Antropologia Piombo 3
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Title of test:![]() Antropologia Piombo 3 Description: capitolo 14-21 Creation Date: 2025/04/09 Category: Others Number of questions: 47
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Secondo quali studioso tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso, mediante la generazione, ai nuovi individui: Darwin. Linneo. Lamark. Buffon. Chi tra i seguenti evoluzionisti ripropone la scala naturae: Lamark. Buffon. Darwin. Cuvier. I fattori "uso e non uso" e "trasmissione dei caratteri acquisiti" sono parte della teoria di: Lamark. Buffon. Darwin. Hutton. La definizione di Lamark secondo cui"le parti che venivano usate di più subivano una trasformazione diventando più funzionali e maggiormente efficienti a seconda del tempo in cui venivano utilizzate" prende il nome di: Teoria dell'uso e del non uso. Teoria del gradualismo. Selezione naturale. Teoria dei caratteri acquisiti. Secondo Lamark ogni individuo trasmette alla progenie le caratteristiche accumulate durante la sua vita. Si tratta di: Caratteristiche acquisite sotto stimolo dell'ambiente. Nel pensiero di Lamark non si parla di trasmissione dei caratteri. Caratteri modificati ad un processo di decadimento. Eventi casuali che possono portare ad uno svantaggio o un vantaggio. Quali tra quelli elencati rappresenta un punto debole del pensiero di Lamarck: Sono tutte corrette. non c’era prova che i caratteri acquisiti durante la vita dei singoli individui potessero essere trasmessi alla prole. non si vedeva la ragione per la quale alcuni animali dovessero desiderare certi loro caratteri. i fossili fornivano la testimonianza di esseri vissuti nel passato, che si erano trasformati nelle specie attualmente viventi e che, quindi, non si erano estinti. Il concetto secondo cui un carattere che rimane inutilizzato per troppo tempo, regredisce fino a scomparire fa parte del principio: Uso e non uso. Selezione sessuale. Degenerazione. Ereditarietà dei caratteri. Lamarck nella sua teoria considera l'uomo: Come un essere naturale la cui organizzazione deve essere confrontata con quella animale. Alla stregua degli animali. All'apice della scala naturale. Inclassificabile. Un punto di debolezza della teoria di Lamark è: Visione dei fossili. La teoria dell’uso e del non uso. Il concetto di adattamento. Tutte le risposte sono corrette. Il pensiero evoluzionisitico di Lamark afferma che: Il processo di trasformazione era un processo graduale. Il processo di trasformazione avveniva secondo dinamiche vioelnte e repentine. Il processo di trasformazione seguiva un ordine divino designato al momento della creazione. Sono tutte vere. Secondo il principio dell'uso e del non uso, le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base a: I bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Un processo degenerativo. Il progetto di una divinità creatrice. Un finalismo religioso. Le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base ai bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Tale principio prende il nome di: Degenerazione delle specie create. Teoria dei caratteri acquisiti. Teoria dell'uso e del non uso. Neocreaziosmo. Quale studioso sostiene che gli eventi naturali sono capaci di stimolare la forza interna degli esseri viventi: Linneo. Lamark. Lyell. Cuvier. Quale tra i punti riportati di seguito è un concetto sviluppato nel pensiero evoluzionista di Lamark: Tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai. nuovi individui. La produzione di un nuovo organo in un risultava dal sopravvenire di un nuovo bisogno. Sono tutte vere. Lo sviluppo degli organi avviene sotto spinta dell' uso degli organi stessi. Il concetto secondo cui “tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai nuovi individui” è contenuto nel pensiero di: Buffon. Hutton. Lamarck. De Vries. Lamark credeva ancora nella Scala della Natura, che però assume caratteristiche diverse rispetto ad Aristotele e Linneo. Sono tutte vere. Rappresenta una vera e propria serie storica prodotta dalla trasformazione. L'uomo viene posto fuori dalla scala naturae e quindi da ogni processo evoluzionistico. Era caratterizzata da un movimento stabile di esseri, che salivano la scala aumentando il loro grado di complessità. Un errore riconosciuto nel pensiero di Lamark riguarda la teoria dei caratteri acquisiti e precisamente: Non inducono una modificazione del genotipo e quindi del DNA. Sono tutte vere. Non possono dar luogo a nessuna forma di evoluzione. I caratteri acquisiti da un individuo non possono essere ereditate dai discendenti. Perché Lamarck compie un passo indietro nella sua teoria: Pone l’uomo come apice della scala naturae. L’uomo si pone al di fuori dei meccanismi evolutivi. L'evoluzione di una specie in un'altra più progredita sarebbe collegata ad un principio creativo finalizzato alla comparsa dell'uomo sulla terra. Le risposte sono tutte corrette. Nella scala naturae di Lamark: Le posizioni degli esseri viventi sono immutabili. Solo alcuni esseri viventi sono dotati delle caratteristiche per salire e scendere la scala. Lamark non parla di scala naturae. È caratterizzata da un movimento stabile di esseri, la scala grazie alla loro tendenza ad aumentare di complessità adattandosi all’ambiente. Secondo quale studioso gli organismi semplici vengono generati spontaneamente dalla sostanza inorganica e poi, guidati da una forza interna e col tempo, si trasformano in organismi sempre più perfetti fino ad arrivare all'uomo: Lamark. Buffon. Cuvier. Lyell. Nonostante per la Lamarck si parli di protoevoluzionismo, nel suo pensiero è presente un passo indietro legato al concetto: Il bisogno crea l’organo. Si instaura una lotta per la sopravvivenza. L’uomo si pone al di fuori dei meccanismi evolutivi. Nessuna è corretta. Chi fu uno dei principali fautori della “riabilitazione” di Lamarck e del suo pensiero: Wallace. Linneo. Darwin. Lyell. I concetti fondamentali delle teorie di Lamarck sono stati rivalutati alla luce di nuove scoperte e approcci scientifici. In particolare l'idea che l'ambiente possa influenzare l'eredità biologica, anche se in modi diversi da quelli proposti da Lamarck, prende il nome di:I concetti fondamentali delle teorie di Lamarck sono stati rivalutati alla luce di nuove scoperte e approcci scientifici. In particolare l'idea che l'ambiente possa influenzare l'eredità biologica, anche se in modi diversi da quelli proposti da Lamarck, prende il nome di: nessuna è corretta. eugenetica. epigenetica. mutazionemutazione. L’epigenetica rappresenta: La mappatura del patrimonio genetico. lo studio di come l'ambiente influenzi l'espressione genica e la trasmissione di tratti fenotipici senza modifiche dirette al DNA. Un meccanismo di ricerca sul campo. Lo studio delle mutazioni del DNA. L’ereditarietà dei caratteri acquisiti di cui parla Lamarck potrebbe essere spiegata alla luce di: non può essere spiegata. studi di epigenetica. la teoria dei caratteri acquisiti è stata spiegata e dimostrata da Lamarck. mappatura del genoma. Compte, Huxley, Galton sono esponenti del: Positivismo. Plutonismo. Attualismo. Gradualismo. L’opera più famosa di Darwin “The origin of species” venne pubblicato nel: 1856. 1849. 1869. 1859. Darwin nacque nel: 1787. 1809. 1810. 1827. Chi fu l'autore dell'opera L'origine dell'uomo e la selezione sessuale (The Descent of Man 1871): Darwin. Spencer. Wallace. Lyell. L’opera più famosa di Darwin “The origin of species” venne pubblicato nel: 1869. 1849. 1856. 1859. La tappa forse più importante nel viaggio sul Beagle di Darwin è rappresentato dalle Galalpagos perché: Darwin non arrivo fino alle Galapagos. È un luogo di straordinario interesse paleontologico. Nessuno aveva mai visitato tale luogo. Darwin poté socializzare con le popolazioni autoctone. Nel 1831 Darwin riuscirà a imbarcarsi sul Beagle, un brigantino britannico; la spedizione aveva l’obiettivo: nessuna è corretta. una spedizione di ricognizione scientifica intorno al mondo. una spedizione di conquista. non aveva obiettivi dichiarati. Secondo Darwin il processo evolutivo varia a seconda delle situazioni. In particolare le variazioni potevano essere vantaggiose, indifferenti o svantaggiose e portare alla nascita di una nuova specie, per divergenza. Per spiegare il processo evolutivo lo studioso utilizzò una rappresentazione: A diagramma concentrico. Inclusiva. Esclusiva. Ad albero. Già Linneo nella sua opera Systema Naturae aveva inserito l'uomo nello stesso ordine delle scimmie, ma il merito di considerlo in termini evolutivi è riconducibile a: Wallace. Darwin. Hutton. Lamark. Quali tra i seguenti punti è un cardine del pensiero sviluppato da Darwin per spiegare l’evoluzione della specie: finitezza delle risorse e sovrabbondanza della prole” e “lotta per la sopravvivenza. nessuna risposta è corretta. le opzioni sono entrambe corrette. variabilità intraspecifica. Secondo il pensiero di Darwin con il passare del tempo in una popolazione si osserverà: La presenza di mutazioni vantaggiose e svantaggiose. Un numero via via maggiore di individui che presenta caratteristiche vantaggiose. Lunghi periodi di immutabilità della specie. Sviluppo di organi maggiormente utilizzati. Secondo il pensiero di Darwin le variazioni possono essere: Vantaggiose e svantaggiose. Vantaggiose e indifferenti. Indifferenti o svantaggiose. Sono tutte corrette. Il saggio An Essay on the Principle of Population (Saggio sul principio della popolazione) è un’opera di: Darwin. Malthus. Wallace. Lyell. Il demografo ed economista che influenzò con il suo saggio il pensiero di Darwin è: Marx. Malthus. Spencer. Lyell. I caratteri definiti vantaggiosi, secondo Darwin, in una popolazione tendono: A scomparire per eventi catastrofici. A sommarsi. Ad essere sempre più frequenti. A saltare generazioni. Secondo quale evoluzionista le nuove specie danno origine a nuovi generi, nuovi generi a nuovi ordini e così via in un processo che ricorda la ramificazione di un albero: Wallace. Lyell. Buffon. Darwin. Secondo il pensiero di Darwin, la spinta verso il cambiamento e l'evoluzione era rappresentato: La selezione naturale. Un adattamento lento. La limitata disponibilità di risorse. Ereditarietà dei caratteri acquisiti. Secondo il pensiero evoluzionista di Darwin l'esempio della giraffa può essere spiegato ipotizzando che in una popolazione di giraffe poteva nascere un esemplare con il collo leggermente più lungo e di conseguenza: Aumentavano le possibilità di sopravvivenza, dal momento che l'esmplare era avvantaggiato per procurarsi il cibo. Nessuna delle precedenti. Il carattere collo lungo derivava da una mutazione trasmessa da un genitore. Il collo più lungo era la conseguenza dell'ambiente sugli esemplari. Con il passare del tempo i nuovi individui e nuove popolazioni danno origine a nuove specie; si tratta di una ipotesi portata avanti da: Buffon. Lamark. Linneo. Darwin. Secondo le osservazioni di Darwin le popolazioni tendono naturalmente ad aumentare, ma rimangono pressoché costanti al passare del tempo dal momento che: Molti individui muoiono mentre pochi sopravvivono e si riproducono. E' alla base del processo di selezione naturale. Si instaura una lotta per la sopravvivenza tra individui della stessa specie. Sono tutte vere. Secondo il pensiero di Darwin, nel tempo, sempre più individui in una popolazione presenteranno: Lo sviluppo degli organi che vengono maggiormente utilizzati. Rimangono immutabili per periodi molto lunghi. Le caratteristiche individuali vantaggiose si presentano con sempre maggiore frequenza. Mutazioni causali sia vantaggiose che svantaggiose. Secondo quale evoluzionista nella lotta per l'esistenza, ha la meglio chi possiede caratteristiche più consone all'ambiente, dando vita ad una discendenza in grado di sfruttare le varie opportunità ecologiche: Darwin. Buffon. Cuvier. Lamark. |