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ANTRO_PIOMBO_NUOVO_PT4

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ANTRO_PIOMBO_NUOVO_PT4

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prof.piombo

Creation Date: 2023/01/20

Category: Others

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La mandibola di Mauer è un reperto fossile appartenuto a: Homo erectus. Homo heidelbergensis. Neanderthal. Homo habilis.

Il reperto umano europeo più antico, risalente a 1,3 milioni di anni, sarebbe rappresentato da: H. sapiens. H. Neanderthalensis. H. erectus. H. ancecessor.

Secondo la teoria Out of Africa la specie che si sarebbe spostata dall’Africa per colonizzare l’Asia e la restante parte dell’Africa fu: Homo erectus. Neanderthal. Homo ergaster. Homo sapiens.

Secondo la teoria Out of Africa la culla della specie sarebbe stata: Asia. Africa centrale. Africa orientale. Africa occidentale.

La specie il cui nome in latino significa «esploratore» o «pioniere» è: Homo antecessor. Homo habilis. Homo erectus. Homo heidelbergensis.

I caratteri neanderthaliani tendono ad aumentare con il passare del tempo, lasciando ipotizzare una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal dovuta a: I flussi migratori. Le condizioni climatiche estreme che si sono verificate durante le glaciazioni. L’isolamento geografico. Un aumento delle temperature globali.

Le due migrazioni che consentirono all'uomo moderno di uscire dall'Africa e colonizzare l'Eurasia sono supportate da: Nessuna è corretta. Studio dei sedimenti rocciosi. L’uso del metodo delle Varve. Analisi di dati genetici e somatici di varie popolazioni asiatiche e oceaniche.

Quale specie tra 1,8 e 1,3 milioni di anni fa migrò dall'Est Africa, colonizzando altre parti del vecchio continente, Cina e sud est asiatico: Homo habilis. Homo erectus. Homo sapiens. Neanderthal.

La teoria elaborata dagli studiosi che spiegherebbe una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal si basa su: Isolamento geografico. Meccanismo a collo di bottiglia. Effetto del fondatore. Macromutazione.

La teoria paleoantropologica oggi più accreditata per descrivere l'origine dell'uomo moderno e per descrivere i processi migratori a cui andò incontro la specie Homo prende il nome di: Teoria dei flussi migratori. Teoria della deriva genica. Teoria dell'effetto del fondatore. Teoria out of Africa.

Una caratteristica dell'H. erectus fu: Era dedito alla raccolta e alla caccia anche di grossi animali. Sono tutte vere. Ha avuto uno spiccato e relativamente rapido aumento della capacità cranica. Conta numerosi fossili trovati in Medio Oriente ed Asia.

I fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va dal circa 1.7 milioni di anni fa a 50.000 anni fa appartengono alla specie: H. sapiens. Nessuna delle precedenti. H. erectus. A. africanus.

Secondo la teoria "out of Africa", il processo di colonizzaizone del genere Homo prevede l'espansione nell'ordine: Africa-Asia- Europa. Asia-Europa-Africa. Europa-Asia-Africa. Africa-Europa-Asia.

Chi venne originariamente venne Pitecantropo e Uomo di Giava: Neanderthal. Homo erectus. Homo habilis. Homo antecestor.

Le caratteristiche fisiche di Neanderthal sono legate: Precedono l’evoluzione di sapiens. Ambiente freddo. Adattamento alla carenza di cibo. Ambiente caldo.

Le caratteristiche fisiche di h. neanderthalensis hanno contribuito al su successo evolutivo, dal omento che gli consentivano: Avere la supremazia nella caccia. Nessuna delle precedenti. Vivere in climi particolarmente freddi. Vivere in climi particoalrmente aridi.

Le caratteristiche Homo floresiensis sono: Non ha assunto una chiara postura eretta. Da una popolazione di ominidi attorno a 800.000 anni fa, si sarebbe sviluppata una forma caratterizzata da gigantismo. Non è in grado di lavorare la pietra, accendere il fuoco. Nessuna tutte le opzioni sono corrette.

Quali tra quelle elencate non è una caratteristica fisica degli uomini di Neanderthal: Fronte sfuggente e arcate sopraccigliari più prominenti. Presenta una mascella poco sporgente e mento pronunciato. Una struttura scheletrica generalmente più massiccia. Gambe e braccia più corte, mani e dita più grandi.

L'espansione dell'occipitale, chiamata «chignon» termine francese che ricorda i capelli raccolti dietro la nuca, è una caratteristica dell'homo: H. neandertal. H. sapiens. H.habilis. H. erectus.

L’Homo floresiensis deve il suo nome a: L’usanza di coprire i morti con i fiori. Una particolare conformazione del cranio. Dal nome dello scopritore. Sito dove è stato ritrovato.

L'estinzione dei neanderthal coincide nella maggior parte delle regioni geografiche con: La formazione di una fossa tettonica in Africa. La comparsa dell' Homo sapiens. Periodi di carestia. Migrazioni.

L'Uomo di Altamura è uno scheletro, scoperto nel 1993, appartente a: H. erectus. H. habilis. H. neanderthalensis. H. florensis.

L’estinzione di Homo neanderthalensis è avvenuta: 30.000. 3.000. 250.000. 300.000.

Il termine “chignon” viene utilizzato per indicare una caratteristica di: Homo erectus. Homo neanderthalensis. Homo sapiens. Homo habilis.

Il termine “chignon” viene utilizzato per indicare: L’espansione dell’occipitale. Un aspetto esteriore di Neanderthal. Un allineamento del forame occipitale. La curvatura presente a livello cervicale.

Uno studio eseguito sul DNA fossile di alcuni resti di uomo di Neanderthal sembra indicare che: Tutte le opzioni sono corrette. Che almeno fino a un certo punto neanderthalensis e sapiens apparterrebbero alla stessa specie. Che le differenze anatomiche e somatiche sarebbero dovute a differenze climatiche, ambientali, morfologiche e di alimentazione. Neanderthal e sapiens sono parzialmente contemporanei ma appartenenti a due diverse specie.

Con l'h. neanderthalensis comincia: La comparsa di accampamenti. La pratica di seppellire i morti. La prima produzione litica. Il ritrovamento di choppers.

In merito all’origine dell’uomo nella forma sapiens esistono due schieramenti di pensiero che sono: Una origine asiatica e una africana. Una origine orientale e una occidentale. Una origine africana recente e una multiregionale. Una origine asiatica e una multiregionale.

La motivazione per cui la specie Homo ha dato origine a diverse etnie è: Sono tutte corrette. La necessità di adattamento dell’uomo. L’origine multietnica. Una conseguenza dell’isolamento geografico.

Il gruppo europoide di sapiens è costituito da: Popolazioni dell’Europa, la maggioranza dei popoli dell’Asia occidentale, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Europa, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Asia occidentale, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Europa e dell’Asia occidentale.

Quale tra le opzioni elencate è riconducibile alla tipologia anatolica di sapiens: Raccoglie la maggioranza delle popolazioni dell'area mediorientale, con l'espansione araba si è diffuso anche in Nord Africa; è ritenuto affine al tipo iranico. Nell'Africa del Nord. Dall'Asia minore al Mar Caspio. Nell'Europa nord-orientale e sulle coste del Mar Baltico orientale.

Quale tra le varie tipologie di europoidi è dominante nei Balcani occidentali: Baltico. Illirico. Mediterraneo. Nordico.

La comparsa dell'Homo Sapiens risale a circa: 100000. 50000. 200000. 20000.

La vittoria evolutiva di H. sapiens è dovuta ad una serie di aspetti, che sono manifestazione delle sue capacità intellettive. Quali tra quelle elencate non sono caratteristiche che gli appartengono: Formazione di gruppi umani più evoluti a livello sociale, con una economia di caccia e raccolta. Capacità di domare e accendere il fuoco. Sono tutte vere. Il passaggio dalla vita nomade alla stanziale.

L'unico esponente del genere homo ad aver colonizzato l'intero globo è: H. neandertal. H. sapiens. H.habilis. H. erectus.

La caratteristica peculiare di H. sapiens, "uomo sapiente" è rappresentata dall'intelligenza. Intesa come: La costruzione e l'utilizzo degli strumenti. Capacità di astrazione. Sono tutte conseguenze dello sviluppo delle capacità intellettive. Scperta dell'arte e del gusot del bello.

L'Homo Sapiens europeo è chiamato anche: Cro Magnon. Nessuna delle precedenti. Dmanisi. Flores.

Il quaternario ha inizio circa: 1 milioni di anni fa. 3 milioni di anni fa. 2 milioni di anni fa. 3,5 milioni di anni fa.

Verso la fine del Pleistocene ci fu un grande evento ovvero: Il ritiro delle terre emerse. L’estinzione dei grandi mammiferi. Migrazione verso nord di varie specie. Una riduzione dei ghiacciai nel continente europeo.

Le glaciazioni produssero anche una serie di effetti correlati ovvero: La modifica dei bacini fluviali e la creazione di migliaia di laghi. L'erosione e la deposizione di materiali su grandi aree dei continenti. La variazione del livello dei mari, aggiustamenti isostatici della crosta terrestre e anomalie nella circolazione dei venti. tutte le opzioni sono corrette.

Quale tra gli eventi elencati non sono avvenuti nel quaternario: La Sicilia si avvicinò all'Africa e alla Calabria. Sono tutte errate. Il Mar Nero entrò in contatto col Mar Egeo. L'Inghilterra si divise dall'Europa.

Oltre alle cause astronomiche ad influire sullo sviluppo dei periodi glaciali e interglaciali nel quaternario sarebbero: Sono tutte corrette. La distribuzione delle terre emerse. La raccolta delle masse nevose. Un condizionamento delle grandi correnti oceaniche.

Secondo l’ipotesi formulata da Milankovič negli anni 1920-30 i cambiamenti climatici del periodo quaternario sarebbero legati a: Variazioni dell’eccentricità dell’orbita terrestre. Variazione dell’inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione. Fattori astronomici. Tutte le opzioni sono corrette.

Le glaciazioni avvenute nel quaternario sono state: 4 glaciazioni. 8 di cui 4 principali. 7 di cui 4 principali. 6 glaciazioni.

Il modello, proposto agli inizi del secolo scorso da Penck e Brückner prevedeva inizialmente nel periodo quaternario quattro glaciazioni denominate: Donau II, Günz, Mindel e Riss. Günz, Pre-Pastonian, Mindel e Riss. Wurm, Riss, Mindell e Gunz. Pre-Pastonian, Donau I, Donau II e Riss.

La Commissione Internazionale di Stratigrafia riconosce per il Quaternario la suddivisione in due epoche che sono: Olocene e Plistocene. Olocene e Cenozoico. Neocene e Pleistocene. Olocene e Pleistocene.

Il termine Quaternario fu introdotto nella letteratura scientifica da: Penck. Arduino. Desnoyers. Brückner.

L'ipotesi iniziale formulata da Milankovi? negli anni 1920-30, secondo cui fattori astronomici come le variazioni dell'eccentricità dell'orbita terrestre e dell'inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione ha come obiettivo spiegare: L'origine delle glaciazioni. I fenomeni tellurici. L'avvicendamento delle stagioni. Le eruzioni vulcaniche.

L'evento più rappresentativo del Quaternairo è rappresentato da: La formazione della Rift Valley. Modificazioni identiche in tutta la superficie terrestre. Modificazioni climatiche con avvicendamento di espansione e ritiro dei ghiacci. Pochi eventi che sovvertono il clima del globo.

Il Quaternario rappresenta: Caratterizzato da scarsa variabilità climatica. Il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l'era geologica del Cenozoico. Il periodo geologico più antico. Precedente al Pilocene.

Oggi esistono diverse definizioni di specie; in particolare esiste un tipo di specie basata su caratteri morfologici e viene generalmente usata per le specie attuali e per quelle fossili: Specie tipologica. Specie morfologica. Specie fenetica. Specie biologica.

La disciplina che studia il processo di ramificazione delle linee di discendenza nell'evoluzione della vita si chiama: Filogenetica. Tafonomia. Filogenesi. Tassonomia sistematica.

Il grado di somiglianza tra due taxa, può dipendere dall'avere in comune delle strutture ereditate da un progenitore comune, che vengono definiti. Organi simili. Organi analoghi. Organi omologhi. Organi somatici.

Tutte le categorie utilizzate nella classificazione degli esseri viventi vengono indicate con il termine: Topologie. Taxa. Reperti topologici. Parataxon.

La disciplina che studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, solitamente di una specie viene definita: Tafonomia. Paleologia. Sistematica. Filogenetica.

Come si definiscono le categorie utilizzate nei sistemi di classificazione degli esseri viventi: Cluster. Taxa. Parataxon. Fossili guida.

L'unità base di tutte le altre categorie tassonomiche e corrisponde all'unica suddivisione naturale del mondo organico è: Il taxon. La specie. Il genere. Il phylum.

Il sistema di classificazione defiito paratassonomia si utilizza quando si devono classificare: Fossili giuda. Specie affini. Taxa sconosciuti. Organismi unicellulari.

Tutti i generi affini vengono raggruppati in: Ordini. Specie. Famiglie. Phylia.

Quale è la corretta successione delle categorie tassonomiche: Specie, genere, ordine, famiglia, classe phylum, regno. Specie, genere, famiglia, ordine, phylum, classe, regno. Specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno. Specie, genere, classe, ordine, famiglia, regno, phylum.

Scegliere tra quelle riportate la definizione corretta di tassonomia: Inserire un certo numero di individui in una classificazione già precostituita. Branca che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Ramo della sistematica che definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. Regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico.

I requisiti fondamentali che deve possedere un sistema di nomenclatura devono essere: Unicità. Stabilità. Sono tutte vere. Universalità.

Quando in un gruppo tassonomico si può risalire ad una singola specie ancestrale che rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e di nessuna altra specie che appartenga a quel gruppo, il gruppo si definisce: Parataxon. Monofiletico. Polifiletico. Taxon.

La Tafonomia: E' quel ramo della scienza che studia le modalità di formazione di un resto scheletrico. E' la scienza che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. Stabilisce le regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico.

E' possibile ipotizzare la datazione dello stesso strato litologico e di conseguenza una corrispondente storia evolutiva in funzione di: Tuttel le precedenti. Contenuto fossilifero. Numero di strati osservati. Tracce di fissazione.

La ricerca stratigrafica inizia dallo studio di singole sezioni stratigrafiche di cui vengono rilevate: Caratteristiche sedimentologiche. Contenuto fossilifero. Litologia. Sono tutte vere.

Una fase della tafonomia piuttosto breve che comporta una lenta copertura in caso di normale sedimentazione, oppure può avvenire in modo catastrofico in presenza di una frana prende il nome di: Storia dei resti prima del seppellimento. Seppellimento. Morte dell'organismo. Trasformazione dei resti.

Esistono diverse maniere di conservazione di un organismo; si possono differenziare metodi diretti e indiretti. In particolare quale tra quelli elencati non rappresenta un metodo diretto di conservaziona: La demineralizzazione. L'impronta. La carbonizzazione. La mineralizzazione.

Il processo biostratinomico che si verifica sulle parti molli ad opera di organismi necrofagi o da organismi decompositori prende il nome di: Necrolisi. Erosione. Disarticolazione. Trasporto.

L'uomo di Similaun: E' un uomo mummificato trovato sulle Alpi Venoste. Risulta ancora presente a livello mondiale. Potrebbe essere un alpinista scomparso in età recente. Non mangiava carne.

Per cladogenesi s'intende: Periodo di stasi della specie. Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi.

Quale tra le seguenti opzioni non è una caratteristica del processo stratigrafico: Mette in relazione la storia temporale, l'origine, la composizione litologica e chimica. Descrive i corpi rocciosi. È strettamente correlata alla paleontologia. Si contrappone agli studi evoluzionistici condotti sul pianeta e gli esseri che lo popolano.

Si definiscono unità litologiche: I fossili utilizati per la datazione. Particolari rocce. Le unità di radiocarbonio. Strati rocciosi.

L'insieme delle procedure con cui si può dimostrare la corrispondenza di parti eventualmente separate geograficamente di una o più unità geologiche. Correlazione stratigrafica. Correlazione topografica. Contenuto fossilifero. Litologia.

Un intervallo specifico o un punto specifico di una sequenza specifica di strati, che viene a costituire lo standard per la definizione e il riconoscimento della suddetta unità stratigrafica prende il nome di: Cronocorrelazione. Litostratigrafia. Stratotipo. Limite.

Come si definisce una successione di strati rocciosi caratterizzata dall'essersi formata durante uno specifico intervallo di tempo geologico: Litostratigrafia. Biostratigrafia. Cronostratigrafia. Magnetostratigrafia.

Per unità magnetostratigrafica si intende: Una zona di magnetopolarità, denominata in base alla località geografica di identificazione. Un insieme di rocce accomunate da caratteristiche magnetiche aspecifiche. Uno strato di rocce con specifiche proprietà magnetiche, diverse per strati sopra e sottostanti. La documentazione della polarità del campo magnetico terrestre.

I fossili più utili dal punto di vista stratigrafico, chiamati fossili guida, devono presentare nello stesso momento quali caratteristiche: Ampia distribuzione geografica. Grande velocità di diffusione e bbondanza e facilità di ritrovamento. Distribuzione temporale limitata. Sono tutte caratteristiche dei fossili guida.

La sinecologia studia: Gli organismi fossili e l'ambiente in cui vivevano. Le relazioni che si stabiliscono tra una popolazione e il resto della comunità di una determinata area. I rapporti esistenti tra i vari organismi, animali e vegetali, e tra questi e l'ambiente in cui vivono. Nessuna delle precedenti.

Nella biostratigrafia è possibile distinguere diversi tipi di associazione. In particolare mescolamento di entità paleobiologiche temporalmente successive si definisce: Sedimentaria. Tafonomica. Allotropica. Stratigrafica.

Le faune continentali vengono ordinate cronologicamente in base al livello evolutivo e le associazioni fossili risultanti costituiscono: Unità tassonomiche. Biosezioni. Non esiste un tale sistema. Biocroni.

La presenza di resti fossili nelle rocce sedimentarie fornisce uno strumento per la loro classificazione e correlazione secondo alcuni criteri, tra cui quello temporale. E' il principio su cui si basa: Ecologia. Litostratigrafia. Biostratigrafia. Magnetostratigrafia.

La datazione dei resti scheletrici si definisce diretta quando: Si calcola in base all’età delle rocce sedimentarie o vulcaniche in cui il materiale è inglobato. Si prende in considerazione il materiale eventualmente presente, vicino al resto fossile di interesse. Si prende in considerazione una zona molta ampia dove è stato ritrovato il resto. Il resto viene estratto dalla roccia dove si trova.

Il metodo delle tracce di fissione è un metodo basato su: Rilevamento dei danni provocati alle strutture cristalline, da parte delle disintegrazioni radioattive conseguenti alla fissione di uranio 238. Studio dell’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Rilevamento del contenuto di carbonio 14.

Quali tra quelle elencate possono essere causa di incertezza nei metodi di datazione assoluta: Incertezze stratigrafiche. Incertezze genetiche e storiche. Tutte le opzioni sono corrette. Incertezze analitiche.

Quale metodo di datazione si basa sull’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali: Dendrocronologia. Tracce di fissione. Litografia. Metodo delle Varve.

Quale tra quelli elencati non è un metodo di datazione assoluto: Metodo delle varve. Sono tutti metodi assoluti. Metodi delle tracce di fissione. Metodo del radiocarbonio.

La dendrocronologia: Si basa sull'alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Si basa sul criterio per cui la successione delle rocce dal basso verso l'alto corrisponde alla successione degli eventi geologici che le hanno prodotte. Si basa sul concetto secondo cui, in un'area ristretta, rocce uguali presentano età uguali. Si basa sulla misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate.

Oltre al metodo del radiocarbonio esiste un ulteriore metodo di datazione radiometrico rappresentato da: Metodo Litologico. Metodo delle Varve. Metodo delle tracce di fissione. Metodo Paleontologico.

Il metodo di datazione radiometrico più utilizzato utilizza come isotopo il: C-20. C-15. C-18. C-14.

Il metodo di datazione radiometrico: E' un metodo di datazione relativo. E' un metodo di datazione assoluto. Non esiste. E' un metodo di datazione distruttivo.

Quale tra quelli elencati non può essere ritenuto un metodo di datazione relativo: Metodo litologico. Metodo Paleontologico. Metodo stratigrafico. Metodo del radiocarbonio.

I caratteri antropometrici fondamentali sono: Nessuno dei due. Entrambi. Statura. Peso.

Quale tra quelli elencati non rappresentano tratti distintivi della differenza tra uomo e donna: Uno scheletro meno robusto nella donna e un bacino più basso e largo. Caratteri del cranio più marcati e processo mastoideo più evidente nella donna. Aumento dimensionale della gabbia toracica nell’uomo per contenere polmoni più sviluppati. La distribuzione del pannicolo adiposo e della massa muscolare sono talmente differenti, che assumono per certi versi il significato di segnale sessuale, come il sovradimensionamento di natiche e mammelle tipico della nostra specie.

Quali tra quelle elencate non è fa parte delle misure lineari assolute: Sono tutte corrette. Lunghezza. Altezza. Larghezza.

La sezione dell'antropologia che studia le variazioni dimensionali dell'individuo in rapporto alla sua origine etnica, al sesso, all'età, allo stato fisico, alla condizione socioeconomica, allo stato di nutrizione e alla sua attività fisica prende il nome di: Paleontologia. Antropologia culturale. Bioantropologia. Antropometria.

Quale disciplina applicata allo studio della paleoantropologia, permette di stimare, a partire dalla misurazione dei resti scheletrici e dei denti e dall'applicazione di opportune equazioni, quali fossero le dimensioni morfologiche degli Ominidi fossili: Bioantropologia. Paleontologia. Biostratigrafia. Antropolmetria.

In antropometria il rapporto tra due misure viene definito: Indice. Morfotipo. Punto pari. Punto impari.

I caratteri misurabili in antropometria possono essere: Solo quantitativi. Misurabili o qualitativi. Misurabili e qualitativi. Quantitativi o classificabili.

I caratteri definiti misurabili e quantitativi sono: Colore degli occhi, la forma dei capelli, le proprietà biochimiche del sangue. Peso, la statura, le dimensioni della testa, la frequenza del respiro, la durata della vita. Peso, la statura, proprietà biochimiche del sangue. Frequenza del respiro, la durata della vita, la forma dei capelli.

Quale tra quelle elencate è una dimensione somatometrica: Larghezza delle spalle. Larghezza biacromiale. Lunghezza braccio. Lunghezza totale.

Le variabili dei caratteri legati all’ambiente seguono alcune regole; quale tra quelle elencate è corretta: Nelle aree geografiche più fredde sono presenti varietà morfologiche con arti più corti. Nelle aree geografiche più fredde sono presenti varietà morfologiche con arti più lunghi. Nelle aree geografiche più calde sono presenti varietà morfologiche con arti più corti. Nessuna opzione è corretta.

Quali sono i tipi di stress subiti da un individuo che possono essere rilevati: Patologie muscolari e articolari, patologie nervose. Indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, patologie muscolari. Indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, indicatori di stress muscolare. Patologia dentale, indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, stress episodici.

Cosa permette di rilevare in un individuo il tipo di lavoro, di alimentazione e di adattamento all’ambiente circostante: Indici antropometrici. Non sono valutabili. Indici misurabili e qualitativi. Indicatori di stress.

La valutazione dell’inserzione dei muscoli, delle modificazioni delle articolazioni e dei traumi rappresentano: Indicatori di stress episodici. Indicatori di stress funzionali. Indicatori di stress cumulativi. Indicatori di stress associati a malattie specifiche.

La mortalità e disturbi di crescita rilevabili analizzando il dimorfismo sessuale, i disturbi nella crescita, gli indici di robustezza sono: Indicatori di stress episodici. Indicatori di stress funzionali. Indicatori di stress associati a malattie specifiche. Indicatori di stress cumulativi.

Il motivo per cui in paleoantropologia lo studio dei denti è molto importante è riconducibili ad alcune loro caratteristiche ovvero: Non risentono di eventuali turbamenti dello sviluppo. Sono tutte corrette. Rivelano la composizione e consistenza degli alimenti utilizzati nella dieta dell’individuo. La variabilità.

Il rapporto tra superficie (statura) e massa (peso), la forma del cranio, la porzione degli arti rispetto al tronco e la pigmentazione rappresentano: Indici di stress cumulativi. Indici di dimensioni antropometrici. Variabilità genotipica. Variabilità dei caratteri fisici legati all’ambiente.

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