alge prova 1
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1. Sino alla metà del secolo scorso, i processi valutativi della scuola avevano la funzione di: limitare la mobilità orizzontale della popolazione. limitare la mobilità verticale della popolazione. trovare le difficoltà degli allievi per aiutarli a superarle. stimolare e motivare l'impegno degli allievi. 2. La bocciatura di un allievo: era vista come un indice di eccessiva severità dell'istituzione. era considerata non necessaria, ma accettabile. era vista come indice di serietà dell'istituzione, ma si sperava in misure più severe. era vista come indice di serietà dell'istituzione, un aspetto normale del fare didattico. 3. In un contesto a scolarizzazione ristretta, i fattori principali che facilitavano la gestione dell'attività educativa erano: distinzione sociale, funzionalità dello scarto e popolazione di riserva. cooperazione sociale, funzionalità dello scarto e popolazione di riserva. distinzione sociale, funzionalità dello scarto e preparazione dei docenti. distinzione sociale, selezione e orientamento. 4. Lo scarto degli allievi aveva la funzione di: ottenere un'utenza dalle caratteristiche omogenee a quelle proprie dei docenti. indirizzare coloro che mostravano difficoltà a percorsi più adeguati. ottenere un'utenza con caratteristiche omogenee tra gli allievi. ottenere un'utenza dalle caratteristiche disomogenee per aumentarne la variabilità. 5. La scolarizzazione di massa: si basa ancora sulla motivazione esterna allo studio, poiché continua a dare accesso a lavori più retribuiti. si basa ancora sulla motivazione esterna allo studio, anche se non garantisce più l'accesso a lavori più retribuiti. non si basa più sulla motivazione esterna, poiché non garantisce più l'accesso a lavori più retribuiti. non si basa più sulla motivazione esterna, poichè i docenti sono maggiormente in grado di motivare gli allievi. 6. Il periodo del "miracolo economico" (1958 - 1963) è caratterizzato da: cambiamenti nel settore economico. cambiamenti nel settore agricolo. dall'arrivo della televisione. cambiamenti diversificati in ambito economico e sociale. 7. La razionalizzazione delle scelte di investimento nel settore dell'istruzione vuole: offire un contributo allo sviluppo complessivo dei singoli. risultati tangibili relativamente alla crescita della popolazione. che i programmi didattici vengano decisi dagli imprenditori. risultati tangibili relativamente alla crescita culturale della popolazione. 8. La scuola media unica: è a pagamento e non tutta la popolazione riesce ad avervi accesso. accentua parte degli elementi di discriminazione sociale degli allievi. è gratuita e obbligatoria per tutti i ragazzi dagli 11 ai 14 anni. ha ancora come criterio ispiratore la selezione degli allievi. 9. Scuola media e scuola di avviamento: la scuola media preparava gli allievi alla scuola secondaria superiore, mentre quella di avviamento forniva una formazione molto generica. entrambe erano scuole per la formazione del cittadino. la scuola media era dedicata al popolo, mentre la scuola di avviamento era più adatta alle élites. La scuola di avviamento preparava gli allievi alla scuola secondaria superiore, mentre la scuola media forniva una formazione professionale e non consentiva di intraprendere gli studi secondari superiori. 10. La scuola media unica permise: a tutti i ragazzi di frequentare e terminare le scuole superiori. a tutti i ragazzi solo l'accesso alle scuole superiori. un percorso formativo di alto profilo per tutti. una preparazione adeguata solo al mondo del lavoro, ma non a proseguire gli studi. 1. "Lettera a una professoressa", di Don Lorenzo Milani è importante perché: è il primo studio che documenta l'impostazione classista del sistema educativo. denuncia il perdurare dell'impostazione classista nel sistema educativo. propone di tornare al sistema classista nel sistema educativo. è uno studio che documenta l'efficacia per la collettività del sistema classista. 2. "Lettera a una professoressa", di Don Lorenzo Milani: enfatizza l'importanza di una scuola su misura per i ricchi. ha reso palesi i punti di forza del sistema scolastico classista. ha reso palesi le storture di un sistema scolastico. scaricava sugli alunni le cause del mancato rendimento. 3. Bisogna reimpostare l'intero modus operandi dell'istituzione scolastica: per garantire un'uguaglianza reale delle opportunità formative. per garantire un'uguaglianza iniziale delle opportunità formative. per garantire l'omogeneità degli allievi alle richieste della scuola. per far si che gli allievi inizino il percosro di studi con delle conoscenze pregresse. 4. Gli insegnanti della scuola media giudicano i loro nuovi allievi: "dotati" solo di capacità socio-emotive. il giudizio fu mediocre: sia dotati che poco dotati. alla stessa maniera di tutti gli altri. negativamente, con ostilità e talvolta violenza. 5. La categoria degli insegnanti, risspetto alla scolarizzazione di massa: ne fu vittima, senza ricevere degli aggiornamenti professionali sulle nuove metodologie didattiche. ne fu vittima, ma ricevette adeguati aggiornamenti professionali sulle nuove metodologie didattiche. ne fu promotrice, ma non ricevette aggiornamenti professionali sulle nuove metodologie didattiche. ne fu promotrice e si occupò anche di organizzare per tempo dei corsi di aggiornamento sulle metodologie didattiche. 6. Con la scolarizzazione di massa la scuola: enfatizzava i criteri meritocratici, prescindendo le condizioni iniziali degli allievi. avrebbe dovuto trovare nuovi metodi per selezionare gli allievi più dotati. avrebbe dovuto cambiare negli atteggiamenti e nelle metodologie docimologico-didattiche. avrebbe dovuto consolidare le già presenti procedure capaci di ricuperare gli apprendimenti tralasciati. 7. Assicurare un certo numero di ore e stabilire il principio dell'istruzione obbligatoria (1877) ebbe un effetto di: crescita economica immediata. crescita delle opportunità di istruzione. impoverimento della popolazione, poiché doveva pagare gli studi. miglioramento del rendimento di tutti gli allievi. 8. La riforma della Scuola Media (1962): procedette di pari passo con l'elaborazione di una diversa cultura educativa. NON procedette di pari passo con l'elaborazione di una diversa cultura educativa. si adeguò rapidamente all'elaborazione di una diversa cultura educativa. era volta a conferire qualità dell'istruzione e non solo a stabilire la quantità minima di ore da rendere. 9. Per accrescere la capacità del sistema scolastico di far fronte al suo compito educativo, si assunse, per analogia, il modello aziendale: e si poterono valutare in breve tempo le conseguenze di questo modello. che permise la definizione di profili apprezzabili nell'intero corso della vita. e si poterono valutare i risultati degli allievi attraverso i bilanci. ma era un'analogia impropria, poichè nell'educazione una valutazione si sarebbe potuta effettuare solo nel lungo periodo. 10. Ha iniziato ad affermarsi un computo che: è in equilibrio tra la qualità dei percosi educativi e la quantità di tempo. è squilibrata tra la quantità di tempo e la qualità dell'insegnamento in favore di quest'ultima. consiste nell'organizzare i percorsi educativi per quantità di tempo. consiste nell'organizzare i percorsi educativi per qualità. |




