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![]() G3 Description: conflitti relazionali |



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La psicologia di comunità affonda le proprie radici. nella Psicologia Clinica. nella Medicina. nella Sociologia. nella Psicologia Sociale. Perché l'individuo e il contesto sono considerati "inseparabili". Perché non esiste il contesto senza l'individuo. Perché è stato postulato così dagli studiosi. Perché non ha senso studiare l'individuo senza il contesto di riferimento. Perché sono connesse da complesse interazioni reciproche. Che tipo di approccio addotta la psicologia di comunità?. Proattivo. Clinico, proattivo e reattivo. Reattivo e proattivo. Proattivo e preventivo. Lo psicologo di comunità è il professionista che si prende cura di un contesto sociale e delle persone che ne fanno parte, promuovendo lo sviluppo di relazioni armoniche e sostenendo le risorse interne, individuali e collettive. Falso, è lo psicologo che lavora in strutture residenziali. Vero, occupandosi delle persone che hanno fragilità emotive. Vero. Falso. Cosa si intende con il termine "conflitto". Situazione in cui due persone discutono. Situazione in cui un individuo confligge con le modalità di interazione del proprio interlocutore. Situazione in cui un individuo sperimenta una contraddizione che si può manifestare a livello cognitivo, emotivo o comportamentale. Situazione di scontro personale o interpersonale. Si possono generare rotture e distorsioni interpersonali. Se le persone coinvolte nel conflitto hanno un disturbo. Ogni volta che c'è una frizione tra parti. Se il conflitto non viene risolto in modo costruttivo o le condizioni ambientali e personali non lo permettono. Se il conflitto non viene risolto in modo costruttivo. Tra le tecniche di risoluzione dei conflitti l'ascolto attivo può essere una strategia funzionale sia tra adulti che con i bambini in età evolutiva?. Sì, poiché aumentano i livelli di empatia e, fin da piccoli, è fondamentale sentirsi ascoltati e compresi per migliorare l'educazione emotiva. Sì, ma solo nel periodo adolescenziale. Dipende dalle competenze del singolo bambino. No, perché i bambini non sono in grado di esprimersi in modo complesso. Cosa si intende per "comunicazione assertiva"?. E' una modalità comunicativa che mira ad autodeterminarsi. E' una modalità comunicativa che si basa sull'espressione chiara e diretta di pensieri, emozioni e bisogni, mettendo momentaneamente da parte il punto di vista dell'altro. E' un tipo di comunicazione che viene utilizzata per risolvere i conflitti. E' una modalità comunicativa che si basa sull'espressione chiara e diretta di pensieri, emozioni e bisogni, rispettando allo stesso tempo i diritti e i sentimenti degli altri. . Perché la psicologia sociale statunisteste all'inizio del Novecento ha dedicato molta attenzione alla ricerca empirica sui gruppi?. Gli studiosi erano interessati ad analizzare le dinamiche storiche per scopi di ricerca. Perchè il panorama statunisteste era costellato da molti gruppi diversi che spesso entravano in conflitto tra loro. Molti studiosi erano emigrati di origine ebraica e volevano apportare il proprio contributo alla ricerca. Poiché gli studiosi erano interessati a capire quali fossero le motivazioni sotteste ai tragici avvenimenti che stavano caratterizzando quegli anni, con l'obiettivo di individuare eventuali strategie preventive. Secondo la Teoria di Campo di Lewin i fattori che influenzano il comportamento possono essere riassunti con l'equazione. B = f (P, E, C). B = f (P, E):. B = e (P, E). B = (P*E). Secondo la Teoria di Campo, nelle relazioni interpersonali, l’individuo porta con sé il proprio spazio vitale e il comportamento che ne risulta è frutto della costante interazione tra le forze interne e quelle esterne. Vero. Falso. Le forze esterne influenzano solo in alcune circostanze quelle interne. Vero, soprattutto per le persone più vulnerabili. Applicando la Teoria Ecologia di Urie Bronfenbrenner ai conflitti relazionali si evince che. i conflitti si verificano quando ci sono difficoltà di comunicazione tra due sistemi ecologici. i conflitti si verificano quando ci sono divergenze, incomprensioni o difficoltà di comunicazione all'interno di un gruppo o tra gruppi. i conflitti si verificano quando ci sono divergenze, incomprensioni o difficoltà di comunicazione tra individui o gruppi e possono sorgere all'interno di uno stesso sistema ecologico. i conflitti si verificano quando ci sono divergenze, incomprensioni o difficoltà di comunicazione tra individui o gruppi e possono sorgere all'interno di uno o più livelli dei sistemi ecologici. Secondo Bronfenbrenner, l'ambiente in cui una persona vive e la qualità delle relazioni che sviluppa all'interno dei sistemi giocano un ruolo cruciale nello sviluppo delle sue capacità di risolvere i conflitti e gestire le relazioni. Falso. I sistemi sono separati e non c'è reciproca influenza. Vero nel microsistema. Vero. Secondo la Teoria dell'Attaccamento, attraverso gli scambi interpersonali con il caregiver. il neonato acquisisce pattern di comportamenti che lo guidano nell’esplorazione del mondo e nella gestione dei legami relazionali attuali. il neonato acquisisce pattern di comportamenti che lo guidano nell’esplorazione del mondo e nella gestione dei legami relazionali, presenti e futuri. il neonato impara a comportarsi come la propria figura di attaccamento. il neonato acquisisce pattern di comportamenti che lo guidano nell’interpretare i comportamenti altrui. Perché la teoria dell’attaccamento e l’analisi degli stili di attaccamento risultano cruciali nella comprensione di come i legami primari possano influenzare la capacità di gestire i conflitti relazionali?. Perché i conflitti iniziano ad essere vissuti fin da bambini. Gli stili di attaccamento sono predittivi dei disturbi psicopatologici. Le competenze interpersonali di base e la capacità di gestire le situazioni di conflitto sono direttamente correlate ai MOI e allo stile di attaccamento. Perché gli stili di attaccamento possono aiutare a comprendere i comportamenti e gli atteggiamenti. Durante la Strange Situation, quando il caregiver è assente, i bambini con attaccamento sicuro potrebbero protestare leggermente e manifestare segnali di stress e disagio ma, dopo essersi calmati, riprendono tranquillamente a giocare, anche con l’ estranea. Vero, esplorano l'ambiente serenamente e giocano anche con l'estraneo. Falso, sono preoccupati dall'assenza della mamma. Si osserva questo comportamento solo in bambini socievoli. Vero, anche se faticano ad esplorare l'ambiente. Le persone con attaccamento insicuro ambivalente hanno una rappresentazione mentale di loro stesse secondo la quale non credono di meritare la stima e l’amore degli altri e vivono l’incontro con l’Altro in modo imprevedibile. Falso, credono di meritare amore ma non lo ricevono. Falso. Vero solo nelle prime fasi di vita. Vero. I conflitti violenti ed estremi possono causare traumi psicologici profondi. Vero. Le esperienze traumatiche possono sfociare in PTSD, depressione, ansia o disturbi del comportamento. Vero in alcuni contesti. Dipende dalla vulnerabilità del singolo. Falso. L'esposizione a situazioni conflittuali può influenzare l'apprendimento?. I bambini che vivono in ambienti conflittuali possono avere rallentamenti nello sviluppo cognitivo, difficoltà di concentrazione e basso rendimento scolastico. Sì, i bambini che vivono in condizione di deprivazione psicosociale soprattutto. No, influenza solamente la capacità di regolazione emotiva. Sì, nei bambini che hanno un QI più basso rispetto alla media. I disturbi di personalità sono condizioni cliniche complesse che si sviluppano a causa di: Tutte le risposte. Fattori genetici e di sviluppo. Fattori ambientali e relazionali. Fattori genetici e biologici. Nel disturbo evitante di personalità. i conflitti sono meno violenti che in altri disturbi. i conflitti sono più frequenti che in altri disturbi. gli individui che sono affetti da questo disturbo si sentono rifiutati, criticati e abbandonati; si isolano e compromettono le relazioni, favorendo l'orginarsi di conflitti ed incomprensioni. gli individui si isolano e non hanno contatti sociali. Nel disturbo borderline la continua oscillazione tra idealizzazione e svalutazione causa conflitti intrapsichici e relazionali ricorrenti. Vero per gli individui che sono affetti dal disturbo e sono in una fase di intensa disregolazione emotiva. Vero. Falso. Falso, genera solo conflitti relazionali. Secondo l'approccio sistemico, il conflitto viene inteso: come un evento sempre positivo. come opportunità di incontro, scambio, cambiamento e crescita, se affrontato in modo adeguato. come un fenomeno generalmente negativo, anche se può portare ad una crescita. come un fenomeno ambivalente a seconda delle persone che lo affrontano. I conflitti possono avere un effetto intergenerazionale?. Dipende dalle dinamiche familiari e dagli stili di attaccamento. Sì, le modalità conflittuali e gli schemi di comportamento possono essere trasmessi di generazione in generazione, portando gli individui a reiterare gli stessi atteggiamenti, riproporre i medesimi modelli nelle loro relazioni adulte. No, succede solo per le esperienze fortemente traumatiche. Sì, i genitori possono trasmettere ai figli le loro modalità di "stare" nei conflitti. La base teorica degli esperimenti di Sherif si muoveva dal presupposto che i gruppi sociali si fondano ed esistono sulla base dell'interdipendenza del compito. le persone avrebbero la percezione di far parte di un gruppo quando cooperano. le persone avrebbero la percezione di far parte di un gruppo quando si trovano a dover perseguire degli scopi, il cui raggiungimento richiede la coordinazione delle risorse e delle azioni individuali. le persone avrebbero la percezione di far parte di un gruppo quando si coalizzano per evitare i conflitti. le persone avrebbero la percezione di far parte di un gruppo quando pensano di dipendere gli uni dagli altri. Negli esperimenti di Robbers Cave i ragazzi sono stati suddivisi in due gruppi: dopo che naturalmente sono nate delle amicizie. nella fase finale. nella fase iniziale. nel secondo step dello studio. Secondo Gottman, nei conflitti di coppia quali sono i 4 cavalieri dell'apocalisse?. Critica, disprezzo, atteggiamento difensivo, violenza. Critica, derisione, atteggiamento difensivo, violenza. Critica, disprezzo, atteggiamento difensivo, atteggiamento ostruzionista. Critica, derisione, atteggiamento difensivo, atteggiamento ostruzionista. Sviluppare adeguate competenze di intelligenza emotiva consente di affrontare in modo più adeguato le situazioni difficili. Falso. Vero. L'intelligenza emotiva non influisce sulla gestione dei conflitti. E' vero solo in alcune fasi della vita. Qual è uno dei presupposti fondamentali della mediazione familiare?. identificare il genitore che ha ragione e cambiare il punto di vista dell'altro. tutelare i figli nel processo di separazione. disinnescare il conflitto. mediare le componenti distruttive del conflitto, attraverso nuove modalità di interazione che salvaguardino il ruolo genitoriale e tutelino i minori. La mediazione familiare nei processi di separazione. è un processo volontario, non è obbligatoria. è obbligatoria solo in alcuni casi. è un processo a cui si può aderire solo in fase iniziale. è sempre obbligatoria. |




