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Title of test:
Storia Contemporanea (Pegaso)

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PRIMO PANIERE

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AVATAR

Creation Date:
13/05/2023

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Number of questions: 290
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La storia è Un genere letterario Una scienza Un’arte Il discorso degli storici.
Secondo Marc Bloch il bravo storico somiglia a: Il lupo di Cappuccetto Rosso Indiana Jones Sherlok Holmes Un orco della fiaba.
Secondo Marc Bloch la storia è una scienza: Estetica Poetica Artistica Romantica.
La storia è una scienza che ha per oggetto: La conoscenza I documenti Il passato Gli uomini.
Secondo Arno Mayer la storia contemporanea comincia: Con il Congresso di Vienna Con la rivoluzione francese Con la rivoluzione industriale Con la fine della prima guerra mondiale.
Secondo Geoffrey Barraclough l’età contemporanea inizia quando i problemi che sono attuali nel mondo assumono per la prima volta: Una apparente evanescenza Una perfetta comprensione Una chiara fisionomia Una definitiva periodizzazione.
Il confine della storia contemporanea è un confine: Mobile Determinato Soggettivo Oggettivo.
Tra gli elementi caratterizzanti la contemporaneità vi è: La scoperta dell’America La nascita del capitalismo La fine dell’eurocentrismo Lo stile di vita dell’antico regime.
Le periodizzazioni sono convenzioni: Arbitrarie e fantasiose Fantasiosamente soggettive Prodotte dalla riflessione degli storici Frutto di semplificazioni eccessive.
Politicamente si passa in età contemporanea: Dalla sovranità che appartiene al popolo a quella per investitura divina Dall’eguaglianza giuridica al privilegio dei ceti Dal suffragio universale al diritto di voto censitario Dalla fedeltà dinastica alla rappresentatività del popolo.
La rivoluzione industriale consiste: Nelle invenzioni Nella sostituzione delle macchine al lavoro umano Nella divisione del lavoro Nella nascita del proletariato.
Le macchine industriali trasformano: L’energia in calore Il lavoro nella bottega in lavoro a domicilio Il lavoro muscolare in energia Il calore in lavoro.
Ad avviare la rivoluzione industriale sono: Le invenzioni Le scoperte tecnologiche Le innovazioni Le macchine.
Le invenzioni e il progresso tecnologico furono dovute a: Una ricerca scientifiche Una ricerca teorica A una ricerca pratica A una ricerca accademica.
Fra i pre-requisiti inglesi alla rivoluzione industriale non vi è: Il fenomeno delle enclosures La politica coloniale La politica protezionistica La politica liberoscambista.
L’asse della lavorazione del cotone si spostò: Dall’India agli Stati Uniti Dall’India alla Gran Bretagna Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna Dagli Stati Uniti all’India.
Fino alla rivoluzione industriale il cotone già lavorato e poi consumato in Europa proveniva per la maggior parte: Dall’India Dalla Cina Dalle colonie americane Dall’America del Sud.
Con la rivoluzione del neolitico l’uomo diventò: Stanziale e cacciatore Nomade e raccoglitore Raccoglitore e cacciatore Allevatore e agricoltore.
L “navetta volante” fu inventata nel: 1815 1830 1733 1769.
Manchester tra il 1760 e il 1830 era: Era cresciuta di dieci volte Spopolata della metà Cresciuta il doppio Cresciuta di sei volte.
Quella che è considerata l’opera fondativa della storiografia moderna sulla rivoluzione industriale, intitolata appunto “La rivoluzione industriale”, è stata scritta da: Maurice Dobb Arnold Toyenbee Neil L. Tranter K. Polany.
Nel passo citato la tesi principale di Maurice Dobb è che: Va respinta la tentazione di trovare un’unica causa della rivoluzione industriale La rivoluzione industriale non esiste La rivoluzione industriale ha provocato una vera catastrofe sociale La rivoluzione industriale non è una brusca cesura né un cambiamento epocale.
Tra le cause della rivoluzione industriale vi è, secondo lo storico statunitense David S. Landes: Un lungo periodo di lento sviluppo Il verificarsi di un evento fortuito, un «accidente» storico inspiegabile La nascita di una nuova forma di organizzazione del lavoro ed in particolare del lavoro salariato Il carattere di «società aperta» della società inglese del Settecento.
Per Neil L. Tranter: La rivoluzione industriale fu parte di un lungo processo evolutivo, non una rottura netta E' stata altrove una forza propulsiva irresistibile La Gran Bretagna insegnò all’Europa i miracoli del progresso tecnologico Non è necessario spiegare la rivoluzione industriale.
Secondo quale storico la rivoluzione industriale «fu in Gran Bretagna ed è stata altrove una forza propulsiva irresistibile. In tutta la storia dell’uomo, nessuna innovazione è stata così universale nella sua forza d’attrazione, così universale nel suo impatto»: Richard E. Sylla Gianni Toniolo David S. Landes Neil L. Tranter.
Il proletario, afferma Friedrich Engels, è: Chi non possiede nulla all’infuori delle sue braccia Chi compie un lavoro insignificante e monotono Chi compie con il suo lavoro una attività spirituale Chi è sottopagato.
Thomas S. Ashton afferma che buona parte dei disagi sociali che sono stati attribuiti alla rivoluzione industriale in Gran Bretagna furono in realtà il risultato di forze che, per quanto sappiamo: Furono origine di calamità Provocarono emigrazione e morti per fame e malattie Avrebbero agito anche se l’industria non si fosse sviluppata Hanno aggravato ulteriormente l’abbrutimento derivante dal lavoro.
Per David S. Landes alla lunga, il punto forte dell’Inghilterra era questo: La capacità di fabbricare a buon mercato proprio gli articoli per cui la domanda estera era più elastica Le invenzioni che trasformarono la manifattura del cotone in Inghilterra e diedero origine a un nuovo modo di produzione: il sistema di fabbrica Le invenzioni tecniche I cambiamenti socioeconomici.
Secondo quale storico non è necessario spiegare la rivoluzione industriale: David S. Landes Ronald Max Hartwell Joel Mokyr Neil L. Tranter.
Per Friedrich Engels ancor più demoralizzante della miseria è, per gli operai inglesi: Restare senza lavoro L’insicurezza delle condizioni di vita L’applicazione della scienza all’industria I danni alla salute della popolazione.
Lo slogan della Rivoluzione francese fu: Liberté, egalité Egalité, fraternité Liberté, egalité, fraternité Liberté, fraternité, amour.
Gli Stati Generali furono convocati nel: 1760 1789 1792 1806.
Tra i maggiori storici francesi della Rivoluzione includi: Francois Furet Sorel Matisse Francois Furet e Georges Lefebvre.
Il principio di Libertà in Economia : per il liberalismo classico: È totale È condizionato È riservato ad una classe È riservato al Re.
Le Assemblee succedutesi dal 1789 furono: Stati Generali, Assemblea Legislativa, Direttorio Assemblea Nazionale Costituente, Comitato di Salute Pubblica, Direttorio Stati Generali, Assemblea Nazionale, Assemblea Nazionale Costituente, Assemblea Legislativa, Convenzione, Direttorio Stati Generali, Comitato di Salute Pubblica.
A dominare il Comitato di Salute Pubblica furono: Danton, Marat Mirabeau, Robespierre Marat, Danton, Robespierre Robespierre, Montesquieu.
Il Generale Napoleone scese in Italia nel: 1793 1796 1799 1795.
Legittimismo dinastico significa: Sovrano legittimato dal suo passato L'erede diretto del sovrano in carica nel 1789 Il sovrano eletto da una Assemblea Nazionale Il sovrano deposto dai rivoltosi.
I moti del 1820-21 reclamavano: La Costituzione I diritti civili L'esonero dal pagamento delle imposte Il Codice Napoleonico.
La "Filosofia del Diritto" è un'opera di: Montesquieu Rousseau Hegel Chateaubriand.
Luigi XVI intendeva: Accelerare la fine della guerra d'Indipendenza americana Accelerare il processo di riforma dello Stato Sciogliere il Parlamento Conquistare l'Inghilterra.
Col giuramento della pallacorda, i rivoluzionari: Decisero l'esecuzione del re Diedero all'Assemblea carattere nazionale Diedero impulso al disegno giacobino Aprirono la fase del Terrore.
Il 21 settembre 1792, la Convenzione: Proclamò la Repubblica Proclamò l'Impero Dichiarò guerra all'Austria Giurò fedeltà ai girondini.
Il rimpasto nel 1793 del Comitato di salute pubblica significò: L'ascesa di Napoleone L'apertura ai girondini L'avvio di importanti riforme amministrative L'inizio di una deriva in senso dittatoriale.
La Costituzione dell'anno III: Aboliva il legislativo Introduceva il suffragio universale Aboliva il suffragio universale Rivedeva in senso conservatore alcune conquiste della rivoluzione.
Per il Direttorio, la guerra era: Il tentativo di smorzare gli aneliti rivoluzionari in Belgio Rischioso per via della forza olandese Essenziale per ragioni economiche Fondamentale per il consolidamento interno.
Il 17-18 Fruttidoro Anno V: Napoleone conquistò l'Austria La destra monarchica prese il potere Ebbe inizio il Secondo Direttorio I giacobini si sciolsero.
Con il Trattato di Campoformio: La Repubblica Cisalpina cessava di esistere Nasceva la Repubblica partenopea Napoleone cedeva il Veneto all'Impero Asburgico Venezia passava sotto il controllo francese.
La Costituzione dell'anno XII: Trasformava la Repubblica in Impero Estendeva il suffragio alle donne Sanciva la fine di Napoleone Riformava solo il potere esecutivo.
Il “lascito” del periodo 1789-1815: Sarebbe stato vanificato dall'autoritarismo bonapartista Avrebbe alterato in modo permanente il corso della storia europea, aprendo l'età contemporanea Avrebbe impedito all'Europa di conoscere nuove stagioni di conservatorismo Non avrebbe condizionato la vicenda politica europea.
La rivoluzione industriale nei suoi effetti si diffuse: A pelle di leopardo In modo disomogeneo A macchia d’olio A cerchi concentrici.
La crisi del 1873 fu: Una crisi di per mancanza di materie prime Una crisi per mancanza di manodopera Una crisi di sovrapproduzione Una crisi essenzialmente politica.
Nella seconda rivoluzione industriale gli Stati: Diminuirono la loro sfera di influenza sull’economia Allargarono la loro sfera d’influenza nell’economia Mantennero invariata la loro sfera d’influenza nell’economia Rinunciarono del tutto alla loro sfera d’influenza nell’economia.
La seconda rivoluzione industriale: Ebbe per settore trainante l’industria leggera e un regime economico liberista Ebbe per settore trainante l’industria pesante e un regime economico liberista Ebbe per settore trainante l’industria leggera e un regime economico protezionista Ebbe per settore trainante l’industria pesante e un regime economico protezionista.
Prima della rivoluzione industriale il sistema di produzione era basato: Sul lavoro operaio Sulla fabbrica Sul lavoro a domicilio Sulla divisione del lavoro.
La giornata lavorativa dell’operaio era di: 9 ore 18 ore 20 ore 16 ore.
I sindacati operai (Trade Unions) in Inghilterra poterono agire legalmente solo dal: 1815-16 1824-25 1760 1812.
In Prussia l’industrializzazione avvenne nel quadro: Della piccola proprietà contadina Dell’ondata migratoria Della discontinuità sociale Della continuità sociale.
Fra il 1873 e il 1896 l’economia subì: Un aumento costante dei prezzi Un’ulteriore sviluppo Una fase di accelerazione Una crisi.
Simbolo della seconda rivoluzione industriale è: L’acciaio Il carbone Il treno a vapore La ghisa.
Il Congresso di Vienna si ispirò al principio: Di nazione Di sovranità popolare Di costituzionalità Di legittimità.
In Francia fu restaurata la dinastia: Dei Borbone Degli Asburgo Degli Orange Degli Hannover.
L’Italia uscì dal Congresso di Vienna sotto l’egemonia di: Francia Spagna Austria Prussia.
La restaurazione più importante fu quella: Del potere popolare Del potere effettivo dei re Del principio di nazionalità Del potere dell’aristocrazia.
Della “Quadruplice alleanza” non faceva parte: L’Inghilterra La Prussia La Francia La Russia.
L’indipendenza della Grecia fu: La riaffermazione dei principi del Congresso di Vienna Un indebolimento del principio di nazionalità Un grave colpo all’equilibrio del Congresso di Vienna Un rafforzamento del principio democratico.
Le repubbliche di Venezia e di Genova: Riottennero la loro indipendenza Furono rese indipendenti per la prima volta Non riottennero la loro indipendenza Furono sottoposte al dominio austriaco.
Lo Stato pontificio fu restituito al papa: Pio V Pio VI Pio IV Pio VII.
Il re dei Paesi Bassi era i: Guglielmo I d’Orange Federico Guglielmo III di Hohenzollern Ferdinando III d’Asburgo-Lorena Giovanni VI di Braganza.
L’equilibrio europeo si costruì ad opera soprattutto dell’asse tra: Austria e Prussia Austria e Inghilterra Inghilterra e Russia Prussia e Francia.
Negli anni successivi al 1815, la pace fu turbata: Dalle idealità nazionali Dalle mire zariste Dall'ideologia liberale Dall'ideologia socialista.
Caratteristica comune alle insurrezioni settarie fu: Il coinvolgimento delle masse La rivendicazione sociale Il gradualismo La violenza armata.
La borghesia provinciale che nel Mezzogiorno aderì alla carboneria chiedeva: Autonomia amministrativa Il controllo dei tribunali Il controllo dei tribunali La soppressione dei dazi doganali.
Il moto napoletano si concluse: Con un esito essenzialmente radicale Con la sconfitta delle truppe austro-borboniche Con la vittoria solo parziale degli insorti Con un esito di tipo moderato.
Per la Sicilia, la riorganizzazione voluta da Ferdinando I significò: La riproposizione del modello autonomista tradizionale Un palliativo rispetto alle spinte autonomiste, ma un tracollo economico La risoluzione del problema del decentramento L'inizio di una profonda crisi economica.
Le spaccature interne alla Sicilia: Furono funzionali agli interessi commerciali inglesi Fecero il “gioco” del Borbone Diedero slancio alla nascita della mafia Impedirono all'isola di sconfiggere lo straniero.
Metternich non intervenne subito a Napoli perché: Non riteneva grave la situazione locale Temeva la morfologia del territorio peninsulare Non trovò appoggio nei sovrani italiani e non aveva truppe sufficienti Aveva truppe ma non leader militari adatti.
I casi spagnolo e napoletano diedero la sensazione che: L'insurrezione portasse inevitabilmente all'anarchia L'insurrezione portasse inevitabilmente alla repubblica L'insurrezione portasse inevitabilmente alla socializzazione dei mezzi di produzione L'insurrezione non portasse inevitabilmente all'anarchia.
I cospiratori piemontesi videro l'invio di truppe austriache al Mezzogiorno come: L'occasione per affrontare un esercito frazionato La definitiva sconfitta del sogno liberale L'occasione per sostenere la causa partenopea L'occasione per fare pressione sul papa.
Ad indebolire ulteriormente il progetto insurrezionale piemontese contribuì: L'incapacità militare di Carlo Alberto La tenacia austriaca L'assenza di mezzi per le armi L'assenza di legami forti con le sette napoletane.
Il congresso di Lubiana ebbe come regista: Il regno d'Inghilterra Il principe di Metternich La casa di Borbone La Carboneria.
Al congresso di Vienna gli stati italiani esercitarono: Grande influenza Poca influenza Nessuna influenza Grandi pressioni.
Il regno di Napoli ricostituì il suo esercito: Con l'aiuto aspurgico Con l'aiuto inglese Assoldando mercenari svizzeri Recuperando militari napoleonici.
Obiettivo della politica del Metternich: Dominare l'Europa Occupare l'Italia La stabilità politica europea L'egemonia economica.
Il regno dell'Alta Italia fu per i federati lombardi: Un progetto realistico Un sogno astratto Un suggerimento degli Inglesi Un'aspirazione rivoluzionaria.
Un'aspirazione rivoluzionaria Il passaggio dallo stato assoluto a quello amministrativo Dare maggiori poteri ai ceti popolari Recuperare l'antica nobiltà Governare con la Chiesa.
Quanto incise sull'economia italiana d'inizio secolo la rivoluzione industriale: Moltissimo Nulla In misura modesta Per niente.
Quale elemento favorì lo sviluppo della Lombardia in questo periodo: L'allenza con l'austria Il nascente spontaneismo d'impresa Lo sviluppo della scuola Il buon governo.
Come si regolarono i Borboni di Napoli nel campo della politica doganale: Seguirono il protezionismo Protessero il settore agricolo Seguirono i consigli dell'austria Lasciorono in vita la normativa murattiana.
Il progetto di Viesseux individuava in Firenze: La patria di Dante Il capoluogo della Toscana La capitale culturale d'Italia La patria comune.
Nella riorganizzazione europea decisa a Vienna: Si tenne conto delle aspirazioni nazionali Metternich riconobbe l'indipendenza dei polacchi Si mortificarono i principi di autodeterminazione dei popoli Metternich riconobbe l'indipendenza dei polacchi.
Metternich riconobbe l'indipendenza dei polacchi Ebbe successo Non ebbe successo Funzionò solo inizialmente Trovò l'opposizione del Lombardo-Veneto.
La conflittualità in seno agli Stati peninsulari: Nasceva dallo scontro tra nuove classi emergenti e vecchie elite Era frutto dell'ingerenza asburgica Alimentava il progetto di dominio del papa Avrebbe portato all'occupazione del Piemonte.
I cosiddetti “corpi intermedi”: Avrebbero permesso la nascita dello Stato ottocentesco Consentivano alla borghesia di detenere maggior potere politico Erano mediatori politici al servizio dei Re Erano uno dei pilastri su cui poggiava l'assolutismo del vecchio regime.
Nella penisola italiana dopo il 1815 si affermò, in generale, il modello della: Repubblica presidenziale Teocrazia Monarchia assoluta Monarchia amministrativa.
L'Austria impose a Ferdinando IV, quale condizione per tornare sul trono di Napoli,: Di tenere a bada le spinte rivoluzionarie Di governare con maggiore moderazione Di riconoscere le province di prima recupera Di cedere le province di seconda recupera.
Con editto del 20 maggio 1814, Vittorio Emanuele I di Savoia: Rimise in vigore le Regie Costituzioni del 1770 Abolì il codice commerciale napoleonico Adattò le riforme napoleoniche alle vecchie Costituzioni Decretò l'abolizione della tortura.
La riforma della giustizia in Toscana fu ispirata: Al modello giacobino Al caso Piemontese A principi essenzialmente paternalistici e di discrezionalità Alle direttive di Vienna.
La rinnovata attenzione rispetto alla dimensione locale del potere durante la Restaurazione: Dipendeva dal tipo di modello giuridico adottato Dipendeva dalla diffidenza delle classi dirigenti delle capitali Avrebbe comportato la soppressione delle province Era conseguenza della crisi della feudalità.
I sovrani restaurati, in linea generale, tentarono: Di annullare definitivamente le innovazioni napoleoniche Di spodestare il clero con leggi severe verso i beni ecclesiastici Di garantirsi l'appoggio delle classi in ascesa attraverso un sistema di redistribuzione della ricchezza Di garantirsi l'appoggio delle classi in ascesa attraverso un sistema oligarchico.
Nella pratica, liberali e democratici avevano come obiettivo comune soprattutto: La costituzione Il suffragio universale Il parlamento censitario La difesa della proprietà privata.
La costituzione francese del 1830 era: Basata sul suffragio universale Una conquista della sovranità popolare Democratica Una concessione benevola del re.
La rivoluzione del 1830 in Belgio fu contemporaneamente: Nazionale e democratica Costituzionale e democratica Costituzionale e illiberale Nazionale e costituzionale.
L’abolizione dei dazi sul grano in Inghilterra fu la vittoria: Dell’industria sul commercio Del commercio sull’industria Delle campagne sulle città Dell’industria sull’agricoltura.
Periodo storico che abbiamo definito come “l’età della restaurazione” indica gli anni: Tra il 1815 e il 1820 Tra il 1814 e il 1815 Tra il 1815 e il 1848 Tra il 1815 e il 1830.
L’enciclica Mirari Vos fu promulgata nell’anno: 1815 1830 1832 1825.
Il pensiero socialista del primo Ottocento venne definito: Utopistico Pratico Scientifico Visionario.
Manifesto dei comunisti uscì a Londra nel: 1832 1815 1848 1870.
Nell’Europa della Restaurazione il principale strumento di lotta politica divennero: I partiti politici Le società segrete Le idee socialiste Le convinzioni religiose.
La rivoluzione del Belgio nel 1830 fu contemporaneamente nazionale e: Costituzionale Democratica Socialista Reazionaria.
Il movimento democratico nel risorgimento costituì: Un partito Una corrente politica Un'associazione internazionale Un movimento variegato di opinioni.
I filo napoleonici dopo il 1815 finirono prevalentemente: All'opposizione dei regimi Nei governi restaurati Nell'organizzazioni delle società segrete All'estero.
Gli sconfitti del 1820-21 si organizzano: In una rete di esuli In un'associazione In un circolo culturale nella legione straniera Negli eserciti dei vincitori.
La svizzera non fu ospitale verso gli esuli italiani: Per difficoltà climatiche Per le pressioni dell'austria Per difficoltà economiche Per regioni di ordine pubblico.
Dagli esuli italiani fu ricercata l'inghilterra per: Il clima La libertà Ragioni economiche Modello parlamentare.
Lo scoppio dei moti del 1830-31 ebbe come detonatore: Le rivolte del sud america I moti parigini del luglio La oppressione dei governanti Le persecuzioni religiose.
Alla base della visione Mazziniana vi è fondamentalemnte: Una visione religiosa Il progresso economico La costituzione repubblicana La felicità dell'uomo.
Divideva mazzini da buon arroti: La felicità umana Economia e libertà La rivolta armata Il rischio della dittatura.
Nei confronti della chiesa cattolica mazzini fu: Fedele osservante Anticurialista convinto Distruttore ad oltranza Osservante tiepido.
Nicola fabrizzi propugnava l'isurrezione: Per ragioni economiche Per amore dell'italia Partendo da una regione specifica Per la vittoria della classe borghese.
Tra educazione ginevrina e formazione torinese prevale: L'educazione ginevrina L'educazione torinese Quello che conviene La preoccupazione del momento.
Il principio conservatore per Carlo Alberto: È scelta di convenienza È calcolo politico Giova ai governati È volontà di Dio.
La politica estera di Carlo Alberto: Era conservatrice Era rivoluzionaria Era guerrafondaia Ambiva alla pianura padana.
Il consiglio di Stato era organo: Politico Amministrativo Tecnico Giudiziario.
Il diritto di famiglia: Riconobbe la parità donna - uomo Riconobbe diritti patrimoniali alle donne Escludeva l'intervento ecclesiastico Applicava il diritto ecclesiastico.
Il regolamento per l'amministrazione del demanio giovò: Al recupero boschivo Al miglioramento dell'agricoltura All'incremento foraggiero Ai trasporti.
Il libretto di lavoro : Tutelava l'operaio Serviva alla polizia Favoriva il controllo sociale Serviva per collocarsi al lavoro.
Il libero scambio favorisce: L'agricoltura Il rapporto tra gli Stati L'industria La cultura.
Ferrante Aporti organizza: Scuole secondarie Università Circoli culturali Asili d'infania.
Il primo docente di storia moderna a Torino fu: Giuseppe Mazzini Silvio Pellico Ercole Ricotti Federico Confalonieri.
L'eredità mazziniana è controversa perché: di derivazione illuministica di derivazione romantica fatta propria da movimenti contrapposti religiosa.
La religiosità mazziniana fu: ispirata dal giansenismo ispirata dal sensismo ispirata dal calvinismo ispirata dal Papa.
Nalla concezione mazziniana il genio: e' guida militare e' uno scopritore di mondi dà un'accelerata alla storia e' un educatore.
Rispetto alla lotta di classe Mazzini: e' d'accordo la consente solo in determinate situazioni e' decisamente contrario la considera superflua.
La teoria della felicità nella dottrina mazziniana forma uomini: coraggiosi sagaci pigri egoisti.
Tra liberalismo e comunismo, Mazzini: propendeva per il primo propendeva per il secondo era ostile all'uno e all'altro li ignorava.
Religione politica è omogenea ai regimi: liberali democratici autoritari comunisti.
Crispi considera Mazzini tra gli uomini del risorgimento: il profeta l'apostolo l'esule il più grande.
La guerra in Africa dai mazziniani fu considerata: una missione una necessità un gesto di potenza un'avventura.
I doveri dell'uomo come testo scolastico: fu contestato fu approvato fu censurato fu manipolato.
In principio il sistema di Gioberti si oppone: Alla religione All'illuminismo Al romanticismo All'individualismo.
Tradizione e progresso sono: Antitetici Compatibili In connessione Identici.
Tra l'uomo e Dio la società è: Di contrasto Di pacificazione Di educazione Di mediazione.
L'armonia è data dall'accordo: Di fede e ragione Di patria e indiviuo Di guerra e pace Di libertà e morale.
Ritornare al medioevo è impresa: Sacrilega e sconsigliata Buona e giusta Impraticabile Necessaria.
Dispotismo e demagogia determinano: Elevazione della plebe Prevalenza della forza e assenza del diritto Trionfo della giustizia Pace sociale.
La sovranità giobertiana è di tipo: Religiosa Civile Ministeriale Borghese.
Il riformismo evita: Le rivoluzioni Le guerre La lotta politica L'egoismo sociale.
La civiltà ideale ha il suo fondamento: Nella pace Nella giustizia Nella cognizione dei principii Nella lotta armata.
Il Rinnovamento è un libro che appartiene alla storia: Del Romanticismo Del Cristianesimo Dell'Illuminismo Del Pensiero liberal democratico.
La concezione della religione è: Cattolica Gesuitica Spirituale Giansenista.
Nella politica prima la sovranità deriva: Da Dio Dall'originaria disuguaglianza Dalla Chiesa Dal popolo.
La sovranità è subordinata: Solo alla giustizia Solo al Papa Solo al popolo Solo al principe.
Il principe: E' padrone dello stato E' signore dei sudditi E' sottomesso al papa E' immagine dello stato.
La proprietà: E' diritto di tutti E' bene comune E' un furto E' dono di Dio.
La società ha come fine: La salvezza dell'anima Il bene comune La libertà La salute della patria.
Nella società civile gli individui sono: Tutti uguali Tutti disuguali Tutti aventi diritti da far valere Tutti uguali nei diritti.
Il tribunale politico controlla: I cittadini Il rapporto tra Stato e Chiesa Gli atti del potere politico L'applicazione delle leggi.
La distribuzione del potere cambia: Secondo la distribuzione della ricchezza Secondo i tempi Secondo i costumi Secondo le condizioni culturali.
La rappresentanza politica: E' proporzionale al livello culturale E' proporzionale agli interessi da difendere E' proporzionale alla fede religiosa E' proporzionale al proprio valore militare.
In Francia la rivoluzione del 1848 scoppiò perché dal governo fu impedito lo svolgimento di: Una riunione sindacale Un banchetto politico Elezioni politiche Una manifestazione contro la disoccupazione.
A condurre la rivoluzione in Francia furono: Repubblicani moderati Liberali conservatori Legittimisti monarchici Repubblicani-democratici.
Tra i provvedimenti presi dalla II Repubblica vi era: L’abolizione della leva obbligatoria L’abolizione della proprietà privata Il suffragio universale La privatizzazione delle fabbriche statali.
Con l’allocuzione del 29 aprile Pio IX: Abbandonava la coalizione in guerra contro l’Austria Entrava in guerra contro l‘Austria Scomunicava Carlo Alberto Proclamava l’infallibilità del papa.
Ferdinando II reagì alle prime insurrezioni del 1847: In modo conciliativo In modo diplomatico per favorire una mediazione Con l'usuale linea rigida e repressiva Concedendo velocemente lo Statuto.
La rivoluzione a Palermo scoppiò il: 23 marzo 1848 29 aprile 1848 23-24 febbraio 1848 12 gennaio 1848.
La prima guerra d’indipendenza iniziò come una guerra: Nazionale e democratica Nazionale e federale Federale e antifrancese Internazionale e democratica.
La prima guerra d’indipendenza fu definita: La guerra degli imperatori La guerra dei diplomatici La guerra dei pezzenti La guerra dei sovrani.
Prima del 1848 era preminente in Europa il problema: Della democrazia Della libertà Delle nazionalità Dell’indipendenza.
Dalla sconfitta dei neoguelfi e dei federalisti repubblicani nel 1848 sarebbe scaturita la corrente: Monarchico-unitaria Monarchico-federalista Repubblicana unitaria Democratica.
La Repubblica romana fu sconfitta da: I Francesi Gli Austriaci I Napoletani I Piemontesi.
In Toscana, Leopoldo II era persuaso: Dell'ineluttabilità dell'intervento di una potenza terza Dell'importanza delle riforme proposte dai democratici Dell'ineluttabilità dell'esito costituzionale dell'opposizione al suo regime Che Ridolfi dovesse essere cacciato dal Regno.
Nel 1847, Pio IX concesse di: Aumentare il numero di ministri laici La Costituzione Di aprire anche ad altri culti Di aumentare la quota femminile nei dicasteri.
Nel saggio “L'Austria e la Lombardia” il Correnti: Elogiava il modello amministrativo austriaco Elogiava la lotta dei democratici lombardi Denunciava le mire piemontesi in Lombardia Denunciava i danni causati alla regione dagli Asburgo.
La Repubblica di Venezia fu istituita per merito di: Giuseppe Mazzini Daniele Manin Radetzky Cesare Balbo.
La decisione di Carlo Alberto di entrare in guerra contro Vienna era legata perlopiù: Alla richiesta francese di indebolire il fronte austriaco A mire espansionistiche sabaude e al bisogno di arginare derive radicali nell'are Alla volontà effettiva di realizzare un progetto unitario nazionale Alle pressioni dell'establishment militare sabaudo e ligure.
Il Quadrilatero era: Un'enclave di alcune città sottratte al controllo austriaco Un sistema di tattica difensiva asburgica Un'area geografica contraddistinta da fortificazioni sotto il controllo austriaco La provincia di Peschiera sul Garda.
Le spinte democratiche in seno ai vari Stati peninsulari nel '48: Indussero Pio IX a sposare la causa sabauda Alimentarono la speranza delle masse in Carlo Alberto Alimentarono il sogno neoguelfo Smorzarono gli entusiasmi per la causa nazionale e decretarono il ritiro delle truppe.
A Roma, dopo la fuga di Pio IX verso Gaeta: Nacque un regime repubblicano Il potere fu assunto dai cardinali Vi fu l'invasione dalla Toscana Nacque un regime federale.
Secondo Balbo, i sovrani della penisola erano quasi tutti da ritenersi: Illuminati Controllati dall'Austria Deboli Stranieri.
Nel 1853, lo zar intimò al sultano turco di: Cedere la Crimea Accettare l'offerta per l'acquisto delle regioni balcaniche Accettare il protettorato russo sugli ortodossi Accettare un negoziato per la spartizione dei Balcani.
Cavour, a Parigi, chiese che al rafforzamento austriaco nei Balcani: Facesse seguito lla perdita dell'Ungheria Facesse da contraltare la conquista piemontese in Serbia Conseguisse una diminuzione dell'influenza asburgica in Italia Conseguisse un protettorato sabaudo sulla Prussia.
Gioberti riteneva il Piemonte: Una eccezione nella penisola, da cui partire per il processo unitario Uno stato arretrato Lo stato con il primato solo morale in Italia Lo stato con il primato militare in Italia.
La politica delle nazionalità avrebbe portato Parigi: Allo scontro con Pio IX Allo scontro con Berlino Allo scontro con Mosca Allo scontro con Vienna.
Per non affievolire l'entusaismo post-Crimea, Cavour: Pensò di puntare sul Borbone per indebilire Vienna Mise in atto un vera e propria strategia di provocazione anti-austriaca Militarizzò il confine francese Chiese la convocazione di una conferenza di pace.
La confederazione pensata a Plombieres sarebbe stata presieduta: Da un triumvirato austro-franco-piemontese Dal pontefice Dal Borbone Dai Savoia.
Il fronte moderato italiano si era compattato intorno: Alla figura di Cattaneo Alla Giovine Italia Alla Società Nazionale Italiana Alla Nuova Antologia.
Nino Bixio fu chiamato a: Guidare l'esercito al posto di Garibaldi Convincere Pilo a dimettersi Mediare con il Borbone Sedare l'insubordinazione dei siciliani.
L'impulso riformista dell'ultimo Francesco II finì per: Indebolire ulteriormente la struttura dello stato Agevolare l'avanzata dei piemontesi Favorire la borghesia napoletana Favorire la borghesia delle province.
Cavour ottenne da Napoleone III: Sostegno economico per la spedizione al Sud Il mpermesso di destituire Pio IX I mezzi per organizzare la controrivoluzione nelle Legazioni Il permesso di invadere i terriori dell'Italia centrale.
L'impulso maggiore al movimento democratico fu dato da: Garibaldi Cavour Mazzini Salandra.
La rilevanza delle città fu determinata da: Lo sviluppo economico Dalla rivoluzione industriale Dal ruolo di capitale Dall' accentramento amministrativo.
Il dinamismo economico del Piemonte fu favorito: Dalle ricchezze naturali Dal libero scambio Dai successi militari Da Casa Savoia.
La città più popolosa d'Italia a metà secolo era: Napoli Torino Roma Genova.
Quale città subì decremento demografico a metà ottocento: Lucca Torino Venezia Genova.
Come cambiò la composizione delle classi sociali: Precipitosamente Poco Molto Nulla.
Le scuole elementari si concentravano: In città In campagna Nelle capitali Nei seminari.
Quali città più attive per fervore di stampa: Lucca e Napoli Roma e Firenze Genova e Firenze Firenze e Milano.
Il "Progresso delle scienze delle lettere e delle arti "si stamapava a: Milano Genova Firenze Napoli.
Quando e dove si tenne il primo Congresso degli scienziati Italiani: A Genova nel 1850 A Torino nel 1848 A Milano nel 1835 A Pisa nel 1839.
Il pensiero politico di Mazzini è caratterizzato dai seguenti principi: Graduali riforme e federalismo Confederazione presieduta dal papa Repubblica e unità Federalismo e repubblica.
Il neoguelfismo è: Un movimento politico che mira alla fine del potere temporale del papa Un pensiero politico teso a fare dell’Italia una confederazione di Stati presieduta dal papa Un pensiero politico teso all’unione dell’Italia in un unico Stato sotto il governo del papa Un movimento politico che mira all’istaurazione di una repubblica federale.
Il “connubio” del 1852 segnò il passaggio del Regno di Sardegna: Alla monarchia costituzionale Al sistema costituzionale puro Alla democrazia All’assolutismo.
In seguito all’armistizio di Villafranca (1859) il Piemonte: Annesse il regno delle Due Sicilie Annesse Nizza e Savoia Annesse il Lombardo-Veneto Annesse la Lombardia.
Mazzini fondò la Giovine Europa nel: 1837 1832 1834 1844.
La fedeltà del Piemonte allo Statuto aveva dimostrato la possibilità di conciliare: Il federalismo con l’indipendenza La repubblica con la monarchia L’ordine con la democrazia L’ordine con la libertà.
La direzione del nuovo Stato italiano fu assunta da: I moderati I federalisti I democratici I cattolici liberali.
L’autore di “Del primato morale e civile degli italiani” è: Cesare Balbo Massimo D’Azeglio Giacomo Durando Vincenzo Gioberti.
Il regno d’Italia fu proclamato: Il 6 maggio 1860 Il 18 febbraio 1861 Il 17 marzo 1861 Il 26 ottobre 1860.
Quale non fu tra i principi del liberalismo moderato: Il gradualismo Il neoguelfismo Il suffragio universale Il federalismo.
Per Alfredo Oriani la rivoluzione italiana anziché opera di popolo aveva trionfato: Per un sopruso eroico della sua minoranza aiutata da incidenze e coincidenze straniere Per l’intervento delle masse popolari Grazie ai pensatori, agli artisti, ai martiri e agli eroi Perché l’idea si era tradotta nel fatto e il sentimento si riabbassava verso il senso.
Nella interpretazione di Piero Gobetti il Risorgimento fu: Una rivoluzione democratica Una rivoluzione passiva Una conquista regia Una rivoluzione fallita.
Una volta compiuta l’Unità d’Italia, secondo Oriani, gli eroi diventavano soldati e i martiri: Venivano dimenticati Si trasformavano in impiegati Erano esaltati Ricevevano corone d’alloro.
Per Antonio Gramsci il Risorgimento fu essenzialmente: Una rivoluzione passiva Una conquista regia Una rivoluzione fallita Una rivoluzione democratica.
Il movimento risorgimentale fu egemonizzato, per Gramsci: Dal Partito d’Azione Dai moderati Dall’Austria Da Mazzini.
Rosario Romeo critica: La storiografia liberale L’incremento della rendita fondiaria Il ruolo del capitale necessario allo sviluppo della produzione industriale La storiografia di stampo marxista.
Nell’interpretazione di Rosario Romeo una riforma agraria avrebbe rappresentato per l’Italia: Uno sforzo in senso contrario allo sviluppo del capitalismo Un ostacolo insuperabile L’affermarsi di una democrazia rurale L’unica forma di capitalismo esistente, destinato a funzionare, nelle condizioni storiche dell’Italia.
Per Romeo la Rivoluzione ebbe come conseguenza nelle campagne francesi: Un progresso produttivo per l’agricoltura francese Di peggiorare le condizioni di vita di larghi strati di contadini Di bloccare lo sviluppo del capitalismo Un progresso tecnico per l’agricoltura francese.
Secondo Rosario Romeo il maggior pericolo della tesi del Gramsci è: La faziosità Condurre a una prospettiva gravemente falsata del problema dello sviluppo capitalistico in Italia Considerare l’incremento della rendita fondiaria dopo il 1860 una delle fonti più importanti di accumulazione La generale debolezza del sistema industriale.
Per Oriani riguardo l’impresa risorgimentale nel Mezzogiorno d’Italia: Giovò più la viltà borbonica che l’eroismo garibaldino Giovò il concorso del secondo impero napoleonico Furono scarsi i volontari Le battaglie e quasi sempre decise dalla preponderanza degli alleati.
Gli insegnanti più amati a Vittorio furono: I Gesuiti Il padre I generali I filosofi.
Come allievo era considerato: Bravo Disciplinato Scrupolosi Discolo.
Sulla" unione dei principi Italiani " La posizione di Vittorio era: Favorevole Sfuggente Ostile Indifferente.
Il primop presidente del consiglio d'Azeglio considerava Austriaci e democratici: Alleati fra loro Ugualmente amici Ugualmente pericolosi Amici dei Francesi.
L'attitudine a spendere di Re Vittorio era quella di: Un Taccagno Un generoso Uno spendaccione Un avaro.
Vittorio considerava le attitudini politiche di Cavour: Superiori Modeste Ciniche Negative.
La Regina Vittoria espresse sul Re Vittorio un giuduzio: Sprezzante Generoso Negativo Lusinghiero.
Dopo la morte della moglie il rapporto con Rosina: Cessò Si diradò Si intensificò Divenne matrimonio 1869.
Le rivolte e il brigantaggio furono considerate da Re Vittorio questioni: Politiche Di ordine pubblico Militari Economiche.
L'attivismo di Vittorio in polica Estera a norma di Statuto era: Coerente Anti costituzionale Ai limiti Necessario.
L'ala moderata della Sinistra era persuasa che: Bisognasse incitare la rivolta di piazza La Destra avrebbe pagato il prezzo della sua politica coloniale L'estensione della Legge piemontese avrebbe aperto nuovi “spazi” Lo Statuto piemontese fosse troppo rigido.
Gli schieramenti politici, nel periodo immediatamente post-unitario, furono incalzati perlopiù: Dalle pressioni asburgiche Da problematiche di ordine pubblico Da problematiche di ordine finanziario Dalla volontà borbonica di conquistare il centro-nord.
La politica economica del ministero Scialoja fu in parte “vanificata”: Dall'acuirsi della tensione internazionale Dall'opposizione degli azionisti Dai dissidi interni alla Destra storica Dalla guerra con la Francia.
In cambio del “si” al clima di preparazione alla guerra del '66, la Sinistra ottenne: Un maggior numero di parlamentari Maggiori garanzie circa il livello medio dei salari La nomina di un proprio esponente a presidente del Consiglio La velocizzazione dell'iter di approvazione della legge di soppressione delle corporazioni religiose.
I generali a capo delle divisioni italiane nella guerra del 1866 erano: Ricasoli e Cialdini La Marmora e Cialdini Cialdini e Guerrazzi La Marmora e Depretis.
AI fini della conquista del Veneto, fu fondamentale: La mediazione prussa La mediazione francese La mediazione asburgica La forza militare delle truppe italiane.
Il regno d'Italia decise di invadere Roma: Per ottenere garanzie da Londra Dopo la morte di Pio IX Dopo il crollo francese a Sedan Dopo la vittoria francese a Sedan.
Il programma di Luigi Ferraris prevedeva: L'alleanza con la Francia La conquista di Roma Il disavanzo della finanza pubblica Il pareggio di bilancio.
Il governo Menabrea poteva contare sul sostegno: Del partito della Corte Del partito socialista Degli azionisti Del sindacato.
L'atteggiamento della Destra negli anni che seguirono l'unificazione fu segnato: Da una politica estera aggressiva e unilateralista Dalla chiusura su posizioni filo-ecclesiastiche Dall'apertura all'ala moderata Da un arroccamento in senso conservatore per scongiurare il potere della piazza.
I patrioti Italiani guardavano come modello: L'Ungheria L'Austria La Francia L'Inghilterra.
I progetti rivoluzionari per i moderati erano: Ottimi Realistici Irrealizzabili Praticabili.
Nel Primato del 1843 Gioberti assegna il ruolo di guida: Alla Chiesa Cattolica All'Impero Agli Stati Uniti A Dio.
La presidenza della Federazione vagheggiata da Gioberti spetta: Al Re di Napoli Al Papa All'Imperatore All'Inghilterra.
Per D'Azeglio il cambiamento negli Stati avviene: Con la rivoluzione Gradualmente Con le preghiere Con la guerra.
La politica del Regno di Sardegna puntava ad annettere: L'Austria Tutta l'Italia Il Lombardo Veneto La Francia.
Quale fu la prima tratta ferroviaria in Italia e quando: Milano-Monza 1840 La Livorno-Pisa 1844 La Napoli-Portici 1839 La Torino-Moncalieri 1848.
L'indignazione popolare anti Austriacadel 1846 fu da Carlo Alberto: Placata Sobbillata Favorita Accettata.
Pio IX viene eletto nel: 1835 1850 1848 1846.
La Consulta di Pio IX ammetteva per la prima volta al governo: I Cardinali I familiari I laici I monaci.
Liberale è il regime che: Rende l'uomo libero Rende possibile ed effettive le scelte dell'uomo Rende difficili le scelte dell'uomo Libera l'uomo dalle difficoltà.
"Sono affamato" e "Sono libero"sono strutture: Semanticamente uguali Semanticamente parallele Sintatticamente diverse Semanticamente diverse.
"Sono libero" è dichiarazione: Priva di contenuto Ricca di contenuti Che rende felici Che sollecita impegno.
La destra risorgimentale di fronte allo stato : Nei nega i valori Ne salva e ne salta i valori Lo considera imprenditore Gli affida compiti di conquista.
La razionalità dello stato consiste: Nell'estensione illimitata del suo dominio Nell'estensione limitata del suo dominio Nella capacità di imporsi nei limiti Nell'impedire il trionfo del dogma.
Per Kelsen la libertà : È strumento di conquista Si orienta a fini di innovazione sociale È strumento di educazione Genera anarchia.
Nelle democrazie il liberalismo : S'indenfica con una classe sociale S'identifica con la maggioranza Non s'identifica con una classe sociale S'identifica con i produttori.
Per il liberalismo la libertà economica : È assoluta È relatica È incerta È delimitata e diretta dalla legge.
Il liberalismo giolittiano è connotato da: Culto assoluto dalla libertà Effettivo riformismo sociale Lotta al socialismo Alleanza con il socialismo.
In croce lo stato è sintesi: Di maggioranza e minoranza Di autorità e libertà Di produttori e lavoratori Di ricchi e poveri.
Delle componenti politiche che fecero l’unità, assunse la direzione del nuovo Stato: La componente repubblicana La componente cattolica La componente democratica La componente moderata.
Secondo la legge elettorale aveva diritto al voto: Il 10% della popolazione Il 7,9% della popolazione Il 5% della popolazione L𔃻,9% della popolazione.
Il mandato parlamentare nel nuovo Stato italiano era: Retribuito per tutti Retribuito in base al censo Non retribuito sin base al censo Non retribuito per tutti.
Dal punto di vista sociale la Destra storica era formata essenzialmente da: Contadini del Sud Proprietari terrieri centro-settentrionali Proprietari terrieri centro-meridionali Operai del Nord.
Contro il brigantaggio nel 1863 venne approvata : La legge Pica La legge Casati Il Non expedit La legge delle Guarentigie.
Con la terza guerra d’indipendenza l’Italia annesse: Lombardia Trentino Venezia Giulia Veneto.
La capitale d’Italia fu spostata a Firenze nel: 1861 1865 1866 1870.
Il Concilio Vaticano I proclamò: I principali errori dottrinari dell’epoca moderna L’immacolata concezione L’infallibilità del papa L’impossibilità per i cattolici di partecipare alla vita politica.
Il Non expedit fu emesso nell’anno: 1861 1866 1870 1874.
Il corso forzoso della lira fu adottato nel: 1861 1867 1871 1881.
Il pareggio di bilancio fu raggiunto nel: 1861 1866 1871 1876.
La “rivoluzione parlamentare” fu: La caduta del governo Crispi L’atto di concessione dello Statuto albertino L’avvento della Sinistra al potere Il passaggio dalla monarchia costituzionale pura al sistema parlamentare.
La Sinistra “giovane” aveva progressivamente: Accentuato i caratteri “antisistema” Attenuato i caratteri moderati Accentuato i caratteri radicali Attenuato i caratteri radicali.
Il trasformismo fu nei fatti: La causa della rivoluzione parlamentare Una nuova convergenza verso il centro Una polarizzazione fra Destra e Sinistra Un ambizioso programma di riforme.
La riforma elettorale del 1882 diede il diritto di voto: Al 7 per cento della popolazione Al 5 per cento della popolazione All𔃻,9 per cento della popolazione Al 9 per cento della popolazione.
Il protezionismo fu adottato in Italia nel: 1876 1884 1882 1887.
Crispi reagì ai Fasci siciliani: Con lo stato d’assedio Con la riforma amministrativa del 1888 Con la fondazione della colonia d’Eritrea Con la legge di pubblica sicurezza del 1889.
La sconfitta di Adua nel 1896 causò: La caduta di Minghetti La caduta di Depretis La caduta di Crispi La caduta di Giolitti.
Con la riforma del 1888 divenne elettiva la carica di: Sindaco Prefetto Senatore Deputato.
La legge Coppino istituiva: L’elettività della carica di sindaco L’abolizione della tassa sul macinato L’allargamento dei diritto di voto al 7 per cento della popolazione Istruzione elementare gratuita e obbligatoria fino a 9 anni.
Nell’articolo intitolato “Torniamo allo Statuto” Sonnino proponeva: Che la Camera fosse asservita al governo Il passaggio al sistema parlamentare Il ritorno al sistema costituzionale puro Che il capo del governo nominasse i ministri.
I moti per il pane ci furono nel: 1888 1896 1900 1898.
La caduta del governo Pelloux fu la fine: Di una politica trasformista Di una politica repressiva e autoritaria Dell’attività del Parlamento Delle proteste per l’aumento del prezzo del pane.
L’età giolittiana è nello stesso tempo l’apice ma anche la conclusione: Del sistema liberale italiano Del trasformismo della politica Del suffragio universale Dei partiti di massa.
La seconda fase dell’età giolittiana è quella: Della crisi del sistema giolittiano Della dittatura parlamentare Della svolta liberale Della stabilizzazione moderata.
Il suffragio universale venne introdotto in Italia: Nel 1920 Nel 1914 Nel 1912 Nel 1904.
Con la dittatura parlamentare di Giolitti divenne complementare al trasformismo: L’intervento del governo nelle lotte elettorali La repressione sociale Il clientelismo La disgregazione politica.
La dittatura parlamentare consistette nel fatto che il presidente del Consiglio attraverso le elezioni poteva: Prefabbricare la sua maggioranza Prefabbricare la sua opposizione Prefabbricare il consenso dell’opinione pubblica Prefabbricare pochi leader al sicuro nei propri collegi.
Nel sistema giolittiano la maggioranza era null’altro che una coalizione temporanea di vari gruppi con capi diversi, tutti uniti da Giolitti e: Da interesse e clientelismo Da un progetto politico Dal consenso nella società civile Da socialisti e cattolici moderati.
Si intende per età giolittiana il periodo: 1904-1911 1915-1918 1901-1918 1901-1914.
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