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Storia d'impresa 101-150 e-campus

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Storia d'impresa 101-150 e-campus

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lezioni 11-19 Marcelli Angelina

Creation Date: 2025/08/28

Category: University

Number of questions: 50

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101. Nella visione di Adam Smith lo sviluppo economico dovrebbe sempre realizzarsi purché si verifichi: Libertà economica, pochi investimenti, elevato risparmio, limitata presenza dello Stato. Accumulazione di capitale, libertà economica, limitata presenza dello Stato. Risparmio, libertà economica, totale assenza dello Stato. Libertà economica, totale assenza dello Stato.

102. L'approccio ermeneutico-interpretativo si basa su: L'atteggiamento critico che lo scienziato sociale deve avere perché non può verificare la teoria formulata. L'atteggiamento analitico che lo scienziato sociale deve avere nel verificare la teoria formulata. L'atteggiamento analitico che lo scienziato sociale deve avere per formulare leggi certe e incontrovertibili. L'atteggiamento analitico che lo scienziato sociale deve avere per applicare le conoscenze acquisite alla formulazione di leggi universali.

103. Nella visione neoclassica, l'impresa: Ha caratteristiche predefinite e immutabili. Ha caratteristiche dinamiche. Ha caratteristiche ben distinte. I cambiamenti avvengono di continuo e perciò non sono oggetto di analisi.

104. Quali fra questi economisti aderiscono a una prospettiva dinamico-evolutiva dell'impresa?. Sombart, Chandler, Penrose. Berle, Means, Ricardo. Chandler, Smith, Porter. Porter, Williamson, Marshall.

105. Per l'economia industriale, l'ambiente nel quale opera l'impresa è: Dato e immodificabile. In continua evoluzione. In evoluzione, ma solo nel breve periodo. Muta a seconda delle decisioni imprenditoriali.

106. Quale fra queste, NON è un'ipotesi alla base della microeconomia neoclassica?. Le capacità tecnologiche e/o organizzative all'interno dell'impresa sono determinanti. Il volume della produzione delle imprese è determinato da costi e profitti marginali. Le imprese operano in concorrenza perfetta. I criteri decisionali all'interno dell'impresa non cambiano.

107. Nella teoria d'impresa esistono due filoni teorici dominanti: Microeconomia neoclassica e dinamico-evolutiva. E' valida soltanto la microeconomia neoclassica. Approccio dinamico e approccio anglosassone. Microeconomia neoclassica e approccio Continentale.

108. Lo spirito capitalista secondo Sombart, scaturisce da: Dalla fusione dello spirito imprenditoriale e di quello borghese. Desiderio di potere e di conquista. Desiderio di fare attività eticamente corrette. Desiderio di assicurare ordine e precisione.

109. Lo spirito borghese secondo Sombart, scaturisce da: Desiderio di assicurare ordine e precisione. Desiderio di fare attività eticamente corrette. Irrazionalità. Desiderio di potere e di conquista.

110. Lo spirito imprenditoriale, secondo Sombart, scaturisce da: Desiderio di potere e di conquista. Desiderio di fare attività eticamente corrette. Desiderio di assicurare ordine e precisione. Irrazionalità.

111. Secondo Sombart, la forza motrice del cambiamento economico è: L'imprenditore. Le istituzioni. La tecnologia. Gli investimenti.

112. Qual è l'opera più rappresentativa di Sombart?. Il capitalismo moderno. Main Kampf. Il Capitale. Scale and Scope.

113. Nel periodo fra le due guerre, le caratteristiche essenziali della Germania sono: (individuare la risposta ERRATA). Liberalismo. Socialismo. Positivismo. Nazionalismo.

114. Nel periodo fra le due guerre, a livello filosofico, in Germania prevalgono: Idealismo e positivismo. Nazionalismo e liberalismo. Positivismo e costruttivismo. Positivismo e colonialismo.

115. Quali fra queste caratteristiche NON è attribuibile a Sombart. E' vissuto tra la fine del XVII e l'inizio del XIX secolo. E' sociologo. E' tedesco. Considera Marx criticamente.

116. Berle e Means distinguevano tre diverse forme di separazione tra proprietà e controllo. Quale tra queste è ERRATA?. Controllo preventivo. Controllo degli amministratori. Controllo di maggioranza. Controllo di minoranza.

117. Qual è il contesto storico di riferimento per Bearle e Means?. Il capitalismo americano degli anni '30. L'imperialismo inglese. La seconda rivoluzione industriale inglese. Il secondo dopoguerra americano.

118. Il capitalismo manageriale di Bearle e Means si inserisce: Nel filone della tradizione anglosassone. Nel filone della tradizione continentale. Nel filone neoclassico. Nel filone neokeynesiano.

119. Cosa sono le 'corporations' per Berle e Means?. Società anonime di capitali, gestite da gerarchie. Distretti industriali. Reti di impresa facenti capo ad un'impresa diversificata. Associazioni di mestieri.

120. Quale evidenza empirica è alla base dell'elaborazione del concetto di capitalismo manageriale di Berle e Means. Nel 1930, le 200 maggiori corporations americane introitavano il 43% del reddito societario complessivo e avevano nelle loro mani il 20% della ricchezza della nazione. Nel 1930, le 200 maggiori corporations americane introitavano il 43% del reddito societario complessivo e avevano nelle loro mani il 5% della ricchezza della nazione. Nel 1930, le 200 maggiori corporations americane introitavano il 43% del reddito societario complessivo e avevano nelle loro mani il 100% della ricchezza della nazione. Nel 1930, le 200 maggiori corporations americane introitavano il 43% del reddito societario complessivo e avevano nelle loro mani il 90% della ricchezza della nazione.

121. Qual è la principale opera di Berle e Means?. The modern corporation ad private property. Il capitalismo moderno. Scale and Scope. The Whealt of Nations.

122. Quale fra queste è la giusta definizione di 'costi di transazione'?. Tutti i casi rientrano nella definizione di costi di transazione. Costi per far rispettare il contratto, legati alla difficoltà di misurare la performance. Costi di negoziazione e scrittura del contratto, legati alla frequenza delle transazioni, alla complessità e all'incertezza della transazione, all'interdipendenza con altre transazioni. Costi di motivazione, legati alla specificità all'incertezza e alla complessità della transazione;.

123. Secondo Coase: Esiste un trade-off tra impresa e mercato. Nessuna delle risposte è corretta. Nel mercato si agisce con autorità e all'interno dell'impresa le risorse vengono allocate in maniera efficiente. Impresa e mercato si comportano allo stesso modo.

124. Quali sono le critiche che Coase muove alla teoria neoclassica in tema d'impresa? (Individuare la risposta ERRATA). che il manager non sia anche il proprietario dell'impresa. che il manager sia anche il proprietario dell'impresa. non spiegare come vengono effettivamente prese le decisioni all'interno dell'impresa e nell'interesse di chi. non chiarire la variazione delle dimensioni verticali dell'impresa.

125. Il nome di Ronald Coase è principalmente legato al concetto di: Costi di transazione. Spirito capitalista. Tutte le risposte sono corrette. Capitalismo manageriale.

127. A quale aspetto era maggiormente interessato Ronal Coase in "The nature of the firm"?. Alle ragioni che portavano alle diverse forme organizzative delle industrie. Separazione tra proprietà e controllo. Il ruolo di innovazione dell'impresa. Le relazioni fra l'impresa e l'ambiente istituzionale.

127. Da cosa origina il processo di cambiamento secondo la Penrose?. Da risorse rese libere dall'efficienza maturata con l'esperienza. Dall'introduzione di un'invenzione in un processo produttivo. Da mutamenti strutturali esterni all'impresa. Dalla riduzione dei costi di transazione.

128. Qual è il confine tra impresa e mercato secondo la Penrose?. Il coordinamento amministrativo delle risorse. La condotta autoritaria del management. La dinamica di formazione dei pressi e dei fattori produttivi. Tutte le risposte sono esatte.

129. Edith Tilton Penrose è nota soprattutto per aver pubblicato: The theory of the growth of the firm. The nature of the firm. Scale and Scope. The modern corporation ad private property.

130.Quale, fra le seguenti, NON fa parte della definizione di impresa della Penrose?. Non esiste un trade-off tra impresa e mercato. Il coordinamento dell'impresa è affidato ad un'organizzazione amministrativa. E' un insieme di risorse materiali e immateriali. Scopo dell'impresa è produrre beni e servizi, da vendere sul mercato in cambio di un profitto.

131. Quali fra questi Paesi, non rientra tra quelli più potenti economicamente dopo la seconda rivoluzione industriale. Francia. Germania. Stati Uniti. Inghilterra.

132. Perchè Chandler si colloca nello stesso filone di Schumpeter. Perchè attribuisce rilevanza all'innovazione tecnologica. Le risposte sono tutte giuste. Perchè ritiene che l'imprenditore sia l'unico in grado di innovare. Perchè entrambi si occupano delle evoluzioni avvenute nel secondo dopoguerra.

133. Alfred Chandler era: Uno storico. Un antropologo. Un economista. Un sociologo.

134. Nell'opera di Chandler, da cosa è rappresentata la 'mano visibile'?. Dalla grande impresa. Dal raggiungimento dell'equilibrio. Dal meccanismo di formazione dei prezzi. Dal mercato.

135. Quali fra queste opere NON è stata scritta da Chandler. The modern corporation ad private property. Scale and Scope: The Dynamics of Industrial Capitalism. Visible Hand: The Managerial Revolution in American Business. Strategy and structure: chapters in the history of the industrial enterprise.

136. Chi è il principale attore del cambiamento economico secondo Chandler?. La gerarchia manageriale. L'impresa familiare. Il mercato. L'imprenditore-innovatore.

137. In quale di queste opere emerge maggiormente il 'paradigma chandleriano'?. Strategia e struttura. Scale and Scope. La mano visibile. Economia, affari e finanza.

138. In Scale and Scope di Chandler. Si sottolinea l'importanza delle imprese first mover, ovvero le prime a cogliere opportunità di crescita. Si sottolinea l'importanza delle imprese first mover, ovvero le prime a adottare strutture multidivisionali. Si sottolinea l'importanza delle imprese first mover, ovvero le prime a individuare strategie di crescita. Si sottolinea l'importanza delle imprese first mover, ovvero le prime a investire.

139. Qual era l'analisi centrale del Research centre for entrepreneurial history di Harvard?. L'innovazione. I costi di transazione. L'analisi statica. La ricerca.

140. Porter individua 5 forze competitive che influenzano la concorrenza. Quale fra queste NON è contemplata da Porter?. Tutte le risposte corrispondo a forze competitive contemplate da Porter. Il potere contrattuale dei fornitori. La minaccia di nuovi entranti. La minaccia di prodotti e servizi sostitutivi.

Cosa c'è alla base del fallimento o del successo di un'impresa secondo M. Porter?. La concorrenza. Gli utili. I prezzi. I costi.

142. Il posizionamento competitivo di un'impresa, secondo Porter, può dipendere da: Strategie difensive, strategie d'attacco e strategie a lungo termine. Strategie difensive, strategie d'attacco e strategie a breve termine. Strategie offensive, strategie d'attacco e strategie a medio termine. Strategie offensive, strategie d'attacco e strategie a lungo termine.

143. In cosa consiste l'approccio strategico alla gestione d'impresa secondo Michael Porter?. Nella capacità di un'impresa di intervenire e modificare l'ambiente esterno e non di adattarsi ad esso. Nella pianificazione delle attività interne per ottenere una produzione efficiente. Nella pianificazione per lo sviluppo dell'impresa. In tutte le attività decisionali volte all'aumento del profitto.

144. Qual è il tema prevalente delle ricerche di Michael Porter?. La strategia competitiva. La comunicazione con l'ambiente esterno. L'organizzazione. Il ruolo dinamico dell'imprenditore.

145. Secondo Williamson, da cosa è originato l'opportunismo ex post. Dall'azzardo morale. Nessuna delle risposte è corretta. Dalla selezione avversa e dall'azzardo morale. Dalla selezione avversa.

146. Secondo Williamson, da cosa è originato l'opportunismo ex ante?. Dalla selezione avversa. Dall'azzardo morale. Nessuna delle risposte è corretta. Dalla selezione avversa e dall'azzardo morale.

147. Secondo Williamson, come può essere classificato l'opportunismo?. Opportunismo ex ante e ex post. Nessuna delle risposte è corretta. Opportunismo ex post e rischio morale. Opportunismo ex ante e selezione avversa.

148. Secondo Williamson, da cosa dipendono i costi di transazione?. Razionalità limitata e opportunismo insiti nella natura umana. Dalle incertezze. Dalle asimmetrie informative. Dal regime di concorrenza perfetta.

149. Le ricerche di Williamson si collocano: Nella new institutional economics. Nella tradizione continentale. Nella tradizione anglosassone. Tutte le risposte sono corrette.

150. Cosa hanno in comune le teorizzazione di Williamson e di Coase?. Il ricorso ai costi di transazione per spiegare l'alternativa tra impresa e mercato. Nessuna delle risposte è corretta. L'adesione alla scuola comportamentista e positivista. Il ricorso ai costi di transazione per spiegare i maggiori investimenti.

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