antropologia 36 48
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Title of test:![]() antropologia 36 48 Description: mattia antrop |




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01. La comparsa della Rift Valley in Africa ebbe delel conseguenze sul processo evolutivo; in particolare determinò la. Estinzione dei grossi mammiferi. La separazione tra scimmie del Vecchio Mondo e del Nuovo Mondo. Speciazione dell'Australopithecus. Nessuna delle precedenti. 02. Le conseguenze dell'evento tettonico che portò alla formazione della Rift Valley ebbe come consuenza sugli ominidi: Allo sviluppo delle industrie litiche per un aumento delle risorse minerarie. Un adattamento alle variazioni ambientali che porterà all'affermarsi della postura bipede. Una variazione delle abitudini sociali. La Rift Valley non ha avuto ripercussioni sulla nascita della specie Homo. 03. La Rift Valley: E' una zona che non ha subito alcuna modificazione climatica. E' divisa in due blocchi, Laurasia e Gondwana. E' una grande fossa tettonica formatasi alla fine del Miocene. E' il risultato dell'emersione della terra nel Mesozoico. 01. Verso la fine del Pleistocene ci fu un grande evento ovvero: Il ritiro delle terre emerse. L’estinzione dei grandi mammiferi. Migrazione verso nord di varie specie. Una riduzione dei ghiacciai nel continente europeo. 02. Le glaciazioni produssero anche una serie di effetti correlati ovvero: La variazione del livello dei mari, aggiustamenti isostatici della crosta terrestre e anomalie nella circolazione dei venti. tutte le opzioni sono corrette. La modifica dei bacini fluviali e la creazione di migliaia di laghi. L'erosione e la deposizione di materiali su grandi aree dei continenti. 03. Quale tra gli eventi elencati non sono avvenuti nel quaternario: L'Inghilterra si divise dall'Europa. Il Mar Nero entrò in contatto col Mar Egeo. Sono tutte errate. La Sicilia si avvicinò all'Africa e alla Calabria. 04. Oltre alle cause astronomiche ad influire sullo sviluppo dei periodi glaciali e interglaciali nel quaternario sarebbero: La raccolta delle masse nevose. La distribuzione delle terre emerse. Sono tutte corrette. Un condizionamento delle grandi correnti oceaniche. 05. Secondo l’ipotesi formulata da Milankovič negli anni 1920-30 i cambiamenti climatici del periodo quaternario sarebbero legati a: Fattori astronomici. Variazioni dell’eccentricità dell’orbita terrestre. Variazione dell’inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione. Tutte le opzioni sono corrette. 06. L'evento più rappresentativo del Quaternairo è rappresentato da: Modificazioni climatiche con avvicendamento di espansione e ritiro dei ghiacci. Modificazioni identiche in tutta la superficie terrestre. La formazione della Rift Valley. Pochi eventi che sovvertono il clima del globo. Le glaciazioni avvenute nel quaternario sono state: 6 glaciazioni. 8 di cui 4 principali. 4 glaciazioni. 7 di cui 4 principali. 08. Il modello, proposto agli inizi del secolo scorso da Penck e Brückner prevedeva inizialmente nel periodo quaternario quattro glaciazioni denominate: Günz, Pre-Pastonian, Mindel e Riss. Donau II, Günz, Mindel e Riss. Wurm, Riss, Mindell e Gunz. Pre-Pastonian, Donau I, Donau II e Riss. 09. Il quaternario ha inizio circa: 2 milioni di anni fa. 1 milioni di anni fa. 3,5 milioni di anni fa. 3 milioni di anni fa. 10. La Commissione Internazionale di Stratigrafia riconosce per il Quaternario la suddivisione in due epoche che sono: Olocene e Pleistocene. Olocene e Cenozoico. Neocene e Pleistocene. Olocene e Plistocene. 11. Il Quaternario rappresenta: Caratterizzato da scarsa variabilità climatica. Il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l'era geologica del Cenozoico. Il periodo geologico più antico. Precedente al Pilocene. 12. Il termine Quaternario fu introdotto nella letteratura scientifica da: Arduino. Penck. Brückner. Desnoyers. 13. L'ipotesi iniziale formulata da Milankovi? negli anni 1920-30, secondo cui fattori astronomici come le variazioni dell'eccentricità dell'orbita terrestre e dell'inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione ha come obiettivo spiegare: I fenomeni tellurici. Le eruzioni vulcaniche. L'avvicendamento delle stagioni. L'origine delle glaciazioni. 08. I caratteri neanderthaliani tendono ad aumentare con il passare del tempo, lasciando ipotizzare una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal dovuta a: Un aumento delle temperature globali. L’isolamento geografico. I flussi migratori. Le condizioni climatiche estreme che si sono verificate durante le glaciazioni. 09. Secondo la teoria Out of Africa la specie che si sarebbe spostata dall’Africa per colonizzare l’Asia e la restante parte dell’Africa fu: Homo ergaster. Homo sapiens. Neanderthal. Homo erectus. 10. Secondo la teoria Out of Africa la culla della specie sarebbe stata: Asia. Africa centrale. Africa occidentale. Africa orientale. 11. La specie il cui nome in latino significa «esploratore» o «pioniere» è: Homo antecessor. Homo erectus. Homo heidelbergensis. Homo habilis. 12. La teoria elaborata dagli studiosi che spiegherebbe una diretta discendenza tra heidelbergensis e neanderthal si basa su: Macromutazione. Meccanismo a collo di bottiglia. Isolamento geografico. Effetto del fondatore. 13. La mandibola di Mauer è un reperto fossile appartenuto a: Homo erectus. Neanderthal. Homo habilis. Homo heidelbergensis. 14. Chi venne originariamente venne Pitecantropo e Uomo di Giava: Homo antecestor. Homo erectus. Homo habilis. Neanderthal. 15. Secondo la teoria "out of Africa", il processo di colonizzaizone del genere Homo prevede l'espansione nell'ordine: Asia-Europa-Africa. Africa-Europa-Asia. Europa-Asia-Africa. Africa-Asia- Europa. 16. Quale specie tra 1,8 e 1,3 milioni di anni fa migrò dall'Est Africa, colonizzando altre parti del vecchio continente, Cina e sud est asiatico: Homo habilis. Homo sapiens. Homo erectus. Neanderthal. 17. Il reperto umano europeo più antico, risalente a 1,3 milioni di anni, sarebbe rappresentato da: H. sapiens. H. erectus. H. Neanderthalensis. H. ancecessor. 18. Una caratteristica dell'H. erectus fu: Conta numerosi fossili trovati in Medio Oriente ed Asia. Era dedito alla raccolta e alla caccia anche di grossi animali. Sono tutte vere. Ha avuto uno spiccato e relativamente rapido aumento della capacità cranica. 19. I fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va dal circa 1.7 milioni di anni fa a 50.000 anni fa appartengono alla specie: H. sapiens. A. africanus. H. erectus. Nessuna delle precedenti. 20. A quale specie del genere Homo viene associata l'industria litica acheuliana: H. sapiens. H.neanderthalensis. H. erectus. H.habilis. 21. Le prime evidenze di produzione litica nel genere Homo sono rappresentate da: Seghetti. Choppers. Amigdale. Carenati. 22. Le più antiche evidenze di produzione di manufatti litici mediante scheggiatura intenzionale sono riconducibili a: H. habilis. A. africanus. H.sapiens. Paranthropus. 23. L'h. habilis venne così definito perché: Aveva sviluppato la capacità di esprimersi in modo eloquente. E' un nome di fantasia. Sapeva usare le mani. Sapeva cacciare. 24. Un esponente del genere Homo che secondo studi recenti è stato declassato ad ominide è: H. Neanderthalensis. H. habilis. H. erectus. H. sapiens. 01. Quali tra quelle elencate non è una caratteristica fisica degli uomini di Neanderthal: Una struttura scheletrica generalmente più massiccia. Gambe e braccia più corte, mani e dita più grandi. Fronte sfuggente e arcate sopraccigliari più prominenti. Presenta una mascella poco sporgente e mento pronunciato. 02. L'espansione dell'occipitale, chiamata «chignon» termine francese che ricorda i capelli raccolti dietro la nuca, è una caratteristica dell'homo: H. erectus. H.habilis. H. sapiens. H. neandertal. 03. Le caratteristiche fisiche di h. neanderthalensis hanno contribuito al su successo evolutivo, dal omento che gli consentivano: Vivere in climi particolarmente freddi. Nessuna delle precedenti. Vivere in climi particoalrmente aridi. Avere la supremazia nella caccia. 04. L'estinzione dei neanderthal coincide nella maggior parte delle regioni geografiche con: La formazione di una fossa tettonica in Africa. La comparsa dell' Homo sapiens. Periodi di carestia. Migrazioni. 06. L’estinzione di Homo neanderthalensis è avvenuta: 300.000. 3.000. 30.000. 250.000. 07. Il termine “chignon” viene utilizzato per indicare una caratteristica di: Homo neanderthalensis. Homo erectus. Homo sapiens. Homo habilis. 08. Il termine “chignon” viene utilizzato per indicare: L’espansione dell’occipitale. La curvatura presente a livello cervicale. Un aspetto esteriore di Neanderthal. Un allineamento del forame occipitale. 09. Uno studio eseguito sul DNA fossile di alcuni resti di uomo di Neanderthal sembra indicare che: Tutte le opzioni sono corrette. Che le differenze anatomiche e somatiche sarebbero dovute a differenze climatiche, ambientali, morfologiche e di alimentazione. Neanderthal e sapiens sono parzialmente contemporanei ma appartenenti a due diverse specie. Che almeno fino a un certo punto neanderthalensis e sapiens apparterrebbero alla stessa specie. 10. Con l'h. neanderthalensis comincia: La prima produzione litica. La comparsa di accampamenti. Il ritrovamento di choppers. La pratica di seppellire i morti. 11. Le caratteristiche fisiche di Neanderthal sono legate: Precedono l’evoluzione di sapiens. Adattamento alla carenza di cibo. Ambiente freddo. Ambiente caldo. 12. L’Homo floresiensis deve il suo nome a: Una particolare conformazione del cranio. Dal nome dello scopritore. Sito dove è stato ritrovato. L’usanza di coprire i morti con i fiori. 13. Le caratteristiche Homo floresiensis sono: Non è in grado di lavorare la pietra, accendere il fuoco. Da una popolazione di ominidi attorno a 800.000 anni fa, si sarebbe sviluppata una forma caratterizzata da gigantismo. Non ha assunto una chiara postura eretta. Nessuna tutte le opzioni sono corrette. 01. Il registro fossile dei Denisova è costituito da: Un osso del dito, una mascella, denti e frammenti di cranio. Un osso del dito e una mascella. Frammenti di un cranio. Denti e frammenti di cranio. 02. Il primo resto fossile denisovano è venuto alla luce nel 2008 nella grotta Denisova, nei monti Altai in Siberia. Si trattava di: una mascella. un femore. un dente. una falange. 03. Le due specie o gruppi fratelli, i cosiddetti sister groups sono: I denisovani e i neandertaliani. I denisovani e i sapiens. I neandertaliani e i sapiens. Le specie o gruppi fratelli sono tre: Sapiens, Neanderthal e Denisovani. 04. Il rinvenimento nel 2012, sempre nella grotta Denisova, di una piccola porzione di un osso di un braccio o di una gamba di un’adolescente femmina di circa 13 anni ha rivelato: madre geneticamente neandertaliana e padre geneticamente denisovano. madre geneticamente neandertaliana e padre geneticamente sapiens. madre geneticamente denisovana e padre geneticamente neandertaliano. madre geneticamente sapiens e padre geneticamente denisovano. 05. Quando gli umani anatomicamente moderni emersero dall'Africa: Neanderthal e i Denisovani abitavano l'Eurasia. Neanderthal aveva lasciato il posto ai Denisovani in Eurasia. Nessuna opzione è corretta. Denisovani si erano già estinti. 06. Il primo ritrovamento nella galleria orientale della grotta di Denisova nei Monti Altai avvenne: 2010. 2008. 1998. 2018. 07. L’uomo di Denisova è vissuto tra: 100.000 e 70.000 anni fa. 70.000 e 40.000 anni fa. 7.000 e 4.000 anni fa. 50.000 e 30.000 anni fa. 08. Quale delle seguenti affermazioni è errata. L’uomo di Denisova condivise il territorio con Homo sapiens, ma non con i Neanderthal. Le diverse popolazioni Denisova si sono adattate ad ambienti distinti. L’uomo di Denisova, vissuto tra 70.000 e 40.000 anni fa. Gli incroci furono tali che una piccola percentuale del genoma delle attuali popolazioni umane asiatiche è di origine denisoviana. 01. Il "cranio" di Florisbad fu ritrovato in Africa: meridionale. settentrionale. orientale. non è stato ritrovato in Africa. 02. I resti fossili di Homo Sapiens più antichi mai individuati in Eurasia risalgono a: 210.000 anni fa. 150.000 anni fa. 21.000 anni fa. 100.000 anni fa100.000 anni fa. 03. I resti fossili di Homo Sapiens più antichi mai individuati in Eurasia, sono stati scoperti in: Grecia. Siberia. Spagna. Altamura. 04. Sulla base di prove genetiche, fossili e archeologiche, si può affermare che l'Homo sapiens è comparso per la prima volta: in Europa durante il Pleistocene. in Africa durante il Pleistocene. in Asia durante il Pleistocene. la prima comparsa di Sapiens è ancora controversa. 05. Un calvario di Iwo Eleru, Nigeria, datato a circa16–12 ka ha mostrato: un mosaico di caratteristiche primitive e derivate. attesta una complessa storia evolutiva. ci sarebbe stato un flusso genico relativamente recente tra H. sapiens arcaico e moderno. tutte le opzioni sono corrette. 06. I fossili oggi ritenuti i più antichi della storia dell’Homo sapiens sono stati ritrovati dal team di Jean-Jacques nel sito di: Jebel Irhoud. Denisova. Kathu Pan. Kalahari. 07. Quale tra le opzioni elencate è riconducibile alla tipologia anatolica di sapiens: Raccoglie la maggioranza delle popolazioni dell'area mediorientale, con l'espansione araba si è diffuso anche in Nord Africa; è ritenuto affine al tipo iranico. Nell'Europa nord-orientale e sulle coste del Mar Baltico orientale. Nell'Africa del Nord. Dall'Asia minore al Mar Caspio. 08. Quale tra le varie tipologie di europoidi è dominante nei Balcani occidentali: Baltico. Nordico. Mediterraneo. Illirico. 09. La motivazione per cui la specie Homo ha dato origine a diverse etnie è: La necessità di adattamento dell’uomo. L’origine multietnica. Sono tutte corrette. Una conseguenza dell’isolamento geografico. 10. In merito all’origine dell’uomo nella forma sapiens esistono due schieramenti di pensiero che sono: Una origine asiatica e una multiregionale. Una origine orientale e una occidentale. Una origine africana recente e una multiregionale. Una origine asiatica e una africana. 11. La vittoria evolutiva di H. sapiens è dovuta ad una serie di aspetti, che sono manifestazione delle sue capacità intellettive. Quali tra quelle elencate non sono caratteristiche che gli appartengono: Il passaggio dalla vita nomade alla stanziale. Sono tutte vere. Formazione di gruppi umani più evoluti a livello sociale, con una economia di caccia e raccolta. Capacità di domare e accendere il fuoco. 12. L'unico esponente del genere homo ad aver colonizzato l'intero globo è: H. sapiens. H. erectus. H. neandertal. H.habilis. 13. La caratteristica peculiare di H. sapiens, "uomo sapiente" è rappresentata dall'intelligenza. Intesa come: Sono tutte conseguenze dello sviluppo delle capacità intellettive. Scperta dell'arte e del gusot del bello. La costruzione e l'utilizzo degli strumenti. Capacità di astrazione. 14. L'Homo Sapiens europeo è chiamato anche: Cro Magnon. Flores. Nessuna delle precedenti. Dmanisi. 15. La comparsa dell'Homo Sapiens risale a circa: 20000. 50000. 100000. 200000. 16. Il gruppo europoide di sapiens è costituito da: Popolazioni dell’Europa e dell’Asia occidentale. Popolazioni dell’Europa, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Asia occidentale, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. Popolazioni dell’Europa, la maggioranza dei popoli dell’Asia occidentale, dell’Africa del nord, nelle Americhe e in Oceania. 01. Il sistema di classificazione defiito paratassonomia si utilizza quando si devono classificare: Fossili giuda. Specie affini. Organismi unicellulari. Taxa sconosciuti. Quando in un gruppo tassonomico si può risalire ad una singola specie ancestrale che rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e di nessuna altra specie che appartenga a quel gruppo, il gruppo si definisce: Taxon. Monofiletico. Polifiletico. Parataxon. 03. Scegliere tra quelle riportate la definizione corretta di tassonomia: Branca che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Inserire un certo numero di individui in una classificazione già precostituita. Regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico. Ramo della sistematica che definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. 04. Quale è la corretta successione delle categorie tassonomiche: Specie, genere, classe, ordine, famiglia, regno, phylum. Specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno. Specie, genere, famiglia, ordine, phylum, classe, regno. Specie, genere, ordine, famiglia, classe phylum, regno. 05. I requisiti fondamentali che deve possedere un sistema di nomenclatura devono essere: Unicità. Stabilità. Universalità. Sono tutte vere. 06. Tutti i generi affini vengono raggruppati in: Specie. Phylia. Famiglie. Ordini. 07. Come si definiscono le categorie utilizzate nei sistemi di classificazione degli esseri viventi: Cluster. Taxa. Fossili guida. Parataxon. L'unità base di tutte le altre categorie tassonomiche e corrisponde all'unica suddivisione naturale del mondo organico è: Il genere. Il phylum. Il taxon. La specie. Oggi esistono diverse definizioni di specie; in particolare esiste un tipo di specie basata su caratteri morfologici e viene generalmente usata per le specie attuali e per quelle fossili: Specie morfologica. Specie biologica. Specie tipologica. Specie fenetica. 10. La disciplina che studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, solitamente di una specie viene definita: Tafonomia. Sistematica. Filogenetica. Paleologia. 11. Tutte le categorie utilizzate nella classificazione degli esseri viventi vengono indicate con il termine: Parataxon. Taxa. Reperti topologici. Topologie. 12. Il grado di somiglianza tra due taxa, può dipendere dall'avere in comune delle strutture ereditate da un progenitore comune, che vengono definit. Organi simili. Organi somatici. Organi omologhi. Organi analoghi. 13. La disciplina che studia il processo di ramificazione delle linee di discendenza nell'evoluzione della vita si chiama: Tafonomia. Tassonomia sistematica. Filogenetica. Filogenesi. Una fase della tafonomia piuttosto breve che comporta una lenta copertura in caso di normale sedimentazione, oppure può avvenire in modo catastrofico in presenza di una frana prende il nome di: Trasformazione dei resti. Storia dei resti prima del seppellimento. Seppellimento. dell'organismo. 02. La Tafonomia: Stabilisce le regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico. E' la scienza che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. E' quel ramo della scienza che studia le modalità di formazione di un resto scheletrico. Definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. 03. Il processo biostratinomico che si verifica sulle parti molli ad opera di organismi necrofagi o da organismi decompositori prende il nome di: Necrolisi. Erosione. Disarticolazione. Trasporto. Esistono diverse maniere di conservazione di un organismo; si possono differenziare metodi diretti e indiretti. In particolare quale tra quelli elencati non rappresenta un metodo diretto di conservaziona: La carbonizzazione. La mineralizzazione. La demineralizzazione. L'impronta. 05. L'uomo di Similaun: Non mangiava carne. Potrebbe essere un alpinista scomparso in età recente. Risulta ancora presente a livello mondiale. E' un uomo mummificato trovato sulle Alpi Venoste. 06. Per cladogenesi s'intende: Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni. Periodo di stasi della specie. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. 01. La presenza di resti fossili nelle rocce sedimentarie fornisce uno strumento per la loro classificazione e correlazione secondo alcuni criteri, tra cui quello temporale. E' il principio su cui si basa: Biostratigrafia. Ecologia. Litostratigrafia. Magnetostratigrafia. 02. Per unità magnetostratigrafica si intende: Un insieme di rocce accomunate da caratteristiche magnetiche aspecifiche. Una zona di magnetopolarità, denominata in base alla località geografica di identificazione. Uno strato di rocce con specifiche proprietà magnetiche, diverse per strati sopra e sottostanti. La documentazione della polarità del campo magnetico terrestre. 03. Come si definisce una successione di strati rocciosi caratterizzata dall'essersi formata durante uno specifico intervallo di tempo geologico: Cronostratigrafia. Magnetostratigrafia. Litostratigrafia. Biostratigrafia. Un intervallo specifico o un punto specifico di una sequenza specifica di strati, che viene a costituire lo standard per la definizione e il riconoscimento della suddetta unità stratigrafica prende il nome di: Limite. Stratotipo. Cronocorrelazione. Litostratigrafia. 05. L'insieme delle procedure con cui si può dimostrare la corrispondenza di parti eventualmente separate geograficamente di una o più unità geologiche. Contenuto fossilifero. Correlazione topografica. Litologia. Correlazione stratigrafica. 06. Quale tra le seguenti opzioni non è una caratteristica del processo stratigrafico: Mette in relazione la storia temporale, l'origine, la composizione litologica e chimica. Si contrappone agli studi evoluzionistici condotti sul pianeta e gli esseri che lo popolano. Descrive i corpi rocciosi. È strettamente correlata alla paleontologia. 07. Le faune continentali vengono ordinate cronologicamente in base al livello evolutivo e le associazioni fossili risultanti costituiscono: Non esiste un tale sistema. Biosezioni. Biocroni. Unità tassonomiche. 08. I fossili più utili dal punto di vista stratigrafico, chiamati fossili guida, devono presentare nello stesso momento quali caratteristiche: Sono tutte caratteristiche dei fossili guida. Grande velocità di diffusione e bbondanza e facilità di ritrovamento. Ampia distribuzione geografica. Distribuzione temporale limitata. 09. La sinecologia studia: I rapporti esistenti tra i vari organismi, animali e vegetali, e tra questi e l'ambiente in cui vivono. Nessuna delle precedenti. Gli organismi fossili e l'ambiente in cui vivevano. Le relazioni che si stabiliscono tra una popolazione e il resto della comunità di una determinata area. 10. La dendrocronologia: Si basa sull'alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Si basa sul criterio per cui la successione delle rocce dal basso verso l'alto corrisponde alla successione degli eventi geologici che le hanno prodotte. Si basa sulla misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Si basa sul concetto secondo cui, in un'area ristretta, rocce uguali presentano età uguali. 11. Si definiscono unità litologiche: I fossili utilizati per la datazione. Particolari rocce. Le unità di radiocarbonio. Strati rocciosi. 12. La ricerca stratigrafica inizia dallo studio di singole sezioni stratigrafiche di cui vengono rilevate: Contenuto fossilifero. Litologia. Sono tutte vere. Caratteristiche sedimentologiche. 13. E' possibile ipotizzare la datazione dello stesso strato litologico e di conseguenza una corrispondente storia evolutiva in funzione di: Tuttel le precedenti. Numero di strati osservati. Tracce di fissazione. Contenuto fossilifero. Nella biostratigrafia è possibile distinguere diversi tipi di associazione. In particolare mescolamento di entità paleobiologiche temporalmente successive si definisce: Allotropica. Tafonomica. Stratigrafica. Sedimentaria. 01. Il metodo di datazione radiometrico: E' un metodo di datazione relativo. Non esiste. E' un metodo di datazione distruttivo. E' un metodo di datazione assoluto. 02. Il metodo di datazione radiometrico più utilizzato utilizza come isotopo il: C-14. C-18. C-15. C-20. 03. Quali tra quelle elencate possono essere causa di incertezza nei metodi di datazione assoluta: Incertezze genetiche e storiche. Tutte le opzioni sono corrette. Incertezze analitiche. Incertezze stratigrafiche. 04. Il metodo delle tracce di fissione è un metodo basato su: Rilevamento del contenuto di carbonio 14. Misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Studio dell’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Rilevamento dei danni provocati alle strutture cristalline, da parte delle disintegrazioni radioattive conseguenti alla fissione di uranio 238. 05. Quale metodo di datazione si basa sull’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali: Metodo delle Varve. Tracce di fissione. Dendrocronologia. Litografia. 06. Quale tra quelli elencati non è un metodo di datazione assoluto: Metodo del radiocarbonio. Metodo delle varve. Sono tutti metodi assoluti. Metodi delle tracce di fissione. 07. La datazione dei resti scheletrici si definisce diretta quando: Si prende in considerazione il materiale eventualmente presente, vicino al resto fossile di interesse. Si prende in considerazione una zona molta ampia dove è stato ritrovato il resto. Si calcola in base all’età delle rocce sedimentarie o vulcaniche in cui il materiale è inglobato. Il resto viene estratto dalla roccia dove si trova. 08. Oltre al metodo del radiocarbonio esiste un ulteriore metodo di datazione radiometrico rappresentato da: Metodo delle tracce di fissione. Metodo delle Varve. Metodo Paleontologico. Metodo Litologico. 09. Quale tra quelli elencati non può essere ritenuto un metodo di datazione relativo: Metodo del radiocarbonio. Metodo Paleontologico. Metodo stratigrafico. Metodo litologico. 01. I caratteri misurabili in antropometria possono essere: Misurabili e qualitativi. Misurabili o qualitativi. Quantitativi o classificabili. Solo quantitativi. 02. I caratteri definiti misurabili e quantitativi sono. Peso, la statura, le dimensioni della testa, la frequenza del respiro, la durata della vita. Frequenza del respiro, la durata della vita, la forma dei capelli. Peso, la statura, proprietà biochimiche del sangue. Colore degli occhi, la forma dei capelli, le proprietà biochimiche del sangue. 03. La mortalità e disturbi di crescita rilevabili analizzando il dimorfismo sessuale, i disturbi nella crescita, gli indici di robustezza sono: Indicatori di stress episodici. Indicatori di stress funzionali. Indicatori di stress associati a malattie specifiche. Indicatori di stress cumulativi. 04. Quali tra quelle elencate non è fa parte delle misure lineari assolute: Altezza. Sono tutte corrette. Larghezza. Lunghezza. 05. Quale tra quelle elencate è una dimensione somatometrica: Larghezza biacromiale. Larghezza delle spalle. Lunghezza totale. Lunghezza braccio. 06. Quali sono i tipi di stress subiti da un individuo che possono essere rilevati: Indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, patologie muscolari. Indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, indicatori di stress muscolare. Patologia dentale, indicatori di stress cumulativi, associati a malattie specifiche, stress episodici. Patologie muscolari e articolari, patologie nervose. 07. Cosa permette di rilevare in un individuo il tipo di lavoro, di alimentazione e di adattamento all’ambiente circostante: Indici antropometrici. Indicatori di stress. Indici misurabili e qualitativi. Non sono valutabili. La sezione dell'antropologia che studia le variazioni dimensionali dell'individuo in rapporto alla sua origine etnica, al sesso, all'età, allo stato fisico, alla condizione socioeconomica, allo stato di nutrizione e alla sua attività fisica prende il nome di: Bioantropologia. Paleontologia. Antropologia culturale. Antropometria. 09. La valutazione dell’inserzione dei muscoli, delle modificazioni delle articolazioni e dei traumi rappresentano: Indicatori di stress cumulativi. Indicatori di stress associati a malattie specifiche. Indicatori di stress funzionali. Indicatori di stress episodici. Il motivo per cui in paleoantropologia lo studio dei denti è molto importante è riconducibili ad alcune loro caratteristiche ovvero: Sono tutte corrette. Rivelano la composizione e consistenza degli alimenti utilizzati nella dieta dell’individuo. La variabilità. Non risentono di eventuali turbamenti dello sviluppo. 11. Il rapporto tra superficie (statura) e massa (peso), la forma del cranio, la porzione degli arti rispetto al tronco e la pigmentazione rappresentano: Variabilità dei caratteri fisici legati all’ambiente. Indici di stress cumulativi. Variabilità genotipica. Indici di dimensioni antropometrici. 12. Le variabili dei caratteri legati all’ambiente seguono alcune regole; quale tra quelle elencate è corretta: Nessuna opzione è corretta. Nelle aree geografiche più fredde sono presenti varietà morfologiche con arti più lunghi. Nelle aree geografiche più calde sono presenti varietà morfologiche con arti più corti. Nelle aree geografiche più fredde sono presenti varietà morfologiche con arti più corti. 13. Quale tra quelli elencati non rappresentano tratti distintivi della differenza tra uomo e donna: Caratteri del cranio più marcati e processo mastoideo più evidente nella donna. La distribuzione del pannicolo adiposo e della massa muscolare sono talmente differenti, che assumono per certi versi il significato di segnale sessuale, come il sovradimensionamento di natiche e mammelle tipico della nostra specie. Uno scheletro meno robusto nella donna e un bacino più basso e largo. Aumento dimensionale della gabbia toracica nell’uomo per contenere polmoni più sviluppati. 14. In antropometria il rapporto tra due misure viene definito: Punto impari. Punto pari. Morfotipo. Indice. . Quale disciplina applicata allo studio della paleoantropologia, permette di stimare, a partire dalla misurazione dei resti scheletrici e dei denti e dall'applicazione di opportune equazioni, quali fossero le dimensioni morfologiche degli Ominidi fossili: Paleontologia. Biostratigrafia. Bioantropologia. Antropolmetria. 16. I caratteri antropometrici fondamentali sono: Peso. Statura. Nessuno dei due. Entrambi. 1. La teoria paleoantropologica oggi più accreditata per descrivere l'origine dell'uomo moderno e per descrivere i processi migratori a cui andò incontro la specie Homo prende il nome di: Teoria dei flussi migratori. Teoria della deriva genica. Teoria dell'effetto del fondatore. Teoria out of Africa. 02. Le due migrazioni che consentirono all'uomo moderno di uscire dall'Africa e colonizzare l'Eurasia sono supportate da: L’uso del metodo delle Varve. Analisi di dati genetici e somatici di varie popolazioni asiatiche e oceaniche. Nessuna è corretta. Studio dei sedimenti rocciosi. 03. Homo habilis aveva una forma fisica simile a: Paranthropus. Orrorhin. Australopithecus. Neanderthal. 04. Gli strumenti tipici dell’industria definita acheuleana hanno come caratteristiche peculiari: Presentano simmetria ma non livello di astrazione o estetica. Sono i bifacciali o amigdale, hanno una qualità che indica un certo livello di astrazione, estetica e la simmetria. Sono solo rudimentali amigdale, che non hanno simmetria. Sono i bifacciali o amigdale, ma non presentano simmetria. 05. L’oggetto che si otteneva dalla semplice percussione di un ciottolo da un solo lato prende il nome di: Chopper. Bifacciali. Amigdala. Sono tutti sinonimi. 06. Durante il paleolitico medio si sviluppò l’industria: Choppeiana. Oldowaiana. Acheuliana. Musteriana. Il processo era standardizzato da fasi precise che comprendono Pietra di base, Nucleo, Spazio in bianco approssimativo e Strumento finale raffinato sono una prerogativa dell’industria: Oldowaiana. Acheuliana. Musteriana. Choppeiana. 05. L'Uomo di Altamura è uno scheletro, scoperto nel 1993, appartente a: H. habilis. H. erectus. H. florensis. H. neanderthalensis. |