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ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ON41-48 Psicologia Sociale

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Title of test:
41-48 Psicologia Sociale

Description:
Domande Chiuse 41-48 Psicologia Sociale

Author:
Gatto Selvaggio
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Creation Date:
13/03/2024

Category:
Others

Number of questions: 35
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Content:
Il modello neoassociazionista di Berkowitz (1989) rappresenta un importante avanzamento dell'ipotesi della frustrazione-aggressività in quanto sostiene che: la presenza di stimoli associati alla violenza diminuisce l'aggressività lo stato di frustrazione non è associato all'aggressività la sola presenza di stimoli associati alla violenza genera un aumento di aggressività la frustrazione si traduce in comportamento aggressivo in presenza di specifiche condizioni.
Aggredire una persona al fine di rubarle il portafoglio è un esempio di: aggressività strumentale aggressività ostile comportamento guidato dalla collera violenza estrema.
La violenza: è una forma di aggressività comprende tutte le forme di aggressività strumentale comprende tutte le forme di aggressività ostile è sinonimo di aggressività.
Secondo le teorie evoluzionistiche-biologiche: l'aggressività è innata nell'essere umano i comportamenti aggressivi aiutano la sopravvivenza individuale tutte le altre risposte sono corrette i comportamenti aggressivi permettono la trasmissione dei propri geni.
Gli studi che hanno preso in esame il rapporto tra aggressività e genere dimostrano che: tutte le altre risposte sono corrette la condotta aggressiva varia rispetto al genere soprattutto in termini di espressione le donne ricorrono più degli uomini a forme di aggressività diretta gli uomini ricorrono più delle donne a forme di aggressività diretta.
Secondo l'ipotesi della frustrazione-aggressività l'aggressività viene sempre rivolta alla causa della frustrazione dopo la messa in atto del comportamento aggressivo, l'individuo vive uno stato di frustrazione un comportamento aggressivo presuppone uno stato di frustrazione la frustrazione si traduce in comportamento aggressivo soltanto in presenza di specifiche condizioni.
In psicologia sociale un'azione si definisce aggressiva se: è intenzionale reca dolore fisico e psicologico alla vittima è ricolta verso un essere umano è premeditata.
Tra gli antecedenti individuali dell'aggressività vi sono: ambiente fisico, differenze di genere fattori biologici, differenze individuali, differenze di genere differenze di genere, ambiente fisico, tratti di personalità tratti di personalità, differenze di genere, assunzione di alcool e droghe.
Quale, secondo il Big Five personality model, è il predittore più efficace del comportamento aggressivo? nessuna delle altre risposte è corretta l'apertura alle esperienze l'estroversione l'amicalità.
Nel corso dei secoli, l'aggressività violenta è: aumentata sensibilmente aumentata leggermente rimasta immutata diminuita sensibilmente.
La seconda fase del General Aggression Model (GAM, 2002): riguarda i processi che definiscono lo stato interno dell'individuo, cioè le emozioni, le valutazioni cognitive e l'attivazione psicologica si riferisce alla valutazione e ai processi decisionali che possno essere messi in atto a seguito di uno stato di attivazione psicologica si riferisce alle decisioni comportamentali prese sulla base delle informazioni disponibili comprende i fattori prossimali, alcuni derivanti dalla situaizone, altri dipendenti dalle persone.
Secondo Bandura (1973), la violenza veicolata attraverso la televisione: tende a falsare la percezione delle persone circa gli effetti del comportamento aggressivo tende a falsare la percezione che le persone hanno del comportamenti aggressivo tramite il meccanismo della desensibilizzazione aumenta la consapevolezza delle persone circa gli effetti del comportamento aggressivo agisce unicamente sulla percezione che le persone hanno delle conseguenze di un gesto aggressivo.
La teoria del trasferimento dell'eccitazione (Zillman, 1979) sostiene che: se due eventi particolarmente rilevanti sono separati da un breve lasso di tempo, l'eccitazione psicologica derivante dal secondo evento può essere trasferita al primo se due eventi particolarmente rilevanti sono separati da un breve lasso di tempo, l'eccitazione psicologica derivante dal primo evento può essere trasferita al secondo l'eccitazione psicologica derivante da un evento viene dissipata dalle persone molto rapidamente nessuna delle altre risposte è corretta.
Quali tra le seguenti rappresenta una strategia di riduzione dell'aggressività basata sulla consapevolezza e sulla concentrazione? la limitazione dell'esposizione la rivalutazione cognitiva la mindfulness il consumo critico.
L'esperimento del pupazzo Bobo condotto da Bandura (1961) ha mostrato come: i comportamenti aggressivi sono appresi direttamente, osservando il comportamento degli altri i bambini che avevano osservato lo sperimentatore picchiare il pupazzo non riproducevano i comportamenti osservati nessuna delle altre risposte è corretta i comportamenti aggressivi possono essere appresi per imitazione.
Il Social Identity Model of Deindividuation Effects (SIDE model) sostiene che la deindividuazione ha origine: dalla perdita del senso di appartenenza dell'individuo al proprio gruppo dal rafforzamento della percezione di sé come individuo dal rafforzamento della percezione di sé come elemento integrante del proprio gruppo dalla perdita di controllo di Sé.
I risultati ottenuti dall'esperimento del carcere di Stanford sostengono: l'ipotesi situazione del comportamento aggressivo l'ipotesi disposizionale del comportamento aggressivo l'importanza del comportamento dei prigionieri nel determinare il comportamento aggressivo delle guardie l'importanza di fattori di personalità nel determinare il comportamento aggressivo.
I partecipanti all'esperimento di Zimbardo ritenevano... di dover prestare aiuto in una situazione ambigua di doversi adeguare all'opinione del gruppo di dover simulare una condizione di detenzione di dover infliggere punizioni fisiche a (presunti) allievi.
Secondo la teoria del comportamento sociale di Le Bon, gli individui di un gruppo coeso tendono a: rafforzare il loro senso di identità rafforzare la loro identità personale perdere l'interesse per il gruppo di appartenenza perdere la loro identità personale.
I comportamenti di altruismo puro: sono comportamenti prosociali a base empatica sono comportamenti prosociali a base egoistica sono comportamenti prosociali motivati a non ottenere compensi per sé non devono mai comportare un beneficio per chi mette in atto il comportamento prosociale.
La credenza a vivere in un mondo giusto (Lerner, 1980 porta le persone a credere che tutti prima o poi riceveranno aiuto può limitare la messa in atto di comportamenti prosociali porta le persone ad aspettarsi che gli altri mettano in atto comportamenti prosociali a loro vantaggio spinge le persone a mettere in atti comportamenti prosociali.
Secondo la teoria dello scambio sociale, le persone: effettuano un calcolo costo-benficio quando si trovano nella condizione di poter mettere in atto un comportamento prosociale porta le persone a credere che tutti prima o poi riceveranno aiuto spinge le persone a mettere in atto comportamenti prosociali indipendentemente dalla tipologia dello scambio sociale, tendono a mettere in atto comportamenti prosociali.
L'effetto spettatore: fa riferimento al mancato intervento di aiuto nei confronti di una persona in una situazione di emergenza dovuto all'assenza di altre persone avviene solo nel caso in cui la vittima e una persona consociuta al soggetto fa riferimento al mancato intervento di aiuto nei confronti di una persona in una situazione di emergenza dovuto alla presenza di altre persone avviene solo nel caso in cui la vittima e una persona sconsociuta al soggetto.
Secondo la definizione di Batson (1991), il comportamento prosociale indica: un insieme di attività che un individuo mette in atto per scopi personali ma che portano un beneficio a un'altra persona o gruppo una gamma di attività che hanno l'obiettivo di portare un beneficio all'individuo che la mette in atto una gamma di attività che portano un beneficio a un'altra persona e anche a se stessi una gamma di attività che hanno l'obiettivo di portare un beneficio a un'altra persona o gruppo.
L'ipotesi empatia-altruismo (Batson et al., 1981) sostiene che: provare empatia per qualcuno che versa in uno stato di bisogno evoca una motivazione di evitamento provare empatia per qualcuno che versa in uno stato di bisogno evoca una motivazione altruistica all'aiuto il raggiungimento dell'obiettivo altruistico non deve portare alcun vantaggio alla persona che aiuta la risposta empatica verso un membro di un gruppo stigmatizzato è limitata a quel soggetto e non può estendersi ad altre categorie sociali.
Tra le motivazioni egoistiche che portano le persone a mettere in atto comportamenti prosociali c'è: tutte le altre risposte sono corrette l'evitamento di sanzioni la ricerca di vantaggi di tipo materiale, personale o sociale la riduzione dello stato di tensione interno.
Atti di altruismo che hanno l'obiettivo di sostenere il legame di coloro che appartengono alla comunità rientrano nella forma di: altruismo partecipativo altruismo fiduciario altruismo comunitario altruismo normativo.
L'arousal cost-rewarded model (Piliavin, Dovidio, Gaertner e Clark, 1981) sostiene che: il processo cognitivo di valutazione dei costi-benefici associati al prestare o non prestare aiuto e indipendente dai fattori situazionali e dalla caratteristiche di personalità dell'individuo il grado di arousal è inversamente correlato alla gravità e all'evidenza dell'emergenza il processo cognitivo di valutazione dei costi-benefici è determinato dalla messa in atto del comportamento prosociale la messa in atto di un comportamento prosociale è influenzata dall'arousal e dal processo cognitivo di valutazione dei costi-benefici associati al prestare o non prestare aiuto.
Nell'esperimento di Latanè e Darley (1969) denominato la Smoke Situation: la variabile indipendente è il tempo che intercorre tra il momento in cui i partecipanti si accorgono del fumo e quello in cui lasciano la stanza per segnalare quanto sta accadendo la variabile dipendente è il tempo che intercorre tra il momento in cui i partecipanti si accorgono del fumo e quello in cui lasciano la stanza per segnalare quanto sta accadendo le condizioni sperimentali vengono create manipolando la quantità di fumo che entra nella stanza nessuna delle risposte precedenti è corretta.
L'ignoranza pluralistica: indica l'utilizzo di forma di aiuto non appropriate alla natura dell'emergenza nasce da un mancato interesse a offrire aiuto agli altri è innescata dal comportamento degli spettatori di fronte a una situazione di emergenza è innescata dal comportamento della vittima di fronte a una situazione di emergenza.
L'effetto spettatore indica un effetto in virtù del quale una persona: non fornisce aiuto nei contesti rurali o semi-rurali in cui la probabilità che vi siano molte persone nella stessa situazione è minore non fornisce aiuto perché la vittima presenta delle caratteristiche che inibiscono la risposta di aiuto non fornisce aiuto perché disinteressata a quanto sta accadendo non fornisce aiuto perché la situazione in cui si trova presenta delle caratteristiche che inibiscono la risposta di aiuto.
Nell'albero decisionale di aiuto di Latanè e Darley (1970): il primo passo da compiere per innescare il processo di aiuto è interpretare l'evento come un'emergenza una volta che l'individuo riconosce l'evento come un'emergenza assume in maniera automatica la responsabilità di agire il primo passo da compiere per innescare il processo di aiuto è notare che sta accadendo qualcosa l'ignoranza pluralistica agisce nella scelta della forma di aiuto da fornire.
Il volontariato organizzato viene esplicitamente richiesto all'individuo al fine di contribuite al benessere sociale non rientra tra le forme di comportamento prosociale in quanto comporta benefici per chi lo mette in atto viene considerato un comportamento prosociale solo nel caso in cui i costi che comporta per l'individuo che lo mette in atto superano benefici indica una ricerca individuale volontaria e libera di aiuto a persone in difficoltà.
Al fine di favorire il comportamento prosociale è possibile assumere la responsabillità dell'aiuto promuovere la consapvolezza circa il fenomeno della del comportamento prosociale è possibile promuovere nelle persone l'osservazione di ciò che sta accadendo attono a loro tutte le risposte precedenti sono corrette.
La norma della responsabilità impone: agli individui di prestare attenzione ai segnali ambigui presenti nell'ambiente agli individui di basarsi sulle reazioni degli altri prima di intervenire agli individui di aiutare le persone in difficoltà quando esplicitamente richiesto di aiutare chi si trova in difficoltà per il semplice fatto che si trova in difficoltà.
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