option
Questions
ayuda
daypo
search.php

antincendio 120

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
antincendio 120

Description:
school text

Creation Date: 2025/10/14

Category: Others

Number of questions: 100

Rating:(0)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
NO RECORDS
Content:

Nel D.M. 3/0g/2015 come modifìcato dal DM 18.10.2019 ("codice di prevenzione incendi") sono previste: soluzioni conformi, soluzioni alternative, soluzioni in deroga e soluziòni con il metodo dell'approccio ingegneristico. soluzioni conformi. soluzioni in deroga.

per la misura 5.6 (Controllo dell,incendio), in un ambito al chiuso, progettato con livello II di prestazione: Non è necessario prevedere RI. È necessario prevedere estintori. È necessario prevedere sia estintori che Rete Idranti.

Una delle norme di riferimento per la progettazione e realizzazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) in caso d'incendio è. UNI 10779. uNr 12845. UNI 9494.

Per la misura S.4 (esodo), un luogo sicuro è: uno spazio a cielo libero. un luogo protetto. UNO spazio a cielo libero sicuramente collegato alla pubblica via in ogni condizione d'incendio, che non sia investito dai prodotti della combustione, in cui massimo inaggiamentò dol'uto all'incendio sugli occupanti sia limitato a 2,5 kW/m2, in cui non vi sia pericolo di crolli, che sia idoneo a contenere gli occupanti che lo impiegano durante l'esodo.

Alla richiesta di valutazione del progetto antincendio presentata al Comando WF devono essere allegati: dichiarazione della Ditta redattasui modelli PIN attestante la conformità dell'opera ai requisiti di prevenzione incendi. Relazione tecnica, Valutazione Rischio Incendio ed elaborati graflci con gli estremi della normativa di riferimento. I'esercizio dell'attività previsti dalla vigente normativa.

La velocità caratteristica prevalente di crescita lenta dell'incendio (ta) p Ia determinazione del Rvita è pari a: 150 secondi. 600 secondi. 300 secondi.

Il rinnovo periodico di conformità antincendio deve essere richiesto da: il tecnico antincendio ed il titolare all'attività. il titolare dell'attività ed eventualmente il tecnico antincendio. il professionista antincendio.

Secondo il Codice di Prevenzione Incendi, le attività di pubblico spettacolo sono classificate in relazione: al numero degli occupanti, alla quota dei piani h accessibili al pubblico. all' altezza antincendio. al numero dei posti letto.

Lo scenario d incendio è. descrizione completa ed univoca dell'evoluzione dell incendio in relazione ai s tre aspetti fondamentali: focolare, attività ed occupanti. descrizione dell'estinzione dell incendio. il luogo dove avviene I'incendio.

Per lo spegnimento di un combustibile solido è preferibile utilizzare come agente estinguente. polvere. schiuma. acqua.

Se una miscela di gas/vapori infiammabili ed aria si trova al di dentro de campo di infiammabilità significa che: in caso di innesco non avviene la deflagrazione. solo in caso di innesco con energia superiore a 100 mJ awiene la deflagrazione. in caso di innesco avviene la deflagrazione.

Per la misura S.4 (esodo) un luogo sicuro è: luogo in cui è permanentemente trascurabile il rischio d'incendio per gli occupanti che vi stazionano o vi transitano tale rischio è riferito ad un incendio nell'attività. un luogo in cui è permanentemente trascurabile il rischio d'incendio per gli occupanti che vi stanziano o vi transitano. ogni spazio a cielo libero sicuramente collegato alla pubblica via.

II raggiungimento dell' incapacitazione implica. la morte degli occupanti. che gli occupanti diventano inabili a mettersi al sicuro a causa degli effetti dell' incendio. l,impossibiiità di spegnimento dell'incendio da parte dei soccorritori..

Per la misura S.4 (esodo), la verifica di ridondanza: rappresenta una verifica dei percorsi di esodo nel caso in cui una uscita sia res indisponibile dall incendio. rappresenta una verifica dei percorsi di esodo per le vie d'esodo orizzontali. rappresenta una verifica dei percorsi di esodo orizzontali e verticali.

i controlli dei VVF. previsti dall'art.4 del DpR l51l20ll per te attività di categoria B, a seguito di presentazione dellaS.C.I.A., sono effettuati. entro 90 gg -dalla data di presentazione della SCIA senza rilascio di Certificato Prevenzione Incendi. entro 120 gg dalla data di presentazione della SCIA senza rilascio di Certificati di Prevenzione Incendi. entro 60 gg A campione dalla data di presentazione della SCIA con rilascio di Certificato di Prevenzione Incendi.

per prevenire e ridurre il rischio incendio in presenza di liquidi infiammabili è necessario: realizzare un impianto di smaltimento fumo e calore. realizzare aperture di aerazione e ventilazione permanenti. Installare un adeguato numero di estintori.

Le istanze presentate al comando w.F'. relative ai procedimenti di prevenzione incendi per le attività produttive, di cui al DPR l5ll201'l e D 7.08.2012: devono essere redatte su appositi modelli predisposti da prófessionista antincendio direttamente al comando VVF. devono essere redatte su carta intestata delle Società. devono essere redatte utilizzando appositi modelli PIN predisposti dai Vigili Fuoco e tramite sportelli SUAP.

Gli idranti uNI 70 (protezione esterne) devono essere installati. A distanza dal fabbricato da proteggere (5- 10 metri). Solo nella zona di arrivo dei socorritori per poter prelevare I'acqua con il mezzo antincendio. All intemo, in prossimità delle uscite di sicurezza.

Quati grandezze fisiche descrivono I'andamento di un incendio: tempo - potenza. temperatura - tempo. temperatura - Pressione.

Gli addetti antincendio di una struttura di pubblico spettacolo con capienza superiore a 100 posti devono: frequentare un corso per attività a rischio Comando dei WF. frequentare un corso per attività a rischio medio della durata di 16 ore conseguendo I'attestato di idoneità tecnica presso il Comando dei WF. frequentare un corso per attività a rischio elevato della durata di 16 ore.

ll Filtro antincendio è: compartiménto antincendio nel quale la probabilità di avvio e sviluppo dell'incendio sia resa trascurabile. una misura della strategia antincendio. un dispositivo, idoneo a fattenere le particelle solide contenute in sospensione in un fluido.

Il "metodo del filo teso" è: la lunghezza d'esodo calcolata senza tenere conto degli arredi mobili. una installazione necessaria per i soccorritori per poter prelevare l'acqua con ilmezzo antincendio. una installazione di lotta contro I'incendio ad uso degli addetti antincendio dell'attività.

I dati di ingresso per la progettazione delle soluzioni conformi per la gestione della sicurezza antincendio sono: i profili di rischio Rvita, Rbeni. Rvita e affollamento, carico d'incendio, quota dei piani e tipo di sostanze presenti. i profili di rischio Rvita, Rbeni.

Le definizioni contenute nel D.M 30/11/1983: possono essere utilizzate con il codice di prevenzione incendi. non si possono utilizzare se non espressamente previsto dal D.M' 30.11.1983. possono essere usate solo per aspetti disciplinati dal D.M. 30.11.1983.

La Classe di reazione al fuoco di un materiale: non è relativa al prodotto tale e quale, ma è riferita al suo impiego e alla sua posa in opera. è relativa al fuoco di un incendio di un materiale (o di un prodotto) per un certo tempo. è relativa al prodotto tale e quale.

La Gestione della sicurezza antincendio (GSA) è una misura finalizzata. a garantire la manutenzione dei sistemi di protezione attiva antincendio (estintori, idranti, impianti rilevazione, allarme, ecc', ecc.). a garantire la formazione ed aggiornamento periodico degli "addetti antincendio". alla gestione di un,attività in condizioni di sicurezza, sia in fase di esercizio che in fase di emergenza, attraverso l'adozione di una organizzazione che prevede ruoli, compiti.

secondo il DM 31/07/1934 un liquido infiammabile di categoria A ha punto di infiammabilità: Tra i 21 gradi e 65 gradi. oltre 65 gradi. Inferiore a 20 gradi centigradi.

Secondo il DM 18.10.2019, sono vie d'esodo verticali indipendenti: coppie di vie d,esodo verticali se inserite in compartimenti distinti, oppure qualora almeno una delle due sia via d'esodo esterna. coppie di vie d'esodo senza protezione. coppie di vie d'esodo che formano un angolo maggiore di 45gradi.

Nel D.M. 3.08.2015 (,,codice di prevenzione incendi"), per I'individuazione delle soluzioni progettuali, sono previste: soluzioni conformi, soluzioni alternative e soluzioni in deroga. soluzioni conformi e soluzioni in deroga. solo soluzioni conformi.

Le classi di reazione al fuoco nel sistema di classificazione italiano (D.M. 2610611984) per i materiali di arredo non classificati quali prodotti da costruzione, sono: A1 e A2. 0, 1,2,3,4,5. 0 e A1.

La superficie utile minima complessiva delle aperture di smaltimento dei fumi è in funzione: solo della superficie lorda del compartimento. solo dal carico di incendio qf'. del carico di incendio specificò qf e della superficie lorda di ciascun piano del compartimento.

La norma di riferimento dei sistemi fissi di rilevazione e segnalazione incendi è: La normativa specifica singola attività. il D.M. 10.03/1998. La Norma UNI 9795 e la UNI EN 54.

La densità di affollamento, secondo il DM 30.11.1983. Rappresenta il numero max di persone presenti su un mq. Rappresenta il numero max di persone che possono defluire da una porta. Rappresenta il numero max di persone presenti all'interno dell'attività.

I termini, definizioni e simboli grafîci di prevenzione incendi riportati nel D.M. 3/08/20rs e s.m.i. ("codice di prevenzione incendi") si applicano. alle regole tecniche verticali di tipo prescrittivo. alle regole tecniche verticali RTV del D.M.3/0812015 e s.m.i. ("codice di prevenzione incendi"). alle misure antincendio da S1 a StO a.t D.M.310812015 e s.m.i. ("codice di prevenzione incendi").

Nel D.M. 3/08/2015 e s.m.i. ("codice di prevenzione incendi"), per I'adozione di soluzioni con I'ingegneria antincendio, il progetto deve esse a firma di: tecnico antincendio o professionista antincendio. tecnico antincendio. professionista antincendio.

per la misura 5.6 (Controllo dell'incendio), in un ambito al chiuso, progettato con livello III di prestazione. È necessario prevedere estintori, rete idranti ed impianti di spegnimento automatici. È necessario prevedere solo estintori. È necessario prevedere estintori e la rete idranti.

per la misura S.2 (resistenza al fuoco) le soluzioni conformi per it livello III di prestazione prevede. la presenza della distanza di separazione. nessuna delle opzioni indicate. che la classe minima sia pari ad almeno 30.

Nella misura S.4 (esodo) le rampe e Ie scale mobili possono essere utilizzate come via di esodo: SEMPRE. solo se la larghezza minima corrisponde ai requisiti previsti per il loro impiego moto o fermi in posizione. MAI.

una SCiA GpL con la specifica modulistica (rif. comma 4 e 5 dell'art. 4 de DM 07/08/2012) per I'attività ricadente al punto 4.3 dell' allegato 1 de DPR151/2012 ||può essere presentata: a prescindere se vi sono o meno altre attività soggette ai controlli di prevenzione. solo a servizio di una attività a rischio specifirco soggetta ai controlli di Prevenzione Incendi. solo se il deposito é non a servizio di attività soggette ai controlli-di prevenzione incendi.

Nella misura s.4 (esodo) il numero di sedili mobili per ogni fila, nel caso uscita bidirezionale, non può essere superiore a. 10. illimitato. 5.

La misura S.9 (operatività antincendio) prevede che gli organi di intercettazione, controllo, arresto e manovra degli impianti tecnologici e processo al servizio dell'attività rilevanti ai fini dell'incendio (es. impianto elettrico, adduzione gas naturale, impianti di ventitazione, impianti di produzione, ...) devono essere ubicati, quando il livello di prestazione lo prevede. in posizione segnalata e f'acilmente raggiungibile durante I'incendio. La posizione delle logiche di funzionamento devono essere considerate nella gestione della sicurezza antincendio (capitoli s5). All'interno del filtro. in qualsiasi posizione perché protetta dall incendio.

Nella misura s7 (Rivelazione ed allarme) la rivelazione e diffusione dell'allarme incendio demandata alla sola sorveglianza da parte degli occupanti da codificarsi con idonee procedure finalizzate al rapido e sicuro allertamento degli occupanti in caso di incendio: È prevista per il livello di prestazione I. prevista per il livello di prestazione II. È prevista per il livello di prestazione III.

Nella misura 55 (Gestione Sicurezza Antincendio) il coordinatore degli addetti ai servizi antincendio. Svolge compiti solo in emergenza. Svolge compiti solo in esercizio. Svolge specifici compiti in esercizio ed in emergenza.

Nella misura s3 (compartimentazione), il livello di prestazione III prevede. solo soluzioni alternative. la suddivisione della volumekia dell'opera da costruzione contenente l'attività, in compartimenti antincendio. elementi a tenuta di fumo (Sa) per la realizzazione dei compartimenti antincendio.

Le disposizioni legislative e normative che incidono anche nelle attività di prevenzione incendi e derivanti da direttive europee sono: Il Codice dell'Ambiente ed il D.Lgs 139/2006 che definisce le funzioni del Corpo dei Vigili del Fuoco. Il D.Lgs. 139/2006 che regolamenta le funzioni del Corpo dei Vigili del Fuoco ed il D.P.R. 151/2011 che disegna le procedure di prevenzione incendi. Il D.Lgs 81/2008 riguardante la sicurezza sui luoghi di lavoro ed il D.Lgs. 105/2015 riguardante i rischi di incidente rilevante.

Gli obblighi per gli Enti o i Privati in materia di prevenzione incendi sono dettati: Da direttive o da risoluzioni comunitarie da recepirsi con Decreto Legge. Dalla legislazione nazionale specifica e dai discendenti provvedimenti attuativi. Da Direttive comunitarie, recepite con Leggi quadro nazionali successivamente disciplinate da leggi regionali.

La Direttiva 89/106/CEE sui prodotti da costruzione. prevede che la sicurezza in caso di incendio ed il risparmio energetico siano requisiti essenziali dell'opera da realizzare. prevede che i direttori dei lavori che certificano i prodotti impiegati siano iscritti ad uno specifico albo regionale. prevede speciali facilitazioni nella produzione e commercializazione di prodotti da costruzione a Km zero.

Le norme tecniche di prevenzione incendi. possono essere emanate dal Ministero dell'Interno con proprio decreto o da ciascuna regione previa intesa con il Comitato Centrale Tecnico Scientifico del Ministero dell'Interno. delineano criteri generali i di indirizzo da tenere conto durante la progettazione unitamente alle regole dell'arte ed in particolare alle norme UNI, CIG e CEI. sono emanate esclusivamente dal Ministro dell'Interno.

Il personale designato per lo svolgimento della funzione di addetto antincendio in un luogo di lavoro. Deve essere formato e deve poi aggiornarsi coerentemente a quanto previsto dal Decreto del Ministero dell'Interno 02.09.202l,con il superamento, in alcuni casi, di un esame finale. Deve essere formato secondo i programmi all'uopo definiti dalla Conferenza Stato Regioni secondo le direttive di cui al D.Lvo 81/2008. deve essere formato secondo i programmi contenuti nell'allegato IV al D.Lvo 8112008 così come modificato ed integrato.

il cosidetto mini codice emanato con il DM 03.09.2021. può essere impiegato al fine di derogare specifiche norme di prevenzione incendi quando trattasi di luoghi di lavorocon più di 100 lavoratori. deve essere applicato in ogni luogo di lavoro ove risultano presenti prodotti infiammanabili con Temperatura di Infiammabilità superiore a 33 gradi centigradi. definisce i criteri di progettazione della sicurezza antincendio da applicarsi, posto codice di Prevenzione Incendi nei luoghi di lavoro a basso rischio di incendio.

Per le attività del DPR 151/2011 rientranti in categoria C è necessaria: la presentazione al Comando VVF della sola SCIA;. la richiesta del parere di conformità antincendio sul progetto e la presentazione della SCIA;. solo il parere di conformità antincendio su progetto redatto da professionista antincendio.

Per prevenire e ridurre il rischio incendio in presenza di gas infiammabili è necessario: Installare un adeguato numero di estintori;. realizzare un impianto di smaltimento fumo e calore;. realizzare aperture di aerazione/ventilazione permanenti.

Secondo il DM 18.10.2019, sono vie d’esodo verticali indipendenti: coppie di vie d’esodo verticali inserite in compartimenti distinti ;. coppie di vie d’esodo che formano un angolo maggiore di 45°;. coppie di vie d’esodo senza protezione.

Per la misura S.4 (esodo), le porte collocate lungo le vie d'esodo devono aprirsi nel verso dell'esodo in funzione: del dispositivo di apertura utilizzato. della tipologia dell'ambito servito e del numero di occupanti servito. di entrambe le opzioni precedenti.

Il diagramma che descrive l'andamento di un incendio è composto dalle seguenti coppie di grandezze fisiche: tempo - potenza. temperatura - tempo. temperatura - pressione.

Le istanze presentate al Comando VV.F. relative ai procedimenti di prevenzione incendi di cui al DPR 151/2011 e DM 7.08.2012: devono essere redatte utilizzando appositi modelli PIN predisposti dai Vigili Fuoco. devono essere redatte su appositi modelli predisposti da professionista antincendio;. devono essere redatte su carta intestata delle Società.

I controlli dei VV.F. previsti dall'art. 4 del DPR 151/2011 a seguito di presentazione della S.C.I.A., sono effettuati : entro 120 gg dalla data di presentazione della SCIA;. entro 90 gg dalla data di presentazione della SCIA;. entro 60 gg dalla data di presentazione della SCIA;.

Il profilo di rischio è. una strategia antincendio. un indicatore speditivo della gravità di rischio di incendio. una misura della strategia antincendio.

La valutazione del Rischio incendio: è obbligatoria in tutte le attività. è obbligatoria solo per le attività di cui all. I del DPR 151;. è obbligatoria solo per le attività a rischio di incendio non basso.

La colonna a secco è: una installazione di lotta contro l'incendio ad uso degli addetti antincendio dell'attività;. una installazione di lotta contro l'incendio ad uso dei Vigili del Fuoco, realizzata con una tubazione rigida metallica;. una installazione necessaria per i soccorritori per poter prelevare l'acqua con il mezzo antincendio.

Secondo il Codice di prevenzione incendi sono ammesse comunicazioni tra attività diverse inserite nella medesima opera da costruzione?: No, mai. Si, sempre. Si, purchè sia dimostrata necessità funzionale, anche se afferenti a diversi responsabili;.

Per lo spegnimento di un liquido infiammabile contenuto in un serbatoio è preferile utilizzare come agente estinguente. la schiuma;. l'acqua;. la polvere.

Gli interventi di modifica ovvero di ampliamenti che ricadono nel campo di applicazione del Codice di prevenzione Incendi, le norme del Codice: Si applicano sempre;. Non si possono applicare;. Si applicano a condizione che che misure di sicurezza esistenti siano compatibili con le opere da realizzare.

Il rischio vita per la zona aule di una scuola potrebbe essere: Ciii2;. A2;. D2.

Il numero minimo delle uscite di sicurezza nei locali di pubblico spettacolo con capienza fino a 150 persone : è pari a 3;. è pari a 2;. viene valutata dal progettista in base all'analisi di rischio.

Qual è il campo di applicazione della RTV V5: Si applica alle strutture turistiche alberghiere con oltre 25 posti letto;. Si applica alle strutture turistiche alberghiere con oltre 30 posti letto;. Si applica alle strutture turistiche alberghiere con oltre 25 posti letto, mentre per le strutture fino a 25 posti letto sono applicabili le indicazioni riportate nel capitolo V5.5.

Il carico d’incendio specifico si esprime in : Mj/mq;. minuti;. kg/mq di legna equivalente.

Il D.M. 3 agosto 2015 come modificato dal D.M. 12.04.2019, si applica : a tutte le attività dell'allegato 1 al DPR 151/2011;. solo ad alcune attività (officine, laboratori, stabilimenti, ricovero aeromobili e natanti, tipografie) dell'allegato 1 al DPR 151/2011;. solo alle attività a maggior rischio in caso di incendio.

Le difformità rilevate dai VVF in occasione dei sopralluoghi effettuati a seguito presentazione della SCIA : possono essere sanate entro 20 giorni. possono essere sanate entro 45 giorni. possono essere sanate entro 90 giorni.

Si definisce gas compresso: un gas conservato ad una pressione maggiore della pressione atmosferica;. un gas liquefatto a temperatura ambiente mediante compressione;. un gas conservato a una pressione minore della pressione atmosferica.

Nel D.M. 3/08/2015 come modificato dal DM 18.10.2019 ("codice di prevenzione incendi") per un deposito con sostanze o miscele pericolose il profilo di Rvita è classificabile come : B2;. C4;. A4 ;.

La superficie utile minima complessiva delle aperture di smaltimento dei fumi è in funzione: del carico di incendio specifico qf e della superficie lorda di ciascun piano del compartimento;. solo della superficie lorda del comparimento;. solo dal carico di incendio qf.

Le strutture sanitarie soggette al controllo dei Vigili del Fuoco sono : quelle con oltre 50 posti letto;. le strutture ambulatoriali con oltre 1000 mq,. quelle rientranti al punto 68 dell'allegato I al Dpr 151/2011.

Il modulo di uscita, per le attività commerciali, secondo il DM 30.11.1983, si assume uguale a: 120 cm;. 60 cm. 80 cm.

La classificazione degli "Edifici di civile abitazione" è in funzione: della Rvita dei compartimenti;. della valutazione del rischio incendi;. della massima quota dei piani.

La norma di riferimento dei sistemi fissi di rilevazione e segnalazione incendi è: La Norma UNI 9795 e la UNI EN 54;. La normativa specifica singola attività;. Il D.M. 02/09/2021.

La lunghezza della via d'esodo è la distanza che un occupante deve percorrere dal punto in cui si trova fina a: Un luogo sicuro temporaneo o un luogo sicuro;. un luogo sicuro temporaneo;. Un luogo sicuro.

Gli idranti soprasuolo UNI 70 (protezione esterna) devono essere installati : All'esterno in prossimità delle uscite di sicurezza ;. A distanza dal fabbricato da proteggere (5- 10 metri);. Solo nella zona di arrivo dei soccorritori per poter prelevare l'acqua con il mezzo antincendio.

Nelle vie di esodo verticale e nei passaggi di comunicazione delle vie di esodo orizzontali secondo il Codice di prevenzione Incendi: E' ammesso l'impiego di materiali del gruppo G3;. E' ammesso l'impiego di materiali del gruppo G3 con l'incremento di un livello di prestazione delle misure richieste per il "controllo dell'incendio" e per la "rivelazione ed allarme";. Non è ammesso l'impiego di materiali del gruppo G3.

Nel DM 19.08.1996 (Norme di prevenzione incendi per locali di pubblico spettacolo), la capacità di deflusso : è pari a 60 per ogni piano ;. a seconda della quota del piano assume i seguenti valori: 50 ; 37,5 ; 33;. è pari a 50 a prescindere dal piano interessato.

Per la misura S.4 (esodo) , la verifica di ridondanza: non richiede ulteriore verifica dei corridoi ciechi e delle lunghezze d’esodo;. richiede ulteriore verifica dei corridoi ciechi e delle lunghezze d’esodo;. si effettua solo per le vie d’esodo orizzontali.

I dati di ingresso per la progettazione delle soluzioni conformi per l’esodo sono: i profili di rischio Rvita, Rbeni. Rvita e affollamento;. le risultanze della valutazione del rischio.

Il rinnovo periodico di conformità antincendio deve essere richiesto : ogni quattro anni. ogni cinque o dieci anni a seconda delle attività presenti. ogni cinque anni.

Gli addetti antincendio di una struttura ospedaliera devono: frequentare un corso per attività a rischio elevato della durata di 16 ore;. frequentare un corso per attività a rischio medio della durata di 8 ore conseguendo l'attestato di idoneità tecnica presso il Comando dei VVF. frequentare un corso per attività a rischio elevato della durata di 16 ore conseguendo l'attestato di idoneità tecnica presso il Comando dei VVF.

Se una miscela di gas/vapori infiammabili ed aria si trova al di sopra del limite superiore di infiammabilità significa che: in caso di innesco avviene la deflagrazione;. in caso di innesco non avviene la deflagrazione;. solo in caso di innesco con energia superiore a 100 mJ avviene la deflagrazione.

La responsabilità della sicurezza degli impianti di protezione attiva, fa capo: Ai soli progettisti;. Sempre ai Progettisti, ai Fabbricanti, agli Installatori, ai Datori di lavoro. Ai progettisti ed installatori.

Alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presentata al Comando VVF devono essere allegati: Asseverazione, a firma di tecnico abilitato, attestante la conformità dell'attività ai requisiti di prevenzione incendi;. dichiarazione della Ditta redatta sui modelli PIN attestante la conformità dell'opera ai requisiti di prevenzione incendi;. Generalità e domicilio del richiedente, tipo di attività-dichiarazione di impegno all'osservanza degli obblighi connessi con l'esercizio dell'attività previsti dalla vigente normativa.

Le definizioni contenute nel capitolo G.1.: possono essere usate solo per aspetti non disciplinati dal D.M. 30/11/1983;. possono essere integrate con ulteriori particolari definizioni contenute nella sezione V (Regole tecniche verticali);. non si possono utilizzare se non espressamente previsto dal D.M. 30/11/1983.

La reazione al fuoco è una misura antincendio di protezione passiva che: Esplica i suoi principali effetti nella fase iniziale dell'incendio, con l'obiettivo di limitare l'innesco dei materiali e la propagazione dell'incendio. Esplica i suoi principali effetti nella fase finale dell'incendio;. Comporta lo spegnimento dell'incendio.

Una porta tagliafuoco EI 60 : Garantisce per almeno 60 minuti la tenuta e l’isolamento termico;. Resiste ad almeno 60° C;. Ha uno spessore minimo di 60 mm.

Per la misura S.4 (esodo), un luogo sicuro temporaneo è: un luogo in cui è temporaneamente trascurabile il rischio d’incendio per gli occupanti che vi stazionano o vi transitano;. ogni spazio a cielo libero sicuramente collegato alla pubblica via;. un luogo in cui è permanentemente trascurabile il rischio d’incendio per gli occupanti che vi stazionano o vi transitano.

Ai sensi del DM 14-05-2004, i serbatoi di GPL possono essere installati : sotto tettoia aperta su tre lati;. esclusivamente su aree a cielo libero con esclusione di terrazze e aree sovrastanti luoghi chiusi;. esclusivamente su aree a cielo libero.

Nel D.M. 3/08/2015 come modificato dal DM 18.10.2019 ("codice di prevenzione incendi") per attribuire ad un compartimento i profili di rischio Rvita, Rbeni e Rambiente è necessario: valutare il rischio incendio;. applicare le misure di protezione antincendio indicate nella strategia antincendio (capitoli da S1 a S10);. individuare i pericoli presenti nell'attività.

Per la valutazione del progetto dell’attività (art. 3 DPR 151/2011) gli impianti di protezione attiva realizzati secondo le norme pubblicate da organismi di standardizzazione internazionalmente riconosciuti nel settore antincendio dovranno essere documentati: da documentazione costituita dalla specifica dell’impianto che si intende realizzare a firma di professionista antincendio;. da documentazione costituita dalla specifica dell’impianto che si intende realizzare a firma di tecnico abilitato;. da documentazione costituita dalla specifica dell’impianto che si intende realizzare a firma della ditta installatrice.

Lo spazio calmo, secondo il D.M. 3/08/2015 ("codice di prevenzione incendi"): è un luogo di svago all'interno dell'edificio;. è un luogo da dove è possibile coordinare i soccorsi da parte dei VVF;. è un luogo sicuro temporaneo ove gli occupanti possono attendere e ricevere assistenza per completare l’esodo verso luogo sicuro.

Per la misura S.6 (Controllo dell’incendio), in un ambito al chiuso, progettato con livello III di prestazione : Non è necessario prevedere estintori. Non è necessario prevedere RI. E’ necessario prevedere sia estintori che Rete Idranti.

Le classi di reazione al fuoco nel sistema di classificazione italiano (D.M. 26/06/1984) per i materiali di arredo non classificati quali prodotti da costruzione, sono: 0 e A1. A1 e A2. 0, 1 , 2, 3, 4, 5.

Per l’adozione di soluzioni alternative: occorre produrre necessariamente istanza di deroga;. il progettista non è tenuto a dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione;. il progettista è tenuto a dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione.

La lana di roccia è un materiale che possiede classe di reazione al fuoco: A1. 1 IM. C.

Il raggiungimento dell’incapacitazione implica: la morte degli occupanti;. l’impossibilità di spegnimento dell’incendio da parte dei soccorritori;. che gli occupanti diventano inabili a mettersi al sicuro a causa degli effetti dell’incendio.

Report abuse