antropologia
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() antropologia Description: domande esame antropologia |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
La disciplina che studia l'uomo come fenomeno biologico naturale è: Antropologia culturale. Paleontologia. Sociologia. Antropologia biologica. La branca dell'antropologia culturale che studia il passato degli uomini attraverso lo studio dei resti materiali prende il nome di: Stratigrafia. Archeologia. Ecologia. Antropologia fisica. L'antropologia fisica studia: L'uomo come entità biologica e ne approfondisce ll'origine, l'evoluzione fisica e bioculturale. La storia naturale dei primati, per comprendere l'evoluzione e la variabilità umana. L'evoluzione fisica e le relazioni genetiche degli ominidi fossili. Le basi biologiche del comportamento umano comparandolo con quello degli altri primati. Il metodo di studio che si avvale di misure metriche e formule matematiche per descrivere lo scheletro e la morfologia del vivente si definisce: Antropologia Metrica. Osteologia. Ecologia. Antropometria. Quali sono i campi di interesse dell’antropologia biologica: Entrambe le risposte sono errate. Paleontologia e primatologia. Entrambe le risposte sono corrette. Biologia dello scheletro umano. Quali sono i campi di interesse della bioantropologia. Bioantropologia. Primatologia. Biologia dello scheletro. Sono tutte vere. Lo studioso che da inizio allo studio delle variazioni fisiche dell'uomo e quindi alla craniologia e all'antropometria naturalistica moderna è: Cartesio. Broca. Galeno. Blumembach. Quale tra i seguenti filosofi è considerato il padre della storiografia: Platone. Ippocrate. Erodoto. Aristotele. Evoluzionismo e fissisismo derivano dall'antica diatriba filosofica tra: Platone e Aristotele. Cartesio e Ippocrate. Parmenide ed Eraclito. Erodoto e Galeno. Il primo a cui va attribuito un lavoro di classificazione di tutti gli esseri viventi allora conosciuti e osservabili, basata sulla loro complessità, in una scala naturae fu: Aristotele. Eraclito. Cartesio. Ippocrate. Chi tra i filosofi dell'antica Grecia può essere considerato il primo fissista: Platone. Eraclito. Erodoto. Aristotele. Aristotele è il primo a cui si può attribuire un lavoro di classificazione degli esseri viventi. Infatti a lui si deve: La nomenclatura binomiale. Il metodo stratigrafico7. La scala naturae. La classificazione tassonomica. Nel mondo latino l'autore più importante che si occupa della storia naturale è: Tacito. Plinio il Giovane. Tito. Plinio il Vecchio. La fine del periodo dell'immobilismo naturalistico e la nascita della moderna biologia avvengono in quale periodo storico: 1900. 1400. 1600. 1800. Quale tra quelle elencate, secondo il pensiero evoluzionista di Darwin, non è una caratteristica delle variazioni tra individui presenti in ogni popolazione: Non erano una conseguenza di forze creatrici. Avevano uno scopo definito. Potevano essere più o meno utili a un organismo per la sua sopravvivenza, rendendo più idoneo rispetto ai propri simili. Erano dovute al caso. Il concetto formulato da Erodoto, secondo cui la propria cultura viene considerata superiore alle altre per modi, stili, abitudini e tradizioni prende il nome di: Antropometria. Etnocentrismo. Relativismo culturale. Eurocentrismo. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del degenerazionismo: Tutte le specie vegetali e animali non sono fisse nella forma e funzione. Nel momento in cui una determinata specie vegetale o animale si è evoluta la precedente versione della specie è scomparsa. Le specie vanno incontro a cambiamenti repentini e imprevisti. Da un capostipite si arriva a discendenti che si erano snaturati in una certa varietà di forme. La forza della selezione naturale è rappresentata da: Trasmissione dei caratteri acquisiti. Variabilità interspecifica. Eventi catastrofici. Processi degenerativi. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica del pensiero catastrofista: Non si contrappone alla dottrina della chiesa. Vengono negati i principi del fissismo. Di volta in volta le caratteristiche delle diverse specie vengono migliorate. Dopo ogni disastro l'Essere supremo ricreava nuove specie. Il concetto antropologico elaborato dalla scuola fissista: Non è stato influenzato dalla comunità religiosa. Non ha nessun riferimento alla Bibbia. Ha sempre avuto l'avversione incondizionata della comunità religiosa. Ha sempre avuto l'appoggio incondizionato della comunità religiosa. Indicare la corretta successione della classificazione degli organismi viventi: Regno, Tipo, Classe, Ordine, Famiglia, Specie, Genere. Regno, Classe, Tipo, Ordine, Famiglia, Genere, Specie. Regno, Tipo, Classe, Famiglia, Ordine, Genere, Specie. Regno, Tipo, Classe, Ordine, Famiglia, Genere, Specie. Chi tra gli studiosi elencati non può essere ritenuto un fissista: Owen. Cuvier. Wallace. Linneo. Come viene chiamato il sistema di classificazione degli organismi viventi oggi in uso in tutte le discipline biologiche: Sistema di classificazione polinomiale. Sistema di classificazione polimodale. Sistema di classificazione bimodale. Sistema di classificazione binomiale. Gli studiosi elencati sono tutti fissisti eccetto: Buffon. Cuvier. Linneo. Lamark. Secondo Linneo che cosa consentirebbe di guardare all’indietro verso i tempi remoti: Sono tutte vere. In esso ogni cambiamento è un evento eccezionale, che va a perturbare il progetto originale. È un atto di creazione di un Dio creatore. È stato progettato in modo definitivo e statico. Secondo la concezione fissista si può dire che l’universo: È stato progettato in modo definitivo e statico. È un atto di creazione di un Dio creatore. In esso ogni cambiamento è un evento eccezionale, che va a perturbare il progetto original. Sono tutte vere. Secondo quale teoria gli organismi più semplici occupano lo scalino più basso, l’uomo quello più alto e tutti gli altri organismi si trovano in una posizione intermedia: Catastrofismo. Neodarwinismo. Degenerazionismo. Scala naturae. Il pensiero fissista ha radici molto lontane e in particolare riprende: Il panta rei di Eraclito. La scala naturae di Aristotele. Il cogito ergo sum di Cartesio. È una teoria "inedita". Carlo Linneo creò uno schema tassonomico: Il suo impiego richiede molto tempo. Utilizza il nome del genere cui segue una descrizione dettagliata in latino. Utilizza una descrizione delle principali caratteristiche morfologiche. Suddiviso in cinque categorie (specie, genere, famiglia, ordine e classe). Il raggruppamento immediatamente incluso nel regno è: Genere. Classe. Ordine. Filum. Nel sistema tassonomico di Linneo raggruppamenti naturali sono: Ordine e classe. Nessuno di quelli elencati. Specie e ordine. Specie e genere. Nel sistema tassonomico di Linneo il livello più alto di raggruppamento è: Genere. Regno. Ordine. Ordine. Chi ha formulato la nomenclatura binomiale: Lyell. Hutton. Cuvier. Buffon. Secondo Linneo si definisce specie: Si raggruppano in generi. Un entità fissa e non può essere incrociata con nessun'altra. Un insieme omogeneo e reale che rappresenta un tipo di organismo vivente creato da Dio con un atto di libera volontà. Sono tutte vere. Nel suo sistema di classificazione tassonomica Linneo identificò quattro livelli di ripartizione secondo un sistema dove ogni livello comprende quelli sottostanti Si definisce sistema: A gerarchia esclusiva. A diagramma. A gerarchia inclusiva. Ad albero. Nonostante Linneo fu il massimo esponente del fissismo, nel suo pensiero parla di lotta e competizione che verranno ripresi da Darwin e che avrebbero garantito: Inducono processi degenerativi. Sono necessarie per mantenere l'equilibrio della Natura. È il motore di eventi catastrofici. La nascita di nuove specie. Quali, secondo Linneo,sarebbero i raggruppamenti definiti fittizzi, in quanto non erano opera della Natura: Ordine e classe. Classe e varietà. Ordine e genere. Genere e specie. Linneo ipotizzò, in base ai suoi esperimenti condotti sull'impollinazione che potevanonascere nuove specie attraverso l'ibridazione. In che modo riuscì a conciliare il suo pensiero fissista con tali evidenze: Negò i concetti fissisti. Ipotizza eventi catastrofici intervallati da stasi evolutive. Parla di primae speciei come atto di creazione divina, da cui potevano nascerne altre. In realtà non si curò della nascita di nuove specie. Secondo il modello a gerarchia inclusiva di Linneo ogni livello gerarchivo "contiene" quelli sottostanti. In quale livello è contenuta la classe: Regno. Famiglia. Ordine. Specie. La teoria su cui si concentrò principalmente Buffon fu quella della «degenerazione», termine inteso come: Nessuna delle precedenti. Modificazione e distanziamento dalle specie originarie. Un processo evolutivo delle piante. Un processo che consente di trasmettere i caratteri acquisiti. La concezione secondo cui ogni gruppo di organismi viventi era ben separato dall’altro in una discontinuità a più livelli che veniva riconosciuta mediante l’osservazione di qualche caratteristica peculiare prende il nome di: Nettunismo. Plutonismo. Nominalismo. Essenzialismo. Secondo Buffon le cause del processo degenerativo sono: Clima, alimentazione, il comportamento. La conseguenza di un evento improvviso e catastrofico. Sono tutte vere. La manifestazione della volontà divina. Secondo Buffon le varie specie che popolano il pianeta: Sono il risultato di incroci, parentele, estinzioni e cambiamenti climatici e ambientali. Derivano dal succedersi di eventi ciclici e perfetti per mano di un Dio creatore. Nessuna delle precedenti. Sono sopravvissute ad una serie di catastrofi che hanno causato l'estinzione di altre specie. Il pensiero evoluzionistico secondo cui le specie deriverebbero da un processo degenerativo è stato formulato da: Hutton. Cuvier. Linneo. Buffon. Quale filosofo influenza il pensiero di Buffon: Aristotele. Leibniz. Platone. Linneo. Chi tra gli studiosi elencati fu contemporaneo ma anche una figura contrapposta al pensiero di Linneo: Cuvier. Buffon. Hutton. Darwin. Il primo evoluzionista che elaborò una sorta di proto-evoluzione parlando di un processo degenerativo, con una conseguente parentela tra uomo e scimmia fu: Darwin. Buffon. Lamark. Cuvier. Buffon con un suo esperimento riuscì a calcolare empiricamente l'età della Terra, portandola da 6000 anni a: 75000. 70000. 90000. 80000. Secondo quale evoluzionista, contemporaneo di Linneo, la specie rappresenta un raggruppamento naturale, delle comunità riproduttive imparentate e raggruppate in insiemi più grandi: Hutton. Lamark. Darwin. Buffon. Il temine inteso come modificazione e distanziamento dalle specie originarie è rappresentato da: Catastrofismo. Degenerazionismo. Fissismo. Nessuna delle precedenti opzioni è corretta. Secondo il pensiero di Buffon le “specie originarie” erano: In numero di 25. Non derivavano da un'unica specie, come dimostrato dal concetto della struttura ad albero. Le opzioni sono tutte corrette. Avrebbero dato origine per degenerazione a 187 specie. Buffon ipotizzò che tutti gli organismi, compresi quelli superiori, erano apparsi in virtù di una forza che viene definita: matrice interna. matrice endogena. matrice creazionale. forza selettiva. Buffon, ricostruì tutti i probabili passaggi che la Terra primordiale poteva avere compiuto fino all’epoca, ipotizzando una successione di quante epoche: sette. venticinque. sei. quattro. Quale corrente di pensiero influenza Buffon: Logica Tomistica. Nominalismo. Aristotelismo. Essenzialismo. Osservando i livelli di una serie sedimentaria è possibile notare che gli strati più recenti non presentano alcuna traccia di parte o dell'intera popolazione fossile esistente in quelli sottostanti ipotizza. Per spiegare questa "diversità" Cuvier ipotizza: L'insorgenza di fenomeni naturali particolarmente violenti che avrebbero provocato delle immani «catastrofi». I resti fossili sarebbero il risultato di un processo degenerativo. Un cambiamento graduale dovuto all'ambiente. Cuvier non si intressò dello studio degli strati litologici. Quale teoria evoluzionistica si contrappone alla teoria dei cataclismi: Il fissismo. Non esiste la teoria dei cataclismi. L'attualismo. I degenerazionismo. Quale tra quelle elencate è una caratteristica del pensiero catastrofista: Non contraddice il dogma della creazione. Sono tutte vere. Dopo ogni evento catastrofico le specie distrutte vengono sostituite dalla creazione specie nuove. Spiega l'evoluzione degli esseri viventi attraverso subitanei e violenti sconvolgimenti della crosta terrestre. Chi elaborò la teoria evoluzionista definita catastrofismo?. Cuvier. Linneo. Lyell. Buffon. Il concetto secondo cui le trasformazioni presuppongono tempi lunghissimi e la terra si è invece formata di recente è uno dei punti cardine del pensiero del: Nessuno delle opzioni è corretta. Catastrofismo. Attualismo. Plutonismo. Secondo Cuvier lo studio degli strati geologici deve essere integrato con: Analisi comparata. Studio delle mutazioni. Analisi dei fenomeni migratori. Studio dei fossili. . I primi concetti di organi omologhi e di anatomia comparata possono essere ricondotti a: Buffon. Wallace. Cuvier. Hutton. Secondo il pensiero di Cuvier la teoria evoluzionistica non aveva nessun fondamento scientifico dal momento che: Finchè non vengono ritrovati reperti fossili non si può ipotizare nessun processo evoluzionistico. Cuvier era un fautore della teoria evoluzionistica. Le trasformazioni presuppongono tempi lunghissimi e la terra si è invece formata di recente. Le varietà che si osservano in natura potrebbero originano specie nuove sono nel mondo animale. In che modo il catastrofismo nega il pensiero evoluzinista: Gli organismi viventi di ciascun raggruppamento classificato da Linneo, sono molto diversi fra loro e non sono collegabili da fenomeni di trasformazione. Le somiglianze sono dovute oltre che allo stesso uso a delle correlazioni embrionali. In realtà non nega l'evoluzionism. Attraverso la ricostruzione fossile. Quale studioso, mediante uno studio sui fossili pose le basi della moderna anatomia comparata: Cuvier. Darwin. Hutton. Wallce. La teoria catastrofista formulata da Cuvier aveva come obiettivo per spiegare: In che modo hanno origine nuove specie. L'estinzione della specie. In che modo vengono trasmessi i caratteri acquisiti. Tutte le precedenti. Oltre ad essere un evoluzionista Cuvier è considerato il padre della: Eugenetica. Genetica. Paleontologia. Storigrafia. La teoria catastrofista venne elaborata da: Cuvier. Buffon. Lyell. Lamark. La teoria catastrofista prevede (escludere la risposta errata): Non contraddice il dogma della creazione. Si manifesta con cambiamenti repentini. Gli sconvolgimenti si verificano ad intervalli. Prevede un cambiamento evolutivo nelle specie. Secondo quale studioso la Terra sarebbe stata modellata non da eventi catastrofici e improvvisi, quanto all'azione di processi lenti e graduali, come ad esempio l'azione dei venti, l'erosione dell'acqua: Cuvier. Buffon. Hutton. Lyell. Per chiarire i dubbi sulla storia della Terra Hutton sostiene una teoria che si basa sul ripetersi di semplici fenomeni geologi ciclici in tutti i momenti della storia geologica e in tutte le parti del globo. Tale teoria prende il nome di: Catastrofismo. Uniformismo. Nessuna delle precedenti. Degenerazionismo. Secondo Hutton il succedersi di piccole e lentissime variazioni, impercettibili per il singolo osservatore, che soo alla base del processo evolutivo, possono essere rilevate solo: In tempi molto lunghi. Attraverso una lettura atenta dei testi biblici. Non possono essere osservati. Attraverso la ricostruzione fossile. Secondo il Hutton i fenomeni che hanno portato all'evoluzione sono il risultato di: Variazioni impercettibili e lente. Espressione di un atto divino. Eventi repentini. Nessuna delle precedenti. La teoria evoluzionistica secondo cui i processi naturali che hanno operato nel passato sono gli stessi che operano anche oggi prende il nome di: Uniformismo. Neocreazionismo. Degenerazionismo. Catastrofismo. Quale fu los tudioso che più di tutti si contrappose alla teoria del catastrofismo formulata da Cuvier: Lamark. Buffon. Darwin. Hutton. Werner ipotizzò una teoria geologica secondo cui veniva assegnata un'origine marina a tutte le rocce. Tale teoria è ricordata come: Nettunismo. Catastrofismo. Neocreazionismo. Plutonismo. Quale fu un esponente del plutonismo: Hutton. Darwin. Linneo. Button. Il concetto di tempo profondo venne formulato da: Buffon. Hutton. Cuvier. Lamark. Secondo Hutton la Terra sarebbe stata modellata da: Processi lenti e graduali. Eventi catastrofici. Eventi improvvisi. Mediante atto di creazione divina. La teoria unitaria che si basa sul ripetersi di semplici fenomeni geologi ciclici in tutti i momenti della storia geologica e in tutte le parti del globo è alla base di quale pensiero: Fissista. Saltazionista. Catastrofista. Uniformista. Il pensiero evoluzionista dell'uniformismo afferma che: L'ambiente seleziona il più idoneo. I processi naturali che hanno operato nel passato sono gli stessi che operano anche oggi. Le specie presentano caratteri uniformi. Un evento catastrofico può portare a livellare le specie esistenti. Secondo quanto sustenuto dal pensiero unifromaista: Si verficano in tempi brevi. I grandi eventi erano il risultato della somma costante di piccoli cambiamenti avvenuti in un lungo lasso di tempo. Erano manifestazione di un finalismo divino. Erano il risultto di un pocresso degenerativo di specie tipo. I principi della scuola plutonista confluirono nel pensiero di: Lamark. Linneo. Lyell. Cuvier. Nella suo gradualismo Lyell riprende una teoria che era già stata elaborata da: Buffon. Cuvier. Linneo. Hutton. Lyell, nel formulare a formulare la teoria del gradualismo, secondo gli eventi osservabili in natura sono frutto del sommarsi nel tempo di piccoli cambiamenti, riprende il pensiero di: Hutton. Cuvier. Darwin. Buffon. Secondo la teoria evoluzionista di Lyell le modificazioni che si sono succedute sulla Terra durante le lunghissime ere geologiche: Sono dovute all'accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi. Sono tutte corrette. Gli effetti delle modificazioni sono molto pronunciati. Dipendono dall'intervento di una forza divina punitrice. Secondo quale evoluzionista le modificazioni che si sono verifacte in un tempo passato sarebbero avvvenute con le stesse modalità e con la stessa intensità degli eventi geologici che si possono osservare nel presente: Lyell. Buffon. Hutton. Hutton. Su quale evoluzionsita Il testo di Lyell ebbe un'influenza determinante in merito alla formaulzione della teoria sull'origine delle specie per selezione naturale: Nessuna delle precedenti. Lamark. Buffon. Darwin. Il concetto secondo cui Il tempo rappresenterebbe un elemento fondamentale, dal momento che, in tempi sufficientemente lunghi, le piccole variazioni che si verificano possono sommarsi per produrre effetti enormi, è alla base del: Catastrofismo. Degenerazionismo. Gradualismo. Fissismo. In merito al pensiero di Lyell definito gradualismo si può affermare (escludere la risposta errata): Sono tutte corrette. Dipendono dall'intervento di una forza divina punitrice. Gli effetti delle modificazioni sono molto pronunciati. Sono dovute all'accumularsi di piccoli eventi in tempi lunghi. Il concetto di «guerra di natura» anticipa: Trasmissione dei caratteri acquisiti. Teoria dell’uso e del non uso. Selezione naturale. Equilibri puntiformi. La teoria dell' uniformismo ipotizza una condizione di equilibrio bilanciato che mancava di qualsiasi andamento direzionale e che viene definito: Sommazione. Tempo profondo. Fissità. Stato stazionario. Secondo Lamark ogni individuo trasmette alla progenie le caratteristiche accumulate durante la sua vita. Si tratta di: Eventi casuali che possono portare ad uno svantaggio o un vantaggio. Caratteristiche acquisite sotto stimolo dell'ambiente. Caratteri modificati ad un processo di decadimento. Nel pensiero di Lamark non si parla di trasmissione dei caratteri. Lamarck nella sua teoria considera l'uomo: Alla stregua degli animali. All'apice della scala naturale. Come un essere naturale la cui organizzazione deve essere confrontata con quella animale. Inclassificabile. I fattori "uso e non uso" e "trasmissione dei caratteri acquisiti" sono parte della teoria di: Buffon. Lamark. Hutton. Darwin. Chi tra i seguenti evoluzionisti ripropone la scala naturae: Buffon. Darwin. Lamark. Cuvier. Secondo quali studioso tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso, mediante la generazione, ai nuovi individui: Lamark. Darwin. Linneo. Buffon. La definizione di Lamark secondo cui"le parti che venivano usate di più subivano una trasformazione diventando più funzionali e maggiormente efficienti a seconda del tempo in cui venivano utilizzate" prende il nome di: Teoria dell'uso e del non uso. Teoria del gradualismo. Teoria dei caratteri acquisiti. Selezione naturale. Le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base ai bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Tale principio prende il nome di: Neocreaziosmo. Teoria dell'uso e del non uso. Degenerazione delle specie create. Teoria dei caratteri acquisiti. Il pensiero evoluzionisitico di Lamark afferma che: Il processo di trasformazione seguiva un ordine divino designato al momento della creazione. Sono tutte vere. Il processo di trasformazione avveniva secondo dinamiche vioelnte e repentine. Il processo di trasformazione era un processo graduale. Secondo il principio dell'uso e del non uso, le modificazioni che si manifestano negli organismi si sviluppano in base a: Il progetto di una divinità creatice. Un processo degenerativo. I bisogni stimolati da un ambiente in continua trasformazione. Un finalismo religioso. Un punto di debolezza della teoria di Lamark è: Visione dei fossili. La teoria dell’uso e del non uso. Tutte le risposte sono corrette. Il concetto di adattamento. Quale studioso sostiene che gli eventi naturali sono capaci di stimolare la forza interna degli esseri viventi: Linneo. Cuvier. Lamark. Lyell. Lamark credeva ancora nella Scala della Natura, che però assume caratteristiche diverse rispetto ad Aristotele e Linneo. Sono tutte vere. Rappresenta una vera e propria serie storica prodotta dalla trasformazione. Era caratterizzata da un movimento stabile di esseri, che salivano la scala aumentando il loro grado di complessità. L'uomo viene posto fuori dalla scala naturae e quindi da ogni processo evoluzionistico. Un errore riconosciuto nel pensiero di Lamark riguarda la teoria dei caratteri acquisiti e precisamente: I caratteri acquisiti da un individuo non possono essere ereditate dai discendenti. Non possono dar luogo a nessuna forma di evoluzione. Non inducono una modificazione del genotipo e quindi del DNA. Sono tutte vere. Quale tra i punti riportati di seguito è un concetto sviluppato nel pensiero evoluzionista di Lamark: Tutto ciò che era stato acquisito, perduto o mutato nell'organizzazione degli individui era conservato e trasmesso ai nuovi individui. La produzione di un nuovo organo in un risultava dal sopravvenire di un nuovo bisogno. Lo sviluppo degli organi avviene sotto spinta dell' uso degli organi stessi. Sono tutte vere. Secondo quale studioso gli organismi semplici vengono generati spontaneamente dalla sostanza inorganica e poi, guidati da una forza interna e col tempo, si trasformano in organismi sempre più perfetti fino ad arrivare all'uomo: Lyell. Cuvier. Lamark. Buffon. Nella scala naturae di Lamark: Solo alcuni esseri viventi sono dotati delle caratteristiche per salire e scendere la scala. È caratterizzata da un movimento stabile di esseri, la scala grazie alla loro tendenza ad aumentare di complessità adattandosi all’ambiente. Lamark non parla di scala naturae. Le posizioni degli esseri viventi sono immutabili. Perché Lamarck compie un passo indietro nella sua teoria: L’uomo si pone al di fuori dei meccanismi evolutivi. Pone l’uomo come apice della scala naturae. L'evoluzione di una specie in un'altra più progredita sarebbe collegata ad un principio creativo finalizzato alla comparsa dell'uomo sulla terra. Le risposte sono tutte corrette. Secondo il pensiero evoluzionista di Darwin l'esempio della giraffa può essere spiegato ipotizzando che in una popolazione di giraffe poteva nascere un esemplare con il collo leggermente più lungo e di conseguenza: Nessuna delle precedenti. Il carattere collo lungo derivava da una mutazione trasmessa da un genitore. Aumentavano le possibilità di sopravvivenza, dal momento che l'esmplare era avvantaggiato per procurarsi il cibo. Il collo più lungo era la conseguenza dell'ambiente sugli esemplari. La tappa forse più importante nel viaggio sul Beagle di Darwin è rappresentato dalle Galalpagos perché: Nessuno aveva mai visitato tale luogo. È un luogo di straordinario interesse paleontologico. Darwin poté socializzare con le popolazioni autoctone. Darwin non arrivo fino alle Galapagos. In merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica, secondo quale versione ci sarebbe stata una reciproca stima: Solidale. Convenzionale. Revisionista. Riformist. La teoria in merito alla primogenitura della teoria evoluzionistica tra Darwin e Wallace che si contrappone alla convenzionale prende il nome di: Moderna. Ritrovata. Revisionista. Revisionata. In merito alla teoria della teoria darwiniana dell'origine della specie per selezione naturale, si parla di una diatriba in merito alla primogenitura con un contemporaneo dello stesso Darwin: Linneo. Lyell. Wallace. Buffon. In base a quanto osservato nei suoi viaggi Wallace potè constatare che la distribuzione delle caratteristiche degli esseri vventi era fortemente influenzata da: Da un processo di cambiamento che è insito della specie stessa. Da un processo di digenerazione indotto dall'ambiente. In realtà Wallace è un creazionista. Dalle caratteristiche del luogo un cui si vengono a trovare. In merito al giallo sulla primogenitura della teoria sull’evoluzione tra Darwin e Wallace chi ebbe un ruolo chiave, favorendo l’amico Darwin: Lyell. Cuvier. Lamark. Nessuna delle opzioni è corretta. Wallace ebbe l’intuizione della sopravvivenza del più adatto in occasione: Grazie ad un confronto con Darwin. Wallace non parla di sopravvivenza del più adatto. Leggendo un’opera del secolo precedente di Malthus. Attacco di febbre malarica durante un suo viaggio. Chi parla di specie affini coincidenti sia nello spazio che nel tempo: Buffon. Lamark. Darwin. Wallace. In che modo Wallace potè avere sotto gli occhi il motore dell’evoluzione: Per lavoro si ritrovò ad osservare le differenze tra i singoli individui appartenenti ad una stessa specie. Mediante un confronto con Darwin di cui era amico riuscì a formulare una sua idea sul processo evolutivo. Da studioso fece una raccolta e comparazione delle varie teorie fino ad allora elaborate. Riprese il concetto di uso e non uso di Lamark. Secondo quale evoluzionista nella lotta per l'esistenza, ha la meglio chi possiede caratteristiche più consone all'ambiente, dando vita ad una discendenza in grado di sfruttare le varie opportunità ecologiche: Cuvier. Darwin. Buffon. Lamark. Secondo quale evoluzionista le nuove specie danno origine a nuovi generi, nuovi generi a nuovi ordini e così via in un processo che ricorda la ramificazione di un albero: Buffon. Darwin. Lyell. Wallace. Secondo il pensiero di Darwin, nel tempo, sempre più individui in una popolazione presenteranno: Mutazioni causali sia vantaggiose che svantaggiose. Le caratteristiche individuali vantaggiose si presentano con sempre maggiore frequenza. Rimangono immutabili per periodi molto lunghi. Lo sviluppo degli organi che vengono maggiormente utilizzati. Secondo le osservazioni di Darwin le popolazioni tendono naturalmente ad aumentare, ma rimangono pressoché costanti al passare del tempo dal momento che: Molti individui muoiono mentre pochi sopravvivono e si riproducono. Sono tutte vere. Si instaura una lotta per la sopravvivenza tra individui della stessa specie. E' alla base del processo di selezione naturale. Con il passare del tempo i nuovi individui e nuove popolazioni danno origine a nuove specie; si tratta di una ipotesi portata avanti da: Linneo. Lamark. Buffon. Darwin. Secondo il pensiero di Darwin, la spinta verso il cambiamento e l'evoluzione era rappresentato: La selezione naturale. La limitata disponibilità di risorse. Un adattamento lento. Ereditarietà dei caratteri acquisiti. Secondo Darwin il processo evolutivo varia a seconda delle situazioni. In particolare le variazioni potevano essere vantaggiose, indifferenti o svantaggiose e portare alla nascita di una nuova specie, per divergenza. Per spiegare il processo evolutivo lo studioso utilizzò una rappresentazione: A diagramma concentrico. Esclusiva. Inclusiva. Ad albero. Secondo il pensiero di Darwin con il passare del tempo in una popolazione si osserverà: Un numero via via maggiore di individui che presenta caratteristiche vantaggiose. Lunghi periodi di immutabilità della specie. La presenza di mutazioni vantaggiose e svantaggiose. Sviluppo di organi maggiormente utilizzati. Già Linneo nella sua opera Systema Naturae aveva inserito l'uomo nello stesso ordine delle scimmie, ma il merito di considerlo in termini evolutivi è riconducibile a: Wallace. Darwin. Lamark. Hutton. In cosa consiste il “razzismo” di Wallace: Nel pensiero di Wallace non c’è traccia di razziamo. Esistono uomini diversi in funzione del loro patrimonio genico. Le varie razze originano da progenitori diversi. Le varie razze non potevano, né dovevano, essere messe sullo stesso piano, ma si dovevano differenziare razze superiori ed inferiori. Secondo quale teoria evoluzionistica le varie specie si sviluppano in archi temporali differenti, brevi quelli in cui si verificano i cambiamenti e lunghi i tempi lunghi di «inattività evolutiva»: Saltazionismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Nessuna delle precedenti. Teoria degli equilibri puntiformi. Una alternativa antievoluzionesta alle teorie moderne è rappresentata da: Saltazionismo. Neocreazionismo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Degenerazionismo. Chi è il maggiore esponente della teoria saltazionista: Eldredge. De Vries. Goud. Dobzhansky. La teoria che si basa sulle mutazioni e dove la selezione naturale avrebbe il compito di eliminare le mutazioni dannose prende il nome di: Gradualismo. Attualismo. Saltazionismo. Neocreazionismo. Quale teoria evoluzionista si basa sul concetto di macroevoluzione: Gradualismo. Saltazionismo. Nessuna delle opzioni è corretta. Uniformismo. Quale teoria evoluzionistica si basa sull’idea che solo piccoli e saltuari cambiamenti nei geni potevano produrre un adattamento migliore all’ambiente e, quindi, un vantaggio per il portatore: Gradualismo. Teoria sintetica. Saltazionismo. Neocreazionismo. La teoria antropologica secondo cui l’uomo deriva da un unico ceppo ancestrale prende il nome di. Monofiletismo. Poligenismo. Pangenismo. Monogenismo. Una teoria che tenta di colmare le lacune lasciate dal pensiero neordarwiniano è rappresentata da: Saltazionismo. Paleoantropologia. Teoria sintetica dell'evoluzione. Neocreazionismo. Secondo la teoria saltazionista la formazione di una nuova specie non avverrebbe attraverso un accumulo graduale di variazioni piccole, piuttosto attraverso: Un processo degenerativo. Una mutazione che va incontro a sommazione con altre. Un' unica micromutazione. Un'unica marcomutazione. La principale scuola di pensiero evolutivo attuale, che va ampliandosi con il procedere delle scoperte in ambito genetico e molecolare è: Neocreazionsmo. Sistematica tassonomica. Neodarwinismo. Neodegenerazionismo. Il punto cardine della teoria evoluzionistica neodarwiniana può essere sintetizzato come: I caratteri acquisiti vengono trasmessi alla progenie. I caratteri vengono trasmessi secondo la legge della dominanza, caratteri selezionati dall'ambiente. La selezione naturale agisce sulla normale variabilità delle popolazioni, che seguono le leggi di ereditarietà mendeliane. Le leggi di ereditarietà non possono essere applicate al processo evolutivo. La teoria evoluzionistica che si afferma del XX sec. da una integrazione della sintesi della teoria darwiniana della selezione naturale con quella mendeliana dell'ereditarietà prende il nome di: Teoria del riassortimento indipendente. Neocreazionsmo. Teoria sintetica dell'evoluzione. Nessuna delle precedenti. La sintesi moderna o neodarwinismo è una teoria che spiega l'evoluzione della specie e si fonda su punti essenziali; quale tra quelli elencati non è una argomentazione di tale teoria: Le variazioni nelle popolazioni sono prodotte da piccole mutazioni che si verificano casualmente. Il cambiamento in una popolazione è dovuto soprattutto alla selezione naturale. L'evoluzione è un processo repentino. Tutte le specie esistenti sono derivate da un unico antenato comune attraverso ramificazioni successive. Secondo la teoria punteggiata, il fattore evolutivo che stimola la divergenza sarebbe rappresentato: Secondo la teoria punteggiata non è previsto nessun processo evolutivo. Rottura della condizione di equilibrio. Un processo degenerativo. Selezione naturale. Nei suoi esperimenti Mendel osservò che incrociando piante di linee pure tra loro si manifestava uno solo dei caratteri della generazione parenterale, carattere che chiamò: Dominante. Recessivo. Allele. Allotropico. Mendel formulò una legge secondo cui in una coppia di caratteri alternativi uno era dominante e l'altro recessivo, legge che viene definita: Legge della segregazione. Legge dell'assortimento indipendente. Legge di predominanza. Legge della dominanza. Secondo quanto ipotizzato da Mendel , mediante i suoi studi di ibridazione di linee pure, ogni individuo possedeva una coppia di geni che codificano per un carattere. I componenti di una coppia vengono definiti: Alleli. Mutageni. Fenotipi. Geni. La manifestazion osservabile di un carattere presente nel patrimonio genico prende il nome di: Fenotipo. Genotipo. Cromosoma. Genoma. Secondo le teorie evoluzionistiche moderne, il processo di speciazione è legato a: Microevoluzione. Riassortimento indipendente. Ibridazione. Macroevoluzione. Secondo le teorie evoluzionistiche moderene, la variabilità all'interno della specie è strettamente correlata al concetto di: Microevoluzione. Speciazione allotropica. Ibridazione. Macroevoluzione. Per cladogenesi s'intende: Scissione di piccole popolazioni da una grossa popolazione originale. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Il processo di speciazione è un processo che, alla luce delle scoperte in campo genetico deriverebbe da: Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Perdita di un carattere dominante. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Accumulo di mutazioni in una popolazione. La perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni, legato al numero di individui che compongono la popolazione stessa prende il nome di: Allotropismo. Speciazione. Deriva genetica. Selezione naturale. Quando si verifica una condizione in cui poche decine di individui colonizzano ad esempio un'isola disabitata perdendo il contatto con la popolazione originaria si parla di: Deriva genetica. Estinzione. Effetto a collo di bottiglia. Effetto del fondatore. La nascita di una nuova specie può avvenire mediante un processo veloce di diversificazione che si realizza quandouna nuova specie sorge nello stesso luogo di residenza di quella genitrice; si può parlare di: Speciazione allotropica. Nessuna delle precedenti. Speciazione simpatrica. Speciazione divergente. Quale tra quelle elencate , secondo la genetica di popolazione, non è una caratteristica di una popolazione: Gruppo di organismi della stessa specie che si riproducono tra loro in un determinato luogo. Gruppo di organismi che possono scambiare il loro pool genetico con altre specie appartententi allo stesso genere. Gruppo di organismi isolati riproduttivamente dalle altre popolazioni, di specie diversa. E' caratterizzata dal proprio pool genico. L'emigrazione o immigrazione di individui da una popolazione all'altra, con un mescolamento di geni tra popolazioni della stessa specie che vivono in luoghi contigui, prende il nome di: Flusso genico. Speciazione. Macromutazione. Deriva genetica. Quando una popolazione si isola dal resto della specie e segue un proprio percorso evolutivo, con la nascita di una nuova specie, si può parlare di: Evoluzione divergente. Evoluzione convergente. Nessuna delle precedenti. Coevoluzione. Secondo le teorie moderne, esistono diversi tipi di selezione naturale, che possono agire su una popolazione; in particolare il un processo che opera continuamente in una popolazione, eliminando gli individui che presentano caratteristiche estreme prende il nome di: Selezione stabilizzante. Selezione divergente. Selezione dipendente dalla frequenza. Selettività di speciazione. Quando incidentalmente un esiguo numero di individui di una data popolazione viene a trovarsi isolato a causa di una qualche barriera, si parla di: Speciazione poliploide. Speciazione divergente. Speciazione simpatrica. Speciazione allopatrica. La diffusione in nicchie diverse da parte di specie che possedevano antenati comuni è un processo che prende il nome di: Speciazione divergente. Deriva genetica. Effetto del fondatore. Radiazione adattativa. Nella genetica di popolazione quale è la condizione tra quelle citate che non deve verificarsi in una ipotetica popolazione: tutti gli alleli devono avere le stesse possibilità di sopravvivere. assenza di mutazioni. la popolazione deve essere grande;. l’immigrazione deve predominare sull’emigrazione. I processi di emigrazione o immigrazione di individui da una popolazione all’altra vengono definiti: effetto del fondatore. flusso genico. macroevoluzione. mutazione puntiforme. In una popolazione ideale ad ogni generazione si può verificare una cambiamento del pool genetico; tale processo può avvenire: In assenza di una deriva genetica. Se si verifica un flusso genico. Qunado le mutazioni sono indotte da un evento ben identificato. In assenza di mutazioni. Il primo ominide i cui reperti fossili lasciano ipotizzare una postura bipede è: Orrorin tugenensis. Australopithecus afarensis. Sahelantropus tchadensis. Ardipithecus ramidus. La specie più antica nella famiglia dell'uomo è: Sahelantropus tchadensis. Orrorin tugenensis. Ardipithecus ramidus. Ardipithecus kadabba. La Rift Valley: E' il risultato dell'emersione della terra nel Mesozoico. E' una zona che non ha subito alcuna modificazione climatica. E' divisa in due blocchi, Laurasia e Gondwana. E' una grande fossa tettonica formatasi alla fine del Miocene. La comparsa della Rift Valley in Africa ebbe delel conseguenze sul processo evolutivo; in particolare determinò la. Nessuna delle precedenti. Estinzione dei grossi mammiferi. La separazione tra scimmie del Vecchio Mondo e del Nuovo Mondo. Speciazione dell'Australopithecus. Le conseguenze dell'evento tettonico che portò alla formazione della Rift Valley ebbe come consuenza sugli ominidi: La Rift Valley non ha avuto ripercussioni sulla nascita della specie Homo. Un adattamento alle variazioni ambientali che porterà all'affermarsi della postura bipede. Una variazione delle abitudini sociali. Allo sviluppo delle industrie litiche per un aumento delle risorse minerarie. . La famiglia degli Ominidi, dell'ordine dei Primati, comprende: La specie umana attuale, le specie umane estinte e le grandi scimmie. La specie umana attuale e le grandi scimmie. Tutte le specie umane estinte. Le specie umane estinte e le grandi scimmie. I mammiferi si differenziano in tre linee principali; inparticolari i Primati appartengono ai: Placentati. Monotremi. Onnivori. Marsupiali. Il genere umano ha avuto le sue origini in: Europa. America del Nord. America del Sud. Africa. Le scimmie antropomorfe (Hominoidea) si sono differenziate a partire da: Catarrine. Gorilla. Lemuri. Platirrine. Il termine Simiiformes indica un infraordine di Primati conosciuto nella classificazione tradizionale come: Hominoidea. Anthropoidea. Orrorin. Homo. Le Platirrine sono: Le scimmie del Nuovo Mondo (Nord America). Nessuna delle precedenti. Le scimmie del Vecchio Mondo (Africa-Europa-Sud America). Le scimmie antropomorfe. Lo scheletro fossile di Lucy dimostra che la stazione eretta era acquisita, nonostante: Manca delle estremità? inferiori. Mancano glia rti superiori. Non si può fare nessuna ipotesi visto lo scheletro frammentato. Manca delle ossa del bacino. Australopiteco è una parola inventata da Raymond Dart per: Il ritrovamento di una mandibola. Il ritrovamento di un cranio infantile. Il ritrovamento di evidenze fossili dell'origine del linguaggio. Il ritrovamento di arti superiori evoluti. Gli Australopitechi: Si sono evoluti e diversificati in Europa. Appartengono ad un gruppo diversificato dove solo alcune forme sono ritenute ancestrali. Sono stati studiati grazie ai molti ritrovamenti fossili. Rappresentano l'anello mancante di un'evoluzione umana graduale e lineare. La famiglia Hominidae comprende due sottofamiglie, di cui quella delle Australopithecinae che comprende: Tutte le precedenti. Tutte le forme umane, estinte e attuali. Le forme estinte non incluse nel genere Homo. Le scimmie del Nuovo Mondo (Nord America). Gli Australopiteci vengono distinti in funzione delle differenze di costituzione ossea nelle due forme gracile e robuste; quali tra le specie elencate non appartengono alla forma gracile: A. anamensis. A. africanus. A.afarensis. Paranthropus. Gli australopiteci sono costituiti da un mosaico di caratteristiche morfologiche umane e delle scimmie antropomorfe; quali tra quelle elencate non appartengono al genere: Sono bipedi. Hanno perso completamente la capacità di arrampicamento sugli alberi. Presentano mandibole molto robuste con denti grandi e con smalto spesso. Hanno il cervello piccolo. Il ritrovamento forse più famoso che viene ricordato è Lucy, un reperto fossile appartenente a: A. africanus. A. Garhi. A. anamensis. A. afarensis. Un importante reperto di A. Africanus è rappresentato: Lucy. Bambino di Taung. Impronte di Laetoli. Non si hanno ritrovamenti fossili conosciuti. Quale è il nome del genere che deriva dal greco e vuol dire «accanto all'uomo», con riferimento al fatto che tutte le specie inserite in questo genere sono vissute in zone dove ai tempi stavano affermandosi le prime specie del genere Homo: A.afarensis. A. anamensis. A. Garhi. Paranthropus. Nel piede umano una delle conseguenze del bipedismo è stata: L'alluce si allinea parallelamente alle altre dita. La mancanza dell'opponibilità dell'alluce. Lo sviluppo dell'arco longitudinale del piede. Sono tutte vere. Il genere Homo fece la sua comparsa nel: Pliocene. Pleistocene. Olocene. Miocene. Il processo di encefalizzazione che si osserva nel genere Homo rappresenta: Lo sviluppo del linguaggio parlato. Un aumento del volume cerebrale in senso assoluto. Un alto rapporto ponderale fra massa celebrale e massa corporea. Lo sviluppo embionale del SNC. Qual è stata la prima specie di Homo: Habilis. Ergaster. Neanderthal. Sapiens. Quale tra quelle elencate non è una caratteristica della mano del genere Homo: E' presente la pentadattilia. Il pollice si sposta fino ad arrivare a completa opponibilità. Le falangi presentano una curvatura che permette la completa estensione delle dita. Gli artigli sostiuiscono le unghie. Nel corso dell'evoluzione il genere Homo è andato incontro a modificazioni anatomiche, preannunciatesi al momento della divergenza dalle antropomorfe; quali, tra quelli elencati, non rappresenta un carattere che ha portato alla sua evoluzione: La verticalizzazione del tronco. Allineamento del foro occipitale. Un femore più lungo e robusto. L'acquisizione della piena opponibilità dell'alluce. Il genere Homo: È caratterizzato dal susseguirsi di habilis, erectus, neanderthal e sapiens. Si distingue in rudolfensis, erectus, afarensis, africanus. Nessuna delle precedenti. Racchiude più specie diverse tra loro in modo meno lineare di quanto si pensasse. Il genere umano ha avuto le sue origini in: America del Nord. America del Sud. Europa. Africa. Un esponente del genere Homo che secondo studi recenti è stato declassato ad ominide è: H. erectus. H. sapiens. H. habilis. H. Neanderthalensis. L'h. habilis venne così definito perché: Aveva sviluppato la capacità di esprimersi in modo eloquente. Sapeva usare le mani. Sapeva cacciare. E' un nome di fantasia. Le più antiche evidenze di produzione di manufatti litici mediante scheggiatura intenzionale sono riconducibili a: H.sapiens. A. africanus. H. habilis. Paranthropus. Le prime evidenze di produzione litica nel genere Homo sono rappresentate da: Seghetti. Amigdale. Carenati. Choppers. A quale specie del genere Homo viene associata l'industria litica acheuliana: H. erectus. H.habilis. H.neanderthalensis. H. sapiens. La teoria paleoantropologica oggi più accreditata per descrivere l'origine dell'uomo moderno e per descrivere i processi migratori a cui andò incontro la specie Homo prende il nome di: Teoria out of Africa. Teoria dell'effetto del fondatore. Teoria della deriva genica. Teoria dei flussi migratori. Secondo la teoria "out of Africa", il processo di colonizzaizone del genere Homo prevede l'espansione nell'ordine: Africa-Asia- Europa. Africa-Europa-Asia. Europa-Asia-Africa. Asia-Europa-Africa. I fossili trovati in Medio Oriente ed Asia in un periodo che va dal circa 1.7 milioni di anni fa a 50.000 anni fa appartengono alla specie: A. africanus. H. sapiens. H. erectus. Nessuna delle precedenti. Il reperto umano europeo più antico, risalente a 1,3 milioni di anni, sarebbe rappresentato da: H. Neanderthalensis. H. ancecessor. H. sapiens. H. erectus. Una caratteristica dell'H. erectus fu: Era dedito alla raccolta e alla caccia anche di grossi animali. Conta numerosi fossili trovati in Medio Oriente ed Asia. Ha avuto uno spiccato e relativamente rapido aumento della capacità cranica. Sono tutte vere. Le caratteristiche fisiche di h. neanderthalensis hanno contribuito al su successo evolutivo, dal omento che gli consentivano: Nessuna delle precedenti. Vivere in climi particoalrmente aridi. Avere la supremazia nella caccia. Vivere in climi particolarmente freddi. Con l'h. neanderthalensis comincia: Il ritrovamento di choppers. La pratica di seppellire i morti. La comparsa di accampamenti. La prima produzione litica. L'estinzione dei neanderthal coincide nella maggior parte delle regioni geografiche con: La comparsa dell' Homo sapiens. Periodi di carestia. La formazione di una fossa tettonica in Africa. Migrazioni. L'Uomo di Altamura è uno scheletro, scoperto nel 1993, appartente a: H. erectus. H. florensis. H. neanderthalensis. H. habilis. L'espansione dell'occipitale, chiamata «chignon» termine francese che ricorda i capelli raccolti dietro la nuca, è una caratteristica dell'homo: H. neandertal. H. erectus. H.habilis. H. sapiens. L'unico esponente del genere homo ad aver colonizzato l'intero globo è: H. sapiens. H. erectus. H. neandertal. H.habilis. La vittoria evolutiva di H. sapiens è dovuta ad una serie di aspetti, che sono manifestazione delle sue capacità intellettive. Quali tra quelle elencate non sono caratteristiche che gli appartengono: Capacità di domare e accendere il fuoco. Il passaggio dalla vita nomade alla stanziale. Sono tutte vere. Formazione di gruppi umani più evoluti a livello sociale, con una economia di caccia e raccolta. La caratteristica peculiare di H. sapiens, "uomo sapiente" è rappresentata dall'intelligenza. Intesa come: Sono tutte conseguenze dello sviluppo delle capacità intellettive. Scperta dell'arte e del gusot del bello. La costruzione e l'utilizzo degli strumenti. Capacità di astrazione. L'Homo Sapiens europeo è chiamato anche: Nessuna delle precedenti. Flores. Cro Magnon. Dmanisi. La comparsa dell'Homo Sapiens risale a circa: 200000. 50000. 100000. 20000. L'ipotesi iniziale formulata da Milankovi? negli anni 1920-30, secondo cui fattori astronomici come le variazioni dell'eccentricità dell'orbita terrestre e dell'inclinazione e orientazione del suo asse di rotazione ha come obiettivo spiegare: L'avvicendamento delle stagioni. Le eruzioni vulcaniche. I fenomeni tellurici. L'origine delle glaciazioni. L'evento più rappresentativo del Quaternairo è rappresentato da: Modificazioni identiche in tutta la superficie terrestre. La formazione della Rift Valley. Modificazioni climatiche con avvicendamento di espansione e ritiro dei ghiacci. Pochi eventi che sovvertono il clima del globo. Il Quaternario rappresenta: Precedente al Pilocene. Il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l'era geologica del Cenozoico. Caratterizzato da scarsa variabilità climatica. Il periodo geologico più antico. I requisiti fondamentali che deve possedere un sistema di nomenclatura devono essere: Universalità. Sono tutte vere. Stabilità. Unicità. Tutti i generi affini vengono raggruppati in: Famiglie. Specie. Ordini. Phylia. Quando in un gruppo tassonomico si può risalire ad una singola specie ancestrale che rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e di nessuna altra specie che appartenga a quel gruppo, il gruppo si definisce: Taxon. Monofiletico. Polifiletico. Parataxon. Come si definiscono le categorie utilizzate nei sistemi di classificazione degli esseri viventi: Fossili guida. Cluster. Taxa. Parataxon. Scegliere tra quelle riportate la definizione corretta di tassonomia: Inserire un certo numero di individui in una classificazione già precostituita. Regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico. Branca che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Ramo della sistematica che definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. La disciplina che studia il processo di ramificazione delle linee di discendenza nell'evoluzione della vita si chiama: Filogenetica. Tafonomia. Tassonomia sistematica. Filogenesi. Il grado di somiglianza tra due taxa, può dipendere dall'avere in comune delle strutture ereditate da un progenitore comune, che vengono definit. Organi analoghi. Organi somatici. Organi omologhi. Organi simili. Tutte le categorie utilizzate nella classificazione degli esseri viventi vengono indicate con il termine: Taxa. Reperti topologici. Topologie. Parataxon. Quale è la corretta successione delle categorie tassonomiche: Specie, genere, ordine, famiglia, classe phylum, regno. Specie, genere, classe, ordine, famiglia, regno, phylum. Specie, genere, famiglia, ordine, phylum, classe, regno. Specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno. Il sistema di classificazione defiito paratassonomia si utilizza quando si devono classificare: Organismi unicellulari. Fossili giuda. Specie affini. Taxa sconosciuti. L'unità base di tutte le altre categorie tassonomiche e corrisponde all'unica suddivisione naturale del mondo organico è: Il phylum. La specie. Il genere. Il taxon. Oggi esistono diverse definizioni di specie; in particolare esiste un tipo di specie basata su caratteri morfologici e viene generalmente usata per le specie attuali e per quelle fossili: Specie biologica. Specie morfologica. Specie fenetica. Specie tipologica. La disciplina che studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, solitamente di una specie viene definita: Filogenetica. Tafonomia. Sistematica. Paleologia. Esistono diverse maniere di conservazione di un organismo; si possono differenziare metodi diretti e indiretti. In particolare quale tra quelli elencati non rappresenta un metodo diretto di conservaziona: La demineralizzazione. L'impronta. La mineralizzazione. La carbonizzazione. L'uomo di Similaun: Potrebbe essere un alpinista scomparso in età recente. Risulta ancora presente a livello mondiale. Non mangiava carne. E' un uomo mummificato trovato sulle Alpi Venoste. La Tafonomia: E' quel ramo della scienza che studia le modalità di formazione di un resto scheletrico. E' la scienza che studia la diversità degli organismi e le relazioni che esistono tra loro. Stabilisce le regole che servono per assegnare il nome a ciascun gruppo tassonomico. Definisce i metodi per ottenere una classificazione che rifletta quanto più possibile l'ordine naturale. La ricerca stratigrafica inizia dallo studio di singole sezioni stratigrafiche di cui vengono rilevate: Contenuto fossilifero. Sono tutte vere. Caratteristiche sedimentologiche. Litologia. E' possibile ipotizzare la datazione dello stesso strato litologico e di conseguenza una corrispondente storia evolutiva in funzione di: Numero di strati osservati. Contenuto fossilifero. Tuttel le precedenti. Tracce di fissazione. Per cladogenesi s'intende: Perdita casuale di un gene nelle piccole popolazioni. Periodo di stasi della specie. Piccoli cambiamenti graduali accumulati dalla popolazione. Rapidi e drastici cambiamenti evolutivi. Il processo biostratinomico che si verifica sulle parti molli ad opera di organismi necrofagi o da organismi decompositori prende il nome di: Erosione. Trasporto. Disarticolazione. Necrolisi. . Una fase della tafonomia piuttosto breve che comporta una lenta copertura in caso di normale sedimentazione, oppure può avvenire in modo catastrofico in presenza di una frana prende il nome di: Storia dei resti prima del seppellimento. Trasformazione dei resti. Morte dell'organismo. Seppellimento. L'insieme delle procedure con cui si può dimostrare la corrispondenza di parti eventualmente separate geograficamente di una o più unità geologiche. Correlazione topografica. Litologia. Correlazione stratigrafica. Contenuto fossilifero. Un intervallo specifico o un punto specifico di una sequenza specifica di strati, che viene a costituire lo standard per la definizione e il riconoscimento della suddetta unità stratigrafica prende il nome di: Limite. Stratotipo. Litostratigrafia. Cronocorrelazione. Quale tra le seguenti opzioni non è una caratteristica del processo stratigrafico: Descrive i corpi rocciosi. Si contrappone agli studi evoluzionistici condotti sul pianeta e gli esseri che lo popolano. Mette in relazione la storia temporale, l'origine, la composizione litologica e chimica. È strettamente correlata alla paleontologia. Per unità magnetostratigrafica si intende: Un insieme di rocce accomunate da caratteristiche magnetiche aspecifiche. Una zona di magnetopolarità, denominata in base alla località geografica di identificazione. La documentazione della polarità del campo magnetico terrestre. Uno strato di rocce con specifiche proprietà magnetiche, diverse per strati sopra e sottostanti. Si definiscono unità litologiche: Particolari rocce. Le unità di radiocarbonio. Strati rocciosi. I fossili utilizati per la datazione. Come si definisce una successione di strati rocciosi caratterizzata dall'essersi formata durante uno specifico intervallo di tempo geologico: Litostratigrafia. Magnetostratigrafia. Cronostratigrafia. Biostratigrafia. La sinecologia studia: Le relazioni che si stabiliscono tra una popolazione e il resto della comunità di una determinata area. Nessuna delle precedenti. I rapporti esistenti tra i vari organismi, animali e vegetali, e tra questi e l'ambiente in cui vivono. Gli organismi fossili e l'ambiente in cui vivevano. La presenza di resti fossili nelle rocce sedimentarie fornisce uno strumento per la loro classificazione e correlazione secondo alcuni criteri, tra cui quello temporale. E' il principio su cui si basa: Magnetostratigrafia. Biostratigrafia. Ecologia. Litostratigrafia. Le faune continentali vengono ordinate cronologicamente in base al livello evolutivo e le associazioni fossili risultanti costituiscono: Non esiste un tale sistema. Biosezioni. Unità tassonomiche. Biocroni. Le faune continentali vengono ordinate cronologicamente in base al livello evolutivo e le associazioni fossili risultanti costituiscono: Non esiste un tale sistema. Biosezioni. Unità tassonomiche. Biocroni. Nella biostratigrafia è possibile distinguere diversi tipi di associazione. In particolare mescolamento di entità paleobiologiche temporalmente successive si definisce: Tafonomica. Sedimentaria. Allotropica. Stratigrafica. I fossili più utili dal punto di vista stratigrafico, chiamati fossili guida, devono presentare nello stesso momento quali caratteristiche: Grande velocità di diffusione e bbondanza e facilità di ritrovamento. Sono tutte caratteristiche dei fossili guida. Distribuzione temporale limitata. Ampia distribuzione geografica. Il metodo di datazione radiometrico: E' un metodo di datazione relativo. E' un metodo di datazione distruttivo. E' un metodo di datazione assoluto. Non esiste. Il metodo di datazione radiometrico più utilizzato utilizza come isotopo il: C-18. C-15. C-20. C-14. Quale tra quelli elencati non può essere ritenuto un metodo di datazione relativo: Metodo stratigrafico. Metodo del radiocarbonio. Metodo Paleontologico. Metodo litologico. Oltre al metodo del radiocarbonio esiste un ulteriore metodo di datazione radiometrico rappresentato da: Metodo delle tracce di fissione. Metodo Litologico. Metodo Paleontologico. Metodo delle Varve. La dendrocronologia: Si basa sulla misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Si basa sul concetto secondo cui, in un'area ristretta, rocce uguali presentano età uguali. Si basa sull'alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Si basa sul criterio per cui la successione delle rocce dal basso verso l'alto corrisponde alla successione degli eventi geologici che le hanno prodotte. La datazione dei resti scheletrici si definisce diretta quando: Il resto viene estratto dalla roccia dove si trova. Si prende in considerazione una zona molta ampia dove è stato ritrovato il resto. Si prende in considerazione il materiale eventualmente presente, vicino al resto fossile di interesse. Si calcola in base all’età delle rocce sedimentarie o vulcaniche in cui il materiale è inglobato. Quale tra quelli elencati non è un metodo di datazione assoluto: Metodo delle varve. Metodo del radiocarbonio. Metodi delle tracce di fissione. Sono tutti metodi assoluti. Quale metodo di datazione si basa sull’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali: Dendrocronologia. Litografia. Tracce di fissione. Metodo delle Varve. Il metodo delle tracce di fissione è un metodo basato su: Rilevamento dei danni provocati alle strutture cristalline, da parte delle disintegrazioni radioattive conseguenti alla fissione di uranio 238. Studio dell’alternanza stagionale dei sedimenti deposti nei laghi periglaciali. Rilevamento del contenuto di carbonio 14. Misura degli anelli annuali di accrescimento delle piante, fossilizzate o non fossilizzate. Quali tra quelle elencate possono essere causa di incertezza nei metodi di datazione assoluta: Tutte le opzioni sono corrette. Incertezze genetiche e storiche. Incertezze stratigrafiche. Incertezze analitiche. La sezione dell'antropologia che studia le variazioni dimensionali dell'individuo in rapporto alla sua origine etnica, al sesso, all'età, allo stato fisico, alla condizione socioeconomica, allo stato di nutrizione e alla sua attività fisica prende il nome di: Antropometria. Paleontologia. Antropologia culturale. Bioantropologia. I caratteri antropometrici fondamentali sono: Entrambi. Peso. Nessuno dei due. Statura. Quale disciplina applicata allo studio della paleoantropologia, permette di stimare, a partire dalla misurazione dei resti scheletrici e dei denti e dall'applicazione di opportune equazioni, quali fossero le dimensioni morfologiche degli Ominidi fossili: Bioantropologia. Paleontologia. Biostratigrafia. Antropolmetria. |