OAM 1251-1300
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Title of test:![]() OAM 1251-1300 Description: CORSO COMPLETT |




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Si definisce sconfinamento consistente in assenza di un apertura di credito in conto corrente a un consumatore, lo sconfinamento: Pari o superiore a 300 euro. Pari o superiore a 100 euro. Pari o superiore a 200 euro. Pari o superiore a 500 euro. Si definisce sconfinamento consistente nell’ambito di un apertura di credito in conto corrente di 10.000 euro a un consumatore, lo sconfinamento: pari a 600 euro. pari a 400 euro. pari a 300 euro. pari a 350 euro. Nel caso di un consumatore che abbia bisogni finanziari prevedibili di entità contenuta (per es. 10.000 euro), la forma di finanziamento più adeguata è: Un prestito personale. Un apertura di credito in conto corrente. Una carta rateale. Un prestito finalizzato. Il saldo contabile è: Il saldo derivante dalla somma algebrica dei movimenti effettuati sul conto corrente considerati in base alla data di registrazione. Il denaro effettivamente utilizzabile presente sul conto corrente. La somma del denaro effettivamente disponibile e dell’apertura di credito in conto corrente. Il saldo derivante dalla somma algebrica dei movimenti effettuati sul conto corrente considerati in base alla data valuta. Il saldo liquido è: Il saldo derivante dalla somma algebrica dei movimenti effettuati sul conto corrente considerati in base alla data valuta. Il denaro effettivamente utilizzabile presente sul conto corrente. La somma del denaro effettivamente disponibile e dell’apertura di credito in conto corrente. Il saldo derivante dalla somma algebrica dei movimenti effettuati sul conto corrente considerati in base alla data di registrazione. Il saldo disponibile è: La somma del denaro effettivamente disponibile e dell’apertura di credito in conto corrente. Il denaro effettivamente utilizzabile presente sul conto corrente. Il saldo derivante dalla somma algebrica dei movimenti effettuati sul conto corrente considerati in base alla data di registrazione. Il saldo derivante dalla somma algebrica dei movimenti effettuati sul conto corrente considerati in base alla data valuta. L’estratto conto è un documento che riporta: Tutti i movimenti registrati sul conto corrente in base alla data di registrazione contabile. Tutti i movimenti registrati sul conto corrente in base alla data di registrazione valuta al fine del calcolo delle competenze attive e passive per il debitore. Solo i prelevamenti di denaro e gli utilizzi dell’apertura di credito al fine del calcolo degli interessi passivi maturati per il debitore. Il saldo giornaliero progressivo per verificare l’utilizzo dell’apertura di credito e al fine del calcolo degli interessi maturati a carico del debitore. Il conto scalare è un documento che riporta: Tutti i movimenti registrati sul conto corrente in base alla data di registrazione valuta al fine del calcolo delle competenze attive e passive per il debitore. Tutti i movimenti registrati sul conto corrente in base alla data di registrazione contabile. Solo i prelevamenti di denaro e gli utilizzi dell’apertura di credito al fine del calcolo degli interessi passivi maturati per il debitore. Il saldo giornaliero progressivo per verificare l’utilizzo dell’apertura di credito e al fine del calcolo degli interessi maturati a carico del debitore. L’estratto conto è un documento che riporta: In ordine cronologico di data contabile le operazioni che sono transitate sul conto corrente. In ordine cronologico di data valuta le operazioni che sono transitate sul conto corrente. In ordine cronologico di data valuta le operazioni che sono transitate sul conto corrente. Le informazioni precontrattuali obbligatorie che devono essere fornite al consumatore. Il conto scalare è un documento che riporta: In ordine cronologico di data valuta le operazioni che sono transitate sul conto corrente. In ordine cronologico di data contabile le operazioni che sono transitate sul conto corrente. La sintesi delle condizioni economiche applicate al cliente. Le informazioni precontrattuali obbligatorie che devono essere fornite al consumatore. La data valuta indica: La data in cui l’operazione ha effetto economico sul saldo liquido del conto corrente. La data di registrazione dell’operazione. La data di invio della comunicazione dell’operazione al cliente. La data in cui il consumatore è effettivamente venuto a conoscenza dell’operazione registrata. La data contabile è: La data di registrazione dell’operazione. La data di invio della comunicazione dell’operazione al cliente. La data in cui l’operazione ha effetto economico sul saldo liquido del conto corrente. La data in cui il consumatore è effettivamente venuto a conoscenza dell’operazione registrata. Il calcolo degli interessi di un’apertura di credito avviene: Sulla base del conto scalare. Sulla base dell’estratto conto. Sulla base dei saldi disponibili giornalieri. Sulla base delle comunicazioni obbligatorie inviate periodicamente al consumatore. Il TEGM per gli scoperti di conto senza affidamento è: Differente per i finanziamenti di importo inferiore e superiore a 1.500 euro. Il medesimo per tutte le tipologie di finanziamento. Differente per aperture di credito in conto corrente a scadenza determinata e indeterminata. Differente per i finanziamenti di importo inferiore e superiore a 5.000 euro. Il TEGM, per le aperture di credito in conto corrente, è: Differente per le aperture di credito di importo inferiore e superiore a 5.000 euro. Il medesimo per tutte le tipologie di finanziamento. Differente per le aperture di credito a tasso fisso e a tasso variabile. Differente per i finanziamenti di importo inferiore e superiore a 1.500 euro. Nell’ambito di un’apertura di credito concessa a un consumatore, se si verifica uno sconfinamento rispetto all’importo previsto dal contratto, il finanziatore deve: Comunicare, in forma scritta, lo sconfinamento, l’importo interessato, il tasso di interesse e le penali, le spese o gli interessi di mora eventualmente applicabili, solo se lo sconfinamento è consistente e si protrae da oltre un mese. In ogni caso, comunicare, in forma scritta, lo sconfinamento, l’importo interessato, il tasso di interesse e le penali, le spese o gli interessi di mora eventualmente applicabili. Comunicare, in forma scritta, lo sconfinamento, l’importo interessato, il tasso di interesse e le penali, le spese o gli interessi di mora eventualmente applicabili, solo se lo sconfinamento è superiore al 20 per cento e si protragga da almeno una settimana. Comunicare entro tre giorni lavorativi, in qualsiasi forma, lo sconfinamento, l’importo interessato, il tasso di interesse e le penali, le spese o gli interessi di mora eventualmente applicabili. Che cosa rappresenta il TAEG di un'apertura di credito in conto corrente a un consumatore?. È il costo totale del credito espresso in percentuale annua dell’importo totale del credito. Il rapporto fra gli interessi da corrispondere e l'importo del credito. È lo spread applicato al tasso di interesse nominale dalle banche sull'erogazione di un mutuo a tasso variabile. È il valore medio del tasso effettivamente applicato dal sistema bancario e finanziario. Il tasso soglia su base annua delle aperture di credito in conto corrente è: Indicato specificamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il medesimo del credito personale. Il medesimo del credito revolving. E' calcolato dal consumatore e, su sua richiesta, dal finanziatore. Il tasso effettivo globale medio (TEGM) su base annua delle aperture di credito in conto corrente è: Indicato specificamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Unico e indicato dal Ministero delle Attività produttive. Specificamente indicato dall'IVASS. E' calcolato dal consumatore e, su sua richiesta, dal finanziatore. La comunicazione del TAEG al consumatore per le aperture di credito in c/c: È obbligatoria. È facoltativa. Dipende se la banca ha aderito all’Accordo Interbancario del 2010. È obbligatorio ma solo nell’ambito dell’estratto conto di fine anno. Ai fini del calcolo del TAEG, se in un’apertura di credito il limite massimo del credito non è stato ancora convenuto, si considera che sia pari a: 1.500 euro. 1.000 euro. 2.000 euro. 2.500 euro. Se la durata dell’apertura di credito non è nota, il TAEG è calcolato in base all’assunto che la durata del credito sia: di tre mesi. di un mese. di sei mesi. di dodici mesi. Ai fini del calcolo del TAEG di un’apertura di credito in conto corrente, si presuppone che: l’importo totale del credito sia prelevato per intero e per l’intera durata del contratto di credito. l’importo totale del credito sia prelevato per metà e per una durata pari alla metà di quella prevista dal contratto di credito. l’importo totale del credito sia prelevato per intero e per una durata media comunicata trimestralmente dal MEF. l’importo totale del credito sia pari alla media delle operazioni del periodo e sia prelevato per l’intera durata del contratto di credito. Ai fini del calcolo del TAEG di un’apertura di credito in conto corrente, se un contratto di credito lascia al consumatore libertà di utilizzo: si presuppone che l’importo totale del credito sia utilizzato immediatamente e per intero. si presuppone che l’importo totale del credito sia utilizzato in due periodi separati. si presuppone che l’importo totale del credito utilizzato sia quello medio. si fa riferimento ad un importo di 1000 euro per un anno. Gli interessi dovuti dal debitore per l’utilizzo dell’apertura di credito: Sono calcolati sulla base del tasso d’interesse applicato e dei numeri debitori calcolati sulla base del conto scalare. Sono calcolati sulla base del TAEG e dei numeri debitori calcolati sulla base del conto scalare. Sono calcolati sulla base del tasso d’interesse applicato e dei numeri creditori calcolati sulla base della data contabile delle registrazioni. Sono calcolati sulla base del TEGM e dei numeri debitori calcolati sulla base del conto scalare. Ai fini del calcolo del TAEG delle aperture di credito: sono inclusi i canoni periodici e le altre spese fisse relative ai conti correnti a servizio esclusivo del finanziamento. non sono mai inclusi i canoni periodici e le altre spese fisse relative ai conti correnti anche se a servizio esclusivo del finanziamento. sono sempre inclusi i canoni periodici e le altre spese fisse relative ai conti correnti anche se non a servizio esclusivo del finanziamento. sono inclusi i canoni periodici e le altre spese fisse relative ai conti correnti se sorti successivamente alla concessione del finanziamento. Ai fini del calcolo del TAEG delle aperture di credito: sono inclusi i costi relativi ai pagamenti e ai prelievi connessi con l'erogazione o con il rimborso del credito. non sono mai inclusi i costi relativi ai pagamenti e ai prelievi connessi con l'erogazione o con il rimborso del credito. sono inclusi tutti i costi relativi ai pagamenti effettuati tramite il conto corrente. sono inclusi solo i costi relativi ai pagamenti ma non ai prelievi connessi con l'erogazione o con il rimborso del credito. Il calcolo degli interessi attivi e passivi rispettivamente relativi al conto corrente e all’apertura di credito in conto corrente: Deve essere effettuato con la medesima cadenza periodica. Può essere effettuato con cadenze periodiche differenti, trimestrale per gli interessi passivi ed annuale per gli interessi attivi. Deve avvenire obbligatoriamente con cadenza trimestrale, se si tratta di clientela imprese. Deve avvenire obbligatoriamente con cadenza semestrale se si tratta di consumatori. Il costo totale di un'apertura di credito in conto corrente include: i costi relativi ai servizi accessori, ivi compresi quelli di assicurazione, connessi con il contratto di credito, qualora la conclusione del contratto avente ad oggetto il servizio accessorio sia obbligatoria per ottenere il credito o per ottenerlo alle condizioni contrattuali offerte. i costi notarili se esistenti e obbligatori per ottenere il credito o per ottenerlo alle condizioni contrattuali offerte. solo gli interessi e le commissioni per la valutazione del merito creditizio. solo gli interessi e le imposte mentre sono escluse le commissioni relative al rimborso del prestito. solo gli interessi e le imposte mentre sono escluse le commissioni relative al rimborso del prestito. Indicato specificamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Unico e indicato dal Ministero delle Attività produttive. Specificamente indicato dall'IVASS. E' calcolato dal consumatore e, su sua richiesta, dal finanziatore. Gli interessi passivi maturati su un'apertura di credito al 31 dicembre devono essere pagati dal cliente. non prima del 1° marzo dell'anno successivo. l'1 gennaio dell'anno successivo. il medesimo giorno. a cadenza trimestrale. Il calcolo degli interessi passivi per il cliente relativi a un’apertura di credito in conto corrente stipulata in corso d'anno, avviene: il 31 dicembre di ogni anno. ogni tre mesi. il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 30 novembre. nelle date fissate dal contratto. Il calcolo degli interessi passivi per il cliente relativi a un’apertura di credito in conto corrente, avviene: il 31 dicembre di ogni anno (o comunque al termine – se infrannuale – del rapporto per cui sono dovuti);. ogni tre mesi. il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 30 novembre. nelle date fissate dal contratto. Il cliente, nel caso ritenga che l'intermediario finanziario abbia avuto un comportamento non corretto nell'ambito del contratto relativo all'apertura di credito. può inoltrare un reclamo al finanziatore. deve entro 14 giorni presentare un ricorso all'ABF. deve fare un esposto a Banca d'Italia entro 30 giorni. deve presentare un ricorso all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) entro 30 giorni. Il cliente, nel caso di una decisione non favorevole dell'ABF relativa a un'apertura di credito in conto corrente: può ricorrere all'autorità giudiziaria ordinaria. deve inoltrare un esposto alla Banca d'Italia. deve fare opposizione al decreto e presentare nuove prove a suo favore. può presentare un ricorso in appello all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF). Per riscuotere gli interessi passivi maturati su un'apertura di credito: Banche e intermediari devono inviare al cliente la comunicazione riguardante la quantificazione degli interessi almeno 30 giorni prima del giorno in cui essi possono essere riscossi (1 marzo). Banche e intermediari devono inviare al cliente la comunicazione riguardante la quantificazione degli interessi almeno 15 giorni prima del giorno in cui essi possono essere riscossi (1 marzo). Banche e intermediari devono inserire una comunicazione nell'estratto conto del mese in cui sono addebitati. Banche e intermediari espongono in filiale e sul sito internet un avviso di prossimo addebito degli interessi. Un’apertura di credito di 5.000 euro con durata determinata di 1 anno prevede spese per interessi pari a 500 euro, commissioni e oneri per 200 euro, spese relative all’utilizzo degli strumenti di pagamento per l’utilizzo del fido di 200 euro, imposte 50 euro, spese notarili 100 euro. Il costo totale del credito sarà pari a euro?. 950 euro. 1050 euro. 850 euro. 750 euro. Il cliente, nel caso di una controversia relativa a un'apertura di credito in conto corrente: può inoltrare reclamo al finanziatore e, successivamente, trascorsi 60 giorni senza aver ricevuto risposta o avendo ricevuto risposta non soddisfacente, presentare un ricorso all'ABF. può inoltrare reclamo al finanziatore e, successivamente, trascorsi 30 giorni senza aver ricevuto risposta o avendo ricevuto risposta non soddisfacente, presentare un ricorso all'ABF. può senz'altro, presentare un ricorso all'Arbitro Bancario e Finanziario (ABF). può senz'altro, presentare un ricorso all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF). Il cliente qualora insoddisfatto dal comportamento o dalle procedure dell’Intermediario finanziario o nel caso in cui ravvisi gli elementi di una condotta non adeguata: può presentare un esposto all’autorità creditizia. deve presentare una denuncia all'autorità di polizia giudiziaria. deve informare entro 5 giorni il Collegio sindacale dell'Intermediario finanziario. deve inviare una comunicazione scritta o su altro supporto durevole al Presidente dell'Intermediario finanziario e, per conoscenza, all'ufficio di Internal Audit. Nel caso l'Intermediario finanziario non accolga un reclamo di un proprio cliente relativo all'apertura di credito. Il cliente può fare ricorso all'ABF entro 12 mesi dalla data di presentazione del reclamo all’intermediario. Il cliente può fare ricorso all'ABF entro 24 mesi dalla data di presentazione del reclamo all’intermediario. Il cliente può fare ricorso all'ABF entro 60 mesi dalla data di presentazione del reclamo all’intermediario. Il cliente può fare ricorso all'ABF ma solo se il rapporto è ancora in essere. L'utilizzatore di un bene oggetto di un contratto di leasing, nel caso ritenga che l'intermediario finanziario abbia avuto un comportamento non corretto: può inoltrare un reclamo al finanziatore. deve entro 30 giorni presentare un ricorso all'ABF. deve fare un esposto a Banca d'Italia entro 60 giorni. deve presentare un ricorso all'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) entro 60 giorni. Il possessore di una carta di credito c.d. "bilaterale": Viene di regola autorizzato ad acquistare beni che lo stesso emittente vende, con differimento del pagamento del prezzo ad un momento successivo. Viene di regola autorizzato a concedere all'emittente l'anticipazione di una somma di danaro. Viene di regola autorizzato a concedere all'emittente l'anticipazione di una somma di danaro, ma solo se l'emittente è una banca. Viene di regola autorizzato a concedere all'emittente l'anticipazione di una somma di danaro, ma solo se l'emittente è un intermediario finanziario. Quali sono le attività che Tizio, possessore di una carta di credito c.d. "bilaterale", è autorizzato di regola ad esercitare nei confronti della società emittente Alfa?. Tizio può acquistare beni che la stessa Alfa vende, con differimento del pagamento del prezzo ad un momento successivo. Tizio può vendere ad Alfa beni o servizi. Tizio può vendere ad Alfa solo beni. Tizio può vendere ad Alfa solo servizi. Che cosa si intende per carta di credito “charge” (o “a saldo”)?. E' una carta di credito con la quale l’utilizzatore paga le spese effettuate con la carta in un'unica soluzione con addebito mensile e senza pagamento di alcun interesse. E' una carta di credito che consente di effettuare spese, nei limiti del fido accordato, rimborsabili ratealmente con l’addebito di interessi. E' una carta di credito che consente all'utilizzatore di scegliere se pagare le spese effettuate in un'unica soluzione con addebito mensile e senza interessi, oppure provvedendo al rimborso rateale con addebito degli interessi, nei limiti del fido accordato. Non esiste una tipologia di carta di credito “charge”. Che cosa si intende per carta di credito “revolving”?. E' una carta di credito che consente di effettuare spese, nei limiti del fido accordato, rimborsabili ratealmente con l’addebito di interessi. E' una carta di credito con la quale l’utilizzatore paga le spese effettuate con la carta in un'unica soluzione con addebito mensile e senza pagamento di alcun interesse. E' una carta di credito che consente all'utilizzatore di scegliere se pagare le spese effettuate in un'unica soluzione con addebito mensile e senza interessi, oppure provvedendo al rimborso rateale con addebito degli interessi, nei limiti del fido accordato. Non esiste una tipologia di carta di credito “revolving”. Che cosa si intende per carta di credito “a opzione”?. E' una carta di credito che può essere utilizzata in modalità charge o revolving. E' una carta di credito che consente esclusivamente di effettuare spese, nei limiti del fido accordato, rimborsabili ratealmente con l’addebito di interessi. E' una carta di credito con la quale l’utilizzatore paga le spese effettuate con la carta esclusivamente in un'unica soluzione con addebito mensile e senza pagamento di alcun interesse. Non esiste una tipologia di carta di credito “a opzione”. Con una carta di credito “a opzione”: L'utilizzatore può scegliere se pagare le spese effettuate in un'unica soluzione con addebito mensile e senza interessi, oppure provvedendo al rimborso rateale con addebito degli interessi, nei limiti del fido accordato. L'utilizzatore può soltanto effettuare spese, nei limiti del fido accordato, rimborsabili ratealmente con l’addebito di interessi. L’utilizzatore può pagare le spese effettuate con la carta soltanto in un'unica soluzione con addebito mensile e senza pagamento di alcun interesse. L'utilizzatore ha diritto di sottoscrivere le azioni che saranno emesse dall'emittente, a parziale rimborso delle spese connesse alla gestione della carta. L'utente di una carta di credito non sopporta alcuna perdita derivante dall'utilizzo di uno strumento di pagamento smarrito, sottratto o utilizzato indebitamente intervenuto: ad eccezione del caso in cui abbia agito in modo fraudolente, dopo che ha provveduto senza indugio alla comunicazione dello smarrimento, della sottrazione o dell'indebito utilizzo, nei modi previsti dal contratto quadro, al prestatore del servizio di pagamento. anche quando non ha provveduto alla comunicazione dello smarrimento, della sottrazione o dell'indebito utilizzo al prestatore del servizio di pagamento. anche quando ha agito in modo fraudolento. solo quando ha agito in modo fraudolente. L'utente abilitato all'utilizzo di una carta di credito ha l'obbligo di comunicare senza indugio, secondo le modalità previste nel contratto quadro, al prestatore di servizi di pagamento o al soggetto da questo indicato: lo smarrimento, il furto, l'appropriazione indebita o l'uso non autorizzato della carta non appena ne viene a conoscenza. lo smarrimento della carta, ma non il furto, l'appropriazione indebita o l'uso non autorizzato. il furto della carta, ma non l'appropriazione indebita o l'uso non autorizzato. lo smarrimento e il furto della carta, ma non l'appropriazione indebita o l'uso non autorizzato. L'utente di una carta di credito, venuto a conoscenza di un'operazione di pagamento eseguita in modo inesatto: ne ottiene la rettifica solo se comunica senza indugio tale circostanza al proprio prestatore di servizi di pagamento secondo i termini e le modalità previste nel contratto quadro. non ha diritto alla rettifica. ha diritto alla rettifica anche se non provvede ad alcuna comunicazione al prestatore dei servizi di pagamento. ha diritto alla rettifica, anche in mancanza di comunicazione, quando l'importo dell'operazione è inferiore a mille euro. |