Critica piattaforma 3
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Critica piattaforma 3 Description: Esercitazione personale |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
Per Ejchenbaum, il formalismo russo deve studiare i testi. A partire dall’autore. Indipendentemente dalla personalità dell’autore. In modo apposto alla volontà d’autore. Facendo particolare riferimento alle biografie. Ai formalisti russi interessa: Fare storia socio-politica della letteratura. Leggere i testi secondo un’ottica marxista. Comprendere le forme letterarie a partire dalle biografie degli autori. Comprendere una determinata forma, scelta dall’autore, come legge costitutiva dell’oggetto. Šklovskij paragona l’autore a: Uno sportivo. Un giocatore di scacchi. Un ballerino. Un pittore. Per Tomaševski La personalità dello scrittore e qualsiasi elemento della sua vita quotidiana e della sua biografia hanno rilevanza per gli studi letterari: Soltanto se sono diventati “ Materiale da costruzione “ di un’opera. Soltanto se lo scrittore sta scrivendo la sua autobiografia. Soltanto se lo scrittore è autore di romanzi autobiografici. Soltanto se sono diventati importanti a causa della fama dello scrittore. Per Jurij Tynjanov, la personalità dell’autore: È un fattore dinamico. È il centro degli studi letterari. Non è in alcun modo interessante. È importante al pari delle opere. Per la scuola di Bachtin: La letteratura può essere ridotta alla biografia dell’autore solo in alcuni casi. La letteratura non deve essere ridotta biografia, ma è inclusa all’interno della categoria delle azioni storiche. Il critico deve cancellare biografie e orizzonti storico-ideologico dalle sue analisi. Il critico può indagare le biografie, ma non il contesto storico. Secondo la scuola di Bachtin: I formalisti sono stati i primi a interpretare correttamente le forme letterarie. I formalisti portano finalmente la letteratura all’interno del dialogo collettivo. I formalisti sbagliano quando si concentrano sulle biografie degli autori, trascurando la costituzione del testo. I formalisti staccano, con un taglio netto, l’opera letteraria dall’interazione degli uomini. Per Bachtin, l’evento vivo dell’arte è: Il momento della creazione solipsistica. Il momento in cui il lettore dà vita all’opera. Il rapporto di due coscienze. Il rapporto tra letteratura e politica. Nelle pagine di “ L’autore e l’eroe “, Facendo cadere l’accento sull’attività dell’autore Bachtin stabilisce: Un parallelo tra l’attività estetica dello scrittore e ogni rapporto conoscitivo che stabiliamo con gli altri. L’importanza decisiva degli studi biografici per l’interpretazione dei testi. La fine di ogni prospettiva internazionalista. La relativa prevalenza della forma sul dialogo estetico. Per Bachtin, l’autore si trova: All’interno del testo. Nel punto di tangenza tra realtà e testo. All’esterno del testo. Più all’interno che all’esterno del testo. Barthels ha introdotto in Europa il concetto dell’ intentional fallacy attraverso l’immagine della: Fine del libro. Distruzione della biografia. Scomparsa del lettore. Morte dell’autore. Per Barthels, la scrittura letteraria: Parla della nostra realtà. È transitiva e attiva. Ha solo scopi intransitivi. Ha solo significato metastorici. Secondo Barthes non possiamo mai dire con certezza chi parla in uno scritto perchè: La scrittura non è un fatto oggettivo. La scrittura è la distruzione della voce e dell’origine. La scrittura letteraria parla da sé. La scrittura non può mai essere del tutto interpretata. Secondo Denner, l’atteggiamento intenzionale: Può essere sostituito da altri atteggiamenti, quali l’atteggiamento fisico e l’atteggiamento progettuale. Si applica solo quando abbiamo l’intenzione di utilizzare un oggetto per la sua funzione (Ad esempio, usare una sveglia per svegliarci). È l’atteggiamento che adottiamo quando facciamo predizione sul futuro (Come ad esempio nel caso della meteorologia). Si basa sull’analisi delle credenze, dei desideri, del contesto e degli obiettivi dell’agente Ed è assolutamente necessario per conoscere l’interazione umana. L’atteggiamento dello strutturalismo di Barthes Davanti al testo, Rifacendoci alle categorie di Denett, Può essere definito come: Progettuale. Condizionale. Intenzionale. Fisico. Un saggio importante di del rida per il problema dell’intenzione in letteratura è: Segnatura spazio tempo. La morte del lettore. Firma evento contesto. La differenza della scrittura. Secondo Derrida, il concetto di contesto: È stato ben delineato dalla tradizione marxista. È caratterizzato da insufficienza teorica. Non è presente in Hegel. Si determina solo nella scrittura. Secondo Derrida, La scrittura: È sempre in relazione con un’assenza e questa è anche assenza dell’emittente (Morte dell’autore). È sempre in relazione con la presenza concreta di un Soggetto scrivente e agente. Non può essere messa in relazione né con la presenza né con l’assenza perché è un patto sempre virtuale. Si fonda a partire da una differenza che è spesso una differenza di genere. Secondo Derrida, una delle caratteristiche della scrittura è: L’apertura alla comunicazione indiretta. La fine del legame con la lettera. La distinzione tra detto e concetto. La rottura con l’orizzonte della comunicazione. La scrittura, per Derrida, sorge: Dalla morte di autore, lettore e referenza contestuale. Dalla autoaffermazione del lettore. Dalla deiscenza dei significati. Dalla trasparenza dei codici. Foucault nel 1969 al College de France tenne una conferenza intitolata: Che cos’è un autore?. Chi è l’autore?. La morte dell’autore. Rinascita dell’autore. Secondo Foucault una delle caratteristiche della funzione autore è: L’indistinguibilità fra autore e lettore. L’impossibilità di determinare un autore per uno specifico testo. Il fatto che l’anonimato letterario non è sopportabile. Il fatto che il testo letterario può essere riferito a volte a più autori. Nella riflessione di Foucault: Siamo davanti al primo caso europeo di applicazione dell’Intentional Fallacy. Siamo davanti non a una scomparsa, ma a una problematizzazione dell’autorialità. Siamo davanti al maggior esempio di teorizzazione di morte dell’autore. Siamo davanti davanti ad un caso di esaltazione del ruolo del genio autoriale. Foucault definisce il dispositivo come: Il contrario di una struttura. L’evoluzione naturale di una struttura. Un insieme di autore, opera e lettore. Un insieme di strategie e rapporti di forza. Nella teorizzazione di Foucault, un dispositivo può essere definito come: Una struttura complessa e interattiva. Un Habitus legato a una specifica postura d’autore. Un campo vettoriale storicamente determinato e contestualmente orientato. L’insieme di autore, testo e lettore. Negli autori successivi a Foucault, il dispositivo è definito come: Un bisogno specifico. Un elemento politico. Una matrice interazionale. Una rete di transazioni economiche. Secondo Agamben, il soggetto-autore si forma: Attraverso il confronto con il lettore. Attraverso il confronto con i dispositivi. Attraverso il confronto con i critici letterari. Attraverso il confronto con gli editori. Secondo Agamben l’aver luogo della. Poesia si dà: Nel gesto in cui autore e il lettore si mettono in gioco nel testo. Nel gesto critico degli interpreti. Nel gesto semplice della letteratura. Nel gesto infinito dell’interpretazione. Carla benedetti nel suo libro sull’autore dichiara la sua dipendenza concettuale da: Foucault. Benjamin. Agamben. Deleuze. Secondo Carla benedetti la cosiddetta morte dell’autore è Servita a: Liberarsi della pesante figura del critico letterario tradizionale. Liberarsi della tradizione a favore di un gioco libero ironico con le forme. Liberarsi degli aspetti aspetti formali e stilistici legati all’interpretazione del testo. Liberarsi una volta per tutte del problema della fallacia dell’intenzione. Robert Escarpit analizza il ruolo dello scrittore: Come produttore letterario. Come esecutore poetico. Come teorico dell’arte. Come gestore tecnico del testo. Escarpit Nota come la nascita di nuovi gruppi nella popolazione letteraria: Corrisponde all’instaurarsi di regime totalitari. Corrisponda Stati pacifici duraturi. Corrisponda a momenti di distensione (Fine di guerre o rivolte). Corrisponda ad eventi non sempre determinabili. La sociologia di Escarpit procede attraverso la compilazione di: Indici di parole chiave. Indici di scrittori. Indici di biotipi. Indici di afferenza. La metodologia di Lucien Goldmann è detta: Strutturalismo sociologico. Strutturalismo letterario. Strutturalismo transazionale. Strutturalismo genetico. Secondo Goldmann, il vero autore di un’opera letteraria è: Il lettore con la sua libertà interpretativa. Una collettività costruita come tessuto complesso di relazioni interindividuali. Il critico di ri-uso Che dà l’interpretazione corretta del testo. L’autore ma inteso Non come entità biologica ma come funzione. Secondo Bourdieu è importante: Analizzare la cultura specifica di ogni autore letterario. Analizzare la posizione degli artisti nella struttura della classe dirigente. Distinguere tra autori appartenenti alle classi popolari e autori appartenenti ai ceti abbienti. Distinguere tra autori provenienti dalla classe nobiliare e autori che contestano il privilegio della nobiltà. Bordieu definiscie il campo letterario come: Una rete di relazioni oggettiva fra posizioni. Una rete costituita da autore, Opera e lettore. Una rete transmediale. Una rete connettiva e sociale. Per Bourdieu il campo letterario: È un campo di forze principalmente passive. È un campo di forze che agiscono su tutti coloro che vi entrano. È un campo di forze principalmente attive. È un campo di forze determinate dalla presenza dell’autore. Il concetto di postura d’autore è utilizzato da: Lucien Goldmann. Pierre Bourdieu. Jérôme Meizoz. Michel Foucault. La postura d’autore è: Il modo di occupare una posizione nel campo letterario. Il ruolo sociale detenuto da un autore. L’equivalente dell’autore ipotetico. Una categoria dello strutturalismo letterario. Secondo Couturier, le principali linee di negazione del ruolo dell’autore sono state: Strutturalismo, Decostruzionismo e semiotica. Marxismo, Psicoanalisi e storicismo. Romanticismo, Illuminismo e decadentismo. Estetica della ricezione e realismo socialista. Secondo Couturier, lo strutturalismo ha voluto cancellare l’autore: Per dare alla critica letteraria una totale libertà di interpretazione. Per dare alla critica letteraria la stessa legittimità scientifica attribuita alla linguistica. Per dare alla critica letteraria la possibilità di concentrarsi sul testo. Per dare alla critica letteraria la possibilità dell’interpretazione contro-autoriale. Per Couturier, la critica deve essere: Un’analisi libera da qualsiasi vincolo d’autore. Frutto del solo confronto con il testo. Scambio appassionato con la figura dell’autore iscritta nel testo. Indispensabilmente legata alla tradizione filologica. Gennette sulla questione dell’autore porta avanti una posizione: Assolutamente intenzionalista. Assolutamente anti-intenzionalista. Moderatamente scettica. Moderatamente intenzionalista. Secondo Genette, circostanze genetiche ed extra-formali: Non possono agire in nessun modo sulla ricezione delle opere. Sono del tutto inessenziali Nel rapporto con l’opera letteraria. Agiscono continuamente sulla ricezione delle opere. Sono il primo aspetto che il critico letterario deve tenere in considerazione per una corretta analisi del testo. Secondo Genette, l’intenzione d’autore: Non può in alcun modo rientrare nella spiegazione dell’arte. Deve rientrare nella spiegazione dell’arte, che può escludere solo dettagli oziosi. Può rientrare nella spiegazione dell’arte solo se l’autore ha una biografia celebre. Deve essere analizzata secondo il modello del formalismo americano. Secondo Schaeffer la tesi anti-intenzionalista: Se è presa la lettera, porta all’esclusione della possibilità della sua stessa formulazione, come di ogni formulazione. È l’unica che garantisce la scientificità dell’interpretazione letteraria. Non è accettabile sulla base delle definizioni di Foucault. È accettabile solo nella versione di Barthes, ma non in quella di Wimsatt e Beardsley. Schaeffer formula le sue teorie sull’autore e sull’intenzione a partire dalla riflessione di: Foucault. Searle. Barthes. Derrida. Secondo Compagnon il punto più controverso degli studi letterari è: Il ruolo che spetta al lettore. Il ruolo che spetta alla critica letteraria. Il ruolo che spetta all’autore. Il ruolo che spetta al lettore. Sophie Radau è teorica della: Critica contro-fattuale. Critica contro-autoriale. Critica contro-testuale. Critica contro-evenemenziale. Nel dibattito critico sull’autore, i concetti di responsabilità e interesse conversazione sono stati introdotti rispettivamente da: Cavell e Carroll. Wimsatt e Beardsley. Deleuze e Guattari. Foucault e Derrida. Le teorie sull’autore di Cavelle Carroll rispondono al bisogno: Di occuparsi solo del testo in sé e per sé. Di rimuovere la figura dell’autore per potenziare quella del lettore. Di riconoscere nella responsabilità del dialogo la realtà dell’autore. Di sconfessare le tesi intenzionaliste. Il riconoscimento dell’importanza ell’iniziativa de ri-uso porta alla: Fondazione scientifica della critica letteraria. Costruzione di un’identità dialogica. Alla negazione dell’iniziativa d’autore. Alla fine dell’intenzionalismo. Pensare l’iniziativa all’interno della teoria e della critica letteraria vuol dire: Fare critica in modo assolutamente scientifico. Adeguare la critica alle istanze della linguistica strutturale. Negare la possibilità dell’intenzionalismo ottocentesco. Ricollocare gli autori in un’idea complessa di storia. Lo studio dell’iniziativa in critica letteraria è: Lo studio del modo in cui la mente dell’autore è conoscibile attraverso le sue opere. Lo studio dell’azione intenzionale in relazione a una situazione globale e al presente in cui l’azione si iscrive dialetticamente. Lo studio dell’azione di riconfigurazione incessante del panorama culturale operata dai Soli lettori di ri-uso. Un carattere accessorio dello studio formale dei testi letterari. Ogni iniziativa d’autore per essere analizzata: Richiede un modello predefinito di analisi. Richiede una sapienza che solo la lettura di molti testi poetici può donare. Richiede un titolo di studio specifico. Richiede il coraggio e la responsabilità di un’analisi storica complessa. Il New Historicism ra anni 80 e 90 del XX secolo ha provato a ricostruire: La possibilità di una interpretazione genuinamente anti-intenzionale. L’ipotesi storiografica dello storicismo tradizionale. I frammenti di un paradigma storiografico andato disperso sotto i colpi dei formalismi e della decostruzione. Il paradigma delle scienze esatte all’interno delle scienze umane. Greenblatt invita a cercare la storia: Nei margini del testo, nel dettaglio, nella singolarità. Nella grande storia, nei grandi eventi e nei grandi capolavori di ciascuna epoca. Negli anfratti della singola coscienza d’autore. Nelle risposte dei lettori alle grandi opere letterarie. Con il termine iniziativa si intende: Ciò che è nella mente dell’autore. Il luogo è significato del presente - Presente personale e presente storico - Nell’architettura del tempo. Il rendersi presente di una forza mentale individuale all’interno di un contesto ostile. L’affermarsi di una tensione fra presente e futuro, in nome di forze che provengono dal passato. Ricoeur per descrivere con una immagine il tempo dell’iniziativa parla di: Una linea retta che procede verso l’alto in modo uniforme. Una spirale senza fine che fa passare la mediazione più volte per il medesimo punto, ma ad un’altezza diversa. Una linea circolare che ritorna più volte nel medesimo. Una linea spezzata, fatta di tante forze opposte e inconciliabili. |