ANALISI DI BILANCIO
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() ANALISI DI BILANCIO Description: Ecampus Creation Date: 2023/10/07 Category: Others Number of questions: 434
|




New Comment |
---|
NO RECORDS |
Con riferimento alla redazione del bilancio, il Codice Civile: Detta tutte le norme di dettaglio per la redazione del bilancio, sulla base dei principi contabili nazionali ed internazionali. Fornisce indicazioni di dettaglio sui principi di redazione del bilancio ed è a cura dell'Organismo Italiano Contabilità. E' il risultato del processo di armonizzazione contabile internazionale. Detta i principi di fondo e i principi di redazione del bilancio. Un'azienda che ha Attività per un valore di 100.000 euro e Patrimonio Netto per un valore di 50.000 euro, avrà: Passività verso terzi per 150.000 euro. Passività verso terzi per 50.000 euro. Sia il Totale Attivo che il Totale Passivo pari a 150.000 euro. Passività verso terzi per 100.000 euro. Quale dei seguenti NON è un effetto della armonizzazione contabile internazionale: La possibilità per gli investitori di valutare l'opportunità di investimento in aziende straniere. Fare in modo che tutte le aziende europee, di pari dimensioni, abbiano performance economico-finanziarie simili. La possibilità per le aziende di valutare le performance dei propri competitors a livello globale. La possibilità per le aziende di operare in diversi Paesi. Nell'ambito dei principi di redazione del bilancio, la differenza sostanziale tra il Codice Civile ed i principi contabili nazionali è che. l Codice Civile fornisce i principi di fondo, mentre i principi contabili nazionali entrano nel dettaglio su specifiche fattispecie. Non c'è nessuna differenza. Il Codice Civile non entra nel merito dei principi di redazione del bilancio, a differenza dei principi contabili nazionali. I principi contabili nazionali forniscono i principi di fondo, mentre il Codice Civile entra nel dettaglio su specifiche fattispecie. Un'azienda che ha Attività per un valore di 30.000 euro e Passività verso terzi per 80.000 euro, avrà: Un Patrimonio Netto di 30.000 euro. Un Patrimonio Netto di 80.000 euro. Un Patrimonio Netto di 50.000 euro. Un deficit di Patrimonio Netto di 50.000 euro. Qual è il fenomeno principale che ha portato all'armonizzazione contabile internazionale. La competizione. La delocalizzazione. L'inflazione. La globalizzazione. I due elementi a cui fa riferimento il principio del duplice aspetto sono. L'attivo dello Stato Patrimoniale e l'utile del Conto Economico. I costi ed i ricavi. L'attivo dello Stato Patrimoniale e la somma del Capitale di terzi + Patrimonio Netto I costi e i debiti da un lato;. i ricavi e i crediti dall'altro. Secondo il principio del duplice aspetto. Attività - Capitale di terzi = Patrimonio Netto. Attività + Passività = Pareggio di bilancio. Ricavi + Costi = Utile. Ricavi - Costi = Utile. Cosa prevede il principio del duplice aspetto. Che le scritture contabili devono essere composte da una sezione Dare e da una sezione Avere. Che le attività e le passività dello Stato Patrimoniali si eguagliano. Che le attività dello Stato Patrimoniale corrispondono ai ricavi del Conto Economico. Che il bilancio contiene due principali aspetti: quello economico (Conto Economico) e quello patrimoniale (Stato Patrimoniale). Attraverso quali strumenti si svolge il processo di armonizzazione contabile. Autonoma individuazione, da parte dei singoli Paesi, di nuovi criteri di valutazione. Direttive Europee. Deroghe sul Codice Civile. Iniziative autonome di confronto tra i singoli Paesi. Secondo il principio della misurazione monetaria: L'unità di misura delle attività è il denaro, mentre l'unità di misura delle passività è il numero di conferimenti dei soci. L'unità di misura di tutte le poste del bilancio deve essere omogenea. L'unità di misura dei costi e dei ricavi è il denaro, mentre l'unità di misura delle attività e delle passività è il credito o il debito. L'unità di misura delle poste del bilancio non può e non deve essere omogenea. Uno dei limiti della contabilità, che si evince dal principio della misurazione monetaria, è: L'incapacità di misurare valori di bilancio intangibili. L'incapacità di misurare il capitale di terzi. L'incapacità di misurare valori di bilancio stimati. L'incapacità di misurare il capitale proprio. Il principio dell'identità giuridica distinta, stabilisce che: Un'azienda ha una propria identità giuridica che coincide con quella delle persone che la amministrano. Ogni persona che opera in una azienda ha due identità giuridiche: una propria e una aziendale. L'azienda ha una propria identità giuridica, distinta da quella delle persone che la amministrano. Un'azienda ha identità giuridica solo se non vi sono persone al suo interno. In virtù del principio dell'identità giuridica distinta, se il proprietario di un'azienda preleva dalla cassa aziendale 1.000 euro: Ha aumentato il patrimonio dell'azienda. Ha aumentato il proprio patrimonio personale ma ha ridotto quello dell'azienda. Ha ridotto il proprio patrimonio personale. Ha aumentato il patrimonio dell'azienda ma ha ridotto quello personale. In virtù del principio dell'identità giuridica distinta: Il patrimonio del proprietario e quello aziendale sono considerati appartenenti a due entità distinte. Il patrimonio del proprietario e quello aziendale sono considerati appartenenti alla medesima entità. Il patrimonio del proprietario e quello aziendale sono esattamente identici. Nessuna delle altre risposte. Secondo il principio dell'identità giuridica distinta: Non occorre contabilizzare i prelevamenti effettuati dal proprietario dalla cassa aziendale, in quanto il patrimonio dell'azienda e quello del proprietario sono coincidenti. E' necessario contabilizzare i prelevamenti effettuati dal proprietario dalla cassa aziendale, per non compromettere la verità del bilancio. I prelevamenti effettuati dal proprietario dalla cassa aziendale devono essere contabilizzati solo se ritenuto necessario dai soci. La contabilizzazione dei prelevamenti effettuati dal proprietario dalla cassa aziendale è superflua. Il principio dell'identità giuridica distinta si applica: Solo alle società di persone. Solo alle società quotate. Solo alle società di capitale. A tutte le aziende, qualunque sia la forma giuridica. Cosa garantisce il principio della misurazione monetaria: Nessuna delle altre risposte. Che l'utile sia espressione delle movimentazioni di denaro che si sono avute nel corso dell'esercizio. Che i costi ed i ricavi siano sempre misurati da una movimentazione di moneta. Che le poste di bilancio siano espresse con la stessa unità di misura. Cosa si intende per "valutazione al fair value": Valutazione al costo di mercato. Valutazione al valore di mercato. Valutazione al costo di acquisto. Valutazione per cassa. Per quale delle seguenti attività è possibile ottenere un valore immediato e oggettivo al 31/12. Banca c/c. Macchinari. Impianti. Fabbricati. In genere, applicando il criterio del costo: Si ottiene una rappresentazione di bilancio meno prudenziale rispetto al criterio del valore di mercato. Si ottiene una rappresentazione di bilancio troppo soggettiva. Si ottiene una rappresentazione di bilancio meno fedele alla realtà. Si ottiene una rappresentazione di bilancio più prudenziale rispetto al criterio del valore di mercato. L'azienda Alfa ha presentato una istanza per la dichiarazione di fallimento. In questo caso: La valutazione delle poste di bilancio sarà effettuata al valore di mercato. La valutazione delle poste di bilancio non può essere effettuata. L'istanza di fallimento non comporta modifiche sui criteri di valutazione delle poste di bilancio. La valutazione delle poste di bilancio sarà effettuata secondo il principio della going concern. Per quale delle seguenti attività è possibile ottenere un valore immediato e oggettivo al 31/12. Impianti. Macchinari. Titoli. Fabbricati. Cosa prevede il principio della Going Concern: Che nel redigere il bilancio occorre ipotizzare che l'azienda continuerà ad operare per un tempo illimitato. Che nel redigere il bilancio occorre ipotizzare che l'azienda consegua una perdita d'esercizio. Che nel redigere il bilancio occorre ipotizzare che l'azienda possa fallire da un momento all'altro. Che nel redigere il bilancio occorre ipotizzare che l'azienda possa operare per un tempo limitato. I beni che non sono destinati alla vendita, secondo quale criterio sarebbe opportuno che venissero valutati: Al costo. Al ricavo. Secondo criteri specifici, come quelli del bilancio di liquidazione. Al fair value. La valutazione al costo o al fair value: Determina in ogni caso valori di bilancio troppo soggettivi. Determina in ogni caso valori di bilancio poco affidabili. Determina in ogni caso gli stessi valori di bilancio. Determina valori di bilancio anche molto differenti tra loro. Valutare tutti i beni al fair value: E' costoso e inaffidabile. E' poco costoso e anche affidabile. E' più costoso ma anche più affidabile. Dà luogo a delle stime oggettive. La valutazione al fair value di un macchinario usato, in possesso di una azienda, quale problema solleva: La valutazione non sarebbe univoca. La valutazione non terrebbe conto degli anni di vita del bene. La valutazione non terrebbe conto degli ammortamenti. La valutazione, pur tenendo conto degli ammortamenti, non terrebbe conto delle rivalutazioni. Secondo la normativa italiana, per essere inserita tra le attività patrimoniali una attività deve essere: Ammortizzata. Presa in affitto. Controllata dall'azienda. Venduta. Secondo la normativa italiana il requisito della controllabilità di una attività patrimoniale prevede che: L'azienda possa controllare che l'attività in questione stia producendo utili. L'azienda possa controllare i costi che genera l'attività. L'azienda sia in possesso dell'attività in questione. L'azienda possa controllare che il valore dell'attività sia coerente con quello di mercato. Una delle condizioni per iscrivere una risorsa tra le attività patrimoniali è che: Sia stata pagata per intero. Sia stata valutata al valore di mercato (fair value). Sia stata ammortizzata almeno in parte. Abbia valore economico. Le rimanenze di merci per le quali non è più possibile determinare un valore: Devono comunque essere inserite in bilancio, ma con un valore simbolico molto basso. Se sono risorse controllabili devono essere inserite in bilancio al loro costo di acquisto. Non vanno inserite in bilancio come attività. Vanno inserite in bilancio con segno negativo. Una delle condizioni per iscrivere una risorsa tra le attività patrimoniali è la misurabilità, ossia: La possibilità determinare se la risorsa produrrà utili (o perdite). La possibilità di controllare la risorsa. La possibilità di esprimere la misura del costo della risorsa. La possibilità di determinare le dimensioni dei cespiti inseriti nell'attivo. La cassa: Rientra tra le passività correnti. Rientra tra le passività consolidate. Rientra tra le attività correnti. Rientra tra le attività immobilizzate. I diritti di brevetto: Rientrano tra le passività consolidate. Rientrano tra le passività correnti. Rientrano tra le attività correnti. Rientrano tra le attività immobilizzate. I crediti verso clienti: Si trasformano in liquidità oltre l'anno. Si trasformano in passività entro l'anno. Si trasformano in liquidità entro l'anno. Nessuna delle altre risposte. Le fonti di finanziamento: Coincidono con il capitale di terzi. Coincidono con il capitale proprio. Sono composte dal capitale proprio, dal capitale di terzi, dai costi e dai ricavi. Sono composte dal capitale proprio e dal capitale di terzi. Secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS, per poter inserire una risorsa tra le attività patrimoniali del bilancio: Occorre che l'azienda ne sia proprietaria. Occorre che l'azienda sia una società di capitali. Occorre che la risorsa sia di una azienda partner. Non occorre che l'azienda ne sia proprietaria. Le riserve di utili non distribuiti rappresentano: Una attività immobilizzata. Un debito. Una fonte di finanziamento. Un credito. Il patrimonio netto o capitale proprio è costituito dall'insieme delle fonti di finanziamento che rappresentano: Diritti vantabili dai fornitori. Diritti vantabili dalle banche e da altri finanziatori. Diritti vantabili dalla proprietà. Diritti vantabili dai clienti. Le riserve di utili non distribuiti: Rappresentano finanziamenti effettuati dai soci. Rappresentano profitti che non sono stati distribuiti agli azionisti. Rappresentano attività correnti o immobilizzate, a seconda dell'arco temporale che coprono. Rappresentano esuberi di liquidità. Le riserve di utili non distribuiti corrispondono a: Esuberi di liquidità. Eccedenze di attività, correnti o immobilizzate. Depositi bancari. Nessuna delle precedenti. Un'azienda che ha attività correnti pari a 10.000 euro e passività correnti pari a 50.000 euro: Ha una eccellente capacità di far fronte ai propri obblighi finanziari di medio e lungo periodo. Ha un indice di disponibilità pari a 5. Ha una eccellente capacità di far fronte ai propri obblighi finanziari di breve periodo. Presenta un certo rischio di insolvenza. Il rapporto tra attività correnti e passività correnti fornisce indicazioni in merito: Alla produttività dell'azienda. Alla redditività dell'azienda. Alla solidità dell'azienda. Alla liquidità dell'azienda. Il rapporto tra attività correnti e passività correnti misura: La remunerazione delle attività. La capacità dell'azienda di far fronte agli impegni finanziari. La capacità dell'azienda di generare utili. La capacità dell'azienda di remunerare il capitale investito. Quale tra le seguenti situazioni è quella potenzialmente più rischiosa: Azienda con indice di disponibilità pari a 3. Azienda con indice di disponibilità pari a 0,5. Azienda con indice di disponibilità pari a 2. Azienda con indice di disponibilità pari a 1. Quale tra le seguenti situazioni è quella potenzialmente meno rischiosa: Azienda con indice di disponibilità pari a 3. Azienda con indice di disponibilità pari a 2. Azienda con indice di disponibilità pari a 1. Azienda con indice di disponibilità pari a 0,5. Le riserve di utili non distribuiti danno una misura: Della capacità dell'azienda di accumulare denaro. Dell'autofinanziamento dell'azienda. Nessuna delle precedenti. Del rischio di insolvenza. Inserendo nell'apposito schema di bilancio il valore del Capitale Circolante Netto, non saranno esplicitate. Le passività consolidate e il patrimonio netto. Le attività immobilizzate e le passività consolidate. Le attività immobilizzate e le passività consolidate. Le attività correnti e le passività correnti. Il patrimonio netto e le passività consolidate. Includono le passività correnti. Compongono le fonti permanenti di capitale. Comprendono le attività correnti e quelle immobilizzate. Sono finanziate dal Capitale Circolante Netto. Le fonti permanenti del capitale sono rappresentate. Dalla somma tra patrimonio netto e attività immobilizzate. Dalla somma tra patrimonio netto e passività consolidate. Dalla somma tra patrimonio netto e attività correnti. Dalla somma tra patrimonio netto e attività permanenti. Come si ottiene il Capitale Circolante Netto. Dalla somma tra attività correnti e attività immobilizzate. Dalla differenza tra attività correnti e passività correnti. Dalla differenza tra il capitale netto e l'attivo circolante. Dalla somma tra il capitale netto e l'attivo circolante. Come si calcola il Capitale Circolante Netto. Sottraendo alle attività correnti le passività di breve periodo. Aggiungendo alle attività di breve periodo le attività di lungo termine. Sottraendo alle passività correnti le attività di breve periodo. Sottraendo al patrimonio netto l'ammontare delle riserve. Cosa esprime il Capitale Circolante Netto. La parte di attività correnti non finanziata dalle passività correnti. La parte di attività immobilizzate che finanzia le fonti permanenti. La parte di capitale netto che finanzia le attività correnti. La parte di capitale netto che finanzia le attività immoblizzate. Il Capitale Circolante Netto, quando è positivo, è finanziato. Dalle attività correnti. Dalle attività immobilizzate. Dalle passività correnti. Dalle fonti permanenti di capitale. Il Capitale Circolante Netto, quando è positivo, si colloca. Tra le riserve. Nella sezione "Passività" dello Stato Patrimoniale. Nella sezione "Attività" dello Stato Patrimoniale. Tra i costi e i ricavi del Conto Economico. Il patrimonio netto è. Una fonte di finanziamento a titolo di proprietà. Un investimento in attività correnti. Un impiego a medio-lungo termine. Una fonte di finanziamento a titolo di debito. Il Capitale Circolante Netto (positivo). E' finanziato dalle fonti permanenti di capitale. Finanzia le attività immobilizzate. E' finanziato dalle passività correnti. Finanzia le fonti permanenti di capitale. Un'azienda che presenta un indice di indebitamento finanziario, ottenuto dal rapporto tra Debiti di finanziamento a m/l termine e Patrimonio Netto, pari a 5. E' in una condizione potenzialmente rischiosa e non equilibrata. E' in una condizione potenzialmente poco rischiosa e ben equilibrata. Sta finanziando gli impieghi per metà con capitale proprio e per metà con capitale di terzi. Sta finanziando gli impieghi prevalentemente con capitale proprio. Nella scelta della propria struttura finanziaria, l'azienda dovrebbe tener conto che i debiti di finanziamento hanno. Un costo relativamente elevato e un rischio relativamente basso. Un costo relativamente elevato e un rischio relativamente elevato. Un costo relativamente basso e un rischio relativamente elevato. Un costo relativamente basso e un rischio relativamente basso. L'indice di indebitamento finanziario, ottenuto dal rapporto tra Debiti di finanziamento a m/l termine e Patrimonio Netto, consente di. Misurare il rendimento delle obbligazioni. Misurare il costo dei debiti finanziari. Misurare l'equilibrio della struttura finanziaria. Misurare il rendimento delle azioni. Nella scelta della propria struttura finanziaria, l'azienda dovrebbe tener conto che le fonti di patrimonio netto hanno. Un rischio relativamente elevato e un costo relativamente elevato. Un rischio relativamente basso e un costo relativamente elevato. Un rischio relativamente basso e un costo relativamente basso. Un rischio relativamente elevato e un costo relativamente basso. Generalmente, un'azienda finanzia le immobilizzazioni e il capitale circolante netto attraverso. Le passività correnti. Le attività immobilizzate. I debiti di finanziamento e il patrimonio netto. I ricavi. Una società di capitali, verso gli azionisti ordinari. Non ha l'obbligo di distribuire i dividendi. Ha l'obbligo di rimborsare il capitale investito. Ha l'obbligo di distribuire i dividendi. Ha l'obbligo di rimborsare il capitale investito e di pagare loro gli interessi. Una società di capitali, verso i propri obbligazionisti. Ha l'obbligo di rimborsare il capitale investito e di pagare loro gli interessi. Non ha l'obbligo di rimborsare il capitale investito, ma solo di corrispondere gli interessi. Ha l'obbligo di riconoscere un dividendo. Non ha l'obbligo di rimborsare il capitale investito né gli interessi. Rispetto all'emissione delle obbligazioni, l'emissione delle azioni ha un costo per l'azienda. Uguale. Più elevato. Più basso. Nullo. Rispetto all'emissione di azioni, l'emissione delle obbligazioni ha un livello di rischio. più elevato per l'azienda. più basso per l'azienda. identico. più elevato per l'investitore / obbligazionista. Le obbligazioni della società Alfa garantiscono un tasso di interesse pari al 10%. Gli investitori. Acquisteranno le azioni della stessa società solo se garantiscono una remunerazione uguale. Non acquisteranno le obbligazioni se le azioni della stessa società garantiscono un rendimento del 9%. Acquisteranno le azioni della stessa società solo se garantiscono una remunerazione maggiore. Acquisteranno le azioni della stessa società solo se garantiscono una remunerazione minore. Il principio di prudenza prevede che. decrementi del patrimonio netto vengano rilevati quando ragionevolmente certi. decrementi del patrimonio netto vengano rilevati in anticipo rispetto all'origine del costo. decrementi del patrimonio netto vengano rilevati quando ragionevolmente possibili. decrementi del patrimonio netto vengano rilevati al 31/12. il principio di prudenza riguarda. La rilevazione in contabilità delle passività correnti e consolidate. La rilevazione in contabilità di costi e ricavi. La rilevazione in contabilità delle movimentazioni delle riserve. La rilevazione in contabilità delle attività e delle passività. Il principio di prudenza prevede che. Gli incrementi del patrimonio netto vengano rilevati in anticipo rispetto alla consegna dei beni. Gli incrementi del patrimonio netto vengano rilevati al 31/12. Gli incrementi del patrimonio netto vengano rilevati quando ragionevolmente certi. Gli incrementi del patrimonio netto vengano rilevati quando ragionevolmente probabili. Quale principio stabilisce che i decrementi del patrimonio netto vengano rilevati quando sono anche solo ragionevolmente possibili?. Il principio di rilevanza. Il principio di prudenza. Il principio di realizzazione dei ricavi. Il principio del duplice aspetto. Quale principio stabilisce che gli incrementi del patrimonio netto vengano rilevati solo quando ragionevolmente certi?. Principio di rilevanza. Principio di prudenza. Principio di realizzazione dei ricavi. Principio del duplice aspetto. La società Gamma in data 13/11 prende in prestito 50.000 euro da una banca. Quale delle seguenti affermazioni è vera: L'azienda registra un aumento di liquidità e un aumento di debiti. L'azienda registra un aumento di liquidità e un aumento di costi. L'azienda registra un aumento di liquidità e un aumento di ricavi. L'azienda registra un aumento di liquidità e una diminuzione di ricavi. Un ricavo si considera di competenza economica dell'esercizio se: Nel medesimo esercizio si verifica la cessione del bene o del servizio. Nel medesimo esercizio si è ricevuto il corrispondente ordine da parte di un cliente. Nel medesimo esecizio si consegue un utile. Nel medesimo esercizio si verifica il pagamento del ricavo. Un costo è di competenza economica dell'esercizio se: Nell'esercizio successivo si verifica il corrispondente ricavo. Nel medesimo esercizio si è verificato il corrispondente ricavo. Nel medesimo esercizio è stato pagato. Nell'esercizio precedente si è verificato il corrispondente ricavo. Secondo il principio di rilevanza: Nessuna delle altre risposte. In bilancio non vanno riportati i fatti di gestione che attengono alla capacità dell'azienda di produrre utili. In bilancio vanno riportati tutti i fatti di gestione, a prescindere dalla loro rilevanza. In bilancio vanno riportati solo i fatti di gestione che possono condizionare le decisioni degli stakeholders. La società Gamma in data 13/11 prende in prestito 50.000 euro da una banca. Quale delle seguenti affermazioni è vera: A quella data, l'operazione non ha generato variazioni di patrimonio netto. A quella data, l'operazione ha generato costo e ricavi. A quella data, l'operazione ha generato variazioni di patrimonio netto. A quella data, l'operazione ha generato costi, ma non ricavi. Le attività monetarie sono iscritte. Nello Stato Patrimoniale, al valore di costo. Nel Conto Economico, al valore di costo. Nello Stato Patrimoniale, al valore di realizzo. Nello Conto Economico, al valore di mercato. Le attività monetarie: Includono le liquidità immediate e differite. Corrispondono alle liquidità differite. Includono le liquidità immediate e differite, ad eccezione dei crediti a breve termine. Corrispondono alle liquidità immediate. Qual è l'utilità principale dell'indice di durata media dei crediti. Sapere quante volte i clienti acquistano un certo prodotto. Sapere ogni quanto tempo si rigenera il magazzino. Ottenere informazioni sulla redditività delle vendite. Avere una misura della puntualità dei clienti. Le attività monetarie includono. Le rimanenze. Le cambiali attive. I fabbricati. I terreni. Quale delle seguenti poste di bilancio NON è inclusa tra le attività monetarie. I crediti verso clienti. I depositi bancari. Le disponibilità liquide. I debiti verso fornitori. Le attività monetarie sono originate. Dalle passività monetarie. Dai proventi. Dai costi. Dall'utile d'esercizio. Quale delle seguenti è un'attività non monetaria. Le disponibilità liquide. Le cambiali attive. I fabbricati. I crediti verso clienti. Quale delle seguenti è un'attività non monetaria. Le rimanenze di magazzino. I crediti verso clienti. Le disponibilità liquide. Le cambiali attive. Le attività non monetarie sono iscritte in bilancio. Nello Stato Patrimoniale, come elementi del Patrimonio Netto. Nel Conto Economico, al costo. Nello Stato Patrimoniale, al valore di mercato. Nello Stato Patrimoniale, al costo o al valore di mercato. Quale dei seguenti NON è un limite dell'indice di durata media dei crediti?. Essendo un valore medio, presume che la dilazione concessa sia sempre la stessa per tutti i clienti. Non tiene conto della stagionalità. Presume che le vendite siano distribuite uniformemente durante l'esercizio. Non tiene conto dell'ammontare complessivo delle vendite. Nella tabella seguente: A fine mese il costo del venduto coincide esattamente con il valore iniziale del magazzino. A fine mese il costo del venduto è inferiore del valore del magazzino. A fine mese il costo del venduto è maggiore del valore del magazzino. A fine mese il costo delle entrate in magazzino è minore del costo del venduto. Nella seguente tabella, il costo del venduto ammonta a: 3.000 euro. 5.700 euro. Nessuna delle altre risposte. 27.000 euro. Nella tabella seguente: Il magazzino è incrementato di 10 unità. Il magazzino è diminuito di 10 unità. Il magazzino è incrementato di 10 euro. Il magazzino è rimasto costante. Qual è il valore del costo del venduto indicato nella tabella: 7.200 euro. 1.500 euro. 3.000 euro. 2.700 euro. Il costo del venduto è un esempio di applicazione del principio di. Rilevanza. Prudenza. Nessuna delle altre risposte. Identità giuridica distinta. Nello stesso mese l'azienda Alfa srl acquista la merce A al costo di 1.500 euro e la merce B al costo di 2.500 euro e rivende la merce A al prezzo di 3.500 euro e la merce B al prezzo di 5.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Il costo del venduto si può determinare applicando il criterio del costo specifico. Non è possibile determinare con esattezza l'importo del costo del venduto. Il costo del venduto si può determinare solo applicando il metodo indiretto. Il costo del venduto coincide con il risultato operativo. Nello stesso mese l'azienda Alfa srl acquista la merce A al costo di 1.500 euro e la merce B al costo di 2.500 euro e rivende la merce A al prezzo di 3.500 euro e la merce B al prezzo di 5.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Alfa srl ha sostenuto un costo del venduto di 8.500 euro. L'azienda Alfa srl ha sostenuto un costo del venduto di 8.000 euro. L'azienda Alfa srl ha sostenuto un costo del venduto di 4.500 euro. L'azienda Alfa srl ha sostenuto un costo del venduto di 4.000 euro. Nello stesso mese l'azienda Alfa srl acquista la merce A al costo di 1.500 euro e la merce B al costo di 2.500 euro e rivende la merce A al prezzo di 3.500 euro e la merce B al prezzo di 5.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Alfa srl ha conseguito un fatturato di 8.500 euro. L'azienda Alfa srl ha conseguito un fatturato di 4.000 euro. L'azienda Alfa srl ha conseguito un fatturato di 4.500 euro. L'azienda Alfa srl ha conseguito un costo del venduto di 8.500 euro. Nello stesso mese l'azienda Alfa srl acquista la merce A al costo di 1.500 euro e la merce B al costo di 2.500 euro e rivende la merce A al prezzo di 3.500 euro e la merce B al prezzo di 5.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Alfa srl svolge attività industriale. L'azienda Alfa srl svolge attività commerciale. L'azienda Alfa srl svolge attività di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti. L'azienda Alfa srl svolge attività di servizi. Il costo del venduto. È un esempio di applicazione del principio di misurazione monetaria. È un esempio di applicazione del principio di correlazione tra costi e ricavi. È un esempio di applicazione del principio della prospettiva di funzionamento. È un esempio di applicazione del principio del duplice aspetto. In data 1/1 l'azienda Alfa dispone di merci in magazzino acquistate per 150.000 euro. A fine esercizio dispone di un magazzino del costo di 400.000 euro e di un costo del venduto pari a 200.000 euro. Determinare l'ammontare degli acquisti effettuati dall'azienda durante l'esercizio. 450.000 euro. 50.000 euro. 250.000 euro. 600.000 euro. Durante l'esercizio l'azienda Alfa acquista merci per un costo di 130.000 euro. A fine esercizio dispone di un magazzino del costo di 130.000 euro e di un costo del venduto pari a 150.000 euro. Determinare l'ammontare delle esistenze iniziali all'1/1. 280.000 euro. 130.000 euro. 150.000 euro. 20.000 euro. Nell'applicare il metodo indiretto per il calcolo del costo del venduto, si presume che: prodotti che a fine esercizio non sono in magazzino sono stati venduti. prodotti che a fine esercizio non sono in magazzino sono stati rimossi dalla contabilità di magazzino. prodotti che a fine esercizio non sono in magazzino sono stati rubati. prodotti che a fine esercizio non sono in magazzino rappresentano le esistenze iniziali dell'anno successivo. L'inventario fisico: Occorre effettuarlo almeno due volte all'anno. E' effettuato solo dalle aziende dotate di un sistema di inventario perpetuo. E' effettuato solo dalle aziende che applicano il metodo indiretto. E' effettuato sia dalle aziende dotate di un sistema di inventario perpetuo, sia da quelle che applicano il metodo indiretto. In data 1/1 l'azienda Beta dispone di merci in magazzino acquistate per 230.000 euro. Nel corso dell'esercizio acquista merci al costo di 470.000 euro. Al 31/12 risultano in magazzino merci del costo di 400.000 euro. Determinare il valore del costo del venduto, applicando il metodo indiretto. 400.000 euro. 630.000 euro. 300.000 euro. 170.000 euro. In data 1/1 l'azienda Alfa dispone di merci in magazzino acquistate per 100.000 euro. Nel corso dell'esercizio acquista merci al costo di 200.000 euro. Al 31/12 risultano in magazzino merci del costo di 210.000 euro. Determinare il valore del costo del venduto, applicando il metodo indiretto. 110.000 euro. 300.000 euro. 210.000 euro. 90.000 euro. Nell'applicare il metodo indiretto per il calcolo del costo del venduto, si presume che: Le esistenze iniziali di merci sono disponibili per la vendita, mentre gli acquisti di merci effettuati durante l'esercizio andranno a costituire il magazzino a fine esercizio. Le merci presenti in magazzino a fine esercizio sono già state vendute, ma saranno spedite l'anno successivo. Tutte le esistenze iniziali di merci e tutti gli acquisti di merci effettuati durante l'esercizio sono stati venduti. Le esistenze iniziali di merci e gli acquisti di merci effettuati durante l'esercizio, si sono tradotti, a fine esercizio, in magazzino o in vendite. Il metodo indiretto per il calcolo del costo del venduto: Si applica quando l'azienda non può ricorrere ad un inventario perpetuo. Generalmente è applicato da aziende che commercializzano un solo prodotto. Si applica in ogni caso. Si applica nei casi in cui l'azienda ricorre ad un inventario perpetuo. L'inventario perpetuo: Non consente di avere una contabilità di magazzino puntuale. Comporta di dover calcolare il costo del venduto con il metodo indiretto. Non consente di attribuire i costi specifici a ciascun prelevamento di magazzino. Consente di valorizzare i movimenti di magazzino al costo specifico. L'inventario perpetuo: Consente di avere una contabilità di magazzino puntuale. Non consente di valorizzare i movimenti di magazzino al costo specifico. Comporta di dover calcolare il costo del venduto con il metodo indiretto. Non consente di avere una contabilità di magazzino puntuale. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del FIFO: 15,12. 15. 27,5. 12,15. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del LIFO: 17, 15, 13. Nessuna delle altre risposte. 17, 15. 17, 15, 10. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del FIFO: 13, 15. 10. 10, 13, 15. 10, 15. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del FIFO: 10. 11, 10. 11. 10,5. Si ipotizzino le seguenti movimentazioni di magazzino, sapendo che in data 1/4 risultano conservate 1.300 unità di merce a costo unitario di 10 euro: in data 10/4 si rileva uno scarico di 200 unità; in data 2/5 si rileva un carico di 1.000 unità al costo di 12 euro; in data 1/6 si rileva uno scarico di 1.000 unità. Applicando il metodo del Costo Medio Ponderato, si determini il valore costo unitario dello scarico del 1/6. 11,00. 10,95. 10,45. 22,00. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del Costo Medio Ponderato: 14. 14, 16. 16, 14. 14, 72. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del Costo Medio Ponderato: 27,05. 21. Nessuna delle altre risposte. 25,07. Nell'ambito della valorizzazione delle rimanenze, il metodo di identificazione specifica del costo. E' generalmente adottato da aziende che commercializzano beni di alto valore o pezzi unici. Comporta il calcolo del costo medio dei beni disponibili per la vendita. In nessun caso può essere adottato senza l'utilizzo di codici a barre. Nessuna delle altre risposte. Nel valorizzare il magazzino, in presenza di oscillazioni dei prezzi: La valorizzazione dei carichi viene effettuata generalmente al FIFO o al LIFO. La valorizzazione dei carichi viene effettuata al costo medio ponderato, quando possibile. La valorizzazione dei carichi viene effettuata al costo di acquisto o di produzione. La valorizzazione dei carichi è più complessa di quella degli scarichi. La valorizzazione degli scarichi di magazzino. E' più complessa di quella dei carichi. Nessuna delle altre risposte. E' meno complessa di quella dei carichi. Ha la stessa complessità della valorizzazione dei carichi. In presenza di oscillazioni dei prezzi, perché è necessario applicare uno dei criteri di valutazione delle rimanenze di magazzino (LIFO, FIFO, Costo Medio Ponderato)?. Per poter individuare con esattezza la corrispondenza tra i carichi e gli scarichi di magazzino. Per poter calcolare con esattezza il valore dei carichi di magazzino. Perché il LIFO, FIFO e CMP consentono di non sopravvalutare le misurazioni. Perché non è possibile individuare con esattezza la corrispondenza tra i carichi e gli scarichi di magazzino. Il criterio del FIFO (o del LIFO). Prescinde dalla reale modalità di gestione dei carichi e scarichi di magazzino. Si basa sulle stesse modalità di calcolo del criterio del Costo Medio Ponderato. Non può essere applicato ai fini della redazione del bilancio, ma solo per finalità di controllo interne. Si può applicare solo se le reali movimentazioni fisiche di magazzino seguono esattamente la logica del FIFO (o del LIFO). Applicando il criterio del FIFO si presume che: Le merci acquistate più di recente sono conservate in magazzino. Gli scarichi di magazzino vengano valutati al costo del carico più recente. Le merci più "vecchie" sono conservate in magazzino. I carichi di magazzino vengano valutati al costo dello scarico più recente. In presenza di oscillazioni dei prezzi, il LIFO, il FIFO e il Costo Medio Ponderato: Consentono di individuare con esattezza la corrispondenza tra i carichi e gli scarichi di magazzino. Aumentano l'ambiguità della valutazione delle rimanenze. Mitigano l'ambiguità della valutazione delle rimanenze. Consentono di ottenere, con ragionevole certezza, il valore dei carichi di magazzino. Il LIFO, il FIFO e il Costo Medio Ponderato: Sono dei metodi alternativi, che, se applicati contestualmente, restituiscono il medesimo valore. Sono dei metodi che calcolano con esattezza il valore del magazzino. Forniscono una valutazione del magazzino, limitatamente ai flussi di merci in entrata. Sono dei metodi che stimano il valore del magazzino. Si ipotizzino le seguenti movimentazioni di magazzino, sapendo che in data 1/3 risultano conservate 1.000 unità di merci al costo unitario di 11 euro: in data 10/3 si rileva uno scarico di 700 unità; in data 1/4 si rileva un carico di 1.500 unità al costo di 15 euro; in data 3/5 si rileva uno scarico di 1.000 unità. Applicando il metodo del Costo Medio Ponderato, si determini il costo unitario dello scarico del 3/5. 18. 14,33. 15,00. 12,33. 13,00. Si ipotizzino le seguenti movimentazioni di magazzino, sapendo che in data 1/5 risultano conservate 1.000 unità di merci al costo unitario di 20 euro: in data 7/5 si rileva uno scarico di 300 unità; in data 1/6 si rileva un carico di 800 unità al costo di 30 euro; in data 24/6 si rileva uno scarico di 1.000 unità. Applicando il metodo del Costo Medio Ponderato, si determini il costo unitario dello scarico del 24/6. 17,33. 25,00. 25,33. 24,44. Applicando il criterio del LIFO si presume che: Le merci più "vecchie" sono conservate in magazzino. I carichi di magazzino vengano valutati al costo dello scarico più recente. Le merci acquistate più di recente sono conservate in magazzino. Gli scarichi di magazzino vengano valutati al costo del carico più recente. Si ipotizzino le seguenti movimentazioni di magazzino, sapendo che in data 1/9 risultano conservate 1.000 unità di merci al costo unitario di 10 euro: in data 10/9 si rileva un carico di 1.700 unità al costo di 15 euro; in data 13/9 si rileva un carico di 1.500 unità al costo di 10 euro; in data 20/9 si rileva uno scarico di 4.000 unità. Applicando il metodo del Costo Medio Ponderato, si determini il costo unitario dello scarico del 20/9. 12,02. 12,62. 12,25. 11,66. In quali occasioni occorre utilizzare i criteri della identificazione specifica del costo, del Costo Medio Ponderato, del FIFO e del LIFO: Quando il costo dei beni varia nel tempo. Quando si desidera ottenere il valore medio di magazzino. Quando si desidera ottenere il valore certo di magazzino. Quando i carichi e gli scarichi di magazzino sono molteplici. Data la seguente griglia, indicare quale valore assume "?", applicando il metodo del Costo Medio Ponderato: 18,5. 15,09. 19,05. 19,22. Secondo le ipotesi sottese al criterio del LIFO, in regime di oscillazione dei prezzi: Il procedimento con cui sono gestiti gli scarichi di magazzino è in genere coerente con il reale flusso di beni. Il valore degli scarichi di magazzino è in genere coerente con il valore di mercato dei beni. Non si ottiene una efficace correlazione costi-ricavi. Il valore delle rimanenze di magazzino è ottenuto applicando i prezzi più "nuovi". L'indice di rotazione delle rimanenze misura. La durata della giacenza in magazzino dei beni. Il numero di volte che il magazzino subisce un ricambio. Il numero di volte che il magazzino e il costo del venduto subiscono un ricambio. Il numero di volte che il costo del venduto subisce un ricambio. Quale delle seguenti affermazioni relativa all'indice di rotazione delle rimanenze è errata. E' influenzato dalla stagionalità dell'attività d'impresa. Ha valori più elevati nella grande distribuzione. Spiega le cause che hanno portato alla rotazione di magazzino. Nelle attività stagionali è utile calcolarlo due volte: in alta e bassa stagione. In regime di oscillazione dei prezzi, il valore delle rimanenze che risulta dall'applicazione del FIFO, del LIFO e del Costo Medio Ponderato. E' sempre lo stesso, a prescindere dal criterio utilizzato. Non può differire, o verrebbe meno l'attendibilità di bilancio. Differisce, a seconda del criterio utilizzato. E' molto probabile che sia identico. Secondo le ipotesi sottese al criterio del FIFO, in regime di oscillazione dei prezzi: Il valore delle rimanenze di magazzino approssima meglio il relativo valore di mercato, rispetto agli altri criteri. Il valore delle rimanenze di magazzino è sovrastimato rispetto al relativo valore di mercato. Il valore delle rimanenze di magazzino è sottostimato rispetto al relativo valore di mercato. Il valore delle rimanenze di magazzino è pari a zero, in quanto queste ultime risultano completamente vendute. Secondo le ipotesi sottese al criterio del FIFO, in regime di oscillazione dei prezzi: La correlazione costi-ricavi è migliore rispetto agli altri criteri. Il valore degli scarichi di magazzino è in genere coerente con il valore corrente dei beni. Il procedimento con cui sono gestiti gli scarichi di magazzino è in genere coerente con il reale flusso di beni. Il procedimento con cui sono gestiti gli scarichi di magazzino è spesso non coerente con il reale flusso di beni. Secondo le ipotesi sottese al criterio del LIFO, in regime di oscillazione dei prezzi: Il valore delle rimanenze di magazzino è ottenuto applicando i prezzi più "nuovi". Il valore delle rimanenze di magazzino approssima meglio il relativo valore di mercato. Il valore delle rimanenze di magazzino non è coerente con il valore di mercato. Il valore delle rimanenze di magazzino è pari a zero, essendo queste ultime completamente vendute. In regime di prezzi crescenti, rispetto al FIFO: Il LIFO peggiora la correlazione costi-ricavi. Il LIFO valorizza le rimanenze finali ad un valore più vicino a quello di mercato. Il LIFO valorizza le rimanenze finali ad un valore più lontano da quello di mercato. Il LIFO contrappone ricavi recenti a costi lontani. In regime di prezzi crescenti, rispetto al LIFO: Il FIFO comporta un costo del venduto più basso. Il FIFO comporta un valore delle rimanenze medio. Il FIFO comporta un valore delle rimanenze più basso. Il FIFO comporta un costo del venduto più alto. L'indice di rotazione delle rimanenze si ottiene dal rapporto. Valore del Magazzino / Ricavi di vendita. Costo del Venduto / Valore del Magazzino. Costo del Venduto / Ricavi di vendita. Valore del Magazzino / Costo del Venduto. L'analisi di bilancio di un'azienda può essere svolta: Nessuna delle altre risposte. Solo se si riesce ad accedere direttamente presso l'azienda. Solo se l'azienda non sta attraversando un periodo di crisi. Solo se si conoscono le politiche strategiche che l'azienda intende perseguire. Per svolgere un'analisi di bilancio: Nessuna delle altre risposte. E' necessario avere il consenso dell'azienda. Occorre disporre non soltanto del bilancio aziendale, ma anche di informazioni di tipo gestionale. E' sufficiente disporre dei bilanci aziendali. I destinatari dell'analisi del bilancio: Sono i concorrenti. Sono i clienti e i fornitori. Sono i soci e i finanziatori. Tutte le risposte sono corrette. Le analisi "esterne" di bilancio sono svolte prendendo in considerazione: Soltanto la documentazione relativa all'indebitamento bancario. Soltanto l'informativa aziendale. Soltanto la documentazione interna (piani aziendali, programmi, budget, ecc.). Sia l'informativa aziendale, sia la documentazione interna (piani aziendali, programmi, budget, ecc.). Le analisi "interne" di bilancio possono essere svolte: Tutte le risposte sono corrette. Da qualunque analista. Solo da analisti che sono in possesso dell'informativa aziendale. Solo da analisti che possono verificare la qualità dell'informativa aziendale. Le analisi "esterne" di bilancio: Sono più difficili da svolgere, rispetto a quelle "interne". Potrebbero portare a conclusioni non appropriate, rispetto a quelle "interne". Sono più complesse a livello tecnico, rispetto a quelle "interne". Sono più attendibili di quelle "interne". L'analisi "interne" di bilancio: Sono uno strumento del controllo di gestione. Tutte le risposte sono corrette. Sono svolte per verificare l'andamento aziendale. Sono svolte dal management aziendale. L'analisi "interne" di bilancio: Sono generalmente svolte dai soci. Nessuna delle altre risposte. Sono generalmente svolte dai finanziatori. Sono generalmente svolte dalle banche e dai fornitori. Le analisi "esterne" e le analisi "interne" di bilancio: Portano sempre alle stesse conclusioni sullo stato di salute dell'azienda. Possono essere svolte entrambe dal management. Possono essere svolte entrambe da un concorrente dell'azienda. Tutte le risposte sono corrette. Per il mercato, le analisi "esterne" di bilancio: Hanno pari importanza rispetto a quelle "interne". Hanno maggiore importanza di quelle "interne". Hanno minore importanza di quelle "interne". Non hanno alcuna importanza. I parametri "standard" con cui si confrontano i risultati dell'analisi di bilancio: Sono stabiliti dal socio (o dai soci) di maggioranza. Possono essere forniti dagli stakeholders. Sono stabiliti dallo statuto aziendale. Attengono solo alle analisi "interne" di bilancio, non a quelle "esterne". I giudizi in senso assoluto, sullo stato di salute dell'azienda: Nascono a seguito di un confronto con altre aziende. Prescindono dal confronto con altre aziende. E' molto complesso formularli. Sono espressi quando si pongono a confronto due aziende. In un'azienda il capitale proprio ammonta a 20.000 euro, mentre il capitale di terzi a 500.000 euro. Quale giudizio si può esprimere, in senso assoluto: L'azienda potrebbe essere più indebitata di un'altra azienda del settore. L'azienda potrebbe essere meno indebitata di un'altra azienda del settore. L'azienda potrebbe essere in linea con i dati di settore. L'azienda è troppo indebitata. In un'analisi "esterna", affinché il giudizio sullo stato di salute dell'azienda esprima conclusioni appropriate, è opportuno. Che venga espresso sulla base della pianificazione degli obiettivi futuri. Che venga espresso soltanto in termini numerici. Tutte le risposte sono corrette. Che venga espresso in senso relativo. Per svolgere una comparazione "nello spazio", i valori degli indici di bilancio dell'azienda devono essere comparati. Con aziende di dimensioni anche molto diverse da quelle dell'azienda presa in esame. Con aziende che operano in settori differenti da quello in cui opera l'azienda presa in esame. Nessuna delle risposte è corretta. Con aziende che operano nella stessa area geografica dell'azienda presa in esame, anche se operanti in settori differenti. L'analisi di bilancio può prevedere che i valori degli indici aziendali vengano confrontati con gli indici medi di settore. Tuttavia: Gli studi di settore non sono attendibili. Per farlo, occorre attendere i dati di settore dell'anno successivo. Per farlo, occorre comprendere come sono stati ottenuti i dati di settore. Per farlo, occorre analizzare i dati di bilancio degli anni precedenti. Una analisi "interna" di bilancio. Sarà svolta solo "nello spazio". Sarà svolta "nel tempo" e "nello spazio", esattamente come una analisi "esterna". Sarà svolta solo "nel tempo". Sarà svolta ricorrendo ai soli giudizi in senso assoluto. L'analisi degli andamenti aziendali nel corso del tempo: E' svolta soltanto dagli analisi "esterni". Nessuna delle altre risposte. E' svolta soltanto dagli analisti "interni". E' svolta sia dagli analisti "interni" che da quelli "esterni". Il confronto con gli studi di settore o con aziende concorrenti: E' svolto soltanto se l'analisi è di tipo "esterno". E' svolto soltanto se l'analisi è di tipo "interno". Nessuna delle altre risposte. E' svolto per esprimere un giudizio in senso assoluto. Una delle criticità dei dati di settore è. Il talvolta lento aggiornamento delle banche dati. La mancata rappresentatività del settore. L'inattendibilità. La mancanza di dati. Nell'ambito della procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio, l'analisi preliminare del mercato mira a valutare: Il rischio ad investire nell'azienda esaminata. Il rendimento del capitale aziendale. Il rischio ad investire nel settore di appartenenza dell'azienda esaminata. La redditività delle vendite. L'analisi di bilancio svolta analizzando e comparando gli indici di bilancio su di un periodo temporale molto esteso (ad es. 10 anni): E' utile solo se l'azienda opera in un settore molto turbolento. E' poco utile. E' molto utile, in quanto consente di osservare il trend degli indici di bilancio lungo gli anni. E' molto utile, in quanto rende possibile osservare l'andamento aziendale di molti anni fa. Il numero di anni ritenuto congruo per svolgere un'analisi di bilancio in modo efficace è: 1. 2. 3. 4. La procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio prevede uno studio preliminare del mercato. A quale fine?. Al fine di valutare le prospettive di crescita dell'azienda e della concorrenza. Al fine di valutare lo stato di salute dell'azienda e le prospettive di mercato. Al fine di valutare lo stato di salute dell'azienda e la sua capacità di rivolgersi ad un altro mercato. Al fine di valutare la capacità dell'azienda di entrare in nuovi mercati. Nell'ambito della procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio, l'analisi preliminare del mercato porta ad esaminare le variabili endogene, ossia: Variabili inerenti alle performance dei concorrenti. Variabili inerenti alle performance aziendali. Variabili inerenti alle performance del mercato interno. Variabili inerenti alle performance del settore. Nell'ambito della procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio, l'analisi preliminare del mercato porta ad esaminare le variabili esogene, ossia: Variabili inerenti all'indebitamento aziendale verso le banche. Variabili inerenti alla capacità aziendale di essere attrattiva verso l'esterno. Variabili inerenti alle prospettive del settore. Variabili inerenti alle performance aziendali. Attraverso l'interpretazione degli indici di bilancio, occorre. Analizzare i trend del fatturato. Analizzare le entrate e le uscite finanziarie. Analizzare gli indici in modo sistemico. Analizzare gli indici singolarmente. Il calcolo degli indici. Consente di ottenere informazioni non desumibili direttamente dal bilancio. Consente di ottenere informazioni non già desumibili dal bilancio, ma riportate nella Nota Integrativa. Consente di ottenere informazioni già desumibili dal bilancio. Consente di ottenere informazioni già desumibili dal bilancio, ma sotto forma di frazioni. La riclassificazione del bilancio: E' una fase propedeutica al reperimento della documentazione di bilancio. E' una fase non necessaria per svolgere l'analisi di bilancio. E' la fase finale della procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio. E' una fase propedeutica al calcolo degli indici. La riclassificazione del bilancio: Consente di determinare l'utile di esercizio. Consente di determinare margini e subtotali già esplicitati in bilancio. Consente di determinare margini e subtotali applicando i criteri civilistici. Consente di determinare margini e subtotali non esplicitati in bilancio. La riclassificazione del bilancio: Non segue criteri civilistici né fiscali. E' svolta seguendo criteri civilistici. E' svolta seguendo criteri fiscali. E' svolta secondo la normativa nazionale o internazionale. Quale delle seguenti affermazioni riguardante la riclassificazione di bilancio è corretta: Si svolge per ottenere informazioni sul totale dei ricavi che non sono stati ancora riscossi. Si svolge per ottenere informazioni già desumibili dal bilancio. Si svolge per calcolare il patrimonio netto e l'indebitamento aziendale. Si svolge per ottenere informazioni non desumibili dal bilancio. Quale delle seguenti affermazioni riguardante la riclassificazione di bilancio è corretta: Si effettua per calcolare il totale dei ricavi conseguiti nell'anno. E' propedeutica alla costruzione degli indici. Si effettua per calcolare l'utile d'esercizio. Si effettua per calcolare il totale dei ricavi, dei costi, delle attività e passività patrimoniali. Nell'ambito della procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio, il reperimento della documentazione di bilancio si riferisce: All'informativa del mercato, del settore e della situazione economica nazionale. All'informativa di bilancio aziendale. All'informativa di bilancio delle aziende concorrenti e i dati di settore. All'informativa di bilancio aziendale e di quella di aziende concorrenti. Nell'ambito della procedura di svolgimento dell'analisi di bilancio, le variabili endogene e le variabili esogene sono analizzate: Nella fase di interpretazione degli indici. Nella fase di reperimento della documentazione aziendale. Nella fase di studio preliminare del mercato. Nella fase di calcolo degli indici. Quale delle seguenti affermazioni sugli impieghi numerari è corretta: Un impiego numerario non può trasformarsi in un altro impiego numerario. Un impiego numerario può essere utilizzato solo per acquisire altri impieghi numerari. Un impiego numerario è utilizzato per acquistare un fattore produttivo. Un impiego numerario è il costo di un fattore produttivo. L'azienda Alfa, utilizzando dei macchinari, realizza un prodotto finito dopo 20 giorni di lavorazione. Il prodotto finito confluisce in magazzino, pronto per essere venduto. Indicare il numero di impieghi numerari coinvolti in questa operazione. Zero. 1. 2. 3. Un esempio di impiego non numerario è: Un ricavo. Un finanziamento ottenuto. Un finanziamento rimborsato. Un credito di regolamento. Nel predisporre i dati per riclassificare lo Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario, occorre innanzitutto distinguere gli impieghi numerari da quelli non numerari, ossia: Occorre distinguere gli elementi monetari (impieghi numerari) dai fattori produttivi (impiegni non numerari). Occorre distinguere i debiti (impieghi numerari) dai fattori produttivi (impieghi non numerari). Occorre distinguere gli elementi del Patrimonio Netto (impieghi numerari) dai fattori produttivi (impieghi non numerari). Occorre distinguere gli elementi monetari (impieghi non numerari) dai fattori produttivi (impieghi numerari). La velocità di rotazione di un impiego è intesa come: La capacità di convertirsi in fattore produttivo. La capacità di convertirsi in denaro. La capacità di convertirsi da impiego a fonte di finanziamento. La capacità di convertirsi da impiego a debito. La velocità di rotazione di un credito concesso ad un cliente, con dilazione di 3 mesi, è pari a: Zero. 3 mesi. 1 mese e mezzo. 6 mesi. Gli impieghi numerari: Sono sempre liquidi (ad es. cassa assegni, denaro in cassa, depositi bancari). Nessuna delle altre risposte. Sono riferiti ai fattori per l'utilizzo o per la vendita. Sono sempre non liquidi (ad es. crediti verso clienti). Gli impieghi non numerari: Si distinguono in impieghi per il pagamento e per l'incasso. Si distinguono in impieghi per l'utilizzo e per l'acquisto. Si distinguono in impieghi per la vendita e per l'incasso. Si distinguono in impieghi per l'utilizzo e per la vendita. Quale dei seguenti impieghi ha un tempo di rotazione maggiore (ossia è più lento) rispetto alla cassa: Magazzino. Crediti verso clienti. Tutte le risposte sono corrette. Macchinari. Quale dei seguenti impieghi ha un tempo di rotazione maggiore (ossia è più lento) rispetto ai crediti verso clienti: Deposito bancario. Cassa. Macchinari. Cassa assegni. Un esempio di impiego non numerario è: Il credito verso un cliente. Il costo di un fattore produttivo. Il debito verso un fornitore. Il rimborso di un finanziamento. Quale dei seguenti impieghi ha un tempo di rotazione minore (ossia è più veloce) rispetto alla cassa: Fabbricati. Nessuna delle altre risposte. Macchinari. Crediti verso clienti. Quale delle seguenti affermazioni sugli impieghi non numerari è corretta: Un impiego non numerario può trasformarsi solo in un altro impiego non numerario. Un impiego non numerario è il costo di un fattore produttivo. Un impiego non numerario è utilizzato per acquistare un fattore produttivo. Un impiego non numerario è, ad esempio, il credito derivante dalla fatturazione di un ricavo di vendita. Quale dei seguenti impieghi ha un tempo di rotazione maggiore (ossia è più lento) rispetto ai macchinari: Magazzino. Cassa. Crediti verso clienti. Nessuna delle altre risposte. Un esempio di impiego numerario è: Il capitale sociale. Un credito di regolamento. Un fabbricato. Una riserva di capitale. Un impiego numerario può essere utilizzato per: Trasformare le materie prime in prodotti finiti. Acquisire un impiego non numerario. Vendere un impiego non numerario. Vendere un impiego numerario. Nell'ambito della velocità di rotazione degli impieghi, la "distanza" tra il magazzino e la cassa, rispetto alla "distanza" tra i crediti verso clienti e la cassa, è: Generalmente maggiore. Dipende dall'importo. Generalmente minore. Identica. Convenzionalmente, quale parametro di riferimento viene preso per valutare se un impiego è di breve o di lungo termine. Il biennio. Il quinquennio. Il periodo amministrativo. Il bilancio. Un impiego non numerario può essere utilizzato per: Essere trasformato in impiego non numerario. Essere trasformato in impiego numerario. Acquisire un impiego numerario. Vendere un impiego numerario. L'azienda Alfa, utilizzando dei macchiari, realizza un prodotto finito dopo 10 giorni di lavorazione. Il prodotto finito confluisce in magazzino e viene venduto dopo 20 giorni ad un cliente, che paga per pronta cassa l'importo. Indicare il numero di impieghi numerari coinvolti in questa operazione. 1. 2. 3. 4. L'azienda Alfa, utilizzando dei macchinari, realizza un prodotto finito dopo 15 giorni di lavorazione. Il prodotto finito confluisce in magazzino e viene venduto dopo 15 giorni ad un cliente, a cui viene concessa una dilazione di pagamento di 30 giorni. Decorso il termine, il cliente versa quanto dovuto. Indicare il numero di impieghi non numerari coinvolti in questa operazione. 3. 4. 1. 2. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione finanziaria: Avviamento. Crediti di finanziamento. Spese d'impianto. Impianti. Quale dei seguenti elementi fa parte del magazzino "immateriale". Le materie prime in giacenza. Nessuna delle altre risposte. I prodotti finiti in giacenza. I semilavorati in giacenza. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione immateriale: Partecipazioni strategiche. Spese per campagna pubblicitaria. Macchinari. Magazzino. Cosa hanno in comune le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie: Rientrano nell'attivo circolante dello Stato Patrimoniale. Si "trasformano" in stato liquido in breve tempo. Il loro valore deve essere rettificato per poter essere iscritto in bilancio. Partecipano tutte ad un solo esercizio. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione materiale: Marchi. Brevetti. Anticipi a fornitori per fornitura di beni pluriennali. Spese d'impianto. Quale dei seguenti elementi fa parte del magazzino "materiale". Prodotti finiti in giacenza. Materie prime in giacenza. Tutte le risposte sono corrette. Semilavorati in giacenza. Quale dei seguenti elementi fa parte del magazzino "materiale". Prodotti in giacenza. Denaro in cassa. Risconti attivi. Risconti passivi. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione immateriale: Partecipazioni strategiche. Crediti di finanziamento. Impianti e macchinari. Avviamento. Quale dei seguenti elementi fa parte del magazzino "immateriale". Risconti attivi. Prodotti in giacenza. Risconti passivi. Materie prime in giacenza. Riguardo alle immobilizzazioni: Quelle materiali e immateriali vengono iscritte in bilancio al loro valore contabile. Quelle finanziarie costituiscono impieghi di breve termine. Quelle materiali e immateriali non vanno ammortizzate essendo impieghi di breve termine. Quelle materiali e immateriali vanno iscritte nell'attivo fisso, a differenza di quelle finanziarie, che invece sono iscritte nell'attivo circolante. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione materiale: Crediti verso clienti. Spese d'impianto. Macchinari in costruzione. Magazzino. Dal bilancio dell'azineda Alfa si rileva quanto segue: Fabbricati: 200.00 euro; Macchinari: 100.00 euro; Rimanenze di prodotti finiti: 25.00 euro; Rimanenze di materie prime 30.000 euro; Crediti commerciali 75.000 euro; Risconti attivi 5.000 euro; Disponibilità liquide 10.000 euro. Qual è il valore complessivo del magazzino, inteso nella sua accezione più estesa: 5.000 euro. 145.000 euro. 60.000 euro. 55.000 euro. Quale tra i seguenti è un elemento dell'attivo circolante "realizzabile non numerario". Gli impianti e i macchinari. I crediti di regolamento e finanziari. I prodotti in giacenza. Il denaro in cassa. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione finanziaria: Marchi. Cassa. Nessuna delle altre risposte. Brevetti. Quale tra le seguenti è una immobilizzazione immateriale: Attrezzature industriali. Fabbricati. Macchinari. Spese d'impianto. Quale dei seguenti elementi dell'attivo circolante può essere un impiego numerario non liquido. Cassa assegni. Disponibilità numerarie. Liquidità. Depositi postali. Quale dei seguenti elementi fa parte dell'attivo circolante: Macchinari. Fabbricati. Disponibilità commerciali. Partecipazioni strategiche. Le immobilizzazioni finanziarie: Rientrano tra i ricavi. Rientrano tra i costi. Rientrano nell'attivo circolante. Rientrano nell'attivo fisso. Dal bilancio dell'azineda Alfa si rileva quanto segue: Fabbricati: 200.00 euro; Macchinari: 100.00 euro; Rimanenze di magazzino: 25.00 euro; Crediti commerciali 75.000 euro; Disponibilità liquide 10.000 euro. Qual è il valore complessivo dell'attivo circolante: 10.000 euro. 100.000 euro. 300.000 euro. 110.000 euro. Nell'ambito della riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari: Gli impieghi si distinguono in base a criteri finanziari e le fonti in base a criteri di liquidità. Gli impieghi si distinguono in base a criteri di esigibilità e le fonti in base a criteri i liquidità. Gli impieghi si distinguono in base a criteri di liquidità e le fonti in base a criteri di esigibilità. Gli impieghi si distinguono in base a criteri di liquidità e le fonti in base a criteri finanziari. Il capitale investito ed il capitale di finanziamento. Sono contrapposti e correlati. Sono inseriti nella stessa sezione dello Stato Patrimoniale. Sono entrambi iscritti nell'attivo dello Stato Patrimoniale. Sono la stessa cosa. L'iscrizione degli impieghi nello Stato Patrimoniale può avvenire. In quanto possono esistere, oppure no, delle fonti che li finanziano. A prescindere dalle fonti che li finanziano. Solo se il risultato di esercizio è positivo. In quanto esistono delle fonti che li finanziano. Nell'ambito della distinzione delle fonti secondo la "velocità di scadenza", cosa si intende per tempo di estinzione. Il tempo necessario affinché il capitale proprio si converta in forma liquida. Il tempo necessario affinché un impiego si converta in forma liquida. Il tempo necessario affinché un debito si trasformi in pagamento. Il tempo necessario affinché il magazzino si trasformi in ricavo di vendita. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: attivo fisso 100.000 euro; magazzino 35.000 euro; crediti commerciali 10.000 euro; disponibilità liquide 5.000 euro; patrimonio netto 100.000 euro; debiti di finanziamento 30.000 euro; debiti commerciali 20.000 euro. Qual è il rapporto il totale degli impieghi numerari e le passività correnti?. 2,5. 1,75. 0,25. 0,75. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: attivo fisso 130.000 euro; attivo circolante 50.000 euro; patrimonio netto; 100.000 euro; passività consolidate 50.000; passività correnti 30.000 euro. Qual è il rapporto tra le fonti senza scadenza ed il capitale di finanziamento?. 0,166. 0,444. 1,8. 0,556. I debiti di finanziamento. Nessuna delle altre risposte. Sono relativi a condizioni di pagamento pattuite nell'ambito di operazioni commerciali. Nascono per effetto di dilazioni di pagamento ottenute dai fornitori. Nascono per effetto di dilazioni concesse ai clienti. I debiti di funzionamento e i debiti di finanziamento. Possono essere degli impieghi o delle fonti, a seconda della sezione dello Stato Patrimoniale in cui sono iscritte. Sono entrambe delle fonti dello Stato Patrimoniale. Sono entrambi valori numerari. Danno luogo ad aumenti di capitale. I debiti di funzionamento. Sono debiti verso i fornitori. Sono debiti di finanziamento. Sono debiti verso dipendenti. Sono debiti tributari. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: fabbricati 70.000euro; macchinari 20.000 euro; mobili d'ufficio 10.000euro; magazzino 35.000 euro; crediti commerciali 10.000 euro; disponibilità liquide 5.000 euro; patrimonio netto 100.000 euro; debiti di finanziamento 30.000 euro; debiti commerciali 20.000 euro. Qual è il rapporto tra gli impieghi a medio-lungo termine e gli impieghi a breve termine?. 6,667. 1,4. 9. 2. Quale delle seguenti alternative include tutte le tipologie di fonti di finanziamento. Capitale conferito a titolo di dotazione e mezzi propri. Capitale di terzi e capitale apportato a titolo di prestito. Mezzi propri e capitale di rischio. Mezzi propri e mezzi di terzi. Quale delle seguenti affermazioni, inerenti alle fonti di finanziamento, è corretta: Le fonti esterne sono rappresentate dal capitale di terzi, ossia dal capitale apportato a titolo di prestito. Le fonti interne sono rappresentate dal capitale di terzi, ossia dal capitale conferito a titolo di dotazione. Le fonti esterne sono rappresentate dal capitale di terzi, ossia dal capitale conferito a titolo di dotazione. Le fonti interne sono rappresentate dal capitale di rischio, ossia dal capitale apportato a titolo di prestito. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: attivo fisso 130.000 euro; attivo circolante 50.000 euro; patrimonio netto; 100.000 euro; passività consolidate 50.000; passività correnti 30.000 euro. Qual è il rapporto tra l'attivo a breve termine e le passività a breve termine?. 0,625. 1,667. 1,5. 0,6. L'azienda Beta accende un finanziamento con scadenza a 10 anni, per un importo di 150.000 euro, e si impegna a rimborsare la prima quota capitale, pari a 15.000 euro + interessi di 57 euro, entro la fine dello stesso periodo amministrativo. Con riferimento alle fonti, l'azienda avrà: Passività consolidate pari a 135.000 euro e passività correnti pari a 15.000 euro. Passività consolidate pari a 150.000 euro e passività correnti pari a 57 euro. Passività consolidate pari a 135.000 euro e passività correnti pari a 57 euro. Passività consolidate pari a 150.000 euro e passività correnti pari a 15.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni, inerenti alle fonti di finanziamento, è corretta: Le fonti esterne sono rappresentate dal capitale di rischio, ossia dal capitale apportato a titolo di prestito. Le fonti interne sono rappresentate dal capitale di rischio, ossia dal capitale conferito a titolo di dotazione. Le fonti esterne sono rappresentate dal capitale di terzi, ossia dal capitale conferito a titolo di dotazione. Le fonti interne sono rappresentate dal capitale di terzi, ossia dal capitale apportato a titolo di prestito. Quale delle alternative completa la seguente frase in modo corretto: "A fronte dell'acquisto e dell'iscrizione in bilancio di un macchinario del valore di 30.000 euro": Può esservi stata una diminuzione del capitale conferito a titolo di dotazione. Può esservi stato un aumento delle liquidità. Può esservi stata una diminuzione del capitale apportato a titolo di prestito. Può esservi stato un aumento del capitale conferito a titolo di dotazione. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: attivo fisso 130.000 euro; attivo circolante 50.000 euro; patrimonio netto; 100.000 euro; passività consolidate 50.000; passività correnti 30.000 euro. Qual è il rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri?. 0,3. 1,25. 0,8. 0,5. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: attivo fisso 130.000 euro; attivo circolante 50.000 euro; patrimonio netto; 100.000 euro; passività consolidate 50.000; passività correnti 30.000 euro. Qual è l'ammontare complessivo del capitale di finanziamento?. 80.000 euro. 180.000 euro. 50.000 euro. 30.000 euro. Un'azienda ha acquistato ed iscritto in bilancio un fabbricato del valore di 200.000 euro. Anche in assenza di altre informazioni, si può comunque affermare che: Il capitale di finanziamento non ha subito variazioni. Si è rilevata una diminuzione dei debiti. E' aumentato un credito verso i clienti. Una fonte di finanziamento ha coperto l'investimento. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: attivo fisso 100.000 euro; magazzino 35.000 euro; crediti commerciali 10.000 euro; disponibilità liquide 5.000 euro; patrimonio netto 100.000 euro; debiti di finanziamento 30.000 euro; debiti commerciali 20.000 euro. Qual è il rapporto tra le attività correnti e le passività correnti?. 1,75. 1,75. 0,25. 2,5. Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, i crediti di finanziamento vanno inseriti. Interamente tra le passività correnti. Interamente nell'attivo fisso. Interamente tra le passività consolidate. Interamente nell'attivo circolante. Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, i crediti commerciali vanno inseriti. Interamente nell'attivo fisso. In ogni caso, in parte nell'attivo circolante e in parte nell'attivo fisso. Dipende dalla presenza di crediti che scadono oltre i 12 mesi. Interamente nell'attivo circolante. I mezzi propri si suddividono in: Mezzi di terzi e mezzi apportati a titolo di prestito. Mezzi propri e mezzi di terzi. Mezzi propri e capitale di rischio. Mezzi conferiti e mezzi autoprodotti. La parte di mezzi propri detta "a pieno rischio" è quella. Riferita ai debiti commerciali. Conferita dai soci. Riferita ai debiti verso le banche. Autoprodotta per mezzo degli utili. La parte di mezzi propri "autoprodotta" è quella. Relativa agli utili prodotti e accantonati a riserva. Relativa alle costruzioni in economia, ossia alle immobilizzazioni costruite internamente. Relativa ai conferimenti dei soci. Relativa ai costi sostenuti. Quale dei seguenti è un esempio di riserva di capitale. Riserva straordinaria. Riserva di utili. Riserva statutaria. Riserva sovrapprezzo azioni. Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, un debito bancario. Va inserito tra le passività consolidate. Può essere inserito soltanto tra le passività consolidate, essendo un debito di finanziamento. Va inserito tra le passività correnti. Potrebbe essere inserito in parte nelle passività consolidate e in parte nelle passività correnti. Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, i crediti verso soci per versamenti ancora dovuti vanno inseriti. Nell'attivo circolante. Nell'attivo fisso. Dipende da quando è previsto il versamento. Dipende dall'importo del versamento. Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, un rateo attivo maturato su titoli con cedola semestrale va inserito. Nell'attivo circolante se la durata della cedola è inferiore a 6 mesi, altrimenti nell'attivo fisso. Nell'attivo circolante per la quota relativa ai 6 mesi e nell'attivo fisso per la parte residua. Nell'attivo circolante. Nell'attivo fisso. Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri finanziari, un risconto attivo relativo ad un fitto passivo annuo va inserito. Nell'attivo fisso. Nell'attivo circolante. Nel passivo dello Stato Patrimoniale. Tra i costi, nel Conto Economico. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Capitale investito / Attivo fisso. Capitale investito / Attivo circolante. Capitale investito / Liquidità differite. Nessuna delle altre risposte. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: (Passività correnti + Passività consolidate) / Capitale proprio. Riserve di utili / Attivo fisso. Riserve di utili / Capitale di finanziamento. Riserve di utili / Capitale proprio. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Liquidità differite / Magazzino. Liquidità immediate / Liquidità differite. Attivo fisso / (Magazzino + Liquidità differite + Liquidità immediate). Liquidità immediate / Magazzino. La percentualizzazione del bilancio: Consente di riclassificare il bilancio. E' poco utile se l'azienda da esaminare si trova in una condizione di crisi finanziaria. Agevola la comparazione tra le aziende. E' fondamentale per determinare l'utile d'esercizio e il risultato operativo. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Magazzino / Attivo fisso. Attivo fisso / Attivo circolante. Attivo circolante / Attivo fisso. Fabbricati / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Fabbricati / Macchinari. Attivo circolante / Attivo fisso. Macchinari / Fabbricati. Brevetti / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Attivo circolante / Magazzino. Attivo circolante / Liquidità differite. Attivo fisso / Attivo circolante. Attivo circolante / Capitale investito. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Mezzi propri / Attivo fisso. Mezzi propri / Passività consolidate. Nessuna delle altre risposte. Mezzi propri / Passività correnti. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": (Macchinari + Fabbricati) / Attivo circolante. (Macchinari + Attivo fisso) / Attivo fisso. Macchinari / Attivo circolante. Partecipazioni strategiche / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Immobilizzazioni materiali / Attivo fisso. Immobilizzazioni finanziarie / Oneri finanziari. Oneri finanziari / Attivo fisso. (Immobilizzazioni immateriali / Attivo circolante) + Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Riserve / Utile d'esercizio. Nessuna delle altre risposte. Utile d'esercizio / Capitale di finanziamento. Patrimonio netto / Utile d'esercizio. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Attivo circolante / Patrimonio netto. Fabbricati / Capitale netto. Fabbricati / Capitale sociale. Fabbricati / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di "peso": Software / Attivo fisso. Magazzino / Attivo fisso. Disponibilità liquide / Attivo fisso. Crediti verso clienti / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Mezzi propri / Attivo fisso. (Cassa / Attivo circolante) + (Fabbricati / Attivo fisso). Nessuna delle altre risposte. Cassa / Attivo circolante. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Mezzi propri / Passività consolidate. Attivo fisso / Capitale investito. Capitale di finanziamento / Capitale sociale. Capitale di finanziamento / Capitale investito. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Fabbricati / Attivo fisso. Macchinari / Magazzino. Passività correnti / Attivo circolante. Attivo circolante / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Magazzino / Capitale netto. Magazzino / Capitale investito. Attivo circolante / Attivo fisso. Magazzino / Attivo circolante. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Mezzi propri / Capitale di finanziamento. Passività correnti / Passività consolidate. (Liquidità immediate + Liquidità differite) / Attivo circolante. Passività consolidate / Attivo fisso. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Crediti diversi / Liquidità differite. Crediti diversi / Liquidità immediate. Nessuna delle altre risposte. Crediti diversi / Magazzino. Nell'ambito degli indici di composizione, quale dei seguenti è un esempio di rapporto: Macchinari / Fabbricati. Macchinari / Capitale investito. Macchinari / Attivo fisso. Nessuna delle altre risposte. Quale dei seguenti è un esempio di applicazione della percentualizzazione dei mezzi propri: Capitale sociale / Capitale netto. Attivo fisso / Mezzi propri. Attivo circolante / Mezzi propri. Mezzi propri / Attivo fisso. Quale dei seguenti è un esempio di applicazione della percentualizzazione dei mezzi propri: Mezzi propri / Capitale sociale. Capitale sociale / Mezzi propri. Riserva statutaria / Riserva legale. Capitale sociale / Riserva legale. Il grado di indebitamento può essere calcolato attraverso: Indici che pongono in correlazione le fonti con gli impieghi. Indici che pongono in correlazione elementi dell'attivo con altri elementi dell'attivo dello Stato Patrimoniale. Indici di rotazione. Indici di composizione. Gli indici che consentono di effettuare un'analisi della rigidità e della elasticità degli impieghi sono. Gli indici di composizione. Gli indici di rotazione. Gli indici che mettono in comparazione gli elementi dell'attivo con quelli del passivo dello Stato Patrimoniale. Gli indici di disponibilità. Quale dei seguenti è un esempio di applicazione della percentualizzazione dei mezzi propri: Utile d'esercizio / Mezzi propri. Riserva legale / Utile d'esercizio. Mezzi propri / Passività consolidate. Mezzi di terzi / Mezzi propri. La gestione aziendale è tanto più "elastica" quanto più l'azienda. Aumenta l'attivo circolante. Riduce l'attivo circolante. Riduce il patrimonio netto. Aumenta l'attivo fisso. La gestione aziendale è tanto più "elastica" quanto più l'azienda. Aumenta il ricorso al capitale di prestito. Riduce il ricorso alle immobilizzazioni. E' in grado di investire in immobilizzazioni. Ricorre all'autofinanziamento. Nell'ambito della percentualizzazione del bilancio, quale delle seguenti affermazioni è corretta: Gli indici di percentualizzazione dello Stato Patrimoniale sono la diretta derivazione degli indici di composizione. La percentualizzazione si applica soltanto allo Stato Patrimoniale. Gli indici di composizione dello Stato Patrimoniale sono la diretta derivazione della percentualizzazione del bilancio. Gli indici di composizione seguono una logica completamente differente da quella relativa alla percentualizzazione del bilancio. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Fabbricati: 100.000 euro; Macchinari: 40.000 euro; Marchi 30.000 euro; Partecipazioni 100.000 euro; Liquidità differite 80.000 euro; Magazzino 10.000 euro. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: Fabbricati 190.000 euro; Macchinari: 30.000 euro; Brevetti 70.000 euro; Partecipazioni 30.000 euro; Magazzino 25.000 euro; Liquidità differite 50.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'indice di immobilizzo immateriale è maggiore in Alfa. L'indice di immobilizzo materiale è maggiore in Alfa. L'indice di immobilizzo finanziario è maggiore in Beta. L'indice di disponibilità del magazzino è maggiore in Beta. Quale valore dovrebbe assumere il quoziente di rigidità degli impieghi affinché si possa considerare favorevole per l'azienda: Più basso possibile. 4. Più elevato possibile. Non si può affermare con certezza. Nell'ambito dell'analisi di composizione, quale delle seguenti affermazioni è corretta: Un rapporto ha sempre valore compreso tra 0 e 1. Un rapporto ha sempre valore compreso tra 0 e infinito. Un rapporto ha sempre valore compreso tra 1 e infinito. Un "peso" ha sempre un valore compreso tra 0 e infinito. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Fabbricati: 100.000 euro; Macchinari: 40.000 euro; Marchi 30.000 euro; Partecipazioni 100.000 euro; Liquidità differite 80.000 euro; Magazzino 10.000 euro. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: Fabbricati 190.000 euro; Macchinari: 30.000 euro; Brevetti 70.000 euro; Partecipazioni 30.000 euro; Magazzino 25.000 euro; Liquidità differite 50.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'indice di rigidità degli impieghi è più elevato nell'azienda Beta. L'indice di disponibilità del magazzino è uguale in entrambe le aziende. L'indice di elasticità degli impieghi è più basso nell'azienda Alfa. L'indice di liquidità totale è maggiore in Beta. Nell'ambito dell'analisi di composizione, quale dei seguenti è un "peso" (e non un rapporto): Crediti verso clienti / Capitale investito. (Passività correnti + Passività consolidate) / Mezzi propri. Crediti verso clienti / Magazzino. Crediti verso clienti / Capitale netto. Nell'ambito dell'analisi di composizione, quale dei seguenti è un rapporto (e non un "peso"): Liquidità differite / Capitale investito. Mezzi propri / Capitale di finanziamento. Mezzi propri / Passività a medio-lungo termine. Attivo fisso / Capitale investito. Il quoziente di rigidità degli impieghi è dato dal rapporto: Attivo circolante / Attivo fisso. Attivo fisso / Attivo circolante. (Attivo fisso + Attivo circolante) / Capitale investito. Capitale investito / Attivo fisso. L'analisi di composizione dello Stato Patrimoniale si avvale: Di due tipologie di indicatori: il peso ed il rapporto. Di due tipologie di indicatori: il rapporto e la comparazione. Di due tipologie di indicatori: la differenza e il rapporto. Di una tipologia di indicatore: il peso percentuale. Nell'ambito dell'analisi di composizione, quale dei seguenti è un "peso" (e non un rapporto): Mezzi propri / Attivo fisso. (Passività correnti + Passività consolidate) / Mezzi propri. Passività correnti / Capitale di finanziamento. Attivo circolante / Passività correnti. Nell'ambito dell'analisi di composizione, quale dei seguenti è un rapporto (e non un "peso"): Attivo circolante / Capitale investito. Attivo circolante / Attivo fisso. Magazzino / Capitale investito. Attivo fisso / Capitale investito. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Fabbricati: 150.000 euro; Macchinari: 50.000 euro; Liquidità differite 80.000 euro. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: Fabbricati 200.000 euro; Macchinari: 50.000 euro; Magazzino 80.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Le due aziende hanno lo stesso grado di elasticità degli impieghi, e dunque anche lo stesso grado di rigidità. L'azienda Alfa ha un grado di rigidità degli impieghi minore dell'azienda Beta. Il peso dell'attivo circolante è maggiore per l'azienda Beta. L'azienda Alfa ha un grado di elasticità degli impieghi minore dell'azienda Beta. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Fabbricati: 100.000 euro; Macchinari: 20.000 euro; Liquidità differite 30.000 euro. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: Fabbricati 150.000 euro; Macchinari: 30.000 euro; Liquidità differite 70.000 euro; Magazzino 30.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta. Con i dati a disposizione non è possibile calcolare il grado di elasticità degli impieghi. L'azienda Beta ha un grado di elasticità degli impieghi maggiore. Le due aziende hanno lo stesso grado di elasticità degli impieghi. L'azienda Alfa ha un grado di elasticità degli impieghi maggiore. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Fabbricati: 130.000 euro; Macchinari: 50.000 euro; Marchi 30.000 euro; Liquidità differite 80.000 euro. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: Fabbricati 120.000 euro; Macchinari: 70.000 euro; Software 30.000 euro; Liquidità differite 70.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Alfa ha un indice di immobilizzo materiale minore dell'azienda Beta. L'azienda Alfa ha un grado di elasticità degli impieghi minore dell'azienda Beta. L'azienda Alfa ha un indice di immobilizzo immateriale maggiore dell'azienda Beta. L'azienda Alfa ha un indice di immobilizzo finanziario maggiore dell'azienda Beta. Il complemento dell'indice di autonomia finanziaria è. L'indice di indebitamento. L'indice di disponibilità di magazzino. L'indice di disponibilità. L'indice di immobilizzo materiale. Cosa rappresenta l'indice (Pml + Pb) / Mp. Il quoziente di indebitamento. L'indice di disponibilità. L'indice di indebitamento permanente. L'indice di autonomia finanziaria. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Mp=100.000 euro; Pml=70.000 euro; Pb=30.000 euro. Quale delle seguenti è una affermazione corretta: Il quoziente di indebitamento dell'azienda Alfa è pari a 1. Il quoziente di indebitamento dell'azienda Alfa è pari a 0,85. Il quoziente di indebitamento dell'azienda Alfa è pari a 0,7. Il quoziente di indebitamento dell'azienda Alfa è pari a 0,3. L'indice di autonomia finanziaria è espresso dal rapporto. Mezzi di terzi / Capitale di finanziamento. Utile di esercizio / Mezzi propri. Mezzi propri / Capitale di finanziamento. Utile di esercizio / Capitale di finanziamento. L'indice R/Cs, dove R rappresenta le Riserve e Cs il Capitale sociale, è aumentato del 20% nel corso di tre anni. Come può essere interpretata questa tendenza: Come un minore indebitamento. Come una maggiore tendenza dell'azienda a distribuire gli utili. Come un maggior grado di protezione del capitale sociale. Come una minore capacità dell'azienda di produrre utili. Le due principali fonti di finanziamento aziendale sono: I finanziamenti ricevuti e quelli concessi. Il capitale netto e i debiti. Il capitale sociale e le riserve. I finanziamenti ricevuti e le riserve di capitale. L'azienda Alfa presenta un quoziente di indebitamento pari a 6 e un quoziente di consolidamento del passivo pari a 0,5. Si può dunque dedurre che: L'azienda è piuttosto indebitata e buona parte dei debiti è a breve termine. L'azienda è poco indebitata e buona parte dei debiti è a medio/lungo termine. L'azienda è piuttosto indebitata e buona parte dei debiti è a medio/lungo termine. L'azienda è piuttosto indebitata, ma riuscirà a far fronte ai suoi debiti. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Mp=100.000 euro; Pml=70.000 euro; Pb=30.000 euro. Quale delle seguenti è una affermazione corretta: L'indice di indebitamento permanente dell'azienda Alfa è pari a 1. L'indice di indebitamento permanente dell'azienda Alfa è pari a 1,7. L'indice di indebitamento permanente dell'azienda Alfa è pari a0,7. L'indice di indebitamento permanente dell'azienda Alfa è pari a 0,85. Il peso delle riserve sul capitale. Si può misurare ricorrendo all'indice di indipendenza finanziaria. Si può misurare ricorrendo all'indice di indebitamento. Si può misurare ricorrendo all'indice di solidità patrimoniale. Si può misurare ricorrendo all'indice di dipendenza finanziaria. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mezzi propri 30.000; Passività consolidate 20.000; Passività correnti 5.000 euro. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Mezzi propri 40.000 euro; Passività consolidate 10.000 euro; Passività correnti 80.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Nel corso dei due anni, l'azienda ha guadagnato autonomia finanziaria. Nel corso dei due anni, l'azienda ha ridotto la dipendenza finanziaria. Nel corso dei due anni, il capitale acquisito per finanziare la gestione è aumentato. Nel corso dei due anni, l'azienda è riuscita a ridurre l'indebitamento. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mezzi propri 30.000; Passività consolidate 20.000. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: 11. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mezzi propri 30.000; Passività consolidate 20.000. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Nel corso dei due anni, l'indice di indebitamento è aumentato. Nel corso dei due anni, l'indice di autonomia finanziaria è diminuito. Nel corso dei due anni, l'azienda ha mantenuto costante il livello di indebitamento. Nel corso dei due anni, l'indice di indebitamento permanente è rimasto invariato. L'aumento dell'importo delle riserve è da interpretare come: Un aumento di protezione dell'utile. Una diminuzione della protezione del capitale netto. Un aumento di protezione del capitale sociale. Una diminuzione di protezione del capitale sociale. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mp=100.000 euro; Pml=70.000 euro; Pb=30.000 euro. Nell'anno n+1 presente la seguente situazione: Mp=120.000 euro; Pml=100.000 euro; Pb=2.000 euro. Quale delle seguenti è una affermazione corretta: Nel corso dei due anni l'azienda ha consolidato il passivo. Nel corso dei due anni il quoziente di indebitamento è rimasto costante. Nel corso dei due anni il quoziente di indebitamento è aumentato. Nel corso dei due anni l'indice di indebitamento a m/l termine è diminuito. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mp=100.000 euro; Pml=70.000 euro; Pb=30.000 euro. Nell'anno n+1 presente la seguente situazione: Mp=120.000 euro; Pml=100.000 euro; Pb=2.000 euro. Quale delle seguenti è una affermazione corretta: Il quoziente di consolidamento del passivo è aumentato. Il quoziente di consolidamento del passivo è diminuito. L'indice di autonomia finanziaria è diminuito. L'indice di indebitamento corrente è aumentato. L'aumento dell'importo delle riserve è da interpretare come: Una minore attrattività del capitale per gli azionisti. Una maggiore protezione verso i rischi della gestione. Una maggiore esposizione ai rischi della gestione. Una proiezione negativa, che potrebbe portare ad annullare gli effetti dell'aumento dell'utile. Una diminuzione dell'importo delle riserve è da interpretare come: Una maggiore protezione del capitale sociale. Una minore assicurazione per gli azionisti. Una maggiore attrattività del capitale sociale. Una maggiore capacità di gestire i rischi di gestione. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mp=100.000 euro; Pml=70.000 euro; Pb=30.000 euro. Nell'anno n+1 presente la seguente situazione: Mp=120.000 euro; Pml=100.000 euro; Pb=2.000 euro. Quale delle seguenti è una affermazione corretta: L'indice di autonomia finanziaria è diminuito. L'indice di indebitamento corrente è aumentato. L'indice di autonomia finanziaria è aumentato. Il quoziente di consolidamento del passivo è diminuito. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Immobilizzazioni=20.000 euro (al netto del fondo di ammortamento del 90%, applicato per 9 anni); Mp=100.000 euro; Pml=300.000 euro; Pb=50.000 euro. Premesso che i dati a disposizione non consentono di esprimere un giudizio completo, quale delle seguenti affermazioni è quella più ragionevole: L'azienda dovrà finanziare un nuovo investimento nel breve termine, e probabilmente per farlo ridurrà i Mezzi Propri. L'azienda dovrà finanziare un nuovo investimento nel breve termine, ma potrebbe avere difficoltà ad accendere un nuovo finanziamento. L'azienda dovrà finanziare un nuovo investimento nel breve termine, e probabilmente per farlo utilizzerà le passività a breve termine, che hanno un importo piuttosto basso. L'azienda non dovrà finanziare alcun investimento nel breve termine. Una diminuzione dell'importo delle riserve: Aumenta l'assicurazione per gli azionisti. Riduce gli effetti negativi dei rischi di gestione. Aumenta la protezione del capitale sociale. Riduce l'attrattività del capitale. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Mezzi propri 30.000; Passività consolidate 20.000; Passività correnti 5.000 euro. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Mezzi propri 40.000 euro; Passività consolidate 10.000 euro; Passività correnti 80.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Nel corso dei due anni, il rischio finanziario dell'azienda è aumentato. Nel corso dei due anni, l'indice di indebitamento a m/l termine è aumentato. Nel corso dei due anni, l'indice di indebitamento permanente è aumentato. Nel corso dei due anni, il rischio finanziario dell'azienda è rimasto invariato. Un'azienda con basso valore aggiunto: Si avvale di fattori produttivi interni ed esterni in pari misura. Ha una predominanza di fattori produttivi esterni, rispetto a quelli esterni. Si avvale di mezzi propri più che di mezzi di terzi. Ha una predominanza di fattori produttivi interni, rispetto a quelli esterni. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Fatturato 20.000 euro; Costi per materie prime 5.000 euro. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Fatturato: 30.000 euro; Costi per materie prime: 10.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: La produzione è meno efficiente nell'anno n+1. L'aumento del fatturato è più che proporzionale dell'aumento dei costi per l'approvvigionamento. La proporzionalità tra i costi per materie prime ed il fatturato è rimasta costante nei due anni. La produzione è più efficiente nell'anno n+1. Il valore aggiunto ed il grado di rigidità della gestione: Non hanno alcun collegamento tra di loro. Sono collegati, in quanto un alto valore aggiunto implica una gestione più rigida. Sono collegati, in quanto un basso valore aggiunto implica una gestione più rigida. Sono collegati, in quanto un alto valore aggiunto implica una gestione più flessibile. I fattori produttivi che aumentano il grado di rigidità della gestione: Sono quelli difficilimente adattabili al cambiamento, come l'attivo fisso e il costo del personale. Sono quelli facilmente adattabili al cambiamento, come ad esempio il magazzino e i costi per servizi. Sono quelli difficilimente adattabili al cambiamento, come ad esempio il magazzino e i costi per servizi. Sono quelli facilmente adattabili al cambiamento, come ad esempio il costo del personale e gli impianti. Un esempio di valore del conto economico percentualizzato è. Costi del personale / Totale costi della produzione. Utile d'esercizio / Costi della produzione. Ricavi di vendita / Costi della produzione. Utile d'esercizio / Mezzi propri. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Fatturato 20.000 euro; Costi per materie prime 5.000 euro. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Fatturato: 30.000 euro; Costi per materie prime: 10.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è la più ragionevole: Per aumentare il fatturato l'azienda ha dovuto approvvigionarsi con materie prime più costose. Se il trend restasse invariato, oltre un certo livello l'aumento di fatturato non sarebbe economicamente conveniente. Il costo delle materie prime aumenta più che proporzionalmente rispetto al fatturato. Tutte le risposte sono corrette. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Fatturato 100.000 euro; Costi per materie prime 30.000 euro. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Fatturato: 100.000 euro; Costi per materie prime: 29.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Nei due anni l'azienda ha diminuito l'efficienza della produzione. L'azienda nell'anno n+1 presenta una situazione peggiore dell'anno n. Nei due anni l'efficienza della produzione è rimasta costante. Nei due anni l'azienda ha aumentato l'efficienza della produzione. L'azienda Alfa nell'anno n presenta la seguente situazione: Fatturato 100.000 euro; Costi per materie prime 20.000 euro. Nell'anno n+1 presenta la seguente situazione: Fatturato: 80.000 euro; Costi per materie prime: 16.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'efficienza della produzione è diminuita nell'anno n+1. L'efficienza è rimasta costante. Il costo dell'approvvigionamento ha avuto un aumento più che proporzionale rispetto al fatturato. L'efficienza della produzione è aumentata nell'anno n+1. L'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Fatturato 100.000 euro; Costi per materie prime 10.000 euro; Costi del personale 80.000 euro. L'azienda Beta presenta la seguente situazione: Fatturato: 100.000 euro; Costi per materie prime: 80.000 euro; Costi del personale: 10.000. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Alfa è più rigida dell'azienda Beta. L'azienda Beta è più rigida dell'azienda Alfa. L'azienda Beta ha costi maggiori dell'azienda Alfa. L'azienda Alfa ha un valore aggiunto più basso dell'azienda Beta. Quali dei seguenti elementi concorrono ad aumentare il valore aggiunto: I fattori produttivi esterni. I fattori produttivi interni. Gli oneri finanziari. Tutti i fattori produttivi. L'azienda Alfa finanzia un attivo fisso di 30.000 euro, soggetto ad ammortamento per 10 anni, interamente con passività consolidate, rimborsate in 10 anni a quote costanti. Considerando le dovute semplificazioni, quale delle seguenti è la situazione patrimoniale dopo 10 anni: Attivo fisso 30.000 euro; Attivo circolante 0 euro; Passività consolidate 30.000 euro. Attivo fisso 0 euro; Attivo circolante 0 euro; Passività consolidate 0 euro. Attivo fisso 0 euro; Attivo circolante 30.000 euro; Passività consolidate 30.000 euro. Attivo fisso 27.000 euro; Attivo circolante 0 euro; Passività consolidate 27.000 euro. Ipotizzando che un'azienda finanzi l'attivo fisso interamente con passività consolidate, indicare quale delle seguenti affermazioni è corretta: Se il piano di rimborso del prestito è più lento del piano di ammortamento dell'attivo fisso, potrebbe sorgere un rischio di insolvenza. Se il piano di rimborso del prestito è più veloce del piano di ammortamento dell'attivo fisso, l'azienda avrà una temporanea scorta liquida. Se il piano di rimborso del prestito è più veloce del piano di ammortamento dell'attivo fisso, potrebbe sorgere un rischio di insolvenza. Se il piano di rimborso del prestito è sincronizzato con il piano di ammortamento dell'attivo fisso, potrebbe sorgere un rischio di insolvenza. In termini generali, l'azienda è più solida quando. Ha un basso rischio di insolvenza. L'attivo fisso è finanziato dalle passività correnti. Ha un grado di autonomia basso nelle scelte di rinnovo delle immobilizzazioni. Ha un alto rischio di insolvenza. L'analisi di solidità mira: A valutare l'andamento economico aziendale nel breve periodo. A valutare l'equilibrio finanziario aziendale nel medio-lungo periodo. A valutare l'andamento economico nel medio-lungo periodo. A valutare l'equilibrio finanziario aziendale nel breve periodo. Quale delle seguenti è una politica aziendale errata sotto il profilo della solidità. L'azienda finanzia le immobilizzazioni attraverso uno scoperto di conto corrente. L'azienda finanzia l'attivo circolante prevalentemente con passività a breve termine. L'azienda finanzia i crediti commerciali con i debiti commerciali. L'azienda finanzia le immobilizzazioni attraverso un mutuo passivo. Quali sono le due domande principali a cui risponde l'analisi di solidità: Quanta parte di attivo fisso è finanziata con il capitale netto? Come è finanziata la parte rimanente delle immobilizzazioni?. Quanta parte di attivo fisso è finanziata con le passività correnti? Cosa finanziano le passività consolidate?. Quanta parte di attivo circolante è finanziata con il capitale netto? Come è finanziata la parte rimanente dell'attivo circolante?. Quanta parte di attivo fisso è finanziata con i mezzi propri? Come è finanziato l'attivo circolante?. Quale delle seguenti può essere considerata la fonte di massima solidità: Il capitale permanente. Le passività consolidate. Il patrimonio netto. Le partecipazioni strategiche. Il margine di struttura secondario dell'azienda Alfa è pari a 1,5. Questo implica che: Le immobilizzazioni sono in parte finanziate da fonti di medio-lungo periodo, e in parte da fonti di breve termine. Le immobilizzazioni sono interamente finanziate da fonti di medio-lungo periodo, che finanziano in parte anche l'attivo circolante. Le immobilizzazioni sono interamente finanziate dalle passività consolidate, che finanziano in parte anche l'attivo circolante. Le immobilizzazioni sono interamente finanziate dai mezzi propri, che finanziano in parte anche l'attivo circolante. La solidità patrimoniale sussiste se. Vi è equilibrio economico-finanziario nel medio-lungo termine. Vi è equilibrio economico-finanziario nel breve termine. Vi è equilibrio economico, ossia i ricavi eguagliano i costi. Vi è equilibrio economico, ossia la gestione genera utili. L'analisi di solidità si svolge andando ad analizzare: a) La correlazione tra impieghi e fonti di medio-lungo termine; b) la struttura finanziaria. a) La correlazione tra impieghi e fonti di breve termine; b) la struttura finanziaria. a) La correlazione tra costi ed uscite finanziarie; b) la correlazione tra ricavi ed entrate finanziarie. a) La correlazione tra costi e ricavi; b) la struttura economica. Indicare quale delle seguenti condizioni di solidità è quella potenzialmente peggiore. Margine di struttura primario = 0,9; Margine di struttura secondario = 1,5. Margine di struttura primario = 1,5; Margine di struttura secondario = 1,9. Margine di struttura primario = 1; Margine di struttura secondario = 1. Margine di struttura primario = 0,9; Margine di struttura secondario = 1. Il margine di struttura primario esprime. Quanta parte delle immobilizzazioni è finanziata dal capitale sociale. Quanta parte delle immobilizzazioni è finanziata dal capitale proprio. Quanta parte delle immobilizzazioni è finanziata dalle passività consolidate. Quanta parte delle immobilizzazioni è finanziata dall'attivo circolante. Quale dei seguenti è il margine di struttura primario: Af - Mp. Ac - Mp. Mp - Ac. Mp - Af. Il margine primario di struttura dell'azienda Gamma è pari a 0,9. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Gamma è in una situazione decisamente inaccettabile. L'azienda Gamma è in una situazione non positiva, ma accettabile. L'azienda Gamma è in una situazione decisamente positiva. Se anche il margine secondario di struttura è pari a 0,9, allora la situazione si può considerare accettabile. Il principio posto alla base dell'analisi di solidità è: Il tempo di scadenza delle passività consolidate deve essere coerente con il tempo di recupero dell'attivo circolante. Il tempo di scadenza dei debiti commerciali deve essere coerente con il tempo di recupero dei crediti commerciali. Nessuna delle altre risposte. Il tempo di scadenza delle fonti di finanziamento deve essere coerente con il tempo di recupero degli impieghi. Indicare quale delle seguenti condizioni di solidità è quella potenzialmente migliore. Margine di struttura primario = 1,3; Margine di struttura secondario = 1,6. Margine di struttura primario = 9; Margine di struttura secondario = 18. Margine di struttura primario = 0,9; Margine di struttura secondario = 1,5. Margine di struttura primario = 1; Margine di struttura secondario = 1. Un quoziente di struttura secondario minore di 1 può dipendere. Da un valore di mezzi propri e di passività consolidate piuttosto elevato rispetto all'attivo fisso. Da una carenza di passività, di mezzi propri oppure da un eccesso di immobilizzazioni. Da una carenza di passività o di mezzi propri. Da un valore piuttosto consistente dell'attivo circolante. Cosa esprime il margine di struttura secondario. La parte di immobilizzazioni che non è finanziata da fonti a medio-lungo termine. La parte di attivo fisso che non è finanziata dalle passività consolidate. La parte di attivo fisso che non è finanziata dal capitale proprio. La parte di immobilizzazioni che non è finanziata dalle riserve di capitale. Se il quoziente secondario di struttura. è <1, allora le immobilizzazioni sono interamente finanziate dalle passività correnti. è > 1, allora l'attivo circolante è interamente finanziato dalle passività correnti. è > 1, allora le immobilizzazioni sono in parte finanziate dalle passività correnti. è <1, allora le immobilizzazioni sono in parte finanziate dalle passività correnti. Nell'ambito dell'analisi di solidità, quale delle seguenti è una situazione potenzialmente ideale: Quoziente di struttura secondario > 1. Quoziente di struttura primario > 1 e quoziente di struttura secondario <1. Quoziente di struttura secondario <1. Quoziente di struttura primario <1 e quoziente di struttura secondario <1. Il margine secondario di struttura dell'azienda Gamma mostra che quest'ultima finanzia con il capitale permanente una parte dell'attivo circolante. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?. L'azienda Gamma è in una situazione ideale. L'azienda Gamma è in una situazione decisamente negativa. L'azienda Gamma è in una situazione leggermente sfavorevole. L'azienda Gamma potrebbe fallire a breve. Quale dei seguenti è il margine di struttura primario: Capitale permanente - Attivo fisso. Mezzi propri / Attivo fisso. Attivo fisso - Passività consolidate. Mezzi propri - Attivo fisso. L'azienda Alfa presenta un grado di ammortamento pari a 0,8 ed un quoziente secondario di struttura pari a 0,9. L'azienda Beta presenta un grado di ammortamento pari a 0,2 ed un quoziente secondario di struttura pari a 0,9. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Beta, che ha immobilizzazioni più "nuove", è giudicata meglio di Alfa. Con i dati a disposizione, le due aziende non possono essere giudicate sotto il profilo della solidità. Le due aziende, a prescindere dall'anzianità delle immobilizzazioni, sono giudicate allo stesso modo. L'azienda Alfa, che ha immobilizzazioni più "nuove", è giudicata meglio di Beta. L'azienda Alfa finanzia un attivo fisso di 20.000 euro, soggetto ad ammortamento per 10 anni, interamente con i mezzi propri. Considerando le dovute semplificazioni, quale delle seguenti è la situazione patrimoniale dopo 10 anni: Attivo fisso 20.000 euro; Attivo circolante; 20.000 euro; Mezzi propri 0 euro. Attivo fisso 20.000 euro; Attivo circolante; 0 euro; Mezzi propri 20.000 euro. Attivo fisso 0 euro; Attivo circolante; 20.000 euro; Mezzi propri 20.000 euro. Attivo fisso 18.000 euro; Attivo circolante; 0 euro; Mezzi propri 20.000 euro. Cosa esprime il quoziente di struttura secondario. Se l'attivo fisso è finanziato dal capitale sociale. Se l'attivo fisso è finanziato dalle immobilizzazioni finanziarie. Se una parte dell'attivo fisso non è finanziata dal capitale permanente. Se una parte dell'attivo circolante è finanziata dalle passività consolidate. L'azienda Alfa presenta un grado di ammortamento pari a 0,8 ed un quoziente secondario di struttura pari a 0,9. L'azienda Beta presenta un grado di ammortamento pari a 0,2 ed un quoziente secondario di struttura pari a 0,9. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Alfa dovrà a breve rinnovare le immobilizzazioni, influenzando la sua situazione di solidità. Nessuna delle altre risposte. Le aziende Alfa e Beta dovranno a breve rinnovare le immobilizzazioni, influenzando la loro situazione di solidità. L'azienda Beta dovrà a breve rinnovare le immobilizzazioni, influenzando la sua situazione di solidità. Quale delle seguenti ipotesi consentirebbe all'azienda di rinnovare in modo "autonomo" le immobilizzazioni: Ipotesi di finanziamento completo dell'attivo circolante con i mezzi propri. Ipotesi di finanziamento completo dell'attivo circolante con i mezzi di terzi. Ipotesi di finanziamento completo dell'attivo fisso con i mezzi propri. Ipotesi di finanziamento completo dell'attivo fisso con mezzi di terzi. Idealmente, il capitale permanente (o passivo permanente): Dovrebbe finanziare l'attivo fisso. Dovrebbe avere un importo minore del passivo corrente. Dovrebbe finanziare sia l'attivo fisso che l'attivo circolante. Dovrebbe finanziare l'attivo circolante. L'azienda Alfa presenta un grado di ammortamento pari a 0,8 ed un quoziente secondario di struttura pari a 0,9. L'azienda Beta presenta un grado di ammortamento pari a 0,2 ed un quoziente secondario di struttura pari a 0,9. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: L'azienda Beta presenta una situazione di solidità migliore dell'azienda Alfa. Le due aziende presentano una situazione di solidità interpretabile in modo identico. L'azienda Alfa presenta una situazione di solidità migliore dell'azienda Beta. L'azienda Alfa presenta una situazione di solidità migliore dell'azienda Beta, ma potrebbe avere problemi di liquidità. Quale dei seguenti è il quoziente di struttura primario: Af / Pml. Mp / Af. Af / Ac. Af / Mp. L'analisi di correlazione tra impieghi a breve termine e fonti a breve termine rientra nelle analisi della. Solidità. Produttività. Redditività. Liquidità. L'azienda Alfa ottiene con regolarità delle lunghe diilazioni di pagamento dai suoi fornitori, pertanto: Ha uno scarso potere contrattuale. E' in una costante situazione di rischio di insolvenza. Ad ogni dilazione ottenuta perde una quota di autonomia finanziaria. Ha un forte potere contrattuale. Gli elementi da porre in comparazione per distinguere un livello di indebitamento "fisiologico" da uno "patologico" sono. La redditività aziendale e l'ammontare di capitale di terzi. I ricavi di vendita ed i costi di produzione. La redditività aziendale e l'indice di indebitamento. La redditività aziendale ed il costo dell'indebitamento. Quale delle seguenti combinazioni, relative al margine ed al quoziente di disponibilità, è corretta: Margine di disponibilità = (Ac-M) - Pb; Quoziente di disponibilità = (Li+Ld) / Pb. Margine di disponibilità = Ac - Pb; Quoziente di disponibilità = Ac / (1+ Pb). Margine di disponibilità = Ac - (Pml + Pb); Quoziente di disponibilità = Ac / (Pml + Pb). Margine di disponibilità = Ac - Pb; Quoziente di disponibilità = (M+Li+Ld) / Pb. Il margine di disponibilità esprime. Quanta parte dell'attivo circolante residua dopo la copertura delle passività consolidate. Quanta parte dell'attivo circolante residua dopo la copertura del passivo corrente. Quanta parte dell'attivo circolante residua dopo la copertura di tutti i debiti. Quanta parte delle liquidità immediate e differite residua dopo la copertura del passivo corrente. Il fatturato e l'indebitamento commerciale dell'azienda Alfa sono aumentati entrambi, negli ultimi due anni, del 30%. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Nei prossimi anni il fatturato tenderà ad aumentare. Nei prossimi anni il fatturato tenderà a diminuire. L'azienda non ha perso autonomia finanziaria. Il rischio di insolvenza è aumentato. Quale dei seguenti quozienti è maggiormente espressivo del rischio di insolvenza e dell'autonomia finanziaria. Pb / Mp. (Pml + Pb) / Mp. Df / Af. Df / Mp. Quale dei seguenti è un principio cardine dlel'analisi di liquidità: La conversione dei ricavi di vendita in crediti verso clienti, deve consentire l'estinzione dei debiti a breve termine. La conversione dell'attivo circolante in liquidità, deve consentire l'estinzione dei debiti a breve termine. La conversione dell'attivo fisso in liquidità, deve consentire l'estinzione dei debiti a breve termine. La conversione del magazzino in ricavi di vendita, deve consentire l'estinzione dei debiti a breve termine. Quale dei seguenti è un principio cardine dlel'analisi di liquidità: L'attivo circolante deve essere finanziato dai debiti finanziari a breve. L'attivo circolante deve essere finanziato dal capitale netto. L'attivo circolante deve essere finanziato dalle riserve di capitale. L'attivo circolante deve essere finanziato dal passivo corrente. Il principale impatto sulla autonomia finanziaria aziendale è dovuto principalmente. Alla natura delle fonti. Alla velocità di estinzione delle fonti. Al valore dell'indice di disponibilità. Alla coerenza con le attività corrispondenti. Tra le passività correnti rientrano sia i debiti finanziari che quelli commerciali. In che modo si può riuscire a riconoscerli e distinguerli?. Attraverso la riclassificazione del bilancio con criteri finanziari. Attraverso una qualunque riclassificazione del bilancio. Attraverso la riclassificazione a Valore Aggiunto. Attraverso la riclassificazione del bilancio con criteri di pertinenza gestionale. I debiti commerciali sono una fonte. Che ha come remunerazione esplicita e predeterminata gli utili. Con remunerazione esplicita e non predeterminata. Con remunerazione implicita e predeterminata. Con remunerazione esplicita e predeterminata. Alti livelli di indebitamento provocano: Minore solidità e minore redditività. Minore solidità e maggiore redditività. Maggiore solidità e minore redditività. Maggiore solidità e maggiore redditività. In termini generali, un'azienda può ricorrere all'indebitamento. Fintanto che la sua redditività è minore del costo del capitale di terzi. Nessuna delle altre risposte. Fintanto che la sua redditività è elevata. Fintanto che la sua redditività è tale da garantire il pagamento dei dividendi. Quale delle seguenti affermazioni, relative alla relazione tra autonomia finanziaria e solidità, è corretta: In termini generali, maggiore è l'esposizione finanziaria dell'azienda, maggiore è la solidità. In termini generali, maggiore è il ricorso all'indebitamento finanziario, maggiore è la solidità. In termini generali, minore è la dipendenza finanziaria dell'azienda, maggiore è la solidità. In termini generali, minore è l'autonomia finanziaria dell'azienda, maggiore è la solidità. Nel caso in cui la struttura finanziaria venisse basata interamente sul capitale proprio: Il rischio d'impresa sarebbe nullo. Il costo relativo al rischio d'impresa diminuirebbe. Non vi sarebbero effetti, né positivi né negativi, sulla remunerazione da riconoscere agli azionisti. Il rischio d'impresa sarebbe elevato. In caso di indice di indebitamento maggiore di zero, si può affermare con certezza che. L'indebitamento può essere "fisiologico". L'azienda è a rischio di insolvenza. L'azienda ha poca autonomia finanziaria. L'indebitamento è "anti-funzionale". Quale delle seguenti è una tipologia di fonte aziendale. Fonte che origina da apporto dei soci, con remunerazione implicita (una quota del prezzo di vendita). Fonte che origina da apporto dei soci, con remunerazione esplicita anche se non predeterminata. Fonte che origina da finanziamenti bancari, con remunerazione implicita. Fonte che origina da operazioni di acquisizione di fattori produttivi, senza remunerazione. I debiti finanziari sono una fonte. Con remunerazione implicita e predeterminata. Con remunerazione esplicita e non predeterminata. Che ha come remunerazione esplicita e predeterminata gli utili di esercizio. Nessuna delle altre risposte. I mezzi propri sono una fonte. Che ha come remunerazione esplicita e non predeterminata gli utili di esercizio. Con remunerazione implicita e non predeterminata. Che ha come remunerazione esplicita e predeterminata gli interessi. Con remunerazione implicita e predeterminata. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: "le rimanenze rendono meno attendibile l'indice di disponibilità...". Salvo nei casi in cui l'azienda abbia uno spazio di stoccaggio molto piccolo. Nessuna delle altre risposte. Salvo nei casi in cui l'azienda applichi il criterio del Costo Medio Ponderato, invece del LIFO o del FIFO. Salvo nei casi in cui l'azienda applichi il criterio del LIFO, invece del Costo Medio Ponderato o del FIFO. Quale delle seguenti NON è una critica mossa all'indice di disponibilità: I prodotti in giacenza possono essere obsoleti. Quello delle rimanenze è un valore poco attendibile. Le rimanenze potrebbero convertirsi in liquidità in più anni. Essendo il valore delle rimanenze elevato, l'indice di disponibilità risulta sovrastimato. Quale delle seguenti affermazioni sulle rimanenze è corretta: Le rimanenze dell'anno N torneranno in forma liquida nell'anno N+1. Le rimanenze dell'anno N sono destinate alla vendita nell'anno N+1. Le rimanenze dell'anno N rimarranno invendute nell'anno N+1. Le rimanenze dell'anno N sono in realtà dei costi fissi pluriennali. Quale delle seguenti affermazioni è riferita alla scorta vincolata: È la parte delle giacenze di magazzino che sarà venduta l'anno successivo. E' la parte di giacenze la cui posizione è più vicina a quella dell'attivo circolante che dell'attivo fisso. È la parte delle giacenze di magazzino che a fine anno risulta invenduta. È la parte di giacenze che si conserva per evitare blocchi del ciclo di vendita. Il margine di tesoreria è calcolato in quale dei seguenti modi: Liquidità differite - Passività a breve. (Liquidità differite + Liquidità immediate) - Passività consolidate. (Liquidità differite + Liquidità immediate) - Passività a breve. (Liquidità differite + Liquidità immediate) / Passività a breve. Quale delle seguenti affermazioni sulle rimanenze è ERRATA: Le rimanenze dell'anno N sono destinate alla vendita nell'anno N+1. Le rimanenze dell'anno N torneranno in forma liquida nell'anno N+1. Le rimanenze dell'anno N sono incluse nell'attivo circolante. Le rimanenze dell'anno N sono incluse nell'attivo fisso. Se il Quick Ratio > 1 e il Margine di tesoreria > 0: Il magazzino è finanziato da mezzi propri/passività consolidate. il magazzino potrà essere finanziato dall'esubero di liquidità. Le liquidità immediate e differite ed il magazzino sono finanziati dalle passività correnti. Le liquidità differite sono finanziate dalle passività consolidate e le liquidità immediate dalle passività correnti. Il margine di tesoreria esprime: Quanta liquidità avanza dopo il rimborso dei debiti a breve. Quanto attivo circolante avanza dopo il rimborso di tutti i debiti. Quanto attivo circolante avanza dopo il dei debiti a breve. Quanta liquidità avanza dopo il rimborso di tutti i debiti. Quale delle seguenti è una ragionevole interpretazione di un margine di tesoreria positivo al 31/12 dell'anno N: E' probabile che nell'anno N+1 l'azienda riesca a far fronte ai debiti a breve con le liquidità. Nonostante la condizione apparentemente favorevole, l'azienda non riuscirà a far fronte ai debiti a breve nell'anno N+1. L'azienda riuscirà senza dubbio a far fronte ai debiti a breve nell'anno N+1. L'azienda ha meno debiti rispetto all'anno N-1 e più liquidità rispetto all'anno N-1. Se dal bilancio dell'anno N risulta un quick ratio pari a 1,5, si può dedurre che: Anche dal bilancio dell'anno N-1 risultava una buona situazione di liquidità. Anche dal bilancio della principale società concorrente emergerà una situazione di liquidità favorevole. Anche dal bilancio dell'anno N+1 risulterà una buona situazione di liquidità. Il current ratio ha un valore maggiore o uguale di 1,5. Se il Quick Ratio <1 e il Margine di tesoreria <0: Le passività correnti non sono sufficienti per finanziare le liquidità immediate e differite. I mezzi propri e/o le passività consolidate finanziano il magazzino. Le passività consolidate finanziano le liquidità immediate e differite. Le passività correnti finanziano anche il magazzino. Se il Quick Ratio = 1 e il Margine di tesoreria = 0: La somma delle liquidità immediate e delle liquidità differite è di pari importo della somma delle passività correnti e delle passività consolidate. Le liquidità differite e le passività correnti hanno lo stesso valore. Nessuna delle altre risposte. Le liquidità differite e le liquidità immediate hanno lo stesso valore. L'equilibrio finanziario di breve termine dipende dal ritorno in forma liquida del magazzino se: Il quoziente di tesoreria è minore di 1 ed il margine di tesoreria è maggiore di 0. Il quoziente di tesoreria è minore di 1. Il quoziente di tesoreria è maggiore di 1. Il quoziente di tesoreria è pari a 1. In caso di equilibrio finanziario di breve termine nell'anno N, l'equilibrio finanziario di breve termine dell'anno N+1: Dipende dalla sincronizzazione tra crediti e debiti. Dipende dalle dinamiche che si avranno nell'anno N+1 sull'attivo fisso e sui suoi elementi. Dipende dalle dinamiche che si avranno nell'anno N+1 sui mezzi propri e sui debiti di finanziamento. È la diretta e prevedibile conseguenza dell'equilibrio finanziario dell'anno N. L'analisi della liquidità si svolge indagando: L'equilibrio tra magazzino, liquidità immediate e liquidità differite. L'equilibrio tra fonti e impieghi. L'equilibrio tra magazzino e liquidità immediate e differite. L'equilibrio tra passività correnti e passività consolidate. Secondo l'analisi del capitale circolante netto, qual è la condizione affinché i cicli operativi generino liquidità: Riscuotere in anticipo rispetto ai tempi di dilazione concordati ai clienti. Pagare i debiti in anticipo rispetto alla scadenza concessa dai fornitori. Pagare i debiti prima di riscuotere i crediti. Riscuotere i crediti prima di pagare i debiti. L'analisi del capitale circolante netto misura i flussi finanziari generati da quale dei seguenti cicli. Acquisto-vendita. Acquisto-magazzino. Acquisto-trasformazione-magazzino. Acquisto-trasformazione-vendita. Con l'analisi del capitale circolante netto: La liquidità aziendale si misura dall'esubero di liquidità immediate e differite rispetto alle passività correnti. La liquidità aziendale si misura attraverso i flussi legati al pagamento dei costi, i flussi legati alla riscossione dei ricavi e i flussi legati all'ottenimento di finanziamenti. La liquidità aziendale si misura attraverso il ciclo acquisto-trasformazione-magazzino. La liquidità aziendale si misura sotto le prospettive di rotazione e durata. L'azienda Alfa presenta un indice di rotazione delle scorte pari a 10. L'azienda Beta pari a 2. Quale delle seguenti affermazioni è corretta. Le giacenze dell'azienda Alfa sono più vecchie di quelle dell'azienda Beta. Per l'azienda Alfa 10 euro su 100 sono ricavi derivanti dalla vendita del magazzino; per Beta, tali ricavi sono 2 euro su 100. Le giacenze dell'azienda Alfa sono più nuove di quelle dell'azienda Beta. Il valore del magazzino dell'azienda Alfa è maggiore di quello dell'azienda Beta. Un indice Stock / Flusso è: Un indice di tesoreria. Un indice di rotazione. Un indice di liquidità. Un indice di durata. L'azienda Alfa dal bilancio dell'anno N presenta la seguente situazione: Vendite 200.000 euro; Crediti commerciali 50.000 euro; Debiti commerciali 25.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Per avere un valore più significativo dell'indice di rotazione dei crediti, si dovrebbe calcolare il rapporto 200.000 euro / (50.000 euro + IVA). Per ottenere un valore più significativo dell'indice di rotazione dei crediti, si dovrebbe calcolare il rapporto (200.000 euro + IVA) / 50.000 euro. Per avere un valore più significativo dell'indice di rotazione dei crediti, si dovrebbe calcolare il rapporto 200.000 euro / (50.000 euro - 25.000 euro). L'indice di rotazione dei crediti è pari a 4 e l'indice di rotazione dei debiti è pari a 8. Quale delle seguenti è una critica alla significatività dell'indice di durata dei crediti commerciali: I crediti commerciali dovrebbero essere scorporati dalll'IVA. I crediti commerciali sono valutati al valore presumibile di realizzo, mentre il magazzino al costo. Le vendite sono valutate al prezzo di mercato, mentre il magazzino al costo. I crediti commerciali sono valutati al valore presumibile di realizzo, mentre le vendite al prezzo di mercato. Il rapporto "Consumo di materie prime / Rimanenze di materie prime" è: L'indice di rotazione del consumo delle materie prime. L'indice di durata del consumo delle materie prime. L'indice di durata delle rimanenze di materie prime. L'indice di rotazione delle rimanenze di materie prime. Dal bilancio dell'anno N, l'azienda Alfa presenta la seguente situazione: Magazzino 5.000 euro; Crediti commerciali 3.000 euro; Disponibilità liquide 500euro ; Vendite 50.000 euro. Quanto tempo impiega il magazzino dell'azienda Alfa per rinnovarsi: 365 giorni. 36,5 giorni. 3,65 giorni. 10 giorni. L'indice di durata delle scorte si calcola: (Vendite - Magazzino) * 365. (Magazzino + Vendite) / 365. Magazzino / Vendite * 365. Vendite / Magazzino * 365. L'indice di rotazione delle scorte è: Un indice Stock / Stock. Un indice Flussi / Flussi. Un indice Stock / Flussi. Un indice Flussi / Stock. Secondo la riclassificazione del Conto Economico a valore aggiunto, quale tra i seguenti è un costo interno: Acquisto di materie prime. Acquisto di software. Servizi assicurativi. Salari. Il MOL è un risultato: Oggettivo tanto quanto il risultato operativo. Nessuna delle altre risposte. Più oggettivo del risultato operativo. Meno oggettivo del risultato operativo. Il MOL si può interpretare come. Autofinanziamento finanziario, in quanto si convertirà in forma liquida. Autofinanziamento di medio-lungo periodo, in quanto si ottiene dopo aver considerato soltanto i costi di breve termine. Autofinanziamento extra-operativo, in quanto si ottiene dopo aver considerato i costi dell'area caratteristica. Autofinanziamento operativo, in quanto si ottiene dopo aver considerato i costi monetari. Nella riclassificazione del Conto Economico a Ricavi e costi del venduto, i costi sono classificati. Per destinazione. Per natura. In ordine di esigibilità. Per destinazione e per natura. Per determinare il costo del venduto si considera: Il consumo delle materie consumate per realizzare sia i prodotti finiti che quelli semilavorati. Il costo delle materie consumate per produrre i beni venduti. Il costo delle materie consumate per produrre i beni venduti e immagazzinati. Il costo delle materie consumate per realizzare i beni destinati alla vendita. Il margine di contribuzione esprime: Il contributo dei ricavi di vendita alla copertura dei costi di approvvigionamento. Il contributo dei costi variabili alla copertura dei costi fissi. Il contributo dei ricavi alla copertura dei costi variabili, dopo aver coperto i costi fissi. Il contributo dei ricavi alla copertura dei costi fissi, dopo aver coperto i costi variabili. Il MOL: Non tiene conto dei costi di ammortamento ed accantonamento. Tiene conto di costi discrezionali che ne riducono l'oggettività. In lingua anglosassone è noto come EBIT. Tiene conto dei costi di ammortamento ed accantonamento. Il margine di contribuzione: Si ottiene sottraendo dal valore della produzione i costi variabili. Si ottiene sottraendo dal valore della produzione il valore aggiunto. Si ottiene sottraendo dal valore della produzione i costi fissi. Si ottiene sottraendo dal valore della produzione i costi fissi e i costi variabili. Quale delle seguenti affermazioni inerenti al valore aggiunto è errata: È la parte di valore di produzione che, coperti i costi esterni, partecipa alla copertura dei costi interni e delle altre aree di gestione. È l'incremento di valore apportato dall'azienda sui fattori esterni, grazie ai propri fattori interni. È il margine che residua dopo la copertura dei costi esterni. È espressione dell'autofinanziamento operativo che deriva dalla gestione. Secondo la riclassificazione del Conto Economico a valore aggiunto, quale tra i seguenti NON è un costo interno: Salari. Costi per servizi elettrici. Ammortamenti. Premi di produzione. Il ROI dell'azienda Alfa è pari al 25%. Il capitale investito ammonta a 100.000 euro. Il valore del risultato operativo dell'azienda Alfa è: 2.500 euro. 25.000 euro. 4.000 euro. 125.000 euro. Come si interpreta un ROE pari al 14%. Per ogni 14 euro di utile conseguito, occorre investire 100 euro a titolo di capitale di rischio. Per ogni 14 euro di capitale di rischio investito, la gestione aziendale ne produce 100 sotto forma di reddito. Per ogni 100 euro di capitale totale investito, la gestione aziendale ne produce 14 sotto forma di reddito. Per ogni 100 euro di capitale di rischio investito, la gestione aziendale ne produce 14 sotto forma di reddito. Il ROE, rispetto al ROI, fornisce una informazione. Più analitica. Con il medesimo grado di sintesi/analisi. Più sintetica. Più accurata e attendibile. Quale delle seguenti affermazioni spiega perché il ROI "risente delle politiche industriali" mentre il ROE "risente delle politiche finanziarie": Il ROE risente delle politiche finanziarie perché il Patrimonio Netto è una fonte di finanziamento. Il ROE risente delle politiche finanziarie perché gli investitori potrebbero decidere se finanziare oppure no l'azienda. Il ROI risente delle politiche industriali perché esprime la redditività della gestione caratteristica. Il ROI risente delle politiche industriali perché è calcolato utilizzando il capitale investito complessivo. L'azienda Alfa e l'azienda Beta presentano il medesimo risultato operativo ed il medesimo capitale investito, con le seguenti strutture finanziarie: Alfa presenta 10.000 euro di patrimonio netto e 5.000 euro di passività consolidate; Beta presenta 13.000 euro di patrimonio netto e 2.000 euro di passività consolidate. Di conseguenza: Il ROI delle due aziende sarà differente. Il ROE ed il ROI delle due aziende saranno differenti. Il ROE ed il ROI delle due aziende saranno identici. Il ROE delle due aziende sarà differente. Ipotizzando una assenza di debiti e di proventi e oneri extra-caratteristici: Il ROE ed il ROI sarebbero differenti. Il ROE avrebbe lo stesso valore del ROI. Il ROE sarebbe maggiore del ROI. Il ROE sarebbe minore del ROI. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Se il ROI diminuisce, allora il ROE aumenta. Se il ROE aumenta, allora il ROI aumenta. Se il ROE diminuisce, allora il ROI aumenta. Se il ROI aumenta, allora il ROE aumenta. Affinché il capitale aziendale sia attrattivo per nuovi investitori. Il ROI dovrebbe essere non inferiore ai rendimenti attesi dagli investitori. Il ROE dovrebbe essere superiore del ROI. Il ROE dovrebbe essere inferiore agli investimenti alternativi, a parità di rischio. Il ROE dovrebbe essere superiore agli investimenti alternativi, a parità di rischio. L'azienda Alfa presenta i seguenti valori: risultato operativo 15.000 euro; oneri finanziari 10.000 euro; patrimonio netto 100.000 euro; passività 50.000 euro. Quale delle seguenti affermazioni è corretta: Il ROE è pari a 10%. Il ROE è minore del ROI. Il ROI è pari a 3,33 %. Il ROE è maggiore del ROI. L'azienda Gamma presenta la seguente situazione: - Risultato operativo: 400,00€ - Oneri finanziari: 120,00€ - Imposte: 70,00€ - Patrimonio netto: 1.500,00€ - Passività: 1.500,00€ Il ROI ed il ROE, rispettivamente, misurano. ROI=13,33%; ROE=14%. ROI=7%; ROE=18,66%. ROI=26,66%; ROE=22%. ROI=13,33%; ROE=26,66%. L'indice Vendite / Capitale investito: Esprime il grado di redditività delle vendite. Esprime la rotazione delle vendite. E' ottenuto dalla scomposizione del ROS. Esprime la capacità del capitale investito di generare vendite. L'azienda Alfa presenta i seguenti valori: risultato operativo 10.000 euro; oneri finanziari 9.000 euro; patrimonio netto 100.000 euro; passività 50.000 euro. Quale delle seguenti politiche potrebbe migliorare la redditività aziendale. Ricorso ulteriore all'indebitamento. Aumento delle vendite e dell'efficienza dei costi. Aumento delle vendite e dei costi di produzione. Aumento ulteriore del capitale di rischio. Secondo l'approccio moltiplicativo di scomposizione del ROE, il ROE aumenta se: Aumenta la differenza (ROI-Tf). Aumentano i costi straordinari. Aumenta l'indebitamento. Aumenta l'indice di incidenza della gestione extracaratteristica. Secondo l'approccio addittivo di scomposizione del ROE, il ROE aumenta se: ROI > Tf. ROI <q. ROI > q. ROI <Tf. Considerando l'espressione ROE = ROI + (ROI - Tf) * q, è possibile sostenere che un tendenziale aumento di q porterà ad un tendenziale aumento di: ROI. (ROI - Tf). Nessuna delle altre risposte. Tf. Considerando l'espressione ROE = ROI + (ROI - Tf) * q, si ipotizzi che Tf sia pari a zero. Questo implica che: Anche q è pari a zero. Il ROE è minore del ROI. Il ROE è maggiore del ROI. Il ROE ed il ROI sono pari a zero. Qual è il limite del metodo diretto di derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente: Non fornisce evidenze sulla differenza tra Entrate e Uscite. Non fornisce evidenze sulla differenza tra utile d'esercizio e flusso di cassa. Non fornisce risultati attendibili. Non fornisce risultati oggettivi. Il rendiconto finanziario riporta il flusso di cassa della gestione corrente, ossia: Il flusso monetario generato dalle transazioni operative e extra-operative. Il flusso monetario generato dalle transazioni di investimento corrente. Il flusso monetario generato dalle transazioni operative. Il flusso monetario generato dalle transazioni operative e finanziarie. I flussi di cassa della gestione corrente si determinano attraverso: Le transazioni operative. Le transazioni extra-operative. Le transazioni finanziarie. Le transazioni di investimento. Quale delle seguenti transazioni è un impiego di cassa: Concessione di un credito ad un cliente. Emissione di azioni. Vendita di una immobilizzazione. Acquisto di attività non immobilizzate. Quale delle seguenti transazioni è una fonte di cassa: Vendita di una immobilizzazione. Acquisto di azioni proprie. Pagamento di un debito. Acquisto di una immobilizzazione. Perché si ritiene che il rendiconto finanziario contenga informazioni oggettive: Perché i flussi di cassa esprimono meglio la solidità del patrimonio dell'azienda. Perché i flussi di cassa sono valori stimati ma accurati. Perché i flussi di cassa non sono soggetti a stime. Perché i flussi di cassa riescono a fornire informazioni precise sull'andamento economico aziendale. In base alla riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri di pertinenza gestionale, i debiti verso le banche sono inclusi in quale voce: Mezzi propri. Debiti finanziari. Impieghi extra-operativi. Debiti di funzionamento. In base alla riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo criteri di pertinenza gestionale, gli impieghi operativi sono rappresentati: Dalle immobilizzazioni tecniche. Dalle immobilizzazioni finanziarie. Dagli immobili civili. Dai mezzi propri. Secondo il metodo indiretto, per la derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente, un aumento di debiti verso fornitori deve essere: Aggiunto ai crediti commerciali. Aggiunto al risultato di esercizio. Sottratto dal risultato di esercizio. Sottratto ai crediti commerciali. Secondo il metodo indiretto, per la derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente, tutti i ricavi che non hanno generato una movimentazione monetaria devono essere: Sottratti dai costi che non hanno generato movimentazioni monetarie. Sottratti dai costi che hanno generato movimentazioni monetarie. Aggiunti al risultato di esercizio. Sottratti dal risultato di esercizio. Per applicare il metodo indiretto di derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente, occorre partire: Dalle uscite. Dall'utile. Dal patrimonio netto. Dalle entrate. Secondo il metodo indiretto, per la derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente, tutti i costi che hanno generato una movimentazione monetaria devono essere: Sottratti dal risultato di esercizio. Sottratti dai ricavi che hanno generato una entrata monetaria. Sottratti dalle uscite monetarie. Aggiunti al risultato di esercizio. Secondo il metodo indiretto, per la derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente, tutti i ricavi che hanno generato una movimentazione monetaria devono essere: Aggiunti al risultato di esercizio. Sottratti dal risultato di esercizio. Sottratti dai costi che hanno generato movimentazioni monetarie. Aggiunti ai costi che hanno generato movimentazioni monetarie. Secondo il metodo indiretto, per la derivazione dei flussi di cassa della gestione corrente, tutti i costi che non hanno generato una movimentazione monetaria devono essere: Sottratti dal risultato di esercizio. Aggiunti ai costi che hanno generato movimentazioni monetarie. Sottratti dai ricavi che non hanno generato movimentazioni monetarie. Aggiunti al risultato di esercizio. Dal principio della misurazione monetaria consegue che: La contabilità non è in grado di rappresentare i valori esprimibili in termini monetari. La contabilità è in grado di rappresentare soltanto valori esprimibili in termini monetari. La contabilità può rappresentare solo valori intangibili. La contabilità è in grado di rappresentare tutti i valori, anche quelli intangibili, non esprimibili in termini monetari. Il principio della misurazione monetaria è detto anche principio di: Duplice aspetto. Eterogeneità. Omogeneità. Intangibilità. Cosa si intende per attivo circolante "realizzabile numerario". L'insieme dei crediti e dei debiti con scadenza entro i 12 mesi. L'insieme di tutti i crediti con scadenza entro i 12 mesi. L'insieme dei crediti di regolamento con scadenza entro 12 mesi. L'insieme dei crediti già riscossi. |