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Bisogni educativi speciali e tecnologie per l’inclusione Description: Test bisogni educativi speciali lezioni 2-39 Author:
Creation Date: 30/09/2024 Category: Others Number of questions: 193 |
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Quali sono le tre parole chiave indispensabili Per poter praticare nella realtà scolastica di tutti i giorni l’inclusività Individualizzazione, tutela e inclusione Personalizzazione, tutela e inclusione Differenziazione, separazione e esclusione Integrazione, inclusione e condivisione. Costruire un’idea sostenibile di pieno successo formativo per gli studenti in difficoltà significa per i nostri discorsi per seguirla da Un punto di vista psicologico Un punto di vista culturale Un punto di vista pedagogico Un punto di vista medico-sanitario. Gli studenti in difficoltà in questi ultimi decenni hanno registrato Un ampliamento non meritevole di attenzioni clinica didattica ed educativa Un decremento lieve, comunque meritevoli di attenzione clinica didattica ed educativa Un significativo decremento Un significativo ampliamento. La legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate rafforza quanto a livello nazionale già scritto Nelle sentenze dei tribunali amministrativi aditi nelle controversie Nella dichiarazione dei diritti delle persone con disabilità Nella convenzione delle Nazioni Unite e sui diritti delle persone con disabilità Nella costituzione repubblicana. Perché oggi uno dei capisaldi normativi della nostra legislazione scolastica, cioè la legge 104/1992 appare desueta Perché fa riferimento esclusivamente all’integrazione sociale Perché andrebbe probabilmente rivisto Perché fa riferimento all’handicap Perché fa riferimento esclusivamente all’assistenza. Le scuole speciali e le classi differenziali vengono superate definitivamente con l’istituzione delle Classi sperimentali Interclassi Classi aperte Classi comuni. La legge 517/1997 è anche conosciuta come legge Sui disturbi specifici dell’apprendimento Sull’integrazione scolastica Quadro sulla disabilità Sui bisogni educativi speciali. La legge 104/1992 è anche conosciuta come legge Sui bisogni educativi speciali Quadro sulla disabilità Sull’integrazione scolastica Sui disturbi specifici dell’apprendimento. La legge 53/2003 è anche conosciuta come legge Sull’integrazione scolastica Sulla personalizzazione degli apprendimenti Sui disturbi specifici dell’apprendimento Sui bisogni educativi speciali. Nella nostra scuola si parlava di studenti “deficienti” negli anni All’inizio del Novecento Trenta del secolo scorso All’inizio del Ventunesimo secolo Settanta del secolo scorso. La diagnosi funzionale è una descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno in situazione di disabilità che Si limita ad accertare la gravità del deficit Pone in evidenza le aree di potenzialità del deficit Si limita ad accertare il tipo la gravità del deficit Accertare il tipo, la gravità del deficit e pone in evidenza le aree di potenzialità. Intorno agli anni Trenta del secolo erano definiti deficienti Colori quali, presentando gravi anomalie, non si adattavano facilmente ai metodi di insegnamento e alla disciplina della scuola comune Coloro i quali, senza presentare gravi anomalie, non si adattavano facilmente metodi di insegnamento e alla disciplina della scuola comune Coloro i quali, presentando comunque lievi anomalie, si adattavano facilmente ai metodi di insegnamento e alla disciplina della scuola comune Coloro i quali, presentando comunque gravi anomalie, si adattavano facilmente ai metodi di insegnamento e alla disciplina della scuola comune. La convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità è organizzata in 30 articoli 40 articoli 50 articoli 20 articoli. La legge 170/2010 è anche conosciuta come legge Sull’integrazione scolastica Sui disturbi specifici dell’apprendimento Sui bisogni educativi speciali Sulla personalizzazione degli apprendimenti. La formulazione della diagnosi funzionale è Di esclusiva competenza degli operatori dei servizi sociali professionali Di esclusiva competenza degli insegnanti curricolari e specializzati sul sostegno Di esclusiva competenza dei servizi specialistici delle Asl Di esclusiva competenza dei genitori. Intorno agli anni Trenta del secolo, le classi differenziali erano destinate agli studenti Deficienti e insieme normodotati Normodotati Con gravi anomalie fisiche o psichiche Deficienti. La permanenza nelle classi differenziali era comunque una permanenza Che aveva la durata del ciclo di studi Temporanea Che aveva la durata di un anno scolastico Definitiva. Le classi differenziali erano presenti nelle Negli istituti psichiatrici Negli istituti penali minorili Scuole speciali per minorati Scuole normali. L’acronimo SEN ovvero, Special Educational Needs, compare per la prima volta nei discorsi sulla disabilità Alla fine degli anni Settanta del secolo scorso All’inizio degli anni Settanta del secolo scorso Alla fine degli anni Novanta del secolo scorso Solo all’inizio del Ventunesimo secolo. La britannica, Helen Mary Warnock, presidente della commissione di ricerca per l’istruzione speciale nel suo paese era Una pedagogista Un medico specializzato nelle disabilità Una psichiatra infantile Una filosofa dell’educazione. La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, riformulerà i concetti di salute o di malattia in base ad un approccio Bio-psico-sociale Bio-medico Bio-psichico-socio-pedagogico Bio-psicologico. L’approccio biomedico alla salute o alla malattia mette in evidenza La diagnosi clinica o funzionale I deficit I deficit, le diagnosi che la riguardano e potenziale di sviluppo I deficit e le diagnosi che la riguardano. Alla Conferenza mondiale sull’educazione e le esigenze speciali che si tenne in Spagna a Salamanca nel 1994 parteciparono i rappresentanti di 25 governi 92 governi Soltanto pochissimi governi 50 governi. L’acronimo SEN, ovvero Special Educational Needs, compare per la prima volta nel Dibattito accademico inglese Dibattito medico inglese Dibattito politico inglese Rapporto Warnock. È proprio con l’ICF che anche a scuola il termine integrazione viene sostituito dal termine Individualizzazione Inclusione Condivisione Personalizzazione. L’inclusione cerca di Valorizzare le diversità, puntando alla piena partecipazione alla vita scolastica degli studenti in difficoltà Trovare una collocazione perlopiù fisica attraverso la mediazione di operatori di sostegno che da un punto di vista didattico implica che lo studente disabile debba adattarsi ad un’organizzazione profondamente strutturata in funzione dei cosiddetti studenti “normali” Trovare una collocazione perlopiù fisica che da un punto di vista didattico implica che lo studente disabile debba adattarsi ad un’organizzazione profondamente strutturata in funzione dei cosiddetti studenti “normali” Ridurre la distanza tra il malato, il sano tra il disabile e il normale. Con quale legge si istituisce la scuola media unica nel nostro paese? Legge 53/2003 Legge 170/2010 Legge 517/1977 Legge 1859/1962. La commissione che nel 1975 ha negato il valore pedagogico della scolarizzazione differenziata e presieduta da Franco Cambi Franca Falcucci Luigi Gui Franco Maria Malfatti. Con quale legge viene superato anche nelle scuole elementari il sistema delle classi differenziali? Legge 104/1992 Legge 118/1971 Legge 53/2003 Legge 1859/1962. Con quale legge viene superato nelle scuole medie il sistema delle classi differenziali? Legge 53/2003 Legge 517/1977 Legge 170/2010 Legge 1859/1962. Quando facciamo riferimento alla disabilità o alla malattia dal punto di vista della cornice sociale, entro cui l’individuo fa esperienza di sé, si parla di Sickness Illness Helpless Desease . Il vissuto di malattia del disabile, ovvero la sua rappresentazione di malattia è anche definita Desease Illness Helpless Sickness. Gli ausili dell’apprendimento, i “puntelli” li abbiamo anche chiamati, elencati dal legislatore in merito ai disturbi specifici dell’apprendimento sono Giuridici Motivazionali Strumentali Strumentali e motivazionali. La rappresentazione che la società ha del vissuto di malattia del disabile è anche definita Desease Illness Helpless Sickness. Quando facciamo riferimento alla disabilità o alla malattia da un punto di vista esclusivamente fisiologico o di puro squilibrio bio-fisico, si parla di Helpless Sickness Desease Illness. Qual è lo strumento formale da utilizzare a scuola per calibrare il percorso didattico dello studente con un disturbo specifico dell’apprendimento? Il Progetto Educativo Individualizzato Il Piano Didattico Personalizzato Il Piano Educativo Individualizzato su base ICF Il Piano dell’Offerta Formativa . Quando facciamo riferimento alla disabilità o alla malattia, dal punto di vista di chi la vive in prima persona, si parla di Desease Illness Sickness Helpless. Alla scrittura di quale documento per rendere possibile la personalizzazione degli apprendimenti è obbligatoria la partecipazione e in seguito alla sottoscrizione di specialisti esterni d’ambito socio sanitario Del Piano dell’Offerta Formativa Del Progetto Educativo Individualizzato Del Piano Didattico Personalizzato Della diagnosi funzionale. Una lettura particolarmente lenta di uno studente durante la scuola elementare che potrebbe essere la spia precoce di una difficoltà apprenditiva più strutturale viene definita dai clinici Atipia Dislessia Svantaggio Difficoltà. La diagnosi clinica di dislessia secondo le norme può essere formulata Non prima della fine del primo anno di scuola primaria Non prima della fine del terzo anno di scuola primaria Sempre più spesso durante l’ultimo anno della scuola d’infanzia Non prima della fine del secondo anno di scuola primaria. Se la famiglia non non è d’accordo con la predisposizione del Piano Didattico Personalizzato, la scuola se lo ritiene opportuno È tenuta a redigerlo senza avvisare la famiglia È tenuta a redigerlo È tenuta a redigerlo, avvisando comunque la famiglia ed esplicitando altresì l’iter logico che ha portato a quella decisione Non è tenuta a redigerlo. Per quale ragione nel processo inclusivo che coinvolge lo studente in difficoltà, gli specialisti esterni che hanno formulato la diagnosi clinica sono esclusi Per mettere in risalto il momento didattico la funzione docente Per mettere in risalto il momento didattico Per non creare ulteriori allarmismi in seno alla famiglia riguardo la diagnosi ricevuta Per mettere in risalto la distanza professionale esistente tra gli specialisti esterni e gli operatori scolastici. La famiglia può comunicare agli insegnanti eventuali osservazioni su esperienze sviluppate autonomamente dallo studente nell’ambiente domestico o in percorsi educativi formativi o di apprendimento esterni alla scuola stessa È un compito che spetta all’insegnante di sostegno specializzato Sempre In alcuni casi Solo in riferimento ad una disabilità certificata. Non potendo l’applicazione delle norme sui DSA essere rimessa alla volontà delle parti quando non si riesce a trovare un punto di negoziazione tra corpo docente e famiglia e sempre nell’ottica di garantire allo studente il pieno successo formativo, questa è comunque Prorogabile al successivo anno scolastico Rimessa al giudice amministrativo Rimessa nelle mani di un mediatore esperto nelle controversie scuola famiglia Inderogabile. La diagnosi clinica di discalculia secondo le norme può essere formulata Sempre più spesso durante l’ultimo anno della scuola d’infanzia Non prima della fine del terzo anno di scuola primaria Non prima della fine del secondo anno di scuola primaria Non prima della fine del primo anno di scuola primaria. I compiti di formazione e consulenza e coordinamento sono assunti se previsti dal Collegio docenti Dal dirigente scolastico Referenti d’istituto per disabilità Referente d’istituto per DSA. La nomina dei referenti di istituto per DSA è Obbligatoria Rimessa alla volontà dell’ufficio scolastico regionale Rimessa alla volontà del dirigente scolastico nell’ambito della sua autonomia in base ai bisogni emergenti dal contesto Rimessa alla volontà dell’ufficio scolastico provinciale. Lo studente DSA ai test diagnostici che misurano l’intelligenza risulta Normodotato nell’intelletto A lento apprendimento Plus dotato nell’intelletto Ritardato nell’intelletto. L’impianto normativo su DSA ha cercato in virtù dei Disability Studies di spostare il baricentro della discussione culturale da Un asse clinico ad un asse pedagogico e didattico Un asse clinico ad un asse educativo Un asse sanitario ad uno psicologico clinico Un asse culturale ad un asse sociale di comunità. Le argomentazioni sviluppate degli esponenti dei Disability Studies in relazione al nostro sistema educativo hanno affermato come lo stesso sia ancora dominato da una visione Inclusiva Integrativa Condivisa Divisiva. Nel diploma finale, conseguito da studenti con DSA in occasione degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo di studi Verrà fatta menzione nelle modalità di svolgimento degli stessi, soltanto degli ausili metodologico-didattici dispensativi Non verrà fatta menzione nelle modalità di svolgimento degli stessi degli ausili metodologico-didattici e compensativi e dispensativi Verrà fatta menzione nella modalità di svolgimento degli stessi degli ausili metodologico-didattici e compensativi e dispensativi Verrà fatta menzione nelle modalità di svolgimento degli stessi soltanto degli ausili metodologico-didattici compensativi. Il processo docimologico per gli studenti con DSA è un processo che si basa Sulla certificazione degli apprendimenti conseguiti Sul controllo degli errori Sulla ricerca dei potenziali degli studenti in base ai loro stili cognitivi e alle strategie di apprendimento messe in campo Sulla ricerca dei potenziali degli studenti in base ai loro stili cognitivi. Il processo docimologico specialmente per gli studenti con DSA si fonda su un’idea di valutazione Sommativa Riepilogativa Formatrice Formativa. Gli obiettivi di apprendimento degli studenti con DSA rispetto gli altri studenti che non hanno queste caratteristiche, sono Differenti Identici Dipendono dalla diagnosi funzionale posta dagli specialisti esterni d’ambito socio-sanitario Dipendono dalle interpretazioni della diagnosi funzionale fatte dagli insegnanti insieme alla famiglia . Anche durante lo svolgimento degli esami universitari c’è un richiamo importante ad una valutazione adeguata nella legge 170/2010 sui DSA Sì, per ogni disturbo dell’apprendimento Si sta procedendo con una norma di rango secondario per renderlo attuabile Non c’è nessun richiamo in ambito accademico Sì, ma soltanto per alcuni disturbi dell’apprendimento in particolare. A quanti anni di distanza dal rapporto Warnock che si afferma nel nostro paese costrutto BES? 15 55 35 75. Quando facciamo riferimento a tutti quei casi, non certificati da un punto di vista sanitario con una diagnosi clinica ma sicuramente meritevoli di attenzione didattiche ed educative poiché impediscono lo sviluppo ottimale dello studente, siamo parlando di DSA Disabilità intellettive lievi BES ADHD. Parlando di BES, possiamo dire che il funzionamento globale dello studente in difficoltà riguarda La sua salute, secondo una prospettiva bio-psico-sociale La sua malattia, secondo una prospettiva biologica La sua salute, secondo una prospettiva biologica La sua malattia, secondo una prospettiva bio-psico-sociale. Il costrutto BES guarda ai contesti entro i quali uno svantaggio può Aggravarsi a partire da condizioni pregresse Essere diagnostico Originarsi maturare o aggravarsi a partire da condizioni pregresse Maturare o aggravarsi a partire da condizioni pregresse. Quali condizioni di difficoltà scolastica conseguente a cause diverse e rientrano nella categoria BES secondo la direttiva ministeriale Allievi con disabilità certificate e disturbi evolutivi specifici Allievi con disabilità certificata e in situazioni di svantaggio socio-economico linguistico e culturale Allievi in situazioni di svantaggio socio-economico linguistico e culturale con disturbi evolutivi Allievi con disabilità certificata, disturbi evolutivi specifici e in situazioni di svantaggio socio -economico, linguistico e culturale. Il costrutto BES di solito metaforicamente è rappresentato con un Fungo Cappotta Tettoia Ombrello. È importante comprendere le rappresentazioni personali di ogni insegnante, perché da questa comprensione È possibile adottare a scuola una didattica curricolare più efficace È possibile conoscere meglio lo studente e le sue difficoltà apprenditive È possibile conoscere meglio lo studente e le sue difficoltà apprenditive È possibile adottare a scuola una prospettiva più o meno inclusiva. Il costrutto BES protegge normativamente parlando Tutte le categorie sovra esposte Lo svantaggio socio-economico linguistico e culturale La disabilità certificata attraverso una diagnosi clinica I disturbi specifici dell’apprendimento. Il modello diagnostico successivo all’ICIDH-2 è ICD-10 ICIDH ICF-CY ICF. Il modello individuale-medico tende a vedere la disabilità come Un problema sociale Un limite Una risorsa Un problema individuale. Secondo Massimo Recalcati, il corpo ‘iperattivo’ dei nostri giovani evidenzia fra le altre sue possibili connotazioni Un disagio scolastico La necessità di nutrirsi dei cibi finalmente salutari Un disagio evolutivo La necessità di muoversi in un contesto. Nel 2015 per favorire la piena inclusione scolastica è stata promulgata la legge 170 1143 104 107. Il Piano Didattico Personalizzato, pure nel caso la difficoltà venga superata prima dallo studente, si riferisce sempre Almeno ad un quadrimestre Ad un intero ciclo di studi Ad un anno scolastico A più cicli di studi. La nota ministeriale del 22 novembre del 2012 esplicativa della direttiva Miur del 2012 sui BES chiarisce come la discrezionalità nella redazione di un Piano Didattico Personalizzato, sia Esclusiva del dirigente scolastico Del team docenti nelle scuole primarie del consiglio di classe nelle scuole secondarie Del team docenti nelle scuole secondarie del consiglio di classe nelle scuole primarie Esclusiva della famiglia dello studente in difficoltà non ordinarie bensì straordinarie. Una separazione o un divorzio in famiglia vissuti dal punto di vista dello studente, possono essere intesi a scuola come Una disabilità Degli svantaggi Dei bisogni educativi speciali Dei disturbi specifici nell’apprendimento. Quando Franco Frabboni fa riferimento alla città educante e sta in definitiva, parlando di Contesti di apprendimento informali esterni alla scuola Contesti di apprendimento formali interni alla scuola Contesti di apprendimento formali, informali e non formali interni alla scuola Contesti di apprendimento formali, informali e non formali esterni alla scuola. Secondo Tony Booth è Mel Ainsicow, disabile non è tanto la persona ma Il contesto socio-culturale più ampio in cui si muove la persona in difficoltà La sua specifica disabilità vista da un punto di vista medico-sanitario Il contesto comunitario in cui si muove la persona in difficoltà Il contesto familiare in cui vive la persona in difficoltà. Dalla sperimentazione triennale realizzata in diverse scuole piloti in Inghilterra sul tema dell’inclusione, venne fuori l’urgenza di sostituire la nozione di BES con quella di Ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione Ostacoli al successo educativo Ostacoli alla socializzazione Ostacoli al successo formativo . L’Index per l’inclusione è Uno strumento che permette alle scuole di analizzare il proprio grado di inclusività Uno strumento che permette alle scuole di analizzare il proprio grado di inclusività e a portarne poi le adeguate modifiche Un testo/strumento che permette alle scuole di analizzare il proprio grado di inclusività Un testo/strumento che permette alle scuole di analizzare il proprio grado di inclusività e apportarne poi le adeguate modifiche. Secondo Tony Booth è Mel Ainsow, gli autori dell’Index per l’inclusione, occorreva superare la nozione di BES già nel 2000 2010 1975 2013. Le mappe concettuali devono essere considerate Delle misure dispensative Degli strumenti compensativi Degli espedienti per velocizzare l’apprendimento Degli espedienti per velocizzare l’insegnamento. Secondo Jerome Bruner, tra le modalità di dominio del sapere le mappe concettuali rientrerebbero Nell’azione tesa al raggiungimento di un risultato Nella rappresentazione di tipo logico-simbolica Nella rappresentazione di tipo iconica Nella pianificazione di un progetto futuro. Nella strategia attiva del Cooperative Learning occorre Non limitare il numero degli studenti, ma comunque osservando un criterio di eterogeneità a livello di competenze, classe sociale di provenienza, sesso e difficoltà Limitare il numero degli studenti per favorire la partecipazione di tutti i componenti, osservando un criterio di eterogeneità a livello di competenze, classe sociale di provenienza, sesso e difficoltà Limitare il numero degli studenti per favorire la partecipazione di tutti i componenti senza dover osservare alcun criterio di eterogeneità a livello di competenze e classe sociale di provenienza, sesso e difficoltà Non limitare il numero degli studenti senza dover osservare un criterio di eterogeneità a livello di competenze e classi sociali di provenienza, sesso difficoltà. La strategia attiva del cooperative Learning Mette nelle condizioni lo studente meno dotato da un punto di vista intellettivo di insegnare a quello più dotato Crea un interdipendenza positiva fra gli studenti Riproduce la simmetria didattica esistente tra insegnante e studente Mette nelle condizioni lo studente più dotato da un punto di vista intellettivo di insegnare a quello meno dotato. L’apprendimento cooperativo parte dall’assunto che il sapere costruito all’interno di un gruppo è Uguale alla somma degli sforzi fatti singolarmente per apprenderlo e alle specifiche capacità di ognuno Proprio la somma degli sforzi fatti singolarmente per apprenderlo e alle specifiche capacità di ognuno Superiore alla somma degli sforzi fatti singolarmente per apprenderlo e alle specifiche capacità di ognuno Inferiore alla somma degli sforzi fatti singolarmente per apprenderlo e alle specifiche capacità di ognuno. Per poter intraprendere un genuino percorso di resilienza assistita a scuola occorre Pudore Responsabilità Autorevolezza Autorità. Gli studiosi osservano come i nostri bambini crescano sempre più con l’idea di essere Invulnerabili Cattivi Vulnerabili Buoni. Secondo Massimo Recalcati, il modello che si prosegue oggi è Iper emotivo Iper cognitivista Iper socializzativo Iper comunitario. Secondo un interessante ricerca americana, il numero di omicidi a cui un bambino assiste guardando la televisione prima di aver compiuto la maggiore età, oscilla tra 20.000 e 75.000 30.000 e 85.000 40.000 e 95.000 50.000 e 105.000. La competenza narrativa Esiste a priori nello studente Dipende dai testi adottati dal corpo docente Si costruisce a patto che lo studente venga messo prima di tutto nelle condizioni di narrarsi e di essere ascoltato È il “frutto” metaforico maturato in seguito all’apertura di spazi di dialogo in classe. Quando da un punto di vista apprenditivo, parliamo di zone di sviluppo prossimale, ci stiamo riferendo al passaggio da Una situazione di disagio ad una situazione di agio Una situazione ottimale ad una situazione intermedia Una situazione attuale ad una situazione potenziale Una situazione minima ad una situazione ottimale. Una prima funzione della narrazione è Socializzare le emozioni Mettere ordine nell’esperienza Rafforzare l’appartenenza Attribuire significati e senso all’esperienza. Il fallimento generalizzato della famiglia è osservato dagli studiosi già a partire Dagli anni Trenta del secolo scorso Dei primi anni del Terzo millennio Dei primi del novecento Dagli anni Venti del secolo scorso. Chi di questi autori ha usato la metafora della liquidità per descrivere la nostra società? Zygmunt Bauman Umberto Eco Umberto Galimberti Massimo Recalcati. Chi di questi autori ha descritto come narcisistica e ‘dell’io minimo’ la nostra società Francesco Paolo Romeo Umberto Galimberti Zygmunt Bauman Christopher Lasch. Secondo Gustavo Pietropolli Charmet, il termine più adatto per descrivere i giovani dei giorni nostri è Empatia Fragilità Duttilità Invulnerabilità. Quando un bambino si rapporta, per esempio, con una separazione conflittuale dei suoi genitori, la conseguenza può essere una Genitorializzazione Apertura emotiva Infantilizzazione Paralisi emotiva. Quando parliamo di studenti “tutto es”, Francesco Paolo Romeo si sta riferendo a minori che Sono molto istintivi Sono molto preparati Sono molto sensibili Sono molto ragionevoli. Il costrutto d’origine greca alessitimia significa Mancanza delle parole per raccontare la propria dimensione affettiva Mancanza delle parole per individuare le emozioni facenti parte della propria dimensione affettiva Mancanza delle parole per affrontare con successo una prova di apprendimento Mancanza degli strumenti per gestire le emozioni, facenti parte della propria dimensione affettiva. L’apprendimento studiato da Albert Bandura era di tipo Sensitivo Uditivo Osservativo Tradizionale. I bulli nei confronti della vittima utilizzano una Ipomentalizzazione Infantilizzazione Pseudomentalizzazione Mentalizzazione. La memoria è una fra le più importanti Funzioni cognitivi di base Metacognizioni Fantacognizioni Funzioni cognitive superiori. Possiamo chiamare l’esercizio della memoria, anche Pratica riflessiva Pratica narrativa Pratica cognitiva Pratica emotiva. Possiamo chiamare la pratica narrativa, anche Competenza emotiva Competenza narrativa Competenza cognitiva Competenza riflessiva. Analizzare è una Metacognizione Funzioni cognitive di base Funzioni cognitive superiori Fantacognizione. La condizione di minore straniero non accompagnato può essere inclusa Nella disabilità intellettiva nello specifico Nei DSA Nei BES Nella disabilità più in generale. Quando parliamo di meta cognizione, ci stiamo riferendo alla capacità dello studente di Riflettere e gestire al meglio le proprie funzioni cognitive di base Riflettere e gestire al meglio le proprie emozioni Riflettere e gestire al meglio le proprie funzioni cognitive superiori Riflettere e gestire al meglio le proprie funzioni cognitive di base e superiori. La metafora è Un’emozione Una rappresentazione mentale Una cognizione Una percezione mentale. L’immagine mentale è Una cognizione Una emozione Una percezione mentale Una rappresentazione mentale. Ogni evento migratori che vede protagonisti molti minori stranieri non accompagnati che arrivano sul nostro territorio è Capacitante Potenzialmente traumatico Traumatico Potenzialmente capacitante. Sarah-Jayne Blackmore ha osservato come il problema più grande per i minori sia quello di Non poter esprimersi da un punto di vista corporeo negli spazi di vita Non poter entrare in relazione con i coetanei Non potersi ritagliare i momenti e spazi personali nei tempi accelerati della nostra società Non potersi applicare come vorrebbero a causa delle restrizioni imposte dal COVID-19. Il problema delle famiglie del nostro tempo nei confronti dei figli può essere rappresentato dalla Orizzontalità educativa Presenze educativa Assenza educativa Verticalità educativa. Daniele Novara ha proposto nel tentativo di descriverne oggi la funzione educativa esclusivamente negoziale affettiva la figura del padre Boy man Adultoscente Mammo Peluche. Molti odori che si occupano di famiglia osservano una generalizzata assenza di Padri Madri Nonni Zii. Alcuni autori che si occupano di famiglia, specialmente di padre, quale metafora utilizzano nel tentativo di descriverli educativamente parlando Liquidità Solidità Rarefazione Glaciazione. Negli istituti professionali, la percentuale degli alunni con disabilità certificata sul totale degli alunni frequentanti il tipo di scuola è Triplicata Calata sensibilmente Duplicata Calata significativamente. Rispetto ad un numero totale degli insegnanti pari a 872.286 unità insegnanti specializzati sul sostegno sono Circa 256.000 unità Circa 456.000 unità Circa 356.000 unità Circa 156.000 unità. I dati sulla disabilità certificata con legge 104/1992 a scuola diramati dall’ufficio gestione patrimonio informativo e statistica del Miur nel maggio 2019 ci dicono che questa è Più che raddoppiata in vent’anni Diminuita sensibilmente negli ultimi anni Diminuita esponenzialmente negli ultimi anni Stabile rispetto a vent’anni fa. La terribilità certificata con legge 104/1992 più diffusa scuola è La disabilità motoria La disabilità cognitiva La disabilità emotiva La disabilità uditiva. Partendo dalle elementari e proseguendo sino alle scuole superiori di secondo grado, la disabilità cognitiva coinvolge in media 50 studenti su 100 disabili certificati in generale 77 studenti su 100 disabili certificati in generale 87 studenti su 100 disabili certificati in generale 67 studenti su 100 disabili certificati in generale. A fronte di una percentuale del 70% circa di disabilità certificata scuola di tipo intellettivo, sembra avanzare un’altra disabilità che abbiamo chiamato Percettiva Digitale Emotiva Motoria. Quale processo mentale è finalizzato ad uno scopo o alla risoluzione di problemi? Memoria Attenzione Ragionamento Pensiero. I dati relativi alla disabilità certificata nella scuola italiana rilevati nel maggio 2019 dall’ufficio gestione patrimonio informativo e statistica del Miur, sollecitano il passaggio Da una scuola organizzazione ad una scuola orchestra Da una scuola Libero ad una scuola e-book Da una scuola impresa ad una scuola comunità Da una scuola archivia ad una scuola rete web. Quale processo mentale può costruire rappresentazioni di un problema o di una situazione di tipo pittografico o proposizionale Pensiero Memoria Attenzione Ragionamento. Intelligere, da cui deriva la parola intelligenza significa Comprendere Possedere Pensiero Trasformare. Quali autori direbbe che lo sviluppo del cervello è un processo “esperienza-dipendente” Goptinik Gaspari Gottschall Siegel. Secondo lo psicologo Cesare Cornoldi è possibile classificare le teorie dell’intelligenza sviluppate negli anni in 4 classi 5 classi 2 classi 3 classi. Secondo le ricerche di quale autore è possibile affermare che non individuo sia presente un’abilità generale ed intelligenza il fattore generale G integrata ad un’abilità di secondo ordine, il fattore S Sullivan Raven Spearman Cornoldi. Le matrici progressive di Raven sono un esempio di test utile per misurare intelligenza come Abilità specifiche Abilità globale-maturativa Abilità multi-componenziale Abilità unitaria. Secondo quale autore è possibile declinare in sette forme l’intelligenza e quindi intenderla in maniera multipla e non unitaria? Goptink Gottschall Gardner Goleman. L’approccio cognitivo-centrico alla valutazione dell’intelligenza esita nel cosiddetto Quoziente alimentare Quoziente digitale Quoziente emotivo Quoziente intellettivo. Per convenzione, il valore medio del quoziente intellettivo è di punti 100 130 85 115. La curva a campana evidenzia come la maggior parte della popolazione complessiva circa il 70% a un quoziente intellettivo compreso tra i punteggi di 80 e 100 75 e 95 70 e 90 85 e 115. Tre punteggi 70 85 della curva a campana utilizzata per rappresentare il quoziente intellettivo sono compresi le persone con un Funzionamento intellettivo medio Funzionamento intellettivo limite Funzionamento intellettivo inferiore Funzionamento intellettivo superiore. Il profilo borderline nei discorsi che riguardano la disabilità certificata a scuola è Una particolare forma ergonomica degli strumenti didattici Una particolare strategia inclusiva Uno specifico funzionamento intellettivo Un disturbo di personalità. In quali punteggi della campana utilizzata per valutare il quoziente di intelligenza rientra l’etichetta di Slow Learner 80 e 100 75 e 95 70 e 85 85 e 115. Quali studenti indica l’etichetta di Slow Learner Gli studenti con una disabilità intellettiva media Gli studenti con un funzionamento cognitivo al limite con la disabilità intellettiva lieve Gli studenti con una disabilità intellettiva profonda Gli studenti con una disabilità emotiva. La difficoltà valutativa dello studente lento (Slow Learner) da un punto di vista sia intellettivo sia adattivo rischia di far porre diagnosi definite Falsi positivi e falsi negativi Falsi negativi Falsi positivi Falsi neutri. Secondo Renzo Vianello e Cesare Cornoldi può diagnosticarsi un funzionamento intellettivo Slow Learner quando lo studente Presenta moderate carenze cognitive Presenta non solo carenze cognitive misurabili, ma anche dei problemi adattivi che rendono difficoltosa la sua vita scolastica e di relazione Presenta carenze emotive che gli precludono del tutto la vita scolastica e di relazione Presenta gravi carenze cognitive. La diagnosi cura di studente lento o di funzionamento intellettivo limite è tutelata Ancora da nessuna norma né di rango primario né di rango secondario Dalla legge 170/2010 Dalla legge 104/1992 Dalla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e della circolare ministeriale numero 8º del 6 marzo 2013 sui BES. Da quali disabilità sono affetti circa l’83/85% degli studenti della nostra scuola? Disabilità emotiva di grado lieve Disabilità emotiva di grado medio Disabilità intellettiva di grado medio Disabilità intellettiva di grado lieve. I dati resi noti nel 2018 dall’indagine sull’integrazione degli alunni con disabilità condotta annualmente dall’Istat nella scuola primaria secondaria di primo grado ci dicono che è aumentata Disabilità intellettiva di grado medio Disabilità motoria Disabilità emotiva (Comportamento attenzione, sfera affettiva) Disabilità intellettiva di grado lieve. Il tempo accelerato in cui viviamo oltre ad essere raccontato come il tempo della liquidità relazionale, origina una società che viene definita Della comunità Della memoria Della prestazione Della emotività. Quale autore ha parlato di clinica della formazione? Massa Raviolo Paparella Romeo. Quale autore ha parlato di memoria dell’arte declinandola non nei termini di una funzione psichica di base, bensì di un bisogno educativo speciale nei nostri studenti Romeo Massa Raviolo Paparella. La bontà delle valutazioni cliniche effettuate nei setting diagnostici durante l’età evolutiva può dipendere Dalle resistenze dei bambini a sottoporsi ad un iter diagnostico clinico Dalla disponibilità dei genitori a sottoporsi ad un iter diagnostico clinico Soprattutto dalle doti epatiche del somministrato del test Dalla valutazione di un test utilizzato. Quale o autore ha parlato di intelligenza emotiva a partire da discorsi in precedenza fatti sull’intelligenza personale Goptnik Goleman Guilford Gardner. In quale anno è stato scritto il libro Emotional intelligence? 1995 1985 2005 1975. Entro quale range di età si dovrebbe parlare il disturbo relazionale e non già di disturbo psicologico individuale Entro i primi tre anni Entro il primo anno Entro i primi due anni Entro i primi quattro anni. Prima di somministrare i test diagnostici attraverso i quali valutare la dimensione cognitiva del bambino occorrerebbe Favorire delle sedute di gioco libero di disegno libero col bambino, al fine di costruire la relazione fiduciaria con il diagnosta Favorire delle sedute di gioco libero con i genitori al fine di costruire la relazione fiduciaria con il diagnosta Conoscere i genitori del bambino, al fine di comprendere il loro grado d’istruzione Conoscere i genitori del bambino, al fine di comprendere la loro estrazione socioeconomica. La separazione tra le dimensioni emotiva e la dimensione cognitiva è per molti autori Una falsa credenza Una certezza scientifica oggi finalmente appurata dalle neuroscienze Una certezza scientifica oggi finalmente appurata dalle neuroscienze Una falsa credenza insieme ad una certezza scientifica. Possiamo dire, citando Franco Frabboni che il campo canta-cognitivo è Generatori di condotte disciplinari nei termini di conoscenze e di linguaggio Generatore di capacità disciplinari nei termini di abilità è euristiche ed estetiche Generatori di competenze disciplinari nei termini di padronanza logiche e metodologiche Generatori di sogni nei termini di pensieri riguardo il futuro. Intorno agli otto mesi di vita, la componente emotiva del bambino è così rilevante nel regolare e scandire la sequenza del suo precoce comportamento che alcuni studiosi hanno proposto di sostituire al termine Piagetano di sviluppo senso motorio con Senso attentivo Senso percettivo Senso emotivo Senso mnemonico. La disponibilità emotiva della madre permetterà al figlio di Svilupparsi innanzitutto da un punto di vista morale Attaccarsi ulteriormente a questa dopo una prima fase di accudimento Esplorare il mondo gestendo al meglio le proprie emozioni nel rapporto con le tensioni che via via si presentano Svilupparsi innanzitutto da un punto di vista cognitivo. Nei discorsi che Alan L. Stroufe ha fatto a proposito dello sviluppo emotivo del bambino, la madre può svolgere le suoi confronti Le funzioni di una caratteristica sia critica sia capacitante entro il contesto Le funzioni di una caratteristica critica o capacitante entro il contesto Le funzioni di una caratteristica capacitante entro il contesto Le funzioni di una caratteristica critica entro il contesto. Quali tra queste parti del corpo dell’insegnante sono uno strumento fondamentale per completare o potenziare la competenza emotiva negli studenti Gli abbracci e i volti dell’intero corpo docente Il volto e lo sguardo Le mani e le braccia Le braccia e il corpo. Quale odore ha parlato di “erotizzazione” del sapere? Lacan Rousseau Romeo Recalcati. Ricordandoli, l’etimo della parola Alessitimici sono gli studenti che Non hanno le parole per poter chiedere un sostegno in caso di emergenza Non hanno le parole per poter gestire le loro emozioni Non hanno le parole per poter raccontare le loro emozioni Non hanno le parole per poter identificare le loro emozioni. Quali tra queste parti del corpo sono uno strumento fondamentale per costruire la competenza emotiva nei figli Gli abbracci volti di entrambi i genitori Le braccia e il corpo della madre Il volto e lo sguardo della madre Le mani e le braccia della madre. Secondo quale autore le dimensioni emotiva e cognitiva sono tra loro simbolicamente fuse? Kinderlsley Kellerman Klein Kapucinscky. Le reazioni emotive, il loro sviluppo e la loro regolazione Vanno di pari passo con lo sviluppo cerebrale e cognitivo Dipendono da una precedente evoluzione cerebrale e cognitiva Dipendono da una precedente evoluzione cerebrale Vanno di pari passo con lo sviluppo cerebrale. Quando facciamo riferimento a delle interpretazioni situate di esperienze, a cosa ci stiamo riferendo? Alle sensazioni Alle percezioni Alle cognizioni Alle emozioni. A proposito di connessioni sinaptiche il verbo purning ricorda iconograficamente Un idraulico Un giardiniere Un direttore di orchestra Un pittore. Qual è l’autore del libro elogio della lentezza? Maffesoli Maffei Montessori Morris. Secondo quale autore è possibile rappresentare il processo sistemico di sfoltimento delle connessioni sinaptiche nei termini di una scultura? Tucker Morgan Maffei Taylo. Possiamo definire l’empatia come L’operazione di meglio mettersi nei propri panni per comprendersi a fondo L’operazione metaforica di mettersi nei panni dell’altro senza però rimanerci al fine di accogliere le sue emozioni e sostenerlo nelle difficoltà L’operazione meta metaforica di mettersi nei panni dell’altro L’operazione metaforica di mettersi nei panni dell’altro e senza però rimanerci al fine di accogliere le sue emozioni. Secondo quale autore l’infanzia può dirsi negato al giorno d’oggi? Simone Alessandrini Paparella Perucca. Attraverso il gioco, dice Johan Huizinga il bambino Possiede la realtà e la trasforma Conosce meglio la realtà attraverso la sua simbolizzazione Entra in contatto con la realtà e la possiede Entra in contatto con la realtà e la trasforma. La riutilizzazione di informazioni in precedenza acquisite in contesti altri dagli originari si definisce Transfert Controtransfert Transfer Controtransfer. Secondo Brenè Brown, l’unico modo per essere in connessione in modo autentico è quello di Dedicarsi completamente all’altro Mascherarsi completamente all’altro, in modo da negare al principio la relazione stessa Scoprire paradossalmente i nostri punti deboli Mascherarsi parzialmente all’altro, in modo da non permettere un riconoscimento approfondito di sé. Il termine resilienza compare già a partire Dal I millennio d.C. Nei primi anni del novecento Dal II millennio a.C. Dal I millennio a.C. Il vocabolario resalio, iterativo di salio, si riferisce a qualcosa in grado di Rimbalzare Risalire Resistere Combattere. Il costrutto di resilienza compare per la prima volta nella letteratura scientifica Negli anni 70 del secolo scorso Negli anni 60 del secolo scorso Negli anni 90 del secolo scorso Negli anni 80 del secolo scorso. Secondo le prime ricerche longitudinali sulla resilienza, in che percentuali figli di schizofrenici non strutturavano durante l’adolescenza o in età adulta le stesse patologie dei genitori Circa il 20% Circa il 10% Circa il 40% Circa il 30%. Secondo Francesco Paolo Romeo, la resilienza può svilupparsi a partire Da un padre che diversamente dall’accudimento materno riesce a insegnare al bambino le regole di vita Da una madre capace di accudire il bambino e in seguito facilitare la relazione d’attaccamento Dai dei sistemi familiari responsivi e in grado di soddisfare sufficientemente bisogni del bambino Da un bambino di per sé è capace di adattarsi positivamente alle difficoltà della vita. Secondo Michael Delage una famiglia che voglia dirsi davvero resiliente dinanzi all’alle difficoltà deve Mostrare un locus of Control esterno Non proteggere più soltanto i bambini, ma ogni membro in difficoltà Mostrare una certa capacità di governare gli imprevisti Svalutare le emozioni che gli eventi imprevisti suscitano. Ai tempi dell’emergenza sanitarie per COVID-19, il digital divide in alcuni casi sollecitato L’acquisto di device superflui La sottoscrizione di nuovi abbonamenti L’abbandono scolastico Il disingaggio apprenditivo. Secondo Francesco Paolo Romeo, la resilienza più un mixage di tratti personali e aiuti esterni Soltanto un termine alla moda non perseguibile attraverso politiche per la famiglia di comunità scolastiche Una dote particolare Una costruzione sociale. Ai tempi dell’emergenza sanitaria per COVID-19, quale può essere l’espediente didattico per teso lizzare nella mente degli studenti tutti quei ricordi patrimonio della nostra identità dei quali ci aiutiamo specialmente nei momenti di particolare scoramento Una didattica a distanze erogata per tempi minori rispetto alla didattica tradizionale La scrittura diaristica Un minore carico apprenditivo Un maggiore investimento sulla performance per non ruminare ulteriormente da un punto di vista emotivo. Secondo Francesco Paolo Romeo è possibile definire la resilienza come La capacità dell’individuo di fronteggiare una situazione difficoltosa La capacità dell’individuo di superare una situazione difficoltosa La capacità dell’individuo di fronteggiare e superare positivamente una situazione difficoltosa anche attraverso il contributo dell’altro La capacità dell’individuo di fronteggiare e superare positivamente una situazione difficoltosa comunque da solo. La lingua italiana a differenza della lingua inglese da un punto di vista ortografico è una lingua Planum temporale Trasparente Di medie difficoltà Complessa. L’immenso universo di connessioni neuronali informazione specialmente nell’ultima fase dello sviluppo fetale nei primi due anni della vita post natale è anche definito Cervello infantile Fenotipo Connettoma Planum temporale. Legge meglio omozigoti identici, poiché hanno condiviso lo stesso ambiente uterino la dislessia è presente in una percentuale sino 40% 70% Non si riscontra familiarità per quanto riguarda la dislessia 100%. Gli studi di quel disturbo specifico dell’apprendimento definito e letteratura dislessia sono stati effettuati Su gruppi di animali con DNA simile a quello umano Su famiglie e gemelli Su studenti provenienti da contesti marginali a rischio Devianza Su una diffusa porzione della popolazione. È ampiamente riconosciuto che alla base della dislessia ci sia una forte componente Ancora sconosciuta Ambientale Genetica e ambientale Genetica. Dopo aver utilizzato intenzionalmente super reading, un programma di potenziamento utilizzato per sviluppare l’abilità di lettura la velocità e la comprensione del testo si è osservato che I soggetti con dislessia impiegano più tempo rispetto a quello impiegato dello studente normo lettore all’inizio del corso I soggetti con dislessia impiegano lo stesso tempo di quello impiegato dallo studente normo lettore all’inizio del corso I soggetti con dislessia impiegano meno tempo rispetto a quello impiegato allo studente normo lettore all’inizio del corso Nei soggetti con dislessia totalmente scomparso il disturbo specifico dell’apprendimento. Dopo aver utilizzato intenzionalmente super reading, un programma l’potenziamento utilizzato per sviluppare l’abilità di lettura la velocità e la comprensione del testo si è osservato che Sia gli studenti dislessici sia gli studenti normo lettori impiegano circa il 70% di tempo in meno nella lettura di un brano Sia gli studenti dislessici sia gli studenti normo lettori impiegano circa il 80% di tempo in meno nella lettura di un brano Sia gli studenti dislessici sia gli studenti normo lettori impiegano circa 50% i di tempo in meno nella lettura di un brano Se gli studenti dislessici sia gli studenti normo lettori, impiegano circa 40% di tempo in meno nella lettura di un brano. Dopo aver utilizzato intenzionalmente super reading, un programma di potenziamento utilizzato per sviluppare la abilità di lettura la velocità e la comprensione del testo riguardo specificatamente l’efficacia di lettura si è osservato che Nei soggetti con dislessia è minore rispetto a quella palesata della normo lettore all’inizio del corso Soggetti con dislessia scompaiono del tutto le difficoltà rispetto alla comprensione del testo Nei soggetti con dislessia è maggiore rispetto a quella palesata da normo lettore all’inizio del corso Nei soggetti con dislessia identica rispetto a quella palesata da normo lettore all’inizio del corso. I micro movimenti che l’occhio umano compie più volte al secondo e che qualche modo non possono testimoniare l’intelligenza della nostra mente sono definiti Fissazioni Regressioni Pause Saccadi. Nei soggetti dislessici, micro movimenti che l’occhio umano compie repentinamente più volte al secondo sono Regolari Sono osservabili solo in certe condizioni di stress Sono impercettibili Irregolari. Secondo quale autore, nel cervello dei nativi digitali, avverrebbero delle modificazioni strutturali e funzionali in virtù dell’utilizzo costante dei nuovi media Mark Prensky Lisa Kervin Sue Bennet Karl Maton. Secondo la scienza attuale, dire che nativo digitale presenza una mutazione genetica su base evolutiva rispetto agli adulti rappresenta Un falso mito Un desiderio di alcuni autori non ricercatori Una possibilità che si esplora attualmente Una certezza valida scientificamente. Per lo sviluppatore di videogiochi, Mark Prensky, l’immigrato digitale è colui il quale Arriva metaforicamente in un paese del tutto digitale con le stesse competenze di chi invece ci è nato Arriva metaforicamente in un paese del tutto digitale, avendo competenze simili e che invece ci è nato Deve frequentare i corsi di aggiornamento prima di tutto improntati sull’abilità sociali per apprendere dei giovani modalità nuove di interagire con le tecnologie Arriva metaforicamente in un paese del tutto digitale, senza però avere le competenze di chi invece è nato. Secondo quali autori dire che tutti i nativi digitali sono competenti in materie di ICT è un’indebita generalizzazione Sue Bennett, Karl Maton, Lisa Kervin Sian Bayne e Jen Ross Mark Prensky Lamberto Maffei. In ambito accademico, quando si introducono i discorsi sulla società dell’informazione, si parla ormai da circa vent’anni di Internet generation Digital natives Millennials Screenagers. Parlando di insuccesso scolastico degli studenti e tenendo a mente gli studi di Gui Avanzini, possiamo dire che Esistono insegnanti svogliati, ma che scoprono di esserlo durante il percorso di studi Esistono spiegazioni, svogliate del loro insuccesso scolastico della loro mancanza di volontà Esistono genitori svogliati che insegnano i figli ad esserlo di conseguenza Esistono studenti svogliati in partenza. Quando parliamo di esplorazione interiori di risoluzione delle problematiche a partire dalla valorizzazione delle proprie risorse personali, siamo introducendo nella discussione che riguarda lo studente, il costrutto di Insight Self-awareness Epochè Problem solving. Con riferimento alle tecnologie per i bisogni educativi speciali, cos’è una knowledge soups Una mappa concettuale Una mappa informatica Una mappa mentale Una mappa emotiva. |
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