option
Questions
ayuda
daypo
search.php

CACARELLA CON DISTURBI DA TSO

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
CACARELLA CON DISTURBI DA TSO

Description:
FORTE FORTE

Creation Date: 2024/11/26

Category: Others

Number of questions: 51

Rating:(0)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
NO RECORDS
Content:

Testo Domanda. Testo Risposta Errata. Testo Risposta Errata. Testo Risposta Corretta. Testo Risposta Errata.

I DNA fanno sono stati inseriti nei manuali come disturbi mentali. Tutt'oggi non sono inclusi nei manuali dei disturbi mentali essendo patologie dello sviluppo. Sono da sempre inclusi nei manuali dei disturbi mentali. A partire dagli anni '80 con l'esplosione di casi di anoressia nervosa. Solo con l'avvento recente del DSM V.

Nei DNA i cambiamenti sociali. Le variazioni sintomatologiche sono avulse dai cambiamenti sociali. Hanno apportato significativi cambiamenti sintomatologici solo con l'insorgenza delle nuove forme di DNA. Apportano variazioni sintomatologiche rilevanti. Non apportano cambiamenti nell'espressione sintomatologica.

I DNA vengono trattati. Solo la bulimia nervosa e il binge eating vengono trattate come corpus unico. Non vengono trattati come corpus unico perchè ciascun disturbo ha la sua specificità. Come un corpus unico perchè presentano caratteristiche sintomatologiche. fenomenologiche e psicologiche condivise, cangianti e mutevoli. La vigoressia e l'ortoressia sono trattate congiuntamente mentre gli altri disturbi hanno un trattamento a sè.

Nell'anoressia nervosa i sintomi. Delle variabili da misurare ad ogni visita di controllo. Sono egosintonici ovvero non percepiticome un problema ma come un modo per sentirsi padroni di se stessi. Sono egodistonici ovvero percepiticome un problema nell'essere padroni di se stessi. Un insieme di variabili su cui il professionista deve strutturare il suo intervento perché regrediscano.

La Bulimia nervosa e il Binge eating hanno in comune i seguenti aspetti. Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso con vomito autoindotto, abuso di lassativi, assunzione di diuretici, digiuno e attività fisica eccessiva. Ricorrenti episodi di abbuffata caratterizzata dal mangiare in un periodo di tempo ristretto una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso periodo di tempo e in circostanze simili 2. Presenza di sensazioni di perdita del controllo durante l'episodio. Episodi di abbuffate alternate a comportamenti restrittivi. Le abbuffate si verificano almeno tre volte alla settimana per sei mesi.

Nel Binge Eating. Sono presenti comportamenti compensativi. La sintomatologia è sovrapponibile alla bulimia nervosa. sono assenti comportamenti compensativi. I sintomi sono sempre ciclici da anoressia e binge eating.

Nel disturbo evitante-restrittivo. Ci sono sintomi così specifici da non farlo rientrare nei DNA. C'è preoccupazione per peso e immagine corporea. Non c'è preoccupazione per peso e immagine corporea. C'è' sovrapposizione per sintomatologia all'anoressia ma è tipico dell'infanzia.

L'obesità. E' caratterizzata da vissuti di bassa autostima, disturbi dell'immagine corporea, somatizzazione, ossessività, ansia, depressione e pertanto è parte dei DCA nel DSM - 5. E' una problematica di rilevanza psicologica e psichiatrica quindi sovrapponibile al binge eating. E' un problema di ordine esclusivamente nutrizionale metabolico ed endocrinologico quindi non incluso nei disturbi del comportamento alimentare perché non presenta vissuti di disagio psicologico. Nonostante non sia considerata un problema di salute mentale e quindi non inserita nel DSM-5, la ricerca e l'esperienza clinica hanno rilevato che in alcune forme è associata a problematiche psicologiche concorrenti.

Ortoressia e vigoressia. Sono eslusi dal DSM V quindi non considerabili DNA. Sono considerabili problematiche adolescenziali e non veri e propri DNA. Sono inclusi nel DSM V quindi inclusi fra i DNA. Non sono inclusi nel DSM V ma sono considerati DNA.

A livello epidemiologico. I DCA sono una tipologia di disturbo ad insorgenza prevalente nella prima infanzia, soprattutto nelle femmine. i DCA hanno una distribuzione pari fra maschi e femmine a partire dalla prima adolescenza. I DCA sono una tipologia di disturbo che nella società odierna, data la cultura del corpo e del cibo, ha esordio lungo tutto il ciclo di vita, senza fasce di età prevalenti. I DCA sono un disturbo con esordio a partire dalla prima adolescenza e prevalentemente riguardanti le femmine in un rapporto 1/10 coi maschi.

In età evolutiva. Il cibo può diventare il canale attraverso cui il bambino e l'adolescente veicolano le proprie difficoltà emotive e relazionali. Quando avviene una disregolazione emotiva fra bambino e genitori si rompe la sintonizzazione fra risposta dell'ambiente e bisogni del bambino e questo ha sempre ed esclusivamente come esito la genesi dei DCA. Le problematiche legate al cibo insorgono solo alla soglia dell'adolescenza. Le problematiche alimentari si manifestano esclusivamente a seguito di episodi gravemente traumatici.

L'esordio dei DNA in età evolutiva. E' multifattoriale e richiede un'indagine bio-psico-sociale. E' determinata dal rapporto disfunzionale con la madre. L'esordio è sempre di natura traumatica. Non è mai possibile individuarne le cause.

Nei DNA in adolescenza il compito evolutivo fallito è. La costruzione di nuovi legami sociali ed affettivi. Lo sviluppo di un proprio sistema di valori e di ideali. Nessuno di quelli precedenti. La mentalizzazione del corpo erotizzato.

Schema corporeo e immagine del corpo. Si parla di schema corporeo o di immagine corporea in modo diverso a seconda della consapevolezza dei pazienti rispetto al loro disturbo. Sono due concetti astratti, parole sacco che raccolgono un'enorme ed eterogenea quantità di fenomeni neurofisiologici e di alterazione dell'esperienza del corpo, utilizzati spesso come sinonimi e oggi, nei DCA, con una nuova prevalenza dell'uso del termine "immagine corporea". Nei DCA si parla di disturbo dell'immagine del corpo anziché dell'alterazione dello schema corporeo perché i pazienti hanno un rapporto problematico col proprio aspetto fisico. Hanno significati completamente diversi e non sovrapponibili: Il concetto di schema corporeo si rifà esclusivamente ad aspetti fisiologici o patologici del controllo del corpo e appartiene all'area neurologica; il concetto di immagine corporea si rifà ad un'area psicologica-psichiatrica e include le percezioni, i pensieri, i sentimenti, le credenze, le azioni che riguardano il corpo.

La relazione fra i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e i disturbi della personalità. E' assolutamente casuale. E' verificata solo per le organizzazioni di personalità del cluster C. E' rilevante solo per i pazienti che soffrono di Bulimia nervosa essendo presente un tratto di disregolazione emotiva. E' caratterizzata da alti tassi di comorbidità.

Dal punto di vista eziologico i DCA. Sono storicamente determinati, in particolare l'anoressia nervosa, dalla relazione madre-figlia. Dipendono da aspetti sociologici tipici della società occidentale e della cultura dei social-media che, mettendo al centro il culto del corpo e dell'estetica, inducono vissuti profondi di inadeguatezza, in particolare nei giovani. Dipende dalla personalità degli individui e dalle caratteristiche di funzionamento e di comunicazione familiare. Dipendono da dimensioni multifattoriali di natura biologica, psicologica e sociologica che richiedono un'indagine bio-psico-sociale piuttosto che un'ottica deterministica.

La valutazione dei DCA. Si effettua attraverso strumenti e test di valutazione che consentono l'analisi del nucleo psicopatologico centrale, la valutazione dello status nutrizionale, la valutazione delle abitudini di esposizione ai social media e alla storia di vita del paziente. Si effettua attraverso l'analisi della famigliarietà, dell'immagine corporea, dell'autostima legata al peso, dello stato nutrizionale. Si effettua attraverso strumenti e test di valutazione che consentono l'analisi del nucleo psicopatologico centrale, la valutazione dello status nutrizionale, la valutazione dl funzionamento psicologico e psicopatologico. Si effettua attraverso strumenti e test di valutazione che consentono l'analisi del nucleo psicopatologico centrale, la valutazione della storia traumatica del paziente, la valutazione dl funzionamento psicologico e psicopatologico.

Per "stato di nutrizione" si intende. Il risultato di un equilibrio fra l'apporto e il fabbisogno di nutrienti. La somma di nutrienti ingeriti ad ogni pasto dal paziente DCA. L'abitudine alimentare di ciascun individuo. L'esito settimanale dei nutrienti deducibili dal diario alimentare.

Per "stato di malnutrizione" si intende. L'alternanza fra comportamenti alimentari compulsivi e compensatori. L'abitudine a ridurre la varietà di scelta alimentare con l'obiettivo di perdere peso. Un quadro cronico di restrizione calorica e selezione di cibi. La discrepanza fra l'apporto nutritivo e il fabbisogno per eccesso o per difetto.

Il decorso e la prognosi nei DNA. Non è possibile guarirechi ne è affetto deve conviverci per tutta la vita. E' possibile guarire completamente o avere cicliche ricadute in casi si stress. Porta sempre alla guarigione. E' sempre lineare.

Nella diagnosi di anoressia nervosa oggi. Amenorrea e perdita dii peso sono i due criteri specifici. La perdita di peso e l'ossessività sul controllo alimentare sono i due aspetti prevalenti dal punto di vista funzionale. La presenza di comportamenti compensatori è il criterio prevalente. La perdita di peso resta l'unico criterio di valutazione prevalente.

Fare epochè significa. Mettere fra parentesi i giudizi, le idee e le conoscenze del professionista per accogliere il pensiero, i giudizi, le verità, i percorsi mentali del paziente. Confrontare la verità dei pensieri e dei giudizi dei pazienti con le conoscenze dei professionisti. Ridefinire le mappe concettuali dei pazienti relativamente al loro DCA con informazioni scientifiche che ne spieghino le reali dinamiche. Correggere i pensieri errati e i giudizi dei pazienti affinchè possano costruire una verità più aderente alla realtà.

Il corpo vissuto. E' l'esperienza del vissuto corporea nell'esperienza anoressica. E' il desiderio di non crescere nel corpo tipico dei DNA. Per la fenomenologia è il centro principale dell’esperienza soggettiva, lo sfondo implicito del nostro essere-al-mondo. E' la percezione emotiva del corpo nei DNA.

Cosa si intende per "Corpo vissuto". L'esperienza soggettiva del corpo. Ciò che i pazienti con DNA vorrebbero che fosse il loro corpo. Ciò che il corpo oggettivamente è. Tutto ciò che è visibile del corpo da uno sguardo esterno.

I disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione. Sono comportamenti legati esclusivamente all'emulazione. Veicolano, attraverso i sintomi, logiche interne che vanno colte e significate per ogni singolo paziente. Sono comportamenti tipici di adolescenti che attraverso i sintomi alimentari vogliono attirare l'attenzione degli adulti. Sono disturbi del comportamento che riguardano esclusivamente le cattive abitudini alimentari dei pazienti.

Comprendere il sintomo alimentare. E importante per comprendere la gravità del disturbo. E' necessario per verificare in quale categoria diagnostica inserire il quadro psicopatologico secondo il DSM-5 e scegliere se può essere utile il ricovero. E' necessario rivolgendosi alla storia di vita del paziente e al suo funzionamento di personalità per poter compiere un processo diagnostico e avviare un percorso di cura centrato sulla persona. E' utile per decidere se inserire il paziente nel protocollo cognitivo comportamentale.

La disfunzione della percezione corporea. Cambia a seconda del grado di angoscia del paziente. Si fonda sulla distorsione percettiva e sulla distorsione cognitiva-valutativa. Si fonda su una distorsione cognitiva dei pazienti affetti da DNA. Si fonda sullo stato emotivo dei pazienti affetti da DNA.

Nei DNA gli aspetti cognitivi. Non sono mai inficiai. Possono essere inficiati. Non sono rilevanti perchè i DNA hanno soprattutto dimensioni emotive. Non sono rilevanti perchè i DNA hanno dimensioni emotive e sociali.

La valutazione cognitiva dei pazienti DCA. Mira a quantificare il quoziente intellettivo (QI) del paziente per verificare la possibilità di un intervento trattamentale. Indaga deficit legati alla malnutrizione (funzioni cognitive e sociali) e al funzionamento mentale (funzioni esecutive. Indaga deficit cognitivi a livello intergenerazionale per valutare la prognosi nei trattamenti. Non è mai utile ai fini diagnostici e terapeutici.

Nella disfunzione della percezione dell'immagine corporea. C'è una componente socio-familiare legata alla cultura del cibo. C'è una componente di natura relazionale dipendente da messaggi affettivi familiari. C'è una componente sociale rilevante determinata dalla centralità del corpo come oggetto di ammirazione/accettazione da parte del contesto. C'è una componente di distorsione percettiva (che porta a sovrastimare o sottostimare le dimensioni corporee) e una distorsione cognitiva-valutativa (che è causa di eccessiva insoddisfazione rispetto alle dimensioni del corpo).

Invischiamento e controllo. Sono due caratteristiche relazionali delle famiglie dei pazienti DNA. Sono caratteristiche relazionali tipiche dei padri delle pazienti con DNA. Sono caratteristiche relazionali di tutte le famiglie. Non sono caratteristiche relazionali tipiche delle famiglie dei pazienti DNA.

Per "zona di sviluppo prossimale" si intende. La capacità dei genitori di dare regole chiare necessarie alla buona crescita del bambino e quindi a prevenire i DNA. La zona di autonomia concessa dai genitori al bambino in crescita. La capacità dei genitori di aiutare il bambino a crescere in modo sano. La capacità dei genitori di sostenere il bambino ad imparare a dare fiducia ai propri stati interni e alle proprie capacità di decodificarli.

Nelle nuove forme di DNA. Sono centrali i comportamenti compensativi. Amenorrea e comportamenti compensativi restano centrali. Il controllo del peso resta un comportamento centrale. Il controllo del peso non è più un comportamento centrale.

L'emozione sottostante a tutti i DCA. E' l'angoscia. E' la preoccupazione di piacere. E' il desiderio di non crescere. E' la rabbia per le recidice.

Cosa si intende per assessment. Procedimento necessario per definire accurata prognosi. Procedimento necessario per individuare il livello di trattamento d'elezione, condotto sulla base di valutazioni clinico-nutrizionali e psichiatrico-psicologico. Procedimento necessario per decidere se utile predisporre il ricovero coatto. Tecnica psicologica utile ad inquadrare i casi clinici.

Quanti e quali sono i livelli di trattamento possibili nei DNA. I livelli di trattamento sono differenti da regione a regione a seconda delle linee dettate dagli organi territoriali preposti. 4 livelli: ambulatoriale, day hospital, ricovero ospedaliero, residenziale. 3 livelli: ambulatoriale, ricovero ospedaliero, residenziale. 3 livelli: ambulatoriale, ricovero ospedaliero, abitazione propria.

Il trattamento dei DCA. Prevede sempre e necessariamente anche un trattamento del sistema familiare che viene seguito esclusivamente attraverso un approccio clinico sistemico-relazionale. Nonostante la collaborazione fra nutrizionisti, psicologi e psichiatri il trattamento si rivela per lo più fallimentare perché i DCA sono recidivanti. Richiede un approccio multidisciplinare integrato con livelli di assistenza diversi a seconda della gravità del sintomo. Richiede un trattamento in cui la figura del nutrizionista e dello psicologo sono sufficienti.

Il modello cognitivo- comportamentale nel trattamento dei DCA. E' l'unico modello di trattamento scientificamente validato. Ha come finalità la remissione dei sintomi e la modificazione superficiale dei comportamenti. E' un approccio al problema che lavora sulle dinamiche intrapsichiche a livello profondo. E' uno degli approcci di intervento clinico possibile nel trattamento dei DCA.

La transdisciplinarietà fra professionisti che trattano DCA. E' una contaminazione di conoscenze e punti di vista necessaria per comprendere che la patologia è per il paziente un modo di stare e interpretare il mondo. E' sinonimo di multidisciplinarietà e si riferisce alla necessità di lavorare in rete. E' possibile solo se i diversi professionisti lavorano nella stessa struttura trattamentale. Non è utile perché forza il meccanismo di difesa della scissione tipico dei DCA facilitando drop-out.

Gli indirizzi programmatici ministeriali nel trattamento dei DCA prevedono i seguenti livelli di trattamento correlati al bisogno e alla gravità del paziente. Livello ambulatoriale, ricovero e reintegro nella dimensione familiare attraverso interventi di cure mediche domiciliari. Livello ambulatoriale, day hospital, ricovero ospedaliero in fase acuta, residenzialità extraospedaliera, a cui si aggiungono il medico di MG e il pediatra di LS per la diagnosi precoce. Livello ambulatoriale, day hospital, ricovero ospedaliero in fase acuta, residenzialità extraospedaliera. Livello di intervento precoce e preventivo attraverso il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta.

Le caratteristiche della relazione di aiuto secondo Rogers sono. Empatia (mettersi nei panni dell'altro), capacità di ascolto, trovare soluzioni. Empatia (mettersi nei panni dell'altro), empowerment (promuovere le risorse), congruenza (solidità dell'operatore). Empatia (saper mettersi nei panni dell'altro), accettazione positiva incondizionata (Non giudizio), empowerment. Empatia (mettersi nei panni dell'altro), congruenza (solidità dell'esserci dell'operatore), accettazione positiva incondizionata (non giudizio).

La Piramide dei bisogni di Maslow. E' una lente interpretativa da conoscere assolutamente se si intende lavorare con pazienti DNA. E' una lente attraverso cui l'operatore può riconoscere la tipologia di bisogni del paziente e fornire soluzioni efficaci. E' una lente specificamente esplicativa dei bisogni di pazienti DNA molto utile per l'operatore. E' una lente interpretativa ormai obsoleta nella lettura dei DNA.

Nell'intervento multidisciplinare integrato. L'intervento di cura è caratterizzato dalla relazione dell'utente con gli specialisti dell'area educativa e dalla relazione di questi fra loro. L’intervento di aiuto è caratterizzato dalla relazione dell’utente con più professionisti e dalla relazione dei professionisti fra loro. L'intervento di aiuto è caratterizzato dalla relazione fra utente e specialisti sanitari fra loro. L'intervento di aiuto è caratterizzato dalla relazione dell'utente con i professionisti che lo seguono in fase di ricovero ospedaliero.

Vigoressia e ortoressia. Sono due quadri clinici ben rappresentativi della nuova fenomenologia dei DCA che hanno in comune la dimensione ossessiva del controllo. Sono due quadri clinici ben rappresentativi della nuova fenomenologia dei DCA ma la vigoressia è esclusivamente maschile mentre l'ortoressia è prevalentemente femminile. Sono due quadri clinici ben rappresentativi della nuova fenomenologia dei DCA completamente sovrapponibili all'anoressia nervosa a causa del controllo ossessivo. Sono due quadri clinici ben rappresentativi della nuova fenomenologia dei DCA che non hanno in comune alcuna dimensione clinica.

Il senso di vuoto e il bisogno di controllo. Sono vissuti comuni a tutti i pazienti affetti da DNA. Non tutti i pazienti DNA hanno questi vissuti. Sono vissuti comuni a tutti i pazienti affetti da anoressia nervosa. Sono vissuti comuni a tutti i pazienti affetti da vigoressia e ortoressia.

Generalmente nelle famiglie con pazienti DNA. I genitori litigano spesso fra loro. Si confligge come in tutte le famiglie. E' presente un alto tasso di conflittualità fra i membri. La conflittualità è assente o negata.

I/le bambini/e che in adolescenz sviluppano DNA. Non vengono riconosciuti come individui separati e quindi non vengono convalidati nelle loro esperienze emotive. Vivono esperienza di supporto genitoriale in ogni loro attività. Vivono in famiglie attente ai bisogni impliciti e espliciti dei figli. Sono sostenuti dai genitori nella realizzazione dei loro bisogni, aspettative e progetti di vita.

Per vigoressia si intende. Un quadro clinico completamente sovrapponibile all'anoressia nervosa. Un'attenzione ossessiva alla forma fisica perseguita attraverso un rigoroso allenamento finalizzato a costruire un corpo perfetto. Un nuovo quadro clinico per lo più maschile con forti vissuti competitivi che ha come obiettivo di costruire un corpo perfetto. Un'attenzione ossessiva alla forma fisica perseguita attraverso un allenamento finalizzato a costruire un corpo perfetto che ha esordio nella prima infanzia.

Per ortoressia si intende. Un quadro clinico che nulla ha a che vedere con i DCA. Un quadro clinico sovrapponibile all'anoressia nervosa. Un'attenzione maniacale alla qualità sana e salutare degli alimenti che produce una rigida selezione dei cibi e un ossessivo controllo delle modalità di preparazione accompagnato da elevata preoccupazione per la salute e il benessere. Una nuova tendenza e consuetudine alimentare dei giovani adolescenti.

Per Anoressia atletica si intende. Un disturbo sovrapponibile all'anoressia mentale tipico di chi frequenta le palestre. E' un disturbo alimentare tipico di tutti gli atleti agonisti. Un disturbo sovrapponibile all'anoressia nervosa in cui la preoccupazione relativa al peso riguarda motivazioni prestazionali anzichè estetiche. Non esiste un disturbo denominato anoressia atletica.

Report abuse