1.Sistema bibliotecario in Italia,normativa di riferimento
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Title of test:![]() 1.Sistema bibliotecario in Italia,normativa di riferimento Description: Quiz n.1 - 2° parte dei quiz commentati per i concorsi da bibliotecario |




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Quante sono le biblioteche statali italiane?. 45. 46. 47. 48. Quale delle seguenti biblioteche non fa parte dell'elenco delle biblioteche pubbliche statali?. Biblioteca dell'Abbazia di Farfa. Biblioteca dell'Istituto superiore di Sanità. Biblioteca Isontina di Gorizia. Biblioteca universitaria di Cagliari. Le biblioteche scolastiche. Sono obbligatoriamente costituite in ogni istituto comprensivo. Hanno un catalogo informatizzato che fa parte della rete SBN. Dipendono dal Ministero della pubblica istruzione. Forniscono agli studenti i libri di testo. Le biblioteche universitarie dipendono dal Ministero dell'Università e della ricerca scientifica se: Sono nate dopo il 1860. Sono aperte solo agli studenti iscritti all'Ateneo. Sono collocate nei capoluoghi di Regione. Non fanno parte del Sistema Bibliotecario Nazionale. In quale anno è nata in Italia la prima Biblioteca Nazionale?. 1860. 1861. 1859. 1876. Le biblioteche biomediche: Sono presenti negli ospedali. Possono far parte delle biblioteche universitarie. Rientrano nella tipologia delle biblioteche specializzate. Dipendono dalle ASL. Il nucleo centrale della Biblioteca Centrale di Firenze proviene dalle collezioni di: Gian Gastone de' Medici. Antonio Magliabechi. Anton Francesco Marmi. Pietro Leopoldo I di Toscana. La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma: Era preesistente allo spostamento a Roma della capitale d'Italia. Si trova nel Palazzo del Collegio Romano, già sede dei gesuiti. Fu fondata per iniziativa del ministro Ruggero Bonghi. È intitolata a Vittorio Emanuele I. Quale di queste biblioteche ha la data di fondazione più antica?. Biblioteca Casanatense di Roma. Biblioteca Malatestiana di Cesena. Biblioteca Vallicelliana di Roma. Biblioteca Reale di Torino. Il regolamento delle biblioteche pubbliche statali attualmente in vigore è stato emanato nel: 2004. 1995. 1967. 2014. La prima biblioteca popolare in Italia: È stata fondata nel 1861 a Prato. Fa parte della Società promotrice delle Biblioteche popolari di Milano. È stata fondata nel 1869 da Antonio Bruni. È stata fondata a Genova da Eugenio Bianchi. Che cos'è la rete GARR?. Una rete di biblioteche specializzate. Un polo bibliotecario che fa parte del MIBACT. Una rete informatica che raccorda le biblioteche universitarie. La rete informatica che gestisce il polo SBN. Nell'ordinamento italiano qual è la norma gerarchicamente superiore che si occupa del patrimonio delle biblioteche?. La Costituzione italiana. Il Codice per i beni culturali. Il D.P.R. che approva il regolamento delle biblioteche pubbliche statali. Il D.L. che istituisce il Ministero per I beni culturali. La Costituzione italiana all'art. 117 stabilisce che: Lo stato con proprie leggi disciplina forme di intesa e coordinamento nella materia dei beni culturali. Nella tutela del patrimonio storico-artistico lo Stato ha una competenza concorrente con le Regioni. Nella tutela del patrimonio storico-artistico lo Stato ha una competenza esclusiva. La valorizzazione dei beni culturali e ambientali non rientra tra le competenze dello Stato. Il Codice dei beni culturali e del paesaggio è costituito: Da una legge emanata nel 2014. Da una legge emanata nel 2004. Da un decreto legislativo emanato nel 2010. Da un decreto legislativo emanato del 2004. La tutela del patrimonio culturale: È compito dello Stato, delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni. Insieme alla valorizzazione, è competenza esclusiva dello Stato. È l'attività diretta a riconoscere, proteggere e conservare un bene del nostro patrimonio culturale affinché possa essere offerto alla conoscenza e al godimento collettivi. È l'attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e di conservazione del patrimonio culturale e ad incrementarne la fruizione pubblica, così da trasmettere i valori di cui tale patrimonio è portatore. Il Ministero per i beni e le attività culturali e ambientali: Esercita direttamente le funzioni di tutela. Può conferire l'esercizio di tutela alle Regioni, alle Province, alle Città metropolitane, ai Comuni. In base all'art. 4, comma 2 del codice non tutela i beni culturali in uso a soggetti diversi dal ministero. Può conferire l'esercizio di tutela alle Regioni. Secondo l'art. 10 del Codice dei beni culturali, quale delle seguenti affermazioni è vera?. Sono beni culturali le raccolte che assolvono alle funzioni delle biblioteche indicate all'articolo 47, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616. Sono beni culturali le raccolte librarie, appartenenti a privati, di eccezionale interesse culturale. Sono beni culturali le raccolte librarie, appartenenti a privati, di eccezionale interesse culturale, solo se interviene la dichiarazione prevista dall'art. 20. Sono beni culturali le raccolte librarie, appartenenti a privati, di eccezionale interesse culturale, solo se interviene la dichiarazione prevista dall'art. 13. Lo scarto di materiale bibliografico delle biblioteche pubbliche: Rientra tra gli interventi soggetti ad autorizzazione ministeriale. Rientra tra gli interventi soggetti ad autorizzazione ministeriale solo per il materiale precedente l'ultimo cinquantennio. Non rientra tra gli interventi soggetti ad autorizzazione ministeriale. È normato dai regolamenti interni delle biblioteche. La legge sul deposito legale è stata emanata nel: 1939. 1945. 2004. 2006. In base alla legge sul deposito legale, le copie da depositare vanno a: Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Archivio Regionale. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Biblioteca principale della Regione, Biblioteca principale del capoluogo di Provincia. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Biblioteca principale della Regione, Biblioteca principale dei comuni in cui risiede la casa editrice. Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Biblioteca principale del capoluogo di Provincia, Biblioteca principale dei comuni in cui risiede la casa editrice. A differenza della precedente normativa, la L. 106/2004 impone l'obbligo del deposito legale anche per: Le risorse su supporto diverso da quello cartaceo. I periodici. Gli atti pubblicati dalle pubbliche amministrazioni. Le indagini statistiche. In che anno è stato istituito il Ministero per i beni culturali e ambientali?. 1968. 1974. 1975. 1998. Nell'organigramma del MIBACT da chi dipende la Direzione generale "Biblioteche e Istituti culturali"?. Direttamente dal Ministro. Dal Sottosegretario. Dal Segretario generale. Dalla Direzione Generale "Educazione e ricerca". Quale tra questi compiti non rientra tra quelli della DG per le biblioteche, gli istituto culturali e il diritto d'autore?. Promuovere, presso le scuole di ogni ordine e grado, la diffusione della letteratura e della saggistica attinenti alle materie insegnate, attraverso programmi concordati con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Adottare i provvedimenti di competenza dell'amministrazione centrale in materia di circolazione di beni librari in ambito internazionale. Svolgere funzioni di indirizzo e controllo in materia di valorizzazione dei beni librari, individuando gli strumenti giuridici adeguati ai singoli progetti di valorizzazione e alle realtà territoriali in essi coinvolte; curare il coordinamento con le Regioni e con gli altri enti pubblici e privati interessati ed offrire il necessario sostegno tecnico-amministrativo per l'elaborazione dei criteri di gestione, anche integrata, delle attività di valorizzazione, ai sensi degli articoli 112 e 115 del Codice. Svolgere le funzioni di coordinamento e indirizzo e, d'intesa con la Direzione generale bilancio, di vigilanza sull'Istituto centrale per gli archivi. Dell'articolazione della Direzione generale per le biblioteche non fanno parte: L'istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi. La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. La Biblioteca Universitaria di Genova. La Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. Fra i compiti dell'ICCU c'è: Catalogare l'intero patrimonio librario nazionale. Decidere le regole di descrizione da adottare nella catalogazione a livello nazionale. Tutelare i libri antichi e rari presenti nelle biblioteche. Coordinare progetti di basi di dati di manoscritti. Chi ha il compito di tutelare il patrimonio bibliografico non statale?. Le Soprintendenze archivistiche regionali. Le Soprintendenze archivistiche statali. Le biblioteche pubbliche statali presenti sul territorio. Le Province. Secondo il Codice dei beni culturali (art. 115), quale di queste rientra tra le forme di gestione delle attività di valorizzazione ad iniziativa pubblica?. In forma privata. In forma indiretta. In forma mista. In forma pubblica. Le attività di valorizzazione dei beni culturali (art. 115 Codice beni culturali) se gestite in forma indiretta vengono assegnate a privati: Mediante un atto dirigenziale. Sulla base della comparazione dei servizi offerti. In base al principio della rotazione. Mediante procedure ad evidenza pubblica. Nel caso delle biblioteche degli enti locali, quale testo di legge è utile per costruire il quadro normativo della gestione dei servizi?. L. 445/2000. D.Lgs. 50/2016. D.Lgs. 196/2003. D.Lgs. 267/2000. Nella scelta di come gestire i servizi pubblici senza rilevanza economica (di cui fanno parte le biblioteche) l'ente locale può decidere tra una serie di modelli. Quale di questi NON rientra nel novero?. Gestione in economia. Gestione tramite istituzione. Gestione in forma consortile. Gestione tramite fondazione di ente locale. Quale legge tutela nell'ordinamento italiano la proprietà intellettuale sulle opere dell'ingegno?. L. 633/1941. L.663/1941. Codice civile. D.Lgs. 8/2016. Il Codice civile individua gli elementi essenziali perché un'opera dell'ingegno riceva tutela dall'ordinamento. Quale dei seguenti non viene menzionato nell'art. 2575?. Il carattere creativo. L'appartenenza alle scienze e alle arti. La pubblicazione o rappresentazione in forma pubblica. La rappresentazione in forma espressiva. In base al diritto morale d'autore il titolare dei diritti può: Trasferirlo agli eredi 70 anni dopo la sua morte. Rivendicare la paternità anche dopo la cessione dei diritti di sfruttamento a terzi. Trasferire il diritto morale a terzi dietro compenso economico. Ritirare l'opera dal commercio senza obbligo di indennizzare eventuali detentori di diritti economici. Nell'ordinamento italiano che durata ha il diritto patrimoniale d'autore?. 60 anni dopo la morte dell'autore. 70 anni dopo la morte dell'autore. 70 anni dopo la pubblicazione dell'opera. Ha durata illimitata. Il diritto di riproduzione nelle biblioteche pubbliche è: Libero sia per uso interno che per gli utenti. Libero per uso interno e limitato al 15% per gli utenti in caso di opere in commercio. Libero per uso interno e per gli utenti portatori di handicap. Libero se effettuato per uso personale. Il prestito delle opere audiovisive in biblioteca: È sempre ammesso. È ammesso solo previo versamento di una quota forfetaria alla SIAE. È vietato se la biblioteca non è iscritta all'Associazione Videoteche Mediatiche Italiane. È ammesso solo dopo 18 mesi dalla prima distribuzione dell'opera. Le letture in pubblico organizzate dalle biblioteche sono: Soggette al pagamento dei diritti d'autore. Non soggette a pagamento se organizzate per le classi scolastiche. Non soggette al pagamento se la biblioteca ha sottoscritto un apposito protocollo di intesa con la SIAE. Non soggette al pagamento se organizzate senza scopo di lucro ai fini di promozione culturale. La SIAE: Dipende dal Ministero per i beni culturali e ambientali. È prevista dalla Costituzione italiana. È un ente pubblico economico a base associativa. È un'associazione alla quale devono iscriversi gli autori di opere d'ingegno. Un'opera è di pubblico dominio quando: Il titolare della licenza rinuncia all'esercizio dei suoi diritti. L'autore muore. Sono trascorsi 70 anni dalla pubblicazione dell'opera. L'autore dell'opera rinuncia all'iscrizione alla SIAE. Si definiscono licenze "creative commons": Le licenze di diritto d'autore in uso negli Stati Uniti. Le licenze d'autore delle opere in pubblico dominio. Le licenze open applicabili alle opere letterarie diffuse su internet. Le licenze in cui è l'autore che decide quali diritti rendere disponibili. |