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Title of test:![]() dd 5 Description: dida madre |



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La mancanza delle abilità di letto-scrittura. Rende una persona incapace di autogestirsi dal punto di vista sociale. Tutte e tre le risposte sono corrette. Rende una persona invalidata. Rende una persona vulnerabile e non le consente di stringere relazioni sociali. Fra le glottotecnologie. Entrano a pieno titolo quotidiani e libri di testo. Non sono riconosciute quelle a distanza. Si rilevano le tecniche di ipnosi. Entrano a pieno titolo media e social media. Con le glottotecnologie, l'input linguistico. Viene proposto nella sua totalità, configurandosi come uno scambio comunicativo verosimile e mediato. Non necessita di ulteriori interventi da parte del docente. Sostituisce la normale lezione didattica. Viene proposto nella sua totalità e nel suo vivo dinamismo, configurandosi come scambio comunicativo vero e proprio. Per preservare le lingue di minoranza. Si potrebbe erogare delle lezioni di lingua apposite. Tutte e tre le risposte sono corrette. Si potrebbero invitare esperti. Si potrebbero fare dei percorsi comparativi di carattere culturale e linguistico. La glottodidattica. È una disciplina distributiva. È una disciplina applicativa. È una disciplina associativa. È una disciplina dissociativa. La tecnologia. Di fatto sostituisce ogni sforzo dell'apprendente. Non può mai sostituirsi allo sforzo dell'apprendente. Nessuna delle tre risposte è corretta. È la didattica del futuro. La tecnologia. È la didattica che prenderà il posto del docente in futuro. Non può mai sostituirsi allo sforzo del docente. Nessuna delle tre risposte è corretta. Di fatto sostituisce ogni sforzo del docente. La propensione all'uso delle tecnologie, nel corso dei conflitti mondiali. Era data dalle necessità belliche e tecnologiche. Era data dalle necessità belliche e diplomatiche. Era data dalle necessità innovative e linguistiche. Era data dalle necessità diplomatiche e linguistiche. La selezione dei contenuti da parte dei docenti. È rilevante per incardinare l'attività all'interno dell'unità didattica. È rilevante per dare agli apprendenti uno stralcio di quotidiano. Non è necessaria, visto l'alto automatismo della tecnologia. È irrilevante, data la comune accessibilità al mezzo informatico. Il rapporto con i corsisti e con le loro famiglie. È essenziale per delineare dei percorsi efficaci di sviluppo della L1. È essenziale per delineare dei percorsi efficaci di sviluppo della L2. È essenziale per delineare dei percorsi efficaci di sviluppo tanto della L1 quanto della L2. Nessuna delle tre è corretta. La didattica dell'italiano L2. È per sua natura esclusiva. È per sua natura inclusiva. Nessuna delle tre risposte è corretta. È per sua natura inclusiva, come la didattica dell'italiano L1. Le glottotecnologie. Consentono di riprodurre elementi invisibili e interattivi, facilitando l'esposizione all'input attraverso mediatori dinamici. Consentono di riprodurre elementi visivi e interattivi, facilitando l'esposizione all'input attraverso mediatori dinamici. Consentono di riprodurre elementi visivi e interattivi, facilitando l'esposizione all'output attraverso mediatori dinamici. Consentono di riprodurre elementi invisibili e interattivi, facilitando l'esposizione all'output attraverso mediatori dinamici. Una delle considerazioni più diffuse e scientificamente infondate da parte degli insegnanti. Riguarda la limitazione della L2 a favore dell'italiano. Riguarda la limitazione della L1 a favore dell'italiano. Riguarda la limitazione della LW a favore dell'italiano. Riguarda la limitazione della LS a favore dell'italiano. Le isole linguistiche. Nessuna delle tre risposte è corretta. Sono ambienti che pur facendo parte della realtà europea non utilizzano per la comunicazione l'italiano. Sono ambienti che pur facendo parte della realtà italiana non utilizzano per la comunicazione l'italiano. Sono ambienti che pur facendo parte della realtà europea non utilizzano per la comunicazione l'europeo. Le glottotecnologie. essuna delle tre risposte è corretta. Consentono di mettere in contatto parlanti nativi e studenti di varie parti del mondo. Consentono uno scambio culturale diretto con le famiglie. Sono un guadagno di tempo. Le ricerche in glottodidattica. Hanno dimostrato che l'acquisizione della lingua è favorita dall'attivazione di entrambi gli emisferi cerebrali. Hanno dimostrato che l'acquisizione della lingua è favorita dall'attivazione del sistema neurolinguistico applicato. Hanno dimostrato che l'acquisizione della lingua è favorita dall'attivazione dell'emisfero destro sul sinistro. Hanno dimostrato che l'acquisizione della lingua è favorita dall'attivazione dell'emisfero sinistro sul destro. Le glottotecnologie. Permettono di simulare l'evento comunicativo. Richiedono mezzi, persone e strutture performanti. Richiedono più tempo di quanto occorra alla normale lezione frontale. Permettono di immaginare l'evento comunicativo. Il progresso tecnologico. Ha consentito di stabilire maggiori fondi all'istruzione. Nessuna delle tre risposte è corretta. Ha consentito di connettere ambienti lontani, visto l'uniformità tecnologica globale. Ha consentito di stabilire nuove forme di interazione e di comunicazione. Con le glottotecnologie. L'apprendente annulla ogni sforzo comprensivo rispetto al passato. Il docente lavora meno rispetto al passato. Il processo di insegnamento e di apprendimento subisce una sorta di rivoluzione culturale. Nessuna delle tre risposte è corretta. La lista delle glottotecnologie. È completa dopo gli anni Novanta del secolo scorso. È completa dopo l'inserimento dei sistemi per la DAD. È completa con internet. Non può considerarsi definitiva. I programmi di insegnamento ASTP. Prevedevano l'uso di dispositivi innovativi per memorizzare pronunce e capacità letto-scrittorie. Prevedevano l'uso di dispositivi di registrazione di movimenti labiali. Prevedevano l'uso di dispositivi di imitazione del parlato. Prevedevano l'uso di dispositivi di registrazione e di riproduzione del parlato. Gli studenti bilingui e plurilingui. Sono avvantaggiati nell'apprendimento delle lingue. Non abbisognano di apprendere le lingue. Sono avvantaggiati nelle discipline scolastiche. Non sono avvantaggiati nell'apprendimento delle lingue. Il Cooperative Learning. È un modulo didattico. Costituisce un UDA necessaria. Costituisce una modalità di lavoro. È un'unità di apprendimento. Il termine altralfabeta. Indica chiunque parli una lingua altra rispetto al contesto in cui si trova. Indica lo studente straniero che ha un figlio non nativo. Indica l'apprendente con un sistema scrittorio diverso da quello della L2 da apprendere. Nessuna delle tre risposte è corretta. La dimensione dell'analfabetismo. È considerabile nella semplice sfera linguistica. È applicabile ad ogni contesto antico e moderno. Nessuna delle tre risposte è corretta. È applicabile anche alla realtà informatica. Il Cooperative Learning. Non può essere definito un vero e proprio approccio. È ideale per i BES. È un approccio definitivo alla didattica. È da consigliare sempre nella didattica. La parola analfabeta. Non è cosa da dirsi in ambito scientifico. Sembra apparentemente di semplice definizione. Nessuna delle tre risposte è corretta. È di semplice definizione. La parola analfabeta. Si riferisce normalmente ad un individuo che non sa scrivere. Nessuna delle tre risposte è corretta. Si riferisce normalmente ad un individuo che non sa leggere e scrivere. Si riferisce normalmente ad un individuo che non sa leggere. La dimensione dell'analfabetismo. È molto più vasta rispetto alla definizione proposta dalla tradizione. Tutte e tre le risposte sono corrette. è legata ai livelli differenti di alfabetizzazione. È legata alla complessità dei processi di codifica e di decodifica della lingua scritta. Il rifiuto tecnologico. È una variabile che interessa tanto i docenti, quanto gli studenti. È una variabile che interessa i docenti. Nessuna delle tre risposte è corretta. È una variabile che interessa gli studenti. Una persona alfabetizzata. È in grado di conversare, connesso con la propria quotidianità. È in grado di produrre un testo breve, semplice, connesso con la propria quotidianità. È in grado di parlare fluentemente almeno la lingua madre. È in grado di apporre la propria firma. Saper leggere e scrivere. È il minimo richiesto per un cittadino. Rappresenta un'operazione complessa. È il fondamento della società occidentale. Tutte e tre le risposte sono corrette. L'utenza degli apprendenti di L2 inseriti all'interno della Scuola italiana. Rappresenta un contesto maggioritario nel panorama scolastico italiano. Rappresenta un universo umano estremamente variegato. Rappresenta un universo umano estremamente omogeneo. Nessuna delle tre risposte è corretta. Imparare italiano L2. Significa seguire una programmazione ministeriale unica. Significa raggiungere il livello C2 della lingua. Significa saper leggere e scrivere fluentemente. Significa impadronirsi del repertorio comunicativo dei nativi e condividere con loro il bagno linguistico di riferimento. Le logografie. Presuppongono un'associazione simbolo-significante. Sono sistemi scrittori caratterizzati da una corrispondenza simbolo-significato. Tutte e tre le risposte sono corrette. È una tipicità delle culture occidentali. |




