i neutroni: sono presenti in numero diverso nei diversi isotopi si trovano nel nucleo tutte le affermazioni proposte sono particelle prive di carica. il numero di massa: corrisponde alla somma di neutroni ed elettroni corrisponde alla somma di protoni e neutroni corrisponde al numero di protoni corrisponde alla somma di protoni ed elettroni. due isotopi dello stesso elemento differiscono per: numero di neutroni numero di protoni somma di protoni ed elettroni numero di elettroni. i metalli: tutte le opzioni proposte
sono inerti
accettano elettroni per raggiungere la stabilità
conducono elettricità
. i non metalli sono inerti
accettano elettroni per raggiungere la stabilità
perdono o accettano elettroni per raggiungere la stabilità in base alla situazione
perdono elettroni per raggiungere la stabilità
. il numero atomico:
corrisponde al numero di elettroni
corrisponde al numero di neutroni
corrisponde al numero di protoni
corrisponde alla somma di protoni ed elettroni
. un esempio di legame covalente è: acqua ione ammonio
cloruro di sodio salgemma. nel legame covalente:
c'è la condivisione di elettroni c'è il trasferimento completo di un elettrone dipende dagli elettroni persi dagli atomi metallici nessuna delle opzioni proposte. il legame covalente polare si forma tra:
tra cationi ed anioni nessuna delle opzioni proposte atomi con diversa elettronegatività
atomi con la stessa elettronegatività. i legami intermolecolari si stabiliscono tra: composti metallici composti dativi composti ionici composti covalenti. gli ioni vengono portati in soluzione grazie ai legami dipolo-dipolo forze di van der Waals legami idrogeno ione-dipolo. le forze di van der Waals: si formano tra dipoli istantanei tutte le opzioni proposte sono legami deboli sono legami intermolecolari. gli enzimi funzionano: riducendo la quantità di substrato presente alzando l'energia di attivazione della reazione sequestrando gli inibitori abbassando l'energia di attivazione della reazione. gli enzimi che catalizzano il trasferimento di gruppi funzionali all'acqua sono detti: idrolasi liasi ossidoreduttasi transferasi. il sito attivo di un enzima: assicura le condizioni ideali della reazione lega il prodotto alla reazione è la porzione dell'enzima su cui si lega il cofattore è la porzione di enzima che deve essere attivata per renderlo cataliticamente competente. gli inibitori irreversibili degli enzimi: distruggono il sito attivo non esistono sono il meccanismo più usato dagli organismi viventi per controllare le reazioni catalizzate da enzimi si legano all'enzima con legami deboli. in presenza di un enzima una reazione: avverrà più velocemente in quanto sarà presente una minore quantità di prodotto avverrà più velocemente rispetto alla stessa reazione non catalizzata avverrà più lentamente perché sarà presente una minore quantità di reagenti avverrà più lentamente rispetto alla stessa reazione non catalizzata . gli enzimi che catalizzano il trasferimento di elettroni sono detti: ligasi ossidoriduttasi liasi transferasi. le vie cataboliche e anaboliche: non hanno enzimi in comune nessuna delle opzioni proposte hanno numerosi metaboliti in comune non hanno mai metaboliti in comune. gli organismi eterotrofi ottengono l'energia necessaria a sostenere il loro metabolismo da: riduzione di composti inorganici riduzione di composti organici ossidazione di composti inorganici ossidazione di composti organici. gli organismi chemiosintetici ottengono l'energia necessaria a sostenere il loro metabolismo da: ossidazione di composti inorganici riduzione di composti organici riduzione di composti inorganici ossidazione di composti organici. gli organismi fotosintetici usano: la radiazione solare per convertire zucchero e acqua in anidride carbonica la radiazione solare per convertire i composti organici in composti inorganici la radiazione solare come fonte di energia per convertire acqua e anidride carbonica in zuccheri la radiazione solare come fonte di energia per convertire gli zuccheri in acqua e anidride carbonica. le reazioni anaboliche sono: esoergoniche convergenti che tendono ad un aumento dell'ordine dell'universo endoergoniche. l'anabolismo: assorbe energia è essenziale per convertire semplici monomeri in polimeri complessi è il metabolismo sintetico tutte le opzioni proposte. il catabolismo è: una via metabolica tipica dei procarioti una via convergente una via metabolica che è tipica dei vegetali una via divergente. la digestione degli alimenti è un esempio di : via metabolica divergente catabolismo processo non catalizzato da enzimi anabolismo. il catabolismo: assorbe energia non necessita di enzimi nessuna delle opzioni proposte è il metabolismo sintetico. gli organismi aerobi usano come ossidante: zolfo ossigeno zinco azoto. nell'ATP non troviamo: ribosio desossiribosio adenina gruppi fosfato. nel muscolo scheletrico la sintesi di ATP può usare come substrato: creatinina nessuna delle opzioni proposte creatina fosfocreatina. il legame tra il ribosio e il primo gruppo fosfato è un legame: fosfoanidridico fosfoestere debole ionico. i gruppi fosfato dell'ATP sono legati tra loro da legami: fosfoanidridici deboli fosfoestere ionici. nell'ATP il ribosio è legato a quanti gruppi fosfato? 2 1 5 3. l'ATP può essere sintetizzato a livello di: cellula muscolare scheletrica tutte le opzioni proposte citoplasma mitocondrio. a livello citoplasmatico l'ATP viene prodotto tramite: fosforilazione ossidativa beta ossidazione glicolisi nessuna delle opzioni proposte . i coenzimi cellulari coinvolti nella produzione di energia sono: NAD+ e FAD FAD,NAD+ e NADPH FAD e NADP+ NAD+ e NADP+. la respirazione cellulare avviene a livello di: membrana mitocondriale interna membrana cellulare perossisoma membrana mitocondriale esterna. durante la respirazione cellulare avviene: l'idrolisi di ATP il trasferimento di elettroni dall'acqua all'ossigeno il trasferimento degli elettroni dai coenzimi ridotti all'ossigeno il trasferimento degli elettroni dall'ossigeno ai coenzimi ridotti. i complessi proteici nella respirazione cellulare: trasferiscono elettroni e pompano attivamente protoni nel citoplasma trasferiscono solo elettroni trasferiscono elettroni e pompano attivamente protoni nello spazio intermembrana pompano solo protoni. in termini energetici si ottiene una maggior resa (maggior sintesi di ATP) con: metabolismo aerobio metabolismo anaerobio metabolismo facoltativo fermentazione. l'unione di uno spermatozoo e di una cellula uovo da origine a : nessuna delle opzioni proposte gamete cellula somatica zigote. quanti cromosomi sono presenti negli eucarioti? 46 1 23 in numero variabile in base alla specie dell'organismo considerato. la riproduzione sessuata permette di ottenere: una progenie simile ma non uguale ai genitori una progenie uguale ai genitori la divisione in 2 della cellula di partenza la divisione in 4 della cellula di partenza, ma con eventi di ricombinazione genica . sono cellule che non vengono ottenute per mitosi: spermatozoi neuroni cellule epiteliali cellule muscolari. sono cellule ottenute per meiosi: tutte le opzioni proposte le cellule somatiche i gameti le cellule batteriche. i gameti: sono essenziali per la riproduzione sessuale sono cellule aploidi tutte le opzioni proposte unendosi formano lo zigote. le cellule diploidi: contengono il doppio del numero di cromosomi tipico della specie contengono 2 cromosomi circolari contengono 2 cromosomi lineari contengono il numero di cromosomi tipico della specie. quanti cromosomi sono presenti nei procarioti? 46 1 23 2. l'eucromatina: è tipica delle cellule che non si stanno dividendo costituisce i cromosomi è la forma più compatta della cromatina è tipica delle cellule in fase di divisione. la riproduzione asessuata permette di ottenere: la divisione in 4 della cellula di partenza la divisione in 2 della cellula di partenza 4 individui uguali al genitore 2 individui diversi dal genitore. alla base della trasmissione ereditaria dei caratteri c'è: la molecola di RNA la riproduzione cellulare il metabolismo degli acidi nucleici tutte le opzioni proposte. se si considerano 2 caratteri alla volta, Mendel ottenne i F2: 2 classi di individui 9 classi di individui 3 classi di individui 4 classi di individui. il carattere he ricompare in F2 venne definito da Mendel: recessivo codominante dominante ibrido. in F2 Mendel ottenne: solo organismi omozigoti recessivi solo organismi omozigoti sia organismi omozigoti che eterozigoti solo organismi eterozigoti. incrociando tra loro due piante a fiore rosso ottenute in F1 Mendel ottenne in F2: solo piante a fiore bianco piante a fiore rosso e piante a fiore rosa piante a fiore rosso e piante a fiore bianco solo piante a fiore rosso. il carattere che compare in F1 venne definito da Mendel : ibrido dominante codominante recessivo. incrociando una pianta di pisello odoroso a fiori bianchi con una pianta a fiori rossi Mendel ottenne in F1: piante a fiore rosa piante a fiore bianco piante a fiore rosso sia piante a fiore rosso che bianco che rosa. le linee pure di Mendel: sono gli individui ottenute in F1 sono il prodotto della fecondazione incrociata sono gli individui che presentano caratteri diversi rispetto ai genitori sono individui che per autoimpollinazione danno origine ad individui tutti uguali tra loro. il modello sperimentale utilizzato da Mendel è rappresentato da : piante di pisello odoroso cellule animali batteri topo. il rapporto genotipico osservato da Mendel in F2 è: 1:2:1 3:1 1:3 2:2. il rapporto fenotipico (dominante: recessivo)osservato da Mendel in F2 è: 1:3 1:2:1 3:1 2:2. la localizzazione dei geni sui cromosomi è stata per la prima volta proposta da : Meselson e Sthal Mendel Morgan Sutton e Boveri. negli eucarioti i cromosomi sessuali: sono X per il sesso femminile e Y per il sesso maschile tutte le opzioni proposte sono cromosomi non omologhi portano geni specificatamente associati. negli organismi eucarioti il sesso maschile è detto diagenico digametico oloandrico omogametico. in F2 Morgan ottenne: tutti individui ad occhi bianchi individui con occhi bianchi solo di sesso maschile individui con occhi bianchi sia di sesso maschile che femminile tutti individui ad occhi rossi. nella Drosophila il gene occhi bianchi è: recessivo legato al cromosoma Y dominante legato al cromosoma Y recessivo legato al cromosoma X dominante legato ala cromosoma X. è un esempio di carattere controllato da alleli multipli: colore del fiore delle piante di pisello odoroso colore degli occhi di Drosophila gruppi sanguigni umani lunghezza dello stelo delle piante di pisello. nell'uomo i gruppi sanguigni sono: 4 5 3 2. il gruppo sanguigno detto universale è: 0 AB A B. gli alleli che controllano i gruppi sanguigni nell'uomo sono: 2 3 4 5. nella condizione di pleiotropia: un gene controlla un fenotipo un gene controlla più fenotipi più geni controllano più fenotipi un fenotipo è controllato da più geni. i caratteri poligenici: variano in maniera continua nella popolazione sono caratteri quantitativi tutte le opzioni proposte sono descritti da una curva gaussiana. il gruppo sanguigno detto accettore universale è: AB A B 0. il solvente: è presente solo nelle soluzioni solide è presente solo nelle soluzioni gassose è la componente di una soluzione presente in maggiore quantità è la componente di una soluzione presente in minore quantità. il soluto: è la componente di una soluzione presente in maggiore quantità è presente solo nelle soluzioni gassose è presente solo nelle soluzioni solide è la componente di una soluzione presente in minore quantità. la generica interazione soluto/solvente è detta idratazione soluzione satura solubilità
solvatazione
. il pH dei fluidi biologici è nel range:
7,0-8,0
7,35-7,45
5,0-8,0
6,0-7,0
. il titolo di una soluzione è:
nessuna delle opzioni proposte la quantità di soluto presente in una data quantità di solvente
il rapporto tra soluto e solvente
la quantità di solvente presente in una data quantità di soluto
. le sostanze idrofobe:
non si sciolgono in acqua se messe in ambiente acquoso minimizzano le interazioni con l'acqua
sono apolari
tutte le opzioni proposte
. gli elettroliti: sono sostanze apolari
danno dissociazione
danno ionizzazione
sono soluti ionici. il pH:
è tipico delle soluzioni solide
corrisponde alla concentrazione degli ioni ossirile
è un valore logaritmico
è tipico delle soluzioni gassose
. secondo la definizione di Arrhenius un acido è: una sostanza con un orbitale vuoto una sostanza che accetta coppie elettroniche una sostanza che libera ioni idrogeno a contatto con l'acqua una sostanza che cede protoni in soluzione. le coppie acido-base coniugate: si osservano se si segue la definizione di Brosted-Lowry
si osservano se si segue la definizione di Lewis si osservano se si segue la definizione di Arrhenius
non esistono. secondo la definizione di Brosted-Lowry una base è: una sostanza che libera ioni idrossile a contatto con l'acqua una sostanza che accetta protoni in soluzione
una sostanza con un orbitale completo
una sostanza che cede coppie elettroniche. la reazione di neutralizzazione è la reazione che permette di far reagire un sale con acqua è alla base del funzionamento dei sistemi tampone è la reazione di dissociazione di un sale nei suoi componenti è la reazione che porta alla formazione di un sale. nei sali il catione deriva da: dall'acido o dalla base in funzione del solvente base solvente acido
. nelle reazioni di ossidazione: si ha un acquisto di elettroni
si ha una perdita di protoni si ha una perdita di elettroni si ha un acquisto di elettroni. il potenziale di riduzione indica: la tendenza ad acquisire elettroni la tendenza a perdere elettroni la tendenza ad acquisire protoni la tendenza a perdere protoni. gli idrocarburi sono composti da: carbonio e idrogeno carbonio e ossigeno
carbonio, idrogeno e ossigeno
carbonio, idrogeno e azoto
. l'elemento alla base della chimica organica è: ossigeno
idrogeno carbonio azoto. il carbonio è:
un metalloide un non metallo un metallo
un gas nobile
. l'ibridazione degli orbitali permette al carbonio di formare:
2 legami covalenti e 2 legami ionici
4 legami covalenti 4 legami ionici 6 legami covalenti
. il carbonio può formare legami: tripli sia semplici che multipli
doppi semplici
. la formula molecolare indica: il tipo di atomi presenti nella molecola
la disposizione degli atomi nella molecola
nessuna delle opzioni proposte
il numero ed il tipo di atomi presenti nella molecola. le molecole otticamente attive sono:
isomeri ottici
isomeri di struttura
molecole inorganiche
isomeri geometrici. molecole con la stessa formula molecolare ma disposizione degli atomi diversa sono dette:
isomeri geometrici
composti chirali
isomeri ottici
isomeri di struttura. la formula di struttura di una molecola indica:
il modo in cui gli atomi si combinano nella molecola
il numero ed il tipo di atomi presenti nella molecola
il tipo di atomi presenti nella molecola
la combinazione di tutte le disposizioni possibili. gli isomeri ottici:
sono composti speculari non sovrapponibili
tutte le opzioni proposte
ruotano il piano della luce polarizzata
sono composti chirali. nell'uomo i principali depositi di glicogeno si localizzano:
nel cervello
nel tessuto adiposo
nel sangue
nel fegato e nei muscoli scheletrici. la cellulosa:
è un polimero strutturale
è composta da catene lineari di glucosio
tutte le opzioni proposte
è insolubile in acqua. il glicogeno:
è un polimero formato da ripetizioni di unità di saccarosio
è formato da lunghe catene di galattosio
è il polimero di riserva energetica tipico degli animali
è un polimero linerare. il saccarosio:
è un disaccaride formato da glucosio e fruttosio
è un disaccaride composto da glucosio e lattosio
è un disaccaride formato da glucosio e galattosio
è un disaccaride formato da fruttosio e galattosio. la materia vivente è composta da:
composti organici e acqua
solo composti inorganici
composti organici e inorganici
solo composti organici. le vitamine sono:
composti orgnici
minerali
composti che non fanno parte della materia vivente
composti inorganici. la componente meno abbondante nel corpo umano è:
vitamine
proteine lipidi acqua. sono nutrienti essenziali:
acidi nucleici
proteine
carboidrati
minerali. nell'uomo il calcio:
è un macronutriente
non è un nutriente essenziale
è un oligonutriente
è un micronutriente. nell'uomo il selenio:
è un oligonutriente
è un micronutriente
non è un nutriente essenziale
è un macronutriente. i carboidrati sono composti da:
solo carbonio e ossigeno
carbonio, idrogeno e ossigeno
carbonio, idrogeno e azoto
solo carbonio e idrogeno. è un carboidrato con funzione strutturale:
glicogeno
amido
glucosio
cellulosa. l'unità di base dei carboidrati è detta:
glucosio
oligosaccaride
disaccaride
monosaccaride. i carboidrati hanno funzione:
solo di segnale
energetica, strutturale e di segnale
solo energetica
solo strutturale. il legame tra monosaccaridi all'interno dei carboidrati è detto:
zuccherino
monosaccaridico
O-glicosidico
N-glicosidico. l'amido:
è composto da pochi monosaccaridi
è un polimero tipico degli animali
è un polimero lineare
è un polimero ramificato. non è una conformazione assunta dalle molecole anfipatiche in ambiente acquoso:
doppio strato
monostrato
liposoma
micella. gli acidi grassi saturi:
contengono sia legami semplici che multipli
contengono solo legami semplici
contengono solo legami doppi
contengono solo legami tripli. il liposoma:
non può essere usato come mezzo per il drug delivery
nessuna delle opzioni proposte
ha un ambiente acquoso al centro
deriva dal ripiegamento di un monostrato. sono lipidi con funzioni ormonali:
trigliceridi
fosfolipidi
steroli
eicosanoidi. la struttura base di un fosfolipide è:
eicosanoide
glicerolo
colesterolo
sfingosina. l'elemento base dei lipidi è rappresentato da:
trigliceridi
colesterolo
fosfolipidi
acidi grassi. non è una caratteristica delle vitamine:
apportare energia metabolica
avere un ruolo biologico definito
determinare effetti patologici in caso di carenza o eccesso
bassa biodisponibilità
. le vitamine:
possono essere immagazzinate in alte dosi
in alcuni casi devono essere metabolizzate per essere biologicamente attive
possono essere tutte sintetizzate dall'organismo umano
sono tutte nutrienti essenziali. la condizione di avitaminosi:
è la condizione patologica risultante dal ridotto apporto di una o più vitamine
è la condizione patologica risultante dall'eccessivo apporto di una o più vitamine
è una condizione patologica estremamente frequente nel mondo occidentale
è la condizione patologica risultante dalla mancanza di una o più vitamine. la fosforilazione di una proteina:
nessuna delle opzioni proposte
è una reazione che non avviene mai in natura
consiste nella rimozione di un gruppo fosfato
non è una modificazione post-traduzionale. il gruppo prostetico:
può essere composto da elementi organici o inorganici
tutte le opzioni proposte
conferisce alla proteina particolari caratteristiche
è un gruppo chimico addizionale di una proteina. gli acidi nucleici sono i gruppi prostetici di:
flavoproteine
proteine eme
metalloproteine
lipoproteine. la caseina è un esempio di proteina il cui gruppo prostetico è rappresentato da:
gruppo eme
lipidi
zuccheri
gruppo fosfato. nella calmodulina il gruppo prostetico è rappresentato da:
ione metallico
gruppo fosfato
lipidi
acido nucleico. la sequenza di amminoacidi che compone una proteina corrisponde alla sua:
struttura secondaria
struttura terziaria
struttura primaria
struttura quaternaria. è presente solo nelle proteine composte da più subunità:
struttura terziaria
struttura primaria
struttura secondaria
struttura quaternaria. è una proteina a struttura fibrosa:
emoglobina
mioglobina
immunoglobulina
cheratina. la base azotata si lega allo zucchero sempre in posizione: 5 2 3 1. è una funzione dei nucleotidi:
funzione ormonale
funzione di riserva
preucrsore della sintesi lipidica
funzione energetica. il legame tra lo zucchero ed il gruppo fosfato è un legame:
nucleotidico
estere
fosfatidico
glicosidico. il gruppo fosfato si lega allo zucchero sempre in posizione:
5
1
3
2
. il nucleoside è composto da:
zucchero a 5 atomi di carbonio e base azotata
zucchero a 5 atomi di carbonio e gruppo fosfato
base azotata, gruppo fosfato e zucchero a 5 atomi di carbonio
base azotata e gruppo fosfato. ribosio e desossiribosio si differenziano in base al sostitutente legato al carbonio in posizione:
2
5
1
3. il legame tra lo zucchero e la base azotata è detto:
O-glicosidico
nucleotidico
azotato
N-glicosidico. le basi puriniche:
derivano da una struttura base detta pirimidina
hanno una struttura composta da un singolo anello a 6 atomi di carbonio
hanno una struttura composta da 2 anelli fusi
sono diverse nel DNA e nell'RNA. negli acidi nucleici lo scheletro della struttura è composto da:
zuccheri in sequenza
gruppi fosfato in sequenza
basi azotate in sequenza
alternanza di zuccheri e gruppi fosfato. o zucchero presente nei nucleotidi:
è composto da un numero variabile di atomi di carbonio, in funzione del nucleotide considerato
è composto da 5 atomi di carbonio
è composto da 6 atomi di carbonio
ha struttura lineare
. . i nucleotidi sono composti da:
una base azotata, uno zucchero di varia natura e un gruppo fosfato
una base azotata e uno zucchero
una base azotata, uno zucchero a 5 atomi di carbonio, un gruppo fosfato
una base azotata, uno zucchero a 6 atomi di carbonio, un gruppo fosfato. gli acidi nucleici sono composti da ripetizioni di:
basi azotate
zuccheri
nucleotidi
amminoacidico. il legame tra i nucleotidi all'interno dell'acido nucleico è detto:
fosfodiestere
estere
nucleotidico
fosforico. nella struttura degli acidi nucleici le basi azotate:
si alternano agli zuccheri nello scheltro di base
sporgono lateralmente dallo scheletro zucchero-fosfato
sono legate direttamente al gruppo fosfato
formano lo scheletro della struttura. l'acido nucleico deputato alla trasmissione dell'informazione genetica da una generazione all'altra è:
RNA
DNA
RNA transfer
RNA messaggero. l'acido nucleico che permette di convertire l'informazione genetica in proteina è:
DNA
RNA ribosomiale
RNA messaggero
RNA transfer. non è una base pirimidinica:
timima
uracile
guanina
citosin. l'RNA transfer:
permette di convertire il DNA in mRNA
è un adattatore molecolare
fa da stampo per la sintesi proteica
costituisce la subunità maggiore dei ribosomi. la base azotata presente nell'RNA ma non nel DNA è:
guanina
citosina
adenina
uracile. la molecola di DNA ha andamento:
elicoidale destrorso
lineare
a zig-zag
elicoidale sinistrorso. se consideriamo un filamento di DNA contenente 2 adenine e 3 citosine, questo si associerà al suo complementare tramite:
13 legami idrogeno
12 legami idrogeno
4 legami idrogeno
9 legami idrogeno. tra adenina e timina si formano:
3 legami idrogeno
3 legami dipolo dipolo
2 legami idrogeno
2 legami covalent. l'appaiamento tra basi complementari è stabilizzato da:
legami ionici
forze di van der Waals
legami idrogneo
legami covalenti. il DNA:
è una molecola a doppio filamento lineare
è una molecola a singolo filamento ad andamento elicoidale
è una molecola a singolo filamento
è una molecola a doppio filamento antiparallelo. l'RNA messaggero:
porta gli amminoacidi che devono essere inseriti nella proteina nascente
è un adattatore molecolare
fa da stampo per la sintesi proteica
è il costituente strutturale dei ribosomi. i movimenti di diffusione laterale sono:
movimenti tra i due strati della membrana
rapidi
lenti
regolati dalla presenza di trasportatori. il materiale genetico dei procarioti:
è organizzato in numerosi cromosomi
è associato ad organelli specializzati
è racchiuso nel nucleo
è libero nel citoplasma. la parete dei procarioti è formata da:
lipidi
polisaccaridi
acidi nucleici
proteine. in membrana il colesterolo si dispone:
tra zuccheri adiacenti
tra proteine adiacenti
tra fosfolipidi adiacenti
tra i due strati di membrana. la rigidità della membrana cellulare dipende dalla presenza di:
zuccheri
colesterolo
proteine
fosfolipidi. la fluidità della membrana cellulare dipende dalla presenza di:
colesterolo
proteine
zuccheri
fosfolipidi. le proteine che attraversano completamente il doppio strato lipidico della membrana sono dette:
integrali
nessuna delle opzioni proposte
penetranti
periferiche. nelle membrane cellulari i lipidi si dispongono a formare:
doppio strato
micelle
liposomi
monostrato. la membrana cellulare è composta da:
lipidi e proteine
solo lipidi
lipidi e zuccheri
proteine e zuccheri. gli organelli delle cellule eucariote non:
si localizzano nel citoplasma
contengono gli apparati necessari all'espletamento delle loro funzioni
svolgono funzioni specifiche
hanno una parete rigida. le cellule eucariote hanno forme diverse. Ciò dipende dalla presenza di:
organelli diversi
membrana cellulare
parete cellulare
citoscheletro di natura proteica. il citoplasma delle cellule eucariote:
contiene organelli responsabili della compartiementalizzazione delle funzioni
non contiene ribosomi
non contiene i mitocondri
non contiene il nucleo. la parete nelle cellule eucariote:
è di natura proteica
è sempre presente
non è sempre presente
è tipica delle cellule animali. il nucleoide:
non esiste
è una struttura tipica degli eucarioti
è il nucleo dei procarioti
è la struttura corrispondente al materiale genetico aggregato. nel citoplasma dei procarioti si trovano:
lisosomi
nucleo
ribosomi
mitocondri. il flagello:
racchiude il materiale genetico
è presente esclusivamente negli eucarioti
una specializzazione cellulare che permette l'interazione con altre cellule
è una specializzazione cellulare che permette il movimento. non sono organismi eucarioti:
funghi
piante
alghe
batteri. la membrana cellulare è:
una barriea impermeabile
una barriera selettivamente permeabile
una barriera permeabile
una struttura tipica delle sole cellule procariote. le cellule:
sono le più piccole unità viventi in grado di riprodursi, nutrirsi, morire
sono le unità di base della biologia
tutte le opzioni proposte
derivano da altre cellule. i movimenti a flip flop sono:
movimenti all'interno dello stesso strato della membrana
rapidi
regolati dalla presenza di trasportatori
lenti. il trasporto passivo:
agisce contro gradiente
coinvolge sempre dei trasportatori
non ha direzionalità intrinseca
non si arresta mai. nella diffusione semplice:
si ha il movimenoto di molecole non cariche
si ha il moviemento di molecole cariche
si ha un moviemento di molecole contro gradiente
si ha il movimento di molecole di gradi dimensioni. se il trasporto di membrana permette di muovere due componenti alla volta, in direzione opposta si parla di:
antiporto
simporto
antiporto
trasporto accoppiato. se mettiamo una cellula in una soluzione ipertonica:
la cellula raggrinzisce
la cellula non subisce variazioni
l'acqua si muove verso l'interno della cellula
la cellula scoppia. il trasporto di membrana che richiede ATP è detto:
osmosi
passivo
diffusione facilitata
attivo. l'osmosi è:
un tipo di trasporto attivo
il movimento dell'acqua dalle regioni dove i soluti sono più diluiti a quelle dove sono più concentrati
un movimento di acqua senza effetti funzionali
il movimento dell'acqua dalle regioni dove i soluti sono più concentrati a quelle dove sono più diluiti. se mettiamo una cellula in una soluzione isotonica:
si osserverà un movimento massivo di soluti
la cellula scoppia
il flusso di acqua in entrata sarà bilanciato da quello in uscita e la cellula non subirà modifiche
la cellula raggrinzisce. le fasi dell'endocitosi sono:
avvicinamento, chiusura, rilascio
avvicinamento e rilascio
invaginazione, fusione, rilascio
invaginazione, chiusura, distacco. le fasi dell'esocitosi sono:
avvicinamento, fusione, rilascio
rilascio, fusione, allontanamento
avvicinamento, fusione, allontanamento
avvicinamento e rilascio. nel trasporto attivo il movimento:
è reso possibile dal cambio di conformazione del trasportatore indotto dall'idrolisi di ATP
avviene contro gradiente
la fonte di energia può essere rappresentata anche da un trasporto passivo accoppiato
tutte le opzioni proposte. grazie all'azione della pompa sodio-potassio:
entrano 2 ioni sodio ed escono 3 ioni potassio
entrano 3 ioni potassio ed escono 2 ioni sodio
entrano 2 ioni sodio ed escono 3 ioni potassio
entrano 2 ioni potassio ed escono 3 ioni sodio. nella pompa sodio-potassio la fonte di energia è:
dipende dalla cellula considerata
idrolisi GTP
idrolisi ATP
trasporto accoppiato. una conseguenza dei processi di trasporto vescicolare è:
la riduzione della superficie di membrana
l'aumento della superficie di membrana
la mobilitazione ed il riciclo delle componenti di membrana
nessuna delle opzioni proposte. l'esocitosi è:
il movimento delle vescicole in uscita
un processo che permette di internalizzare elementi di grandi dimensioni
il processo che permette di internalizzare dei fluidi
il movimento delle vescicole in entrata. i microorganismi possono essere internalizzati dalla cellula tramite:
endocitosi mediata da recettore
esocitosi
pinocitosi
fagocitosi. la fagocitosi:
permette di internalizzare particelle di grandi dimensioni
permette di rilasciare all'esterno molecole di grandi dimensioni
permette di rilasciare all'esterno componenti fluide
permette di internalizzare sostanze fluide. è un esempio di trasporto attivo primario:
simporto sodio-glucosio
diffusione facilitata
pompa sodio-potassio
osmosi. non sono organelli membranosi:
endosomi
centrioli
apparato di Golgi
reticolo endoplasmatico. fanno parte degli organelli non membranosi
mitocondri
endosomi
lisosomi
ribosomi. gli endosomi sono organelli associati a:
sintesi proteica
vie di esocitosi
vie di endocitosi
produzione di energia. vicino alla membrana cellulare troviamo:
endosomi tardivi
tutte le opzioni proposte
endosomi precoci
lisosomi
. . gli endosomi precoci:
nessuna delle opzioni proposte
hanno pH acido
hanno funzione di digestione
si localizzano vicino al nucleo. gli enzimi destinati ai lisosomi vengono accumulati al loro interno tramite:
diffusione facilitata
trasporto passivo
diffusione
trasporto attivo mediato da sequenze segnale. è un enzima presente nei perossisomi:
catalasi
nessuna delle opzioni proposte
idrolasi acida
chinasi. sono macromolecole che possono essere ossidate a livello perossisomale:
zuccheri
tutte le opzioni proposte
lipidi
gruppo eme. gli elementi potenzialemte nocivi che vengono detossificati nei perossisomi sono attaccati da un enzima che si chiama:
catalasi
perossidasi
lattasi
beta ossidasi. la funzione del reticolo endoplasmatico rugoso è:
sintesi degli zuccheri
sintesi delle proteine
sintesi degli acidi nucleici
sintesi dei lipidi. la funzione del reticolo endoplasmatico liscio è:
sintesi delle proteine
sintesi dei lipidi
degradazione dei lipidi
degradazione delle proteine. il trasporto vescicolare che coinvolge il reticolo endoplasmatico:
è regolato solo in particolari situazioni
non esiste
è un trasporto regolato
non viene regolato. il reticolo endoplasmatico rugoso è formato da:
vescicole membranose
cisterne membranose appiattite
cisterne membrenose indipendenti
cisterne membranose tubulari. l'apparato di Golgi è formato da:
singole cisterne impilate le une sulle altre
rete di cisterne appiattite
rete di cisterne tubulari
insieme di cisterne appiattite e tubulari in comunicazione le une con le altre. la faccia cis dell'apparato di Golgi è rivolta verso:
reticolo endoplasmatico
membrana cellulare
nessuna delle opzioni proposte
lisosomi. il movimento di proteine e lipidi tra le cisterne del Golgi avviene tramite:
trasporto passivo
osmosi
diffusione facilitata
vescicole. l'apparato di Golgi è deputato a:
sintesi delle proteine
sintesi dei lipidi
maturazione dei lipidi e delle proteine
sintesi di ATP. nella matrice mitocondriale:
sono presenti solo zuccheri
sono presenti solo lipidi
sono presenti enzimi solubili
sono presenti solo ioni. . i mitocondri:
derivano dalla fusione di due cellule eucariote
non sono presenti negli eucarioti
si ritiene abbiano avuto origine per endosimbiosi
sono presenti sia negli eucarioti che nei procarioti
. il DNA mitocondriale:
non codifica per nessuna proteina
è una molecola circolare
non codifica per geni strutturali
è una molecola lineare
. sono caratteristiche tipiche dei mitocondri:
producono ATP
contengono un DNA circolare
sono delimitati da una doppia membrana
tutte le opzioni proposte. i mitocondri:
sono organelli molto abbondandi nelle cellule che hanno elevate richieste energetiche
sono organelli poco rappresentati nelle cellule
sono organelli presenti solo nei procarioti
sono presenti in ugual numero in tutte le cellule di un organismo. qual è la funzione dei mitocondri?
glicolisi
produzione di ATP
degradazione lipidi
sintesi di proteine. il citoscheletro è composto da:
microtubuli e filamenti intermedi
micorotubuli, microfilamenti e fialmenti intermedi
solo filamenti intermedi
microtubuli e microfilamenti. il citoscheletro:
è coinvolto nel movimento cellulare
prende parte alla formazione delle giunzioni cellulari
tutte le opzioni proposte
è coinvolto nella disposizione degli organelli. i microtubuli:
sono coinvolti nella contrazione muscolare
tutte le opzioni proposte
sono elementi statici del citoscheletro
formano lo scheltro di ciglia e flagelli. i microfilamenti sono composti da:
cheratina
dineina
dimeri di tubulina
actina globulare. nel nucleosoma sono presenti:
4 istoni
8 istoni
6 istoni
solo molecole di DNA. . la lamina nucleare è formata da:
filamenti intermedi
microfilamenti
microtubuli
insieme di microtubuli e microfilamenti. nel nucleolo:
è presente il DNA attivamente trascritto
è presente solo eterocromatina
è presente il DNA attivamente tradotto
è contenuto il materiale genetico cellulare. nel citoplasma i ribosomi si associano a:
reticolo endoplasmatico liscio
citoscheletro
reticolo endoplasmatico rugoso
apparato di Golgi. le dimensioni dei ribosomi negli eucarioti sono pari a:
80S
40S
70S
16S. le dimensioni dei ribosomi nei procarioti sono pari a:
80S
70S
30S
16S. i ribosomi:
hanno dimensioni diverse nei procarioti e negli eucarioti
tutte le opzioni proposte
sono composti da acidi nucleici e proteine
hanno le stesse funzioni in procarioti ed eucarioti. i ribosomi sono deputati a:
replicazione del DNA
fosforilazione ossidativa
traduzione
trascrizione. i ribosomi:
sono tipici dei virus
sono tipici degli eucarioti
sono organelli comuni a procarioti ed eucarioti
sono tipici dei procarioti. a livello del nucleolo:
avviene il processo di traduzione
avviene la sintesi di ATP
inizia l'assemblaggio dei ribosomi
vengono assemblate le proteine. il nucleolo:
è una parte del nucleo
è un organello membranoso
è un organello privo di membrana
è un'inclusione citoplasmatica. i ribosomi sono composti da:
2 subunità di uguali dimensioni
4 subunità di uguale dimensione
subunità maggiore e subunità minore
4 subunità. gli istoni sono:
lipidi
zuccheri
proteine
ormoni. l'eterocromatina:
forma i cromosomi
non è accessibile agli enzimi della trascrizione
tutte le opzioni proposte
è una struttura dinamica
. la cromatina è:
un complesso RNA-proteine
un complesso DNA-proteine
un complesso DNA-RNA
un complesso DNA-lipid. le nucleoporine sono:
recettori di membrana
elementi strutturali del DNA
elementi strutturali della cromatina
proteince che formano il poro nucleare. i pori nucleari:
tutte le opzioni proposte
sono il punto di contatto tra la membana nucleare esterna ed interna
sono i punti di ingresso/uscita dal nucleo
sono composti da nucleoporine. la membrana nucleare interna poggia su:
microfilamenti
microtubuli
lamina nucleare
neurofilamenti. la membrana nucleare esterna:
poggia sui neurofilameti
è in continuità con l'apparato di Golgi
è in continuità con il RER
è in continuità con il REL. l'involucro nucleare:
è formato da un doppio strato di fosfolipidi
è formato da una singola membrana
è formato da una doppia membrana
è formato da un singolo strato proteolipidico. il nucleo:
tutte le opzioni proposte
contiene il materiale genetico
è delimitato da membrana
è la componente distintiva delle cellule eucariote
. l'unità base della cromatina è detta:
nucleotide
istone
DNA linker
nucleosoma. i glicosamminoglicani sono:
molecole glicoproteiche
macromolecole zuccherine
lipidi
proteine. la matrice extracellulare:
ha solo funzioni di sostegno
ha solo funzioni trofiche
viene prodotta dalle cellule che vi sono immerse
è composta da soli carboidrati. le fibre collagene sono responsabili:
dell'idratazione della matrice
della resistenza della matrice
tutte le opzioni proposte
dell'elasticità della matrice. i proteoglicoani sono composti da:
glicosaminoglicani uniti a carboidati
glicosamminoglicani uniti a proteine
glicosaminoglicani uniti a lipidi
glicosamninoglicani uniti tra loro. fanno parte della componente amorfa della matrice extracellulare:
fibre collagene
glicosaminoglicani
fibre elastiche
proteine. i microvilli sono tipici di:
neuroni
epitelio respiratorio
cellule muscolare
epitelio intestinale. le giunzioni che ancorano le cellule alla membrana basale sono dette:
fasce aderenti
desmosomi
emidesmosomi
adesioni focali. l'asse portante delle ciglia:
è composto da 9 coppie di filamenti intermedi disposte attorno ad una coppia centrale
è composto da 9 coppie di microfilamenti di actina disposte attorno ad una coppia centrale di microtubuli
è composto da filamenti intermedi
è composto da 9 coppie di microtubuli disposte attorno ad una coppia centrale. l'asse portante dei microvilli è composto da:
micorofilamenti di actina
microtubuli e microfilamenti
microtubuli
filamenti intermedi. le giunzioni comunicanti sono essenziali per:
ancorare le cellule alla matrice
garantire risposte coordinate
ancorare le cellule le une alle altre
assicurare il movimento. le fasce aderenti:
si localizzano nel dominio basale della membrana
sono composte da microtubuli
sono composte da microfilamenti di actina
sono composte da filamenti intermedi. le giunzioni cellulari:
sono strutture specializzate
non sono fondamentali nell'organizzazione dei tessuti biologici
nessuna delle opzioni proposte
non contengono elementi citoscheletrici. il tessuto formato da cellule a mutuo contatto le une con le altre è:
il tessuto connettivo
il tessuto muscolare
il tessuto epiteliale
il tessuto nervoso. le giunzioni occludenti sono composte da:
elementi zuccherini
proteine transmembrana
elementi lipidici
proteine periferiche di membrana. le giunzioni occludenti:
sono estremamente permeabili
ancorano le cellule alla matrice extracellulare
rendono impermeabili i tessuti
si localizzano tra il dominio basale delle cellule e la membrana basale. il tessuto deputato all'elaborazione delle informazioni è:
il tessuto epiteliale
il tessuto nervoso
il tessuto muscolare
il tessuto nervoso. le giunzioni ancoranti garantiscono:
impermeabilità al tessuto che le contiene
supporto trofico
tutte le opzioni proposte
stabilità meccanica ai tessuti. il tessuto ricco di matrice extracellulare è:
il tessuto epiteliale
il tessuto muscolare
il tessuto connettivo
il tessuto nervoso. i segnali provenienti dall'esterno sono recepiti da:
recettori di membrana
tutte le opzioni proposte
ormoni
elementi del citoscheletro. non è un secondo messaggero:
GMP ciclico
ioni calcio
derivati del fosfatidilinositolo
ioni potassio. interagiscono con le componenti del citoscheletro:
recettori di adesione
recettori tirosin chinasici
recettori accoppiati a proteine G
recettori nucleari. l'attivazione dei recettori nucleari determina:
attivazione di enzimi
produzione di secondi messaggeri
nessuna delle opzioni proposte
effetti sull'espressione genica. i recettori nucleari rispondono al legame di:
ormoni
zuccheri
vitamine molecole della matrice. i secondi messaggeri:
sono sempre lipidi
sono sempre nucleotidi
sono l'anello di congiunzione tra l'attivazione recettoriale e la risposta cellulare
sono sempre ioni. i segnali recepiti dai recettori danno il via a livello intracellulare a:
replicazione del DNA
trasmissione del segnale nervoso
sintesi delle proteine
trasduzione del segnale
. il legame di un ligando al suo recttore determina:
risposte cellulari che dipendono da secondi messaggeri o azione enzimatica
sempre risposte enzimatiche
sempre cambiamenti nell'espressione genica
sempre la produzione di secondi messaggeri. dal punto di vista termodinamico le reazioni spontanee:
avvengono solo nei vegetali
tendono al minor contenuto energetico
sono sempre sfavorite
tendono al maggior contenuto energetico. l'idrolisi dell'ATP è una reazione che:
assorbe calore
libera energia
libera calore
assorbe energia. una reazione endotermica è una reazione in cui:
viene liberata energia
i reagenti hanno un contenuto termico superiore ai prodotti
i prodotti hanno un contenuto termico superiore ai reagenti
viene assorbita energia. una reazione esoergonica è una reazione in cui:
viene liberata energia
viene assorbita energia
diminuisce il disordine
viene ceduto calore. l'entropia corrisponde:
alla capacità di compiere lavoro del sistema che sta reagendo
all'ordine del sistema che sta reagendo
al contenuto termico del sitema che sta reagendo
al disordine del sistema che sta reagendo. dal punto di vista termodinamico:
gli organismi viventi sono sistemi aperti
è possibile creare energia
l'ordine a livello universale tende ad aumentare
gli organismi viventi sono sistemi chiusi. gli esperimenti di Griffith hanno descritto il meccanismo alla base del processo di: trascrizione traduzione replicazione trasformazione. con i loro esperimenti Harshey e Chase dimostrarono che il materiale genetico è costituito da: RNA sia DNA che proteine DNA proteine. nelle cellule somatiche dell'uomo gli autosomi sono: 23 46 22 44. nei gameti umani gli autosomi sono: 46 23 44 22. gli autosomi: sono i cromosomi che non contengono le informazioni necessarie ad identificare il sesso dell'individuo sono i cromosomi che contengono le informazioni necessarie ad identificare il sesso dell'individuo nei gameti degli individui diploidi sono presenti in duplice copia nelle cellule somatiche degli organismi diploidi sono presenti in singola copia. i plasmidi contengono informazioni: informazioni genetiche tipiche degli eucarioti l'informazione genetica tipica dell'organismo vantaggiose pe l'organismo ed indispensabili alla replicazione vantaggiose per l'organismo ma non indispensabili alla replicazione. i cromatidi fratelli che compongono il cromosoma metafasico sono uniti a livello di: eucromatina centromero telomero centriolo. i plasmidi sono: cromosomi circolari elementi genetici mobili tipici dei procarioti cromosomi lineari elementi genetici statici. nei loro esperimenti Meselson e Sthal effettuarono una marcatura del DNA con: isotopo 14 dell'azoto isotopo 32 del fosforo isotopo 15 dell'azoto isotopo 33 del fosforo. il meccanismo semiconservativo della replicazione del DNA è stato dimostrato sperimentalmente da: Morgan Handy-Weinberg Meselson e Sthal Griffith. il processo di replicazione del DNA: avviene in modo molto diverso tra procarioti ed eucarioti si osserva solo negli eucarioti è semiconservativo è conservativo. il processo di conservazione del DNA assicura: la produzione di cellule figlie con un genoma diverso dai genitori alle cellule figlie di aver corredo genetico necessari alla sopravvivenza il materiale necessario a sostenere la produzione di proteine l'aumento di dimensione del nucleolo. la divisione della cellula per originare 2 cellule figlie avviene in: fase M fase G2 fase G1 fase S. la duplicazione del materiale genetico avviene in: fase G2 fase S fase G1 fase M. la DNA polimerasi: non fa mai errori sintetizza anche il primer non è in grado di correggere i propri errori ha la capacità di correzione degli errori. la replicazione sul filamento lento: necessita di numerosi primers tutte le opzioni proposte dipende dalla formazione dei frammenti di Okazaki avviene in maniera discontinua. la replicazione sul filamento veloce (guida): dipende dalla formazione dei frammenti di Okazaki che verranno uniti ad opera della DNA ligasi richiede numerosi primers avviene in maniera discontinua avviene in maniera continua. l'enzima responsabile della replicazione del DNA è: primasi DNA elicasi DNA polimerasi DNA topoisomerasi. il processo di replicazione del DNA inizia : a livello del telomero a livello di una regione detta origine di replicazione a livello di una qualsiasi regione del DNA a livello di una tripletta di nucleotidi che codifica per la metionina. nella profase: il DNA viene duplicato si separano i cromatidi fratelli nessuna delle opzioni proposte la cromatina si condensa. la mitosi permette di ottenere : 4 cellule diverse dalla cellula parentale nessuna delle opzioni proposte 4 cellule uguali alla cellula parentale 2 cellule diverse dalla cellula parentale. la fase iniziale della mitosi è detta: anafase profase telofase metafase. il nucleolo scompare nella: profase telofase metafase anafase. durante la prima divisione meiotica avviene: la formazione di 4 cellule figlie la separazione dei cromatidi fratelli tutte le opzioni proposte il crossing over . il crossing over: è lo scambio di materiale genetico tra cromosomi non omologhi è uno scambio di materiale genetico tra cromosomi omologhi coinvolge il DNA mitocondriale è lo scambio di materiale genetico tra gli autosomi ed i cromosomi sessuali. secondo il dogma centrale della biologia l'informazione si muove: dalle proteine al DNA dalle proteine all'RNA al DNA dall'RNA al DNA dal DNA all'RNA alle proteine. nei procarioti l'mRNA ottenuto dalla trascrizione: deve andare incontro ad un processo di maturazione non viene tradotto viene subito tradotto permette di elaborare gli RNA transefer. il passaggio di informazioni dal DNA all'RNA è detto: duplicazione trascrizione replicazione traduzione. il processo di trascrizione permette di ottenere: RNA messaggero proteine DNA frammenti di Okazaki. il processo di trascrizione ha inizio a livello di: promotore operone primer operatore. negli eucarioti la RNA polimerasi necessita di: operone fattori di trascrizione primer operatore. gli amminoacidi da inserire nella proteina vengono portati da: micro RNA RNA ribosomiale RNA messaggero RNA transfer. la catena di amminoacidi di una proteina inizia sempre con l'amminoacido: triptofano glicina metionina valina. cosa significa che il codice genetico è degenerato? che uno stesso codone codifica per diversi amminoacidi che uno stesso amminoacido può essere codificato da diversi coloni che varia in base all'organismo considerato nessuna delle opzioni proposte. quanti sono i codoni che codificano per amminoacidi? 64 6 3 61. quanti sono i codoni di stop? 3 33 61 64. da quanti codoni è composto il codice genetico? 25 61 3 64. il proteasoma: permette la degradazione selettiva delle proteine permette la degradazione selettiva dei carboidrati permette la degradazione selettiva dei lipidi permette la degradazione selettiva degli acidi nucleici. l'operatore è il sito dove si lega: RNA polimerasi fattori di trascrizione tessuto-specifici repressore enhancer. nei procarioti la regolazione dell'espressione genica si basa su: enhancers operoni silencers tutte le opzioni proposte. lo splicing alternativo l'eliminazione completa degli introni l'eliminazione completa degli esoni l'eliminazione selettiva degli introni permette l'eliminazione selettiva oltre che degli introni anche di alcuni esoni. gli operoni: sono sequenze di geni non correlati funzionalmente permettono di ottenere tanti mRNA vanno incontro a splicing sono sequenze di geni correlati funzionalmente. le proteine che devono essere degradate nel proteasoma sono "etichettate" con: residui zuccherini gruppi fosfato lipidi ubiquitina. l'ubiquitina è: una proteina uno zucchero una lipide una vitamina . il differenziamento cellulare: tutte le opzioni proposte permette di ottenere popolazioni cellulari diverse con uno stesso genoma è un processo tipico degli organismi pluricellulari si basa sull'attivazione genica differenziale. le malattie ereditarie: sono sempre congenite non sono mai di natura genetica sono sempre di natura genetica non sono mai genetiche. la sindrome di Down dipende da : trisomia del cromosoma 15 trisomia del cromosoma 18 trisomia del cromosoma 21 trisomia del cromosoma X. la condizione di monosomia: è compatibile con la vita se interessa il cromosoma X è caratterizzata dalla presenza di un solo cromosoma tutte le opzioni proposte è letale se interessa gli autosomi. è una trisomia compatibile con la vita: trisomia 1 trisomia 5 trisomia Y trisomia X. la sindrome del cri du chat dipende da : inversione a carico del cromosoma 5 duplicazione a carico del cromosoma 5 trisomia del cromosoma 5 delezione a carico del cromosoma 5. le mutazioni che determinano la produzione di una proteina tronca sono dette: missenso frameshift inattivanti non senso . le mutazioni che determinano la produzione di una proteina con sequenza diversa dal normale sono dette: silenti frameshift missenso non senso. le mutazioni alla base del processo evolutivo: determinano un miglior adattamento all'ambiente sono sempre attivanti sono sempre inattivanti sono sempre causate da agenti esterni all'organismo. le alterazioni cromosomiche vengono diagnosticate tramite la metodica: della PCR del sequenziamento tutte le opzioni proposte del cariotipo. l'analisi del cariotipo sfrutta una colorazione che permette di evidenziare: le stremità dei cromosomi in maniera differente i due omologhi un bandeggio caratteristico in maniera differente autosomi e cromosomi sessuali. la consulenza preconcezionale è di estrema utilità per: valutare il rischio di generare un figlio affetto da una malattia genetica se è nota la presenza di malattie ereditarie in famiglia individuare eventuali mutazioni patologiche in individui portatori tutte le opzioni proposte. è una tecnica di diagnosi prenatale invasiva: PCR sequenziamento nessuna delle opzioni proposte amniocentesi. la terapia genica: si basa sul trasferimento di sequenze di DNA può essere condotta in vivo o ex-vivo tutte le opzioni proposte permette di "correggere" un difetto genetico. la terapia genica ex-vivo: è una tecnica che non viene utilizzata prevede il trattamento in vito di cellule da donatore avviene direttamente nel corpo del paziente prevede il prelievo delle cellule del paziente,il loro trattamento in vitro e la successiva reinfusione . la deriva genetica è un meccanismo evolutivo che agisce a livello di: popolazione specie individuo genere . elaborò la teoria evolutiva basata sull'uso ed il non uso delle parti del corpo: Lamarck Leyell Darwin Hardy-Weimberg. la selezione naturale: agisce sulla variabilità genetica introdotta dal crossing-over è una forza casuale favorisce la comparsa di caratteri che determinano un maggior successo riproduttivo tutte le opzioni proposte . la popolazione: è l'insieme degli individui di una stessa specie che vivono nella stessa area non influenza il processo di selezione naturale è l'insieme degli individui di specie diverse che vivono nella stessa area è l'insieme degli individui di una stessa specie che vivono in aree diverse. è il primo a riconoscere un ruolo evolutivo alle interazioni organismo\ambiente: Lamarck Hardy-Weimberg Leyell Darwin. le spore sono: batteri morti cellule metabolicamente quiescenti batteri infettati con virus cellule metabolicamente attive. le forme di resistenza dei batteri sono dette: virioni envelope capsidi spore. per sviluppare una malattia ad eziologia batterica è necessario che: ci sia il coinvolgimento di un vettore inanimato ci sia il coinvolgimento di un vettore animato il batterio entri in contatto con l'organismo il batterio penetri nell'organismo e si riproduca. la maggior parte dei batteri presenti in natura: è un parassita per l'uomo è patogena per l'uomo non è patogena per l'uomo causa malattie nell'uomo. i microrganismi che causano malattie sono detti: saprofiti patogeni commensali mutualistici . l'envelope è una struttura tipica di: virus nudi virus rivestiti prioni batteri sporigeni. l'envelope è: il rivestimento glicoproteico del virus il rivestimento proteico del virus il rivestimento glicolipidico del virus il rivestimento lipoproteico dei virus. envelope è sinonimo di: virione pericapside nucleoide capside. il virus che determina la morte dell'ospite a seguito di lisi cellulari è detto: lisogeno batteriofago provirus litico. le cellule che producono il liquido cefalorachidiano sono: astrociti cellule satelliti cellule ependimali cellule della microglia. le cellule del sistema nervoso centrale dotate di attività fagocitica sono: cellule ependimali cellule di Schwann cellule della microglia astrociti. le cellule che costituiscono il rivestimento mielinico nel sistema nervoso centrale sono: cellule della microglia oligodendrociti cellule di Schwann astrociti. il trasporto assoplasmatico coinvolge: actina e miosina filamenti di actina chinesina e dineina filamenti intermedi . la struttura biologica a livello della quale avviene la trasmissione dell'impulso nervosa è detta: adesione focale giunzione occludente desmosoma sinapsi. la porzione del neurone che riceve le informazioni provenienti dall'ambiente è rappresentata da: assone soma tutte le opzioni proposte dendriti. i neurotrasmettitori vengono rilasciati mediante: ricaptazione ad alta affinità endocitosi trasporto assoplasmatico esocitosi. a livello presinaptico il neurotrasmettitore: viene degradato si lega a ricettori specifici è libero nel citoplasma è accumulato in vecicole. il neurotrasmettitore è accumulato a livello di: recettori postsinaptici fessura sinaptica terminale assonico dell'elemento presinaptico corpo cellulare del neurone postsinaptico. nella sinapsi chimica: elemento pre e post sinaptico sono separati fisicamente il segnale viaggia sotto forma di flusso ionico elemento pre e post sinaptico sono in collegamento diretto il segnale si muove in senso bidirezionale. il sistema nervoso centrale: non contiene midollo spinale tutte le risposte sono errate è formato dall'insieme di neuroni che controllano i muscoli ed i recettori periferici rappresenta una delle tre parti in cui viene generalmente classificato il sistema nervoso . Un elemento genetico contenuto in una cellula ospite, che si replica indipendentemente dai cromosomi dell'ospite si definisce: Plasmide Poligenico Plastide Oligomero. Se un atomo ha un numero atomico uguale a 15,gli elettroni presenti nel livello esterno sono: 8 5 17 2. Il DNA ha una struttura: Elicoidale destrorsa Elicoidale sinistrorsa. Per Specie si indente Un gruppo di individui genotipicamente identici Un gruppo di individui fenotipicamente simili Un gruppo di individui capaci di riprodursi per incrocio e generare prole fertile Un gruppo di individui fenotipicamente identici. Diffusione semplice e diffusione facilitata Sono entrambe dipendenti dalla disponibilità di energia Sono entrambe meccanismi di trasporto vettoriale, capaci di introdurre sostanze nelle cellule, senza
permetterne l’uscita Sono entrambe dipendenti dalla disponibilità di vettori proteici Sono entrambe dipendenti dall’esistenza di un gradiente di concentrazione. Cos’è una mutazione genetica? Un errore nella replicazione del genoma di un individuo Una variazione del fenotipo La formazione di un cromosoma aggiuntivo corredo genetico L’eliminazione di un cromosoma nel corredo genetico.
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