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ANTRO-PIOMBO-NUOVO-PT2

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ANTRO-PIOMBO-NUOVO-PT2

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Creation Date: 2023/01/19

Category: Others

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Il pensiero evoluzionista dell'uniformismo afferma che: Un evento catastrofico può portare a livellare le specie esistenti. Le specie presentano caratteri uniformi. I processi naturali che hanno operato nel passato sono gli stessi che operano anche oggi. L'ambiente seleziona il più idoneo.

In merito al pensiero di Lyell definito gradualismo si può affermare (escludere la risposta errata): Sono dovute all'accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi. Sono tutte corrette. Gli effetti delle modificazioni sono molto pronunciati. Dipendono dall'intervento di una forza divina punitrice.

Secondo quanto sostenuto dal pensiero uniformista: I grandi eventi erano il risultato della somma costante di piccoli cambiamenti avvenuti in un lungo lasso di tempo. Erano il risultto di un pocresso degenerativo di specie tipo. Erano manifestazione di un finalismo divino. Si verficano in tempi brevi.

La teoria dell' uniformismo ipotizza una condizione di equilibrio bilanciato che mancava di qualsiasi andamento direzionale e che viene definito: Stato stazionario. Sommazione. Tempo profondo. Fissità.

Il concetto di «guerra di natura» anticipa: Trasmissione dei caratteri acquisiti. Teoria dell’uso e del non uso. Equilibri puntiformi. Selezione naturale.

il concetto secondo cui processi naturali che hanno operato nel passato sono gli stessi che operano anche oggi fa parte del pensiero: Saltazionista. Catastrofista. Plutonista. Uniformista.

Lyell è un esponente del: Gradualismo. Neocreazionismo. Saltazionismo. Catastrofismo.

La selezione naturale, concetto alla base del pensiero di Darwin, viene anticipato da: Nessuna opzione è corretta. Cuvier. Hutton. Lamarck.

Nel pensiero di quale studioso si parla di accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi: Mendel. Lyell. Linneo. Darwin.

Il pensiero evoluzionisitico di Lamark afferma che: Sono tutte vere. Il processo di trasformazione avveniva secondo dinamiche vioelnte e repentine. Il processo di trasformazione era un processo graduale. Il processo di trasformazione seguiva un ordine divino designato al momento della creazione.

Secondo Lamark ogni individuo trasmette alla progenie le caratteristiche accumulate durante la sua vita. Si tratta di: Caratteristiche acquisite sotto stimolo dell'ambiente. Caratteri modificati ad un processo di decadimento. Eventi casuali che possono portare ad uno svantaggio o un vantaggio. Nel pensiero di Lamark non si parla di trasmissione dei caratteri.

Secondo quali studioso tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso, mediante la generazione, ai nuovi individui: Buffon. Linneo. Lamark. Darwin.

Le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base ai bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Tale principio prende il nome di: Teoria dell'uso e del non uso. Neocreaziosmo. Teoria dei caratteri acquisiti. Degenerazione delle specie create.

Secondo il principio dell'uso e del non uso, le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base a: Un finalismo religioso. I bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Il progetto di una divinità creatice. Un processo degenerativo.

Un punto di debolezza della teoria di Lamark è: Tutte le risposte sono corrette. Visione dei fossili. La teoria dell’uso e del non uso. Il concetto di adattamento.

Quale studioso sostiene che gli eventi naturali sono capaci di stimolare la forza interna degli esseri viventi: Cuvier. Linneo. Lyell. Lamark.

Il concetto secondo cui un carattere che rimane inutilizzato per troppo tempo, regredisce fino a scomparire fa parte del principio: Uso e non uso. Degenerazione. Selezione sessuale. Ereditarietà dei caratteri.

Quali tra quelli elencati rappresenta un punto debole del pensiero di Lamarck: i fossili fornivano la testimonianza di esseri vissuti nel passato, che si erano trasformati nelle specie attualmente viventi e che, quindi, non si erano estinti. Sono tutte corrette. non c’era prova che i caratteri acquisiti durante la vita dei singoli individui potessero essere trasmessi alla prole. non si vedeva la ragione per la quale alcuni animali dovessero desiderare certi loro caratteri.

Chi tra i seguenti evoluzionisti ripropone la scala naturae: Cuvier. Darwin. Buffon. Lamark.

La definizione di Lamark secondo cui"le parti che venivano usate di più subivano una trasformazione diventando più funzionali e maggiormente efficienti a seconda del tempo in cui venivano utilizzate" prende il nome di: Teoria dell'uso e del non uso. Teoria dei caratteri acquisiti. Teoria del gradualismo. Selezione naturale.

I fattori "uso e non uso" e "trasmissione dei caratteri acquisiti" sono parte della teoria di: Lamark. Buffon. Hutton. Darwin.

Lamarck nella sua teoria considera l'uomo: Inclassificabile. All'apice della scala naturale. Alla stregua degli animali. Come un essere naturale la cui organizzazione deve essere confrontata con quella animale.

Un errore riconosciuto nel pensiero di Lamark riguarda la teoria dei caratteri acquisiti e precisamente: Sono tutte vere. I caratteri acquisiti da un individuo non possono essere ereditate dai discendenti. Non possono dar luogo a nessuna forma di evoluzione. Non inducono una modificazione del genotipo e quindi del DNA.

Lamark credeva ancora nella Scala della Natura, che però assume caratteristiche diverse rispetto ad Aristotele e Linneo. L'uomo viene posto fuori dalla scala naturae e quindi da ogni processo evoluzionistico. Sono tutte vere. Era caratterizzata da un movimento stabile di esseri, che salivano la scala aumentando il loro grado di complessità. Rappresenta una vera e propria serie storica prodotta dalla trasformazione.

Secondo quale studioso gli organismi semplici vengono generati spontaneamente dalla sostanza inorganica e poi, guidati da una forza interna e col tempo, si trasformano in organismi sempre più perfetti fino ad arrivare all'uomo: Cuvier. Lamark. Lyell. Buffon.

Nella scala naturae di Lamark: Solo alcuni esseri viventi sono dotati delle caratteristiche per salire e scendere la scala. Lamark non parla di scala naturae. È caratterizzata da un movimento stabile di esseri, la scala grazie alla loro tendenza ad aumentare di complessità adattandosi all’ambiente. Le posizioni degli esseri viventi sono immutabili.

Perché Lamarck compie un passo indietro nella sua teoria: L’uomo si pone al di fuori dei meccanismi evolutivi. L'evoluzione di una specie in un'altra più progredita sarebbe collegata ad un principio creativo finalizzato alla comparsa dell'uomo sulla terra. Pone l’uomo come apice della scala naturae. Le risposte sono tutte corrette.

Il concetto secondo cui “tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai nuovi individui” è contenuto nel pensiero di: Lamarck. De Vries. Buffon. Hutton.

Nonostante per la Lamarck si parli di protoevoluzionismo, nel suo pensiero è presente un passo indietro legato al concetto: Si instaura una lotta per la sopravvivenza. Nessuna è corretta. Il bisogno crea l’organo. L’uomo si pone al di fuori dei meccanismi evolutivi.

Quale tra i punti riportati di seguito è un concetto sviluppato nel pensiero evoluzionista di Lamark: La produzione di un nuovo organo in un risultava dal sopravvenire di un nuovo bisogno. Lo sviluppo degli organi avviene sotto spinta dell' uso degli organi stessi. Tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai nuovi individui. Sono tutte vere.

L’opera più famosa di Darwin “The origin of species” venne pubblicato nel: 1849. 1856. 1869. 1859.

Nel 1831 Darwin riuscirà a imbarcarsi sul Beagle, un brigantino britannico; la spedizione aveva l’obiettivo: una spedizione di conquista. non aveva obiettivi dichiarati. nessuna è corretta. una spedizione di ricognizione scientifica intorno al mondo.

Darwin nacque nel: 1827. 1787. 1809. 1810.

La tappa forse più importante nel viaggio sul Beagle di Darwin è rappresentato dalle Galalpagos perché: È un luogo di straordinario interesse paleontologico. Darwin poté socializzare con le popolazioni autoctone. Darwin non arrivo fino alle Galapagos. Nessuno aveva mai visitato tale luogo.

Secondo il pensiero evoluzionista di Darwin l'esempio della giraffa può essere spiegato ipotizzando che in una popolazione di giraffe poteva nascere un esemplare con il collo leggermente più lungo e di conseguenza: Nessuna delle precedenti. Il collo più lungo era la conseguenza dell'ambiente sugli esemplari. Aumentavano le possibilità di sopravvivenza, dal momento che l'esmplare era avvantaggiato per procurarsi il cibo. Il carattere collo lungo derivava da una mutazione trasmessa da un genitore.

In che modo Wallace potè avere sotto gli occhi il motore dell’evoluzione: Mediante un confronto con Darwin di cui era amico riuscì a formulare una sua idea sul processo evolutivo. Riprese il concetto di uso e non uso di Lamark. Per lavoro si ritrovò ad osservare le differenze tra i singoli individui appartenenti ad una stessa specie. Da studioso fece una raccolta e comparazione delle varie teorie fino ad allora elaborate.

In merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica tra Darwin e Wallace esistono due versioni che sono: Convenzionale/revisionata. Convenzionale/revisionista. Si ha la sola teoria convenzionale. Revisionista/condizionale.

Wallace aveva notato nei suoi viaggi che le isole più vecchie contenevano delle specie di animali molto particolari, cosa che non accadeva sulle isole giovani, parlando di: Estinzione. Specie affini. Specie sovrapposte. Speciazione.

Quello che per lavoro Wallace si trovò ad osservare la caratteristica su cui lavora la selezione naturale, ovvero: la variabilità individuale. sono tutte corrette. le similitudini morfologiche. l’acquisizione di caratteri.

L’articolo di circa venti pagine dal titolo On the Law which has Regulated the Introduction of New Species venne scritto da: Lyell. Wallace. Darwin. Da Wallace in collaborazione con Darwin.

Osservando le differenze tra i singoli individui appartenenti ad una stessa specie Wallace: Formulò il suo concetto di evoluzione. Confutò le ipotesi portate avanti da Darwin. Confermò il protoevoluzionismo di Lamarck. Sono tutte corrette.

In merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica, secondo quale versione ci sarebbe stata una reciproca stima: Riformista. Convenzionale. Revisionista. Solidale.

Wallace ebbe l’intuizione della sopravvivenza del più adatto in occasione: Attacco di febbre malarica durante un suo viaggio. Leggendo un’opera del secolo precedente di Malthus. Grazie ad un confronto con Darwin. Wallace non parla di sopravvivenza del più adatto.

Chi parla di specie affini coincidenti sia nello spazio che nel tempo: Wallace. Darwin. Lamark. Buffon.

In merito alla teoria della teoria darwiniana dell'origine della specie per selezione naturale, si parla di una diatriba in merito alla primogenitura con un contemporaneo dello stesso Darwin: Wallace. Linneo. Lyell. Buffon.

In base a quanto osservato nei suoi viaggi Wallace potè constatare che la distribuzione delle caratteristiche degli esseri vventi era fortemente influenzata da: Dalle caratteristiche del luogo un cui si vengono a trovare. In realtà Wallace è un creazionista. Da un processo di cambiamento che è insito della specie stessa. Da un processo di digenerazione indotto dall'ambiente.

In merito al giallo sulla primogenitura della teoria sull’evoluzione tra Darwin e Wallace chi ebbe un ruolo chiave, favorendo l’amico Darwin: Cuvier. Lamark. Nessuna delle opzioni è corretta. Lyell.

La teoria in merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica tra Darwin e Wallace che si contrappone alla convenzionale prende il nome di: Revisionata. Ritrovata. Revisionista. Moderna.

Secondo le osservazioni di Darwin le popolazioni tendono naturalmente ad aumentare, ma rimangono pressoché costanti al passare del tempo dal momento che: Molti individui muoiono mentre pochi sopravvivono e si riproducono. E' alla base del processo di selezione naturale. Si instaura una lotta per la sopravvivenza tra individui della stessa specie. Sono tutte vere.

Con il passare del tempo i nuovi individui e nuove popolazioni danno origine a nuove specie; si tratta di una ipotesi portata avanti da: Darwin. Buffon. Linneo. Lamark.

Il demografo ed economista che influenzò con il suo saggio il pensiero di Darwin è: Malthus. Lyell. Spencer. Marx.

Secondo quale evoluzionista le nuove specie danno origine a nuovi generi, nuovi generi a nuovi ordini e così via in un processo che ricorda la ramificazione di un albero: Darwin. Buffon. Lyell. Wallace.

Secondo il pensiero di Darwin, nel tempo, sempre più individui in una popolazione presenteranno: Lo sviluppo degli organi che vengono maggiormente utilizzati. Le caratteristiche individuali vantaggiose si presentano con sempre maggiore frequenza. Rimangono immutabili per periodi molto lunghi. Mutazioni causali sia vantaggiose che svantaggiose.

Secondo Darwin il processo evolutivo varia a seconda delle situazioni. In particolare le variazioni potevano essere vantaggiose, indifferenti o svantaggiose e portare alla nascita di una nuova specie, per divergenza. Per spiegare il processo evolutivo lo studioso utilizzò una rappresentazione: Inclusiva. A diagramma concentrico. Esclusiva. Ad albero.

Secondo quale evoluzionista nella lotta per l'esistenza, ha la meglio chi possiede caratteristiche più consone all'ambiente, dando vita ad una discendenza in grado di sfruttare le varie opportunità ecologiche: Buffon. Darwin. Cuvier. Lamark.

Secondo il pensiero di Darwin con il passare del tempo in una popolazione si osserverà: Un numero via via maggiore di individui che presenta caratteristiche vantaggiose. Lunghi periodi di immutabilità della specie. Sviluppo di organi maggiormente utilizzati. La presenza di mutazioni vantaggiose e svantaggiose.

I caratteri definiti vantaggiosi, secondo Darwin, in una popolazione tendono: A scomparire per eventi catastrofici. A sommarsi. Ad essere sempre più frequenti. A saltare generazioni.

Secondo il pensiero di Darwin, la spinta verso il cambiamento e l'evoluzione era rappresentato: Ereditarietà dei caratteri acquisiti. La limitata disponibilità di risorse. Un adattamento lento. La selezione naturale.

Il saggio An Essay on the Principle of Population (Saggio sul principio della popolazione) è un’opera di: Malthus. Darwin. Wallace. Lyell.

Secondo il pensiero di Darwin le variazioni possono essere: Vantaggiose e svantaggiose. Indifferenti o svantaggiose. Vantaggiose e indifferenti. Sono tutte corrette.

Secondo il pensiero antropologico di Darwin: Nessuna delle due è corretta. La sua diversità rispetto ad altri esseri viventi non era frutto del volere divino. Sono entrambe corrette. L’uomo condivideva antenati comuni con gli altri esseri.

La teoria secondo cui l’uomo derivasse da un unico ceppo ancestrale prende il nome di: Monogamia. Isolamento genetico. Monogenismo. Poligenismo.

Lo sviluppo del concetto di evoluzione e l’implicazione “razziale” del pensiero di Wallace e Darwin si colloca in un periodo storico caratterizzato dal: Colonialismo. Guerre civili. Illuminismo. Nessuna è corretta.

In cosa consiste il “razzismo” di Wallace: Nel pensiero di Wallace non c’è traccia di razziamo. Le varie razze non potevano, né dovevano, essere messe sullo stesso piano, ma si dovevano differenziare razze superiori ed inferiori. Le varie razze originano da progenitori diversi. Esistono uomini diversi in funzione del loro patrimonio genico.

Già Linneo nella sua opera Systema Naturae aveva inserito l'uomo nello stesso ordine delle scimmie, ma il merito di considerlo in termini evolutivi è riconducibile a: Lamark. Darwin. Hutton. Wallace.

La teoria che si basa sulle mutazioni e dove la selezione naturale avrebbe il compito di eliminare le mutazioni dannose prende il nome di: Attualismo. Gradualismo. Saltazionismo. Neocreazionismo.

La sintesi moderna o neodarwinismo è una teoria che spiega l'evoluzione della specie e si fonda su punti essenziali; quale tra quelli elencati non è una argomentazione di tale teoria: Le variazioni nelle popolazioni sono prodotte da piccole mutazioni che si verificano casualmente. L'evoluzione è un processo repentino. Tutte le specie esistenti sono derivate da un unico antenato comune attraverso ramificazioni successive. Il cambiamento in una popolazione è dovuto soprattutto alla selezione naturale.

Il pensiero mutazionista formulato da De Vries afferma che: sono tutte corrette. L’evoluzione avverrebbe per l'apparire brusco di mutazioni di notevoli entità. La variabilità delle specie avesse origine dal particolare fenomeno delle mutazioni. L'evoluzione biologica non avverrebbe gradualmente per il sommarsi di piccole variazioni.

Quale tra le opzioni elencate non è una caratteristica del pensiero del neodarwinismo: Le specie sono aggregati di popolazioni isolati dal punto di vista riproduttivo isolamento che porta alla nascita di una nuova specie. L’evoluzione non è un processo graduale. Le variazioni nelle popolazioni sono prodotte da piccole mutazioni che si verificano casualmente senza rapporto con i bisogni adattativi degli organismi e non alterano in modo improvviso il fenotipo. Le popolazioni evolvono attraverso cambiamenti nelle frequenze relative dei geni presenti in esse, cambiamento è dovuto soprattutto alla selezione naturale.

L’opera Genetics and the Origin of Species venne pubblicata nel 1937 da: Eldredge. De Vries. Goud. Dobzhansky.

Lo studioso che si occupò de problemi dell'evoluzione, considerati dal punto di vista della genetica è: Eldredge. Dobzhansky. De Vries. Goud.

Il neodarwinismo viene definito anche: Saltazionismo. Sintesi moderna. Neomendelismo. Teoria sintetica dell’evoluzione.

Secondo la teoria degli equilibri punteggiati la diffusione della nuova specie si basa su: Speciazione allopatrica. Effetto del fondatore. Macromutazioni sommate tra loro. Speciazione simpatrica.

La teoria formulata dai Goud e Eldredge prende il nome di: Neodarwinismo. Teoria sintetica. Teoria degli equilibri punteggiati. Saltazionismo.

De Vries nella sua teoria puntò l'attenzione su: Anelli mancanti. Geni mutati. Macromutazioni. Micromutazioni.

Secondo quale teoria un’unica mutazione sarebbe alla base dell’evoluzione della specie: Saltazionismo. Neocreazionismo. Gradualismo. Neodarwinismo.

Su quale principio si fonda il saltazionismo: Le opzioni sono tutte corrette. La selezione naturale avrebbe il compito di eliminare le mutazioni dannose. Si contrappone al gradualismo. Le mutazioni.

Il problema degli anelli mancanti viene risolto nella teoria: Teoria sintetica. Teoria degli equilibri punteggiati. Darwinismo. Saltazionista.

Il neodarwinismo è una teoria dell'evoluzione che si fonda: Il concetto di mutazioni genetiche casuali come fonte di variazione. Tutte le opzioni sono corrette. Evoluzione delle specie per selezione naturale formulata da Darwin e sulla teoria dell'ereditarietà di Gregor Mendel. Analisi matematica della genetica delle popolazioni e l'analisi dei dati della paleontologia dell'evoluzione.

Il neodarwinismo viene definito anche: Neomendelismo. Teoria sintetica dell’evoluzione. Saltazionismo. Uniformismo.

Secondo il neodarwinismo la selezione naturale agisce: Sulla normale variabilità delle popolazioni. Sulle differenze indifferenti. La selezione naturale non è un meccanismo evolutivo. Sulla cucciolata.

Il punto debole della teoria sviluppata da Darwin che porta alla nascita di nuove correnti di pensiero è: Sono entrambe vere. I ritrovamenti fossili non dimostravano segni di avvicendamento graduale nelle specie. Mancava una spiegazione dell’insorgenza di variazioni all’interno di una popolazione e di come venissero trasmesse e quindi ereditate. Solo una è vera.

Secondo quale teoria evoluzionistica le varie specie si sviluppano in archi temporali differenti, brevi quelli in cui si verificano i cambiamenti e lunghi i tempi lunghi di «inattività evolutiva»: Teoria sintetica dell'evoluzione. Teoria degli equilibri puntiformi. Nessuna delle precedenti. Saltazionismo.

La teoria evoluzionistica che si afferma del XX sec. da una integrazione della sintesi della teoria darwiniana della selezione naturale con quella mendeliana dell'ereditarietà prende il nome di: Nessuna delle precedenti. Teoria del riassortimento indipendente. Teoria sintetica dell'evoluzione. Neocreazionsmo.

Il punto cardine della teoria evoluzionistica neodarwiniana può essere sintetizzato come: Le leggi di ereditarietà non possono essere applicate al processo evolutivo. I caratteri vengono trasmessi secondo la legge della dominanza, caratteri selezionati dall'ambiente. I caratteri acquisiti vengono trasmessi alla progenie. La selezione naturale agisce sulla normale variabilità delle popolazioni, che seguono le leggi di ereditarietà mendeliane.

La principale scuola di pensiero evolutivo attuale, che va ampliandosi con il procedere delle scoperte in ambito genetico e molecolare è: Neodarwinismo. Neocreazionsmo. Neodegenerazionismo. Sistematica tassonomica.

Il concetto secondo cui La selezione naturale agisce sulla normale variabilità delle popolazioni secondo le leggi dell’ereditarietà è alla base del: Saltazionismo. Neocrezionismo. Neodarwinismo. Uniformismo.

Una teoria che tenta di colmare le lacune lasciate dal pensiero neordarwiniano è rappresentata da: Neocreazionismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Saltazionismo. Paleoantropologia.

Secondo la teoria saltazionista la formazione di una nuova specie non avverrebbe attraverso un accumulo graduale di variazioni piccole, piuttosto attraverso: Una mutazione che va incontro a sommazione con altre. Un'unica marcomutazione. Un' unica micromutazione. Un processo degenerativo.

Una alternativa antievoluzionesta alle teorie moderne è rappresentata da: Degenerazionismo. Saltazionismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Neocreazionismo.

Chi è il maggiore esponente della teoria saltazionista: De Vries. Eldredge. Goud. Dobzhansky.

Quale teoria evoluzionista si basa sul concetto di macroevoluzione: Gradualismo. Nessuna delle opzioni è corretta. Uniformismo. Saltazionismo.

Quale teoria evoluzionistica si basa sull’idea che solo piccoli e saltuari cambiamenti nei geni potevano produrre un adattamento migliore all’ambiente e,quindi, un vantaggio per il portatore: Gradualismo. Teoria sintetica. Neocreazionismo. Saltazionismo.

La teoria antropologica secondo cui l’uomo deriva da un unico ceppo ancestrale prende il nome di. Monofiletismo. Pangenismo. Monogenismo. Poligenismo.

La perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni, legato al numero di individui che compongono la popolazione stessa prende il nome di: Allotropismo. Deriva genetica. Speciazione. Selezione naturale.

Quando si verifica una condizione in cui poche decine di individui colonizzano ad esempio un'isola disabitata perdendo il contatto con la popolazione originaria si parla di: Effetto del fondatore. Estinzione. Effetto a collo di bottiglia. Deriva genetica.

Secondo la teoria punteggiata, il fattore evolutivo che stimola la divergenza sarebbe rappresentato: Un processo degenerativo. Rottura della condizione di equilibrio. Secondo la teoria punteggiata non è previsto nessun processo evolutivo. Selezione naturale.

Nei suoi esperimenti Mendel osservò che incrociando piante di linee pure tra loro si manifestava uno solo dei caratteri della generazione parenterale, carattere che chiamò: Allele. Dominante. Recessivo. Allotropico.

Il processo di speciazione è un processo che, alla luce delle scoperte in campo genetico deriverebbe da: Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Accumulo di mutazioni in una popolazione. Perdita di un carattere dominante.

Secondo le teorie evoluzionistiche moderne, il processo di speciazione è legato a: Macroevoluzione. Microevoluzione. Ibridazione. Riassortimento indipendente.

Per cladogenesi s'intende: Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Scissione di piccole popolazioni da una grossa popolazione originale. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazione.

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