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Contratti

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Contratti

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03/02/2024

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La morte di un uomo è: a un fatto giuridico in senso stretto b un fatto giuridico in senso lato c un atto giuridico d un negozio giuridico.
Il passare del tempo è: a un fatto giuridico in senso stretto b un fatto giuridico in senso lato c un atto giuridico d un negozio giuridico.
L'alluvione è: a un fatto giuridico in senso stretto b un fatto giuridico in senso lato c un atto giuridico d un negozio giuridico.
L'adempimento del debitore alla propria obbligazione è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
L'adempimento del terzo è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
Il riconoscimento del figlio è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
La confessione è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
L'accettazione dell'eredità è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
Il riscatto è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
La notificazione è: a un fatto giuridico b un atto in senso lato c un atto in senso stretto d un negozio giuridico.
L'atto in senso stretto produce effetti: a se volontario b se imputabile all'autore c se posto in essere da soggetto capace ad agire d se posto in essere da capace legale e naturale.
L'atto produce effetti quando: a È voluto l'effetto b È voluta la causa c È voluta la disciplina negoziale d È volontario il comportamento.
L'atto è imputabile all'autore quando questi: a È capace legale e naturale b È capace di intendere e di volere c È capace legale ma incapace natuale d non è sottoposto a tutela o ad altre forme di altrui vigilanza.
L'atto in senso stretto produce gli effetti: a voluti dalla legge b voluti dalle parti c stabiliti da terzi d previsti da precedenti convenzioni.
I negozi secondo la teoria del dogma della volontà producono effetti: a voluti dalle parti b previsti dalla legge c previsti da precedente convenzione d previsti da terzi.
Tizio che deve 100€ a Caio le perde per strada. Caio le trova con queste conseguenze: a il debito si estingue b il debito si risolve c il debito si rateizza d il debito non è estinto.
La tutela riguarda: a i soli minori di età b gli incapaci naturali c gli interdetti e minori di età d gli inabili.
Il negozio giuridico è: a una categoria dottrinaria e non positiva b una categoria dottrinaria e considerata dal Codice c una categoria nominata dal Codice d un istituto tipico.
Il negozio che non produce effetti è: a inefficace b nullo c annullabile d invalido.
Tizio pensa di dovere 100 € e paga 50 € ma deve 50 € con la conseguenza che: a estingue il debito b non estingue il debito c riduce il debito d estingue il debito e resta creditore di 50 €.
L'annullamento di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a rende inefficace la seconda compravendita b comporta un annullamento della seconda compravendita c comporta la nullità della seconda compravendita d non toglie efficacia alla seconda compravendita.
La rescissione di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a comporta un annullamento della seconda compravendita b non toglie efficacia alla seconda compravendita c rende inefficace la seconda compravendita d comporta la nullità della seconda compravendita.
La risoluzione di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a rende inefficace la seconda compravendita b comporta la nullità della seconda compravendita c non toglie efficacia alla seconda compravendita d comporta un annullamento della seconda compravendita.
La nullità di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a non toglie efficacia alla seconda compravendita b comporta un annullamento della seconda compravendita c rende inefficace la seconda compravendita d comporta la nullità della seconda compravendita.
La revocatoria di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a comporta un annullamento della seconda compravendita b comporta la nullità della seconda compravendita c non toglie efficacia alla seconda compravendita d rende inefficace la seconda compravendita.
La redebitoria di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a comporta la nullità della seconda compravendita b non toglie efficacia alla seconda compravendita c rende inefficace la seconda compravendita d comporta un annullamento della seconda compravendita.
L'inesistenza giuridica di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a comporta un annullamento della seconda compravendita b rende inefficace la seconda compravendita c comporta la nullità della seconda compravendita d non toglie efficacia alla seconda compravendita.
L'inesistenza storica di una compravendita che costituisce evento condizionante di una successiva compravendita tra parti diverse ha il seguente effetto: a rende inefficace la seconda compravendita b non toglie efficacia alla seconda compravendita c comporta un annullamento della seconda compravendita d comporta la nullità della seconda compravendita.
Il fatto giuridico in senso stretto può essere costituito: a anche da un negozio giuridico tra parti diverse b solo da un negozio giuridico tra parti diversi c solo da fatti naturali d solo da eventi tipici.
La morte di un uomo è: a sempre un fatto giuridico in senso stretto b sempre un atto giuridico in senso stretto c È solo un fatto naturale d È un fatto ma in alcuni casi può rilevare come atto.
L'art. 2932 del Codice civile riguarda: a i soli contratti imposti dalla legge b i soli contratti previsti dal contratto preliminare c tutti gli obblighi di contrarre d solo il mandato senza rappresentanza.
La sentenza ex art. 2932 costituisce: a alcuni degli effetti del contratto non concluso b tutti gli effetti del contratto non concluso c anche effetti ulteriori rispetto a quelli del contratto non concluso d effetti diversi dal contratto non concluso.
L'art. 2932 é applicabile: a se possibile e non escluso dal titolo b se non escluso dal titolo c se é possibile d È sempre applicabile.
Il monopolista deve concludere: a con chiunque gli faccia richiesta rispettando la parità di condizioni b con chiunque gli faccia richiesta anche a condizioni diverse c Con determinate persone d solo se obbligato da contratto preliminare.
La stipula del contratto assicurazione rca é obbligatoria: a per il conducente b per il proprietario c per nessuno d per l'assicurazione.
Chi esercita trasporto di linea: a È sempre obbligato a contrarre b non è obbligato a contrarre c È obbligato a contrarre nei limiti delle capacità aziendali d È obbligato solo con certe persone.
Il contratto può essere imposto: a solo dalla legge b solo dal contratto preliminare c dal contratto preliminare e da altri negozi giuridici d sia dalla legge che dal contratto.
L'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di contrarre: a È alternativa al risarcimento del danno b È alternativa alla condanna di consegne e rilascio c È alternativa all'azione di risoluzione d può coesistere con qualsiasi azione.
Il proprietario del fondo intercludente: a È obbligato a concedere la servitù di passaggio b può astenersi dal concedere la servitù di passaggio c può rifiutare la servitù d È obbligato al diritto potestativo del proprietario del fondo intercluso di chiudere una sentenza costitutiva della servitù di passaggio.
Al monopolista inadempiente si applica: a l'articolo 2932 del Codice civile b solo l'articolo 1218 del Codice civile c solo l'articolo 2043 del Codice civile d nessuna sanzione.
Il contratto preliminare è un contratto: a atto giuridico in senso stretto b a effetti reali c non è un contratto d consensuale.
Il compromesso: a È un contratto tipico b È un contratto tipico e nominato c non è un contratto d può essere ricondotto allo schema del contratto preliminare.
Il contratto reale si perfeziona: a con la datio rei b con il consenso e la datio rei c con la scrittura privata d con l'atto pubblico.
La datio in solutum: a È un contratto consensuale b non è un contratto c È un contratto reale d È un contratto a effetti obbligatori.
La novazione: a È un contratto reale b È un contratto consensuale c non è un contratto d estingue l'obbligazione.
I contratti consensuali sono: a solo a effetti reali b solo a effetti obbligatori c non sono contratti d sia a effetti obbligatori che a effetti reali.
I contratti a effetti reali: a trasferiscono soltanto la proprietà b trasferiscono solo diritti reali c costituiscono solo diritti reali d trasferiscono proprietà e altri diritti.
I contratti a effetti obbligatori: a trasferiscono solo crediti b trasferiscono solo debiti c costituiscono diritti reali d costituiscono obbligazioni.
La cessione del credito: a È un contratto a effetti reali b È un contratto a effetti obbligatori c non è un contratto d È un contratto reale.
La locazione è: a È un contratto a effetti obbligatori b È un contratto a effetti reali c È un contratto reale d non è un contratto.
Il Codice civile: a non prevede norme di tutela per il contraente debole b prevede tutte le norme vigenti di tutela del contraente debole c prevede solo alcune di queste norme d detta solo principi generali.
In Italia la contrarietà buona fede comporta sempre: a la nullità del contratto o della clausola b prevede l'annullabilità c prevede solo la risolubilità d prevede in via generale la responsabilità precontrattuale.
La contrarietà buona fede dà luogo: a a contrarietà all'ordine pubblico b al buon costume c a entrambe le clausole generali d a nessuna di esse.
Il contratto negoziato fuori dai locali commerciali: a dà sempre luogo a diritto di recesso entro tempi determinati b È come un contratto concluso nei locali commerciali c non ha una particolare disciplina d non può considerarsi contratto.
La buona fede del professionista: a È rilevante nella validità della clausola vessatoria b È irrilevante ai fini della nullità di protezione c non è citata dalla norma d È una causa di sanatoria della nullità di protezione.
Nei contratti tra professionista e consumatore l'equilibrio contrattuale: a deve essere garantito in ciascun articolo b si desume dal complesso del contratto c si desume dal complesso di contratti collegati d non è rilevante.
L'interpretatio contra proferentem comporta: a la nullità delle clausole che risultano contrarie al consumatore b un'interpretazione favorevole al consumatore c non comporta conseguenze d rende annullabili le clausole che incidono sugli interessi del consumatore.
L'interpretatio contra proferentem: a non si applica nei casi di inibitoria collettiva b si applica sempre c si applica solo ai contratti di fornitura d si applica solo ai contratti bancari.
La trasparenza del contratto: a È solo un principio generale b È un dovere positivo per il professionista c È un obbligo per il consumatore d non ha conseguenze giuridiche in caso di violazione.
Secondo il Codice del consumo al consumatore si possono applicare: a leggi extracomunitarie meno favorevoli del Codice del consumo b leggi comunitarie meno favorevoli del Codice del consumo c solo il Codice del consumo d indifferentemente normative più favorevoli e meno favorevoli.
La clausola vessatoria del Codice civile: a trova definizione generale b trova definizioni settoriali c È esemplificata in un elenco d l'elenco è tassativo.
La clausola generale del Codice del Consumo: a trova definizione generale b non trova definizione generale c È esemplificata in un elenco d l'elenco è tassativo.
L'ambito di applicazione oggettiva dell'art. 1341 del Codice civile: a riguarda tutti i contratti b riguarda le condizioni generali di contratto c non riguarda i contratti d riguarda tutte le clausole.
L'ambito di applicazione oggettiva dell'art. 33 del Codice del consumo: a riguarda le condizioni generali di contratto b riguarda tutte le clausole con esclusione di alcuni contratti sinallagmatici c riguarda tutti i contratti d non riguarda i contratti.
L'ambito di applicazione soggettiva dell'art. 1341 del Codice civile: a non trova limitazioni b È limitato ai professionisti e ai consumatori c riguarda solo contratti aperti all'adesione di tutti d riguarda solo determinate categorie di soggetti.
L'ambito di applicazione soggettiva dell'art. 33 del Codice del consumo: a riguarda i contratti B to C b riguarda i contratto C to C c riguarda i contratti B to B d riguarda tutti i contratti.
Il controllo giurisdizionale ex art. 1341 del Codice civile è: a formale, preventivo, collettivo b formale, successivo, individuale c collettivo, successivo, sostanziale d sostanziale, successivo, individuale.
Il controllo giurisdizionale previsto dal Codice del consumo sui contratti: a È sempre preventivo b È sempre successivo c È sempre individuale d È successivo e individuale. Generale e preventivo.
L'art. 1341 prevede per le clausole vessatorie: a la nullità b l'inefficacia c l'annullabilità d la rescindibilità.
Il Codice del consumo prevede per le clausole vessatorie: a nullità parziale ope legis b nullità parziale ope iudicis c nessuna nullità d nullità totale.
L'inserzione automatica di clausole avviene: a solo in aggiunta della volontà negoziale b solo in sostituzione della volontà negoziale c solo in riduzione della volontà negoziale d con tutti e tre gli effetti citati.
La nullità parziale: a comporta sempre l'inserzione automatica di clausole b non ha rapporti con l'inserzione automatica di clausole c È una disciplina derogata dall'inserzione automatica di clausole d non consente mai l'inserzione automatica di clausole.
La nullità parziale: a ha valore conservativo del contratto b non ha valore conservativo del contratto c È una deroga alla disciplina della nullità d È una deroga al principio della conservazione.
Nell'inserzione automatica di clausole la conservazione: a si attua ope legis b si attua ope iudicis c non si attua d non ha rapporti con la nullità parziale.
L'art. 1419 comma 2 cod. civ.: a deroga al 1° comma b rafforza il 1° comma c tratta ipotesi diverse dal 1° comma d È ripetitivo del 1° comma.
La clausola nulla cade: a se marginale vitiatur sed non vitiat b se marginale vitiatur et vitiat c se essenziale vitiatur sed non vitiat d se essenziale non rileva.
La causa illecita comporta: a l'annullabilità del contratto b la rescindibilità del contratto c la nullità del contratto d l'inesistenza del contratto.
L'oggetto impossibile provoca: a l'inesistenza del contratto b la nullità del contratto c la rescindibilità del contratto d l'annullabilità del contratto.
Il contratto nullo: a non produce mai effetti b se ha prodotto effetti possono essere conservati c È sempre causa di danni d È sempre un fatto illecito.
La mancanza di elemento essenziale prova: a la nullità del contratto b l'annullabilità del contratto c l'inesistenza del contratto d la rescindibilità del contratto.
L'ordine pubblico: a È un diritto scritto b È uno ius non scriptum c È un principio morale d È un principio giuridico senza conseguenze.
Il buon costume: a È un diritto scritto b È uno ius non scriptum c È un principio morale d È un principio giuridico senza conseguenze.
La legge: a stabilisce i casi di contrarietà all'ordine pubblico b tipizza l'ordine pubblico c non tratta dell'ordine pubblico d detta al giudice il criterio per stabilire cosa è contrario all'ordine pubblico.
La legge: a tipizza il buon costume b detta al giudice il criterio per stabilire cosa è contrario al buon costume c stabilisce i casi di contrarietà al buon costume d non tratta del buon costume.
L'ordine pubblico: a È una clausola generale b È un principio interpretativo c È il diritto pubblico d non appartiene al diritto privato.
Il buon costume: a È il diritto pubblico b È una clausola generale c non appartiene al mondo giuridico d È un principio interpretativo.
La diligenza del padre di famiglia: a È un principio interpretativo b non appartiene al mondo giuridico c È il diritto pubblico d È una clausola generale.
La correttezza professionale: a È una clausola generale b non appartiene al mondo giuridico c È un principio interpretativo d È il diritto pubblico.
Un contratto che limiti la libertà di studio: a È valido b È nullo c È annullabile d È risolubile.
L'immoralità bilaterale comporta: a la soluti retentio b la ripartizione dell'indebito c l'annullabilità del contratto d la risolubilità del contratto.
Prima dell'entrata in vigore della legge 17 febbraio 1992, n. 154 sulla trasparenza bancaria la giurisprudenza (soprattutto di merito) riteneva che: a la fideiussione ex art. 1938 cod. civ. prestata a garanzia di qualsivoglia obbligazione assunta dal debitore principale non avrebbe consentito, al momento dell'assunzione del vincolo, la stima dell'entità del debito da garantire; di tal che il contratto fideiussorio era da considerare nullo per assoluta indeterminabilità dell'oggetto. b la fideiussione ex art. 1938 cod. civ. prestata a garanzia di qualsivoglia obbligazione assunta dal debitore principale avrebbe consentito, al momento dell'assunzione del vincolo, la stima dell'entità del debito da garantire; c la fideiussione ex art. 1938 cod. civ. prestata a garanzia solo di una specifica obbligazione assunta dal debitore principale non avrebbe consentito, al momento dell'assunzione del vincolo, la stima dell'entità del debito da garantire; d la fideiussione ex art. 1938 cod. civ. prestata a garanzia solo di una specifica obbligazione assunta dal debitore principale avrebbe consentito, al momento dell'assunzione del vincolo, la stima dell'entità del debito da garantire;.
L'art. 10 della legge 17 febbraio 1992, n. 154, aggiungendo il secondo comma all'art. 1956 cod. civ.: a rende invalida la rinuncia preventiva del fideiussore ad avvalersi della liberazione dall'obbligo di garanzia nei casi in cui il creditore, con speciale autorizzazione del garante, ha fatto credito al terzo pur conoscendo che le condizioni patrimoniali del debitore erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. b rende valida la rinuncia preventiva del fideiussore ad avvalersi della liberazione dall'obbligo di garanzia nei casi in cui il creditore, senza speciale autorizzazione del garante, ha fatto credito al terzo pur conoscendo che le condizioni patrimoniali del debitore erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. c rende valida la rinuncia preventiva del fideiussore ad avvalersi della liberazione dall'obbligo di garanzia. d rende invalida la rinuncia preventiva del fideiussore ad avvalersi della liberazione dall'obbligo di garanzia nei casi in cui il creditore, senza speciale autorizzazione del garante, ha fatto credito al terzo pur conoscendo che le condizioni patrimoniali del debitore erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito.
L'art. 1938 cod. civ., richiede espressamente per la validità della fideiussione su obbligazione futura : a l'indicazione dell'importo massimo garantito e degli interessi applicati b l'indicazione degli interessi applicati c l'indicazione dell'importo massimo garantito d l'indicazione della durata della fideiussione.
Le fideiussioni omnibus senza indicazione dell'importo massimo garantito contratte prima della novella possono : a azionarsi anche riguardo alle obbligazioni principali sorte prima della riforma mentre non possono validamente assistere quelle successive all'intervenuto divieto di garanzia senza limiti b azionarsi solo con riguardo alle obbligazioni principali sorte prima della riforma mentre non possono validamente assistere quelle successive all'intervenuto divieto di garanzia senza limiti c azionarsi anche riguardo alle obbligazioni principali sorte solo prima della riforma mentre non possono validamente assistere quelle successive all'intervenuto divieto di garanzia senza limiti d azionarsi anche riguardo alle obbligazioni principali sorte prima della riforma nonché a quelle successive all'intervenuto divieto di garanzia senza limiti.
Il contratto fideiussorio senza limite di garanzia se concluso prima dell'entrata in vigore della nuova legge: a È valido per le obbligazioni principali assunte prima ed è invece nullo per le obbligazioni sorte dopo b È valido per tutte le obbligazioni principali assunte prima e dopo c È valido solo per le obbligazioni principali assunte prima d È valido per le obbligazioni principali assunte prima ed è invece nullo per le obbligazioni sorte dopo., se espressamente previsto dal contratto.
La nullità successiva incide: a solo sul rapporto non consentendo al contratto di produrre ulteriori effetti b solo sul rapporto non consentendo al contratto di produrre ulteriori effetti; fatti salvi gli effetti e i valori giuridici che si sono già perfezionati c solo sul rapporto consentendo comunque al contratto di produrre ulteriori effetti d solo sugli effetti e i valori giuridici che si sono già perfezionati.
Per i contratti di mutuo che prevedono interessi usurari bisogna considerare: a le disposizioni in materia previste dal codice civile b i decreti ministeriali che fissano periodicamente, per le varie operazioni creditizie, i tassi di interesse c la legge antiusura d la legge antiusura e i decreti ministeriali che fissano periodicamente, per le varie operazioni creditizie, i tassi di interesse.
La legge n. 108 del 1996, recante ''Disposizioni in tema di usura'' ha novellato: a il comma 2 dell'art. 1815 cod. civ b l'art. 1815 cod. civ c l'art. 2042 cod. civ d l'art. 2051 cod. civ.
Con la novella apportata dalla legge n. 108 del 1996, si stabilisce che: a ove siano convenuti interessi usurari, la clausola è nulla ma sono dovuti comunque gli interessi b ove siano convenuti interessi usurari, la clausola è nulla ''e non sono dovuti interessi'' se non quelli maturati c ove siano convenuti interessi usurari, la clausola è nulla ''e non sono dovuti interessi'' d ove siano convenuti interessi usurari, la clausola è annullabile ''e non sono dovuti interessi''.
La legge n.108/1996 ha quindi previsto: a che le clausole che prevedono interessi usurari, alla data di entrata in vigore della legge e del decreto ministeriale che fissa il tasso d'interesse, cessano di avere efficacia, divenendo nulle. Ciò non impedisce, tuttavia, che quelle clausole siano azionabili valendo gli interessi legali sino a quella data maturati b che le clausole che prevedono interessi usurari, cessano di avere efficacia, divenendo nulle c che le clausole che prevedono interessi usurari, alla data di entrata in vigore della legge e del decreto ministeriale che fissa il tasso d'interesse, cessano di avere efficacia, divenendo nulle. Ciò impedisce, tuttavia, che quelle clausole siano azionabili valendo gli interessi legali sino a quella data maturati d che le clausole che prevedono interessi usurari, alla data di entrata in vigore della legge cessano di avere efficacia, divenendo nulle. Ciò non impedisce, tuttavia, che quelle clausole siano azionabili valendo gli interessi legali sino a quella data maturati.
L' art. 1370 cod. civ. stabilisce che : a Le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s'interpretano, nel dubbio, a favore dell'altro b Le clausole inserite solo nelle condizioni generali di contratto e non quelle inserite in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s'interpretano, nel dubbio, a favore dell'altro c Le clausole inserite nelle condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s'interpretano, sempre a favore dell'altro d Solo le clausole inserite nei moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti s'interpretano, nel dubbio, a favore dell'altro.
L'art. 1342 cod. civ., sancisce che: a Le clausole aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano compatibili con la volontà delle parti b Le clausole aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario c Le clausole aggiunte al modulo o al formulario non prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse d Le clausole aggiunte al modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano incompatibili con esse.
L'art. 1469 bis cod. civ., l'art. 33 cod. cons. detta una nozione generale di clausola vessatoria secondo la quale: a Nel contratto tra il consumatore e il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del professionista un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto b Nel contratto tra il consumatore e il professionista si considerano vessatorie le clausole che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto c Nel contratto tra il consumatore e il professionista si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto d Nel contratto si considerano vessatorie le clausole che, malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto.
Il concetto di "Lista grigia" attiene : a A quanto previsto dal secondo comma dell'art. 33 cod. cons. nel quale sono elencate, a titolo meramente esemplificativo, una serie di clausole che si presumono vessatorie fino a prova contraria che grava sul consumatore b A quanto previsto dal secondo comma dell'art. 33 cod. cons. nel quale sono elencate, a titolo meramente esemplificativo, una serie di clausole vessatorie c A quanto previsto dal secondo comma dell'art. 33 cod. cons. nel quale sono elencate, a titolo meramente esemplificativo, una serie di clausole che si presumono vessatorie fino a prova contraria che grava sul professionista d A quanto previsto dal secondo comma dell'art. 30 cod. cons. nel quale sono elencate, a titolo meramente esemplificativo, una serie di clausole che si presumono vessatorie fino a prova contraria che grava sul professionista.
L'art. 34 cod. cons. prevede che: a La valutazione del carattere vessatorio della clausola attiene alla determinazione dell'oggetto del contratto, e all'adeguatezza del corrispettivo b La valutazione del carattere vessatorio della clausola non attiene alla determinazione dell'oggetto del contratto, né all'adeguatezza del corrispettivo, purché tali elementi siano individuati in modo chiaro e comprensibile c La valutazione del carattere vessatorio della clausola è rimessa al giudice d La valutazione del carattere vessatorio della clausola attiene solo alla determinazione dell'oggetto del contratto.
Secondo la giurisprudenza l'art. 34 cod. cons. deve essere inteso nel senso che : a L'esclusione dell'applicazione della disciplina di protezione non è mai consentita b L'esclusione dell'applicazione della disciplina di protezione è consentita a tutte la clausole del contratto c L'esclusione dell'applicazione della disciplina di protezione è consentita con esclusivo riferimento a quelle clausole che abbiano costituito singolarmente oggetto di specifica trattativa, seria ed effettiva d L'esclusione dell'applicazione della disciplina di protezione è consentita con esclusivo riferimento a quelle clausole che abbiano costituito singolarmente oggetto di specifica trattativa, seria ed effettiva. Mentre la restante parte del contratto, non negoziata, rimane assoggettata alla disciplina di tutela del consumatore.
L'art. 36 del codice del consumo statuisce che: a Sancisce la nullità delle clausole vessatorie, prevedendo che il contratto rimane valido per il resto b Sancisce l'inefficacia delle clausole vessatorie c Sancisce la nullità del contratto in presenza di clausole vessatorie d Sancisce l'invalidità delle clausole vessatorie, prevedendo che il contratto rimane valido per il resto.
La "nullità di protezione" è : a Uno strumento di protezione del professionista in sede di stiupula del contratto b Uno strumento di protezione del professionista, parte contrattualmente debole c Uno strumento di protezione del consumatore, parte contrattualmente debole d Una specifica azione a tutela dei fornitori di servizi.
L'art. 36, 3º comma, cod. cons. statuisce che: a La nullità opera soltanto a vantaggio del consumatore b La nullità opera soltanto a vantaggio del professionista c La nullità opera soltanto a vantaggio del professionista solo in caso di buona fede d La nullità opera soltanto a vantaggio del consumatore solo se previsto dal contratto.
La nullità delle clausole vessatorie può: a Essere rilevata nel corso di un giudizio solo su eccezione di parte b Essere rilevata nel corso di un giudizio anche d'ufficio dal giudice c Essere rilevata nel corso di un giudizio solo d'ufficio dal giudice d Essere rilevata nel corso di un giudizio anche d'ufficio dal giudice ma solo se eccepita dalla parte che intende farla valere.
L'art. 1367 cod. civ. stabilisce che: a nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno b il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto c il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto, anziché in quello secondo cui non ne avrebbero alcuno d nel dubbio, il contratto o le singole clausole devono interpretarsi nel senso più favorevole alla parte debole.
Il c.d. "principio di conservazione" è disciplinato: a dall'art. 1424 cod. civ. b dall'art. 1367 cod. civ. c dall'art. 2701 cod. civ. d dall'art. 1362 cod. civ.
La conversione sostanziale del contratto nullo, prevista dall'art. 1424 cod. civ. prevede che: a il contratto nullo non può mai produrre gli effetti di un contratto diverso b il contratto nullo non può produrre gli effetti di un contratto diverso, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma c il contratto nullo può produrre gli effetti di un contratto diverso, del quale contenga i requisiti di sostanza e di forma, qualora, avuto riguardo allo scopo perseguito dalle parti, debba ritenersi che esse lo avrebbero voluto se avessero conosciuto la nullità d il contratto nullo può sempre produrre gli effetti di un contratto diverso anche non contenendo gli stessi requisiti di sostanza e di forma di quest'ultimo.
La conversione formale è: a sinonimo di quella sostanziale b quella operata per volontà delle parti c quella dove le parti cambiano la forma del contratto d quella in cui non si ha una vera e propria conservazione dell'atto ma una sua diversa qualificazione giuridica operata direttamente dalla disposizione normativa.
Il c.d. "Nullità parziale" è disciplinato: a dall'art. 1419, comma 1, cod. civ. b dall'art. 1420 cod. civ. c dall'art. 1418 cod. civ. d dalle leggi speciali.
Il c.d. "Nullità parziale" prevede: a l'annullabilità delle clausole contra legem b la nullità di una sola parte del contratto c la nullità dell'intero contratto, se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo contenuto che è colpita dalla nullità d la nullità dell'intero contratto.
La sentenza n. 1189/2003 della Cassazione afferma che: a l'estensione della nullità delle singole clausole all'intero contratto ha carattere eccezionale in quanto deroga al principio generale della conservazione e può essere dichiarata dal giudice solo a richiesta della parte che ne abbia interesse perché senza quella clausola non avrebbe stipulato il contratto b l'estensione della nullità delle singole clausole all'intero contratto ha carattere eccezionale in quanto deroga al principio generale della conservazione e può essere dichiarata d'ufficio dal giudice c la non estensione della nullità delle singole clausole all'intero contratto d l'estensione della nullità delle singole clausole all'intero contratto ha carattere eccezionale in quanto deroga al principio generale della conservazione e può essere dichiarata dal giudice anche d'ufficio.
L'istituto della convalida del contratto annullabile è prevista: a dall'art. 1424 cod. civ. b dall'art. 1420 cod. civ. c dall'art. 1418 cod.civ. d dall'art. 1444 cod. civ.
L'istituto della convalida del contratto annullabile prevede che: a il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta l'azione di annullamento, mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del motivo di annullabilità, e la dichiarazione che s'intende convalidarlo b il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta l'azione di annullamento. c il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta l'azione di annullamento, mediante un atto che contenga la menzione del contratto e la dichiarazione che s'intende convalidarlo d il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale spetta l'azione di annullamento, mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del motivo di annullabilità.
Il contratto è pure convalidato, ai sensi dell'art. 1444 cod. civ. se: a il contraente al quale spettava l'azione di annullamento è in buona fede b il contraente al quale spettava l'azione di annullamento vi ha dato volontariamente esecuzione conoscendo il motivo di annullabilità c il contraente al quale spettava l'azione di annullamento vi ha dato, su richiesta dell'altro contraente, esecuzione d il contraente al quale spettava l'azione di annullamento vi ha dato volontariamente esecuzione, ignorando tuttavia conoscendo il motivo di annullabilità.
Nel nostro ordinamento esistono contratti invalidi ma efficaci: a si, ad esempio i contratti annullabili b no, i contratti invalidi non sono mai efficaci c si, ma solo su istanza di parte presentata da chiunque abbia interesse d no, i contratti invalidi sono efficaci a prescindere.
Esistono contratti validi ma inefficaci: a si, ma solo i contratti sottoposti a condizione sospensiva b si, i contratti sottoposti a condizione sospensiva ovvero a condizione risolutiva dopo il verificarsi dell'evento condizionante o, ancora, i contratti risolti o rescissi c si, ma solo i contratti sottoposti a condizione risolutiva dopo il verificarsi dell'evento condizionante d no, i contratti validi sono sempre efficaci a prescindere.
Il contratto concluso dal falsus procurator è: a nullo b annullabile c inefficace d rescindibile.
L'art. 36, c. 1, del codice del consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) prevede che: a le clausole abusive sono efficaci b le clausole abusive sono annullabili c le clausole abusive sono "nulle" ed invalidano l'intero contratto d le clausole abusive sono "nulle" mentre il contratto rimane "valido" per il resto.
La clausola abusiva: a opera contro il professionista e la nullità può essere rilevata d'ufficio dal giudice ma solo a vantaggio del consumatore ai sensi dell'art. 36, c. 3, codice del consumo b opera contro il professionista e la nullità non può essere rilevata d'ufficio dal giudice c opera contro il professionista e la nullità può essere rilevata d'ufficio dal giudice ma solo a svantaggio del consumatore ai sensi dell'art. 36, c. 3, codice del consumo. d opera contro il consumatore.
L'azione revocatoria: a mira ad ottenere una sentenza dichiarativa della nullità del negozio b rende il negozio inopponibile nei confronti di chiunque abbia interesse c rende il negozio inopponibile nei confronti di chi ha esperito utilmente l'azione d È diretta ad ottenere l'annullabilità del negozio.
L'azione di nullità: a non si prescrive b si prescrive in 10 anni c si prescrive in 5 anni d si prescrive in 2 anni.
Il contratto è nullo: a solo nel caso in cui manchi l'oggetto b quando manca la forma a prescindere dal fatto se è richiesta dalla legge sotto pena di nullità c solo quando manca l'accordo delle parti d quando manca l'accordo delle parti, la causa, l'oggetto, la forma, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità.
La causa è illecita: a quando è contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume, oppure quando il contratto costituisce il mezzo per eludere una norma imperativa (contratto in frode alla legge) b quando è contraria a norme imperative, oppure quando il contratto costituisce il mezzo per eludere una norma imperativa (contratto in frode alla legge) c solo quando è contraria a norme imperative d solo quando il contratto costituisce il mezzo per eludere una norma imperativa (contratto in frode alla legge).
Il contratto annullabile: a non produce effetti b produce solo gli effetti previsti dalla legge c prevede gli effetti solo sull'accordo delle parti d tutti gli effetti di un contratto valido, ma questi possono venire meno se viene fatta valere con successo l'azione di annullamento.
Il contratto è annullabile se una delle parti: a era legalmente incapace di contrattare b non era fatto in forma scritta c contiene condizioni contrarie all'ordine pubblico d È retrodatato.
Il contratto è annullabile se il consenso: a fu dato per errore quando questo è essenziale ed è riconoscibile dall'altro contraente (art. 1428 c.c.) b fu dato per errore c fu dato per errore pur non essendo essenziale d fu dato per errore quando questo non è riconoscibile dall'altro contraente.
L'azione di annullamento si prescrive in: a 3 anni b 6 anni c 5 anni d 10 anni.
La rescissione del contratto: a È disciplinata dagli artt. 1430 ss. del codice civile b È disciplinata dagli artt. 1447 ss. del codice civile c È disciplinata dagli artt. 2043 ss. del codice civile d dalle leggi speciali.
La rescissione del contratto concluso in stato di pericolo presuppone che: a lo stato di pericolo sia noto alla controparte b lo stato di pericolo non sia noto alla controparte c lo stato di pericolo sia di quelli espressamente previsti dalla legge d lo stato di pericolo sia noto ad alla controparte ed ai terzi.
La rescissione per "laesio ultra dimidium" è disciplinata dall'articolo: a 1448 c.c. b 1148 c.c. c 1488 c.c. d 1844 c.c.
La risoluzione del contratto: a È sempre ammessa per qualsiasi tipologia di contratto b È ammessa solo per i contratti a contenuto patrimoniale c È ammessa solo per i contratti sinallagmatici d È ammessa solo per i contratti aleatori.
La risoluzione del contratto si può avere nei casi di: a inadempimento b inadempimento e impossibilità sopravvenuta c eccessiva onerosità d inadempimento, eccessiva onerosità sopravvenuta, impossibilità sopravvenuta.
La risoluzione del contratto per eccessiva onerosità è disciplinata dall'art.: a 1467 c.c. b 1457 c.c c 1577 c.c d 1167 c.c.
Il contratto L'art. 1453 del c.c. prevede: a che nei contratti sinallagmatici a prestazioni corrispettive, a fronte dell'inadempimento di non scarsa importanza di una delle parti, l'altra può chiedere la risoluzione b che nei contratti sinallagmatici a prestazioni corrispettive, a fronte dell'inadempimento di una delle parti, l'altra può chiedere la risoluzione c che nei contratti a fronte dell'inadempimento di non scarsa importanza di una delle parti, l'altra può chiedere la risoluzione d che nei contratti a fronte dell'inadempimento di una delle parti, l'altra può chiedere la risoluzione.
La diffida ad adempiere è disciplinata dall'art: a 1444 del c.c. b 1454 del c.c. c 1544 del c.c. d 1452 del c.c.
La diffida ad adempiere è annoverata fra le ipotesi: a di risoluzione di diritto, perché la disciplina civilistica dispone che al verificarsi della fattispecie regolamentata nei primi due commi dell'art. 1454 c.c., il contratto sia "risolto di diritto" b di risoluzione automatica c di risoluzione di fatto d di risoluzione di diritto, perché la disciplina civilistica dispone che al verificarsi della fattispecie regolamentata nei primi due commi dell'art. 1452 c.c., il contratto sia "risolto di diritto".
La diffida ad adempiere avrà effetto solo nei casi di: a inadempimento b inadempimento di non scarsa importanza c inadempimento ripetuto d inadempimento occasionale.
Lo scadere del termine essenziale: a rende sempre inutilizzabile il contratto al suo scadere b rende inutilizzabile il contratto nei casi previsti dalla legge c rende inutilizzabile il contratto tranne nel caso in cui la parte dichiari di avere interesse alla prestazione d rende inutilizzabile il contratto trascorsi 15 giorni dal termine stesso.
La rescissione del contratto concluso in stato di pericolo presuppone che: a lo stato di pericolo sia noto alla controparte b lo stato di pericolo non sia noto alla controparte c lo stato di pericolo sia di quelli espressamente pevisti dalla legge d lo stato di pericolo sia noto ad alla controparte ed ai terzi.
L'effetto dell'azione revocatoria: a consiste nella dichiarazione di nullità degli atti di alienazione compiuti dal debitore b non consiste nella dichiarazione di inefficacia non assoluta, ma relativa nel senso che l'atto di alienazione non può essere opposto al solo creditore che ha agito, mentre nei riguardi del terzo acquirente e degli altri soggetti è perfettamente valido ed efficace c non consiste nella dichiarazione di inefficacia, relativa nel senso che l'atto di alienazione non può essere opposto al solo creditore che ha agito, mentre nei riguardi del terzo acquirente e degli altri soggetti è perfettamente valido ed efficace d non consiste nella dichiarazione di nullità degli atti di alienazione compiuti dal debitore, ma nella dichiarazione di inefficacia, inefficacia non assoluta, ma relativa nel senso che l'atto di alienazione non può essere opposto al solo creditore che ha agito, mentre nei riguardi del terzo acquirente e degli altri soggetti è perfettamente valido ed efficace.
Elementi essenziali dell'azione revocatoria sono: a il consilium fraudis b l'eventus damni c il consilium fraudis e l'eventus damni d il consilium fraudis e mai l'eventus damni.
L'azione revocatoria si prescrive in: a 5 anni b 3 anni c 10 anni d imprescrittibile.
L'azione revocatoria: a si prescrive a decorrere del compimento dell'atto pregiudizievole b non si prescrive mai c si prescrive a decorrere dal momento in cui viene stipulato il contratto d si prescrive in 5 anni dalla conclusione del contratto.
Per gli atti unilaterali la dottrina ha chiarito che: a il principio di tipicità vale per le promesse di cui all'art. 1987 c.c. b il principio di tipicità non vale per le promesse di cui all'art. 1987 c.c. c il principio di tipicità vale solamente per le promesse di cui all'art. 1987 c.c. d il principio di tipicità non vale per per le promesse di cui all'art. 1987 c.c. se vi è l'accordo delle parti.
Nella materia testamentaria il principio di tipicità riguarda: a la sola istituzione di erede b sia l'istituzione di erede sia il legato c solamente il legato d la sola istituzione di erede escludendo il legato.
Ai sensi dell'art. 1324 c.c. agli atti unilaterali tra vivi aventi contenuto patrimoniale, si applicano: a salvo diverse disposizioni di legge, le norme che regolano i contratti anche se non compatibili b salvo diverse disposizioni di legge, le norme che regolano i contratti c le norme che regolano i contratti d salvo diverse disposizioni di legge, le norme che regolano i contratti , in quanto compatibili.
I diritti reali: a sono esclusivamente tipici b possono essere sia tipici che atipici c possono essere atipici se vi è accordo delle parti d possono essere sia tipici che atipici.
L'art. 1372, c. 2, cod. civ. dispone che: a il contratto non produce mai effetti nei confronti di terzi b il contratto produce effetti nei confronti di terzi solo nei casi previsti dalla legge c il contratto produce effetti nei confronti di terzi solo sull'accordo delle parti d il contratto produce sempre effetti nei confronti di terzi.
Il contratto ha: a effetti vincolanti verso le parti e i terzi b forza di legge tra le parti c effetti non vincolanti tra le parti d effetti vincolanti se previsti dai contraenti.
L'art. 1372 prevede che il contratto può essere sciolto: a solo per mutuo consenso b solo nei casi previsti dalla legge c sia per mutuo consenso che per cause ammesse dalla legge d solo nei casi di mutuo consenso espressamente previsti e disciplinati dalla legge.
Il mutuo consenso deve essere dato: a in forma orale b in forma scritta c come disciplinato dalla legge d nella stessa forma del contratto che viene sciolto.
Lo scioglimento del contratto ha: a effetto retroattivo b non ha effetto retroattivo c produce effetti solo verso terzi d produce effetti solo le parti lo hanno previsto.
La conseguenza della risoluzione contrattuale è che: a le parti restano comunque vincolate salvo diversa previsione b il contratto è annullabile c il contratto è nullo d il contratto è come se non fosse mai stato concluso.
La multiproprietà è definita come : a Come il contratto con cui il consumatore consegue, a titolo oneroso, il diritto di godimento di uno o più alloggi per il pernottamento protratto in più di un periodo di occupazione b Come il contratto con cui il consumatore consegue, a titolo gratuito il diritto di godimento di uno o più alloggi per il pernottamento protratto in più di un periodo di occupazione c Come il contratto con cui il consumatore consegue il diritto di godimento di uno o più alloggi per il pernottamento protratto in più di un periodo di occupazione d Come il contratto con cui il consumatore consegue, il diritto di proprietà di uno o più alloggi.
La multiproprietà è disciplinata: a Dal codice civile b Dal codice del consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206), modificato dal codice del turismo (d.lgs. 23 maggio 2011, n. 79) in attuazione della nuova direttiva 2008/122/CE c Dalle leggi speciali d Dal diritto comunitario.
La multiproprietà può essere definita come : a Diritto atipico b Diritto reale atipico c Diritto reale tipico d Diritto reale di godimento su cosa altrui.
I diritti reali di garanzia possono essere : a Solo tipici b Sia tipici che atipici c Solo atipici d Atipici con l'accordo delle parti.
Ai sensi dell'art. 2744 c.c. : a È inefficace il patto col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore b E' annullabile il patto col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore c È nullo il patto col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore d È nullo il patto col quale si conviene che, in mancanza del pagamento del credito nel termine fissato, la proprietà della cosa ipotecata o data in pegno passi al creditore. Il patto è nullo anche se posteriore alla costituzione dell'ipoteca o del pegno.
Il contratto con il quale un terzo offre in proprietà o promette di trasferire in proprietà un bene a garanzia dell'adempimento del debitore, è considerato dall'ordinamento : a Nullo perché in frode alla legge b Annullabile c Inefficace d Nullo perché contrario al buon costume.
Il pegno e l'ipoteca possono essere : a Solo tipici b Sia tipici che atipici c Atipici se non contrari alla legge d Atipici se vi è accordo delle parti.
Il divieto di cui all'art. 2744 c.c. riguarda : a Il solo pegno b La sola ipoteca c Il solo pegno con esclusione espressa dell'ipoteca d Il pegno e l'ipoteca.
Il divieto di cui all'articolo 2744 c.c. : a Può essere derogato se le parti convengono diversamente b Non può mai essere derogato c Può essere derogato nei casi previsti dalla legge d Può essere derogato in caso di necessità.
Il divieto di cui all'art. 2744 c.c. garantisce : a Il debitore b I terzi c La par condicio creditorum d I consumatori.
Il contratto di compravendita è disciiplinato dall'art: a 1470 cod. civ. b 1476 cod. civ. c 1473 cod. civ. d 1472 cod. civ.
Il contratto di compravendita è caratterizzato da : a tipicità, onerosità b tipicità, corrispettività c onerosità, corrispettività d tipicità, onerosità, corrispettività.
Nota distintiva della compravendita è: a la presenza di due o più parti contraenti b l'esistenza di un vincolo sinallagmatico c il vincolo solidale d la forma scritta.
La forma scritta nella compravendita: a È elemento essenziale b non è elemento essenziale c È elemento essenziale solo per alcune tipologie di contratti d È essenziale solo per i contratti dei consumatori.
L'appalto è disciplinato dall'art: a 1655 cod. civ b 1653 cod. civ c 1651 cod. civ d 1650 cod. civ.
L'appalto è quel contratto mediante il quale: a una parte (appaltatore) assume il compimento di un'opera o di un servizio su incarico di un committente con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio b una parte (appaltatore) assume il compimento di un'opera su incarico di un committente e verso un corrispettivo in danaro, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio c una parte (appaltatore) assume il compimento di un'opera o di un servizio su incarico di un committente e verso un corrispettivo in danaro d una parte (appaltatore) assume il compimento di un'opera o di un servizio su incarico di un committente e verso un corrispettivo in danaro, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio.
L'appaltatore: a non può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio b non può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio, se non è stato espressamente autorizzato dal committente c può sempre dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio d può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera o del servizio,anche se non è stato espressamente autorizzato dal committente.
L'appaltatore: a non può mai apportare variazioni alle modalità convenute dell'opera b può apportare variazioni alle modalità convenute dell'opera c non può apportare variazioni alle modalità convenute dell'opera se il committente non le ha autorizzate d può apportare variazioni alle modalità convenute dell'opera anche se il committente non le ha autorizzate.
Il committente: a può apportare variazioni al progetto, purché il loro ammontare non superi il sesto del prezzo complessivo convenuto b non può apportare variazioni al progetto c può apportare variazioni al progetto d può apportare variazioni al progetto, solo se il loro ammontare superi il sesto del prezzo complessivo convenuto.
L'appaltatore: a È tenuto alla garanzia per le difformità b È tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell'opera c È tenuto alla garanzia per i vizi dell'opera d È tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell'opera solo se espressamente pattuito nel contratto di appalto.
La condizione è un: a elemento essenziale del contratto b elemento accidentale del contratto c presupposto del contratto d elemento naturale del contratto.
Il termine è un: a elemento accidentale del contratto b elemento naturale del contratto c elemento essenziale del contratto d presupposto del contratto.
Il modo è un: a elemento essenziale del contratto b presupposto del contratto c elemento accidentale del contratto d elemento naturale del contratto.
Gli elementi accidentali si distinguono da quelli essenziali: a per la loro eventualità b per la loro casualità c per la loro causalità d non c'è differenza.
Gli elementi accidentali una volta inseriti nel contratto: a restano eventuali b si hanno per non apposti c diventano causali d possono essere eliminati su domanda di uno dei contraenti.
La datio rei nei contratti reali: a È un elemento essenziale b È un elemento accidentale c È un elemento naturale d è un coelemento necessario.
Il modo: a si può apporre solo ai negozi gratuiti b non si può apporre ai negozi gratuiti c si può apporre sia ai negozi gratuiti che a quelli a titolo oneroso d si può apporre solo alla donazione.
La clausola risolutiva espressa: a È apponibile solo ai contratti sinallagmatici b È apponibile a tutti i negozi giuridici ma non agli actus legittimi c È apponibile solo alle compravendite d È apponibile a tutti i negozi giuridici.
La condizione risolutiva funziona: a automaticamente e di diritto b di diritto ma non automaticamente c su richiesta di una delle parti d su richiesta di entrambe le parti.
La condizione risolutiva: a ha efficacia retroattiva reale b ha efficacia retroattiva obbligatoria c non ha efficacia retroattiva d opera ex nunc.
In condizione può dedursi: a la volontà del debitore b l'inadempimento c un termine sicuro e certo d un evento futuro e incerto.
Secondo la Cassazione del 2006 la condizione risolutiva di inadempimento: a È sempre ammissibile b È ammissibile a determinate condizioni c non è mai ammissibile d È ammissibile se collegata alla volontà del debitore.
L'actus legitimus: a tollera il termine e la condizione b tollera il termine e non la condizione c tollera la condizione e non il termine d non tollera né la condizione né il termine.
Nel matrimonio l'elemento accidentale: a vitiatur et vitiat b non vizia mai c È lecito d vitiatur sed non vitiat.
Nel riconoscimento del figlio l'elemento accidentale: a vitiatur sed non vitiat b vitiatur et vitiat c non vizia mai d È lecito.
Nell'istituzione di erede l'elemento accidentale: a È lecito b vitiatur sed non vitiat c vitiatur et vitiat d non vizia mai.
Nella girata cambiaria l'elemento accidentale: a non vizia mai b vitiatur et vitiat c È lecito d vitiatur sed non vitiat.
Nella rinunzia all'eredità l'elemento accidentale: a vitiatur et vitiat b È lecito c vitiatur sed non vitiat d non vizia mai.
Nell'accettazione di eredità l'elemento accidentale: a non vizia mai b vitiatur sed non vitiat c vitiatur et vitiat d È lecito.
Nell'accettazione della nomina a esecutore testamentario l'elemento accidentale: a vitiatur sed non vitiat b non vizia mai c È lecito d vitiatur et vitiat.
Il contratto che ha ad oggetto il trasferimento di un diritto dietro il corrispettivo di un prezzo è: a La compravendita b La locazione c L'appalto d Il trasporto.
La vendita di cosa futura è: a Una vendita ad efficacia reale b Una vendita ad efficacia obbligatoria c Un contratto reale d Sempre nulla.
Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi: a Sempre b Solo in determinate circostanze previste dal codice c Mai d Solo col consenso del compratore.
Il venditore è tenuto a garantire che la cosa sia immune: a Solo dai vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata b Solo dai vizi che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore c Da qualunque vizio ancorché non renda la cosa inidonea all'uso cui è destinata e non ne diminuisca in modo apprezzabile il valore d Sia dai vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata, sia da quelli che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
A norma del codice, le spese del contratto di vendita e le altre accessorie sono a carico del compratore: a Sì, sempre b No, mai c Sì, se non è stato pattuito diversamente d No, se non è stato pattuito diversamente.
A norma del codice, salvo patti o usi diversi, nella vendita di cose mobili, di cui i contraenti non conoscono il luogo in cui si trova al tempo della vendita, la consegna della cosa deve avvenire: a Al domicilio del compratore b Ovunque desiderino le parti c All'estero d Al domicilio del venditore o presso la sede dell'impresa.
La vendita che si presume fatta sotto condizione sospensiva che la cosa venduta abbia le qualità pattuite o sia idonea all'uso a cui è destinata è: a La vendita a prova b La vendita con riserva di gradimento c La vendita su campione d La vendita su documento.
Il contratto di compravendita avente ad oggetto un bene immobile si perfeziona: a Con il semplice consenso delle parti legittimamente manifestato in forma scritta b Con il consenso orale c Per fatti concludenti d Con il consenso scritto del solo acquirente.
La vendita di un terreno può essere conclusa: a A corpo o a misura, a scelta delle parti b Solo a corpo c Solo a misura d Solo a corpo quando si tratta di terreno non edificabile, solo a misura quando si tratta di terreno edificabile.
Con contratto notarile tizio vende a caio a corpo un fondo della misura indicata di mq 2,000, effettuandone contestualmente la consegna. Due mesi dopo tizio e caio procedono alla misurazione dello stesso fondo che risulta avere una superficie di mq 2,300. In tale situazione caio può: a Non deve pagare alcun supplemento di prezzo b Può a sua scelta pagare il supplemento di prezzo o recedere dal contratto c Può solo pagare il supplemento di prezzo d Deve ritrasferire al venditore la superficie eccedente.
LA FORMA SCRITTA NEL CONTRATO DI LOCAZIONE E' NECESSARIA: a Sempre b Mai c Solo quando la locazione superi i 9 anni d Solo quando la locazione superi i 30 anni.
IL LOCATORE DEVE CONSEGNARE LA COSA LOCATA IN BUONO STATO DI MANUTENZIONE: a Solo se il conduttore paga il canone b No, mai c Si, è uno dei principali obblighi del locatore d Solo se la cosa locata è di nuova costruzione.
L'ART. 1590 DEL CODICE CIVILE AFFERMA CHE" IL CONDUTTORE DEVE RESTITUIRE LA COSA LOCATA AL TERMINE DELLA LOCAZIONE…: a Nel medesimo stato in cui l'ha ricevuta b Apportando migliorie ed addizioni c Solo se lo richiede il locatore d Solo se il bene locato ormai risulti vetusto.
LA LEGGE " DELL'EQUO CANONE" SI APPLICA: a Solo agli immobili urbani ad uso abitativo b Solo gli immobili urbani ad uso non abitativo c Ad alcuni aspetti della locazione di immobili ad uso abitativo ed in toto alla locazione di immobili ad uso non abitativo d È stata totalmente abrogata.
LA DURATA MINIMA DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE CONVENZIONATO E': a Tre anni con proroga di diritto di altri due b Indeterminato c Tre anni d Cinque anni.
IL CONTRATTO DI AFFITTO DEVE AVERE AD OGGETTO UNA COSA PRODUTTIVA: a No b Si c Solo se le parti ne fanno espressa richiesta d Solo se il contratto ha ad oggetto beni mobili.
NEL CONTRATTO DI COMODATO IL COMODATARIO DEVE RESTITUIRE: a Una cosa della stessa specie e qualità di quella ricevuta, a scelta del comodante b Una cosa della stessa specie e qualità di quella ricevuta, a propria scelta c Una cosa dello stesso valore di quella ricevuta d La stessa cosa ricevuta.
IL COMODATO E' UN CONTRATTO: a Essenzialmente gratuito b Che si presume oneroso c Che si presume gratuito d Oneroso.
SE IN UN CONTRATTO DI MUTUO SONO CONVENUTI INTERESSI USURARI: a La clausola è nulla ed il mutuante avrà diritto agli interessi solo in ragione di metà rispetto a quelli legali b Il contratto è nullo c La clausola è nulla e non sono dovuti gli interessi d La clausola è nulla e gli interessi sono dovuti in misura pari al doppio degli interessi legali.
LE COSE DATE A MUTUO: a Passano in proprietà del mutuatario b Passano in godimento del mutuatario c Passano in proprietà del mutuatario solo se le parti lo pattuiscono espressamente e per iscritto, mentre negli altri casi passano in godimento del mutuatario d Passano in proprietà del mutuatario se il mutuo è oneroso, mentre passano in godimento del mutuatario se il mutuo è gratuito.
L'appalto è il contratto: a Con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro b Con il quale una parte assume l'obbligo di far acquistare all'altra la proprietà di un bene mobile c Con il quale una parte si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell'altra, prestazioni periodiche o continuative di cose d Con il quale una parte consegna una o più cose mobili all'altra e questa si obbliga a pagare il prezzo, salvo che restituisca le cose nel termine stabilito.
Tizio proprietario di un fondo si accorda con caio affinché quest'ultimo costruisca sul predetto una villa, assumendo il compimento dell'opera con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio. In questo caso redigeranno un contratto di: a Somministrazione b Vendita c Lavoro subordinato d Appalto.
A norma del codice civile, l'appaltatore può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera appaltata: a Mai b Solo se autorizzato dal committente c Sempre d Solo nei casi di opera di modico valore avuto riguardo alle condizioni economiche del committente.
Se l'appaltante accetta l'opera può denunciare i vizi della stessa: a Mai b Sempre c Solo se autorizzato dal prefetto d Se questi erano occulti.
Nel contratto d'opera il committente può controllare lo svolgimento dei lavori: a Sempre b Mai c Solo nella ipotesi di appalti il cui corrispettivo sia stato determinato globalmente d Solo nella ipotesi di appalti il cui corrispettivo non sia stato determinato globalmente.
Il contratto di trasporto è: a Essenzialmente gratuito b A discrezione del traportato c A discrezione del vettore d Essenzialmente oneroso.
Nel contratto di trasporto di persone il vettore si obbliga: a A trasferire una persona ed il suo bagaglio da un luogo ad un altro b A trasferire solo persone da un luogo ad un altro c A trasferire su incarico di una persona il suo bagaglio d A non assumere rischi su se stesso.
La responsabilità del vettore per i sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore sussiste: a Mai b Sempre c Quando il viaggiatore dimostri l'esistenza del contratto di viaggio, l'esistenza del danno e che il pregiudizio patito si sia verificato come conseguenza diretta del trasporto d Nel caso in cui viaggiatore esibisca il biglietto di trasporto.
Nel contratto di trasporto di cose la lettera di vettura è: a Meramente facoltativa b Obbligatoria sempre c Inutile d Obbligatoria a richiesta dal vettore.
I soggetti del contratto di trasporto di cose sono: a Solo il vettore b Solo il mittente c Vettore e mittente d Le cose cose trasportate.
SE TIZIO DECIDE DI METTERE IN VENDITA UN APPARTAMENTO, MA LA VENDITA VIENE CURATA DA CAIO ANZICHE' DA TIZIO PERSONALMENTE, SI HA: a Una vendita nulla b Un contratto di rappresentanza c Un contratto di mandato d Una rappresentanza organica.
SI HA RAPPRESENTANZA DIRETTA: a Quando gli effetti della condotta del sostituto si producono immediatamente nella sfera giuridica del sostituito b Quando gli effetti della condotta producono effetti sia in capo al sostituto che in capo al sostituito c Quando gli effetti della condotta del sostituto devono essere autorizzati direttamente dal sostituito d Quando agisce direttamente il sostituito.
LA PROCURA PUO' ESSERE: a Solo generale b Diretta ed indiretta c Generale e speciale d Volontaria ed involontaria.
LA PROCURA PUO' ESSERE REVOCATA: a Mai b Solo nelle ipotesi di rappresentanza indiretta c Se vi è il consenso del sostituto d Sempre.
NELL'IPOTESI IN CUI IL RAPPRESENTANTE HA RICEVUTO DAL RAPPRESENTATO LA PROCURA A VENDERE UN DETERMINATO BENE ED IL RAPPRESENTANTE LO VENDE A SE STESSO SI HA: a Contratto con se stesso b Contratto nullo c Rappresentanza diretta d Rappresentanza organica.
IL PRESIDENTE DI UNA ASSOCIAZIONE HA RAPPRESENTANZA: a Volontaria b Indiretta c Organica d Speciale.
SE UN FALSO RAPPRESENTANTE FA, IN NOME DEL PRETESO RAPPRESENTATO, UN CONTRATTO CHE NON È MAI STATO AUTORIZZATO A FARE SI HA UNA IPOTESI DI: a Rappresentanza volontaria b Contratto nullo c Contratto di mandato d Rappresentanza senza potere.
IL MANDATO PUO' COMPRENDERE ATTI DIVERSI PER IL QUALE E' STATO CONFERITO: a Mai b Si, con l'autorizzazione del Tribunale c Si, nel senso che comprende anche gli atti necessari al compimento degli atti per i quali è stato conferito d Se le parti lo hanno espressamente pattuito.
AI SENSI DEL CODICE CIVILE, L'ATTO CHE ESORBITA DAL MANDATO: a Resta a carico del mandatario se il mandante non lo ratifica b Resta sempre a carico del mandatario c È inesistente d Resta a carico del mandante.
UN MANDATO COLLETTIVO PUO' ESSERE REVOCATO: a Sempre b Solo se tale azione è esercitata dal mandante c Mai d Si, ma la revoca è priva d’effetto se, mancando una giusta causa, essa non viene esercitata da tutti i mandanti.
Per la conclusione del contratto di transazione è richiesta la forma: a Scritta, solo se richiesto dai contraenti b Scritta ad probationem c Scritta ad substantiam d Orale .
La transazione fatta sulla base di documenti in seguito riconosciuti falsi è: a Annullabile b Nulla c Inesistente d Valida.
La transazione relativa ad un contratto illecito è: a Annullabile b Valida c Nulla d Inesistente.
Tizio è debitore della somma complessiva di euro 500.000,00 nei confronti di Mevio, Caio e Sempronio. Con essi conclude un contratto con cui li incarica di liquidare alcune sue attività e di ripartirne tra loro il ricavato in soddisfacimento dei loro credito. In questo caso le parti hanno concluso un contratto: a Di transazione b Di cessione dei beni ai creditori c Di arbitrato d Di comodato.
In quali dei seguenti casi la cessione dei beni ai creditori deve essere resa pubblica col mezzo della trascrizione: a Quando comprende beni immobili b Quando comprende beni mobili c Quando comprende sia beni mobili che immobili d Quando comprende beni mobili registrati.
Qualora tra le parti venga stipulato un contratto di sequestro convenzionale gli obblighi del sequestratario: a Sono rimessi alla determinazione del sequestratario b Sono indicati dalla legge c Sono determinati dal giudice d Sono determinati dal contratto.
Nel contratto di sequestro convenzionale il sequestratario ha diritto al compenso: a Mai b Se non è pattuito diversamente c Solo se porta a termine il suo incarico d Solo se il contratto si risolve nel termine di trenta giorni.
L'arbitrato rituale ha valore giurisdizionale: a Sempre b Mai c Solo nei casi specifici indicati dalla legge d Solo se espressamente indicato dalle parti.
Il compromesso oltre ad essere fatto per iscritto deve indicare l'oggetto della controversia: a Mai b Solo se richiesto dalle parti c Solo in determinati casi previsti dalla legge d Sempre.
E' possibile nell'arbitrato irrituale richiedere al tribunale l'omologazione del lodo: a Si b No, mai c Solo su richiesta scritta delle parti d Solo in determinati casi previsti dalla legge.
La trascrizione riguarda: a Tutti gli atti relativi a beni mobili e solo alcuni relativi a beni immobili b Tutti gli atti relativi a beni immobili e solo alcuni relativi a beni mobili c Tutti gli atti relativi a beni immobili e mobili d Solo alcuni atti relativi a beni immobili e solo alcuni relativi a beni mobili.
La trascrizione è: a Un onere per le parti, un obbligo per i terzi b Un obbligo per le parti, un onere per i terzi c Un obbligo per le parti d Un onere per le parti, che può essere assolto anche da terzi.
La trascrizione ha effetto: a Sul piano della validità del contratto tra le parti b Sul piano del trasferimento dei diritti c Sul piano dell'opponibilità a terzi del trasferimento di diritti d Sul piano della validità e dell'opponibilità del trasferimento di diritti.
Nel caso di doppia alienazione immobiliare: a Chi trascrive per primo prevale, indipendentemente dalla priorità o posteriorità dell'acquisto b Chi trascrive per primo prevale solo se il suo acquisto è prioritario rispetto al secondo c Chi acquista per primo prevale d Chi trascrive per secondo prevale.
In caso di acquisto a non domino di beni immobili: a Vale la stessa regola della doppia alienazione b È sufficiente trascrivere per primi c È necessaria, oltre alla trascrizione, la presenza di altri requisiti: decorso del tempo, buona fede d L'acquisto a non domino non si può configurare nella compravendita di beni immobili.
In virtù del principio di continuità delle trascrizioni: a L'acquirente deve sempre accertarsi che la catena di trascrizioni sia completa b L'acquirente, in caso di conflitto con altro acquirente, per essere sicuro dell'opponibilità del proprio acquisto, deve risalire con le trascrizioni al comune dante causa c L'acquirente può trascrivere soltanto il proprio acquisto d L'acquirente prevale comunque purché sia trascritto il proprio acquisto dal suo immediato dante causa.
Per effetto prenotativo della trascrizione delle domande giudiziali si intende che: a La sentenza retroagisce al momento della domanda b Gli effetti della domanda sono sospesi fino alla sentenza c La sentenza si può anche non trascrivere d Gli effetti della trascrizione della sentenza retroagiscono al momento della domanda.
La pubblicità sanante: a Consente di ritenere valido il contratto nullo b Consente di acquistare validamente anche se il proprio dante causa ha acquistato in base a contratto nullo c Consente di rimediare alla mancata trascrizione d Consente di acquistare da chi ha contrattato in mala fede.
La trascrizione si può operare: a Solo in virtù di un atto notarile b Solo in virtù di una sentenza c In virtù di un atto notarile, di una sentenza, di una scrittura privata d Solo in virtù di un atto notarile, di una sentenza, di una scrittura privata autenticata.
L'annotazione a margine dell'avveramento della condizione risolutiva: a Fa sì che abbiano effetto le trascrizioni a carico di colui a favore del quale si è verificata la condizione b Fa sì che abbiano effetto le trascrizioni a favore della parte che abbia acquistato il proprio diritto condizionato c Fa sì che abbia effetto la condizione d Fa sì che la trascrizione originaria sia valida.
Il collegamento strutturale è: a È solo legale b È solo volontario c È solo funzionale d È sia legale che volontario.
Il collegamento tra preliminare e definitivo è: a strutturale b funzionale c non c'è collegamento d sia strutturale che funzionale.
Il sale and lease back è: a sempre lecito b sempre illecito c nullo se in violazione dell'art. 2744 del Codice civile d sempre valido.
L'invalidità del preliminare: a si estende sempre al definitivo b non si estende al definitivo c rende impossibile il definitivo d rende annullabile il definitivo.
La violazione di un contratto preliminare: a dà luogo a responsabilità precontrattuale b dà luogo a responsabilità contrattuale c dà luogo a responsabilità aquiliana d non dà luogo a responsabilità.
La novazione si riconosce: a dall'animus novandi b dall'animus solvendi c dalla forma dell'atto d dal numero dei contraenti.
La datio rei: a È un elemento di perfezionamento del contratto reale b È un elemento di perfezionamento di tutti i contratti c È un requisito di forma d attiene alla causa del negozio.
La nullità del definitivo: a si estende al preliminare b non si estende al preliminare c si estende in parte al preliminare d rende annullabile il preliminare.
In caso di collegamento strutturale: a vale la regola simul stabunt, simul cadent b non vale la regola precedente c solo a volte vale la regola precedente d uno dei due contraenti è risolubile.
Il preliminare di compravendita di un immobile non ancora sanato: a È nullo b È annullabile c ha un vizio di forma d È valido.
L'autonomia contrattuale è sancita: a dall'art. 1392 del Codice civile b dall'art. 1321 del Codice civile c dall'art. 1218 del Codice civile d dal solo II comma dell'art. 1322 del Codice civile.
I contratti normativi sono: a sia individuali che collettivi b solo individuali c solo collettivi d non sono configurabili.
Il contratto aperto all'adesione di tutti: a È associativo b È associativo ma non plurilaterale c non è associativo d È plurilaterale ma non associativo.
Nel contratto aperto all'adesione di tutti gli interessi: a sono contrapposti b sono convergenti c sono divergenti d sono ininfluenti.
Il factoring: a È un contratto normativo individuale b non è un contratto normativo c È un contratto normativo collettivo d non è un contratto.
La costituzione di un circolo sportivo: a può essere un contratto aperto b non può essere un contratto aperto c È un contratto a pressioni corrispettive d È un contratto commutativo.
Il contratto sottostante: a può derogare al contratto normativo b non può derogare al contratto normativo individuale c può sempre derogare al contratto collettivo d non è un contratto.
Il conto corrente è un contratto: a bancario normativo b bancario non normativo c normativo non bancario d non è un contratto.
All'interpretazione dei contratti normativi collettivi si applica: a l'art. 1362 del Codice civile b l'art. 12 delle preleggi c entrambi gli articoli d nessuno dei due articoli.
Il contratto collettivo nazionale di lavoro: a È obbligatorio ex art. 39 della Costituzione b È obbligatorio ex art. 36 della Costituzione c non è obbligatorio d può essere sempre derogato.
L'art. 2034 cod. civ. stabilisce che: a non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali b non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali, salvo che la prestazione sia stata eseguita da un incapace c È sempre ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali d non è ammessa la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali o sociali, salvo che la prestazione sia stata eseguita in buona fede.
L'art. 2035 cod. civ. stabilisce che: a chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume non può ripetere quanto ha pagato b chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume può ripetere quanto ha pagato c chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume può ripetere quanto ha pagato ma solo se in buona fede d chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume non può ripetere quanto ha pagato solo se l'altro contraente è in precarie condizioni economiche.
La nullità della disposizione testamentaria, da qualunque causa dipenda: a non può essere fatta valere da chi, conoscendo la causa della nullità, ha confermato la disposizione b non può essere fatta valere da chi ha confermato la disposizione o dato ad essa volontaria esecuzione c non può essere fatta valere da chi, conoscendo la causa della nullità, ha, dopo la morte del testatore, confermato la disposizione o dato ad essa volontaria esecuzione d può essere fatta valere da chi, conoscendo la causa della nullità, ha, dopo la morte del testatore, confermato la disposizione o dato ad essa volontaria esecuzione.
L'art. 799 cod. civ. prevede: a la nullità della donazione da qualunque causa dipenda, non può essere fatta valere dagli eredi o aventi causa dal donante che hanno, dopo la morte di lui, confermato la donazione o vi hanno dato volontaria esecuzione b la nullità della donazione da qualunque causa dipenda, non può essere fatta valere dagli eredi che, conoscendo la causa della nullità, hanno, dopo la morte di lui, confermato la donazione o vi hanno dato volontaria esecuzione c la nullità della donazione può essere fatta valere dagli eredi o aventi causa dal donante che, conoscendo la causa della nullità, hanno, dopo la morte di lui, confermato la donazione o vi hanno dato volontaria esecuzione d la nullità della donazione da qualunque causa dipenda, non può essere fatta valere dagli eredi o aventi causa dal donante che, conoscendo la causa della nullità, hanno, dopo la morte di lui, confermato la donazione o vi hanno dato volontaria esecuzione.
Ai sensi dell'art. 2332 cod. civ. la nullità della società può essere pronunciata: a nei casi previsti dalla legge dopo l'iscrizione nel registro delle imprese b anche prima della iscrizione nel registro delle imprese c sempre su istanza dei soci d su istanza della maggioranza dei soci.
La mancata stipulazione dell'atto costitutivo nella forma dell'atto pubblico, ai sensi dell'art. 2332 cod. civ., comporta : a la nullità dell'atto costitutivo b la nullità della società c la nullità degli atti compiuti dalla società d la nullità degli atti di straordinaria amministrazione.
La nullità o l'annullamento del contratto di lavoro: a non produce effetto per il periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione salvo che la nullità derivi dall'illiceità dell'oggetto o della causa b produce effetto per il solo periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione c produce effetto per il periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione salvo che la nullità derivi dall'illiceità dell'oggetto o della causa d non produce effetto per il periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione.
Se il lavoro, ai sensi dell'art. 2126 cod. civ. è stato prestato con violazione delle norme sul lavoro, ne discende: a la perdita del diritto alla retribuzione dal parte del lavoratore b la perdita del diritto alla retribuzione da parte del lavoratore se in malafede c che il lavoratore ha comunque diritto a percepire la retribuzione d che il lavoratore ha comunque diritto a percepire la retribuzione solo se in buona fede.
La disciplina del matrimonio putativo è prevista dall'articolo: a 138 cod. civ b 128 cod. civ c 129 cod. civ. d 149 cod. civ.
Il matrimonio dichiarato nullo: a ha sempre gli stessi effetti del matrimonio valido b ha sempre gli stessi effetti del matrimonio valido rispetto ai figli c non produce effetto alcuno d produce solo effetti di natura patrimoniale.
I contratti c.d. "Atipici" sono: a quelli non tipizzati dalla legge b quelli non consentiti dalla legge e quindi contra legem c i contratti dei consumatori d i contratti secondo buona fede.
Un contratto è "tipico" quando: a il codice ne detti la regolamentazione almeno dei suoi aspetti essenziali b il codice o una legge speciale ne detti la regolamentazione almeno dei suoi aspetti essenziali c il codice o una legge speciale ne detti la regolamentazione d una legge speciale ne detti la regolamentazione almeno dei suoi aspetti essenziali.
L'art. 1322 cod. civ. prevede che: a il contenuto di un contratto è tassativamente previsto dalla legge b le parti possono anche determinare il contenuto del contratto fuori dai limiti posti dalla legge c le parti possono sempre liberamente determinare il contenuto del contratto d le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge.
Le parti negoziali possono, ai sensi dell'art. 1322 cod. civ.: a anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare , purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico b anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare c solo concludere contratti che appartengano ai tipi previsti dall'ordinamento giuridico d anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare , anche quando non siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico.
Tra causa concreta di un negozio giuridico e tipo negoziale: a non vi è differenza b vi è differenza sostanziale c vi è solo differenza terminologica d vi è differenza in quanto il tipo o normotipo altro non è che una norma, uno schema legale mentre la causa può corrispondere a quello schema in tutto e per tutto ovvero può avvicinarsi analogicamente alla previsione legislativa e in entrambi i casi quel contratto riceverà la disciplina prevista dal normotipo.
Se la causa non corrisponde ad alcuno dei tipi previsti dalla legge : a il contratto è nullo b la causa è illecita c si applicano le norme sul contratto in generale d il contratto è annullabile.
La causa è illecita: a se non prevista dalla legge b quando è contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume c quando è contraria al buon costume d quando è contraria all'ordine pubblico.
Il parametro di valutazione della causa è: a la funzione economica che le parti intendono realizzare con quel contratto b la volontà delle parti c quanto previsto dalla legge d la buona fede.
Se la causa è illecita, il contatto è: a annullabile b inefficace c nullo d sanabile.
Se la causa è contraria a norme imperative, il contratto è: a nullo b inefficace c annullabile d illecito.
La meritevolezza è: a il risultato di un giudizio che deriva dalla valutazione della liceità della causa b il risultato di un giudizio che deriva dalla valutazione sul merito degli interessi che hanno portato al contratto c il risultato di un giudizio che deriva dalla valutazione sulla liceità degli interessi delle parti d il risultato di un giudizio che deriva dalla valutazione sul merito del contratto.
L'accertamento della meritevolezza degli interessi perseguiti dalle parti con la conclusione del contratto: a È un giudizio di merito non censurabile in Cassazione b È un giudizio di merito censurabile in Cassazione c È un giudizio di merito censurabile anche in Cassazione d È un giudizio di merito censurabile in qualsiasi stato e grado.
Il giudizio di meritevolezza: a precede il giudizio sulla liceità dell'oggetto del contratto, perché prima ancora che l'interprete consideri se un negozio sia valido o nullo deve essere valutato se l'oggetto del giudizio è un negozio o resta fuori dalla sfera del giuridicamente rilevante b segue il giudizio sulla validità del contratto. c precede o segue il giudizio sulla validità del contratto. d precede il giudizio sulla validità del contratto, perché prima ancora che l'interprete consideri se un negozio sia valido o nullo deve essere valutato se l'oggetto del giudizio è un negozio o resta fuori dalla sfera del giuridicamente rilevante.
Si considerano inesistenti gli accordi che: a sono contra legem b sono contrari all'ordine pubblico c non sono previsti dall'ordinemento d non superano il giudizio di meritevolezza.
Al giudizio di meritevolezza devono essere assoggettati: a non solo i contratti atipici ma anche quelli tipici b solo i contratti atipici c solo i contratti tipici d solo i contratti tipici contratti dal consumatore.
Ai sensi dell' 1681, c. 3, cod. civ. nel trasporto di cortesia: a non è ravvisabile alcun interesse giuridicamente apprezzabile del vettore che è mosso unicamente dal desiderio di attuare una disinteressata manifestazione di amicizia, condiscendenza, mero spirito di liberalità o altro nobile sentimento b È ravvisabile un interesse giuridicamente apprezzabile del vettore c È ravvisabile solamente un interesse di natura patrimoniale del vettore d È ravvisabile solamente un interesse di natura non patrimoniale del vettore.
La dottrina e la giurisprudenza fanno menzione alla categoria della inesistenza quando: a l'atto è sottratto alla disciplina dell'invalidità b l'atto è sottratto alla disciplina dell'invalidità e in particolare quando esso non tollera alcuna forma di conservazione c l'atto è sottratto alla disciplina dell'invalidità e in particolare quando esso prevede una forma di conservazione d l'atto è sottratto alla disciplina dell'invalidità e in particolare quando esso prevede una forma di conservazione espressamente tipizzata dall'ordinamento.
La categoria dell'inesistenza assume valore concettuale: a solo nel diritto privato in riferimento ai contratti tipici b solo nel diritto privato e soprattutto assume autonomia di significato e di disciplina c solo nel diritto privato d anche nel diritto privato e soprattutto assume autonomia di significato e di disciplina.
L'art. 1681 c.c. disciplina: a la responsabilità del vettore per i danni cagionati ad altri veicoli b la responsabilità del vettore per i sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore c una ipotesi di responsabilità per cose in custodia d la responsabilità del vettore solo per i danni alle cose trasportate da esso.
Ai sensi dell'art. 1681 c.c. sono nulle: a le clausole che limitano la responsabilità del vettore b le clausole che limitano la responsabilità del vettore verso i terzi c le clausole che limitano la responsabilità del vettore per i soli danni alle cose d le clausole che limitano la responsabilità del vettore per i sinistri che colpiscono il viaggiatore.
La forma è: a un elemento essenziale del contratto b un coelemento necessario c È un elemento accidentale d non è un elemento del contratto.
La forma scritta è: a richiesta ad probationem e ad substantiam b richiesta solo ad probationem c richiesta solo ad substantiam d È sempre richiesta a tutti i contratti.
In via di principio i contratti: a devono avere forma scritta b sono atti pubblici c sono contratti verbali d sono a forma libera.
I trasferimenti onerosi di diritti reali su beni immobili: a necessitano della forma scritta b necessitano della forma solenne c necessitano della forma scritta ad probationem tantum d sono a forma libera.
I negozi familiari richiedono: a l'atto pubblico o la forma scritta b solo la forma scritta c la forma scritta ad probationem tantum d sono a forma libera.
La donazione richiede: a la scrittura privata b l'atto pubblico c il consenso orale d la forma scritta ad probationem tantum.
Il contratto preliminare: a ha forma scritta b ha forma orale c ha forma scritta ad probationem tantum d ha la forma richiesta dalla legge per la validità del definitivo.
La convalida: a È a forma solenne b È a forma scritta c È a forma orale d ha la stessa forma dell'atto da convalidare.
Il contrarius actus: a È a forma orale b ha la stessa forma dell'atto da convalidare c È a forma libera d È a forma scritta.
Il mancato rispetto della forma convenzionale dà luogo: a alla risolubilità del contratto concluso in forma diversa b alla nullità relativa del contratto concluso in forma diversa c all'annullabilità del contratto concluso in forma diversa d non incide sulla validità del contratto concluso in forma diversa.
Il contratto: a fa forza di legge anche rispetto ai terzi b non ha mai forza di legge c ha forza di legge solo tra le parti d solo alcuni contratti hanno forza di legge.
Il contratto tra le parti: a può essere a danno del terzo b non può mai nuocere al terzo c può solo essere a favore del terzo d non può essere a carico del terzo.
La mancata osservanza del diritto di esclusiva: a non incide sui diritti dei terzi b può solo favorire il terzo c rende nullo il contratto d si può configurare come un contratto a danno del terzo.
La mancata osservanza del diritto di preferenza: a può solo favorire il terzo b si può configurare come un contratto a danno del terzo c non incide sui diritti dei terzi d rende nullo il contratto.
La mancata osservanza del pactum de non contrahendo: a si può configurare come un contratto a danno del terzo b non incide sui diritti dei terzi c rende nullo il contratto d può solo favorire il terzo.
Il contratto a favore del terzo: a necessita sempre dell'accettazione del terzo b È nullo se non c'è accettazione del terzo c È perfetto anche senza l'accettazione del terzo d È revocabile se non c'è l'accettazione del terzo.
La rendita vitalizia: a non è un contratto a favore del terzo b può configurarsi come un contratto a favore del terzo c È un contratto a danno del terzo d È un contratto a carico del terzo.
L'assicurazione sulla vita: a può configurarsi come un contratto a favore del terzo b non è un contratto a favore del terzo c È un contratto a carico del terzo d È un contratto a danno del terzo.
Il trasporto a favore del destinatario: a È un contratto a danno del terzo b È un contratto a carico del terzo c non è un contratto a favore del terzo d può configurarsi come un contratto a favore del terzo.
L'accollo di debito: a È un contratto a carico del terzo b non è un contratto a favore del terzo c può configurarsi come un contratto a favore del terzo d È un contratto a danno del terzo.
Il contratto sul patrimonio del terzo: a ha effetti obbligatori b può avere effetti reali c È nullo d È annullabile.
La vendita di cose altrui: a ha effetti reali b È annullabile c ha effetti obbligatori d È nulla.
La locazione di cose altrui: a È nulla b ha effetti obbligatori c È annullabile d È revocabile.
La donazione di cosa altrui: a È annullabile b ha effetti reali c ha effetti obbligatori d È nulla.
Il legato di cosa altrui: a È sempre nullo b È nullo se il testatore non conosceva l'altruità del bene c È annullabile d ha effetti reali.
Il legato di cose altrui valido: a ha effetti reali b ha effetti differiti c ha effetti obbligatori d non ha effetti.
Il contratto a carico del terzo: a obbliga solo il promittente b obbliga solo il terzo c obbliga entrambi d non obbliga nessuno.
La promessa del fatto altrui: a non obbliga il promittente b obbliga solo il terzo c È nulla d impone il promittente ad adoperarsi affinchè il terzo adempia.
In caso di inadempimento del terzo, il promittente: a È tenuto a pagare il risarcimento b È tenuto a pagare un indennizzo c È tenuto lui alla prestazione d non ha alcuna responsabilità.
L'obbligo del venditore di cancellare l'ipoteca gravante su una casa acquistata da terzi: a È disciplinato dall'art. 1381 cod. civ. b È annullabile c È nullo d È inefficace se non c'è consenso della banca.
L'imprenditore: a È sempre contraente forte b può essere contraente debole c non è mai contraente debole d non necessita mai di particolari tutele.
I patti che costituiscono abuso di dipendenza economica: a sono nulli b sono annullabili c sono rescindibili d sono risolubili.
La forma del contratto di subfornitura che tutela l'imprenditore debole: a deve essere ad probationem tantum b deve essere solenne c È a forma libera d deve essere ad substantiam.
Il contratto di subfornitura: a È sempre un subcontratto b non è mai un subcontratto c non è necessariamente un subcontratto d È un negozio unilaterale.
La sublocazione: a È sempre un subcontratto b a volte è un subcontratto c È un negozio unilaterale d non è mai un subcontratto.
Il trust: a viene costituito solo per scopi illeciti b viene costituito nell'interesse delle parti per fini non determinati c viene costituito nell'interesse di terzi d viene costituito solo per scopi immorali.
I beni oggetto del trust: a fanno parte del patrimonio del trustee b costituiscono autonomo patrimonio c sono patrimonio di una delle parti d non hanno natura patrimoniale.
Nella comunione legale il conferimento in trust da parte di un solo coniuge senza il consenso dell'altro: a È nullo b È revocabile c È risolubile d È annullabile.
Il trust: a È apponibile solo ai creditori b È apponibile solo agli aventi causa c non è apponibile a terzi d È apponibile a terzi.
Il trustee: a ha il potere e l'obbligo di amministrare b ha solo il potere di amministrare c non è obbligato ad amministrare d non deve rendere conto dell'amministrare.
Il leasing è: a un contratto nominato ma atipico b un contratto astratto c un contratto tipico d un contratto a forma vincolata.
Il leasing di godimento è simile al contratto di: a compravendita con riserva di proprietà b appalto c locazione d subappalto.
Con il leasing: a viene attribuito all'operatore economico il godimento di beni mobili o immobili, strumentali alla produzione, gratuitamente b viene attribuito all'operatore economico il godimento di beni mobili o immobili, strumentali alla produzione, con il versamento di un corrispettivo in canoni c viene attribuito all'operatore economico la proprietà di beni mobili o immobili, strumentali alla produzione, con il versamento di un corrispettivo in canoni d viene attribuito all'operatore economico il godimento di beni mobili o immobili con il versamento di un corrispettivo in canoni.
Il "patto di opzione" consente: a consente all'utilizzatore di riscattare il bene alla scadenza della locazione con il versamento di una somma calcolata sul valore di scambio residuo b consente all'utilizzatore di vendere il bene a terzi alla scadenza della locazione c consente all'utilizzatore di riscattare il bene alla scadenza della locazione con il versamento di una somma forfettaria d consente all'utilizzatore di riscattare il bene alla scadenza della locazione con il versamento di una somma calcolata sul valore di mercato del bene.
Il "sale and lease back" consente: a di vendere un immobile alla società di leasing b di vendere un immobile alla società di leasing che paga il corrispettivo e loca contestualmente il bene compravenduto al venditore che si impegna a pagare il canone con la possibilità di riscattare il bene c di vendere un immobile alla società di leasing che paga il corrispettivo e loca contestualmente il bene compravenduto al venditore d di vendere un immobile alla società di leasing che paga il corrispettivo e loca contestualmente il bene compravenduto al venditore che si impegna a pagare il canone.
Il leasing può differenziarsi in: a leasing di beni immobili e beni mobili b leasing di beni immobili e beni servizi c leasing di beni mobili e beni servizi d leasing finanziario e leasing operativo.
Nel leasing traslativo, in caso di inadempimento: a trova applicazione il meccanismo riequilibratore delle prestazioni previsto dall'art. 1524 cod. civ. per la vendita con riserva di proprietà b trova applicazione il meccanismo riequilibratore delle prestazioni previsto dall'art. 1527 cod. civ. per la vendita con riserva di proprietà c trova applicazione il meccanismo riequilibratore delle prestazioni previsto dall'art. 1526 cod. civ. per la vendita con riserva di proprietà d trova applicazione il meccanismo riequilibratore delle prestazioni previsto dall'art. 1522 cod. civ. per la vendita con riserva di proprietà.
Nel leasing di godimento, in caso di indamepimento: a ove il contratto sia invece sussumibile sotto la categoria della locazione di cose, troverà applicazione la regola di cui all'art. 1458 cod. civ b troverà applicazione la regola di cui all'art. 1458 cod. civ c ove il contratto sia invece sussumibile sotto la categoria della locazione di cose, troverà applicazione la regola di cui all'art. 1450 cod. civ d troverà applicazione la regola di cui all'art. 1451 cod. civ.
Se nel contratto di leasing è previsto che il prezzo dell'opzione sia di gran lunga inferiore al valore residuo del bene dopo l'utilizzazione: a il leasing ha natura traslativa b il contratto è nullo c il contratto è annullabile d la clausola è nulla.
Se nel contratto di leasing è previsto che il prezzo dell'opzione sia equivalente al valore residuo del bene dopo l'utilizzazione: a il leasing ha natura traslativa b il leasing è di mero godimento c il contratto è inefficace d la clausola è nulla.
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