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Title of test:
Biologia Applicata Prof. Rizzi Manuela

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Prof. Rizzi Manuela

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AVATAR

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19/02/2022

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ValeriaZam ( uploaded 10 months )
Professoressa grazie mille per il suo lavoro!
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I neutroni: sono presenti in numero diverso nei diversi isotopi si trovano nel nucleo tutte le affermazioni proposte sono particelle prive di carica.
il numero di massa: corrisponde alla somma di neutroni ed elettroni corrisponde alla somma di protoni e neutroni corrisponde al numero di protoni corrisponde alla somma di protoni ed elettroni.
due isotopi dello stesso elemento differiscono per: numero di neutroni numero di protoni somma di protoni ed elettroni numero di elettroni.
i metalli: tutte le opzioni proposte sono inerti accettano elettroni per raggiungere la stabilità conducono elettricità.
i non metalli sono inerti accettano elettroni per raggiungere la stabilità perdono o accettano elettroni per raggiungere la stabilità in base alla situazione perdono elettroni per raggiungere la stabilità.
il numero atomico: corrisponde al numero di elettroni corrisponde al numero di neutroni corrisponde al numero di protoni corrisponde alla somma di protoni ed elettroni.
un esempio di legame covalente è: acqua ione ammonio cloruro di sodio salgemma.
nel legame covalente: c'è la condivisione di elettroni c'è il trasferimento completo di un elettrone dipende dagli elettroni persi dagli atomi metallici nessuna delle opzioni proposte.
il legame covalente polare si forma tra: tra cationi ed anioni nessuna delle opzioni proposte atomi con diversa elettronegatività atomi con la stessa elettronegatività.
i legami intermolecolari si stabiliscono tra: composti metallici composti dativi composti ionici composti covalenti.
gli ioni vengono portati in soluzione grazie ai legami: dipolo-dipolo forze di van der Waals legami idrogeno ione-dipolo.
le forze di van der Waals: si formano tra dipoli istantanei tutte le opzioni proposte sono legami deboli sono legami intermolecolari.
il solvente: è presente solo nelle soluzioni solide è presente solo nelle soluzioni gassose è la componente di una soluzione presente in maggiore quantità è la componente di una soluzione presente in minore quantità.
il soluto: è la componente di una soluzione presente in maggiore quantità è presente solo nelle soluzioni gassose è presente solo nelle soluzioni solide è la componente di una soluzione presente in minore quantità.
la generica interazione soluto/solvente è detta: idratazione soluzione satura solubilità solvatazione.
il pH dei fluidi biologici è nel range: 7,0-8,0 7,35-7,45 5,0-8,0 6,0-7,0.
il titolo di una soluzione è: nessuna delle opzioni proposte la quantità di soluto presente in una data quantità di solvente il rapporto tra soluto e solvente la quantità di solvente presente in una data quantità di soluto.
le sostanze idrofobe: non si sciolgono in acqua se messe in ambiente acquoso minimizzano le interazioni con l'acqua sono apolari tutte le opzioni proposte.
gli elettroliti: sono sostanze apolari danno dissociazione danno ionizzazione sono soluti ionici.
il pH: è tipico delle soluzioni solide corrisponde alla concentrazione degli ioni ossirile è un valore logaritmico è tipico delle soluzioni gassose.
secondo la definizione di Arrhenius un acido è: una sostanza con un orbitale vuoto una sostanza che accetta coppie elettroniche una sostanza che libera ioni idrogeno a contatto con l'acqua una sostanza che cede protoni in soluzione.
le coppie acido-base coniugate: si osservano se si segue la definizione di Brosted-Lowry si osservano se si segue la definizione di Lewis si osservano se si segue la definizione di Arrhenius non esistono.
secondo la definizione di Brosted-Lowry una base è: una sostanza che libera ioni idrossile a contatto con l'acqua una sostanza che accetta protoni in soluzione una sostanza con un orbitale completo una sostanza che cede coppie elettroniche.
la reazione di neutralizzazione: è la reazione che permette di far reagire un sale con acqua è alla base del funzionamento dei sistemi tampone è la reazione di dissociazione di un sale nei suoi componenti è la reazione che porta alla formazione di un sale.
nei sali il catione deriva da: dall'acido o dalla base in funzione del solvente base solvente acido.
nelle reazioni di ossidazione: si ha un acquisto di elettroni si ha una perdita di protoni si ha una perdita di elettroni si ha un acquisto di elettroni.
il potenziale di riduzione indica: la tendenza ad acquisire elettroni la tendenza a perdere elettroni la tendenza ad acquisire protoni la tendenza a perdere protoni.
gli idrocarburi sono composti da: carbonio e idrogeno carbonio e ossigeno carbonio, idrogeno e ossigeno carbonio, idrogeno e azoto.
l'elemento alla base della chimica organica è: ossigeno idrogeno carbonio azoto.
il carbonio è: un metalloide un non metallo un metallo un gas nobile.
l'ibridazione degli orbitali permette al carbonio di formare: 2 legami covalenti e 2 legami ionici 4 legami covalenti 4 legami ionici 6 legami covalenti.
il carbonio può formare legami: tripli sia semplici che multipli doppi semplici.
la formula molecolare indica: il tipo di atomi presenti nella molecola la disposizione degli atomi nella molecola nessuna delle opzioni proposte il numero ed il tipo di atomi presenti nella molecola.
le molecole otticamente attive sono: isomeri ottici isomeri di struttura molecole inorganiche isomeri geometrici.
molecole con la stessa formula molecolare ma disposizione degli atomi diversa sono dette: isomeri geometrici composti chirali isomeri ottici isomeri di struttura.
la formula di struttura di una molecola indica: il modo in cui gli atomi si combinano nella molecola il numero ed il tipo di atomi presenti nella molecola il tipo di atomi presenti nella molecola la combinazione di tutte le disposizioni possibili.
gli isomeri ottici: sono composti speculari non sovrapponibili tutte le opzioni proposte ruotano il piano della luce polarizzata sono composti chirali.
nell'uomo i principali depositi di glicogeno si localizzano: nel cervello nel tessuto adiposo nel sangue nel fegato e nei muscoli scheletrici.
la cellulosa: è un polimero strutturale è composta da catene lineari di glucosio tutte le opzioni proposte è insolubile in acqua.
il glicogeno: è un polimero formato da ripetizioni di unità di saccarosio è formato da lunghe catene di galattosio è il polimero di riserva energetica tipico degli animali è un polimero linerare.
il saccarosio: è un disaccaride formato da glucosio e fruttosio è un disaccaride composto da glucosio e lattosio è un disaccaride formato da glucosio e galattosio è un disaccaride formato da fruttosio e galattosio.
la materia vivente è composta da: composti organici e acqua solo composti inorganici composti organici e inorganici solo composti organici.
le vitamine sono: composti orgnici minerali composti che non fanno parte della materia vivente composti inorganici.
la componente meno abbondante nel corpo umano è: vitamine proteine lipidi acqua.
sono nutrienti essenziali: acidi nucleici proteine carboidrati minerali.
nell'uomo il calcio: è un macronutriente non è un nutriente essenziale è un oligonutriente è un micronutriente.
nell'uomo il selenio: è un oligonutriente è un micronutriente non è un nutriente essenziale è un macronutriente.
i carboidrati sono composti da: solo carbonio e ossigeno carbonio, idrogeno e ossigeno carbonio, idrogeno e azoto solo carbonio e idrogeno.
è un carboidrato con funzione strutturale: glicogeno amido glucosio cellulosa.
l'unità di base dei carboidrati è detta: glucosio oligosaccaride disaccaride monosaccaride.
i carboidrati hanno funzione: solo di segnale energetica, strutturale e di segnale solo energetica solo strutturale.
il legame tra monosaccaridi all'interno dei carboidrati è detto: zuccherino monosaccaridico O-glicosidico N-glicosidico.
l'amido: è composto da pochi monosaccaridi è un polimero tipico degli animali è un polimero lineare è un polimero ramificato.
non è una conformazione assunta dalle molecole anfipatiche in ambiente acquoso: doppio strato monostrato liposoma micella.
gli acidi grassi saturi: contengono sia legami semplici che multipli contengono solo legami semplici contengono solo legami doppi contengono solo legami tripli.
il liposoma: non può essere usato come mezzo per il drug delivery nessuna delle opzioni proposte ha un ambiente acquoso al centro deriva dal ripiegamento di un monostrato.
sono lipidi con funzioni ormonali: trigliceridi fosfolipidi steroli eicosanoidi.
la struttura base di un fosfolipide è: eicosanoide glicerolo colesterolo sfingosina.
l'elemento base dei lipidi è rappresentato da: trigliceridi colesterolo fosfolipidi acidi grassi.
non è una caratteristica delle vitamine: apportare energia metabolica avere un ruolo biologico definito determinare effetti patologici in caso di carenza o eccesso bassa biodisponibilità.
le vitamine: possono essere immagazzinate in alte dosi in alcuni casi devono essere metabolizzate per essere biologicamente attive possono essere tutte sintetizzate dall'organismo umano sono tutte nutrienti essenziali.
la condizione di avitaminosi: è la condizione patologica risultante dal ridotto apporto di una o più vitamine è la condizione patologica risultante dall'eccessivo apporto di una o più vitamine è una condizione patologica estremamente frequente nel mondo occidentale è la condizione patologica risultante dalla mancanza di una o più vitamine.
la fosforilazione di una proteina: nessuna delle opzioni proposte è una reazione che non avviene mai in natura consiste nella rimozione di un gruppo fosfato non è una modificazione post-traduzionale.
il gruppo prostetico: può essere composto da elementi organici o inorganici tutte le opzioni proposte conferisce alla proteina particolari caratteristiche è un gruppo chimico addizionale di una proteina.
gli acidi nucleici sono i gruppi prostetici di: flavoproteine proteine eme metalloproteine lipoproteine.
la caseina è un esempio di proteina il cui gruppo prostetico è rappresentato da: gruppo eme lipidi zuccheri gruppo fosfato.
nella calmodulina il gruppo prostetico è rappresentato da: ione metallico gruppo fosfato lipidi acido nucleico.
la sequenza di amminoacidi che compone una proteina corrisponde alla sua: struttura secondaria struttura terziaria struttura primaria struttura quaternaria.
è presente solo nelle proteine composte da più subunità: struttura terziaria struttura primaria struttura secondaria struttura quaternaria.
è una proteina a struttura fibrosa: emoglobina mioglobina immunoglobulina cheratina.
la base azotata si lega allo zucchero sempre in posizione: 5 2 3 1.
è una funzione dei nucleotidi: funzione ormonale funzione di riserva precursore della sintesi lipidica funzione energetica.
il legame tra lo zucchero ed il gruppo fosfato è un legame: nucleotidico estere fosfatidico glicosidico.
il gruppo fosfato si lega allo zucchero sempre in posizione: 5 1 3 2.
il nucleoside è composto da: zucchero a 5 atomi di carbonio e base azotata zucchero a 5 atomi di carbonio e gruppo fosfato base azotata, gruppo fosfato e zucchero a 5 atomi di carbonio base azotata e gruppo fosfato.
ribosio e desossiribosio si differenziano in base al sostitutente legato al carbonio in posizione: 2 5 1 3.
il legame tra lo zucchero e la base azotata è detto: O-glicosidico nucleotidico azotato N-glicosidico.
le basi puriniche: derivano da una struttura base detta pirimidina hanno una struttura composta da un singolo anello a 6 atomi di carbonio hanno una struttura composta da 2 anelli fusi sono diverse nel DNA e nell'RNA.
negli acidi nucleici lo scheletro della struttura è composto da: zuccheri in sequenza gruppi fosfato in sequenza basi azotate in sequenza alternanza di zuccheri e gruppi fosfato.
lo zucchero presente nei nucleotidi: è composto da un numero variabile di atomi di carbonio, in funzione del nucleotide considerato è composto da 5 atomi di carbonio è composto da 6 atomi di carbonio ha struttura lineare.
i nucleotidi sono composti da: una base azotata, uno zucchero di varia natura e un gruppo fosfato una base azotata e uno zucchero una base azotata, uno zucchero a 5 atomi di carbonio, un gruppo fosfato una base azotata, uno zucchero a 6 atomi di carbonio, un gruppo fosfato.
gli acidi nucleici sono composti da ripetizioni di: basi azotate zuccheri nucleotidi amminoacidico.
il legame tra i nucleotidi all'interno dell'acido nucleico è detto: fosfodiestere estere nucleotidico fosforico.
nella struttura degli acidi nucleici le basi azotate: si alternano agli zuccheri nello scheltro di base sporgono lateralmente dallo scheletro zucchero-fosfato sono legate direttamente al gruppo fosfato formano lo scheletro della struttura.
l'acido nucleico deputato alla trasmissione dell'informazione genetica da una generazione all'altra è: RNA DNA RNA transfer RNA messaggero.
l'acido nucleico che permette di convertire l'informazione genetica in proteina è: DNA RNA ribosomiale RNA messaggero RNA transfer.
non è una base pirimidinica: timima uracile guanina citosina.
l'RNA transfer: permette di convertire il DNA in mRNA è un adattatore molecolare fa da stampo per la sintesi proteica costituisce la subunità maggiore dei ribosomi.
la base azotata presente nell'RNA ma non nel DNA è: guanina citosina adenina uracile.
la molecola di DNA ha andamento: elicoidale destrorso lineare a zig-zag elicoidale sinistrorso.
se consideriamo un filamento di DNA contenente 2 adenine e 3 citosine, questo si associerà al suo complementare tramite: 13 legami idrogeno 12 legami idrogeno 4 legami idrogeno 9 legami idrogeno.
tra adenina e timina si formano: 3 legami idrogeno 3 legami dipolo dipolo 2 legami idrogeno 2 legami covalenti.
l'appaiamento tra basi complementari è stabilizzato da: legami ionici forze di van der Waals legami idrogneo legami covalenti.
il DNA: è una molecola a doppio filamento lineare è una molecola a singolo filamento ad andamento elicoidale è una molecola a singolo filamento è una molecola a doppio filamento antiparallelo.
l'RNA messaggero: porta gli amminoacidi che devono essere inseriti nella proteina nascente è un adattatore molecolare fa da stampo per la sintesi proteica è il costituente strutturale dei ribosomi.
i movimenti di diffusione laterale sono: movimenti tra i due strati della membrana rapidi lenti regolati dalla presenza di trasportatori.
il materiale genetico dei procarioti: è organizzato in numerosi cromosomi è associato ad organelli specializzati è racchiuso nel nucleo è libero nel citoplasma.
la parete dei procarioti è formata da: lipidi polisaccaridi acidi nucleici proteine.
in membrana il colesterolo si dispone: tra zuccheri adiacenti tra proteine adiacenti tra fosfolipidi adiacenti tra i due strati di membrana.
la rigidità della membrana cellulare dipende dalla presenza di: zuccheri colesterolo proteine fosfolipidi.
la fluidità della membrana cellulare dipende dalla presenza di: colesterolo proteine zuccheri fosfolipidi.
le proteine che attraversano completamente il doppio strato lipidico della membrana sono dette: integrali nessuna delle opzioni proposte penetranti periferiche.
nelle membrane cellulari i lipidi si dispongono a formare: doppio strato micelle liposomi monostrato.
la membrana cellulare è composta da: lipidi e proteine solo lipidi lipidi e zuccheri proteine e zuccheri.
gli organelli delle cellule eucariote non: si localizzano nel citoplasma contengono gli apparati necessari all'espletamento delle loro funzioni svolgono funzioni specifiche hanno una parete rigida.
le cellule eucariote hanno forme diverse. Ciò dipende dalla presenza di: organelli diversi membrana cellulare parete cellulare citoscheletro di natura proteica.
il citoplasma delle cellule eucariote: contiene organelli responsabili della compartimentalizzazione delle funzioni non contiene ribosomi non contiene i mitocondri non contiene il nucleo.
la parete nelle cellule eucariote: è di natura proteica è sempre presente non è sempre presente è tipica delle cellule animali.
il nucleoide: non esiste è una struttura tipica degli eucarioti è il nucleo dei procarioti è la struttura corrispondente al materiale genetico aggregato.
nel citoplasma dei procarioti si trovano: lisosomi nucleo ribosomi mitocondri.
il flagello: racchiude il materiale genetico è presente esclusivamente negli eucarioti una specializzazione cellulare che permette l'interazione con altre cellule è una specializzazione cellulare che permette il movimento.
non sono organismi eucarioti: funghi piante alghe batteri.
la membrana cellulare è: una barriea impermeabile una barriera selettivamente permeabile una barriera permeabile una struttura tipica delle sole cellule procariote.
le cellule: sono le più piccole unità viventi in grado di riprodursi, nutrirsi, morire sono le unità di base della biologia tutte le opzioni proposte derivano da altre cellule.
i movimenti a flip flop sono: movimenti all'interno dello stesso strato della membrana rapidi regolati dalla presenza di trasportatori lenti.
il trasporto passivo: agisce contro gradiente coinvolge sempre dei trasportatori non ha direzionalità intrinseca non si arresta mai.
nella diffusione semplice: si ha il movimento di molecole non cariche si ha il movimento di molecole cariche si ha un movimento di molecole contro gradiente si ha il movimento di molecole di gradi dimensioni.
se il trasporto di membrana permette di muovere due componenti alla volta, in direzione opposta si parla di: antiporto simporto antiporto trasporto accoppiato.
se mettiamo una cellula in una soluzione ipertonica: la cellula raggrinzisce la cellula non subisce variazioni l'acqua si muove verso l'interno della cellula la cellula scoppia.
il trasporto di membrana che richiede ATP è detto: osmosi passivo diffusione facilitata attivo.
l'osmosi è: un tipo di trasporto attivo il movimento dell'acqua dalle regioni dove i soluti sono più diluiti a quelle dove sono più concentrati un movimento di acqua senza effetti funzionali il movimento dell'acqua dalle regioni dove i soluti sono più concentrati a quelle dove sono più diluiti.
se mettiamo una cellula in una soluzione isotonica: si osserverà un movimento massivo di soluti la cellula scoppia il flusso di acqua in entrata sarà bilanciato da quello in uscita e la cellula non subirà modifiche la cellula raggrinzisce.
le fasi dell'endocitosi sono: avvicinamento, chiusura, rilascio avvicinamento e rilascio invaginazione, fusione, rilascio invaginazione, chiusura, distacco.
le fasi dell'esocitosi sono: avvicinamento, fusione, rilascio rilascio, fusione, allontanamento avvicinamento, fusione, allontanamento avvicinamento e rilascio.
nel trasporto attivo il movimento: è reso possibile dal cambio di conformazione del trasportatore indotto dall'idrolisi di ATP avviene contro gradiente la fonte di energia può essere rappresentata anche da un trasporto passivo accoppiato tutte le opzioni proposte.
grazie all'azione della pompa sodio-potassio: entrano 2 ioni sodio ed escono 3 ioni potassio entrano 3 ioni potassio ed escono 2 ioni sodio entrano 2 ioni sodio ed escono 3 ioni potassio entrano 2 ioni potassio ed escono 3 ioni sodio.
nella pompa sodio-potassio la fonte di energia è: dipende dalla cellula considerata idrolisi GTP idrolisi ATP trasporto accoppiato.
una conseguenza dei processi di trasporto vescicolare è: la riduzione della superficie di membrana l'aumento della superficie di membrana la mobilitazione ed il riciclo delle componenti di membrana nessuna delle opzioni proposte.
l'esocitosi è: il movimento delle vescicole in uscita un processo che permette di internalizzare elementi di grandi dimensioni il processo che permette di internalizzare dei fluidi il movimento delle vescicole in entrata.
microorganismi possono essere internalizzati dalla cellula tramite: endocitosi mediata da recettore esocitosi pinocitosi fagocitosi.
la fagocitosi: permette di internalizzare particelle di grandi dimensioni permette di rilasciare all'esterno molecole di grandi dimensioni permette di rilasciare all'esterno componenti fluide permette di internalizzare sostanze fluide.
è un esempio di trasporto attivo primario: simporto sodio-glucosio diffusione facilitata pompa sodio-potassio osmosi.
non sono organelli membranosi: endosomi centrioli apparato di Golgi reticolo endoplasmatico.
fanno parte degli organelli non membranosi mitocondri endosomi lisosomi ribosomi.
gli endosomi sono organelli associati a: sintesi proteica vie di esocitosi vie di endocitosi produzione di energia.
vicino alla membrana cellulare troviamo: endosomi tardivi tutte le opzioni proposte endosomi precoci lisosomi.
gli endosomi precoci: nessuna delle opzioni proposte hanno pH acido hanno funzione di digestione si localizzano vicino al nucleo.
gli enzimi destinati ai lisosomi vengono accumulati al loro interno tramite: diffusione facilitata trasporto passivo diffusione trasporto attivo mediato da sequenze segnale.
è un enzima presente nei perossisomi: catalasi nessuna delle opzioni proposte idrolasi acida chinasi.
sono macromolecole che possono essere ossidate a livello perossisomale: zuccheri tutte le opzioni proposte lipidi gruppo eme.
gli elementi potenzialemte nocivi che vengono detossificati nei perossisomi sono attaccati da un enzima che si chiama: catalasi perossidasi lattasi beta ossidasi.
la funzione del reticolo endoplasmatico rugoso è: sintesi degli zuccheri sintesi delle proteine sintesi degli acidi nucleici sintesi dei lipidi.
la funzione del reticolo endoplasmatico liscio è: sintesi delle proteine sintesi dei lipidi degradazione dei lipidi degradazione delle proteine.
il trasporto vescicolare che coinvolge il reticolo endoplasmatico: è regolato solo in particolari situazioni non esiste è un trasporto regolato non viene regolato.
il reticolo endoplasmatico rugoso è formato da: vescicole membranose cisterne membranose appiattite cisterne membranose indipendenti cisterne membranose tubulari.
l'apparato di Golgi è formato da: singole cisterne impilate le une sulle altre rete di cisterne appiattite rete di cisterne tubulari insieme di cisterne appiattite e tubulari in comunicazione le une con le altre.
la faccia cis dell'apparato di Golgi è rivolta verso: reticolo endoplasmatico membrana cellulare nessuna delle opzioni proposte lisosomi.
il movimento di proteine e lipidi tra le cisterne del Golgi avviene tramite: trasporto passivo osmosi diffusione facilitata vescicole.
l'apparato di Golgi è deputato a: sintesi delle proteine sintesi dei lipidi maturazione dei lipidi e delle proteine sintesi di ATP.
nella matrice mitocondriale: sono presenti solo zuccheri sono presenti solo lipidi sono presenti enzimi solubili sono presenti solo ioni.
i mitocondri: derivano dalla fusione di due cellule eucariote non sono presenti negli eucarioti si ritiene abbiano avuto origine per endosimbiosi sono presenti sia negli eucarioti che nei procarioti.
il DNA mitocondriale: non codifica per nessuna proteina è una molecola circolare non codifica per geni strutturali è una molecola lineare.
sono caratteristiche tipiche dei mitocondri: producono ATP contengono un DNA circolare sono delimitati da una doppia membrana tutte le opzioni proposte.
i mitocondri: sono organelli molto abbondanti nelle cellule che hanno elevate richieste energetiche sono organelli poco rappresentati nelle cellule sono organelli presenti solo nei procarioti sono presenti in ugual numero in tutte le cellule di un organismo.
qual è la funzione dei mitocondri? glicolisi produzione di ATP degradazione lipidi sintesi di proteine.
il citoscheletro è composto da: microtubuli e filamenti intermedi microtubuli, microfilamenti e filamenti intermedi solo filamenti intermedi microtubuli e microfilamenti.
il citoscheletro: è coinvolto nel movimento cellulare prende parte alla formazione delle giunzioni cellulari tutte le opzioni proposte è coinvolto nella disposizione degli organelli.
i microtubuli: sono coinvolti nella contrazione muscolare tutte le opzioni proposte sono elementi statici del citoscheletro formano lo scheltro di ciglia e flagelli.
i microfilamenti sono composti da: cheratina dineina dimeri di tubulina actina globulare.
nel nucleosoma sono presenti: 4 istoni 8 istoni 6 istoni solo molecole di DNA.
la lamina nucleare è formata da: filamenti intermedi microfilamenti microtubuli insieme di microtubuli e microfilamenti.
nel nucleolo: è presente il DNA attivamente trascritto è presente solo eterocromatina è presente il DNA attivamente tradotto è contenuto il materiale genetico cellulare.
nel citoplasma i ribosomi si associano a: reticolo endoplasmatico liscio citoscheletro reticolo endoplasmatico rugoso apparato di Golgi.
le dimensioni dei ribosomi negli eucarioti sono pari a: 80S 40S 70S 16S.
le dimensioni dei ribosomi nei procarioti sono pari a: 80S 70S 30S 16S.
i ribosomi: hanno dimensioni diverse nei procarioti e negli eucarioti tutte le opzioni proposte sono composti da acidi nucleici e proteine hanno le stesse funzioni in procarioti ed eucarioti.
i ribosomi sono deputati a: replicazione del DNA fosforilazione ossidativa traduzione trascrizione.
i ribosomi: sono tipici dei virus sono tipici degli eucarioti sono organelli comuni a procarioti ed eucarioti sono tipici dei procarioti.
a livello del nucleolo: avviene il processo di traduzione avviene la sintesi di ATP inizia l'assemblaggio dei ribosomi vengono assemblate le proteine.
il nucleolo: è una parte del nucleo è un organello membranoso è un organello privo di membrana è un'inclusione citoplasmatica.
i ribosomi sono composti da: 2 subunità di uguali dimensioni 4 subunità di uguale dimensione subunità maggiore e subunità minore 4 subunità.
gli istoni sono: lipidi zuccheri proteine ormoni.
l'eterocromatina: forma i cromosomi non è accessibile agli enzimi della trascrizione tutte le opzioni proposte è una struttura dinamica.
la cromatina è: un complesso RNA-proteine un complesso DNA-proteine un complesso DNA-RNA un complesso DNA-lipidi.
le nucleoporine sono: recettori di membrana elementi strutturali del DNA elementi strutturali della cromatina proteine che formano il poro nucleare.
i pori nucleari: tutte le opzioni proposte sono il punto di contatto tra la membrana nucleare esterna ed interna sono i punti di ingresso/uscita dal nucleo sono composti da nucleoporine.
la membrana nucleare interna poggia su: microfilamenti microtubuli lamina nucleare neurofilamenti.
la membrana nucleare esterna: poggia sui neurofilameti è in continuità con l'apparato di Golgi è in continuità con il RER è in continuità con il REL.
l'involucro nucleare: è formato da un doppio strato di fosfolipidi è formato da una singola membrana è formato da una doppia membrana è formato da un singolo strato proteolipidico.
il nucleo: tutte le opzioni proposte contiene il materiale genetico è delimitato da membrana è la componente distintiva delle cellule eucariote.
l'unità base della cromatina è detta: nucleotide istone DNA linker nucleosoma.
i glicosamminoglicani sono: molecole glicoproteiche macromolecole zuccherine lipidi proteine.
la matrice extracellulare: ha solo funzioni di sostegno ha solo funzioni trofiche viene prodotta dalle cellule che vi sono immerse è composta da soli carboidrati.
le fibre collagene sono responsabili: dell'idratazione della matrice della resistenza della matrice tutte le opzioni proposte dell'elasticità della matrice.
i proteoglicoani sono composti da: glicosaminoglicani uniti a carboidrati glicosamminoglicani uniti a proteine glicosaminoglicani uniti a lipidi glicosamninoglicani uniti tra loro.
fanno parte della componente amorfa della matrice extracellulare: fibre collagene glicosaminoglicani fibre elastiche proteine.
i microvilli sono tipici di: neuroni epitelio respiratorio cellule muscolare epitelio intestinale.
le giunzioni che ancorano le cellule alla membrana basale sono dette: fasce aderenti desmosomi emidesmosomi adesioni focali.
l'asse portante delle ciglia: è composto da 9 coppie di filamenti intermedi disposte attorno ad una coppia centrale è composto da 9 coppie di microfilamenti di actina disposte attorno ad una coppia centrale di microtubuli è composto da filamenti intermedi è composto da 9 coppie di microtubuli disposte attorno ad una coppia centrale.
l'asse portante dei microvilli è composto da: micorofilamenti di actina microtubuli e microfilamenti microtubuli filamenti intermedi.
le giunzioni comunicanti sono essenziali per: ancorare le cellule alla matrice garantire risposte coordinate ancorare le cellule le une alle altre assicurare il movimento.
le fasce aderenti: si localizzano nel dominio basale della membrana sono composte da microtubuli sono composte da microfilamenti di actina sono composte da filamenti intermedi.
le giunzioni cellulari: sono strutture specializzate non sono fondamentali nell'organizzazione dei tessuti biologici nessuna delle opzioni proposte non contengono elementi citoscheletrici.
il tessuto formato da cellule a mutuo contatto le une con le altre è: il tessuto connettivo il tessuto muscolare il tessuto epiteliale il tessuto nervoso.
le giunzioni occludenti sono composte da: elementi zuccherini proteine transmembrana elementi lipidici proteine periferiche di membrana.
le giunzioni occludenti: sono estremamente permeabili ancorano le cellule alla matrice extracellulare rendono impermeabili i tessuti si localizzano tra il dominio basale delle cellule e la membrana basale.
il tessuto deputato all'elaborazione delle informazioni è: il tessuto epiteliale il tessuto nervoso il tessuto muscolare il tessuto nervoso.
le giunzioni ancoranti garantiscono: impermeabilità al tessuto che le contiene supporto trofico tutte le opzioni proposte stabilità meccanica ai tessuti.
il tessuto ricco di matrice extracellulare è: il tessuto epiteliale il tessuto muscolare il tessuto connettivo il tessuto nervoso.
i segnali provenienti dall'esterno sono recepiti da: recettori di membrana tutte le opzioni proposte ormoni elementi del citoscheletro.
non è un secondo messaggero: GMP ciclico ioni calcio derivati del fosfatidilinositolo ioni potassio.
interagiscono con le componenti del citoscheletro: recettori di adesione recettori tirosin chinasici recettori accoppiati a proteine G recettori nucleari.
l'attivazione dei recettori nucleari determina: attivazione di enzimi produzione di secondi messaggeri nessuna delle opzioni proposte effetti sull'espressione genica.
i recettori nucleari rispondono al legame di: ormoni zuccheri vitamine molecole della matrice.
i secondi messaggeri: sono sempre lipidi sono sempre nucleotidi sono l'anello di congiunzione tra l'attivazione recettoriale e la risposta cellulare sono sempre ioni.
i segnali recepiti dai recettori danno il via a livello intracellulare a: replicazione del DNA trasmissione del segnale nervoso sintesi delle proteine trasduzione del segnale.
il legame di un ligando al suo recettore determina: risposte cellulari che dipendono da secondi messaggeri o azione enzimatica sempre risposte enzimatiche sempre cambiamenti nell'espressione genica sempre la produzione di secondi messaggeri.
dal punto di vista termodinamico le reazioni spontanee: avvengono solo nei vegetali tendono al minor contenuto energetico sono sempre sfavorite tendono al maggior contenuto energetico.
l'idrolisi dell'ATP è una reazione che: assorbe calore libera energia libera calore assorbe energia.
una reazione endotermica è una reazione in cui: viene liberata energia i reagenti hanno un contenuto termico superiore ai prodotti i prodotti hanno un contenuto termico superiore ai reagenti viene assorbita energia.
una reazione esoergonica è una reazione in cui: viene liberata energia viene assorbita energia diminuisce il disordine viene ceduto calore.
l'entropia corrisponde: alla capacità di compiere lavoro del sistema che sta reagendo all'ordine del sistema che sta reagendo al contenuto termico del sitema che sta reagendo al disordine del sistema che sta reagendo.
dal punto di vista termodinamico: gli organismi viventi sono sistemi aperti è possibile creare energia l'ordine a livello universale tende ad aumentare gli organismi viventi sono sistemi chiusi.
gli enzimi funzionano: riducendo la quantità di substrato presente alzando l'energia di attivazione della reazione sequestrando gli inibitori abbassando l'energia di attivazione della reazione.
gli enzimi che catalizzano il trasferimento di gruppi funzionali all'acqua sono detti: idrolasi liasi ossidoreduttasi transferasi.
il sito attivo di un enzima: assicura le condizioni ideali alla reazione lega il prodotto della reazione è la porzione dell'enzima su cui si lega il cofattore è la porzione di enzima che deve essere attivata per renderlo cataliticamente competente.
gli inibitori irreversibili degli enzimi: distruggono il sito attivo non esistono sono il meccanismo più usato dagli organismi viventi per controllare le reazioni catalizzate da enzimi si legano all'enzima con legami deboli.
in presenza di un enzima una reazione: avverrà più velocemente in quanto sarà presente una minore quantità di prodotto avverrà più velocemente rispetto alla stessa reazione non catalizzata avverrà più lentamente perché sarà presente una minore quantità di reagenti avverrà più lentamente rispetto alla stessa reazione non catalizzata.
gli enzimi che catalizzano il trasferimento di elettroni sono detti: ligasi ossidoriduttasi liasi transferasi.
le vie cataboliche e anaboliche: non hanno enzimi in comune nessuna delle opzioni proposte hanno numerosi metaboliti in comune non hanno mai metaboliti in comune.
gli organismi eterotrofi ottengono l'energia necessaria a sostenere il loro metabolismo da: riduzione di composti inorganici riduzione di composti organici ossidazione di composti inorganici ossidazione di composti organici.
gli organismi chemiosintetici ottengono l'energia necessaria a sostenere il loro metabolismo da: ossidazione di composti inorganici riduzione di composti organici riduzione di composti inorganici ossidazione di composti organici.
gli organismi fotosintetici usano: la radiazione solare per convertire zucchero e acqua in anidride carbonica la radiazione solare per convertire i composti organici in composti inorganici la radiazione solare come fonte di energia per convertire acqua e anidride carbonica in zuccheri la radiazione solare come fonte di energia per convertire gli zuccheri in acqua e anidride carbonica.
le reazioni anaboliche sono: esoergoniche convergenti che tendono ad un aumento dell'ordine nell'universo endoergoniche.
l'anabolismo: assorbe energia è essenziale per convertire semplici monomeri in polimeri complessi è il metabolismo sintetico tutte le opzioni proposte.
il catabolismo è: una via metabolica tipica dei procarioti una via convergente una via metabolica che è tipica dei vegetali una via divergente.
la digestione degli alimenti è un esempio di: via metabolica divergente catabolismo processo non catalizzato da enzimi anabolismo.
il catabolismo: assorbe energia non necessita di enzimi nessuna delle opzioni proposte è il metabolismo sintetico.
gli organismi aerobi usano come ossidante: zolfo ossigeno zinco azoto.
nell'ATP non troviamo: ribosio desossiribosio adenina gruppi fosfato.
nel muscolo scheletrico la sintesi di ATP può usare come substrato: creatinina nessuna delle opzioni proposte creatina fosfocreatina.
il legame tra il ribosio e il primo gruppo fosfato è un legame: fosfoanidridico fosfoestere debole ionico.
i gruppi fosfato dell'ATP sono legati tra loro da legami: fosfoanidridici deboli fosfoestere ionici.
nell'ATP il ribosio è legato a quanti gruppi fosfato? 2 1 5 3.
l'ATP può essere sintetizzato a livello di: cellula muscolare scheletrica tutte le opzioni proposte citoplasma mitocondrio.
a livello citoplasmatico l'ATP viene prodotto tramite: fosforilazione ossidativa beta ossidazione glicolisi nessuna delle opzioni proposte.
i coenzimi cellulari coinvolti nella produzione di energia sono: NAD+ e FAD FAD, NAD+ e NADPH FAD e NADP+ NAD+ e NADP+.
la respirazione cellulare avviene a livello di: membrana mitocondriale interna membrana cellulare perossisoma membrana mitocondriale esterna.
durante la respirazione cellulare avviene: l'idrolisi di ATP il trasferimento di elettroni dall'acqua all'ossigeno il trasferimento degli elettroni dai conenzimi ridotti all'ossigeno il trasferimento degli elettroni dall'ossigeno ai coenzimi ridotti.
i complessi proteici coinvolti nella respirazione cellulare: trasferiscono elettroni e pompano attivamente protoni nel citoplasma trasferiscono solo elettroni trasferiscono elettroni e pompano attivamente protoni nello spazio intermembrana pompano solo protoni.
in termini energetici si ottiene una maggior resa (maggior sintesi di ATP) con: metabolismo aerobio metabolismo anaerobio metabolismo facoltativo fermentazione.
l'unione di uno spermatozoo e di una cellula uovo da origine a: nessuna delle opzioni proposte gamete cellula somatica zigote.
quanti cromosomi sono presenti negli eucarioti? 46 1 23 in numero variabile in base alla specie dell'organismo considerato.
la riproduzione sessuata permette di ottenere: una progenie simile ma non uguale ai genitori una progenie uguale ai genitori la divisione in 2 della cellula di partenza la divisione in 4 della cellula di partenza, ma con eventi di ricombinazione genica.
sono cellule che non vengono ottenute per mitosi: spermatozoi neuroni cellule epiteliali cellule muscolari.
sono cellule ottenute per meiosi: tutte le opzioni proposte le cellule somatiche i gameti le cellule batteriche.
i gameti: sono essenziali per la riproduzione sessuale sono cellule aploidi tutte le opzioni proposte unendosi formano lo zigote.
le cellule diploidi: contengono il doppio del numero di cromosomi tipico della specie contengono 2 cromosomi circolari contengono 2 cromosomi lineari contengono il numero di cromosomi tipico della specie.
quanti cromosomi sono presenti nei procarioti? 46 1 23 2.
l'eucromatina: è tipica delle cellule che non si stanno dividendo costituisce i cromosomi è la forma più compatta della cromatina è tipica delle cellule in fase di divisione.
la riproduzione asessuata permette di ottenere: la divisione in 4 della cellula di partenza la divisione in 2 della cellula di partenza 4 individui uguali al genitore 2 individui diversi dal genitore.
alla base della trasmissione ereditaria dei caratteri c'è: la molecola di RNA la riproduzione cellulare il metabolismo degli acidi nucleici tutte le opzioni proposte.
se si considerano 2 caratteri alla volta, Mendel ottenne i F2: 2 classi di individui 9 classi di individui 3 classi di individui 4 classi di individui.
il carattere che ricompare in F2 venne definito da Mendel: recessivo codominante dominante ibrido.
in F2 Mendel ottenne: solo organismi omozigoti recessivi solo organismi omoziogoti sia organismi omozigoti che eterozigoti solo organismi eterozigoti.
incrociando tra loro due piante a fiore rosso ottenute in F1 Mendel ottenne in F2: solo piante a fiore bianco piante a fiore rosso e piante a fiore rosa piante a fiore rosso e piante a fiore bianco solo piante a fiore rosso.
il carattere che compare in F1 venne definito da Mendel: ibrido dominante codominante recessivo.
incrociando una pianta di pisello odoroso a fiori bianchi con una pianta a fiori rossi Mendel ottenne in F1: piante a fiore rosa piante a fiore bianco piante a fiore rosso sia piante a fiore rosso che bianco che rosa.
le linee pure di Mendel: sono gli individui ottenuti in F1 sono il prodotto della fecondazione incrociata sono gli individui che presentano caratteri diversi rispetto ai genitori sono individui che per autoimpollinazione danno origine ad individui tutti uguali tra loro.
il modello sperimentale utilizzato da Mendel è rappresentato da: piante di pisello odoroso cellule animali batteri topo.
il rapporto genotipico osservato da Mendel in F2 è: 1:2:1 3:1 1:3 2:2.
il rapporto fenotipico (dominante:recessivo) osservato da Mendel in F2 è: 1:3 1:2:1 3:1 2:2.
la localizzazione dei geni sui cromosomi è stata per la prima volta proposta da: Meselson e Sthal Mendel Morgan Sutton e Boveri.
negli eucarioti i cromosomi sessuali: sono X per il sesso femminile e Y per il sesso maschile tutte le opzioni proposte sono cromosomi non omologhi portano geni specificamente associati.
negli organismi eucarioti il sesso maschile è detto diagenico digametico oloandrico omogametico.
in F2 Morgan ottenne: tutti individui ad occhi bianchi individui con occhi bianchi solo di sesso maschile individui con occhi bianchi sia di sesso maschile che femminile tutti individuo ad occhi rossi.
nella Drosophila il gene occhi bianchi è: recessivo legato al cromosoma Y dominante legato al cromosoma Y recessivo legato al cromosoma X dominante legato al cromosoma X.
è un esempio di carattere controllato da alleli multipli: colore del fiore delle piante di pisello odoroso colore degli occhi della Drosophila gruppi sanguigni umani lunghezza dello stelo delle piante di pisello.
nell'uomo i gruppi sanguigni sono: 4 5 3 2.
il gruppo sanguigno detto donatore universale è: 0 AB A B.
gli alleli che controllano i gruppi sanguigni nell'uomo sono: 2 3 4 5.
nella condizione di pleiotropia: un gene controlla un fenotipo un gene controlla più fenotipi più geni controllano più fenotipi un fenotipo è controllato da più geni.
i caratteri poligenici: variano in maniera continua nella popolazione sono caratteri quantitativi tutte le opzioni proposte sono descritti da una curva gaussiana.
il gruppo sanguigno detto accettore universale è: AB A B 0.
gli esperimenti di Griffith hanno descritto il meccanismo alla base del processo di: trascrizione traduzione replicazione trasformazione.
con i loro esperimenti Harshey e Chase dimostrarono che il materiale genetico è costituito da: RNA sia DNA che proteine DNA proteine.
con i loro esperimenti Havery e colleghi dimostrarorno che il principio trasformante di Griffith era costitutito da: RNA DNA sia DNA che RNA proteine.
nelle cellule somatiche dell'uomo gli autosomi sono: 23 46 22 44.
nei gameti umani gli autosomi sono: 46 23 44 22.
gli autosomi: sono i cromosomi che non contengono le informazioni necessarie ad identificare il sesso dell'individuo sono i cromosomi che contengono le informazioni necessarie ad identificare il sesso dell'individuo nei gameti degli individui diploidi sono presenti in duplice copia nelle cellule somatiche degli organismi diploidi sono presenti in singola copia.
i plasmidi contengono informazioni: informazioni genetiche tipiche degli eucarioti l'informazione genetica tipica dell'organismo vantaggiose per l'organismo ed indispensabili alla replicazione vantaggiose per l'organismo ma non indispensabili alla replicazione.
i cromatidi fratelli che compongono il cromosoma metafasico sono uniti a livello di: eucromatina centromero telomero centriolo.
i plasmidi sono: cromosomi circolari elementi genetici mobili tipici dei procarioti cromosomi lineari elementi genetici statici.
nei loro esperimenti Meselson e Sthal effettuarono una marcatura del DNA con: isotopo 14 dell'azoto isotopo 32 del fosforo isotopo 15 dell'azoto isotopo 33 del fosforo.
il meccanismo semiconservativo della replicazione del DNA è stato dimostrato sperimentalmente da: Morgan Hardy-Weimberg Meselson e Sthal Griffith.
il processo di replicazione del DNA: avviene in modo molto diverso tra procarioti ed eucarioti si osserva solo negli eucarioti è semiconservativo è conservativo.
il processo di replicazione del DNA assicura: la produzione di cellule figlie con un genoma diverso dai genitori alle cellule figlie di avere il corredo genetico necessari alla sopravvivenza il materiale necessario a sostenere la produzione di proteine l'aumento di dimensioni del nucleolo.
la divisione della cellula per originare 2 cellule figlie avviene in: fase M fase G2 fase G1 fase S.
la duplicazione del materiale genetico avviene in: fase G2 fase S fase G1 fase M.
la DNA polimerasi: non fa mai errori sintetizza anche il primer non è in grado di correggere i propri errori ha capacità di correzione degli errori.
la replicazione sul filamento lento: necessita di numerosi primers tutte le opzioni proposte dipende dalla formazione dei frammenti di Okazaki avviene in maniera discontinua.
la replicazione sul filamento veloce (guida): dipende dalla formazione dei frammenti di Okazaki che verranno uniti ad opera della DNA ligasi richiede numerosi primers avviene in maniera discontinua avviene in maniera continua.
l'enzima responsabile della replicazione del DNA è: primasi DNA elicasi DNA polimerasi DNA topoisomerasi.
il processo di replicazione del DNA inizia: a livello del telomero a livello di una regione detta origine di replicazione a livello di una qualsiasi regione del DNA a livello di una tripletta di nucleotidi che codifica per la metionina.
nella profase: il DNA viene duplicato si separano i cromatidi fratelli nessuna delle opzioni proposte la cromatina si condensa.
la mitosi permette di ottenere: 4 cellule diverse dalla cellula parentale nessuna delle opzioni proposte 4 cellule uguali alla cellula parentale 2 cellule diverse dalla cellula parentale.
la fase iniziale della mitosi è detta: anafase profase telofase metafase.
il nucleolo scompare nella: profase telofase metafase anafase.
durante la prima divisione meiotica avviene: la formazione di 4 cellule figlie la separazione dei cromatidi fratelli tutte le opzioni proposte il crossing over.
il crossing over: è lo scambio di materiale genetico tra cromosomi non omologhi è uno scambio di materiale genetico tra cromosomi omologhi coinvolge il DNA mitocondriale è lo scambio di materiale genetico tra gli autosomi ed i cromosomi sessuali.
secondo il dogma centrale della biologia l'informazione si muove: dalle proteine al DNA dalle proteine all'RNA al DNA dall'RNA al DNA alle proteine dal DNA all'RNA alle proteine.
nei procarioti l'mRNA ottenuto dalla trascrizione: deve andare incontro ad un processo di maturazione non viene tradotto viene subito tradotto permette di elaborare gli RNA transefer.
il passaggio di informazioni dal DNA all'RNA è detto: duplicazione trascrizione replicazione traduzione.
il processo di trascrizione permette di ottenere: RNA messaggero proteine DNA frammenti di Okazaki.
il processo di trascrizione ha inizio a livello di: promotore operone primer operatore.
negli eucarioti la RNA polimerasi necessita di: operone fattori di tracrizione primer operatore.
gli amminoacidi da inserire nella proteina vengono portatti da: micro RNA RNA ribosomiale RNA messaggero RNA transfer.
la catena di amminoacidi di una proteina inizia sempre con l'amminoacido: triptofano glicina metionina valina.
cosa significa che il codice genetico è degenerato? che uno stesso codone codifica per diversi amminoacidi che uno stesso amminoacido può essere codificato da diversi codoni che varia in base all'organismo considerato nessuna delle opzioni proposte.
quanti sono i codoni che codificano per amminoacidi? 64 6 3 61.
quanti sono i codoni di stop? 3 33 61 64.
da quanti codoni è composto il codice genetico? 25 61 3 64.
il proteasoma: permette la degradazione selettiva delle proteine permette la degradazione selettiva dei carboidrati permette la degradazione selettiva dei lipidi permette la degradazione selettiva degli acidi nucleici.
l'operatore è il sito dove si lega: RNA polimerasi fattori di trascrizione tessuto-specifici repressore enhancer.
nei procarioti la regolazione dell'espressione genica si basa su: enhancers operoni silencers tutte le opzioni proposte.
lo splicing alternativo: l'eliminazione completa degli introni l'eliminazione completa degli esoni l'eliminazione selettiva degli introni permette l'eliminazione selettiva oltre che degli introni anche di alcuni esoni.
gli operoni: sono sequenze di geni non correlati funzionalmente permettono di otternere tanti mRNA vanno incontro a splicing sono sequenze di geni correlati funzionalmente.
le proteine che devono essere degradate nel proteasoma sono "etichettate" con: residui zuccherini gruppi fosfato lipidi ubiquitina.
l'ubiquitina è: una proteina uno zucchero un lipide una vitamina.
il differenziamento cellulare: tutte le opzioni proposte permette di ottenere popolazioni cellulari diverse con uno stesso genoma è un processo tipico degli organismi pluricellulari si basa sull'attivazione genica differenziale.
le malattie ereditarie: sono sempre congenite non sono mai di natura genetica sono sempre di natura genetica non sono mai congenite.
la sindrome di Down dipende da: trisomia del cromosoma 15 trisomia del cromosoma 18 trisomia del cromosoma 21 trisomia del cromosoma X.
la condizione di monosomia: è compatibile con la vita se interessa il cromosoma X è caratterizzata dalla presenza di un solo cromosoma tutte le opzioni proposte è letale se interessa gli autosomi.
è una trisomia compatibile con la vita: trisomia 1 trisomia 5 trisomia Y trisomia X.
la sindrome del cri du chat dipende da: inversione a carico del cromosoma 5 duplicazione a carico del cromosoma 5 trisomia del cromosoma 5 delezione a carico del cromosoma 5.
le mutazioni che determinano la produzione di una proteina tronca sono dette: missenso frameshift inattivanti non senso.
le mutazioni che determinano la produzione di una proteina con sequenza diversa dal normale sono dette: silenti frameshift missenso non senso.
le mutazioni alla base del processo evolutivo: determinano un miglior adattamento all'ambiente sono sempre attivanti sono sempre inattivanti sono sempre causate da agenti esterni all'organismo.
le alterazioni cromosomiche vengono diagnosticate tramite la metodica: della PCR del sequenziamento tutte le opzioni proposte del cariotipo.
l'analisi del cariotipo sfrutta una colorazione che permette di evidenziare: le estremità dei cromosomi in maniera differente i due omologhi un bandeggio caratteristico in maniera differente autosomi e cromosomi sessuali.
la consulenza preconcezionale è di estrema utilità per: valutare il rischio di generare un figlio affetto da una malattia genetica se è nota la presenza di malattie ereditarie in famiglia individuare eventuali mutazioni patologiche in individui portatori tutte le opzioni proposte.
è una tecnica di diagnosi prenatale invasiva: PCR sequenziamento nessuna delle opzioni proposte amniocentesi.
la terapia genica: si basa sul trasferimento di sequenze di DNA può essere condotta in vivo o ex-vivo tutte le opzioni proposte permette di "correggere" un difetto genetico.
la terapia genica ex-vivo: è una tecnica che non viene utilizzata prevede il trattamento in vito di cellule da donatore avviene direttamente nel corpo del paziente prevede il prelievo delle cellule del paziente, il loro trattamento in vitro e la successiva reinfusione.
la deriva genetica è un meccanismo evolutivo che agisce a livello di: popolazione specie individuo genere.
elaborò la teoria evolutiva basata sull'uso ed il non uso delle parti del corpo: Lamarck Leyell Darwin Hardy-Weimberg.
la selezione naturale: agisce sulla variabilità genetica introdotta dal crossing-over è una forza casuale favorisce la comparsa di caratteri che determinano un maggior successo riproduttivo tutte le opzioni proposte.
la popolazione: è l'insieme degli individui di una stessa specie che vivono nella stessa area non influenza il processo di selezione naturale è l'insieme degli indivdui di specie diverse che vivono nella stessa area è l'insieme degli individui di una stessa specie che vivono in aree diverse.
è il primo a riconoscere un ruolo evolutivo alle interazioni organismo/ambiente: Lamarck Hardy-Weimberg Leyell Darwin.
le spore sono: batteri morti cellule metabolicamente quiescenti batteri infettati con virus cellule metabolicamente attive.
le forme di resistenza dei batteri sono dette: virioni envelope capsidi spore.
per sviluppare una malattia ad eziologia batterica è necessario che: ci sia il coinvolgimento di un vettore inanimato ci sia il coinvolgimento di un vettore animato il batterio entri in contatto con l'organismo il batterio penetri nell'organismo e si riproduca.
la maggior parte dei batteri presenti in natura: è un parassita per l'uomo è patogena per l'uomo non è patogena per l'uomo causa malattie nell'uomo.
i microorganismi che causano malattie sono detti: saprofiti patogeni commensali mutualistici.
l'envelope è una struttura tipica di: virus nudi virus rivestiti prioni batteri sporigeni.
l'envelope è: il rivestimento glicoproteico del virus il rivestimento proteico dei virus il rivestimento glicolipidico dei virus il rivestimento lipoproteico dei virus.
envelope è sinonimo di: virione pericapside nucleoide capside.
il virus che determina la morte dell'ospite a seguito di lisi cellulare è detto: lisogeno batteriofago provirus litico.
le cellule che producono il liquido cefalorachidiano sono: astrociti cellule satelliti cellule ependimali cellule della microglia.
le cellule del sistema nervoso centrale dotate di attività fagocitica sono: cellule ependimali cellule di Schwann cellule della microglia astrociti.
le cellule che costituiscono il rivestimento mielinico nel sistema nervoso centrale sono: cellule della microglia oligodendrociti cellule di Schwann astrociti.
il trasporto assoplasmatico coinvolge: actina e miosina filamenti di actina chinesina e dineina filamenti intermedi.
la struttura biologica a livello della quale avviene la trasmissione dell'impulso nervoso è detta: adesione focale giunzione occludente desmosoma sinapsi.
la porzione del neurone che riceve le informazioni provenienti dall'ambiente è rappresentata da: assone soma tutte le opzioni proposte dendriti.
i neurotrasmettitori vengono rilasciati mediante: ricaptazione ad alta affintità endocitosi trasporto assoplasmatico esocitosi.
a livello presinaptico il neurotrasmettitore: viene degradato si lega a recettori specifici è libero nel citoplasma è accumulato in vecicole.
il neurotrasmettitore è accumulato a livello di: recettori postsinaptici fessura sinaptica terminale assonico dell'elemento presinaptico corpo cellulare del neurone postsinaptico.
nella sinapsi chimica: elemento pre e post sinaptico sono separati fisicamente il segnale viaggia sottoforma di flusso ionico elemento pre e post sinaptico sono in collegamento diretto il segnale si muove in senso bidirezionale.
Il sistema nervoso centrale: Non contiene midollo spinale Tutte le risposte sono errate È formato dall’insieme di neuroni che controllano i muscoli ed i recettori periferici Rappresenta una delle tre parti in cui viene generalmente classificato il sistema nervoso.
Un elemento genetico contenuto in una cellula ospite, che si replica indipendentemente dai cromosomi dell’ospite si definisce: Plasmide Poligenico Plastide Oligomero.
Se un atomo ha un numero atomico uguale a 15, gli elettroni presenti nel livello esterno sono 8 5 17 2.
Per Specie si indente Un gruppo di individui genotipicamente identici Un gruppo di individui fenotipicamente simili Un gruppo di individui capaci di riprodursi per incrocio e generare prole fertile Un gruppo di individui fenotipicamente identici.
Diffusione semplice e diffusione facilitata Sono entrambe dipendenti dalla disponibilità di energia Sono entrambe meccanismi di trasporto vettoriale, capaci di introdurre sostanze nelle cellule, senza permetterne l’uscita Sono entrambe dipendenti dalla disponibilità di vettori proteici Sono entrambe dipendenti dall’esistenza di un gradiente di concentrazione.
Il DNA ha una struttura Elicoidale destrorsa Elicoidale sinistrorsa.
Cos'è la mutazione genetica? Un errore nella replicazione del genoma di un individuo Una variazione del fenotipo La formazione di un cromosoma aggiuntivo nel corredo genetico L'eliminazione di un cromosoma nel corredo genetico.
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