Change management
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Title of test:![]() Change management Description: MBA I livello Creation Date: 2024/09/22 Category: Others Number of questions: 75
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Che cosa è il Change Management ?. Un cambiamento organizzativo volto al cambiamento che conserva gli aspetti tradizionali. Un approccio organizzativo per il cambiamento che non comprende tutti i suoi processi. Un approccio parzialmente innovativo per il cambiamento in azienda. Un approccio organizzativo volto al cambiamento che include tutti gli strumenti atti alla gestione dello stesso. Quanti sono secondo Kottler le fasi nei processi di cambiamento. 6. 7. 6. 8. Nel Change Management che ruolo svolge la gestione del rischio ?. Non ha alcun ruolo di rilievo non comprendendo il change management gli aspetti di rischio. Il ruolo della gestione del rischio dipende dai processi che si prendono in considerazione. Il rischio è fondamentale e viene reso nullo grazie al change management. La gestione del rischio ha un ruolo prioritario che si concretizza nella definizione ed attuazione di tutti i processi diretti alle soluzioni idonee per il cambiamento. Quali sono i processi tipici del Change Management ?. I processi tipici possono essere così sintetizzati: partecipazione, comunicazione, evoluzione. I processi tipici possono essere così sintetizzati: programmazione e comunicazione. I processi tipici possono essere così sintetizzati: comunicazione, formazione e definizione. I processi tipici possono essere così sintetizzati: partecipazione, comunicazione e formazione. Come avviene il cambiamento ?. Il cambiamento avviene in maniera instantanea proprio grazie all'approccio di change management. Il cambiamento non avviene in maniera istantanea. Va programmato e preparato. Avviene in maniera indiretta ed istantanea grazie alla programmazione ed alla preparazione. Il cambiamento si verifica in maniera immediata senza preparazione e programmazione. 01. Come definisce il Bodega un sistema organizzativo ?. Si fa riferimento all'attività diretta a dividere gli attori che hanno interessi differenti da quelli con interessi comuni, in condizioni di incertezza ed instabilità del contesto ambientale, facendoli tendere tutti ad un obiettivo comune. S fa riferimento all'attività diretta a coordinare un insieme di attori, con interessi potenzialmente divergenti, in condizioni di incertezza ed instabilità del contesto ambientale, verso un obiettivo comune. Si fa riferimento all'attività diretta a coordinare un insieme di attori con interessi identici, in condizioni di incertezza ed instabilità nel contesto ambientale, verso un obiettivo comune. Si fa riferimento all'attività diretta a coordinare un insieme di ben materiali in condizioni di incertezza ed instabilità del contesto ambientale, tutti verso un obiettivo comune. 02. Cosa occorre affinchè un'organizzazione si evolva ?. E' necessario il coinvolgimento della base per il raggiungimento dei risultati individuati escludendo anche il management. E' necessario il coinvolgimento del management che dovrà imporre al sistema intero le logiche del cambiamento. E' necessaria una visione comune informale delle possibilità di soluzione dei gap organizzativi. E' necessario un approccio sistemico basato sulla consapevolezza concreta di poter raggiungere i risultati programmati: in definitiva un modello. 03. Come Rasmussen classifica il comportamento umano nel modello SKR ?. Secondo lo studio abbiamo un comportamento di routine basato su abilità apprese per le quali l'impegno cognitivo è basso mentre il ragionamento è inconsapevole ed automatico . Si distingue inoltre un comportamento guidato da regole necessarie per regolamentare compiti noti. Infine un comportamento da attuare quando ci si trova in presenza di situazioni nuove o impreviste, per le quali non si conoscono delle regole o delle procedure di riferimento. Secondo lo studio non esistono forme di comportamento standardizzabili in modelli specifici ma tutto è relativo all'organizzazione aziendale. Secondo lo studioso abbiamo un comportamento di routine basato sulle abilità apprese per le quali l'impegno cognitivo è basso mentre il ragionamento è inconsapevole ed automatico e un comportamento guidato da regole necessarie per regolamentare compiti noti. Secondo lo studioso possiamo individuare comportamenti guidati da regole necessarie per regolamentare comportamenti noti e comportamento da attuare quando ci si trova in presenza di situazioni nuove e non prevedibili. Come possiamo definire la gestione del rischio ?. Il modello da attuare quando il rischio è elevato. Il modello che prevede le strategie per governare il rischio. Il processo che consente di ridurre il rischio pari a zero. Il processo mediante il quale si misura o si stima il rischio e successivamente si sviluppano delle strategie per governarlo. Che cosa caratterizza il cambiamento organizzativo ?. Un cambiamento nei beni e nelle cose che fanno parte dell'organizzazione. Un passaggio da uno stato A ad uno stato B in un tempo non definito. Un cambiamento nelle persone che lavorano nella struttura organizzativa. Un passaggio di stato dell'organizzazione: una transizione da uno stato A ad uno stato B entro una certa unità di tempo. Quali sono i fattori da considerare in un'attività di analisi del cambiamento organizzativo ?. Si prendono in considerazione una serie di fattori tra cui la resistenza al cambiamento, le attività di chi interagisce nel sistema organizzativo e le leve di attivazione dei processi. Determinanti sono esclusivamnte le attività di tutti coloro che interagiscono nel sistema. Determinanti sono esclusivamente le leve di attivazione dei processi. Si prendono in considerazione una serie di fattori tra cui le spinte degli attori protagonisti del cambiamento, l'inerzia e la resistenza del sistema organizzativo e di tutti ciò che vi partecipano , le attività di tutti coloro che interagiscono nel sistema organizzativo, i processi di cambiamento e le leve di attivazione dei processi. 03. In quanti gruppi possono essere organizzati gli agenti del cambiamento ?. 8. 6. 5. 3. 04. Quali sono le categorie in cui è possibile raggruppare gli agenti del cambiamento ?. L'autonomia organizzativa, il comportamento individuale e la resistenza al cambiamento. La leadership, i ruoli organizzativi tipici e la costellazione dei ruoli. La resistenza al cambiamento, l'autonomia organizzativa e la costellazione dei ruoli. La leadership, la resistenza al cambiamento ed le forze esterne. Come viene formato e gestito il potere nel processo di cambiamento ?. Il tutto avviene attraverso la formazione e ridefinizione di alleanze e la sostituzione di attori chiave. Il tutto avviene attraverso la formazione e la ridefizione di alleanze e la contrattazione tra esponenti di interessi diversi. Il tutto avviene attraverso: formazione e ridefinizione di alleanze, sostituzione di attori chiave e contrattazione tra esponenti di interessi diversi. Il tutto avviene attraverso: sostituzione di attori chiave e contrattazione tra esponenti di interessi diversi. Formazione e ridefinizione delle alleanze rientrano nella gestione del potere in un processo di cambiamento ?. No, non rientrano nell'attività di gestione del potere. Possono rientrare discrezionalmente nell'ambito della gestione del potere. Solo se il cambiamento è attivato dal management di fascia alta nell'organizzazione. Si sono elementi prioritari nell'attività di gestione del potere in un cambiamento. La contrattazione tra i diversi soggetti è importante nei processi di cambiamento ?. Si soltanto se il cambiamento è innovativo. Si è una delle fasi prioritarie. Dipende discrezionalmente dall'approccio del management. No, in nessun caso la contrattazione rientra nei processi di cambiamento. L'esercizio di un potere gerarchico prevede anche delle responsabilità ?. No nell'esercizio di un potere gerarchico è già previsto l'esonero delle responsabilità. Dipende dal processo oggetto dell'esercizio del potere gerarchico. Si ma solo quando è rivolto a tutti i processi principali. Si in particolare nella comunicazione dove un errore determinante nella non riuscita di un progetto. Come si compone il modello di Schein ?. La cultura di un sistema organizzativo è rappresentata esclusivamente dai paradigmi. La cultura di un sistema organizzativo è composta da 2 insiemi: paradigmi ed antefatti. La cultura di un sistema organizzativo è composta da 2 insiemi: valori e antefatti. La cultura di un sistema organizzativo è composta da 3 insiemi: paradigmi, valori ed antefatti. Cultura organizzativa secondo Schein. Consiste nella proiezione della vision organizzativa del management. Consiste nello studio dell'evoluzione del sistema organizzativo ad opera del management. Consiste nello studio della sua cultura, l'elemento più importante di un'organizzazione, ciò che consente di spiegarne la struttura, le scelte strategiche, il reclutamento e la condotta dei singoli individui. Consiste nella visione della proprietà d'impresa rispetto all'organizzazione futura dell'organizzazione. 03. Che cosa è il paradigma del cambiamento ?. Il paradigma è una visione dello sviluppo lontana da una dimensione scientifica. Il concetto di paradigma fu introdotto da Kuhn nel 1962 per illustrare la sua visione del processo di sviluppo della conoscenza scientifica. La visione paradigmatica che ciascun sistema organizzativo adotta come propria e che guida il processo decisionale all'interno del processo di cambiamento. E' la definizione schematica dello sviluppo imprenditoriale. E' la rappresentazione dei limiti propri dell'intero processo del cambiamento. Quale è il rapporto tra l'apprendimento ed il cambiamento ?. Cambiamento è apprendimento graduale che può seguire schemi individuali e/o organizzati per il raggiungimento dell'obiettivo. L'apprendimento non ha alcun legame con il cambiamento. E' un rapporto non sempre diretto influenzato dalle scelte del management. Cambiamento è apprendimento immediato per il conseguimento dell'obiettivo. Quali sono i paradigmi del cambiamento ?. paradigmi del cambiamento sono : adattamento ed evoluzione. paradigmi del cambiamento sono ottimizzazione, adattamento passivo, adattamento proattivo, evoluzione. paradigmi del cambiamento sono ottimizzazione ed evoluzione. paradigmi del cambiamento sono: ottimizzazione, adattamento proattivo ed evoluzione. Cosa prevede il paradigma dell'adattamento passivo ?. Il paradigma dell'adattamento passivo da per acquisito che l'organizzazione debba disporre di una capacità di adattarsi al cambiamento organizzativo previsto dal management. Il paradigma dell'adattamento passivo da per acquisito che l'organizzazione debba disporre di una capacità di adattarsi all'evoluzione organizzativa. Il paradigma dell'adattamento passivo da per acquisito che l'organizzazione debba disporre di una capacità di adattarsi al mondo interno all'organizzazione. Il paradigma dell'adattamento passivo da per acquisito che l'organizzazione debba disporre di una capacità di adattarsi al mondo esterno, inteso sia come mercato sia come società. Cosa afferma il paradigma dell'ottimizzazione ?. L'organizzazione è una macchina che può essere misurata e ottimizzata in accordo con alcune regole. L'organizzazione è una macchina che può essere misurata ed ottimizzata dall'esterno. L'organizzazione è una macchina che può essere misurata ed ottimizzata senza regola alcuna. L'organizzazione è una macchina che non prevede regole se non quelle che di volta in volta possono ridurre il rischio. Cosa prevede il paradigma dell'evoluzione ?. Il paradigma dell'evoluzione da per acquisito che l'organizzazione sia in una relazione evolutiva con il mondo esterno. Il paradigma dell'evoluzione prevede che l'organizzazione può essere ottimizzata con alcune regole. Il paradigma dell'evoluzione prevede che la determinazione delle regole sia essenziale per lo sviluppo organizzativo. Il paradigma dell'evoluzione da per acquisito che l'organizzazione sia una relazione evolutiva con il mondo interno all'organizzazione. 01. Modello di Van De Ven e Pole e processi di cambiamento. Lo studioso definisce quattro tipologie di processi di cambiamento, ciascuna delle quali può essere caratterizzata tramite la sequenza degli eventi che vi accadono ed i meccanismi generativi. Lo studioso i processi di cambiamento in un solo macro gruppo relativo alle decisioni interne. Lo studioso definisce tre tipologie di processi di cambiamento formalizzate da regole. Lo studioso i processi di cambiamento in un solo macro gruppo relativo alle decisioni esterne. 02. Come può essere definito un ciclo di vita organizzativo ?. L'organizzazione come un prodotto attraversa 4 fasi (nascita, crescita, produttività e termine). Il meccanismo di generazione del cambiamento non è dunque una scelta opzionale per l'organizzazione, ma una necessità immanente, così come per gli esseri viventi. L'organizzazione vive un ciclo di vita caratterizzato da due fasi: nascita e termine. L'organizzazione non ha ciclo di vita, non essendo un reale essere vivente. L'organizzazione ha un ciclo di vita unico legato alle scelte strategiche del management. Tipologia dialettica e organizzazione. La tipologia dialettica vede l'organizzazione attraversare ciclicamente due eventi: generazine di tesi/antitesi e conflitto. La tipologia dialettica vede l'organizzazione attraversare ciclicamente due eventi: generazine di tesi/antitesi e, sintesi. La tipologia dialettica vede l'organizzazione attraversare ciclicamente tre eventi: generazine di tesi/antitesi, conflitto, sintesi. Il motore generante è il confronto. La tipologia dialettica vede l'organizzazione attraversare ciclicamente tesi ed antitesi. Quali e quanti sono i motori del cambiamento ?. Sono 4: motore evolutivo, dialettico, tecnologico e ciclo di vita. Sono 3: evolutivo, dialettico e tecnologico. Sono 2 : evolutivo e dialettico. Non esistono motori nel cambiamento. Esiste un solo grande cambiamento. Quante sono le componenti di Dunphy ? Quante sono le componenti di Dunphy ? Quante sono le componenti di Dunphy ?. 2. 3. 6. 5. Quali sono le 5 componenti di DunphyQuali sono le 5 componenti di DunphyQuali sono le 5 componenti di Dunphy. Analisi dello sviluppo, cultura aziendale, organizzazione innovativa , coordinamento tra settori, vsion generale. Motivazione, programmazione, lotta alla resistenza, confronto , analisi. Evoluzione, organizzazione, programmazione, destrutturazione e motivazione. Una metafora base sulla natura del sistema organizzativo; un quadro di riferimento per comprendere il cambiamento; un modello ideale di organizzazione reale; un modello di intervento e la definizione dei ruoli degli agenti del cambiamento. Perchè è importante definire i ruoli ?. Per motivi gerarchici. Definire i ruoli significa individuare competenze e responsabilità. Per dare ordine nella struttura. Per un corretto rapporto con l'esterno. Che cosa è l'analisi PEST ?. L'analisi PEST è una metodologia volta ad evidenziare le possibile evoluzioni organizzative. L'analisi PEST è una metodologia volta ad evidenziare come variabili del contesto in cui opera l'organizzazione riescano a definire lo scenario esistente. L'analisi PEST è una metodologia volta ad analizzare la resistenza al cambiamento. L'analisi PEST è una metodologia volta ad evidenziare i profili di rischio nell'organizzazione aziendale. L'analisi PEST può essere utilizzata anche in termini prospettici ?. No. Si. Soltanto su decisione del management. Dipende dalle variabili interne ed esterne. Perchè il contesto politico può condizionare il cambiamento organizzativo ?. Perchè la politica definisce le possibilità di concorrenza in un sistema. Leggi, provvedimenti, accordi strategici sono un riferimento costante per definire tempi e modi di un cambiamento organizzativo. Perchè la politica consente di accellerare tutto quanto è relativo alla negoziazione. Perchè la politica riguarda la polis e dunque la società. Quali sono i macro fattori che integrando l'analisi PEST portano alla PESTLE ?. Fattori di tipo economico e reddituale. Fattori di tipo finanziario ed economico. Fattori di tipo finanziario e patrimoniale. Fattori di tipo legale e ambientale. Quante sono le variabili macro ambientali su cui è possibile focalizzare l'analisi PEST ?. 4. 3. 5. 6. Quali sono le varibili macro ambientali su cui è possibile focalizzare l'analisi PEST ?. Le variabili ambientali sono così sintetizzabili: politica, macro concorrenza, società e tecnologia. Le variabili sono così sintetizzabili: economia, società, tecnologia e comunicazione. Le variabili ambientali sono così sintetizzabili: politica, economia, società e tecnologia. Le variabili sono così sintetizzabili: economia, società, tecnologia e redditività. Che cosa è l'analisi SWOT ?. L'analisi SWOT è uno strumento di ripianificazione finanziaria. L'analisi SWOT è uno strumento di ripianificazione economica e finanziaria. L'analisi SWOT è uno strumento di ripianificazione economica. L'analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica di un progetto o di un programma. Quali sono le fasi di attuazione di un'analisi SWOT ?. Raccolta delle informazioni sul settore di riferimento, individuazione dei fattori esogeni, controllo. Raccolta minuziosa delle informazioni sul settore di riferimento, identificazione delle componenti del progetto da sviluppare, individuazione dei fattori esogeni ed endogeni, classificazione delle possibili strategie e controllo. Raccolta delle informazioni sul settore di riferimento, valutazioni economiche e finanziarie della progettualità , valutazione dell'impatto tecnologico. Analisi delle componenti da sviluppare, individuazione dei fattori indogeni ed esogeni. Quando può essere effettuata l'analisi SWOT ?. Può essere effettuata in 3 fasi: ex ante, intermedia, ex post. Può essere effettuata soltanto ex ante. Può essere effettuata soltanto ex post. Può essere effettuata in 2 momenti: ex ante ed ex post. Quali sono i limiti dell'analisi SWOT ?. Possibilità di errore nella individuazione e nella promozione delle linee di azione per una visione troppo soggettiva della realtà, eccessiva semplificazione della realtà e mancanza di condivisione delle strategie laddove sia effettuata in maniera non partecipata. Eccessiva semplificazione della realtà e mancanza di condivisione delle strategie laddove sia effettuata in maniera non partecipata. Possibilità di errore nella individuazione e nella promozione delle linee di azione per una visione troppo soggettiva della realtà ed eccessiva semplificazione della realtà. Visione troppo soggettiva ed eccessiva semplificazione della realtà e. Quale è il metro necessario per definire un progetto come ben costruito ?. Un progetto è ben costruito se ha in se una vision futura. Un progetto è ben costruito se vengono definiti gli obiettivi. Un progetto è ben costruito se costruisce le basi di quello che sarà il modello operativo finale. Un progetto è ben costruito se ha un inizio ed una fine. Quali sono le fasi rilevanti all'interno di un progetto ?. Costruzione della domanda e della risposta e sperimentazione ed utilizzo (fase finale). Identificazione di un obiettivo (fase iniziale) , costruzione della domanda e della risposta (fase intermedia), sperimentazione ed utilizzo (fase finale). Identificazione di un obiettivo e costruzione della domanda e della risposta. Identificazione di un obiettivo (fase iniziale) e sperimentazione ed utilizzo (fase finale). Secondo gli studiosi Pilati ed Ondoli, come può essere definito un progetto ?. Il progetto può essere definito correttamente come l'adeguata valutazione del valore della concorrenza. Il progetto può essere definito correttamente come un insieme di relazioni reciproche di influenza e sostegno. Il progetto può essere definito correttamente come un insieme di relazioni strategie volte alla reddività. Il progetto può essere definito correttamente come il cuore dello sviluppo aziendale. Come è possibile definire la gestione di un progetto ?. L'insieme delle attività e dei materiali realizzati da un gruppo di lavoro per raggiungere l'obiettivo finale del progetto. La capacità di individuare punti di forza e debolezza di un progetto. La conoscenza di tutte le fasi del progetto. La capacità di definire gli obiettivi da raggiungere. 01. In quante e quali classi è possibile catalogare tutti gli elementi di gestione di un progetto ?. Gli elementi del progetto di gestione del cambiamento, sono attuabili 2 classi di attività: progettazione intesa come costruzione e gestione operativa diretta a supportare il ritmo dl'apprendimento ed il network di diffusione, comunicazione e condivisione. Gli elementi del progetto di gestione del cambiamento, sono attuabili in tre classi di attività: a) progettazione intesa come costruzione, b) gestione operativa diretta a supportare il ritmo dl'apprendimento ed il network di diffusione, comunicazione e condivise, c) ascolto dei segnali deboli di tutta l'organizzazione. Gli elementi del progetto di gestione del cambiamento non hanno un numero definito e variano in base alla definizione dello stesso. Gli elementi del progetto di gestione del cambiamento, sono attuabili in due classi di attività: progettazione intesa come costruzione e ascolto dei segnali deboli di tutta l'organizzazione. 02. Che informazioni contiene un piano di progetto ?. Il piano di progetto conterrà una serie di informazioni relative ad inizio e fine del progetto. Il piano di progetto conterrà una serie di informazioni relative alla fase iniziale del progetto. Il piano di progetto conterrà una serie di informazioni relative alla fasefinale del progetto. Il piano di progetto conterrà una serie di informazioni essenziali quali: che cosa si deve realizzare, quando si deve realizzare, quanto costa, chi lo farà, quali prodotti e servizi saranno generati, come verrà realizzato il passaggio in produzione chi lo farà e chi darà l'ok definitivo e come saranno misurati i risultati. Quale è la caratteristica che distingue un progetto di gestione del cambiamento ?. Le sue caratteristiche finanziarie che vanno individuate soltanto ex post. Durante la fase di diffusione (roll out) dovrà estendersi dal gruppo iniziale al raggiungimento dell'obiettivo finale. La sua redditività che va definita in itinere. La sua durata che è indeterminata. Che cosa è il Change Network ?. Una tecnica che consiste nel processo di diffusione del modello operativo del progetto di cambiamento. Una modalità di dialogo tra le realtà interne ed esterne all'organizzazione. Una modalità di sviluppo progettuale attraverso la sinergia con i terzi. Un approccio di rete all'innovazione. 01. Che cosa sono le task comportamentali ?. Sono modelli che consentono di rappresentare tutti i comportamenti del management aziendale. Sono modelli che consentono di rappresentare tutti i comportamenti del midle management aziendale. Sono modelli che consentono di rappresentare tutti i maggiori elementi organizzativi che intervengono nella dialettica organizzativa in generale ed in quella del cambiamento in particolare.Sono modelli che consentono di rappresentare tutti i maggiori elementi organizzativi che intervengono nella dialettica organizzativa in generale ed in quella del cambiamento in particolare. Sono modelli che consentono di rappresentare tutti i comportamenti dei reparti aziendali. Quali sono le peculiarità delle task comportamentali ?. Possedere delle connotazioni teoriche ben precise a cui sono ricondotte tutte le varianti dei processi di cambiamento organizzativo. Immediatezza e condivisibilità. Non avere connotazioni teoriche precise e ricondurre ad esso la maggior parte delle varianti dei processi di cambiamento organizzativo. Capacità di consentire una veloce analisi economico-finanziaria. Cosa sono le task esplicite ?. Sono le attività che vengono eseguite fuori dall'organizzazione senza che siano formalizzate né agite consapevolmente. Sono le attività che vengono eseguite in maniera indiretta. Sono le attività che vengono eseguite nell'organizzazione senza che siano formalizzate né agite consapevolmente. Le task esplicite sono quelle attività che vengono eseguite in modo formalizzato ossia di cui le persone sono consapevoli. Cosa bisogna fare prima di intraprendere azioni di progettazione e gestione del cambiamento ?. Occorre misurare la performance attesa. Occorre isolare la performance attesa dal resto delle azioni. Occorre comprendere quale sia la performance attesa e quale sia la tecnica per la misura del gap di performance. Occorre valutare tutte le variabili legate alla performance. 01. Che cosa è il knowdlege management ?. La gestione della conoscenza strumentale all'incremento della competitività aziendale attraverso una gestione del processo consapevole e controllata.La gestione della conoscenza strumentale all'incremento della competitività aziendale attraverso una gestione del processo consapevole e controllata. La capacità di integrare l'apprendimento formale con quello informale. La capacità di programmare nuove forme di apprendimento. La capacità di apprendere nuove conoscenze. Quali sono le attività che comprende lo sviluppo organizzativo ?. Comprende tutte le azioni aventi lo scopo di accrescere il valore dell'organizzazione attraverso interventi non pianificati sui processi. Comprende tutte le azioni pianificate e condotte dall'alto, che coinvolgono l'intera organizzazione, aventi lo scopo di accrescerne l'efficienza e la solidità mediante interventi pianificati sui processi dell'organizzazione stessa, attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle risorse umane. Comprende tutte le azioni aventi lo scopo di accrescere il valore dell'organizzazione attraverso interventi non pianificati sulla resistenza al cambiamento. Comprende tutte le azioni aventi lo scopo di accrescere il valore dell'organizzazione attraverso interventi non pianificati sui ruoli aziendali. Che cosa è l'apprendimento organizzativo ?. E' l'acquisizione di nuove competenze in un determinato processo organizzativo. E' la capacità di apprendere ogni nozione della cultura organizzativa. E' quel fenomeno mediante il quale una organizzazione, attraverso l'utilizzo della sua conoscenza e delle sue competenze, ottiene il risultato di modificare proprio la sua conoscenza e le sue competenze, in un processo ciclico e ricorsivoE' quel fenomeno mediante il quale una organizzazione, attraverso l'utilizzo della sua conoscenza e delle sue competenze, ottiene il risultato di modificare proprio la sua conoscenza e le sue competenze, in un processo ciclico e ricorsivo. E' la capacità di apprendere il funzionamento di una organizzazione. Quali sono le principali leve dello sviluppo organizzativo ?. Direzione e sviluppo del personale. Direzione e sviluppo del personale, programmazione e controllo. Programmazione e controllo. Analisi finanziaria e reddituale costante. Quale è il rapporto tra potere e cambiamento organizzativo ?. Non esiste alcun rapporto tra potere e cambiamento organizzativo. Il cambiamento organizzativo è l'antitesi del potere. Il potere costituisce un mezzo indispensabile per intervenire in un processo di cambiamento organizzativo. Il potere ostacola spesso il cambiamento organizzativo. Che ruolo rivestono forza e resistenza nel cambiamento organizzativo ?. Sono i due principali limiti al cambiamento. Il cambiamento è un processo di trasformazione che risulta dall'interazione tra una forza rappresentata da energia e impulsi prodotti per raggiungere un obiettivo e una resistenza rappresentata da energia e impulsi prodotti per contrastare il cambiamento.Il cambiamento è un processo di trasformazione che risulta dall'interazione tra una forza rappresentata da energia e impulsi prodotti per raggiungere un obiettivo e una resistenza rappresentata da energia e impulsi prodotti per contrastare il cambiamento. Non rivestono alcun ruolo all'interno di un processo di cambiamento organizzativo. Sono due aspetti che non possono coesistere ed interagire pur facendo entrambi parte del cambiamento. Che cosa è la leadership ?. E' la capacità di superare la resistenza al cambiamento. E' la capacità di occuparsi dei problemi in modo intuitivo e rapido. E' la capacità di influenzare il management. E' la capacità di influenzare il middle management. Nei processi di cambiamento organizzativo quante e quali forme di leadership è possibile individuare ?. La leadership è unica nella sua forma. Possiamo individuare 2 tipologie di leadership : gerarchica ossia quella legittimata da un mandato istituzionale e quella socio-emotiva generata dal consenso delle persone. Possiamo individuare 2 tipologie di leadership : gerarchica ossia quella legittimata da un mandato istituzionale con attribuzione di responsabilità e di autorità di ruolo e quella tecnico-funzionale ossia basata su una competenza specialistica. Possiamo individuare 3 tipologie di leadership : gerarchica ossia quella legittimata da un mandato istituzionale con attribuzione di responsabilità e di autorità di ruolo, tecnico-funzionale ossia basata su una competenza specialistica e socio-emotiva generata dal consenso delle persone. Che cosa è l'attività all'interno del project management ?. E' un momento specifico di un processo. E' l'unità elementare di un processo. E' l'attività concreta che contraddistingue un progetto. E' un passaggio reale e concreto per raggiungere l'obiettivo prefissato. Chi è il project manager ?. E' il leader di progetto e l'attore principale nel cambiamento organizzativo. E' un professionista con competenze di ingegneria. E' il capo progetto. E' il profilo tecnico che sovraintende un progetto. Quali sono le fasi del project management ?. Distinguiamo: pianificazione, esecuzione e chiusura. Distinguiamo: definizione, pianificazione ed esecuzione. Distinguiamo: definizione, esecuzione e chiusura. Distinguiamo: definizione, pianificazione, esecuzione e chiusura. Che cosa è il project management ?. E' un processo legato esclusivamente a contenuti tecnici. E' un processo legato esclusivamente a contenuti organizzativi. E' un sistema di catalogazione delle informazioni. E' un sistema gestionale orientato ai risultati basato su tecniche organizzative articolate e flessibili. Che cosa è il diagramma di GANTT ?. E' un grafico che individua gli attori di un progetto. E' un grafico che descrive la fase iniziale di un progetto. Uno strumento di reporting grafico che contiene al suo interno tutte le informazioni relative alla pianificazione dei tempi. E' un grafico che descrive la fase finale di un progetto. Quali sono le finalità di un diagramma di GANTT ?. Il diagramma di GANTT consente di pianificare la tempistica di un progetto e la sua fattibilità temporale. Offre contenuti informativi ai soggetti esterni all'organizzazione. Consente di evitare azioni correttive nel progetto. Il diagramma di GANTT consente di pianificare la tempistica di un progetto e la sua fattibilità temporale , offrendo contenuti informativi a tutti gli attori impiegati nel progetto e facilitando le azioni correttive. Perchè le fasi di controllo e monitoraggio sono importanti ?. Perchè consente di evitare azioni correttive che farebbero perdere tempo prezioso nella tempistica progettuale. Per finalità informative dei terzi. Perchè consentono di offrire nuovi dati al management. Perchè consentono di evidenziare le deviazioni rispetto al piano, individuando l'esigenza di possibili azioni correttive. Quale è l'output finale di un GANTT ?. Il documento che comprova il lavoro realizzato dal middle management per l'organizzazione. Il report di progetto. La possibilità di constatare che sin dall'inizio il progetto era stato programmato con efficacia. Non prevede alcun output finale. Quali sono le fasi di sviluppo di un gruppo ?. Costruzione e maturtà. Formazione, costruzione, lavoro di gruppo e maturità. Lavoro di gruppo, costruzione e maturità. Formazione e lavoro di gruppo. Su cosa si basa la fase definitiva costituente di un gruppo ?. La fase costituente si basa sul capitale. La fase costituente si basa sulla capacità di confronto di tutti gli elementi del gruppo. La fase costituente si basa sulle affinità elettive. La fase costituente si basa sulla piena consapevolezza del leader sulle strategie. Quale è l'elemento caratterizzante della fase di lavoro di gruppo ?. Nella fase di lavoro di gruppo elemento caratterizzante è la creatività. Nella fase di lavoro di gruppo elemento caratterizzante è il possesso di capitale. Nella fase di lavoro di gruppo elemento caratterizzante è la programmazione. Nella fase di lavoro di gruppo elemento caratterizzante è la resistenza. Che cosa è l'ansia paranoica ?. E' l'incapacità di superare la resistenza al cambiamento. E' la paura di affrontare le difficoltà. E' quell'aspetto legato all'ansia in cui la realtà viene letta dalle persone come una minaccia. E' il frutto della mancata conoscenza. Quali sono le condizioni emotive individuate dallo studioso Pagliarini all'interno delle organizzazioni ?. Conflitto e rassegnazione. Pace e guerra. Pace, guerra e conflitto. Iperattività e conflitto. |