Area giuridica e amministrativa
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Title of test:![]() Area giuridica e amministrativa Description: DIRITTO DELL’ISTRUZIONE PROF.SSA GATTO CATERINA |



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La legge Casati, così chiamata dal nome dell’allora Ministro dell’Istruzione pubblica, Gabrio Casati, rappresenta il primo intervento dall’Unità d’Italia che cercò di ovviare all'analfabetismo diffuso in Italia nell'ottocento. Varata il 13 novembre 1859 nel Regno di Sardegna con Regio decreto Legislativo n.3.725 e recepita integralmente nel 1861 dal neonato Stato italiano, rimane in vigore fino alla riforma Gentile del 1923. Costituita da in 380 articoli, scopo della legge è quello di riorganizzare in maniera organica il sistema scolastico ponendo alla base di questo riassetto alcuni principi fondamentali quali: l principio della gratuità e dell’obbligatorietà dell’istruzione elementare, prevedendo pene per i trasgressori (non specificando però quali siano queste pene); - l’affermazione dell’uguaglianza dei due sessi di fronte alla necessità dell’educazione; - la rivendicazione esclusiva alle scuole pubbliche della facoltà di concedere diplomi e licenze; - norme precise per l’abilitazione all’insegnamento. l’affermazione dell’uguaglianza dei due sessi di fronte alla necessità dell’educazione; - la rivendicazione esclusiva alle scuole pubbliche della facoltà di concedere diplomi e licenze; - norme precise per l’abilitazione all’insegnamento. il principio della gratuità e dell’obbligatorietà dell’istruzione elementare, prevedendo pene per i trasgressori (non specificando però quali siano queste pene);. □ nessuna delle risposte è corretta. Con la Legge Casati aumenta il numero delle facoltà universitarie in quanto accanto alla facoltà teologica, giuridica e medica viene aggiunta la facoltà di scienze fisiche, matematiche e naturali, con annessa scuola di applicazione di ingegneria, e la facoltà di filosofia e lettere. L’accesso all’università è, comunque: NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. di fatto riservato agli studenti che provengono dal liceo con la sola eccezione della facoltà di TEOLOGIA. di fatto riservato agli studenti che provengono dal liceo SENZA ECCEZIONI. i fatto riservato agli studenti che provengono dal liceo con la sola eccezione della facoltà di scienze fisiche, matematiche e naturali che possono accogliere anche i diplomati dell’indirizzo fisico-matematico dell’istituto tecnico. La Legge Coppino porta il nome del ministro che la emanò, cioè Michele Coppino5 . Tale legge, emanata il 15 luglio 1877, integra la legge Casati indicando le sanzioni previste in caso di trasgressione delle norme in tema di obbligatorietà scolastica e portando a cinque le classi della scuola elementare. E’ alla base del programma di riforme operate della Sinistra del tempo il cui obiettivo era quello di integrare le masse popolari mediante l’obbligo scolastico, riconoscendo pertanto un ruolo di particolare importanza…. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. ALLA PRIMARIA. ALLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ALLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO. La Legge n° 407 dell’8 luglio 1904, detta “legge Orlando ”, che…. prolunga l'obbligo scolastico a 14 anni, con quattro anni di scuola elementare seguito dal biennio di scuola media oppure da quello del corso popolare ed istituisce le scuole serali e festive per gli analfabeti, la refezione e l'assistenza scolastica per i più poveri (a carico dei Comuni), la Direzione Generale dell'istruzione elementare ed aumenta lo stipendio dei maestr. prolunga l'obbligo scolastico a 10 anni, con quattro anni di scuola elementare seguito dal biennio di scuola media oppure da quello del corso popolare ed istituisce le scuole serali e festive per gli analfabeti, la refezione e l'assistenza scolastica per i più poveri (a carico dei Comuni), la Direzione Generale dell'istruzione elementare ed aumenta lo stipendio dei maestri. prolunga l'obbligo scolastico a 12 anni, con quattro anni di scuola elementare seguito dal biennio di scuola media oppure da quello del corso popolare ed istituisce le scuole serali e festive per gli analfabeti, la refezione e l'assistenza scolastica per i più poveri (a carico dei Comuni), la Direzione Generale dell'istruzione elementare ed aumenta lo stipendio dei maestri. prolunga l'obbligo scolastico a 16 anni, con quattro anni di scuola elementare seguito dal biennio di scuola media oppure da quello del corso popolare ed istituisce le scuole serali e festive per gli analfabeti, la refezione e l'assistenza scolastica per i più poveri (a carico dei Comuni), la Direzione Generale dell'istruzione elementare ed aumenta lo stipendio dei maestri. in merito alla formazione dei maestri, la legge Casati prevede. l’istituzione di “scuole normali” triennali comprensive di tirocinio. Le scuole normali, separate per sesso come le classi di alunni a cui sono destinate gli insegnanti, prevedono diversificati curricula studiorum visto che per le studentesse è prevista la materia dei lavori donneschi, mentre i ragazzi seguono un corso generale sui diritti e doveri dei cittadini. l’istituzione di “scuole normali” QUINQUENNALI comprensive di tirocinio. Le scuole normali, separate per sesso come le classi di alunni a cui sono destinate gli insegnanti, prevedono diversificati curricula studiorum visto che per le studentesse è prevista la materia dei lavori donneschi, mentre i ragazzi seguono un corso generale sui diritti e doveri dei cittadini. ’istituzione di “ SCUOLE SPECIALI” triennali comprensive di tirocinio. Le scuole normali, separate per sesso come le classi di alunni a cui sono destinate gli insegnanti, prevedono diversificati curricula studiorum visto che per le studentesse è prevista la materia dei lavori donneschi, mentre i ragazzi seguono un corso generale sui diritti e doveri dei cittadini. l istituzione di “scuole normali” QUADRIENNALI comprensive di tirocinio. Le scuole normali, separate per sesso come le classi di alunni a cui sono destinate gli insegnanti, prevedono diversificati curricula studiorum visto che per le studentesse è prevista la materia dei lavori donneschi, mentre i ragazzi seguono un corso generale sui diritti e doveri dei cittad. Mussolini, salito al potere nel 1922, ritiene necessaria una riforma del sistema scolastico che vada ad integrare e modificare in precedenti interventi e affida l’incarico di ministro della pubblica istruzione a Giovanni Gentile 10, uno dei più importanti filosofi italiani dell’epoca, oltre che studioso di problemi della scuola e dell’educazione. Gentile procede in grande fretta ad approvare una serie di leggi che danno vita ad una riforma complessiva del sistema scolastico italiano, passata alla storia come la “riforma Gentile”. La necessità di una riforma è dovuta al fatto che Mussolini era ben consapevole del ruolo fondamentale della scuola per un movimento politico che volesse ottenere e mantenere il consenso tra la popolazione, ben sapendo che intervenire in fretta su un tema così sentito come l’istruzione avrebbe aumentato il prestigio del suo governo. Gentile riforma…. tutti i gradi della scuola subordinando comunque le materie umanistiche a quelle scientifiche e certamente le idee fasciste influenzano i contenuti della riforma. tutti i gradi della scuola subordinando comunque le materie scientifiche a quelle umanistiche e certamente le idee fasciste influenzano i contenuti della riforma. SOLO i gradi SUPERIORI della scuola subordinando comunque le materie umanistiche a quelle scientifiche e certamente le idee fasciste influenzano i contenuti della riforma. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. Un’importante innovazione apportata dalla riforma Gentile è la creazione di scuole speciali per handicappati. Il regio decreto 3126/1923 stabilisce che i ciechi e gli ipovedenti devono frequentare le scuole elementari e talvolta le medie, in istituti specializzati che forniscano personale specializzato, sussidi didattici specifici e la possibilità di confrontarsi continuamente con altri ragazzi affetti dalla stessa minorazione. FALSO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. l regio decreto 3126 è del 1943. VERO. La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano. E’ approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947. Viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entra in vigore il 1º gennaio 1948. Un ruolo fondamentale alla formazione scolastica viene riconosciuto dalla Costituzione. L’art. 9 recita “. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Questo articolo introduce tra i principi fondamentali lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica e la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico, artistico, ed ambientale. Si tratta di un articolo assolutamente originale in quanto non trova riscontro in altre costituzioni. FALSO. PARZIALMENTE VERO. VERO. NESSUNA DELLE RISPOSTE CORRETTE. Il secondo comma dell’art. 33 Cost., afferma che "la Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi". Allo Stato quindi compete, in via generale, la predisposizione dei mezzi di istruzione e la creazione delle norme generali in materia. Tuttavia l’istruzione non è riservata, quanto alla sua gestione, soltanto allo Stato: tanto è vero che l’articolo 33, comma 3, afferma che "enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato". Da ciò discende evidentemente il princi. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. della libertà di manifestazione del pensiero, e della libertà di iniziative dirette a realizzare la diffusione dello stesso, anche mediante l’insegnamento. dalla uguagliazna formale e sostanziale difronrw alla legge. dalla libera di manifestazione del pensiero nelle forme volute dalla legge. La riforma della scuola elementare avviene con la legge 148/90 con cui scompare la figura secolare del maestro di classe e si afferma il principio della centralità e della collegialità docente nella scuola primaria con la istituzione del "modulo organizzativo" di tre docenti su due classi o di quattro docenti su tre classi. Nella nuova scuola elementare viene introdotto l’insegnamento della lingua straniera per assicurarne la continuità con la scuola media in cui l’insegnamento della lingua straniera era già obbligatorio. Si prevede un insegnante di sostegno ogni 4 alunni portatori di handicap. Parte rilevante dell’operazione è la programmazione degli insegnanti da farsi durante le due ore eccedenti le 22 ore di didattica frontale. Nell’attività didattica degli insegnanti rientra anche l’assistenza educativa alla mensa. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. VERO. FALSO. □ LA LEGGE E' DEL 2000. Per riforma Berlinguer si intende la riforma scolastica varata con la legge 10 dicembre 1997, n. 425, dal Ministro della Pubblica Istruzione del primo governo Prodi, Luigi Berlinguer. Questa legge è stata interamente abrogata dalla Legge 28 marzo 2003 n. 53, più famosa come riforma Moratti. PARZIALMENTE VERO. FALSO. VERO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. Fino al 2003 (riforma Moratti), la scuola dell’infanzia, meglio nota come scuola materna, è l'istituzione prescolastica non obbligatoria, caratterizzata dal gioco, dalla convivenza con i compagni e dalla preparazione al primo ciclo d'istruzione cioè la scuola primaria, la cui durata media è di 3 anni ed è strutturata in 3 sezioni a seconda dell'età: sezione dei piccoli, il primo anno, sezione dei medi o mezzani, il secondo anno e infine sezione dei grandi il terzo anno. La novità rappresentata dalla riforma Moratti, fu quella…. di rendere possibile l’ iscrizione alla scuola d'infanzia di bambini di 2 anni e mezzo, con la conseguenza che ciò aveva fatto nascere le c.d. classi primavera, classi - iniziative sperimentali che si andavano ad aggiungere all'offerta educativa proposta dai nidi e dalle scuole materne, che avevano il compito di "accogliere" bambini dai 24 ai 36 mesi ma che dovevano rispecchiare particolari condizioni logistiche e ricettive, nonché essere dotate di ambienti appositamente dedicati e predisposti per bambini così piccoli. di rendere possibile l’ iscrizione alla scuola d'infanzia di bambini di 2 anni e mezzo, con la conseguenza che ciò aveva fatto nascere le c.d. classi primavera, classi - iniziative sperimentali che si andavano ad aggiungere all'offerta educativa proposta dai nidi e dalle scuole materne, che avevano il compito di "accogliere" bambini dai 24 ai 60 mesi ma che dovevano rispecchiare particolari condizioni logistiche e ricettive, nonché essere dotate di ambienti appositamente dedicati e predisposti per bambini così piccoli. di rendere possibile l’ iscrizione alla scuola d'infanzia di bambini di 2 anni e mezzo, con la conseguenza che ciò aveva fatto nascere le c.d. classi primavera, classi - iniziative sperimentali che si andavano ad aggiungere all'offerta educativa proposta dai nidi e dalle scuole materne, che avevano il compito di "accogliere" bambini dai 12 ai 36 mesi ma che dovevano rispecchiare particolari condizioni logistiche e ricettive, nonché essere dotate di ambienti appositamente dedicati e predisposti per bambini così piccoli. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA □. . La novità più importante della riforma Gelmini, per quanto riguarda la scuola primaria è certamente la reintroduzione della figura del maestro unico, che a partire dall'anno scolastico 2017/2018. . FALSO. . LA RIFORMA PARTE DAL 2015-2016. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. VERO. La riforma Gelmini ha sviluppato due diversi piani settimanale, il primo a tempo normale, c. □ NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. 40 ore □ 40 ore settimanali, e uno a tempo prolungato, che va da un minimo di 46 ad un massimo di 50 ore settimanali. □ 30 ore settimanali, e uno a tempo prolungato, che va da un minimo di 36 ad un massimo di 40 ore settimanali. □ 35 ore settimanali, e uno a tempo prolungato, che va da un minimo di 35 ad un massimo di 48 ore settimanali. A seguito della riforma Gelmini e dei conseguenti Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali, emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 (Registrati alla Corte dei Conti in data 1 giugno 2010), la scuola secondaria di secondo grado ha subito delle radicali trasformazioni. Il riordino dei licei è avvenuto attraverso la creazione di nuovi licei quale quello delle scienze umane, sorto a seguito della conversione dell’istituto magistrale, e attraverso degli interventi sui licei preesistenti. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. PARZIALMENTE FALSO. VERO. FALSO. Il liceo musicale e coreutico è introdotto dalla riforma Gelmini. E’ costituito da: TRE SEZIONI. due sezioni, musicale e coreutica. OTTO INDIRIZZI. QUATTRO SEZIONI. Il liceo delle scienze umane, anche questo introdotto dalla riforma Gelmini, sostituisce il vecchio istituto magistrale. Così come per il liceo scientifico, anche nel liceo delle scienze umane è possibile optare per un indirizzo diverso rispetto a quello tradizionale, opzione economico sociale, che non prevede l’insegnamento della lingua latina e dove si studiano due lingue straniere. Nel caso dell’opzione economico sociale è rafforzato lo studio dell’economico sociale. □ NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. □ VERO. □ PARZIALMENTE VERO. □ FALSO. Il Regolamento dell’istruzione tecnica... l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari….. per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso e formazione tecnica INFERIORE. per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA. □ per un rapido inserimento nel mondo UNIVERSITARIO, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. Tutti gli istituti professionali hanno la durata di cinque anni... I nuovi istituti professionali costituiranno. una cerniera tra il sistema di istruzione e il sistema di formazione professionale, e saranno il più importante elemento dell’area formativa finalizzata all’acquisizione di competenze certificate e riconosciute a livello nazionale ed europeo, idonee a favorire una rapida transizione nel mondo del lavoro. UN COMPLETAMENTO DELLE OFFERTE FORMATIVE. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA. UNA OPZIONE ALTERNATIVA ALLO STUDIO UNIVERSITARIO. L PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (Commi 12- 27) L’attuale POF viene sostituito dal Piano Triennale; a livello normativo il comma 14 sostituisce in l’art. 3 del DPR 275/1999. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa predisposto dalla scuola entro il mese di ottobre precedente al triennio di riferimento; il Piano può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre. Il Piano viene sottoposto a verifica dall’USR, per controllare che rispetti i limiti dell’organico assegnato alla scuola; l’esito della verifica viene trasmesso al MIUR. Il Piano Triennale mantiene la caratteristica fondamentale del POF. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. è il documento ALTERNATIVO costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa…. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità STORICA DEL PAESE ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa…. GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA). La legge n. 170/2010 regolamenta, soprattutto in ambito scolastico, i disturbi specifici di apprendimento (DSA) di cui soffrono molti alunni. Secondo 75 quanto prevede quella legge, sono considerati disturbi difficoltà specifiche di apprendimento la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. Il testo della legge considera i DSA come handicap soltanto in casi di particolare gravità, e prevede, conseguentemente, solo in quei casi che ai ragazzi che ne sono affetti si possano applicare le tutele (come, ad esempio, quella del docente di sostegno) previste dalla legge 104/1992. NELL’ELENCO DEI DISTURBI NON E’ PIU COMPRESA LA DISCALCULIA. FALSO. □ NELL’ELENCO DEI DISTURBI NON E’ PIU’ COMPRESA LA DISORTOGRAFIA. □ VERO. L’ORGANIZZAZIONE CENTRALE – IL MINISTERO Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, noto anche come MIUR, è il dicastero del Governo italiano preposto all'amministrazione dell'istruzione, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica. Il ministero è responsabile…. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA. 'istruzione nelle scuole di ogni ordine e grado, delle scuole pubbliche e si occupa dei programmi delle scuole private. Cura la vigilanza sulle istituzioni universitarie e sovraintende alla ricerca dello Stato attraverso le apposite strutture. all istruzione nelle scuole di ogni ordine e grado, delle scuole pubbliche e si occupa dei programmi delle scuole private, MA NON CURA la vigilanza sulle istituzioni universitarie e sovraintende alla ricerca dello Stato attraverso le apposite strutture. all istruzione nelle scuole di ogni ordine e grado delle scuole pubbliche. Cura la vigilanza sulle istituzioni universitarie e sovraintende alla ricerca dello Stato attraverso le apposite strutt. L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE Gli uffici scolastici regionale (USR) sono uffici periferici del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e sono presenti in 18 capoluoghi di regione (non c'è in Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, dove vige una disciplina separata). Sono stati istituiti con d.P.R. 6 novembre 2000, n. 347, e la disciplina è attualmente contenuta nel d.P.R. 21 dicembre 2007, n. 260, e segnatamente nell'art. 7. Costitu. □ un autonomo centro di responsabilità amministrativa, al quale sono assegnate tutte le funzioni già spettanti AL MIUR. □ un autonomo centro di responsabilità amministrativa, al quale sono assegnate tutte le funzioni già spettanti agli uffici periferici dell’amministrazione della pubblica istruzione a norma della vigente legislazione. □ un centro di responsabilità amministrativa DIPENDENTE, al quale sono assegnate ALCUNE DELLE funzioni già spettanti agli uffici periferici dell’amministrazione della pubblica istruzione a norma della vigente legislazione. □ NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. IL DIRIGENTE SCOLASTICO La L. 59/97 ed il successivo D.lgs 59 del 1998, emanato in attuazione della delega contenuta nell’art. 21 della L59/97, hanno determinato il passaggio dal ruolo direttivo al ruolo dirigenziale di chi è posto al vertice dell’istituto scolastico . Fino al 2001 la figura del capo d’Istituto era suddivisa nei ruoli di preside per la dirigenza delle scuole secondaria di primo e secondo grado e di direttore posto a capo delle scuole primarie, figure ora accorpate in quelle del dirigente scolastico. In base al D.lgs165/2001 il dirigente è “il responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati di servizio”. A seguito della legge sull’autonomia scolastica e dei successivi interventi legislativi. □ sono stati conferiti al dirigente scolastico poteri che prima erano riconosciuti AL MIUR. sono stati conferiti al dirigente scolastico poteri che prima erano riconosciuti all’amministrazione periferica dello stato. □ sono stati conferiti al dirigente scolastico poteri che prima erano riconosciuti ALL’ASSESSORATO REGIONALE. □ sono stati conferiti al dirigente scolastico poteri che prima erano riconosciuti all’amministrazione REGIONALE. 04. IL DIRIGENTE SCOLASTICO propone al Consiglio di CLASSE l’utilizzazione ai fini economici di eventuali creazioni di software prodotti nello svolgimento di attività didattici. IL DIRIGENTE SCOLASTICO NON PUO’ PROPORRE l’utilizzazione ai fini economici di eventuali creazioni di software prodotti nello svolgimento di attività didattica IN VIRTU’ DI UN ESPRESSO DIVIETO DI LEGGE. FALSO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. VERO. Per quanto riguarda le relazioni sindacali il dirigente è il responsabile….. □ NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. della parte PRIVATISTICA e svolge e stipula la contrattazione integrativa di istituto; NON PUO STIPULARE i contratti individuali di lavoro del personale docente ed ATA. della parte PRIVATISTICA e svolge e stipula la contrattazione integrativa di istituto, formalizza la propria proposta contrattuale, concede congedi, ferie, festività, permessi brevi, assenze per malattia, aspettative infortuni. NON PUO STIPULARE i contratti individuali di lavoro del personale docente ed ATA. della parte pubblica e svolge e stipula la contrattazione integrativa di istituto, formalizza la propria proposta contrattuale, concede congedi, ferie, festività, permessi brevi, assenze per malattia, aspettative infortuni. Stipula i contratti individuali di lavoro del personale docente ed ATA. Altra nuova competenza che viene attribuita al Dirigente è quella secondo cui. quest’ultimo ha il compito di valorizzare il merito dei docenti di ruolo tramite l’assegnazione di una somma di denaro, retribuita dall’apposito fondo previsto. I criteri per individuare gli insegnanti più meritevoli vengono stabiliti dal CONSIGLIO DI ISTITUTO. quest’ultimo ha il compito di valorizzare il merito dei docenti di ruolo tramite l’assegnazione di una somma di denaro, retribuita dall’apposito fondo previsto. I criteri per individuare gli insegnanti più meritevoli vengono stabiliti dal Comitato di valutazione. quest’ultimo ha il compito di valorizzare il merito dei docenti di ruolo tramite l’assegnazione di una somma di denaro, retribuita dall’apposito fondo previsto. I criteri per individuare gli insegnanti più meritevoli vengono stabiliti DA LUI STESSO SECONDO UNA VALUTAZIONE MERAMENTE DISCREZIONALE. quest’ultimo ha il compito di valorizzare il merito dei docenti di ruolo tramite l’assegnazione di una somma di denaro, retribuita dall’apposito fondo previsto. I criteri per individuare gli insegnanti più meritevoli vengono stabiliti DA LUI STESSO SECONDO UNA VALUTAZIONE MERAMENTE DISCREZIONALE, MA SOTTOPOSTA AL VAGLIO DEL COMITATO DI VALUTAZIONE. Il dirigente scolastico, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio, garantisce un'efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, tecnologiche e materiali, nonché gli elementi comuni del sistema scolastico pubblico, assicurandone il buon andamento. A tale scopo, svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio secondo quanto previsto dall'articolo 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché della valorizzazione delle risorse umane. E’ ESCLUSA LA GESTIONE FINANZIARIA. FALSO. □ VERO. □ LA FONTE E’ IL DLGS/ 2020 E NON 2001. □ NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. Il Dirigente definisce gli indirizzi, per le attività della scuola e delle scelte di gestione e amministrazione, da seguire nell’elaborazione del PTOF. FALSO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E’ CORRETTA. □ VERO. □ PARZIALMENTE FALSO. 09. il Dirigente non definisce gli indirizzi da seguire nell’elaborazione del PTOF. □ vero. □ il compito spetta al consigliod'istituto. □ nessuna delle risposte è corretta. □ FALSO. |





