioni È riconducibile al fatto che ora anche gli operatori Over The Top offrono il servizio SMS sulle reti mobili È riconducibile al fatto che gli operatori di telecomunicazioni ora forniscono un servizio analogo con applicazioni come WhatsApp È riconducibile al fatto che gli Over The Top ora forniscono un servizio analogo con applicazioni come WhatsApp.
Il valore dell'ARPU è fondamentale per un fornitore di servizi in quanto: Rappresenta il prezzo medio dei servizi offerti Rappresenta il costo medio dei servizi prodotti Rappresenta il ricavo medio ottenuto da ciascun utente Rappresenta il ricavo medio ottenuto con ciascun servizio.
Guardando sul sito della RAI la puntata di una fiction trasmessa la sera precedente nell'ambito della normale programmazione generalista un utente: Fruisce di un servizio di TV on demand Fruisce di un servizio di catch-up TV Fruisce di un servizio di IP TV Fruisce di un servizio Pay-TV remunerato dal canone.
Il diffondersi dell'esperienza "second screen device" tra gli utenti sta modificando la fruizione: Del servizio televisivo Del servizio radiofonico Del servizio di navigazione in rete Dei servizi di comunicazione.
La Deep Packet Inspection: È una tecnica utilizzabile dagli Over The Top nell'ambito dell'attività di traffiic management È una tecnica utilizzabile dagli operatori di rete nell'ambito dell'attività di traffiic management È una tecnica utilizzabile dai fornitori di contenuti nell'ambito dell'attività di traffiic management È una tecnica utilizzabile dai produttori di dispositivi nell'ambito dell'attività di traffiic management.
Le tecniche di Digital Right Management: Servono a gestire l'accesso alla pay TV digitale Servono a gestire l'accesso ai servizi offerti a pagamento su Internet Servono a gestire il pagamento dei contenuti digitali protetti da diritto d'autore Servono a gestire l'accesso ai contenuti digitali protetti da diritto d'autore.
Secondo quanto previsto dal codice delle comunicazioni a seguito di una modifica contrattuale imposta unilateralmente dall'operatore: L'utente ha diritto ad un indennizzo L'utente può esercitare il diritto di recesso A seguito di un reclamo dell'utente l'operatore è tenuto a ripristinare le precedenti condizioni contrattuali L'utente è tenuto ad accettare le nuove condizioni fino alla scadenza del contratto.
Per consentire all'utente di controllare la spesa derivante dall'utilizzo delle numerazioni a sovrapprezzo: Sono previste apposite comunicazioni al superamento di una determinata soglia di spesa Sono previste nella bolletta periodiche informative circa il costo di tali servizi Sono previste apposite prestazioni di blocco di tali numerazioni È previsto unicamente che in bolletta sia riportato il dettaglio della spesa.
Per evitare addebiti inconsapevoli: Sono previste apposite prestazioni di blocco dei servizi supplementari attivabili Sono previste nella bolletta periodiche informative in grassetto circa il costo dei servizi supplementari attivabili Sono previste apposite comunicazioni al superamento di una determinata soglia di spesa per i servizi supplementari attivati Sono previste nella bolletta informazioni in grassetto su eventuali servizi supplementari attivi e sul relativo costo.
In relazione al traffico anomalo riferibile a possibili frodi nei confronti dell'utente: L'utente è tenuto a rilevare tali anomalie e segnalarle agli operatori Gli operatori sono tenuti a collaborare per individuare tali anomalie Gli operatori sono tenuti a collaborare per individuare tali anomalie e a sospendere la fornitura del servizio in caso in cui ne accertino la presenza Gli operatori devono segnalare in bolletta tali anomalie.
Nello svogere il suo ruolo l'Autorità: Deve definire solo misure che non comportino un aumento dei prezzi al dettaglio dei servizi di comunicazione Deve subordinare le misure pro-concorrenziali a quelle di tutela degli utenti Deve contemperare correttamente gli obiettivi di tutela degli utenti con quelli di promuovere concorrenza e innovazione Deve subordinare le misure volte a promuovere l'innovazione a quelle di tutela degli utenti.
La disciplina del servizio universale tende ad introdurre una distorsione concorrenziale: Perché il fornitore del servizio universale è costretto ad operare in aree non remunerative Perché il fornitore del servizio universale può operare in regime di monopolio in determinate aree Perché il fornitore del servizio universale è l'unico a godere di appositi finanziamenti Perché un secondo operatore che volesse fornire i porpri servizi nelle aree che fanno capo al servizio universale non può farlo dal momento che è stato designato un unico fornitore.
In Italia per evitare distorsioni concorrenziali: L'operatore designato quale fornitore del servizo universale viene rimborsato dagli altri operatori di tutti i costi che ha sostenuto per esso L'operatore designato quale fornitore del servizo universale viene rimborsato con un finanziamento pubblico di tutti i costi che ha sostenuto per esso L'operatore designato quale fornitore del servizo universale può fornire i propri servizi ad un prezzo opportunamente maggiorato Il costo netto del servizio universale è distribuito fra tutti gli operatori del mercato.
In caso di controversia tra operatore ed utente il tentativo di conciliazione: Può svolgersi solo su richiesta dell'utente in quanto parte debole del rapporto con l'operatore Può svolgersi solo su richiesta dell'operatore È obbligatorio Può svolgersi solo su richiesta dell'utente e dell'operatore.
In caso di fallimento del tentativo di conciliazione: L'utente può rivolgersi al Giudice ordinario o ad AGCOM per dirimere la controversia L'utente può rivolgersi solo al Giudice ordinario L'operatore può decidere di devolvere la controversia all'AGCOM La controversia si risolve a favore dell'utente.
Ad esito di una controversia tra operatore ed utente: AGCOM può sanzionare l'operatore AGCOM può condannare l'operatore ad effettuare rimborsi, a pagare indennizzi o a risarcire i danni cagionati all'utente AGCOM può condannare l'utente al pagamento di indennizi AGCOM può condannare l'operatore ad effettuare rimborsi o a pagare indennizzi.
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