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dd 6

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dida madre

Creation Date: 2025/10/23

Category: Others

Number of questions: 30

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La motivazione. Nessuna delle tre risposte è corretta. È soggetta alle variabili di resilienza e di intrattenimento. È soggetta alle variabili di intensità e di resilienza. È soggetta alle variabili di resilienza e persistenza.

La glottodidattica ludica ha potenzialità. Per disincentivare l'impegno cognitivo. Per far provare interesse nei confronti degli stimoli proposti dal docente. Nessuna delle tre risposte è corretta. Per eludere, negli allievi, tempi di attenzione più prolungati.

L'insegnante che propone una glottodidattica ludica. Nessuna delle tre risposte è corretta. Individua nella ludicità il principio fondante per promuovere lo sviluppo globale dell'allievo. Individua nella memorizzazione il principio fondante per promuovere lo sviluppo globale dell'allievo. Individua nella pedagogia il principio fondante per promuovere lo sviluppo globale dell'allievo.

La competizione. Nessuna delle tre risposte è corretta. È un potenziale elemento stimolante per la ludicità. È l'unica cosa che conta. È obiettivo educativo da perseguire.

La cooperazione. È un potenziale elemento stimolante per la ludicità. È obiettivo educativo da perseguire. Nessuna delle tre risposte è corretta. È l'unica cosa che conta.

La ludodidattica. Prevede il gioco come fulcro della strategia di apprendimento. Ha come perno la competizione. Nessuna delle tre risposte è corretta. Trova in Italia un nutrito seguito di normative ministeriali.

Il docente che propone una glottodidattica ludica. Propone attività ludiformi in un contesto ludico. Propone attività ludiche in un contesto ludico. Propone attività ludiformi in un contesto ludiforme. Propone attività ludiche in un contesto ludiforme.

La glottodidattica ludica. Tiene conto dei mezzi formativi della scuola. Tiene conto della formazione del docente. Nessuna delle tre risposte è corretta. Tiene conto del livello di preparazione dello studente.

Il gioco. È tipico della natura umana. È tipico degli adulti. È tipico dei bambini. È tipico degli adolescenti.

L'attività ludica. Agisce sul piano sincretico e su quello diamesico. Nessuna delle tre risposte è corretta. Agisce sulla sintesi e sul modus operandi sinaptico. Agisce sul piano sincronico e su quello diacronico.

Il coinvolgimento con le istituzioni scolastiche. Nessuna delle tre risposte è corretta. Risulta fondamentale per la glottodidattica ludica. Risulta facoltativo per la glottodidattica ludica. È previsto dalla normativa liceale per la glottodidattica ludica.

Una definizione univoca comunemente riconosciuta e accettata di glottodidattica ludica. Non esiste. È normata nella Legge 482/99. È stata coniata da Vygotskij. Non viene riconosciuta dagli ambienti scientifici.

La normativa italiana. Nessuna delle tre risposte è corretta. Non parla di gioco, se non in modo implicito nella didattica. Parla di gioco esplicitamente per la sola scuola dell'infanzia. Parla di gioco esplicitamente per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria.

Il gioco. Ha valore solo nella glottodidattica. Favorisce le proprietà cognitive in particolare nei ragazzi. Nessuna delle tre risposte è corretta. Ha valore didattico solo nell'ambiente scolastico.

La pubblicistica scientifica. Ha scritto di rado sulla ludodidattica, visto lo scarso riscontro nella Scuola italiana. Nessuna delle tre risposte è corretta. In Italia è di gran lunga in ritardo rispetto all'estero sulla glottodidattica. Ha scritto moltissimo sulla ludodidattica, nonostante lo scarso riscontro nella Scuola italiana.

Il gioco. Impegna e diverte allo stesso tempo. Necessita di spirito competitivo per essere motivante. Nessuna delle tre risposte è corretta. Ha pure e semplici ragioni motivazionali.

La normativa italiana sulla ludodidattica. Nessuna delle tre risposte è corretta. Fatica a scrollarsi di dosso gli stereotipi. Vieta l'approccio nei licei. È molto accentuata e specifica.

Nella glottodidattica ludica. La motivazione alla decostruzione del quotidiano è profonda. La motivazione alla competizione è profonda. La motivazione alla memorizzazione è profonda. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Risulta un pregiudizio diffuso. La ludodidattica è per persone con disturbi dell'apprendimento. Solo ai bambini si addice un'esperienza ludodidattica. Uno stereotipo di genere nelle attività ludiche normate dalla Scuola. Nessuna delle tre risposte è corretta.

La normativa italiana sulla ludodidattica. Fa di questa un minimo accenno, senza specificazioni di sorta. Nessuna delle tre risposte è corretta. Fa di questa un minimo accenno per i bambini al di sotto dei dieci anni. Fa di questa un minimo accenno per le scuole primarie e dell'infanzia.

Secondo Vygotskij. Nessuna delle tre risposte è corretta. Il gioco è una caratteristica temporanea dell'infanzia, nonché un aspetto non sempre presente in tutto l'arco dell'esistenza umana. Il gioco non è una caratteristica temporanea dell'infanzia, bensì un aspetto presente in tutto l'arco dell'esistenza umana. Il gioco non è una caratteristica temporanea dell'infanzia, bensì un aspetto presente in tutto l'arco dello sviluppo fino al compimento dell'età adulta.

L'attività ludica presenta quattro caratteristiche. Impegnativa, temporanea, dinamica, autotelica. Impegnativa, temporanea, progressiva, autotelica. Impegnativa, continuativa, statica, autotelica. Nessuna delle tre risposte è corretta.

La motivazione. Nessuna delle tre risposte è corretta. Non va alimentata in continuazione. È un'emozione necessaria al benessere dello studente. Si attiva per raggiungere uno scopo.

Gli stereotipi comuni conferiscono al gioco una funzione. Contributiva. Nessuna delle tre risposte è corretta. Sostitutiva. Riempitiva.

Adottare la metodologia ludodidattica significa. Nessuna delle tre risposte è corretta. Far vivere all'allievo un'esperienza totalitaria. Far vivere all'allievo un'esperienza totale. Far vivere all'allievo un'esperienza totalizzante.

Adottare la metodologia ludodidattica significa. Fare leva sulla competizione per raggiungere l'obiettivo immantinente. Creare un contesto in cui imparare la lingua sia un atto motivante, significativo, autentico. Creare un contesto interculturale a prescindere dalla classe. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Nella glottodidattica ludica. Occorre fissare dopo gli obiettivi glottodidattici. Occorre fissare in itinere gli obiettivi glottodidattici. Non sempre necessita di obiettivi glottodidattici. Occorre fissare prima gli obiettivi glottodidattici.

La glottodidattica ludica. Coincide come solo gioco didattico. Non coincide con il gioco inteso come attività autotelica. Coincide con il gioco inteso come attività autotelica. Nessuna delle tre risposte è corretta.

Il titolo della monografia di Giovanni Freddi. Azione ludica, gioco, linguistica. Azione, gioco, lingua. Azione, gioco, glottodidattica. Azione, gioco, linguistica.

L'insegnante che propone una glottodidattica ludica. Utilizza il gioco come modalità strategica per il raggiungimento di mete educative e di abilità linguistiche. Utilizza il gioco come modalità applicativa per il raggiungimento di mete educative e di abilità linguistiche. Utilizza il gioco come modalità competitiva per il raggiungimento di mete educative e di abilità linguistiche. Nessuna delle tre risposte è corretta.

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